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Presidente: Dott. Giovanni Mosti ASSEMBLEA ORDINARIA SOCI AIUC Milano, Centro Congressi San Raffaele – Aula Santa Maria 19 settembre 2013 Presidente Dr. Giovanni Mosti Buongiorno. Benvenuti all'assemblea dei soci. Come vedete ci sono quattro punti all'ordine del giorno. Le comunicazioni del Presidente, la presentazione delle modifiche del Regolamento e poi varie ed eventuali, se ne avrete voi da discutere. Mi scuso se ripeterò qui quello che ho già detto stamani durante l'inaugurazione del Congresso. Siccome molti di voi ci saranno stati, ne approfitto per andare velocemente. Sapete tutti che la finalità di un'associazione è quella di fare cultura e formazione. Nel nostro caso a questo si aggiunge l'attività sociale, vista la patologia che trattiamo. La motivazione è ovvia: solo attraverso una buona formazione si può migliorare la qualità del servizio che offriamo ai nostri pazienti. È ovvio che ci deve essere uno scambio culturale e che la patologia va approfondita sotto l'aspetto diagnostico e questo naturalmente vede il Consiglio direttivo fortemente impegnato in questa direzione. Abbiamo gruppi di studio, i documenti di posizionamento li conoscete, l'attività formativa viene svolta attraverso il Congresso nazionale e attraverso convegni educazionali regionali, che sono già stati organizzati in dieci Regioni italiane e si organizzeranno nelle altre; abbiamo un master di primo livello, che è stato appena approvato, università-Aiuc, organizzato in collaborazione con l'Università di Ferrara e San Marino; e la formazione a distanza. I documenti di posizionamento penso li conosciate. La terapia complessiva è stata il primo, nel 2009, poi la terapia farmacologica nel 2010, il trattamento nutrizionale del paziente con ulcere nel 2011, cute e ulcere ischemiche nel 2012 e infine un documento di posizionamento sulle medicazioni è in preparazione. Due importanti supplementari documenti sono stati prodotti proprio quest’anno, proprio perché il percorso diagnostico e terapeutico è stato presentato sotto la presidenza Guarnera nello scorso anno. La Carta dei diritti del malato è stata pubblicata quest'anno e verrà pubblicata su Acta Vulnologica oltre che in forma di poster – che credo abbiate trovato in segreteria. Attualmente è in corso di elaborazione un documento sull'accreditamento dei centri e dei professionisti. Abbiamo anche pensato ad una cartella di raccolta dati, perché se non ci diamo un mezzo omogeneo per raccogliere i dati, non riusciremo mai ad avere dati epidemiologici di una qualche affidabilità, ma dobbiamo sempre affidarci a dati stimati.

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Page 1: ASSEMBLEA ORDINARIA SOCI AIUC...19 settembre 2013 Presidente Dr. Giovanni Mosti Buongiorno. Benvenuti all'assemblea dei soci. ... primariamente Aislec e Corte – e studiare la fattibilità

Presidente: Dott. Giovanni Mosti

ASSEMBLEA ORDINARIA SOCI AIUC

Milano, Centro Congressi San Raffaele – Aula Santa Maria

19 settembre 2013

Presidente Dr. Giovanni Mosti Buongiorno. Benvenuti all'assemblea dei soci. Come vedete ci sono quattro punti all'ordine del giorno. Le comunicazioni del Presidente,

la presentazione delle modifiche del Regolamento e poi varie ed eventuali, se ne avrete voi da discutere.

Mi scuso se ripeterò qui quello che ho già detto stamani durante l'inaugurazione del Congresso. Siccome molti di voi ci saranno stati, ne approfitto per andare velocemente.

Sapete tutti che la finalità di un'associazione è quella di fare cultura e formazione. Nel nostro caso a questo si aggiunge l'attività sociale, vista la patologia che trattiamo. La motivazione è ovvia: solo attraverso una buona formazione si può migliorare la qualità del servizio che offriamo ai nostri pazienti.

È ovvio che ci deve essere uno scambio culturale e che la patologia va approfondita sotto l'aspetto diagnostico e questo naturalmente vede il Consiglio direttivo fortemente impegnato in questa direzione.

Abbiamo gruppi di studio, i documenti di posizionamento li conoscete, l'attività formativa viene svolta attraverso il Congresso nazionale e attraverso convegni educazionali regionali, che sono già stati organizzati in dieci Regioni italiane e si organizzeranno nelle altre; abbiamo un master di primo livello, che è stato appena approvato, università-Aiuc, organizzato in collaborazione con l'Università di Ferrara e San Marino; e la formazione a distanza.

I documenti di posizionamento penso li conosciate. La terapia complessiva è stata il primo, nel 2009, poi la terapia farmacologica nel 2010, il trattamento nutrizionale del paziente con ulcere nel 2011, cute e ulcere ischemiche nel 2012 e infine un documento di posizionamento sulle medicazioni è in preparazione.

Due importanti supplementari documenti sono stati prodotti proprio quest’anno, proprio perché il percorso diagnostico e terapeutico è stato presentato sotto la presidenza Guarnera nello scorso anno.

La Carta dei diritti del malato è stata pubblicata quest'anno e verrà pubblicata su Acta Vulnologica oltre che in forma di poster – che credo abbiate trovato in segreteria.

Attualmente è in corso di elaborazione un documento sull'accreditamento dei centri e dei professionisti.

Abbiamo anche pensato ad una cartella di raccolta dati, perché se non ci diamo un mezzo omogeneo per raccogliere i dati, non riusciremo mai ad avere dati epidemiologici di una qualche affidabilità, ma dobbiamo sempre affidarci a dati stimati.

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Il problema della cartella vulnologica è che spesso si sovrappone ad altre cartelle già in uso, perché ogni centro ospedaliero e i centri territoriali spesso hanno cartelle proprie, quindi si tratterebbe di fare un doppione. Il Consiglio direttivo ieri sera, quindi, ha avanzato una nuova proposta: quella di creare un registro elettronico con pochi dati, una decina di campi, facilmente e velocemente compilabile, dove ognuno di noi può inserire i dati relativi ai propri pazienti e creare una fotografia un po' più precisa di quella che abbiamo finora, dello stato della malattia che noi curiamo, quindi delle ulcere cutanee, in campo nazionale.

Il sito Internet è stato completamente rinnovato. Non lo vedete ancora perché è criptato, nel senso che è in preparazione, però ormai si tratta, probabilmente, di poche settimane e lo vedrete completamente modificato. Il Consiglio direttivo ha intenzione di renderlo molto interattivo, non solo con informazioni concernenti l'associazione e le attività formative, ma anche con forum di discussione, documenti divulgativi e informativi, di modo che esso diventi un centro di comunicazione tra tutti i soci. Ovviamente ognuno è invitato ad aiutarci per migliorarlo. Se ci sono idee per modificarlo, migliorarlo e renderlo il più possibile fruibile, queste sono sempre benvenute.

Le attività regionali quest'anno hanno ricevuto un forte impulso, non soltanto attraverso lo svolgimento dei corsi di formazione che quest'anno sono stati dedicati al documento che abbiamo presentato lo scorso anno, i protocolli diagnostico-terapeutici. Tra l'altro questo documento è stato anche presentato, durante la Presidenza di Giorgio Guarnera, al Parlamento.

Come qualche volta succede, sfortunatamente la parlamentare a cui era stato presentato, della Commissione sanità, che tra l'altro l’aveva accolto con molto favore e aveva anche dato origine a una petizione parlamentare, purtroppo non è stata rieletta e quindi abbiamo perso un interlocutore importante.

Noi comunque abbiamo cercato di divulgare questo documento al massimo livello possibile.

Le attività regionali non si limitano a questi corsi di formazione ma ci sono anche attività in campo sociale. Quest'anno in molte Regioni organizzeremo Ulcer Days, una manifestazione che forse già conoscete, perché Aiuc l'ha già attivata negli anni 2008 e 2011, in una forma un pochino diversa.

In quegli anni accoglievamo i pazienti nei nostri ambulatori, offrendo loro informazione, supporto e diagnosi, in maniera del tutto gratuita. Quest'anno abbiamo pensato di cambiare il format, di renderlo un evento più politico, coinvolgendo, Regione per Regione, i soci locali dell'associazione e le istituzioni politiche e sanitarie, per cercare di sensibilizzare sempre di più in merito a questa patologia.

Per quanto riguarda l'attività sociale, si svolge da quest'anno un progetto che presenteremo assieme al dottor Petrella, con una pagina Facebook e con Twitter, con il nome “Aiuc per il sociale”. Naturalmente queste non sono pagine scientifiche. Nessuno deve andare lì per dire com'è bella una medicazione o come è efficace la terapia compressiva, ma sono dedicate ai pazienti e alle loro problematiche assistenziali, per trovare chi li curi, per trovare un percorso diagnostico corretto, le medicazioni, i materiali di compressione eccetera.

L’obiettivo è creare un movimento importante. L'iniziativa è partita a maggio e abbiamo 150 contatti, quando avremo 15.000 contatti probabilmente questa massa di contatti e di

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denunce di difficoltà assistenziali e di procedure potrebbe avere un impatto importante sulle autorità che governano la sanità.

Sempre nel campo dell'attività sociale, sapete che Aiuc ha sempre avuto, all'interno del Consiglio direttivo, un membro rappresentante dell'associazione degli ammalati. In questo momento il rappresentante dell'associazione degli ammalati è il professor Gioffrè, che purtroppo oggi non è presente per motivi personali, ma Cittadinanza Attiva, di cui il professor Gioffrè è esponente, è un'associazione di malati che si occupa a 360° delle malattie.

Fino ad oggi non c'era un'associazione che si dedicasse specificamente alle problematiche degli ammalati con ulcera. Sono nate, grazie all’iniziativa dei nostri soci, due ulteriori associazioni di malati. Una in Campania, che però sta creando sedi in tutto il territorio, che si chiama Simitu, il cui responsabile è il dottor Nebbioso, e Avuc in Puglia, la cui responsabile è la dottoressa Garrubba.

Aiuc da quest'anno è parte di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Ci è stato promesso un coinvolgimento ogni volta che sarà all'ordine del giorno una problematica riguardante le ulcere cutanee.

Inoltre sono stati stabiliti contatti con i farmacisti ospedalieri e con la Federazione IPASVI per il progetto “Fare di più non significa fare meglio”, un progetto di cui questa mattina ci ha parlato Paolo Cuffaro nel Consiglio direttivo. Sembra un progetto interessante, Aiuc ha dato la piena adesione e vedremo meglio nel tempo di che cosa si tratta.

Infine, un'altra cosa decisa nel Consiglio di stamani: abbiamo ratificato la volontà di procedere insieme alle altre principali società scientifiche italiane che si occupano di lesioni cutanee – primariamente Aislec e Corte – e studiare la fattibilità di una federazione italiana di vulnologia. Siccome l'iniziativa è partita un po' da noi, chiariamo bene che si tratta di una federazione con uno scopo molto limitato. Non ci vuole esser nessuna invasione di campo, nessuna sovrapposizione, nessun tentativo di furto dei soci, ma le nostra società sono accomunate da tre scopi: il riconoscimento della patologia che trattiamo, la rimborsabilità e, se mi consentite, anche il riconoscimento del nostro ruolo, che invece non è riconosciuto per nulla.

Lo Statuto dell'associazione è stato modificato per renderlo più aderente alle mutate condizioni della nostra associazione. Il Regolamento è stato approvato stamani e ora, anche se la cosa è noiosissima, mi corre l'obbligo di farvelo vedere.

Se siete d'accordo, per evitare la noia di leggere ogni pagina, elenchiamo solamente le correzioni.

Tempo fa avevamo pensato, anche a scopo di risparmio, di fissare una sede congressuale per tre anni. È una cosa che non abbiamo mai fatto, ma è sempre stata scritta nel Regolamento. L'abbiamo modificato e la sede congressuale sarà scelto dal Consiglio direttivo, cambiando di anno in anno.

Questo è un ruolo statutario, non è un abuso nel cambio del Regolamento: abbiamo semplicemente inteso adeguare Statuto e Regolamento e quindi il Consiglio direttivo assume in maniera esclusiva le funzioni di Comitato scientifico e organizzativo del Congresso. Nomina il Presidente – o i Presidenti – che deve essere espressione della Regione dove il Congresso si svolge, elabora il programma scientifico di concerto con il Presidente del Congresso, validandone contenuti e partecipazioni.

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Viene istituita la figura del recorder, che sarà il coordinatore del gruppo di lavoro del Consiglio direttivo e farà da interfaccia tra lo stesso Consiglio direttivo e il Presidente del Congresso. Il recorder sarà in carica per almeno tre anni, sarà nominato dal Consiglio direttivo, che lo eleggerà tra i suoi membri.

Al posto del Comitato organizzativo abbiamo il Presidente del Congresso. “Supportare” non più il Comitato organizzativo ma “il Presidente del Congresso”. I patrocini. Questa è una norma che avevamo deliberato in un precedente Consiglio

direttivo e che abbiamo anche regolamentato da un punto di vista formale. Non daremo più patrocini ad eventi formativi, di qualsiasi genere e livello, organizzati da realtà private, singole o associate, anche se riconducibili a iscritti Aiuc, ma daremo il patrocinio soltanto ad eventi formativi congressuali internazionali e nazionali, e a eventi formativi organizzati da istituzioni, come Asl, Ordini professionali, Ministeri, Regioni, Province e Comuni.

Sui Comitati non è cambiato nulla. Abbiamo pensato che la Sezione regionale deve svilupparsi di più. Sappiamo tutti bene –

in questa sala penso ci siano lombardi, campani, siciliani e sardi – che l'organizzazione sanitaria ormai è regionale, non è più un’organizzazione uguale che va dalle Alpi alla Sicilia, è cambiata. La Regione diventa quindi un centro di coordinamento estremamente importante.

Il coordinatore regionale, quando è solo, può non riuscire a fare tutto quello che gli viene chiesto, quindi abbiamo pensato di istituire un Consiglio direttivo regionale, con un numero massimo di componenti, che deve essere pari al numero delle Province di cui è costituita la Regione, e che comunque non deve essere inferiore a tre. Sarà il coordinatore a scegliere i propri collaboratori. Il coordinatore nomina i suoi collaboratori alla prima riunione successiva alla sua nomina. Il Consiglio regionale deve riunirsi almeno tre volte all'anno.

Abbiamo detto che la votazione per il Consigliere regionale viene considerata valida qualsiasi sia il numero dei presenti con diritto di voto, perché devo dire, purtroppo, che almeno finora è esperienza comune che alle votazioni per il responsabile regionale non vanno molte persone.

Anche qui abbiamo uniformato il Regolamento regionale allo Statuto nazionale. Sapete che nello Statuto inizialmente erano ammesse due deleghe per partecipante, ora l'abbiamo portato ad una delega per partecipante, e anche a livello regionale sarà ammessa una delega per partecipante.

Il Coordinatore regionale potrà restare in carica per due anni, rinnovabili per altri due anni, al termine dei quali potrà eventualmente essere nominato quale membro del Consiglio regionale. Non viene cacciato, ma vogliamo utilizzare la sua esperienza, se i colleghi della Regione lo ritengono utile, come membro del Consiglio regionale.

Il Coordinatore regionale è incaricato di organizzare almeno un evento formativo Aiuc all'anno. Questo dev'essere in linea con lo specifico format approvato dal Consiglio direttivo. Gli argomenti saranno definiti durante la riunione dei Coordinatori regionali e inviati al Comitato scientifico Aiuc provider per la definizione del Piano formativo annuale. Nella stessa riunione saranno definite le quote di iscrizione ai corsi, che dovranno avere lo stesso importo su tutto il territorio nazionale, con una chiara distinzione fra socio e non socio Aiuc.

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Qui abbiamo aggiunto “preferibilmente”, non mi pare cambi di molto il senso, comunque “preferibilmente tali eventi non devono avvenire nel mese che precede o che segue il Congresso nazionale”. Ad esempio questa regola non verrà rispettata completamente, proprio perché l'organizzazione di questi corsi è partita in forte ritardo e quindi alcuni di essi si svolgeranno anche in ottobre, che è il mese successivo a quello del Congresso nazionale.

Gli introiti economici pubblici e privati derivanti dall'attività regionale al netto delle spese restano interamente a disposizione delle Sezioni regionali per le loro attività di formazione e informazione. L'associazione non si farà carico di eventuali saldi passivi di eventi organizzati. La gestione economica dei convegni non rientra nelle competenze e nella responsabilità della Tesoreria dell'associazione.

Il Consiglio direttivo può decidere, su proposta del Coordinatore delle attività regionali, di promuovere piani di sponsorizzazione nazionale a sostegno di tutti i corsi di formazione regionali e/o progetti specifici che hanno una chiara articolazione regionale.

Le quote associative non sono cambiate, almeno per quest'anno. Questo è un chiarissimo errore, perché i probiviri non sono candidati al Consiglio direttivo.

L’abbiamo cancellato: i probiviri sono i Presidenti passati, quando cessano la loro funzione di Past president diventano probiviri e quindi c'è un automatismo nel passaggio da Presidente a past president a proboviro.

Modalità di elezione del Presidente: il candidato deve presentare la propria candidatura entro il mese di maggio dal secondo anno di Presidenza in corso. Il Consiglio direttivo valuta l'ammissibilità delle candidature. La votazione avviene durante il Consiglio direttivo che precede il Congresso e l'evento scientifico a carattere nazionale.

Le deleghe. Prima lo Statuto prevedeva che ci fossero due deleghe e ora invece la delega è una sola. Qui abbiamo uniformato Statuto e Regolamento.

Invece che scrivere “la nostra sede” abbiamo scritto “la Segreteria Ecm”. Voglio farvi vedere anche, per chiarezza e per completezza, un problema di cui ci siamo

accorti ieri sera, in una discussione durante il Consiglio direttivo, all’art. 13. Si parla del meccanismo che regola le votazioni. “Tutti i soci, purché in regola con le quote

associative, hanno diritto di voto nelle delibere e hanno diritto a eleggere gli organi di governo dell'associazione. Le elezioni si svolgono con sistema maggioritario a turno unico. Il socio ordinario potrà…” qui c’è scritto “votare e delegare, per iscritto, la partecipazione all'assemblea e l'esercizio del diritto di voto a un altro socio ordinario, per un massimo di una delega per ciascun socio”. Specifica: si intende un voto per il socio delegato più un voto per il socio delegante.

“Il socio delegante deve aver rinnovato l'iscrizione o essersi scritto per la prima volta entro il 31 dicembre dell'anno precedente al Congresso nazionale”.

Abbiamo rilevato ieri sera che qui c'è questo “votare e delegare”, che è un chiaro refuso, perché il senso della frase e tutti i documenti preparatori alla compilazione dello Statuto non prevedevano il “votare”. Se togliete “delegare” e leggete solo votare è chiaro che questa frase non ha senso: “il socio ordinario potrà votare per iscritto – questo mi sembra ovvio – la partecipazione all'assemblea e l'esercizio del diritto di voto a un altro socio ordinario, per un massimo di una delega”. È ovvio che qui c'è un “votare” in più.

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Non possiamo fare questa modifica brutalmente, senza informare l'assemblea. Ci siamo informati anche, con un parere legale, su quello che dobbiamo fare, perché questo è un documento ufficiale. Ci è stato risposto che se l'errore inficia o stravolge il senso di una frase, ovviamente sarebbe necessario il ricorso a un'assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto. Quando si tratta chiaramente di un refuso, penso che qui sia chiaro che si tratta di un refuso, si può modificare senza ricorrere all'assemblea straordinaria.

Queste modifiche devono essere votate. Possiamo passare alla votazione. Intervento fuori microfono, incomprensibile - Presidente: Questo è a discrezione delle Regioni: noi abbiamo detto che ci dev'essere un Consiglio

direttivo regionale e che questo Consiglio direttivo regionale deve essere composto dal Coordinatore, che viene eletto, il quale sceglie i propri collaboratori. Il numero dei collaboratori può avere un numero massimo pari al numero delle Province, se ad esempio in Emilia-Romagna ci sono otto Province il Consiglio direttivo può essere formato dal Coordinatore e da otto Consiglieri, ciascuno per Provincia. Può esserlo.

Intervento fuori microfono, incomprensibile Presidente: Esatto. Sparisce e così c'è la possibilità di coinvolgere un componente della nostra

associazione per ogni Provincia, al massimo. Come minimo ci devono essere tre Consiglieri, più il Coordinatore.

Tra le altre cose, questo è una sorta di input che ci è venuto dai Coordinatori regionali, non l’abbiamo inventato noi.

Intervento fuori microfono, incomprensibile Presidente: “Gli introiti economici pubblici e privati derivanti dalle attività regionali: l'associazione non si

farà carico di eventuali saldi passivi”, parliamo di questo punto? Noi possiamo dire come abbiamo fatto quest’anno e come sarebbe intenzione di

continuare a fare per i prossimi anni. Quest'anno la Segreteria nazionale si è assunta l'onere di pensare alle spese per il provider, quindi non c'è stato nessun carico sulla Regione di questo tipo di spese.

Sapete che quest'anno abbiamo stabilito questa quota corporate proprio per avere la possibilità di organizzare, praticamente a costo zero, questi corsi regionali: è intenzione del Consiglio direttivo proseguire in questo modo anche per i prossimi anni.

Questo significa che, anche se siamo tutte persone ragionevoli e siamo tutti consapevoli del momento difficile che vive la nostra associazione, se il Consigliere del Veneto vuole fare un

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congresso a Cortina, nell'albergo a cinque stelle – a parte non essere lecito – che gli costa € 50.000, Aiuc non si prende carico di questi € 50.000. Deve essere chiaro.

È ovvio che se il Coordinatore regionale ricevo un aiuto dalla Segreteria, che gli paga gli Ecm e gli manda qualcuno per occuparsi dei crediti Ecm, riceve magari localmente delle sponsorizzazioni che può trattenere – come è scritto qui – deve pensare a un saldo che risulti perlomeno in pareggio.

Il costo Ecm quest'anno è stato a carico dell'associazione e noi intendiamo che così sia anche per il futuro.

Intervento Dr. Nasole: Presidente, come giustamente dice la Fanin, nelle Regioni in cui adesso il carico va sulle

Regioni, bisognerebbe esplicitare quale. Il carico economico degli Ecm è consistente e sappiamo quanto. Nelle Regioni in cui organizziamo degli eventi regionali, dove il provider è quello Aiuc, che ha un costo a tutti noto, nelle Regioni in cui dobbiamo fare economie di scala, nelle Regioni in cui siamo noi a provvedere questo, visto che stiamo modificando il Regolamento forse sarebbe il caso che lo si esplicitasse.

Nelle economie di scala quello degli Ecm ormai è il costo più alto. Dovendo fare noi una scelta obbligata, quella di passare sul provider Aiuc – e sappiamo quanto costa – potremmo, per quanto stia cambiando anche dal punto di vista della normativa, appoggiarci ad un provider regionale che ci costa di meno, talvolta non ci costa niente, se lo facciamo fare a un'azienda, e abbiamo risparmiato quei soldi.

Qualora dunque si scelga ancora il provider Aiuc, io credo che bisogna esplicitare nel Regolamento che così è e magari che è Aiuc nazionale a provvedere a questa spesa. Il resto poi ce lo gestiamo noi, compresa eventualmente la segreteria organizzativa, che ha un costo.

L’Aiuc ha un carico economico a mandarci l'hostess da Torino, ma a quel punto noi almeno sappiamo che alle spese di Ecm provvede il nazionale e il resto lo facciamo noi.

Mi associo a Fanin: cosa significa, che eventualmente dobbiamo gestire le minusvalenze, nel momento in cui facciamo i conti?

Presidente: Sul discorso delle minusvalenze penso di essere stato abbastanza chiaro, sul discorso

che Aiuc nazionale si faccia carico delle spese Ecm lo verbalizziamo e penso che lo possiamo approvare, perché è stato così e intendiamo che sia così anche per il prossimo futuro.

Intervento: Vorrei chiedere una cosa circa la limitazione per la votazione dei nuovi iscritti. Sono sorte

alcune situazioni particolari: perché un nuovo iscritto deve essere relativo al 31 dicembre dell'anno precedente e non può essere un iscritto di gennaio o di febbraio e votare ugualmente?

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Presidente: Il meccanismo delle deleghe a un certo momento era diventato un po' perverso e poteva

dare adito al fatto che, nell'anno in cui ci sono le elezioni, ci fossero delle iscrizioni fittizie che servivano semplicemente per avere delle deleghe.

Noi abbiamo cercato di “moralizzare” – anche se è una parola un po' forte –o, meglio, regolamentare il meccanismo delle deroghe e abbiamo pensato che il socio che delega intanto può dare una delega sola, qui vota non può avere due deleghe ma solo una e questo già riduce il pericolo di questo “mercimonio” delle deleghe.

Il secondo limite, che ci sembrava logico, è che colui che delega sia almeno un socio storico dell’Aiuc, proprio per evitare che in agosto si iscrivano 15 persone per dare 15 deleghe per le elezioni. Non ci sembrava un meccanismo molto corretto. Il delegante quindi deve essere iscritto almeno dall'anno precedente.

Intervento: È il votante? Presidente: Il votante si può essere iscritto anche nell'anno in corso purché, come è scritto nella

scheda di iscrizione, la sua iscrizione sia stata poi ratificata dal Consiglio direttivo. Non deve solo aver fatto la domanda ma dev'essere anche stata accettata.

Intervento: Se uno non si è iscritto nel 2011, per motivi personali, non ha rinnovato l’iscrizione, deve

pagare le precedenti rette? Presidente: Purtroppo sì. Votano i soci in regola. Altrimenti uno può essere socio, non paga le quote

per 10 anni, poi decide – visto che il suo amico si è candidato al Consiglio direttivo – che lo vuole andare a votare, paga la quota di quell’anno e vota?

Intervento fuori microfono, incomprensibile Intervento: Vorrei tornare sul discorso sul nuovo Regolamento, della formazione del Consiglio direttivo

regionale. È il Coordinatore più un numero di Consiglieri, mi sembra che si chiamino così… Presidente: Quante Province ci sono in Veneto, sette? Allora puoi essere tu più sette Consiglieri,

quello è il numero massimo.

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Intervento: Faccio un esempio pratico. Io vivo nella Provincia di Verona e posso avere anche il

Consigliere della Provincia di Verona? Presidente: Questo dipende da te, non è definito. Puoi avere un Consigliere per ogni Provincia, perché

è il Coordinatore regionale più un massimo di un Consigliere per ogni Provincia. Intervento: Grazie. Presidente: Se non ci sono altre domande, passiamo alla votazione delle modifiche regolamentari. Intervento Di Salvo: Presidente, noi abbiamo detto durante il CD che il Regolamento si sarebbe cambiato dopo

che si fosse cambiato lo Statuto. Mi sembra che abbiamo votato così in Consiglio direttivo. Presidente: Veramente non si era parlato di cambiamenti dello Statuto. Di Salvo: Abbiamo detto che il Regolamento sarebbe stato approvato dopo aver provveduto agli

adempimenti di legge, o mi sbaglio? Presidente: Abbiamo il verbale di stamattina, l’abbiamo approvato. Di Salvo: Sì, ma c'era la postilla. Presidente: Non c'era nessuna postilla, perché nel frattempo ci siamo informati… Di Salvo: Ragazzi, fate come volete. Presidente: Nel frattempo ci siamo informati su quello Statuto, abbiamo chiamato il commercialista

della nostra associazione, il dottor Spataro, di Catania. Il dottor Spataro ci ha detto: se l'eventuale errore inficia in maniera significativa il significato della frase, è ovvio che ci vuole una modifica dello Statuto, con approvazione dell'assemblea straordinaria. Se questo errore non inficia il

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significato della frase – e mi sembra chiaro che non lo infici – basta comunicarlo all'assemblea e siamo a posto. Domani sul sito ci sarà lo Statuto modificato.

Ce l’ha detto il commercialista della nostra associazione, che tra l'altro è quello che lo ha anche ratificato, un commercialista di Catania che penso tu conosca bene.

Di Salvo: Mentre tu parlavi mi ha chiamato il dottor Spataro e mi ha confermato che lo Statuto

probabilmente va rifatto. Io vi do questa informazione, poi l'assemblea decide. È un’informazione che ho avuto mentre ero seduto lì e ascoltavo la tua relazione.

Presidente: Allora non approviamo il Regolamento. Perdonate per tutto il tempo che vi ho fatto

perdere. Di Salvo: Lo Statuto è una cosa che si deve registrare a termini di legge. Presidente: La registrazione non c'entra niente, è servita solo per il provider Ecm. Il provider ha preso

questo Statuto, quindi non serve per la registrazione. Di Salvo: Non serve per quello, ma comunque è un atto pubblico, va legalizzato in qualche modo. Intervento Fanin: La modifica dello Statuto è sulla parola “votare e delegare”? È illegittimo che un'assemblea

di soci legittimi o non legittimi il Regolamento, perché lo Statuto contiene questa parola? Presidente: Qualsiasi modifica significativa dello Statuto deve passare attraverso un'assemblea

straordinaria. Intervento Fanin: Non sto parlando dello Statuto, parlò della proposta di modifica del Regolamento che ci è

stata presentata adesso. Non necessita che ci sia la modifica dello Statuto? È una domanda che faccio, come socio Aiuc.

Presidente: No, perché non sono neanche collegate.

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Presidente: Dott. Giovanni Mosti

Intervento Fanin: Allora chiedo se l'assemblea è d'accordo di votare le modifiche al Regolamento,

indipendentemente dallo Statuto. Presidente, può chiederlo all'assemblea? Failla ? : Vorrei chiarire il passaggio del commercialista, che forse non è stato ben esplicitato. È stato chiesto al commercialista un parere. Gli si è trasmesso il paragrafo dello Statuto

che andava modificato. Lui ha risposto che se non era una modifica sostanziale bastava una comunicazione all'assemblea, riservandosi di leggere, perché in quel momento non poteva farlo, in un secondo momento il passaggio e di darci una risposta.

Questa risposta me l'ha data adesso, mentre eravamo in assemblea. Il mio parere è questo, non so cosa ne pensiate voi: il Regolamento può comunque essere

approvato, il cambio di Statuto si farà, se si deve fare, successivamente. Petrella ? : Il Regolamento è dettato da un altro articolo dello Statuto, che non è l'articolo preso in

considerazione. Per me il Regolamento si può approvare integralmente. Presidente: Le posizioni devono essere chiare. Per quanto mi riguarda, il Regolamento e lo Statuto non sono connessi per il punto

specifico. Qui è ovvio che si tratta di un refuso e lo correggeremo, se ci vorrà un'assemblea straordinaria lo faremo con un'assemblea straordinaria.

Il Regolamento si occupa di tutt'altro, per cui secondo me il Regolamento, che è stato approvato stamane dal Consiglio direttivo, può essere votato.

Io proporrei di fare due cose. Prima votiamo se secondo voi si può votare il Regolamento. Se, secondo voi, si può votare il regolamento, lo votiamo.

Chi è d’accordo sul votare questo Regolamento? Votazione Abbiamo deciso allora che possiamo votare il Regolamento. Votiamo l'approvazione. Votazione Il Regolamento è approvato. A te la parola, Giacomo. Failla: Grazie Presidente.

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Presidente: Dott. Giovanni Mosti

Rendiconto economico-finanziario 2012. Quando siete entrati avete ricevuto una cartellina con il bilancio. Non rileggerò quello che trovate già scritto nella cartolina, che è la relazione del rendiconto economico-finanziario dell'esercizio chiuso al 31 dicembre.

L’Aiuc è un'associazione che ha realizzato ricavi e proventi inferiori a € 250.000 annui, per cui è stato possibile fare un rendiconto semplificato, quello che andremo adesso ad esaminare.

C'è un’analisi dell'attivo che comporta una disponibilità liquida, di fine esercizio, complessiva per € 56.340, di cui circa € 51.200 sono sul conto corrente bancario, € 3.200 sul conto corrente postale e € 1.900 come saldo attivo di cassa. Il passivo è costituito semplicemente da alcune quote che dobbiamo ancora versare a EWMA per l'anno 2012.

Come sapete una parte dei nostri soci versa anche una quota per l'iscrizione allo EWMA. Le entrate. Nel corso del 2012 c’è un contributo liberale da parte di Actelion

Pharmaceuticals per € 5.000; quote per tasse Ecm per corsi 2012 da Equipe Eventi € 258,22; da Best Congress Company per € 1.807,54; da Asmad per € 258,22; e da CC per corsi che si sono svolti sia nell'ambito del Congresso nazionale di Rimini che in Puglia, per complessivi € 6.455,50; altri tipi di quote per un ammontare di € 230.

Quote associative nel 2012, raccolte: ammontano a € 23.550 e sono ripartite tra quote che sono riferite agli anni pregressi e quote riscosse per l'anno 2012, che corrispondono a € 19.000 circa. Alcune quote sono riferite all'anno 2013, per € 630.

Le uscite. € 280 per spese bancarie; per spese generali, tra cui varie forniture, ma anche costi di eventi formativi e tasse che abbiamo pagato, € 2.636 per tasse e tributi, per forniture varie € 8.113, per eventi formativi € 9.776.

Spese di consulenza. Questa è la consulenza del dottore commercialista che ci assiste: € 7.136. € 19.333 spesi per Consigli direttivi e rimborsi spese di segreteria; € 163 per interessi passivi del conto corrente bancario e postale; e € 450 per quote versate allo EWMA, riguardanti l'anno precedente.

Tutto questo per un totale di entrate di € 38.289 e un totale uscite di € 47.892 e un disavanzo, per l’anno 2012, di € 9.602.

Delle finalità dell'associazione ha già parlato il Presidente, nella sua relazione. Qui è riassunto tutto quello che è stato detto prima sui documenti di posizionamento e sulle varie iniziative, come Ulcer Days.

L'ultima cosa che volevo dire è che la tiratura di Acta Vulnologica è passata, nell'anno 2012, a 2.000 copie ed è stata attivata la procedura per l'indicizzazione.

Qui trovate i dettagli di tutto quello che ho detto prima e credo che adesso dobbiamo chiedere all'assemblea se intende approvare questo bilancio.

Intervento fuori microfono, incomprensibile Failla: Su questo attualmente non ho dati, ve li possiamo far avere. In realtà questi soldi non li

abbiamo mai ricevuti.

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Presidente: Dott. Giovanni Mosti

Chiedo conferma a Germana: se non ricordo male erano piccole quote negli anni scorsi ma non abbiamo mai ricevuto niente e quindi non abbiamo potuto contabilizzarli, non avendoli ricevuti.

Intervento di un Socio: Come, non sono stati ricevuti? Io personalmente l’ho fatto per due anni di seguito. Che

siano stati 10, 50 o 1.000 euro, non lo voglio neanche sapere, dove sono andati a finire? Da qualche parte si sono fermati.

Failla: Secondo me sono nelle casse dello Stato. Intervento: Assolutamente no. L'8 × 1000 non può essere finito nelle casse dello Stato, da qualche

parte devono essere contabilizzati. Forse ho fatto un errore io nella dichiarazione dei redditi, ma non credo perché ho due

commercialisti che mi seguono e non è mai stato trovato nessun errore, quindi l'8 × 1000 deve venire fuori da qualche parte.

Sicuramente è in una voce che non riconosco, ma se lo Stato se li porta via vorrei saperlo, altrimenti d'ora in poi l'8 × 1000 piuttosto me lo tengo in tasca. Se sono da qualche parte devono risultare. Solo per capire. Se si fermano nelle casse dello Stato vorrei veramente saperlo, dato che cominciano due anni prima a fare pubblicità su dove darli.

Failla: Mi riprometto di incaricare il nostro commercialista e di farvi sapere. Nelle nostre casse

non sono arrivati, altrimenti sarebbero stati contabilizzati. In ogni caso mi prendo l'impegno di farvi sapere.

Intervento di un Socio: È un fatto acclarato che lo Stato decurti o trattenga per anni questo genere di versamenti.

Basta consultare la documentazione di uno degli organi di coordinamento delle Onlus e dei non-profit, che si chiama Vita. I report sono almeno annuali e la cosa è corrente.

C'è stato un anno in cui sono stati tagliati, chi li doveva prendere non li ha presi tutti o non tutti quelli che li dovevano prendere li hanno presi. Per altri anni ci sono arretrati di anni e anni sul riversamento. Questa è una cosa nota.

Failla: Grazie. Il fatto acclarato è che l’Aiuc non li abbia ricevuti. Mi impegno a cercare di

sollecitare il commercialista per farci capire. Intervento fuori microfono, incomprensibile

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Intervento: Vorrei fare un’altra domanda al Tesoriere: in quello che hai fatto notare eventualmente ci

sono, rispetto all'ultimo Congresso Aiuc, quello di Rimini, delle voci su minus o plusvalenze, cioè se siamo andati in passivo o in positivo? Fa parte della tua contabilità, oppure no?

Failla: Il Congresso non fa parte della contabilità di Aiuc. Intervento: Perché? Failla: Perché Aiuc si serve di una società per organizzare il Congresso e dà mandato alla

società. La contabilizzazione del Congresso non rientra nella contabilità ordinaria di Aiuc. Presidente: Se non ci sono altre domande, mettiamo in approvazione il bilancio. Votazione L’ultimo punto all’ordine del giorno sono le varie ed eventuali, siamo qui per ascoltare se

qualcuno ha qualcosa da dire, proporre o commentare. Intervento Socio Longobardi: Sarà perché ho una formazione in marketing e comunicazione, però mi interessava il

discorso dell'analisi del nuovo sito Web, della presenza di Aiuc sui social network e così via. Parlo da fedelissimo Aiuc, perché sono socio da dieci anni ci credo, ma se guardo lo

storico negli ultimi due anni non c'è un’attiva capacità di comunicazione della nostra associazione nell'ambito dei media, che oggigiorno sono l'80% del sistema di comunicazione.

Se si fa una banale ricerca, di qualsiasi cosa che riguardi le ulcere, tra i siti che più saltano fuori è molto bravo Petrella, con la riparazione tissutale o il blog del Centro iperbarico. Aislec è attivissima, sono molto bravi su queste cose.

Quando si parte per posizionasi sul Web bisogna fare un'analisi dell'esistente e dopodiché decidere, attraverso dei focus con gli esperti, con le associazioni regionali, dove si vuole puntare. Non basta soltanto commissionare a una ditta esterna una bella pagina Web, ma bisogna decidere quali sono i contenuti che vanno messi dentro, le strategie, i target eccetera.

Avevamo chiuso l’Aiuc di Rimini l'anno scorso, avevamo attivato quella piattaforma sulle ferite che serviva a spingere il Convegno, che fu molto seguita, facendo questo sistema. Avevamo cioè fatto una riunione con tutte le aziende, avevamo capito cosa loro volevano ed eravamo partiti a pianificare quella piattaforma.

Per evitare lo stesso errore, cioè che ci vediamo l'anno prossimo a dire che ci abbiamo provato e che lo rifaremo, visto che c'è stato un anno un po' fallimentare, per quanto riguarda il

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sito Web, vorrei chiedere se adesso esiste una pianificazione del sito Web che abbia ascoltato le aziende e tutti gli altri stakeholder, ovvero le sezioni, gli esperti e i leader, oppure se si è solo detto in Consiglio nazionale di dare i soldi a un'azienda oppure di incaricare un Consigliere di fare nuovamente il progetto.

Quello che voglio sapere è se c'è un piano forte dietro oppure no. Presidente: Io potrei prendere la palla al balzo per chiederti se vuoi essere coinvolto nella

pianificazione del sito Web. Il sito Web è in fieri. Da molti punti di vista è stato completato, ma sicuramente deve

essere implementato e migliorato. Come ho detto durante la mia presentazione, qualsiasi nuova idea è benvenuta.

Se ti proponi di aiutarci, a noi fa molto piacere. Ci farebbe molto piacere che tu ti occuparsi di questo aspetto.

Ci sono altre domande? Non vedo nessuna mano alzata, quindi vi ringrazio per la vostra pazienza, per essere stati qui fino ad ora. Vi auguro un buon lavoro per il prossimo pomeriggio. Grazie.

Il Presidente AIUC Il Segretario AIUC Dr. Giovanni Mosti Paolo Cuffaro