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progetto 2 stagioni U.d.A. INVERNO l a f i a b a 260 Era una fredda giornata d'inverno; bianchi fiocchi cadevano volteggiando dal cielo come piume legge- re e una regina sedeva ricamando accanto alla fine- stra aperta. Mentre ricamava, guardando la neve, si punse un dito con l'ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevo- so. Tanta era la bellezza di quelle tre stille rosso fiamma sul bianco immacolato che la regina pensò: «Oh, se potessi avere una bambina dai capelli neri come l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!». Non passò molto tempo che diede alla luce una bellissima bambina con i capelli neri e la pelle bianca, che chiamò Biancaneve. Ma dopo poco la regina si ammalò grave- mente e morì. Un anno dopo il re si risposò. La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosa e cattiva, non poteva tollerare neppure il pensie- ro che esistesse al mondo qualcuna più bella di lei. Ella possedeva uno specchio magico, ed ogni giorno gli chiedeva: Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Ogni giorno lo specchio rispondeva: – O mia regina, al mondo non c'è nessuna che sia più bella di te. Intanto però, Biancaneve cresceva e diventava sempre più bella. L'invidia della regina cresceva di pari passo con la bellez- Biancaneve e i sette nani © EDIZIONI il capitello - TORINO

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Page 1: Biancaneve e i sette nani - icstoniatti.edu.it · dei sette monti, al di là delle sette valli, c'è la casa dei sette nani, in cui vive Biancaneve, che è ancora più bella di te

progetto 2 stagioni

U.d.A. INVERNO la fiaba

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Era una fredda giornata d'inverno; bianchi fiocchicadevano volteggiando dal cielo come piume legge-re e una regina sedeva ricamando accanto alla fine-stra aperta. Mentre ricamava, guardando la neve,si punse un dito con l'ago e tre gocce di sanguerosse come rubini caddero sul bianco manto nevo-so. Tanta era la bellezza di quelle tre stille rossofiamma sul bianco immacolato che la regina pensò:

«Oh, se potessi avere una bambina dai capelli nericome l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e

dalla pelle bianca come la neve!». Non passò moltotempo che diede alla luce una bellissima bambina con i capelli neri e

la pelle bianca, che chiamò Biancaneve. Ma dopo poco la regina si ammalò grave-mente e morì. Un anno dopo il re si risposò. La sua seconda moglie era bella, ma anche gelosae cattiva, non poteva tollerare neppure il pensie-ro che esistesse al mondo qualcuna piùbella di lei. Ella possedeva uno specchiomagico, ed ogni giorno gli chiedeva:– Specchio, specchio delle miebrame, chi è la più bella del reame?Ogni giorno lo specchio rispondeva: –O mia regina, al mondo non c'è nessunache sia più bella di te.Intanto però, Biancaneve cresceva ediventava sempre più bella. L'invidia dellaregina cresceva di pari passo con la bellez-

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za della fanciulla, tanto che lacostringeva a vestirsi di stracci e afare la serva. La principessinaaffrontava ogni fatica senza unlamento. Era sempre allegra e sorri-dente e aveva un solo desiderio che,cantando, confidava alle amiche colom-be: incontrare l'uomo dei suoi sogni. Un giorno, mentre si trovava accanto alpozzo, le bianche colombe le confidaro-no un segreto: – Questo è un pozzoincantato. Principessa, esprimete undesiderio e, se sentirete lʼeco, il deside-rio diverrà realtà.Così Biancaneve sussurrò: – Vorrei tantotrovare qualcuno che mi ami davvero.E non appena lʼeco le rispose, nell'acquadel pozzo apparve riflesso un bel princi-pe su un cavallo nero. Il principe vicino alpozzo guardava Biancaneve con tantaammirazione che la fece arrossire e fuggireverso il palazzo. La regina, da lontano aveva assistito a tutta la scena. Impallidì perl'invidia e subito corse a rivolgersi al suo specchio magico: –  Specchio, specchiodelle mie brame, chi è la più bella del reame?–  Tu mia regina sei sempre bellissima, ma Biancaneve è più bella di te! – risposelo specchio. La regina non poteva accettare una cosa simile e, infuriata, convocòun suo guardiacaccia fidato, al quale disse: – Porterai la principessa nella foresta,la ucciderai e come prova mi porterai il suo cuore.

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Il giorno dopo il guardiacaccia portòBiancaneve nella foresta, ma quando fu ilmomento di ucciderla, non ne ebbe il coraggio. Ledisse di scappare nella foresta e nascondersi,perché la regina la voleva morta. Poi si voltò,riprese la strada del castello, e durante il tragittouccise un cerbiatto per portarne il cuore alla regina. Biancaneve, sconvolta, corse a perdifiato nella foresta,fin quando non arrivò in una radura, dove sorgeva una minu-scola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno.Pensò che vi abitassero sette bambini senza mamma: c'erano infatti sette piccolesedie impolverate, sette piattini sporchi, sette camicine sporche e polvere e ragna-

tele dappertutto. Biancaneve non stette a pensarci su: prese scopa e strofinac-cio, e di buona lena ripulì ogni cosa. Poi salì al piano superio-

re, dove trovò sette lettini di legno. Su ciascun letto erainciso un nome: Dotto, Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo,

Mammolo e Pisolo.

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«Che strani nomi!» pensò Biancaneve. Poi, siccome era molto stanca, siaddormentò sui lettini.Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella vicina miniera didiamanti. Rientrando, trovarono Biancaneve e decisero di ospitarla, raccoman-

dandole di essere estremamente prudente perché la regina era molto cattiva.Per Biancaneve iniziò un periodo sereno, con nuovi amici e a contatto conla natura. Ogni giorno i nanetti si recavano alla miniera, mentre

Biancaneve faceva le pulizie in casa, rammendava gli abiti e gio-cava con gli animaletti del bosco che le venivano a far visita. Un giorno la regina cattiva chiese di nuovo allo specchio chifosse la più bella del reame, sicura di essere lei, dopo la scom-parsa di Biancaneve. Ma lo specchio magico le rispose: – Al di làdei sette monti, al di là delle sette valli, c'è la casa dei sette nani, incui vive Biancaneve, che è ancora più bella di te. La regina andò su tutte le furie e decise di uccidere Biancaneve. Scese nelle segre-te del castello, mescolò per tutta la notte filtri, pozioni magiche e ingredienti miste-

riosi e realizzò un potente veleno.Poi prese una mela, una mela bellissima, e

la immerse nel veleno ottenuto. Questa volta, per essere sicura dellamorte di Biancaneve, si trasformò in unavecchia mendicante e andò lei stessanella casa dei nani.

Nella casetta dei nani, intanto,Biancaneve aveva appena sfornatouna torta e quando aprì la finestra,per farla raffreddare, vide una vec-

chia mendicante che si avvicinavaalla porta.

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Impietosita, le offrì una fetta di torta. Lavecchina era in realtà la strega travesti-ta, che in cambio della torta offrì aBiancaneve la mela avvelenata. Labella principessa ringraziò la vecchia e

diede un morso al frutto. Subito cadde aterra addormentata, come morta! La strega fuggì felice: lʼunico antidoto alveleno era il primo bacio dʼamore, ma crede-va che i nani, vedendo Biancaneve morta,

lʼavrebbero sepolta. Quando i nani torna-rono a casa e trovarono Biancanevepiansero per giorni e giorni, ma non vol-lero separarsi dalla bella principessa e

costruirono per lei una bellissima bara dicristallo, che misero al centro della foresta

in modo da poterla vegliare continuamente.Passò molto tempo. Un bel giorno un principe su uncavallo nero sentì la gente del vil-laggio parlare di quella meravi-gliosa fanciulla che giacevaaddormentata nel bosco. Il suo suo cuore diede un sobbalzo. Si trattava forse della bellissimafanciulla che aveva visto un gior-no a palazzo e che non era più riu-scito a trovare?

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Subito cavalcò fino alla radura nel bosco.Quando la vide non ebbe dubbi: era proprio quella fan-ciulla che aveva incantato il suo cuore, ed era morta! I sette nani, che non si erano più allontanati da lei, gliraccontarono la triste storia di Biancaneve. Il principe, addolorato, sollevò il coperchio di cristallo e sichinò per dare un bacio al suo amore perduto...Immediatamente Biancaneve aprì gli occhi esorrise: quel primo bacio d'amore avevaspezzato l'incantesimo. Così, il sogno che un giorno Biancaneveaveva confidato al pozzo dei desideridiventò realtà. I sette nani non potevano credere ai loroocchi e dalla felicità inizarono a saltellareovunque. Il principe prese Biancaneve fra lesue braccia, la fece salire sulcavallo e partì con lei verso ilsuo palazzo tra le nuvole...dove vissero, per sempre, felicie contenti!

Riad. da Walt Disney,Biancaneve e i sette nani

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