cava ate g39 di telgate: una montagna di rifiuti · una montagna di rifiuti campagna di...

CAVA ATE G39 DI TELGATE:

UNA MONTAGNA DI RIFIUTI

Campagna di informazione ai cittadini (13 gennaio 2011)

COORDINAMENTO CIRCOLI DITELGATEPALOSCO

PALAZZOLO S/O

SOMMARIO

1. Ricostruiamo la storia

2. Il progetto Ate g39: cava o discarica?

3. Gli impatti dell’opera sui comuni interessati

4. E la politica?

Campagna di informazione ai cittadini

RICOSTRUIAMO LA STORIA

6 AGOSTO 2003


LA PROVINCIA DI BERGAMO DEPOSITA IL “NUOVO” PIANO CAVE

6 SETTEMBRE 2003 LEGAMBIENTE FORMULA RILIEVI SULL’AMBITO ATE G39 DI TELGATE

1 OTTOBRE 2003 IL COMUNE DI TELGATE ESPRIME PARERE NEGATIVO ALLA CAVA ATE G39

9 COMUNI SOTTOPONGONO UN DOCUMENTO

UNITARIO PER LA CANCELLAZIONE DI

TUTTI I NUOVI ATE PREVISTI

3 OTTOBRE 2003

IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA IL PIANO CAVE DELLA PROVINCIA DI

BERGAMO

16 MARZO 2004



“APPARE PALESE CHE TALE SCELTA PRIVILEGI SOLAMENTE ASPETTI ECONOMICI MOLTO PARTICOLARI” E “ AVULSI

DALLA GEOLOGIA”


1 DICEMBRE 2006


AUDIZIONE DEL SINDACO IN VI COMMISSIONE

13 FEBBRAIO 2008 PARERE NEGATIVO DELLA GIUNTA SU ATE G39 E SU ATE G11 IN LOCALITA’ CASCINA GEROLA

20 FEBBRAIO 2008 IL CONSIGLIO COMUNALE DI TELGATE SI ESPRIME CONTRO LA CAVA ATE G11

RICOLLOCATA

5 MARZO 2008 IL COMUNE DI TELGATE DEPOSITA UNO STUDIO GEOLOGICO CONTRO LA CAVA

ATE G11

“DETTO STUDIO HA VALENZA ANCHE PER QUANTO RIGUARDA L’AMBITO ESTRATTIVO ATE G39”


15 APRILE 2008


IL SINDACO TRASMETTE ALLA VI COMMISSIONE PARERE NEGATIVO SU ATE G11 E ATE G39

9 MAGGIO 2008 IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA RICOLLOCAZIONE PARZIALE DELLA CAVA MILESI (ATE G11) ED ESPRIME PARERE

NEGATIVO ALLA CAVA ATE G39

“DETTA AREA SERVIRA’ ESCLUSIVAMENTE A DISCARICA DI MATERIALE DA PARTE DI DITTE ALTAMENTE INQUINANTI”

14 MAGGIO 2008IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA IL “NUOVO” PIANO CAVE DELLA PROVINCIA

DI BERGAMO


1 GIUGNO 2010


LA PROVINCIA AVVIA IL PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO

24 LUGLIO 2010 LA DIREZIONE AMBIENTE DI REGIONE LOMBARDIA AVVIA LA PROCEDURA DI

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’AMBITO ATE G39

7 OTTOBRE 2010 PRIMA CONFERENZA DI SERVIZI PER “ESAMINARE GLI INTERESSI COINVOLTI”NEL PROGETTO CAVA-DISCARICA ATE

G39

IL COMUNE DI TELGATE DEPOSITA UNA RELAZIONE DI VERIFICA DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE DI AZIENDA VERDE SRL (GEOL. A. CHIODELLI)

“IL COMUNE SUBISCE

LA CAVA”


20 DICEMBRE 2010


IL CONSIGLIO COMUNALE DI TELGATE APPROVA A MAGGIORANZA ASSOLUTA L’ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE DI

SORVEGLIANZA DELL’ATE G39

22 DICEMBRE 2010 COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE, WWF E ITALIA NOSTRA: “IL TAR HA ANNULLATO IL PIANO CAVE” (SENTENZE TAR BRESCIA

1607 E 4558)

“LA SFERA DI APPREZZAMENTO SIA TRASMODATA IN ARBITRIO”

“LAMENTATI VIZI DI CONTRADDITTORIETA’ E DIFETTO DI MOTIVAZIONE”

“L’AUTORITA’ PUBBLICA HA OMESSO DI ESERCITARE LA DOVUTA POTESTA’ PIANIFICATORIA”


18 MAGGIO 2004


E I COMUNI LIMITROFI?

21 DICEMBRE 2006

LA GIUNTA COMUNALE ESPRIME PARERE

NEGATIVO AGLI AMBITI ATE G39

(TELGATE) E ATE G17 (PALOSCO)

PALAZZOLO SULL’OGLIO

IL SINDACO TRASMETTE ALLA VI

COMMISSIONE UN PARERE FONDATO

SU UN’INDAGINE IDROGEOLOGICA

22 LUGLIO 2010IL SINDACO CHIEDE A PROVINCIA E REGIONE

LOMBARDIA CHE IL COMUNE SIA

INDIVIDUATO COME ENTE INTERESSATO

22 NOVEMBRE 2010IL CONSIGLIO COMUNALE RESPINGE LA

MOZIONE PD PER L’ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE SOVRACOMUNALE DI

SORVEGLIANZA


NOVEMBRE/DICEMBRE 2010


E I COMUNI LIMITROFI?

RICHIESTA DELLA DOCUMENTAZIONE DI

PROGETTO E DI PARTECIPAZIONE ALLE

CONFERENZE DI SERVIZI

PALOSCO

IL PROGETTO ATE G39: CAVA O DISCARICA?

Dati:

Superficie: 16.2 haSoggiacenza falda: 28 mProfondità max di escavazione: 20 m (dal piano campagna)Riserve stimate: 2.400.000 mcRiserve residue: 400.000 mc

ATEg39(cartografia)



Cascina Bertoli

Cascina alla Fabbrica

Cascina la Foresta

SP 86



SP 99

Via Prato

Via Bergamo



UN’OPERA SUI CONFINI!

DISTANZA DAI CENTRI ABITATI:

TELGATE: 1500 mPALAZZOLO S/O: 1100 mPALOSCO: 1700 m



LO SFRUTTAMENTO DEL GIACIMENTO

2 MILIONI MC ESTRATTI IN SEI ANNI!!



LO SFRUTTAMENTO DEL GIACIMENTO

ESCAVAZIONE A GRADONI

DUE GRADONI DI ALTEZZA 8 METRI

UN GRADONE DI ALTEZZA 4 METRI

ALTEZZA DI FONDO CAVA: 20 METRI (UNIFORME)



LA VIABILITA’ DELL’AMBITO

TRATTTO DA:

STUDIO DI IMPATTO

AMBIENTALE

(AZIENDA VERDE SRL)

STRADA

COMUNALE!




FACCIAMO DUE CONTI…




100-160 VEICOLI AL GIORNO SU QUESTA STRADA!!!!

1 CAMION OGNI 4-6 MINUTI!!!



MA E’ SOLO CAVA?

ATE G39 SARA’ UNA CAVA

E

UNA DISCARICA DI RIFIUTI INERTI

(D1)



COS’E’ UN RIFIUTO INERTE

DECRETO LEGISLATIVO 36/2003

"rifiuti inerti": i rifiuti solidi che non subiscono alcuna trasformazione fisica,

chimica o biologica significativa; i rifiuti inerti non si dissolvono, non bruciano, né

sono soggetti ad altre reazioni fisiche o chimiche, non sono biodegradabili e, in

caso di contatto con altre materie, non comportano effetti nocivi tali da provocare

inquinamento ambientale o danno alla salute umana.

La tendenza a dar luogo a percolati e la percentuale inquinante globale dei rifiuti,

nonché l'ecotossicità dei percolati devono essere trascurabili e, in particolare, non

danneggiare la qualità delle acque, superficiali e sotterranee



COME AVVERRA’ IL RIEMPIMENTO

REALIZZAZIONE DI BARRIERA

GEOLOGICA ARTIFICIALE

PREVISIONE DI QUATTRO LOTTI PER CONSENTIRE ESCAVAZIONE E RIEMPIMENTO CON RIFIUTI

ESECUZIONE DI COPERTURA

SUPERFICIALE FINALE,

ADOZIONE DI MODALITA’ GESTIONALI

E MISURE DI MITIGAZIONE DI

IMPATTI E RISCHI



ECCO I NUMERI!



MA QUALI RIFIUTI?

135 CODICI CER DI RIFIUTI NON PERICOLOSI

NON SOLO RIFIUTI DERIVANTI DA DEMOLIZIONI O COSTRUZIONI DI

FABBRICATI (FAMIGLIA 17.XX.XX)

RIFIUTI PROVENIENTI DA

ESTRAZIONE E TRATTAMENTO DEI MINERALI

(FAMIGLIA 01.XX.XX)

PROCESSI TERMICI: CENTRALI TERMICHE,

INDUSTRIA DEL FERRO E DELL’ACCIAIO E

METALLURGIA IN GENERALE

(FAMIGLIA 10.XX.XX)

IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI:

RIFIUTI DA INCENERIMENTO,

RIFIUTI STABILIZZATI, RIFIUTI DI FERRO E ACCIAIO

(FAMIGLIA 19.XX.XX)



SISTEMAZIONE FINALE

DELL’AREA

L’AREA VERRA’ RESTITUITA ALL’USO AGRICOLO

“non saranno attuate coltivazioni che vedano

produzioni destinate al consumo umano o zootecnico.

Le coltivazioni saranno, quindi, finalizzate alla

produzione di biomasse per utilizzo

industriale/energetico (colza, colture legnose, …)”



PERCHE’ UNA DISCARICA?

CHI E’ IL SOGGETTO

PROPONENTE?



AZIENDA VERDE SRL

SEDE LEGALE: BERGAMO, PIAZZALE

DELLA REPUBBLICA, 2

COSTITUITA IL 23/12/2004, ISCRITTA AL

REGISTRO DELLE IMPRESE IL

13/01/2006

CAMBIA NOME DA “AZIENDA AGRICOLA VERDE

SRL” AD “AZIENDA VERDE SRL” IL

16/04/2009

LA PROPRIETA’ E’ DI BERGAMO PULITA SRL

BERGAMO PULITA SRL GESTISCE LA DISCARICA DI RIFIUTI NON

PERICOLOSI DI CAVERNAGO ED E’ DI PROPRIETA’ DI

ECODECO SRL (50%) E MONTELLO SPA (50%)


GLI IMPATTI DELL’OPERA

“L’ATTIVITA’ NON COMPORTERA’IMPATTI SIGNIFICATIVI SULLE COMPONENTI AMBIENTALI”,

”SIA NEL BREVE CHE NEL MEDIO PERIODO”

(SIA, AZIENDA VERDE SRL, MAGGIO 2010)



IMPATTO IDROGEOLOGICO

ATE G39 E’ UN’AREA DI RICARICA DEGLI ACQUIFERI PROFONDI

L’ACQUIFERO SUPERFICIALE E TRADIZIONALE NON PRESENTANO

EVIDENTE SEPARAZIONE IDRAULICA

L’ACQUIFERO TRADIZIONALE SI PONE AD UNA PROFONDITA’ DI

CIRCA 28 M

LA PROFONDITA’ MASSIMA DI

ESCAVAZIONE E’ DI 20 M

L’ASSE DI DRENAGGIO E’ ORIENTATO NORD-SUD VERSO IL CENTRO

ABITATO DI PALAZZOLO

LA POTENZIALE CONTAMINAZIONE DI FALDA

DERIVA DALLA PERCOLAZIONE DELLE

ACQUE DI DILAVAMENTO (DEI RIFIUTI)

DALL’ERRATA VALUTAZIONE

DELLA PROFONDITA’

DELL’ACQUIFERO

OPPURE



IMPATTO IDROGEOLOGICO

LE ATTIVITA’ DI ESCAVAZIONE E DEPOSITO RIFIUTI AUMENTANO LA

VULNERABILITA’ DELL’ACQUIFERO

AUMENTO DEL CARICO ZOOTECNICO

CHE GRAVA SULL’AREA

POTENZIALE CONTAMINAZIONE DALLE

ACQUE DI PERCOLAZIONE

A RECUPERO ULTIMATO L’ACQUIFERO

SARA’ PIU’ VULNERABILE!



IMPATTO SULL’IDROGRAFIA SUPERFICIALE

IMMISSIONE DELLE ACQUE DI PERCOLAZIONE E DI PRIMA PIOGGIA

NEL TORRENTE RILLO (CIRCA 100 M)

DESOLEATURA E DISSABBIATURA IN

VASCA DI RACCOLTA

POTENZIALE INQUINAMENTO DEL

TORRENTE RILLO

PRELIEVI TRIMESTRALI (GESTIONE) E

SEMESTRALI (POST-GESTIONE)



IMPATTO SU FLORA E FAUNA E SU ECOSISTEMI

ROTTURA DI UN EQUILIBRIO DI UN ECOSISTEMA DERIVANTE

DALL’UTILIZZO ANTROPICO DEL TERRITORIO

INQUINAMENTO ATMOSFERICO,

ACUSTICO, LUMINOSO

VARIAZIONI DI HABITAT

COLONIZZAZIONE DI NUOVE SPECIE:

ANTROPOFILE, ESOTICHE O

INDESIDERATE (RATTI, NUTRIE,

UCCELLI, INSETTI, ECC.)



EMISSIONI ATMOSFERICHE

IMPIEGO DI MACCHINE E

UTENSILI DA SCAVO

DETERIORAMENTO DI

SUPERFICI

EMISSIONE DAI

MOTORI



RUMORE

DA ATTIVITA’ DI

ESCAVAZIONE DA TRAFFICO INDOTTO

63/65 dBA PRESSO

CASCINA NULLO

(LIMITE DI LEGGE: 65 dBA)

42/48 dBA PRESSO

CASCINA ALLA FABBRICA

(LIMITE DI LEGGE: 65 dBA)

CRITICITA’ ACUSTICHE NON

COMPLETAMENTE MITIGABILI



VIABILITA’

IMPATTO SIGNIFICATIVO SULLA

STRADA DI ACCESSO ALLA CAVA

INCREMENTO DEL TRAFFICO

SU SP 99 E SP 85



ASPETTI SOCIO-ECONOMICI E DI SALUTE PUBBLICA

RICADUTA SOCIO-ECONOMICA RICADUTA SULLA SALUTE

CREAZIONE POSTI DI LAVORO

SODDISFA IL BISOGNO PROVINCIALE

IN MATERIA DI SABBIA E GHIAIA E DI

RICEZIONE DI RIFIUTI INERTI

ASSAI NEGATIVA SIA

LOCALMENTE

(RESIDENTI) CHE

SU SCALA COMUNALE


E LA POLITICA?

“ORMAI NON SI PUO’ FAR NULLA PER

FERMARE L’OPERA”

“PUNTIAMO AD OTTENERE PIU’

VANTAGGI POSSIBILE PER IL PAESE”

(ECO DI BERGAMO, 9 DICEMBRE 2010)

“L’AMMINISTRAZIONE STA GIA’ AGENDO

PER OPPORSI ALL’APERTURA DELLA

CAVA”

“MEGLIO OPERARE DA SOLI, LE

COMMISSIONI CREANO SOLO

CONFUSIONE”

(GIORNALE DI BRESCIA, 24 NOVEMBRE 2010)


COSA PUO’ FARE LA POLITICA

1) SUPERARE LE ENUNCIAZIONI DI PRINCIPIO

PROGETTO DI CAVA

E’ STRALCIABILE?

2) VALUTARE IL PROGETTO NEI SUOI CONTENUTI

PROGETTO DI DISCARICA

E’ MODIFICABILE?

NO SI



VALUTARE LA CONGRUENZA DEI RIFIUTI CONFERITI CON LE PREVISIONI

DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE RIFIUTI


RIDURRE LE TIPOLOGIE DI RIFIUTI CONFERITI

CONTRO-VERIFICARE L’ANALISI GEOLOGICA DEL CAVATORE

EVITARE LA CONTAMINAZIONE DELL’ACQUIFERO

ESIGERE LA COMPENSAZIONE ECONOMICA PER I RESIDENTI

QUALI CATEGORIE?



RIPROGETTARE LA VIABILITA’ DI CAVA, INCOMPATIBILE CON LA PRESENZA

DI ABITAZIONI E LE CARATTERISTICHE DELLA STRADA COMUNALE


ESIGERE L’ADOZIONE DI UNA RIGOROSA PROCEDURA DI AMMISSIONE

DEI RIFIUTI IN DISCARICA (ART.11 D.LGS. 36/2003)

VERIFICARE IL RISPETTO DELLA DIRETTIVA NITRATI PER L’ALLEVAMENTO

DI SUINI

RICHIEDERE L’INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO DI MONITORAGGIO

DELLE EMISSIONI IN PROSSIMITA’ DELLE CASCINE

VERIFICARE IL PIANO DI INTERVENTO ADOTTATO PER PREVENIRE

L’INQUINAMENTO DELLA FALDA

RICHIEDERE UN PIANO DI MONITORAGGIO STRINGENTE SULLE ACQUE

SOTTERRANEE E DI PERCOLAZIONE (CADENZA MENSILE, VERIFICHE

ANALITICHE COMPLETE, ECC.)



ISTITUIRE UNA COMMISSIONE TECNICO-POLITICA DI SORVEGLIANZA

SULL’AMBITO ESTRATTIVO


LIMITARE L’IMPATTO DEL PROGETTO

NELLA FASE DI APPROVAZIONE

MONITORARE NEL TEMPO LE

ATTIVITA’ DI ESTRAZIONE E DI

RIPORTO DEI RIFIUTI

3) INFORMARE I CITTADINI


GRAZIE

“L’ingegno di un uomo si giudica meglio dalle sue domande

che dalle sue risposte”

(Duca di Lévis)

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