bilancio sociale 2006

43
CESTAS Bilancio Sociale 2006 1 BILANCIO SOCIALE 2006

Upload: cestas

Post on 06-Mar-2016

216 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

Bilancio sociale cestas 2006

TRANSCRIPT

Page 1: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 1

BILANCIO SOCIALE 2006

Page 2: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 2

INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA III EDIZIONE 3 2. METODOLOGIA DI REDAZIONE 3 3. IDENTITÀ: CHI SIAMO

3.1 L’Associazione 3.2 Mission e strategia 3.3 Governance e struttura organizzativa 3.4 Risorse umane e formazione 3.5 Gli stakeholder e la rete istituzionale

4 4 5 5 8 8

4. ATTIVITÀ: COSA FACCIAMO E DOVE OPERIAMO

4.1 Dipartimento Programmi di Sviluppo 4.2 Dipartimento Europa – Educazione Allo Sviluppo 4.3 Dipartimento Formazione 4.4 Comunicazione ed eventi

13 16 20 22 25

5. ANALISI ECONOMICA 5.1 Indici di valutazione

5.2 Analisi strutturale o per margini 5.3 Analisi degli indici di liquidità

5.4 Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico 5.5 Riclassificazione della ricchezza del Conto Economico

26 26 27 29 32 39

6. CONCLUSIONI 42 43 RINGRAZIAMENTI CONTATTI 43

Page 3: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 3

1. INTRODUZIONE ALLA III EDIZIONE Con la terza edizione del Bilancio Sociale, CESTAS conferma l’impegno del percorso intrapreso tre anni fa per diffondere e condividere in maniera trasparente il lavoro svolto e i risultati raggiunti al 31/12/2006.

Il Bilancio Sociale ci offre la possibilità di fornire un quadro dettagliato delle nostre attività e delle nostre scelte, consapevoli che una maggiore conoscenza dei valori e dei principi etici e sociali con cui operiamo e dei risultati raggiunti aumenta il coinvolgimento, la sensibilizzazione e il consenso della collettività e di tutti gli stakeholder coinvolti. Anche quest’anno l’azione di CESTAS ha concentrato il proprio impegno in particolare nella realizzazione di progetti di cooperazione internazionale nei paesi terzi, di progetti di educazione allo sviluppo, di attività di sensibilizzazione sul territorio italiano e di corsi di alta formazione. Le attività di CESTAS sono orientate principalmente alla tutela della salute, con una particolare attenzione per la salute materno infantile nei progetti in Africa e in America Latina, alla lotta e alla prevenzione dell’Aids in Africa e alla disabilità. Le attività di formazione e di educazione allo sviluppo sono state orientate ad accrescere la sensibilità nella società civile del Nord sulla realtà e i problemi dei Paesi del Sud, ad aumentare la conoscenza diretta dei problemi e a stabilire nuove relazioni e legami tra società del Nord e del Sud. Il 2006 è stato anche l’anno in cui CESTAS ha promosso e diffuso la campagna mondiale per lo sviluppo e la lotta alla povertà denominata “Obiettivi del Millennio 2000-2015”. In quanto membro della campagna internazionale “No excuse 2015” abbiamo voluto condividere informazioni e valutazioni sui risultati raggiunti dalla comunità internazionale in questi primi cinque anni di difficile lavoro.

L’assunzione di responsabilità e la consapevolezza dell’importanza e del rischio che l’esporsi con un Bilancio Sociale a cadenza annuale può avere, conferma la volontà di percorrere un tragitto verso la trasparenza, la condivisione e l’analisi critica dell’ operato iniziato tre anni fa.

2. METODOLOGIA DI REDAZIONE In continuità con gli anni precedenti i riferimenti metodologici per la redazione del Bilancio Sociale 2006 sono: - a livello nazionale i “Principi di redazione

del bilancio sociale” elaborati dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (GBS) del 2001;

- a livello internazionale le “Sustainability

Reporting Guidelines” elaborate da Global Reporting Initiative (GRI) del 2002.

I principi fondamentali che hanno guidato la realizzazione del presente documento sono trasparenza, accuratezza, attendibilità, verificabilità, chiarezza, sinteticità e completezza. La prima parte del Bilancio Sociale è dedicata all’identità di CESTAS: chi siamo, la nostra mission, la struttura organizzativa e gli stakeholder. La seconda parte mostra le nostre attività e tutti i progetti realizzati nel 2006 descritti sinteticamente e suddivisi per ambito di competenza e per area geografica di intervento. La terza parte infine offre un’analisi economica commentata, indica gli indici di liquidità e il valore aggiunto dell’anno di riferimento oltre, ovviamente allo Stato Patrimoniale e al Conto Economico del 2006.

Page 4: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 4

3. IDENTITA’: CHI SIAMO 3.1 L’Associazione CESTAS - Centro di Educazione Sanitaria e Tecnologie Appropriate Sanitarie - è un’associazione senza scopo di lucro fondata a Bologna il 30 Marzo 1979. È’ apartitico, non ammette discriminazioni di etnia, di sesso, di nazionalità e di religione e si riconosce nelle caratteristiche degli organismi non lucrativi di utilità sociale - ONLUS. CESTAS è inoltre un’organizzazione non governativa ai sensi della legge 49/87 sulla cooperazione. È riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e riceve finanziamenti anche dall’Unione Europea. È Ente di formazione legalmente riconosciuto. È accreditato come Associazione che svolge attività nel campo della lotta alle discriminazioni presso la Presidenza del Consiglio del Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità (Registro UNAR). L’Associazione ha lo scopo di promuovere la conoscenza, lo studio e le iniziative relative alla lotta al sottosviluppo e alla fame nel mondo, fondando la sua attività sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti dell’uomo. CESTAS progetta, promuove, realizza e gestisce a favore delle popolazioni dei Paesi in Via di Sviluppo programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo, sia autonomamente sia in collaborazione con altre organizzazioni non governative e con enti pubblici e privati, nazionali ed esteri. Inoltre è impegnata nella promozione dell’equità nelle relazioni di genere a fondamento dei nuovi paradigmi dello sviluppo - attraverso azioni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali. Particolare attenzione è rivolta alla difesa dei diritti di bambini, bambine e adolescenti. CESTAS progetta, promuove e gestisce attività di servizio civile nazionale e internazionale e realizza campagne d’informazione rivolte all’opinione pubblica sull’interdipendenza, la solidarietà, l’intercultura, la cooperazione tra i popoli, l’educazione alla pace, l’integrazione culturale e l’educazione allo sviluppo.

CESTAS è attivo anche nella formazione professionale e nell’aggiornamento in Italia e all’estero. Come Ente di formazione CESTAS organizza master e scuole di specializzazione per i cittadini dell’Unione Europea e dei Paesi in Via di Sviluppo con lo scopo di formarne i quadri dirigenti e accrescerne le competenze in relazione ai temi dello sviluppo sostenibile. A supporto di tutti i progetti e i programmi dell’associazione, CESTAS promuove e realizza iniziative di ricerca scientifica, anche in collaborazione con centri universitari. CESTAS è tra i soci fondatori del COONGER (Coordinamento delle Ong dell’Emilia Romagna), Fondamentale è la collaborazione con le altre associazioni regionali di cooperazione e solidarietà internazionale, al fine di concordare unitarie forme di collaborazione e partecipazione ad iniziative pubbliche e di stabilire una sede unitaria di confronto con le istituzioni regionali pubbliche e private. Per gli stessi obiettivi, a livello nazionale CESTAS è membro del COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), promotore e rappresentante politico delle Ong associate.

Page 5: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 5

3.2 Mission e strategia Partendo dalla convinzione che lo sviluppo e il progresso, su scala locale e globale, non dipendono soltanto dalla crescita economica, ma anche dalla crescita delle capacità umane delle attuali e future generazioni, CESTAS si adopera per promuovere la solidarietà sociale. È infatti attivo nell’ambito della cooperazione internazionale e nella promozione di una “solidarietà partecipativa” che coinvolga nello sviluppo un numero sempre maggiore di attori sociali (società civile e sue organizzazioni), poiché crede che solo una relazione tra eguali possa innescare cambiamenti profondi nelle relazioni politiche ed economiche tra il Nord e il Sud del mondo. Scopo dell’associazione è di promuovere la conoscenza, lo studio, le iniziative alla lotta al sottosviluppo e alla fame nel mondo, fondando le sue motivazioni sui valori della solidarietà umana e della difesa dei diritti dell’uomo. Tutte le attività di CESTAS sono orientate a promuovere lo sviluppo umano e sostenibile nel rispetto dei diritti dell’uomo, partendo dalla conoscenza diretta e da un approfondito studio delle realtà dei paesi con i quali interagisce. Le iniziative di Cooperazione allo Sviluppo, di Educazione allo Sviluppo, di Formazione e le attività di ricerca sono articolate nei seguenti settori:

- Alta Formazione - Sanità - Educazione Sanitaria - Tecnologie Sanitarie Applicate - Lotta contro le malattie trasmettibili - Pari Opportunità - Formazione Professionale e Lavoro - Risanamento ed Educazione Ambientale - Educazione alla Mondialità - Sicurezza Alimentare - Sviluppo sostenibile

Ne deriva che il ruolo di CESTAS, nella realizzazione dei programmi di cooperazione internazionale, non si limita a quello di agente specializzato nella gestione di risorse tecniche e finanziarie, ma si estende a quello di promotore della mobilitazione degli attori sociali nell’ambito della solidarietà e della cooperazione internazionale. Il suo compito, come “Ong di sviluppo”, è di promuovere l’“intermediazione sociale” per rendere i diversi attori istituzionali e sociali sempre più sensibili ai problemi dei paesi del Sud del mondo e alle implicazioni di tali problemi nei paesi del Nord del mondo.

Questo compito non potrebbe essere svolto se non rispettando alcuni imperativi metodologici nell’esecuzione dei progetti di cooperazione internazionale lungo le diverse fasi del ciclo progettuale. I tre più importanti sono: 1. aumentare la sensibilità della società civile

del Nord sui problemi delle società del Sud; 2. aumentare la conoscenza diretta dei

problemi come miglior forma per coinvolgere nuovi gruppi sociali nella solidarietà;

3. stabilire nuovi vincoli e creare nuovi rapporti tra società del Nord e del Sud che devono affrontare problematiche simili.

3.3 Governance e struttura organizzativa L’assetto organizzativo di CESTAS, con le relative responsabilità ed incarichi, è strutturato in forma gerarchico-funzionale e correlato da meccanismi interni di gestione che consentono una corretta circolazione delle informazioni al fine di potenziare la sinergia tra forze e competenze che compongono l’Associazione. A tal fine CESTAS ha adottato un manuale che individua nel dettaglio responsabilità, competenze e procedure di lavoro standardizzate. Organi Associativi CESTAS è composto dai seguenti organi istituzionali: - L’Assemblea dei Soci - Il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente - Il Collegio dei Revisori dei Conti - Il Collegio dei Probiviri Struttura operativa La struttura operativa di CESTAS di Bologna è suddivisa in cinque Dipartimenti: 1. Dipartimento Programmi di Sviluppo 2. Dipartimento Europa – Educazione allo

Sviluppo 3. Dipartimento Formazione 4. Dipartimento Progettazione 5. Dipartimento Amministrazione In parallelo, la sede Marche opera in tre settori principali: 1. Cooperazione allo sviluppo 2. Formazione

Page 6: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 6

3. Educazione allo sviluppo Nel 2005 CESTAS ha inaugurato una nuova sede operativa in Abruzzo e la Biblioteca Ecosostenibile pubblica nella sede centrale di Bologna, coordinata dal Dipartimento Formazione. Dipartimenti Il Dipartimento Programmi di Sviluppo è suddiviso in tre aree geografiche: � Africa � America Latina � Mediterraneo Ogni area geografica è gestita da un Responsabile di area o Desk Officer. Il Dipartimento si occupa di: 1. promuovere, realizzare e gestire i programmi

di sviluppo nelle aree strategiche individuate annualmente dalla programmazione CESTAS;

2. ricercare e mobilitare le risorse umane, tecniche e finanziarie necessarie per gestire i progetti;

3. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale;

4. promuovere e mantenere le relazioni con gli Enti di riferimento.

Il Dipartimento Europa – Educazione allo Sviluppo si occupa delle seguenti attività: 1. promozione, realizzazione e gestione di

programmi di Educazione allo Sviluppo e di Intercultura;

2. ricerca di cofinanziamenti per i programmi in gestione;

3. sensibilizzazione e promozione della cooperazione decentrata;

4. promozione e gestione delle relazioni con gli enti di riferimento.

Il Dipartimento Formazione si occupa di: 1. promuovere, realizzare e gestire i programmi

di formazione nelle aree strategiche individuate annualmente dalla programmazione CESTAS;

2. ricercare i cofinanziamenti dei progetti in gestione;

3. promuovere e gestire i rapporti con gli Enti di riferimento (Università, Centri di ricerca e di formazione);

4. promuovere la cooperazione decentrata sui temi di competenza dipartimentale.

Il Dipartimento Progettazione è responsabile delle seguenti azioni: 1. dirigere ed eseguire il piano annuale di

progettazione contenuto nella programmazione CESTAS;

2. ideare e gestire le banche dati di competenza;

3. valutare le fattibilità dei progetti; 4. programmare e realizzare le missioni di

fattibilità; 5. ricercare linee di finanziamento e enti

finanziatori; 6. elaborare e presentare progetti agli enti

finanziatori; 7. seguire le istruttorie dei progetti; 8. assistere i Dipartimenti CESTAS in tema di

progettazione; 9. promuovere la cooperazione decentrata sui

temi di competenza dipartimentale. Il Dipartimento Amministrazione, in collaborazione col consulente fiscale, si occupa di: 1. contabilità generale CESTAS e dei singoli

progetti CESTAS; 2. controllo di gestione spese e

programmazione finanziaria; 3. certificazione finanziaria dei progetti e

monitoraggio; 4. rendicontazione progetti; 5. gestione dei rapporti commerciali, con le

banche e gestione dei pagamenti; 6. gestione del personale; 7. redazione del bilancio; 8. interazione e appoggio agli altri dipartimenti

per le questioni amministrative o commerciali.

Organigramma Di seguito viene riportato l’organigramma CESTAS del 2006, con una struttura gerarchico-funzionale che raggruppa i ruoli per competenze simili, attività e processi ben definiti. Il controllo gestionale e il potere direttivo sono centralizzati.

Page 7: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 7

ASSEMBLEA DEI SOCI

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

PRESIDENTE

DIPARTIMENTO FORMAZIONE

DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

DIPARTIMENTO PROGRAMMI DI

SVILUPPO

DIPARTIMENTO EUROPA – EDUCAZIONE ALLO

SVILUPPO

DIPARTIMENTO PROGETTAZIONE

SEDE MARCHE

SEDE ABRUZZO

BIBLIOTECA ECOSOSTENIBILE

Page 8: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 8

3.4 Risorse umane e formazione L'impegno professionale della struttura operativa in Italia e all'estero costituisce il cardine su cui si sviluppa l'attività dell'Associazione nella realizzazione della sua missione. CESTAS considera i propri collaboratori risorse fondamentali e di assoluta importanza. Il numero elevato di attività svolte e di progetti attivati richiede un forte investimento in risorse umane e CESTAS offre loro stabilità e sicurezza nel pieno rispetto dei diritti della persona. Personale che opera in Italia

Tipo di personale 2006 Personale a tempo completo 16 Personale a tempo parziale 41 Totale 57* *comprende personale tirocinante, volontari e di servizio civile. Personale nella gestione dei progetti nei paesi terzi

Anno 2006 Tipo di personale Espatriato Locale

Ruoli di coordinamento

6 5

Ruoli operativi 3 10 Totale 9 15

Totale generale 24 I collaboratori CESTAS sono altamente qualificati e selezionati in base al tipo di lavoro da svolgere, che richiede una serie di conoscenze di base diversificate. Tali conoscenze spaziano dal campo giuridico a quello gestionale e amministrativo con continue esigenze di aggiornamento e formazione. Gli strumenti utilizzati dall'Associazione al proprio interno sono legati alle attività di formazione promosse e vi è ampia libertà e una forte spinta a cercare anche all'esterno corsi e opportunità di crescita professionale. Altra fonte sono i seminari di conoscenza, sia quelli organizzati da CESTAS stesso che da Enti con i quali collabora. Il personale interno ha la possibilità di partecipare ad incontri programmati specificamente per gli operatori degli organismi non governativi, che vanno ad interessare sia le regole per una buona gestione dei progetti, sia i modelli richiesti dai vari enti finanziatori per la rendicontazione e la gestione finanziaria.

Molta importanza è attribuita anche alla formazione del personale espatriato, in particolare dei capi-progetto. Periodicamente vengono svolte sessioni formative di un paio di giorni, a seconda delle esigenze, dedicate all'approfondimento di tematiche di interesse comune quali l'applicazione del principio di sussidiarietà, la valorizzazione del capitale umano, la presentazione di esperienze di successo dei progetti CESTAS e alla formazione di tipo pratico, rivolta all'acquisizione di metodi di lavoro e all’utilizzo di sussidi operativi di gestione in loco. Per tale formazione interagiscono vari Dipartimenti, dall' Amministrazione, al Dipartimento Programmi di Sviluppo, alla Presidenza. Infine sono frequenti alla fine di ogni missione i momenti di confronto e di valutazione con il personale espatriato, al fine di captare eventuali problemi e migliorare le procedure di lavoro. 3.5 Gli stakeholder e la rete istituzionale Sono stakeholder tutti i soggetti (intesi nel senso di individui, gruppi, organizzazioni) che hanno con l'Associazione relazioni significative e i cui interessi sono a vario titolo coinvolti nell'attività di CESTAS per le relazioni di scambio che intrattengono o perché ne sono significativamente influenzati. Nel definire una mappatura degli stakeholder nell’anno 2006 si individuano due diverse categorie: 1. Stakeholder interni: amministratori,

dipendenti e collaboratori, consulenti, cooperanti, volontari, soci e sostenitori.

2. Stakeholder esterni: beneficiari diretti e

indiretti dei progetti CESTAS, collaboratori esterni (intesi sia come persone fisiche che giuridiche), istituzioni e enti finanziatori, donatori, banche, partner di progetto (in Italia e all’estero) e fornitori in Italia.

I partner locali Grazie ad una presenza ormai consolidata in alcuni territori, in particolare nei paesi dell’America Latina e dell’Africa, CESTAS vanta il prezioso sostegno e la proficua collaborazione di partner locali nello svolgimento dei progetti di cooperazione. Questa rete di partner si è consolidata nel corso degli anni, in virtù dei risultati positivi conseguiti sul territorio e grazie soprattutto ad una

Page 9: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 9

maggiore attenzione e sensibilità degli enti locali circa le problematiche connesse allo sviluppo. La fiducia che questi sostenitori hanno accordato e accordano a CESTAS fa sì che i progetti abbiano un forte appoggio locale sia in termini economici che di esperienze e di capacità operative. Gli interlocutori principali dell’associazione sono principalmente: 1. Istituzioni Governative (Ministeri,

Dipartimenti, Municipalità) 2. Enti Locali; 3. Istituzioni Universitarie ed educative; 4. Organizzazioni non Governative (Ong); 5. Associazioni di base; 6. Organizzazioni Internazionali; 7. Ospedali, Centri di Salute È di fondamentale importanza per CESTAS collaborare ed interagire il più possibile con gli enti locali, al fine di offrire un supporto specializzato agli operatori dei vari paesi, senza sostituirsi a questi, ma cercando di sviluppare e

approfondire le loro conoscenze, rendendoli così autonomi nella gestione delle problematiche presenti sul territorio interessato. Uno dei principali mezzi è la formazione degli omologhi, attraverso corsi di vari livelli che consentono il trasferimento di conoscenze e metodologie di lavoro opportune e sostenibili. Le relazioni nazionali ed internazionali CESTAS opera in collaborazione e con finanziamenti di: � Ministero degli Affari Esteri � Commissione Europea � Regioni � Governi locali � Università � Organizzazioni Internazionali � Privati Di seguito si illustra nel dettaglio la rete dei partner CESTAS in Italia e nel resto del mondo.

Page 10: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 10

ENTI LOCALI Regioni: Emilia

Romagna, Marche, Abruzzo, Campania, Sardegna, Veneto, Province: Bologna, Ancona, Pescara Comuni: Bologna, Jesi, Ancona

BANCHE Carisbo

Banca di Bologna, Banca di Cividale,

Banca Popolare Etica, Banca popolare di

Ancona

ALTRI Cersdu, Cespi, Commercio alternativo di

Ferrara, Fondazione A. Colocci, Icea, Ideaitalianoit, Med ingegneria srl, Nomisma spa

COMITATI Associazione delle Ong italiane, Cocis, Coonger, Forum Terzo Settore, Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile,

Comitato Enti Locali

ONG Italiane Europee

Internazionali

UNIVERSITA’ Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Urbino,

Macerata, Camerino, Firenze, Siena, Roma 3, Milano (Bocconi), Orientale Napoli, Ca’

Foscari Venezia

ASSOCIAZIONI Ass. Rete di energia, Casa delle Culture, CCU, Consulta per la Pace, Coop Form, Ecologia, Efeso,

Terres des Hommes, Carrefour europeo

ENTI PUBBLICI Ausl Bologna

Arpa Emilia Romagna Arpa Friuli Venezia

Giulia Istituto Commercio

Estero

MINISTERI Affari Esteri, Lavoro, Salute, Università e Ricerca, Giustizia, P.C.D.M., Dip. Pari Opportunità, Ufficio

Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, UNSC

Rete

CESTAS Italia

Page 11: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 11

Mozambico Direzione dell’Area

di Malavane, Direzione Sanitaria Maputo, INSCISA, Min. Salute, UGC (Uniao Geral das cooperativas)

Malawi Unicef, Area 25, Community Committee St Francis Parish Kanengo, Dip.

servizi veterinari di Lilongwe

Botswana Bonaso- Botswana Network of Aids

service Organisation

Namibia Dir. Progr. Naz. cure domiciliari e tbc, Dir. Sanità di Omusati, Dir. Naz. Medicina di base Dir. Reg. Sanità di

Erongo

Etiopia Congr.missionaria della Consolata, Lions Club Addis

Abeba, Min. Salute Health Aid Ethiopia and Integrated Community

Sierra Leone Ufficio distrettuale del Min. Salute (Dist. di Bombali)

Ospedale governativo di

Makeni, Holy Spirit Hospital

Rete

CESTAS Africa

Page 12: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 12

Colombia Università de Los Andes

Nicaragua Centro para la promocion y el

desarrollo local, Min. Salute, Municipio

Docente Asistencial del Silais di Léon, Unan, Universidad National Autonomoma di Léon

Guatemala

Fondazione Rigoberta Menchù Tum Ministero

dell’educazione

Cile CIL, Comuni di:

Concepciòn,Conciali, Hualqui, San Pedro, Talcahuano, Tomè,

Corporaciòn de Salud y desarrollo Social,

Escuela de La Mujer Prodemu, Fosis, Min. Lavoro, Min. Salute

Ministero

Bolivia Caja National de Salud, Cepad, Hosp. Gineceo-

Obstetrico, Hosp. Jaime Sànchez Pòrcel, Hosp. Materno Infantil caja, Htal. Mat. Inf. Caja Nac. Salud, Maternidad Percy Boland, Min. Salute della Bolivia,

Ecuador

Htal Pablo Suarez, Htal, Vicente Corral Moscoso, MINSA, Fundacion Esquel, università San

Francisco di Quito

Perù Direcciòn Regional

Salud Cusco, Hospital Apoyo Dpt. Cusco, Hospital del la

Mercedes, IEMP, Min. Salute del Perù, OGCI, MINSA, Università Cayetano Heredia

Argentina CEDES, CEIM, CLAP-OPS/OMS, Consejo

Nacional de la Mujer, FONCAP, Fundaciòn

Propuesta, Gobierno de Buenos Aires, Hosp. de Buenos Aires, Hosp. de la Provincia de Buenos

Aires

Rete

CESTAS America Latina

Page 13: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 13

4. ATTIVITÀ: COSA FACCIAMO E DOVE OPERIAMO Tutti i progetti realizzati, conclusi e iniziati da CESTAS nel corso del 2006 vengono di seguito raggruppati per Dipartimenti. I beneficiari dei progetti CESTAS DEL 2006 nel mondo sono oltre 400.000 (precisamente 428322) di cui: - 169110 in America Latina (39,15%) - 246620 in Africa (57,1%) - 400 nel Mediterraneo (0,93%) - 12192 in Europa (il 2,82%) come illustra il seguente grafico:

Nel grafico si evidenzia la scelta di CESTAS di operare in particolare in Africa e in America Latina in cui rispettivamente sono attivi 7 progetti per ciascuna area geografica su un totale di 25.

Page 14: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 14

PROGETTI PER AREA GEOGRAFICA 2006

Titolo del progetto Descrizione Paese beneficiario

Ente finanziatore

1. Programma Integrato di Lotta all’HIV/AIDS nei Distretti di Lume ed Adama, Regione di Oromya, Etiopia

Il progetto prevede un programma di lotta all’HIV/AIDS Etiopia Ministero Affari Esteri

2. Livestock promotion training activities for smallholder farmers in dairy sector

Il programma mira al miglioramento dello standard di vita della popolazione dell’area di Ntchisi

Malawi Unione Europea

3. Sana maternità: formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore materno e riproduttivo

Il progetto contribuisce a migliorare le condizioni di salute materna rinforzando la struttura dei servizi esistenti

Malawi Ministero Affari Esteri

4. Supporto al programma nazionale integrato di lotta all'HIV/AIDS e TBC

Il progetto mira ad aumentare la consapevolezza per far fronte e prevenire HIV/AIDS e TB

Namibia Ministero Affari Esteri

5. Supporto allo sviluppo della rete sanitaria di base nell’area di Mavalane - Maputo

L’obiettivo del progetto è quello di aumentare lo sviluppo e la qualità dei servizi sanitari di base

Mozambico Ministero Affari Esteri

6. Sostegno al Centro di Salute I de Majo nella lotta alla diffusione dell’HIV/AIDS nell’area di Salute di Mavalane – Maputo

L’obiettivo del progetto è quello di aumentare lo sviluppo e la qualità dei servizi sanitari di base

Mozambico Regione Emilia Romagna

AFRIC

A

7. Sana maternità a Makeni Realizzazione di un programma di formazione per ostetriche, infermiere e levatrici tradizionali

Sierra Leone Rete cooperazione decentrata Regione Marche

8. Programma di sostegno all’attività di formazione e intermediazione lavorativa per il lavoro femminile nella città e provincia di Buenos Aires

Il progetto ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità delle condizioni di vita delle donne emarginate e povere

Argentina Ministero Affari Esteri

9. Creazione di una rete regionale di centri di salute materno-perinatale

Il progetto mira al miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale

Argentina Ministero Affari Esteri

10. Programma di formazione e sostegno all' occupazione femminile nella città di S. Nicolas

Il progetto ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità delle condizioni di vita delle donne emarginate e povere

Argentina Regione Marche

11. Progetto di risanamento Agro-Forestale nel bacino del fiume Salo (Municipalità di Tupiza)

Obiettivo generale è quello di contribuire al miglioramento del livello di vita degli abitanti della zona corrispondente al bacino del fiume Salo

Bolivia Ministero Affari Esteri

12. Employment Intermediary Centers for the Low-Income Women Householders Programme in Concepción and Santiago Provinces

Il progetto tende a proteggere ed inserire le donne capofamiglia e i disoccupati nel mercato del lavoro

Cile Ministero Affari Esteri

13. Programma di sviluppo integrato nel quartiere di Sutiva Il progetto mira a migliorare le condizioni socio-economiche

Nicaragua Ministero Affari Esteri

AMER

ICA L

ATIN

A

14. Creazione di una rete regionale di centri di salute materno-perinatale

Il progetto si propone di incrementare il livello di cooperazione tra Perù, Bolivia ed Ecuador

Perù, Bolivia, Ecuador

Ministero Affari Esteri

Page 15: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 15

MED

ITER

RANEO 15. Formazione e sviluppo dell’artigianato alla scuola di

ceramica di Hebron Il progetto mira a supportare la scuola di ceramica di Hebron attraverso la creazione di un centro di formazione efficiente nella città di Hebron

Palestina Ministero Affari Esteri

16. Salute globale – Sistemi sanitari locali e cooperazione sanitaria decentrata

Il progetto contribuisce alla promozione della cooperazione sanitaria decentrata nei PVS

Non ripartibile Ministero Affari Esteri

17. Obiettivi del Millennio e Cooperazione decentrata Contribuire all’identificazione di buone prassi nelle pratiche di cooperazione allo sviluppo

Non ripartibile Ministero Affari Esteri

18. Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo

Non ripartibile Unione Europea

19. Cooperazione? sì Grazie. Nuovi scenari dello sviluppo tra commercio e cooperazione

Realizzazione di una campagna nazionale di sensibilizzazione e di informazione in grado di rilanciare il senso della cooperazione nell’ambito dei rapporti internazionali

Non ripartibile Ministero Affari Esteri

20. Promoting Support for Global Health Obiettivo del progetto è incrementare i contributi finanziari e tecnici dall’Europa affinché i PVS compiano passi avanti verso gli Obiettivi del Millennio in tema di salute globale

Non ripartibile Fondazione Gates

21. Globalization and gender - Voices of women from Africa and the Mediterranean area

Il progetto mira ad aumentare la consapevolezza delle condizioni delle donne africane

Non ripartibile Ministero Affari Esteri

22. Mamma Africa Campagna di sensibilizzazione e informazione sul tema della salute materno-infantile in Africa

Non ripartibile Ministero Affari Esteri

23. Master Universitario di II Livello in Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio

In collaborazione con il Dip. di Sociologia dell’Università di Bologna mira alla formazione di manager provenienti dai Paesi di tutto il mondo

Non ripartibile Ministero Affari Esteri

24. Scuola di Specializzazione in Ideazione, Gestione e Valutazione dei Programmi di Cooperazione Internazionale

Obiettivo è quello di sviluppare competenze professionali nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo della cooperazione internazionale

Non ripartibile Ministero Affari Esteri EU

ROPA - E

DUCAZI

ONE

ALL

O S

VIL

UPPO E

FORMAZI

ONE

25. Corso sul turismo responsabile Corso di progettazione, gestione e valutazione di programmi di sviluppo locale

Non ripartibile Fondo Sociale Europeo

Page 16: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 16

4.1. Dipartimento Programmi di Sviluppo Il 2006 ha rappresentato il consolidamento di tutti i progetti avviati nel mondo. AFRICA � In ETIOPIA CESTAS ha presentato al Ministero

degli Affari Esteri, per ottenerne il co-finanziamento, il progetto “Programma Integrato di Lotta all’HIV/AIDS nei Distretti di Lume ed Adama, Regione di Oromya, Etiopia”.

� In MALAWI si è concluso il progetto dal titolo:

“Livestock promotion training activities for smallholder farmers in dairy sector”. Il programma mirava al miglioramento dello standard di vita della popolazione dell’area di Ntchisi e ha condotto alla creazione di un piccolo caseificio specializzato nella produzione di yogurt. Il progetto è stato co-finanziato dall’Unione Europea.

Inoltre il Ministero degli Affari Esteri ha approvato e co-finanziato la prima annualità del progetto CESTAS intitolato: “Sana Maternità: Formazione e aggiornamento per operatori sanitari nel settore della salute materno-infantile” Questo progetto vuole contribuire in maniera sensibile al miglioramento delle condizioni di salute materna della popolazione delle aree di Dowa e Lilongwe, rinforzando la struttura dei servizi esistenti, migliorandone l’efficienza e la qualità ed aumentando la partecipazione e l’informazione della comunità verso i temi di salute materna e di contagio da HIV/AIDS. Le strutture sanitarie coinvolte nel progetto sono 50 nel distretto di Lilongwe e 23 in quello di Dowa. Durante questo anno sono stati realizzati programmi di formazione ed aggiornamento del personale ed attività di partecipazione ed informazione comunitaria.

� In MOZAMBICO CESTAS sta realizzando un

progetto approvato dal Ministero degli Affari Esteri che tende a migliorare le condizioni fisiche, l’efficienza e la qualità dei servizi offerti dai centri sanitari localizzati nell’area di Mavalane. Il titolo è: “Progetto di Appoggio allo Sviluppo della Rete Sanitaria di Base nell’Area di Mavalane - Maputo”.

Risultati attesi: - Migliorare la qualità fisica e funzionale delle

14 unità sanitarie di base: - Aumentare l’efficienza e la qualità dei

servizi

Risultati raggiunti: - Fornitura di materiale sanitario e

attrezzature ai Centri di Salute dell’ Area di Mavalane. La fornitura delle attrezzature alle unità sanitarie è stata realizzata attraverso un lungo processo di selezione, acquisto, invio dall’ Italia ed infine consegna ad ogni CdS e PdS dell’ area interessata dal progetto del materiale;

- Riabilitazione del Centro di Salute di Malhangalene;

- Corso di sensibilizzazione su HIV/SIDA; - Inchiesta sulla gestione sanitaria dei CdS; - Corso su gestione sanitaria per infermieri; - Corso su gestione sanitaria per medici; - Corso su gestione sanitaria per

amministrativi. I beneficiari diretti complessivi del progetto sono stati 118.

Sempre in Mozambico, CESTAS ha dato avvio alla seconda annualità del progetto “Sostegno al Centro di Salute I de Majo nella lotta alla diffusione dell’HIV/AIDS nell’area di Salute di Mavalane – Maputo”, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.

� Per la NAMIBIA il Ministero degli Affari Esteri ha

finanziato il primo anno del progetto intitolato: “Supporto al programma nazionale integrato di lotta all’HIV/AIDS e TBC nelle regioni di Omusati ed Erongo”. L’obiettivo del progetto è quello di migliorare lo stato di salute della popolazione namibiana, attraverso la riduzione della diffusione del virus HIV nella regione di Omusati e la riduzione ed il controllo della TBC nella regione di Erongo.

� In SIERRA LEONE è stato avviato il progetto “Sana Maternità a Makeni” grazie al contributo della rete di cooperazione decentrata della Regione Marche.

Page 17: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 17

AMERICA LATINA Nel continente latino-americano l’attività di CESTAS si è rafforzata particolarmente nel settore socio-sanitario. � In CILE, paese dove CESTAS sta lavorando da 17

anni, il progetto “Employment Intermediary Centers for the Low-Income Women Householders Programme in Concepción and Santiago Provinces” tende a proteggere ed inserire le donne capofamiglia e i disoccupati nel mercato del lavoro. All’interno del Centro di Salute Comunitaria di Nonguèn nella regione del Bio-Bio anche quest’anno non sono mancati il contributo e il sostegno di CESTAS alle attività di assistenza sanitaria di base. Il Centro di Salute offre un completo e qualificato programma di ASB ad oltre 10.000 abitanti nelle periferie della città di Concepción. Nelle classifiche del Ministero della Salute cileno sulla qualità e la pertinenza delle prestazioni offerte il centro di Nonguèn appare al primo posto regionale.

� In ARGENTINA CESTAS ha concluso con grande

soddisfazione un progetto che aveva come obiettivo il miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno infantile erogati nella provincia di Buenos Aires e l’avvio di un processo di aggiornamento scientifico del personale. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione del Ministero di Salute locale. Il network è costituito da 10 Centri di Salute Materno - Perinatale, 5 di Buenos Aires e 5 della provincia.

Risultati attesi: - Miglioramento sensibile della qualità dei

servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale erogati nella provincia di Buenos Aires.

- Avvio del processo di aggiornamento scientifico del personale e incremento della quantità e della qualità della rilevazione dei dati sanitari.

Risultati raggiunti: - Per quanto riguarda l’operatività e

l’efficienza dei Centri, durante il progetto sono state consegnate ad ogni Centro le attrezzature informatiche e le dotazioni tecnologiche previste. I dieci Centri appartenenti alla Rete hanno pertanto gestito la raccolta, l’ interscambio e l’analisi dei dati epidemiologici.

- Per quanto riguarda il rilevamento epidemiologico è stato realizzato uno studio

a partire da una mappatura dettagliata della situazione in ogni centro. A partire da questa indagine sono state realizzate le attività destinate a sistematizzare i registri, le forme di raccolta, la copia e il trasferimento delle banche dati.

- Per quanto riguarda l’implementazione del sistema di informazione, ogni Centro ha attivato e rafforzato l’uso del Sistema Informatico Perinatale (SIP), con carattere storico. Sono state ripristinate le basi di dati ricostruendo il lavoro che ogni istituzione aveva svolto durante gli anni. Il numero di eventi (parti) avvenuti in ogni centro e incorporati ad ognuna delle rispettive basi di dati, dà un totale di eventi inseriti pari a 108.188.

Questo lavoro ha permesso di generare dati indispensabili per la programmazione delle attività dei Programmi Operativi Annuali dei centri, al fine di migliorare gli indicatori epidemiologici. Considerare ogni centro come singola unità ha facilitato il lavoro d’analisi ed ha successivamente permesso di confrontare l’attività delle istituzioni a livello di rete. L’analisi epidemiologica è stata realizzata in tre distinti periodi, in modo da garantire la continuità temporale delle serie epidemiologiche. Per rafforzare e consolidare i sistemi di rilevamento epidemiologico all’interno della rete e per costruire strumenti utili alla ricerca ed alla gestione dei servizi perinatali, si è proceduto alla pubblicazione di “Informes Epidemiologicos de la Red”. La formazione è stata terminata interamente in tutte le sue parti, raggiungendo i risultati previsti in termini di ricerca, coordinamento e pubblicazioni.

E’ stato realizzato il “Curso Superior de epidemiología e investigación clínica en salud reproductiva y perinatal”, iniziato nel primo trimestre del 2005 dopo gli accordi firmati con PEC/IECS (Programa de Efectividad Clínica de la Facultad de Medicina de la Universidad de Buenos Aires – Istituto de Efectividad Clínica y Sanitaria) e CEDES (Centro de Estudios de Estado y Sociedad) per le collaborazioni inerenti alla didattica. Il corso è nato dalla riflessione sulle rapide trasformazioni che hanno interessato il sistema sanitario e i servizi di salute perinatale (nuove tecnologie, diversificazione delle richieste degli utenti, etc.), e che rendono urgente il bisogno di maggior formazione e

Page 18: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 18

aggiornamento del personale medico e para-medico. Il progetto enfatizza l’importanza di generare una massa critica volta al miglioramento della qualità dei servizi di salute perinatale nell’area metropolitana di Buenos Aires. Il consolidamento di questi processi è stato rafforzato attraverso l’incorporazione di conoscenze e strumenti metodologici da applicare alla ricerca epidemiologica, così come di altre metodologie. Sebbene non previsto espressamente dal progetto, il bisogno di migliorare le capacità d’analisi statistica dei dati epidemiologici da parte dell’equipe di progetto ha reso necessaria l’organizzazione del “Curso sobre el uso de EPI-INFO”. Il corso ha avuto come obiettivo quello di fornire le conoscenze indispensabili per l’utilizzo del programma EPI-INFO: elaborazione di formulari e progetti di data-base, utilizzo del modulo di analisi per l’import-export di data base, realizzazione di statistiche, controllo sui dati mancanti, ridondanti o falsi, risoluzione di problemi di manipolazione di differenti data base, ricategorizzazione di variabili e gestione generale dei dati.

Sempre in Argentina, CESTAS gestisce un programma di sostegno alle attività di formazione e di intermediazione lavorativa della popolazione femminile più emarginata e povera nella ciudad, conurbano e nella provincia di Buenos Aires. Nel corso dell’anno è stato attivato il meccanismo di formazione e di inserimento lavorativo nelle tre località previste dal progetto e realizzato il programma di intermediazione lavorativa. Il totale delle donne che hanno completato i corsi di formazione durante il secondo anno progettuale sono complessivamente 219, per un totale di 4708,5 ore di formazione offerte nei tre Clubes. Inoltre, il progetto ha visto l’attivazione del Fondo de Autoempleo, una linea specifica che permette alle donne che desiderano intraprendere una attività in proprio di ricevere una piccola somma finanziaria.

� Nell’area che include PERÙ, BOLIVIA ed

ECUADOR, CESTAS realizza un progetto che si propone l’obiettivo di incrementare il livello di cooperazione tecnica tra i ministeri della salute di Perù, Bolivia ed Ecuador e il miglioramento della qualità dei servizi sanitari in materia di salute materno-perinatale erogati nei paesi interessati. L’intervento si realizza attraverso i ministeri della salute dei tre paesi che insieme a CESTAS hanno costituito un comitato di direzione del progetto. Sono 10 i centri coinvolti nella rete e ne beneficiano oltre 135.000 persone. A conclusione del secondo anno di attività la rete di Centri di Salute Materno Perinatale ha realizzato le attività formative e comunitarie previste dal piano operativo.

� Inoltre, in BOLIVIA il Ministero degli Affari Esteri

ha approvato il “Progetto di risanamento Agro-Forestale nel bacino del fiume Salo (Municipalità di Tupiza)”. Obiettivo generale del progetto è quello di contribuire al miglioramento del livello di vita degli abitanti della zona corrispondente al bacino del fiume Salo, appoggiando lo sviluppo socio-economico delle comunità residenti, migliorando l’accesso, l’utilizzo e garantendo la rinnovabilità delle risorse del territorio.

In America Centrale CESTAS è presente in NICARAGUA e GUATEMALA.

� In NICARAGUA è stato avviato il progetto

approvato dal Ministero degli Affari Esteri: “Programma di Sviluppo Integrato nel quartiere di Sutiva (Municipalità di Leon)”. Obiettivo del progetto è il miglioramento della qualità dei servizi sanitari erogati alla popolazione attraverso il Centro di Salute di Sutiava e le condizioni igienico-sanitarie e ambientali della comunità.

� In GUATEMALA CESTAS mantiene la

collaborazione con la Fondazione presieduta dal Premio Nobel Rigoberta Menchù Tum.

Page 19: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 19

MEDITERRANEO

� In PALESTINA si è concluso il progetto

“Training and development of artistic traditional handcraft at the Ceramic School in Hebron”– co-finanziato dalla DGCS (Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo MAE) – della durata di due anni volto a creare un centro di formazione per ceramisti nell’area di Hebron.

Risultati attesi - Potenziare e migliorare l’offerta formativa

nel settore artistico e artigianale nella zona di Hebron, supportando, in particolare, la scuola ceramica della città

- Aumentare le opportunità occupazionali nel settore dell’artigianato nella zona di Hebron

- Incrementare la possibilità di occupazione femminile nel settore.

Risultati raggiunti La realizzazione del progetto ha subito pesantemente il difficile contesto politico dei Territori Palestinesi. - Il risultato atteso è stato pienamente

raggiunto con la costruzione ex-novo dell’edificio della scuola di ceramica di Hebron; la nuova scuola ha una superficie doppia rispetto alla vecchia (350 mq circa), con ampio spazio per le aule didattiche e per i laboratori.

- La scuola è stata attrezzata con i nuovi macchinari (forni, presse, impastatrici, eccetera) ed i materiali acquistati in Italia secondo le esigenze didattiche espresse dalla dirigenza e dai docenti. In questo modo la scuola potrà offrire ai propri studenti non solo uno spazio funzionale per lo studio delle tecniche ceramiche costruito secondo gli standard internazionali per la sicurezza, ma anche l’utilizzo di attrezzature professionali che permettano l’acquisizione di competenze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro.

- Anche la qualità degli insegnamenti che saranno offerti agli studenti è stata

migliorata con due borse di studio per l’approfondimento e l’aggiornamento rivolte ai docenti della scuola e svoltesi in Italia.

Il perdurare della situazione di crisi del settore dell’artigianato collegato al perdurare del conflitto israelo-palestinese ed agli ostacoli alla mobilità all’interno della stessa città di Hebron hanno reso impossibile un lavoro di promozione della produzione e della vendita dei prodotti. Ciononostante attraverso la ricerca condotta sul territorio a cavallo fra il 2004 ed il 2005 è disponibile la mappatura aggiornata delle imprese e dei laboratori operanti nell’area ed interessati ad interagire con l’istituzione scolastica. Le attività formative hanno interessato soltanto i docenti della Ceramics school di Hebron e non gli allievi a causa delle fortissime restrizioni alla mobilità imposte dal governo israeliano dall’inizio della seconda Intifada, del crollo del turismo e del peggioramento generale della situazione nei Territori dell’Autorità Palestinese che hanno indotto CESTAS a concentrare l’attenzione sul training on trainers con l’organizzazione di due sessioni formative in Italia per tre docenti palestinesi.

Page 20: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 20

4.2 Dipartimento Europa - Educazione allo Sviluppo CESTAS ha rafforzato la sua presenza in Italia anche attraverso progetti di Educazione allo Sviluppo aventi lo scopo di accrescere la consapevolezza nelle relazioni tra Nord e Sud del mondo.

� Nell’ambito dell’Educazione allo Sviluppo si è

concluso il progetto, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, dal titolo “Salute globale – Sistemi sanitari locali e cooperazione sanitaria decentrata”. L'iniziativa contribuisce alla promozione della cooperazione sanitaria decentrata nei Paesi in Via di Sviluppo, attraverso una serie di attività di informazione e formazione nel Nord d’Italia mirate alla diffusione delle conoscenze specifiche relative al settore e attraverso la creazione di un database di professionalità disponibili ad essere coinvolte in iniziative di cooperazione sanitaria e di promozione della salute nei Paesi in Via di Sviluppo (a tale proposito, nel secondo semestre 2005, è stata stipulata una convenzione con l’Azienda USL di Bologna). Nell’ambito di questo progetto è stata attivata una convenzione con la Facoltà di Medicina dell’Università di Bologna per la realizzazione di seminari formativi. Inoltre è stata svolta attività di documentazione per la confezione del sito web sulla Salute Globale www.cestas.org/salute_globale

� Il progetto “Obiettivi del Millennio e

cooperazione decentrata” trae origine dalla volontà delle Ong italiane di partecipare attivamente alle iniziative che si sono svolte negli ultimi mesi del 2005 e nel corso del 2006. Obiettivi generali del progetto - Migliorare la conoscenza degli Obiettivi

del Millennio tra gli attori pubblici e privati impegnati sui temi dello sviluppo;

- Sensibilizzare la società civile, gli enti finanziatori, le istituzioni e gli operatori del settore rispetto alle potenzialità delle iniziative di cooperazione decentrata come strumento per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio;

- Potenziare quantitativamente e qualitativamente la rete degli attori implicati nel dibattito sugli obiettivi del millennio.

Obiettivo specifico - Contribuire all’identificazione di buone

prassi nelle pratiche di cooperazione allo

sviluppo che mirano al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, partendo dall’analisi congiunta con i partner del sud e alla diffusione dei risultati di azioni specifiche e progetti realizzati nei PVS.

Beneficiari - Sono circa 9000 tra beneficiari diretti e

indiretti del progetto: partecipanti di seminari, eventi artistici, campagne di diffusione del percorso didattico offerto, persone raggiunte dalla diffusione della newsletter, organismi, reti, associazioni e istituzioni attive nella solidarietà internazionale e operatori attivi nella cooperazione decentrata.

� Un altro importante progetto in cui CESTAS si

è impegnato è quello su “Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo”: una campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo. Tale progetto mira ad una maggiore promozione e valorizzazione della conservazione della biodiversità e dei saperi tradizionali locali dei paesi del Sud. Le attività prevedono la collaborazione di associazioni italiane e francesi al fine di mobilitare la società civile delle aree italiane e francesi coinvolte dal progetto a favore di un ruolo positivo e sostenibile dei regimi di protezione dei diritti di proprietà intellettuale negli squilibri Nord-Sud e nei processi di sviluppo dei Paesi in Via di Sviluppo.

� Il progetto “Cooperazione? Sì grazie. Nuovi

scenari dello sviluppo tra commercio e cooperazione”, intende favorire il rilancio di una nuova e più forte cooperazione ed aprire nuove strade alla solidarietà in nome della pace e del dialogo fra i popoli attraverso una campagna nazionale di sensibilizzazione e di informazione in grado di rilanciare il senso della cooperazione nell’ambito dei rapporti internazionali. Prevede come beneficiari diretti le associazioni giovanili, gli studenti, i neolaureati e i professori universitari, gli operatori dell’informazione, le agenzie di stampa e di riviste specializzate in questioni geopolitiche, gli imprenditori e le associazioni imprenditoriali, i politici e i funzionari a livello nazionale e locale impegnati in azioni che riguardano la cooperazione allo sviluppo. Capofila del progetto è il COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non Governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), di

Page 21: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 21

cui CESTAS è parte, che, in qualità di coordinatore di 36 Ong italiane impegnate quotidianamente in iniziative di cooperazione internazionale, si propone con questa campagna di rilanciare un’ampia riflessione sulla cooperazione allo sviluppo, su una “cooperazione che vale”, che sia in grado di riacquisire un suo ruolo fondamentale, che è quello di promuovere uno sviluppo umano sostenibile, non inteso soltanto come crescita economica e finanziaria. Tale progetto ha avuto inizio nel giugno del 2006 e continuerà per tutto l’anno successivo.

� “Promoting support for global health”, è un progetto consortile di advocacy che vede coinvolti Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia e Belgio. Obiettivo del progetto è incrementare i contributi finanziari e tecnici dall’Europa affinché i Paesi in Via di Sviluppo possano compiere significativi passi verso il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio in tema di salute globale. Il network delle associazioni e delle Ong coinvolte lavora per influenzare i rispettivi governi di appartenenza affinché si avvicinano progressivamente a dare lo 0.7% del PIL alla cooperazione (www.globalhealthnetwork.eu).

Page 22: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 22

4.3 Dipartimento Formazione

SEDE DI BOLOGNA Nel corso del 2004-2006 sono stati attivati oltre cinquanta convenzioni tra tirocini curriculari, tirocini formativi e di orientamento, convenzioni con Università italiane, Enti di Formazione, Enti Locali, Enti privati, Agenzie per l’Ambiente e l’Energia, A.S.L., Organizzazioni Internazionali, altre Ong e centri di ricerca. CESTAS ha inoltre rinnovato la convenzione con l’Università degli Studi di Bologna per accogliere tirocinanti in base alla nuova normativa. In questo modo siamo diventati per un numero rilevante di studenti sede di formazione, ricerca e tirocinio lavorativo sia presso la nostra sede sia nei Paesi in Via di Sviluppo dove si realizzano i progetti.

� È datata 2002 l’attivazione, con un

finanziamento del Ministero degli Affari Esteri, di un programma d’alta formazione per dirigenti dei Paesi in Via di Sviluppo ed Europei che CESTAS promuove insieme al Dipartimento di Sociologia dell’Università degli Studi di Bologna. Il Master, attualmente giunto alla sua IV edizione e denominato “Master Universitario di II livello in Politiche Sociali e Direzione Strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio”, è un’ulteriore conferma della nostra elevata capacità di coniugare gli scopi associativi con la necessaria capacità d’innovare gli strumenti di cooperazione allo sviluppo. Per l’A.A. 2005/2006 i partecipanti al Master sono stati 34, di cui 20 provenienti da Paesi in Via di Sviluppo e 14 da paesi dell’Unione Europea.

� CESTAS è inoltre ente accreditato per la

presentazione di progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario. Il progetto attivato nel 2006 è stato “Formare un mondo responsabile” che ha visto coinvolti 10 volontari.

� Nel 2006 CESTAS ha promosso e gestito la quinta

edizione della Scuola di Specializzazione “Ideazione, gestione e valutazione dei programmi di cooperazione internazionale”. Al corso, della durata di 76 ore, hanno partecipato oltre 60 corsisti tra neo-laureati, laureandi e professionisti interessati ad un percorso di formazione all'interno del mondo della cooperazione non governativa. Obiettivo primario della scuola è stato quello di fornire un metodo di lavoro e degli strumenti per sviluppare competenze professionali nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo della cooperazione internazionale. La

scuola ha inoltre offerto ad alcuni partecipanti la possibilità di svolgere stage formativi all’estero.

SEDE DI JESI � Durante il 2006 CESTAS ha promosso nella sua

sede di Jesi un ciclo di corsi di aggiornamento nell’ambito della cooperazione e dell’associazionismo riconosciuti dalla Provincia di Ancona. Tali corsi hanno come obiettivo primario quello di fornire un metodo di lavoro e gli strumenti per sviluppare una competenza professionale nella gestione di programmi e progetti complessi nel campo dello sviluppo locale e territoriale. Sono rivolti a figure professionali che operano, o intendono operare, nel terzo settore come funzionari e dirigenti di organismi pubblici e privati, responsabili di associazioni e gruppi di volontariato, di centri studi e istituti di ricerca, di organizzazioni ed agenzie, nazionali ed internazionali, impegnate nella realizzazione di attività di progettazione di sviluppo locale.

� La sede di Jesi ha gestito inoltre un progetto dal

titolo: "Programma di sostegno all'occupazione femminile nella città di san nicolas de los arroyos - argentina" con il finanziamento della Regione Marche e il contributo degli Assessorati alle Pari Opportunità e alla Cooperazione allo Sviluppo del Comune di Ancona e della Banca Popolare di Ancona. Obiettivo del progetto

- Miglioramento delle condizioni di vita della popolazione femminile economicamente vulnerabile dell’area urbana di San Nicolas.

Obiettivi specifici

- Migliorare la situazione occupazionale delle donne di San Nicolas partecipanti al programma rispetto a livello di reddito e alle condizioni di contrattazione e di lavoro.

- Potenziare la rete di sostegno tecnico e socio-psicologico destinato alle donne capofamiglia ed economicamente vulnerabili di San Nicolas, in coordinamento con gli attori locali.

Attività realizzate e risultati conseguiti

- Il risultato finale del progetto ha visto il coinvolgimento di 75 donne, le quali

Page 23: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 23

sono riuscite a valorizzare le proprie capacità lavorative e a rafforzare i legami sociali con altre donne nelle stesse condizioni.

- E’ stato registrato un alto grado di coinvolgimento delle partecipanti al progetto, con una percentuale di frequenza dell’80% a tutte le attività.

- Per ognuna delle beneficiarie è stato creato un archivio individuale contenente i dati personali, i risultati dei test, dei colloqui, i curricula e altri documenti e informazioni presentate. I risultati conseguiti sono stati:

- Consolidamento dei vincoli creatisi tra le donne durante la formazione.

- Appoggio alla ricerca attiva di un posto di lavoro con il sostegno dell’incaricata della Bolsa de Empleo.

- Assistenza alle beneficiarie nell’espletamento delle eventuali trafile burocratiche collegate al conseguimento di un impiego.

- Offerta di assistenza personalizzata alle beneficiarie che manifestano specifiche esigenze derivanti da situazioni di disagio familiare.

- Sono state progettate e attivate 7 iniziative di microimprenditoria (parrucchiere a domicilio, vendita diretta di abiti, programmi radio…)

- Il numero di donne che hanno trovato lavoro tramite la Bolsa de empleo è di 26 (sulle 37 che si sono registrate), mentre le imprese contattate a tutt’oggi sono state 57.

- E’ stato inoltre sviluppato un software specifico tendente ad ottimizzare la gestione dei dati e dei flussi di informazione collegati al funzionamento della Bolsa de empleo.

- Viene anche elaborato un indice trimestrale della domanda di manodopera nel comprensorio di San Nicolàs, pubblicato sulla pagina web della controparte locale CEIM (Centro de estudios e Investigación de la Mujer).

Durante l’intero corso del progetto è stata portata avanti un’intensa collaborazione con organizzazioni, istituzioni statali, accademiche, tecniche, sindacali ed Ong. Tali contatti hanno rappresentato un ideale proseguimento dell’intensa opera di collegamento con i diversi attori istituzionali realizzata all’avvio del programma.

� Di notevole importanza ed utilità ai fini dell’Osservatorio per l’occupazione é stata la realizzazione di una ricerca dal titolo “Demanda laboral femenina en la ciudad de San Nicolas. Un estudio de las solicitudes de empleo publicadas en el diario local”, trattata dall’antropologo Ariel Di Lorenzo.

� Il Progetto “Sierra Leone- Sana Maternita’ a

Makeni ” prevede la realizzazione di un programma di formazione per ostetriche, infermiere e levatrici tradizionali che lavorano presso la Holy Spirit Clinic di Makeni o collaborano con l’ospedale prestando servizio presso le altre strutture della città che si occupano di assistenza alle donne in gravidanza e ai bambini malnutriti, prima di tutto l’Ospedale governativo. Questo progetto, inoltre, intende potenziare la partecipazione e l’informazione delle comunità sui temi della salute materna attraverso le TBAs (Levatrici Tradizionali) che qui, come in tutta l’Africa, sono le prime referenti nei villaggi per le donne in gravidanza e che, quindi, sono un elemento fondamentale su cui operare per migliorare il livello complessivo di assistenza e per ridurre la mortalità materna.

Obiettivo Generale:

- Migliorare le condizioni di salute materna ed infantile nell’area di Makeni.

Obiettivi Specifici:

- Potenziare la rete sanitaria di base tramite la formazione e l’assistenza tecnica al personale sanitario locale.

- Potenziare le strutture comunitarie tramite la formazione e l’assistenza alle Levatrici Tradizionali e alle madri.

Beneficiari diretti:

- Il personale sanitario, che lavora in collaborazione o presso strutture coinvolte nel progetto, con particolare riferimento agli operatori del settore materno. Nello specifico si tratta di 10 persone tra ostetriche, infermiere e medici.

- 100 levatrici tradizionali, che operano a Makeni e nei villaggi limitrofi.

- L'intera popolazione femminile in età fertile che fa capo ai suddetti Centri sanitari (popolazione stimata: 150.000).

Beneficiari indiretti

- Tutta la popolazione (stima nel distretto di Bombali: 507.819 persone).

Page 24: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 24

Giustificazione dell’Intervento - La scelta del progetto e della zona di

intervento è stata effettuata su invito del responsabile della Holy Spirit Clinic di Makeni, il quale ha sollecitato CESTAS ad avviare il progetto nella regione settentrionale della Sierra Leone per varie ragioni tra le quali la scarsa presenza di Ong internazionali rispetto alla regione occidentale in cui si trova la capitale Freetown e la scarsa fiducia nelle strutture sanitarie da parte della popolazione.

- Questo progetto aspira ad aiutare le strutture sanitarie locali ad assumere un nuovo ruolo, fornendo ai suoi operatori in prima linea dei mezzi (soprattutto tecniche partecipative) necessari per lavorare con e attraverso le comunità locali.

- Questo progetto è stato ideato ed elaborato partendo dal principio che l’approccio di genere è una componente fondamentale ed essenziale della fase di identificazione e deve guidare la costruzione del programma in ogni sua parte, soprattutto considerando il settore e la tipologia di questo specifico intervento.

- CESTAS dal mese di maggio 2006 ha avviato una Campagna di sensibilizzazione dal titolo “Mamma Africa” per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute materno infantile in Africa e per raccogliere fondi a sostegno dei nostri progetti in Malawi e in Sierra Leone. Il progetto della campagna si inserisce nella strategia operativa CESTAS che ha come obiettivo primario il miglioramento a lungo termine delle condizioni di salute della donna e in secondo luogo la creazione di un ponte tra le istituzioni sanitarie del Nord e del Sud del mondo. CESTAS vuole inoltre spingere le decisioni politiche verso una nuova cultura di cooperazione decentrata, coinvolgendo la società civile e le sue istituzioni e privilegiando una cultura di scambio di buone prassi. Tale campagna rientra nell’ambito di quelle previste a livello internazionale dalle Nazioni Unite sugli Obiettivi del Millennio, e in particolare si propone di sviluppare le problematiche correlate all’obiettivo n. 5 sul Miglioramento delle condizioni della salute materna.

� Inoltre il Dipartimento Formazione della sede

Marche ha organizzato un corso di progettazione, gestione e valutazione di programmi di sviluppo locale, dal titolo “Corso sul turismo responsabile” finanziato dal Fondo Sociale Europeo. I beneficiari di tale progetto sono stati 15 disoccupati o inoccupati.

Page 25: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 25

4.4 Comunicazione ed eventi CESTAS opera attraverso una rete di sostegno. Grazie all’appoggio di volontari e operatori che hanno fatto proprio l’impegno a sostenere i progetti dell’Associazione, sono state organizzate diverse attività sulle tematiche dello sviluppo, volte a diffondere i valori della condivisione, della solidarietà e del bene comune. CESTAS grazie ai sostenitori ha stretto partnership con realtà locali, istituzioni pubbliche e private al fine di realizzare eventi quali seminari, campagne, raccolta fondi per iniziative di sviluppo. Uno degli strumenti basilari di comunicazione maggiormente utilizzato è il sito web, autogestito, costantemente aggiornato e ricco di informazioni sull’Associazione. Tutte le attività svolte vengono pubblicizzate attraverso questo strumento, che oltre a fungere da agenda è ricco di links, documenti e altri materiali scaricabili relativi al mondo della cooperazione internazionale. Il sito web www.cestas.org è inteso come uno strumento interattivo, e vuole essere per gli interessati un valido canale che avvicini gli utenti al mondo della solidarietà.

CESTAS ha inoltre organizzato varie conferenze e dibattiti ed ha prodotto materiale educativo come pubblicazioni, poster, slide e video. Attraverso tali strumenti gli studenti e tutti i fruitori delle nostre iniziative possono avere un oggettivo e più corretto approccio verso i problemi relativi ai Paesi in Via di Sviluppo, verso le migrazioni e la cooperazione decentrata tra istituzioni del Nord e del Sud del mondo. A partire dal 2004 è stata creata una corposa banca dati, con i nomi e gli indirizzi delle persone fisiche e giuridiche che hanno collaborato e partecipato alle attività CESTAS e che nel 2006 è stata perfezionata ed incrementata. La banca dati è destinataria della newsletter CESTAS, strumento che nell’anno 2006 ha arricchito notevolmente la comunicazione la visibilità dell’ente. Altra forma di comunicazione sperimentata per la prima volta da CESTAS nel 2004 e poi confermata negli anni successivi è stata la creazione di un’agenda solidale CESTAS. Tale pubblicazione mira a diffondere e comunicare le attività svolte in questi anni da CESTAS e raccogliere adesioni e sostegno per i progetti in corso.

Page 26: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 26

5. ANALISI ECONOMICA CESTAS gestisce fondi di dotazione che, insieme al valore creato dall’ente stesso, diventano ricchezza distribuita a favore dei beneficiari dei progetti e dei Paesi in cui esso opera. Nell’individuazione di tale distribuzione vengono considerati alcuni indici, calcolati sull’anno 2006 e confrontati con i risultati del bilancio d’esercizio 2005. Si registra un notevole incremento nell’anno 2006 della capacità di CESTAS di apportare valore aggiunto e di ridistribuirlo nelle attività istituzionali. 5.1 Indici di valutazione Il primo indice esprime l’economicità degli investimenti, che per CESTAS rappresenta il livello ottimale distributivo:

= VAGN (Valore aggiunto globale netto)

TA (Totale Attivo) anno 2006 362.920,00 = 0,3070 %

1.182.096,00 anno 2005 = 139.903,00 = 0,0163 %

8.573.091,00 Il secondo, l’indice ROI, indica la fruttuosità del capitale investito nell’attività istituzionale. L’indice ROI, detto opportunamente nel caso di enti no profit tasso di fruttuosità sociale, è dato da:

ROI: risultato di esercizio-ricavi straordinari+costi di servizi

Investimenti istituzionali

anno 2006 = 825.424,00 = 0,6983 %

1.182.096,00 anno 2005 = 55.646,00 = 0,0065%

8.573.091,00

Page 27: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 27

5.2 Analisi strutturale o per margini Capitale Circolante Netto (CCN=[LI+LD+RD]-PC) Il Capitale Circolante Netto è dato dalla differenza fra le attività correnti (LI+LD+RD) e le passività a breve termine (PC): =[LI+LD+RD]-PC Anno 2006= - 210.036,00

Anno 2005= 155.787,00 Solitamente per dare un giudizio positivo sulla struttura finanziaria è necessario che il capitale circolante netto sia abbondantemente positivo. Se è negativo significa che il soggetto analizzato sta finanziando con fonti a breve termine le attività immobilizzate, esponendosi così a rischi da natura finanziaria. Nel caso di CESTAS si nota un decremento notevole nel passaggio dal 2005 al 2006 che evidenzia un periodo di rischio finanziario. Margine di Tesoreria (MT=[LI+LD]-PC) Il Margine di Tesoreria è dato dalla differenza fra le attività liquide immediate e quelle differite (LI+LD) e le passività a breve termine (PC): =[LI+LD]-PC Anno 2006= - 210.036,00 Anno 2005= 155.787,00 Il Margine di Tesoreria dovrebbe essere positivo; se il margine è negativo ci si troverebbe in zona di rischio finanziario, perché, di fronte ad una richiesta di pagamento immediato dei debiti, non si avrebbero i mezzi monetari sufficienti per farvi fronte. Sotto questo aspetto CESTAS, che nell’anno precedente si era stabilizzato, registra invece per quest’anno un peggioramento che denota un forte momento di rischio finanziario. Questi indici sono da interpretare con la consapevolezza che la gestione di una Ong in termini finanziari cambia notevolmente dalla gestione di un’azienda e che la velocità con cui questi margini mutano di anno in anno sta nel fatto che tutta l’attività istituzionale è per la quasi totalità legata ai progetti in essere e ai finanziamenti di terzi. Stando a quanto sopra detto si può comunque affermare che nonostante una scarsa stabilità patrimoniale, il rapporto tra il capitale circolante e il margine di tesoreria è ottimale, indice di una gestione equilibrata e consapevole.

Page 28: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 28

ANALISI STRUTTURALE

-400.000,00

-200.000,00

0,00

200.000,00

400.000,00

600.000,00

800.000,00

1.000.000,00

1.200.000,00

1.400.000,00

1.600.000,00

2006 1.119.405,00 -210.036,00 -210.036,00

2005 1.195.187,00 155.787,00 155.787,00

2004 1.420.586,00 -84.716,00 -84.716,00

2003 296.225 30.101 30.101

CAPITALE CIRCOLANTE LORDO (CCL=LI+LD+RD)

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (CCN=[LI+LD+RD ] - PC)

MARGINE DI TESORERIA (MT=[LI+LD] - PC)

Page 29: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 29

5.3 Analisi degli indici di liquidità Indice di liquidità corrente o di disponibilità L'indice rappresenta il rapporto tra le attività correnti (Li+LD+RD), c.d. capitale circolante lordo, e le passività correnti e segnala la capacità dell'impresa di far fronte alle passività correnti con i mezzi immediatamente disponibili o liquidabili a breve termine:

(LI+LD+RD) PC

Anno 2006= 84,20% Anno 2005= 114,99% Indice secco di liquidità (ACID TEST RATIO - ATR) Rappresenta il rapporto tra le liquidità immediate e le liquidità differite (LI+LD) e le passività correnti. Rispetto all'indice precedente si differenzia per il fatto che non si tiene conto delle rimanenze:

(LI+LD) PC

Anno 2006= 84,20% Anno 2005= 114,99% L'indice è considerato corretto se supera il 100%. Viene considerato ragionevole un indice inferiore al 100%, purché non sia molto inferiore a tale valore. Considerando tale ultimo indice CESTAS ha registrato per l’anno in esame un lieve decremento.

Page 30: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 30

84,20%

114,99%

94,37%

111,31%

374,83%

84,20%

114,99% 111,31%

374,83%

0,00%

50,00%

100,00%

150,00%

200,00%

250,00%

300,00%

350,00%

400,00%

2006

2005

2004

2003

2002

2006 84,20% 84,20%

2005 114,99% 114,99%

2004 94,37% 94,37%

2003 111,31% 111,31%

2002 374,83% 374,83%

INDICE DI LIQUIDITA' CORRENTE INDICE SECCO DI LIQUIDITA'

INDICI DI LIQUIDITA'

Page 31: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 31

A proposito dei risultati derivanti dagli indici di liquidità, va fatta una considerazione rilevante: come già detto in questa fase di analisi, gli indici presentati vanno letti alla luce di ciò che è la particolare gestione di una Ong, che ha quale oggetto principale della attività la gestione di progetti finanziati. In particolar modo, nel caso di CESTAS, negli ultimi anni la maggior parte dei finanziamenti su progetti provengono dal Ministero degli Affari Esteri, e questi ha registrato negli ultimi tempi notevoli ritardi nell’erogazione di tranche su progetti già avviati, progetti che nonostante i tempi di erogazione delle tranche non sono stati mai interrotti, e per i quali CESTAS ha anticipato importanti capitali, a volte coprendo intere annualità di spesa, facendo ricorso ad istituti bancari. Pertanto gli indici di liquidità, così come il margine di tesoreria, oscillano fortemente di anno in anno, a seconda dell’erogazione dei finanziamenti e dei tempi di questi che non sempre vanno di pari passo con le esigenze di spese imposte dai progetti.

Page 32: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 32

5.4 Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico

Page 33: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 33

Page 34: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 34

Page 35: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 35

Page 36: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 36

Page 37: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 37

Page 38: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 38

Page 39: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 39

5.5 Riclassificazione della ricchezza del Conto Economico Il parametro del “valore aggiunto” misura la ricchezza prodotta dall'associazione nell'esercizio 2006, rapportato all’anno 2005, con riferimento agli interlocutori (stakeholder) che partecipano alla sua distribuzione. Il processo di calcolo riclassifica i dati del conto economico in modo da evidenziare la produzione e la successiva distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder di riferimento. Nel processo di distribuzione si tiene conto anche dell'effettiva attribuzione del risultato di esercizio. Si noti che trattandosi di un’Organizzazione non governativa, quindi ente senza scopo di lucro, l’utile conseguito non viene ripartito, resta in capo all’associazione e pertanto reinvestito in attività istituzionali. Il valore aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti:

• il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto, individuato dalla contrapposizione dei ricavi e dei costi intermedi;

• il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricomposto quale sommatoria delle remunerazioni percepite dagli interlocutori interni all’organizzazione e delle liberalità esterne.

I due prospetti sono bilancianti. La configurazione prescelta è quella del Valore Aggiunto Globale.

Page 40: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 40

PROSPETTO ANALITICO VALORE AGGIUNTO 2006 2005

Valore della produzione

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.152.758,00 279.475,00

Altri ricavi 27.554,00 70.569,00

Totale produzione lorda 1.180.312,00 350.044,00

Costi intermedi della produzione

Consumi materie prime/sussid. - 47.079,00 - 11.923,00

Costi x servizi - 625.876,00 - 81.371,00

Costi x godimento beni di terzi - 46.867,00 - 24.047,00

Oneri diversi di gestione - 575,00

Totale consumi - 720.397,00 - 117.341,00

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 459.915,00 232.703,00

Componenti accessori e straordinari

Saldo gestione accessoria - 17.327,00 - 13.788,00

Saldo componenti straordinari - 64.692,00 - 68.806,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 377.896,00 150.109,00

Ammortamenti - 14.976,00 - 10.206,00

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 362.920,00 139.903,00

Remunerazione del personale - 126.535,00 - 82.982,00

Imposte sul reddito d'esercizio - 9.283,00 - 12.077,00

RISULTATO D'ESERCIZIO 227.102,00 44.844,00

Page 41: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 41

Prospetto riparto valore aggiunto

2006 Percentuale anno 2006

2005 percentuale anno 2005

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

377.896,00 150.109,00

Utile d'esercizio 227.102,00 60% 44.844,00 30%

Costo del lavoro 126.535,00 34% 82.982,00 55%

Imposte sul reddito d'esercizio 9.283,00 2% 12.077,00 8%

Ammortamenti 14.976,00 4% 10.206,00 7%

Totale 377.896,00 100% 150.109,00 100%

Certificazione di Bilancio Il Bilancio 2006, come ormai da prassi consolidata, è stato sottoposto ad opportuna revisione da un consulente esterno,e pertanto certificato dal Dott. Commercialista Grandi Luca, in data 31 maggio 2007, secondo i principi contabili e di revisione predisposti dal CNDCR.

Page 42: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 42

6. CONCLUSIONI CESTAS ha iniziato il 2006 perseguendo nel proprio piccolo gli obiettivi della campagna mondiale “No excuse 2015” contro la povertà e a favore della promozione dello sviluppo. Durante l’anno ci siamo impegnati nell’implementazione di tale campagna mondiale e nel portare avanti tutti i nostri progetti ed in particolare quelli di promozione della salute, che è il settore portante delle nostre iniziative di cooperazione internazionale. Abbiamo visto sensibilmente crescere sia il numero degli operatori (italiani e stranieri) formati dai nostri corsi di formazione professionale e Master Universitari, sia la rete delle strutture sanitarie che, migliorando i propri protocolli scientifici e organizzativi, offrono prestazioni sanitarie maggiormente appropriate alle esigenze di salute della popolazione locale. Il numero di persone che partecipano e beneficiano della nostra azione di promozione dello sviluppo sostenibile, nei paesi dove siamo presenti, sommate ai beneficiari indiretti supera il milione. La nostra presenza territoriale si è

consolidata anche grazie all’apertura della sede in Abruzzo che sommandosi a quella marchigiana già operativa da un lustro, ci offre la possibilità di programmare le nostre campagne e programmi oltre il livello regionale dell’Emilia Romagna. Davanti a questi risultati ci poniamo come obiettivi per il 2007 le seguenti sfide:

- Avviare e completare la trasformazione del sistema organizzativo. Il principio di riferimento per la tappa di ingegneria strutturale sarà la “decentralizzazione con delega politica e gestionale”.

- Attivare degli uffici regionali in America

Latina ed in Africa.

- Costruzione di nuove responsabilità funzionali per chi si occupa in Italia di Cooperazione allo Sviluppo e di Advocacy.

- Attivazione d’investimenti profit in

attività accessorie allo scopo associativo.

Page 43: Bilancio Sociale 2006

CESTAS Bilancio Sociale 2006 43

RINGRAZIAMENTI

Si ringrazia tutto lo staff CESTAS che ha collaborato al reperimento delle informazioni

sulle attività istituzionali e sui progetti di cooperazione internazionale.

Coordinamento progetto Francesca Servidio

Testi a cura di Rossella Roberto

Foto

Si ringrazia lo staff CESTAS, i cooperanti e gli studenti frequentanti i corsi CESTAS

in Italia e nel mondo.

CONTATTI

www.cestas.org

Sede Centrale Via Ranzani 13/5/F 40127 Bologna Tel.+39 051 255053 FAX 051 42 11 317

Formazione Emilia Romagna

Via Ranzani 13/5/A 40127 Bologna Tel. +39 051 253001

Biblioteca Via Ranzani 19/D 40127 Bologna

Sede Marche

Viale della Vittoria 26 60035 Jesi (An) Tel.+39 0731 64299

Sede Abruzzo Via Marconi 109 65126 Pescara