WS White Star Publishers® is a registered trademark property of De Agostini Libri S.p.A.

Via G. da Verrazano, 15 - 28100 Novara, Italy - www.whitestar.it - www.deagostini.it

272 PAGES

22.3 X 24.7 CM - 83/4 X 93/4”

252,000 CHARACTERS

44,210 WORDS

184 COLOR PHOTOGRAPHS

SOFTCOVER WITH FLAPS

BRAZILBRAZILBRAZILFrancesca Piana

A COUNTRY RACING TOWARDS THE FUTURE

Publication dateSPRING 2014

If Jorge Amado’s claim that “Brazil is the wonderful sum of every pos-sible contradiction” is true, there can be no doubt that this is the ideal country in which to embark on an unforgettable adventure in search of unique and unrepeatable sensory experiences. This book has been de-signed primarily for those who see travelling as surrendering to a mysteri-ous inner journey, as the creation of a fantastic treasure trove of emotions and feelings that can be difficult to describe in words. It aims to capture impressions that are hard to convey other than through stunning images and original stories in which history, landscapes and snapshots of ev-eryday life merge into one. Thanks to the painstaking and enlightening historical introduction, which sheds light on the key events in the shaping of this great country, where there seems to be room for everything and everyone, a tapestry in which past, present and future magically coexist is revealed. Few nations in the world can contend with Brazil when it comes to cultural heterogeneity and natural wealth. Encountering the sounds, smells, flavors, thousands of colors, varied fauna and lush flora of this country can be astonishing and of unparalleled intensity. Its ancient peo-ples and more recent immigrants are varied and many, reflecting the geo-graphical backdrop. From the vast, lush Amazon rainforest to the mighty rivers broken up by steep waterfalls; from the untouched beaches and emerald waters of the Atlantic coast to the modern cities where life bustles relentlessly; from the colonial architecture that betrays a rich past to the desolation of the favelas, Brazil is an amazing succession of contradictory elements, of light and shade, of breath-taking spectacles and grandiose scenery alongside glimpses of intimate beauty. It is a kaleidoscope of col-ors and faces that are impossible to forget – the unique and unexpected prize that this wonderful country offers alert and sensitive visitors. Bra-zil is now a country focused on the future, with the 2014 Soccer World Cup providing impetus for the economy, which is expected to grow even stronger thanks to the significant influx of capital and the creation of new infrastructures. The 31st Olympic Games that will take place in Rio de Ja-neiro in 2016 will be an unmissable opportunity for the country’s progress and growth.

THE AUTHOR

FRANCESCA PIANA, a traveler for work and passion, is a freelance journalist specializing in travel writing that encompasses the whole ter-ritory with particular anthropological interest in and attention to art, ar-chitecture, archeology, creative courses for children and the countries whose language she speaks (English, French, Spanish, German as well as an understanding of Portuguese). She has written travel books and tourist guides for the major publishers in the field (Touring Club Italiano, Dove-RCS, Rough Guide/FuoriThema, Michelin, A. Mondadori). She has a knowl-edge of the culture of the Americas and in particular Latin America, where she has worked and traveled extensively.

BRAZIL A COunTRy RACInG TOWARDS ThE FuTuRE

TEXT BY Francesca Piana

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Chi la fa l’aspetti, verrebbe da dire seguendo le vicende dei

quattro bellissimi cavalli della Quadriga di San Marco. Nel

1798, l’anno successivo alla caduta della Serenissima, le gi-

gantesche sculture in bronzo dorato, emblema della Basili-

ca veneziana, vennero portate da Napoleone a Parigi, dove

rimasero fino al 1815, prima di ritrovar posto sulla terrazza

della Cattedrale prospicente piazza San Marco. A Venezia

gli scalpitanti cavalli, secondo alcuni opera di statuaria ro-

mana d’epoca costantiniana e secondo altri di più antica ori-

gine greca, erano arrivati da Costantinopoli in seguito alla IV

Crociata come bottino di guerra di Enrico Dandolo, insieme

ad altre opere di valore inestimabile. Siamo nel 1204, anno

della conquista di Costantinopoli, una data decisiva per la

Basilica nata nell’828 per custodire le spoglie di San Marco

trafugate da Alessandria d’Egitto e in seguito riedificata a

partire dal 1063 con pianta a croce greca e cinque cupole

emisferiche di chiara ispirazione bizantina. L’incontro con l’ar-

chitettura orientale stravolge, infatti, l’architettura della chie-

50 - 51 Accanto alla Basilica di San Marco svetta il Campanile di San Marco, alto 99 metri. L’attuale costruzione è l’esatta riproduzione del campanile

Amazzonia

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Chi la fa l’aspetti, verrebbe da dire seguendo le vicende dei

quattro bellissimi cavalli della Quadriga di San Marco. Nel

1798, l’anno successivo alla caduta della Serenissima, le gi-

gantesche sculture in bronzo dorato, emblema della Basili-

ca veneziana, vennero portate da Napoleone a Parigi, dove

rimasero fino al 1815, prima di ritrovar posto sulla terrazza

della Cattedrale prospicente piazza San Marco. A Venezia

gli scalpitanti cavalli, secondo alcuni opera di statuaria ro-

mana d’epoca costantiniana e secondo altri di più antica ori-

gine greca, erano arrivati da Costantinopoli in seguito alla IV

Crociata come bottino di guerra di Enrico Dandolo, insieme

ad altre opere di valore inestimabile. Siamo nel 1204, anno

della conquista di Costantinopoli, una data decisiva per la

Basilica nata nell’828 per custodire le spoglie di San Marco

trafugate da Alessandria d’Egitto e in seguito riedificata a

partire dal 1063 con pianta a croce greca e cinque cupole

emisferiche di chiara ispirazione bizantina. L’incontro con l’ar-

chitettura orientale stravolge, infatti, l’architettura della chie-

74 - 75 Accanto alla Basilica di San Marco svetta il Campanile di San Marco, alto 99 metri. L’attuale costruzione è l’esatta riproduzione del campanile

Futuristic Brasilia

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General introduction

History Brazil, a wonderful union of every possible contradiction

One country, three worlds of nature- The world’s water reserve / the planet’s green lung

- uncontaminated coastlines and beaches to enjoy

- The green expanses

The contrasts of urbanization- Sensual Rio de Janeiro- Dynamic São Paulo- Futuristic Brasília

- Black Salvador da Bahia- Great Recife and small Olinda- Surprising Fortaleza- Green Manaus- Precious Ouro Preto- Belém, city of the islands - São Luís, a colonial jewel- Paraty, the port of the tides

Colors, rhythms and traditions or traditions to a samba beat

- Carnival: the multicolored masses - Capoeira: the slaves’ dance-martial art - Santería and festivals: the syncretism of faith

- Indios: a fragile past - Coffee, the earth’s black wealth

CONTENTS

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16 Accanto alla Basilica di San Marco svetta il Campanile di San Marco, alto 99 metri. L’attuale costruzione è l’esatta riproduzione del campanile

17 La maestosa Basilica di San Marco ha fatto da specchio nei secoli al potere e alla ricchezza della Serenissima.

Chi la fa l’aspetti, verrebbe da dire seguendo le vicende dei

quattro bellissimi cavalli della Quadriga di San Marco. Nel

1798, l’anno successivo alla caduta della Serenissima, le gi-

gantesche sculture in bronzo dorato, emblema della Basili-

ca veneziana, vennero portate da Napoleone a Parigi, dove

rimasero fino al 1815, prima di ritrovar posto sulla terrazza

della Cattedrale prospicente piazza San Marco. A Venezia

gli scalpitanti cavalli, secondo alcuni opera di statuaria ro-

mana d’epoca costantiniana e secondo altri di più antica ori-

gine greca, erano arrivati da Costantinopoli in seguito alla IV

Crociata come bottino di guerra di Enrico Dandolo, insieme

ad altre opere di valore inestimabile. Siamo nel 1204, anno

della conquista di Costantinopoli, una data decisiva per la

Brazil, a Wonderful

Union of Every Possible

Contradiction

historical introduction

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64 - 65 Accanto alla Basilica di San Marco svetta il Campanile di San Marco, alto 99 metri. L’attuale costruzione è l’esatta riproduzione del campanile

Sensual Rio de Janeiro

Chi la fa l’aspetti, verrebbe da dire seguendo le vi-

cende dei quattro bellissimi cavalli della Quadriga

di San Marco. Nel 1798, l’anno successivo alla ca-

duta della Serenissima, le gigantesche sculture in

bronzo dorato, emblema della Basilica veneziana,

vennero portate da Napoleone a Parigi, dove rima-

sero fino al 1815, prima di ritrovar posto sulla ter-

razza della Cattedrale prospicente piazza San Mar-

co. A Venezia gli scalpitanti cavalli, secondo alcuni

opera di statuaria romana d’epoca costantiniana e

secondo altri di più antica origine greca, erano ar-

rivati da Costantinopoli in seguito alla IV Crociata

come bottino di guerra di Enrico Dandolo, insieme

ad altre opere di valore inestimabile. Siamo nel 1204,

anno della conquista di Costantinopoli, una data

decisiva per la Basilica nata nell’828 per custodire le

spoglie di San Marco trafugate da Alessandria d’E-

gitto e in seguito riedificata a partire dal 1063 con

pianta a croce greca e cinque cupole emisferiche di

chiara ispirazione bizantina. L’incontro con l’archi-

tettura orientale stravolge, infatti, l’architettura

della chiesa. Le cupole vengono rialzate e coperte

di lastre di piombo per essere ben visibili dal mare,

ma è l’intero esterno dell’edificio a subire una tra-

sformazione radicale. I grandi arconi della facciata

vengono rivestiti di lastre di marmo e dall’Oriente

arrivano colonne, capitelli, sculture e interi com-

plessi marmorei che vanno a collocarsi sulle fac-

ciate di mattoni. In questo periodo la Serenissima è

al massimo del suo splendore e San Marco e Palaz-

zo Ducale ne sono i fulgidi simboli. Negli stessi anni

l’interno della Basilica si veste di mosaici a fondo

d’oro, elemento che dà all’architettura della chiesa

una fluidità senza precedenti. La decorazione musi-

va ricopre con le storie dell’Antico e Nuovo Testa-

mento oltre 8000 metri quadrati di pareti, volte e

cupole: un programma iconografico che inonda di

bagliori lo spazio della Basilica diventandone l’e-

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72 - 73 Accanto alla Basilica di San Marco svetta il Campanile di San Marco, alto 99 metri. L’attuale costruzione è l’esatta riproduzione del campanile

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Chi la fa l’aspetti, verrebbe da dire seguendo le vicende dei

quattro bellissimi cavalli della Quadriga di San Marco. Nel

1798, l’anno successivo alla caduta della Serenissima, le gi-

gantesche sculture in bronzo dorato, emblema della Basili-

ca veneziana, vennero portate da Napoleone a Parigi, dove

rimasero fino al 1815, prima di ritrovar posto sulla terrazza

della Cattedrale prospicente piazza San Marco. A Venezia

gli scalpitanti cavalli, secondo alcuni opera di statuaria ro-

mana d’epoca costantiniana e secondo altri di più antica ori-

gine greca, erano arrivati da Costantinopoli in seguito alla IV

Crociata come bottino di guerra di Enrico Dandolo, insieme

ad altre opere di valore inestimabile. Siamo nel 1204, anno

della conquista di Costantinopoli, una data decisiva per la

Basilica nata nell’828 per custodire le spoglie di San Marco

trafugate da Alessandria d’Egitto e in seguito riedificata a

partire dal 1063 con pianta a croce greca e cinque cupole

emisferiche di chiara ispirazione bizantina. L’incontro con l’ar-

chitettura orientale stravolge, infatti, l’architettura della chie-

98 - 99 Accanto alla Basilica di San Marco svetta il Campanile di San Marco, alto 99 metri. L’attuale costruzione è l’esatta riproduzione del campanile

Carnival: the multicolored

masses