chiamami città 722

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A Rimini l’ultimo Motus Vendemmia 2013, luci e ombre Santarcangelo 9-11 novembre di Lorella Barlaam pag 9 pag 12 pag 15 - 18 Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini - tel. 0541 780332 [email protected] www.chiamamicitta.net 6 - 19 novembre 2013 Anno XXIV n. 722 GRATIS A CASA TUA E NEI DISPENSER Nel cuore della tua città di Stefano Cicchetti ADDIO TENDONE DEI LIBRI S arà che a me piacciono sia il mare che i libri, ma quando qual- che “forestiero” mi chiedeva che cosa c’è di bello a Rimini, io ci mettevo sempre il tendone del porto. Sottolineando, tronfio di orgoglio municipale: ma dove vi capiterà mai di trovare un’altra libreria sul mare? Per giunta, proprio all’imbocco della “palata” più famosa del mondo, grazie a “I Vitelloni” e “Amarcord”! E invece no. I libri sulla palàta non ci saranno più. Perdita, ovviamente, ben più grave di quella già dolorosa di un’unicità che scompare. Ogni pub- blico esercizio è un muro contro il degrado, è un antidoto ai traffici loschi che inevitabilmente vanno a occupare gli spazi abbandonati. A Riccione, piaccia o no la movìda del Marano, un merito inne- gabile l’ha avuto: droga e prostituzione si sono dovuti fare un po’ più in là. Come deterrente per le brutte facce, i libri non sono certo secondi ai deejay. Eppure, a nulla valgono le 7 mila firme raccolte in pochi giorni, i mille autori venuti qui a incontrare i loro lettori, le lacrime, vere, versate dalla gente l’ultimo giorno di apertura. Senza risposta il ricorso al Presidente della Repubblica. Nessuno la vuole ma la chiusura arriva lo stesso segue a pag. 3 Foto Bove Speciale Fiera di San Martino

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6 novembre 2013_Borgo San Giovanni_Speciale Fiera di San Martino

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Page 1: Chiamami Città 722

A Rimini l’ultimo Motus

Vendemmia 2013, luci e ombre

Santarcangelo 9-11 novembre

di Lorella Barlaam pag 9

pag 12

pag 15 - 18

Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini - tel. 0541 780332 [email protected] www.chiamamicitta.net 6 - 19 novembre 2013 Anno XXIV n. 722

gRAtiS A cASA tuA e nei diSpenSeRNel cuore della tua città

di Stefano Cicchetti

AddiO tendOne dei LiBRi

Sarà che a me piacciono sia il mare che i libri, ma quando qual-che “forestiero” mi chiedeva che cosa c’è di bello a Rimini, io ci mettevo sempre il tendone del porto. Sottolineando, tronfio

di orgoglio municipale: ma dove vi capiterà mai di trovare un’altra libreria sul mare? Per giunta, proprio all’imbocco della “palata” più famosa del mondo, grazie a “I Vitelloni” e “Amarcord”! E invece no. I libri sulla palàta non ci saranno più. Perdita, ovviamente, ben più grave di quella già dolorosa di un’unicità che scompare. Ogni pub-blico esercizio è un muro contro il degrado, è un antidoto ai traffici loschi che inevitabilmente vanno a occupare gli spazi abbandonati. A Riccione, piaccia o no la movìda del Marano, un merito inne-gabile l’ha avuto: droga e prostituzione si sono dovuti fare un po’ più in là. Come deterrente per le brutte facce, i libri non sono certo secondi ai deejay. Eppure, a nulla valgono le 7 mila firme raccolte in pochi giorni, i mille autori venuti qui a incontrare i loro lettori, le lacrime, vere, versate dalla gente l’ultimo giorno di apertura. Senza risposta il ricorso al Presidente della Repubblica.

nessuno la vuole ma la chiusura arriva lo stesso

segue a pag. 3

Foto

Bov

e

Speciale Fiera di San Martino

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2 6 - 19 novembre [email protected]

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36 - 19 novembre 2013 PRIMO PIANO

I motivi di questa chiusura sono com-plessi, ma la vicenda assomiglia a quella dell’adiacente palàta, dove si è rischiato di

non poter più passeggiare perché dopo plu-ridecennale quiescenza un bel dì è risultata “banchina portuale”. E a quella dei Mutoid di Santarcangelo: nessuno vuole che se ne vada-no, eppure rischiano seriamente di doverlo fare.

“Colpa della burocrazia”, si dice. E in effetti, continuiamo ad assistere a paradossi tutti ita-liani: per una volta che le regole si applicano, nessuno ne esce contento. Nessuno, salvo Gioenzo Renzi: grazie al consigliere comuna-le - che, sia chiaro, ha fatto il suo dovere - ab-biamo capito che il tendone dei libri è abusivo. Quello che non si capisce è come mai l’abuso possa essere durato trent’anni. Che nel Paese delle sanatorie, piovute come manna dal cielo anche sugli sfregi più inguardabili, nemmeno

una sia planata qui. Su una libreria. Sul mare.Scriveva Franz Kafka, uno che della materia ne sapeva qualcosa: “I ceppi dell’umanità tor-mentata sono fatti di carta bollata”.Però, è inaccettabile che la carta bollata sia figlia di nessuno. Sulle carte, perfino su quel-le della leggendaria questura fantasma di via Roma, ci sono delle firme. Le norme non sono una vegetazione spontanea che giunge a infe-

stare le nostre esistenze. Per quanto spesso resti difficile da credersi, sono state partorite da essere umani. Nello specifico nostrano, da umani che abbiamo democraticamente eletto. Anche se il moloch della burocrazia, eletto da nessuno e sempiterno nei propri scranni, è più forte di qualsiasi organo elettivo, la poli-tica, se è politica, non può continuare a usarlo come capro espiatorio.Ci sono stati governi che in parlamento han-no avuto anche maggioranze di due terzi, al cospetto delle quali ogni ostacolo, più o meno caprino, avrebbe dovuto dileguarsi. E con altre maggioranze, sebbene più risicate, si è

riusciti in imprese a prima vista inverosimili. Come partecipare a delle guerre anche se la Costituzione le “ripudia”. O a statuire che un presidente del consiglio credeva davvero di evitare un incidente diplomatico con l’Egitto, quando telefonava in questura per far rilascia-re Ruby Rubacuori. Quel che resta tuttavia inaccessibile al genio italico è semplificare la burocrazia e metterla dove dovrebbe stare, cioè al servizio del vero bene comune, consa-pevole dei veri effetti dei propri atti.Anche senza voler allontanarci troppo dalla palàta, storia piccola quanto si vuole, il discor-so torna sempre a loro, ai nostri democratici rappresentanti: siete al vostro posto per go-vernare, cioè per fare leggi utili e per far util-mente funzionare l’apparato. Non per essere ostaggi delle contraddizioni di entrambi. Per quello ci siamo già noi cittadini.

In Italia si recuperano 3 imballaggi su 4. Di questi, il 65,6% viene riutilizzato dopo il riciclo.In aumento dell´1,07% i materiali rici-clati immessi al consumo, in particolare la carta aumentata, del 5% che oggi tocca l´84,5% di quella complessivamente rici-clata. In poco più di 15 anni il recupero degli imballaggi è aumentato del 136%, mentre quelli finiti in discarica sono dimi-nuiti di circa il 61%.Come dire, abbiamo avuto bisogno di 500 discariche in meno.Sono alcuni dei dati che saranno diffusi a Ecomondo, in programma a Riminifiera dal 6 al 9 novembre. Numeri che fanno sorridere gli investitori: la green economy non conosce crisi, anzi la via della ripresa passa proprio da questi settori. I consumatori sono pronti: da re-centi sondaggi (IV Osservatorio Deloitte sull´auto elettrica) risulta che gli italiani acquisterebbero volentieri un´auto a pro-pulsione alternativa – gpl, ibrida o elet-trica, anche se per far davvero decollare la domanda occorrono incentivi in favore della mobilità sostenibile. Ma già ora, fra settembre 2012 e settembre 2013) le im-matricolazioni parlano chiaro: metano +30%, ibride +141%, elettriche +64%.

A Ecomondo dati promettenti per il futuro

REDAZIONE - Pubblicità Rimini, Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini Tel. 0541 - 780332 - Fax 0541 - 780544 - [email protected] codice ISNN 1971 - 565X - DIREZIONE - Direttore Responsabile Stefano Cicchetti Responsabile Privacy: Stefano Cicchetti Caporedattore: Claudio Costantini Segretaria di Redazione: Sara Sparaventi Redazione: Lorella Barlaam (cultura), Eva Micucci (spettacoli) Coordinatore progetto “Zeinta di Borg”: Antonio Cuccolo. AMMINISTRAZIONE - Proprietà: Ondalibera Srl Cap. Soc. Responsabile amministrazione: Madelena Cerbara Grafica: Agenzia NFC diAmedeo Bartolini & Co., via XX Settembre 32 - Rimini Stampa: Galeati Industrie Grafiche Via Selice, 188/189 Imola (BO) Distribuzione: Agenzia Rimini Marketing. Aut. del Trib. di Rimini n. 19 del 13/8/1988 Sede Legale: Via Bonsi, 45.

AddiO tendOne dei LiBRi

gReen ecOnOMY, unA ViA

peR uSciRe dALLA cRiSi

nessuno la vuole ma la chiusura arriva lo stesso

Alla Fiera di Rimini fino al 9 novembreSi dà la colpa alla burocrazia, ma è inaccettabile

che la politica non sia capace di governarladi Stefano Cicchetti segue dalla prima pagina

Page 4: Chiamami Città 722

4 6 - 19 novembre [email protected]

Page 5: Chiamami Città 722

56 - 19 novembre 2013 SORRISI E CASSONI

a g e n z i a

di Lia Celi

Checché né dicano i sociologi, che ci descrivono sempre come un Paese inerte e statico, in Italia c’è

grande fermento. Non tanto fra le perso-ne, ma nel banco-frigo dei supermercati, ormai ovunque occupato per metà dagli yogurt. Può sembrare un argomento insulso, ma

provate a pensarci: quanti tipi e marche ne trovavate in vendita sei o sette anni fa? Si contavano sulle dita di una mano, e fra questi, accidenti, ce n’era uno al miele di cui andavo letteralmente pazza e che non si produce più. In compenso sono spuntati trentacinque altri gusti, declinati in varie consistenze. Ci sono yogurt cremosi, liquidi e solidi, magri, grassi e semigrassi; bianchi dolci e naturali, alla frutta fresca o secca, ai ce-reali e ai biscotti, biologici e non biologi-ci, italiani, tirolesi e greci (sullo yogurt si basa l’80 per cento del Pil ellenico, e sor-gono spontanee le domande che si fanno gli stranieri quando assaggiano le nostre

eccellenze gastronomiche: 1) come fa un Paese così sfigato a produrre una cosa così dannatamente buona? 2) perché se sono così bravi a produrre cose dannatamente buone non riescono a impegnarsi anche a essere meno sfigati?). Si direbbe che il proliferare degli yogurt rispecchi quello dei partiti politici, e qual-

che legame c’è davvero, tant’è vero che Beppe Grillo nei suoi momenti miglio-ri da leader M5S ha la stessa grinta che mostrava nel vecchio spot anni ‘80 dello Yomo al mirtillo. Anche nella seconda Repubblica degli yo-gurt ci sono una specie di sinistra e una parvenza di destra. Gli yogurt di sinistra sono quelli politicamente corretti, maga-

ri non golosissimi, al gusto prugna secca o mela cotta, che promettono seriamente di risanare il tuo intestino, riformarti la flora batterica con benefici per il Pil della digestione. Quelli di destra fanno appello alla seduzione, parlano alla pancia degli italiani ma subdolamente contribuiscono ad aumentarla, perché con quei loro gusti liberisti e un po’ cafoni (tipo cioccolato e chantilly, o maracuja e meringa) hanno un contenuto calorico equivalente a una por-zione di tiramisù. C’è chi si stufa e finisce per astenersi (e per fortuna mangiare yogurt non è ancora un

dovere civico), e c’è chi sceglie l’autarchia e lo yogurt se lo fa in casa con i fermenti e l’apposita macchinetta. Personalmente avrei paura a tenere in casa dei micror-ganismi così potenti, intraprendenti e numerosi: e se nottetempo mi sfuggono e prendono il potere? Se yogurtizzano tutta la casa? Come potrei capire se alla mattina i miei familiari sono acidi di loro o se si stanno trasformando in lactobacillus ca-sei? E nel caso, dove troverei un vasetto abbastanza grande per ospitarli?

http://www.liaceli.com/

c’È FeRMentO in itALiA

Destra e sinistra si dividono anche nella scelta del vasetto

cosa si nasconde dietro il proliferare degli yogurth?

Page 6: Chiamami Città 722

6 6 - 19 novembre 2013COSì è... SE NON VI PIACE

Il 1° novembre erano in molti quelli visti a ridere con un giornale aperto tra le mani. Tutti lettori de “La Stampa”, alle prese con

l’intervista di tale professor Becchi, definito

«l’intellettuale di riferimento del Movimento 5 stelle»: un grave affronto a Narciso Trava-glio, che appare così relegato al solo ruolo di camerier servente di casa Grillo. Scoperto ad aver prestato amorevole orecchio a una tele-fonata con “intento scilipotico” di Berlusconi, il Becchi prima elude la “domanda delle cento pistole”: «Le ha telefonato per contattare Gril-lo e Casaleggio»? «Ma che senso hanno queste domande? Sono cose private». Quindi tenta, pietosamente, di attribuire nobili intenzioni e curiosità culturali all’ormai disperato cavalie-re: «Silvio mi ha telefonato perché si interessa al M5S. Lui è più moderno del PD. Ha capito l’aria. Ha capito che oggi la battaglia è tra il vec-chio e il nuovo. Tra l’oggi e il domani». E a un certo punto, non sapendo come uscire dall’an-golo in cui l’ha cacciato il garbato sbeffeggia-mento dell’intervistatore, sconfina nell’ilarità:

«Vuol sapere la verità? Gianroberto Casaleggio è come Adriano Olivetti». Non è forse da copio-ne comico paragonare uno dei più straordina-ri Italiani del ventesimo secolo all’inquietante

“belli capelli”, compagno di merende blog-ghiste del “Trimalcione 5 stelle”? Rimanendo sull’esilarante, i ballatoi informatici ribollono di chiacchiericcio per la bocciatura all’esame da giornalista professionista di Giulia Inno-cenzi, la “valletta” di Servizio Pubblico dai natali riminesi che, come già ad Annozero, ci dispensa pensierini semplici semplici, recitati con l’eloquio lagnoso e la puzza sotto il naso. Il suo recente infortunio fa il paio con quel-lo subito anni fa, quando l’Innocenzi tentò la scalata politica, inaugurando la lunga serie delle stravaganze cui ci avrebbe poi abituato il PD: lei, esponente radicale, si candidò infatti, senza successo, alle “primarie” per l’elezione a Segretario nazionale dei giovani di quel parti-to. San...toro non sempre fa la grazia. A pro-posito di “grazia ricevuta”, ricordate la messa propiziatoria per il risanamento del bilancio comunale, indetta a suo tempo dalla Commis-saria straordinaria del Comune di Coriano? Ci informa “La Voce” che la Dott.ssa Rizzo è oggi felicemente planata a reggere le sorti del Co-mune di Soverato, deliziosa località calabrese dove lei, anziché un rito di fede, questa volta «ha organizzato una bella festicciola a cui ha dato un nome: Notte Blu», mutuando «l’idea del Sindaco Gnassi di cambiare colore alle co-siddette notti bianche(..)Sarà contento il Sinda-co di Rimini». Anch’io ne sono contento, però non posso sottacermi una domanda. A fungere da Com-missario di un Comune di piccole o medie dimensioni, di solito è un funzionario della locale Prefettura, o di un’altra vicina. Cos’ha di speciale Soverato per meritarsi una commis-saria venuta da Roma? La stessa che, appunto,

fu mandata a Coriano, con corredo di viaggi aerei, pernottamenti in Riviera e pause pranzo non certo consumate al bar di sotto? Girerei volentieri la domanda al fratello della suddetta Commissaria, il giornalista Sergio Rizzo, inventore insieme al collega Stella del termine “casta”, che poi la vulgata corrente ha stupidamente appiccicato addosso a chiunque si impegni in politica. Anche ai tanti beneme-riti amministratori di piccole realtà locali che, ben lungi dalle comodità e dai privilegi con-cessi, a spese di tutti, alla “casta” dei burocrati statali, si pagano la benzina e il panino in uf-ficio. P. S. La decisione del Tribunale di Rimini con-cede agli attuali amministratori di Aeradria altro tempo per portare tutte le loro buone ra-gioni atte a dimostrare che sono in grado di ri-lanciare l’aeroporto, deludendo così lo stormo di corvi che sta volteggiando sul “Federico Fel-lini”. È quanto sperano tutti i Riminesi “che si vogliono bene”, nonostante il disappunto che la cosa parrebbe creare a colei che in Procu-ra mena la danza su Aeradria. Lo sostiene “La Voce”, che ha l’occhio tanto lungo e l’udito così fine da riuscire a oltrepassare quello che per gli altri quotidiani locali è il muro del riserbo. A suo dire, per la Sostituta sarebbe «un equi-voco», oltre che un «ricatto continuo» e una «interessata alterazione della realtà», sostene-re che «il fallimento di Aeradria significhereb-be fallimento dell’aeroporto e di conseguenza dell’intero territorio riminese». Di fronte a tanta mancanza di «un corretto ragionamento giuridico», lei – dice sempre “La Voce” – si sen-tirebbe «stufa e scandalizzata». Se così fosse, ce ne faremmo una ragione.

E la povera Giulia Innocenzi viene bocciata: eppure non erano le primarie del PD

LA cAStA nOn StA SOLO in pOLiticA

il fustigatore Rizzo ha una sorella che come commissario prefettizio sta facendo molta strada, passando anche da coriano

di Nando Piccari

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76 - 19 novembre 2013

Non voglio entrare nell’intricata faccenda di Aeradria, ma l’oc-casione è propizia per una di-

scussione un po’ più matura sul tema dei servizi.Io amo la mia città, ma non penso che sia la capitale del mondo. Perciò a me non interessa che ci sia un teatro a Ri-mini, un aeroporto a Rimini, uno stadio a Rimini, una Provincia a Rimini, una banca di Rimini e così via. A me interes-sa che ci sia un aeroporto al quale posso

arrivare con un mezzo pubblico rapido e efficiente. Mi interessa poter raggiun-gere un teatro con un bel programma in tempi decenti, e così lo stadio e la banca, ecc ecc. In che Comune sono mi è indif-ferente.Tornando agli aeroporti, il problema

non è l’aeroporto, ma arrivarci. L’ae-reo è un mezzo di trasporto veloce ed economico, ma il problema è riuscire a sedercisi dentro. Tra viaggio per l’aero-porto e tempi di check-in e di control-lo bagagli, quante volte chi non vive a Roma o Milano ha dovuto viaggiare per giornate intere per poi crollare sfinito sullo scomodo sedile in quarta fila dove è condannato a stare dalle sei alle die-ci ore prima di vedere l’alba a Oriente o Occidente?

Nei paesi civili gli aeroporti sono ser-viti da mezzi pubblici rapidi e comodi. Valga per tutti Barcellona, dove si arriva dall’aeroporto con un treno fino in cen-tro e si può con un solo cambio prendere un altro treno per raggiungere le località turistiche della costa nord.

A Rimini ci sarebbe la stazione di Mira-mare (o meglio i suoi resti) abbastanza vicina all’aeroporto per poter pensare a una connessione intermodale quasi de-cente. Questa sarebbe una comodità. Se lo gestisce Aeradria o Ivan Karamazov che importanza ha?Raggiungere l’aeroporto di Ancona in bus dalla stazione FS è una roba da India (se non hanno cambiato): praticamente aspetti questo autobus mal segnalato in mezzo alla strada. Di Bologna si è det-to: l’autobus è frequente, ma mal mes-so e costoso, scomodo e lento. A Forlì

l’autobus era scomodissimo. In molte di queste città piccole pare che l’azienda di trasporti sia alleata con i tassisti per ren-dere il viaggio il più possibile scomodo a chi non è disposto a pagare il taxi più del biglietto aereo.In Italia pare che se fai discorsi come questi tu sia un poveretto che ignora le alte ragioni della politica. “Non capisci che ci sono in gioco poltrone, strategie finanziarie e partitiche, vicissitudini giudiziarie ecc?” Io sono convinto che ai cittadini invece interessi poter viaggiare in modo decente a prezzi modici.

Aeradria o no, ai cittadini interessa avere un servizio decente. che in italia è cosa rara

Aeroporti irraggiungibili, e tanto tempo perso con collegamenti scomodi e costosi

di Giampaolo Proni

SÌ, ViAggiARe

Case dell’Acqua, che passione!Una serie continua di nuove installazioni: e con il risparmio idrico cresce il senso di collettività

Due nuove installazioni a Rimini, una al parco ur-bano di Forlì, e poi ancora Lugo, Sogliano al Ru-bicone, Poggio Berni-Torriana… Prosegue senza sosta l’installazione di Case dell’Acqua sul terri-torio romagnolo, ogni volta alla presenza di nu-merosi cittadini e di tanti bambini delle scuole: e quante più ne vengono installate, quanto più crescono le richieste di nuove Case, sia da parte

di Comuni dove ancora non ne esistono, sia da parte di località che vorrebbero incrementare il numero di quelle presenti. Insomma, queste mo-derne “fontane” stanno assolvendo alla grande il loro compito, che è molteplice, come spiega il presidente di Romagna acque-Società delle Fonti Spa, Tonino Bernabè: “da un lato, le Case dell’Acqua stimolano il cittadino al corretto uti-

lizzo della risorsa idrica, puntando su quella che arriva dalle nostre fonti e permettendo un rispar-mio notevole rispetto a quella acquistata in bot-tiglia: nella tabella che proponiamo si sintetizza il risparmio medio sul territorio romagnolo. Ma c’è anche un aspetto, diciamo così, sociale: le Case dell’Acqua hanno preso fin da subito il posto che nelle comunità del passato avevano le fontane,

luogo di ritrovo della collettività davanti alla fon-te idrica. Oggi davanti a tutte le nostre Case, sia nelle città più grandi che nei piccoli comuni, ci sono costantemente capannelli di persone di ogni età: che – approfittando dell’occasione di riempire le proprie bottiglie con l’acqua del terri-torio – si incontrano, chiacchierano, si confronta-no. Mi pare una cosa molto bella…”

CASE DELL’ACQUA installazioni realizzate al 31.10.2013 (Romagna Acque)TOTALE 30

RAVENNA

FORLÌ-CESENA

RIMINI

3

17

10

Provincia di RiminiRimini 1 Santarcangelo di RomagnaSan Giovanni in MarignanoMisano AdriaticoMorciano di RomagnaVerucchioRimini 2Rimini 3San Vito di Santarcangelo di R.Poggio Berni

Provincia di Forlì-CesenaDovadolaCastrocaro PredappioFiumana di PredappioCesenaCesena (Fiorenzuola)CesenaticoGatteoBorghiSavignano sul RubiconeGambettolaMontianoRocca San CascianoMeldola

ForlìBagnarola di CesenaticoSogliano al Rubicone

Provincia di RavennaRavennaCerviaLugo

LEGENDASorgenti Urbane realizzate

Case dell’Acqua realizzate

Inaugurazione della casa dell’acqua

di Poggio Berni-Torriana

info

rmaz

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pub

blici

taria

S/PUNTO DI VISTA

Page 8: Chiamami Città 722

8 6 - 19 novembre 2013CULTURA

A San Marino, San Giovanni e Longiano presentati i cartelloni 2013/14

ALTRE STAGIONI DA SCOPRIRESAN MARINO COMINCIA DA PEL-LISARIContinua il nostro percorso di stagione in stagione teatrale, a San Marino nei due Teatri Titano e Nuovo, dove il sipario si apre domenica 10 novembre su “Comix”, debutto del lavoro di Emiliano Pellisari, re-duce dalla visionaria trilogia dantesca. Il 17 appuntamento con “Zio Vanja” di Anton Cechov, con la regia di Marco Bellocchio. In scena, Michele Placido e Sergio Rubini. Il 7 dicembre - e in replica per le scuole di danza, domenica 8 - Miguel Ángel Berna si esibirà con la sua Compañia in “Bailando mi tierra... Mudejar”. Dopo la pausa natalizia, si riparte il 12 gennaio 2014, con Lucrezia Lan-te della Rovere protagonista di “Come tu mi vuoi” di Luigi Pirandello; il 30 gennaio tocca a “Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati, con Andrea Giordana, per chiudere al Nuovo martedì 11 febbraio con “Frost /Nixon” di Peter Morgan, portato in scena dal Teatro dell’Elfo, con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni. Seguono quattro appuntamenti al Teatro Titano: il 28 febbraio le Sorelle Mari-netti con Gianni Fantoni, nella commedia musicale “Risate sotto le bombe”, il 5 marzo “Per non morire di mafia”, monologo con Se-bastiano Lo Monaco tratto dal libro dell’ex procuratore antimafia Pietro Grasso, mentre il 14 marzo toccherà al nuovissimo spetta-colo del funambolo della parola Alessandro Bergonzoni, dal titolo in via di definizione. Chiuderà la stagione il teatro-canzone di Rocco Papaleo, il 26 marzo, con “Una pic-cola impresa meridionale”. Info: www.san-

marinoteatro.sm; tel. 0549 882452

AL PETRELLA I NC U R SION I TRA MUSICA E TEATROIl Teatro Petrella di Longiano in-vece punta su un programma che fonde “alto e basso”, ricerca teatrale e musicale, sostegno a giovani e originali interpreti del territorio e spet-tacoli di “genere”, dal comico televisivo al dialettale all’operetta, con residenze e pro-duzioni ‘in loco’. Tra le presenze, gruppi di eccellenza come Le Belle Bandiere, con un nuovo allestimento tratto dagli Atti Unici di Čechov, e Babilonia Teatri con “Lolita”, e realtà artistico-produttive come Le Femme-folk, Nico Note, Niccolò Bossini, Marco Ligabue, i Fratelli Mancuso… La prosa clas-sica è presente col long seller “Trappola per topi” di Agatha Christie, del Teatro Vittoria di Roma e gli “Audiodrammi a teatro” su testo di Carlo Lucarelli. Per il comico, Ale & Franz che a Longiano produrranno il loro nuovo spettacolo “Lavori in corso”, mentre Vito e Andrea Cosentino saranno in scena coi Rimbamband. La rassegna “Ho qualcosa da dire: nuove parole e musiche”, giunta al quarto anno, presenta sei gruppi della scena musicale contemporanea, ritorna l’Operetta e sono riconfermati la rassegna di Teatro in

Lingua Romagnola, gli appuntamenti del “gospel” natalizio, quelli della “Scuola va a teatro” e le domenicali per i ragazzi e le fami-glie, così come “I concerti del tè”. Programma completo e date su: www.teatropetrella.it, info: 0547 665113

A SAN GIOVANNI IN MARIGNANO “MASSARI OFF”A causa dei lavori di ristrutturazione del Teatro A. Massari, in questa edizione IN-TERMITTENZE, la programmazione che da quattro anni anima lo storico palcosce-nico, si trasforma in MASSARI OFF, una Rassegna Itinerante fuori dal Teatro che comprende spettacoli, eventi e laboratori in diverse strutture del territorio di San Giovanni in Marignano, sempre con la di-rezione artistica del Teatro dei CinqueQuat-trini. Programma completo su: www.cinquequat-trini.it/teatro-massari-rassegna-spettacoli.html; info: tel. 0541.1730509

8 novembreBELLARIA. “Per aspera ad astra”. Maria Paiato in “Medea” di Seneca, regia di Pierpaolo Sepe. Teatro Astra, Isola dei Platani. Ore 21.15. Info: cell. 339 4355515www.teatroastrabim.it

9 novembre RICCIONE. Teatro del Mare. “Amleto è passa-to da qui”, con La Compagnia di San Patrigna-no. Spettacolo liberamente tratto da “Hamlet” di W. Shakespeare per la regia di Pietro Con-versano. Ore 21.15. Info e prenotazioni: 0541 690904 www.teatrodelmare.org

12 novembreRIMINI. Teatro Novelli. Dal 12 al 14 novembre la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo in scena con “La grande magia”, di Eduardo De Fi-lippo; una delle commedie meno rappresentate del grande drammaturgo napoletano diretta e interpretata dal figlio Luca. Ore 21.00. Info: 0541 793811- www.teatroermetenovelli.it

16 novembreRICCIONE. Teatro del Mare. “Hanno tutti ra-gione”, con Iaia Forte. Ore 21.15. Info e preno-tazioni: 0541 690904 www.teatrodelmare.org

20 novembreCATTOLICA. Teatro della Regina. MISERIA E NOBILTA’ di di Eduardo Scarpetta, regia Geppy Glejieses, con Lello Arena e Marianella Bargilli. Ore 21.15. Info: 0541 966778

24 novembreSAN CLEMENTE. Teatro Giustiniano Villa. “Ammazziamo la domenica”. Silvio Castiglioni in “L’uomo è un animale feroce” da Nino Pe-dretti. Apertura ore 16.30, inizio spettacolo ore 17.30. Dopo lo spettacolo aperitivo in compa-gnia degli artisti. Prenotazioni: tel 329.8147271 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00)

chi È di ScenA…

“Comix” di Emiliano Pellisari

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96 - 19 novembre 2013 CULTURA

A Rimini l’ultimo spettacolo di Motus

IL MONDO NUOVO IN GESTAZIONE NELLA TEMPESTA

Il viaggio di Nella Tempesta di Motus, che finalmente approda agli Atti il 9 e 10 novembre, è salpato dal brave new world

che è il distopico Mondo nuovo di Aldous Huxley, citazione dalla Tempesta di Shake-speare. Metafora perfetta, che ogni epoca de-clina. E incontro ‘necessario’ per i Motus, che ‘tempeste’ – o piccole rivoluzioni? – sempre portano in scena…Cominciando stavolta dal “Where is the master?” shakespeariano, per raccontare di controllo e possesso, di potere e libertà. Con Prospero, il mago. E poi Ariel e Caliba-no, l’incontro/scontro con l’altro da sé, sulle tracce di Aimé Césaire. Intorno, l’isola come foglio bianco. E coperte portate dal pubblico, come scenografia. Il grado zero del rifugio, dopo ogni naufragio. Lampedusa?«Solo chi percepisce nel più moderno e re-cente le segnature dell’arcaico può esserne contemporaneo», scrive Giorgio Agamben.«È stata una scelta importante, trovare parole antiche e rimetterle in gioco» riflette Daniela Nicolò, che ha curato l’intelligente dramma-

turgia dello spettacolo. «Abbiamo comincia-to con Antigone, voce di chi non ha voce, per raccontare i movimenti di protesta dell’ul-timo biennio. E la Tempesta, come visione possibile di altri mondi, nasce nell’incontro con le frange che anche in Italia – come il Teatro Valle occupato - stanno cominciando a pensare modi diversi di far comunità, in si-tuazioni di autogestione dove ci si organizza, si propone e ci si confronta con le istituzioni, come possiamo esser visti anche noi, che con questi spazi dialoghiamo. Oggi ci interessa ‘usare’ il teatro per dare voce a queste voci, spendendo il tempo scenico per parlare di questo, non per cesellare formalismi… per noi è importante anche il coinvolgimento di-

retto dello spettatore, il cui ruolo è stato ba-nalizzato dalla passività imposta dalla televi-

sione, l’incontro con i non addetti ai lavori… In passato ci siamo fatti affascinare forse dal potere degli apparati scenotecnici, da Anti-gone c’è stato un cambiamento radicale. La-voriamo sempre alla poesia, al mistero che è il teatro, ma prima di ogni nuovo percorso ci domandiamo cosa per noi è urgente dire e perché.» Anche la comunità teatrale che siete mi sembra una piccola utopia realizza-ta… «Con la Tempesta ci siamo interrogati anche sulle dinamiche di potere in teatro… io ed Enrico non ci siamo mai sentiti I Regi-sti, dietro ogni spettacolo c’è un lavoro oriz-zontale con gli attori e i tecnici, un grande dialogo, vero, parte integrante del processo creativo. Prima di arrivare a uno spettacolo

facciamo workshop, performance, esperi-menti site-specific, molti all’estero…» Dove voi siete più di ‘casa’ che a Rimini, in cui non c’è un luogo vostro… «Certo è abbastan-za paradossale che dopo 23 anni ci tocchi ‘appoggiarci’ per le prove a Santarcangelo, Mondaino o Longiano… (spazi di residenza straordinari, intendiamoci…). Fino al 2005 abbiamo avuto un capannone al Gross e gli

spettacoli che ci hanno lanciato all’estero, come Rooms, li abbiamo preparati lì. Ma con le tournée riuscivamo a garantire uno stipen-dio alle persone, tutte in regola, che lavorano con noi, non a sostenere un affitto oneroso. Da allora conduciamo un’esistenza ‘nomade’, con la ricchezza di incontri e di dialogo che dà essere ospiti, sempre in un bordo/margi-ne. Ma essere più presenti e visibili è ora una nostra esigenza, anche perché abbiamo un archivio di materiali scenici e di documen-tazione enorme: una sede in cui fosse con-sultabile sarebbe una ricchezza anche per il territorio. Adesso siamo in trattative per uno spazio, ma i tempi burocratici sono lunghi… vedremo… »

di Lorella Barlaam

daniela nicolò: «Lavoriamo sempre alla poesia, al mistero che è il teatro, ma prima di ogni nuovo percorso ci domandiamo cosa per noi è urgente dire e perché»

Agenda8 novembreMISANO. “Lo sterco del diavolo – Il denaro che fa girare il mondo”. Per la rassegna filosofica promossa dalla Bi-blioteca di Misano l’economista Diego Fusaro interverrà su “Critica della teo-logia economica”. Cinema Teatro Astra, ore 21.00. Info: 0541 618424

RIMINI. “Parla con lei: incontri con le autrici. Sapienza contro violenza.” Maria Giuseppina Muzzarelli presenta “Nelle mani delle donne. Nutrire, gua-rire, avvelenare dal medioevo a oggi” (Laterza). Biblioteca Gambalunga, Sale Antiche, ore 17.30. Info: 0541 704545 - 0541 704486

9 novembreRIMINI. “Biblioterapia 2013. La me-raviglia. Che passione”. Vito Mancuso, teologo, al bivio tra “Meraviglia o dolo-re”. Info: 0541 704486 - www.bibliote-cagambalunga.it

RIMINI. Libreria Riminese. “Nel se-gno di Adriano - Alberto Casiraghy ricorda lo xilografo Adriano Porazzi”. Presentazione del volumetto “Adriano Porazzi mastro xilografo” (Edizioni Al-tre Latitudini 2013) in cui sono raccolte 37 opere create appositamente da arti-sti di diversa estrazione e nazionalità in omaggio a uno degli ultimi artisti - artigiani sopravvissuti al grande cam-biamento dell’era moderna, scomparso sei anni fa. Porazzi è stato il creatore, insieme ad Alberto Casiraghy, di “pul-cinoelefante”, casa editrice di preziose plaquette. Contestualmente alla pre-sentazione, alle ore 18.30, in presen-za di Alberto Casiraghy ci sarà anche l’inaugurazione della mostra di edizio-ni “pulcinoelefante”, poster d’autore e una serie di “legni” di Adriano Porazzi allestita in libreria e aperta fino al 30 novembre. Info: 0541 26417 www.li-breriariminese.it

14 novembreRICCIONE. “In! Biblioteca, CHI who COSA what QUANDO when DOVE where PERCHE’ why LEGGERE”. In-contro con Lia Celi, scrittrice e giorna-lista e Roberto Grassili, fumettista e illustratore. Biblioteca Comunale “O. Berni”, V. La-zio 10. Ore 21.00. Info: 0541 600504

15 novembreMISANO. “Lo sterco del diavolo – Il denaro che fa girare il mondo”. Per la rassegna filosofica promossa dalla Bi-blioteca di Misano il filosofo Franco Cassano converserà su “Bisogno e de-siderio: gli inganni e le opportunità del denaro”. Cinema Teatro Astra, ore 21.00. Info: 0541 618424

RIMINI. “Parla con lei: incontri con le autrici. Sapienza contro violenza.” Ca-terina Botti presenta “Prospettive fem-ministe. Morale, bioetica e vita quoti-diana”, Espress Edizioni 2012. Biblio-teca Gambalunga, Sale Antiche, ore 17.30. Info: 0541 704545 –0541 704486

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10 6 - 19 novembre 2013SPETTACOLI

Sabato 9 novembre al Circolo dei Malfattori a Poggio Berni in tour con il folksinger Adam Green

FRANCESCO MANDELLI, IL “NONGIO”ATTORE, MUSICISTA E ARTISTA

A NOVEMBRE SI RIACCENDE LA CINETECA

Ai più è noto come ‘Non giovane’ (nongio) ai tempi della trasmis-sione tv con Andrea Pezzi. Ma lo

conoscete come attore de “I soliti idioti” e “Squadra Antimafia”. Invece intervisto Fran-cesco Mandelli, musicista, con approccio surreale in linea col festival “Smiting” a me vicino. Chiacchieriamo del concerto del 9 novembre del musicista newyorkese Adam Green in cui Francesco arriva in veste di chitarrista e amico. Green ha più di otto di-schi alle spalle e una poliedrica vita artistica. Quest’anno è uscito un album di duetti con la cantante Binki Shapiro, un morbido folk di gran gusto. Francesco e Adam si incon-trano nella libertà espressiva come comune denominatore.Il live con Adam Green com’è nato?“Io e Adam siamo molto amici. Lui dipin-ge anche e quest’anno, in una sua mostra a Roma ci sarebbe stato anche un suo set acu-stico. Mi ha detto: “Siccome non mi va di suonare e cantare insieme perché a me piace muovermi, ti va di suonare la chitarra?” Non c’è un progetto, un disco, ma il piacere di stare assieme, improvvisazione e interazio-ne. Adam è istrionico e simpatico, bravo ad accattivarsi il pubblico. Io suonerò la chitar-ra nel miglior modo possibile. E’ l’unione di diverse affinità, sia dal punto di vista umano che artistico. Sono curioso di sapere anch’io cosa salterà fuori da questi concerti. Saran-no uno diverso dall’altro.”E se il pubblico riminese vi annoierà rispetto

alle altre date?“(ride) Sarà difficile. A Rimini sono passa-to sia con il mio gruppo “Orange” che con lo spettacolo de “I Soliti Idioti”. Mi piace un sacco. Rimini è l’ultima di otto date, quindi sarà una megafestona.”Per te è un’esperienza anche umana.“Dopo “I soliti idioti”, partito dall’under-ground, in terza serata su MTV diventato poi molto popolare, suonare con Adam ha

per me lo stesso significato di aver girato “Squadra Antimafia” o delle performance con Cattelan. E’ un grande privilegio e me lo godo tutto, vedere la mia vita a 360°. E’ giusto non tirarsi indietro di fronte a cose magari rischiose, come potrebbe essere que-sto tour, in veste di musicista. Dal concerto son convinto che la gente ne uscirà col sor-riso. Un momento sincero in questo periodo in cui la musica è artefatta. Condividere la musica senza secondi fini ma per puro di-vertimento, come dovrebbe essere.”I social network sono pieni di omaggi a Lou Reed, dopo la notizia della sua morte. Che ne

pensi?“Insopportabili quelli che commentano le morti di persone famose su Facebook o Twitter. Io ascolterò i Velvet Underground comunque che Reed sia vivo o che sia mor-to. Non è un mio amico che vedevo tutti i giorni e mi devo disperare perché adesso non lo vedo più. Una forma di narcisismo che specula sulla morte altrui. Su Lou Reed da “Walk on the wild side” a “on the OTHER side” ora che è morto…che gioco di paro-le, un’atrocità impressionante! Oppure Lou Reed = Lou RIP! Quando morì Margherita Hack su Facebook scrissi “Amici, basta. Non

vi è mai fregato niente della Hack. Non sape-vate nemmeno che esistesse.” Poi dura tutto un giorno. Il giorno dopo scrivono “Scusate, un ristorante buono a Firenze?”Ruggero De Ceglie sarebbe spietato, forse im-pubblicabile.“<(con accento romanesco) Rugero De Ceie ascoltava i Velvet Andergraund, faceva par-te de la Factori assieme a Endi Uorol, anche se l’unica cosa, gli sembravan un po’ tutti frosci. Però questo è ‘na sua opinione per-sonale, ognuno è libero de fa’ il caxxo che ‘ie pare>. Questa sarebbe la dichiarazione di Ruggero sulla morte di Lou Reed!”

Oltre alle celebrazioni del Fellinianno, nel mese di novembre gli amanti del cinema d’autore potranno ritornare a visitare il centro storico di Rimini, grazie al cartel-lone della cineteca in via Gambalunga. I film di stagione, in prima o seconda visio-ne, ricominciano sabato 9 novembre (ore 21) con repliche domenica 10 (ore 16.30 e 21) e mercoledì 13 (ore 21) con “Via Ca-stellana Bandiera” di Emma Dante. Prima di questo appuntamento, lunedì 4 novem-bre alle 21 inizia la rassegna di cinema e psicoanalisi dal titolo “Crisi: trauma e/o cambiamento” con la pellicola di Stephen Chbosky “Noi siamo infinito”. Proseguo-no la rassegna lunedì 11 il capolavoro dei fratelli Dardenne “La promesse”, lunedì 18 “Revolutionary road” di Sam Mendes e a chiudere ”Il distacco” di Tony Kaye. I quattro film saranno introdotti e com-mentati da psicoanalisti della Società Psi-coanalitica Italiana. Nei primi tre martedì di novembre sarà ospitato “AlbertOne”

l’omaggio dell’edizione 2013 di San Mari-no Film Festival ad Alberto Sordi. Martedì 5 novembre alle 21 “Una vita difficile” di Dino Risi, martedì 12 novembre “Fumo di Londra” di Alberto Sordi, il 19 novembre “Il maestro di Vigevano” di Elio Petri, tutti i film di questa rassegna sono ad ingresso libero. Cinema di qualità da cogliere nel cuore di Rimini centro.

Paolo Bronzetti

Francesco Mandelli e Adam Green

“Rimini, mi piace un sacco. È l’ultima di otto date, quindi sarà una megafestona”

di Marta Ileana Tomasicchio

Cinema di qualità da cogliere nel cuore di Rimini centroOfferte di Lavoro

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116 - 19 novembre 2013 SPETTACOLI

SI ACCENDONO E BRILLANO LE NOTTI NEI LOCALI

Ad autunno ormai inoltrato i locali della Riviera sono a pieno regime e le serate a Rimini e provincia sono

sempre belle cariche, durante la settimana e soprattutto nel weekend. In centro a Rimi-ni è sempre la zona Cantinette/Vecchia Pe-scheria il cuore della movida serale dall’ora dell’aperitivo fino a tarda notte con drink e dj set nei vari locali (top nel weekend ma anche il mercoledì sera), al Circolo Milleluci invece diverse proposte con eventi a tema e tanta musica dal vivo, musica live protagoni-sta anche alla House of Rock dove sia il mer-coledì che nel weekend salgono sul palco di-verse band (locali e non, tribute band e no). In zona mare si balla il venerdì e sabato sera al Coconuts, il Life ogni 15 giorni (il vener-

dì) si accende di rock con le serate Satellite (musica live in apertura poi dj set), concerti

per tutti i gusti e in diverse serate al Barge, all’Altro Mondo Studios anche quest’anno vanno in scena un venerdì sì e uno no i party History riservati agli over 30 con la storia dei

locali e dei dj che hanno fatto la storia di Ri-mini, a Sant’Aquilina è sempre al top il Velvet con le varie serate Elektro, Retropolis, Afro e tanti concerti. Spostandosi di qualche chi-lometro il Rio Grande di Igea Marina tutti i sabati è Bradipop con live in apertura e dj set nelle tre sale, rock dal vivo sempre protago-nista al Fly’n Donkey di San Mauro, al Sidro invece il palco è spesso affidato a interessanti gruppi del panorama indie, diverse serate a tema per il Circolo dei Malfattori di Poggio Berni. A Riccione il pre-disco con drink e dj è al Pepper, Bodeguita del Medio, Art Noir Cafè, Studio 54, Clinica, Birrodromo, in col-lina si balla il sabato al Cocoricò (techno in Piramide, house al Titilla), al Peter Pan e al Byblos, musica dal vivo infrasettimanale e dj

set nel weekend al Milk di Misano, alla Baia Imperiale il sabato sera cinque piste e gene-ri musicali per tutti i gusti. E infine, ma non per ultimo, nel 2014 forse anche i “santi” an-dranno a ballare, il Paradiso non è perduto!Le serate a Rimini e

provincia sono sempre belle cariche, durante la settimana e soprattutto nel weekend e il paradiso non è perduto

di Matteo Ortalli

“Giovane e bella” “Prisoners” “Planes (3D)”

di François Ozon con Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierro, Charlotte Rampling

di Denis Villeneuve con Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal di Klay Hall

Il desiderio di una giovane e sensua-le adolescente analizzato dal regi-sta francese Ozon, abile indagatore dell’animo femminile. La giovane protagonista del film ha colpito nel segno.

Due bambine spariscono nel nulla. Keller Dover il padre di una, comincia a occuparsi diretta-mente delle indagini…Il regista canadese Villeneuve candidato già all’Oscar per il miglior film straniero per il pre-cedente “La donna che canta”, anche se in parte limitato dalla grossa produzione, riesce a mo-strare una nazione nuda dove regna il caos.

Protagonista di “Planes” è Dusty, un piccolo aereo agricolo che desidera partecipare alle gare ad alta quota come aereo da competizione…Spin off, come dicono i dotti, di “Cars”, “Planes” è ingenuo, leggero e veloce.Per una domenica divertente.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Rimini, Piazzale Bornaccini n.1-Facebook Giovani Provincia Rimini Elena Malfatti [email protected] 0541/363983 / Francesca Macchitella [email protected] 0541/363991

Sapete già dove sono i Centri di Aggregazione Giovanile del territorio provinciale di Rimini? Se siete interessati a conoscere le attività che vi si svolgono chiamate! Ecco qui l’elenco:

RIMINI

CASA POMPOSA - RIMINI Via Pomposa 80541 771347 - 340 9514378

YUZZ - RIMINI Piazza Decio Raggi 2348 4199761

OPEN - RIMINI Via Colonna 20Presso I.T.G. “O. Belluzzi”0541 1735814 - 393 9008841

GROTTAROSSA - RIMINI Via della Lontra 400541 7512653

RM25 - RIMINI C.so D’Augusto 241 - 0541 709257

RIMINI5 - RIMINI Via Montiano 14Santa Giustina0541 793894

CASA DEL TEATRO E DELLA DANZA - RIMINIVia Popilia 167Viserba Monte0541 726107

AREA SUD

MIT - MORCIANO DI ROMAGNA Angolo via Concia/via Mazzini339 3792722

CENTRO GIOVANICATTOLICA Via Del Prete 1190541 950677

EX-MACELLOSAN GIOVANNI IN MARIGNANO Via Macello 26a0541 828165

IL MESSICANOMISANO ADRIATICO Via Del Bianco 60541 613808 - 333 3142689

LA CASA DELLA CULTURA RICCIONE Via Sicilia 59328 7653857

PUNTO GIOVANERICCIONE Via Bramante 20541 694183

WEB RADIO - RICCIONEVia Mantova 60541 428918

ORIZZONTI - MONDAINOVia Roma 590541 624474 - 324 0912335

HOPEMONTESCUDOVia Sant’Appollinare Santa Maria del Piano348 2543266

AREA NORD

L’INCONTROPOGGIO BERNI Via Costa del Macello 2 338 7896494

UBUNTUVERUCCHIO P.zza Europa Villa Verucchio0541 673911

KAS8BELLARIA IGEA MARINA Via Ravenna 750541 343940

AREA ALTA VALMARECCHIA

DANGER - SAN LEOViale Umberto I 5Pietracuta 335 6745346

DREAMS - PENNABILLISalita Valentini 1335 6745346

BURDLAZ - TALAMELLOVia Capannelli 3Cà Fusino335 6745346

FRIENDS - SANT’AGATA FELTRIAVia A. Nastasini 19335 6745346

PARADISE - MAIOLOVia Capoluogo 146335 6745346

QUARTA DIMENSIONENOVAFELTRIAVia Saffi 2335 6745346

SMILE - CASTELDELCIVia Schigno 1335 6745346

Coi primi brividi si sta meno all’aperto

AgendaVenerdì 8Un tuffo negli anni ’80 con il live di Shary Band e i dj Belloni, Fanelli e Alunni – all’Altro Mondo torna il par-ty History per over 30

Sabato 9Ralf accende la Piramide del Cocoricò – alla consolle del Titilla Memoryman e Bartolomeo

Domenica 10All’Hook di Riccione l’apericena è a ritmo funky – dj set di Vins a cura di Funklab la Consapevolezza

Mercoledì 13Una girl band per il Sidro – le scatena-te Dark Shadows australiane salgono sul palco con la loro carica dark/rock a billy

Venerdì 15Irish party al Barge – menù a tema e musica degli irlandesi Wonderers nel pub di Marina Centro

Sabato 16Al Rio Grande è sempre Bradipop – aprono la serata i Rio poi spazio a rock, pop, afro nelle tre sale

a cura di Matteo Ortalli Paolo Bronzetti

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12 6 - 19 novembre 2013IL TACCUINO DELLA TAVOLA

Meno raccolto, ma la qualità è salva

Luci e OMBRe deLLA VendeMMiA 2013

«Dopo un “biennio orribile” nel corso del quale le elevate tem-perature hanno ridotto la ven-

demmia ai minimi degli ultimi sessant’an-ni, nel 2013 la produzione italiana crescerà dell’8%», così scriveva Giorgio dell’Orefice sul Sole 24 Ore. Pronosticando una «quan-tità prevista in aumento del 5% con punte del 10% in Romagna.» Sarà stato vero? «È stata una vendemmia un po’ triste, invece» risponde Cristina Mascarin, fondatrice di Vitae a san Martino in Venti, che ha trasfuso il DNA familiare in questa azienda giovane ma già conosciuta. «La grandinata del 24 giugno scorso ha notevolmente ridotto la raccolta. Ma l’uva che è giunta a maturazione è buona. Diciamo che ha sofferto la quanti-tà – dei 210 ettolitri di vino ‘finito’ dell’anno scorso quest’anno ne avremo un’ottantina, – piuttosto che la qualità. L’uva che ha resistito è giunta a maturazione benissimo e avrà una buona gradazione…» «C’è stata una vendemmia “tradizionale” e non anticipata come le ultime, ed è una di quelle annate in cui chi ha lavorato bene in vigna avrà buoni risultati» aggiunge Ro-berto Mascarin dell’azienda San Valentino, a san Martino in Venti, unanimemente ri-conosciuta come produttrice di vini di ri-ferimento della regione Emilia Romagna. «E anche se abbiamo avuto ingenti danni a causa della grandine, e raccolto un po’ meno della metà delle altre vendemmie – continua

– è un’annata soddisfacente, che ci permet-terà di produrre bottiglie di ottima qualità. Per il resto, continueremo a lavorare seguen-do l’agricoltura Biodinamica, senza sostanze chimiche in vigna, per ridare vita ai nostri vigneti, e in cantina per dare al consumato-re vini più sani». «È difficile parlare in generale, ognuno ha i

suoi problemi, visto che lavoriamo “a cielo aperto”… » riflette Enrico Santini della Te-nuta Santini di Coriano, che riesce a unire coltura e cultura. «”Sul campo” c’è mio ni-pote Sandro, e dice che è stata una delle ven-demmie più difficili degli ultimi dieci anni, le condizioni climatiche hanno messo in cri-si con le piogge di agosto e settembre quello

che poteva essere un raccolto eccellente.È stata necessaria una fortissima selezione dal punto di vista della salubrità delle uve, e chi ha potuto permettersi di farla, come noi, si ritrova un prodotto buono se non ottimo. Ma ogni annata è diversa, con le sue carat-teristiche, specie per il Sangiovese che è un vino difficile, un po’ balzano, contradditto-rio ma di carattere, come noi romagnoli…»Davide Bigucci del Podere Vecciano, azien-da di Coriano all’avanguardia per l’attenzio-ne al terroir, ci racconta invece di «un’annata interessante, soprattutto per i vini bianchi,

mentre il Sangiovese ha sofferto un eccesso di produzione, con una resa superiore alla media grazie all’estate fresca che ha portato a un positivo ritardo nella maturazione. Così sui Sangiovese di livello medio qualcosa si è perso, mentre ci sono punte di eccellenza per i vigneti di alta vocazione, come il no-stro Vignalmonte, che anche quest’anno ha dato grossi risultati. L’anteprima è per l’11 novembre, san Martino, con E’ nov, il primo assaggio… »Buone notizie, insomma: forse si berrà meno, ma si berrà sempre meglio…

di Lorella Barlaam

Osteria Del Vizio

Via Circonvallazione Meridionale, 41 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783822, www.osteriadelvizio.com, [email protected], nasce nel 2001, chiuso il martedì, ferie: luglio e agosto.

Trattoria Tonino (Il Lurido)

Via Ortaggi, 7 - Rimini - Borgo San Giuliano, vicino al ponte di Tiberio, tel. 0541 24834, www.trattorialurido.it, nasce nel 1948, chiuso il martedì, ferie: nel periodo del fermo pesca. Dolci e dessert fatti in casa.

Osteria La Chiacchiera

Via Covignano, 271/M - Colle di Covignano, tel. 0541 751066, www.osterialachiacchiera.it, aperto a pranzo e a cena. Giugno, luglio e agosto solo a cena. Cucina aperta fino a tardi. Propone “i mangiari di Romagna” e la pasta fresca della mamma di Marco.

Ristorante Le Logge

Viale Trieste, 5 - Rimini - Marina Centro, tel. 0541 55978. Pasta fatta in casa, antipasti, crostini, secondi semplici, carne argen-tina, contorni sfiziosi, insalatone. Aperto anche a mezzogiorno. Novità pizza: impasti Bio, kamut, farro e integrale.

Ristorante Pacini

Via Castello di Montebello, 6 - Torriana, tel. 0541 675410, www.ristorantepacini.com. Cucina tipica romagnola con specialità di affettati e salumi locali, paste fatte a mano, sele-zioni di carni cotte alla brace. Chiuso il mercoledì.

L’Osteria L’Angolodivino

Via San Giuliano, 43 - Rimini - Borgo San Giuliano, tel. 0541 50641, [email protected], aperto tutti i giorni anche a pranzo. Piatti del territorio preparati con carne di mora ro-magnola e chianina. Novità menù vegetariano a pranzo!

Osteria Tiresia

Via XX Settembre, 41 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 781896, www.osteriatiresia.it, [email protected], nasce nel 1997, chiuso il lunedì.

Trattoria Da Marinelli

Via Circonvallazione Occidentale, 36/38 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783289, www.damarinelli.it, [email protected], nasce nel 1987.

Trattoria Gambon

Via Montefeltro 19/A - Rimini - Borgo Sant’Andrea, tel. 0541 718558, Cucina e prodotti della Valmarecchia, pane toscano di Novafeltria del Forno Suzzi. Offerta pranzo con primo a scelta, acqua e caffè a 8€.

Trattoria San Giovanni

Via Flaminia, 11 - Rimini - Centro Storico tel. 0541 780394, nasce nel 2007, chiuso il martedì. Cucina del territorio con prodotti di stagione e pasta al mattarello.

Osteria Il Mare In Piazza

Via Poletti, 3 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 780423, www.ilmareinpiazza.it, nasce nel 2004.

Ristorante Da Marco

Viale Tiberio, 8 - Rimini - Borgo San Giuliano, tel. 0541 55118, www.ristorantedamarco.com, [email protected], nasce nel 1970, chiuso il lunedì. Forno a legna.

Ristorante Il Ciccio

Via Fratti, 45 - Morciano di R., tel. 0541 857791 - www.il-ciccio.com. La cucina offre i piatti della tradizione con una ricerca accurata delle materie prime. Chiuso mercoledì sera e sabato a pranzo.

Ristorante Da Oberdan

Via Destra del Porto, 159 - Rimini Porto, tel. 0541 27802/0541 55002, www.daoberdan.com, nasce all’inizio degli anni ‘60, chiuso il mercoledì.

Osteria Delle Storie Di Mare

Via Leurini Fratelli, 2 - Rimini Porto, tel. 0541 709279, nasce nel 2003, chiuso il lunedì, ferie: nel periodo del fermo pesca. Solo pesce fresco: di conseguenza il menù varia a seconda del pescato.

Ristorante Pic Nic

Via Tempio Malatestiano, 30 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 21916, nasce nel 1965, chiuso il lunedì eccetto luglio ed agosto.

Ristorante La Mi Mama

ViaPoletti 32/Piazza Malatesta - Rimini - Centro Storico, Tel. 0541 787509. Cucina di carne e pesce e specialità vegane e vegetariane. Ideale per pausa pranzo e serate in compagnia di amici.

Ristorante Pesceazzurro

Viale Principe di Piemonte, 2 - altezza bagno 140 - Mirama-re di Rimini, www.pesceazzurro.com, ristorante self-service con menù completo a 12 euro.

Ristorante Guido

Lungomare Spadazzi, 12 - Miramare di Rimini, tel. 0541 374612, www.ristoranteguido.it, [email protected], nasce nel 1946, chiuso il lunedì.

Osteria Della Piazzetta

Vicolo Pescheria, 5 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 783986, www.osteriadellapiazzetta.com, [email protected], nasce nel 1998, chiuso la domenica da ottobre a maggio escluso dicembre. Solo pesce fresco.

Trattoria Farini

Via Farini, 13/15 - Rimini - Centro storico, tel. 0541 709548, www.farini13.it. Chiuso il martedì. Cucina stagionale con pesce fresco, salumi, formaggi e carni a Km zero.

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Via Tonini, 34 Rimini - Centro storico, tel. 366 3541510, www.ilpescatodelcanevone.it, chiuso sabato a pranzo e lu-nedì pranzo e cena. Ogni giorno pesce fresco direttamente dal nostro peschereccio.

Il Ristorante Club Nautico Largo Boscovich, 12 - Rimini Porto, tel. 0541 27005, www.il-ristoranteclubnautico.it, [email protected], nasce nel 1983, chiuso il lunedì da ottobre a maggio. Terrazzini esterni con tavolini alla francese aventi vista sul Porto Canale.

Ristorante Dei Marinai

Largo Boscovich, 2 - Rimini Porto, tel. 0541 28790, www.ristorantedeimarinai.it, [email protected], nasce nel 1963 solo per i soci - dal 1995 aperto a tutti, chiuso il lunedì.

Ristorante Bellavista

Via Roma, 1 - Montescudo, tel. 0541 984818, nasce nel 1991, chiuso il lunedì. Ampia terrazza con vista mozzafiato. Piatti tipici nel segno della tradizione.

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I bilanci di quattro produttori d’eccellenza

del nostro territorio: Cristina Mascarin

di Vitae, Roberto Mascarin di San Valentino,

Enrico Santini della Tenuta Santini

e Davide Bigucci del Podere Vecciano

Page 13: Chiamami Città 722

136 - 19 novembre 2013 SPORT

IL RE DEI PALI E DELLE TRAVERSEdi Enzo Pirroni

Carlo Facchin, arrivò a Rimini nell’estate del 1960. Aveva ventidue anni e proveniva da Portogruaro, un

attivo centro del Veneto Orientale. L’aveva fortemente voluto, l’allora tecnico della Ri-mini Calcio, Guido Testolina, navigato bar-bassoro veneziano di stirpe piratesca. Il giovane Facchin venne acquistato dal pre-sidente Ferruccio Lami insieme con un altro attaccante, il padovano Mario Nichele. Era, almeno sulla carta, un Rimini solido. Erano approdati alla foce del Marecchia giocatori talentuosi come Perversi, Malavasi, Valletti, Govoni, ma l’avvio non era stato dei miglio-ri. Dopo otto incontri la squadra aveva to-talizzato appena tre punti e fu inevitabile il cambio di allenatore. Il colleonesco Renato Lucchi da Cesena prese il posto di Testolina e subito le cose cambiarono. Arrivarono i risultati e la clas-se dell’aitante attaccante di Portogruaro si palesò. Gli sportivi che domenicalmente si davano appuntamento al già allora vetusto Stadio Comunale, poterono apprezzare le doti atletiche di codesto giovane atleta, la di lui velocità, la rapidità di tiro e la capacità di trovare, da ogni posizione, lo specchio della porta. Ma Tyche, colei che in Grecia rappresentava la fortuna era, per natura, una divinità volu-bile ed in quella particolare stagione, non fu davvero benigna con Carlo Facchin. Non so se qualcuno si fosse preso allora la briga di fare un computo dei legni (pali e traverse) colpiti dal numero undici in maglia bianco-

rossa, ma certamente furono tanti. Lui ogni volta in cui vedeva il pallone re-spinto dai montanti, scuoteva il crapone e sacramentava nel sapido dialetto di frontiera infarcito di termini furlani. Terminò la sta-gione scendendo in campo trentadue volte e mettendo a segno sette reti. Rimase a Rimini per un’unica stagione. La serie C gli andava stretta. Nell’anno successivo fu ceduto al Monza (in serie B). Disputò poi due campionati nella

Reggiana ed infine scese in Sicilia, a Catania in serie A. Carlo Facchin, nella prima gior-nata del campionato 1964-65, allo stadio di San Siro, segnò al 90’ il gol del pareggio contro il Milan. Alla fine del campiona-to Facchin raggiunse il quarto posto nella classifica dei cannonieri con 13 reti. Giocò quindi nel Torino (1966-69), collezionando 69 presenze e 19 gol, nel Lanerossi Vicenza,

nella Reggina e chiuse la carriera nella Lazio. Anche la sua storia come allenatore fu im-portante e ricca di soddisfazioni. Ebbri e molteplici ricordi mi ripropongono le di lui innumerevoli occasioni mancate, la sua incoercibile mala sorte, le fughe irresistibili sulla fascia sinistra ed il suo avviarsi infan-gato e deluso verso gli spogliatoi.

carlo Facchin fu un attaccante bravo quanto sfortunato del Rimini di Lucchi

Sabato 9Basket DNB: Rimini Crabs – SpilimbergoAl Flaminio per i Granchi di coach Paolo Rossi affrotano il fanalino di coda

Calcio a 5 Serie C1: Calcio a 5 Rimini – Aposa F.C.D.Undicesima giornata per la squa-dra di Fallini che prova a risalire dalle parti basse della classifica

Domenica 10Automodellismo: Winter TrophySulla pista riccionese Road Race la gara per categorie 1/8 e 1/10

Domenica 17Calcio Lega Pro 2a Divisione: Rimini – CastiglioneI ragazzi di Osio alla ricerca di punti per restare nelle zone alte di classi-fica

Podismo: Cheursa de bech39a edizione della tradizionale gara santarcangiolese con partenza da piazza Ganganelli e percorsi di 10 km – 8 e 2

a cura di Matteo Ortalli

Agenda

Facchin e Danova, i gemelli del gol del Catania: 27 reti in due nel 1964/65

Storie e personaggi del nostro sport

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14 6 - 19 novembre 2013

Tutti gli uomini liberi, ovunque si trovino, sono cittadini di Berlino.

Come uomo libero, quindi, mi vanto di dire: “Ich bin ein Berliner”

(J. F. Kennedy, 26 giugno 1963)

a cura di claudio costantini

ApRiRe un cAnALe uMAnitARiO euROpeO

gLi iMMigRAti: 232 MiLiOni neL MOndO

pAROLA d’ORdine “RinASciMentO”

Diritto d’asilo per non dimenticare le vittime di Lampedusa

Una risorsa per l’economia di molti paesi

L’Albania ha un nuovo governo di centro sinistra

I tragici eventi di Lampedusa che hanno commosso un mondo intero non devo-no essere solo occasione per dichiarazioni

politiche e dibattiti aridi, ma un momento di presa di coscienza collettiva: c’è gente che trova la morte nella speranza di una vita migliore e il mondo intero, e in primis l’Europa, ha l’obbligo di creare un sistema in grado di dare aiuto a co-loro che soffrono. Non solo a nome della carità cristiana che per tanti, è solo una bandiera, ma perché siamo esseri pensanti.Un canale umanitario che renda possibile il di-ritto d’asilo europeo e la modifica del sistema di gestione dell’immigrazione in Europa sono state le richieste dell’appello di Melting Pot al quale si è unita anche Rimini. Il 4 ottobre si è tenuto davanti alla Prefettura un presidio di solidarietà per le vittime di Lampedusa (pro-mosso dall’associazione Rumori Sinistri) in contemporanea con altre città italiane. Erano presenti molti rifugiati che vivono a Rimini, ma anche molti riminesi, per chiedere di aprire un canale umanitario affinché chi fugge dalla guer-

ra possa chiedere asilo alle istituzioni europee (consolati o altri uffici) in Siria, Libia, Egitto o dove è necessario, senza doversi imbarcare ali-mentando il traffico di persone e il numero dei morti in mare. Il Prefetto di Rimini ha ricevuto una delegazione di manifestanti con l’appello di Melting Pot.

Maurice, Yucuba, Omar, Mussà sono alcuni dei presenti alla manifestazione. Sono tutti ragaz-zi giovani che hanno dovuto affrontare viaggi estenuanti per arrivare in Italia. Dalla Somalia, Ghana, Costa d’Avorio, Mali, chi da solo, chi in-sieme ad altri parenti, ci hanno messo mesi o addirittura anni per arrivare a Lampedusa o in Sicilia. Alcuni purtroppo hanno perso i parenti negli

sbarchi, altri più fortunati, hanno parenti che li aspettano. Sono rifugiati che a Rimini hanno trovato casa e, non tutti purtroppo, lavoro. C’è chi studia per fare l’elettricista, c’è chi ha lavorato in agricoltura, ma adesso si confrontano con la mancanza di lavoro. Il contratto con la Cooperativa che li aiutava è finito e la loro vita è diventata difficile. Per man-giare godono della generosità della chiesa e per dormire si arrangiano come possono, grazie agli amici. Molti pensano di andare via, Mila-no è una delle mete preferite (i parenti e cono-scenti che vi ci vivono potrebbero dare loro una

mano), altri sognano di andare a costruirsi una vita in Germania o in Francia. Malgrado tutte le vicissitudini che devono quotidianamente af-frontare non si arrendono. Sono giovani e han-no molta voglia di fare, i loro sogni non sono stati spazzati via anche se hanno conosciuto ve-ramente il Male: per questo il 4 di ottobre erano presenti per chiedere più attenzione da parte dell’Europa e un diritto di asilo europeo. Piangere i morti purtroppo non serve a nulla, è tempo di agire e di trovare soluzioni che rispet-tino il diritto di asilo di coloro che fuggono dalle guerre, dalla miseria e dalla disperazione.

Secondo l’ONU, gli immigrati nel mondo, at-tualmente, sono 232 milioni ed è un numero sempre in crescita. Normalmente sono perso-ne che provengono da paesi in via di sviluppo e quindi fuggono per bisogni economici. Il 74% degli immigrati sono in età di lavoro, e quindi sono una ricchezza sociale ed econo-mica per il paese ospitante. Inoltre, sono una ricchezza per il loro paese in quanto i rispar-mi degli immigrati spesso vengono investiti nei paesi d’origine. Gli immigrati, quindi, in parte diventano la soluzione di una crisi eco-nomica e sociale nel mondo. Spesso, però, gli

immigrati non hanno un traguardo, una meta finale. Sempre in giro per il mondo, con una valigia piena di sogni svaniti. Con la crisi di oggi, molti immigrati si trovano in grosse dif-ficoltà perchè il lavoro scarseggia. Ritornare nel proprio paese, diventa complesso, poiché, con gli anni che passano all’estero, si sentono immigrati anche nel paese d’origine. Alcuni continuano ad immigrare in paesi più stabili economicamente. Perché l’immigrato sa dove è nato, ma mai dove vivere!

Agron Ceka

Dopo 8 anni di governo del centro-destra, con a capo Sali Berisha, ora l’Albania ha un nuovo governo di centro-sinistra con il Primo Ministro Edi Rama. Il 15 settembre si è insediato il nuovo governo che ha vota-to i primi decreti, come quello di sostituire l’immagine del Presidente della Repubblica negli uffici pubblici con quello del padre del-lo Stato albanese Ismail Bej Vlora - Qemali (colui che ha proclamato l’Indipendenza dell’Albania il 28/11/1912). Inoltre, è stato

decretato il divieto dell’importo dei rifiuti da paesi terzi come l’Italia, ecc. La parola d’ordine del nuovo governo è stato “rinasci-mento” con il motto “Alleanza per un Alba-nia Europea”. Infatti, uno dei traguardi attesi da tempo dall’Albania è quello di far parte nella Comunità Europea. Il sogno che dura 23 anni, dalla caduta del sistema dittatoriale comunista nel 1990.

[email protected]

Associazione Vite in transito

Per il ciclo di incontri “I linguaggi dell’arte, da Bisanzio al Rinascimento”Condotti dall’architetto Donato MonopoliSabato 16 novembre ore 16.30Giotto e Rimini. La scuola riminese del ‘300Museo della Città, Sala dei Cavalieri, via Luigi Tonini 1 – RiminiPartecipazione gratuitaPer iscriversi telefonare al n° 3319471243 o all’indirizzo mail [email protected]

Domenica 17 novembre ore 19,30 Cena con cucina argentina, a cura di socie dell’associazione,  letture di racconti di vita scritti da partecipanti ai laboratori di scrittura autobiografica per e con donne migranti, musica; se-rata interculturale con la collaborazione e in dialogo con la parrocchia di Viserba a mare; per informazioni e prenotazioni per entrambi gli appuntamenti tel 3319471243 o lasciare messag-gio all’indirizzo mail [email protected]

tRAduziOni/TRASLATION

По данным ООН, в настоящее время им-мигранты во всем мире составляют 232 миллиона, и это количесво все возрас-тает. Это, как правило, люди, которые приезжают из развивающихся стран, бегущиe из -за экономических проблем. 74% иммигрантов трудоспособного воз-раста, и, следовательно, они являют-ся социальным и экономическим бо-гатством для принимающей их страны. Кроме того, они являются богатством

Ресурс для экономики многих стран

Иммигранты: 232 миллиона по всему миру

Ma i giovani non perdono la speranza in un futuro migliore

di Raluca Albu

и для своей страны, поскольку их де-нежные сбережения инверстируются в экономику страны их происхождения. Однако, часто иммигранты не имеют конечной цели. Они постоянно скита-ются по всему миру, с чемоданом, пол-ным мечтаний, которые не реализу-ются. Из-за кризиса на сегодняшний день, многие иммигранты сталкивают-ся с большими трудностями из – за не-хватки работы. Вернуться в свою стра-ну становится сложным, так как, живя годами за границей, они чувствуют себя иммигрантами и в своей стране происхождения. И поэтому некоторые продолжают эмигрировать в страны с более стабильной экономикой.

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156 - 19 novembre 2013

Siete pronti? Inizia il conto alla rovescia per l’arrivo della festa più importante della zona. Fiumi di cagnina, fumanti caldarroste e cal-

da polenta: un tripudio di sapori che vi aspetta per San Martino, o meglio, la Fiera dei Becchi, l’atteso appuntamento d’autunno. La stagione per la veri-tà quest’anno ha voluto assomigliare per intero a quella breve “estate” di solito attesa appunto per San Martino. Già spolverate e posizionate sotto l’arco di Piazza Ganganelli, le attente corna, vigili e in attesa di muoversi alla vista del passante ingannato. Cronache dell’800 descrivono la Fiera di San Mar-tino come una sorta di Paese di Cuccagna, per la quantità e la varietà di cibarie cotte, vendute e con-sumate. Anche quest’anno il menù della festa è ricco e vario. In Piazza Ganganelli si gustano i caldi piatti della tradizione e girano i fumanti spiedi con pol-lo e maiale. Novità di quest’anno, i palati saranno alliettati da invitanti proposte di mare: seppia con i piselli, fritto al cartoccio e gnocchetti ai sapori di mare. Sempre presenti e buone in ogni momento, cantarelle alla saba e scrocca denti. E la polenta? Si trova nella Piazzetta del Lavatoio. Ma è la piada, meglio se con salsiccia e cipolle, la vera regina della festa: c’è un po’ dappertutto. L’Arena del Parco ospi-ta, anche quest’anno, la Griglia di Marco Migani, il

maestro riminese delle carni, con asado e chianina, tagliata di mora, trippa con cotechino e fagioli. La fiera è anche un luogo ricco di sorprese, dove si pos-sono scoprire piatti di altre terre, vicine e lontane. Girando qua e là, troverete le cantarelle di una vol-ta, le gauffres del Belgio, le grigliate toscane, la birra artigianale veneta, il porceddu sardo e gli arrostici-ni di Abruzzo, i formaggi e i prodotti del bosco di Umbria e Lazio, i sottoli pugliesi e calabresi. Il tutto innaffiato dalla protagonista della festa: la cagnina, il nostro novello più famoso.Oltre al cibo, sempre presente nella tradizione di San Martino, è la Sagra Nazionale dei Cantastorie

che, con le loro esibizioni semplici ed immediate, i loro racconti ingenui o impegnati, i loro strumenti curiosi e accattivanti, ci riportano agli spettacoli di strada di un tempo, quando la TV non era anco-ra padrona della nostra realtà: erano loro, infatti, i “telegiornali” dell’epoca pre-catodica, spesso più

liberi e irriverenti di tanti di oggi. L’appuntamento è lunedì, dalle 10 alle 12, in Piazza Ganganelli e in Via Battisti, mentre si continua, solo in Piazza, nel pomeriggio dalle 14,30. Sempre sulla scia della cultura e l’amore per il dia-letto romagnolo nasce “Un trèb per San Martoin”, l’appuntamento in Piazza, sotto il tendone eventi, dalle ore 21 sabato 9 novembre. Come una veglia, il “trebbo” – erede romagnolo del magico trivio degli antichi, l’incrocio di tre strade frequentato da fanta-smi, streghe e prostitute, ma anche luogo di incon-tro e scambio per genti diverse – da noi significa un gruppo di persone che si ritrovano per raccontare o ascoltare racconti, poesie, ballate. A San Martino si racconteranno le Fiere e le esistenze di una volta, con le loro gioie e i loro dolori. La Fiera dei Becchi è anche l’occasione per assiste-re all’immancabile Palio della Piada. Gara aperta a tutti, ma con la speranza che partecipino molti gio-vani, il che sarebbe segno di un sicuro futuro per quest’arte semplice e buona. L’appuntamento è per domenica 10 novembre in Piazza Ganganelli, dalle ore 14, allo Stand degli eventi, attrezzato per l’occa-sione come una grande cucina. All’insegna delle tre C che caratterizzano la festa, Corna Cibo e Cultura, quest’ultima offre anche un

interessante appuntamento che arricchisce il baga-glio della memoria storica: la presentazione del vo-lume “Elia Galavotti, la Vita, le Fiere e i Mercati di Santarcangelo”. Il testo contiene una puntuale intro-duzione del professore Dino Mecozzi ed è integrato da una appendice antologica di scritti e notizie ri-guardanti le fiere, i mercati e le feste santarcangiole-si nell’ottocento, nonché, sempre su questi temi, da una ampia e stimolante postfazione di Remo Vigo-relli. Appuntamento alla Sala Il Lavatoio per giovedì 14 novembre alle ore 21.

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Arco di Papa Clemente XIV

P.zza Ganganelli

Chiesa Collegiata

P.zza Balacchi

Torre del Campanone

Piazzetta Galassi

Rocca Malatestiana Via Rocca Malatestiana

TrasporTi pubblici e bus naveTTaDoMenica 10/11: in Fiera in bus Due bus naveTTa GraTis!Anche quest’anno, la Fiera di San Martino organizza il servizio di Bus Navetta per arri-vare in Centro comodamente, lasciando l’au-to fuori dal centro, lontano dal traffico. Come in passato, sono due le linee di Bus Navetta, con parcheggio e trasporto gratuiti. Il primo Bus Navetta collega la Zona Artigianale (Via della Quercia) con il centro città (Via Pedri-gnone). Il servizio funziona domenica 10/11,

dalle ore 09.00 alle 20.00. La frequenza è di 6/8 minuti. Il tragitto è breve: dura dai 6 agli 8 minuti. La seconda linea parte davanti al Cimitero per arrivare poco prima della ro-tonda della COOP. Il servizio funziona dome-nica 10/11, dalle ore 09.00 alle 19.00. La fre-quenza è di 7/9 minuti. Anche questo tragitto è molto breve: dura circa 4 minuti. i TrasporTi pubbliciPer la Fiera, il Capolinea della linea 9 viene spostato:- venerdì 8 novembre, in Via Pascoli, a lato

della Biblioteca;- da sabato 9 a lunedì 11 novembre: alla Sta-

zione FFSS; la fermata più vicina al centro è in Via Emilia - Braschi, vicino all’incro-cio con Via Mazzini;

Anche le fermate delle altre Linee, che di norma passano in Centro, per la Fiera sono spostate:- venerdì 8 novembre, in Via Pascoli, a lato

della Biblioteca;- dal 9 all’11 novembre: sulla Via Braschi/

Emilia, vicino all’incrocio con Via Mazzini.

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poliZia MunicipaleVia A. Costa, 28 - Tel. 0541 624361

i.a.T.uFFicio inForMaZioni TurisTicHepro loco Di sanTarcanGeloVia Battisti, 5 - Tel. 0541 624270www.iatsantarcangelo.com

urpUfficio Relazioni con il PubblicoPiazza Ganganelli, 1Tel. 0541 356356

il coMMercio

casa roMaGnaPiazza Ganganelli9a Mostra Mercato dei prodotti del territorio romagnolo

la casa Dell’auTunnoPiazza Marini28ª Mostra Mercato dell’Alimentazione Tipica delle Regioni Italiane

aMbulanTi in FieraVie e Piazze del CentroBancarelle per tutti i gusti

arTiGianaToPortici ComunaliMostra Mercato di Artigianato e Curiosità

caMpionariaCortile Comunale - Via CavallottiPiazza GramsciProdotti e servizi, per la casa e la persona. Autosaloni.

l’aGricolaPiazzale FrancoliniEsposizione di trattori, impianti per l’agricoltura, attrezzature per l’edilizia. Veicoli commerciali.

la sca-luveriaScalinata di Via Saffi Caldarroste, dolci, golosità

porTo FrancoVie: Battisti, Saffi, Massani, Piazza Balacchi28° Mercatino delle cose vecchie e dell’artigianato

le osTerie

piazza MarconiosTeria Di san MarTinoLa grande casa della piadina

piazza GanganelliosTeria roMaGnolaPiatti tipici della tradizioneil GirarrosToPolli e maiale allo spiedola casa Del conTaDinoMangiari ruspanti d’una voltala baracca - l’ulTiMa spiaGGiaCucina di mareFaTToria il MonTe

I sani cibi della campagnaArena del Campo della Fierala GriGlia Di Marco Mi-GaniAsado argentino, carni romagnole,trippa, fagioli e cotiche, spiedini di mora

piazzetta del lavatoioosTeria Dei Mulini

piazzetta Molari la boTTe Il buon vino della Cantina Batti-stini

via De bosisosTeria ToscanaLa grigliata delle carniil porceDDu sarDoSpecialità sarde arrosTicini abruZZesIPiccoli spiedi di carne ovina

via De GarattonisaiGiGalletto allo spiedo

piazzale balacchi osTeria Dei baloccHiCibo ed allegria

speTTacoli e culTura

Dal 27/10 al 10/11 – ore 21SupercinemaalberT- oneRassegna cinematografica dedicata ad Alberto SordiA cura di San Marino Film Fe-stival

Venerdì 8 novembre – ore 21Supercinemain principio la parola?Conferenza di Vito Mancuso A cura del Lions Club Rubicone

9 e 10 novembre - ore 10, 15, 17Museo del BottoneMoZarT e cleMenTe ivRacconto di Giorgio Gallavotti. In occasione del centenario ver-diano

Sabato 9 novembre ore 16 Piazza Ganganelli la baMbola Della GioiaSpettacolo di animazione con pupazzi Compagnia Punam. A cura della Fiera

Speciale Fiera di San Martino

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Sabato 9 novembre ore 17Collina dei Poeti la roMaGna Dei conTaDi-ni 1923 - 1931Presentazione del libro fotografi-co di Paul Scheuermeier A cura del Museo Etnografico In collaborazione con la Collina dei Poeti

Sabato 9 novembre ore 21Piazza Ganganelli un Treb par san MarToin Veglia con i poeti dialettali Dedicata a Rino Salvi

Dal 9 all’11 novembre – ore 10/22Via Don Minzoni, 40binari I binari dell’arte per San MartinoMostra a cura di Seven Ars di Ti-ziano CorbelliInaugurazione sabato 9/11 ore 18

Lunedì 11 novembre - ore 10 e 14.30Piazza Ganganelli e Via Battisti 45ª saGra naZionale Dei canTasTorie Dedicata a Piazza Marino Poeta Contadino - In collaborazione con A.I.CA. e Banca Malatestiana

Mercoledì 13 novembre - ore 11/16 Collina dei Poeti il Museo naZionale Dell’aGricolTuraConvention nazionale per Expo 2015Partecipazione ad invitoA cura di Fo.Cu.S e Museo Etno-grafico In collaborazione con la Collina dei Poeti

Giovedì 14 novembre - ore 21 Il Lavatoio elia GallavoTTi: la viTa,Fiere e MercaTi Di sanTarcanGeloPresentazione del libro prodottoda Biblioteca e Pro Loco

Domenica 17 novembre – ore 16.30LavatoiosTorie D’incanTesiMoSpettacolo di burattini con il Tea-tro del MolinoA cura della Casa dei Burattini

alTri inconTri

Mercoledì 6 novembre - ore 16.30Collina dei PoetiMerenDa Di una volTaPer gl’iscritti al Pam ClubA cura del Museo Etnografico e Collina dei Poeti

Giovedì 7 novembre – ore 21Ristorante L’Arcangelosua eccellenZa lo sQuacQueroneDegustazione guidata a prenota-zioneA cura di Girometti Formaggi

Giovedì 7 novembre – ore 21Biblioteca Comunale consuMaTori consape-voliDetergenti e cosmetici bioA cura del Gruppo Acquisti So-lidali

Dal 9 all’11 novembreOrari: 9,30/12,30 - 14,30/19,30 Via della Costa, 11 il Museo Del boTTonePercorsi a tema e visite guidateA cura di Giorgio Gallavotti

Dal 9 all’11 novembre Piazzale Francolini i piccoli TraTTori cre-sconoMostra ed animazioni di modelli-smo agricoloA cura di Riccardo Domeniconi

Dal 9 all’11 novembre Piazza della Collegiata, Piazza Ganganelli, Via Garibaldila Fiera Delle soliDarie-Ta’Iniziative e stand delle Associa-zioni del Volontariato

Domenica 11 novembre - ore 14 Piazza Ganganelli 16° palio Della piaDina Organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con Fiera di San Martino e Banca Malatestiana

Domenica 17 novembre - ore 8Piazza Ganganelli 39ª cHeursa Di becA cura della Società Sportiva Rimini Nord di Santarcangelo

la Fiera Di san MarTinoSabato 9 novembre - dalle ore 8.30 alle 22Domenica 10 novembre - dalle ore 8.30 alle 22Lunedì 11 novembre - dalle ore 8.30 alle 22

l’anTepriMaosterie e settori specializzativenerdì 8 novembre - dalle ore 18 alle 22

Vi aspettiamo al nostro stand

alla Fiera!

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18 6 - 19 novembre [email protected]

Speciale Fiera di San Martino

I CantaStorIe e PIazza MarIno Nel giorno di San Martino si svolge a Santarcangelo la tradizionale Sagra Nazionale dei Cantastorie. Questa è la 45a edizione, 28a per Santarcangelo. Gli ospiti di quest’anno, sono come sempre di re-gioni diverse. Da Modena e Bologna, arrivano Dina Boldrini con il figlio Gianni Molinari e Giuliano Piazza, un trio che continua la tradizione di due storiche famiglie d’arte. Giuliano ha da poco festeggiato a Bologna il ventennale della scomparsa del padre, l’in-dimenticabile “Piazza Marino, poeta contadino”, presente a Santar-cangelo per diverse edizioni della Sagra. A Marino Piazza (1909-1993) è dedicata la Sagra di quest’anno.Dalla Maremma torna Mauro Chechi di Grosseto che canta ed im-provvisa in ottava rima, un’arte antica di secoli, accompagnandosi con chitarra ed organetto. Viene dalla Toscana ma è originario del Piemonte Felice Pantone, cantastorie swing, funambolo di stru-menti inusuali e narratore di storie surreali. Padano verace, del Po mantovano, è Weiner Mazza, grande intrattenitore ed organizzato-re culturale. Dalle valli bergamasche scende Sandra Boninelli con canti d’impegno sociale. Completa il programma una new entry: Otello Perazzoli, cantastorie veronese, grande esperto di ‘toroto-tela’, strumento a corda, rudimentale ma affascinante, costruito a partire da una zucca.I Cantastorie si esibiscono lunedì 11, dalle 10 alle 12, in Piazza Ganganelli ed in Via Battisti; si continua, solo in Piazza, nel pome-riggio dalle 14.30. La Sagra è organizzata in collaborazione con l’AICA - Lorenzo De Antiquis e con il contributo della Banca Malatestiana.

Un trebbo Per Il dIalettoOtto poeti e scrittori di Santarcangelo e dintorni si ritrovano in Piazza sabato 9 novembre alle ore 21, sotto la tenda destinata agli eventi, per fare “Un Trèb par San Martoin”. Trebbo è una parola an-tica, usata anche dai cantastorie, per definire un gruppo di persone che si ritrovano per raccontare o ascoltare. Come una Veglia, in-somma. Sono autori di età, stili, contenuti diversi. Alcuni sono già affermati, hanno pubblicato uno o molti libri, altri sono emergenti.

Tutti, però sono accomunati dall’amore per il dialetto romagnolo. A proposito, è dialetto o dialetti? Si può dire che il dialetto è una lingua, se cambia tra Contrade e Borgo, tra città e campagna? Par-liamone. Ogni poeta leggerà alcuni suoi componimenti che raccontano la Fiera, la vita di una volta, aneddoti ed atmosfere che ricostruisco-no un panorama della memoria. Partecipano: Germana Borgini, Gilberto Bugli, Lidiana Fabbri, Sergio Lepri, Dauro Pazzini, Stefa-no Stargiotti, Annalisa Teodorani. Ospite d’onore è Gianni Fucci, decano dei poeti dialettali. Presenta Marco Giorgi che leggerà an-che un brano di Rino Salvi, il Maestro da poco scomparso, a cui è

dedicata l’intera serata. Sono invitati tutti gli amanti del dialetto e delle tradizioni.

Il PalIo deI tre PreMITorna il Palio della Piada giunto alla 16a Edizione: la simpatica iniziativa è nata infatti nel 1998 con lo scopo di mantenere viva la tradizione di questo autentico gioiello della tradizione gastronomi-ca romagnola. La gara perciò sarà il banco di prova per riscoprire questa tipicità locale che cambia ingredienti, sapore e spessore di paese in paese, di casa in casa. Il Palio è aperto a tutti, ma la spe-ranza è che partecipino molti giovani: sono loro infatti l’anello di trasmissione verso il futuro di quest’arte semplice e buona. Ai gio-vani è dedicata una sezione di concorrenti con un premio specifico. Il Palio, quest’anno, prevede altre due sezioni: la sfida tra le frazioni della città e la disfida tra le Pro Loco della Valmarecchia. Vinca il migliore! L’appuntamento è per domenica 10 novembre in Piazza Ganganelli, dalle ore 14, allo Stand degli eventi, attrezzato per l’occasione come una grande cucina. Trenta persone si danno appuntamento munite del solo matterello e di tanta voglia di allegria. Una seriosissima giuria assaggia e decreta chi ha preparato la miglior piada dell’an-no. Sono previsti omaggi a tutti i partecipanti ed ambiti trofei ai vincitori. Anche quest’anno il Palio è sponsorizzato dalla Banca Malatestiana.Per informazioni e prenotazioni (aperte fino al 9/11) rivolgersi alla Pro Loco, aperta tutti i giorni, tel. 0541/624.270 - [email protected].

l MUSeo In CollInaIn occasione della Fiera, il Museo Etnografico degli Usi e Costu-mi di Romagna (Fondazione Fo.Cu.S) si trasferisce alla Collina dei Poeti, l’Azienda agricola appena fuori città. Dal 4 al 17 novembre propone La Romagna dei Contadini, un programma d’iniziative culturali ed enogastronomiche dedicate al recupero della memoria del lavoro agricolo. Per due settimane viene allestita una piccola mostra di attrezzi agricoli d’epoca, visitabili dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Sabato 9 alle 17 si presenta il libro “Paul Sheuermeier. La Romagna dei Contadini 1923 - 1931”, una raccolta d’inediti fotografici scatta-ti in diverse località della nostra regione dallo studioso svizzero tra le due guerre. L’opera è stata curata dal Museo ed edita da Mandra-gora Editore. Al termine: ‘aperitivo contadino’.Mercoledì 13, dalle 11 alle 16, si svolge un importante incontro ad invito. Si tratta di una Convention Nazionale, organizzata dal Mu-seo e da Fo.Cu.S.. Con i delegati delle regioni italiane si lavorerà per realizzare un Museo Nazionale dell’Agricoltura per l’Expo 2015.

Per I baMbInI La Fiera fa tornare tutti un po’ bambini: con le sue atmosfere di una volta, suscita ricordi infantili. Per questo la Fiera dedica al-cune iniziative proprio ai bambini. Si inizia martedì 5 novembre, al pomeriggio, con la Festa del Bambino al Luna Park. Centinaia di bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni si troveranno al Luna Park, stimolati dai biglietti agevolati, per sperimentare vecchie e nuove attrazioni. La Festa è organizzata dalla Fiera in collaborazione con gli operatori dello spettacolo viaggiante.Mercoledì 6, alle 16.30, il Museo e la Collina dei Poeti invitano gli iscritti al Club dei Piccoli Amici dei Musei ad una ‘Merenda di una volta’. Per prenotazioni: tel. 0541/620.042.Sabato 9, alle 16 in Piazza Ganganelli, la Fiera organizza lo spetta-colo ‘La Bambola della Gioia’ della compagnia Punam, con Cristia-na Ardito e Lia Clima: una favola suggestiva e avventurosa, raccon-tata da pupazzi e marionette.

Una MorbIda eCCellenzaLa Romagna vanta, tra i suoi prodotti tipici, una morbida squisitez-za, particolarmente adatta a sciogliersi nell’abbraccio con la calda piadina: è lo squacquerone, la cui eccellenza è stata da poco ricono-sciuta con la concessione della D.O.P. ottenuta il 25 luglio 2012. Si parla di questo formaggio fresco con un esperto, giovedì 7 novem-bre, alle 21 presso il Ristorante L’Arcangelo, nell’incontro intitolato “Sua Eccellenza lo Squacquerone”. Seguono assaggi e golosi abbi-namenti. Organizza lo staff della bottega Girometti Formaggi, in collaborazione con la Fiera. Posti limitati, prenotazioni in bottega.

I bInarI dell’arteSeven Ars di Tiziano Corbelli organizza, in occasione della Fiera, una collettiva di artisti emergenti del territorio. S’intitola “Binari - I binari dell’arte in mostra per San Martino”. Espongono gli artisti: Maria Cristina Ballestracci, Francesco Grillo e Dacia Manto.La Mostra viene allestita nella saletta espositiva di Via Don Min-zoni, 40 e sarà inaugurata sabato 9 alle ore 18. Rimarrà aperta sino all’11 novembre, dalle 10 alle 22.

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196 - 19 novembre 2013

Così la Bioginnastica® accompagna la nascita

“Conoscenza e consapevolezza”.Inspira-espira, inspira-espira, inspira-espira...

Sembra così facile, lo facciamo continuamente, ep-pure... eppure non siamo in grado di rilassarci solo ascoltando il nostro respiro... eppure, dobbiamo imparare, conoscere, sapere come “usare” il respi-ro, dobbiamo imparare a rilassare il nostro corpo e allenarlo per renderlo fluido, elastico, pronto ad assecondare quel meraviglioso quanto duro evento che è il parto. Cosa faccio? Mi fido del mio istinto? Mi lascio an-dare? C’è un modo giusto e uno sbagliato di gestire il parto?Posso imparare sia nel corpo (consapevolezza) che nella mente (conoscenza).

“Conoscenza e consapevolezza”.Sto facendo bene? Questo lo posso mangiare? Cosa succederà durante il travaglio? Il bambino è nato, piange... quante pipì deve fare? quante volte lo devo allattare? Dorme con me, lo sto viziando?

Ho paure, ho dei dubbi... “il parto è la cosa più na-turale che ci sia”, “il parto è la cosa peggiore che mi sia capitata”, a chi credo?Quando devo ascoltare il mio istinto, il mio “esse-re” madre e quando la ragione, il mio “fare” la ma-dre ... e questa conoscenza, questo sapere chi me lo da? Dove si “impara” a diventare mamme?

“Conoscenza e consapevolezza”.Accompagnare una donna, durante la sua gravi-danza, a diventare mamma, vuol dire aiutarla a fare un percorso di conoscenza e di consapevolezza e per questo motivo abbiamo unito il lavoro di due figure professionali:L’Ostetrica (conoscenza) in grado di dare tutte le informazioni vere e reali ad di là di preconcetti, pregiudizi e luoghi comuni, in modo che la futura mamma sia pronta a gestire le diverse situazioni che si possono venire a creare dal pre al post parto fino ai primi mesi di vita dal bambino.L’istruttore di Bioginnatica (consapevolezza) in grado di preparare il corpo ad affrontare al meglio

tutto il periodo di “attesa” partendo già dalle prime settimane dal concepimento, aiutando le mamme a prevenire tensioni e dolori muscolari che spesso accompagnano questo periodo, (lombalgie, scia-talgie, pubalgie, gonfiori...). Con la Bioginnastica la muscolatura diventa più elastica e fluida, la postura

ritrova un nuovo equilibrio, attraverso il respiro la donna impara a rilassarsi, a lasciarsi andare e a sviluppare quella capacità di ascolto, di contatto, di attenzione e relazione che le permette di “sen-tire” se stessa ed entrare in sintonia con il proprio bambino.

Corso Pre-Parto8 lezioni settimanali di 2 ore circa - equamente di-vise tra teoria e praticaNella teoria si affrontano tutte le tematiche ri-guardanti i cambiamenti che stanno avvenendo e avverranno nella futura mamma e nella sua vita: dai cambiamenti fisici e fisiologici della mamma fino all’allattamento e al primo periodo di vita del

bambino. Nella pratica si ascolta il proprio cor-po, le sue tensioni e i suoi cambiamenti e si la-vora su di esso con la Bioginnastica, imparando ad ascoltarlo, percepirlo, rilassarlo e rispettarlo, sciogliendo ed allentando tutte le tensioni psico-fisiche, ma, soprattutto, impariamo a respirare ab-bandonandoci a quella fantastica avventura che è il mettere al mondo una nuova vita.

In questa meravigliosa frase, ritroviamo tutto il senso del nostro lavoro:“Se avete capito cos’è lasciarsi andare,l’abbandono,se tutto nel vostro corpo è aperto, libero, disteso e, particolarmente, la bocca, la gola le mani, gli occhi, allora non dovete fare proprio niente.Se non lasciare fare, lasciare nascere il bambino.

Basta non fare opposizione, non spaventarsi, né irritarsi della forza, della frenesia che il bambino mette a voler nascere.Infine, supremo sacrificio, abnegazione totale, biso-gna dirgli dentro di sé sì, lasciami.La vita, la tua vita è là, davanti a te.Prendila.”

Frederick Leboyer

Corso Per le CoPPie 5 serate - Ge-ni-to-ri! Quello che sta per nascere, non è “nostro” figlio, siamo noi che stiamo per diventare i “suoi” geni-tori... e questo durerà per tutta la vita!Vi sembra un cambiamento da poco? Ci sentia-mo pronti per affrontarlo? Come? Anche il bab-bo? Ma non era una cosa che riguardava solo le donne?Un altro corso teorico e pratico.

Nella teoria affronteremo il diventare genitori, dalla preparazione al parto, toccando le stesse te-matiche del corso pre-parto ma approfondendole nella dinamica della vita di coppia, nei cambia-menti, nell’impatto del nascituro sulla famiglia e vedremo come il futuro babbo può partecipare per tutto il periodo della gravidanza, al parto e alla “nuova” vita di famiglia.Nella pratica condivideremo l’ascolto e il contat-to reciproco, e soprattutto, i futuri padri, impa-

reranno a massaggiare e a prendersi cura della propria compagna in modo da aiutarla durante la fase del travaglio e del parto con quelle due sem-plici cose che quando ci sono fanno la differenza: la presenza e il respiro.E nel vostro “primo passo” da genitori non sarete lasciati soli ma, una volta nato il bambino, l’oste-trica verrà a trovarvi a casa per aiutarvi nell’allat-tamento e nel primo bagnetto.

sostegno all’allattamento4 incontri settimanali - E’ nato! La nostra vita è cambiata, ci svegliamo ogni 3 ore per allattare, ci sentiamo stanche e affiorano le prime ansie e preoccupazioni… E’ il momento di rivedersi, di rincontrarsi, di fugare le paure, di dare rispose ai mille dubbi e domande che abbia-mo in testa... e di cominciare a risentire il corpo come nostro e non solo in funzione di quel picco-lo esserino che sembra ne sia diventato il padro-ne... è il momento di rioccuparci di noi: fermarci, rilassarci, ricominciare ad allentare quelle tensio-ni psico-fisiche che dal giorno del parto, abbiamo caricato sul nostro corpo.

E poi?E poi potremmo imparare a massaggiare il nostro bambino e quando arriverà il momento dello svezzamento saremo pronti ad assistervi con i corsi tenuti dalla naturopata Antonella Baldazzi.

Ad accompagnarti saranno:

Daniela Fabbri - Insegnante di Educazione fisica, specializzata in ginnastica posturale metodo Bio-

ginnastica e mamma di una splendida bimba.Francesca Gotti - Ostetrica e madre di due figli. Si è appassionata al mondo della maternità con la nascita della sua prima figlia nel 2002.

Svolge frequenza volontaria gratuita presso l’Ospe-dale Infermi di Rimini. Conduce privatamente corsi di preparazione al parto per la donna e per la cop-pia, corsi post-partum e di sostegno all’allattamento,

corsi di massaggio neonatale (A.I.M.I.); segue gli al-lattamenti a domicilio fornendo supporto e consigli pratici alle donne che desiderano allattare, ma che hanno incontrato qualche difficoltà.

Informazione pubblicitaria

LA tuA gRAVidAnzA, iL nOStRO SOStegnO

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20 6 - 19 novembre [email protected]

dibattiti, presentazioni di libri e incontri con esperti

cOMBAtteRe LA BRutALitÀ cOn L’educAziOne e LA cOnOScenzA

Moltissime sono le iniziative in pro-gramma per celebrare il 25 novem-bre, data simbolo della violenza su

tutte le donne del mondo. Obiettivo, puntare i riflettori su di un problema allarmante che in Italia ha i numeri di una strage: un omicidio ogni due giorni per mano maschile nella cer-chia affettiva delle mura domestiche.A Rimini la violenza si combatte anche attraver-so l’educazione e la conoscenza. Tutti i venerdì pomeriggio dall’8 novembre al 6 dicembre nelle Sale Antiche della Biblioteca c’è “Parla con lei: dialoghi con le autrici. Sapienza contro violen-za”, in collaborazione con la Casa delle Donne, la Biblioteca civica e il Comitato provinciale A.N.P.I. Si parte venerdì 8: alle 17.30 Maria Giuseppina Muzzarelli presenterà il suo libro “Nelle mani delle donne. Nutrire, guarire, av-velenare dal Medioevo a oggi”. Venerdì 15, alle 17.30, Caterina Botti interviene sul suo testo “Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana”. Si prosegue il 22 novembre alle 18: Laura Balbo, Giuliana Chiaretti e Anna Fabbri-ni presentano il volume “Imparare, sbagliare, vivere. Storie di lifelong learning”, a cura di Lau-ra Balbo. Venerdì 29 Letizia Mencarini parla di

“Valorizzare le donne conviene. Ruoli di genere nell’economia italiana” di D. Del Boca, L. Men-carini, S. Pasqua. Venerdì 6 dicembre Marisa Ombra presenta “Libere sempre. Una ragazza della Resistenza a una ragazza di oggi”. I testi presentati verranno donati alla Biblioteca Gam-balunga di Rimini ed entreranno a fare parte del Fondo Dominars, nato su progetto del Centro documentazione donna nel 1988, che attual-mente viene incrementato grazie al contributo della Casa delle donne di Rimini. Appuntamen-ti in biblioteca anche a Bellaria con l’iniziativa “4 incontri alla pari. Pomeriggi per sfatare un tabù”, in programma per sabato 9, 16, 23 e 30 novembre alle 16.30 alla Biblioteca Comunale. Aprirà la rassegna la missionaria laica Sara Fo-schi che presenterà gli appuntamenti e parlerà della tratta dei bambini e delle donne in Italia e all’estero. Sabato 16, in collaborazione l’Associa-zione Rompi il Silenzio, l’incontro “Uscire dalla violenza. Si può?”, con dimostrazioni di difesa personale. Sabato 23, letture a tema in collabo-razione con l’Associazione Momento d’Ascolto, con Lelia Serra, i Carabinieri di Rimini e la psi-cologa Arianna Piermarini. Si chiude il 30 no-vembre con la dottoressa Marilena Scarpellini,

che presenterà il “Progetto Benessere donna, l’importanza di una buona prevenzione”. Du-rante tutti gli appuntamenti ci saranno momen-ti di intrattenimento per bambini. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con le associazioni ‘Officina delle Idee per Bellaria Igea Marina’, il Coman-do provinciale dei Carabinieri, “Posto delle fra-gole”, con la partecipazione delle associazioni “Momento d’ascolto” e “Rompi il silenzio” e il Patrocinio della Provincia di Rimini. In occasione della Giornata contro la Violenza alle donne, lunedì 11 novembre, alle ore 18,30 CNA organizza un incontro sul tema della vio-lenza, sulla normativa sullo stalking e repres-sione della violenza contro le donne, a cura della Dott.ssa Claudia Ditano, psicoterapeuta; dell’Avv. Giovanna Ollà, Presidente Ordine de-gli avvocati di Rimini e della Dott.ssa. Enrica Bonini, Dirigente della Divisione Polizia Anti-crimine della Questura di Rimini.SALA B c/o CNA Provinciale, Via Caduti di Marzabotto, 34 – Rimini - tel 0541 7777510. Si prega di confermare la presenza telefonando al 0541 760288 o scrivendo a [email protected]

inserto di a cura di Maria Luisa Bertolini

Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini - tel. 0541 780332 [email protected] www.chiamamicitta.net 6 - 19 novembre 2013 Anno XXIV n. 722

gRAtiS A cASA tuA e nei diSpenSeR

gli appuntamenti in biblioteca in occasione del 25 novembre, la giornata dedicata a tutte le donne che hanno conosciuto la violenza fra le mura domestiche

Piazzale Tosi , 447923 - Rimini (RN)

Tel. 0541 760288 - cell. 320 [email protected]

www.cnarimini.it

A Riccione si sviluppa ulteriormente l’iniziativa “Prendimi, leggimi e fammi girare” in collabora-zione tra l’Azienda USL di Rimini e il Comune di Riccione. Già nel 2007 la Biblioteca comunale, accogliendo la richiesta del dottor Luigi Lazzari Agli, Direttore dell’Unità Operativa di Pneumo-logia dell’Azienda USL, ha avviato un proget-to di promozione e circolazione della lettura all’interno dell’Ospedale Ceccarini con l’inten-to di migliorare i tempi d’attesa di pazienti e famigliari che si recano presso la struttura. Nel corso di questi anni, l’espositore messo a disposizione nel reparto è stato regolarmente fornito con opuscoli e brani. Il servizio offre la possibilità, quando ci si siede in una sala d’aspetto, di leggere qualcosa, per ingannare l’attesa, distogliere la mente, per qualche at-timo dalle preoccupazioni. Per questo motivo l’idea di coinvolgere nell’iniziativa altri reparti dell’ospedale è stata accolta con entusiasmo e gratitudine dall’Azienda USL, collocando nove contenitori nelle sale d’aspetto. “Prendimi, leg-gimi e fammi girare” ha lo scopo di far circolare il contenuto dei libri: il lettore potrà portarsi a casa il libro per completare la lettura e poi ri-portarlo in ospedale. In pratica il servizio fun-ziona come quello della biblioteca, ma senza iscrizioni o schede di prestito e riconsegna.

A Riccione i libri della Biblioteca in ospedale

pRendiMi LeggiMi e FAMMi giRARe

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216 - 19 novembre 2013 [email protected]

L’igiene nelle strutture pubbliche è sinonimo di rispetto, decoro, educazione civile. Grazie alla lun-

ga esperienza nei servizi di pulizia ordina-ria e periodica presso Comuni, Province, Regioni, Prefetture, Questure, Comandi dei Carabinieri, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Ministero dei Trasporti e della Navigazione, Ministero del Tesoro, Strutture Sanitarie, Enti pre-videnziali ed Assistenziali, Eco Service è ai primi posti in Italia come professiona-lità e trasparenza. I settori di competenza dell’azienda riminese sono molteplici.

Il servizio cleaning rende visibile da su-bito un notevole miglioramento degli standard qualitativi grazie agli interven-ti di ripristino iniziali, ordinari, periodici, a tutte le strutture ed apparecchiature, al trattamento di pavimenti di qualsiasi na-tura, vetri, infissi e vetrate, all’igienizza-zione di filtri dei sistemi di riscaldamento, condizionamento e di tutte le superfici, ai trattamenti antibatterici ed igienizzanti negli ambienti che ospitano servizi igie-nici e sanitari. Comparti che richiedono grande competenza, impegno e profes-

sionalità sono l’agro-alimentare, il sa-nitario e le grandi strutture come come palazzetti, piscine, palestre, centri di riabilitazione dove vengono richiesti in-terventi straordinari e di mantenimento quotidiano. L’elaborazione di piani perso-nalizzati e l’adempimento di tutte le pro-cedure in ottemperanza con le disposi-zioni di legge in vigore pongono ai primi posti in Italia l’azienda.Tra le numerose prestazioni viene rivolta molta attenzione ai servizi completi nel-le strutture alberghiere. Pulizia e igie-nizzazione giornaliera delle camere, trat-

tamenti periodici approfonditi, fornitura di prodotti e attrezzature per la pulizia, gestione contabile del magazzino e note di carico e scarico per biancheria e mini-bar. Tra i servizi è garantita la possibilità di lavaggio ed igienizzazione di stoviglie, tegami, interventi di piccola manutenzio-ne, personale per lo spostamento bagagli e per la gestione di tutti gli aspetti pratici all’interno della struttura.Il committente potrà toccare con mano la professionalità, la competenza il rap-porto qualità/prezzo dei servizi offerti.

In ogni sezione si opera con rigorosa ri-cerca del personale, con impegno costan-te nella formazione. L’impiego di prodotti di altissima qualità dotati di un elevato potere igienizzante e disinfettante, le tecniche di pulizia all’avanguardia e una gradevole profumazione negli ambienti, sono sempre assicurati da professionisti seri e competenti. Si parte da un’attenta analisi delle carat-teristiche del luogo, delle risorse umane e delle esigenze specifiche per rivitalizzare un servizio che spesso non è in grado di soddisfare esigenze di igiene e decoro. Il

settore, è sicuramente uno dei più impe-gnativi nella gestione del cleaning e solo una lunga esperienza specifica ed un con-tinuo aggiornamento con le nuove fron-tiere dell’igienizzazione e delle leggi in vigore possono dare all’acquirente la sicu-rezza di affidare un’attività così delicata e di responsabilità a terzi.

Per informazioniNUMERO VERDE 800.68.16.68Eco Service Srl Via Capriolo, 5 - RiminiTel.0541/753009

13Per lei: Servizio di accompagnamento

ed inclusione socialeper donne in difficoltà

Per appuntamenti Tel. 0541/363989Piazzale Bornaccini, 1 - Rimini

(3° piano)Ufficio Pari Opportunitàdella Provincia di Rimini

per info www.provincia.rimini.it (Pari Opportunità)

Provincia di Rimini

igiene e ambiente

Settori che richiededono competenza e professionalità

L’iMpORtAnzA deLLe puLizie ciViLi e induStRiALi

iL tAccuinO ROSA

Domenica 10 e 17 novembre, Talamel-lo torna capitale del formaggio di fossa, con una kermesse dedicata al prodotto che riposa e matura in cavità ottenute nel banco di roccia arenaria su cui è sorto il paese stesso (il nome infatti deriva dal greco thalamos, cioè ambiente coperto con volta, camera nuziale). Dopo tre mesi di stagionatura è pronto per essere consu-mato. Il nome “Ambra di Talamello” si deve al poeta Tonino Guerra, che riscoprì que-sta squisitezza nella sua ricerca dei sapori perduti. L’usanza di mettere il formaggio nelle fos-se non nasce con intento culinario: tutto il procedimento pare risalga al medioevo, quando gli allevatori della zona dovevano nascondere i loro formaggi ai predoni e agli esattori più fiscali; utilizzando le fosse granarie, in uso da tempi antichissimi, ci si rese conto che le forme potevano essere conservate a lungo senza che si seccasse-ro eccessivamente. A Talamello è ancora viva la tradizione di un’unica infossatura annua, effettuata nel mese di agosto, e della relativa sfossatura a novembre. Ogni anno il Comune, in collaborazione con il Consorzio di tutela e valorizzazione del formaggio di fossa del Montefeltro, dedica due fine settimana all’Ambra di Talamello. Il borgo nel cuore del Monte-feltro, presenta una fiera ricca di eventi e degustazioni, con gemellaggi gastrono-mici con altre produzioni tipiche regionali italiane. Negli stand gestiti dalla Pro Loco, oltre che nei ristoranti del centro, si troveran-no appetitosi e originali menù a base di formaggio di fossa. Incontri, conferenze e spettacoli arricchiranno come di consueto le giornate della fiera. Tutte le domeniche degustazione del’Ambra di Talamello con i vini gemellati a cura dei sommelier del Montefeltro presso la fossa “Gig ad Tachi”. Per Informazioni - Tel: 0541 920036.

L’AMBRA di tALAMeLLO tORnA SuLLe

nOStRe tAVOLeil 10 e 17 novembre

l’appuntamento con il formaggio di fossa

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22 6 - 19 novembre 2013

Quando i pasti sono un momento di aggregazione

dOLcezzA MiA

La ricetta da preparare con i vostri figli di Roberto Rinaldini

iL ciBO degLi dei e i MuFFin ALLA BAnAnA

“Il cioccolato è materia viva, ha il suo linguaggio interiore. Solo quando si sente oggetto di intima

attenzione, e solo allora, esso cessa di am-maliar la gola e si mette a dialogare con i sensi”, scriveva nel Settecento il naturalista Alexander Von Humboldt.Questa settimana il protagonista è il cioc-colato, che fino al 10 novembre sarà lo spe-cial guest nelle pasticcerie Rinaldini e in tutti gli shop omonimi. Dieci giorni dedi-cati al cibo degli Dei con le irresistibili pro-poste di altrettante monoporzioni selezio-nate dalla Chocolate Top Ten Dessert, sette nuovi MacaRAL® Nicole Passion, Choco-late Edition - tra cui un macaron al cioc-colato fondente 90% Ecuador – e, dulcis in fundo, la nuova collezione Choco-Color, le deliziose ed esclusive praline arcobaleno. Come resistere alle numerose virtù del cioccolato? Le proprietà antiossidanti, la capacità di migliorare l’umore sono solo alcune delle caratteristiche dei semi del cacao. Il profumo, la dolcezza e la magia del cacao delizieranno il magico momento di aggregazione culinaria in famiglia nella preparazione del dolce della settimana: i Muffins alle banane e cioccolato.I muffins sono un dolce apprezzato a livello internazionale che nasconde delle origini bizzarre. Originariamente, infatti, veni-vano preparati e consumati dai domestici dell’alta società dell’Inghilterra vittoriana. Inizialmente, il fornaio di famiglia prepa-rava, ad uso e consumo esclusivo della ser-vitù, dei muffins utilizzando il pane rima-sto dal giorno prima e i ritagli di impasto dei biscotti, il tutto lavorato con delle pata-te schiacciate. L’impasto veniva fritto su di una piastra trasformandolo in muffins leg-geri e allo stesso tempo croccanti. La bontà

del preparato venne presto scoperta dai padroni di casa e, via via, da tutte le classi sociali dell’epoca, diventando il dolce preferito per l’ora del tè.

MUFFIN ALLE BANANE E CIOC-COLATOIngredienti: 230 gr di farina, 20 gr di cacao, 125 gr di burro, 125 gr di zuc-chero, 2 uova, 250 gr di polpa di banane frullata, 5 gocce di succo di limone, 12 gr di lievito chimico, 1/2 cucchiaino di bicarbonato, una bustina di vanillina, 100 ml di latte.Procedimento: iniziate facendo am-morbidire il burro a temperatura am-biente e sbattetelo per qualche minuto con lo zucchero per un composto che risulti chiaro e cremoso. Aggiungete le uova una ad una sempre sbattendo. Su un piattino schiacciate la polpa delle banane bagnandola con poco succo di limone per evitare che annerisca, rendetela una purea ed aggiungetela al composto con il latte a filo. A questo punto incorporate la farina, il cacao, il lievito, la vanillina, il bicarbonato e il pizzico di sale precedentemente se-tacciati e mescolate con un cucchiaio per amalgamare tutti gli ingredienti. In ultimo potete aggiungere le gocce di cioccolato amalgamando bene il tutto con un mestolo ricordandovi di tenerne da par-te un paio di cucchiai. Riempite uno stam-po da muffin da dodici con dei pirottini di carta e distribuitevi il composto con l’aiuto di un cucchiaio. Ricordatevi che il compo-sto non deve superare il bordo dei pirottini di carta, perché i muffin si gonfieranno in cottura e potrebbero uscire dai pirottini. Distribuite sulla superficie dei muffin le

gocce di cioccolato che avete avanzato in precedenza in modo che rimangano sulla superficie anche dopo la cottura. Infornate a 180 gradi, forno statico per 25/30 minuti circa, fino a quando infilzando i muffin con uno stecchino, questi non risulterà asciut-to. I muffin banana e cioccolato sono ot-timi ancora tiepidi ma anche freddi sono irresistibili!

nOi genitORi

Buongiorno, ho una bimba piccola ai primi approcci con cibo e seggiolone e mi piacerebbe avere qualche consiglio.Annalisa

Nutrire il proprio figlio è una missione sacra per un genitore e man mano che il bambino cresce questa responsabilità aumenta, spesso diventa addirittura difficile delegarla ad altri. Alla fine del primo anno di vita deve essere il bambino ad assumere il controllo sul tipo e sulla quantità di cibo e nessun genitore può obbligare il bambino a mangiare. Quando il cibo diventa una battaglia il bambino esclude lo stimolo della fame ed inizia a domandarsi se deve mangiare per far felice la mamma oppure perché lei può obbligarlo. I bambini con un temperamento tranquillo si lasciano imboccare senza difficoltà anche fino a due anni contenti di essere destinatari passivi, poi d’un tratto ci può essere un rifiuto, che deve essere colto dai genitori come il segnale che è il momento di fare un passo indietro e lasciare che faccia da solo, anche se il cibo sarà sparso su abiti e pavimenti. All’altra estremità troviamo i bambini molto attivi che sono molto interessati a esplorare più che a mangiare. Con questi ultimi è importante che i pasti diventino un momento “consacrato” a stare insieme e che il bambino possa alzarsi dal seggiolone quando non vuole più stare seduto a tavola. Ditegli però che il pasto è finito e non dategli nulla da mangiare fuori pasto, non promettete un dolce o altro per convincerlo a stare seduto, il cibo non deve essere usato né come premio né come punizione. Quando il bambino sarà abbastanza grande coinvolgetelo nella preparazione dei pasti o in azioni semplici come apparecchiare la tavola. L’ora dei pasti dovrebbe essere un’opportunità per bambini e genitori di rilassarsi e gioire della reciproca presenza.

Dott.ssa Galoppa Valeria Psicologa e Coordinatrice del nido Foresta Incantata

i BAMBini e iL ciBO

I Musei Comunali di Rimini, tra i protagonisti dell’edizione 2013 del Mese delle Famiglie promossa dal Centro per le Famiglie, propongono i prossimi appuntamenti rivolti a bambini, ragazzi e ai loro familiari. Le prime giornate hanno riscosso un grande successo tanto da registrare il tutto esaurito. I prossimi incontri sono: domenica 17 novembre alle 16 “Una cornice… per la foto di famiglia”. Grandi, piccole, lisce, decorate, cosa sono le cornici? Perchè ne esistono così tanti tipi? Dopo una breve visita al museo per vedere alcuni tipi di cornici, i bambini creeranno la cornice per la propria foto di famiglia. L’incontro a cura di Silvia Monetti, Erika Franca Tonni è consigliato ai bambini dai 3 anni.Domenica 24 alle 16, “Passatempi cortesi: giochi, balli e letture” per ragazzi da 7 a 99anni... passi di danza sulle note di musiche antiche dopo una introduzione alla vita di corte della signoria malatestiana, anche attraverso l’incontro con le opere in Museo.

Domenica 1 dicembre alle 16 “In Museo… aspettando il Natale”. Un percorso alla scoperta degli angeli del Museo: dopo la visita, ogni ragazzo creerà “ali” speciali traendo spunto dalle opere esposte. Per bambini da 5 a 10 anni. A cura di Patrizia Alunni, Lorenza Angelini. Giovedì 26 dicembre sempre alle 16: “Di notte, tutti i gatti sono viola, profumano di viole”. Viaggio nei quadri della notte: un micromuseo notturno di sogni, incanti, personaggi immaginari, teneri mostri, streghe innamorate. Una storia ispirata alle magiche notti di Natale e Capodanno dedicata ai bimbi dai 3 ai 9 anni. A cura di Cristina Sedioli. L’appuntamento è al Museo della Città. Si richiede prenotazione telefonica (tel. 0541.704421-704426) e pagamento di una quota di partecipazione è di 4 euro. Info: tel. 0541.704421-26; www.museicomunalirimini.it; www.facebook.com/museicomunalirimini

IL MESE DELLE FAMIGLIE 2013Appuntamenti fino al 26 dicembre al Museo della Città

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Via Caduti di Marzabotto, 40 - Rimini - Tel. 0541.760711 - Fax 0541.774034 - [email protected] - www.legacooprimini.it

PERIODICO BIMESTRALE DI INFORMAZIONE LEGACOOP DELLA PROVINCIA DI RIMINIInformaNOVEMBRE / DICEMBRE 2013

Tel. 0541.303611- Fax 0541.384000

Con questo ultimo numero del notiziario Legacoop Rimini, si chiude una esperien-za decennale del nostro house organ.Dal 2003 abbiamo presentato le infor-mazioni riguardanti l’economia coope-rativa nel nostro territorio, le notizie ri-guardanti i settori e la vita dell’associa-zione, offerto uno spazio ai cooperatori ed alle imprese per presentare gli eventi e offrire a un pubblico più ampio (attra-verso la collaborazione con “Chiamami Città”) il punto di vista della specificità cooperativa nella realtà riminese.Dal 1 Gennaio 2014 si cambia, partiamo per un’altra bella avventura, un nuovo notiziario “Romagna Cooperativa” che sin dalla denominazione indica la dimen-sione territoriale dell’area vasta roma-gnola.Sino ad ora le 3 Associazioni Territoriali di Legacoop di Rimini, Forlì-Cesena, Ra-venna, disponevano rispettivamente di un proprio house organ, con specifiche impostazioni, format e periodicità.Ovviamente, l’orientamento di dar vita ad un’unica Struttura Associativa di Le-gacoop dell’Area Romagna, oltre all’uni-ficazione delle strutture, porta con sé (ca va sanse dire) anche l’integrazione degli strumenti formativi, informativi e di comunicazione.Il battesimo di fuoco del nuovo Notizia-rio, avverrà nelle prossime settimane, con un’anteprima, un numero zero mo

L’Assemblea Costitutiva rappresenta il punto di arrivo di una fase costituente che ha visto il coinvolgimento ed il con-fronto all’interno degli organismi dirigenti delle strutture associative delle tre pro-vince e di un approfondito confronto con

le cooperative aderenti. La dimensione di area vasta romagnola presenta una re-altà cooperativa di prima grandezza, con un n. di cooperative aderenti pari a 514 imprese associate, n. 378.875 soci coo-peratori, n. 32.506 lavoratori dipendenti,

e un fatturato complessivo pari a € Mld 6, 354. Nel corso dell’Assemblea saranno eletti gli organismi dirigenti di Legacoop Romagna (Consiglio di Presidenza e il Co-mitato Direttivo che procederà all’elezio-ne del Presidente e dei Vice Presidenti).

L’informazioneDAL 2014 AL VIA “LA ROMAGNA COOPERATIVA”

Pala Congressi di Rimini Giovedì 5 dicembre 2013 alle ore 14,30COSTITUZIONE LEGACOOP ROMAGNA

Il 16 settembre è stato firmato da Enti Locali, Associazioni Imprenditoriali, Or-ganizzazioni Sindacali, Prefettura, Enti Previdenziali, AUSL, Camera di Commer-cio, della provincia di Rimini, il “Protocollo d’Intesa per la legalità, la qualità, la re-golarità e la sicurezza del lavoro e delle prestazioni negli appalti e concessioni di lavori servizi e forniture pubblici.”Si tratta di passaggio molto importante a sostegno dello sviluppo dell’economia legale, della corretta esecuzione dei con-tratti, dei servizi e delle opere da realizza-re e per contrastare e prevenire le infiltra-zioni delle organizzazioni criminali e delle mafie negli appalti pubblici.Il Protocollo impegna gli Enti e le Am-ministrazioni Pubbliche a collaborare at-traverso l’interscambio informativo sugli aspetti di reciproca competenza, per la tutela della legalità nel mondo del lavoro, la sicurezza nei luoghi di lavoro , nonché l’impegno della Provincia per la realizza-zione della Stazione Appaltante Unica.Un punto importante dell’Accordo riguar-da l’attuazione e la tenuta presso la Pre-fettura di Rimini della c.d. WHITE LIST (elenchi di imprese fornitrici e prestatrici

di servizi non soggette a rischio inquina-mento mafioso di cui alla Legge n. 190 del 2012). Le imprese del nostro territorio che hanno rapporti di natura economica con le amministrazioni pubbliche sono in-vitate a procedere all’iscrizione alla white list. Si tratta di un documento che sancisce l’impegno delle parti sociali e degli enti pubblici per affermare la cultura della le-galità, per difendere le aziende struttura-te operanti in un’ottica di economia legale e di concorrenza leale e di contrastare i preoccupanti fenomeni di lavoro nero, di

sfruttamento e di illegalità. Negli Appal-ti Pubblici, per quanto riguarda i criteri di selezione delle offerte, considerati gli effetti deleteri prodotti dalla logica delle gare al massimo ribasso, il Protocollo im-pegna le parti all’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantag-giosa, “inserendo elementi tecnico-quali-tativi adeguati all’oggetto ed alla natura del contratto, ai quali attribuire un pun-teggio sostanzialmente prevalente rispet-to a quello del prezzo al fine di qualificare maggiormente la realizzazione dell’opera stessa”.

Siglato il protocollo per la Legalità

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InformaNOVEMBRE / DICEMBRE 20132

338711

[email protected] [email protected]

nografico dedicato all’Assemblea Costitu-tiva di Legacoop Romagna che si terrà il prossimo 5 Dicembre al PalaCongressi di Rimini.Per 10 anni assieme agli amici, compa-gni e colleghi dell’associazione e delle cooperative riminesi, ho seguito in prima persona, la ideazione e l’impostazione di Legacoop RiminInforma e il bilancio che

ne traggo è senz’altro di un’esperienza positiva e di un bel lavoro di squadra, un grazie quindi a tutti coloro che hanno col-laborato all’impresa. Ma comunque nes-sun rimpianto, anzi …guardiamo avanti.Ora partiamo per un’altra bella avven-tura, non disperdendo le esperienze maturate a Rimini, a Forlì-Cesena ed a Ravenna, ma mettendo a disposizione le

competenze e le conoscenze acquisite, al servizio del nuovo strumento informativo “Romagna Cooperativa”.Romagna Cooperativa avrà una periodici-tà mensile, sarà pubblicato in 16 pagine a colori, con pagine dedicate ai territori, ai settori ed alle cooperative, con spazi dedicati a eventi, interviste, e con alcuni editoriali in cui ci avvarremo della colla-

borazione di amici giornalisti di varie te-state locali.Il notiziario sarà inviato a mezzo posta a 4500 cooperatori, amici, amministrato-ri e interlocutori, verrà inoltre inviato in formato elettronico alle 500 cooperative aderenti.

Gilberto Grazia

Per i soci della Cantina dei Colli Romagno-li dopo una stagione difficile nei vigneti è terminata la più “normale” delle vendem-mie degli ultimi anni.Difficile annata dal punto di vista agro-nomico seppur con risultati finali buoni in termini di qualità. Le condizioni meteo

dalla primavera in avanti hanno influito durante tutta l’attività vegeto-produttiva dei vigneti. Pertanto tutte le fasi del ciclo della vite sono state spostate in avanti di più di due settimane.Dopo gli attacchi primaverili di perono-spora, verificatisi anche in zone nelle quali non si riscontrava da anni, si sono consta-tati anche attacchi di oidio a fine giugno, prontamente controllati. Sempre a giugno inoltre, il Riminese ha visto il verificarsi di una grandinata, con effetti devastanti sul prodotto e sulle pian-te, che ha causato un azzeramento della produzione su circa 150 ettari. Sugli stessi vigneti probabilmente sarà compromesso anche parte del raccolto per il prossimo anno. Un evento straordinario quello della grandine, che nessun anziano ricorda es-

sere accaduto con tale intensità. Comunque grazie alle temperature di lu-glio si è registrata una buona invaiatura dell’uva. Agosto ha visto nuovamente il Riminese bagnarsi di oltre 150 millime-tri di pioggia che hanno modificato i pro-grammi e le tempistiche di raccolta dei viticoltori. Infatti in alcuni casi, causa at-tacchi di marciumi, si è dovuto procedere con la vendemmia prima della maturazio-ne ottimale. Le escursioni termiche hanno comunque favorito una concentrazione delle sostanze aromatiche nei bianchi che dai primi assaggi sembrano intensi ed ele-ganti.Capitolo a parte per i rossi. Ottime le uve di merlot, buone quelle di sangiovese e cabernet nonostante un’annata con colori apparentemente non intensi. Nonostante

alcune partite con stato sanitario non otti-male, l’elevato conferimento e la possibi-lità di suddividere al meglio le tipologie di prodotto hanno consentito l’ottenimento di diverse partite di eccellenza. Sui vigneti dedicati ai progetti qualità si era intervenuto con scacchiature, tratta-menti contro i marciumi e diradamenti ed i risultati sono stati eccellenti.Ora a vendemmia terminata il lavoro pas-sa ad enologi e cantinieri.

Da giugno 2012 è operativa a Rimini la sezione provinciale dell’Onav (Organizza-zione Nazionale Assaggiatori Vino). La delegazione, nata dall’incontro di al-cuni amici professionisti del settore, si prefigge di formare nuovi assaggiatori preparati ed affidabili e promuovere ini-ziative volte a fare conoscere l’importan-

za ed il piacere dell’arte dell’assaggio. Durante il suo primo anno di vita Onav Rimini ha organizzato diverse serate di formazione ed un corso per aspiranti as-saggiatori. Il 18 marzo 2013 infatti, presso il Quarto-piano Suite Restaurant di Rimini si sono diplomati i primi 18 assaggiatori.

Ora, conclusa la vendemmia 2013, l’Onav non si ferma: dopo un’estate di assaggi e studio, dal 7 ottobre sono ripartiti i corsi. Le serate si svolgeranno ogni lunedì, presso il Centro Congressi SGR in via Chiabrera 34, 47924 Rimini. Per info: [email protected]

L’aumento dell’IVA dal 4 al 10% a partire dal 1 Gennaio 2014 sulle prestazioni so-cio-sanitarie fornite dalle cooperative so-ciali previsto dalla Legge di Stabilità del 2013 del Governo Monti, non entrerà in vigore. Lo scampato pericolo è giunto a

seguito delle decisioni assunte dal Gover-no Letta con la Legge di Stabilità 2014.Si tratta di una decisione importante, in quanto le erogazioni di servizi da parte delle cooperative sociali rappresenta-no un pilastro fondamentale del nostro

sistema di Welfare, per i servizi sociali, educativi e sanitari.Le iniziative di mobilitazione e di protesta promosse nelle scorse settimane dalle strutture associative della cooperazione, dalle cooperative sociali, dagli enti locali,

dalle forze politiche e da numerosi par-lamentari, avevano denunciato il rischio concreto di un abbassamento di livelli di servizi a favore delle categorie più deboli e la perdita di migliaia di posti di lavoro nelle cooperative sociali.

Vendemmia tornata con “i tempi di una volta”

ONAV RIMINI: l’arte di assaggiare ed apprezzare il vino

LEGGE DI STAbILITà 2014: revocato l’aumento dell’iva per le cooperative sociali

Daniele RossiUfficio tecnico Cantina dei Colli Romagnoli - Assaggiatore Onav

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InformaNOVEMBRE / DICEMBRE 20133

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SANT’AGATA FELTRIA-ALTA VALMARECCHIA: 11 lavoratrici dell’abbigliamento si costituiscono in cooperativa

Le 11 operaie dell’abbigliamento dipendenti di un laboratorio Santagatese a seguito della gra-vissima crisi che ha portato al dissesto azienda-le, si sono rimboccate le maniche, sono anda-te dal notaio e hanno costituito la Cooperativa Sant’Agata Confezioni.La cooperativa ha avviato l’attività ad ottobre e si è avvalsa della collaborazione preziosa dell’amministrazione Comunale di S.Agata Fel-tria che ha messo a disposizione i locali da adi-bire a laboratorio.Le 11 socie e lavoratrici di questo laboratorio che opera su commessa di un prestigioso mar-chio, hanno dimostrato idee chiare e grande determinazione, svolgendo in poche settimane tutti gli adempimenti per l’avvio dell’attività, dalla costituzione della cooperativa, all’acquisto dei macchinari, ai rapporti con le banche per i finanziamenti, ai lavori per la messa a norma dei locali.

Recentemente costituita a Bellaria Igea Marina la “OP BELLARIA PESCA”, l’Orga-nizzazione dei Produttori della pesca e della molluschicoltura che punta al rilan-cio della marineria attraverso lo sviluppo di nuove strategie commerciali e diver-sificazione delle attività di pesca. 27 le imprese fondatrici, rappresentanti dei di-versi sistemi di pesca: molluschicoltura, pesca a strascico e pesca con attrezzi da posta. BELLARIA PESCA punta a concen-trare l’offerta del prodotto locale, stabiliz-zare i prezzi, ridurre i costi di produzione. Eletti Andrea Brandi Presidente (rappre-

sentante della piccola pesca) e Claudio Ma-gnani Vice-Presidente (rappresentante della mitilicoltura), affian-cati da Massimo Bel-lavista, cui viene as-segnato il ruolo di Direttore della OP. è un giorno molto importante per la città di Bellaria Igea Marina – dichiara Massi-mo Bellavista – in quanto la sua marine-ria mostra finalmente segnali di maturità e attenzione verso nuovi orizzonti. Stia-mo completando il business plan della

marineria, che verrà presentato alla città a Dicembre e auspichiamo una fattiva e stretta collaborazione con tutti i soggetti locali, istituzionali, economici e sociali”. La OP BELLARIA PESCA ha già attivato un sito web (www.bellariapesca.it) e pa-gina facebook (www.facebook.com/bel-lariapesca).

Con il progetto regionale “Rete per la sicurezza nella pesca professionale” ap-provato dalla Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione di Lega Pesca Emilia-Romagna, CGIL/FLAI e l’expertise tecnica della Cooperativa Mare, il CESVIP Area For…mare intende supportare le mi-cro, piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna nella gestione della sicurezza

dei lavoratori imbarcati, attraverso la co-struzione, sperimentazione e validazione di un modello organizzativo di lavoro a bordo in grado di aumentare i livelli di efficacia ed efficienza per la salute e la sicurezza a bordo. Il progetto, presentato alle cooperative della pesca e agli organi di vigilanza e controllo – in particolare l’Azienda Sani-

taria Locale e la Capitaneria di Porto - si concluderà entro il primo semestre del 2014 e vede il coinvolgimento e la par-tecipazione di 80 imprese della pesca e della molluschicoltura, appartenenti alle marinerie di Cattolica, Riccione, Rimini, Bellaria, Cesenatico, Cervia, Marina di Ravenna e Goro. Per ulteriori informazioni: 0541/57734

Nasce a bellaria l’organizzazione dei produttori della pesca

PESCA IN EMILIA-ROMAGNA: avviato il progetto per la sicurezza a bordo e la messa in rete delle imprese

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InformaNOVEMBRE / DICEMBRE 20134

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Sabato 19 ottobre CAD Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., ha organizzato una grande fe-sta, con la presenza di oltre 150 persone, per inaugurare la nuo-va Casa Residenza a Talamello, che potrà ospitare gli anziani re-sidenti nell’Alta Valmarecchia e nel Distretto di Rimini.Al taglio del nastro erano pre-senti il Prefetto di Rimini Clau-dio Palomba, il Presidente della Provincia Stefano Vitali, i Sindaci di Talamello, Pennabilli, Maio-lo e San Leo, il Vice Sindaco di Novafeltria, Monsignor Elio Cic-cioni, Amministratore della Dio-cesi di San Marino-Montefeltro (proprietaria della struttura), tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, oltre al nostro Pre-sidente Elena Grilli e alla Coor-dinatrice della Struttura Renata Mantovani.La cerimonia è stata allietata dalla musica dei ragazzi del-la Scuola Media Angelo Battelli di Novafeltria e il buffet è stato preparato dagli allievi del Corso Enogastronomico dell’Istituto L. Einaudi di Novafeltria. Questo servizio precedentemente era collocato nella struttura di Nova-feltria non più idonea.“Non è stato facile - ricorda il Vice Sindaco di Novafeltria Ivana Baldinini durante l’inaugurazio-

ne – ho in mente la grande pre-occupazione dei familiari, degli operatori e la nostra quando è arrivata la notizia della mancata proroga per l’autorizzazione al funzionamento della Casa Pro-tetta di Novafeltria.Ci siamo subito presi l’impegno di trovare una soluzione che permettesse a tutti loro di non disperdersi, di non allontanarsi dai loro affetti più cari, dalla loro storia di vita.Tanti hanno lavorato per rag-giungere questo obbiettivo e oggi sono qui, sono vicino a noi, siamo riusciti a dare una risposta ai bisogni della parte più fragile della nostra comunità.è un momento felice, perché l’abbiamo raggiunto insieme,

perché abbiamo compreso la ne-cessità di dare risposte univoche ai bisogni di questo territorio, di vedere obbiettivi comuni, guar-dando al futuro con nuova fidu-cia per dare prospettive ai citta-dini di questa Valle”.Anche Elena Grilli sottolinea il coinvolgimento e l’impegno dei sette Comuni dell’Alta Valmarec-chia, della Comunità Montana, dell’Azienda U.S.L., della Provin-cia di Rimini e della Prefettura, oltre che della CAD. Il lavoro e l’impegno di tutte le parti hanno permesso la realiz-zazione di questo progetto per mantenere nella vallata un ser-vizio che dia risposta agli anziani ospiti, ai famigliari e ai lavoratori di questo Territorio.

SOCIETà COOPERATIVA SOCIALE O.N.L.U.S. ha inaugurato una nuova casa residenza per anziani a Talamello

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NATALE AL BUIO PER SAN GIOVANNI?

Oreficeria Panigalli Punto Gomme pagina 3

Quando il Corso si chiamava Streda Mestradi Oreste Delucca pagina 2

In via XX Settembre non si trovano i soldi per le luminarie pagina 4

L’amore al tempo dell’Enklave Rimini pagina 5

Ciao Graziella, maestra del Baldini pagina 6

Imprese e persone

Nel Borgo

Storia

Via Caduti di Marzabotto, 31 47922 Rimini - tel. 0541 780332 [email protected] www.chiamamicitta.net 6 - 19 novembre 2013 Anno XXIV n. 239

a pag. 4

gRAtiS A cASA tuA e nei diSpenSeRSan Giovanni

Foto Bove

Orario continuatodal lunedì al sabato

aperto anche domenica mattinaV. Della Fiera, 2/A Rimini - Tel. 0541 788391

CITY FIERA

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6 - 19 novembre 2013LA STORIA2

Toponomastica medievale

di Oreste Delucca

Dopo avere parlato delle piazze e piazzette medievali di Rimini, è giunta l’ora di iniziare l’esame delle

strade.A seconda delle dimensioni e delle loro dif-ferenti caratteristiche noi oggi le chiamia-mo: via, viale, strada, largo, vicolo, andro-ne. Nel Medioevo erano indicate così:* Via era la strada comune, con fondo natu-rale in terra battuta, caratterizzata sovente da una pendenza verso il centro, doveva scorreva un rivolo che raccoglieva le acque piovane e le acque (bianche e nere) degli scarichi domestici. La gran parte delle vie riminesi era fatta così, mancando un im-pianto fognario e mancando un sistema di selciatura diffuso.* Strata era invece il percorso dotato di fon-do artificiale, cioè inghiaiato o selciato. A Rimini l’unica strata esistente era l’attua-le Corso d’Augusto, che costituiva l’asse di congiunzione tra la via Flaminia e la via Emilia. Poiché queste due strade consolari romane ricevevano il nome di Strata Re-galis o Strata Magistra, anche il Corso era chiamato Strada Regale o Strada Maestra. Se osserviamo la nota mappa cittadina che riporta in termini dialettali la viabilità d’inizio Novecento, troviamo che il Corso è ancora descritto come Streda Mestra.* Platea era il termine indicante una strada ampia, corrispondente all’odierno “largo”. Solo raramente veniva usato per indicare

una piazza, che invece era normalmente chiamata “campo”. Questa apparente con-traddizione è stata la fonte di parecchi equi-voci fra gli storici non avvezzi alla topogra-fia e alla toponomastica dei secoli passati.* Viola, Viuncula, Andata, Androna, An-droncella, Sèmita (cioè sentiero), erano le espressioni utilizzate per designare i per-corsi minori, stretti, ossia gli odierni vicoli e androni, sia quelli pubblici, sia quelli pri-vati. Quando uno di tali percorsi non aveva sbocco e corrispondeva a quella che oggi chiamiamo “strada senza uscita”, il relativo termine medievale era: via carens exitu, an-drona sine capite.A quel tempo era abbastanza diffuso anche un nome che oggi si è praticamente perso: serviva ad indicare il luogo dove confluiva-no più strade, ossia il trivio, il quadrivio, il crocicchio in genere. Era il cosiddetto Com-barbio che, al pari delle varie strade, riceve-va un proprio nome. In una fase storica nel-la quale i mezzi di trasporto erano piuttosto rarefatti e la gente poteva permettersi di so-stare, i combarbii erano un naturale luogo di ritrovo; non a caso gli statuti comunali prescrivevano che i combarbii, al pari del-le piazzette, fossero il sito dove dovevano fermarsi i banditori e messi comunali che, dopo avere richiamato con i tamburi l’at-tenzione della gente, “gridavano” le disposi-zioni dell’autorità pubblica. Stante il diffuso analfabetismo, le “grida” dei banditori era-

no l’equivalente degli attuali manifesti.Detto questo, cominciamo a vedere con quale criterio nel Medioevo si attribuiva un nome alle strade di Rimini. Oggi, come tutti possono constatare, il nome assegnato ad una strada non ha alcun riferimento con il luogo dove si trova; anzi, succede quasi sempre che la gente non sappia nemmeno chi o cosa rappresenti. Via Arimondi, Via Barsanti, Via Capuozzo, Via Doberdò e così di seguito fino alla lettera zeta: chi erano costoro? Perché quelle strade hanno rice-vuto quel nome? Un tempo invece esisteva sempre un nesso fra nome e luogo. Talora il nome della via indicava un monumento, o una famiglia importante che si trovava lì; oppure una

caratteristica particolare del posto; oppure un fatto che era successo da quelle parti. In sostanza il nome della via raccontava una storia, spiegava dove eravamo; molto spes-so indicava il sito dove quella strada ci stava portando.Per fare due esempi molto semplici, in atte-sa di avviare un esame più ampio, ricordo due strade moderne che hanno mantenuto il nome medievale: Via Santa Maria in Cor-te, Via Santa Maria al Mare. Sono strade dove un tempo sorgevano quelle due chiese parrocchiali; la Corte era quella dei Duchi bizantini, il mare allora non era distante. Gli edifici oggi sono scomparsi, i luoghi mutati, ma sono i nomi delle strade a rac-contarcene la storia.

VIE, STRADE, ANDRONI E COMBARBII

La Streda Mestra nella mappa Remin t’i prim de Novzeint

Quando il Corso era la Streda Mestra

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6 - 19 novembre 2013 LE ATTIVITà SOTTO CASA 3

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L’oreficeria Panigalli nasce nel 1989 dall’esperienza e dalla passione dei fratelli Panigalli, Daniele e Samuel. Una breve storia della nostra attività. Dopo aver lavorato diversi anni presso uno dei laboratori orafi più importanti di Rimini, nel febbraio 1989 il grande passo mettendo in campo tutta l’espe-rienza maturata: l’apertura del Labora-torio Orafo Panigalli in Via Lagomag-gio a Rimini. Col tempo, il passa parola e la maggior affluenza di clientela, nasce l’esigenza di ampliare il laboratorio, quindi nel febbraio 1994 un altro grande cambia-mento: l’oreficeria si espande e apre la nuova sede in via Tripoli 116 dove attualmente siamo aperti. Ad oggi svolgiamo un’accurata scelta su tutti i prodotti che vendiamo, dal-la gioielleria all’oreficeria, garantendo alla clientela affezionata la massima professionalità e affidabilità. Non ab-biamo dimenticato le nostre origini, infatti da 24 anni curiamo personal-mente l’attività del laboratorio orafo, il cuore dell’oreficeria. Qui le nostre idee si tramutano nei gioielli che pre-sentiamo al pubblico e nelle nostre vetrine. Qui studiamo le vostre idee e le vostre richieste realizzando a

mano gli oggetti e i gioielli dei vostri sogni. Anche sui gioielli portati in ri-parazione il nostro impegno è assicu-rato dalla passione che abbiamo per il nostro lavoro. Dedichiamo costantemente grande attenzione a tutti gli oggetti venduti garantendo sempre una preziosa as-sistenza post vendita. Oltre alle no-stre creazioni abbiamo scelto per voi partner di grande professionalità e tendenza: Syntia, Arcadia, Spadarella, Guess, Vittoriosi, Unoaerre, Jack & co, Lorenz, Suunto, Casio, Seiko, Nautica.Via Tripoli 116, Riminitel. 0541/[email protected]

Alta tecnologia e vantaggiosi paga-menti rateali. Punto Gomme è il cen-tro specializzato per ogni pneumatico. Maurizio, Claudio e Gianni da oltre 20 anni sono i titolari di un vero e proprio centro di riferimento per la sostituzio-ne dei pneumatici, sia per auto che per motocicli. Punto Gomme, in via Circonvallazio-ne Meridionale, nel Borgo San Gio-vanni, offre un servizio completo di vendita e assistenza: gli oltre 700 metri quadri suddivisi per settori di compe-tenza, comprendono tutti i servizi che riguardano la gestione dei pneumati-ci. Montaggio, equilibratura elettroni-ca e diagnostica dell’assetto compute-rizzato per tutti i veicoli (auto, moto, scooter, mezzi di trasporto leggero, Suv e 4X4). La professionalità degli operatori Punto Gomme è messa a disposizio-ne dei clienti a prezzi concorrenzia-li, i pneumatici sono delle migliori marche, le attrezzature dotate delle più avanzate soluzioni disponibili al momento. Punto Gomme si occupa anche di piccoli lavori di meccanica veloce, come cambio freni, ammor-tizzatori e marmitte solo per le auto. Inoltre dispone di scooter sostitutivi per le emergenze. Ed effettua ripara-zioni in esterna, sul luogo in cui si è

verificato il problema procedendo al soccorso. Nella sala lettura si può at-tendere in pieno relax la consegna del proprio mezzo e ripartire in breve tempo. Magari avendo approfittato dei finanziamenti con pagamenti rateali ai migliori tassi di mercato. Affrettate-vi quindi ad effettuare il cambio del-le gomme estive con quelle invernali entro la data prevista del 15 novembre, in cui entra in vigore l’obbligo di viag-giare con pneumatici invernali o ca-tene a bordo, fino al consueto termine del 15 aprile. Punto Gomme è in via Circonvallazio-ne Meridionale 46, tel. 0541/785130.

Oreficeria Panigalli

Due fratelli d’oro

Punto Gomme

Le invernali? Meglio montarle

La passione per il lavoro artigiano è nelle creazioni originali come nella riparazione e nell’assistenza post-vendita

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6 - 19 novembre 2013NEL BORGO4

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ASSICURAZIONE

ALIMENTARI

ABBIGLIAMENTO SPORTIVOTAVOLIERE DELLE PUGLIE

Servono 8 mila euro più le spese per l’elettricità

Natale al buio per Borgo San Giovanni? Il pri-mo giro per raccogliere

le adesioni in via XX Settembre non ha raggiunto sufficienti con-sensi per poter allestire le lumi-narie per le feste di fine anno. La spesa si aggira sugli ottomila euro, mentre il contributo co-munale è di circa mille, poi na-turalmente bisogna aggiungere il costo dell’elettricità. C’è la crisi, è vero, ma questa da sola non basta a spiegare il perché non si possa raggiungere un accordo sulle lu-minarie e la divisione delle spe-se come gli anni passati e come stanno facendo gli altri Borghi. Il periodo natalizio, poi, porta con sé opportunità economiche non certamente trascurabili. Le luminarie hanno anche la fun-zione, oltre a quella di festeggiare il Natale, di invogliare i cittadini a frequentare quelle strade illu-minate, al buio, in contrasto con altri luoghi della città, avrebbero un effetto assai meno invitante.

Gli organizzatori lamentano la scarsa par-tecipazione e impegno da parte degli eser-centi, perché, a torto, si pensa che alla fine qualcuno farà il lavoro anche per gli altri. E’ vero il contrario: ciascuno - ribadiscono gli organizzatori - deve assumersi le proprie re-sponsabilità. C’è poi il rischio, se le cose non cambiano, che salti anche la manifestazione estiva “Il calice sotto le stelle”. Non si può, però, riversare le responsabili-tà solo sui commercianti. Nel Borgo vi sono

molte altre attività economiche, alcune assai floride: sono quelle dei liberi professionisti, delle agenzie, degli uffici commerciali, degli studi, degli ambulatori. Tutti legittimamente traggono profitto oltre che dalla loro capaci-tà professionale anche dall’ubicazione, dalla vivibilità e accoglienza del luogo dove han-no le loro attività. Da qui ne deriva che tutti sono invitati a contribuire alla realizzazione di iniziative che fanno il borgo più acco-gliente. Le luminarie è una di queste. Borgo San Giovanni in questi anni è sempre più frequentato da riminesi e turisti per le sue offerte commerciali e gastronomiche di qualità. Continuazione naturale del Corso d’Augusto, può ulteriormente incrementa-re la propria offerta per stare al passo con la concorrenza. Sarebbe un peccato che le illuminazioni del Natale finissero, quest’an-no, all’arco d’Augusto. Non è detta l’ultima parola, con un po’ più di collaborazione, an-che San Giovanni avrà le proprie luminarie natalizie.

NATALE AL BUIO PER VIA XX SETTEMBRE?

A vuoto il primo giro, le adesioni non sono sufficienti

Foto

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Con il libro “Al servizio di Sua Maestà” Susanna Calandrini nel ricostruire le vicende della madre riapre una pagina dimenticata della nostra storia

«Sono una figlia testimone di me-moria. Consegnare le tracce di un racconto che, dispiegandosi

tra carte ingiallite e memoria calligrafica va a patti con la grande Storia, “mi tocca”» Co-mincia così, “Al servizio di Sua Maestà. Mia madre e gli inglesi, 1943 – 1947” di Susanna Calandrini. Uscito nell’anno del 70° anniversario della lotta di Liberazione, è un unicum che mette insieme l’abilità della studiosa - l’autrice ha diretto per oltre un trentennio l’ufficio Cul-tura e la Biblioteca comunale di San Mau-ro Pascoli, pubblicando vari lavori di storia locale - con la passione della figlia. Che per caso, «risistemando le cose di mia madre, che se ne è andata sul finire del 2011 dopo una lunga vita», trova «ben nascosta in un armadio una vecchia scatola di cartone con-tenente due fascicoli annodati con lo spago», con dentro «quattordici lettere in british language». Che narrano, foglio dopo foglio, la storia d’amore tra Carla “Carol”, giovane sammaurese sfollata a Viserba che nell’im-mediato dopoguerra lavora come interprete per gli alleati, e Chris, compassato ufficiale inglese, «in un tempo in cui la diversità di religione fra due cristiani, fedeli a chiese se-parate, si trasforma in ostacolo insormonta-bile al matrimonio.» Tratteggiando anche uno ‘spaccato’ della vita interna all’Enklave riminese, il ‘sistema’ di campi d’internamento per prigionieri di guerra attivo dal ‘45 al ’47. «Mia madre non aveva mai fatto mistero di quella sua relazione amorosa, ma era riser-vata e poco incline a raccontarsi», spiega Susanna. «Il grosso della vicenda l’ho saputo 

anni fa da zia Lina, la sua amica/sorella, e da suo figlio Maurizio, oggi settantenne ma di poderosa memoria. Ho poi dato la caccia  via web ai discendenti di Chris in Inghilter-ra, con esiti inquietanti e infine sorprenden-ti... Il mio è uno scritto ibrido – riflette l’autrice - non un romanzo né un semplice epistolario o una ricerca di storia locale in senso stretto. E l’ho pubblicato da sola, con l’aiuto di Sa-brina Raggini, editor di grande valore.» Qual era il contesto storico? «Mia mam-ma ha lavorato nell’Enklave a Viserba due anni, per quanto è durata. Mi sono chiesta perchè l’ottava armata britannica ci avesse messo tanto ad evacuare i campi, e perchè la bibliografia di riferimento in Italia fosse as-solutamente misera e frammentaria e per lo

più da fonti tedesche - Alessandro Agnolet-ti, studioso e giornalista, è uno dei pochi ad averne scritto - e sono poi andata a caccia di notizie nei ricchissimi archivi inglesi di Kew Gardens. Mi son fatta l’idea che l’esistenza

dell’Enklave, che fu osteggiato in ogni modo dalle autorità riminesi, è stata oggetto di una sorta di rimozione dalla coscienza collettiva. Per un biennio, allora, la popolazione, ol-tre a sopportare la distruzione della casa, la mancanza di elettricità e di acqua corrente, ha combattuto con una penuria alimentare gravissima, mentre i prigionieri ex-nemici (150.000 circa) erano garantiti nei loro biso-gni primari e in certi casi godevano di semi-libertà. Questa “rimozione” si è tradotta in povertà documentaria assoluta. Mi dicono che la biblioteca Gambalunga conservi vari numeri del giornale “Die Brucke” scritto e stampato dai prigionieri tedeschi del campo di Miramare. Possibile che nessuno studioso locale abbia pensato di tradurli o farli tra-durre?».

L’AMORE AL TEMPO DELL’ENKLAVE RIMINI

Lei sfollata da San Mauro che lavora come interprete per gli alleati, lui giovane ufficiale inglese. Che si incontrano nel campo di prigionia dove per due anni furono rinchiusi 150 mila tedeschi

di Lorella Barlaam

Anna Maria Paolizzi: “Catena di emozioni”, Ed. Autorinediti

Seconda prova per una riminese scrittrice quasi per caso

Anna Maria nasce e vive a Rimini e il suo feeling con la penna comincia sui banchi di scuola. Anche se non può approfondire gli studi, la sua tenacia la porta ad affidare a una penna e a un foglio le sue passioni, le sen-sazioni che ha coltivato fino al 2004, quando casualmente un amico giornalista legge un suo foglietto buttato lì su un tavolino. Lo tro-va toccante, emozionante. E la incita a prose-guire, finché lei si accorge che scrivere le fa conoscere la vita, toccare la realtà, la ribellio-ne, il piacere.Con il suo primo libro “Uno sguardo alla vita” vince moltissimi premi e riconoscimenti. Comincia a uscire dal suo guscio, perché ri-scontra che le proprie emozioni e quelle della gente possono essere interpretate, trasmesse.

E si possono coltivare per rafforzare i propri valori, per donare riflessioni alla vita stessa, come scrive nella sua seconda pubblicazione, “Catena di emozioni”, «dedicato alla vita che mi ha offerto la possibilità di amarla».Questo nuovo libro nasce nel 2012; è una rac-colta di racconti, spaccati di vita quotidiana di “Eleonora”, con i momenti lieti e i momen-ti difficili, come per tutti noi.Il continuare a scrivere e avere tanti ricono-scimenti è stato per Anna Maria un conti-nuare a crescere a maturare sia nell’intimità, sia nel senso profondo del suo spirito.Eleonora, la protagonista dei racconti, è una donna che non rimpiange nulla, perché il bello della vita è rimasto dentro di lei, nel suo cuore di anziana e amabile signora.

E forse una punta di autobiografia c’è, per-ché a Eleonora piace il mare, come ad Anna Maria, e cammina lungo la battigia, guarda le sue impronte e le sembra di vedere rifles-si i volti delle persone che erano apparse e scomparse nella sua vita e delle quali conti-nuava a serbare nitido il ricordo.Nessuno era passato per caso, come il gior-nalista che un giorno per caso trovò una poesia scritta su un bigliettino buttato su un tavolino e convinse Anna Maria a pro-seguire quell’amore per la scrittura che era sbocciato sui banchi di scuola.E allora viene spontanea la domanda: “È possibile che il vivere sia legato alla casua-lità?”.

Laz’dora

LA VITA SORRIDE A CHI SA SORRIDERE

Carla e Stefan

Chris

Carla e Harry insieme alla famiglia di Lina

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6 - 19 novembre 2013NEL BORGO6

CNA in TV

Zeìnta dì BorgTv

Il tema della prossima puntata:

QUANTO COSTA LA BUROCRAZIA ALE NOSTRE IMPRESE

in onda: Venerdì 20.30 VGA Telerimini Ch. 86 Sabato 18.40 Teleromagna Ch. 14Domenica 13.00 VGA Telerimini Ch. 86Mercoledì 22.30 Teleromagna News Ch. 74

e su Youtube e Facebook

Il tema della prossima puntata:

IL BORGO SAN GIOVANNI

in onda dal 23 novembre:Sabato 20.05 VGA Telerimini Ch. 86Domenica 19.00 VGA Telerimini Ch. 86

e su Youtube e Facebook

Domenica 24 novembre

Il percorso mette in luce i m p o r t a n t i

monumenti pre-senti nel centro storico di Rimini, progettati dall’ar-chitetto modenese Luigi Poletti (1792 – 1869) e dal suo allievo riminese più promettente, Giovanni Benedet-tini (1810 – 1872). Si ammirerà anche

un interessante bassorilievo nella chiesa di Sant’Agostino, opera di uno dei più rinomati scultori italiani classicisti dell’Ottocento, Pietro

Tenerani (1789-1869). Si partirà dal Teatro Galli, per poi spostarsi, dopo una breve perma-nenza in Sant’Agostino, nella Chiesa di Santa Chiara (Santuario della Misericordia), progettata dal Benedettini. Il percorso si conclude a Palazzo Ghetti, residenza e manifattura commissionata nel 1855 al Benedettini dall’industriale dei fiammi-feri Nicola Ghetti ed ora sede della Banca Malatestiana, che ha ri-portato l’edificio all’antico splendore.

A cura di Michela Cesarini, storica dell’arte.

Luogo di incontro: Piazza Cavour, ore 15.00Costo: 7 Euro a persona; per motivi organizzativi è gradita prenota-zione entro venerdì 22 novembre al 333.7352877 o a [email protected].

Si ringrazia Banca Malatestiana per la collaborazione

Nando, non tutto può risolversi con una battuta! L’ultimo tuo corsivo mi trova sin-ceramente d’accordo con te. Dove invece desidero dirti la mia è per quanto hai scrit-to all’inizio, in relazione al boia Priebke.L’attentato a via Rasella contro un plotone di militari tedeschi non fu un atto di eroi-smo. Il Tribunale Militare di Roma, nella sentenza contro il magg.Kappler,nel 1948, scrisse: “”l’azione di via Rasella fu un atto illegittimo””Priebke, nella storia, rimarrà sempre uno dei boia delle Fosse Ardeatine. Un “boia”al quale il Padreterno ha concesso di vivere

100 anni.L’Italia, a suo tempo, ottenne l’estradizio-ne dall’Argentina per poterlo giudicare. Il processo si concluse con la condanna di Priebke all’ergastolo. Nulla da eccepire. Poi, stante la legge italiana, gli vennero concessi gli arresti domiciliari, con la possibilità di uscire per fare la spesa e per andare a Mes-sa. Il “boia” incontrava per strada tante per-sone e, nessuno, ostacolò il suo status. Allo Stato italiano e, quindi a noi tutti, costò un patrimonio perché soggetto a controllo, con stazionamento di personale militare e non sotto la sua abitazione.

Finalmente il Padreterno se l’è portato via! Qui scoppia il putiferio. A questa persona si deve dare sepoltura. Apriti cielo! La Chie-sa, la Santa Cattolica Apostolica Romana Chiesa gli nega addirittura il rito funebre, alla faccia della “misericordia”e del “perdo-no”, e pensare che, grazie al Vaticano, molti gerarchi nazisti riuscirono a scampare la giustizia. Gruppi politicamente di sinistra gridano allo scandalo. I “compagni” di Ri-fondazione comunista si sbracciano e get-tano la loro bandiera a coprire il furgone mortuario. Che pena per un Paese civile! Alti lamenti, perché la Comunità di San Pio

X celebra le esequie. Bravi i “pretoni con in sottanoni”!Nessuna giustificazione per i nazisti, a mio avviso non sono mai esistiti nazisti buoni ma, il rispetto per una salma credo sia doveroso, specie in questa nostra Italia dove si celebrano Ho Chi Min, Sta-lin, gli USA che distrussero Dresda e, con le bombe atomiche Hiroshima e Nagasaki, l’infoibatore Tito, Pol Pot. Ecco, Priebke è uno di loro, come loro! La feccia non co-nosce distinzione di razza e di nazionalità.L’umana pietà è tutt’altra cosa. Un cordiale saluto, con amicizia, il tuo amico “monar-chico”. Giovanni Ruzzier

Ho saputo che, purtroppo, verrà chiusa la Libreria del Porto.Desidero esprimere il mio vivo disappunto, se in effetti verrà attuata, per la chiusura di un luogo di cultura che nel tempo ha radu-nato tanta gente locale, tanti turisti e, fatto molto importante, radunato tanti giovani in un luogo intellettualmente positivo, for-mativo, sereno e tranquillo.

Mi dispiace, oltre che per la Libreria, che ormai dovrebbe essere considerata una “istituzione”, anche per il fatto che vengano continuamente tolti alla popolazione tutta ed ai giovani in particolare, quei luoghi po-sitivi, educativi, di socializzazione, di gioio-sità, di conoscenza e di tranquilli incontri.Se nel giornale c’è qualche persona attem-pata si ricorderà che, quando eravamo gio-

vani noi, potevamo andare anche di notte in spiaggia a camminare nell’acqua, a can-tare, a giocare, ci divertivamo con festosa serenità e con semplicità.Sapete bene che ora non è più possibile perché, oltre che vietato, è diventato peri-coloso.Perché togliere uno dei pochi posti cultu-rali rimasti alla popolazione per vivere po-

sitivamente?Spero tanto che l’Amministrazione Comu-nale non permetta o non si renda complice di un tale scempio, di una tale negatività, proprio ora che, positivamente, ha iniziato la ricostruzione del Teatro Galli, danneg-giato negli anni non solo dalla guerraGrazie.

Elsa Betti

UN PERCORSO PER SCOPRIRE IL NEOCLASSICISMO A RIMINI

Un commento all’“achtung, verboten” di Nando Piccari

La Libreria del Porto, un’istituzione da difendere

Visita guidata alle opere di Luigi Poletti, Pietro Tenerani e Giovanni Benedettini

Le lettere

È morta l’1 novembre Graziella Micheloni Gabrielli, insegnante dell’asilo Baldini. Aveva 74 anni. Aveva iniziato a lavorare al “Baldini” nel 1960, e ne era stata direttrice dal 1974 al 2012. Tre generazioni di riminesi sono cre-sciute con lei. Nel 2010 aveva fatto un grande regalo a Chia-mami Città – dove più di uno l’aveva avuta come maestra - accettando di apparire come testimonial nella nostra campagna pubblici-taria. Ciao Graziella, non ti dimenticheremo.

La maestra del “Baldini” era stata anche

nostra testimonial

gReen ecOnOMY, unA ViA

peR uSciRe dALLA cRiSi

CIAO GRAZIELLA