banca etruria

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2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 17 Gennaio 2016 Etruria, fu Bankitalia a dire no al direttore di Boschi & Carboni La nomina di Fabio Arpe, suggerita dal faccendiere della presunta P3 al papà del ministro, è arrivata in Cda. Poi è saltata per le riserve della Vigilanza » MARCO FRANCHI Q uel 4 gennaio latmosfera era conviviale. Un risto- rante a Cagliari, un bel tavolo, le ostriche di Tortolì fre- sche, magari pure un podi vi- no e la conversazione che si ri- lassa, si fa più intima, aperta. È la cornice dellincontro tra Giacomo Amadori di Libero e Flavio Carboni pubblicato ie- ri, in cui il secondo parla dei suoi rapporti con Pier Luigi Boschi, allepoca impegnato a cercare un nuovo direttore ge- nerale per Popolare Etruria. COL CRONISTA, Carboni par- la di tutto, tra una citazione in latino e una in tedesco. Ecco, tra una frase in latino e una in tedesco ce ne sono alcune in i- taliano in cui il discusso im- prenditore lascia cadere sulla ricca tavola, tra un bicchiere e unostrica, quelli che sembra- no avvertimenti, messaggi. Avvisi ai navigati, li chiama il sito Dagospia. Il più evidente è quello su cui titola Libe ro: Questa cosa qui è una bomba atomica: se esplode nientepo- podimeno cadono tutti e due (Renzi e Boschi, ndr) e appres- so a loro il governo. A CHE SI RIFERISCECarboni? E chi lo sa? Però si sa che il per- sonaggio centrale della vicen- da è Valeriano Mureddu im- prenditore sardo indagato da due Procure, forse dei servizi, forse no che conosce da an- tica datasia papà Renzi che papà Boschi: So che è stato molto utile a entrambi butta lì Carboni . Valeriano ha nella sua mente fatti e misfatti, di- ciamo così. È una persona che ha avuto rapporti molto fre- quenti e affettuosi coi due. Gli ha fatto grossissimi favori. Quali? Nessuna risposta. Poi, però, Carboni ci ripen- sa e cita alcune presunte tra- versie finanziarie della famiglia Renzi: Grossis- simi problemi e- conomici, alcuni dei quali li ha ri- solti Mureddu. Ma esistono le prove? Risposta: Certo che esi- stono, le ha Mu- reddu , però non è un ricatta- tore. Meglio così. Rassicurati su questo, però, scopriamo che Mureddu è preoccupato per linchiesta di Perugia che lo riguarda (pare ci siano cose serie) e che do- po laffaire Etruria i rapporti tra Mureddu e Boschi non sono dei migliori . Perché? Pare che il padre della mi- nistro è stato poco grato. In che senso? Non si sa. Poi, finite le o- striche, la frase sulla bomba a- tomica . A chi parla Carboni? © RIPRODUZIONE RISER- VATA » DAVIDE VECCHI F u Banca dItalia a fer- mare la nomina del- l'uomo indicato da Flavio Carboni a Pier Luigi Boschi per lincarico di direttore generale di Banca popolare dellEtruria nel lu- glio 2014. La Vigilanza di Pa- lazzo Koch nel febbraio 2014 aveva concluso la terza ispezione nell istituto di credito aretino contestando numerosi rilievi ai vertici nella gestione della banca e certificando la drammatica situazione finanziaria in cui versava, tanto da suggerire tra laltro un rapido salva- taggio attraverso la fusione con un altro istituto di cre- dito e un rapido rinnovo dei vertici. Suggerimenti non seguiti che hanno poi porta- to al commissariamento. DOPO VIA NAZIONALE è in- tervenuta la Procura di A- rezzo che venerdì 21 marzo 2014 manda la polizia tribu- taria della Guardia di Finan- za nella sede di Etruria men- tre era in corso il Consiglio di amministrazione a perquisi- re gli uffici su richiesta del pm Roberto Rossi e a comu- nicare che tre delle persone riunite nel Cda sono indaga- te: il presidente Giuseppe Fornasari, il direttore gene- rale Luca Bronchi e David Canestri, dirigente centrale con deleghe alla pianifica- zione, al risk e compliance. Se il board aveva ignorato lin- vito di Bankitalia ora non può esimersi da rinnovarsi. A fine aprile viene nominato il nuovo presidente, Rosi e dal consiglio di amministra- zione fa carriera e diventa vi- cepresidente Pier Luigi Bo- schi, padre dellallora neo- ministra Maria Elena. Rima- ne vacante la poltrona di di- rettore generale. Per indivi- duare un sostituto Etruria si rivolge a unagenzia di cac- ciatori di testa, la Geovision Srl. Ma cè anche chi si muo- ve autonomamente: Boschi. Come anticipato da Libero e ricostruito ieri dal Fattoin questo periodo che Boschi si rivolge allamico Valeria- no Mureddu, limprenditore 46enne di origini sarde e cre- sciuto a pochi passi da casa Renzi a Rignano sullArno, per chiedergli se conosce qualcuno in grado di fare il direttore generale della ban- ca. Mureddu, come ha lui stesso confermato ieri al Fat- to ea Repubblica, si è rivolto all amico che ritengo mio mentore: il faccendiere Fla- vio Carboni. A lui presenta anche Boschi. Lo porta a Ro- ma. Si vedono tre volte, ha ri- ferito ieri al Fatto luomo a processo per la P3. Carboni ha poi telefonato a un altro amico: Gianmario Ferra- monti che, al pari di Carboni, ha attraversato gli ultimi de- cenni dItalia attraverso fa- scicoli giudiziari e particola- ri legami politici. Il faccen- diere gli chiede se conosce qualcuno capace di salvare Etruria ha detto a questo quotidiano Ferramonti co- sì gli propongo Fabio Arpe: una persona preparatissima, brava, capace. Lo porta a Roma da Carboni, glielo pre- senta. Carboni si persuade. Così chiama nella capitale Mureddu e gli propone il no- me di Arpe. Valeriano poi lo riferisce a Boschi che lo por- ta nel Cda, ha riferito Car- boni. I quotidiani economici dellepoca riportano la noti- zia secondo la quale il presi- dente Rosi nella seduta del c- da del 23 luglio 2013 ha pro- posto a direttore generale Fabio Arpe. Notizia confer- mata al Fatto ieri da alcuni consiglieri di amministra- zione che riportano come il nome di Arpe sia stato sotto- posto anche a via Nazionale per non avere certezze as- solute. BANKITALIA però esprime dei dubbi. Arpe era stato multato dalla Vigilanza nel dicembre 2012 per la Mar- zotto Sim. Non che sia luni- co: in quel momento vice- presidente è Boschi, già mul- tato anche lui dalla vigilanza per 144 mila euro come membro del cda in cui siede- va dal 2011. Sanzione che non gli ha ostacolato lascesa alla vicepresidenza. La no- mina di Arpe viene invece fermata su parere di via Na- zionale. Arpe era reduce da una lunga e articolata vicen- da giudiziaria che aveva coinvolto banca Mb, vicenda dalla quale però è stato rite- nuto poi totalmente estra- neo. Probabilmente è un bra- vissimo imprenditore, co- me sostiene Ferramonti. Ma ha la sfortuna, in questa vi- cenda, di essere luomo in- dicato da Carboni. E la do- manda ancora senza rispo- sta può fornirla solamente Boschi: perché decide di muoversi autonomamente per individuare il direttore generale e si rivolge a Carbo- ni? Sì, attraverso Mureddu. Che lo porta a Roma per pre- sentargli il faccendiere, con cui si incontra poi tre volte. Quindi non può non sapere. E quale tipo di legame e rap- porto ha Boschi con Mured- du, tale da spingersi a sfogar- si con lui della drammatica situazione della banca co- me riferito dal 46enne di o- rigini sarde al Fatto e chie- dergli di indicare il nome del direttore generale? Mureddu è al momento un personaggio piuttosto mi- sterioso. Al suo attivo ha una società, Antiche Dimore, e non ha mai avuto altri inca- richi aziendali. Libero ieri ha scritto che il 46enne è noto per essersi spacciato come a- gente dei servizi segreti e lo indica come un massone in- dagato dalla Procura di Pe- rugia. A quanto il Fatto ha potuto verificare nel capo- luogo umbro esiste unin- chiesta su alcune logge ma è stata avviata da poco e non ci sono, al momento, indagati. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lincarico sfumato Pier Luigi Bo- schi, padre del ministro Maria Elena, ex vice- presidente di Banca Etruria. A sinistra Fa- bio Arpe, ban- chiere, fratello del più noto Matteo: fu can- didato alla di- rezione di E- truria. A de- stra proteste davanti allisti- tuto aretino Ansa/LaPresse L uomo chiave Se il board incarica un cacciatore di teste, il numero 2 punta sul vicino di Renzi senior TELEVISIONE E il consiglierelegato a Gelli scompare dai tg q LINCONTRO tra il padre di Maria Elena Boschi e il faccendiere Flavio Carboni non ha catturato lattenzione dei telegiornali nazionali, eccetto quella del Tg5 . Se la testata della rete Mediaset ha de- dicato un piccolo spazio alla notizia appar- sa ieri mattina su alcuni giornali, tra cui il Fatto, né i tre giornali Rai né quello di La7 hanno riportato levento. A occupare le e- dizioni della sera, quelle quindi maggior- mente seguite tra le 19 e le 20,30 sono state in particolar modo le news di esteri, a par- tire dallIran e dallattentato in Burkina Faso, ma naturalmente non sono mancate le vi- cende interne. Ma se lo scontro tra Matteo Renzi e Jean Claude Juncker, il nuovo pre- dellinodi Silvio Berlusconi e lennesima puntata della vicenda Quarto sono state giudicate meritevoli di approfondimento dai direttori dei tg, la storia degli incontri in cui Carboni, personaggio legato in passato anche al capo della P2 Licio Gelli, avrebbe suggerito a Pierluigi Boschi un suo nome per la direzione di Banca Etruria è stato i- gnorato da quasi tutti. Ne ha parlato solo il Tg5 , al termine del servizio sui criteri per i risarcimenti alle vittime del salvabanche. Un anno fa La proposta fu avanzata da Rosi, listituto toscano era già stato sanzionato A Libero L imprenditore butta lì: Questa è una bomba atomica: fa cadere il governoAvvertimenti ai Renzi, padre e figlio LE PAROLE A chi parla? Mureddu ha fatto grandi favori alla famiglia del premier. Lui ha le prove. Boschi padre? IngratoLASCHEDA Gli incontri a Roma Flavio Carboni ha incontrato più volte a Roma, nel 2014, Pier Luigi Boschi, padre del ministro Maria Elena, allora vicepresidente di Banca Etruria. A fare da tramite Valeriano Mureddu, sardo ma cresciuto a Rignano sullArno dove ha avuto ha che fare con Tiziano Renzi, padre di Matteo Le indagini Sul crac di Etruria, che ha travolto migliaia di risparmiatori obbligazionisti, indaga la Procura di Arezzo, già impegnata in inchieste sui precedenti vertici. La Banca dItalia ha già sanzionato i dirigenti, tra cui Boschi, per i finanziamenti concessi Il babbo Tiziano Renzi Ansa

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Page 1: Banca Etruria

2 » PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 17 Gennaio 2016

Etruria, fu Bankitalia a dire noal direttore di Boschi & CarboniLa nomina di Fabio Arpe, suggerita dal faccendiere della presunta P3 al papàdel ministro, è arrivata in Cda. Poi è saltata per le riserve della Vigilanza

» MARCO FRANCHI

Quel 4 gennaio l’atmosferaera conviviale. Un risto-

rante a Cagliari, un bel tavolo,“le ostriche di Tortolì fre-sche”, magari pure un po’di vi-no e la conversazione che si ri-lassa, si fa più intima, aperta. Èla cornice dell’incontro traGiacomo Amadori di Libero eFlavio Carboni pubblicato ie-ri, in cui il secondo parla deisuoi rapporti con Pier LuigiBoschi, all’epoca impegnato acercare un nuovo direttore ge-nerale per Popolare Etruria.

COL CRONISTA, “Carboni par-la di tutto, tra una citazione inlatino e una in tedesco”. Ecco,

tra una frase in latino e una intedesco ce ne sono alcune in i-taliano in cui il discusso im-prenditore lascia cadere sullaricca tavola, tra un bicchiere eun’ostrica, quelli che sembra-no avvertimenti, messaggi.“Avvisi ai navigati”, li chiama il

sito Dagospia. Il più evidente èquello su cui titola Libe ro:“Questa cosa qui è una bombaatomica: se esplode nientepo-podimeno cadono tutti e due(Renzi e Boschi, ndr) e appres-so a loro il governo”.

A CHE SI RIFERISCECarboni? Echi lo sa? Però si sa che il per-sonaggio centrale della vicen-da è Valeriano Mureddu – im -prenditore sardo indagato dadue Procure, forse dei servizi,forse no – che conosce “da an-tica data” sia papà Renzi chepapà Boschi: “So che è statomolto utile a entrambi – buttalì Carboni –. Valeriano ha nellasua mente fatti e misfatti, di-ciamo così. È una persona che

ha avuto rapporti molto fre-quenti e affettuosi coi due. Gliha fatto grossissimi favori”.Quali? Nessuna risposta.

Poi, però, Carboni ci ripen-sa e cita alcune presunte tra-versie finanziariedel la famigl iaRenzi: “Gros sis-simi problemi e-conomici, alcunidei quali li ha ri-solti Mureddu”.Ma esistono leprove? Risposta:“Certo che esi-stono, le ha Mu-r e d d u ” , p e r ò“non è un ricatta-tore”.

Meglio così .

Rassicurati su questo, però,scopriamo che Mureddu èpreoccupato per l’inchiesta diPerugia che lo riguarda (“pareci siano cose serie”) e che –do -po l’affaire Etruria – i rapporti

tra Mureddu eBoschi “non sonod e i m i g l i o r i ” .Perché? Pare cheil padre della mi-nistro “è statopoco grato”. Inche senso? Non sisa. Poi, finite le o-striche, la frasesulla “bomba a-t om i ca ” . A chiparla Carboni?

© RIPRODUZIONE RISER-

VATA

» DAVIDE VECCHI

Fu Banca d’Italia a fer-mare la nomina del-l'uomo indicato daFlavio Carboni a Pier

Luigi Boschi per l’incarico didirettore generale di Bancapopolare dell’Etruria nel lu-glio 2014. La Vigilanza di Pa-lazzo Koch nel febbraio2014 aveva concluso la terzaispezione nell’istituto dicredito aretino contestandonumerosi rilievi ai verticinella gestione della banca ecertificando la drammaticasituazione finanziaria in cuiversava, tanto da suggerire –tra l’altro – un rapido salva-

taggio attraverso la fusionecon un altro istituto di cre-dito e un rapido rinnovo deivertici. Suggerimenti nonseguiti che hanno poi porta-to al commissariamento.

DOPO VIA NAZIONALE è in-tervenuta la Procura di A-rezzo che venerdì 21 marzo2014 manda la polizia tribu-taria della Guardia di Finan-za nella sede di Etruria men-tre era in corso il Consiglio diamministrazione a perquisi-re gli uffici su richiesta delpm Roberto Rossi e a comu-nicare che tre delle personeriunite nel Cda sono indaga-te: il presidente GiuseppeFornasari, il direttore gene-rale Luca Bronchi e DavidCanestri, dirigente centralecon deleghe alla pianifica-zione, al riskecompliance. Seil board aveva ignorato l’in -vito di Bankitalia ora nonpuò esimersi da rinnovarsi.A fine aprile viene nominatoil nuovo presidente, Rosi edal consiglio di amministra-zione fa carriera e diventa vi-cepresidente Pier Luigi Bo-schi, padre dell’allora neo-ministra Maria Elena. Rima-ne vacante la poltrona di di-rettore generale. Per indivi-duare un sostituto Etruria sirivolge a un’agenzia di cac-ciatori di testa, la GeovisionSrl. Ma c’è anche chi si muo-ve autonomamente: Boschi.

Come anticipato da Liberoe ricostruito ieri dal Fatto, èin questo periodo che Boschisi rivolge all’amico Valeria-no Mureddu, l’imprenditore

46enne di origini sarde e cre-sciuto a pochi passi da casaRenzi a Rignano sull’Arno,per chiedergli se conoscequalcuno in grado di fare ildirettore generale della ban-ca. Mureddu, come ha luistesso confermato ieri al Fat -to e a Repubblica, si è rivolto“all ’amico che ritengo miomentore”: il faccendiere Fla-vio Carboni. A lui presentaanche Boschi. Lo porta a Ro-ma. Si vedono tre volte, ha ri-ferito ieri al Fatto l’uomo aprocesso per la P3. Carboniha poi telefonato a un altroamico: Gianmario Ferra-monti che, al pari di Carboni,ha attraversato gli ultimi de-cenni d’Italia attraverso fa-scicoli giudiziari e particola-ri legami politici. Il faccen-diere gli chiede se conoscequalcuno “capace di salvareEtruria – ha detto a questoquotidiano Ferramonti – co -sì gli propongo Fabio Arpe:una persona preparatissima,brava, capace”. Lo porta aRoma da Carboni, glielo pre-senta. Carboni si persuade.Così chiama nella capitaleMureddu e gli propone il no-me di Arpe. “Valeriano poi loriferisce a Boschi che lo por-ta nel Cda”, ha riferito Car-boni.

I quotidiani economicidell’epoca riportano la noti-zia secondo la quale il presi-dente Rosi nella seduta del c-da del 23 luglio 2013 ha pro-posto a direttore generaleFabio Arpe. Notizia confer-mata al Fatto ieri da alcuniconsiglieri di amministra-zione che riportano come il

nome di Arpe sia stato sotto-posto anche a via Nazionaleper non “avere certezze as-solute”.

BANKITALIA però esprimedei dubbi. Arpe era statomultato dalla Vigilanza neldicembre 2012 per la Mar-zotto Sim. Non che sia l’uni -co: in quel momento vice-presidente è Boschi, già mul-tato anche lui dalla vigilanzaper 144 mila euro comemembro del cda in cui siede-va dal 2011. Sanzione chenon gli ha ostacolato l’ascesaalla vicepresidenza. La no-mina di Arpe viene invecefermata su parere di via Na-zionale. Arpe era reduce dauna lunga e articolata vicen-da giudiziaria che avevacoinvolto banca Mb, vicendadalla quale però è stato rite-nuto poi totalmente estra-neo.

Probabilmente è un “bra -vissimo imprenditore”, co-me sostiene Ferramonti. Maha la sfortuna, in questa vi-cenda, di essere “l’uomo in-dicato da Carboni”. E la do-manda ancora senza rispo-sta può fornirla solamenteBoschi: perché decide dimuoversi autonomamenteper individuare il direttoregenerale e si rivolge a Carbo-ni? Sì, attraverso Mureddu.Che lo porta a Roma per pre-sentargli il faccendiere, concui si incontra poi tre volte.Quindi non può non sapere.

E quale tipo di legame e rap-porto ha Boschi con Mured-du, tale da spingersi a sfogar-si con lui della drammaticasituazione della banca – co -me riferito dal 46enne di o-rigini sarde al Fatto – e chie-dergli di indicare il nome deldirettore generale?

Mureddu è al momento unpersonaggio piuttosto mi-sterioso. Al suo attivo ha unasocietà, Antiche Dimore, enon ha mai avuto altri inca-richi aziendali. Libero ieri hascritto che il 46enne è notoper essersi spacciato come a-gente dei servizi segreti e loindica come un massone in-dagato dalla Procura di Pe-rugia. A quanto il Fa tt o hapotuto verificare nel capo-luogo umbro esiste un’i n-chiesta su alcune logge ma èstata avviata da poco e non cisono, al momento, indagati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’i nca r icos f u m atoPier Luigi Bo-schi, padre delministro MariaElena, ex vice-presidente diBanca Etruria.A sinistra Fa-bio Arpe, ban-chiere, fratellodel più notoMatteo: fu can-didato alla di-rezione di E-truria. A de-stra protestedavanti all’isti -tuto aretinoA n s a / La Pre ss e

L’uomo chiaveSe il board incaricaun cacciatore di teste,il numero 2 punta sulvicino di Renzi senior

T E L EV I SION E

E il “consigliere”legato a Gelliscompare dai tg

q L’INCONTRO tra il padre di MariaElena Boschi e il faccendiere Flavio

Carboni non ha catturato l’attenzione deitelegiornali nazionali, eccetto quella delTg 5 . Se la testata della rete Mediaset ha de-dicato un piccolo spazio alla notizia appar-sa ieri mattina su alcuni giornali, tra cui ilFa t to, né i tre giornali Rai né quello di La 7hanno riportato l’evento. A occupare le e-

dizioni della sera, quelle quindi maggior-mente seguite tra le 19 e le 20,30 sono statein particolar modo le news di esteri, a par-tire dall’Iran e dall’attentato in Burkina Faso,ma naturalmente non sono mancate le vi-cende interne. Ma se lo scontro tra MatteoRenzi e Jean Claude Juncker, il nuovo “p re -d e l l i n o” di Silvio Berlusconi e l’ennesimapuntata della vicenda Quarto sono state

giudicate meritevoli di approfondimentodai direttori dei tg, la storia degli incontri incui Carboni, personaggio legato in passatoanche al capo della P2 Licio Gelli, avrebbesuggerito a Pierluigi Boschi un suo nomeper la direzione di Banca Etruria è stato i-gnorato da quasi tutti. Ne ha parlato solo ilTg 5 , al termine del servizio sui criteri per irisarcimenti alle vittime del salvabanche.

Un anno faLa proposta fuavanzata da Rosi,l’istituto toscano eragià stato sanzionato

A “L i b e ro ” L’imprenditore butta lì: “Questa è una bomba atomica: fa cadere il governo”

Avvertimenti ai Renzi, padre e figlioLE PAROLE

A chi parla?“Mureddu hafatto grandi favorialla famiglia delpremier. Lui hale prove. Boschipadre? Ingrato”

LAS C H E DAGli incontri a RomaFlavio Carboni ha incontrato piùvolte a Roma, nel 2014, Pier LuigiBoschi, padre del ministro MariaElena, allora vicepresidente diBanca Etruria. A fare da tramiteValeriano Mureddu, sardo macresciuto a Rignano sull’Arnodove ha avuto ha che fare conTiziano Renzi, padre di Matteo

Le indaginiSul crac di Etruria, che hatravolto migliaia di risparmiatoriobbligazionisti, indaga laProcura di Arezzo, giàimpegnata in inchieste suiprecedenti vertici. La Bancad’Italia ha già sanzionato idirigenti, tra cui Boschi, per ifinanziamenti concessi

Il babbo Tiziano Renzi Ansa

Page 2: Banca Etruria

Domenica 17 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | PRIMO PIANO » 3

» GIANNI BARBACETTO

Ha attraversato la storia ita-liana – Prima, Seconda eTerza Repubblica – incro -ciando e mischiando con-

tatti, conoscenze, affari, politica,poteri, bande criminali e apparatisegreti. Flavio Carboni oggi tornaalla ribalta per gli incontri con papàBoschi, con il quale discuteva dellesorti di Banca Etruria. Riprende co-sì a circolare lo “stantio odore dima sso neri a” che spesso accompa-gna, in questo Paese, le decisioni chevengono prese sul crinale tra poli-tica e affari.

Erano gli anni Settanta quandodovemmo cominciare a conoscereCarboni. Finanziere, sardo, faccen-diere: una definizione, quest’u l t i-ma, che sembra costruita su misuraper lui. In ottimi rapporti con un al-tro sardo, Armando Corona, alloraGran Maestro della massoneria ita-liana. Carboni faceva affari immo-biliari in Sardegna, aveva contattiimportanti a Roma. Con un im-prenditore emergente milanese dinome Silvio Berlusconi avviò unprogetto immobiliare nei pressi diOlbia a cui diede il nome di “CostaTurc hese”, benché sia ricordatocome “Olbia 2”. Altri affari li fece, aRoma, con un certo Domenico Bal-ducci e un tale Pippo Calò. Il primoera un boss della Banda della Ma-gliana, e finì assassinato. Il secondoera l’ambasciatore di Cosa nostranella Capitale, e finì in galera permafia.

ERANO I TEMPI eroici in cui la Ma-gliana, in contatto con gli uomini diCosa nostra, veniva usata come a-genzia per i lavori sporchi dei servizisegreti, dominati dagli uomini dellapiù potente e segreta loggia masso-nica italiana, la P2 di Licio Gelli. Nefaceva parte ancheBerlusconi , nelgruppo quello chefece più soldi e piùcarriera, fino a Pa-lazzo Chigi.

Finì malissimo,invece, RobertoCalvi, che scalò ilBanco Ambrosianofino a diventarne ilnumero uno, ma dovette poi fuggirea Londra, inseguito da creditori chenon tollerano errori negli investi-menti (mica siamo a Banca Etru-ria!): gli inflessibili investitori di Co-sa nostra. Carboni fu l’uomo più vi-cino a Calvi nella sua ultima avven-tura, che finì in una brutta notte digiugno del 1982 a Londra, sotto ilponte dei Frati Neri. Fu a lungo ac-cusato del suo omicidio, indagato,processato, ma per questa accusa in-fine definitivamente assolto.

La stampa continua a definirlofaccendiere. Lui ribatte: “Ma perchécontinuate a chiamarmi così? Io eroe sono un imprenditore, un immo-biliarista”. Di lui il pentito France-

sco Marino Mannoia racconta cheinvestiva, con Gelli, i soldi dei Cor-leonesi di Cosa nostra. Il pentito del-la Magliana Antonio Mancini lo de-finisce “anello di raccordo tra la ban-da della Magliana, la mafia di PippoCalò e gli esponenti della loggia P2 diLicio Gelli”. Brutta gente, i pentiti.

Nel 1982 il primo arresto di unalunga serie. Nel 1998 la condanna a 8

anni e 6 mesi perconcorso nel falli-mento del BancoAmbrosiano. Entraed esce di prigione,ma continua gli af-fari.

Nel maggio 2010viene indagato perconcorso in corru-zione in un’inchie -

sta sugli appalti per l’energia eolicain Sardegna. È, ancora una volta, inbuona compagnia: il presidente del-la Regione Sardegna Ugo Cappel-lacci, il coordinatore del Pdl DenisVerdini, il senatore berlusconanoMarcello Dell’Utri. A luglio 2010viene arrestato. È accusato di averaggiornato la loggia di Gelli metten-do insieme la P3, una combriccolache puntava a “condizionare il fun-zionamento degli organi costituzio-nali o di rilevanza costituzionale,nonché apparati della pubblica am-ministrazione dello Stato e degli entilocali”.

Una associazione segreta vietatadalla legge Anselmi (quella sulla P2)

che aveva provato a influire sullaCorte costituzionale che nel 2009doveva decidere sul Lodo Alfano(cioè sulla salvezza totale di Berlu-sconi nel processo Mills). A pochigiorni dal giudizio della Consulta, il23 settembre 2009, Verdini riuniscenella sua abitazione romana Carbo-ni, Dell’Utri, il sottosegretario allaGiustizia Giacomo Caliendo, i ma-gistrati Antonio Martone e Arcibal-do Miller, oltre ad Arcangelo Mar-tino e Raffaele Lombardi, i due per-sonaggi arrestati con Carboni nel lu-glio 2010. L’obiettivo è influire sullaCorte perché non bocci (come inve-ce farà) il Lodo Salvaberlusconi.

MA LA SUPERLOBBY segreta lavoraanche per influire sulla decisionedella Corte d’appello di Milano chedeve valutare l’esclusione della listadi Roberto Formigoni alle Regiona-li; per pesare sull’attività del Consi-glio superiore della magistratura;per sostenere la candidatura di Ni-cola Cosentino in Campania...

Lobbismo politico mischiatoall’affarismo: la specialità di Carbo-ni. Un know-how riconosciuto, nelmondo che promana lo “stantio o-dore di massoneria”: tanto chequando si deve decidere il nuovo di-rettore generale di Banca Etruria, ilvicepresidente Pier Luigi Boschi,padre della ministra Maria ElenaBoschi, incontra Flavio Carboni, ilfaccendiere per tutte le stagioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Classe 1932F l av ioCarboni a“P iazzapulita”nel 2011,sopra nel car-cere di Capan-ne nel 97 e,a destra,al processoper la mortedel banchiereRoberto Calvinel quale fuassolto Ansa

La carrieraDai rapporti con laMagliana alle manovrecon Verdini per salvareB. alla Consulta

3 DOMANDE Il massone Bisi

D EI RAPPORTI tra i signori Boschi, Car-boni, Renzi e compagnia bella, non so nul-la. Mi secca soltanto che tiriate sempre in

ballo la massoneria ”. Stefano Bisi è Gran Maestrodel Grande Oriente d’Italia. Ed è molto orgogliosodei suoi “f ra te l l i ”. Delle connessioni aretine e dellaquestione Banca Etruria, invece, non ha gran vo-glia di parlare. “So solo che il G.o.i. non c’e n t ra ”.

Fu Ferruccio de Bortoli a parlare dello“stantio odore di massoneria”.

Di “s t a n t i o”, nella massoneria, non c’è proprionulla. Sono appena tornato da un incontro con200 fratelli a Pescara, abbiamo parlato di Europae integrazione. Una serata commovente. Lei nonsa quante persone ci siano tra di noi che voglionosolo fare del bene.

Lei non conosce nessuno dei protagonisti diquesta vicenda? Mureddu? Carboni?

Mureddu non mi risulta sia nei nostri elenchi.Carboni non è un fratello. Guardi che la masso-neria ha contribuito a fare l’Italia. E invece per voiogni volta che ci sono 5 persone che si riunisconoè subito una P3 o una P4.

3 DOMANDE Lo studioso Giannuli

A ldo Giannuli, cosa raccontano la vicendaaretina e i rapporti tra Carboni e il padredel ministro Boschi?

Che la massoneria magari è morta come organizza-zione, ma quella mentalità e quella cultura resisto-no. Persone come i Carboni, i Bisignani, sono genteche rimane nel giro, continua ad avere conoscenze,rapporti, influenza. Il metodo massonico rimane co-me modo di organizzarsi delle classi dirigenti. ConRenzi questo pezzo di potere rimane alla ribalta.

Pensa che la vicenda sia imbarazzante per laBoschi? Le colpe di padri, si dice, non devonoricadere sui figli.

È molto imbarazzante per lei. Le colpe dei padri nonricadono sui figli, ma il governo in cui la Boschi ha unruolo di primo piano si occupa direttamente degliinteressi del padre. Non sono un padre e una figliaqualsiasi, insomma. E Renzi dovrebbe prendernea t to.

Cosa intende?Lupi, a mio avviso, si è dimesso per molto meno. Eho l’impressione che in questa vicenda le cose stia-no venendo fuori un po’ alla volta. Infatti la Boschimi pare molto preoccupata.

Gran MaestroStefano Bisi,Grande Orien-te d’It a l i a Ansa

L’eterno ritorno di Flavio,da Calvi all’affare aretino

LA STORIA Una vita tra logge e affari

LA CORSA AL CAMPIDOGLIO

Roma, sul renzianoGiachetti si rompel’alleanza con Sel

q SI ALLONTANA la possibilità di pri-marie romane con la classica coali-

zione Pd-Sel. Dopo che il premier segretarioMatteo Renzi ha investito Roberto Giachet-ti, sembra che i vendoliani preferiscano pre-sentarsi alle elezioni da soli sostenendo ilcandidato Stefano Fassina. Dunque è rot-tura tra il commissario del Pd nella CapitaleMatteo Orfini e il leader di Sel Nichi Ven-

dola: “Il Partito democratico - ha detto l’exgovernatore della Puglia - che pure ha lo-dato l’esperienza regionale laziale, vuolerenzizzare la città”. Secca la risposta delpresidente dem: “Tu scegli il candidato nelchiuso di una stanza e uno che si candidaalle primarie divide?”. E non è mancata lareplica dei vendoliani: “Voi nel chiuso di unastanza avete cacciato il sindaco Ignazio

M a r i n o”. Ora è a rischio anche l’i n i z i a t i vapromossa dai Municipi per il 23 gennaio eche doveva servire proprio a disegnare il pe-rimetro di un possibile ‘campo largo’. L’exsindaco Francesco Rutelli interviene con u-na battuta: ”Sono candidati sindaci un po’tutti, Walter Tocci (vicesindaco nella suagiunta, ndr) e Berlusconi candida il mio vicedel Giubileo, Bertolaso”.

Stor icoAldo Giannu-li, ricercatoreu n ive rs it a r ioe saggista

Chi èFl av i oCarboni,amico di LicioGelli, sociodi Berlusconiin operazioniimmobiliari,a cc u s a todi rapporti colboss mafiosoCalò e conla Banda dellaMagliana, poiimputato perl’omicidio delb a n c h i e reCalvi. Nel ‘98l’unicaco n d a n n adefinitiva: 8anni e 6 mesiper il crac delB a n coA m b ro s i a n o.È con Verdininell’i n c h i e st asulla P3