Anno 23 - N. 3 - APRILE 2017 numero Associazioni - Nuova serie www.comune.corbetta.mi.it

Buona Pasqua

e Buona Festa del Perdono!

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la voce di CorbettaPeriodico del Comune di CorbettaAnno 23, numero 3, aprile 2017(numero delle associazioni)

Direttore responsabileMarco BallariniRedazioneStefania De Ciechi, Greta MasperiMassimo Meloni, Donata Negretti, Chiara Ragusa

Grafica, impaginazione, stampa e pubblicitàSO.G.EDI. srl Busto Arsizio - via Seneca, 12 Tel. 0331.302590 - sogedistampa@gmail.comsogedipubblicita@gmail.com

Autorizzazione Tribunale di Milanon. 35 del 28/1/1995

Stampato in 8.300 copie, distribuito gratuitamente a tutte le famiglie residenti

Lettere e segnalazioniI lettori che volessero inviare interventi o segnalazioni sono pregati di farli pervenire a:Redazione La voce di Corbetta presso Urp, alla seguente mail: servizi.generali@comune.corbetta.mi.it

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In questo numeroDal Sindaco3 Editoriale del Sindaco

Dalle Associazioni4 Le dispute fra Guelfi e Ghibellini nell’Italia del XIII

secolo: la vicenda di Farinata degli Ubertirubrica a cura di Anselmo Pagani

6 Un solenne, grandioso “Perdono” di tanti anni farubrica a cura di Gepi Baroni

7 Feste del S. Perdono e dell’Apparizione8 455a Edizione Festa del Perdono di Corbetta

10 “Il colore che unisce” Corbetta a Legnano11 Corbetta Missionaria: insieme per la missione

di Rakwaro12 Spazio Gioco: la Ludoteca Comunale di Corbetta13 Have Mercy Blues Fest il 29 aprile a Corbetta

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Dal Sindaco

iamo in aprile, e ilpensiero corre rapi-do alla polemica che

si è scatenata, ancora unavolta, nei confronti diun’Amministrazione cheopera con l’unico obiettivodi fare del bene per la Cittàintera e per la comunità chela abita e la vive.Mi riferisco ovviamente alladecisione - presa personal-mente da me - di nonorganizzare il corteo del25 Aprile. Un corteo che dicommemorativo aveva ormai ben poco,un corteo a cui ho partecipato diversevolte come assessore e che ormai, allafaccia dei valori di libertà e democraziache incarna, era ingrigito, poco partecipa-to e poco sentito. Va reso anzi onore aquei pochi ex amministratori che, bandie-re al seguito, hanno sempre presenziato:fra loro, e mi spiace ribadirlo, non ci sonoquelle persone che hanno polemizzato, lestesse che si sono fatte vedere al corteosolo l’anno scorso, in piena campagnaelettorale, e che quest’anno non hannoperso tempo per criticarci. La verità è cheabbiamo voluto commemorare questagiornata con iniziative diverse, più convi-viali e che coinvolgessero più di 20 perso-ne (numero medio di partecipanti al cor-teo). Ai caduti per la Libertà non man-cherà il riconoscimento, espresso attra-verso la tradizionale posa della corona difiori.Stiamo operando scelte e tagli coraggiosi,ma siamo tranquilli perché sappiamo cheuna grossa fetta di cittadinanza è dallanostra parte.Passiamo al sociale: dopo i bonus bebèabbiamo approvato anche per quest’annoi bonus disabili e anziani. Tutti i dettagli

saranno presto disponibiliall’ufficio Servizi Sociali, sulsito del Comune e verrannoanche ripresi più avanti dalVice Sindaco Linda Gio-vannini.Infine, un appunto su un’o-pera a cui tengo molto:sono iniziati i lavori veri epropri nel cantiere dellescuole medie, durerannodai 9 ai 12 mesi e consenti-ranno alla cittadinanza diavere, oltre a nuove auleper i ragazzi, una moderna

sala polifunzionale da 300 posti, grande eaccogliente, con palcoscenico e ramped’accesso.Non vedo l’ora di poterla inaugurare: saràuna bellissima giornata, un’occasione pertutti.Per fortuna, aprile è anche il mese dellaSanta Pasqua: quale mezzo migliore diquesto per lasciarvi i miei migliori auguri diserene festività, da passare con amici efamigliari? Infine, aprile è il mese dellaFesta del Perdono: in questo numero tro-vate il programma completo. Che, sonocerto, saprà stupirvi.Spero di incontrarvi tutti alle varie iniziative.

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Editoriale del Sindaco

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Rubrica a cura di Anselmo Pagani

Le dispute fra Guelfi e Ghibellini nell’Italia del XIII secolo:la vicenda di Farinata degli Uberti

Ed el mi disse: “Volgiti! Chefai? / Vedi là Farinata ches’è dritto: / de la cintola in

su tutto ‘l vedrai”. Questi versi delCanto X dell’Inferno di Dante e lavicenda storica cui si riferisconoci offrono lo spunto per una rifles-sione sul nostro modo d’essereitaliani, specie in un periodo del-l’anno che prelude solitamente aduna tornata elettorale, pocoimporta se per elezioni ammini-strative, legislative o per un refe-rendum. Siamo infatti, si sa, unpopolo di santi, poeti e navigatori,ma anche di persone che badanoessenzialmente al proprio micro-cosmo personale, per difendere ilquale siamo disposti a “dichiarareguerra”, a seconda dei casi, alvicino di condominio, ai tifosi dellasquadra avversaria, al campaniledel paese accanto, a quanti politi-camente la pensano in mododiverso oppure persino a rinverdi-re gli stereotipi della sterile con-trapposizione fra Nord e Sud,come se l’Unità d’Italia fosseancora lungi da venire. Questoparticolarismo, tanto difficile daritrovare in altre parti d’Europa,ha invero radici antiche che, sen-za andare a scomodare le guerrecivili dell’antica Roma, ritroviamonel Medioevo nell’odio visceraleche specialmente nel XIII secolocontrappose i Guelfi ai Ghibellini. Questi termini sono la trasposizio-ne italiana dei nomi che in Ger-mania designavano i sostenitoridei pretendenti alla corona impe-riale della casata bavarese deiWelfen ed i fautori invece degliHohenstaufen, signori del castello

di Wibeling. Nelnostro paese i duetermini, nella loroforma italianizza-ta, iniziarono adiffondersi duran-te lo scontro fra ilpapato e l’impera-tore Federico II: iGuelfi parteggia-vano per il primo, iGhibellini per il se-condo. Si badi be-ne che presto siaagli uni che agli al-tri delle sorti ri-spettivamente delpapa o dell’imperatore iniziò adinteressare poco, perché a deter-minare la sempre mutevole com-posizione degli schieramenti con-correvano piuttosto interessi eco-nomici e situazioni socio-culturalipeculiari a ciascuna città e, den-tro di essa, a certe famiglie piutto-sto che ad altre. Nella Firenze delDuecento, per esempio, l’oligar-chia al potere si distribuiva fra idue partiti grosso modo comesegue: l’antica aristocrazia feuda-le “di censo” si sentiva più vicinaall’impero, mentre quella relativa-mente recente “di denaro”, cioè i“parvenus” arricchitisi col com-mercio della lana o le prime speri-colate operazioni finanziarie, tifa-vano per il papa. Nel panoramatoscano Firenze era maggiorita-riamente guelfa, al contrario delleprincipali città rivali quali Pisa eSiena, che erano ghibelline. E fuproprio verso il 1240, quando cioèun Federico II al culmine del suopotere rese più rigido il controllo

imperiale sulla To-scana, che nellavita pubblica fio-rentina si affermòprepotentementela figura di Fa-rinata degli Uberti,guida della piùpotente consorte-ria ghibellina citta-dina. L’uomo eradotato d’audacia“in fatti d’arme”,oltreché “di conti-nenza grave, ele-ganza e parlarecivile”: insomma,

aveva tutte le qualità per assurge-re al ruolo di capo-popolo. Il suocurioso soprannome, richiamanteuna pizza di farina cotta sull’ac-qua, finì col sovrapporsi a Ma-nente, il suo nome di battesimo. Fazioso, ambizioso, assoluta-mente privo di scrupoli, esercitòper un ventennio circa la sua in-fluenza politica con somma alteri-gia gentilizia, quella stessa che,quasi facendogli dimenticare illuogo in cui si trovava, come sel’avesse “...in gran dispitto...”,non gli impedì di squadrare dal-l’alto in basso un intimorito Danteper chiedergli in modo sdegnoso:“...chi fuor li maggior tui?” e,saputolo, di avere una reazionedisgustata, “...ond’ei levò le cigliaun poco in suso...”. Con questo“tipino” ebbe scontri furiosi il capodella fazione guelfa, cioè il Card.Ottaviano degli Ubaldini, rampol-lo di una ricchissima famiglia ghi-bellina del Mugello, convertitosiperò per interesse alla causa

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Rubrica

avversaria fino a diventare, luiateo professo, principe dellaChiesa. Nel febbraio del 1248,dopo l’ennesimo furibondo con-flitto cittadino combattuto torreper torre, i capi guelfi tagliaronola corda nottetempo, lasciando ilcampo libero a Farinata ed aisuoi ghibellini. La morte però nel1250 di Federico II rovesciò nuo-vamente i rapporti di forza incittà, costringendo questa volta iGhibellini a darsela a gambe. Danotare che, a seconda di chiandava e veniva, le proprietà diparte soccombente venivanosaccheggiate e devastate, tantoche verso la metà del XIII secolosi presume che Firenze fosseridotta più o meno ad un cumulodi macerie, visti i frequenti cam-biamenti di fronte. Dopo undecennio circa di scaramucce, il“redde rationem” fra le due partisi ebbe il 4 settembre del 1260,quando sulle sponde del fiumi-ciattolo dell’Arbia, nei pressi diSiena, si scontrarono la Guelferia

e la Ghibellineria di mezz’Italia.Circa 50.000 uomini in armi, più omeno equamente distribuiti fra ledue parti, si combatteremo all’ul-timo sangue. Terribile fu “lo stra-zio e ‘l grande scempio / che fecel’Arbia colorata in rosso”, lascian-do sul terreno circa 12.000 morti,quasi tutti di parte guelfa. E terri-bile fu la disfatta dei filo-papali frai quali, oltre a tutte quelle migliaiadi vittime, si contarono più o me-no altrettanti prigionieri, gli ultimidei quali sarebbero stati liberatidalle prigioni senesi soltanto diecianni più tardi. Quando già reManfredi, figlio di Federico II, sta-va progettando di radere al suolola sconfitta Firenze, fra i vincitorifu proprio il fiorentino Farinata adalzare la voce affinché la propriacittà fosse risparmiata. Avrebbepoi di fatto governato la città co-me un Signore fino al 1264, annodella sua morte, arrivata appenain tempo per risparmiargli di assi-stere ad un nuovo capovolgimen-to di fronte quando, con la disce-

sa in Italia di Carlo d’Angiò cuipapa Clemente IV aveva offertola corona del Regno di Napolipurché lo liberasse dell’ultimodegli Hohenstaufen e le conse-guenti vittorie nelle battaglie diBenevento e Tagliacozzo, unadocile Firenze si sarebbe sotto-messa “agli ordini del signor pa-pa”. La vendetta del partito guel-fo, di nuovo in sella, non si sareb-be fatta attendere! Due figli del-l’ormai defunto Farinata sareb-bero stati decapitati sulla pubbli-ca piazza ed anche i suoi poveriresti mortali, a quasi vent’annidalla morte, sarebbero stati dis-seppelliti ed arsi sul rogo, aseguito di un macabro processo“post mortem” istruito con l’accu-sa d’eresia, motivo per il qualeDante lo colloca all’Inferno, fra gliepicurei “...che l’anima col corpomorta fanno...”. Consiglio per lalettura: “Dante, il romanzo dellasua vita” di Marco Santagata, ed.Mondadori.

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Rubrica a cura di Gepi Baroni

Un solenne, grandioso“Perdono” di tanti anni fa

el lontano 1955 il mesed’Aprile vide i festeggia-menti in Santuario per la

Festa del Perdono improntati adun particolare clima solenne, comemai era stato fino ad allora. Ricor-reva proprio in quell’anno l’anni-versario del quarto centenario del-l’accadimento del Primo Miracolodella nostra Madonna dei Miracolitanto conosciuta e venerata nonsolo nella nostra Corbetta ma ingran parte del nostro territorio edanche più lontano che si possaimmaginare.In Santuario già ci sistava preparando da sette, otto an-ni con lavori importanti quali lascoperta e il recupero degli affre-schi preesistenti nella cupola, inuovi pulpiti di fianco all’altare diSan Nicolao, la piccola cellettacampanaria con le nuove cinquecampanelle che si affacciano sulchiostro, anch’esso oggetto di unrifacimento pressoché totale. Silavorò anche per la Cappella delleBenedizioni che raccoglieva gli exvoto ma doveva ora ospitare ilgruppo ligneo raffigurante l’attimodel Primo Miracolo scolpito da

Santino Gaslini su disegno diGiannino Castiglioni. Tale operascultorea arrivò a Corbetta con uncorteo di cento automobili e traina-ta su rimorchio da un trattore in untragitto che attraversava alcunialtri paesi sulla statale e fu oggettodi festeggiamenti durante tutto ilpercorso. Intanto, con molti giornid’anticipo, le vie del centro storicoadiacenti al Santuario erano stateaddobbate con numerosi archi ditrionfo lignei parati con drappiazzurri e bianchi e rifiniti da frangedorate. Da tempo il rettore in cari-ca don Giovanni Milani si era mos-so alacremente presso il CapitoloVaticano per ottenere una “Solen-ne Incoronazione” della sacra im-magine della nostra Madonna e lasua richiesta fu esaudita. Così ilpathos dei festeggiamenti ebbe ilsuo culmine quel 17 Aprile 1955quando l’allora arcivescovo di Mi-lano Giovan Battista Montini, de-stinato al soglio pontificio col nomedi Paolo VI ed ora anche beatifica-to, pose prima sull’effigie mi-racolosa dello Zavattari nel San-tuario superiore e poi anche sulgruppo ligneo giù sul sagrato dellachiesa le corone dorate destinateal capo della Vergine e del Bambi-no. Tutto avvenne, voi potete im-maginare, con gran dovizia di pre-lati, canti e incensazioni e con unacornice di bimbi in velluto bianco eblu e tanto di piuma sul berretto afungere da paggi di contorno. Lafolla che intervenne ai festeggia-menti fu quell’anno davvero enor-me tanto che si parlò di cinquanta,sessantamila persone addirittura,difficili da gestire persino per ilgran numero di agenti delle forzedell’ordine intervenuti allo scopo.

Non mancarono infatti momenti divero panico e persino qualche ma-lore tra la gente che letteralmenterischiava di venire schiacciata,nella calca delle strade, contro imuri delle case. La Madonna deiMiracoli di Corbetta fu in questacircostanza dichiarata “Patrona diZona” e sempre più ottenne inseguito importanza e devozione.Io ero in quei giorni ancora unabambina ma ricordo molto distinta-mente ogni giornata di quella setti-mana del Perdono così particolaree i giorni che la precedettero equelli che la seguirono, tutti cosìintensi e ricchi di avvenimenti. Ri-vedo, per esempio, il cortile d’ono-re di Palazzo Brentano dei PadriSomaschi gremito di centinaiad’infermi e ammalati, tutti sulle lo-ro carrozzelle e sui loro lettucci ebarelle in attesa paziente e fidu-ciosa di una speciale benedizione.In mezzo a loro ho ancora davantiagli occhi la visione di una figurinabianca, amorosamente attiva e in-stancabile: la nostra amatissima,cara e indimenticabile Suor Mi-chelina.

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462° Anniversario dell’APPARI-ZIONE e del PRIMO MIRACOLOINDULGENZA PLENARIAMARTEDÌ 18 APRILEOre 7.30: Santa MessaOre 9.00: Santa Messa celebrata daDON GIUSEPPE ANGIARI, Prevosto eRettore del SantuarioOre 10.30: Santa Messa celebratada S. Ecc. Mons. PIERANTONIOTREMOLADA, Vicario EpiscopaleOre 15.00: SUPPLICAALLA MADONNAnell’ora dell’Apparizione - Santa MessaOre 17.00 e 18.30: Sante MesseOre 20.30: FUNZIONE SERALE

MERCOLEDÌ 19 APRILEOre 7.30 e 9.00: Sante Messe per laChiesa e per il Papa e a suffragio deiRettori defunti del SantuarioOre 15.00: Santo Rosario, Esposizionedella BOLLA PAPALE nel Santuariosuperiore, Santa MessaOre 21.00: Solenne Processionedalla Prepositurale al Santuario perl’acquisto dell’Indulgenza conces-sa in forma giubilare

SOLENNITÀ DEL PERDONOINDULGENZA PLENARIAGIOVEDì 20 APRILEOre 7.30: Santa MessaOre 9.00: Santa Messa celebrata daDON GIUSEPPE ANGIARI, Prevosto eRettore del SantuarioOre 10.30: Solenne CONCELEBRA-ZIONE dei Sacerdoti del Decanato,presieduta da S. Ecc. Mons. PAOLOMARTINELLI, Vicario Episcopalecon la partecipazione dei Sindacidell’Antica Pieve di CorbettaOre 15.00: SUPPLICA ALLA MADON-NA DEI MIRACOLI Santa MessaOre 17.00 e 18.30: Sante MesseOre 20.30: FUNZIONE SERALE

VENERDì 21 APRILEOre 7.30 e 9.00: Sante MesseOre 20.30: FUNZIONE SERALE

SABATO 22 APRILEOre 7.30 e 9.00: Sante MesseOre 17.00: S. Messa e INAUGURAZIO-NE DELLE CAPPELLE RESTAURATEOre 20.30: FUNZIONE SERALE

SOLENNITÀ DELLA B.V DEI MIRACOLIINDULGENZA PLENARIADOMENICA 23 APRILEOre 7.30 e 9.00: Sante MesseOre 10.30: Santa Messa celebrata daDON GIUSEPPE ANGIARI, Prevostoe Rettore del Santuario, con ac-compagnamento della Schola Can-torum della Collegiata di S. Vittore M.di Corbetta. Assegnazione del Premio Suor Mi-chelinaOre 15.00: Coroncina della DivinaMisericordia, S. MessaOre 17.00: Santa Messa con l’accom-pagnamento della Corale del San-tuarioOre 18.30: Santa MessaOre 20.30: FUNZIONE SERALE CON-CLUSIVA DELLE FESTIVITÀ E CAN-TO DEL “TE DEUM”

LUNEDÌ 24 APRILEOre 7.30 e 9.00: Sante Messe in suf-fragio dei Volontari e dei Benefat-tori defunti del Santuario

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Dalle Associazioni

“Il colore che unisce”Corbetta a Legnano

orte aperte alla mostra d’arte Legnanese dellanostra artista, pittrice e mosaicista, GianninaAdelaide Salvi, concittadina corbettese, che da

oltre 40 anni è riconosciuta a livello nazionale prima inSvizzera poi in Italia, per le innumerevoli opere d’arte,che ancora oggi ci toccano il cuore.La mostra ha avuto luogo presso la “Gal-leria d’arte e cultura” di Legnano in viaRoma 17, dal 16 al 31 marzo 2017 conesposte opere sacre e figurative, del ter-ritorio corbettese, presentando il quadrodipinto olio su tela “Gamba de Legn” conil significato metaforico dell’unione deipopoli, l’esposizione è stata volutamentechiesta dall’Amministrazione dell’omoni-ma città ospitante, per dare un valoreaggiunto alle sue creazioni di indescrivi-bile bellezza, non a caso chiamata “Il colore che acco-muna” riconfermandosi un enorme successo, vista l’e-levata affluenza di visitatori, che hanno saputo coglierein esse, il suo talento artistico contemporaneo.Possiamo definire la signora Giannina Adelaide Salvi

un artista completa, per la pittura ad olio su tela, al mo-saico scoperto per caso in Svizzera, studiato e curatonel minimo dettaglio per dare forma alla sue opere.Ha ottenuto diversi riconoscimenti, il più importante, ingiovane età, è stato Il primo premio al concorso “Ville

Lumiere” a Losanna (Svizzera) nel2003, dove ricevette la medaglia d’orocome Grande Maestro d’Arte, a seguireil Premio International Memorial AlcidiBaldani ed è parte del gruppo Mosaici-sta internazionale di Ravenna.Nell’affascinante atmosfera veneziana,nel 2007 all’interno dell’Hotel Principe,gli è stato assegnato il 1° Premio Bien-nale d’Arte di Venezia Ponte dei Sopiri,nel 2015 presentò una sua mostra per-sonale nella Sala delle Colonne a

Corbetta intitolata “Da Corbetta a New York”.Per chi volesse mettersi in contatto con lei, lo può fareal seguente indirizzo: salvigiannina@gmail.com - Tel. 334/3794366.

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Dalle Associazioni

Corbetta Missionaria: insiemeper la missione di Rakwaro

Nuova maternità di Rakwaro in Kenya” questo ilnome del progetto per l’anno 2017/2018, che l’as-sociazione Corbetta Missionaria Onlus, si è pre-

fissata, per dare un cospiquo contributo alla missionedove opera la nostra concittadina, suor ERNESTINATUNESI e da oltre 50 anni missionaria. L’obiettivo prevede la nuova costruzione diquesta struttura, che sostituirà la prece-dente, operativa da 30 anni. L’esigenzanasce dalla difficoltà logistica nel raggiun-gere l’ospedale lontano molti km e di conti-nuare ad offrire tutte le cure necessariealle donne partorienti, alle mamme e aineonati di tutti i villaggi intorno alla missio-ne, in quanto sarà dotata di nuove tecnolo-gie, adeguate alle normative in vigore econterà nuovi posti letto (di cui già n. 10 esistenti efunzionali); con l’obiettivo ultimo di ottimizzare i labo-ratori, sia per le analisi del sangue e ginecologiche,così le donne del villaggio potranno essere seguitenella fase pre e post parto, le camere verranno anchedotate di una culla termica esistente.

Nella struttura ad oggi, opera una suora medico, suoreostetriche e personale medico - infermieristico.Nell’arco di due anni, la Onlus prevede di donare uncospiquo contributo, grazie alle varie iniziative benefi-che rivolte alla cittadinanza e ai parrocchiani, che con il

loro generoso aiuto in questi anni ci hannosempre sostenuti, ad oggi l’associazione hagià donato alla missione € 14.000,00 graziealla sensibilità dei benefattori.Per chi volesse contribuire, sostenendol’associazione, può effettuare una dona-zione tramite i seguenti canali:IBAN IT 88 L 0335901600100000063200Nome Istituto di credito: BANCA PROSSIMA.Riferimenti: Maria Teresa Calleri 335/5845654e-mail: m_calleri@libero.it

Corbetta Missionaria Onlus 334/2570091 e-mail: corbetta-missionaria@gmail.com - via San Vittore 1 - Corbetta.Possibili donazioni 5 x mille, codice fiscale: 90028880152.Potete restare aggiornati tramite la pagina Facebook:Corbetta Missionaria Onlus.

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Dalle Associazioni

Spazio Gioco: la ludotecaComunale di Corbetta

pazio Gioco, la Ludote-ca Comunale di Cor-betta, il posto dove tro-

vare il gioco intelligente pergrandi e meno grandi.Spazio Gioco, che ha superatoil traguardo del terzo anno divita, è una ludoteca, totalmentegratuita, che permette agli asso-

ciati di ritrovarsi e passare delleserate con amici vecchi e nuoviattorno ad un tavolo per giocaresia ai partygame per eccellenzacome Monopoly o Risiko, siasoprattutto ai boardgame daltaglio più adulto e riflessivo (7Wonders, Marco Polo, TerraMystica, Alta Tensione, El Gran-

de, etc). Di posto ce n’è in ab-bondanza, così come di offertadi giochi in scatola, presenti conuna sessantina di titoli circa.In questi ultimi mesi abbiamovisto il numero di giochi a dispo-sizione aumentare, grazie a do-nazioni e conferimenti dei fre-quentanti: molte scatole di gio-chi vintage per chi vuole risco-prire come si giocava negli anni‘80, e nuovi arrivi come ApolloXIII, Marco Polo, Zanghuo, LaGrande Sfida delle Menti e tantialtri.Le sessioni serali regalanosempre giochi divertenti di grup-po (ultimamente c’è il gettona-tissimo Nome in Codice, giocodi deduzione e di parole) e disocietà complessi: siamo tuttiimpazziti per Great WesternTrail, la grande epopea deimandriani americani di inizio se-colo. Perché non venite anchevoi a provarli? Ecco come, dovequando trovarci!

Informazioni importanti:Spazio Gioco - LudotecaComunale di CorbettaPiazza don Cermenati, 2 -Corbetta (frazione Cerello)Giorni di apertura: giovedì,venerdì dalle 21.00 a 00.30Cercaci su Facebook, pagina:“Spazio Gioco - Ludoteca Co-munale di Corbetta”Blog: ludotecaspaziogioco.blogspot.comForum: http://www.spaziogio-co.net/forumSito Web: http://www.spa-ziogioco.netScrivete su spaziogioco.cor-betta@gmail

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Have Mercy Blues Fest il 29 aprile a Corbettaave Mercy Blues Fest è il Festival Blues di Cor-betta, giunto quest’anno alla terza edizione, cheaprirà i battenti sabato 29 aprile 2017.

Nasce nel 2015 dalla collaborazione tra le AssociazioniOriginal People Singing di Corbetta (Mi) e Blues Made inItaly di Cerea (VR) nell’ambito delle manifestazioni organiz-zate per la 453a Festa del Perdono e con il pieno sostegnodel Comune di Corbetta.Con un nome che prende spunto direttamente dalla Festadel Perdono, contesto in cui nasce, grazie al concetto di‘Mercy’, misericordia, ma anche sinonimo di perdono, elegandosi al contempo a uno dei fraseggi più utilizzati neicanti spirituali della vecchia America riutilizzati poi comebase di diversi pezzi Blues, HAVE MERCY BLUES FESTraccoglie consensi e adesioni da parte di un’ampia parte delpubblico dell’Italia che s’intende di Blues.In totale conformità con i caratteristici eventi multiformi orga-nizzati dall’Associazione ORIGINAL PEOPLE SINGING si èsviluppata l’intensa e proficua collaborazione con l’Associa-zione BLUES MADE IN ITALY di Cerea (VR), organizzazionenata per la promozione e la diffusione del Blues italiano eoggi punto di riferimento fondamentale in Italia per tutti colo-ro che a vario titolo intendono promuovere tale cultura, oltrealle altre preziosissime collaborazione con AMENO BLUES

FESTIVAL (NO) e LEVICO TERME BLUES FESTIVAL (TN).L’idea è stata quella di creare un evento che abbracciasse ilBlues a 360°, creando un ambiente in cui fossero presentivarie forme artistiche, dalla musica, all’artigianato, alla foto-grafia, sulla falsa riga del Raduno annuale organizzato aCerea (VR) nel mese di Ottobre; l’obiettivo e quello di per-mettere al pubblico locale, che difficilmente si spinge fino inVeneto per partecipare al raduno nazionale, di respirare unclima molto simile, diffondendo così la musica e la culturaBlues nelle sue diversissime declinazioni anche nel nostroterritorio.Una giornata concentrata sulla musica, che partirà nelpomeriggio con il Palco Jam sul quale si alterneranno le esi-bizioni libere di alcune band ancora in via di definizione ecoordinata dal vulcanico BlackJack direttamente dalle sue‘Urban Nights’ di Radio Cernusco. Dalle 12.00 la tensostrut-tura ospiterà stand di artigiani che realizzano strumentimusicali come Chitarre Custom, Cigar Box e Armoniche, finoalla conclusione della manifestazione. Quest’anno verràorganizzata anche una ‘clinic’ in cui la Plunz Special Harpsspiegherà al pubblico come si costruisce un'armonica.Il corposo palinsesto musicale della serata dell’edizione2017 ospiterà formazioni provenienti da tutta Italia, tra cui iBAYOU MOONSHINERS da Padova, vincitori dell’Italian

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Dalle Associazioni

SANTO STEFANO TICINO Piazza Pertini, 17 (accanto alla Posta) • Tel. 02.97.27.43.00 - 02.97.27.13.26E-mail: Mi2L2@tecnorete.it • AGENZIA TECNORETE SANTO STEFANO TICINO

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di Lorenzo GATTI e Orietta BARBAGLIA

Affiliato: Studio Santo Stefano Ticino snc

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Dalle Associazioni

BluesChallenge tenutosi nel Novembre 2016 a Potenza, cherappresenteranno dunque il nostro paese allo EuropeanBlues Challenge in Danimarca ai primi di aprile. Li precede-ranno due band di chiaro talento che arrivano rispettiva-mente da Reggio Emilia e da Pisa, i POOR BOYS, un duoacustico voce-chitarra e batteria di rara intensità, e i BETTABLUES SOCIETY, la rivelazione dell’anno, un meritatissimosecondo posto a Potenza grazie alla loro energia e origina-lità compositiva. PATRICK MOSCHEN, membro del direttivodi Blues Made in Italy, aprirà la serata con voce e chitarramentre gli immancabili e imperdibili LIMIDO BROS, iBluesman autoctoni (della vicinissima Arluno) chiuderanno ilFestival con la carica e la maestria che li contraddistingue.Con questo evento l’Associazione ORIGINAL PEOPLE SIN-GING si propone di avvicinare il territorio a un genere musi-cale che porta con se una storia profonda, religiosa, piena disentimenti, riproponendolo di anno in anno per creare unatradizione locale inerente questo intenso genere musicale. Sabato 29 aprile, Corbetta (MI) - Villa Pagani della Torre -Piazza XXV Aprile. Dalle 12.00 a mezzanotte. ASSOCIAZIONE CULTURALE ORIGINAL PEOPLE SIN-GING ORIGINAL, PEOPLE, SINGING si costituisce in As-sociazione Culturale allo scopo di promuovere in manierastrutturata il tessuto artistico del territorio in cui risiede. Sipropone di costituire una reale comunità di personalità, dota-te di talento e creatività, nell’intento di rendere ancora piùfertile l’interazione tra di esse, affinché l’arte generi arte;costantemente nuova e originale. Dalla passione non puòche scaturire altra passione e, spesso, prodotti di ottimolivello. www.facebook.com/OPSCORBETTA

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