cap. iv ottica geometrica e sistemi ottici 1. approssimazioni e postulati 2. sorgenti e immagini 3....

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Cap. IV Ottica geometrica e sistemi ottici 1. Approssimazioni e postulati 2. Sorgenti e immagini 3. Specchi 4. Il diottro 5. Lenti spesse e sottili 6. Sistemi e strumenti ottici

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Page 1: Cap. IV Ottica geometrica e sistemi ottici 1. Approssimazioni e postulati 2. Sorgenti e immagini 3. Specchi 4. Il diottro 5. Lenti spesse e sottili 6

Cap. IV Ottica geometrica e sistemi otticiCap. IV Ottica geometrica e sistemi ottici

1. Approssimazioni e postulati

2. Sorgenti e immagini

3. Specchi

4. Il diottro

5. Lenti spesse e sottili

6. Sistemi e strumenti ottici

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1. APPROSSIMAZIONI E POSTULATI 1. APPROSSIMAZIONI E POSTULATI

OTTICA: scienza della luce (visibile)OTTICA: scienza della luce (visibile)

L’intervallo del visibile L’intervallo del visibile

LUNGHEZZA D’ONDA (m)

105 10151010 1020 1025

FREQUENZA (Hz)

100 10-1010-5 10-15

RADIOFREQUENZE

RADIO TV

MICROONDE

VIS

IBIL

E

INFRAROSSO UV

RAGGI XRAGGI GAMMA

LUNGHEZZA D’ONDA (m)0.7 0.30.40.50.6

I R U V

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0 0

VIS = 400 700 nmVIS = 400 700 nmapprossimazioni e postulatiapprossimazioni e postulati

a confronto col mondo macroscopico, si può quindi considerare:

questa approssimazione giustifica una serie di postulati:

• Non si considera l’aspetto ondulatorio: la luce si propaga in linea retta lungo i raggi, diretti come k

• Non si considera l’aspetto ondulatorio: la luce si propaga in linea retta lungo i raggi, diretti come k

z

x

y

k

r

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0

2) ogni sorgente puntiforme emette infinite onde piane2) ogni sorgente puntiforme emette infinite onde piane

S

approssimazioni e postulatiapprossimazioni e postulati

ovvero infiniti raggi in tutte le direzioniovvero infiniti raggi in tutte le direzioni

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0

3) ogni sorgente estesa è fatta di infinite sorgenti puntiformi3) ogni sorgente estesa è fatta di infinite sorgenti puntiformi

approssimazioni e postulatiapprossimazioni e postulati

Sorgente estesa

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04) formazione della visione: vediamo perché i raggi formano immagini sulla retina

4) formazione della visione: vediamo perché i raggi formano immagini sulla retina

S S’

ma anche:

immagine sulla retina:

immagine virtuale

approssimazioni e postulatiapprossimazioni e postulati

S

S’

specchio

riflessione speculare

riflessione speculare

sorgente luminosa

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definizionidefinizioni

2. SORGENTI E IMMAGINI 2. SORGENTI E IMMAGINI

Ssistema ottico S’

fascio omocentrico incidente

fascio omocentrico (coniugato) emergente

oggetto immagine

punti coniugati

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oggettocentro dei

raggi incidenti

reale virtuale

centro deiraggi emergentiimmagine

centro delprolungamento

dei raggi incidenti

centro delprolungamento

dei raggi emergenti

definizionidefinizioni

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sorgenti e immaginisorgenti e immagini

S S’

oggettoreale

immaginereale

S

oggettoreale

immaginevirtuale

S’

SS’

immaginevirtuale

oggettoreale

specchio

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S’

oggettovirtuale

immaginereale

S’

S’ S

oggettovirtuale

immaginevirtuale

sorgenti e immaginisorgenti e immagini

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Ssistema ottico S’

punto oggetto punto immagine

definizionidefinizioni

si noti la differenza:

sistema stigmatico

Ssistema ottico

punto oggetto immaginesistema astigmatico

aberrazione

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3. SPECCHI SFERICI 3. SPECCHI SFERICI

specchi sferici concavi

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P

SPECCHI SFERICI SPECCHI SFERICI

C

R

Oa’

s

a

S

h

S’

specchio sferico concavoC centro

O vertice

h apertura lineare

R raggio

tutti i raggi uscenti da S passano per S’ ?tutti i raggi uscenti da S passano per S’ ?

s’

asse otticoasse ottico

superficie sfericasuperficie sferica

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P

C

R

Oa’a

S S’

specchio sferico concavo - dimostrazionespecchio sferico concavo - dimostrazione

Cerchiamo la relazione fra a e a’:Cerchiamo la relazione fra a e a’:

dalla legge dei seni a SPC:

cosα cotθ sinα sinθ

θ)sin(α

a

R

cosα cotθ sinα sinθ

θ)sin(α

'

a

R

e a CPS’: cosα2 '

aR

Raa

(specchi concavi)

= - è

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dipende da !dipende da !cosα2

'aR

Raa

(specchi concavi)

se:

ma:

0 α

Ra

Raa

2 ' 0 ' a , << 1 raggi parassiali

approssimazione parassiale

P

C

R

Oa’S

P’

P’’

OS C

specchio sferico concavo - dimostrazionespecchio sferico concavo - dimostrazione

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P

C

R’’

O

a

s

S S’

specchio sferico convessospecchio sferico convesso

a’’

''cosα2

'' ''

Ra

aRa

(specchi convessi)

parassialeapprossimazione

''2

'' ''

Ra

aRa

(specchi convessi)

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I I raggi provengono sempre da sinistra

II s > 0 se i raggi divergono (S a sinistra dello specchio) s < 0 se i raggi convergono (S a destra dello specchio)

III s’ > 0 se i raggi convergono (S’ a sinistra dello specchio) s’ < 0 se i raggi divergono (S’ a destra dello specchio)

IV R > 0 se: C a sinistra dello specchio (oggetto reale immagine reale) R < 0 se: C a destra dello specchio (oggetto reale immagine virtuale)

I I raggi provengono sempre da sinistra

II s > 0 se i raggi divergono (S a sinistra dello specchio) s < 0 se i raggi convergono (S a destra dello specchio)

III s’ > 0 se i raggi convergono (S’ a sinistra dello specchio) s’ < 0 se i raggi divergono (S’ a destra dello specchio)

IV R > 0 se: C a sinistra dello specchio (oggetto reale immagine reale) R < 0 se: C a destra dello specchio (oggetto reale immagine virtuale)

convenzioniconvenzioni

S S’

s > 0 e s’ > 0 R>0

SS’

s < 0 e s’ < 0 R<0

S’S S’

s > 0 e s’ < 0

specchi sfericispecchi sferici

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CR

OS S’

s’a’a

s

CR’’

OS S’

a’’

a

s s’’

''2

'' ''

Ra

aRa

Ra

Raa

2 '

' ' sRaRsa '' '' '' '' sRaRsa

riassumendo:

equazione degli specchiequazione degli specchi

con le convenzioniintrodotte:

2

'

1

1

Rss

specchi sfericispecchi sferici

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esempio 1

specchio sferico concavo R = 20 cmtrovare s’ per:

a) s = 30 cm

b) s = 15 cm

c) s = 5 cm

specchio sferico concavo R = 20 cmtrovare s’ per:

a) s = 30 cm

b) s = 15 cm

c) s = 5 cm

2

'

1

1

Rss

1

' 12

sR

s

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specchio sferico convesso R = 20 cmtrovare s’ per:

a) s = 30 cm

b) s = 15 cm

c) s = 5 cm

specchio sferico convesso R = 20 cmtrovare s’ per:

a) s = 30 cm

b) s = 15 cm

c) s = 5 cm

esempio 2

O

S2S2’S1

S’1S3S’3

2

'

1

1

Rss

R

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3.1 Fuoco e distanza focale3.1 Fuoco e distanza focalespecchi sfericispecchi sferici

2

'

1

1

Rss

se, nella:

prendiamo s si ha:

C

R

OC

R

OF F

2

' fR

s distanza focale dello specchio

2

'

1

1 Rs

1

'

1

1

fss

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fuoco e distanza focalefuoco e distanza focale

C

R

OF

1

'

1

1

fss

si noti che, per la reversibilità:

C

R

OF

esempio: riflettori per fariesempio: concentratori solari

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O

in realtà, per la aberrazione sferica, fuori dalla approssimazione parassiale:

1

'

1

1

fss

il fuoco è su un segmento

C

fuoco e distanza focalefuoco e distanza focale

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O

L’aberrazione sferica è assente in specchi a profilo parabolico:

1

'

1

1

fss

il fuoco è punto

C

fuoco e distanza focalefuoco e distanza focale

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3.2 Oggetti estesi e costruzioni delle immagini3.2 Oggetti estesi e costruzioni delle immagini

OC

F

si fa il tracciamento dei raggi (ray tracing) di due dei quattro raggi principali:

y

y’

OC

F

y

y’

ad esempio, avendo solo il fuoco:

'

y

ym ingrandimento

laterale

immagine reale

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costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

O CF

analogamente per gli specchi convessi:

yy’

'

y

ym ingrandimento

laterale

Pimmagine virtuale

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OC

F

y

y’

dalle relazioni sui triangoli simili:

s

s

y

ym

'

' concavo/convesso

s’s

comunque, in entrambi i casi:

O CF

yy’

P

s’s

y’ >0

y’ <0

costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

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esempi: lo specchio concavoesempi: lo specchio concavo

applicazioni

C F

realerimpicciolita,

rovesciata

obiettivo telescopio

l’immagine è:

s > R

CF

realeingrandita,rovesciata

obiettivo proiettore

f < s < R

C F

virtuale ingrandita

specchio per radersi, truccarsi

s < f

costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

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F

oggetto reale

specchio concavo

esempi: lo specchio concavoesempi: lo specchio concavocostruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

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Si noti:

CF

le immagini reali possono essere viste direttamente dall’occhio

costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

CF

oppure visualizzate (“proiettate”) su uno schermo

C

F

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CF

le immagini virtuali possono essere viste solo dall’occhio

costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

o da uno strumento ottico (macchina fotografica, cannocchiale, ecc.)

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esempi: lo specchio convessoesempi: lo specchio convessocostruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

applicazioni

CFvirtuale

rimpicciolitaspecchietti retrovisori

l’immagine è:

s > 0

virtualerimpicciolita

specchietti retrovisori

CF

s > 0

realeingrandita

oculare cannocchiale

CF

s < 0

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Riepilogo: le espressioni da ricordare Riepilogo: le espressioni da ricordare

leggi della riflessione,convenzioni sui segni,

approssimazione parassiale

leggi della riflessione,convenzioni sui segni,

approssimazione parassiale

aberrazione sferica,astigmatismo

aberrazione sferica,astigmatismo

equazione degli specchi

2

'

1

1

Rss

equazione degli specchi

1

'

1

1

fss

s

s

y

ym

'

'

ingrandimento

tracciamento delle immagini

tracciamento delle immagini

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.1 Uno specchio sferico concavo R = 80 cm, un volto umano a 20 cm dal vertice. Calcolare: a) il rapporto di ingrandimento m; b) la posizione apparente dell’immagine.

4.1 Uno specchio sferico concavo R = 80 cm, un volto umano a 20 cm dal vertice. Calcolare: a) il rapporto di ingrandimento m; b) la posizione apparente dell’immagine.

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.2 Uno specchio retrovisore sferico convesso R = 40 cm, un’auto a 10 m. Calcolare: a) il rapporto di ingrandimento m; b) la posizione apparente dell’immagine.

4.2 Uno specchio retrovisore sferico convesso R = 40 cm, un’auto a 10 m. Calcolare: a) il rapporto di ingrandimento m; b) la posizione apparente dell’immagine.

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.3 Uno specchio in un parco dei divertimenti mostra l’immagine dritta di una persona che gli sta di fronte a distanza di 1.3 m. Se l’immagine è alta tre volte la statura della persona, qual è il raggio di curvatura dello specchio?

4.3 Uno specchio in un parco dei divertimenti mostra l’immagine dritta di una persona che gli sta di fronte a distanza di 1.3 m. Se l’immagine è alta tre volte la statura della persona, qual è il raggio di curvatura dello specchio?

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.4 Volendo fotografarsi mentre ci si guarda in uno specchio piano a 1.5 m di distanza, per quale distanza occorre mettere a fuoco?

4.4 Volendo fotografarsi mentre ci si guarda in uno specchio piano a 1.5 m di distanza, per quale distanza occorre mettere a fuoco?

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.5) Ipotizzando gli specchi ustori di Archimede con un raggio R = 200 m e un’apertura lineare di 2h = 10 m, si calcoli l’intensità della radiazione solare riflessa nell’immagine del sole prodotta dallo specchio stesso. Si assuma che l’intensità della radiazione solare al suolo sia circa pari a Is 1000 W/m2 (costante solare), per il raggio solare Rs 0.696 106 km, e per la distanza Terra-Sole d = 149.6 106 km

4.5) Ipotizzando gli specchi ustori di Archimede con un raggio R = 200 m e un’apertura lineare di 2h = 10 m, si calcoli l’intensità della radiazione solare riflessa nell’immagine del sole prodotta dallo specchio stesso. Si assuma che l’intensità della radiazione solare al suolo sia circa pari a Is 1000 W/m2 (costante solare), per il raggio solare Rs 0.696 106 km, e per la distanza Terra-Sole d = 149.6 106 km

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OS S’

P

C

n1 n2R

4. RIFRAZIONE DA SUPERFICIE SFERICA: IL DIOTTRO 4. RIFRAZIONE DA SUPERFICIE SFERICA: IL DIOTTRO

I I raggi provengono sempre da sinistra

II s > 0 se i raggi divergono (S a sinistra del diottro) s < 0 se i raggi convergono (S a destra del diottro)

III s’ > 0 se S’ a destra del vertice O s’ < 0 se S’ a sinistra del vertice O

IV R > 0 se la superficie è convessa rispetto ai raggi incidenti R < 0 se la superficie è concava rispetto ai raggi incidenti

I I raggi provengono sempre da sinistra

II s > 0 se i raggi divergono (S a sinistra del diottro) s < 0 se i raggi convergono (S a destra del diottro)

III s’ > 0 se S’ a destra del vertice O s’ < 0 se S’ a sinistra del vertice O

IV R > 0 se la superficie è convessa rispetto ai raggi incidenti R < 0 se la superficie è concava rispetto ai raggi incidenti

convenzioni che vanno modificate rispetto agli specchi (in colore)convenzioni che vanno modificate rispetto agli specchi (in colore)

asse otticoasse ottico

superficie sfericasuperficie sferica

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OS S’

a’a

s s’

P

C

n1 n2i

l l’

Cerchiamo la relazione fra a e a’:

r

dalla legge dei seni a SPC e S’PC :

ia

l

sinθ

sinα e

ra

l

sinθ

sinα

'

'

'

' 21

l

an

l

an

utilizzando la legge di Snell:

R

il diottro - dimostrazioneil diottro - dimostrazione

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OS S’

a’a

s s’

P

C

n1 n2i

l l’

se << 1 :

r

2212

21 α )α11( αcos RRRROD

e α sinα RRPD

D

sRsPDsl RsOD α

222221

da Pitagora:

' 1α' ''22222 ' sRsPDsl R

sOD

R

il diottro - dimostrazioneil diottro - dimostrazione

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OS S’

a’a

s s’

P

C

n1 n2i

l l’

r

D

sl ' ' sl

R

il diottroil diottro

'

' 21

l

an

l

an

che, inserite nella:

RsaRsa ' ' ;

tenendo conto che:

danno:

R

nn

s

n

s

n 1221 '

equazione

del diottro (R > 0)

punto

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il diottroil diottro

anche nel diottro concavo:

OSS’

as

s’

P

C

n1n2

R

a’

ancora:

R

nn

s

n

s

n 1221 '

equazione

del diottro (R < 0)

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il diottroil diottro

R

nn

s

n

s

n 1221 '

F’

n1 n2

s

R

nn

f

nn 1221 '

12

2 ' 'nn

Rnfs

con

fuoco secondario

's

F

n1n2

R

nnn

f

n 1221

fuoco primario12

1 nn

Rnfs

con

si consideri il caso:

in conclusione:

'

' 211221

f

n

f

n

R

nn

s

n

s

n

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4.1 Oggetti estesi e costruzioni delle immagini4.1 Oggetti estesi e costruzioni delle immagini

Tracciamento dei raggi con due dei tre raggi principali:

O

P

C

n1

F

F’

n2

s’s

sn

sn

y

ym

2

1 '

'

da cui si ricava:

superficie convessasuperficie convessa

immagine realeimmagine reale

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Tracciamento dei raggi con due raggi principali:

OC

n1 P

F’

F

n2

s’

s

sn

sn

y

ym

2

1 '

'

da cui si ricava:

superficie concavasuperficie concavail diottroil diottro

immagine virtualeimmagine virtuale

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Rsi consideri il caso:

4.2 Un diottro particolarmente semplice: il piano4.2 Un diottro particolarmente semplice: il piano

0 '

1221

R

nn

s

n

s

n

S

s

s’

Pn1 n2

S’

n1 > n2 s > s’

s

S

s’

Pn1

n2

S’

n1 < n2 s < s’

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Riepilogo: le espressioni del diottro Riepilogo: le espressioni del diottro

leggi della rifrazione,convenzioni sui segni,

approssimazione parassiale

leggi della rifrazione,convenzioni sui segni,

approssimazione parassiale

equazione del diottro

'

' 211221

f

n

f

n

R

nn

s

n

s

n

sn

sn

y

ym

2

1 '

'

ingrandimento

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la matita “spezzata”la matita “spezzata”

esempio 1Il diottro pianoIl diottro piano

acquan = 1.33 acqua

n = 1.33

h

la moneta “avvicinata”la moneta “avvicinata”

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esempio 1Il diottro pianoIl diottro piano

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.6 Una moneta giace sul fondo di una vasca piena di acqua profonda h = 1 m. A che profondità sembra essere se guardata dall’alto.

4.6 Una moneta giace sul fondo di una vasca piena di acqua profonda h = 1 m. A che profondità sembra essere se guardata dall’alto.

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.7 Un diottro è costituito da una superficie sferica convessa con R = 12 cm, fatta con vetro flint con indice di rifrazione n = 1.58, in aria. Un oggetto è posto sull’asse ottico a distanza s dal vertice. Calcolare s’ , m e il carattere dell’immagine per s uguale a : a) 90 cm;b) 32 cm;c) 20.7 cm;d) 15 cm.

4.7 Un diottro è costituito da una superficie sferica convessa con R = 12 cm, fatta con vetro flint con indice di rifrazione n = 1.58, in aria. Un oggetto è posto sull’asse ottico a distanza s dal vertice. Calcolare s’ , m e il carattere dell’immagine per s uguale a : a) 90 cm;b) 32 cm;c) 20.7 cm;d) 15 cm.

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Esempio numericoEsempio numerico

4.8 Uno piccolo pesce rosso si trova in una boccia sferica piena di acqua di raggio R = 12 cm. Trascurando le dimensioni del pesce e l’effetto della sottile parete di vetro della boccia, calcolare di quanto ingrandita ci apparirà la sua immagine: a) quando si trova a 7 cm dal vetro anteriore; b) al centro della boccia; c) a 7 cm dal vetro posteriore dal vertice.

4.8 Uno piccolo pesce rosso si trova in una boccia sferica piena di acqua di raggio R = 12 cm. Trascurando le dimensioni del pesce e l’effetto della sottile parete di vetro della boccia, calcolare di quanto ingrandita ci apparirà la sua immagine: a) quando si trova a 7 cm dal vetro anteriore; b) al centro della boccia; c) a 7 cm dal vetro posteriore dal vertice.

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rifrazione e formazione dell’immagine da diottri successivirifrazione e formazione dell’immagine da diottri successivi

5. LE LENTI5. LE LENTI

S3’

n2 n3n1 n1

S1S1’= S2

S2’= S3

D1 D3D2

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le lentile lenti

semplicisemplici

combinazioni di più diottri: le lenticombinazioni di più diottri: le lenti

compostecomposte

(esempio)

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le lentile lenti

pianoconvesse biconvesse

pianoconcave biconcave

tipi di lentitipi di lenti

menisco(concavaconvessa)

menisco(convessaconcava)

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le lentile lentila teoriala teoria

S1

s2

-s’1

n1

n2S’1 = S2 V1 V2

S’2

s’2

s1

t

t spessore della lente

n1

per il primo diottro (aria/materiale):

1

1

'

1

11

21

1

21

1 fR

n

s

n

s

-s’1

definiamo:

1

221 n

nn

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le lenti - dimostrazionele lenti - dimostrazione

S1

s2

-s’1

n1

n2S’1 = S2 V1 V2

S’2

s’2

s1

t

n1

per il secondo diottro

'

1

1

'

1

22

21

22

21

fR

n

ss

n

con: 12 ' t ss

-s’1

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le lentile lenti

se la lente è sottile:

quindi: 112 ' ' t sss 0t

'

1

1

'

1

22

21

22

21

fR

n

ss

n

1

1

'

1

11

21

1

21

1 fR

n

s

n

s

possiamo sommare le due equazioni:

ottenendo:

1

1

)1( '

1

1

2121

RRn

ss

equazione delcostruttore di lenti

F

F’O

s s’

S

S’

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1

1

)1( '

1

'

1

2121

RRn

fs

F

F’

lenti sottililenti sottili

1

1)1(

'

1

1

2121

RRn

ss

ponendo rispettivamente: s, s’¨‡ � � troviamo che:

equazione delcostruttore di lenti

F’F

1

1

)1( 1

1

21

21

RRn

fs

f = f’: punti focali equidistanti da O

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lenti sottililenti sottili

fRRn

ss

1

1

1)1(

'

1

1

2121

Si può quindi scrivere:

fss

1

'

1

1 equazione delle lenti

lente positiva/negativa

<> 0

lente positiva

F

F’

lente negativa

F

potenzadiottrica

1

f

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lenti sottililenti sottili

per il tracciamento:

F

F’O

s s’

S

S’

lente positiva

F

Fyy’

lente negativa

S’S

fss

1

'

1

1 equazione delle lenti<> 0

ingrandimento laterale:

s

s

y

ym

'

'

potenzadiottrica

1

f

Page 63: Cap. IV Ottica geometrica e sistemi ottici 1. Approssimazioni e postulati 2. Sorgenti e immagini 3. Specchi 4. Il diottro 5. Lenti spesse e sottili 6

fss

1

'

1

1

ingrandimento laterale:

s

s

y

ym

'

'

potenzadiottrica

1

f

F

FO

s s’

S

S’

piani focali

lenti sottililenti sottili

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attenzione al segno di R! 1

1

)1( 1

21

21

RRn

f

concaveconvesse

(menisco)pianoconvesse biconvesse

f > 0 convergenti(positive)

concaveconvessa

(menisco)pianoconcave biconcave

f < 0 divergenti(negative)

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lenti sottililenti sottili

F

FO

s s’

S

S’

fss

1

'

1

1

per il tracciamento si usano due dei tre raggi principali:

lente positiva o convergente

Page 66: Cap. IV Ottica geometrica e sistemi ottici 1. Approssimazioni e postulati 2. Sorgenti e immagini 3. Specchi 4. Il diottro 5. Lenti spesse e sottili 6

lenti sottililenti sottili

fss

1

'

1

1

per il tracciamento si usano due dei tre raggi principali:

s

s’

F F

yy’

lente negativa o divergente

S’S

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lenti sottili convergenti (positive)lenti sottili convergenti (positive)costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

F

FS

S’

oggetto reale, immagine reale

yy’

obiettivo dimacchina fotografica

| m| << 1F

Fy

pellicola

obiettivo diproiettore| m| >> 1

F

F

y

I)

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lenti sottili convergenti (positive)lenti sottili convergenti (positive)costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

le immagini reali possono essere viste direttamente dall’occhio

F

FS

S’

y

F

FS

y

oppure visualizzate (“proiettate”) su uno schermo

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lenti sottili convergenti (positive)lenti sottili convergenti (positive)costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

F

Fyy’

oggetto reale, immagine virtuale

II)

lente di ingrandimento,oculari microscopio, telescopio

F

F

y

y’oggetto virtuale, immagine reale

III)

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lenti sottili divergenti (negative)lenti sottili divergenti (negative)costruzioni delle immaginicostruzioni delle immagini

F

F oggetto reale, immagine virtuale

y

y’

I)

oggetto virtuale, immagine realeF

Fy y’

II)

oggetto virtuale, immagine virtualeF

F y

y’

oculare cannocchiale

III)

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fuori dall’appross. parassiale si ha l’aberrazione sferica: fuori dall’appross. parassiale si ha l’aberrazione sferica:

si noti che:

Aberrazioni delle lentiAberrazioni delle lenti

il fuoco è su un segmento

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anche nella approssimazione parassiale la dispersione provoca la:

anche nella approssimazione parassiale la dispersione provoca la:

si noti che:

F’F

aberrazione cromaticaaberrazione cromatica

)( ff

)( nn

Aberrazioni delle lentiAberrazioni delle lenti

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lenti sottililenti sottili

F’F

)( ff

)( nnaberrazione cromaticaaberrazione cromatica

parzialmente correggibile con lenti composte

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Riepilogo: le lenti sottiliRiepilogo: le lenti sottili

fRRn

ss

1

1

1)1(

'

1

1

2121

equazione del

costruttore di lenti

ingrandimento laterales

s

y

ym

'

'

fss

1

'

1

1 equazione delle lenti

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.9 La ricetta di una lente correttiva prescrive +1.50 diottrie. Il fabbricante mola la lente da un pezzo di vetro con n = 1.56 e la superficie frontale convessa preformata avente raggio di curvatura R1 = 20 cm. Quale deve essere il raggio di curvatura dell’altra superficie?

4.9 La ricetta di una lente correttiva prescrive +1.50 diottrie. Il fabbricante mola la lente da un pezzo di vetro con n = 1.56 e la superficie frontale convessa preformata avente raggio di curvatura R1 = 20 cm. Quale deve essere il raggio di curvatura dell’altra superficie?

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R3) Sia data una lente sottile biconcava di vetro crown (indice di rifrazione n1 = 1.57) in aria con i raggi di curvatura delle superfici pari a R1 = 8 cm e R2 = 10 cm. Si traccino i raggi e si calcoli caratteristiche, posizione e ingrandimento dell’immagine della freccia oggetto posta a una distanza d = 12 cm dalla lente.

R2R1

cm 0.128 10

1

8

1

1

157.1

R

1

R

1

1 1-

212

21

n

nn

f cm 8.7 f

cm 4.7 8.712

128.7 '

1

'

1

1

fs

sfs

fss

F

cm 0.34 '

'

s

s

y

ym immagine virtuale, dritta e rimpicciolita

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.10 Una diapositiva di formato 24 mm 36 mm deve essere proiettata su uno schermo di 1.20 m per 1.80 m posto ad una distanza di 5.00 m dal proiettore. Determinare: (a) che tipo di lente (singola) occorre usare e con quale lunghezza focale per coprire esattamente lo schermo con l’immagine; ( b) quale sarà la distanza lente-diapositiva; (c) se il proiettore produce un il flusso luminoso di 1000 lumen, che illuminamento (o illuminanza) si avrà sullo schermo?

4.10 Una diapositiva di formato 24 mm 36 mm deve essere proiettata su uno schermo di 1.20 m per 1.80 m posto ad una distanza di 5.00 m dal proiettore. Determinare: (a) che tipo di lente (singola) occorre usare e con quale lunghezza focale per coprire esattamente lo schermo con l’immagine; ( b) quale sarà la distanza lente-diapositiva; (c) se il proiettore produce un il flusso luminoso di 1000 lumen, che illuminamento (o illuminanza) si avrà sullo schermo?

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6. SISTEMI E STRUMENTI OTTICI 6. SISTEMI E STRUMENTI OTTICI

6.1 L’occhio umano 6.1 L’occhio umano

Disegno schematico dell’occhio umano

Umor vitreoUmor acqueo

oggetto esteso

F

F’S

S’

oggetto reale, immagine reale

yy’

Funzionamento: lente convergente caso I)

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L’occhio umano: sensori e sensibilitàL’occhio umano: sensori e sensibilità

Umor vitreo

3 tipi di coni

teoria del tri-stimolo per la percezione del colore

Curve di sensibilità

120.000.000 dibastoncelli

(visione notturnaacromatica)

7.000.000 di coni

(visione diurna cromatica)

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il processo di accomodamento:

l’occhio umanol’occhio umano

oggetto all’infinito

oggetto adistanza finita

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i più comuni difetti della visione:

l’occhio umanol’occhio umano

il bulbo oculare è “allungato”

il potere di accomodamento è limitato

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d

y

d

y atan 0 grandezza angolare (apparente)

15 cm d

definiamo:

nel processo di visione distinta naturale:

y

d

0

ma la visione è più distinta per d = d0 25 cm

y’

l’occhio umanol’occhio umano

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6.2a Il microscopio semplice (lente di ingrandimento) 6.2a Il microscopio semplice (lente di ingrandimento)

Fy

y’

si confronti con la situazione di visione distinta naturale:

y 0

d0

d’

definiamo ingrandimento angolare:

'

'

' 0

0

d

d

y

yM

tan f

dM 0

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6.2b Il microscopio composto6.2b Il microscopio composto

F1

F1’O

s s’

y’=y0

F2

F2’

obiettivo

oculare

y

y0’

'

'

'

' '

' 0

0

0

0

y

y

d

d

y

y

y

yM

- mob Moc

tipic. mob 50 200, Moc 5 10 M 200 2000

d’

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6.3 Il telescopio a rifrazione6.3 Il telescopio a rifrazione

F1’ F2

obiettivo

oculare

telescopio galileiano (cannocchiale) 1609

0 '

2

1

f

fM

MGalileo = 33

in realtà all’infinito

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F1’

obiettivo

oculare

telescopio astronomico (kepleriano) 1611

F2

0 '

2

1

f

fM

telescopio a rifrazionetelescopio a rifrazione

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obiettivo

(specchio concavo)

telescopio newtoniano 1672

6.4 Il telescopio a riflessione6.4 Il telescopio a riflessione

ocularespecchio piano

0 '

2

1

f

fM

MNewton 40

F1

non c’è aberrazione cromatica

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6.5 La macchina fotografica6.5 La macchina fotografica

D

f

pellicolaobiettivo

0 1

s

fs

sostituendo nella:

fsfss

' 1

'

1

1 f

s

f

s

sm

' e

' fys

fmyy

“f - number” D

f

Ip è inversamente proporzionale a:

1

)'(

22222

2

2

numberfy

sI

f

D

y

sIs

yf

DI

y

DII sss

sp

quindi l’intensità sulla pellicola:

Is

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Riepilogo: le espressioni degli strumenti ottici Riepilogo: le espressioni degli strumenti ottici

f

dM 0

ingrandimento angolare lente

semplice

ingrandimento microscopio M = - mob Moc

ingrandimento telescopio

2

1

f

fM

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Le 10 leggi dell’ottica geometricaLe 10 leggi dell’ottica geometrica

'

' 211221

f

n

f

n

R

nn

s

n

s

n

fRRn

ss

1

1

1)1(

'

1

1

2121

s

s

y

ym

'

'

equazione del diottro

equazione della lente

ingrandimentolaterale della lente

f

dM 0

ingrandimento angolare della lente

ingrandimento microscopio M = - mob Moc

ingrandimento telescopio

2

1

f

fM

incidenza normale

legge di Snell

1

2

'

1

1

fRssequazione degli specchi

ir sinsin nn θ θ 12

R 1 T R ,2

21

21

nn

nn

angolo di Brewster )/atan( θ 12 nniB

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.11 Una candela accesa è posta a 30 cm davanti a una lente convergente con lunghezza focale f1=15 cm, che è a sua volta davanti a un’altra lente avente f2=10 cm e distante 50 cm. a) Tracciare il diagramma dei raggi; b) calcolare la posizione e le dimensioni dell’immagine finale.

4.11 Una candela accesa è posta a 30 cm davanti a una lente convergente con lunghezza focale f1=15 cm, che è a sua volta davanti a un’altra lente avente f2=10 cm e distante 50 cm. a) Tracciare il diagramma dei raggi; b) calcolare la posizione e le dimensioni dell’immagine finale.

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Esercizio numericoEsercizio numerico

4.12 Un fisico che si è perso in montagna cerca di costruire un telescopio usando le lenti dei suoi occhiali da lettura. Esse hanno potenza diottrica di +2.0 e +4.5. a) Qual è il massimo ingrandimento che può ottenere con il suo telescopio? b) Quale lente dovrebbe usare come oculare?

4.12 Un fisico che si è perso in montagna cerca di costruire un telescopio usando le lenti dei suoi occhiali da lettura. Esse hanno potenza diottrica di +2.0 e +4.5. a) Qual è il massimo ingrandimento che può ottenere con il suo telescopio? b) Quale lente dovrebbe usare come oculare?

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Esercizio numericoEsercizio numerico

Un oggetto è posto a distanza s = 6 cm a sinistra di una lente sottile convergente di focale f1 = 12 cm. Una lente sottile divergente di focale f2 = -24 cm è a distanza d = 9 cm dalla prima lente. Trovare con il calcolo e con il tracciamento dei raggi la posizione e la natura dell’immagine prodotta dal sistema delle due lenti.

Un oggetto è posto a distanza s = 6 cm a sinistra di una lente sottile convergente di focale f1 = 12 cm. Una lente sottile divergente di focale f2 = -24 cm è a distanza d = 9 cm dalla prima lente. Trovare con il calcolo e con il tracciamento dei raggi la posizione e la natura dell’immagine prodotta dal sistema delle due lenti.