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BOTTEGA DI LORENZO MAITANI (Siena, ultimo quarto c. del XIII secolo – Orvieto, doc. il 16 settembre 1310 come capomastro del Duomo; morto nel giugno 1330) Crocifisso
1325/30 circa
Legno di frutto (pero?), cm 68 × 68 (H. con le braccia cm 81)
Firenze, collezione Bacarelli-Botticelli
Abstract:
L’eleganza dello schema tipologico e la delicatezza espressiva che pervade il Crocifisso nella collezione
Bacarelli-Botticelli di Firenze risentono in modo diretto della lezione di uno degli episodi più alti della
cultura gotica italiana durante i primi decenni del Trecento, vale a dire il cantiere del Duomo di Orvieto.
A mio parere, infatti, la silhouette slanciata, il disegno grafico dell’intaglio e il naturalismo armonico
dell’anatomia sono termini indicativi di un raffinato scultore della bottega di Lorenzo Maitani: maestro
di origine senese celebre per la personalità artistica così forte ed eclettica che ancora oggi la critica dibatte
sugli apporti che ne determinarono il linguaggio, senza dubbio intriso di un classicismo filtrato più
pittoricamente rispetto al contesto toscano. Già sopranominato ‘Maestro sottile’ da Pietro Toesca (1951)
proprio per il virtuosismo della sua produzione plastica, Maitani è documentato a Orvieto nel 1310 come
capomastro del Duomo, ma si ipotizza che presso la stessa fabbrica fosse già attivo in precedenza fino a
subentrare come responsabile. I quattro pilastri istoriati della facciata sono estremamente emblematici
della portata innovativa di tale momento e, benché concepiti attraverso un progetto unitario, suddiviso
da sinistra a destra con scene del Vecchio testamento (I-II pilastro), del Nuovo testamento (III) e del
Giudizio Finale (IV), rivelano due distinti accenti gotici.
La costruzione del Duomo cominciò all’inizio degli anni novanta del XIII secolo e in questa prima
fase operò Ramo di Paganello, anch’egli architetto e scultore senese che sappiamo essere rientrato da un
esilio oltremontano, probabilmente in Francia visto l’intento francesizzante dei rilievi a lui attribuibili
nella parte inferiore dei pilastri interni, da considerare i più antichi. La zona superiore e soprattutto i
pilastri esterni vanno invece ricondotti al ruolo di Maitani, l’intervento del quale è confermato per
l’indiscussa relazione di stile con i sei Angeli reggicortina in bronzo che un documento del 1325 riporta
essergli stati pagati. Il gruppo campeggiava nella lunetta del portale centrale (ora nel Museo dell’Opera)
per celebrare una grande Maestà lapidea che, scolpita qualche anno prima, è assegnata allo stesso artista
con la collaborazione della bottega. Oltretutto la data anzidetta non solo consente di collocare entro il
volgere del terzo decennio i fregi dei pilastri esterni, ma anche tre splendidi Crocifissi lignei realizzati da
Maitani o sotto la sua stretta regia. Nel Duomo se ne trovano due, quello dall’aspetto probabilmente più
antico nella sagrestia dei Canonici (1325 circa) e il secondo nel presbiterio (già nella chiesa di
Sant’Agostino) (1325/30 circa), mentre l’ultimo esemplare (1330 circa) è collocato nella chiesa di San
Francesco. Così come per i paralleli della facciata del Duomo selezionati nella sintesi comparativa allegata,
la pertinenza tra questi intagli e l’opera Bacarelli-Botticelli è piuttosto eloquente e, per quanto sia
condizionata dal maggiore verticalismo dei confronti monumentali, la tensione organica tagliente e la
fisionomia affilata appaiono quasi sovrapponibili, soprattutto in relazione agli esemplari della sacrestia e
del presbiterio.
Nel caso in esame anche la scelta di un massello di maggiore durezza come il legno di frutto in cui è
ricavata la figura, forse pero, rivela la volontà di praticare una lavorazione in grado di definire in modo
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lenticolare i dettagli, peraltro secondo una consuetudine che a Orvieto trova più di qualche riscontro nella
scultura lignea compresa tra la fine del XIII secolo e il primo terzo del secolo seguente, tra cui l’imponente
Cristo in trono benedicente (1330 circa) della Congregazione della Carità (ora al Museo dell’Opera). Il nostro
Crocifisso si distingue anche per la coerenza tecnica riservata alla testa, innestata al torso come le braccia
in modo tale da permettere di reclinarla sul petto per ottenere un effetto realistico. In attesa di potere
approfondire il ragionamento fin qui proposto, la cronologia ipotizzata verso il 1325/30 è altresì
supportata implicitamente da epigoni locali come il Crocifisso (1340 circa) nella chiesa di Santa Maria dei
Servi e il Cristo deposto (1340/50 circa) in San Ludovico, caratterizzati da intagli stereotipati e più stanchi
se paragonati alla mimesi gotica ancora vibrante del manufatto Bacarelli-Botticelli.
Luca Mor opera in corso di studio
Feletto Umberto, 27 febbraio 2018 ……………………...
Bibliografia essenziale:
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1. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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2. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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3. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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4. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
5. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
6. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
7. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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8. Orvieto, Duomo
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9. Lorenzo Maitani, 1320/30 c. Genesi, part.
Orvieto, Duomo (facciata, I pilastro)
10. Bottega di Lorenzo Maitani,
1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
11. Lorenzo Maitani, 1320/30 c.
Giudizio Universale, part.
Orvieto, Duomo (facciata, IV pilastro)
12. Bottega di Lorenzo Maitani,
1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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13. Lorenzo Maitani, 1320/30 c. Giudizio Universale, part.
Orvieto, Duomo (facciata, IV pilastro)
14. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
15. Lorenzo Maitani, 1320/30 c. Giudizio Universale, part.
Orvieto, Duomo (facciata, IV pilastro)
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16. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
17. Lorenzo Maitani, 1320/30 c. Genesi, part.
Orvieto, Duomo (facciata, I pilastro)
18. Lorenzo Maitani, 1320/30 c. Genesi, part.
Orvieto, Duomo (facciata, I pilastro)
19. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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20. Lorenzo Maitani, doc. 1325. Orvieto, Museo dell’Opera
del Duomo (dalla facciata, lunetta del portale centrale)
21. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
22. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
23. Lorenzo Maitani e aiuti, 1320/30 c.
Giudizio Universale, part.
Orvieto, Duomo (facciata, IV pilastro)
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24. Lorenzo Maitani, 1325 c.
Orvieto, Duomo (sagrestia dei Canonici)
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25. Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Orvieto, Duomo (presbiterio; dall’ex chiesa di Sant’Agostino)
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26. Lorenzo Maitani e bottega, 1325/30 c.
Orvieto, chiesa di San Francesco
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27. Lorenzo Maitani, 1325 c.
Orvieto, Duomo (sagrestia dei Canonici)
28. Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Orvieto, Duomo (presbiterio; dall’ex chiesa di Sant’Agostino)
29. Lorenzo Maitani e bottega, 1330 c.
Orvieto, chiesa di San Francesco
30. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
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31. Lorenzo Maitani, 1325 c.
Orvieto, Duomo (sagrestia dei Canonici)
32. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
33. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
34. Lorenzo Maitani e bottega, 1330 c.
Orvieto, chiesa di San Francesco
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35. Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Orvieto, Duomo
(presbiterio; dall’ex chiesa di Sant’Agostino)
36. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
37. Bottega di Lorenzo Maitani, 1325/30 c.
Firenze, coll. Bacarelli-Botticelli
38. Lorenzo Maitani e bottega, 1330 c.
Orvieto, chiesa di San Francesco
© LUCA MOR, Ph.D.
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39. Scultore orvietano, 1340 c.
Orvieto, chiesa di Santa Maria dei Servi
40. Scultore orvietano, 1340/50 c.
Orvieto, chiesa di San Ludovico