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ARIGNANO Notiziario cli vita parrocchiale O-t-tobre2005 A/(/(IVEDE/(C/~ DONLUCA! Ciao, don Luca. Sei passato come una meteora in mezzo a noi. Non senza lasciare un segno. In pochi mesiti sei fatto voler bene da tutti quelli che in Carignanoti hanno conosciuto. Perlafiducia che accordavi indistintamentea tutti, per la cordialità spontanea espressa nell'incontrocon ogni persona, per la genuinità dei rapporti. Il Signore nei suoi disegni, misteriosi ma sempre ispirati dall'amore, ti ha voluto con sé. Matu rimani con noi: con i ricordi che ci hai lasciato, con il bene che ci haifatto e quello che continui a farci vegliando in preghiera sui tuoi cari e sui giovani che haiamatoe curato. Resta con noi, don Luca! Siamo stati straziati dalla tua improvvisa partenza, maconserviamo ferma speranza di ritrovarci un giorno ... Arrivederci!

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Page 1: ARIGNANO · 2020. 3. 18. · caviaggiava con ilpullman era unafaccenda solosua, di fatto intempo aconfidare, dell'ACR diocesana: ilsuo prete, mauna cosa che r~ sono incustodia dichiliha

ARIGNANONotiziario

cli vitaparrocchiale

O-t-tobre 2005

A/(/(IVEDE/(C/~DONLUCA!

Ciao, don Luca. Sei passato come una meteora inmezzo a noi. Non senza lasciare un segno. Inpochi mesi ti sei fatto voler bene da tutti quelli chein Carignanoti hanno conosciuto. Per la fiduciache accordavi indistintamentea tutti, per lacordialità spontanea espressa nell'incontroconogni persona, per la genuinità dei rapporti. IlSignore nei suoi disegni, misteriosi ma sempreispirati dall'amore, ti ha voluto con sé. Matu rimanicon noi: con i ricordi che ci hai lasciato, con il beneche ci hai fatto e quello che continui a farcivegliando in preghiera sui tuoi cari e sui giovaniche hai amatoe curato.Resta con noi, don Luca! Siamo stati straziati dallatua improvvisa partenza, maconserviamo fermasperanza di ritrovarci un giorno ... Arrivederci!

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\Avere confidando in Gesù

L'improwisa morte di don Luca ha commosso e Dopo aver fatto da seminarista una bellacoinvolto centinaia di persone. " giorno del suo esperienza nella parrocchia di san Cassia-funerale, venerdì 22 luglio scaso, a Rosta si no a Grugliasco, sei stato ordinato prete ilsono ritrovati numerosissimi i sacerdoti e i fedeli 29 maggio 1999 e ha i svolto iI tuo ministeroche lo avevano conosciuto ed apprezzato. come viceparroco presso le comunità d i sanPubblichiamo il ricordo letto all'inizio della cele- Giovanni Maria Vianney in Torino per cinquebrazione da don Giovanni Coccolo e scritto dai anni e d i Carignano per un anno.suoi compagni di corso, apparso anche su «La Hai lavorato con passione e generosità, incon-Voce del Popolo» n. 30 del 31 luglio 2005. trando bambini, giovani, adulti, famiglie e anzia­

ni. Hai conosciuto le gioie, ma anche le fatichedel ministero, come scrivevi al momento dei tuoarrivo a Carignano sul giorna lino parrocchiale:«Credo che nella vita di tutti ci siano momenti diluce e momenti di buio, ma la ricchezza e lapresenza degli altri fanno sì che il buio sia piùfacilmente affrontabile e superabile, e soprattut­to sia solo una parentesi di quella che è la luceperenne e intramontabile della nostra vita, il no­stro amico Gesù».Nel 2000, nominato assistente diocesanodell'Acr, hai creduto nella missione dell'AzioneCattolica di formare un laicato adulto e respon­sabile nella chiesa; l'identico impegno hai dedi­cato al servizio degli Scout sia al Vianney, sia aCarignano. Hai fatto esperienza di quanto il Si­gnore Gesù si sia fidato di te e hai imparato afidarti di Lui.Ed è nel segno di questa fiducia in Gesù, chenoi adesso viviamo in comun ione con te la cele­brazione dell' Eucarestia e facciamo nostro ciòche tu ancora scrivevi sulla tua immaginetta,che oggi è diventata per te pien a realtà: «Lamia gioia è nel Signore».

I preti compagni di corso di don Luca

«Ecco io vengo per fare la tua volontà»(Eb1O,9). Caro Luca con questa frase, che haivoluto mettere sull'immagine ricordodell'ordinazione, hai espresso ciò che avevi nelcuore fin da piccolo. È nella tua famiglia che haisentito la chia mata del Sig nore, grazie all'a moredi papà Carlo e mamma Enza, alla loro fedesemplice e profonda e all'affettuosa complicitàdelle tue sorelle Monica e Silvia. La vita di tutti igiorni in parrocchia, l'esempio di don Tonino, icampi a Santa Chiara con i salesiani hannoconfermato in te iI desiderio di diventare prete.Entrato in seminario hai trovato nuovi amici, daiquali sei stato a pprezzato per tutte le tue qu ali­tà. Ma eri anche famoso per alcuni tratti origina­li, che ci fa piacere ricordare. Le tue capacità dacontorsionista, grazie alle quali assumevi le po­sizioni più strane. Il tuo infallibile metodo di stu­dio, che è diventato mitico: assopirsi in classe,studiare l'indice dei libri e superare brillante­mente gli esami. Inoltre sei sempre stato invidia­to per la tua cordialità semplice, che ti portava adare del tu a tutti, compresi sindaci, vescovi ecardinali.

Don Luca:un Verorrete

Sono stato invitato a parlare d i don Luca.Come prima reazione: un nodo alla gola e duelacrime. Poi uno sguardo alla foto che mi stadavanti sullo scrittoio, e un a spontanea do­manda: "Ma è proprio vero che don Luca ci halasciati in modo così improvviso e tragico?".Faccia mo fatica ad accettare la triste realtà. Indieci mesi d i permanenza fra noi ha conqui-

stato tutti: con il suo simpatico ed aperto sorri­so, con il suo dinamis mo irrefrenabile, con ilsuo zelo esemplare.Ritengo che non fosse capace a dir di "no". Ilsuo criterio era di accontentare tutti, anche arischio di accavallare gli impegni. Ed ecco: lecorse, la macchina quasi sempre in moto. Bi­sognava arrivare a tutti i gruppi (e a Carig nanosono tanti!), ai catechismi, all'oratorio, agli in­contri personali con i giovani, alla presenza

•.. ,.;~-=-----..._:IiiiI~1r""o.. nelle scuole come esperto.E poi: come poteva dimenticare la parroc-

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chia del Vianney, la parrocchia di Grugliasco,l'Acr: a tutte quelle realtà aveva offerto le sueenergie.Capitava qualche flessione nella salu­te con relative soste obbligate. Ma la ripresaera veloce: riteneva impossibilefermarsi.Vi era però un richiamo indispensabile: alleore 19 la sua comparsa in ufficio annunciava:"Vado a pregare i Vespri", e si ritirava in ca­mera. La sua fede gli imponeva questo silen­zio serale per godersi il suo Dio.A tavola lo avevo di fronte: quante volte i no­stri occhi si incontravano in segno di approva­zione e compiacenza. Era il prete anziano cheammirava quello giovane per attingere fre­schezza, semplicità e energie pastorali nuove.Perché don Luca non torna più? Era il nostrovice parroco; era moltonecessario: i giovani loamavano tanto, e lui amava tanto i giovani. Ciconsola la certezza che non lo abbiamo perso.Il suo compito di Vicario parrocchiale continuaa svolgerlo da quella Patria raggiunta, e certoin modopiù efficace.

Don Giovanni Minchiante

Pensare a don Luca oggi è rivivere ogni suogesto, che con semplicità trasmetteva la gioiadel suo ministero: il saluto della pace durante lecelebrazioni delle sante messe, la capacità diascolto a coloro che si avvicinavano, la delica­tezza con cui trattava le persone, il saluto a tuttii gruppi di catechismo che i ragazzi e i fanciullitanto apprezzavano e aspettavano. Alla comu­nità giovanile hai lasciato anche un profondosenso della vita e la consapevolez­za che spenderla per Gesù vale lapena.Sì, don Luca è beato perché la suavoglia di vivere da giovane prete èstata caratterizzata dal suo sorriso,sorriso che scaturiva da un cuorelibero, pulito e gioioso, quindi uncuore che amae si dona a tutti, come dice ilnostro Padre Fondatoredon Adolfo Barberis:«Soltanto i cuori puri e in grazia amano viven­do, camminando, combattendo e trascinandoaltre ed altre animea vivere, camminare,com­battere con noi, maamando!».Chedire davanti al misterodella morte? Non

può andare oltre o tentare spiegazioni. Rin­graziamoperò il Signore per averci permes­so d'incontrare don Luca nel cammino dellanostra vita: è stato poco tempo ma sufficien­te per stimarlo profondamente come sacer­dote e come persona. Ilsuo ministero, lasua mediazione tra Dio e gli uomini l'ha vis­suta in pieno ogniqualvolta con il suo avvici­nare le persone in forma semplice, immedia­

ta e rispettosa, trasmetteva o tra­sportava ad un'altra Presenza.Grazie don Luca perché era in teforte il desidero di lavorare in co­munione: cercavi umilmente colla­borazione e sapevi valorizzare, sti­molare, ringraziare senza pauradel confronto. Sì, con la tua solita

disponibilità sei venuto quaIchevolta a cele­brare la Santa Messa nella nostra cappellae i rapporti fraterni si son rafforzati alla lucedella Parola. Ci siamo trovate bene a condi­videre e a lavorare con te per il regno di Dio.Il tratto è stato corto ma siamo sicure cheora che godi della presenza del Signore: ilrapporto ha preso una dimensione ben piùalta. Grazie.

Suore del Famulato cristiano

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«AMICa G{jIDASACE1WOTE.»~La testimonianza del circoloANSn

disfazione unitamentea collaboratori ed a­nimatori; un numero di bambini e ragazziche ammontava ad oltre 200, tantissimeattività giornaliere ed una festa di chiusuracommovente, perché oltre ai bambini, ra­gazzi, animatori erano seduti ad assistereallo spettacolo genitori, nonni, familiari, e

persone di ogni ceto socia­le.Quanta gioia vedere tantiragazzi al Campo Giochi,quanta gioia vedere che inpochi mesi di permanenzadon Luca era riuscito a far­si voler bene da tutti datutti quelli che insieme allasua mamma, al papà, allesorelle, ai famil iari, a S.E.il cardinal Poletto,Vescoviausiliari, sacerdoti, com­pagni di corso, amici... lopiangono.Risulta difficile non ripeter­si quando si scrivono piùpagine sulla stessa perso­na; sicuramente don Lucaseguirà questi nostri per­corsi, vedrà quanto Luimancaa tutti, mancaan­cor di più perché è andatovia senza preannunciarenulla, senza avvisare, insilenzio, come in silenzioera arrivato.Il Direttivodel CircoloAn­spi - Campo Giochi, insie-mea Soci, amici, frequen­

tatori e conoscenti ringrazia don Luca peril lavoro svolto, per l'impegno profuso co­meamico, guida per i ragazzi e Sacerdote.Don Luca non vogliamo dirTi addio, Ti di­ciamo arrivederci; grazie per quello che haifatto nella nostra Comunità Parrocchialeeper quanto hai dato al Campo Giochi.

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Abbiamo salutato tutti don Luca con la par­tecipazione ai Suoi funerali nella bella citta­dina di Rosta. Non avremmo mai pensato diconoscere questa località confinante con A­vigliana in un modo tanto triste.Nei dieci mesi trascorsi a Carignano,donLuca è stato moItigiorni e molte ore presen­te al Campo Giochi.A volte non lo vede­vamo perché era inmezzo ai ragazzi edai giovani, altre volteci salutava in arrivooppure in uscitasempre cordiale ver­so tutti e sempremoItocontento per lemolteplici attività checonduceva unita­mente agli animatori.Alle riunioni deI Diret­tivo non ha mai pre­senziato, non lo invi­tavamo sapendologià tanto impegnato,tuttavial'informazione giun­geva tramite lo scri­vente o tramite iI par­roco don Giuseppe-Presidente del Circo­loAnspi.DonLuca era pre­sente con i ragazzidel calcio, partecipa­va alle riunioni dellacommissione sporti-va, ciò di cui Maggiore (Responsabile dellosport) era fiero, perché la presenza del sa­cerdote poteva dare moItoai ragazzi diquell'età. Era presente con il gruppo Orato­rio ogni sabato, con gli scout, con tanti, tantialtri.

A nome del DirettivoDoriano Reburdo

Segretario

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Azione Cattolica: ~SAfE.VAASCOLTAKE)JbQuando arrivò la notizia che di vita associativa. Questo era stato il suo stile,don Luca sarebbe venuto a Abbiamo capito subito che nel primo anno: non è arva-Carignanofu una doppia sor- per lui erano più importanti le to con l'idea di imporsi, ma dipresa. Anzitutto perché pen- persone, rispetto alle cose da capire; ha rispettato tutto ciòsavamo che non avremmo far funzionare. che ha trovato, si è fatto ami­mai più avuto un vceparoco Nell'ultimo incontro del consi- co delle persone, ha volutogiovane, e poi perché questo glio di AC, a metà giugno, ab- conoscere. È stata una gran­prete lo conoscevamo bene, biamo parlato a lungo dei gio- de lezione di umiltà, di frater-poiché era stato assistente vani di Carignano, del nostro nità e di saggezza. Si è fidatodiocesano dell'ACR. Di solito, desiderio di capire come an- dei laici, ha investito nelle e­quando errva un prete nuCNOnunciare a loro ilVangelo e di nergie disponibili e ciascunoci si affida alle voci che arri- aiutarli a vivere in pienezza la di noi ha recuperatofiducia.vano dai soliti «rene informa- loro età. Don Luca ci disse Nel frattempo è sempre statoti» per farsi un'idea di che ti- una cosa bella: che da tempo presente, e sapevi di poterpo è. Stavolta, invece, lo sa- avrebbe voluto andare a in- contare su di lui per le cosepevamo bene: era un ottimo contrare i ragazzi che in par- che contano.prete. Una grazia inaspettata rocchia non vengono, tipo Adesso, dopo un anno, siper la nostra parrocchia, in quelli delle famose sentva pronto a dare di più,tutti i sensi. «panchine», ma aspettava dal punto di vista delle propo-Quando con mio figlio Pietro che qualcuno lo accompa- ste. Aveva in testa un turbinee con Francesca Costero an- gnasse. Perché annunciare il di idee, un sacco di progetti indammo al peliegrinaggioAC Vangelo, e presentare un vol- cui impegnare le persone chedi Loreto, un anno fa, don Lu- to di Chiesa accogliente, non aveva accanto. Quelli che haca viaggiava con il pullman era una faccenda solo sua, di fatto in tempo a confidare,dell'ACR diocesana: il suo prete, ma una cosa che r~ sono in custodia di chi li haultimo atto da assistente, an- guarda la comunità, e di cui ricevuti. A tutti noi rimane pe-che se ufficialmente non lo occorre farsi carco insieme. rò, soprattutto, l'aver incon-era più. E da assistente si Perché il giorno che lui non ci trato un uomo di Dio, che co-comportò, con una carica di fosse stato più, avrebbe do- municava la gioia di condivi-fede e di entusiasmo che vuto continuare. dere l'amore ricevuto e ren-dawero lo rendeva speciale: Quando siamo stati due gior- deva credibili le parole di sal-piccoli, grandi e anziani ci ni a Casalpina, a maggio, le vezza lette e commentate du-sentvarro suoi fratelli, per la persone che erano meno abi- rante la messa. Non è poco:semplicità del suo modo di tuate a quel tipo di esperien- è tanto, è tutto ciò che conta.essere che non nascondeva za hanno apprezzato molto la Roberto Falciolala profondità dei suoi senti- sua discrezione, il suomenti e ci invitava a essere non imporre la suadawero pellegrini. Noi lo presenza, e la capaci-guardavamo, ed eravamo ca- tà di una relazione di­richi di attesa, di fiducia, di retta, franca e moltoentusiasmo per le cose che attenta a ciascuno. Isarebbero certamente suc- funerali hanno fattocesse a Carignano. vedere come la suaPoi, abbiamo condiviso con persona abbia unitolui un po' del suo impegno tante situazioni e tantipastorale. In maniera natura- ambienti diversi, per­le ha assunto il ruolo di ass! ché era capace di sta­stente parrocchiale delI'AC, e re ovunque rimanendocon lui al fianco abbiamo vis- se stesso; ti stava vci­suto il ricambio dei responsa- no e ti sosteneva: erabili, iniziando il nuovo triennio molto amato.

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Ciao don, atoiarro deciso di rccr­darti così, raccogliendo i penseri ele emozioni che ci hanno accom­pagnato fil dal ros+o primo incon­tro ...

navi a tutti quelli che incmtravi sul­la tua strada rimarranno semprenel mio cuore.Grazie di tutto Baloo!!"

stre menti.Ciao BALOO!!!"

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DagliScou'b l5ltJonastrada don Luca!

"Grazie per l'entusiasmoche sei"Don Luca, il nosro Baloo anche sempre ruscito a trasmettere a tuttise per poco, scurarrente hai la- noi, dawero ccntaqioso ...sciato un segno il tutti noi. e graze per averci sostenuto daRicordo il tuo viso sempresorrk::len- lassù durante il campo di gruppo,te e la tua dolcezza, l'attenzbne appuntamento che hai sempre rte-alle pccole CCEee il tuo carattere nuto essere fondamentale per latranquillo ma deciso. I tuoi mille im- posslbllità di coroscere megliocapipegni non ti hanno mai impedito di e ragazzi"trascorrere inserre a noi i momentipiù importanti (come ad es. "Don Luca, guidami da lassù nel Ci mancherai don, ma il dolore sil'incontro a Romacon il Papa) e la mio progetto di vta. Ti abb-accio!" smorza perché sappiamocheseitua figura èstata ildispensabile. stato chiamato a percorrereDa te abbiamo imparato moltoe "Grazie per avermi insegnato a un'altra strada tra le braccia delsappiamoche anchese non sarai "non affannarsi" nellavitasecondo buon Dio.più tscarrenteccn noi (e per que- l'esempio e le paroe di Gesù" Ti sautiarro con un "segno di p~sto già ci manchi), la tua presenza sta" sormontato da una croce, si-ci accompagnerà sempre: non solo "Caro Don, reo-do l'uscita di Co. gnWea:"hoconauola mia missio-in ogni attivitàcon i ragazzi, ma an- Ca. delb scorso anno quando ti sei ne, sono tornato alla casa del Pa-che in ogni gbrno della rosfra v~ messo a parlare nel sonno degli dre"ta ... " Atti degli apostoli...graze per averci E stato proprio bello rinnovare la

insegnato, con la tua serrpllctà e il nosra Promessa con te, ciao"Il vivere lavita consermlcità ed tuo entusiasmo, a tenere ilSignore Il gruppo Scout delumiltà, l'allegria e il sorriso che do- sempre nei nosìri cuori e nelle no- "Carignano 1"

"Mi hanno sempre colpito latua serrpllctà e la tua alegria.Come non pensare alle paroledel Vangelo: " Benedetto sei tu,Padre, Signore del cielo e dellaterra, perché ai pccoli hai rivelato imisteri del regno deicieli" (cfr Mt11,25). lo ti reo-cc così, mentrecon i tuoi sandali e il tuozainettocammini con noi e "sorridi e cantianche nelledftcotà

Ci siamo chieste come iniziare a raccontare inostri ricordi di Estate Ragazzi legati a donLuca; ma non è facile parlare di lu i e ricordaresenza che le lacrime non in izino a scenderecopiose.Lo ricordia mo al mattino presto già sorridentee pieno d i energia, quando veniva in cucina amangiucchiare una merend ina; qua ndo, purodiando il tè, per non farci dispiacere, lo habevuto ugualmente ironizzando sul suo sapo­re e ringraziandoci con enfasi.Nella nostra memoria c'è fissa un'immaginedel suo volto sorridente dietro la grata dellafinestra (della cucina), mentre manda un ba­cio e dice: «Grazie, tesoro». A pranzo, poi,non riuscivamo mai a farlo stare seduto: veni­va con noi a servire i bambini. Il suo entusia-

smo e la sua voglia di fare lo spingevano finoin cucina per volerci aiutare a tutti i costi a la­vare terrine e posate.Nel primo pomeriggio, poi controllava con af­fetto e sempre col sorriso sulle labbra lo svol­gimento dei laboratori. Il momento della pre­ghiera fatta con tutti noi, da sempre occasio­ne di un ione e fraternità, con lui assumeva u­no spirito nuovo: era un nuovo modo di pre­gare, coinvolgente, semplice, limpido comeera lui.Quando è sal ito in cielo, davanti a lIa chiesaparrocchiale una maestra ha detto, riferendo­si a lui, che Dio al mattino si sveglia, va ingiardino e raccoglie il suo fiore più bello: lu i e­ra certamente uno di quelli. Andandosene, haportato con sé un pezzo del nostro cuore. Ilsuo sorriso sarà per sempre impresso nellanostra mente.

Le "mamme-cuoche" di Estate Ragazzi

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Un sorriso per tutti, un salutocordiale che esprimeva gioia eserenità. Un comportamentoinsolito, non eravamo abitu atisentire il saluto con un "ciao"affettuoso quasi da stretto fa­miliare. Un saluto buono cheesprimeva voglia di vive­re, di fare, di costruirecon tutti in part icolarecon i giovani speranzeed attese del futuro. Nonmi incontravo soventecon don Luca, quelle po­che volte era semprepiacevole perché nelmassimo rispetto reci­proco accompagnava ilsuo cordiale "ciao" conqualche parola. Un"ciao" che diceva tanto,diceva tutto.Proprio il sabato 16 lu­glio 2005 era rientratodalla setti mana a Susa con iragazzi; essendo il terzo saba­to del mese, a I Campo Giochisi balla il liscio. Don Luca dopoaver parcheggiato il pu Imino èpassato sulla pista esterna, hasalutato tutti i presenti toccan­do a ciascuno la mano, poi av­vicinatosi a me, un affettuosoabbraccio accompagnato da lIeparole: «Doriano ho un pro­gramma da presentarti checomprende molte attività alCampo Giochi specie nellagiornata del sabato fin dal mat­

tino presto, inizio magari adaccennartelo». La mia ri­sposta è stata: «No! no!Abbiamo tempo la prossi­

ma settimana, ci trovia­mo e parlia mo con tuttala calma necessaria».Immediata la replica:«Vorrei iniziare a dirti

qualcosa, magari aspet­tare fino alla prossima

settimana risulta troppo tar-di. .. ». Dopo un istante di silen­zio con una stretta ad entram­be le man i salutava dicendo:«Va bene, hai ragione, è me­glio parlarne con calma prossi­mamente». Concludeva il giro

da Gerardo alla tastiera, con •un abbraccio consegnava le • Grazie Luca per il sorriso che ogni •chiavi del pulmino diligente- • volta hai regalato a chiunquemente parcheggiato assicu- • passava davanti a te... Quelrando che tutto era andato • sorriso ci portiamo nel cuore.bene. Baudo .Domen ica 17 luglio, alle ore12, ci siamo nuovamente in­contrati vicino ai portici d i ca­sa mia in piazza S. Giovanni;nella circostanza mi ha con­fermato: «Doriano, dobbiamotrovarci per organizzare».Chissà quale bel progetto a­veva nel suo cuore e nellasua mente, i suoi disegni era- •no quelli, mentre i disegn i di • Ricordo don Luca sorridente; lo èDio ormai giunti a compimen- • sempre stato e con me porteròto erano altri. In un batter di· sempre il suo sguardo serenociglio ci siamo trovati sgo- • dopo la confessione ai campi ...menti sul sagrato del Duomo • Era sì un prete ma prima di tuttocittadino a leggere increduli il • un amico, un grande amico. Anche.necrologio. • se non è più con me fisicamente,Don Luca ci ha i lasciati molto • lo sarà sempre nei miei pensieri.presto, avevamo ancora tan- • Stefano Stassi :to bisogno di Te!!! Tutto con- •

tinua perché anche nei mo­menti tragici il tempo non siferma. Speriamo che il periodobreve, troppo breve di vita tra­scorso da don Luca nella no­stra comunità sia servito a tuttii giovani e meno giovani e cheil Su o esempio possa conti­nuare, anche non vedendolofisicamente, attraverso le buo­ne azioni d i ciascuno.Ora che sei lassù, don Luca,guarda con lo stesso spirito, lostesso sorriso tutti noi rimastiqua nella tristezza, nello scon­forto con tanta volontà di conti­nuare il lavoro da Te iniziatosicuri che ci guiderai sempresulla giusta strada.Ti saluto dicendo grazie e ciao,caro don Luca.

Doriano Reburdo

"RICORDO così DON lUCA ..."

• Per poter seguire i tuoi passi• bisognerebbe avere la gioia di un• bambino, l'impegno di un• animatore, l'amore di un padre e• l'interesse per i ragazzi come solo •• tu avevi. Sarà difficile, ma ci• proveremo!

333.22.43.xxx •

• Caro don Luca ... Troppopoco• tempo abbiamo trascorso insieme! •• Ma di te resterà uno splendido• ricordo!! Ciao,

Albi Ceru •

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«Un protettore inado»

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Quando mi presentarono don Luca, era per me pocopiù che un nome sentito già da quache parte. Erava­mo nella sala computer del Seminario: non ne ebbialcuna impressione particolare, se non di un pretecordiale ed affabile.Passato qualche mese, giunse la notizia, peraltro deltutto inattesa, che a Carignano era stato nominato unvice parroco: don Luca, proprio quel don Luca. Co­minciammo a lavorare insieme, al sabato ed alla do­menica, là dove era necessario per dare una manoe - per me - per imparare. Fu così che cominciai aconoscerlo meglio, e ad apprezzar­lo. AI sabato sera, prima della Mes­sa, iVespri erano il nostro appunta­mento fisso. Il suo pregare era natu­rale, semplice, di cuore: formalmen­te limpido, affettivamente partecipe,ricco nella sostanza.Dopo quasi un anno, venne poil'esperienza più reca: i campi estivia Susa, tra il giugno e il luglio scorsi.È qui che posso dire di aver cono­sciuto dawero don Luca. Siamo sta­ti a tu per tu, gomito a gomito, perquasi due settimane. L'ho visto alleprese con i ragazzi: affettuoso, pa­terno e complice, così come severoed irremovibile. Ho imparato da luiche il prete, con i ragazzi, deve intervenire senza es­sere una onnipresenza asfissiante; deve essere unpunto di rf'erirrento presente, capace di suscitaresentimenti di fiducia ma pure di stare in disparte, aguardare. E poi - questo non me lo diceva, magliel'ho vistofare - cercava il contatto personale conciascuno, per conoscere le persone, per stargli ac-

canto, per camminare insieme.L'ultimo ricordo che ho di lui è di un uomo e diun prete sereno, contento. Ci lasciammo, il 16luglio, tre giorni prima della sua morte, salu­tandoci al termine del campo estivo delle supe­riori. Ancora quel giorno, mi disse che in monta­gna lui rinasceva. L'aveva ribadito più volte, inquelle settimane. Era pieno di energie e si vede­va. Per questo mi è spiaciuto leggere, su quotidiani discarso valore, dopo la disgrazia che l'ha riportato inseno al Padre, il ritratto di un prete malaticcio, che si

sarebbe inoltrato nelle grotte diRio Martino, sopra Crissolo, senzaattrezzatura, senza le precauzioninecessarie. Sappiamo che non èstato così, sappiamo che don Lu­ca, quel tragico martedì 19 luglio,indossava tuta e scarponi e stavabene.Una fatalità, un incidente di per­corso ce l'ha portato via. La notiziadell'accaduto l'abbiamo rcevutatutti come una doccia fredda. Acaldo, così, la morte di una perso­na cara raggela il sangue nelle ve­de. E ha dell'incredibile. Poi, sep­pur lentamente, si fa strada la re­altà, le emozioni si plasmano su di

essa in maniera più equilibrata. E ci si rende centoche si è perso unfratello nella fede, un sacerdote diCristo, qui, al proprio fianco, ma ci si è acquistati unprotettore in cielo, che non smetterà di voler bene e diassistere con la sua intercessione coloro che ha a­mato fin da questo pellegrinaggio mortale.

Mauro Grosso

"Tutti coloro che erano diventati credenti stavano in­sieme e tenevano ogn i cosa in comune." (At2,44).La nostra fortuna è stata di stare insieme a don

Luca una settimana e mettere in comune conlui il nostro tempo. Un tempo, anche se breve,ricco di preghiera, condivisione, lavoro, gioco,risate, proble mi, discussioni, uscite ... Uniti inquesta famiglia un po' speciale in cui ci consi-

deravamo tutti fratelli quello che ci aiutava ad es­sere più vicini al Padre era don Luca. Ed era

talmente concentrato in questa missione da

dimenticare la stola per celebrare la Messa Co­munitaria dovendo poi ripiegare sulla sciarpaviola di Sole con frangette al fondo!Oltre al "don" abbia mo conosciuto anche"Luca" ... un ragazzo che canticchia "San Salva­dor" cucinando ... mentre i suoi fratelli iniziava­no il pranzo con la preghiera (immaginatevi lerisate!) !Con questo suo spirito ha dato vita, e ci aiuta adame, al brano che da sempre ha ispirato leSettimane Comunitarie: "Ogni giorno tutti insie­me frequentavano il tempio e spezzavano il pa­ne a casa prendendo i pasti con letizia e sempli­cità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia

__,.;~-=-----..._:IiiiI~1r""o.. i tutto il popolo." (At 2,46).I ragazzi della settimana comunitaria

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BOLLETIINO pARROCo-IIALE, SETTEMBRE

Rlprendiamo.-----.. _•.. .• -----,Orario Messe:

nuovo anno pastorale.Dal 2 all'8 ottobre si farà

l'iscrizione dei bambini delcatechismo del primo anno, conorario indicato sui manifesti allaCasa Gesù Maestro, e il primoincontro in Duomo tra bambini,genitori, catechisti con labenedizione del libro di testo il Giorno dei Santisabato 8 ottobre alle ore 15.

La settimana seguenteriprendono gl i incontri per tutti glialtri delle elementari e medie,conservando in linea d i massimaorari e giorni ( giovedì e venerdì)dello scorso anno. Eventuali cambisaranno annunciati a tempo Orario Caritasopportuno.

Anche per i giovani sarannoorganizzati, dopo la metà d i ottobre,incontri di formazione, con riunionisoprattutto al venerdì, quandocontiamo di avere tra noi un giovanesacerdote, destinato dal Vescovoper la gioventù di Carignano, siapure a part-time.

Catechesi, liturgia e carità sonole linee di impegno per una comunitàcristiana, che voglia conservarsiviva. Avendo bisogno di forze nuove, quanti si sentono di dare una mano in queste attività,del Regnod i Dio,si facciano avanti. Nonserve stare alla finestra.

Inserto

con ottobre le varie attività Prefestive: ore 18.30 - Festive: ore 9 - 10.30-del

18.30Messa prefestiva solenne con recita deiVespri -Domenica 2 ottobre Messe secondo orariofestivo

: Messa al Cirnitero alle ore 15 -

Feriali: ore 8 (giovedì ore: 9) - Vespertina. 18.30San Remigio : Triduo in Duomo alle ore 20.30 solo nei giorni

29 e 30 settembre, sabato 10 ottobre alle ore

Giorno dei morti : Messe in Duomo, ore 8 e 18.30 -alle ore 21, recita del Rosario al Campo Giochi

Orario di Ufficio : ore 9 - 11 - ore 18 - 19 Chiuso il mercoledi.il sabato pomeriggio e festivi

Si raccomanda a chi porta vesti ti usati :solo direttamente al centro nell' orario di apertura (giovedìore 15-16)solo vestiti in buon stato per bambini e per giovani (abitisportivi)non si ritirano altri indumenti, in quanto non più richiesti equindi destinati al macero

: giovedì ore lO - 11: distribuzione alimenti eascolto problemi varigiovedì ore 15 - 16 : distribuzione indumenti.

per la crescita

Don Giuseppe

Un notevole interventoè stato fatto sulla Casa San Giovanni: la facciata su viaQuaranta e le due interne sono state restaurate e ridipinte.Gli ospiti dei dodici mini-alloggi sono così rallegrati da unamiglioria che non solo appaga la vista ma rende più sanala casa. I lavori sono stati finanziati in parte con i contributiversati lungo l'anno dagli ospiti, in parte con i fondi dellaParrocchia, che attinge a lasciti ricevuti da benefattori chemorendo si sono ricordati dei poveri della parrocchia. Sicontinua così a sostenere un'opera, di carattere sociale ecaritativo, che è stata inaugurata neI giugno 1973, dalparroco di allora, don Carlo Dolza.

Anche nel vicino caseggiato, ove c'è il Teatro Alfieri, ungruppo di PENSIONATI, con l'aiuto di esperti volontari,hanno cambiato faccia a tutto l'edificio con ilpiastrellamento di parte del cortile, il rifacimento totale del bagno, la tinteggiatura dei muri. Ultimo tocco, cheingentilisce il tutto, la Madonnina d'angolo su elegante pilonetto, quale appare nella foto qui accanto. Unplauso e un ringraziamento a coloro che, con dono di materiali e con la fatica del lavoro, si sono sacrfìcatìper il bene di tutti gli anziani che frequentano in fraternità i locali.

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Prestosarà realizzata la CHIUSURA DEL PORTICATO della CasaGesù Maestro, un'opera a difesa delleintemperie e del freddo che minacciano la conservazionedegli intonaci dell'edificio di notevole valore artistico earchitettonico, rendendo così anche più confortevolel'attesa di genitori e barrbini che frequentano il catechismo.

Nel Duomo, a cura della "Giovani insieme", incollaborazione con il Primo Liceo artistico di Torino, èstato eseguito il restauro dei portali della chiesa e iniziatoquello della Cappella di S.Filippo, come risulta dalla fotoqui accanto.

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50 tlllui dj lJittl mfDJlflQstifttlIl 14maggio di cinquant'anni fa, un numeroso gruppo diCarignanesi si raccolse nel paesino di Vischenel Canavese,dove si trova ilpiccolo convento di Betania del Sacro Cuore,per festeggiare la signorina Domenica Meinardi, che inquel ~giorno, con la sua vestizione, entrava come suora nell' Istituto di ~Betania del S. C. ~E' un ordine di Suore di dausura, fondato dalla Madre Luisa ~Margherita, la grande mistica di Dio Amore Infinito e approvato ~dal Papa Benedetto XV nel 1916. La missione, affidata dal ~Sacro Cuore di Gesù a Madre Luisa Margherita, è stata quella ~di far prendere ai sacerdoti una maggior coscienza del suo ~Amore, perché lo diffondano nel cuore di tutti con la fede, con la ~testimonianza e con la predicazione. .Gesù ha detto: "Voglio che i miei sacerdoti siano seminatori di ~amore". Nella sua vita di silenzio, di preghiera e di nfiratezza, la ~suora di Betania si santifica, si immola, si dona interamente a ~Gesù, per essere con lui vittima di amore, per la santificazione ~di tutti i sacerdoti e per la salvezza di tutte le anime. ~L'Istituto delle Suore di Betania del S.C. fa parte dell'Opera ~dell'Amore Infinito, che raggruppa vari rami, nati in momenti ~diversi, per permettere a qualunque persona di partedpareattivamente al movimento e di viverne lo spirito:• l'alieanza sacerdotale universaie,• l'Istituto delle suore di Betaniadel S.C.,• "la radice nascosta" che alimenta tutta l'Opera, le ~

Amiche e gli Amici di Betania del S.C.,• l'Istituto secolare delle Missionarie dell'Amore Infinito.

Caratteristica comune a tutti i membri dell'Opera è uno spedale ~"Atto di adorazione e donazione a Dio Amore Infinito" che ~impegna: ~a credere nell'Amore; a scoprire l'Amore sempre, in qualsiasi ~evento e momento della storia e della vita personale; a ~rispondere all'Amore con il compimento generoso e gioioso ~della volontà di Dio sempre buona; a sacrificarsi, perché ogni ~sacerdote non abbia timore delle prove, ma cerchi, invece, la ~sua gioia e la sua realizzazione nella salvezza delle anime. ~Suor Domenica ha ricoperto e ricopre tutt'ora cariche di ~responsabilità, quali: Superiora generale dell'Opera; Superiora ~di Betania del S.C. di Vische; Superiora di Betania del S.C. in ~Argentina ed attualmente Superiora di Betania del S.C. in ~Colombia. .Con lei ringraziamo DioAmore Infinito, per tutte le grazie che ha ~concesso in questi dnquant'anni di intenso lavoro e preghiamo ~e le auguriamo che possa continuare ancora a lungo la sua ~opera.

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CAMPI ESTWL' UN'ESPERIENZA STUPENDA

Per descrivere adeguatamente i campi estiviparrocchiali di quest' anno - che hanno coinvolto in treturni oltre 130 ragazzi, dai bimbi della 3a elementare aigiovani della 4a superiore - occorrerebbe un grandespazio, e forse le parole non basterebbero neppure. Inverità, per comprenderne l' esperienza, è sufficienteguardare negli occhi i nostri ragazzi carignanesi percapire quello che realmente essa ha significato perloro! Val la pena richiamarne alcuni spunti.Primo, il luogo. La casa di Villa San Pietro a Susa,almeno sulla carta, non poteva, per la sua altitudine,essere considerata una "Casalpina" di montagna. Einvece si è rivelata una sede ideale: si apriva con ampicortili e prati, completamente a disposizione deiragazzi, campi per pallavolo e calcio ed aree attrezzateanche coperte. Anche i locali mensa e le camerette nonerano male. Il tutto, ha favorito il soggiorno di ragazzi,educatori e ... cuoche! - alle quali ultime vail grazie ditutti, per la consueta collaborazione preziosissima.Secondo, le settimane vissute con animatori e ragazzi:ricche e positive. È s ato molto bello s are con iragazzi, pregare e lavorare con loro. Con il loroimpegno ed i loro sorrisi hanno potuto far dono di unagioia del cuore che solo esperienze come questepossono portare! Anche gli animatori, giovanissimi emolti alle "prime armi", che si sono avvicendati nei treturni, hanno contribuito attivamente a cos.ruire tre beicampi, forse fra i migliori degli ultimi anni. Il climacreato con loro ha consentito di vivere le settimane conuna fluidità che purtroppo ha fatto passare il tempostesso troppo velocemente, intenso , come unapiacevole brezza di vento che in una giornata diprimavera scopre orizzonti lontani.Terzo ed ultimo, la saggia presenza del caro don Luca,che ha saputo ascoltare, vivere accanto a ciascuno. Maicome nelle messe conclusive dei campi la sua presenzaè stata importante in mezzo atutti, ragazzi e animatori,e anche tra i genitori. Ora la sua preghiera aiuterà tuttiad esser forti e consapevoli dell'impegno nelcontinuare ad andare avanti, con lui sempre vicino ...

Arrivederci a tutti, ragazzi e animetori, ancora più numerosi per la prossima estate!I capi-campo: Marco Baudo, Luca Galizia e Mauro Grosso

Una fecleleamica di Betania del SacroCuore.

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Gite, Pellegrinaggi e Soggiorni

CATTOLICA 5 - 15 giugno. Essendo mutata la proprietà dell'albergo a Zadina diCesenatico, per il soggiorno di giugno si è anche cambiata la località, spostando il gruppo aCattolica. Ci ha sorpreso la bellezza della dttà, ricca di sontuosi viali, piazze e fontane,vivamente illuminate la sera, quando il viavai della gente diventa fiumana. L'albergo nelcentrodttà, non lontano dalla spiaggia, ha consentito ai 35 ospiti Carignanesi un tranquillosoggiorno, con tempo dedicato allo spirito (lamessa celebrata in albergo) e lunghi tempi didistensione, con alternanza di bagni in mare e bighellonate per la città, in visita ai negozi,alla ricerca dell'ultimo acquisto, quasi sempre... (in) utile.

TOUR DI SPAGNA - Le attese per un giro così attraente, non sono andate deluse. I 40 partedpanti hanno potutocontemplare la bellezza di innumerevoli monumenti che arricchiscono le dttà della Spagna.Da Monserrat ( impressionanti le montagne rocdose che incombono dall'alto sui palazzi che circondano il celebre

santuario) siamo sces a Murcia, Valenda, Cordova, Siviglia e Granada. Poi siamo risaliti a Toledo e Madrid, perrientrare attraverso Saragozza e Barcellona. Ovunque grandiosità di Cattedrali e palazzi, dove l'incrocio dello stilemoresco con il romano e il gotico, nonché il barocco, offriva alle guide locali l'opportunità di ripercorrere la storiaspagnola, assai travagliata nei secoli, dallinvasione araba. Apprezzata anche la cudna spagnola, con la famosa paella,nonché i vini robusti di un paese caldo.Un caldo paventato da tanti, ma tramutatosi, con piacevole sorpresa, in clima fresco, perfino a Toledo e Madrid, altempo del nostro passaggio: un po' di fortuna (meritata..o no) alla fin fine non guasta!

RICCIONE 5 - 15 settembre. Il tempo instabile su tuttal'Italia, ma spedalmente in Piemonte, ha concesso bellegiornate in Romagna, turbate solo da qualche nube intransito. Tra i 56 presenti al soggiorno i più innamorati delmare han potuto fare il bagno tutti i giorni, magari con un po'di coraggio.Grande amidzia e armonia si sono stabilite tratutti i partedpanti, in maggioranza di Carignano, maprovenienti anche dai paesi vid ni. l.'otf mo trattamento inalbergo e in spiaggia, la vidnanza della chiesa per chivoleva dedicare un momento alla preghiera, la possibilità diuna gita a Loreto, hanno reso piacevole pertutti il soggiorno,conduso con una bella celebrazione di ringraziamento neicortili delillotel, alla vigilia della partenza. Tutti contenti e tuttichi vivrà vedrà!

Che dire di un CampoFamiglia?Molte cose! La voglia di "staccare" e "andare sulmonte"ma anchele difficoltàad organizzarela famiglia, i bagagli, chiuderela casa...e poi ancora... la stradatortuosa:"Ma quandosi arriva?"frignanoi bambini...Forse è meglio lasciarparlareMadre Teresadi Calcutta:"La preghiera è gioia, la preghiera è un raggio dell' amore di Dio, la preghiera èsperanzanella ìèlicità eterna, la preghieraè la fiammaardentedell' amoredi Dio per tee perme",Mi sembra che queste parole ben esprimanociò che abbiamovissuto e sperimentatonel CampoFamigliaaMompellatoil 3 e 4 Settembre,con l'aiuto di Don Lorenzo (delSeminariodi Torino), tema: la preghiera.Siamo stati invitati, direi presi per mano e aiutati a riflettere, confiontarci sullapreghieracomecamminodi maturitàcristianavissuta nel quotidiano.Pregareè una casadiversadal dire le preghiere;pregare" è uno slancio verso Dio" (S.Teresadi GesùBambino),"pregarenon significamolto pensare,ma molto amare" (S.Teresad' Avila), pregare" è l'elevazionedell' anima a Dio e richiestadi ciòdi cui si habisogno" (GiovanniDamasceno),"l'uomo è mendicantedi Dio" (S. Agostino).Quindi pregareè far nascereil dialogo con Dio dalle cose che ci circondano,dai fatticheci capitano, è lodare, ringraziare,chiedere aiuto, domandareperdono, tirare fuoriil megliodi noi stessi...Insomma la preghiera è cercare fortementeuna relazione con Colui che ha già losguardorivolto versodi noi!Certo, ci sono le difficoltàdella preghiera: la distrazione, l'aridità del cuore, il nonsentire niente... ma anche le tentazioni: la mancanza di fèd e (vivere la vitariempiendoladi coseche conDio non c'entrano niente), l'accidia (fusi degli sconti supiccolecose legate alla preghiera,orario,metodo, ìèdeltà quotidiana, ma anche legate

alla vita quotidiana e poco per volta ci sipermette tutto, tanto che male c'è?). Siarrivaa quel grigioreche rendeinsensibili.Ed è allora che occorre rimetterei conpazienza davanti al Signore, riscoprirechela nostra preghieraè una relazione ad unapersona, riconoscereil bisogno di Dio. E'la vigilanzae la sobrietàdel cuore.Molto resterebbeda dire. E' un cammino eun approrondimento che vogliamocontinuare a Carignano, in compagnia dialtre famiglie...Certo è che questa pausa di riflessionecheci ha furtosperimentarela faticama anchela gioia del dialogo e della preghieranellacoppia e nel gruppo, la condivisione deipasti, delle camere, del tempo libero, ilconfronto-scontro nel gioco, l'allegria deibambini e degli adulti, la serenità, nonscompariranno dal nostro cuore e dallanostra mente, ma ci anguriamo diventinocontagiosi!Perchéè sull' amoreche saremogiudicati ed è la carità verso i fratelli lamisura della verapreghiera.Marisa

15 - 17 novembre

TRE GIORNI A SUSA, VILLA SAN PIETRO

Come tutti gli anni per gli anziani, in coppia o singoli,si tiene un ritiro spirituale,

con momenti di preghiera, di riflessione e di fraternitàQuota di partecipazione, con bus per A/R € 100,incluso l'acconto versato in Uff. parr. di € 20.Partenza mart. ore 9 - Ritorno giov. per le ore 16

disposti a ... ripetere il prossimo anno. Il proverbio recita

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Pellegrinaggio all' Abazia di NovalesaIlIO giugno il gruppo "Anna e Simeone" ha chiuso le attività dell'anno 2004-2005 con la gita pellegrinaggio all' abasiadei SS. Pietro e Andrea di Novalesa, una fra le più antiche d'Italia e, per importanza, la seconda dopo Montecassino.Indimenticabile il panomma. Una giornata distensiva, ricca di emozioni di riflessioni e di nuove conoscenze. DonGiovanni ha celebnito la S.Messa, molto partecipata. Non poteva mancare la visita alla Chiesa Parrocchiale di SantoStefano dotata di un ricco patrimonio artistico, tra cui le due colonnine del tabernacolo ed il tronetto, di provenienzacarignanese. "Dulcis infundo": prima di imboccare la strada del ritomo, una capatina a Susa, per una rapida visita alDuomo eper un ultimo caffè... Sentimenti di gratitudine vanno prima Dio, perché tutto si è svolto nel modo migliore, epoi a donGiovanni, perl'infinita pazienzanell'ascoltare e ladisponibilità adaccogliere le richieste di tutti.

Incontro fraterno per la terza età aperto a tutti, promosso dal Gruppo Anna e SimeoneOgni martedì dalle ore14, 30 alle ore16 nei locali dell'Oratorio "Campo Giochi"

Obiettivo dell'anno: avvicinarci ai 100 partecipanti

QUATTRO GIORNI AMISANO

Domenica 29 agosto 2005, ore 7.30,davanti al Campo Giochi: partenza perMisano Adriatico. Salutati il giorno primada don Giuseppe, tanti ragazzi entusiastied accompagnatori allegri erano lì per unapiccola vacanza insieme.Anche quest'anno il programma era di 3giorni sull'Adriatico con tre squadre dicalcio di Carignano con l'aspettativa divincere... almeno partecipare... di sicurodivertirsi.Le squadre raccoglievano ragazzi di etàcompresa tra i 13 e i 18 anni: tuttisimpatici, con tanta voglia di esserci, conun bel sorriso stampato sul viso e tantemonetine nel portafoglio (voi nemmenoimmaginate il numero esagerato dimacchinette e giochini elettronici'rnangiasoldi' che i romagnoli riescono a

concentrare in un solo posto: però si sa,SUVVla... una volta all'anno si puòesagerare!).Hanno giocato, un po' vincendo, un po'perdendo. Loro, i nostri, sempre leali, conspirito sportivo; gli avversari a voltemeno. Questo non ha impedito a tutti igiocatori, allenatori ed accompagnatori digodere per tre giorni di belledimostrazioni di calcio, del sole, del mare,di buona cucina e, perché no, dellemeduse che hanno pizzicato un po' tuttiHo molto apprezzato lo spirito di unionedei calciatori delle tre squadre, il legametra di loro ed ì rispettivi allenatori. Misono sentita soddisfatta dei nostri ragazzi(tutti) quando di fronte a qualche presunta(o certa? ..) scorrettezza di altre squadrehanno incassato il colpo senza diventarearroganti e maleducati.

Hanno dimostrato spmto di gruppo ematurità più di quanto a volte nei genitoricrediamo d'aver insegnato loro.Ancora grazie agli allenatori Angelo Pulli,Mauro Demitri, Claudio Gamna, LucianoRegaldo e Giovanni Arduino. Erano lì perle partite ma avevano i 'nostri' ragazzi: leuscite serotine, i rientri un po' in ritardo,insomma, erano lì ad aspettarli.Gerardo Maggiore e sua moglie? Chedire? L'esperienza di Misano per ilCircolo Anspi di Carignano non sarebbela stessa senza di loro. Sono più cheorganizzatori ed un grazie altrettantospeciale va a loro.Eravamo tutti un po' meno allegri almomento del ritorno. Spero proprio chetutti, con altri nuovi calciatori, si uniscanoa 'quelli di Misano' l'anno prossimo.

DAI RE6ISTRI PARROCCHIALI

UnaMamma

Rinati nel BATTFS IMO MUSCHERI Luca - GABBIO Alessio - MILANIMattia- RINALDI Alessandro -CASALE Giada- ALESSIATOAndrea - TABERNA SofiaMaria - MATTIO Alice - DELL' AMICOFrancesca - GENNERO Karol Carmela­MEINI Giulia - GARAVELLIMatteo - FULGIDO Alessandra - PEfRUZZA Arianna- MARNIGA Matteo - LATORRACAGiovanni - VITALE Asia- TAMIETTI Federico - ALLOERO Virginia - FOCO Andrea - GASTALDIMaria

Sposi nel SIGNORE ZAPPINO Ezio con CHICCO Roberta- FADDA Davide con PINNA Valeria - IANNELLO Fabriziocon D'ELlA Simona- GENONIAndrea con ATZORI Donatella- BOSTICCOLucacon BERUTTO Elisa- FILIPPAPiero conBOIERO Manuela - SINTI Valerio con PALADINI Paola- BARON Mauro con VITALE Silvia- DI NOTO Davide conMARCELLO Tatiana- GIRAUDIAndrea con BORSERO Laura - BOIEROClaudio conPORTIS Cristina- VALLERO Massimocon TORASSA Jessica Anna - SACCO Riccardo con BERNARDOTTO Monica- CRIVELLARI Daniele con ALECI Martina­CAMPICELLI Filippo con GALERATI Gessica - PEJRETTI Maurizio con MEJNARDI Chiara - GARIGLIORoberto conVIGLIONE Luana - ROCCELLO Alessio con SABENA Stefania

IL SIGNORE ha chiamato a sé: BALDUIN Guerino di a. 77- NOVAJRA Piero di a. 43 - GENNERO Domenico di a. 80- BECCHIO Brigida v. MORIONDO di a 87 - CAPELLO Pierino di a. 74- GELORMINI Felice di a 51- MEDAIL Andrea di a.82 - MARGARIA Giovanni di a.73- CUMINATTOGiuseppe di a. 89 - BRUNERO Teresa v. GALEASSO di a. 83 - RE AnnainCRAVERO di a. 65 - TAMAGNONELodovico di a 72- FASANO Candida v.CAMERANO di a. 75-BELLINI Emilia v.BRUSAdi a 85- D'OTO Antonio di a 76 - VAUDAGNALorenzo di a. 73 - SCARAFIOTTI Domenico di a 84 - AGHEMO Guglielmo dia 94- CANAVESIO Luciano di a. 74- BRUSA Irma in BOGLIO di a. 72- FAVARIN Elda v.GALLOdi a. 79- BUSSO Giuseppedi a 77- CESA Angelo di a 77- GIGLI Angelo di a. 81- TABERNA Ortensia in GIACOMETTO di a. 71-LATTUCARiccardo dia 36 - PESCE Antonio di a 65- DEALBERA Giovanni di a. 66 - PERETTO Anna v. BRUSA di a 81- BIGLIOMaria di a. 93-OITANA Francesca vedoBERTELLO di a 82 - FENU Gino di a. 76 - FLORIS Ugo di a. 76- MEYNARDI Rosa vedoROVEI di a.90 - CaulaCaterina ve. DI TOMMASI di a 82- VALINOTTI Gasparedi a.75 - FATTORE Pierino di a 79

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