c.a.a. e scuola - iccasalgrande.gov.it caa... · mezzo/strumento di comunicazione che consente di...
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17 Novembre 2014Comunità in Rete
Viani Federica Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
Programma Autismo,DSM-DP, AUSL Reggio Emilia
C.A.A.E SCUOLA
WORKSHOP PER
SCUOLE PRIMARIE (classi IV e V) E SCUOLE SECONDARIE
IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE
STRATEGIE DI C.A.A.
POSSIBILI APPLICAZIONI DELLA C.A.A.ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
IMPORTANZA DELLA
COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO
COMUNICAZIONE
La comunicazione è un processo di trasmissione di messaggi da un EMITTENTE, che produce il messaggio
servendosi di un apparato di emissione ad un RICEVENTE che deve possedere un apparato di
ricezione e possedere lo stesso SISTEMA DI SEGNI con cui il messaggio è stato prodotto per decodificarlo,
cioè comprenderlo.
VERBALE
Orale (Sentire-Parlare)Scritto
NON VERBALE
MimicaPostura
Linguaggio gestualeOrientazione
Disposizione nello SpazioAbbigliamento
Sistemi di comunicazionealternativa
LINGUAGGIO
Mezzo/Strumento di comunicazioneChe consente di veicolare un messaggio
A COSA SERVE COMUNICARE
NON SI PUÒ NON COMUNICARE
Tutto il comportamento, non solo il discorso, è
comunicazione (linguaggio non verbale) e tutta la
comunicazione influenza il comportamento. Poiché
non può esservi alcuna relazione senza
comunicazione. (P.Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson
“La pragmatica della comunicazione umana”,1967)
CARTA DEI DIRITTI ALLA
COMUNICAZIONE
1. Il diritto di chiedere oggetti, azioni, persone e di esprimere preferenze e sentimenti
2. Il diritto di scegliere tra alternative diverse 3. Il diritto di rifiutare oggetti,situazioni,azioni non desiderate e di non accettare
tutte le scelte proposte 4. Il diritto di chiedere e ottenere attenzione e di avere scambi con altre
persone. 5. Il diritto di richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situazioni o fatti
che interessano.
6. Il diritto di attivare tutti gli interventi che rendano loro possibile comunicaremessaggi in qualsiasi modo e nella maniera più efficace indipendentemente dal grado di disabilità.
Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale di influenzare,mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita.Oltre a questo diritto di base , devono essere garantiti i seguenti diritti specifici :
7. Il diritto di avere riconosciuto comunque il proprio atto comunicativo e di ottenere una risposta anche nel caso in cui non sia possibile soddisfare la richiesta.
8. Il diritto di avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario ausilio di comunicazione aumentativa-alternativa, che faciliti e migliori la comunicazione e il diritto di averlo sempre aggiornato e in buone condizionidi funzionamento.
9. Il diritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi diritti di ogni altra persona, ai contesti, interazioni e opportunità della vita di ogni giorno.
10. Il diritto di essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al proprio ambiente di vita.
11. Il diritto di ricevere informazioni per poter partecipare ai discorsi che avvengono nell’ambiente di vita, nel rispetto della dignità della persona disabile.
12. Il diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile e appropriato dal punto di vista culturale e linguistico
National Commitee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992 Tradotto a cura del Servizio di Comunicazione Aumentativa e Alternativa del Centro Benedetta d’Intino di
Milano Membro Institutional di ISAAC- ITALY
CORRELAZIONE FRA
DIFFICOLTA’ DI COMUNICAZIONE E
COMPORTAMENTI INADEGUATI
SISTEMA DI COMUNICAZIONE INSUFFICIENTE O
COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO ANOMALA
ESPRIMERE LE PROPRIENECESSITA’
CON COMPORTAMENTI NON ADEGUATI
AGGRESSIVITA’
AUTOLESIONISMO
ABBANDONO SOCIALE
ATTIVITA’AUTOSTIMOLATORIE
Spesso si osserva che questi comportamenti sono diventati uno strumento comunicativo per questi bambini.A volte vengono sviluppati programmi educativi rivolti a ridurre un determinato comportamento (aggressivo/autolesivo/non adeguato), senza che sia preso in considerazione il suo possibile legame con problema del linguaggio.Una procedura di correzione può ridurre il comportamento, ma non risolverà il problema di comunicazione del bambino.
LA COMUNICAZIONE A SCUOLA Alcuni spunti di riflessione….
Un qualsiasi studente della vostra sezione/classe:…ha la possibilità di chiedere oggetti, azioni, persone?Come?….ha la possibilità di esprimere una scelta fra proposte diverse?Come? ….ha la possibilità di esprimere stanchezza?Come?….se ha la necessità di recarsi in bagno o anche solo per uscire un attimo dalla classe e distendersi, come lo esprime?….ha la possibilità di chiedere aiuto se necessario?
Uno studente speciale della vostra sezione/classe, che non ha sviluppato un
linguaggio verbale…..
….ha il diritto di esprimere delle necessità e di fare richieste?….ha il diritto di esprimere delle scelte/preferenze?….ha il diritto di dire basta, sono stanco?…ha il diritto di dire facciamo ancora questa attività?…ha il diritto di chiedere aiuto? COME??
Negli ultimi anni, i temi della comunicazione sono diventati un argomento centrale in ogni discussione sulla didattica e sui processi educativi in generale. Oggi lo sviluppo di competenze comunicative e relazionali dello studente ègiudicato importante almeno quanto lo sviluppo di quelle disciplinari.
ALCUNI ESEMPI…
“Un bambino non verbale, che vuole uscire dalla classe e per comunicarlo si alza dal banco e comincia a piangere e urlare nei pressi della porta, se lo si lascia uscire, probabilmente la prossima volta che vorrà andare fuori ripeterà questo tipo di
comportamento“.___________________________________________________
“L’insegnante durante l’attività di palestra si avvicina al bambino e gli chiede di mettere via la palla perché il gioco è terminato. Il bambino non verbale, non vuole
riporre la palla e non sa come chiedere di giocare ancora, quindi dà una spinta all’insegnante per allontanarla. L’insegnante comprende che vuole giocare ancora e gli lascia la palla per un altro po’ di tempo. Probabilmente la prossima volta che vorrà continuare un’attività il bambino ripeterà questo tipo di comportamento,
che però non è un atto comunicativo funzionale ed adeguato.”____________________________________________________
“Durante l’intervallo, un bambino può spingere a terra un compagno conl’obiettivo di avere accesso ad una determinata merenda; se questo
comportamento si ripete “spingere a terra” per il bambino puòassumere lo stesso significato comunicativo di
“dammi un pezzo della tua merenda ”.
FORNIRE LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERSI
CAA
FORNIRE UN’OPPORTUNITA’ PER COMPRENDERE
E’ POSSIBILE ED E’ NECESSARIO CHE IL BAMBINO COMUNICHI, ABBIA LA POSSIBILITA’ DI ESPRIMERSI, ANCHE IN ASSENZA DEL LINGUAGGIO VERBALE,
ED E’ FONDAMENTALE CHE CHI SI RIVOLGE A LUI FACCIA IN MODO DIRENDERE COMPRENSIBILI I MESSAGGI CHE GLI RIVOLGE.
COMUNICAZIONE
AUMENTATIVA ALTERNATIVA
(C.A.A.)
COSA SI INTENDE PER C.A.A.
Attualmente la tendenza è quella di abbandonare sempre più il termine alternativa, in quanto questo termine può rimandare alla sostituzione del linguaggio verbale con altre modalità, mentre
invece la CAA è MULTIMODALE, cioè considera piuttosto l’integrazione di piu’ modalitàcomunicative, per cui in presenza di linguaggio, anche se rudimentale,lo scopo è quello di
supportarlo e potenziarlo e non di sostituirlo.
(Visconti, Peroni e Ciceri, 2007)
CAA
OGNI FORMA DI COMUNICAZIONE CHE SOSTITUISCE,INTEGRA, AUMENTA IL
LINGUAGGIO VERBALE ORALE
AUMENTATIVA
perché analizzando le competenze del soggetto, indica strategie per
incrementare le modalità comunicative (le vocalizzazioni o il linguaggio verbale
esistente, i gesti…). Non si limita quindi a sostituirle o a
proporne di nuove.
ALTERNATIVA
perché è alternativa alle modalitàcomunicative tradizionali e si avvale di ausili e
della tecnologia avanzata.
La compensazione di
una disabilità
(temporanea o
permanente) del
linguaggio espressivo di
persone con complessi
bisogni comunicativi.
La creazione di opportunità
di reale comunicazione e
di effettivo
coinvolgimento della
persona; per questo
deve essere flessibile e su
misura della persona stessa.
CAASettore della pratica clinica che si pone
due obiettivi
A CHI SI RIVOLGE
Lo sviluppo della CAA è stato sollecitato per incrementare le abilità comunicative di bambini (in particolare con esiti di PCI) in cui era evidente la discrepanza tra linguaggio espressivo, gravemente deficitario, e linguaggio ricettivo, che non presentava invece severe compromissioni.
Esperienze successive hanno evidenziato dei buoni risultati anche quando gli interventi di CAA sono stati applicati ad altri disturbi.Attualmente si rivolge a tutti coloro che si trovano in condizioni di disabilità, congenita o acquisita, evolutiva o temporanea, che limita o impedisce la comunicazione verbale.
�Congenita: PCI, disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico, aprassia del linguaggio, sindrome di Angelman, sindrome di Down, sindrome di Cornelia De Lange�Acquisita: Ictus cerebrale, Trauma cranico, Afasia. �Evolutiva: SLA, SM, Morbo di Parkinson, AIDS cerebrale. �Temporanea: Trauma chirurgico (intubazione, tracheotomia).
CBC : Persone con complessi bisogni comunicatividifficoltà di comprensione+difficoltà di espressione
+difficoltà nell’intenzionalità comunicativa
MOLTEPLICI APPLICAZIONI
Una CAA vs tante CAA?
La vastità delle patologie e delle caratteristiche di funzionamento delle persone per le quali trova indicazione la CAA
hanno fatto sì che le tecniche e gli strumenti utilizzati siano molti, anche derivati da riferimenti metodologici differenti.Orientarsi fra le tante modalità applicative di un concetto universale e capire quali siano le
più adatte per i singoli utenti può essere molto difficoltoso. (A. Costantino)
Anche nell’ Italia stessa si sono sviluppate molteplici esperienze, particolarmente interessanti perché nate all’interno di un modello forte
di integrazione scolastica.
� Il percorso che viene creato parte dunque dai BISOGNI COMUNICATIVI della persona, cioè dalla sua
motivazione a comunicare.
� Fornisce degli STRUMENTI FLESSIBILI, cioè adatti alle esigenze attuali del bambino, ma che possono
evolversi nel tempo parallelamente all’evoluzione della persona.
� E’ fondamentale INTEGRARE GLI STRUMENTI poiché non esiste lo strumento ideale, ma esiste lo strumento
giusto per quella persona, con quegli interlocutori, in quel contesto.
� Si pone come obiettivo che il bambino sviluppi un EFFICACE SISTEMA DI COMUNICAZIONE GLOBALE che
comprenda la verbalità residua, le modalità naturali e anche modalità speciali. In quanto l’obiettivo ultimo
dell’intervento è sempre l’aumento dell’interazione, delle occasioni di comunicazione e quindi di
partecipazione sociale della persona con complessi bisogni comunicativi negli ambienti in cui questa vive.
(Modello di Partecipazione) Gli interventi di CAA sono percorsi che non sempre arrivano a raggiungere gli
obiettivi nel breve periodo ma il potenziamento, lo sviluppo e la motivazione alla comunicazione sono
irrinunciabili.
� Un altro aspetto di fondamentale importanza è il COINVOLGIMENTO DELL’AMBIENTE, ovvero delle figure
significative appartenenti ai diversi contesti di vita quotidiana del bambino (casa,scuola....)
Un percorso di CAA che inizia e finisce in un ambulatorio specialistico difficilmente raggiungerà i propri
obiettivi, ovvero fornire la possibilità di comunicare, interagire con le altre persone in situazioni e luoghi
diversi, infatti la comunicazione è necessaria e indispensabile ogniqualvolta ne sorga la necessità.
CARATTERISTICHE DELLA C.A.A.
E IL LINGUAGGIO VERBALE?
Ci sono molte evidenze che la CAA non interferisca ma anzi
possa stimolare la naturale abilità del bambino a sviluppare
una comunicazione verbale, se possibile.
Per comunicare i loro bisogni e i loro desideri i bambini, ma
anche gli adulti, tendono ad utilizzare la modalità più veloce,
più efficace, e più immediatamente disponibile.
Se la comunicazione verbale può svilupparsi troverà subito il suo
spazio.
QUANDO INIZIARE L’INTERVENTO
La mancanza di possibilità di comunicare con gli altri ha gravi ricadute
negative nello sviluppo della relazione, del linguaggio, nello sviluppo
cognitivo e sociale.
L'inizio precoce di interventi di comunicazione aumentativa può contribuire a
prevenire un ulteriore impoverimento comunicativo, simbolico e
cognitivo e la comparsa di disturbi del comportamento, altrimenti molto
diffusi proprio come strategia di richiesta di attenzione.
PRE-REQUISITI
Non ci sono prerequisiti minimi necessari nel bambino, non c’è quindi un livello cognitivo minimo, o di gravità, o di età al di sotto del quale è sconsigliato
iniziare.
Vi sono invece prerequisiti del contesto, caratteristiche minime di collaborazione e di assunzione della
responsabilità dell'intervento da parte dei servizi riabilitativi e dell’ambiente, che sono indispensabili.
Valutazione di:-postura
-modalità di selezione (indicazione o altro imput)-aspetti sensoriali
-livello di simbolizzazione (oggetti, foto, simboli, lettere…)-vocabolario e funzioni comunicative (interesi, bisogni, contesto, partecipazione)
MODALITA’ D’ INSEGNAMENTO
Nella CAA non esistono soluzioni universali adatte ad ogni soggetto.
Per ogni soggetto è necessario creare un intervento ad hoc: ogni strumento va scelto in base alle caratteristiche della persona e al momento
particolare della sua vita in cui viene richiesto, e quindi lo stesso va migliorato, adattato o aggiustato secondo necessità, oltre ad essere
personalizzato.
È necessario, quindi, assumere modelli di insegnamento che siano interattivi e
facilitanti. Per quanto riguarda i simboli, ad esempio, i bambini dovranno avvicinarsi ad essi non attraverso l'insegnamento ma attraverso l'esposizione.
Come per i bambini che si avvicinano al linguaggio verbale orale e scritto anche per i simboli si opera, quindi, attraverso il modellamento.
Il modellamento permette al bambino di condividere con un’altra persona la sua modalità di comunicazione, e, se la comunicazione avviene con il supporto
della tabella, consolida la memorizzazione e la collocazione del simbolo.
STRUMENTI
DI CAA
GLI STRUMENTI DELLA CAALa CAA è per definizione multimodale,
dunque sono diverse le modalità
espressive che si possono utilizzare.
Strumenti ad
alta tecnologia
Strumenti a
media tecnologia
Strumenti “poveri”
CAA
ASSISTITA
Si avvale di ausili esterni:oggetti, simboli concreti tridimensionali,
disegni, fotografie, parole o semplici simboli lineari.
NON ASSISTITA
Non si avvale di alcun ausilio, perciò richiede soltanto l’utilizzo del corpo come
mezzo di comunicazione
LINGUAGGIO DEI SEGNI
GESTI
TABELLE DI COMUNICAZIONE
SOFTWARE DI COMUNICAZIONE CHE SI UTILIZZANO COL PC
VOCAs
AUSILI VISIVI VARI:IN-BOOKAGENDE
QUADERNO DEI RESTI
PECS
DISPOSITIVI MOBILI(SMARTPHONE-TABLET)
STRUMENTI DI CAA
“POVERI”
TABELLE DI COMUNICAZIONE
Tabelle contenenti simboli (che corrispondono ad una serie di messaggi), che il soggetto indica (utilizzando le modalità che la patologia rende disponibili) per comunicare con gli altri.Ogni tabella è composta da più o meno immagini grafiche, dalla parola alfabetica scritta in alto e da un bordo che tiene insieme le due. Sopra ad ogni simbolo viene sempre scritto il significato per permettere di capire il messaggio anche a chi non conosce i simboli. I simboli sono uno degli elementi fondamentali della CAA, rappresentano una vera e propria seconda lingua visiva che affianca quella uditiva. Le tabelle di comunicazione possono essere su carta o su Pc
Tipologie di tabelle
TABELLA PRINCIPALE: Trasversale in tutti i contesti
TABELLE A TEMA: Servono in un solo contesto o per una sola attivitàMolte volte il nostro linguaggio si arricchisce di parole specifiche che usiamo però solo in alcuni contesti (es. nomi di personaggi di film). Perciò si possono costruire tabelle a tema per la necessità di raggruppare in un'unica tabella parole inerenti un argomento specifico e per utilizzarla in situazioni in cui sarebbe disagevole usare la tabella principale.Ci possono essere tabelle ad esempio per bagno, piscina, spiaggia, tabelle di film o cartoni animati (es. nella tabella di Harry Potter sono inseriti i personaggi, gli oggetti particolari, ecc.). Nella stesura il bambino viene coinvolto in maniera attiva per scegliere le parole e le immagini. Si possono creare un’enorme quantità di tabelle a tema sugli argomenti più disparati che interessino il bambino, così da integrare le tabelle principali.
TABELLE A TEMA
TABELLE A TEMA
Le tabelle possono essere raccolte in quaderni di diverse tipologie. I quaderni contengono un numero di tabelle variabile, con una quantità di simboli variabile a seconda delle capacità del bambino.Le immagini sono separate per categorie : persone, luoghi, oggetti, azioni, sentimenti/emozioni, generale (chi?, assieme, ...)Quando il numero delle pagine aumenta è consigliabile applicare al quaderno dei segnalini laterali (tipo agenda) per facilitare il bambino nello sfogliare le pagine.
Come costruire
le tabelle di comunicazione
Possono essere collocate nell'ambiente di vita del bambino per consentirgli scelte contestuali: vicino alla porta di uscita con le possibilità di luoghi dove recarsi, sul frigo per la scelta di bevando e/o cibo, in classe con le attività e/o le foto dei compagni e degli insegnanti, ecc..
I primi approcci prevedono la realizzazione di tabelle con pochi elementi di grande interesse per il bambino. Questi strumenti consentono di attuare opzioni di scelta rispetto ad attività relative al mangiare, bere, attività, persone, ecc.. Fare delle scelte consente di aumentare la partecipazione del bambino alle attività, di incrementare la sua motivazione a comunicare e di promuoverne l'iniziativa comunicativa.
Le tabelle vengono costruite valutando contemporaneamente :• selezione del vocabolario (considerando i bisogni manifestati dalla persona ed il contesto in cui la tabella sarà utilizzata)•tipo di rappresentazione dei messaggi (oggetti concreti, miniature di oggetti, simboli grafici,foto,disegni, lettere o parole)•sistema simbolico•gli aspetti fisici e sensoriali (mobilità, postura, vista, etc)• il fattore intellettivo
I sistemi di simboliSi utilizzano quando non ci sono le condizioni per accedere al codice
alfabetico e sono caratterizzati da diversi gradi di difficoltà.I simboli devono comunque essere utilizzati in modo flessibile, in alcuni casi può essere utile variare il significato attribuito ad un’immagine,in
altri casi è possibile utilizzare nella stessa tabella simboli provenienti da sistemi grafici diversi.
I sistemi di simboli attualmente più utilizzati per la CAA sono:
• PCS
• WLS• AArasac• Bliss symbols• Pick’n Stick
• Core (Core Picture Vocabulary)• PicSyms(picture-Symbols)• PIC(Picture Ideogram Communication)
PCS Picture Communication Symbols
4800 simboli sia dettagliati che stilizzati, Sono in versione bianco e nero o colori
WLS Widgit Literacy Symbols
oltre 7000 immagini, riprodotte sia a colori che in bianco e nero, in grado di rappresentare un vocabolario di oltre 30.000 parole nella lingua italiana. Questo vocabolario viene continuamente ampliato.
AARASAC
Sistema simboli aragonese
Sono disponibili sia a colori che in bianco e nero
BLISS
Sistema di 3000 simboli nati come linguaggio universale
PIC:Picture Ideogramymbols
400 simboli bianchi su sfondo nero
PICSYMS:Picture Symbols
800 simboli
CORE PYCTURE VOCABOLARY
160 simboli in italiano
SISTEMI DI SIMBOLI A CONFRONTO
Per una simbolizzazione appropriata
Non tutti saranno in grado di leggere pagine complesse che riportano una simbolizzazione completa del testo. E' perciò
importante che i materiali creati con i simboli presentino una complessità generale (lessicale, sintattica e grafico-visiva)
adeguata alle capacità dell'utente.Molti simboli sono facili da riconoscere, mentre altri
richiedono di essere imparati e ricordati. Con l'aumentare del vocabolario simbolico utilizzato dall'utente crescerà anche il
numero di simboli astratti che richiederanno una fase di apprendimento.
Graduare la complessità della simbolizzazione
E’ un sistema di comunicazione aumentativo e/o alternativo basato sullo scambio di immagini che si rifà ai principi cognitivo-comportamentali.
Prevede l’utilizzo di quaderni Pecs, che sostanzialmente si differenziano dalle tabelle di comunicazione in quanto le pagine di questi sono dotate di velcro, e così anche le immagini che possono quindi essere attaccate e staccate dalle pagine.
PECS
(Picture Exchange Communication System)
Sistema di comunicazione per scambio di simboli
Le fasi del programma PECS
Il PECS è stato ideato per bambini affetti da disturbi dello spettro autistico in etàprescolare, in seguito è stato adattato ed attualmente si può considerarlo adatto a soggetti di qualunque età che presentino difficoltà di comunicazione.
A chi è rivolto
Il programma PECS prevede un percorso di insegnamento graduale, suddiviso in sei fasi , con lo scopo di portare allo sviluppo della comunicazione funzionale e della comunicazione come scambio sociale, tramite l’insegnamento di specifiche funzioni comunicative (richiedere, costruire frasi, commentare, raccontare).Le fasi si susseguono secondo un livello di difficoltà che aumenta progressivamente. La prima funzione comunicativa insegnata è la richiesta e si inizia il programma con lo scambio fisico guidato immagine-oggetto. La richiesta, in quanto la conseguenza stessa dell’atto (ottenere ciò che si desidera in qual momento),agisce da rinforzo tramite lo scambio dell’immagine con l’oggetto desiderato. I rinforzi sociali vengono associati a quelli concreti, in modo da poter poi introdurre funzioni comunicative più di tipo sociale. (commentare, raccontare).Non tutti i bambini però arrivano all’ultima fase.
STRUMENTI DI CAA
TECNOLOGICI
VOCAsVocal Output Communication Aids
Sono dispositivi per la comunicazione con
emissione vocale che non necessitano di
essere collegati ad un PC (funzione
supplementare).
Il loro aspetto è quello di una tastiera più o meno complessa (un solo pulsante
o una serie di pulsanti fino ad arrivare a dispositivi molto simili alla tastiera di
un PC).
Su ogni pulsante è possibile applicare un simbolo (un’immagine, una parola, etc). La pressione di ciascun tasto provoca l’ascolto di un messaggio pre-registrato che corrisponde al simbolo posto su di esso. In questo modo la persona ha la possibilità di comunicare non solo indicando il simbolo, ma anche associando ad esso un messaggio verbale che viene udito dagli altri.
Il VOCA aiuta a ristabilire un ruolo naturale dell’interlocutore parlante che può rimanere in ascolto senza dover prestare attenzione continua ad ogni manifestazione comunicativa del non-parlante. Non bisogna inoltre dimenticare il forte impatto emotivo che crea la possibilità di sentire la voce della persona (anche se si tratta di un messaggio preregistrato da un’altra persona).
Svantaggi: rispetto alle tabelle cartacee, su questi dispositivi possono essere programmati un numero limitato di messaggi, la tabella invece è piùfacilmente ampliabile rispetto alla configurazione di un voca.
Vantaggi: si può produrre un messaggio verbale e richiamare l’attenzione dell’altro distante, invece con le tabelle si deve prestare attenzione continua alle manifestazioni del bambino
SOFTWARE DI COMUNICAZIONE
SOFTWARE DI
COMUNICAZIONE
SOFTWARE
PER REALIZZARE TABELLE CARTACEE
SOFTWARE
PER LA COMUNICAZIONE SU PC
Es. Symwriter, Misterbliss ecc.Es.Clicker, Comunica, Mindexpress, The Grid 2 ecc.
SOFTWARE SPECIFICIEs. Boardmaker ecc.
LIBRERIE DI IMMAGINIEs. PCS Metafiles, CORE, ecc.
SOFTWARE
PER LA SCRITTURA IN SIMBOLI
SOFTWARE PER LA REALIZZAZIONE DI
TABELLE CARTACEESi tratta di programmi grafici utilizzati per realizzare, con i simboli, materiale cartaceoper la comunicazione.I programmi permettono la creazione di tabelle personalizzate: mettono a disposizione modelli di tabelle già pronte, ma modificabili, poiché c’è la possibilità di costruire liberamente i tracciati, dimensionando e disponendo le celle a piacimento. Nelle celle si quali si possono direttamente inserire i simboli, poiché la libreria di simboli è contenuta all’interno. Oltre alle tabelle possono essere utilizzati per preparare calendari con simboli, etichette da applicare a oggetti nell’ambiente, testi corredati di simboli, singole carte per formare frasi, ecc. Uno dei più utilizzati è BOARDMAKER, che utilizza i simboli PCS.
SOFTWARE PER
LA COMUNICAZIONE SU PC
Sono dei programmi su PC che
permettono di riprodurre sullo
schermo le tabelle di comunicazione.
Ad ogni cella della tabella è possibile
associare un simbolo e l’uscita in voce.
L’accesso, cioè la selezione delle
caselle di messaggio, può avvenire
tramite modalità diverse (tastiere,
dispositivi di puntamento, sensori
ecc.)
I prodotti software godono delle potenzialità sempre crescenti del computer e
dell’enorme capacità di elaborare e memorizzare dati.
MIND EXPRESS
COMUNICA
Vantaggi:
� Non hanno limitazioni nel numero
di messaggi;
� Non hanno limitazioni nei tempi di
registrazione;
� L’accesso (la selezione delle
caselle) può avvenire tramite
modalità diverse (tastiera,
dispositivi di puntamento, sensori
di varia natura etc.);
� La creazione delle tabelle può avvenire in modo flessibile, eventualmente
collegando tra di loro un numero molto alto di tabelle (aumento del numero
dei messaggi).
Svantaggi:
Si è legati alla presenza del PC
SOFTWARE PER
LA SCRITTURA IN SIMBOLI
Clicker permette di usare una tabella molto estesa ma permetteva
anche di rileggere ciò che uno scrive.
Ogni casella digitata sulla tabella inserisce una parola nell'editor di
testo con sopra l'immagine di riferimento.
Questa sua particolarità permette di stampare piccoli testi che
possono essere seguirti nella lettura e poi riletti con l'ausilio delle
immagini. Inoltre i testi, se salvati si possono rileggere, con la
sintesi vocale del computer, in piena autonomia.
DISPOSITIVI MOBILI
(TABLET E SMARTPHONE)
Niki Talk
Le App per la comunicazione
AAC communicationAAC Talking Tabs
Vantaggi:
� Tecnologia mainstream;
� Oggetto “cool”(di tendenza, alla
moda) Lo desidererebbero anche i
coetanei, i genitori lo ritengono
meno stigmatizzante
� Disponibilità di molte altre
applicazioni in uno strumento
unico(comunicazione,
apprendimento, intrattenimento..)
Svantaggi:
� E’ accessibile soltanto con il touchscrenn
� E’ fragile
� Non è poi così trasportabile (rispetto la CAA)
� Le app per la comunicazione sono “in progress”
� La disponibilità di molte altre applicazioni in un unico strumento può
anche essere uno svantaggio
AUSILI VISIVI VARIUso dell’immagini come supporto alla comprensione e
all’espressione.
Gli ausili visivi sono costituiti da tutto ciò che vediamo e che ci aiuta a sostenere ed aumentare il processo comunicativo, basandosi sulla capacità che abbiamo di percepire e discriminare le informazioni attraverso il sistema visivo. Sono elementi che appartengono al processo comunicativo e rendono più efficace la ricezione, l’elaborazione e l’espressione.
Tali ausili possono presentarsi sotto diverse forme e fornisconoprincipalmente le informazioni in forma logica, strutturata e sequenziale. Sono utili per organizzare la vita quotidiana e aiutano notevolmente i soggetti con disturbi gravi della comunicazione, in particolare i soggetti con autismo, in quanto facilitano loro la gestione degli eventi che durante la giornata possono essere fonte di confusione e frustrazione.
(Hodgdon, 2004)
AGENDE
Se un bambino ha difficoltà di comprensione del linguaggio verbale, è fondamentale che almeno abbia la possibilità di comprendere le routine o gli impegni giornalieri e che abbia la possibilità di comprendere la durata dei singoli eventi.Un ottimo strumento a tali fini è quello delle agende, che aiutano a chiarire la comunicazione, diventando anche punti di riferimento per altri strumenti visivi presenti nell’ambiente. Le agende forniscono informazioni sulle normali attività giornaliere, più omeno regolari, indicano inoltre la successione degli eventi o anche eventuali cambiamenti di programma. Nella loro organizzazione ciò che è reso particolarmente chiaro è il momento in cui un’attivitàfinisce e quando inizia quella successiva.
Si tratta di un quaderno o raccoglitore nel quale vengono raccolti i "resti" delle esperienze significative che il bambino vive (gite, feste, ecc..). I "resti" possono essere oggetti concreti o parti di essi (sabbia, conchiglie, stelle filanti, ecc.), fotografie, e quanto possa essere utilizzato dal bambino per raccontare ciò che ha vissuto.Questo strumento fornisce all’interlocutore argomenti ed elementi che possano arricchire il dialogo con il bambino stesso. Il quaderno dei resti deve "girare” tra casa, scuola e gli altri ambienti frequentati e tutti devono partecipare al suo incremento contribuendo ad un ulteriore scopo di questo strumento: consentire di poter comunicare su elementi non presenti nell’ambiente in cui si trova e su esperienze vissute in altri contesti.
QUADERNO DEI RESTI
LIBRI SCRITTI IN SIMBOLIIn molti bambini con disabilità, la comprensione linguisticacostituisce un elemento critico, spesso erroneamente considerato un problema di comprensione intellettiva. Certamente ci sono bambini che possono non capire perché non ce la fanno dal punto di vista cognitivo, ma molti bambini non capiscono perché non comprendono la sequenza delle parole, un po’ come succede a noi con una lingua straniera quando ancora la conosciamo poco.Ci si è accorti che gli IN-Book sono serviti a tutti i bambini per condividere l’attenzione, per aumentare la capacità di ascoltare, per scoprire come si può comunicare con alcuni compagni e per molte altre cose. In particolare, sono stati preziosi per sostenere in modo naturale quei bambini che per diversi motivi hanno maggiori difficoltà con il linguaggio e con l’ascolto: bambini con disturbo di linguaggio o di attenzione, bambini migranti e molti altri.
LIBRO MODIFICATOE’un libro illustrato giàesistente che racconta una favola o una storia e viene modificato traducendo il testo in simboli per renderlo fruibile.
LIBRO PERSONALIZZATO
Si possono anche creare libri che siano completamente nuovi e su misura per “quel” bambino. Possono riguardare esperienze significative sia piacevoli che spiacevoli (una vacanza, il compleanno, il ricovero in ospedale, il fratellino, ecc..), interessi specifici (il libro delle ruspe) o altro. E’ un libro fatto a misura di quello specifico bambino, “su misura” quindi nella grafica e nelle immagini, nell’argomento, nel testo, nel modo di leggere, nei contenuti emotivi, nell’accessibilità fisica e nell’accessibilitàcomunicativa.
IN-BOOK
Sono libri illustrati con testo integralmente scritto utilizzando
parole associate a simboli, che supportano l’attenzione
condivisa e l’ascolto da parte del bambino con disabilità.
Si tratta di rendere i racconti accessibili anche a chi ha difficoltàdi comprensione verbale
Come utilizzare gli IN-BOOK
La persona che usa la CAA riconosce l’immagine, il partner
comunicativo la parola. Nella lettura ad alta voce dei libri “su
misura”, l’adulto indica uno per uno i simboli che compongono
la frase, senza rallentare la lettura e mantenendone la vivacità.
La “gratuità” è elemento essenziale: è importante cioè che l’adulto legga senza pretendere nulla in cambio, senza “interrogare”il bambino, o cercare di verificare cosa ha colto della lettura che è stata condivisa.Può così sostenere l’ascolto del bambinocon l’accompagnamento della “lingua visiva”, che facilita l’attenzione e la comprensione di quanto si ascolta.
POSSIBILI APPLICAZIONI DELLA
CAA ALL’INTERNO DELLE SCUOLE
INIZIARE AD ETICHETTARE
CREARE UN’AGENDA/DIARIO
GIORNALIERA O SETTIMANALE
OGGI GITA!
OGGI FOTO DI CLASSE!
OGGI TEATRO!
UTILIZZARE UN’AGENDA SPECIFICA
DELLE ATTIVITA’
ITALIANO
PC
GEOGRAFIA
In Auletta
UTILIZZARE STRUMENTI VISIVI PER
FAVORIRE LE TRANSIZIONI
UTILIZZARE SEQUENZE DI LAVORO
UTILIZZARE ISTRUZIONI VISIVE
Sequenza per wc
Sequenza per il lavaggio delle mani
Istruzioni su dove riporre la giacca
QUANDO UN AMICO MI PARLA…
IO ASCOLTOQUANDO
UN AMICO PARLA
QUANDO HA FINITO
DI PARLARE
L’AMICO RISPONDE
POSSO FARGLI UNA DOMANDA
IO ASCOLTO
UTILIZZARE REGOLE VISIVE
UTILIZZARE TABELLE ED AUSILI VISIVI
A SCUOLA
…PER LA SCELTA DEGLI AMICI
CON CUI SVOLGERE ATTIVITA’
A PICCOLO GRUPPO…
…PER LA SCELTA DELLE ATTIVITA’
QUANDO POSSIBILE O
NEI MOMENTI DI PAUSA…
…PER LA SCELTA
DELLE ATTIVITA’
CHE SI FARANNO…
SCIENZE:
IMPARIAMO
IL CORPO UMANO!
IMPARIAMO
FORME E COLORI!
UTILIZZARE SYMWRITER PER RENDERE
ACCESSIBILI CONCETTI O TESTI
SCOLASTICI
Nella libreria WLS è già presente un gran numero di simboli specifici lo studio. Nuovi simboli vengono costantemente aggiunti per estendere i campi d'uso della simbologia nelle diverse aree degli apprendimenti. L'immagine del simbolo contribuisce a spiegare il significato della parola e aiuta lo studente a ricordare il concetto. I simboli possono sostenere in particolare quegli studenti in grado di comprendere il significato essenziale di un concetto ma che faticano ad esprimere la loro conoscenza a causa di difficoltà linguistiche e/o espressive.
UTILIZZARE SIMBOLI PER FACILITARE
L’APPRENDIMENTO DI CONCETTI
Es. Singolare e PluraleRappresentazione del plurale con simbolo +
Es. SuperlativiRappresentazione che associa uno o due punti esclamativi.
Es. Diminutivi e accrescitiviRappresentazione attraverso l’accostamento del simbolo dell’oggetto al simbolo di "piccolo" e di "grande".
Es.Tempo dei verbiRappresentazione attraverso una freccia rivolta a sinistra per rappresentare il tempo passato e una freccia a destra per il futuro. L'assenza della freccia indica il tempo presente.
Es. Pronomi complementoRappresentazione (in automatico) del il pronome con funzione di complemento. Le forme grafiche sono tre: maschile, femminile e neutro.
•Es. Pronomi soggettoRappresentazione (in automatico) del soggetto sottinteso nei verbi così da chiarire in modo univoco l'agente che non è espresso dalla parola.
Es. Ulteriori simboli per la scuolaL'immagine del simbolo contribuisce a
spiegare il significato della parola e
aiuta lo studente a ricordare il concetto.
Es. Immagini alternativeIn molti casi vengono proposti simboli alternativi corrispondenti a diverse accezioni di significato per scegliere quella più adatta al contesto
GIOCHIAMO
A TURNO!
MUSICA:
CANTIAMO!
LEGGIAMO!
UTILIZZARE TABELLE ED AUSILI VISIVI
A SCUOLAPerché non iniziare a predisporre
tabelle di comunicazione:
�IN PALESTRA
�NELL’AULA DI MUSICA
�NELL’AULA DI INFORMATICA
�PER L’ATTIVITA’ DI PISCINA
�PER IL LABORATORIO DI CUCINA
�PER IL LABORATORIO DI
GIARDINAGGIO…..
Vediamo insieme alcuni esempi….
LABORATORIO DI
CUCINA!
PREPARO IL TOAST
COSA MI SERVE?
FETTE DI PANE DA TOAST
FETTE DI PROSCIUTTO COTTO
SOTTILETTA
TOSTAPANE
2
2
1
PRENDERE 2 FETTE DIPANE DA TOAST
METTERE IL PROSCIUTTOSOPRA AL PANE
APRIRE 1 SOTTILETTA
METTERE LA
SOTTILETTA SOPRA AL
PROSCIUTTO
1 2 3 4 5
PREPARO IL TOAST
METTERE 1 FETTA DI
PANE SOPRA ALLA
SOTTILETTA
IL TOAST E’PRONTO
METTERE IL TOAST DENTRO ALLA GRIGLIA DEL
TOSTAPANE
METTERE LA GRIGLIADENTRO AL TOSTAPANE
ACCENDERE IL
TOSTAPANE
6 7 8 9 10
IL TOAST E’PRONTO!
In settembre 2013 “La Ruota”, una Cooperativa Sociale del Trentino, ha preso in gestione uno storico ristorante («Dal Barba»), con lo scopo di trasformarlo, in stretta collaborazione con altre associazioni ed enti, in un centro culturale dove avviare progetti sociali, oltrechè offrire servizio di ristorazione. In cucina lavorano giovani con problematiche diverse quindi si offre loro un percorso lavorativo di reinserimento.
Fra le varie iniziative, quella di strutturare gli spazi a favore di quei soggetti con difficoltànella comunicazione, applicando simboli CAA nelle varie stanze, nella sala ristorante e sulle tovagliette alimentari con stampati i principali simboli che permettono agli utenti di manifestare i propri bisogni primari, comunicando attraverso l’indicazione.
IN TRENTINO IL PRIMO RISTORANTE
PRO AUTISMO CON LA CAA
UTILIZZARE TOVAGLIETTE CAA
DURANTE I PASTI
L’iniziativa è nata da Blue, una startup trentina che ha sviluppato un comunicatore tablet in collaborazione con Samsung.
Dopo l’esperienza del ristorante Trentino, l’iniziativa di aderire all’utilizzo di speciali tovagliette con i simboli per la Comunicazione Aumentativa Alternativa si è estesa da Risto3, la catena di mense e catering trentina, fino a raggiungere Bologna con Eataly ed il Veneto con Vicenza.
VIDEO !
MANUALE DI RIFERIMENTO
Quarta edizione del principale manuale di riferimento a livello internazionale nell’ambito degli interventi di CAA.
Autori: Devid Beukelmen,Pat Mirenda
Traduzione a cura di: ISAAC Italy (sezione italiana della International Society forAugmentative and Alternative Communication)www.isaacitaly.iy