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Camera di Commercio di LuccaComitato per l'Imprenditoria Femminile di Lucca
MONDO IMPRENDITORIALE FEMMINILE A LUCCA:
QUALE FUTURO?
Caratteristiche ed evoluzione delle imprese femminili nella provincia di
Lucca
Riccardo PerugiResponsabile Ufficio Studi Unioncamere Toscana
Lucca, mercoledì 22 ottobre 2008
Metodologia (1)
Obiettivi: comprendere alcune caratteristiche generali del mondo imprenditoriale femminile presente a Lucca, e le relative dinamiche nel periodo più recente
Fasi di realizzazione– analisi desk: analisi delle imprese registrate agli archivi
della Camera di Commercio– indagine field: indagine tramite questionario telefonico
su un campione di 300 imprese a conduzione femminile localizzate nella provincia di Lucca (periodo della rilevazione: aprile-maggio 2008)
Questionario: tre sezioni– profilo dell’imprenditrice e caratteristiche strutturali
dell’impresa– principali dinamiche aziendali di medio periodo– principali criticità e necessità riscontrate dalle
imprenditrici
Metodologia (2)
Campione
Disegno campionario non proporzionale con stratificazione della popolazione per
– quattro macrosettori (agricoltura, industria, commercio, servizi)
– tre aree territoriali (Piana di Lucca, Versilia, Garfagnana, Media Valle del Serchio)
– tre classi di età delle imprese (meno di tre anni, fra tre e cinque anni, oltre cinque anni)
– due tipologie giuridiche (imprese individuali, altre forme)
Incidenza delle imprese femminili sul totale
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Infocamere-StockView
Valori % al 31-12-2007
29,4
28,3
27,6
26,1
24,6
23,9
23,7
23,6
23,4
22,8
22,7
22,2
22,0
21,3
GR VDS LI MS SI TOS PI AR PO LU VER PT FI PDL
Imprese femminili attive alla fine del 2007
VER (Versilia) 4.119
PDL (Piana di Lucca) 3.320
VDS (Valle del Serchio) 1.351
LUCCA totale 8.790
Andamento delle imprese attive(femminili e non femminili)
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Infocamere-StockView
Variazione percentuale fra il 31-12-2003 e il 31-12-2007
9,8
0,9
3,3
5,0
7,3
4,5
1,3
5,2
3,5
-0,7
Piana diLucca
Versilia Valle delSerchio
Totale Lucca Toscana
Imprese femminili
Imprese non femminili
L'imprenditorialità femminile in Versilia:un sistema da rivitalizzare (1)
Dinamica economica di basso profilo• Una quota più elevata di imprese sta attraversando una
fase di crisi (43% vs. 26% delle altre aree)• Bassa propensione agli investimenti nel corso degli ultimi
cinque anni (46% vs. 61%)• Limitata diffusione tecnologie informatiche (32% vs. 42%)
Basso ricorso a servizi di assistenza imprenditoriale e di informazione, con particolare riferimento a
• Contabilità e amministrazione (56% vs. 64%)• Servizi legali (8% vs. 12%)• Formazione (5% vs. 10%)• Accesso al credito e servizi finanziari (3% vs. 9%)• Servizi di informazione e orientamento imprenditoriale (2%
vs. 11%)• Ricerca e innovazione (1% vs. 5%)
L'imprenditorialità femminile in Versilia:un sistema da rivitalizzare (2)
Necessità di colmare un gap di imprenditorialità?
• Le imprenditrici dell'area hanno una età mediamente più elevata (21% vs. 15% over 60), da cui potrebbero derivare anche più frequenti problemi di ricambio generazionale nei processi di successione imprenditoriale
• Al Comitato per l'Imprenditoria Femminile (CIF) di Lucca chiedono in particolare di
A) organizzare corsi di formazione per imprenditrici (76% vs. 59%)
B) creare momenti di incontro e scambio di esperienze tra le stesse imprenditrici (51% vs. 44%)
I settori di attività (1)
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Infocamere-StockView
Settori di attività (sezioni codice ateco) valori assoluti
comp. %
inc. % sul tot.
Commercio e Riparazioni (G) 2.855 32,5 28,0 -3,4Immobiliare e servizi alle imprese (K) 1.121 12,8 27,1 24,8Agricoltura e Pesca (A+B) 1.088 12,4 33,6 -15,1Altri servizi pubblici, soc. e pers. (L+O+P) 1.086 12,4 50,1 6,6Industria in senso stretto (C+D+E) 960 10,9 17,3 2,5Alberghi e ristoranti (H) 942 10,7 36,6 11,5Costruzioni (F) 306 3,5 3,6 52,2Credito e assicurazioni (J ) 191 2,2 25,0 23,2Trasporti e comunicazioni (I) 156 1,8 12,7 7,6Sanità e altri servizi sociali (N) 50 0,6 45,0 42,9Istruzione (M) 27 0,3 27,8 -6,9Imprese non classificate (X) 8 0,1 20,5 33,3TOTALE 8.790 100 22,8 3,3
settori a più elevata specializzazione imprenditoriale femminile
Var. % 2007 su
2003al 31-12-2007
I settori di attività (2)
Persistono ancora fenomeni di "segregazione orizzontale" …
• Un elevato livello di "femminilizzazione" imprenditoriale caratterizza ancora la ricettività turistica e la ristorazione, i servizi sanitari (privati) e gli "altri" servizi pubblici, sociali e alla persona, considerati da alcuni, a volte secondo uno stereotipo di genere, come peculiari della "natura femminile"
• In ambito terziario sembrano ancora giocare favorevolmente barriere all'entrata (socio-culturali ed economiche) meno significative per la componente femminile
… su cui si inseriscono però di elementi di cambiamento• I settori a più bassa presenza femminile (industria, trasporti,
costruzioni) conoscono tutti una crescita, a volte particolarmente intensa (edilizia)
• La crescita nell'industria, anche se di limitata entità, si contrappone ad una diminuzione della componente non femminile
I comparti industriali:tra mercato e tradizione familiare (1)
Una competizione particolarmente intensa …• Prospettive di sviluppo per i prossimi tre anni non brillanti e
maggiormente polarizzate fra “vincenti” e “perdenti” (espansione 26% vs. 28%, stabilità 45% vs. 52%, flessione 28% vs. 20%)
• Difficoltà leggermente superiori nell’acquisizione di clienti (52% vs. 49%)
… che richiede soglie organizzative più elevate …• Imprese leggermente più strutturate (2,8 vs. 2,2 addetti in
media per impresa; 2,9% vs. 0,9% imprese con più di dieci addetti)
• Dotazione informatica superiore alla media (41% vs. 37%)
… e dove la storia familiare "conta" per l'accesso alle risorse
• Forte motivazione all’avvio basata sulla tradizione familiare (38% vs. 28%), da cui discende anche un maggior apporto di capitali da parte di familiari/amici
I comparti industriali:tra mercato e tradizione familiare (2)
L'accesso al credito come fattore critico
• Difficoltà leggermente superiori nel reperimento del capitale/accesso al credito (24% vs. 20%), e minore diversificazione delle fonti utilizzate nel finanziamento degli investimenti
• Maggior ricorso a servizi di assistenza imprenditoriale e informazione per l’accesso al credito/servizi finanziari (9% vs. 6%)
• Al Comitato per l'Imprenditoria Femminile (CIF) di Lucca chiedono in particolare diA) migliorare la visibilità e la promozione delle imprese
femminili (per il 41% vs. 35% prioritaria, per il 77% vs. 65% importante)
B) ma anche di organizzare corsi di formazione e momenti di scambio di esperienze fra le imprenditrici, oltre a dar vita ad un osservatorio sull’imprenditoria femminile
Imprese femminili attive per forma giuridica
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Infocamere-StockView
Valori al 31-12
2003 2007
Società di capitale 442 839 14,8 89,8Società di persone 2.301 2.339 29,4 1,7Imprese individuali 5.651 5.492 22,8 -2,8Cooperative 91 100 19,7 9,9Altre forme 23 20 9,1 -13,0Totale 8.508 8.790 22,8 3,3
Var. % 2007 su 2003
Valori assoluti Incidenza % sul totale al
2007
Forme societarie:uno sviluppo da agevolare (1)
Un universo giovane, dinamico e fortemente motivato …
• Sono costituite da imprenditrici mediamente più giovani (73% vs. 58% ha meno di 50 anni, 36% vs. 27% meno di 40), più istruite (19% vs. 7% con laurea), senza carichi familiari (66% vs. 48%)
• Segnalano motivazioni “forti” nella scelta imprenditoriale (74% vs. 53% per successo personale o miglioramento del reddito)
• Sono imprese più strutturate in termini di organici aziendali (solo 11% vs. 55% sono monoaddetto; 13% vs. 4% almeno sei), con una maggiore propensione ad investire (66% vs. 51%) ed una maggiore dotazione informatica (48% vs. 35%)
• Sono imprese spesso ancora in sviluppo (41% vs. 22%) e che esprimono mediamente prospettive di crescita migliori con riferimento al prossimo triennio
Forme societarie:uno sviluppo da agevolare (2)
… ma che esprime anche maggiori esigenze
• Hanno fatto maggior ricorso al credito bancario in fase di prima costituzione (31% vs. 23%) ed al capitale di terzi per il finanziamento degli investimenti successivi (55% vs. 37%)
• Utilizzano un più ampio range di servizi di assistenza ed informazione imprenditoriale, in particolare servizi di formazione (15% vs. 6%), legali (15% vs. 9%), per la ricerca e l’innovazione (9% vs. 2%)
• Hanno maggiori difficoltà nel reperimento di personale qualificato (22% vs. 14%) e ritengono che il CIF debba organizzare corsi di formazione per dipendenti (importanti per il 42% vs. 36%)
• Richiedono più servizi per l’infanzia (prioritari per il 47% vs. 31%)
Imprese femminili attive per anno di iscrizione
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su dati Infocamere-StockView
Valori al 31-12-2007
v.a. % v.a. %Prima del 1960 36 0,4 200 0,7Dal 1960 al 1969 152 1,7 577 1,9Dal 1970 al 1979 452 5,1 1.806 6,1Dal 1980 al 1989 1.348 15,3 4.712 15,9Dal 1990 al 1999 2.793 31,8 8.756 29,5Dal 2000 4.009 45,6 13.644 45,9Non classificato 1 0,0 0 0,0Totale 8.790 100 29.695 100
Imprese femminili Imprese non femminili
Imprese operanti da tre-cinque anni:verso una maturità da conquistare (1)
Due parole d'ordine: responsabilità e consapevolezza …
• Imprenditrici con un livello di istruzione elevato (18% vs. 7% con laurea, 50% vs. 41% con diploma), anche se con motivazioni “deboli” all’avvio (solo 43% vs. 60% per successo personale o miglioramento del reddito)
• Sono collocate nelle classi centrali di età (37% vs. 31% fra 40-49 anni, 25% vs. 19% fra 30-39 anni), con carichi familiari più onerosi (25% vs. 20% con due o più persone)
• Forte consapevolezza delle difficoltà all’agire imprenditoriale, legate soprattutto all'acquisizione dei clienti (59% vs. 47%), alla conciliazione dei carichi familiari (35% vs. 19%), al reperimento del capitale (45% vs. 15%), ai rapporti con PA e burocrazia (22% vs. 19%), agli orari (11% vs. 4%), ai servizi pubblici (11% vs. 2%), alla mobilità (8% vs. 1%)
Imprese operanti da tre-cinque anni:verso una maturità da conquistare (2)
… per una piena realizzazione lavorativa e personale
• Imprese spesso in fase di sviluppo (34% vs. 23%), con prospettive di espansione, una elevata propensione ad investire (63% vs. 52%) ed una buona diffusione della dotazione informatica (48% vs. 35%)
• Utilizzano più intensamente tutta la gamma di servizi disponibili, sia di assistenza imprenditoriale, in particolare per la formazione (11% vs. 7%) e per l'orientamento (9% vs. 6%), che per la conciliazione dei tempi di lavoro e personali, in particolare i servizi per l’infanzia (28% vs. 21%), che richiedono più frequentemente insieme a quelli di assistenza domestica ed ai sostegni finanziari per maternità
• Al CIF chiedono di migliorare la visibilità e la promozione delle IF (per il 44% vs. 34% prioritario), di creare momenti di scambio di esperienze fra imprenditrici (per il 56% vs. 45% importante), e di realizzare un osservatorio IF (51% vs. 40%)
Principali difficoltà riscontrate durante gli ultimi cinque anni
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su interviste nella provincia di Lucca
Valori percentuali sul totale (possibilità di risposta multipla)
49,1
21,8
20,7
19,4
15,8
acquisizione dei clienti
conciliare con carichi familiari
reperimento capitale/accesso al credito
rapporti con la P.A. e burocrazia
reperimento di personale qualificato
Servizi richiesti per migliorare l’efficacia dell’attività del C.I.F. di
Lucca
Fonte: elaborazioni Unioncamere Toscana su interviste nella provincia di Lucca
% di imprenditrici che giudicano prioritario o importante il servizio
0%
20%
40%
60%
80%
100%fo
rmaz
ione
impr
endi
torial
e
prom
ozio
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visi
bilit
à IF
orga
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nein
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impr
endi
tric
i
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orio
IF
form
azio
nedi
pend
enti
prioritario importante non importante
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
Camera di Commercio di LuccaComitato per l'Imprenditoria Femminile di Lucca
MONDO IMPRENDITORIALE FEMMINILE A LUCCA:
QUALE FUTURO?
Caratteristiche ed evoluzione delle imprese femminili nella provincia di
Lucca
Riccardo PerugiResponsabile Ufficio Studi Unioncamere Toscana
Lucca, mercoledì 22 ottobre 2008