con trasparenzaprogrammazione che oggi dobbiamo discutere, per approvarlo in linea con tutto redatto...

Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.

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COMUNE di AGRIGENTO piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201

sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]

Vi comunico anche che non vedete più la plastica che copriva la telecamera in fondo

perché, dopo l‟approvazione delle sedute in streaming, sono stata sollecitata (sono

rientrata da sette giorni per motivi a tutti noti) l‟altro ieri e da oggi si registra, quindi

lo streaming è in funzione e la ditta ci ha detto che le prime sedute saranno di prova

per vedere come viene caricato sul sito del Comune a cui verrà dato un

potenziamento in termini di service perché ovviamente la finestra era troppo pesante,

ma è tutto registrato. Quindi, comunicando noi a loro un link che consente di metterlo

sul nostro sito, lo vedremo fra qualche giorno, ma è già registrato tutto; quindi questa

la vedremo tra qualche giorno e dopo le due sedute di prova che servono alla ditta,

saranno in tempo reale come lo streaming prevede. Quindi a 48 ore dalla

sollecitazione spero di aver fatto cosa gradita a tutti: non c‟è bisogno di utilizzare

altre forme di registrazione.

A questo punto possiamo anche procedere con quello che era l‟unico punto non

discusso la scorsa seduta di Consiglio Comunale.

Punto N. 3 all’O.d.G.: “Approvazione DUP – D.Lgs. 267/2000, art. 170”.

Il Presidente del Consiglio CATALANO Daniela

Sul punto io do la parola all‟Amministrazione e chiedo di chiamare il dottore

Mantione che si è momentaneamente allontanato così sarà il Dirigente a fare una

premessa e poi passiamo la parola all‟Amministrazione. L‟Assessore è qui presente e

voleva comunque fare una premessa, per cui passo la parola all‟Amministrazione

nell‟attesa che il rappresentante degli uffici ci raggiunga. Prego, Assessore.

L’Assessore AMICO Giovanni

Grazie, Presidente. Colleghi assessori, signori Consiglieri, il Documento Unico di

Programmazione che oggi dobbiamo discutere, per approvarlo in linea con tutto


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quello che da un anno e mezzo stiamo recependo all‟interno di tutti quelli che sono i

nostri documenti di programmazione economica e finanziaria e anche i nostri

documenti di rendicontazione, è uno strumento nuovo, perché è stato introdotto

recentemente nell‟ordinamento del Testo Unico degli Enti Locali e quindi

rappresenta un elemento innovativo rispetto a quella che è l‟intera organizzazione

della documentazione di programmazione e poi di rendicontazione degli enti locali.

Il Documento si compone di due grandi parti: una che è legata alla fase di

pianificazione strategica degli obiettivi che l‟Amministrazione si pone e che discende

da quello che è il documento iniziale che il Sindaco, nella fase della candidatura e

quindi poi anche dell‟avvio della propria attività, ha inteso rappresentare come

obiettivi strategici di mandato; a valle di questi obiettivi strategici di mandato ad ogni

occasione di approvazione di bilanci annuali e pluriennali come questo – questo è un

momento propedeutico all‟approvazione del bilancio del 2016/2018 –

l‟Amministrazione redige un documento che individua, sulla base di quella prima

programmazione e delle evidenze che scaturiscono dall‟attività di gestione annuale e

quindi di rendicontazione degli anni precedenti, una serie di obiettivi: obiettivi

strategici che hanno la portata pluriennale del bilancio e obiettivi operativi che,

invece, hanno una portata più limitata e che si riferiscono sostanzialmente al bilancio

annuale.

Questa è sostanzialmente, molto sinteticamente, la distribuzione delle varie parti di

questo Documento Unico di Programmazione che poi, per ognuno dei settori

all‟interno dei quali si devono attivare delle linee di intervento, quindi delle azioni

amministrative, si individueranno delle singole azioni amministrative e dei singoli

obiettivi che verranno classificati sulla base della loro funzionalità rispetto alla

gestione annuale, ovvero rispetto al raggiungimento di obiettivi pluriennali.


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Avremo modo anche di parlarne più approfonditamente, ma questa è la

conformazione del nostro Documento.

Dovendo in questo intervento fare una premessa e quindi non entrare su ogni singola

linea e su ogni singolo obiettivo che c‟è all‟interno del Documento Unico di

Programmazione, ritengo che la principale motivazione sulla quale si fondano e poi

coerentemente alla quale si sviluppano tutte le linee di azione e tutti gli obiettivi che

sono contenuti in questo Documento, sia innanzitutto la creazione di condizioni di

sostenibilità e di continuità dell‟Ente, perché quando noi abbiamo avviato l‟anno

scorso, intorno al periodo estivo, l‟attività di verifica dei conti dell‟Ente, abbiamo

dovuto fare i conti con la necessità di evidenziare un extra deficit, che proveniva

ovviamente da un‟attività straordinaria di riaccertamento, ma che aveva le sue radici

negli anni precedenti.

Questo è un elemento di fondo con il quale ovviamente noi facciamo i conti ad ogni

appuntamento di pianificazione dei nostri obiettivi perché abbiamo detto che si

traduce, grazie all‟intervento legislativo che ci consente di spalmare in trent‟anni

questo extra deficit, in una compressione della capacità di spesa di circa 1.200.000

euro. Quindi nella fase della pianificazione annuale, quella in cui l‟Ente si trova a

fare delle previsioni rispetto alla propria spesa, dovrà fare i conti con questa

caratteristica, però la complessità di questo documento sta nel fatto che in uno

scenario complessivo nel quale la situazione dei conti è questa e quindi ha molte

criticità, bisogna andare ad individuare degli obiettivi che sono operativi, obiettivi

organizzativi, di miglioramento dell‟Ente. Infatti una cosa abbiamo compreso dopo

l‟approvazione dei primi rendiconti e cioè che la grossa problematica dell‟Ente, che è

la sua incapacità di riscuotere le proprie entrate, si traduce in una difficoltà di gestire

il quotidiano e tutto questo genera poi delle complicazioni anche rispetto alle


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variazioni e ai miglioramenti di natura organizzativa che occorre ovviamente fare per

poter dare un cambio di rotta all‟andamento dell‟Amministrazione di questo Ente.

Pertanto, all‟interno di questo documento, che individua questi obiettivi, si troverà

tutta una serie di spunti, di obiettivi e di strategie che, a valle di questo documento,

produrranno una serie di atti, che avranno il rango degli atti dell‟Amministrazione,

quindi della Giunta, alcune avranno il rango degli atti consiliari perché saranno

modifica regolamentari e quindi saranno discussi in Consiglio, altri ancora saranno,

invece, dei semplici atti gestionali, quindi di competenza degli uffici.

Io ho fatto questa premessa sostanzialmente oltre che per inquadrare il ruolo che

questo documento svolge all‟interno dell‟intero processo di pianificazione

dell‟attività dell‟Ente e di approvazione dei suoi strumenti di rendicontazione, di

programmazione e quindi di autorizzazione della spesa, perché ritenevo che fosse

utile andare ad individuare quelle che sono le direttrici principali e la direttrice

principale sulla quale ci muoveremo – lo ripeto – è quella del risanamento economico

finanziario dell‟Ente, del ripristino delle condizioni di sostenibilità e di continuità

dell‟Ente e di miglioramento dell‟organizzazione e della capacità gestionale dei

propri uffici. Grazie.


Passiamo la parola al dottore Mantione a questo punto.

Il Dirigente, dott. MANTIONE Giovanni

Signor Presidente, signori Consiglieri e Assessore, buonasera. Il Documento Unico di

Programmazione, come detto dall‟Assessore, risponde al principio contabile della

programmazione che, insieme ad altri principi, è stato introdotto dalla normativa

sull‟armonizzazione contabile, introdotta dal decreto legislativo 118 del 2011,


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successivamente modificato con un provvedimento del 2014. L‟intento del legislatore

è quello di riunificare in un unico documento programmatico…

Ndt, intervento fuori microfono


Prego di accomodarsi. Prego, dottore Mantione, continui. Chiedo ordine in aula.


Il DUP rappresenta la novità del nuovo ordinamento contabile in materia di

programmazione e sappiamo che la nuova disciplina contabile ha comportato

un‟impostazione completamente rinnovata della contabilità pubblica al fine di

armonizzare i bilanci di tutte le Amministrazioni dello Stato e avere dei dati di sintesi

che siano significativi dell‟andamento dell‟economia pubblica del Paese; questo ha

comportato uno sforzo notevole per adeguare le scritture contabili a sistemi di

rappresentazione che hanno l‟obiettivo di dare una maggiore trasparenza anche nei

confronti dei cittadini, nella lettura degli obiettivi che le Amministrazioni si pongono,

nella misurazione dei costi e dei livelli di efficienza delle singole Amministrazioni.

Una parte specifica delle novità introdotte riguarda la programmazione e viene

previsto appunto questo Documento Unico di Programmazione che pone gli organi di

indirizzo delle Amministrazioni, gli organi politici, prima della programmazione

finanziaria, di fronte alla necessità di delineare le linee strategiche che si vogliono

seguire nell‟azione amministrativa.

Il DUP viene esaminato in due momenti: nella fase che precede l‟inizio dell‟esercizio

finanziario, nel quale appunto il Consiglio Comunale può dare indicazioni

relativamente alla politica amministrativa e di spesa dell‟Ente, e poi, quando vengono


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definiti gli elementi finanziari più stretti con le risorse a disposizione, si fa una nota

di aggiornamento al DUP, che accompagna il bilancio: in questo primo esercizio di

applicazione della normativa il DUP arriva in una versione completa anche dei dati

contabili e quindi viene esaminato già in perfetta coerenza con il bilancio di

previsione che viene sottoposto all‟attenzione del Consiglio.

Abbiamo detto che si compone di una sezione strategica di una sezione operativa, che

fa riferimento al contesto nazionale, regionale e locale nel quale l‟Ente si muove e

nella programmazione appunto si richiamano le programmazioni di settore, quali

quelle appena esaminate dal Consiglio: il piano triennale delle opere pubbliche, il

piano delle alienazioni e anche la programmazione triennale del fabbisogno del

personale, che è stata deliberata dalla Giunta e che, per questo triennio 2016/2018, è

orientata a realizzare una stabilizzazione di una parte del personale precario. Si

prevede, infatti, la stabilizzazione, nel corso del triennio, di 26 unità attualmente a

tempo determinato, utilizzando gli spazi derivanti dalle cessazioni del personale a

tempo indeterminato: si prevede una cessazione di circa 16-17 unità per ciascun anno

del triennio „16/‟17/‟18, con un risparmio di costi del personale di circa 350.000 euro,

oltre oneri, per ciascun anno.

Le linee strategiche della programmazione oggetto di questo provvedimento abbiamo

detto che fanno riferimento alle linee di mandato del Sindaco e mi appresto a leggere

sinteticamente come vengono descritte le linee programmatiche.

La linea programmatica n. 1 è il buon governo locale, che si propone di iniziare un

percorso di miglioramento della struttura organizzativa allo scopo di ottenere un

miglior funzionamento degli uffici, con la razionalizzazione della spesa e un

miglioramento nella gestione delle entrate e nella capacità di riscossione delle stesse.

La linea programmatica n. 2, denominata “Città e Territorio”, prevede che nel corso

del mandato assumerà una rilevante importanza il presidio e controllo del territorio


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per la sicurezza, la legalità, la manutenzione e il decoro della città; gli interventi

saranno rivolti principalmente al rifacimento del manto stradale, al recupero dei

marciapiedi e al decespugliamento e ci si prefigge di migliorare il sistema della

mobilità urbana.

La terza linea programmatica viene denominata “Ambiente ed ecologia”: si prende

atto di una situazione ambientale alquanto compromessa e, per tale motivo, si intende

rinforzare la sensibilità sui temi ambientali, presupposto necessario alla

riqualificazione del territorio. In maniera radicale deve essere affrontato il problema

della raccolta e smaltimento dei rifiuti con l‟obiettivo di una raccolta differenziata

estesa a tutta la città. Ci si prefigge, a tutela dell‟ambiente, la vigilanza sull‟igiene

ambientale, la cura del verde pubblico, la manutenzione e il potenziamento

dell‟illuminazione pubblica.

La quarta linea programmatica riguarda la cultura e il turismo ed è una priorità

strategica che ha, come finalità, il rafforzamento dell‟identità di Agrigento, della sua

storia, la valorizzazione delle sue bellezze, al fine di contribuire al miglioramento

dell‟offerta turistica e rendere più attraente il territorio nei confronti dei turisti.

La linea programmatica n. 5 è “Istruzione e polo universitario”: nonostante la difficile

situazione finanziaria, è necessario garantire servizi scolastici e, in primo luogo, la

mensa scolastica e la manutenzione degli edifici e il buon funzionamento degli stessi;

per l‟università ci si prefigge di continuare la partecipazione al polo di Agrigento,

garantendo il contributo di finanziamento per collaborare al rilancio dell‟attività

didattica nel suo complesso.

La linea programmatica n. 6 “Welfare” si prefigge di partecipare e coinvolgere, con

un nuovo sistema di welfare non basato più su logiche puramente assistenzialistiche,

ma che rivolga la sua attenzione alla definizione e realizzazione di nuova

progettualità nell‟ambito delle direttive nazionali e regionali, per contribuire al


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miglioramento del benessere e alla salute della famiglie e dei suoi singoli

componenti. La città di Agrigento deve in particolare affrontare una sfida imponente,

rappresentata dal flusso migratorio di persone che fuggono dai propri territori a causa

della presenza di una diffusa povertà e da guerra sanguinarie. Nell‟ambito delle

attività sociali rientra il diritto allo sport per diverse fasce della popolazione, in

particolare per i giovani, allo scopo di garantire un‟attività ricreativa ed educativa;

rientrano pure nelle attività sociali il servizio necroscopico e del sistema di welfare

fanno parte anche le attività produttive, agricoltura, industria e commercio.

Questi obiettivi sono ripresi nella relazione di inizio mandato del Sindaco e nella

relazione annuale presentata dal Consiglio Comunale nell‟agosto scorso; da queste

linee strategiche poi discendono degli obiettivi più specifici che vengono estrinsecati

nella nuova struttura di rappresentazione del bilancio, che adesso prevede una

distribuzione della spesa in missioni e programmi. Le missioni sono ambiti di

intervento generali quali: la missione 1 riguarda servizi istituzionali generali di

gestione; la missione 2 e denominata “Giustizia”, ma la legge finanziaria del 2015 ha

previsto l‟esclusione dell‟obbligo degli enti locali di sostenere le spese di

mantenimento degli uffici giudiziari, per cui questa funzione in realtà ormai non ha

più alcuna previsione nel bilancio comunale; la missione 3 riguarda ordine pubblico e

sicurezza; la missione 4 istruzione e diritto allo studio; la missione 5 tutela e

valorizzazione dei beni e delle attività culturali; la missione 6 politiche giovanili,

sport e tempo libero.

Non mi dilungo perché vedo che potrei stancare il Consiglio, tuttavia nella

descrizione delle missioni poi si scende agli obiettivi operativi, che riguardano i vari

programmi all‟interno di ciascuna missione, per cui abbiamo obiettivi operativi per

gli organi istituzionali, per il programma segreteria, per il programma gestione

economico-finanziaria, programmazione e provveditorato, il programma della


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gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali, il programma della gestione dei beni

patrimoniali e demaniali, il programma riguardante le attività dell‟ufficio tecnico, un

programma specifico per i servizi statistici e i sistemi informativi, un programma

riguardante le risorse umane e quello riguardante i servizi generali.

Come avremo modo di rappresentare meglio in sede di discussione del bilancio, ai

propositi di miglioramento delle condizioni della città e di obiettivi di sviluppo del

territorio, che l‟Amministrazione in questo documento programmatico si pone, poi ci

si scontra con un quadro di risorse che è estremamente limitato, per cui i servizi che

si riescono a rendere nei confronti della collettività con risorse proprie dell‟Ente si

estrinsecano essenzialmente nei servizi della mensa scolastica, nei servizi dei

trasporti, l‟assistenza ai disabili nelle scuole sottoforma di assistenza alla

comunicazione o di sostegno come assistenza igienico-personale agli alunni disabili.

Questi sono dei servizi che l‟Ente, con un grande sforzo, riesce a rendere alla

popolazione, mentre altri, abbastanza consistenti, si riescono a realizzare con

l‟utilizzo dei trasferimenti regionali o ministeriali relativi ai servizi sociali: l‟Ente

accede in maniera consistente a finanziamenti che consentono la realizzazione di

servizi domiciliari o di sollievo di soggetti in condizioni di bisogno; per il resto, si

hanno notevoli difficoltà, per esempio, nella realizzazione dei servizi manutentivi del

territorio, soprattutto per la difficoltà di ricavare dalle entrate proprie risorse per

realizzare investimenti tesi a migliorare, appunto, il patrimonio comunale, il

patrimonio viario e il decoro urbano.

Anche dalle linee programmatiche e dal DUP emerge la necessità di realizzare un

sistema amministrativo che consenta di superare questo contesto di gravissima

difficoltà finanziaria che coinvolge la generalità degli enti e che non esclude, anzi

investe pienamente, il nostro Ente, per cui l‟obiettivo di raggiungere un equilibrio

finanziario che scongiuri il ricorso a situazioni patologiche rappresenta una delle


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priorità alle quali, soprattutto in questo periodo, si sta dando corso studiando e

delineando delle misure correttive: anche su queste ci sarà occasione di entrare più

nel dettaglio in una delle prossime sedute del Consiglio. L‟ente è obbligato a metterle

in campo per cercare di invertire una situazione che allo stato porta una gestione

ordinaria che viene condotta con grandissima difficoltà, che non assicura la puntualità

nel pagamento dei servizi, sebbene fino ad adesso si sono scongiurate situazioni

ancora più incresciose, come ritardi nel pagamento dei servizi principali e degli

emolumenti al personale. Tuttavia emerge, appunto, una condizione organizzativa

dell‟Ente che necessita di massima attenzione per poter sempre di più orientare la

politica amministrativa verso servizi nei confronti degli utenti che la popolazione

richiede ed effettivamente le condizioni di contesto evidenziano quanto siano

necessarie per il degrado che in molti ambienti della città ancora esiste.

Le direttive sulle quali questo programma di sviluppo e di recupero dell‟equilibrio

finanziario dell‟Ente si dirige sono quelle derivanti da un miglioramento della

capacità di riscossione delle proprie entrate, che purtroppo ha determinato

l‟accumularsi di posizioni teoricamente creditorie, ma che in realtà necessitano di

essere revisionate in maniera puntuale perché, come detto e come risulta dai

precedenti provvedimenti, dall‟attività di riaccertamento straordinario dei residui

emerge appunto una sofferenza ad incassare che in realtà ha fatto emergere una

situazione di disavanzo strutturale dal punto di vista di liquidità, al quale bisogna

porre rimedio con misure straordinarie.

Un altro ambito importante al quale l‟Ente punta è quello del recupero nel ritardo

dell‟istruzione delle pratiche di sanatoria edilizia, per il quale, nonostante il decorso

di parecchi anni dalle leggi che consentivano la definizione in sanatoria degli avvisi,

sussistono ancora migliaia di pratiche sospese e in questa politica di programmazione

di bilancio si intende investire in maniera determinante su soluzioni che possano, nel


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giro di qualche anno, arrivare ad una definizione quasi completa delle pratiche e

quindi ricavare delle risorse che possono contribuire, insieme, per esempio, alla

realizzazione di alienazione di beni non necessari per l‟attività dell‟Ente.

Sulla spesa corrente mi dà spunto il Consigliere Gibilaro: si è fatta un‟operazione di

contrazione notevolissima, tant‟è che appunto i servizi ai quali si ricorre all‟esterno

sono ridotti al minimo e tante volte non si riesce ad assicurare servizi essenziali per

cui si devono individuare delle soluzioni strutturali che comunque il Consiglio avrà

modo, esaminando i documenti di programmazione e le proposte di misure correttive,

di contribuire a determinare per un miglior sviluppo della politica di programmazione

e degli obiettivi di risanamento che l‟Ente si pone.

Io avrei concluso e resto a disposizione.


Grazie, dottore Mantione. Preliminarmente, prima di passare la parola ai colleghi che

vorranno richiederla, siccome è una seduta particolare, è uno di quegli argomenti,

quelle giornate…



Sto facendo una comunicazione e poi farà la sua richiesta. Giusto per regolarci ab

initio, ai sensi dell‟articolo 70…




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Assolutamente no, io sto chiarendo in apertura: il tempo massimo di intervento è di

20 minuti – mentre solitamente è di 10, come sapete tutti – quando riguarda diritti

fondamentali, ma non ci interessa in questo momento; nell‟elenco troverete anche

linee programmatiche di governo e il DUP si potrebbe far rientrare, sentendo

Segretaro e Ufficio di Presidenza, nelle linee programmatiche e quindi saranno 20

minuti. I funzionari non hanno un limite di tempo, perché il regolamento non lo

prevede e perché sarebbe assolutamente poco concreto, tant‟è che il regolamento

prevede che possano rispondere a più domande e intervenire: immaginatevi se sul

bilancio o sul piano regolatore ci fosse il limite di 10 o di 20 minuti quando il

funzionario deve spiegare per tutto il tempo che necessita, quindi non ha nessun

limite di tempo. L‟Amministrazione sta avendo sempre un ruolo politico e nel

rispondere deve attenersi agli stessi tempi, quindi 20 minuti e 20 minuti, mentre i

funzionari non hanno limiti di tempo per ovvie ragioni perché sono qua nell‟interesse

nostro, quindi è interesse nostro che completino il discorso non che completino i

minuti. Quindi i minuti sono per tutti 20, è previsto un solo intervento e quando

manca un minuto io avrò cura di ricordarvi che siete a un minuto e quindi invitarvi a

chiudere perché poi dobbiamo staccare il microfono.

Non saranno consentite, come il regolamento prevede e come sempre si è cercato di

fare, divagazioni dall‟argomento perché in questo caso a me è imposto dall‟articolo

61 e dall‟articolo 71 di chiedere di ritornare sull‟argomento e se il Consigliere non si

attiene, io devo interdire la parola; questo perché io sono qui per le prerogative dei

Consiglieri ma nel rispetto del regolamento che io e il Segretario dobbiamo far

rispettare.

Fatta questa premessa possiamo fare l‟elenco per chi vuole fare gli interventi.



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Il discorso è un altro: chi vuole può avvicinarsi all‟Ufficio di Presidenza, ma quando

noi abbiamo l‟obbligo di convocare tre giorni prima il Consiglio Comunale è perché

dobbiamo in quei tre giorni dare il tempo ai Consiglieri di recarsi negli uffici a

consultare il cartaceo; che poi venga pure mandato via e-mail è un aiuto in più.

Quindi le copie sono qua e ve le abbiamo anche mandate: dovevate consultarle in

questi tre giorni.



Lei lo chieda cortesemente e io glielo concedo: sta parlando il Presidente.

Chiedete la parola in ordine agli interventi previsti per la discussione del punto.



Si avvicini all‟Ufficio di Presidenza e parli con l‟ufficio. Lei l‟ha avuto via mail come

cortesia dell‟Ufficio di Presidenza e ha avuto tre giorni per poterlo consultare; non le

faccio io le fotocopie, lei ha avuto la possibilità di averlo e di consultarlo.

Continuiamo. Chi vuole chiedere la parola? E‟ a disposizione di tutti, è qua in copia.

Il Consigliere CARLISI Carmela

Io chiedo la parola per l‟articolo 69, quindi per chiedere dei chiarimenti in merito alla

proposta che è l‟approvazione del DUP: significa che sarà un intervento breve, che

non va a incidere sui miei 20 minuti. Chiariamolo: patti chiari, amicizia lunga.


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I toni cambiamoli perché lei sa che io, se posso, consento di fare ulteriori domande

perché poi dobbiamo capire ciò che votiamo: non è per patti chiari e amicizia.

Il Consigliere CARLISI Marcella

Questa è anche la mia visione e infatti farò una proposta di modifica del regolamento

perché, alla fine della discussione generale, sia consentito fare delle domande dal

regolamento e non su proposta della Presidenza.

Quello che voglio chiedere ai Revisori dei Conti è questo: leggendo sia il Documento

Unico di Programmazione, ma soprattutto la legge da cui deriva praticamente, che

regola la nuova contabilità armonizzata…



Lei ha avuto la possibilità di consultarlo e ha la possibilità di consultarlo; chieda agli

uffici se c‟è la possibilità di avere una fotocopia: se c‟è la possibilità, le faranno una

copia, ma lei ha avuto la possibilità e conosce il regolamento. Prego, collega,

completi.


Allora, la mia domanda è questa: leggendo il 269 del 2000, così come è stato

modificato, come ha detto il dottore Mantione, dal 118 del 2011 e dal 126 dal 2014,

l‟articolo 152 parla di un…


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Ovviamente, visto che la signora Mandracchia dell‟ufficio è già salita e scesa più

volte, anche nel rispetto dei dipendenti che vi hanno scannerizzato, pur non essendo

previsto, le copie per non farvi venire in ufficio, nonostante fosse previsto che la

consultazione avvenisse qui, chi vuole fare delle copie lo dica ora per non far salire

dieci volte la signora.



Lei non può parlare, non è autorizzata. Prego, Consigliera Carlisi.


Chi mi risponde a questa domanda? Perché era una donna rivolta anche ai Revisori

dei Conti.

La maggior parte dei Comuni, così come scritto in diverse pubblicazioni, hanno già

approvato il regolamento di contabilità di cui si parla anche nell‟articolo 170, quello

che definisce il Documento Unico di Programmazione, e al comma 7 dice che nel

regolamento di contabilità sono previsti i casi di inammissibilità e di improcedibilità

per le deliberazioni del Consiglio e della Giunta, che non sono coerenti con le

previsioni del Documento Unico di Programmazione.

La mia domanda è: noi abbiamo un regolamento del 2004, voi avete scritto nelle

vostre belle missioni che lo dovevate sistemare, ma forse era il caso di farlo prima,

perché che cosa comporta questo a noi nell‟approvazione? Da quello che risulta, la


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legislazione interviene pesantemente anche su questo e il regolamento di contabilità

deve contenere anche delle norme che disciplinano le modalità di presentazione al

Consiglio del nuovo Documento Unico di Programmazione che dobbiamo votare e

che oggi potrebbe essere attuato anche attraverso una disciplina diversa da quella

prevista dalle leggi. Noi, invece, praticamente siamo senza questo documento, che

penso è anche indispensabile per analizzare il Documento Unico di Programmazione

e dico “penso” perché io sono una profana, quindi avrei bisogno di qualcuno titolato e

competente che mi dia una risposta su questo.

In pratica noi oggi andiamo ad approvare il Documento Unico di Programmazione

con un regolamento di contabilità del 2004 dove non si parla di Documento Unico di

Programmazione, quindi noi stiamo producendo un documento che, tra l‟altro, non è

nemmeno conforme ai nostri regolamenti. Questa, secondo me, è una mancanza,

esattamente come è una mancanza quella di cui penso si sia lamentato anche

l‟Assessore, perché sono arrivate in Consiglio Comunale, benché fatte a marzo e a

luglio, delle delibere di Giunta che riguardavano il Documento Unico di

Programmazione come il piano delle alienazioni e delle opere pubbliche.

Quindi come ci mettiamo? Chi mi risponde? Che senso ha che noi non abbiamo il

regolamento di contabilità che dovrebbe descrivere come si deve fare il DUP? E deve

essere calato, secondo quello che dice il TUEL, per gli adeguamenti, sulla struttura

del nostro Comune. E anche l‟ANCI, attraverso l‟IFEL, aveva fatto anche una sorta

di struttura del regolamento, per cui mi rivolgo all‟Amministrazione e chiedo: perché

questo regolamento non è stato fatto? Cioè io, Consigliere Comunale, devo andare a

studiare tutte queste cose, ma gli uffici perché non hanno fatto questo? Chi mi

risponde? Grazie.


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Passo la parola appunto agli uffici, al fine di fornire una risposta al quesito; dottore

Mantione, prego.


La bozza di regolamento di contabilità deve essere adeguato a queste novità

normative che sono abbastanza recenti: alcune sono state introdotte proprio nelle

ultime settimane perché l‟applicazione di questa sperimentazione nella gestione degli

enti locali ha comportato giustamente alcune previsioni normative che, alla prova dei

fatti, hanno invece hanno comportato appunto la necessità di alcuni correttivi.

L‟ufficio ha già predisposto uno schema di regolamento di contabilità che tiene conto

di tutti questi aspetti innovativi e nei prossimi giorni sarà all‟esame della Giunta per

essere sottoposto al Consiglio penso il prossimo mese, per cui la programmazione

prossima sarà confortata anche da questa regolamentazione che, tuttavia, non toglie

che il Consiglio possa discutere e contribuire nella valutazione di questo DUP, che il

legislatore ha previsto in forma comunque non assolutamente schematica e

obbligatoria, dando dei contenuti minimi che deve appunto riprendere, ma lasciando

ciascun ente libero di poterlo sviluppare nella forma che ritiene migliore.

Quindi, considerando che siamo ancora in una fase sperimentale, io ritengo che una

regolamentazione precisa ci sarà prossimamente, tuttavia la mancanza di questa non

esclude che si possa esaminare la programmazione e la politica di bilancio senza

alcuna riserva: a volte i regolamenti rischiano di costringere la libertà di espressione e

di valutazione dei politici, per cui non penso che la discussione possa essere inibita

per la mancanza del regolamento, semmai è ancora più libera, è ancora più orientata

nelle forme che la maggioranza del Consiglio deciderà.


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I Revisori hanno espresso un parere di non parere, cioè non ritengono che sul punto

fosse opportuno un parere; passo la parola per la parola per dettagliarlo meglio, ma

hanno espresso un parere, cioè sono stati chiamati ovviamente perché io tutto ciò che

ha natura contabile lo mando al Collegio dei Revisori, che è organo di consulenza del

Consiglio e qui c‟è il verbale n. 82: “Il Collegio dei Revisori dichiara che

sull‟argomento in esame non è prevista dalla legge l‟espressione del parere da parte

di questo organo, tuttavia si rappresenta che il DUP è stato esaminato in sede di

predisposizione della relazione al bilancio 2016/2018, resa con verbale n. 80 del 27

novembre 2016”.

Ovviamente, come sempre, i Revisori, che erano presenti l‟altra volta, sono stati

invitati ad essere presenti, posto che in questa seduta non avevano nessun parere da

rendere, perché ciò che dovevano dire l‟hanno già detto col verbale.

Prego, Dottore.


Volevo precisare la discussione che c‟è stata con i Revisori in merito

all‟obbligatorietà del parere: in realtà, il Documento di Programmazione in via

ordinaria si realizza in due momenti, uno assolutamente precedente alla definizione

del bilancio, quando la programmazione si realizza soltanto in indirizzi politici,

strategici o di obiettivi da realizzare, che non sono per forza legati già a dati

finanziari esplicitati, quindi ha un contenuto politico programmatorio, nel quale e gli

organi burocratici e di controllo possono anche non dare parere perché ancora non è


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necessaria la verifica della coerenza con i dati finanziari; il successivo momento del

DUP è la nota di aggiornamento quando è pronto il bilancio.

Ora, in questo primo esercizio il DUP ha accompagnato il bilancio per cui in questo

caso l‟esame del DUP è stato fatto dai Revisori unitamente al bilancio di previsione e,

poiché non necessita di un parere specifico, richiamano quello che hanno detto nella

relazione al bilancio, che ritengono sia esaustivo della valutazione della

programmazione politica, strategica e operativa, legata a quella che è la

programmazione finanziaria.


A precisazione, io ora passo la parola a uno dei componenti della Commissione

Bilancio, che ha esaminato meglio i documenti e c‟è anche un richiamo che nel

parere viene fatto al TUEL, che è stato modificato e, con la modifica, è stato

depennato dall‟elenco degli atti per cui è previsto il parere del Collegio dei Revisori,

proprio il DUP, quindi questa è la motivazione di carattere meramente normativo, per

cui non è previsto che rendano parere.

Il Consigliere ALFANO Gioacchino

Parlo in qualità di Consigliere in questo momento perché c‟è un Presidente della

Commissione Bilancio ed è giusto che si esprima il Presidente.

Nello specifico, l‟articolo 9 bis del disegno di legge di conversione, che è il DL 113

del 2016, ha modificato l‟articolo 174 del TUEL, che nello specifico elenca gli

obblighi del Collegio dei Revisori in merito a espressione di parere obbligatorio; ha

emendato tale articolo, dicendo che i documenti di programmazione, tra cui il DUP,

non sono tra i documenti contabili che devono essere presentati con parere

dell‟organo di revisione contabile, che è cosa diversa dal dire che i Revisori possono


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dare parere: in questo caso non è previsto l‟obbligo da parte dell‟organo di revisione

di esprimere parere.

Lo ha anticipato già il dottore Mantione in quanto, trattandosi di un documento di

programmazione di carattere politico, che ha una tempistica che, ahimè, quest‟anno,

anche per il discorso della sperimentazione arriva in tardo esercizio finanziario, quasi

a chiusura, teoricamente dovrebbe esprimere nella parte sia dell‟area degli interventi

strategici, che dell‟area degli interventi di carattere operativo, quella che è la

programmazione che l‟Ente si prefigge di operare durante l‟esercizio finanziario.

Quindi è in pratica un vademecum che dovrebbe seguire l‟Amministrazione nel porre

in essere nei suoi atti amministrativi e per questo non è previsto il parere, perché

sarebbe un parere di valutazione del merito degli interventi, mentre il Collegio dei

Revisori è obbligato unicamente a un parere di legittimità dell‟atto e quindi, non

potendo entrare nel merito, per questo non è previsto il parere dell‟organo di

revisione contabile.



Sul punto, se non ci sono interventi, aveva chiesto legittimamente la consigliera

Battaglia, in modo garbato fuori dai banchi, se c‟era parere, ma una volta che il

Collegio dei Revisori non si è pronunciato, ad oggi non è pervenuto parere della

Commissione Bilancio.

Il Vice Presidente, dottore Urso, per motivi personali è assente per cui chiedo

all‟Ufficio di Presidenza di vedere se il Presidente della Commissione vuole fare un

intervento, in caso contrario ad oggi agli atti non c‟è parere e quindi si procede senza

il parere e i Consiglieri votano liberamente. Mi viene confermato che non è stato reso


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parere, il Presidente si è allontanato, il Vice Presidente, per motivi familiari, è

assente, però i componenti che sono qui presenti mi confermano che, per le

motivazioni per cui si è espresso in questo modo il Collegio dei Revisori, hanno

ritenuto anche loro di non doversi esprimere.

A questo punto apriamo la discussione.



L‟abbiamo ripetuto due volte: repetita iuvant, però qui i tempi sono stretti. Non c‟è

più la previsione del parere del Collegio dei Revisori sul DUP.



Noi dobbiamo perché è competente, ma può decidere di non rendere parere: non si è

obbligati.

Dichiariamo aperta la discussione: ci sono interventi? Ho visto alzare la mano al

Consigliere Spataro, a cui do la parola non essendoci altri.


Il Consigliere SPATARO Pasquale

Presidente, signori della Giunta, colleghi tutti, il Documento Unico di

Programmazione devo dire che, per come è stato realizzato dall‟Amministrazione, si

presenta come un bellissimo manuale di contabilità pubblica, un bellissimo manuale


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del buon amministratore che si dovrebbe, però, concretizzare in quella che è la

concreta attività amministrativa di questo Ente. Il problema più grande, però, è che

questo DUP, su cui si è dilungato abbastanza il dottore Mantione, anche in maniera

altamente tecnica, “stancando” l‟assise, mi sembrava, ad occhio e croce, ricordando il

passato, pur non avendo una grandissima memoria, di ripercorre le linee della

relazione annuale del Sindaco, che è venuto qui a manifestarci nel mese di agosto

scorso.

Ebbene, io credo che il problema principale di questo Documento Unico di

Programmazione consista soprattutto nel fatto che queste bellissime linee guida non

si concretizzano e sono totalmente distaccate da quella che è la realtà e il concreto

atteggiarsi dell‟attività amministrativa di questa Giunta, perché sostanzialmente gli

obiettivi sono bellissimi, cari cittadini, sono da modello amministrativo, da Sindaco

modello, ma in realtà poi questo concreto atteggiarsi dell‟attività amministrativa

rappresenta totalmente il contrario, perché l‟attività amministrativa a cui fino ad oggi

l‟Amministrazione Comunale ha dato vita ci porterà al baratro, ci porterà al dissesto

finanziario.

E‟ inutile girarci intorno: ancora oggi l‟Assessore Amico gioca con il piano

straordinario di risanamento, uno strumento non previsto dal nostro ordinamento,

visto che qui dentro possiamo votare o piani di riequilibrio o bilanci o dissesti

finanziari, però nella realtà concreta purtroppo mi duole affermare, con tutto lo sforzo

del dottore Mantione, che è un egregio e ottimo direttore finanziario di questo

Comune, ad oggi l‟attività politico-amministrativa della Giunta non va purtroppo in

questa direzione. Ma fino a quando lo dice il sottoscritto, vale fino ad un certo punto,

anzi direi che vale pochissimo, il problema è che sono gli atti da parte dei Revisori

dei Conti, da parte della Corte dei Conti, rispetto a strumenti economico-finanziari,


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che hanno caratterizzato e che sono la longa manus dell‟Amministrazione Comunale,

che ce lo dicono in maniera impietosa.

Perché dico questo? Basta andare un attimino indietro e cominciare a fare una

valutazione di quella che è stata l‟attività dell‟Amministrazione in questo anno e

mezzo: ovviamente non possiamo dare nessuna responsabilità per il consuntivo 2014

perché è chiaro che è un‟attività mista con l‟attività commissariale, quindi diciamo

che ci sono degli atti che concretamente ci dicono che l‟Amministrazione ha fallito

sul piano finanziario e sono sotto gli occhi di tutti.

Cari colleghi, dobbiamo renderci conto che votando un documento di questo tipo

andiamo a votare contro quello che è l‟interesse dei nostri concittadini perché,

parliamoci chiaro, se qua dentro da qui a qualche settimana non si vota un piano di

riequilibrio serio, un piano di revisione della spesa serio nei confronti di quelle voci

che sono incastonate all‟interno del bilancio e che non vengono intaccate in

nessunissima maniera, l‟unica soluzione che porteremo a galla sarà purtroppo, ahimè,

il dissesto finanziario.

Quali sono gli elementi che ci portano verso questa direzione? Come dicevo, il

consuntivo 2014, che viene portato a modello per cercare di comprendere qual è la

differenza tra quella che è l‟attività commissariale e della Giunta Zambuto, rispetto a

quella che la Giunta Firetto: il 2014 sostanzialmente la Corte dei Conti, nella

deliberazione n. 212 del 2016, individua una serie di criticità del nostro bilancio

comunale, tra cui viene annoverato l‟eccessivo abuso delle anticipazioni di cassa e di

tesoreria, gravissima problematica, come dicono i giudici della Corte dei Conti, degli

scostamenti alquanto elevati tra il preventivo e il consuntivo, scostamenti di circa il

90% e l‟aumento a dismisura di quelli che sono i debiti fuori bilancio. Ricordo a tutti

che dal mese di settembre 2016 quest‟assise ha votato 2.000.000 euro di debiti fuori


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bilancio e poi soprattutto una politica di revisione di quelle che sono alcune spese

fisse e di recupero dell‟evasione, che è assolutamente nulla.

Ebbene, questa era la situazione che noi ci trovavamo nel 2014: il Commissario,

questi signori che hanno fatto parte del Consiglio Comunale vecchio, che sono stati

tanto depauperati, ma in realtà devo dire con onestà intellettuale che non hanno poi

fatto così male, e la Giunta Zambuto; benissimo, passiamo al 2015 e raffrontiamo

quella che è la Giunta della rinascita e del cambiamento, come dice il collega

Gibilaro, e spostiamoci al preventivo 2015: i Revisori dei Conti nel consuntivo 2015

ci dicono con molta chiarezza che il Comune ha fatto un eccessivo accesso alle

anticipazioni di tesoreria e soprattutto non si è data attuazione a quelle che sono le

direttive che sono state fornite dalla Corte dei Conti. Ma il Comune se ne strafrega

della Corte dei Conti, ma che conta? Non conta niente, è un organo consultivo di

controllo e poi, fra cinque anni, ci notificano l‟avviso a tutti, ma non ci interessa

niente, la Corte dei Conti non è niente di particolare.

Per quanto riguarda le entrate tributarie, l‟Assessore Amico parla da un anno e mezzo

di un cambio di rotta sulle entrate tributarie, abbiamo cambiato radicalmente il modo

di andare a recuperare le nostre somme e i Revisori dei Conti nel consuntivo 2014 ci

dicono che per i proventi TIA è stato recuperato 0 a fronte di ruoli per 1.716.000 euro

(lo dicono i Revisori dei Conti, non lo dice Pasquale Spataro) e, a titolo di sanzioni

amministrative, qua ci sono i nostri vigili urbani che fanno tante sanzioni

amministrative, che fanno bene il loro compito, per 2.510.000 euro ed è stato

recuperato in favore delle casse comunali 0.

Quindi devo dire che c‟è qualche cosa che non va, c‟è qualche cosa in questo

meccanismo di recupero dell‟evasione che non va e che continua a perpetrarsi perché

basta spostare l‟orizzonte in questo famoso preventivo 2016 che ci verrà portato il 21

dicembre prossimo e sapete che cosa va nel bilancio? Veramente non so se ridere o


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piangere, cioè non riusciamo a recuperare il pregresso, però siccome noi saremo più

bravi, il prossimo anno abbiamo messo come entrata X euro e questa entrata noi

l‟aumentiamo di 2.000.000 euro, perché noi recupereremo di più e recupereremo pure

il passato, secondo il principio della prudenza che dovrebbe essere il criterio guida

nella stesura e nella redazione del bilancio di esercizio.

Vedete, l‟Assessore Fontana, che non è mai presente all‟interno di quest‟aula, ci ha

fatto una testa così perché dobbiamo esercitare la riduzione del quinto d‟obbligo per

la tassa per lo smaltimento dei rifiuti e sapete che fa nel bilancio 2016 la Giunta

Comunale? Tecnicamente le entrate dovrebbero diminuire e la Giunta Comunale

aumenta di ulteriori 1.500.000 euro la TARI, quindi significa che i cittadini

pagheranno di più, significa che recupereremo di più, però di tutto quello che non

abbiamo recuperato negli altri anni ce ne freghiamo, li recupereremo, siamo ottimisti,

l‟ottimismo è il sale della vita, quindi continuiamo in questa direzione.

Quindi noi andiamo a creare, all‟interno di questo bilancio, un monte entrate che non

rappresenta la realtà, che va a coprire dei costi che, invece, purtroppo rappresentano

la realtà delle cose, andando a creare uno squilibrio economico-finanziario a carico di

questo Ente; è molto semplice l‟operazione: aumento di qua, diminuisco di là e ci

sono problemi di equilibrio del bilancio che vengono scaricati al 21 dicembre, a nove

giorni dalla conclusione dell‟anno solare a questo Consiglio Comunale, che deve

votare sì perché altrimenti ce ne andiamo tutti a casa, ma io me ne sto “fottendo” di

andarmene a casa, io me ne sto fregando, qui dobbiamo muoverci solo ed

esclusivamente nell‟interesse dei cittadini.

La nostra posizione è netta e precisa: quel bilancio così com‟è non lo votiamo e

nemmeno votiamo questo Documento Unico di Programmazione che ci porta allo

sfascio e al disastro più totale rispetto a quello in cui ci troviamo oggi.


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E poi i debiti fuori bilancio sono stati sempre un mio cavallo di battaglia, abbiamo

approvato delle mozioni in questo Consiglio Comunale per costituire delle

assicurazioni, per fare il broker assicurativo, per costituire all‟interno dell‟ufficio

comunale dell‟Avvocatura un organo di conciliazione che permettesse di evitare di

andare a pagare delle spese legali inutili, perché di questi 2.000.000 euro noi

paghiamo ben 900.000 euro agli avvocati che prestano il proprio patrocinio in favore

di coloro che si fanno male a causa dello stato disastroso delle nostre strade. Bene,

questo Consiglio Comunale più di un anno fa ha votato questa proposta e questo

Consiglio Comunale a distanza di un anno non vede eseguito quello che è il proprio

indirizzo politico-amministrativo perché il Consiglio Comunale al Comune di

Agrigento conta meno del due di bastoni con la briscola a coppe.

In conclusione, noi di Forza Italia, in particolare il collega William Giacalone, con

cui abbiamo studiato in maniera approfondita il Documento Unico di

Programmazione, prendiamo nuovamente le distanze rispetto ad un documento che è

bellissimo nella sua forma estetica come caratterizzazione della Giunta Firetto,

perché sotto il profilo estetico nulla quaestio, la Giunta Firetto funziona alla

grandissima, perché a noi interessa il teatro antico che c‟era al parco, però che poi ci

siano persone che non possono tirare avanti e che hanno difficoltà a vivere nella

serenità che dovremmo garantire loro non è un problema di noi amministratori.

Noi prendiamo le distanze da questo Documento perché c‟è una discrasia

elevatissima tra la programmazione e quella che l‟attività concreta della Giunta

Comunale, per cui o la Giunta Comunale comincia a condividere con questo

Consiglio Comunale, con i Gruppi di opposizione delle vere prese di posizione

rispetto a quella che è la spesa al Comune di Agrigento oppure questo Comune

purtroppo non ha strada, non ha futuro e l‟unico futuro è la dichiarazione di dissesto

finanziario.


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Preannuncio che noi di Forza Italia prepareremo degli emendamenti mirati per

garantire che questo bilancio si riallinei rispetto ad alcune problematiche che

riteniamo gravi e precise e chiediamo che questi emendamenti vengano condivisi

dalla Giunta e dalla maggioranza perché, laddove non dovesse essere condiviso

nessuno di quelli che sono gli sforzi anche intellettuali del nostro gruppo di

migliorare questo strumento economico-finanziario, prenderemo nuovamente le

distanze, voteremo no, come stiamo votando no a questo Documento Unico di

Programmazione. Grazie.


Ci sono altri interventi?



Si può fare un solo intervento. Il Consigliere Alfano è andato in aiuto al Consiglio,

visto che non c‟era nessuno della Commissione Bilancio, per chiarire, anche se ha

parlato da Consigliere, ma è l‟unico che aveva approfondito dei presenti e quindi gli è

stata data la possibilità, per intelligenza di tutti, di dire un minuto, come è stato

concesso altre volte per domande tecniche o per piccole precisazioni anche a lei, a

beneficio di tutti, ma non è stato un intervento. Se c‟è un chiarimento come

commissario di una Commissione o per fare una domanda, lei sa che io l‟altro ieri ho

consentito domande extra per chiarire: lei sa che l‟ho consentito spesso. Se c‟è una

precisazione in termini di domanda e risposta, visto l‟argomento, ovviamente non

sono venti e venti, ma di fatto ha sostituito da semplice Consigliere il Presidente della

Commissione perché tutti eravamo rimasti in attesa.


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Il Consigliere ALFANO Gioacchino

Presidente, grazie. Consiglieri tutti, ribadisco il mio saluto: buona serata a tutti.

Io vorrei analizzare il Documento Unico di Programmazione per quello che è:

innanzitutto, secondo me, secondo il mio modestissimo parere, il Documento Unico

di Programmazione cammina in parallelo con il piano di riequilibrio straordinario,

perché sono due documenti, come ci è stato anche più volte confermato

dall‟Assessore Amico, in particolar modo per quanto riguarda il PRS, work in

progress, nel senso che sono degli spunti di riflessione che devono tracciare delle

metodologie innovative che l‟Amministrazione tutta deve seguire per andare avanti e

migliorare quella che è la situazione del nostro Comune.

Entrando nello specifico del DUP, a differenza di quanto si possa pensare, ogni

documento è perfettibile, nessun documento è perfetto, però ritengo che sia un

documento che abbia una sua importante valenza in quanto per la prima volta

l‟Amministrazione mette nero su bianco quelle che sono le strategie da portare avanti

per migliorare la condizione non solo economica, ma anche nel tessuto sociale della

nostra città. Con interventi quali strategie per il turismo, strategie per il

miglioramento della viabilità, strategie per quando riguarda l‟edilizia scolastica (vedo

la previsione di alcuni interventi sull‟edilizia scolastica) l‟Amministrazione in un

certo qual modo per l‟ennesima volta sta cercando di metterci la faccia, non

trascurando quella che di fatto è comunque una problematica che riguarda non solo il

Comune di Agrigento, ma buona parte dei Comuni della Regione Sicilia, che è quella

della difficoltà di reperimento di risorse e di liquidità.

Io nel precedente intervento avevo già sottolineato che la valenza del DUP, secondo

me, va analizzata fondamentalmente in base a quella che è la valenza politica del

documento e non dei numeri riportati nel DUP, perché secondo quanto previsto dalla


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normativa è un documento che, seppure in via sperimentale, spero l‟anno prossimo

riusciremo ad approvare in termini consoni, quindi entro il mese di luglio. Questo

perché il DUP è un documento che deve rispondere a quella che è la nuova struttura

del bilancio, quindi un documento flessibile che, supportato anche e a maggior

ragione dai pareri e dalle proposte dei Consiglieri Comunali deve essere adeguato via

via a quello che è l‟evolversi della situazione anche finanziaria dell‟Ente e diceva

bene il dottore Mantione che si ha difficoltà a redigere un documento di questo tipo in

una situazione in cui vi sia incertezza della ricezione dei finanziamenti fino all‟ultimo

momento.

Io parlo anche in qualità di amministratore di un ente pubblico quale può essere una

scuola: noi ancora oggi siamo in attesa di finanziamenti che arrivano negli ultimi

giorni dell‟anno, quindi nel momento in cui anche il piccolo finanziamento o il

grosso finanziamento arriva all‟ultimo, il DUP deve essere un documento flessibile

che, ribadisco, secondo quanto previsto anche dal TUEL, è un documento che non ha

una forma ad substantiam, cioè che ha un format prefissato per il quale, se non si

risponde a quel format, il documento non ha valenza legale, ma è un documento che,

sebbene debba essere supportato da un regolamento che deve stabilire le modalità di

elaborazione, non ha degli obblighi di forma sostanziale e quindi l‟Amministrazione

lo può modellare e adattare a quella che è la situazione reale dell‟Ente, fotografando

la situazione mese per mese.

Infatti nel DUP stesso è prevista la possibilità di presentare delle varianti al

Documento Unico di Programmazione perché speriamo che nell‟anno successivo ci

siano delle risorse nuove che possano fare fronte a quelle che sono le esigenze della

cittadinanza.

Quindi io parlo per quanto mi riguarda e valuto favorevolmente il DUP, ribadendo

che nulla è perfetto, tutto è perfettibile, ma mettere nero su bianco quelle che sono le


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strategie, gli obiettivi e le modalità per portarlo avanti ritengo che sia un passo

importante per una città che vuole cambiare e rinascere. Grazie.


Colleghi, c‟era soltanto una richiesta di intervento, dopodiché si passa al voto: la

Consigliera Carlisi aveva fatto richiesta di intervento, quello di prima era preliminare

per chiedere, come prevede l‟articolo 69, una precisazione tecnica. Anche il

Consigliere Hamel ha chiesto di intervenire.


Nei miei 20 minuti vorrei chiedere anche, perché poi c‟è la possibilità eventualmente

per l‟Amministrazione di fare una chiusura (non so se ha intenzione di farlo), però

visto che l‟altra volta, quando abbiamo parlato delle opere pubbliche, io avevo

manifestato una perplessità che non avevo espresso al microfono, ma avevo parlato

con l‟Assessore Amico, c‟era l‟ingegnere Principato che parlava di questi 1.600.00

euro, sempre il progetto Villaseta, ma in questo momento io non lo dovrei comunque

trovare, cioè in qualche modo non ci dovrebbe essere una modifica a questo DUP?

Invece non lo trovo qui, ma quel documento è allegato, però qua ci sono i nuovi

lavori pubblici previsti e quello non c‟è e non c‟è nemmeno nell‟elenco dei lavori

pubblici che sono in corso. Quindi questa è una cosa che sinceramente non capisco.

Come ha detto bene il Consigliere Spataro, comunque è un libro dei sogni (non so se

l‟ha detto però penso che il concetto era quello) e il nostro risveglio comunque sarà

quello di un probabile dissesto e comunque voglio sottolineare come, leggendo quello

che è previsto all‟interno della programmazione operativa nella sezione operativa che

poi è quella che viene utilizzata, che deve essere aderente al bilancio previsionale, ci


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sono tante cose che mancano e mi dispiace notare che tante di queste cose sono state

anche sollevate in questo Consiglio e sono state completamente disattese.

Si è detto, per esempio, che si parla di spese di manutenzione, ma quando ho parlato

anche con l‟Assessore Amico, ho chiesto come fate a valutare le spese di

manutenzione nel momento in cui ancora aspetto una risposta riguardante l‟ufficio

Anagrafe, che per l‟ufficio Tecnico va bene perché non risponde nemmeno agli uffici

figuriamoci a un Consigliere, ma a quanto pare nemmeno a un Assessore.

In Prima Commissione è venuto l‟Assessore e abbiamo parlato dei locali di

Fontanelle che sono al dissesto, quel grande locale alla base, ma anche di quello non

credo che sia stata fatta una valutazione dato che l‟Assessore ci ha detto che chiederà.

Ha detto bene il Consigliere Spataro che si parla di spese per assicurazioni: noi

paghiamo tantissimo come debiti fuori bilancio perché non siamo assicurati e se voi

andate a guardare negli altri Comuni, semplicemente direttamente nella home,

trovate: “Siete caduti? Cliccate qui e troverete un modulo da compilare e vi mettiamo

direttamente in comunicazione con la nostra assicurazione che vi viene a rifondere” e

così si chiude tutto, invece noi paghiamo e contro paghiamo, perché, tra l‟altro, poi

magari i nostri uffici, non si capisce per quale motivo, continuano in queste beghe

legali, accanendosi quasi contro il cittadino che vuole quello che gli spetta.

Per passare all‟analisi delle missioni e dei programmi, siccome poco fa si diceva che

questo documento naturalmente deve rispecchiare quello che era il programma del

nostro Sindaco, si diceva tra le altre cose che ci sono troppi regolamenti nel nostro

Comune, però ne prevede tantissimi in più: per esempio il regolamento per le spese di

rappresentanza, il regolamento per le missioni degli Amministratori. Poi si parla di

spese di rappresentanza, ma cosa si intende? Anche per come ci si rappresenta al

pubblico che vuole venire a seguire, noi qui abbiamo un‟aula che oggi non riesce a

contenere alcuni degli attivisti del Movimento Cinque Stelle che sono venuti a


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trovarci perché non ci sono abbastanza sedie e io avevo chiesto anche l‟altro ieri al

dirigente Mantione se potevo, con i gettoni che sto lasciando al Comune, comprare

delle sedie o una ciabatta per il tavolo della stampa, visto che dalla loro

apparecchiatura non possono farlo.

D‟altro canto, però, qui si vogliono tagliare le parole non si capisce perché, ma per

esempio vedo sul tavolo degli Assessori ben quattro microfoni e, considerando che ne

possono funzionare solo due contemporaneamente, quelli lì forse sono messi per fare

un coro o per altri eventi, però anche quello, tutto sommato, è un qualcosa di più che

poteva essere risparmiato alle casse del Comune eppure si va a tagliare sulla

democrazia.

Si parla del regolamento di contabilità, quindi entro il 2018 il dirigente Mantione

finalmente ce lo farà avere, comunque io continuo a chiedere un conforto dei

Revisori dei Conti perché dal dirigente che fa il documento che stiamo analizzando

non mi sembra il caso di avere un parere.

Andiamo alla gestione dei beni demaniali e patrimoniali: una cosa che vedo che

manca e ne abbiamo parlato anche in Prima Commissione, ma anche qui, è piazzale

La Malfa, dove si fanno enormi debiti fuori bilancio, un piazzale che è per metà del

Comune, per metà del Demanio e per metà di un privato, non si capisce niente, ma

definiamo questa questione, però la questione non interessa, eppure fa un buco al

Comune di Agrigento, ma a questi amministratori non interessa.

Un altro piccolo buco del Comune di Agrigento è la mancanza di persone che si

possono occupare di accatastamento: ne abbiamo parlato anche in Prima

Commissione, ne avevamo parlato sempre in quest‟aula e ci avevate detto che stavate

formando delle persone, ma qua non risulta come non risultano accatastate le

proprietà comunali: questo ci ha fatto avere un po‟ di multe da parte degli enti che ci

sovraintendono e il problema qual è? Questo Comune, che va a sindacare, il Sindaco


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che sindaca sui dipendenti delle aziende che fanno la pulizia nella nostra città, che

dice che sono sovrabbondanti, ma noi abbiamo la città sporca, però questa

Amministrazione, che dovrebbe controllare quelle persone, non è capace di

controllare perché dice che non ha dipendenti, ma non ha dipendenti che fanno

l‟accatastamento, non li forma, non fa un regolamento di contabilità e non fa tante

altre cose di cui adesso parleremo.

Quindi alla fine il pesce feta dalla testa e qui si nota che questa testa non funziona

bene, non sovraintende, non amministra come dovrebbe e ci sono anche delle lacune,

dei buchi che si vedono già anche da questo documento.

Si parla di statistica e sistemi informativi nell‟ultima riga e di eliminazione della

circolazione di supporti cartacei: testimone la Presidenza del Consiglio, abbiamo

avuto problemi perché una mail non è passata dall‟ufficio del Sindaco all‟Ufficio di

Presidenza perché anche loro vogliono il cartaceo, altrimenti non arrivano le

comunicazioni; quindi se in questi uffici si combinano pasticci e non si riesce a

lavorare in maniera informatica, figuriamoci richiederlo a tutto il resto degli uffici.

Per quanto riguarda urbanistica e assetto del territorio, si parla anche di PAES e tra

gli obiettivi del Dirigente c‟era anche il fatto che dovevano aprire questa busta del

PAES, ma non mi pare che questa sia stata aperta.

Tutela, valorizzazione e recupero ambientale: si dice che ci sarà un avvio di

redazione del Piano del Verde che avevamo chiesto anche come Movimento Cinque

Stelle all‟Assessore Fontana e addirittura parla di un avvio del lavoro di redazione

entro il 30 ottobre (naturalmente non c‟è scritto l‟anno, quindi possiamo stare larghi).

Poi si parla di questa sorta di decoro che l‟Amministrazione vuole imporre, si parla

della collocazione tuttora al buio dei giochini a Villa Bonfiglio che saranno

facilmente vandalizzati e chi pagherà eventuali danni e spese non si sa.


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Un pallino dell‟Amministrazione è togliere le ringhiere di Porta di Ponte, non si

capisce per quale motivo e cosa dà fastidio: se i cancelli sono aperti, che problema

c‟è a tenere queste ringhiere? Anche perché non si riesce nemmeno a recuperare

molto perché tutto viene tolto con il lavoro.

Poi c‟era da qualche parte anche l‟illuminazione dei campanili, che è una cosa

importantissima naturalmente.

Non c‟è niente per quanto riguarda i rifiuti, niente sulla raccolta stradale, che è

indispensabile per cominciare a risparmiare, per non avere tutti quanti soldi, perché la

vera spesa per la spazzatura è il conferimento in discarica: perché vogliamo

continuare a conferire in discarica tutto il nostro pattume? Soltanto Fontanelle in

questo momento sta lavorando, l‟Assessore Fontana mi aveva assicurato di cassonetti

stradali che stanno arrivando, di accordi che c‟erano stati con quelle associazioni,

come il Comieco e simili, che si occupano di aiutare i Comuni in quest‟atto, ma qui

non trovo niente, quindi che devo dire? Che mi ha preso per fessa praticamente,

perché qua non se ne parla completamente.

Si parla di Fontanelle per la distribuzione di acqua potabile e noi avevamo fatto un

progettino che avevamo intenzione di portare a questa Amministrazione per quanto

riguardava la democrazia partecipata, ma il Sindaco sulla democrazia partecipata ha

un concetto tutto suo, per cui lui ci partecipa quello che vuole che noi decidiamo di

fare, quindi è un qualcosa di veramente unico in Italia probabilmente.

Intensificazione del controllo nel nuovo nucleo di vigili urbani: sono contenta che

questi poveri vigili urbani, che non hanno nemmeno le divise, non rientrano

nell‟azione di decoro del Sindaco e adesso hanno formato un nuovo nucleo

probabilmente per trovare i cittadini che buttano la spazzatura fuori dai tempi

consentiti.


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Per quanto riguarda l‟industria, le piccole e medie imprese e l‟artigianato, vedo che

avete inserito la redazione del regolamento NCC, cioè il servizio di noleggio con

conducente, la Prima Commissione se ne occupa dall‟anno scorso, ha perseguito

quasi in maniera da stalker il Dirigente, ma ancora questo provvedimento è allo

studio dello staff del Sindaco e non si capisce perché ci volete far dimenticare che ci

abbiamo lavorato come disgraziati nella Prima Commissione e prima o poi uscirà

come un miracolo del Sindaco che produce nuovi posti di lavoro. Ci abbiamo

lavorato con la Prima Commissione e con il Dirigente naturalmente.

Sempre per quanto riguarda lo sviluppo economico, si parla del commercio e si dice

che si ridurrà la TOSAP per il centro storico: questa sarebbe anche una cosa buona,

soprattutto per chi riesce ad animare la città e a renderla un po‟ più viva; io ho letto in

modo molto veloce, com‟è mio costume, perché a me non piace fare tante pause e mi

piace andare al sodo, però vedo che l‟Amministrazione si dimostra una volta di più

sorda a tutto quello che questo Consiglio produce o cerca di produrre. Non vuoi

ascoltare i cittadini, non ti interessa la democrazia partecipata, vuoi calarci dall‟alto le

scelte? Ma allora perché sei andato a fare il Sindaco? Magari ci sono altri Paesi dove

non c‟è la democrazia, magari non è l‟Italia il posto giusto, nonostante quello che

abbiamo visto che è successo ultimamente alla politica italiana dopo il risultato del

referendum.

Quest‟Amministrazione del cambiamento e della rinascita io sinceramente non la

vedo, mi sembra abbastanza del papocchio, mi sembra un‟Amministrazione che non

ha il polso nemmeno della situazione della città, un‟Amministrazione che vuole

buttare fumo con le feste organizzate, un‟Amministrazione che chiede i soldi al

Parco, nonostante tutte le difficoltà, per le feste e non magari per la derattizzazione

nei dintorni del parco, dove c‟erano ancora i topi che ballavano.


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Naturalmente la mia è una posizione critica rispetto a questo documento, così come

sarà sul bilancio, visto che è la parte illustrativa di quello che è il bilancio di

previsione, che sicuramente per me non è un bilancio che può servire a questa città.

Con questo ho concluso. Grazie dell‟ascolto e arrivederci.


Prego, Assessore.

L’Assessore AMICO Giovanni

Signor Presidente, signori Consiglieri, in riferimento a quanto rilevato dal

Consigliere, che faceva riferimento ai due deliberati di ieri e quindi alla necessità di

rendere… nella proposta di deliberazione va apportata una modifica che

sostanzialmente richiama i due provvedimenti precedenti, quindi nella sostanza,

essendo stati discussi in quest‟ordine e quindi avendo portato il DUP in una seduta

successiva, ovviamente avremmo la necessità di dover modificare, nella parte finale

della delibera, appunto questo richiamo per recepire quello fatto nei primi due

deliberati di ieri.


Quindi nello specifico leggiamo l‟inciso che va aggiunto giusto perché resti agli atti,

a verbale? Passo la parola al dottore Mantione per leggere l‟inciso e questo passaggio

che va aggiunto.

Il Dirigente MANTIONE Giovanni

L‟attuale dispositivo proposto recita, al punto 1, di approvare il Documento Unico di

Programmazione per il triennio della programmazione finanziaria „16/‟18, che si


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allega alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale (allegato

1) e e si propone di aggiungere, dopo questo inciso, le parole “con le modifiche

derivanti dall‟approvazione definitiva del piano triennale delle opere pubbliche e del

piano delle alienazioni” in modo tale che in automatico le variazioni ieri deliberate

siano riportate nel testo originariamente allegato alla proposta, che richiamava dei

piani poi emendati.


C‟è stato il famoso emendamento tecnico ad entrambi. Va bene, allora a questo

punto, una volta chiarito questo, possiamo mettere a votazione l‟emendamento per

appello nominale: passo la parola al Segretario.

Il Segretario Generale, dott. RIZZO Pietro, procede all’appello nominale dei

Consiglieri.

Il Segretario Generale, dott. RIZZO Pietro

14 voti a favore, 2 contrari e 5 astenuti: la proposta di emendamento è stata

approvata.


Bene, passiamo al voto della proposta per alzata e seduta: manifesti la volontà di

astenersi chi si vuole astenere. Stiamo votando per alzata e seduta perché non c‟è

stato nessuno spostamento e quindi non ha senso ripeterlo: stiamo votando l‟intero

provvedimento, siamo passati al voto, l‟abbiamo detto due volte.



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Lei la dichiarazione di voto può fare, non può fare più l‟intervento perché è chiusa la

discussione, può fare solo la dichiarazione di voto in tre minuti. Siamo passati al voto

e può fare la dichiarazione di voto di tre minuti.

Il Consigliere PALERMO Carmela

Scusi, Presidente, ma lei non è che può accelerare e privare l‟Aula di fare la propria

dichiarazione.


Ho chiesto più volte.


No, non ha chiesto più volte, a me non risulta: lei ha appena finito la votazione

sull‟emendamento e avete premura? Perché noto che questo Consiglio ha premura.


Io ho chiesto se c‟erano interventi.


C‟è il mio intervento.


No, siamo nella fase di voto: può fare dichiarazione di voto, l‟ho detto tre volte,

Consigliera. Prego, collega.


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A me dispiace, Presidente, il modus operandi di questa Amministrazione e non

soltanto, anche del tavolo della Presidenza. E‟ una dichiarazione di voto, Assessore,

lo so, però è giusto che nella dichiarazione di voto ognuno di noi esprima il proprio

concetto e lo esprima con le proprie terminologie con le proprie facoltà oratorie. Io

capisco che a voi diano fastidio alcuni interventi e lo capisco esattamente dal modo

che avete di operare nel fare i tagli ai minuti dei Consiglieri. Noi qui stiamo votando

un documento nel totale e lei è passata, Presidente, da una votazione di emendamento

ad una corsa senza dare le tempistiche adatte al Consiglio di capire se era possibile

fare degli emendamenti.


Non è così, era preoccupata di controllare il cellulare lei.


Scusi, Presidente, non mi interrompa, poi mi dice tutto quello che mi deve dire.

Noi stiamo votando un libro delle favole e abbiamo premura di votarlo. Quello che è

accaduto la scorsa seduta è un qualcosa di incredibile, dove dichiarazioni di

Assessori, che adesso mi ricordano che sono in dichiarazione di voto, non erano

perfettamente adatte a quella che poi è la realtà dei fatti descritta dal dirigente

Insalaco e mi riferisco a lei, Assessore Virone.

Il problema di questa Amministrazione e di questa Giunta e del modo di operare di

questa assise è che si arriva ad uno scontro per cercare di evitare che il Consigliere di

opposizione possa adempiere al suo ruolo e trovo assurdo davvero tutto quello che è

accaduto nelle ultime ore e che si riversa in questo piano programmatico che non fa


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altro che programmare gli interventi politici di questa Amministrazione e lo stile

politico è quello che in questo momento risulta essere carente, caro Presidente, a

partire purtroppo dalla Presidenza.


Le ricordo che ha 20 secondi.


Non ho bisogno che me lo ricorda.


Lo dico per consentirle di dichiarare il voro.


Lei me lo sta rubando, grazie. A me dispiace continuare a confrontarmi in maniera

dura con lei e mi dispiace ancora una volta lottare con lei, che è la Presidente di tutti,

per riuscire semplicemente ad esprimere la mia opinione.

Comunque, a prescindere, è un voto negativo il nostro. Grazie, Presidente.


Ci sono altre dichiarazioni di voto? Consigliera Carlisi, prego.


Io rimango comunque basita dal fatto che l‟emendamento… cioè stiamo giocando,

che stiamo facendo? Come posso io fidarmi di qualcuno che mi passa i documenti e

esce sempre con una sorpresina. Io sono una dilettante allo sbaraglio e lo ammetto,


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ma forse anche qualcun altro lo dovrebbe ammettere e così chiariamo la nostra

situazione e diciamo a chi abbiamo dato in mano questa città.

Dopo questa mia dichiarazione, con solo 40 secondi, posso comunque confermare il

mio no. Grazie.


Dichiarazione di voto? Collega Gibilaro, prego.

Il Consigliere GIBILARO G erlando

Il gruppo “Uniti per la città”, in riferimento a questo Documento Unico di

Programmazione, esprime parere sfavorevole per le seguenti motivazioni:

innanzitutto perché è vero che in questo documento ci sono tutte le linee

programmatiche di come questa Amministrazione deve amministrare questa città ma,

andando a ritroso, negli ultimi diciotto mesi da quando si è insediata questa

Amministrazione, poco o nulla rispecchia rispetto a quello che avete scritto qua,

Assessore Amico.

Poco fa c‟è stato l‟intervento, ad esempio, del dottore Mantione che parlava di

introitare le pratiche di sanatoria di cui, per la prima volta nella storia del Comune,

siamo riusciti ad avere un numero ben preciso, che era nel 2012 di 7754. In tutti

questi anni, caro Mantione, il Comune che cosa ha fatto? Ha introitato queste somme

e le ha utilizzate per la spesa corrente: allora c‟era la legge lo prevedeva e ve ne dava

la facoltà. Quando ci siamo resi conto che questi introiti venivano utilizzati per la

spesa corrente e non per andare a urbanizzare, il Consiglio Comunale, su mia

iniziativa, approvò una mozione, che è tuttora valida e che da questa

Amministrazione neanche viene attuata: qua ci sono l‟Assessore all‟Urbanistica e

l‟Assessore al Bilancio.


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Assessore Virone, forse a lei non interessa questa cosa, dato che lei è l‟Assessore

all‟Urbanistica e l‟Assessore Amico è al Bilancio, ma voi avete l‟obbligo, perché il

Consiglio Comunale ha impegnato con questa mozione l‟Amministrazione, di

prendere questi soldi e andare a realizzare le opere di urbanizzazione primaria e

secondaria. Ora, se avete tutti gli strumenti per farlo e ad oggi non lo fate, questo è

solo il piano triennale delle opere pubbliche, la stessa identica cosa: il documento dei

sogni.

Io mi auguro che, quantomeno le cose che sono state fatte e che hanno impegnato

questa Amministrazione le portate avanti, ma ad oggi non c‟è corrispondenza tra

quello che questo Consiglio Comunale sta votando e quello che oggettivamente il

vostro operato amministrativo ha fatto dalla data di insediamento ad oggi. Io capisco

che ci sono delle cose che hanno bisogno delle ali per volare, ma sicuramente questo

documento teoricamente può far volare il Comune di Agrigento, ma praticamente,

alla luce di quello che è il dato amministrativo, non sta cambiando nulla.

Per questo noi di “Uniti per la città” votiamo no.


Era iscritto a parlare per dichiarazione di voto il collega Hamel.

Il Consigliere HAMEL Nicolò

Noi affrontiamo la discussione su questo argomento nella prima gestazione di questo

documento e quindi c‟è anche un problema di sfasatura di tempi, per cui si entrerà a

regime dall‟anno prossimo in poi; tuttavia, credo che ci sia la necessità per tutti noi,

nell‟affrontare gli argomenti del bilancio e della programmazione e i problemi

finanziari del Comune di Agrigento, di recuperare un ruolo attivo da parte del

Consiglio Comunale: non dobbiamo limitarci soltanto alla parte della critica o della


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lagnanza rispetto a quelle che sono le carenze del bilancio, è un problema strutturale e

questo, per onestà intellettuale, dobbiamo ammetterlo.

Qualcuno parlava poco fa, per esempio, dell‟indebitamento di cassa, che nel 2014 era

di un certo tipo, a tappo, poi nel 2015 e nel 2016 diventa pure a tappo, ma non

dimentichiamoci che era a tappo anche nel 2013, nel 2012, nel 2011, nel 2010, nel

2009, cioè non c‟è stata mai un‟agibilità di cassa sufficiente per poter consentire una

gestione diversa sotto il profilo finanziario. Quindi sostanzialmente io ritengo che, se

vogliamo svolgere un ruolo positivo come Consiglio Ccomunale, dobbiamo cercare

di sviluppare un‟attività di tipo solidale all‟interno del Consiglio Comunale per dare

un contributo positivo all‟elaborazione di una programmazione che consenta

realmente di superare alcune difficoltà all‟interno della gestione finanziaria, ma di

una cosa dobbiamo essere sostanzialmente convinti e sostenitori: questo Comune

deve evitare di arrivare al dissesto finanziario. L‟armonizzazione finanziaria del

Comune è un grosso problema, è un grosso pericolo per questa specifica

problematica, noi dobbiamo avere la capacità, attraverso anche il nostro contributo, di

creare le condizioni per cui non si arrivi assolutamente al dissesto finanziario, che è la

soluzione peggiore che possa esserci per la comunità locale, perché non è la panacea

e la soluzione dei problemi. Forse potrebbe essere addirittura per l‟Amministrazione

la soluzione dei problemi il dissesto finanziario, ma per la città non lo è

assolutamente e per questo ci vuole un‟attenzione diversa, più concreta, più fattiva,

più operativa, più diretta, più partecipativa rispetto alle problematiche finanziarie

della città di Agrigento: non limitiamoci soltanto a ripetere tutta una serie di ritornelli

che ormai sono risaputi, ritriti e si perpetuano ormai non da anni, ma da decenni,

cerchiamo di dare come Consiglio Comunale un‟impronta diversa per costruire le

possibilità e la prospettiva, se ci sarà la disponibilità dell‟Amministrazione


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Comunale, di gestire finanziariamente il Comune in modo diverso, innovativo e

sicuramente positivo.


Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, passiamo al voto. Collega Borsellino,

prego.

Il Consigliere BORSELLINO Salvatore

Signor Presidente, colleghi Consiglieri, signori cittadini, il mio voto è sfavorevole a

questo Documento Unico di Programmazione e, in termini semplice e veloci, è un

voto che boccia l‟operato di questo Sindaco empedoclino ad Agrigento, perché

l‟esperienza insegna che nel paesino limitrofo di Porto Empedocle, grazie ai bilanci,

ai Documenti Unici di Programmazione, consuntivi, previsionale, tutto quello che

vogliamo, che sono stati votati e sono stati proposti da quell‟Amministrazione e sono

stati votati da quel Consiglio Comunale, hanno portato di fatto al dissesto finanziario

il Comune marinaro. E siccome io non sono uno scienziato, non essendo uno

scienziato, vado a pelle e la pelle mi dice che la storia si ripete purtroppo e sarà

ripetuta anche ad Agrigento, continuando di questo passo.

Per questi motivi, il mio è un voto di fatto di sfiducia a questa Amministrazione e a

questo Sindaco che speriamo, come “Sicilia futura”, che ritorni a Porto Empedocle

prima possibile e liberi la nostra città da questa melma. Grazie, ho finito.


Consiglieri, non ci sono altre dichiarazioni di voto, l‟ho ripetuto ulteriormente.

Chiedo al Segretario di passare al voto per appello nominale perché c‟è stato


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movimento in aula: prego, Segretario. Stiamo votando il documento per intero per

come emendato dall‟emendamento approvato poco fa.

Il Segretario Generale, dott. RIZZO Pietro, procede all’appello nominale dei

Consiglieri.

Il Segretario Generale, dott. RIZZO Pietro

14 a favore e 11 contrari: il DUP è stato approvato, Presidente.


La proposta è approvata, era l‟unico punto all‟ordine del giorno e vi ricordo che ci

rivedremo lunedì 19. Buona serata, grazie.

Fine seduta ore 19.35

con trasparenzaprogrammazione che oggi dobbiamo discutere, per approvarlo in linea con tutto redatto...

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