autismo premesse primo grado
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LINEE GUIDA PER L’AUTISMO: Premessa, strategie di intervento, indicazioni
operative
Autori:
Carmen Armenio; Maria Gabriella Cannizzaro; Maria Grazia Castiglione; Alessandra Greco;
Barbara Di Quattro; Grazia D’Imprima; Daniela Messina; Sandra Nasca; Sabrina Pagnoni; Daniela
Platania; Carmela Regalbuto; Maria Grazia Salomone; Tiziana Tirendi; Giusy Tumino; Daniela
Vasta.
WORKSHOP su AUTISMO
Università, Scuola, Famiglia Confronto Condivisione Laboratorio
per comprendere e agire meglio nella scuola inclusiva
Complesso edilizio “Le Verginelle” aula 6 - 23 febbaio 2016 ore 15
Tuto
r coord
inato
ri: pro
f G
iovanni S
avia
-pro
f M
assim
o S
ottile
Dipartimento in collaborazione con
di Scienze della Formazione
Corso specializzazione sostegno (Direzione: prof.ssa A . Catalfamo)
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Che cos’è?L’autismo è una sindrome comportamentalecausata da un disordine dello sviluppo,biologicamente determinato, con esordio nei primi3 anni di vita.
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Caratteristiche Compromissioni qualitative del linguaggio
Incapacità o difficoltà a sviluppare reciprocità emotiva
(cecità sociale)Interessi ristretti
Comportamenti stereotipati e ripetitivi
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EpidemiologiaPrevalenza di tutte le forme dello spettro (40-50 casi per 10.000)
Prevalenza della forma classica (10-13 casi per 10.000)
Prevalenza di sesso (3-4 superiore nei maschi)
EziopatogenesiLe cause dell’autismo sono a tutt’oggi sconosciute L’autismo è una patologia con un elevato tasso di ereditarietà e con una significativa concordanza nei gemelli omozigoti.Il rischio di avere un bambino con autismo è 20 volte più elevato rispetto alla popolazione generale se si è già avuto un figlio affetto.
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•Deficit della teoria della mente
•Deficit della coerenza centrale
•Deficit delle funzioni esecutive
Caratteristiche del funzionamento mentale di tipo autistico
(ipotesi interpretative)
Zoom sulla coerenza centrale•Predisposizione cognitiva a focalizzare l’attenzione su dettagli piuttosto che su figure od oggetti nella loro interezza•I soggetti con autismo paiono trarre minor vantaggio da informazioni strutturate e piene di significato che da quelle che ne sono prive (Frith, 1989)•Vengono ricordati meglio gli aspetti formali piuttosto che il contenuto di una storia•Il deficit di coerenza centrale e di teoria della mente possono coesistere indipendentemente nell’autismo, dato che in soggetti con un buon livello intellettivo, i quali superano entrambi i livelli di teoria della mente, si evidenziano difficoltà di coerenza centrale (Frith e Happé, 1994)
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INTERVENTO IN ETÀ PRESCOLARE
PRECOCECURRICULARE
INTENSIVO
INTERVENTI MIRATI ALLO
SVILUPPO DELLE ABILITÀ
Condivisione di affetti Attivare sequenze di interazione socialeCatturare l’attenzione del bambinoArricchire il repertorio comunicativoStimolare giochi di finzioneApprocci educativi strutturatiSviluppo rapporti interpresonali
ETÀ SCOLARE6/7 anni
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Dalla SCUOLA DELL’INFANZIA alla SCUOLA PRIMARIA
(ambiente meno e flessibile) strutturato(ambiente più strutturato ed organizzato
secondo una logica curriculare)
Elementi che emergono in questa fase:•Aspetti temperamentali•Grado di compromissione relazionale•Livello comunicativo•Competenze cognitive•Eventuale presenza di problemi in co-morbidità
ETÀ PRESCOLARE ETÀ SCOLARE
Progetto centrato sul bambino ( ="Far emergere le abilità")
Progetto centrato sulla famiglia e sul contesto ambientale (= non solo ‘’Far emergere le abilità’’ ma anche ‘’utilizzare le abilità per
favorire l’adattamento del soggetto all’ambiente in cui vive’’)
Su COSA agire?
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NPIStrutturazione programma attività
terapeutica/scuola/famiglia
FAMIGLIA destinataria/protagonista
attiva degli interventi proposti dal NPI
SCUOLAambiente in cui si concretizza il progetto
grazie all’interazione con i coetani
SINERGIA
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•ABA Approccio comportamentale
•TEACCH Approccio evolutivo
•CAA Approccio comunicativo
Strategie d’intervento