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POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO Novembre 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

Novembre 2006

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE

DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

Parco della legalità

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

X Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �

Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �

Rete Ecologica Regionale. Regionale �

Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �

Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �

Inclusione, Sociale Regionale �

Sicurezza e Legalità. Regionale X

Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �

Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �

Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e

Culturale.

Territoriale �

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari � Carbonia Iglesias X Medio Campidano � Oristano �

Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 29

Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali)

Impresa

Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di

Impresa, etc.)

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico

Associazione di Categoria e/o Datoriali

Organizzazione Sindacale

Associazione Ambientalista

Associazione Culturale

Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 1

Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso

Pubblico)

Azienda USL 1

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Deidda Caterina Provincia [email protected] Garau Luisa Provincia [email protected] Messina Monica Ass. Darwin [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 18.12.2006

Luogo Sanluri

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/4

D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 18.12.2006

Luogo Sanluri

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data 19.12.2006

Luogo Sanluri

E. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Firma Deidda Caterina

Garau Luisa

Messina Monica

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/5

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

Sintesi della Proposta Progettuale

Progetto di Reinserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti Medio Campidano Il progetto prevede di l’istituzionalizzare un organo di ascolto, riflessione e concertazione sulle istanze inerenti la Sicurezza e la Legalità, con l’obiettivo di definire interventi condivisi. Intende inoltre costruire ,attraverso l’erogazione di borse e prestiti d’onore, percorsi di inserimento , reinserimento lavorativo e promozione dell’ auto-imprenditorialità di detenuti ed ex detenuti attraverso un’azione di coordinamento della provincia del Medio campidano, un consorzio di Comuni e la partecipazione della ASL 6, nel tentativo di produrre un modello di “buone prassi” esportabile e riproducibile. Popolazione target: Soggetti detenuti, indultati ed ex detenuti residenti nel territorio dei Comuni consorziati della Provincia del Medio Campidano- Popolazione generale Obiettivi generali. Istituire una consulta del territorio, snella, in grado di sollecitare il contributo dei comuni sul tema dell’Illegalità e Sicurezza Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione (detenuti, ex detenuti, indultati …) Obiettivi specifici: 1. predisporre un documento comune sullo stato della Sicurezza e della Legalità nella

Provincia del Medio Campidano con indicazione delle linee prioritarie di intervento. 2. Migliorare il grado di occupabilità dei soggetti coinvolti (detenuti ed ex detenuti) 3. Coinvolgimento ed empowerment dei soggetti coinvolti. 4.Rilevazione dati strutturati sui nuovi scenari legati alla micro-criminalità e delinquenza dei territori del Medio Campidano Azioni specifiche:

1.1 Erogazione di borse lavoro e prestiti d’onore: Possibilità di erogare borse lavoro per l’inserimento in realtà lavorative, sussidi per l’attivazione di tirocini di qualificazione e riqualificazione professionale, prestiti d’onore per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali eassociazionistiche. 1.2 Matching delle risorse: Costruzione di una serie di collaborazioni e accordi di programma fra le realtà sociali e istituzionali preposte all’inserimento lavorativo (cesil, nil, provincia, enti locali, ) le realtà produttive del territorio e le istituzione preposte al recupero dei detenuti (Tribunali, Servizi Sociali….) 1.3 Consulenza: Offrire consulenza e assistenza alle aziende in materia di assunzione dei soggetti coinvolti ( sgravi fiscali, passerelle istituzionali, agevolazioni…) 2.1. Formazione e tutoraggio per l’imprenditorialità e l’auto-impiego: Formazione specifica, implementando modelli innovativi di pratica professionale e sviluppo di competenze trasversali all’autoimprenditorialità ed all’auto impiego. Individuazione attività e formazione specifica, individuazione di programmi di tutoraggio nel territorio, attuazione laboaratori di pratica, percorsi di affiancamento per la nascita di iniziative imprenditoriali ( in rete con le istituzioni e i servizi già preposti)

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2.2. Tutoraggio lavorativo dei soggetti coinvolti: Realizzazione di un servizio di “presa in carico” di detenuti liberandi o di prossima ammissione alle misure alternative in raccordo con l’area trattamentale interna e con l’area dell’esecuzione penale esterna. Attivazione di un servizio di sostegno e raccordo tra i servizi operanti sul territorio che a diverso titolo si occupano delle persone con problemi di giustizia ed in particolar modo di coloro che presentano caratteristiche di alta criticità personale, famigliare e sociale che mette a rischio la positiva realizzazione dei progetti di inserimento; 2.3. Laboratorio di imprenditorialità: Ricerca azione volta al coinvolgimento di un campione dei soggetti individuati in un programma di formazione imprenditoriale. 3.1. Punto di elaborazione dati: Messa in rete e analisi quanti-qualitativa sui dati relativi alla criminalità e delinquenza da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto. (Tribunale, Forze dell’Ordine,Enti Locali ed ASL…) 3.2 Istituzione di una consulta per la predisposizione di un documento comune sullo stato della Sicurezza e della Legalità nella Provincia del Medio Campidano,con indicazione delle linee prioritarie di intervento. 3.2 Supporto clinico soggetti inseriti nei programmi di reinserimento Strategia: Per la realizzazione delle azioni previste nel progetto è necessario prediligere una logica di integrazione e dialogo fra i diversi attori coinvolti, istituzioni preposte al recupero dei detenuti da una parte, enti locali, imprese e realtà territoriali dall’altra, costruendo collaborazioni e cooperazioni interistituzionali tra gli attori pubblici e privati del territorio. Nello stesso spirito si promuoveranno per il bacino d’utenza interessato esperienze di apprendimento innovativo e non formalizzato coordinando i diversi attori in percorsi di accompagnamento specifici.(laboratori di pratica imprenditoriale, tutoraggio etc etc) Risultati attesi. Aumento grado di occupabilità dei soggetti coinvolti. Attivazione dei soggetti nel reperimento delle informazioni e aumento nelle competenze legate all’imprenditorialità e all’auto-impiego. Sviluppo di uno “spazio” d’incontro tra Mercato del lavoro, Istituzioni e Privati coinvolti nel recupero dei detenuti. Costruzione di una banca dati in rete sugli scenari legati alla micro-criminalità e alla delinquenza nei nuovi territori del Medio Campidano. Valutazione: Valutazione di processo:- Monitoraggio del livello di coinvolgimento dei soggetti alle azioni del progetto, attraverso azioni di verifica in itinere del livello di partecipazione e di soddisfazione dell’utenza rispetto all’esperienza di accompagnamento e di inserimento lavorativo. Valutazione di risultato:- Analisi delle competenze acquisite attraverso azioni di verifica delle abilità personali e professionali. Verifica delle esperienze di inserimento lavorativo attraverso report di valutazione dell’esperienza da parte dell’utenza e del soggetto ospitante

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice

Operazione

Provincia Medio Campidano Erogazione di borse lavoro e prestiti d’onore

H91, H93∗

Asl 6 Sanluri Supporto clinico soggetti inseriti nei programmi di reinserimento

H92, H93

Comuni Medio Campiadno Matching delle risorse H92

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice

Operazione

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice

Operazione

Associazione Darwin ONLUS Tutoraggio lavorativo dei soggetti coinvolti

H92

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

La provincia del Medio Campidano avrà il coordinamento centrale e un periodico monitoraggio di tutte le

attività adottando un metodo di pianificazione integrata con gli altri due partner al fine di sistematizzare un

sistema circolare di interventi.

Organizzazione del Progetto Pilota

La governance del progetto sarà attuata attraverso Organismi di gestione il cui funzionamento avverrà sotto

la responsabilità del capofila la Provincia del Medio Campidano. Opererà secondo il pieno coinvolgimento di

tutti i membri del partenariato e mirerà alla valorizzazione di tutte le competenze operative.

Assemblea del Progetto Pilota

Sarà composta dai rappresentanti delle organizzazioni firmatarie del Patto, dal Coordinatore e dal

Responsabile amministrativo, e presieduta dal Direttore del progetto.

Coordinamento centrale e

monitoraggio

PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO

Inserimenti Lavorativi

ASL 6

Centro Alcologico

Elaborazione dati strutturati

sui fenomeni legati alla

criminalità e delinquenza

nella Provincia del Medio

Campidano.

Associazione Darwin

Consorzio di Comuni

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Avrà compiti di indirizzo, di coordinamento generale del progetto e di valutazione, nonché di programmazione

e verifica economico-finanziaria.

Gruppi-azione

Per ogni azione del progetto verrà costituito un gruppo di lavoro cui prenderanno parte i membri del

partenariato responsabili della singola azione (Provincia, Asl, Consorzio Comuni, Associazione Darwin).

Il Gruppo d lavoro si farà carico della programmazione e della realizzazione della azione, e della promozione

di forme di sinergia con altri Gruppi-azione

Ufficio di Direzione e Coordinamento Amministrativo

Il coordinamento generale e amministrativo del progetto verrà realizzato dall’ente capofila che:

- designerà un Direttore del progetto e un Coordinatore, con funzioni rispettivamente di direzione scientifica e

di coordinamento organizzativo generale, che costituiranno un Ufficio di Direzione

L’Ufficio di Direzione:

- promuoverà il regolare funzionamento degli Organismi del Progetto monitorandone il funzionamento ed

operando attivamente per rimuovere gli eventuali ostacoli alla partecipazione dei diversi soggetti in essi

organismi coinvolti.

-si interfaccierà con i Gruppi-azione per la programmazione e il coordinamento generale delle attività

Il Coordinamento amministrativo verrà realizzato dall’ente capofila attraverso:

un Responsabile amministrativo

una segreteria amministrativa

Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Provincia Medio Campidano

Si impegna nell’esplicazione delle proprie funzioni e delle proprie competenze istituzionali in materia di lavoro e politiche sociali a svolgere un ruolo propulsore, di raccordo e di mediazione nel perseguimento degli obiettivi del progetto integrato.

Nello specifico provvederà a porre in essere tutto quanto necessario per:

1. l’erogazione delle borse per gli inserimenti lavorativi relativi a insultatati e ex detenuti

INDISPENSABILE

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25/10

(pubblicizzazione, orientamento, scelta dei beneficiari, erogazione etc.);

2. erogazione sussidi alle cooperative di tipo b e alle imprese per l’inserimenti lavorativi protetti;

3. erogazione finanziamenti specifici per l’inserimento di ex detenute donne;

4. azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione rivoltelle cooperative e alle imprese

Si impegna inoltre a mettere a disposizione tutti i servizi della Provincia ed in particolare i CSL, i Servizi Sociali.

Associazione Darwin ONLUS

Si impegna a fungere da tramite tra gli enti ed i servizi relativamente all’inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati e a mettere a disposizione le competenze professionali dei propri operatori per gestire le attività di tutoraggio e supervisione dei reinserimenti.

IMPORTANTE

Asl 6

Si impegna a mettere a disposizione le proprie risorse materiali e immateriali e a condividere la propria esperienza nella erogazione di servizi di tipo socio-sanitario rivolte ai soggetti inseriti nel programma di borse lavoro in particolar modo in riferimento ai l’inserimento lavorativo degli alcolisti o con dipendenze patologiche con precedenti penali.

IMPORTANTE

Consorzio Comuni

I comuni hanno un ruolo fondamentale relativamente alla promozione ed animazione del Progetto in tutto il territorio e all’individuazione degli interlocutori privilegiati come destinatari dell’intervento, a tal fine metteranno a disposizione risorse materiali e immateriali (ad esempio equipe esperti in azioni di marketing e di ottimizzazione delle risorse umane) facenti capo ai CESIL (qualora presenti), agli informagiovani e/o ai servizi socio-assistenziali.

I Comuni hanno, inoltre, un ruolo di soggetti attuatori, di monitoraggio delle

IMPORTANTE

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25/11

attività e di valutazione dei risultati.

Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

1) Attivare processi di legalità dei soggetti ex detenuti e indultati grazie a inserimenti/reinserimenti lavorativi, alla creazione o implementazione di servizi e percorsi formativi mirati alla riqualificazione di questi soggetti

INDISPENSABILE

2) Migliorare la possibilità di costruzione di un ambiente familiare improntato su criteri di legalità per i familiari degli ex detenuti e detenuti favorendo il riconoscimento e la valorizzazione delle specificità di ognuno e dando loro una possibilità di reinserimento lavorativo

IMPORTANTE

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo

Provincia di nuova costituzione, il Medio Campidano conta una popolazione totale di 105.400

abitanti (6.46% della popolazione regionale), con densità demografica di 70 abitanti per Km2.

Il Territorio della Provincia del Medio Campidano ha una superficie di 1516.19 Km2 (6.29% del

territorio regionale). In base a quanto stabilito dalla L.R. n. 9 del 12.07.2001, il territorio comprende

28 Comuni.

Nel valutare il contesto connesso alla problematica “sicurezza e legalità” nel mediocampidano si deve

fare uno specifico riferimento alla condizione di occupazione in questo territorio e una valutazione

della offerta di diffusione di programmi di educazione alla legalità ed educazione alla cittadinanza.

Infatti “Sicurezza e legalità” hanno un rapporto diretto e biunivoco con la situazione socio-economica

attraversata dal territorio. Una situazione di forte insicurezza della popolazione, relativa alle persone

o alle cose, è spesso il risultato più evidente del degrado sociale del territorio, della precarietà

economica o di entrambi i fenomeni, che alimentano pratiche di interazione illegali e violente.

Analizzando il tasso di disoccupazione provinciale si osserva che questo si attesta su un valore del

24,6%, una percentuale relativamente distante dalla media regionale pari al 21,7% e che

principalmente interessa la popolazione femminile; di contro il tasso di disoccupazione maschile

risulta pressoché allineato, con uno scarto inferiore ad un punto e mezzo percentuale (18,9%).

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/12

Ciò che colpisce però è che il 76,3% della popolazione residente risulta in condizione non lavorativa,

una percentuale che sale ad oltre il 88% nel caso della popolazione femminile. Si tratta al contempo

di un’area in cui la marcata articolazione del territorio viene confermata dalla presenza di comuni

come Sanluri e Sardara nei quali si registrano alcuni tra i più elevati tassi di attività in ambito

provinciale (pari rispettivamente al 47,1% e 46,0%), preceduti solamente da Villacidro (Area

exmineraria) dove le forze lavoro rappresentano ben il 47,8% dei residenti in età lavorativa. E’

significativo, tuttavia, che nessuna municipalità presenti un tasso di attività femminile superiore al

dato medio regionale.

Altra problematica che va aggredita con forza e con la sinergia di tutte le parti in gioco è il basso

tasso di scolarizzazione accompagnato dalla dispersione scolastica.

Per ciò che concerne la diffusione sistematizzata di programmi di educazione alla legalità ed

educazione alla cittadinanza, non esiste attualmente sul territorio un centro studi polivalente con

competenza specifiche che programmi ed attui connessione tra il sistema dell’istruzione e quello della

formazione professionale e tra istruzione e mondo del lavoro.

Analisi della criminalità

Nel territorio del mediocampidano esiste una realtà rilevante che è quella del disagio giovanile: un

vasto numero di adolescenti e giovani si trova, infatti, fuori dal circuito della socializzazione

istituzionale e vive in contesti culturali inadeguati a sostenere il percorso di inserimento sociale.

Di seguito viene riportata una tabella estratta dai dati del Tribunale dei minori che indica come ci sia

un progressivo aumento della microcriminalità minorile in continua crescita a partire dal 2003.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/13

Come si può osservare dalla tabella si è passati da 77 denunce a minori registrate nel 2003 a 90 nel

2005. Se si considera che nel 2005 le denunce su minori relative alla provincia di Cagliari (tot.

Abitanti N° 543.310) sono state 510, si comprende come il dato relativo alla Provincia del Medio

Campidano sia significativo. Infatti in entrambe le province esiste una denuncia a minore ogni 1000

abitanti (1064 per Cagliari, 1100 per Medio Campidano).

A ciò si aggiungono alcuni problemi derivanti dalla tossicodipendenza e dall’alcolismo che, in

assenza di adeguate politiche di contrasto, forniscono molto spesso una manovalanza ad alcuni

fenomeni illeciti e di microcriminalità.

Si può osservare nelle tabelle successive come ci sia un fiorente mercato dell’illegalità legato allo

spaccio ed al consumo di droga che è diffuso su tutto il territorio provinciale.

In particolare sono evidenziati nella tabella che segue i sequestri di droga divisi per sostanza

d’abuso. Tale dato indica un mercato di diffusione delle sostanze, in particolare Eroina, Hascih e

Marijuana, che diventa attività di sostentamento illegale per alcuni soggetti.

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Sequestri di droga Anno 2005 Medio Campidano

Totale

Cocaina Eroina Estasy Hashish Marijuana ICE Glas

Arbus 0 1 0 2 0 0 4

Furtei 0 1 0 0 1 0 2

Gonnosfa 0 0 0 1 0 0 1

Guasila 0 0 0 1 0 0 1

Guspini 0 6 0 3 0 0 10

S.Gavino 1 1 0 5 0 0 7

Samassi 0 0 0 2 0 0 2

Sanluri 2 0 0 1 0 0 3

Sardara 1 0 0 0 1 0 2

Serramanna 0 1 0 0 1 0 2

Serrenti 0 2 2 1 0 0 5

SGavino 0 2 0 1 0 0 3

Villacid 1 1 0 3 1 0 8

Villamar 0 2 0 0 0 0 2

Totale 5 17 2 20 9 0 52

Residenza degli arrestati per droga Anno 2005

Residenza N Arresti

Furtei 1

Guspini 6

S.Gavino 3

Sanluri 1

Sardara 1

Serraman 4

Serrenti 4

Villacid 4

Villamar 2

Totale 26

B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo

Risorse materiali

Area supporto all’impiego

a. Sono presenti inoltre 12 Informagiovani comunali, 7 CESIL e 2 Centri per

l’impiego.

b. Piccole aziende in espansione

Area forze dell’ordine

Sono presenti due compagnie dell’arma dei Carabinieri: quella di Villacidro e quella di

Sanluri alle quali fanno capo tutti i comandi dei carabinieri presenti nei 28 paesi

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25/15

Risorse immateriali

a. risorse umane settore sociale

Il servizio sociale professionale è presente nei 28 comuni della Provincia ed è di

supporto nella gestione quotidiana delle segnalazione del tribunale dei minori e nella

gestione degli ex carcerati con sussidi e/o borse lavoro quando possibile con

personale sottoindicato:

- Educatori professionali

- Psicologi

- Assistenti sociali

b. risorse umane settore sanitario

Il servizio sociale della Asl dispone del personale sottoindicato per la gestione delle

misure alternative al carcere dei pazienti tossicodipendenti e dei soggetti segnalati dalla

Prefettura

- Assistenti sociali

- Psicologi

- Educatori

2. Area minori e famiglia

Risorse materiali nell’area socio-assistenziale

Servizi di aggregazione e socializzazione

- Centro di aggregazione sociale /ludoteca è presente in n.5 comuni

- Oratori parrochiali

c. interventi sul minore e la famiglia

- Servizio educativo territoriale è attivo in 18 comuni

- Affidi intra/extrafamiliari è attivo in 15 comuni

- Inserimenti minori in struttura è attivo in 9 comuni

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/16

C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo

Le donne residenti nella provincia hanno poche occasioni lavorative e ciò comporta una

loro esclusione dalle dinamiche economiche, soprattutto per quel che concerne alcuni

settori di attività (agricoltura e industria, in particolare). Le loro scarse possibilità di

accesso al mercato del lavoro sono probabilmente anche da collegarsi alla scarsità di

servizi presenti sul territorio, che le costringono a rinunciare alle possibilità di carriera

per prendersi cura della famiglia, e spesso anche degli anziani.

In aggiunta si rileva un tasso di disoccupazione giovanile femminile ben al di sopra della

media regionale. La maggior parte dei comuni presentano dei dati addirittura al di sopra

del 60%, ad esclusione dei comuni di Furtei, Genuri, Lunamatrona, Sanluri e

Villanovaforru.

In particolare non si registra un tasso di criminalità legato al mondo femminile

D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

Le iniziative inserite nel Progetto Integrato di Sviluppo non richiedono una analisi di

sostenibilità ambientale

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/17

E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

Sono presenti in alcuni comuni del territorio dei progetti di reinserimento sociale e/o lavorativo rivolti

ad indultati. Tali progettualità sono sporadiche e isolate.

Inoltre non essendo presenti sul territorio la Prefettura, il Tribunale, la Questura non esistono dati

evidenziati per la sola provincia del Medio Campidano che per questo motivo non ha ne ricerche, ne

studi osservazionali, ne progetti di monitoraggio della attività illegali scorporati da quelli della

Provincia di Cagliari

F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Provincia Medio Campidano

Azioni di indirizzo e programmazione, diffusione territoriale di informazioni sulle attività di erogazione delle borse lavoro, creazione di connessioni tra iniziative di economia sociale e programmi di sviluppo costruzione di accordi e altre forme di collaborazione con imprese sociali necessari alla realizzazione di iniziative di economia sociale,

Risorse professionali impiegate:

- pubblici amministratori

- dirigenti e funzionari

- assistenti sociali

ASL

Azioni di supporto clinico ai soggetti inseriti nei programmi di reinserimento lavorativo (se alcolisti e tossicodipendenti con precedenti legali) costruzione di accordi e altre forme di collaborazione con imprese sociali necessari alla realizzazione di iniziative di economia sociale.

Risorse professionali impiegate:

- dirigenti medici Centro Alcologico

Associazione Darwin ONLUS

Gestione delle azioni riguardanti le attività di tutoraggio delle borse lavoro e gestione del Centro di

ricerca e studio del fenomeno e diffusione della illegalità nel Medio Campidano

Risorse professionali impegnate:psicologi e educatori

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/18

4.2. Analisi SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT

Punti di Forza Punti di Debolezza

Ambito A

− A.1 Territorio di piccole dimensioni e poco

popoloso

Ambito B

− B.1 Presenza di servizi di supporto all’impiego

− B 2 Presenza degli operatori sociali operanti sul

territorio in contatto con i soggetti destinatari

Ambito C

− C.1 Assenza di criminalità femminile

Ambito D

− D.1 Non esiste necessità di analisi di

sostenibilità ambientale

Ambito E

− E.1 Presenze di alcune esperienze di borse

lavoro per indultati

Ambito F

− F.1 Organizzazione e capacità di coordinamento

e realizzazione di progetti dei partner coinvolti

Ambito A

− A.1 Alta disoccupazione

− Forte situazione di marginalità sociale ed

insicurezza per le persone che hanno avuto ed

hanno problemi di giustizia.

Ambito B

− B.1 Mancanza di vertici istituzionali

(Prefettura, Tribunale, Questura)

Ambito C

− C.1 Mancanza di opportunità occupazionali per

le donne

Ambito D

− D.1 Non esiste necessità di analisi di

sostenibilità ambientale

Ambito E

− E.1 Assenza di un sostegno di rete e di attività

progettuali organizzate che supportino il tema

del reinserimento lavorativo per ex carcerati

Ambito F

F.1 Frammentazione e attuale scarsità di

coordinamento tra i diversi enti

Opportunità Rischi

Ambito A

− A.1 Possibilità di costruzione di una serie di

collaborazioni e accordi di programma fra le

realtà sociali e istituzionali preposte

all’inserimento lavorativo

Ambito B

− B.1 Quadro normativo a favore delle azioni per

ex carcerati e indultati

Ambito C

− C.1 Evoluzione dei finanziamenti a favore delle

donne

Ambito D

− D.1 Non esiste necessità di analisi di

sostenibilità ambientale

Ambito E

− E.1 Non sono state rilevate Opportunità

Ambito F

F.1 , Possibilità di individuazione attività e

formazione specifica, individuazione di programmi

di tutoraggio nel territorio, attuazione laboaratori di

pratica, percorsi di affiancamento per la nascita di

iniziative imprenditoriali a favore di ex detenuti

attraverso il lavoro di rete dei partner coinvolti

Ambito A

− A.1 Progressivo aumento criminalità

Ambito B

− B.1 Mercato del lavoro e contesto sociale non

favorevole all’assunzione di ex detenuti

Ambito C

− C.1 Involuzione dei servizi di supporto al lavoro

femminile

Ambito D

− D.1 Non esiste necessità di analisi di

sostenibilità ambientale

Ambito E

− E.1 Difficoltà di ottenere finanziamenti per la

specificità dell’azione

Ambito F

F.1 Non si evidenziano rischi

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/19

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale

Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

Problema 1.1 Frammentazione dei servizi

deputati all’inserimento e reinserimento

lavorativo

Problema 1.2 Difficoltà di accesso ai

percorsi programmati di reinserimento

lavorativo.

Problema 1.3 Scarsa incentivazione e

informazione alle imprese sulle

facilitazioni e le possibilità offerte dall’

inserimento per ex detenuti, indultati e

detenuti ammessi al lavoro esterno

Difficoltà di reinserimento lavorativo dei soggetti con

problemi giudiziari (indultati, ex detenuti)

Problema 1.4 Scarsa formazione

professionale dei detenuti, ex detenuti,

indultati

Problema 2.1Frammentazione e scarsità

di coordinamento nelle conoscenze quali-

quantitative sui soggetti che delinquono

nella Provincia del Medio-Campidano

Crescente aumento

di fenomeni di

delinquenza e

micro-criminalità

nella Provincia del

Medio Campidano

Difficoltà a reperire dati strutturati sui fenomeni legati alla criminalità e delinquenza

nella Provincia del Medio Campidano.

Problema 2.2 Difficoltà a reperire dati

effettivi per i territori del Medio

Campidano.

A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema).

PROBLEMA GENERALE:

Crescente aumento di fenomeni di delinquenza e micro-criminalità nella Provincia del Medio Campidano:

Correlato all’ aumento dei fenomeni di povertà è l’aumento della microminalità. e dei fenomeni ad essa

connessi (consumo di cocaina e psicostimolanti in preoccupante aumento insieme ad alcool, aumento dei reati

per spaccio, rapine, furti e omicidi. Allo spopolamento si aggiunge la difficoltà ad attivare iniziative

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25/20

associazionistiche, l’ insicurezza sociale e la disgregazione delle reti di relazioni tradizionali (famiglia,

comunità)

PROBLEMA 1:

Difficoltà di reinserimento lavorativo dei soggetti con problemi giudiziari (indultati, ex detenuti):

Le risorse e le progettualità specificatamente deputate all’inserimento e reinserimento lavorativo di ex detenuti e

detenuti risultano scarsamente sviluppate.

Problema 1.1:

Frammentazione dei servizi deputati all’inserimento e reinserimento lavorativo:

Notevoli difficoltà nel mettere in rete le diverse istituzioni deputate al recupero di chi ha avuto problemi con la

legge (Tribunali, Servizi Sociali),delle realtà che si occupano di inserimento lavorativo (cesil, nil e Provincia) e il

Mercato del Lavoro stesso. (realtà private, cooperative, aziende …)

Problema 1.2 :

Difficoltà di accesso ai percorsi programmati di reinserimento lavorativo:

Scarsità nel reperire risorse e costruire passerelle che dai percorsi di recupero dei detenuti diventino percorsi di

reinserimento lavorativo, d’incontro con la domanda del Mercato di Lavoro e di riqualificazione e fomazione

professionale.

Problema 1.3 :

Scarsa incentivazione e informazione alle imprese sulle facilitazioni e le possibilità offerte dall’ inserimento

per ex detenuti, indultati e detenuti ammessi al lavoro esterno:

Livelli insufficienti di informazione e incentivi per la promozione di assunzioni, tirocini e passerelle tra detenuti

ed ex detenuti e realtà economiche locali (aziende, enti pubblici etc)

Problema 1.4

Scarsa formazione professionale dei detenuti, ex detenuti e indultati.:

Livelli insufficienti di progetti e programmi volti alla qualificazione e riqualificazione professionale e formativa

dei detenuti ed ex detenuti. Pressoché inesistenti iniziative che promuovano le forme di imprenditorialità e auto-

impiego e l’associazionismo (cooperative di tipo B, consorzi etc.)

PROBLEMA 2:

Difficoltà a reperire dati strutturati sui fenomeni legati alla criminalità e delinquenza nella Provincia del

Medio Campidano: I nuovi territori della Provincia del Medio Campidano hanno vita recentissima come

raggruppamento, scarsamente sviluppato sembra un coordinamento centrale sull’elaborazione di dati e

statistiche relative ai fenomeni di delinquenza e micro-criminalità dell’intero territorio.

Problema 2.1:

Frammentazione e scarsità di coordinamento nelle conoscenze quali-quantitative sui soggetti che delinquono

nella Provincia del Medio-Campidano:

Necessità di un’ elaborazione di dati e statistiche precise per genere, livello sociale ed età, tipologia di reato a

numero di denunce ed arresti che possa essere rappresentativo come dato globale dell’intero territorio della

Provincia del Medio Campidano.

Problema 2.2 :

Difficoltà a reperire dati effettivi per i territori del Medio Campidano:

Data la giovanissima età della Provincia permangono notevoli difficoltà nel distinguere e scorporare dati che

siano rappresentativi dei nuovi territori.

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo

Obiettivo 1.1 Coordinamento dei

servizi deputati all’inserimento e

reinserimento lavorativo

Obiettivo 1.2 Facilità di accesso ai

percorsi programmati di

reinserimento lavorativo.

Obiettivo 1.3 Sviluppo

incentivazione e informazione alle

imprese sulle facilitazioni e le

possibilità offerte dall’ inserimento

per ex detenuti, indultati e detenuti

ammessi al lavoro esterno

Reinserimento lavorativo dei soggetti con problemi giudiziari (indultati, ex

detenuti e detenuti ammessi al lavoro esterno)

Obiettivo 1.4 Formazione

professionale dei detenuti, ex

detenuti, indultati

Obiettivo 2.1Coordinamento nelle

conoscenze quali-quantitative sui

soggetti che delinquono nella

Provincia del Medio-Campidano

Diminuzione dei fenomeni

di delinquenza e micro-

criminalità nella Provincia

del Medio Campidano

Predisposizione di un documento comune sullo stato della Sicurezza e della Legalità nella Provincia del Medio Campidano con indicazione delle linee

prioritarie di intervento.

Obiettivo 2.2 Reperimento ed

elaborazione dati effettivi per i

territori del Medio Campidano.

A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

OBIETTIVO GENERALE:

Diminuzione dei fenomeni di delinquenza e micro-criminalità nella Provincia del Medio Campidano:

La diminuzione dei fenomeni di delinquenza e microcriminalità è fortemente correlata alla diminuzione dei

fenomeni di povertà e delle manifestazioni ad essa connesse ( disoccupazione, spopolamento , insicurezza

sociale e la disgregazione delle reti di relazioni tradizionali come la famiglia e la comunità)

OBIETTIVO SPECIFICO 1:

Reinserimento lavorativo dei soggetti con problemi giudiziari (indultati, ex detenuti):

Attivazione di risorse e progettualità specificatamente deputate all’inserimento e reinserimento lavorativo di ex

detenuti e detenuti .

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25/22

Obiettivo operativo1.1:

Cordinamento dei servizi deputati all’inserimento e reinserimento lavorativo:

Networking fra le diverse istituzioni deputate al recupero di chi ha avuto problemi con la legge (Tribunali,

Servizi Sociali), le realtà che si occupano di inserimento lavorativo (cesil, nil e Provincia) e il Mercato del

Lavoro stesso. (realtà private, cooperative, aziende …)

Obiettivo operativo 1.2 :

Facilità di accesso ai percorsi programmati di reinserimento lavorativo:

Programmi specifici per il reperimento di risorse e costruzione di passerelle che dai percorsi di recupero dei

detenuti diventino percorsi di reinserimento lavorativo, d’incontro con la domanda del Mercato di Lavoro e di

riqualificazione e fomazione professionale.

Obiettivo operativo 1.3 :

Sviluppo incentivazione e informazione alle imprese sulle facilitazioni e le possibilità offerte dall’

inserimento per ex detenuti, indultati e detenuti ammessi al lavoro esterno:

Attività di informazione e incentivi per la promozione di assunzioni, tirocini e passerelle tra detenuti ed ex

detenuti e realtà economiche locali (aziende, enti pubblici etc)

Obiettivo operativo 1.4

Formazione professionale dei detenuti, ex detenuti e indultati.:

Attivazione progetti e programmi volti alla qualificazione e riqualificazione professionale e formativa dei

detenuti ed ex detenuti. Iniziative che promuovano le forme di imprenditorialità e auto-impiego e

l’associazionismo (cooperative di tipo B, consorzi etc.)

OBIETTIVO SPECIFICO 2:

Predisposizione di un documento comune sullo stato della Sicurezza e della Legalità nella Provincia del

Medio Campidano con indicazione delle linee prioritarie di intervento: coordinamento centrale

sull’elaborazione di dati e statistiche relative ai fenomeni di delinquenza e micro-criminalità dell’intero territorio

della Provincia del Medio Campidano.

Obiettivo operativo 2.1:

Coordinamento nelle conoscenze quali-quantitative sui soggetti che delinquono nella Provincia del Medio-

Campidano:

Elaborazione di dati e statistiche precise per genere, livello sociale ed età, tipologia di reato e numero di denunce

ed arresti rappresentativo come dato globale dell’intero territorio della Provincia del Medio Campidano.

.Obiettivo operativo 2.2 :

Reperimento dati effettivi per i territori del Medio Campidano:

Elaborazione dati distinti e che siano rappresentativi dei nuovi territori. E offrano una definizione degli scenari

socio- economici rispetto ai fenomeni di delinquenza e criminalità per territori della Provincia del Medio

Campidan e predisposizione delle linee di intervento.

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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la

Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione

dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei

Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

Sostenere iniziative imprenditoriali

o di supporto alla diffusione della

legalità in aree caratterizzate da

specifiche condizioni di illegalità

che ostacolano i processi di sviluppo

locale.

Reinserimento lavorativo

dei soggetti con problemi

giudiziari (indultati, ex

detenuti)

Realizzare interventi pilota nelle

aree del territorio regionale

maggiormente colpite da fenomeni

criminali

nelle quali è percepibile una

insufficiente sicurezza pubblica.

Elaborazione dati

strutturati sui fenomeni

legati alla criminalità e

delinquenza nella

Provincia del Medio

Campidano.

Il progetto pilota intende realizzare un

dato puntuale che descriva in maniera

esaustiva gli scenari della delinquenza e

cirminalità dei nuovi territori della

Provincia del Medio Campidano, prima

accorpati alla vecchia Provincia di

Cagliari.

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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico N° 1 – Reinserimento lavorativo dei soggetti con problemi giudiziari (indultati, ex

detenuti e detenuti ammessi al lavoro esterno)

Punto di Forza

− B.1 Presenza di servizi di supporto all’impiego

− B 2 Presenza degli operatori sociali operanti sul territorio in contatto con i soggetti destinatari

Strategia di Valorizzazione

Attraverso le strutture organizzative già presenti sul territorio quali cesil, centri per l’impiego e la rete

con i servizi sociali comunali ci sarà la possibilità di erogare borse lavoro per l’inserimento in realtà

lavorative, sussidi per l’attivazione di tirocini di qualificazione e riqualificazione professionale, prestiti

d’onore per lo sviluppo di iniziative imprenditoriali e associazionistiche.

Verrà attivato un Tutoraggio lavorativo dei soggetti coinvolti attraverso la realizzazione di un servizio di

“presa in carico” di detenuti liberandi o di prossima ammissione alle misure alternative in raccordo con

l’area trattamentale interna e con l’area dell’esecuzione penale esterna. Attivazione di un servizio di

sostegno e raccordo tra i servizi operanti sul territorio che a diverso titolo si occupano delle persone

con problemi di giustizia ed in particolar modo di coloro che presentano caratteristiche di alta criticità

personale, famigliare e sociale che mette a rischio la positiva realizzazione dei progetti di inserimento;

Verrà inoltre implementato e sperimentato un Laboratorio di imprenditorialità ovvero una Ricerca

azione volta al coinvolgimento di un campione dei soggetti individuati in un programma di formazione

imprenditoriale

Operazioni: H91, H92, H93∗ Erogazione di borse lavoro e incentivi alle cooperative di tipo b - Formazione e tutoraggio per l’imprenditorialità e l’auto-impiego - Laboratorio di imprenditorialità - Tutoraggio lavorativo dei soggetti coinvolti

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

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Opportunità

N° A.1 Possibilità di costruzione di una serie di collaborazioni e accordi di programma fra le realtà

sociali e istituzionali preposte all’inserimento lavorativo

Strategia di Valorizzazione

Attraverso le forme di collaborazione strutturata tra le realtà sociali e istituzionali preposte

all’inserimento lavorativo sarà possibile effettuare

1. Matching delle risorse: Costruzione di una serie di collaborazioni fra le realtà istituzionali preposte

all’inserimento lavorativo (cesil, nil, provincia, enti locali, ) le realtà produttive del territorio e le

istituzione preposte al recupero dei detenuti (Tribunali, Servizi Sociali….)

2. Consulenza: Offrire consulenza e assistenza alle aziende in materia di assunzione dei soggetti

coinvolti ( sgravi fiscali, passerelle istituzionali, agevolazioni…)

3. Formazione e tutoraggio per l’imprenditorialità e l’auto-impiego: Formazione specifica,

implementando modelli innovativi di pratica professionale e sviluppo di competenze trasversali

all’autoimprenditorialità ed all’auto impiego. Individuazione attività e formazione specifica,

individuazione di programmi di tutoraggio nel territorio, attuazione laboaratori di pratica, percorsi di

affiancamento per la nascita di iniziative imprenditoriali ( in rete con le istituzioni e i servizi già

preposti)

Operazioni: H91, H92, H93∗ Matching delle risorse – Consulenza - Formazione e tutoraggio per l’imprenditorialità e l’auto-impiego

Obiettivo Specifico N° 2 Predisposizione di un documento comune sullo stato della Sicurezza e

della Legalità nella Provincia del Medio Campidano con indicazione delle linee prioritarie di

intervento

Punto di Forza N F.1 Organizzazione e capacità di coordinamento e realizzazione di progetti dei partner coinvolti Strategia di Valorizzazione

Attraverso le competenze di organo sovracomunale la Provincia assumerebbe la presidenza e la

direzione dei lavori, istituendo una consulta del territorio, snella, in grado di sollecitare il contributo dei

comuni sul tema attraverso le seguenti azioni: Punto di elaborazione dati: Messa in rete e analisi

quanti-qualitativa sui dati relativi alla criminalità e delinquenza da parte dei soggetti pubblici e privati

coinvolti nel progetto. (Tribunale, Prefettura, Forze dell’Ordine, Enti Locali ed ASL…)

Operazioni: H91, H92, H93 Reperimento ed elaborazione dati - Punto di elaborazione dati - Opportunità N F.1 , Possibilità di individuazione attività e formazione specifica, individuazione di

programmi di tutoraggio nel territorio, attuazione laboaratori di pratica, percorsi di affiancamento per la

nascita di iniziative imprenditoriali a favore di ex detenuti attraverso il lavoro di rete dei partner

coinvolti

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

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Strategia di valorizzazione La strategia prevista mira ad integrare sinergicamente con una

metodologia definibile “a rete”, con il coinvolgimento di più soggetti, istituzionali e non, che per

funzioni e motivazioni varie sono impegnati sui problemi della legalità, nonché l’attivazione di una

politica di "accordi ed intese" in grado di sviluppare una programmazione interistituzionale anche a

livello locale ed una possibile convergenza e condivisione di obiettivi.

Operazioni H91, H92, H93∗

Istituzione di una consulta per la predisposizione di un documento comune sullo stato della Sicurezza

e della Legalità nella Provincia del Medio Campidano,con indicazione delle linee prioritarie di

intervento.

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

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6.2 Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto

Integrato di Sviluppo.

Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione

Operazione

Numero Titolo

Soggetto

Proponent

e

Titolo

Codice

Operazione

Proposta

Puntual

e /

Sistem

a

Tipologia

Rilevanza

Operazione

1.1.

Coordiname

nto dei

servizi

deputati

all’inserime

nto e

reinserimen

to lavorativo

Provincia

del

Medio

Campidan

o

1.2Matching delle

risorse

H91,

H92,

H93∗

Sistema Azione di

parternariato Indispensabile

1.2.

Facilità di

accesso ai

percorsi

programmat

i di

reinserimen

to lavorativo

Consorzio

dei

Comuni

1.1. Erogazione di

borse lavoro e

incentivi alle

cooperative B

H91,

H92, H93 Sistema

Erogazione di

finanziamenti

a singoli

destinatari

Indispensabile

1.3.

Sviluppo

incentivazio

ne e

informazion

e alle

imprese

sulle

facilitazioni

e le

possibilità

offerte dall’

inserimento

per ex

detenuti,

indultati e

detenuti

ammessi al

lavoro

esterno

Provincia

del Medio

Campidan

o

1.3

l’istituzionalizzazione

di un organo di

ascolto, riflessione e

concertazione sulle

istanze inerenti la

Sicurezza e la

Legalità, con

l’obiettivo di definire

interventi condivisi.

H91,

H92, H93

Puntual

e

Erogazione

di servizi a

singoli

(aziende)

Rilevante

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

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25/28

1.4

Formazione

professional

e dei

detenuti, ex

detenuti e

indultati

Darwin

Onlus

2.1 Formazione e

tutoraggio per

l’imprenditorialità e

l’auto-impiego

2.3 Laboratorio di

imprenditorialità

H91, H92,

H93∗ Puntual

e

Puntual

e

Erogazione

di servizi ai

singoli

Erogazione

di servizi ai

singoli

Indispensabile

Rilevante

2.1

Coordiname

nto nelle

conoscenze

quali-

quantitative

sui soggetti

che

delinquono

nella

Provincia

del Medio-

Campidano

Provincia

del Medio

Campidan

o

3.1. Istituzione di

una consulta per la

predisposizione di un

documento comune

sullo stato della

Sicurezza e della

Legalità nella

Provincia del Medio

Campidano,con

indicazione delle

linee prioritarie di

intervento.

H91, H92, H93

puntuale

Osservazione

e valutazione

del

fenomeno

Indispensabile

2.2

Reperiment

o dati

effettivi per i

territori del

Medio

Campidano

Provincia

del Medio

Campidan

o

Reperimento ed

elaborazione dati

H91, H92, H93

puntuale

Osservazione

e valutazione

del

fenomeno

Importante

6.2. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

∗ I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

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I progetti di reinserimento lavorativo e imprenditorialità per ex detenuti e detenuti devono avere un

occhio di riguardo verso quelle fasce deboli costituite da donne che hanno avuto o hanno problemi

con la giustizia, in modo da potenziare l’efficacia del percorso di recupero e reinserimento e attivarne

appieno le risorse.

6.3. Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Obiettivi ambientali

Codice

Operazione A B C D E

H91, H92, H93 NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

Codice Operazione Contesto di Vita

Accesso al

Mercato

del Lavoro

Situazione

Occupazionale

Partecipazione

alla Creazione di

Attività Socio-

Economiche

H91, H92, H93∗

Incrementare la

qualità della vita

delle donne

detenute ed ex

detenute e delle loro

famiglie attraverso

al qualificazione e

riqualificazione

professionale e

l’inserimento

lavorativo.

Adattamento della

domanda d’offerta

d’impiego, aumento

del livello di

competenze e del

relativo grado di

occupabilità.

Partecipazione a

forme di

imprenditorialità e

auto-impiego

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25/30

Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico

o sociale

Obiettivi ambientali

Codice

Operazione A B C D E

H91, H92,

H93∗

NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO NEUTRO

I protocolli H 91 e H93 sono riferiti ai formulari 8 rispettivamente della Provincia del Medio Campidano e

dell’Azienda USL 6 di Sanluri. Mentre il protocollo H 92 è il formulario 11.

Note (max 2 pagine).

LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTLE RISULTA NEUTRA IN QUANTO SI TRATTA DI

IMPLEMENTARE DEI SERVIZI RIVOLTI ALLA PERSONA E PERTANTO NON ESISTE NESSUN

IMPATTO AMBIENTALE

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25/31

6.4. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

Obiettivo

Generale

Obiettivi

Specifico

Obiettivo

Operativo

Indicatori di

Realizzazione Target Note

Obiettivo 1.1

Cordinamento dei

servizi deputati

all’inserimento e

reinserimento

lavorativo

Definizione e attuazione

del protocollo di intesa

tra Tribunali, Servizi

Sociali), le realtà che

si occupano di

inserimento

lavorativo (cesil, nil e

Provincia) e il

Mercato del Lavoro

stesso. (realtà private,

cooperative, aziende)

Istituzioni

preposte al

recupero di

detenuti, enti

locali e mondo

del lavoro

Obiettivo 1.2 Facilità

di accesso ai percorsi

programmati di

reinserimento

lavorativo.

N° di percorsi attivati Ex detenuti e

detenuti,

indultati

Obiettivo 1.3

Sviluppo

incentivazione e

informazione alle

imprese sulle

facilitazioni e le

possibilità offerte

dall’ inserimento per

ex detenuti, indultati

e detenuti ammessi

al lavoro esterno

N° soggetti inseriti in

imprese

Creazione sistema di

informazione alle

imprese

Mercato del

Lavoro

Note (max 2 pagine).

Vedi tab.12

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25/32

Obiettivo 1.4

Formazione

professionale dei

detenuti, ex detenuti,

indultati

N° soggetti formati

N° percorsi di

formazione attivati

Ex detenuti e

detenuti,

indultati

Obiettivo

2.1Coordinamento

nelle conoscenze

quali-quantitative

sui soggetti che

delinquono nella

Provincia del

Medio-Campidano

Istituzionalizzazione di

un organo di ascolto,

riflessione

Enti locali

Predisposizione di

un documento

comune sullo stato

della Sicurezza e

della Legalità nella

Provincia del

Medio Campidano

con indicazione

delle linee

prioritarie di

intervento.

Obiettivo 2.2

Reperimento ed

elaborazione dati

effettivi per i

territori del Medio

Campidano.

N° dati quantitativi e

qualitativi raccolti

Enti locali

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Codice

Operazione Tipologia di Operazione

Stato della

Progettazione Note

H91, H92,

H93∗ 1.2Matching delle risorse preliminare

H91, H92, H93

1.1. Erogazione di borse lavoro e prestiti d’onore preliminare

H91, H92, H93

1.3 Consulenza preliminare

H91, H92, H93

2.1 Formazione e tutoraggio per

l’imprenditorialità e l’auto-impiego

2.3 Laboratorio di imprenditorialità

preliminare

H91, H92, H93

2.2 Tutoraggio lavorativo dei soggetti coinvolti preliminare

H91, H92, H93

3.1. Punto di elaborazione dati preliminare

H91, H92, H93

3.1 Istituzione di una consulta per la

predisposizione di un documento comune sullo

stato della Sicurezza e della Legalità nella

Provincia del Medio Campidano

preliminare

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Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle

operazioni.

Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione Adempimento Soggetto

Responsabile

Stato

Adempimento

Data di

Conclusione

Prevista

H91, H92, H93∗ Accordi di

programma Provincia In itinere 31/01/2007

Codice Operazione Progettazione Selezione

Soggetto Attuatore Realizzazione Collaudo

H91, H92, H93 15/03/2007 31/03/2007 20/04/2007 30/05/2007

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25/34

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione

dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.

La Provincia rappresenta e promuove gli interessi del territorio negli organismi statali e regionali a cui

ha accesso.

In particolare l’Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie e alla Pubblica Istruzione attiva e valorizza

accordi con i comuni e gli altri enti locali e, più in generale, esperienze associative volte a favorire e

sostenere scelte e azioni nel campo della programmazione, della pianificazione, degli investimenti e

dei servizi di area vasta a scala intercomunale.

L’ottica di collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie e alla Pubblica Istruzione

individua la partecipazione e il metodo della democrazia partecipativa, non soltanto una procedura,

quanto piuttosto un obiettivo stesso, essenziale, per favorire la tanto attesa crescita sociale e culturale

delle comunità che appartengono alla nuova Provincia del Medio Campidano.

Nell’ambito delle proprie competenze, la Provincia del Medio Campidano concorrerà alla realizzazione

di un moderno sistema di Welfare, ponendo la questione sociale al centro delle sue politiche,

lavorando per la prevenzione del disagio, dell’emarginazione e dell’esclusione, in stretto legame con

la Asl, gli altri enti locali (Comuni e Comunità Montane), la cooperazione sociale, il non profit ed il

volontariato, divenendo un vero e proprio “incubatore” e promotore di politiche sociali innovative ed

unitarie su tutto il territorio provinciale.

In questa ottica e in occasione delle nuove normative di legge (L.R. 23 del 23/12/05) sono stati attivati

una serie di servizi intercomunali come i punti unici di prenotazione dei servizi sanitari, sportelli unici

per le imprese, punti di accesso collegati in rete per l’inserimento lavorativo ecc.

Max 1 pagina

NON sono presenti servizi alle comunità locali intercomunali implementati attivati inerenti la

tematica in oggetto

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/35

Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).

Max 1 pagina

NON sono presenti servizi innovativi attivati inerenti la tematica in oggetto

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25/36

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Codice

Operazione Tipologia Titolo Operazione Costo Totale

Contributo

richiesto

H91, H92,

H93∗

Azione di

parternariato

Coordinamento dei servizi

deputati all’inserimento e

reinserimento lavorativo

A carico dei

Soggetti

Pubblici nelle

attività

ordinarie

A carico dei

Soggetti Pubblici

nelle attività

ordinarie

H91, H92, Erogazione di

finanziamenti a

singoli destinatari

Facilità di accesso ai

percorsi programmati di

reinserimento lavorativo

116.000,00 116.000,00

H91, H92,

Erogazione di

servizi a singoli

(aziende)

Sviluppo incentivazione e

informazione alle imprese

sulle facilitazioni e le

possibilità offerte dall’

inserimento per ex detenuti,

indultati e detenuti ammessi

al lavoro esterno

100.000,00 100.000,00

H91, H92,

H93 Erogazione di

servizi ai singoli

Formazione professionale

dei detenuti, ex detenuti e

indultati

Finanziamento

RAS su

Misure

Formazione

Professionale

Specifica

Finanziamento

RAS su Misure

Formazione

Professionale

Specifica

H91, H92, Costi gestione

tutoraggio,

elaborazione dati

ecc.

Osservazione e

valutazione del

fenomeno

Coordinamento nelle

conoscenze quali-

quantitative sui soggetti che

delinquono nella Provincia

del Medio-Campidano

26.000,00 26.000,00

H91, H92, Costi gestione

tutoraggio,

elaborazione dati

ecc.

Osservazione e

valutazione del

Reperimento dati effettivi

per i territori del Medio

Campidano 80.000,00 80.000,00

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

25/37

fenomeno

Totali 322.000,00 322.000,00