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52 CISNIAR NEWS I boschi igrofili: giardini o ecosistemi? di Renzo Rabacchi Le abbondanti, pesantissime ne- vicate dell’inverno 2014-2015 hanno procurato danni enormi alla vegetazione spontanea in molte zone dell’Emilia-Roma- gna. Ad essere particolarmen- te colpita è stata la fascia che va dall’alta pianura alla media montagna. La vegetazione dei fiumi, già seriamente compro- messa dalle prolungate sicci- tà estive e dall’abbassamento dell’alveo (causato soprattutto dalle passate attività estrattive), ha subito danni ingentissimi. Migliaia di alberi sono crollati o si sono spezzati sotto il peso della neve, interrompendo i percorsi pedonali o finendo di- rettamente nell’alveo dei fiumi. Il paesaggio che si presentava alla fine dell’inverno era deso- lante, con i boschi igrofili ridot- ti, in molti tratti, ad ammassi di alberi divelti. Decine di chi- lometri di percorsi pedonali e ciclabili sono stati resi inutiliz- zabili, con l’inevitabile prospet- tiva, per molte amministrazioni pubbliche, di sostenere ingenti costi per il ripristino della sen- tieristica e l’asportazione della vegetazione dagli alvei. Cosa fare? In questi casi le soluzioni possi- bili sono due. La prima è quella di procedere con l’abbattimen- to dei soli alberi che insistono sui percorsi pedonali e ciclabili, togliendo anche quelli finiti ne- gli alvei. Un lavoro gigantesco e costoso, sotto ogni punto di vista. D’altra parte, a memo- ria d’uomo, in molte zone dell’Emilia-Romagna non si era mai verificato un evento meteo- rologico così deturpante per la vegetazione e il paesaggio. La seconda possibilità, attivata da alcuni enti locali, è quella di affidare la “pulizia” dei fiumi a delle società specializzate nel recupero di legname per la pro- duzione di biomasse, il cosid- detto cippato, utilizzato come combustibile nelle centrali di cogenerazione. Le gigantesche macchine operatrici impiegate allo scopo non sono in grado di operare in maniera selettiva, ma Centro Italiano Studi Nidi Arficiali (ONLUS - Organizzazione Non Lucrava di Ulità Sociale) Associazione per lo studio e la conservazione della natura Iscria al Registro Regionale del Volontariato (D.P.G.R. Emilia Romagna n. 7 del 10.01.1994) Codice fiscale: 94008780366 SEDE: c/o Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale – Piazza Maeo, 28 – 41054 Marano s/P. (MO) - tel./fax 059 744103 Aperta giovedì dalle ore 21,30 alle 23,30 e domenica* dalle ore 15,00 alle 18,00 (*da giugno ad agosto chiuso). COMITATO DIRETTIVO IN CARICA Presidente: Fausta Lui; Vice Presidente: Enzo Cavani; Segretario Generale: Renzo Rabacchi; Tesoriere: Sandro Marsigli; Consiglieri: Luca Bagni (Redazio- ne Picus) , Valenna Bergamini ( Il Peazzurro” Stazione Ornitologica Modenese), Giordano Cerè (Curatore Sito Web Istuzionale), Leonardo Cocchi ( Redazione Picus), Carlo Giannella (Caporedaore Picus e Direore “Il Peazzurro” Stazione Ornitologica Modenese) , Umberto Lodesani (Museo) Revisori dei con: Raffa- ele Gemmato (Vicedireore Stazione Ornitologica Modenese “Il Peazzurro”), Enrico Neri (Museo) . C.C. Postale n. 11447414 intestato a CISNIAR (ONLUS) Piazza Maeo, 28 – 41054 Marano s/P. (MO) C.C. Bancario n. 1895032 – intestato a CISNIAR – Banca Popolare dell’Emilia Romagna – filiale di Vignola, Viale Mazzini – 41058 Vignola (MO) IBAN (International Bank Account Number) IT92H 05387 67075 000001895032 SWIFT (Society for Worldwide Financial Telecommunica- on Bank Account Number) BPMOIT22XXX

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CISNIAR NEWS

I boschi igrofili: giardini o ecosistemi?

di Renzo Rabacchi

Le abbondanti, pesantissime ne-vicate dell’inverno 2014-2015 hanno procurato danni enormi alla vegetazione spontanea in molte zone dell’Emilia-Roma-gna. Ad essere particolarmen-te colpita è stata la fascia che va dall’alta pianura alla media montagna. La vegetazione dei fiumi, già seriamente compro-messa dalle prolungate sicci-tà estive e dall’abbassamento dell’alveo (causato soprattutto dalle passate attività estrattive), ha subito danni ingentissimi.Migliaia di alberi sono crollati o si sono spezzati sotto il peso

della neve, interrompendo i percorsi pedonali o finendo di-rettamente nell’alveo dei fiumi.Il paesaggio che si presentava alla fine dell’inverno era deso-lante, con i boschi igrofili ridot-ti, in molti tratti, ad ammassi di alberi divelti. Decine di chi-lometri di percorsi pedonali e ciclabili sono stati resi inutiliz-zabili, con l’inevitabile prospet-tiva, per molte amministrazioni pubbliche, di sostenere ingenti costi per il ripristino della sen-tieristica e l’asportazione della vegetazione dagli alvei.

Cosa fare?In questi casi le soluzioni possi-bili sono due. La prima è quella di procedere con l’abbattimen-to dei soli alberi che insistono

sui percorsi pedonali e ciclabili, togliendo anche quelli finiti ne-gli alvei. Un lavoro gigantesco e costoso, sotto ogni punto di vista. D’altra parte, a memo-ria d’uomo, in molte zone dell’Emilia-Romagna non si era mai verificato un evento meteo-rologico così deturpante per la vegetazione e il paesaggio. La seconda possibilità, attivata da alcuni enti locali, è quella di affidare la “pulizia” dei fiumi a delle società specializzate nel recupero di legname per la pro-duzione di biomasse, il cosid-detto cippato, utilizzato come combustibile nelle centrali di cogenerazione. Le gigantesche macchine operatrici impiegate allo scopo non sono in grado di operare in maniera selettiva, ma

Centro Italiano Studi Nidi Artificiali (ONLUS - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)

Associazione per lo studio e la conservazione della natura Iscritta al Registro Regionale del Volontariato

(D.P.G.R. Emilia Romagna n. 7 del 10.01.1994)Codice fiscale: 94008780366

SEDE: c/o Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale – Piazza Matteotti, 28 – 41054 Marano s/P. (MO) - tel./fax 059 744103Aperta giovedì dalle ore 21,30 alle 23,30 e domenica* dalle ore 15,00 alle 18,00 (*da giugno ad agosto chiuso). COMITATO DIRETTIVO IN CARICAPresidente: Fausta Lui; Vice Presidente: Enzo Cavani; Segretario Generale: Renzo Rabacchi; Tesoriere: Sandro Marsigli; Consiglieri: Luca Bagni (Redazio-ne Picus), Valentina Bergamini (Il Pettazzurro” Stazione Ornitologica Modenese), Giordano Cerè (Curatore Sito Web Istituzionale), Leonardo Cocchi (Redazione Picus), Carlo Giannella (Caporedattore Picus e Direttore “Il Pettazzurro” Stazione Ornitologica Modenese), Umberto Lodesani (Museo) Revisori dei conti: Raffa-ele Gemmato (Vicedirettore Stazione Ornitologica Modenese “Il Pettazzurro”), Enrico Neri (Museo).C.C. Postale n. 11447414 intestato a CISNIAR (ONLUS) Piazza Matteotti, 28 – 41054 Marano s/P. (MO)C.C. Bancario n. 1895032 – intestato a CISNIAR – Banca Popolare dell’Emilia Romagna – filiale di Vignola, Viale Mazzini – 41058 Vignola (MO)IBAN (International Bank Account Number) IT92H 05387 67075 000001895032 SWIFT (Society for Worldwide Financial Telecommunica-tion Bank Account Number) BPMOIT22XXX

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devono farsi largo nelle golene e sui terrazzi fluviali per togliere i tronchi danneggiati, aspor-tando anche numerosi alberi ancora in perfette condizioni e facendo piazza pulita del sotto-bosco.Le motivazioni, o meglio le giustificazioni, esibite da quan-ti hanno aderito a quest’ultima opzione sono apparentemente ineccepibili: l’operazione è in-teramente a costo zero per la pubblica amministrazione (le aziende interessate al prelievo compensano i costi del taglio e del trasporto con il legname re-cuperato); il fiume si presenta, agli occhi dei cittadini, come un “bel giardino pulito”; infine,

tutto ciò garantisce anche un impareggiabile consenso poli-tico, dato che a molti cittadini il “disordine ambientale” mette ansia e non si capisce perché un bosco, seppure naturale, debba presentarsi in totale abbando-no, potenziale ricettacolo per animali e piante inutili o peri-colosi!

Ma allora come la mettiamo con le direttive comunitarie in materia di tutela dei bo-schi igrofili (esempio Direttiva 92/43/CEE - Habitat), delle foreste a galleria di salici, degli ecosistemi fluviali, divenuti or-mai gli ultimi corridoi ecologici del nostro territorio.

E poi siamo sicuri che questi in-terventi siano davvero a “costo zero”? Il danno per l’ambien-te non è un costo? Non è da considerarsi un onere la totale eliminazione del sottobosco e della vegetazione arbustiva, con conseguenze imprevedibili per l’ecosistema e per la stabilità dei suoli?Se non ci sono conseguenze ecologiche, allora perché nelle valutazioni di impatto ambien-tale che si debbono presentare nell’ambito dell’esecuzione di opere idrauliche o di impianti idroelettrici vengono sempre richiesti interventi di compen-sazione, non di rado anche di tipo economico, per la semplice asportazione di poche decine di alberi?Non ce lo sappiamo proprio spiegare se non con quella folle corsa al ribasso che ogni giorno caratterizza molte delle scelte in materia di gestione dell’am-biente.E magari, per ironia della sorte, questi stessi enti, risparmiosi e attenti alle tasche e all’opinione dei cittadini, finiscono poi per sostenere progetti di educazio-ne ambientale, nell’ambito dei quali stuoli di pargoli perspicaci vengono accompagnati in visita nei parchi, dove viene spiegato loro il significato di catena ali-mentare, di ecologia, di biodi-versità, di bioriduttore, al fine di perfezionare la loro sensibili-tà ecologica!

Intervento di “pulizia” delle boscaglie igrofile lungo le rive del fiume Panaro mediante l’uso di moderne macchine operatrici. - Photo R. Rabacchi

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Collaborazione tra CISNIAR e Terna all’Istituto Tecnico Agrario “Zanelli” di Reggio Emilia

di Luca Bagni

E’ ormai nota da tempo l’azione benefica che gli uccelli rapaci, cibandosi di insetti e roditori, svolgono nell’agro-ecosistema. Tra questi, il Gheppio, spe-cie assai comune nelle nostre campagne, anche nelle perife-

rie delle città. Una coppia di questi falchetti da alcuni anni frequenta i coltivi dell’azienda agricola dell’ITAS “Zanelli” di Reggio Emilia, dove tra l’altro si alleva la “rossa reggiana”, varietà locale di bovino altro-ve scomparsa. Qui, lo scorso 29 aprile si è concretizzato un progetto nato da un’idea del Dott. Marco Fontanesi, giova-ne ornitologo reggiano ed ex-studente dell’Istituto. Sotto la supervisione del Dott. Damia-no Landi, Consulente Tecnico

di Terna, due nidi artificiali per Gheppio, messi gratuitamente a disposizione dal CISNIAR, sono stati installati su altret-tanti tralicci dell’alta tensione, al fine di favorire la nidificazio-ne della specie. Oltre a questi, i tecnici hanno installato anche tre bat-box fornite da Terna. Nel progetto sono state coin-volte alcune classi dell’Istituto, coordinate in particolare dal Prof. Tagliavini, che hanno presenziato all’installazione. Il progetto, che vuole coniugare conservazione della natura e sensibilizzazione ambientale, proseguirà con il coinvolgi-mento degli studenti nel moni-toraggio dei nidi artificiali per verificarne l’occupazione.

I tecnici di Terna, dopo aver installato la bat-box, procedono al fissaggio del nido per gheppi sul traliccio dell’alta tensione. - Photo M. Fontanesi

Il Dott. Damiano Landi di Terna illustra le finalità del progetto agli studenti dell’ITAS “Zanelli”. - Photo M. Fontanesi

RICORDA DI

RINNOVARE LA TUA ISCRIZIONE AL CISNIAR

PER L’ANNO 2015

A partire dall’ingresso dell’euro la quota sociale del CISNIAR è rimasta invariata. Il Comitato Direttivo, tenuto conto del co-

stante incremento delle spese vive dell’associazione, ha ritenuto di

apportare un lieve aumento delle quote sociali, che a partire dal

2015 sono le seguenti:Quote annuali di iscrizione*

(*Con diritto a ricevere il semestrale Picus)

Socio Ordinario* € 25,00Socio Sostenitore* a partire da € 30,00

E’ ANCHE POSSIBILE VER-SARE LA QUOTA SOCIALE

BIENNALE CON UN PICCO-LO RISPARMIO PER IL SOCIO E UN GRANDE RISPARMIO

PER IL CISNIAR

Socio Ordinarioquota biennale € 48,00

Socio Sostenitorequota biennale a partire da € 60,00

Modalità di pagamento:Versamento sul Conto Corrente

BancoPosta n.11447414 intestato a: CISNIAR (onlus) -

P.zza Matteotti, 28 - 41054 Marano s/P. (MO)

Bonifico bancario - IBAN Banca Popolare Emilia-Romagna Filiale di Vignola IBAN

(International Bank Account Number)

IT92H 05387 67075 000001895032

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Rinnovata la Convenzione per la gestione del Museo di Marano sul Panaro

di Renzo Rabacchi

Siamo al terzo atto nella ge-stione del Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale di Marano sul Panaro, presso il quale, dal 1994, grazie alla disponibilità e sensibilità am-bientale dell’Amministrazione Comunale, si trova anche la sede del CISNIAR. Il 5 mar-zo 2015, alla presenza degli Amministratori e dei rappre-sentanti del CISNIAR, è stata firmata la nuova convenzione con la quale il Comune di Marano sul Panaro ci ha af-fidato, per altri nove anni, la conduzione del Museo.

La gestione del Museo, affidata alla nostra associa-zione sin dal 1994, com-prende gli allestimenti delle vetrine e dei diorami, la ca-talogazione, conservazione e valorizzazione delle collezio-ni naturalistiche, le aperture e la promozione di attività didattiche rivolte ai cittadini

e alle scuole. Tutte queste atti-vità sono svolte dai volontari del CISNIAR, coordinati dal Direttore Antonio Gelati e dal Vicedirettore Enzo Cavani.

Dal 2014 il Museo è anche sede del Centro di Educazione alla Sostenibilità (CEAS) Valle del Panaro, voluto dai Comuni di Marano sul Panaro, Castel-vetro, Vignola, Spilamberto, Castelfranco Emilia, San Cesa-rio sul Panaro e Zocca, territori caratterizzati da una tradizio-nale vocazione agricola e ricchi di aree naturalistiche tra cui parchi regionali, SIC e ZPS.

Ricordiamo che, a seguito della costituzione del Museo Civico, il CISNIAR ha con-tribuito grandemente al suo potenziamento, attraverso la donazione di collezioni natu-ralistiche (offerte da cittadini, Associazioni ed Enti vari) e di arredi.

Con l’occasione è stato rea-lizzato un nuovo depliant pro-mozionale che sarà distribuito nelle scuole, con particolare riferimento a quelle operanti nel territorio del CEAS Valle del Panaro.

I protagonisti della firma della nuova convenzione. Da sinistra: Rita Zanantoni (Assessore all’Ambiente del Comune di Marano s/P., Fausta Lui (Presidente del CISNIAR), Emilia Muratori (Sindaco di Marano s/P.) e Ada Pelloni (Settore Cultura e Ambiente del Comune di Marano s/P. ). - Photo R. Rabacchi

Mauro Roi ci ha lasciati: grazie ad uno dei più instancabili volontari del CISNIARdi Renzo RabacchiSe la sua simpatia era diventa-ta proverbiale, la sua dote più apprezzabile era sicuramente la grande disponibilità per qualsiasi attività della nostra associazio-ne. Mauro Roi era nato nel 1950 a Missano di Zocca, nell’Appen-nino modenese, ed è scomparso lo scorso gennaio 2015 nella sua amata Spilamberto dove era per tutti “Zala”. Socio e attivista sin dai tempi della LIPU di Vignola, partecipò a tutte le campagne di studio e di conservazione indette dal CISNIAR. In particolare si de-dicò alla ricerca e alla produzione dei nidi artificiali, alle campagne per lo studio e la protezione dei rapaci e ai censimenti. Appas-sionato di escursionismo, visitò numerose aree protette in Ita-lia e all’estero. Ogni pezzo della nostra storia e di quella del mu-seo di Marano contiene un po’ della sua ironia e del suo senso dell’amicizia e della responsabili-tà per il prezioso ruolo di volonta-rio che ha svolto.

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Premiazione del Concorso Big Year 2015

di Carlo Giannella & Rosalba Pinit

Domenica 17 maggio 2015 è avvenuta la premiazione dei vincitori del concorso “Big Year” , promosso dal Ceas “La Raganella” e dalla SOM “il Pet-tazzurro” con una bellissima festa alla Stazione Ornitologi-ca Modenese “Il Pettazzurro”. Hanno partecipato al concorso numerose classi delle scuole pri-marie e secondarie dei comuni dell’area nord modenese. Gli alunni sono stati bravissimi, attenti e costanti nel loro impe-gno di annotare tutte le specie osservate, coinvolgendo le loro famiglie. La conoscenza dei no-stri ambienti nel corso dell’an-

no, le specie di avifauna che si alternano, sono informazioni utili per capire come cambiano le cose nel succedersi delle sta-gioni.

Sappiamo bene che cono-scere è il modo migliore per valorizzare, proteggere e con-servare, e questa attività, che ha coinvolto un gran numero di alunni, non aveva altro scopo che censire un aspetto della bio-diversità del nostro territorio, ai più sconosciuta. Una apposita commissione formata da perso-nale volontario della SOM e del Ceas hanno provveduto a stilare la graduatoria.

Tutte le classi che, iscritte al concorso, hanno partecipato attivamente, hanno ricevuto un premio. Sono risultate vincitri-ci le classi 3D, 3B e 3A della

Scuola Primaria di Cavezzo, la classe 2A della scuola Primaria di San Possidonio, la 1 B del-la Scuola Secondaria di primo grado di Cavezzo, e tra i par-tecipanti individuali i vincito-ri sono stati Martino Calanca della classe seconda della Scuola Primaria di Quarantoli, Viola Molinari e Erika Frondella della classe 1 della Scuola Secondaria di primo grado di San Martino Spino, Erica Pirani della classe 1 A della Scuola Secondaria di primo grado di Cavezzo.

Un particolare ringrazia-mento va alla Fondazione Cas-sa di Risparmio di Mirandola, sempre sensibile alla tutela del territorio, per il generoso con-tributo al Progetto didattico e all’acquisto dei premi ed vice-sindaco del Comune di Miran-dola per aver partecipato alla premiazione.

Musei da Gustare 2015

di Renzo Rabacchi

Sabato 9 maggioo si è tenuta l’edizione 2015 della tradizionale manifestazione promossa dal Si-stema Museale della Provincia di Modena.Il Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale di Marano sul Panaro, ha organizzato un’escur-sione didattica nella piccola val-lata del Rio Faellano ubicata nel territorio di Marano sul Panaro. Il tema di quest’anno era “Erbe buone da mangiare”.Gli esperti del Museo hanno gui-dato i quasi cento partecipanti alla scoperta degli aspetti geo-logici, paleontologici, faunistici ed in particolare botanici della zona. L’erborista Lorena Gibellini ha trattato del riconoscimento e dell’uso alimentare e medicinale delle numerose specie di piante che crescono nella valle. Inoltre, i volontari del Museo Civico di Vi-gnola, hanno illustrato gli aspetti storici del territorio.L’iniziativa rientra in un più vasto progetto di collaborazione con i musei della Valle del Panaro.

Sopra: la premiazione del Big Year 2015 - Photo V. Bergamini; Sotto: Un momento dell’escursione al Rio Faellano, Musei da Gustare 2015 - Photo R. Rabacchi

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P i c u s 4 0

Piccola storia del CISNIAR e della rivista Picus Seconda parte (1983 - 1991): le origini

di Renzo Rabacchi

Con il volume unico del 1983 Picus mutò ancora formato, as-sumendo le dimensioni odier-ne. Cambiò anche il Direttore responsabile: Renzo Rabacchi assunse l’incarico che ancora oggi conserva.

Il notevole successo riscosso dalla nuova veste di Picus con-vinse il CISNIAR ad avviare un progetto assai audace per i tempi: quello di pubblicare tre volumi l’anno, ad aprile, ad agosto e a dicembre. Un impe-gno serio per tutta la redazio-ne, che si allargò, in particolare con il propizio ingresso di Carlo Giannella, Maria Lidia Bertinotti e Sandro Marsigli (quest’ultimo rimase Capore-dattore fino al 1990). Massimo Muratori divenne Presidente editoriale, figura che negli anni scomparve, con la trasforma-zione del CISNIAR da asso-ciazione non riconosciuta in Onlus.

Nel 1984 fu pubblica-ta la “Guida agli uccelli e alla natura della provincia di Modena”, il primo volume naturalistico stampato dalla nostra associazione grazie al contributo dell’Assessorato all’ambiente e alla difesa del suolo della Provincia di Mo-dena.

La redazione crebbe e con essa i lavori scientifici e le ru-briche: in particolare presero il via le guide all’identificazione degli uccelli e le rassegne degli itinerari di interesse ornitolo-gico.

Il terzo numero del 1985 ospitò un lusinghiero editoria-le di Sergio Frugis su “Il ruolo del CISNIAR nell’Ornitologia

Queste due immagini, risalenti alla metà degli anni ‘80, illustrano i volontari del CISNIAR impegnati nella produzione dei nidi artificiali a tronchetto naturale, modello che sarà poi sostituito con quello in cemento e argilla espansa. Per lungo tempo i nidi artificiali furono realizzati in un laboratorio di falegnameria, messo gratuitamente a disposizione da Giancarlo Manni, uno dei fondatori del CISNIAR. - Photo R. Rabacchi

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Italiana”. Tra le righe Frugis in-coraggiò la collaborazione tra il CISNIAR e le altre associazio-ni ornitologiche, in particolare il CISO. Sempre nel 1985 fece il suo ingresso in redazione il bravissimo disegnatore Mas-simo Albini, già collaboratore della sezione LIPU di Milano.

Il 1985 segnò una tappa importante e per molti aspetti tormentata della nostra storia: il CISNIAR si distaccò dal-la LIPU, per costituirsi, con atto notarile, come associa-zione autonoma. Negli anni il CISNIAR ha continuato a collaborare con diverse sezio-ni locali LIPU, mantenendo tuttavia la propria autonomia istituzionale.

Stessa sorte toccò alla sezio-ne LIPU di Milano, i cui diri-genti e volontari diedero vita, dopo pochi mesi (il 7 novembre 1986), al GOL (Gruppo Or-nitologico Lombardo). Primo Presidente eletto fu Vincenzo De Biasi, noto commercialista in Milano, che contribuì gran-demente allo sviluppo del GOL e del CISNIAR, assicurando a quest’ultimo la gestione della contabilità e la revisione dei conti per diversi anni. Maria

Lidia Bertinotti, già delegata LIPU di Milano dal 1975, fu nominata Segretario Generale della nuova associazione. Il 22 ottobre 1987 il GOL, grazie al generoso interessamento del Comune di Milano, inaugurò la sua prestigiosa sede in via Bagutta, nel centro di Milano.

Picus assunse così definitiva-mente il ruolo di rivista ufficia-le del CISNIAR. Nel dicembre 1985 iniziò la pubblicazione di un supplemento della rivi-sta (Picus News), dedicato alle attività sociali. Da ricordare, tra queste, la costituzione della Stazione Ornitologica Mode-nese, l’inaugurazione di una Mostra itinerante (“Il fiume

Fine anni ‘80. Riunione del Comitato di Redazione di Picus presso la sede CISNIAR di Piazza Carducci a Vignola, messa gratuitamente a disposizione dal Comune di Vignola. - Photo R. Rabacchi

vivente”, sull’ecologia del fiu-me Panaro) e il progetto per la realizzazione di un’area protet-ta (Il Centro Naturalistico “Le Cince” a Casona di Marano sul Panaro).

Il terzo numero di Picus del 1985 ospitò anche il Resocon-to Ornitologico “Sicilia 1984”, di cui fu editato uno speciale estratto.

Nell’unico numero pubbli-cato nel 1986 fu stampato il ricordo di un grande amico del CISNIAR, Ermanno Rizzardi (1905-1985), già presidente della LIPU e noto soprattut-to per il suo carattere tenace e combattivo nella lotta al brac-conaggio, all’uccellagione e

Inizi anni ‘80 - Mostra fotografica con banchetto di autofinanziamento organizzato dalla sezione LIPU di Vignola. - Photo R. Rabacchi

La copertina della “Guida agli uccelli e alla natura della provincia di Modena”.

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alla caccia al capanno. Il prof. Rizzardi, nato a Mori (TN), laureato in scienze economi-che e in chimica, fu alpinista, speleologo, ufficiale di comple-mento durante la guerra e, fin da giovanissimo, si occupò di conservazione della natura.

Dopo la breve parentesi (1986) nella quale fu pubbli-cato un solo numero, a partire dal 1987 le copertine furono stampate a colori, mentre l’in-terno rimase in bianco e nero, eccettuati, occasionalmente, al-cuni articoli in cui la stampa a colori si presentava particolar-mente utile. In redazione fece il suo ingresso un giovanissimo appassionato di fotografia na-turalistica, Giordano Cerè, in seguito protagonista di nume-rose ricerche scientifiche e di mostre fotografiche promosse dal CISNIAR.

Nel corso del 1987, attor-no a Picus, nacque la prima importante collaborazione con il GOL. Essa diede vita a una proficua convivenza, che dura da quasi trent’anni e che ha garantito alla rivista un fondamentale contributo di idee, di articoli e di soste-gno economico. Senza quella prima fiduciosa relazione oggi Picus non avrebbe raggiunto l’attuale diffusione e non si sa-

Sopra: il Centro Naturalistico “Le Cince” di Marano sul Panaro, recentemente incluso nel Parco Regionale Sassi di Roccamalatina. Sotto: Fausto Minelli (in alto) e Giordano Cerè mentre installano un nido artificiale per Allocco alle “Cince”- Photo R. Rabacchi

La copertina del numero 1 di Picus del 1987, la prima a colori.

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rebbero concretizzate le succes-sive collaborazioni con le altre quattro associazioni (ASOER, ASOIM, COT e GPSO), che gradualmente sono subentrate nella conduzione della redazio-ne.

Il CISNIAR, da sempre impegnato nella formazione e nell’educazione ambientale per gli adulti, gli insegnanti e le scuole, diede vita nel 1989 al progetto didattico “L’Oraver-de”, sostenuto dal Comune di Vignola: una tappa fondamen-tale per la successiva creazione di una rete di centri di educa-zione ambientale nella Provin-cia di Modena.

Il 21 maggio 1989 fu inau-gurato il Centro Naturalistico “Le Cince”, nel territorio di Marano sul Panaro: dieci ettari di boscaglie termofile e prate-rie calanchive, ricche di flora e di fauna. Nel tempo l’area di-venne una palestra privilegiata per l’educazione ambientale e la sperimentazione di diversi modelli di nidi artificiali. Da alcuni anni l’intero territorio è stato incorporato in quello del Parco Regionale Sassi di Roc-camalatina.

Il secondo numero di Picus

1990 vide un avvicendamento nella redazione: Nicola Canelli subentrò a Sandro Marsigli nel ruolo di Caporedattore.

La collaborazione con la Provincia di Modena si con-solidò ulteriormente, raggiun-gendo l’apice nel 1991 con la realizzazione della mostra itinerante “Appenninia”, dedi-cata all’ecologia e agli itinerari naturalistici dell’Appennino modenese. La mostra fu ac-compagnata dal volume omo-nimo (“Appenninia - Ecologia e itinerari naturalistici dell’Ap-pennino modenese”, 1991 - Mundici & Zanetti Ed., di-stribuzione Rizzoli), curato da Renzo Rabacchi, Sandro Mar-La copertina di “Appenninia, la

guida all’ecologia e agli itinerari naturalistici dell’Appennino modenese”.

sigli, Giordano Cerè, Claudio Bertarelli e Nicola Canelli.

La mostra, esposta in una ventina di tappe nei comuni del Modenese e del Bolognese, ottenne un enorme successo (quasi 20.000 visitatori). Dal suo noleggio e dalla vendita del volume, il CISNIAR ricavò una rilevante somma, che, suc-cessivamente, sarebbe stata im-piegata per la concretizzazione del più importante dei proget-ti: la realizzazione e la gestione del Museo Civico di Ecologia e Storia Naturale a Marano sul Panaro.

Il Dott. Vincenzo De Biasi, per anni Revisore dei Conti del CISNIAR, fornì gratuitamente la consulenza del suo noto studio di commercia-lista, per la gestione contabile del CISNIAR.

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Il CISNIAR (Onlus)Centro Italiano Studi Nidi Artificiali

promuove la diffusione del birdgardening in Italia

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