bollettino 823

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Unità Pastorale della Val Liona anno 23 numero 823 Domenica 15 febbraio VIª domenica del Tempo Ordinario Domenica 15 febbraio: dal Vangelo secondo Marco 1,40-45 In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. Carissimi Parrocchiani buona Domenica nel Signore. Il Vangelo di Marco continua ad accompagnarci di domenica in domenica per renderci partecipi della vita stessa di Gesù e del suo cammino per le strade del mondo. E ci mostrano il clima nuovo che nasceva al passaggio di Gesù. Era visibile una straordinaria corrente di misericordia che percorreva le strade di quella lontana periferia dell'Impero romano. Avvenivano cose che mai prima si erano viste. Il brano odierno si apre con una notazione asciutta e singolare per quel tempo: «Venne a Gesù un lebbroso». Era davvero strano che un lebbroso osasse avvicinarsi a qualcuno, visto che avevano l'obbligo di stare ben lontani dalla gente. Ecco perché appare strano che un lebbroso osi avvicinarsi a Gesù superando un'abissale distanza garantita dalla legge. Ma, da chi altro poteva andare? Tutti, protetti dalle disposizioni legali oltre che dalla paura del contagio, si tenevano ben lontani dai malati di lebbra. L'unico che non si comportava così era Gesù. I lebbrosi l'avevano capito e andavano da lui. Quanti malati di «lebbra» ci sono anche oggi, vicino o lontano da noi! E non parlo tanto dei colpiti dalla lebbra vera e propria, peraltro facilmente curabile, quanto di coloro che vedono la propria vita segnata irrimediabilmente dalla malattia senza neppure la speranza di poter sognare una vita migliore per il tempo che gli resta! E ancora oggi siamo in molti, in troppi, a fuggire da loro per paura di essere contagiati, oppure, come qualcuno dice, per non essere rattristati alla loro vista (e loro, che ci sono dentro, cosa dovrebbero dire?). Quei lebbrosi, contraria- mente a quel che normalmente accadeva, quando venivano a sapere che stava per passare Gesù, superavano barriere di paura e di diffidenza e accorrevano da lui. Il giovane profeta di Nazareth creava un clima nuovo attorno a sé, una atmosfera piena di compassione e di misericordia che attraeva malati, peccatori, poveri, deboli, emarginati. Quel lebbroso, finalmente e chissà con quanta fatica, giunse accanto a Gesù e gli si gettò ai piedi. Non usò molte parole, non si mise a spiegare la sua malattia, disse semplicemente ma con fede: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Chiede di essere purificato, perché la lebbra rendeva «impuri», cioè lontani da Dio, impedendo ai lebbrosi di frequentare il tempio. Anche il contagio rendeva chi li avvicinava «impuri». Per questo la legge li obbligava a vivere fuori dai luoghi abitati. Ma per Gesù niente è così grave e terribile da allontanare qualcuno definitivamente da Dio. Per questo egli mangia con i pubblicani e i peccatori. La richiesta del lebbroso è così più di una semplice guarigione corporale. Egli desidera essere reintegrato nella vita sociale e religiosa. L'esclusione e la disperazione di quel lebbroso si trasforma in fede, una fede semplice, ma vera. La scena evangelica spinge tutti noi ad incontrare e ascoltare, a toccare e sentire il grande bisogno di salvezza che hanno i milioni di «lebbrosi» che ancora oggi vivono ai margini della vita; a volte sono popoli interi a giacere in questa incredibile situazione. È scandaloso accettare di convivere con la morte, con le stragi, con la paura del contatto e del contagio con chi è malato, povero e sconfitto. La compassione di Gesù non è solo un fatto puntuale, relativo ad un caso o all'altro, magari a quello che suscita più facilmente emozioni anche perché ben propagandato. Gesù, con la sua risposta, ci mostra qual è la sua volontà sulla lebbra e sul male, qualunque esso sia: «Lo voglio, guarisci!». Sì, la volontà di Dio è chiarissima: lottare contro ogni genere di male. Siamo davvero lontani da quella convinzione piuttosto diffusa che attribuisce a Dio la decisione di distribuire il male agli uomini a secondo del loro peccato. Nulla è più estraneo dal Vangelo. Oggi, forse ancor più di ieri, abbiamo bisogno di un «uomo» che cammini in mezzo a noi come Gesù sapeva fare. Ma non è questa la vocazione stessa della Chiesa e di ogni credente anche in questo secolo così segnato dal male?

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Page 1: Bollettino 823

Unità Pastorale della Val Liona anno

23 numero

823

Domenica 15 febbraio VIª domenica del Tempo Ordinario

Domenica 15 febbraio: dal Vangelo secondo Marco 1,40-45 In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Carissimi Parrocchiani buona Domenica nel Signore. Il Vangelo di Marco continua ad accompagnarci di domenica in domenica per renderci partecipi della vita

stessa di Gesù e del suo cammino per le strade del mondo. E ci mostrano il clima nuovo che nasceva al passaggio di Gesù. Era visibile una straordinaria corrente di misericordia che percorreva le strade di quella lontana periferia dell'Impero romano. Avvenivano cose che mai prima si erano viste. Il brano odierno si apre con una notazione asciutta e singolare per quel tempo: «Venne a Gesù un lebbroso». Era davvero strano che un lebbroso osasse avvicinarsi a qualcuno, visto che avevano l'obbligo di stare ben lontani dalla gente. Ecco perché appare strano che un lebbroso osi avvicinarsi a Gesù superando un'abissale distanza garantita dalla legge. Ma, da chi altro poteva andare? Tutti, protetti dalle disposizioni legali oltre che dalla paura del contagio, si tenevano ben lontani dai malati di lebbra. L'unico che non si comportava così era Gesù. I lebbrosi l'avevano capito e andavano da lui. Quanti malati di «lebbra» ci sono anche oggi, vicino o lontano da noi! E non parlo tanto dei colpiti dalla lebbra vera e propria, peraltro facilmente curabile, quanto di coloro che vedono la propria vita segnata irrimediabilmente dalla malattia senza neppure la speranza di poter sognare una vita migliore per il tempo che gli resta! E ancora oggi siamo in molti, in troppi, a fuggire da loro per paura di essere contagiati, oppure, come qualcuno dice, per non essere rattristati alla loro vista (e loro, che ci sono dentro, cosa dovrebbero dire?). Quei lebbrosi, contraria-mente a quel che normalmente accadeva, quando venivano a sapere che stava per passare Gesù, superavano barriere di paura e di diffidenza e accorrevano da lui. Il giovane profeta di Nazareth creava un clima nuovo attorno a sé, una atmosfera piena di compassione e di misericordia che attraeva malati, peccatori, poveri, deboli, emarginati. Quel lebbroso, finalmente e chissà con quanta fatica, giunse accanto a Gesù e gli si gettò ai piedi. Non usò molte parole, non si mise a spiegare la sua malattia, disse semplicemente ma con fede: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Chiede di essere purificato, perché la lebbra rendeva «impuri», cioè lontani da Dio, impedendo ai lebbrosi di frequentare il tempio. Anche il contagio rendeva chi li avvicinava «impuri». Per questo la legge li obbligava a vivere fuori dai luoghi abitati. Ma per Gesù niente è così grave e terribile da allontanare qualcuno definitivamente da Dio. Per questo egli mangia con i pubblicani e i peccatori. La richiesta del lebbroso è così più di una semplice guarigione corporale. Egli desidera essere reintegrato nella vita sociale e religiosa. L'esclusione e la disperazione di quel lebbroso si trasforma in fede, una fede semplice, ma vera. La scena evangelica spinge tutti noi ad incontrare e ascoltare, a toccare e sentire il grande bisogno di salvezza che hanno i milioni di «lebbrosi» che ancora oggi vivono ai margini della vita; a volte sono popoli interi a giacere in questa incredibile situazione. È scandaloso accettare di convivere con la morte, con le stragi, con la paura del contatto e del contagio con chi è malato, povero e sconfitto. La compassione di Gesù non è solo un fatto puntuale, relativo ad un caso o all'altro, magari a quello che suscita più facilmente emozioni anche perché ben propagandato. Gesù, con la sua risposta, ci mostra qual è la sua volontà sulla lebbra e sul male, qualunque esso sia: «Lo voglio, guarisci!». Sì, la volontà di Dio è chiarissima: lottare contro ogni genere di male. Siamo davvero lontani da quella convinzione piuttosto diffusa che attribuisce a Dio la decisione di distribuire il male agli uomini a secondo del loro peccato. Nulla è più estraneo dal Vangelo. Oggi, forse ancor più di ieri, abbiamo bisogno di un «uomo» che cammini in mezzo a noi come Gesù sapeva fare. Ma non è questa la vocazione stessa della Chiesa e di ogni credente anche in questo secolo così segnato dal male?

Page 2: Bollettino 823

MESSE dal 15 al 22 febbraio Per tutto il periodo invernale le S.Messe feriali si celebreranno nelle Cappelline delle rispettive Chiese.

DOMENICA 15 febbraio VIª del Tempo Ordinario

Lv 13,1-2.45-46; 1Cor 10,31-11,1; Mc 1,40-45

9.00 CAMPOLONGO

10.30 GRANCONA

LUNEDI’ 16 VILLA ore 19.00 – Santa Giuliana - ann. Ferrian Adelina e Tagliaferro Nebridio

MARTEDI’ 17 CAMPOLONGO ore 7.30 – Sette Santi Fondatori ordine Servi di Maria

- 30° Gemetto Antonio – Trentin Luisella , Pegoraro Elio e fam. – Capparotto Maria

MERCOLEDI’ 18 febbraio LE CENERI – astinenza e digiuno

Ore 10.00 SPIAZZO - S.Messa e imposizione delle Ceneri per anziani/ammalati

Ore 15.00 VILLA - liturgia della Parola e imposizione delle Ceneri per i ragazzi

Ore 20.00 GRANCONA – S. Messa e imposizione delle Ceneri per tutti - 7° Rossi Rosina –- Bertoldo Rino – ann. Galvan Antonella – Trevisan Giuseppe -

- ann. Trentin Giorgio e Paccinotti Maria – Lorenzin Bruno e Corato Giovannina –

- Marcon Giuseppina, Attilio e Severino - Pellizzaro Mario

GIOVEDI’ 19 SPIAZZO ore 19.00 – S.Mansueto

- 7° Canevarollo Armida - 30° Valente Chiara – Vangelista M.Luisa – ann. Millia Vittorio

- ann. Giuriolo Angelo e Cervellin Lisa – Bertoldo Jolanda - Borinato Silvio

VENERDI’ 20 S.GERMANO ore 19.00 - B.Giacinta Marto di Fatima - in memoria per compleanno Baston Ettore e Scapin Maria

SABATO 21 VILLA ore 19.00 – con i giovanissimi S.Pier Damiani

DOMENICA 22 febbraio Iª domenica di Quaresima

Gen 9,8-15; 1Pt 3,18-22; Mc 1,12-15

9.00 S.GERMANO

10.30 SPIAZZO

ATTENZIONE AL CAMBIO DI LUOGO SABATO 21 E DOMENICA 22

CONSIGLIO PASTORALE UNITARIO

RIUNIONE VENERDÌ 20 FEBBRAIO ORE 20.30 Parleremo di:

QUARESIMA. Come valorizzare questo tempo per aiutarci a vivere la nostra

fede personale e comunitaria?

Proposta: LA SETTIMANA DELLA COMUNITÀ

Rinnovo CPAE delle cinque parrocchie

Proposta di incontro ai gruppi ecclesiali Ai componenti del CPU è stata inviata la lettera di convocazione via e-mail. Chi desidera avere la

copia stampata si rivolga in ufficio. Grazie.

Pro-memoria: Mercoledì prossimo 25 febbraio a Spiazzo alle ore 20.30 incontro dei Ministri Straordinari della Comunione con gli Amici nel Bisogno

Vi ricordiamo che nel mese di febbraio gli incaricati del bollettino raccoglieranno

le vostre libere offerte per le spese di carta e stampa. grazie.

Page 3: Bollettino 823

IN EVIDENZA Impegni settimanali della Comunità

Domenica 15 S.GERMANO

S.GERMANO

14.30

17.00

III° incontro Battesimi

8° Gruppo Fidanzati , incontro + pizza

Lunedì 16 GRANCONA 20.45 Prove Schola Val Liona

Mercoledì 18 VILLA 20.15 Giovani e Giovanissimi partenza per Corlanzone

Giovedì 19 VICENZA 9.00 Ritiro preti a Monte Berico

Venerdì 20 Comunità

SPIAZZO

14-18

20.30

DD visita gli ammalati

CONSIGLIO PASTORALE UNITARIO

Sabato 21

SPIAZZO

SPIAZZO

S.GERMANO

SPIAZZO

9.00

11-12

15.30

17.00

Fidanzati G e M per documenti

DD a disposizione della Comunità

Prove Coro Aquiloni

9° Gruppo Fidanzati

Domenica 22 VILLA Matt. Giovanissimi partenza per Folgaria (vedi riquadro)

GIOVANISSIMI

Ultimi posti disponibili per la gita a Folgaria il 22 febbraio

Affrettatevi, per iscrizione e pagamento rivolgersi all’Ufficio Parrocchiale

negli orari di apertura. Vi ricordiamo che la festa inizia sabato sera alle ore 18,

a seguire cena e pernottamento e poi domenica partenza per la montagna.

Per informazioni ulteriori chiamate Thomas B. al 328-3459529

o Luca Z. al 349-5896605.

Informazioni dall’Ufficio parrocchiale:

le foto dei religiosi, consegnate per la Festa della Candelora, possono essere ritirate in

ufficio negli orari di apertura. Grazie.

DETTO TRA NOI ..... notizie, informazioni, appuntamenti in VICARIATO e in DIOCESI

ESERCIZI SPIRITUALI PER CATECHISTE: da venerdì 20 inizioore 18.30) a domenica 23 febbraio, presso Villa S.Carlo a Costabissara, tre giorni di spiritualità sul tema “Dio nella Città: lo sguardo della fede scopre e crea la città parrocchia” relatore Mons. Gianluigi Pigato

CATECHISTE: incontro vicariale mercoledì 25 ore 20.30 a Lonigo, centro giovanile

MERCOLEDÌ DELLE CENERI, in Cattedrale a Vicenza, il Vescovo presiederà la solenne liturgia delle Ceneri alle ore 18.30

CORI GIOVANILI: assemblea sabato 21 febbraio ore 15.00/17.30 al Centro diocesano Mons. Onisto (borgo S.,Lucia 51). Giovani esperti di musica e liturgia insegneranno alcuni canti nuovi. Sono inviati tutti i cori coloro che coinvolgono giovani e giovani adulti.

VEGLIA CENERI

GIOVANI – GIOVANISSIMI

Vi proponiamo di partecipare con noi Animatori alla Veglia itinerante delle Ceneri per Giovani e Giovanissimi, mercoledì 18 febbraio alle ore 20.30 al capitello in Via degli Alpini 1, località Stamberga di Corlanzone.

Partenza ore 20.15 da Villa del Ferro. Obbligatorio venire muniti di torcia elettrica.

Page 4: Bollettino 823

mercoledì 18 febbraio inizia la quaresima

“Rinfrancate i vostri cuori !” (Gc 5,8)

(dal messaggio di papa Francesco) …. La Quaresima è un tempo

propizio per lasciarci servire da Cristo e così diventare come Lui.

Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando riceviamo i

sacramenti, in particolare l’Eucaristia. In essa diventiamo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo. In

questo corpo quell’indifferenza che sembra prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non trova

posto. Poiché chi è di Cristo appartiene ad un solo corpo e in Lui non si è indifferenti l’uno all’altro.

“Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le

membra gioiscono con lui” (1 Cor 12,26).

Quanto detto per la Chiesa universale è necessario tradurlo nella vita delle parrocchie e

comunità. Si riesce in tali realtà ecclesiali a sperimentare di far parte di un solo corpo? Un

corpo che insieme riceve e condivide quanto Dio vuole donare? Un corpo, che conosce e si

prende cura dei suoi membri più deboli, poveri e piccoli? O ci rifugiamo in un amore universale

che si impegna lontano nel mondo, ma dimentica il Lazzaro seduto davanti alla propria porta

chiusa ? (cfr Lc 16,19-31).

Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e

le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare

dell’indifferenza!....

Per questo desidero pregare con voi Cristo in questa Quaresima: “Fac cor nostrum secundum cor

tuum”: “Rendi il nostro cuore simile al tuo”. Allora avremo un cuore forte e misericordioso, vigile e

generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione

dell’indifferenza.

Con questo auspicio, assicuro la mia preghiera affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale

percorra con frutto l’itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare per me.

Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Francesco

Notizie, informazioni, appuntamenti della Comunità Civile

IMU TERRENI AGRICOLI: l’Unione Colli Berici Val Liona rende noto che i cittadini dovranno provvedere autonomamente al calcolo dell’imposta e che, in caso di pagamento entro il 10/03/2015, non saranno applicati né sanzioni né interessi”. CORSO SULLE TECNICHE MNEMONICHE: per lo studio e l’apprendimento. Inizio giovedì 19/02. Per adulti e ragazzi. Per Info 348-8534786

MUSICAL “GREASE, TORNANO GLI ANNI ‘50”: sabato 21/02 ore 21.00 presso l’aula magna dell’Ist. Compr. di Grancona, compagnia LA TEATRIBU’ di S.Germano.

Ufficio dell’Unità Pastorale a SPIAZZO: Orario: mercoledì 15.30-19.00 / giovedì e venerdì 9.30-12.00

( archivio al mercoledì - prenotazione stanze al giovedì)

Telefono fisso 0444/889557 - Cell. Parrocchia 347 3327097 e-mail : [email protected] – sito: www.upvalliona.joomlafree.it