bioenergetica e metabolismo

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Bioenergetica e Metabolismo 1

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Page 1: Bioenergetica e Metabolismo

Bioenergeticae

Metabolismo

1

Page 2: Bioenergetica e Metabolismo

La bioenergetica

• È lo studio quantitativo delle

trasduzioni energetiche (i cambiamenti

dell’energia da una forma a un’altra)

che avvengono nelle cellule, e della

natura e delle funzioni dei processi

chimici alla base di queste conversioni

di energia.

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Page 3: Bioenergetica e Metabolismo

Bioenergetica e termodinamica

Le trasformazioni biologiche dell’energiaseguono le leggi della termodinamica

• La prima è il principio della conservazione:in qualsiasi modificazione chimica o fisica laquantità totale di energia nell’universo restaconstante; l’energia può cambiare forma oessere trasferita da una zona a un’altra ma nonpuò essere ne creata ne distrutta.

• La seconda legge della termodinamica diceche l’universo tende a essere sempre piùdisordinato, in tutti i processi naturali,l’entropia tende ad aumentare

Gli organismi viventi obbediscono alle leggidella termodinamica?

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Page 4: Bioenergetica e Metabolismo

Proprietà di un sistema isolato, chiuso e aperto

Gli esseri viventi sono sistemi termodinamici unici

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Prigogine e il suo lavoro sulla termodinamica in stato in non equilibrio

Gli organismi vivente non possono trovarsi in condizioni di equilibrio finché sono vivi,

proprio perché sono sistemi aperti, possono comunque arrivare ad uno stato stazionario

che è una condizione stabile

Page 5: Bioenergetica e Metabolismo

Le tre entità termodinamiche che descrivono le variazioni di energia che avvengono in una reazione chimica:

L’energia libera di Gibbs, G: è una misura dell’energia in grado di produrre lavoro resodisponibile durante una reazione a temperatura e pressione costanti. Quando la variazionedi energia libera DG ha un valore negativo la reazione viene detta esoergonica, nelle reazioniendoergoniche il sistema guadagna energia libera e il DG è positivo.Reazioni con DG > 0 sono endoergonicheReazioni con DG < 0 sono esoergoniche

L’entalpia, H: è il contenuto termico del sistema che sta reagendo. Quando una reazionechimica rilascia calore viene detta esotermica e il DH ha un valore negativo. Un sistemachimico che assume calore è detto endotermico e ha un DH di valore positivoDH<0: La reazione è detta esotermicaDH>0: La reazione è detta endotermica.

L’entropia, S; è un’espressione quantitativa della casualità e del disordine di un sistema.Quando i prodotti di una reazione sono più disordinati dei reagenti, la reazione presenta unaumento di entropia.Reazioni con DS = 0 sono reversibiliReazioni con DS > 0 sono irreversibili

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Page 6: Bioenergetica e Metabolismo

Nelle condizioni esistenti nei sistemi biologici (temperatura epressione costanti),le variazioni di G, H ed S del sistema che sta reagendo sono traloro correlate, secondo l’equazione:

DG = DH –TDS

dove T è la temperatura assoluta (in gradi Kelvin)La spontaneità di un processo dipende quindi dall’entalpia edall’entropia.Nei processi spontanei, DS ha segno positivo e DH ha segnonegativo, quindi DG ha un valore negativo.G è una misura dell’energia immagazzinata in modo ordinato elibera di compiere lavoro.

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Page 7: Bioenergetica e Metabolismo

La variazione di energia libera standard di una reazione è direttamente correlata alla costante di equilibrio

La costante di equilibrio della reazione è data:

DG°’ = -RT ln K’eq

DG = G (prodotti) – G (reagenti)

aA + bB cC + dDUna reazione generica:

[C]c [D]d

[A]a [B]bKeq =

Esiste una relazione semplice tra K’eq e DG°’:

la variazione di energia libera standard di una reazione chimica è semplicemente un modo matematico alternativo di esprimere la sua costante di equilibrio

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R è la costante dei gas (8,31 J/molK) T è la temperatura assoluta (298

K = 25°C)

Page 8: Bioenergetica e Metabolismo

Lo stato standard modificato per le applicazioni biochimiche

DG°

[H] = 1M, il pH = 0

All’interno della cellula il pH normalmente è vicino allaneutralità.Lo stato standard modificato differisce dallo stato standard soloper la concentrazione di H+ da 1 M a 1 x 10-7 M implicando unpH pari a 7,0

DG°’

° denota le condizioni standard (concentrazione dei soluti 1 Moppure alla pressione di 1 atm per i gas)

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Page 9: Bioenergetica e Metabolismo

Le variazioni di energia libera si possono sommare

Nel caso di due reazioni sequenziali

Ogni reazione ha un valore Keq e un valore DG° (DG1 e DG2)

Sommando le due reazioni sequenziali:

questa reazione ha un suo valore Keq ed un suo valore DG° totale che è la sommaalgebrica dei valori DG° delle due reazioni separate

Questo principio della bioenergetica spiega come una reazione termodinamicamentesfavorita (endoergonica) possa essere guidata in avanti mediante il suoaccoppiamento con una reazione altamente esoergonica se è presente un intermediocomune

A C = DG1 + DG2

A B (DG1°)

B C (DG2°)

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Page 10: Bioenergetica e Metabolismo

Relazione tra K’eq, DG°’ e la direzione delle reazioni chimiche in condizioni standard

Quando K’eq è: DG°’ è: Tutti i componenti della reazione alla concentrazione 1M, la reazione:

˃ 1,0 Negativo Procede in avanti

1,0 Zero È all’equilibrio

< 1,0 Positivo Procede in senso inverso

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La variazione di energia ci indica la quantità di energia libera di cui possiamo disporre quando una certa

reazione avviene in condizioni standard

Page 11: Bioenergetica e Metabolismo

Il criterio per stabilire la spontaneità di una reazione

Negli organismi viventi le reazioni troppo lente se non fosserocatalizzate non possono essere favorite mediante un rifornimentodi calore, ma attraverso un abbassamento dell’energia diattivazione prodotto da un enzima

Gli enzimi non possono modificare le costanti di equilibrio mapossono accelerare le velocità di reazioni che stanno procedendonella direzione dettata dalla termodinamica.

La variazione di energia libera di una reazione non dipende dalpercorso che una certa reazione segue ma solo dalla natura e dallaconcentrazione dei reagenti e del prodotti.

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Page 12: Bioenergetica e Metabolismo

Se abbiamo due reazioni:

Fanno parte dello stesso sistema chimico, in teoria possono si possono accoppiare:

Come può una reazione con DG>0 (non spontanea) avvenire nella cellula?

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Page 13: Bioenergetica e Metabolismo

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Page 14: Bioenergetica e Metabolismo

La natura del metabolismo

I sistemi viventi trasformano le biomolecole presenti neinutrienti al fine di ricavare energia e precursori per la biosintesidi macromolecole.

Il metabolismo è la somma totale di tutte le reazioni cheavvengono in un organismo

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Fonti per la crescita del lievito:• Carboidrati • Azoto• Vitamine• Sali minerali• Grassi

Page 15: Bioenergetica e Metabolismo

Confronto tra catabolismo e anabolismo

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Catabolismo è la degradazione dei nutrienti che fornisce energia. Ha carattereossidativoAnabolismo è la sintesi di biomolecole a partire da componenti più semplici. Hapotere riducente.

Il catabolismo e l’anabolismo sono l’inverso uno dell’altro

Page 16: Bioenergetica e Metabolismo

Rapporti energetici tra le vie del catabolismo e dell’anabolismo

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• Le vie metaboliche procedonoin due senti.

• Le vie metaboliche di tipodegradativo sono dette viecataboliche.

• Le vie metaboliche di tiposintetico sono dette vieanaboliche.

• Le vie metaboliche chefunzionano sia in sensocatabolico che anabolico sonodette anfiboliche

Page 17: Bioenergetica e Metabolismo

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Le vie metaboliche

Page 18: Bioenergetica e Metabolismo

Le trasformazioni chimiche del metabolismo avvengono attraverso blocchi di reazioni chimiche dette vie metaboliche

Il metabolismo cellulare è organizzato in vie metaboliche

Schema di una via metabolica dove i prodotti di reazione sono i reagenti della successiva

Il metabolismo è costituito da vie metaboliche

interconnesse

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Page 19: Bioenergetica e Metabolismo

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Il metabolismo come un reticolo tridimensionale

Ciascun puntino rappresenta un intermedio e ogni linea di connessione rappresenta una reazione

enzimatica

Page 20: Bioenergetica e Metabolismo

Le vie metaboliche sono regolate a tre livelli

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Reagenti Intermedi Prodotti

Il metabolismo intermedio si riferiscealla biosintesi, all’utilizzo e alladegradazione dei composti a bassopeso molecolare.

Livelli di regolazione delle viemetaboliche: disponibilità delsubstrato.

Page 21: Bioenergetica e Metabolismo

Le vie metaboliche sono regolate a tre livelli

Processo Stadio Funzione

Catabolismo I Le grosse molecole sono ridotte a zuccheri semplici (esosi, pentosi), acidi grassi, amminoacidi

II Le molecole semplici dello stadio I vengono ulteriormente degradate ad Acetil CoA, un compostoa 2 atomi di carbonio

III L’Acetil CoA viene incanalato nel ciclo degli acidi tricarbossilici (ciclo di Krebs) dove viene ossidato a CO2 e H2O con produzione di ATP

Anabolismo III Nel ciclo di Krebs vengono generate alcune piccole molecole di precursori

II I precursori vengono assemblati in unità di montaggio (acidi grassi, amminoacidi)

I Le unità vengono assemblate nelle macromolecole finali (zuccheri, lipidi, proteine)

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Page 22: Bioenergetica e Metabolismo

Le vie metaboliche sono compartimentalizzate

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Page 23: Bioenergetica e Metabolismo

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Disponibilità dei substrati:

Glicolisi nel citosol

Glucosio

Piruvato

Glucosio

Pi

Il ciclo dell’acido citrico e la

fosforilazione ossidativa nei

mitocondri

H2O

O2CO2

Ciclo dell’acido

citrico

+

Compartimentalizzazione della glicolisi, ciclo dell’acido ciclico e fosforilazione ossidativa

importante la compartimentalizzazionee il controllo del flusso dei substrati daun comparto all’altro della cellula

Page 24: Bioenergetica e Metabolismo

La maggior parte delle cellule può portaravanti migliaia di reazioni catalizzate daenzimi.

La maggior parte delle reazioni appartienead una delle seguenti 5 categorie generali:

• Reazioni che formano un legamecarbonio-carbonio, o che lo spezzano;

• Riarrangiamenti interni, isomerizzazionied eliminazioni;

• Reazioni che implicano la formazione diradicali liberi;

• Trasferimenti di gruppi chimici;

• Ossidoriduzioni.

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Page 25: Bioenergetica e Metabolismo

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Due meccanismi coinvolti in un legame C-C o C-H

Nella scissione omolitica ciascunatomo si stacca dal legame sottoforma di un radicale e reca con séun elettrone.

Nella scissione eterolitica uno deidue atomi trattiene ambedue glielettroni di legami.Ciò porta alla formazione dicarbanioni, carbocationi, protoni oioni idruro.

Reazioni che formano o spezzano un legame carbonio-carbonio

Page 26: Bioenergetica e Metabolismo

Reazioni che formano o spezzanoun legame carbonio-carbonio

I nucleofili e gli elettrofili più comuni nelle reazioni biochimiche

I carbocationi e i carbanioni sonoinstabili e la loro formazione comeintermedi di reazione può essereenergeticamente troppo costosa,anche in presenza di uncatalizzatore enzimatico.

La maggior parte delle reazionicoinvolge una coppia di elettroninon condivisi

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Page 27: Bioenergetica e Metabolismo

Reazioni di isomerizzazione e di eliminazione

Un esempio di isomerizzazione è la formazione del fruttosio 6 fosfato dal glucosio 6 fosfato durante la glicolisi. Il C1 viene ridotto (da aldeide ad

alcol) e il C2 viene ossidato (da alcol a chetone)

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Riarrangiamenti intramolecolare in cui la redistribuzione degli elettroni ha comerisultato alterazioni di diverso tipo senza che si verifichi una variazione nellostato di ossidazione della molecola

R ̶ C ̶ C ̶ R1 ↔ C = C

H

H

R H

H R1

H2O

H2O

H

OH

Un esempio di eliminazione chenon conduce a variazione dellostato di ossidazione è quello dieliminazione di acqua da unalcol con formazione di unlegame C=C

Page 28: Bioenergetica e Metabolismo

Una reazione di decarbossilazione che inizia con la formazione di un radicale libero

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La scissione omolitica dei legami covalenti per generare radicali liberi

Page 29: Bioenergetica e Metabolismo

Il trasferimento di un gruppo suun atomo di carbonio in genereprevede un intermediotetraedrico.

Il fosforo può formare cinquelegami covalenti.Nel Pi quattro legami equivalentifosforo-ossigeno presentanoparziale carattere di doppiolegame e l’anione ha unastruttura tetraedrica.

In diverse reazioni metabolicheun gruppo fosforico vienetrasferito dall’ATP ad un alcol o adun acido carbossilico

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Reazioni di trasferimento dei gruppi: nelle cellule viventi il trasferimento di gruppi acilici, glicosilici e fosforici da un nucleofilo a un altro è un processo molto comune

Page 30: Bioenergetica e Metabolismo

Stati di ossidazione del carbonio nelle molecole biologiche e reazioni di ossidoriduzione

Gli atomi di carbonio possono trovarsi in 5stadi di ossidazione a seconda degli elementicon cui condividono gli elettroni.Nei sistemi viventi la forma più ossidata delcarbonio è l’anidride carbonica.

Ogni atomo di carbonio in una molecolapossiede un numero di ossidazione che derivadalla somma dei seguenti valori per ognunodei suoi quattro elettroni:

• Per ogni legame con atomi di idrogeno = -1• Per ogni legame con atomi di carbonio = 0• Per ogni legame con eteroatomi = +1

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Nell’etanolo: CH3-CH2OHil primo carbonio: (3) (-1) + 0 = -3il secondo carbonio: (2) (-1) + 0 + 1 = 1

Page 31: Bioenergetica e Metabolismo

Semireazione di ossidazione dell’etanolo ad acetaldeide

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Ciascun atomo di carbonio in una molecola possiede un numero di ossidazione e la somma di questi determina lo stato di ossidazione della molecola

CH3CH3 → CH3COOH

Stato di ossidazione: -4 -2

Stato di ossidazione: - -6 0

CH3CH3 + 2 H2O → CH3COOH + 6 H+ + 6 e–

Semireazione di ossidazione dell’etano ad acido etanoico

Page 32: Bioenergetica e Metabolismo

Coenzimi nelle reazioni ossido-riduttive di importanza biologica

La loro riduzione nei processi catabolici consente di conservare l’energia liberarilasciata dall’ossidazione dei substrati.

NAD, NADP : solubili in acqua si spostano rapidamente da un enzima all’altro.

FAD, FMN: solubili in acqua sono legati saldamente agli enzimi chiamatiflavoproteine.

Proteine ferro–zolfo e citocromi: contengono gruppi prostetici saldamentelegati che possono ossidarsi o ridursi reversibilmente.

Chinoni (ubichinone): solubili nei lipidi, operano nell’ambiente non acquosodella membrana come trasportatori di elettroni e donatori di protoni.

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Page 33: Bioenergetica e Metabolismo

Coenzimi: alcuni dei più importanti sono le vitamine soprattutto quelle del gruppo B e i

loro derivati

Riboflavina (B2)

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Coenzimi, le loro reazioni e le vitamine precursori

Niacina (B3) Tiamina (B1) Acido pantotenico (B5)

Page 34: Bioenergetica e Metabolismo

Nicotinamide adenin dinucleotide (NAD+)

Ione idruro

AMP

Il NADP+ contiene un P su questo gruppo 2’-idrossilico

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La nicotinammide è un derivato dell’acido nicotinico (niacina) una

delle vitamine del gruppo B3

Costituiti a due nucleotidi purinici uniti mediante un legame

fosfoanidridico tra i loro gruppi fosforici.

I nucleotidi piridinici sono trasportatori di

elettroni

Page 35: Bioenergetica e Metabolismo

Trasferimento di elettroni

(H+ + 2 e-)

NAD+ + 2 e- + 2 H+ → NADH + H+

NADP+ + 2 e- + 2 H+ → NADPH + H+

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Nell’anello nicotinammidico contiene il sito a livello del quale avvengono le reazioni di ossidazione (deidrogenazione)

Quando la molecola di substrato vaincontro a ossidazione perdendodue atomi di idrogeno, la formaossidata del NAD+ accetta uno ioneidruro e si trasforma nella formaridotta.Il secondo H+ rimosso vienerilasciato nel solvente

La semireazione per ciascun nucleotide è:

1

4

2

Page 36: Bioenergetica e Metabolismo

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La produzione di NADH durante un’ossidazione catalizzata da un enzima puòessere seguita valutando l’assorbimento della luce a 340 nm della soluzione. Ilcoefficiente di estinzione molare è e340 = 6200 M-1 cm-1

Page 37: Bioenergetica e Metabolismo

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Le flavoproteine sono enzimi che catalizzano reazioni di ossidoriduzioni usando come

coenzimi il FAD o il FMN.

Anello isoallossanizinico

La struttura ad anelli fusi (l’anello isoallossanizinico) dei nucleotidi flavinici

subisce riduzione reversibile accettando 1 elettrone + 1 protone per ogni atomo. Quando

un nucleotide flavinico accetta un solo elettrone si genera la forma semichinonica

dell’anello.

FAD e FMN derivano dalla vitamina riboflavina

Page 38: Bioenergetica e Metabolismo

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Le flavoproteine

Page 39: Bioenergetica e Metabolismo

Sono sostanze non proteiche che prendono parte alle reazioni enzimatiche e tornano nelloro stato iniziale alla fine del ciclo catalitico.Gli ioni metallici sono acidi-basi di Lewis. I composti di coordinazione tendono ad averegeometrie ben precise che aiutano a posizionare i gruppi coinvolti in una reazione al fine diavere una catalisi ottimale

Gruppi prostetici: i cofattori

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Page 40: Bioenergetica e Metabolismo

L’eme

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L’atomo di Fe ha sei legami di coordinazione quattro dei quali sono impegnati con iquattro atomi di azoto che fanno parte dell’anelo porfirinico gli altri due sono inveceperpendicolari al piano della porfirina. Nello stato Fe2+ lega reversibilmente l’ossigeno,mentre nello stato Fe3+ non è in grado di legare l’ossigeno. L’eme è presente neicitocromi che partecipano alle reazioni di ossidoriduzione

Page 41: Bioenergetica e Metabolismo

L’ATP è una molecola ricca di energia in quanto lasua unità trifosfato contiene due legamifosfoanidridici ad “alto contenuto energetico”

L’idrolisi dell’ATP ad ADP + Pi libera una quantitàdi energia libera standard pari a –30.5 kJ/mol o -7.3 kcal/mol.

L’ATP è in grado di cedere gruppi fosforici anumerosi intermedi metabolici, convertendolinella forma attivata con livelli di energia liberatali da consentire a questi intermedi fosforilati dipartecipare alle reazioni biosintetiche, che sonotermodinamicamente favorevoli (ΔG°<0)

Una analoga reazione con un reagente in formanon fosforilata sarebbe termodinamicamentesfavorevole (ΔG°>0)

La generazione di ATP è quindi necessaria per ilfunzionamento dei processi biosintetici

Come fanno le reazioni che producono energia a far avvenire quelle che richiedono energia?

L’accoppiamento di produzione e utilizzazione dell’energia

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Page 42: Bioenergetica e Metabolismo

Le basi chimiche della grande variazione di energia libera associata

all’idrolisi dell’ATP

ATP + H2O ADP + Pi

ATP + H2O AMP + PPi

Reazioni altamente esoergoniche che possono

essere accoppiate a numerosi processi biochimici per guidarli a

compimento

Una reazione altamente esoergonica ATP + H2O → ADP + Pi (DG’°= -30.5 kJ/mole)

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H2O

Page 43: Bioenergetica e Metabolismo

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Page 44: Bioenergetica e Metabolismo

L’idrolisi dell’ATP avviene in due fasi

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L’idrolisi dell’ATP di per sé libera solo caloreche non può essere utilizzato in un sistema.

Il processo avviene in due tappe in cui ungruppo fosforico dell’ATP viene primatrasferito a una molecola di substrato o aun residuo amminoacidico di un enzima.

Nella seconda fase l’unità contenente ilgruppo fosforico, trasferita nella primafase, viene rilasciata.

Quindi l’ATP partecipa covalentemente allareazione catalizzata enzimaticamente a cuideve fornire energia libera.

Glutammina sintetasi

Page 45: Bioenergetica e Metabolismo

Catabolismo (ossidativo,

esoergonico)

Nutrienti (come il glucosio)

+ O2CO2 + H2O

ADP + Pi ATP

Anabolismo (riduttivo,

endoergonico)

Prodotti dell’anabolismo

Precursori

Ruolo dell’ATP nei processi cheliberano energia e in quelli chela utilizzano

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L’energia di idrolisi dell’ATP non èenergia immagazzinata.Il ciclo del ATP-ADP nei processimetabolici è un meccanismo pertrasferire l’energia dalla suaproduzione (ossidazione deinutrienti) al suo utilizzo (neiprocessi come la biosintesi deicomposti essenziali o lacontrazione dei muscoli) quandoè necessaria.

Page 46: Bioenergetica e Metabolismo

Idrolisi del fosfoenolpiruvato (PEP)

Altri composti fosforilati e tioesteri hanno un’energia libera di idrolisi molto elevata:

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Il PEP è un composto ad alta energia sia per la stabilizzazione per risonanza del fosfato che viene liberato con l’idrolisi sia perché è possibile la tautomeria cheto-

enolica del piruvato.

Page 47: Bioenergetica e Metabolismo

Idrolisi dell’1,3-bisfosfoglicerato

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La rimozione del prodotto e la formazione dello ione stabilizzato per risonanza favorisce l’idrolisi del legame anidridico

Page 48: Bioenergetica e Metabolismo

Idrolisi della fosfocreatina

In tutte queste reazioni che liberano Pi le diverse forme di risonanza che può assumere rendono più stabile il prodotto rispetto ai reagente e contribuiscono ulteriormente a generare una variazione di energia libera standard negativa per le reazioni di idrolisi.

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Page 49: Bioenergetica e Metabolismo

Classificazione dei composti fosforilati in base alle loro energie libere standard di idrolisi

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I composti fosforilati presenti negliorganismi possono essere suddivisiin due gruppi basandosi sulle loroenergie libere standard di idrolisi.

Quelli che possono avere un basso oun alto potenziale di trasferimentodel gruppo fosforico.

Il potenziale di trasferimento delPEP è molto più elevato di quellodell’ATP, mentre il potenziale delglucosio 6 fosfato è basso (-13,8kJ/mol).

L’idrolisi di composti fosforilati abassa energia rilascia il Pi che ha unpotenziale di trasferimento ancorapiù basso.

Page 50: Bioenergetica e Metabolismo

Coenzima A

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Vitamina B5

Gruppo sulfidrilico (–SH) DG°’ = -31,5 kJ/mol

I legami tioesteri hanno un elevato potenziale di trasferimento del gruppo acilico e può

essere considerato come una forma attivata

Il legame tioestere permette di conservare parte

dell’energia metabolica derivante dall’ossidazione dei

carboidrati

Page 51: Bioenergetica e Metabolismo

L’acetil Coenzima A è un tioestere con un’energia libera di idrolisi molto negativa.

I tioesteri contengono un atomo di zolfo nella posizione in cui in un estere è

presente un atomo di ossigeno

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Idrolisi dell’acetil-coenzima A

Page 52: Bioenergetica e Metabolismo

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Energia libera di idrolisi dei tioesteri e degli esteriLa differenza di energia libera tra il reagente e i prodotti di reazione è maggiore per i tioesteri che per gli

esteri.

Page 53: Bioenergetica e Metabolismo

Energie libere di idrolisi di alcuni composti organici fosforilati

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1) la tensione di legame neireagenti dovuta a repulsioneelettrostatica diminuisce aseguito della separazionedelle cariche;

2) i prodotti sono stabilizzatimediante ionizzazione comenel caso degli acidi fosforici edei tioesteri;

3) i prodotti sono stabilizzati perisomerizzazione otautomerizzazione) come peril PEP;

4) i prodotti sono stabilizzati perrisonanza come la creatinache si forma dallafosfocreatina e lo ionecarbossilato che si forma dallascissione degli acilfosfato edei tioesteri.