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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

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Page 1: CISI FOGGI@

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

www.cis1foggia.it

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Page 2: CISI FOGGI@

I 2 I PRIMO PIANO lA GAZZETIADELMEZZOGIDRNO Venerdì 9 ottobre 2015

Sul fronte delle risorse buone notizie arrivano dal rientro dei capitali dall'estero: già incassati quasi 2 miliardi

La spinta della Camera alla flessibilità delle pensioni C'è anche il via libera al rinvio (al 2018) del pareggio di bilancio

l&) ROMA. Arriva dalla mag­gioranza l'ennesima spinta per la flessibilità delle pen­sioni. Con il via libera alla Nota di aggiornamento al Def e quindi al rinvio al 2018 del pareggio di bilancio, ottenuto anche senza l'appoggio dei verdiniani, il Parlamento ha infatti impegnato il governo ad allargare le maglie per l'uscita dal mondo del lavoro, sposando e di fatto dando manforte alla linea di Matteo Renzi.

il problema resta però quel­lo delle coperture, visto che la lista degli interventi apparen­temente da inserire nella leg­ge di stabilità non fa che allungarsi, anche alla luce delle stesse priorità dettate dal Parlamento che ha in­sistito anche su rinnovo della decontribuzione, misure con­tro la povertà, interventi a favore del Sud, disinnesco del­le clausole di salvaguardia,

eliminazione della Tasi, sal­vaguardia degli esodati e pro­lungamento dell'ecobonus. Tutti punti che ri­

Al 30 settembre l'incasso com­plessivo tra imposte, interes­si, sanzioni e contributi pre-

calcano in gran par­te il mix di ipotesi

Il rientro dal deficit su cui i tecnici dell'esecutivo conti­nuano a lavorare tra Palazzo Chigi, Tesoro, Mise e altri ministeri. Ma ai quali si aggiunge anche il taglio dell'Ires, da intro­durre già nella ma­novra di quest'anno giocando sugli ac­conti 2016, ma da scaricare finanzia­riamente - e quindi da coprire - tutto

Cifre in % del Pii Saldo strutturale 0-0 Saldo nello

0.0

2014 2015 2016 2017 2018

oltre 63 mila istaIÌze presen­tate. In realtà, secondo i dati forniti solo ieri dall'Agenzia

2019

delle Entrate, le istanze sono già cir­ca 70.000 e il numero non potrà che con-

sul 2017. Fonle: Del (programma del Gomno) ANSAr-antime.tri

tinuare ad aumen­tare nelle prossime settimane, facendo lievitare anche il gettito. Le stime cir­colate fmora in via ufficiosa di 3 miliar­di di entrate non sembrano quindi co­sì lontane e potreb­bero anche miglio­rare nelle previsioni più plllltuali che verranno rese note proprio con la ma­novra. Anche se il

Sul fronte delle ri-sorse disponibili già dall'anno prossimo buone notizie ar­rivano intanto dall'andamen­to della voluntary disclosure.

videnziali ammontava, secon­do le cifre rese note dal mi­nistero dell'Economia, a 1,9 miliardi di euro, grazie ad

rientro dei capitali si chiude a fine anno, la com­petenza sul gettito può infatti essere spalmata in parte su quest'anno (come è stato già

fatto per sterilizzare 1,4 mi­liardi di clausole di salva­guardia) e in parte l'anno prossimo. Tutto ciò che «avan­zerà» rispetto alle somme già impegnate potrà quindi es­sere utilizzato a copertura del­le misure 2016.

Una spinta potrebbe arri­vare peraltro anche dalla cre­scita che quest'anno, secondo Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del Mef, po­trebbe superare il +0,9% in­dicato nella Nota al Def.

Molto dipenderà però anche dai risultati della spending review e dai destinatari dei tagli. Dall'opposizione il Pre­sidente della Regione del Ve­neto, Luca Zaia, parla - al termine della Conferenza dei Presidenti delle Regioni - «di politica dei tagli trasversali confermatissima» e lancia l'allarme per le Regioni: «sa­ranno - afferma - lacrime e sangue».

Page 3: CISI FOGGI@

12 Venerdì 9 Ottobre 2015 Corriere della Sera

Politica economica

le lpotll$1 per la leggI;! d! Slabllibl

Taglio del 3,80/0 1'anno per lasciare prima il lavoro ,

ROMA- TI pacchetto è pronto. Prevede la possibilità di lasciare il lavoro quattro anni prima rispetto alla soglia standard della Legge Forriero. E che per ogni anno di anticipo l'assegno subisca un taglio pesante, il 3,8% secondo l'ultima versione, senza sconti per quelli più bas­si. Ma anche così la flessibilità sulle pensioni, cmesta pure dalle risoluzioni sulle note di aggiornamento al Def approvate ieri alla Camera e al Senato, rischia di costare troppo: quasi 10 miliardi di euro in tre anni. Nel 2016 lo sforzo sarebbe soste­nibile: intorno al miliardo e mezzo, secondo le simlÙazio;ni slitavalo. dei tecnici. Ma diven­terebbe difficile da reggere nel 2017 (3,5 miliardi) e ancora di più l'anno successivo, 4,5 mi­liardi. Un crescendo che toglie­rebbe fiato ai programmi del gQverno sul taglio delle tasse, che proprio per il 2018 vuole

Le previsioni di crescita nell'eurozona Pi(jn percentuale im"Gran Bretagna !l!iGermania i:@;Spagna ileurozona

;m ITALIA "Some

Fonte: Fondo monetario internazionale

ridurre la «madre di tutte le imposte», l'Irpef, quella sUl reddito delle persone fisiche.

Per questo s~mbra difficile che il pacchetto entri nel dise­gno di legge di Stabilità. Nel provvedimento che il governo deve presentare la prossima settUnana ci saranno di sicuro la settima salvaguardia per gli esodati, i lavoratori che rischia­no di rimanere senza stipendio

e senza pensione, e l'estensione di «opzione donna», che con­sente l'uscita anticipata alle lavoratrici. Sono in ribasso le ipotesi di flessibilit~ soft: il-pre­stito pensionistico, cioè l'uscita' anticipata in cambio di un anti­cipo di 700 euro al mese da restituire poi a rate; i tecnici temono che le domande sareb­bero poche. Mentre !'idea di limitare l'uscita anticipata ai soli lavoratori delle aziende in crisi viene considerata con qualche perplessità. Come fini­rà?

È possibile che il pacchetto vero e proprio sulla flessibilità (quello da 10 miliardi) venga rinviato ad un altro provvedi­mento, tecnicamente up colle­gato, che viaggerebbe in paral­lelo alla Stabilità ma in caso di problemi potrebbe anche essere lasciato su-un binario morto. Nella Stabilità, invece, entreran­no l'abolizione di Imu e Tasi

sulla priina casa, e una versione «leggera» della loeaZ fax. Sulle seconde case Imu e Ta:>i saran­no unificate, con «un'aliquota

. unica pari alla sommatoria delle due attuafu>, garantisce il sotto-­segretario all'Economia, Enrico Zanetti.

Dovrebbe saltare, invece, l'unificazione dei tributi minori, come quello per l'occupazione di suolo pubblico. Dal lato delle coperture, ci sono buone noti­zie dalla -voluntary disclosure, il rientro dei capitali all'estero: alla fine di settembre il gettito è arrivato a1,g miliardi di euro. La metà delle 63 mila domande arriva dalla sola Lombardia. Mettendo insieme tutto il Sud e le isole ci si ferma a poco più di 2.mila. Per oggi è in programma la revisione del rating dell'Italia da parte di Moody's.

Lorenzo Salvia ",---",-,><

;z'fjfllorenzosal-via ©RIPRODUZIONE

500 milioni i fondi stimati necessari per l'estensione di Opzione donna

2 mila le domande di voluntary disclosure da Sud e isole

,

Page 4: CISI FOGGI@

di,Sergio R~zzo

«C'è un pezzo d'oro» dentro quasi ogni pensione italiana: ci credereste? Anche n'elle più modeste -c'è del metallo prezio­so, sotto forina di soldi che ci mettono lo Stato e i lavoratori iscritti alla previdenza sociale per compensare la differenza fra l'entità dell'assegno pensio-­nistico e quello che spettereb­be davvero al pensionato sulla base dei contributi versati. Au­tore della provocazione aureq. è Mario Baldassarri, economista ed ex viceministro dell'Econo­mia con il centrodestra, oggi an1matore del centro studi Eco­nomiareale.

Proprio nel momento in cui il tema dille pensioni è di nuo­vo al centro del dibattito politi- . co, con il governo, che vorrebbe aprire a forme di flessibilità e l'Inps che studia una sforbicia­tina ai trattamenti retributivi più elevati, lui si è preso la bri­ga di calcolare proprio quella differenza. E i risultati delle sue proiezioni sono decisamente Più sconvolgenti di g1,lanto si possa imniaginare. -

Prendiamo il caso dei tanti baby pensionati. Chi avesse co­minciato a riscuotere un asse­gno di mille euro a quarant'an­ni di età con 17 annì di contri­butiversati e altri 45 di aspetta­tiva di vita sarebbe s~ato

Corriere della Sera Venerdì 9 Ottobre 2015

A chi si è ritirato a 40 anni con contributiper 1 il sistema previdenziale «regala» 1'820/0 dell' as

Come aumenta il bonus dei contribuenti ai baby pensiònCiti

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00.;.-y -r 1 i )' ì r I ì ì ~ -. 00 "Ànniriscossionèpensione 2125, 262728 29 30 31 ~ 32 '3334 35 ~ 36 37'38 39 .40 41 42 43 44 ;~'~.J1iiFrliÌle(sàTrl'~Qntrib"tU,~>4O' ~;39,. 38.;;~.t:. ;36; .. " ;3433',;32,;3;]30 29' 28·:;:i?:7 }2I?>t.25. 2423! !tI, ;'Ii];;'

>:6 45 45~ .45 .29',19> .'18::1'Z"

o Età di pen,ionamento 63 60 59 58.51' 56 55 :54. 53 52 ·si 50 49 48.474645 4443 42' 41 Fonte: Centro studi economia reale *Ia crescita del sostegno pub'bliè:o ai baby pensionati con la diminuzione dell:eta di pensionamento '

30% la quota in più di pensione­conii sistema retributivo_per chi si ritirasse a 57 anni'con 37 di contributi

omaggiato dallo Stato e dagli altri lavoratori con ben 442.800

euro. E non è nemmeno il caso più estremo. Le cosiddette p~sioni «baby» 'Sono state 'eli­minate più di venfanni fa, ma di situaziom simili a questa ne esistono diverse centinaia di migliaia. Per ogni mille euro di pensione, 820 vengono lette­ralmente regalate _al pensiona­to che si trova in tali condizio­ni. E se mille euro al mese pèr un'aspettativa ili vita/di 85 anni, pari a quella delle donne italia­ne (per gli uomini è intorno agli 80) fruttano a chi è uscito dal mondo. del lavoro a qùaran-

'fanni quasi 450 mila euro, per duemila euro si saliIebbe a 885.600 euro, per tremila a un' milione 328.400 e così via

All'opposto di questa situa­zione si' collocano coloro per i qpaIi la pensiQne retributiva, calcolata cioè in rapporto allo stipendio, coincide con l'asse­gno contributivo, vale a dire misurato esclusivamente sui contributi versati. Un punto di equilibrio che nelle proiezioni di Baldassarri calza addosso a pochissimi: almeno 63 ànni. di età, almeno- 43- anni di con-m­

,buti versati e altri 22 annLdi aspettativa di vita. Senza consi-

derare, ovvio, la reversibilità ad eventuali superstiti. I calcoli at­tuariali del resto sono spietati: riducendo i requisiti anagrafici o i versamenti, il metodo retri­butivo regala sempre qualcosa. Con questo sistema un lavora­tore che si ritirasse a 57 anni con 37 di contributi avrebbe una ,pensione superiore del '309i-a quella contributiva. Un cinquantacinquenne con 35 anni di versamenti, addirittura del 40%.

TI che consente di fare anche il ragionamento inverso, e cioè di valutare quanti soldi si do­vrebbero rimettere decidendo

IO. 40 4040 d'Arco

16,8 per cento il taglio dell'assegno, per la pensione anticipata, per chi si ritirasse a 60 anni con 40 di contributi

di andare prima in pensione, come sembrano prevedere al­cune proposte in gestazione, ma senza il regalino del meto­do e retributivo. A 60 anni e con ben 40 di contributi, il ta- _ gliosarebbe de116,8 % A 58, del '26,9 . A54, del 43,1.

«Ad oggb>, dice Baldassarri sottolineando che dalla rifor­ma' Dini che ha introdotto il metodo di calcolo contributivo sono passati esattamente ven­fanni, «oltre il 90% delle pen­sioni è basato su retribuzioni percepite e meno della %è cal­còlato sulla base dei contribuiti versati». Non solo. Esistono studi che dimostrano come an­cora nel 2050 il 40% degli asse­gni previdenziali sarà erogato prevalentemente conilmetodo retributivo.

E questo dà la misura di quella che Baldassarri chiama «una doppia redistribuzione del reddito socialmente per­versa: dai giovani agli anziani-e dai poveri ai ricchi». I giovani pagano le pensioni agli attuali pensionati e poi, con il metodo contributivo, avranno assegni da fame. E chi ha avuto uno sti­pendio alto ha oggi una pen­sione altrettanto elevata senza aver pagato i contributi: un re­galo enorme a chi guadagnava tanto, contro un regalino più piccolo a chi guadagnava me­nò.

© ruPRODUZIONE RISERVATA

Page 5: CISI FOGGI@

Fea alza le paghe a29doHaril'ora scongiurato . lo sciopero Usa Nuovo accordo tra azienda e Uaw

, ma l' ok finale spetta all'assemblea PAOLOGRISERI

TORINO L'accordo è arrivato alle . 23,41 di ieri notte in America, 18 minuti prima della scanden~ za dell'ultimatum che avrebbe fatto scattare il primo sciopero a Detroit dal 2007. E' un secondo

i tentativo di intesa quello rag­giuntodaiverticidiFcaedaDen­nis Williams, numero uno del sin­dacato Uaw. La sua prima tratta­tiva cQn Sergio Marèhionne che aveva prodotto il primo tentati­vo di accordo due settimane fa, si era conclusa con la bocciatura nelle fabbriche: due lavoratori

Ferrari accelera verso lo sbarco in Borsa: ilvalore dell'Ipopotrebbe arrivare a Il miliardi

Chrysler su tre avevano detto no a un'intesa giudicata troppo fa­vorevole all' azienda perché non eliminava la differenza tra le pa­ghe dei nuovi assunti e qulle dei lavoratori senior.

Con la minaccia di sciopero in tasca Uaw è tornato a trattare e ieri ha raggiunto una nuova ipo­tesi di accord,o. Che, secondo le indiscrezioni, avrebbe alzato da 25 a 29 dollari l'ora la pagamas­sima che verrebbe corrisposta ai

nuovi assuntiinmododa portali, nell'arco di otto anni, allo stesso livello di salario dei lavoratori più anziani. E' questo aUmento che in una notaDenrus Williams ha definito un «significativo mi­glioramento)) rispetto alla prece­dente ipotesi di accordo. Questa mattinai 200 dirigenti del sinda­cato si riuniranno in Wla sala

L'ad di Fca, Sergio Marchionne; a Detroit

dell'hotel Marriott al Reinassen- ma settimana infatti si terrà Wl ce Center di Detroit e decideran- nuovo referendum tra i 40.000 nosedayveroilnuovotestoèmi., _ iscritti Uaw negli stabilimenti. gliorativo del precedente. Ma -Chrysler. Se diranno sì,.l'accor­non è il loro giudizio quello che dodiventeràoperativo.Sepreva­contà davvero: due settimane fa lesse nuovamente il «no» si apri­idirigenti avevano approvato an- rebbe un serio problema' di lea­che il precedente accordo poi so- dershipnel sind,!cato, ormairap­noramente bocciato dai loro presentato da un vertice che iscritti. Entro la fine della prossi- non gode <;leI sostegno della ba-

Le operaie di Melfi "No tute bianche"

Le tute bianche in uso all'interno dellefabbriche'Fcanon piacciono alle operaie dello stabilimento di Melfi. La divisa, che ha sostituito da circa-quattro annila: classica tuta blu, sarebbe alla base dell'imbarazzo delle lavoratrici perché si macchierebbepiùfacilmente nel caso di ciclò mestruale durante il turno. Per questo il coordinamento donne della Fiom Cgil Mel:fihaavviato una raccòltafirme con 400 adesioni su 600 da parte delle operaie. L~ ;~", soluzione adottata dall'azienda è di fornire ctilotte alle dipendenti a partire da gennaio.

(a.cass.)

La Repubblica VENER019 OTIOBRE 2015 .

se. Molto dipenderà dalla campa­gna elettorale che partirà nelle prossime ore sui soci8I network. In occasione del preCedenterefe­rendum i tweet contrari all'inte­sa erano prevalenti.

{{Fateci' votare gli aCcordi co­me accade in America» gridava­no ieri seni i militanti dellaFiom riuniti di fronte al museo Ferrari di Modena ad attendereJohn El­kann., Sergio Marchionne e il pre­sidenedel Consiglio Matteo Ren­

ozi. L'occasione era la cena della banca d'affari Edt, club esclusi­vI? per le famiglie piùricche d'Eu­ropa. La contestazione era rivol­ta ai vertici Fca accusati di discri­minare nelle trattative i metal­meccanici della 'Cgil e a Renzi per le leggi sul lavoro e {d'asse tra governo e imprenditori».

. Al termine della cena, la riu­nione si è trasferita da Modena a Mar<?Ilello dove questa mattina si svolgeranno i -lavori della con­ferenza. L'incontro si svolge nel­la sede del CavalliIio nelle ore che potrebbero precedere l'an­nuncio del filing in vista della quotazione alla Borsa di Wall Street con le vendita del'primo pacchetto dellOper cento diFer­rari. Secondo indiscrezioni l'an­nuncio del prezzo (compreso tra 9 e Il miliardi di euro) potrebbe -arriv:are questa sera a borse chiu­se.

~RIJ'RCJ[)uZJONEfOSERVATA

Page 6: CISI FOGGI@

Corriere della Sera Venerdì 9 Ottobre 2015

LE SCELTE DI CO]\;'PJ]\1)USTRIA

LA SFIDA AL SINDACATO RIGUARDA ANCHE LE IMPRESE SvUuppi La fase che si è aperta contiene l'opportunità di riformulare la pratica della rappresentanza e di metlerla in sintonia con i mutamenti, ma anche il rischio di restare a metà del guado con aziende scettiche e il sindacato più ostile

di Dario Di Vico

n teoria l'ultimo scor­cio di una presidenza dovrebbe rappresen­tare per la Confindu­stria una stagione di ordinaria navigazione e,· invece, a qualche mese dal suo avvicen-

damento Giorgio Squinzi si trova a gestire una fase di stra­ordinaria discontinuità .. Che, come è scontato che sia, con­tiene opportunità e rischi. L'opportunità è quella dirifor­mulare la pratica dellarappre-. sentanza delle imprese e di metterla in sintonia con i mu­tamenti dell'economia post­crisi, il rischio è di rimanere a metà del guado con imprese scettiche e sindacato ancor più ostile. A spingere il grup­po dirigente confindustriale sulla strada della discontinui­tà è stato, sul piano della CIG­

naca spicciola, l'atteggiamen­to irriducibile della coppia Barbagallo-Carriusso ma se guardiamo alla sostanza dei problemi troviamo alla radice della svolta una certa insoddi­sfazione verso il tran tran, cre­sciuta in questi anni nelle as­sociazioni territoriali più viva­ci, in parallelo alla volontà di interpretare il sentimento del­le aziende-lepri. Quelle che corrono per il mondo e po­trebbero maturare l'idea del­l'inutilità della rappresentan­za. Quindi voler leggere le ulti­me mosse di Squinzi con la vecchia metafora della colom­ba, ~ive~tata faIc~ --:- pe! ~i I

piu ID zona CesaIlrn - e Il­duttivo, in gioco c'è un poten­ziale salto di qualità della cul­t~!~ __ associativ~. _~!m:Q!es'!.:.

Che non può essere più quella di sette anni fa, la Grande Crisi se ha cambiato molti dei mec­canismi di funzionamento dell'economia reale non pote­va, infatti, lasciare inalterata la rappresentanza. '

Un dirigente sindacale 1eg':' gendo queste parole potrà obiettare che non ci dovrebbe essere bisogno di passare da un azzeramento seppur te.m­poraneo del rapporto con Cgil-Cisl-Uil per costruire un associazionismo di qualità. E invece, nella situazione data, è proprio così ma non per colpa degli industriali. La verità è che quello che una volta era il monopolio sindacale della tu­tela del lavoro oggi è diventato uno spazio contendibile. Nel­le' aziende globali è l'impren­ditore a farsi avanti e a sfidare Cgil-Cisl-Uil, tra i facchini del­la Iogistica sono i Cobas, nel terziario metropolitano delle partite Iva è la Rete. In questa-

grande trasformazione del­l'economia e del lavoro sareb­be un guaio se gli industriali restassero con le mani in ma­no, caso mai sarebbe auspica­bile che anche i sindacati des­sero prova di altrettanto co.,. raggio e volontà di inno.vazio-

Pericoli Mettendo in discussione le vecchie relazioni si può creare un effetto-domino

ne. Quando conosceremo iI decalogo delle regole che Squinzi ha annunciato potre­mo valutare con maggiore precisione quanto la Confin­dustria sia cosciente di ciò che le sta accadendo intorno e quali sono i percorsi che pro­pone, è chiaro comunque che allontanare la contrattazione da Roma e portarla più vicino al mer.cato e alle persone è una conditio. sine qua non per tentare di armonizzare rap­presentanza ed economia post-crisi.

Francamente non credo, come pure è stato scritto, che Squinzi stia facendo tutto questo. per portare acqua al mulino eli Matteo Renzi. Pen­so che in Confindustria ci si sia resi conto da tempo che il premier ha messo nel mirino i corpi intermedi (anche) per ampliare la tradizio.nale con­stituency elettorale del cen­trosinistra e di conseguenza si sia maturata in Viale del­l'Astronomia la convinzione

Dimensioni Un'associazione meno concentrata sui contratti dovrà fornire nuovi servizi agli iscritti

che star fermi sarebbe, quella sì, una scelta complice. Co.n rappresentanze giurassiche la comunicazione guizzante del premierva, e andrebbe anco.ra per lungo tempo, a nozze.

Mettendo in discussione le vecchie relazioni industriali Squinzi però deve sapere che si genera un effetto-domino su altri capitoli del rapporto tra la rappresentanza e gli as­sociati. Prendiamo, ad ese;rn­pio, un tema altrettanto cru­ciale: la dimensione delle im­prese. E' possibile contirtuare a sottovalutare come questo sia uno dei passaggi ineludi­bili per rimettere in corsa il si­stema-Italia n~lla competizio­ne globale? Un'associazione meno concentrata sulla ge­stione dei contratti nazionali di lavoro dovrà giocoforza for­nire nuovi servizi ai suoi iscritti e non potrà che indivi­duare come prioritari di que­sta fase quelli destinati a favo­rire la crescita.

Si potrà non amare la Borsa ma l'apertura dell'azionariato, con gli strumenti più vari, è una scelta che non si può rin­viare per troppo tempo. Luigi Zingales tempo fa ne parlò co­me «l'articolo 18 del capitale» e continua a sembrarmi una sintesi efficace.

~J @dariodivico © RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 7: CISI FOGGI@

1121 PUGLIA E BASILICATA

POLITICA IL GOVERNATORE IERI A MASSAFRA

I tONTI IN ROSSO DELLE ASL «Non è giusto ritoccare ulteriormente le addizionali, sono già troppo alte Dobbiamo ridurre il peso dei farmaci»

lA GAZZETL!.DELMEZZOGIORNO Venerdì 9 ottobre 2015

I:ASSESSORE DIMISSIONARIO «Le gare d'appalto le fanno i dirigenti e non i politici, ma lui avrebbe dovuto dire al suo amico di non partecipare alla procedura»

«Niente nuove tasse, solo un riordino» Emiliano e l'allarme sanità: diminuiremo la spesa. «Uviano? Devo approfondire»

ANTONELLO PICCOLO

o' MASSAFRA. «Sulle dimis­sioni dell'assessore Gianni Li· viano valuterò se accettarle, oc­

, correrà approfondire il caso», Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ieri sera a Massafra, intervistato dal direttore della «Gazzetta», Giuseppe De Tomaso in occa­sione della festa dell'Unità Of­

ganizzata dal circolo Pd. Emiliano ha parlato a pochi

minuti dall'ufficiaIizzazione delle dimissioni che Liviano ha presentato con una lettera al gabinetto del presidente. i<Devo capire se ci sono delle irrego­larità, Per quel che mi rislÙta -ha aggiunto Emiliano - le gare " le fanno i dirigenti e non gli,' assessori, quindi se il dirigente" dell'assessorato non ha com·' messo irregolarità nella proce·' dura, al massimo l'assessorel dovrebbe "rispondere" delfatto, che il vincitore della gara è un suo amico. Al posto del suo ami·' co, onestamente, avrei evitato. di partecipare al primo band~

IL PATTO PER IL SUD «Con le altre Regioni occasione per parlare dei problemi comuni»

dell'assessorata e mi auguro che tutti gli amici degli asses· sori si comportino così in fu· turo. Tra questo ed una can· dotta scarretta ce ne passa, per cui servono. apprafondimenti».

Rimanendo. nel campo dell'attualità, si è parlato del ritarno dei portaborse in Re· gione, un «sistema» che in que· sti giorni sta facendo. molto di· scutere. «È una norma votata nella precedente legislatura . hapuntualizzato Emiliana. che pensavo andasse bene. Evita di cansegnare soldi ai partiti per la gestione diretta dell'attività. Ora invece si dà la possibilità di far lavorare gente che può aiu· tare nella svolgimento. dell'at­tività politica. Una legge che permette ai consiglieri di avere un supparto tecnico adeguato, soprattutto. nel fronteggiare l'esecutivo». Nessun sotterfu­gio . per Emiliano· utile a far rientrare in attività qualche ex consigliere regianale «boccia­to» dal voto. <<10 escludo, sa­rebbe folle ed umiliante, ameno che l'interessato non decida di farlo gratuitamente».

llpresidente Emiliana ha pai espressa la prapria cantrarietà all'eliminazione della pubblici­tà legale dai giarnali -come ipo­tizzato dal governo· poiché con· vinto che questo rimanga aggi l'unico sistema per fronteggia­re la crisi dell'editoria, alle pre­se con forti difficoltà. «Credo che uno dei modi per far ri­spettare la legalità sia quello di sostenere i giarnali».

Intanto, è saltato (a causa dell'indisponibilità da parte del presidente della Regione Basi­licata, in seguito al lutto che ha investito ieri la sua terra du­rante il Ballooli Festival di Mantescaglioso) l'impegna odierno di Michele Emiliano, a Pescara, per un nuovo incontro

con i presidenti di Calabria, Ba­silicata, Molise e Marche -oltre che Abruzzo. -per discutere del­le iniziative comuni per la sal­vaguardia dell' Adriatico e dello Ionio dalle trivellazioni. «Que­sta -ha spiegato Emiliana -può essere l' occasione per creare un coordinamento "non formale" delle Regiani del Sud». Poi, ri­corda il governatare pugliese, «mercoledì su iniziativa dell' as-

! sessare della Campania si sano riuniti gli assessori allo Svilup­po economico di tutte le Regioni meridionali, mettendo a punto

I con il sottosegretario Morando , una propasta in materia fiscale i molto interessante f'rrmata dai

soli assessori, non fatta fITmare dai presidenti per evitare d'in­taccare la suscettibilità del pre­mier: TI governo camincia a mo­strare insofferenza verso certe intese».

Altro argomento toccato nel­Ia intervista di De Tomaso,

i quello legato alla spesa sani­taria. Il governatore Emiliano ha parlato del profando rossa

i' della sanità pugliese che regi-stra nel primo semestre un bu-

I co da 80 milioni di euro. «Se la spesa farmaceutica - soprattut­to per ifarmaci adalto casta per il contrasto all'epatite C -fosse ridatta, si potrebbe parlare di riordino aspedaliera in termini del tutto differenti», ha chiarito Emiliana. E in materia di tasse ha assicurato che non ci saran­no ulteriori aggravi per i cit­tadini: «Sono già altissime da molti anni. La linea d'interven-

: to saràlarazianalizzaziane del­, la spesa». Nel carso della serata

è mancato saltanto un accenno alla questione llva: colpa del farte acquazzone abbattutosi improvvisamente su Massafra, che ha costretto gli organizza­

I tori a interrompere l'intervi­sta.

Page 8: CISI FOGGI@

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

SE IL IA VORO RESTA SENZA DIGNITÀ di Alessandro Leogrande

"" ne storie recenti restituiscono ~ l'immagine della fragilità esistenziale :FJ che vivono tanti lavoratori. La prima

riguarda Paola Clemente, la jJ bracciante di San Giorgio Jonico

morta nelle campagne di Andria. Si apprende che la Procura di Trani è entrata in possesso del calendario E: dei taccuini che Paola conservava gelosamente e 'annotava meticolosamente. La verità, in questa storia di sfruttamento ultramoderna, è tutta contenuta sulle righe di un modesto calendario, con i giorni e i nomi dei santi, come quelli che affollano tante cucine. Basta sfogliarlo, come hanno fatto gli inquirentl, per accorgersi che Paola Clemente lavorava molte più giornate (anche 21 consecutive in un mese) di quelle ufficialmente segnate in-busta paga dall'agenzia interinale da cui dipendeva. La causa dell'evasione, e del relativo sfruttamento, è tutta qui. A testimoniarlo sono le pagine annotate da Paola nel silenzio della sua casa. Senza quelle pagine, un diario del lavoro contemporaneo, probabilmente sarebbe stato molto più difficile rompere la cappa di silenzio eretta in questi mesi intorno alla sua morte. La seconda storia riguarda l'occupazione simbolica di una cappella laterale della Chiesa del Carmine di Taranto da parte dei lavoratori di Isolaverde, da mesi senza stipendio. È una delle tante vertenze che segnano il confine tra lavoro e non­lavoro nella città jornca. Spesso, ai piedi della macro-vertenza dell'Uva, risultano mvisibili. Almeno fino a quando non dsono gesti clamorosi come quello dell'occupazione di una chiesa del borgo, quella da cui parte la Processione dei IVfisteri il venerdì santo. In questo'mtreccio di storie grandi e minute, il lavoro appare sempre più frastagliato e isolato, tanto che è molto più difficile rappresentarlo che m passato. Se il disqg10 sociale si riduce alla necessifà di occupare una chiesa per comunicare alle emittenti televisive cosa sta accadendo, vuoI. dire che i normali canali di rappresentanza e risoluzione di quel disagio (istituzionali, politici, sindacali) Sono saltati. O comunque appaiono mceppati. Allo stesso modo, il fatto che per mdagare sul sistema di mgaggio dei braccianti italiani (non solo stranieri) occorre che ne muoia una, e che mteJ;Venga una procura a partire dai suoi tacclrini e dai sudi appunti, dimostra quanto fragile sia il legame che collega tante esistenze al mondo del lavoro. Oggi che m molti lamentano l'assenza di coraggio che seppe mostrare a Suo tempo Giuseppe Di Vittorio (lo ha fatto anche Roberto Napoletano sul «Sole 24 ore»), si dovrebbe ticordare innanzitutto che il sindacalista pugliese ha-fatto della dignità dei lavoratori, in quanto esseri umani, la bussola di ogni ragionamento. Dove c!è silenzio e solitudine, la dignità viene presto calpestata.

@)RIPRODUZIONERISERVATA

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lA GAZZElIADELMEZZOGIORNO Venerdì 9 ottobre 2015

I all, 9 ;f.f.' TUTOLO, SINDACO E DELEGATO ALI:AMBIENTE DI PALAZZO DOGANA: "I:ASPETTO PiÙ INOUlETANTE È CHE NON SI SIA DATO SEGUITO AD UN PRECISO MANDATO DEl CONSIGLIO"

Provincia fuori tempo massimo all' asta Miglio cerca una «testa» da tagliare . Lente aveva deciso di acquistare un impianto per i rifiuti i dirigenti si sono presentati in ritardo dal curatore

@I) La questione non è più se era utile o meno acquisire al patrimonio della Pro­vincia . d'accordo la Regione Puglia -l'impianto di compostaggio della Bioe­coagrim (quello che ammorba le serate e anche le mattinate dei foggiani e dei lucerini) quanto il fatto che la «tec­nostruttura» dell' Am-ministrazione provrn-

sizione avrebbe risolto gran parte dei problemi della Capitanata rispetto allo smaltimento dei rifiuti, anche con un controllo delle tariffe per i Comuni».

il sindaco di Lucera e delegato all'am­biente della Provincia, Tuto10, regista dell'operazione fallita per responsabilità

dlela trecnostruttura, sostiene che ((con l'ac­

"ciale di Foggia, inca­ricata dall'organo po­litico, e cioè il Consi· glia provinciale ed il presidente dell' Ammi· nistrazione provIDciale di Foggia, ha disatteso una volontà politico amministrativa.

COPERTURA quisizione di quell'im-pianto, che presenta problemi gestionali co­me certificato dall' Ar­pa, si poteva scrivere lUla bella pagina per tutto il territorio»,

«il finanziamento era stato assicurato e

garantito dalla Regione»

«Per questo motivo ho chiesto una relazione dettagliata su quanto acca­duto. E' inaccettabile che di fronte ad un deliberato politico non si sia dato seguito come previsto. Dopo aver preso atto della relazione agiremo di conseguenza, per­ché chi ha sbagliato deve pagare, in maniera equa ma determinata.;;, sbotta il presidente della Provincia, rvIiglio che aggiunge: «C'è chi critica questa ope­razione, ma poteva farlo in Consiglio provinciale. In ogni caso questa acqui-

«(Dietro questa storia c'è lUllavoro di oltre tre

mesi in sinergia con la Regione Puglia che ci ha autorizzato ad utilizzare le somme, oltre dieci milioni di euro, del piano triennale per l'ambiente che era destinato, vi assicuro, per opere straor­dinariamente inutili per il territorio, Volevamo invertire la rotta e dare un segnale ai cittadini, oltre a ribadire che la gestione dei rifiuti, anche se legittima da parte dei privati, è meglio che venga effettuata dal pubblico», dice ancora Tu­tolo che chiede chiarezza rispetto aquan-

to accaduto con la tecnostruttura (ieri il sindaco è stato ricevuto anche dal pre­fetto di Foggia, ndr) e capire (se siamo di fronte ad lUla negligenza oppure alla malafede>,. ((In ogni caso lUl aspetto da chiarire, perché i dirigenti, a differenza dei politici che sono qui gratis, vengono pagati con compensi di tutto rispetto», afferma ancora Tutolo che si sofferma anche sulle cose da fare: «Ho le idee chiare. il prossimo anno questo pro­blema non si ripresenterà. Sono pronto a chiudere l'impianto e poi vedremo che cosa diranno i giudici. Mi aspetto anche precise iniziative della Provincia, al­trimenti come ente Comune sarò co­stretto a denlUlciare la Provincia, ma voglio che emergano e per intero le responsabilità per capire che cosa è successo, perché lUl carteggio che do­veva essere pronto da giorni è arrivato dieci minuti dopo la chiusura dell'asta presso il curatore fallimentare. Ripeto, se dopo un lavoro durato mesi l'organo politico non è nella condizione di far applicare una decisione vuoI dire che bisognerà rivedere molte cose. lo sono pronto a dimettermi da delegato all'am­biente, ma resto consigliere provincia­le),.

PALAZZO DOGANA Tutolo. il presidente Miglio e Pecorella (addetto stampa)

/

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VENERDì 9 OTTOBRE 2015 tAl:mcco

laGI'untaiBiO Ecoag:ami:n:& . . . . . .. . 'Agli a:mmirristratori di Palazzo Dogananonrésta che iIrammarico per la

_, r'lfl ~ . manca~ Partecip~. ·oneall:asta. "C~ vi~~ paga.to.proftrrnatamente

l~O conlauticompens100ItPUO macchiaIBI di tale Iass!smo"

. Tensioni :p

stru~~~ CII

, " em ANTONELLA SOGGIO

Agli amministratori diPalaz­'20 Dogana- il presidente i Francesco Miglio e il delega-I to all' Ambiente Antonio Tu­tolo-nonrestacheilramma­rico omeglio "l'ìl1cazzatura" )

Il come hanno chiamato il loro sentimento, senza lasciarsi impensierire o autocensura­redallafonna.LaProv:inciadi -Foggiastava permettere a se­gno, con il beneplacito della Regìone Puglia del govema~ tare Michele- Emiliano. un colpoch~avrebbede:finitiva­

: mente risolto il caso puzza I targat9 Bio Ecoagl'irn, ma i

tempi pachidermici della, bmocrma- italiana e meri­dionale hanno neutralizzato

I glisfoiziel'ideaz~onepolitica degli ultimi tre rp.esi. Il fatto è ormaì Ìloto. ~Ente pubblicQ aveva deli­

berato, con un atto di consi­glio, la propria volontà a par­tecipare ad un' asta ~vnzain-

canto,-svoItasi martedì scor­so, mailfunzionario si è alTb-_ vato nella sede preposta al deposito della manifestazio­rie d'interesse con dieci mi­nuti di ritardo, . r;iniziativa nasceva da una propo'sta del consigliere'Antonio rutolo e sarebbestatafin~ataconi

foneli triennali per l' Ambien~ te: la Regione aveva accon~ sentitQ anche ad effettuare-· dei rialzi nella possibile asta

"bili" Jeriidue sindaci~ -Antonio Tutolo-'e Francesco Miglio, ammìnistra tori provinciali, hanno tenuto insieme una conferenza stampa

cori incanto fino ad un mas­simo dì ben lO milioni di eu­ro. "Era un sogno e tale rima­ne purtroppo", ha detto, con sincerità il sindaco diL\lCera. Ad aggiudkarsi provvisoria­mente, U complesso ind\1-striale in çontrata Ripatetta" infatti, sarebbe stato l'unico partecipante, che secondo., alcune indiscrezioni sarebbe riconducibile alla faIniglia Montagano.

Cosa avrebbe acquistato la Provincia di Foggia -se fosse riuscita a fare la sua offelta'? Anzitutto un capannone in­dustriale di superficie totale circamt. 6.651, destinato alla lavorazione delle materie prime per la produzione dei fertilizzanti azofati; poi la co­pertura, in struttura leggera, costituita da travatureretico­lali modulati poggianti alle estremità su una serie di pila­stri all'uopo preposti, dei lo­cali per uffici direzionali e abitazione di superficie tota­le di circ~ 444 metri quadrati, dei ten·eni di estensione di circa 5 ettari e delle attrezza­tme, stabilmente connesse agli edifici.Ieri i due sindaci edamministratoriprovincia­li hanno tenuto insieme una c6ruerenza _stampa, -nellà qualehallllOmanifestatotut­ta la loro indignazione e la lo­IO felma voglia di punire i re­sponsahili .eli tale inefficien­za. "Ci sono stati a Bari dei con~

tatti tra l'amministrazione provinciale e quella regiona­le, aseguito dei quali c' è stato un pieno assenso della Regio­ne Puglia rispetto alla nostra iniziativa.Assenso messo per iscritto dagli uffici regionali. ~accapo è stato approvato con sette voti favorevoli e 3 astensioni. Dopo l'approva­zione del consiglio provin­ciale abbiamo investito la struttura di dare seguito alla volontà politica, che era ch1a­ra ed inequìvocabilmente espressa in delibera", ha os­servato il presidente, ,ricor­dando -!'iter. E ha aggiunto con fennezza: "Questo è un fatto di inaudita gravità e di grandissima responsabilità da parte di chi-è pagato per dare attuazione alla-volontà politica. Noi ci truviamo di fronte ad un deliberato di un organp politico chenon è sta­to attuato. È lilla cosa inac;­cettabile, tant'è vero che SUe

bito dopo aver appreso lano­tiziaho chiesto una relazione

dettagliata per capire cosa è accaduto e perché la Provin­cia di Foggia non è riuscita a partecipare all'asta. Questo fatto grave non può essere senza conseguenze, bisogna imparare che bisogna assol-

I vere alle proprie responsahi­litàcondiligenza. Questono­stra atto avrebbe risolto il problema dello smaltimento dei lifiuti a tanti Comuni del­la Capitanata. I:operazione avrebbe consentito di risol~

I vere il problema -e di tenere sotto controllo le tariffe dello slnaltimento". Antonio Tutolo, ideatore del possibile acquisto, dal suo canto è apparso scosso da tutta la vicenda. Dnatale ac­quisizione da parte della Pro­vincia avrebbe precorso 'Ì

tempi,imprimendoun'acce­leraziane alla gestione dei ri­fiuti da parte della Regione. Come ha affennato sono al­meno 3 gli incontri con la struttura regionale e con Emiliano.

"Erano felici di battezzare questa nostra iniziativa, non siriesce aconcretizzaÌe quel-

I lo che avrebbe dovuto essere normale. Chiedo chiarezza­ha sottolineato- voglio saper se c'è statanegligenza, dolo o soltanto superficialità. Chi viene pagato profumata­mente con lauti compensi non può macchiarsi di taleìr­responsabilità. Siamo vera­mente noi a decidere o gli al­tri?". È questa il quesito dei quesiti in una Provincia, che ha perso ilsuo ruolo guidanei territorio. Ecco perché il sin­dacoTutolòhaannunciatodi essere pronto a rimettere le sue deleghe "s,e dovesse per­durare illassismo": "Se non emergeranno delle tesp(j'fi~· sabilità, se tutto resta com'è, io mi faccio da parte, perché non mi sento arnia agio". Non c'è stata superficialità forse anche da parte di voi

. consiglicriadeliberaresolo il giorno prima dell'asta'? "e' era un giaIna intero per preparare le carte", ha rispo­sto secco Tutolo al'Attacco.

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lÀ:tf:a.cco VENERDì 9 OTTOBRE 2015

JLTEiV,lA

Le Province e il pachiderma addo71netato dellaPa . ANTONELLASOCCIO

D opo tanti pronuncia­menti sull'ovvio, tante

detemlinazìoni uguali a se stesse, frutto della_sovranità inconlTOllata dei- dirigenti, dopo posizioni spesso am­bigue e altalenanti sune continue emergenze causa­te (lalla inapp~cata rifomla Delrio, finalmente l'ammì­nistraziol1eMiglioavevada­tciunsegnale divita.Vita po­litica, s'intende. Sepp'ur con una inspiegabile riservatez­za, neanche fosse stata un soggetto privato. Perché tanto riserbo sul consiglio del 5 ottobre per nulla co­municato alla stampa e ai cittadini? Perché non dare risalto ad una scelta politica a cosl alto impatto comunÌ­tarioecivico?ramministra­zione, su impulso di Anto­nio 1'utolo, aveva deciso di acquistare quell'impianw: su cui la comunità di'Lucera e di Foggia si arrovella da -al­meno cinque estati (e pure qualchemattinadibuonora !ii ogni stagione, quando' i -Venti sospingono alti iInia~ smi della frazione umida che viene trattata nel biofil~ tro sottodimensionato e

non a nOlTIla di -Stefano Montagano). I:Ente; come ha riferito ieri ,il sindaco di Lucera, avrebbe ridotto la quantità di compost pro­dotta, avrebbe previsto tà­riffe agevolate e avrebbe ir­reggimentato il sistema di prescrizioni in modo poi da valutare 1m posl,libile affida~ mento ad esterni. Si sareb­bero precorsi i témpi di una gestione dei rifiuti tutta pubblica,cosìcomesembra sia l'orientamento di l\Ili­cheleEmiliano.Talevolontà politica- cheèsì discutibile, pelfettibile, affrettata e for­se disorganica - si èscontra­ta col "pachiderma" cIel Pa­lazzo e della pubblica run­ministrazione. li tema è di grande interesse, ~lal mO­mento che anche per il Se­nato il legislatqre sta per abolire il voto dei cittadini, mantenendo intatta la struttura, le spese, il conte­nitore,. il personale. Non sa­rebbemeglio abolire del tut -to quellq che appare super­fluo e perdi piliinefficìente?

Piùditreoreperredigereunadetemllnaeunrnandato IL FUNZIONARIO MICHELE TENACE ARRIVA Al BANCO DI NAPOLI ALLE 11.40. CRONISTORIA DI Uf\JA rv1AlTINATACONVULSA, PER LA QUALE LUNICO A PAGARE P01REBBE ESSERE VINCENZO MORLACCO

"La nostra offerta era di un quinto, mentrequeUadell' al­tro partecipante che si è ag­giudicato provvisorìamente l'asta era di 5mila euro". Con questepm:oleamareAntonio Tutolo ieriha chiuso la confe­renza stampa sul caso Bio Ecoa6'lim. Dì chi è la colpa della mancata partecipazio­ne all' asta senza incanto per l'acquisizione del complesso industriale di Contrata Ripa­tetta? Tra la struttura c'è un

'. rimPall0 diresponsabilità.La deiiberaconsiliareèdilunedì 5 ottobre, l' astainvece è:fissa­ta per il martedì 6, con il ter­mine temporale qelle ore 12. Come fanno notare aPalazzo

Dogana, dipendenti e dirÌ­. genti il lunedì pomeriggio non lavorano, il rientro è fa­coltativo e del tutto straordi­nruio. Nel caso di specie, nes­SlillO ha disposto che i due s'ervizi interessati, ossia Am­biente eRagioneria, direttiri­spettivamente dall'architet­to Stefano Biscotti e dalla

dottoressa Rosa Lombardi, restassero aperti aredigere gli atti necessari anche il lunedì p'omeriggio. La compilazio­ne dei documenti dunque viene rinviata a martedì mat­tina. I dipendenti timbrano alle 8, rna non i dirigenti che possono arrivare più tardi. n fun,ziommo Michele Tenace

arriva al BancQ di Napoli alle 11.40, perché, spiega a l'At­tacco, solo allorahaottenuto il mandato per l'assegno. Co­sa è successo prima~ Perché latecnostrutturahapersoco­sì tanto tempo? Secondo quanto ha ammesso anche il direttore generale Vincenzo Morlacco, l' est~nsore deU' at -to, ~'tefano Biscotti eraimpre­parato, ha mostrato cioè qualche-difficoltà a stilaTe la determinazione diligenziale necessaria per il mandato dellaRagioneria. Un affanna­to Morlacco avrebbe aiutato sia. lui sia Rosa Lombardi, la quale secondo le voci di Pa­lazzo, che sempre più somi-

gliano ad una leggenda me­tropolitana 41 stile valanga dì palla eli neve, avrebbe anche sbagliato a scrivere un primo mandato, perdendo altro tempo: .Una volta giunto in Banca, Tenacenon haricevu­to l'assegnò sulla porta, ma ha dovuto attendere il tempo necessario alla tesoreria di Bari di clareil proprio assenso all'operazione e all'emissio­ne del titolo di pagamento. La sededeIl'astaerainVìaNapo­li. Neppure Spiderman avrebbe potuto farcela. Mi­glio.e Tutolo leggerannò la re­lazione, ma il presidente ha già chiesto informalmente la testadi Morlacco.

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Promodauniaattende gli atti dirigenziali per assumerei lavoratori TRA LE TANTE OPERAZIONI CHE NON TROVANO ATIUAZIONE NELLE STANZE DELPOTERE DEI DIRIGENTI, C'È QUELLA DEL TRASFERIMENTO DEI SERVIZI MUSEALI E TURISTICI DALLA DIOMEDE ALLA PROMODAUNIA

Mentre impazza il caso del­l'asta e della deliberazione consiliare che non ha trova­to attuazione negli atti d4i­genziali, i consiglieri pro­vinciali si interrogano sul

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ruolo dell'Ente dì secondo livello nella vita quotidiana dei cittadini e delle cittadi-, ne t!,i Capitanata.

Marco Camporeale, sinda­co di Serracapriola e consi­gliere diForza Italia aPalaz­zo Dogana, è molto scettico sulla scelta di poter acqui­sire un impianto di compo­staggio. ",La' Provincia per i rifiuti è un ente.controllore e non, un ente gestore. Ho' spesso detto che Miglio e i suoi assessori Sono dei di­lettanti allo sbaraglio, ac­cusare oggi la tecnostruttu­ra mi sembra una ingenui­tà, perché i dirigenti li ha nominati Miglio e la rota-_ zione l'ha dettata lui. È la parte politica che l'ha orga­nizzata". Secondo Campo­reale l'amministrazione. provinciale non è incisiva e, non dàrisposte,nella piena o

confusione di una riforma che nonè "né produttiva né sicura" per il territOrio. "San rimaste le cowpeten-_ ze,. ma cisono stati sottratti i soldi. In questo modo an­diamo -a ledere la sicurezza

'stradale dei cittadini, le strade, è sotto gli occhi 'di tutti, ~ono terribili. La si-

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tuazione non è, positiva; noi come opposizione fare­mo la nostra parte, ma nel­la maggioranza c'è' forte dissenso verso l'azione di Miglio". Tra le tante operazioni che non trovano attuazione nelle stanze del potere diri­genziale c'è q1,lella del tra--' sferimento dei servizi mu-

seali e turistici _dalla Dio­mede alla Promodaunia.-. Giàl0 scorso primo ottobre i lavoratori sarebbero do­vuti tornare alle loro posta~ zioni coniI regolare stipen~ dio, che non percepiscono orill;3.J da cinque J?1esi. Ma a tutt' oggi questa traslazione

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societaria tarda ,a venire. Come spiega qualcuno, c'è

la volontà politica, ma mancherebbe quella della macchina amministrativa etecnica, chepotrebbe non volersi assumere la respon­

. -sabilità di un atto suscetti­_ :bile di possibili contesta­zioni da parte della Corte dei Conti. I dipendenti Diomede co­stano all'Ente circa 750mila euro l'anno, ma con la con­fusione delle competenze assegnate alle Province, nesstlll dirigente sembra voler firmare atti che po­trebbero essere contraddit­tori. Manca ancora l'indi­cazione per la Promodau­nia, che dovrebbe arrivare da un atto di Salvatore

D'Agostino, con la supervi­sione di Vincenzo,Morlac­co." A tutto questo si aggiunge anche la,rnodifka dello Sta­tuta di Promodaunia, che

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così com'è, da società in hoifse ad intero ,capitale pubblico, non PJ1Ò assume­re personale -nè agire sui contratti.

IL .COlJ~OQUIO

"Possiamo ancora incidere" Ieri la seduta sul bilancio preventivo della Provincia è andata deserta; per assenza di

'numerolegale. "Ifunzionarieidìrigentihan­no incrociato le braccia perché attendono il loro destino". Ècategorical' analisi del consi­gliere provinciale, delegato alla Cultura e al

'Turismo, Gaetano Cusenza. "Noi abbiamo., ancora tutte le competenze, eppure i dipen-

o denti dell'Ente da tempo hanno smesso di dare ilmeglio, perché credono di dover esse~ re destinati ad altre posizioni". Questo atteg~ giamento di "sbaraccamento" -è indotto da una scarsa autorevolezza del Presidente Mi­

glio? Cusenzanonse la sente di addebitare le responsabilità sul politico civico sansevere-se. "n presidente èuna persona perbene, èlaleggeche è fatta male. Un sindaco di unacit­tàmediamente' grande e difficile come San Severo non può svolgere anche liruolo di pre­siden te dellaPruvincia, è sovraccaricato di lavoro. In piùmolti consiglieri non hanno pre­so coscienza detloro ruolo politico in questo ente, molti considerano laProvincia giàmor­ta e invece non è affatto così. Oggi pomeriggio (ieri per chi legge ndr) vado a Bari all'in­contro con il Ministro Franceschini, a maggio insieme al dirigente Franco Mercurio ho incontrato il So~tosegretario Banacdu sulla questione biblioteche, possiamo fare anco­ra molto, Possiamo incidere, io tento di farlo come se mùla fosse'cambiato. Se riavremo i fondi e le deleghe dalle Regione dovremo tomare a governare il tenitorio".

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. VENERDì 90nOBRE 2015 l'Attacco

Declino dell' alfuilntto, aRoma come in Capitanata: per O'ex?) potereforte è crisi di influenza, autorevolezzaerappresentanza

LUCIA PIEMONTESE

Un presidente onora­rio, Eliseo Zanasi, pressato dai credito­

ri. il munero uno attuale, Gianni Rotice, tallonato dall'Antimafia. rirrilevanza nel processo che ha portato alla costituzione dell'asso­ciazioneantiracketanchenel capoluogo daunio. il ridi­mensionamento di Gerardo Biancofiore,l'unicofinoraad'

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. avere visibilità oltre i confini! regionali. Leirritualiassenze istituzionaIiinoccasionedel­la visita a Foggia di Giorgio Squinzi, presidentenazìona­le. La crisi e ladegellerazìone della 'rappresentanza svolta dai corpi intermedi non n­spannia Confindustria, che onnai da tempo,. a livello lo­cale come in 9uello naziona­le, mOf."d ai segnali di una cre­scente disaffezione e delegit­timazione.

Declino dell'assoCiazione I.:aquilotto, potere forte per antonomasiainItalia, appare! sempre meno autorevole, tanto che a maggio scorso l'Espresso parlò apertamen­te di declino costante, irrile-

- vanza e fatica a tenere insie­me i propri aderenti'. Di pe­sante resta solo, il bilancio, tanto è.costosa

"I..:hll1uenzadiConfindushia sulla politica nazionale è an­data calando dipari passo al­lasuacapacitàdioffrirevisio-, Ili di crescita e disviluppo del Paese", scrisse il settimanale. "Tra le critiche mosse a Ren­zi, ricorre anche. quella se­condo cuiil premier -segreta­rìo tende a disarticolare i co­siddetti corpi intermedi, or­ganizzazìonioistituzioniche siano, deputati a svolgere un ruolo di rappresentanza e di ricomposizione di interessi diffusi presenti nella società. La Confindustria è tinci >cli questi corpi ìntermedi. Così come lo sono'·[ sindacati dei lavoratori. Thttavialafacilità

con cui Renzi procede nello scavalcarli e delegittimarli è favorita dalla. crisi di identità di questi. stessi orgahismi.

Che è ben precedente al­l'ascesa a Palazzo Chigi del sindaco di Firenze".

Poca gente perSquinzi Rappresenta 1)ll caso singo­lare il fatto che la visita a Fog­gia di Giorgio Squinzi, presi­dente nazionale degli indu­striali, sia stata snobbata da tanti. Quando a giugno scorso Squinzi arrivò per celebrare i 70 dell'associazione del~ l'aquilaìn Capitanata, non si presentarono nè il sindaco Landella nèil presidente del­la Provincia Miglio, né tanto­meno Prefetto, forze dell'or­dine, magistràtura. Assenze

. clamorose, neanche giùstit'i­cate, come se· le istituzioni avessero voluto concorde­mente inviare un segnale

preciso. Mancò il pubblico delle grandi occasioni, quale pure- l'evento era,. dal mo­mentocheoltreaSquinziera­no presenti tutti i nei presi­denti di sezione, il vicepresi­dente nazionale Alessandro Laterza, il presidente puglie­se Domenico Favuzzi, il par­lamentarepuglieseSalvatore Matarrese, il presidente

. dell'Ance Stefano BuzzettL

Biancofioreridimensionato Senonsi tratta di una boccia­tura, di certo si tratta di un ri­dimensioIJ.amento molto si­gnificativo per il presidente dell'ANCE Foggia, Gerardo Biancofiore, che ad agosto ha

In pochi salutarono il preside\lte nazionale Giorgio Squinzì,a Foggia a giugno per la, festa dei 70 anni della assodazio. ne

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COLLOQmo

vAttacco ricevuto la nomina nella 'giunta nazionale dell'Asso­ciazione Nazionale Costrut­tori Edili. Unanotizia, quella del nuovo molo, accolta con soddisfa­zione dall'imprenditore ceri­gnolano, ma --me forse na­sconde qualche amarezza in virtù deirumors-che avevano agitato restate degli edili di tutta Italia. Eppure le procedure per la sua nomina pare siano state

N!@nl@!icwa.;;~e;K

p""'"'d,,, ... 1t., di . CCm.l\~ ...... ~"' ... .,

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daVvero complicate nei gior­ni in cui gli imprenditori di tutta Italia si apprestavano a votare Claudio DeAlberns ID vertice nazionale dell'Ance. Nelgioco di correnti e fazioni, raccontano fonti extraregio­nali, Biancofiore sembra aver voluto giocare su più tavoli promettendo appoggi "indi­stinti. Perfarvalereleragionidelter­dtorio, ma l'atteggiamento sarebbe stato inviso al neo presidente milanese, çhe,.,lo, avrebberelegatoincondizio­ne subaltemarispetto almo­lo di primo piano 'acquisito con la passata gestione di Paoll::! Buzzetti. Il cerignola­no, con unalungaesperienza associativa nel sistema con­findustriale, ha avuto una carriera folgorante, rria afine luglio qualcosa si è rotto. Arrivati al tavolo delle tratta­tive, prima della conta, gli aspiranti presidenti diAN CE,

compreso il nuovo DeAlber­tis, si sarebbero accorti'che più di uno avrebbe potuto contare sul contributo e sul~ l'appoggio dell'Ance Foggia .. Trovata la ,quadra vi sarebbe stata la definitiva scelta di congelare la sua posizìone neiverticimlzionali.

LaerisidiZanasi Non c' era l'ex presidente di Cameradi Commercio Eliseo Zanasilunedì scorso, alla fa~ stosa c~rimonia diinauguÌa­zione della Cittadella del­l'economia, nuova sede dell' ente camerale.-n momento, del resto, è pro~ blematico per l'ingegnere; che oggi è presidente della Cassa edile di Capitanata' e commissario ad acta di ton~ findustriaLecce. La situazione finanziruia è critica: pressato dalle richie­ste milionarie delle banche, le quali intendtl,llo rientrare nei loro crediti, sta cercando '

. di alleggerire ,i suoi oneri di debitori mediante una ri~ strutturazione del debito. procedura che, prevede un accordo con ilqualele condi­zioni originarie di un prestito (tassi, ,scadenze, divisa, pe~

. riodo di garanzia) vengono

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"lI'lorri ..

data con i creditori e nonfal~ limentare, ed è regolata dal~ l'art.182bis della Legge Hilli-. mentare. -Possono usufruire della ri~ stmtturazione debitoria sol­tantò quegli enti pubblici o imprese possedute da priva­ti, che si trovano in una situa~ ziòne di crisi o diinsolvenza e che' abbiano i requisiti di~ mensionaliprevistidall'art. L -della "Legge fallimentare"., Nei mesi scorsi Zanasi tentò -di far cassa, d'accordo coi Moschella, attraverso la ven ~ dita dell'hotel~rèsidence TI Porto, valutato diverse deci­nedimilioni di euro. Del'resta, spiega chi lo cono­sce, il suo ramo è un altro e neSSimo dei tre costruttori sarebberealmentèinteressa~ to alla gestione di un albergo ..

llfiatodell'AntimafiasuRo­tiee Lè indiscrezioni ormai si sus~ seguono da diverse settima­ne: la Direzione Distrettuale Antimafia starebbe moi1ito~ rando in manieraspecificale imprese .del Gmppo Gianni Rotie€, che fanno capo' al­l'omonimo presidente diAB~ sindustria, vìcepresidente pugliese. . "I controlli dell'Antimafia'? eerto, che ci SOl;lO stati, come' è nortliale e beile che avven­ga. Non c'è nessun interess'e particolare nei miei confron­ti, peraltro ho sempre soste-­DutO. e continuo a farlo, che taliccmtrollisulleimpreseso~ . no doverosi 'e necessari", li~ quidalafaccendal'ingegnere

modificate. sipontino, che lO anni fu I.:iterviene eseguito ai fini del coinvolto nell'operazione risanamento dell'impresa o delle Fiamme Gialle 'fultica al fine di poter gestire una li~ Roma" su presunte gare d' ap­quidazione su base concor~, __ ---.!'~topilotate._'

Rotice smentisce attenzioni specifiche da parte dell' ru;timafia: "Non c'è nessun interesse,particolare neÌ1niei confronti"

n presidente:uControlli ordinari, come è bene chevisiand' " Icontrolliden'Antima~

fia? Certo che ci sono stati, come è normale e

bene che avvenga. Non,c'è nessun interesse particola­re nei miei confronti, peral~ tra ho, sempre sostenuto, e continuo a farlo, che tali controlli sulle imprese so~ no doverosi e- necessari". Così il presidente di Con­findustria Foggia Gianni Rotice, a l'Attacco, com­menta le indiscrezioni che lo vogliono oggetto di un'~ttenzione specifica da parte della DDA di Bari.. Anche chilo conosce, come un imprenditore costrutto­re spesso suo socior,alza le spalle, "Non corrisponde al

$econdole indiscrezio ni, l'Antimafia starebbe monitorand ole Impr~sedel Gruppo Rotice

vero ,che Rotice stia navi:" ganda in cattive acque, cl;l€ stia avendo problemi con l'Antimafia. E' vero, invece, che i controlli sono minu­ziosi quando si è destinata­rio di finanziamenti pub~ blici, come avvenuto per i milioni ricevuti per la co­strl,lzione del porto turisti~ co Marina del. Gargano". L'idea che circola nenaclas~ se sipontina del mattone è che Foggia stia attendendo un passo falso di Rotice per spodestarlo, che l'impren­ditoria del capoluogo stia· 'smaniando' dalla voglìa di lanciare, la controffensiva dopo l' occupazione mono~ polistica.da parte del Golfo

dei vertici delle organizza­zioni di categoria (non solo l'associazione degli, indu­striali, con presidente e di­rettore Enrico Barbone, ma anche la' presidenza Da-

Viid.,,,, ©lì ... """"'",I.a """"* J!lI@H@ iD "'''''Il>. lIi'bml!'''' "'_ ..... _p_m ....... _

di Rm;ii",,,,

miano Gelsomino in casa Confcommercio). Lo stesso Pino Di Carlo avrebbe rap­porti tutt' altro che amiche~ voli col suo successore.

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lAt~ VENERDi 90nOBRE 2015

Appalti, amici & famiglia di Gianni Rotice IL NR 1 DEGLI INDUSTRIALI FOGGIANI, VICEPRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE PUGLIESE, E' ADIVO SOPRA DunO NEI LAVORI PUBBLICI E DI DIFESA DEL SUOLO

LUCIA PIEMONTESE

NtunerollllOdeg1iediliSìPOntini,lJinge~ gne:~48en.neGianniRoticeèstatoper

, ~milpreSldentedeIFormediIFoggi.aJ l ente di formazione professionale. TI suo no­I?e figura in tutte le operazioni più importan~ ti del Golfo e non solo. Rotice, fino a qualche temp~ ~a presidente di Gespo sd, è a capo del pool dI Imprese che harealizzato il porto turi­stico Marina del Gargano, costato 54 milioni di euro. Alle gare relative a lavori pubblici e difesa del suolo partecipano spesso entrambi i fratelli ~a separati. Una scelta, quella di dividere l~ Imprese, frutto secondo ì beninfonnati di ~crezi e, divergenze nella politica aziendale. Q~elle. del r;niu?,re sono le imprese del Gruppo GlanruRotlce ( Sul fatturato delleimpresedel mio Gruppo il rapporto tra edilizia privata e opere pubbliche è 75-25, mentre la provincia diF!Jggiapa unarilevanza de150% sulfattura-­to complessivo. Siamo un po' cornei nomadi,

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ci. spos~amo a seconda d~ bandi pubblici", disse a l Attacco tempo fa), mentre il fratello n:~ggioreMichele (Linopergliamici, diecian­rum più di Gianni) è il patron deUaRoticeAn­toniosr!, cheportailnomedel padre. "La Rotice Antonio è la vecchia società di fa­miglia, che' ID passato ricomprendeva tutti noi. Poi me ne sono distacçato, oggi è-guidata damiofratelloenonhanulJaachevederecon me. La gara d'appalto per lamitigazione della pericolosità geomorfologica aLesma Marina ?,on.è stata aggiudicata alla mia impresa che, maticonlaCCCCantieriCostruzioniCemell_ t?è~.iv~.tasol~alsec:onqoposto,meJitrel'ag­gmdicazlOne e stata fatta all'ati Ottoene Group srl-F.lliDi Carlo srI-RoticeAnton.io srI" spiegò su quest~.colonne. ,.' Né è raro vedere runo riconere contro l'altro

" in,casù di-aggiuàic;:tzione sfumata; ricorsi co­sì frequenti al Ta~ che lo stesso Franco Mastro­luea, presidente del Consorzio ASI, sbottò per la paralisi cui vénivano in tal modo condan­

. natii lavori, conriséhiodiperditadiingentifi­_ nanziamenti pubblicL--E.' avvenuto proprio

per'LesinaMarina, per cui Gianni ha presen­tato ricorso contro Michel~. Caso raro adApri­~e~a,_dueannifa,quandoidueparteciparono mSleme al bando per i lavori di rafforzamenti degli argini del canale scolmatore. La Rotice Antonio, un anno fa, si è aggiudicata i lavori (importo 7 ,8 milioni) perlarealizzazione difa-

scio ferroviario, presa e consegna nella sta-7J.one di Incoronata (Foggia) ed.' intercon­nessione con binariASI. E' sempre laRotice Antonio ad occuparsi dei lavori di consoli­damento e sistemazione della falesia di Tor diLupo a Mattinata (1.083.166 euro); stesso aggiudic~tario anche per ilavori per lasiste­mazione idraulica del tratto finale del vallo­ne Mattinatella, per mitigare l'elevato ri­schio idrogeologico dell'area, gara proposta

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dal Consorzio diBonificaMontanadel Gar­gano dell'importo di 650.532 euro. r;imp~esa di .Mich~le Rotice sta portando avantianchellavon peril'freno-Tram, rela­tivi alla realizzazione dinodo di scambio in­termodale stazioné di Manfredonia oVest e _ fermata attrezzata di Siponto; in origine e:eral'ati formata con Mucafer, oggi fallita (nnporto totale2,7milioni, fondi diArea Va­sta- Capitanata 2020). E' andata,invece a Gianni la gara da lO milioni di euro, per la manute.nzione - straordinaria della pavi­mentaZIone delle banchine, della' rete di smaltimento delle acquemeteoriche e nere e riordino dei sottoservizì nel porto com­mer.ciale di Manfredonia; a vincere è stata l'ati messa in piedi dal colosso' bolognese Consorzio CoòperativeCostruzioni - CCC e dalla Gianni Rotice srI (mandahte). Trai prossimi obiettivì di Gianni c' è quello di costnrire,in memoria della madre, la ~trut­

, tura "Donna Elisabetta" adibita a servizi so-cio":assistenziaIi e sanitari nel comparto CB3. Il progetto gode del parere favorevole espresso dall'ASL di Foggia; a redigerlo, gli

o ingegneri e nipoti Michele Prencipe e Gae­tan~Pa1lUnbo,giàtecnicidiMarinadelGar­gana. La sdfella di Gae.tano, l'ingegnere Eli­sabettaPalumbo, è da alcuni mesi assesso­reall'urbanisticaaManfredonia,estemavo­Iuta dal sindaco Angelo Riccardi, al quale il presidente di Confindustria ha sempre mo­strato grandevicinanza, tanto dapresentar­si a dicembre 20 14 all' inaugurazione del co­mitato elettorale. La vicinanza al Pd e ai suoi uomini simbolo ("SOIlO amico di Michele, Paolo ed anche di Riccardi") ènota da tem­po.Ai tempi del sogno diPaolo Campo di uim ~ancalocale, Roticefiguravaqualevicepre­sldentedelcdadellasocietàcheavrebbedo_ vuto dar origine alla Finanziaria Gargano.

" M.e~tr~ l'inceneri~ore Eta della Marcega­glIa mSlste su suolI agricoli, trasformati in area industriale previo acquisto della Ro-tiee. '

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tACITTÀDIFOGGIA VENERDì 9 OTTOBRE 2015 tA.ttacco III

Partita in sordina la Fiera d'Ottobre LA CAMPIONARIA AUTUNNALE NON È STATA INAUGURATA DA AUTORITÀ E ISTITUZIONI, MA DI GIOIA SPERA PER IL FUTURO: "SPERO SE NE INTERESSINO GLI IMPRENDITORIE LA CCiM"

GIUSEPPE FABIO C[CCOMASCOLO

È partita ufficialm ente ieri la 3 r edizione della cam piana­Iia d'ottobre a Foggia, presso i locali dell'ente Fiera. "Sul fronte dei contenuti, 1'edizione 2015 si caratterizza per l'affiancamento alle attività commerciali di attività ludi­che e creative. Un mix interessante per supportare l'ini­ziativa che risente della crisi economica generale" hanno fatto sapere dall'ente. Che il sistema'fieristico, però, in particolare quello di Ca_o pital1ata, sia in crisi è un dato di fatto. Che la Fiera di Fog­gia, invece, stia vivendo un momento di declino più nero degli altri, è un dato ancor più certo. A dirlo è stato il presi­dente dell' ente, Fedele Cannerozzi, che lo scorso anno, su

. queste colonne, diceva di aver a che fare "con un prodotto sop ravvissuto per oltre settant'anni". E i presupposti per questa campionaria autuilnalenon so­no dei migliori, anzi. Ieri mattina doveva partire l' ~dizione 2015, e difatti è partita. Ma senza tagli di nastri, assessori regionali; ministri e neanche rappresentanti politici loca­li. Non c'era praticamente nessuno. In mattinata, girova­ganda per i padiglioni, ci si imbatte in una serie di esposi­tori ancora alle prese con l'allestimento dei propri stands, e con ùn'aria silente che è forse il sinibolo perfetto.di que­sto momento storico per tutto il settore.

Cannerozzi l'anno scorso aveva sperato jn una ripresa per l'intero ente epertutto ciò che ruota intorno allaFiera gra­zie alla privatizzazione imposta d,!lla Regione Puglia. Pri­vatizzaziolle che, almeno stanqo ad oggi, non è arrivata: il primo bando, com'è noto, è andato completamente de­serto, nessuno - che sia pubblico o privato, che sia un'unione di imprenditori o anche uno solo - ha voluto credere in quella che all'avvio della pemùtima edizìone, era stato presentato dall' ex: assessore Fabrizio Nardoni "come uno dei poli più importanti dél territorio su cui oc­correrebbe puntare". Anche il presidente aveva dichiarato che se fosse stato "un imprenditore privato, avrei sicura­mente puntato sullaFiera. Ci sono grossepossibìlitàdiin­vestimento e di realizzazione per un soggetto privato". Nessuno, però, ha raccolto l'invito dei due rappresentanti istituzionali. E il nuovo assessore regionale all'Agricoltura che ne pen-

A sinistra, le sale vuote della Fiera e l'assessore regionale Leo Di Gioia

sa'? "Per questa edizione è stato diftìcile programmare qualcosa, non facciamo ovviamente in tempo" spiega a l'A.ttacco Leo Di Gioia "Sicuramente, però, posso dire che per maggio ci muoveremo. Speriamo.anche che vada a buon fine il secondo bando per la privatizzazione'dell 'en-

. te, e, contestualmente, ci sia unfuturopiùroseoperilcom­parto fieristico foggiano". A proposito della cessione del­l' ente in favore di un privato (ammesso che ce ne siano di interessati), Di Gioia si augma "che i plivati partecipino al .bando. Se così non fosse,.proporrò - e mi auguro che ac­cettino - un~iniziativa ad alcune realtà imprenditoritùi del­la Capitanata e aUa Camera di Commercio". Il secondo bando, a dire il vero, sta per partire. Ma, guardandosi in­torno, non si vedon!) forti acquirenti interessati a voler in­vestire nell' ente fieristico dauno. Sarà capace il mondo imprenditoriale danno di recepire il forte messaggio in arrivo da Cannerozzi, Di Gioia e dalle varÌe istituzioni locali, e puntare sulla Fiera di Foggia? Al mOmento, non si vede nulla di nuovo - e di positivo - al­l'orizzonte, e, se anche il secondo bando dovesse andare deserto, ci si aggrapperà ai tentativi di salvataggio di Di Gioia. Nel frattempo, la Fiera d'Ottobre continua, con la speran­za che almeno nel weekenct possa entrare più gente di q ue­sti primi due giorni. E non sarà difficile far registrare nu­meri migliori di quelli di ieri.

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L>\ GAZZETIADELMEZZOGIORNO Venerdì 9 ottobre 2015

Gli espositori tengono a galla la fiera MASSIMO lEVANTACI

@Lospecchiochefornisce questa edizione dell'Otlobredauno, la 37'" per la cronaca, è davvero disadorno. n padiglione 71, quello all'ingresso, si è riusciti a riempirlo per la metà. Gli stand sono ridotti a11umicino: dicono siano in tutto «Una cinquan­tina>ì, ma forse il dato è indicato per eccesso e comunque il numero esat­to forse non si dice per pudore. La fiera del terziario e un tempo dell'ar­tigianato non è mai stato un COll­

tenitore di gran richiamo, non al­. meno come lo è la fiera dell'agri­coltura. Ma quest'anno a vedere la fiera ridotta in questo modo, altro che ingresso libero ci vorrebbe per vedere un po' di gente nei padiglio­ni.

Eppure gli espositori non sembra­no così convinti che questa sia una fiera in crisi. Ognuno parla per sé, chiaro, ma se gli "jyriducibili" della trentasettesima edizione hanno de­ciso di acquistare comunque uno spazio, non l'hanno fatto certo per compassione. «Vengo ogni anno, mi sono sempre trovato bene», risponde alle nostre domande l'artigiano Vin­cenzo Merlo di Camastra (Messina) che espone tavoli e arredi in pietra lavica, prodotto di nicchia ma a quanto pare molto richiesto da una clientela che può spendere. «Ogni anno vado via con una media di 10-12 contratti firmati senza contare poi che queste fiere fanno girare il no­me. Vorrei venire anche alla fiera dell'agricoltura, ma c'è Cagliari in quel periodo. Cercate di salvarla questa fiera - il suo appello - non fatemi tornare a Bari dove sono sta­to trattato molto male».

A Foggia invece i prezzi sono, co­me si suoI dire, di realizzo. All'Ot­tobredauno sono stati praticati scon­ti del 25 per cento, il prezzo di ogni stand dai 30 euro a metro quadro di un anno fa è sceso oggi a 22 euro. L'obiettivo del management è quello

di portare in fiera le attrazioni per un pubblico variegato, ma questa fiera per tradizione mette anche in vetrina le associazioni del volonta­riato cittadino (padiglione nuovo) e dunque svolge anche una funzione sociale. Non mancano gli espositori un po' delusi, c'è chi come Netti di Cerignola confida di essere tornato per «l'esperienza fatta il primo mag­gio, unico giorno veramente pieno di gente. E' la prima ·vDlta che ve-

.~ l

amm! Al'(o)!'m '5.\(1 'l'O""·',·''!''>'''' ~ l;\Jf\-', ",

niamo alla fiera di ottobre, vediamo cosa succede. Ma ci avevano detto che la fiera sarebbe stata adegua­tamente promozionata, invece non vediamo neanche un manifesto».

Ma torniamo alle attrazioni: al Fovea Tatoo show (ne riferiamo a parte) che richiamerà il pubblico dei giovanissimi, si è affiancato all'u1-timo minuto anche il "Tubing auto", un'esposizione delle macchine mo­dificate molto curiosa perchè nel fi-

ISTANTANEE DAL SALONE apra lo stand di Mamme Arcobaleno, a sinistra il padiglione 71 e, sotto, il salone della Numismatica (Maizzi)

ne settimana porterà le auto più strane a sfilare tra i vialoni del quar­tiere fieristico. I dipendenti (senza stipendio da quattro mesi) ci dicono un po' speranzosi che questa come altre iniziative servono per non far morire il concetto di fiera e provare semmai a modificare la mission di questo immenso contenitore, a pic­coli passi. ,<Lo sforzo che stiamo fa­cendo tutti è tenere a galla il salone». n combinato prezzi bassi-attrazioni ha ovviamente lilla sua logica spic­ciola: portare gente in fiera, creare consenso intorno agli espositori, farli ritornare il prossimo anno. Una ricetta facile facile che in corso del Mezzogiorno per anni si è pensato di poter bypassare perchè la politica gjrava in un certo modo, i soldi c'e­rano e agli espositori veniva detto: prendere o lasciare, Un lusso che oggi più nessuno si potrebbe con­cedere.

LA NOVITÀ Il "FOVEA TATOO SHOW ..

Larte del tatuaggio sbarca negli stand

e n "Fovea Tattoo ShoW}) è una convention interamente dedicata alla cu1tura del tatuaggio, nulla a che fare con la spettacolarizzazione del mo­mento assicurano gli organizzatori Alessandro Centra, Alessandro Dell' Aquila e lo studio Lost in Ink.

,1L'evento - informa una nota - si focalizzerà interamente sull'arte del tatuaggio. Abbiamo deciso di atte­nerci strettamente alla cultura pro­pria di quest'arte - spiegano gli or­ganizzatori - piuttosto che trasfor­marla in un calderone mondano ete­rogeneQ». A fare da cornice ai vari stand, non mancheranno però drink, food e intrattenimenti musicali in serata.

il «Fovea Tatoo show» sarà il ca­talizzatore degli interessi, in questi giorni di fiera, dei numerosi esperti che hanno aperto botteghe anche in città dove avviene l'arte del tatuag­gio, ma anche di coloro che vogliono avvicinarsi a questo mondo. ({Non essendoci altri precedenti sul terri­torio -dicono ancora gli organizzatori - il bacino di utenza dedicato si è già rivelato molto sensibile alla proposta. Tuttavia anche i "profani" del tatuag­gio avranno la possibilità di avvi­cinarsi a questa arte in continua espansione».

Vengono annunciati ,mumerosi gli stand con artisti provenienti da tutta Italia per un risu1tato che vedrà un mix eterogeneo di stili e correnti artistiche). Fiera aperta in orario continuato dalle lO alle 22. Saranno organizzati contest suddivisi per ca­tegorie, separando i lavori intera­mente eseguiti in convention da quel­li soltanto ultimati in sede.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

LA VISITA IL PRIMO HUB RURALE DI PUGLIA PRESENTA UNA RACCOLTA DI FIRME

I giovani di VàZapp dal ministro «Miglioriamo il lavoro nei campi»

o Chiedono di avviare un «(con­fronto su quanto avviene oggi in agricoltura sulla produzione dei po­modori», i ragazzi di Vazapp, il primo hub rurale in Puglia che hanno in­contrato il ministro Martina. A so­stegno della loro richiesta i giovani hanno consegnato al ministro una raccolta di firme lanciata qualche mese fa. Un'iniziativa - informa una nota - lanciata per «tutelare il po­modoro", in collaborazione con Chan­ge.org: oltre 40.000 le firme raccolte ad oggi su www:change.org/salvia­mogliagricoltori. «Il ministro dell'Agricoltura - sottolinea Vazapp­non ha tardato a dare risposta con­creta per un "confronto su nuove idee come quella proposta da VàZapp" impegnandosi per la "tutela ed il rilancio della filiera", fissando un incontro presso la sede di via XX Settembre».

La delegazione dell'hub rurale fog­giano è stata accolta presso il sug­gestivo salone del Ministero delle Politiche Agricole. «Architetti, do­centi universitari, esperti di mar­keting e comunicazione, blogger, agronomi, agricoltori e allevatori e video maker, muniti di cassette piene di SOgni, hanno dato voce ai 40.000

firmatari, ma soprattutto ai giovani della Capitanata>,. Con i giovani di Vazapp c'erano il presidente nazio­nale di Fedagri-Confcooperative Giorgio Mercuri, l'assessore regio­nale all'agricoltura Leonardo di Gioia, l'assessore al bilancio della Regione Puglia Raffaele Piemontese e la consigliera regionale Rosa Baro­ne.

«il ministro - informa Vazapp - ha ascoltato a lungo la storia di VàZapp, dalla sua nascita grazie all'intuizione di don Michele de Paolis. scomparso

un anno fa, al lavoro fatto fino ad oggi e al sogno della serra di co-working da realizzare per accogliere, incon­trare e far conoscere tra loro i giovani che amano la propria terra. il mi­nistro Martina si è detto felice di conoscere questo importante proget­to, in cui convivono amore per la terra, tradizione e innovazione, e interessato a seguire i passi di una futura realizzazione. Ha, inoltre, mo­strato la volontà di raggiungere Fog­gia per conoscere maggiori parti­colarv,.

LA DELEGAZIONE Al MINISTERO I giovani di Vazapp (sopra) loto di gruppo con il ministro Martina e altri due momenti della giornata

le altre notizie LA PRECISAZIONE

TRENITALIA

Nessun taglio di fermate sul treno dei pendolari Il Non è vero che il dreno deipendolarD), ilregio­

nale Foggia-Bari, subirà il taglio delle fermate di Orta Nova e Incoronata come denunciato nell'edizione di ieri da Cisl, Adiconsume dai con­siglieriregionali GiannicolaDe Leonardis e Giandiego Gatta. «Nessun annuncio riguardo al­la presunta cancellazione di alcune fermate sui treni regionali tra Foggiae Bariè stato diffuso­sottolinea Trenitalia -né sarebbe stato possibile, perché il nuovo orario ferroviario regionale è an­cora in elaborazione, sul tavolo della Regione Pu­glia, committente e programmatore del servizio,).

FUNZIONE PUBBLICA

IL SINDACATO DELLACGIL

La Vecchia eletto nuovo segretario m La Funzione Pubblica di Capitanata ha un nuovo

segretario generale: Mario La Vecchia, dipenden­te-della pubblica amministrazione, da sempre im­pegnatonel sindacato della Cgil e giànellasegre­teria della categoria. Succede aFelice Zinno. A eleggerlo l' assemblea generale degli iscritti della Fp provinciale. L'assemblea generale ha anche eletto la segreteria che affiancherà Mario La Vec­chia: vifaranno parte Graziella Lodato, dipen­dente della Provincia di Foggia, e LuciaAversa, medico della Asl.

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IVII lA GAZZE1TADllMIZZOGIORNO Venerdì 9 ottobre 2015 ,

LE TOPPE DE SANITA UN TERZO DEI MALATI PUGLIESI Intorno al centro specialistico di Cerignola gravita un terzo dell'utenza pugliese. Il turnover dell'Istituto di Pediatria durerà otto rnesi

PRIMO CENTRO IN ITALIA Ardillo (Lega italiana): «Una pietra rniliare sul fronte della lotta contro questa rnalattia, prirno centro in Italia di forrnazione di giovani rnedici)) COINVOLTI 110 PAZIENTI IN PROVINCIA

Cercansi medici per la fibrosi cistica Accordo con l'università: 2 pediatri a rotazione al «Tatarella». Manca chi cura gli adulti * Di fibrosi cistica si muore, spesso ci si salva

ma le condizioni di vita non sono facili. Ci sono però anche casi in cui il «malatO>ì conduce una vita perfettamente normale, i più fortunati. Un aspetto questo della malattia che apre un bar­lume di speranza per i 110 pazienti foggiani e non che gravitano intorno al centro specialistico di Cerignola, circa un terzo dell'utenza pugliese. L'accordo l'università di Foggia è stato appena firmato, prevede che dal prossimo mese due medici neolaureati specializzati in Pediatria facciano tirocinio nel centro diretto Imo a qualche mese fa da Luigi RatcUf, oggi medico in pensione ma punto di riferimento dell'accordo in quanto consulente scientifico della Lega italiana fibrosi cistica. Le conoscenze di Ratclif saranno, infatti, fondamentali per formare i giovani medici, un piano di tirocinii che si sta cercando di mettere in piedi in un settore i cui passi avanti si devono soprattutto all'azione del volontariato.

({Oggi ci accingiamo a mettete una pietrà miliare sul fronte della lotta contro questa malattia - afferma Giuseppe ArdilIo, presidente pugliese della Lega italiana fibrosi cistica -quello dell'ospedale Tatarella sarà il primo centro in Italia in cui si farà formzione di giovani medici. E' un esempio che vorrei far clonare perchè questa malattia si può curare, ma occorrono i medici che non abbiamo. E quando i medici più anziani hanno raggiunto il limite di età non ci sono ricambi». il centro cerignolano attualmente è retto da due medici, «ma è senza ricambi - rileva Ratc1if - e se non corriamo ai ripari un giorno potrebbe chiudere dopo vent'anni di onorato servizio. Vi sono· ha aggiunto - conoscenze e materiale umano che potrà essere messo a disposizione dei giovani medici che hanno bisogno di un incoraggia­mento perchè i medici della fibrosi cistica

lavorano spesso isolati e sono sempre stati pochi».

I giovani pediatri seguiranno un programma di tirocinio della durata di otto mesi, al termine dei quali ci sarà Ull avvicendamento continuo con altri due neolaureati. «Dalla nostra Ulli­versità escono 25 pediatri l'anno - sottolinea Massimo Petioello Mantovani, direttore del­l'Istituto di Pediatria del dipartimento di Me­dicina - questo accordo nasce con dodici mesi di ritardo, siamo stati frenati dalla burocrazia. Ma per fortuna la Lega ci è venuta incontro, ora siamo nelle condizioni di costituire un network già attivato ad esempio con l'ospedale di San Giovanni Rotondo».

Il problema è che questa terribile malattia non

FiBROSI CISTICA Da sin. Luigi Ratclif. MassirnD PettellD Mantovani. Luigi Pacilli e Giuseppe ArdillD

si combatte solo con i pediatri, ma servono medici specialisti sulla fibrosi cistica anche tra i medici di famiglia. ({E non ce ne sono affatto sul territoriQ), ha rilevato un medico di famiglia che ha preso parte all'incontro tenuto all'Ordine dei medici di Foggia. ({Si tratta di una malattia cronica, tutelato da una legge nazionale. Un tempo - ricorda il direttore sanitario dell'Asl, Luigi PacilIi - era considerata una malattia esclusivamente pediatrica, ora è dell'adulto. Ma i pazienti adulti non possono essere ricoverati in Pediatria e per questo f"miscono in Medicina o in Rianimazione dove però non vengono som· minsitrate le cure adatte. Per loro occorrerebbe personale specialistico che non troviamo».

{m.lev.j

Gentile: campagna Ve per promuovere il ricorso ai vaccini

ti L'europarlamentare foggiana Elena Gentile, membro della com­missione parlamentare Sanità pub­blica, ha chiesto alla Commissione europea di ({promuovere un'efficace campagna d'informazione sui van­taggi indiscutibili delle vaccinazio­ni in uno alla promozione di in­terventi nei confronti di tutti gli stati membri perché siano messe in campo nuove strategie che scorag­gino efficacemente ogni resistenza culturale».

({il rischio di una recrudescenza di malattie "dimenticate" perché debellate da un'efficace strategia promossa nel passato ormai si ap­palesa come concreto. Centomila nuovi casi di morbillo denunciati recentemente in Europa - afferma l'ono Gentile - sono il risultato della crescente disaffezione dell'opinio­ne pubblica rispetto all'opportunità di sottoporre a vaccinazione so­prattutto i soggetti in età pedia­trica. I vaccini hanno salvato circa 2 milioni di persone non solo dal rischio di morte ma anche di com­plicazioni fortemente invalidanti con gli immaginabili costi socioe­conomici».

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lA GAZZElIADELMEZZOGIORNO Venerdì 9 otlobre 2015

PROTESTA lE RIVENDICAZIONI

CONCENTRAMENTO A PIAZZA ITALIA Sotto accusa le decisioni del Governo sulla «buona scuola» ma anche lo sbando degli enti locali e l'Università per i tagli

Studenti oggi in piazza per una scuola migliore Dall'edilizia al trasporto, dal costo dei libri alle borse di studio

@ Continua la mobilitazione contro la «Buo­na Scuola». Oggi studenti nuovamente in piaz­za, anche a Foggia, per una mobilitazione che si muoverà da Piazza Italia alle 9.30.

«Dopo la data del 3 ottobre, che ha visto un'assemblea e un concerto molto partecipati, che sono serviti a interrogarsi su riprendere le fIla della mobilitazione, stendere la piattafor­ma cittadina, riappropriarsi di uno spazio pub­blico come piazza Italia e creare coesione tra studenti e docenti, siamo pronti per scendere in piazza. L'Unione degli Studenti ha orga­nizzato una manifestazione contro l'autorita­rismo e per la costruzione di un altro modello di scuola dal basso, che risponda alle richieste che- vengono dai movimenti di studenti e do­centi alle quali il governo si è mostrato sordO>ì, si afferma in una nota di Unione degli studenti e Link Foggia che aggiunge: «Come studenti e studentesse di Foggia chiediamo a gran voce un confronto con le istituzioni locali, per pre­sentare le nostre istanze su Edilizia Scolastica, trasporto locale e regionale, diritti degli stu­denti e delle studentesse in stage, necessità di spazi culturali sul territorio. Vogliamo una scuola laica e antifascista. Vogliamo risposte, e non fermeremo la mobilitazione fin quando non ci verranno date.})

{(Non possiamo più stare a guardare mentre gli studenti foggiani frequentano scuole ina­datte e pericolanti, alle quali arrivano con mezzi affollati e pericolosi. Non possiamo più permettere che gli studenti della provincia siano esclusi dalla vita culturale della città,

Provincia Maggioranza di centrosinistra assente dall' aula

aggiornato ad oggi il Consiglio sul bilancio • Rinviato ad ogg alle ore 12 in seduta di seconda convocazione, il Consiglio Provinciale in programma oggi a Palazzo Dogana. Dopo l'appello del Segretario Generale, il Presidente Francesco Miglio, ha constatato la mancanza del numero legale dei Consiglieri presenti in aula. Le assenze più vistose ovviamente nella maggioranza di centro~ sinistra. In aula solo i due consiglieri di Forza Italia. Questo l'accapo previsto nell'odierna seduta consiliare: Esame e adozione: bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 201 5 ~ relazione previsionale e programmatica per il periodo 2015~2017, bilancio pluriennale 2015 e bilancio di previsione 2015 della istituzione: Scuola di Protezione Ci­vile e presa d'atto del bilancio consuntivo al31 giugno 2015 della Scuola di pubblica amministrazione di Capitanata uF. Marcone" ~ pre~ sa d'atto della salvaguardia degli equilibri di bilancio 2015.

FOGGIA Piazza Italia, veduta dall'alto

vivendo un profondo disagio, senza la pos­sibilità di frequentare al meglio i luoghi della formazione. il problema degli studenti della provincia riguarda anche e soprattutto gli stu­denti dell1Jniversità di Foggia, infatti una per­centuale sempre più alta di studenti dell'ateneo appartiene alla provincia foggiana e non solo (sempre più alto il numero degli studenti da Andria e dalla Lucania). L'Università di Foggia ha negli ultimi anni sempre visto la totale copertura dei richiedenti borsa di studio, ma per quest'anno non sarà cosi, infatti a causa del nuovo ISEE quasi il 10% di studenti in meno

riceverà la borsa di studio, un dato più basso rispetto alla media nazionale ma comunque inaccettabile», si afferma ancora nella nota che inIme aggiunge: «Vogliamo il comodato d'uso sui libri di testo, che permetta agli studenti di non dover pagare cifre esorbitanti per ottenere i libri. Vogliamo spazi nelle scuole, vogliamo che i nostri diritti vengano rispettati. È in­tollerabile che la nostra Regione abbia una delle migliori leggi regionali sul diritto allo studio, ma che non venga messa in atto perché i soldi sono ancora bloccati dal pareggio di bilancio.})

I VIII yr-'

Slitta di sette giorni la festa comunale Pd Dibattiti, concerti, esposizioni

@'iii Le avverse condizioni meteo previste per il prossimo fine settimana hanno in~ dotto gli organizzatori a posticipare di una settimana la festa de l'Unità prevista a Fog~ gia nei giorni 9-10-11 ottobre. llprogramma prevede incontri, con temi differenti, alla presenza dei maggiori esponenti del mondo della politica e dell'economia locale: come l'assessore al Bilancio Regione Puglia, Raf­faele Piemontese, Giani Rotice, presidente Comrndustria di Foggia, Fabio Porreca, presidente della Camera di Commercio di Foggia, l'eurodeputata Pd, Elene Gentile. Un (d'oeus)) e non potrebbe essere altrimenti anche sull'amministrazione comllllale di Foggia, sul mondo giovanile e sul futuro del partito. ((Abbiamo preferito rinviare di una settimana perché vogliamo consentire ai cittadini di partecipare, indipendentemente dalle proprie idee, ad un momento di con~ fronto utile al territoriQ)), spiega Mariano Rauseo, segretario cittadino del Pd.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

! l'I @ ~ ! # il S tI.] ~ ! r4'1-oopo LE CONTINUE PROTESTE SOLLEVATE DAI GENITORI

Scarsa pulizia nelle aree adiacenti le scuole Il sindaco: «Problema non di nostra competenza, responsabilità cercate altrove»

® MANFREDONIA. Il sindaco Angelo Ric­cardi interviene sulla mancata plÙizia nei plessi scolastici del comune sipontino e che sta creando non pochi disagi agli studenti, al corpo docente ed al personale ammini­strativo per le condizioni da terzo mondo in cui appunto sono abbandonate le scuole di Manfredonia.

«In merito alle numerose segnalazioni pervenute in questi giorni ed inerenti la mancanza di pulizie negli istituti scolastici a causa dello stato di agitazione dei la­voratori ex LSD (lavoratori socialmente utili, ndr), si fa presente che gli stessi sono

dipendenti della ditta subappaltatrice Italia Holding incaricata dal ministero dell'Istru­zione, Università e Ricerca per le pulizie nelle scuole", afferma Riccardi che ag­giunge: « il Comune non ha nessuna com­petenza in merito, ne ha possibilità di sostituirsi alle inadempienze della ditta incaricatm,.

«Nonostante ciò, come già avvenuto in passato, mi sono comunque attivato per cercare una soluzione alla problematica segnalata, anche con il contributo del Pre­fetto di Foggia}}, afferma inf'me il primo cittadino di Manfredonia.