area progetto 2_c1

50
1 09/03/2015 09/03/2015 IIC IIC 1 1 A.S A.S. 2014/2015 2014/2015 “ECOLANDIA” Istituto Tecnico Industriale Statale Istituto Tecnico Industriale Statale Leonardo da Vinci - Napoli Leonardo da Vinci - Napoli Festa delle Pari Opportunità” Festa delle Pari Opportunità”

Upload: onigino1952

Post on 26-Jul-2015

73 views

Category:

Education


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Area progetto 2_c1

1109/03/20109/03/20155

IICIIC11 A.SA.S. 2014/20152014/2015

“ECOLANDIA”

Istituto Tecnico Industriale Istituto Tecnico Industriale StataleStatale

Leonardo da Vinci - NapoliLeonardo da Vinci - Napoli

““Festa delle Pari Festa delle Pari Opportunità”Opportunità”

Page 2: Area progetto 2_c1

22

20152015Anno Internazionale della luceAnno Internazionale della luce

ITALIANOITALIANO

Page 3: Area progetto 2_c1

33

20152015Anno Internazionale della luceAnno Internazionale della luce

• L'assemblea generale delle L'assemblea generale delle nazioni unite ha proclamato il nazioni unite ha proclamato il 2015 anno internazionale 2015 anno internazionale della luce.della luce.

• Lo scopo è sensibilizzare Lo scopo è sensibilizzare sull'essenzialità della luce sull'essenzialità della luce come fonte di energia, nello come fonte di energia, nello sviluppo dell'istruzione, nelle sviluppo dell'istruzione, nelle telecomunicazioni, nella telecomunicazioni, nella salute e nell'agricoltura e di salute e nell'agricoltura e di conseguenza promuovere la conseguenza promuovere la ricerca in materia di nuove ricerca in materia di nuove tecnologie.tecnologie.

Page 4: Area progetto 2_c1

44

2015: Anno Internazionale Della Luce2015: Anno Internazionale Della Luce

• L'anno internazionale della L'anno internazionale della luce rappresenta per l'Onu un luce rappresenta per l'Onu un contributo al raggiungimento contributo al raggiungimento degli obiettivi dell'Unesco degli obiettivi dell'Unesco riguardanti il rafforzamento riguardanti il rafforzamento delle nuove tecnologie a delle nuove tecnologie a supporto dello sviluppo supporto dello sviluppo sostenibile e dell'eliminazione sostenibile e dell'eliminazione della povertà.della povertà.

• Come l'acqua o il cibo, anche Come l'acqua o il cibo, anche la luce è un bene di prima la luce è un bene di prima necessità.necessità.

Page 5: Area progetto 2_c1

55

2015: Anno Internazionale Della Luce2015: Anno Internazionale Della Luce• Gli obiettivi da raggiungere con Gli obiettivi da raggiungere con

l'iniziativa dell‘International l'iniziativa dell‘International YearYear ofof LightLight 2015 sono: 2015 sono:

promuovere le tecnologie della promuovere le tecnologie della luce per un miglioramento della luce per un miglioramento della qualità della vita, sia nei paesi qualità della vita, sia nei paesi sviluppati che quelli in via di sviluppati che quelli in via di svilupposviluppo

ridurre l'inquinamento luminoso e ridurre l'inquinamento luminoso e lo spreco di energia lo spreco di energia

promuovere lo sviluppo promuovere lo sviluppo sostenibile.sostenibile.

Page 6: Area progetto 2_c1

ECOLANDIA

STORIA

Page 7: Area progetto 2_c1

ECOLANDIA

• La salvaguardia dell’ambiente è una responsabilità individuale e collettiva a cui non possiamo sottrarci.

• Per questo, adesso, è più che mai necessario impegnarsi realmente per proteggere il nostro pianeta

Page 8: Area progetto 2_c1

Progettazione

Il progetto Ecolandia è stato promosso dal comune di Napoli con lo scopo di realizzare l'educazione ambientale.

Il miglioramento della qualità ambientale richiede, oltre ad interventi strutturali e ad una migliore gestione del territorio, anche che noi cittadini siamo consapevoli del complesso rapporto uomo-ambiente e di come questo rapporto sia oggi diventato problematico, incrinando quell’equilibrio che ha garantito fino ad ora la sopravvivenza della specie umana.

Page 9: Area progetto 2_c1

CAMBIARE

Cambiare comportamenti e dare consapevolezza dei problemi del mondo attuale, fornire le competenze per comprendere la complessità delle relazioni uomo-ambiente non è cosa facile.

Ecco perché le iniziative di educazione ambientale possono essere efficaci solo se non sono effimere e superficiali.

Con Ecolandia si è realizzata un’interessante sinergia tra Amministrazione Comunale, Azienda Sanitaria Locale, associazioni ambientaliste e terzomondiste e mondo della Scuola, realizzando buoni frutti.

Page 10: Area progetto 2_c1

Nel Progetto sono stati coinvolti quasi 4.000 ragazzi, per un intero anno scolastico, hanno studiato l’ambiente partendo dalla realtà in cui vivono , indagando le sue risorse e i suoi problemi, analizzando le cause e le conseguenze del degrado ambientale, imparando a formulare ipotesi d’intervento che tengano conto della complessità dei problemi ambientali, impegnandosi inoltre nella difesa attiva dell’ambiente e nella promozione della qualità della vita.

CONSEGUENZE

Page 11: Area progetto 2_c1

Ciclo della materia e dei rifiuti

CHIMICA

Page 12: Area progetto 2_c1

ITIS “Leonardo da Vinci” - NapoliArea di progetto

2 C1

Page 13: Area progetto 2_c1

I Rifiuti e il Ciclo della Materia

“In natura nulla si crea e nulla si distrugge”

Page 14: Area progetto 2_c1

Mendeleev

Page 15: Area progetto 2_c1

Fotosintesi Clorofilliana

Page 16: Area progetto 2_c1

ORGANICAZIONESostanze inorganiche Sostanze organiche

MINERALIZZAZIONE

Page 17: Area progetto 2_c1

Decomposizione

Page 18: Area progetto 2_c1

Inquinamento

Page 19: Area progetto 2_c1

Rifiuti Organici e Inorganici

Page 20: Area progetto 2_c1

Rifiuti che sporcano ma non inquinano

Page 21: Area progetto 2_c1

Rifiuti che inquinano ma non sporcano

Page 22: Area progetto 2_c1

Raccolta Differenziata

Page 23: Area progetto 2_c1

I CAPOLUOGHI –  Per  13 capoluoghi  (Pordenone,  Novara, Carbonia,  Verbania, Salerno, Avellino,  Nuoro,  Belluno,  Oristano, Asti, Rovigo  e  Trento)  è  stato  già �superato  l’obiettivo  del  60% di differenziata  (da  raggiungere,  per legge,  entro  il  31  dicembre 2011). Sono,  invece,  34  quelli  oltre  il  50%. Ma  c’è  anche  chi non  raggiunge  la soglia del 10% di differenziata come, per esempio,  Enna  all’1,2%,  Siracusa al  3,  Messina  al  5,3,  Isernia all’8, Agrigento  all’8,4,  Taranto  all’8,7, Foggia  al  9, Catanzaro  al  9,4  e  Vibo Valentia al 9,8.

Page 24: Area progetto 2_c1

IL CASO NAPOLI - A  Napoli  la  raccolta  differenziata non  arriva  al  18%, mentre gli altri comuni capoluogo superano la media nazionale (al 31,7%). «In Campania», scrive l’Istat, «permane la bassa quota di raccolta differenziata: a Napoli  al  17,7%, mentre  gli  altri  comuni  capoluogo  superano  la  media nazionale del  31,7%.  Salerno  arriva  al  71%,  Avellino  al  67,3%,  Caserta al 46,9%, e Benevento al 33,9%».

Page 25: Area progetto 2_c1

COSA POSSIAMO FARE NOI?

Page 26: Area progetto 2_c1

GO GREEN

INGLESE

Page 27: Area progetto 2_c1

Recycling Waste

Recycling is the process of reusing. It is important to recycle waste for our generations to come. Recycling waste paper can save our forests; recycling waste not only save our natural resources but also help save energy.

Page 28: Area progetto 2_c1

By recycling plastic material we can reduce air and water pollution; recycling waste is important, for the environment and humans , only by recycling we can help our planet to be a better place to live in.

Recycling Waste

Page 29: Area progetto 2_c1

L’IMPRONTA ECOLOGICA

MATEMATICA

Page 30: Area progetto 2_c1

Lo sviluppo sostenibile

La sostenibilità si ha quando, in un dato tempo, si consuma un quantitativo di risorse rinnovabili (vegetali, animali ecc.) pari o minore di quello che la natura è capace di riprodurre nello stesso tempo e si immette nell’ambiente un quantitativo di rifiuti (solidi, liquidi e gassosi) pari o minore di quello che la natura è capace di depurare.

Page 31: Area progetto 2_c1

L'impronta ecologica

L'impronta ecologica misura l'area biologicamente produttiva di mare e di terra necessaria a rigenerare le risorse consumate da

una popolazione umana e ad assorbire i rifiuti prodotti

Page 32: Area progetto 2_c1

LA SOSTENIBILITA' DEL NOSTRO PIANETA

Da molti studi risulta che ogni abitante della Terra in media consuma risorse e produce rifiuti pari

alla capacità produttiva e depurativa di 2,3 ettari.Ogni abitante della Terra dispone solo di 1,8

ettari, quindi abbiamo già superato il limite di sostenibilità del nostro pianeta: infatti le

risorse vanno assottigliandosi, mentre i rifiuti, non depurati, si accumulano nell’aria,

nell’acqua e nel suolo.

Page 33: Area progetto 2_c1

Chi sta devastando il nostro pianeta

Una parte dell’umanità, quella dei paesi ricchi, si sta appropriando anche della quota di Terra che spetta agli abitanti dei paesi poveri, sta consumando le loro risorse, sta inquinando il loro ambiente.

La situazione mondiale è come quella di un villaggio di 100 persone dove:

♦ 25 persone sono prive di acqua potabile

♦ 21 non sanno né leggere né scrivere

♦ 14 soffrono cronicamente la fame

♦ 2 persone trascorrono oltre 4 ore al giorno

per cercare la legna indispensabile

per cucinare

♦ 9 possiedono un automobile

♦ 1 è laureato

Page 34: Area progetto 2_c1

L’impronta ecologica nei paesi dell’Europa Occidentalenel 1999

Page 35: Area progetto 2_c1

L'impronta ecologica delle Regioni italiane

Page 36: Area progetto 2_c1

Abbiamo calcolato la nostra impronta ecologica

Come vai a scuola?

Automobile X

Mezzi pubblici

A piedi

Bicicletta

COSì INQUINI

Impronta ecologica=

370 quindi consumi tra i 6 e i 7,7 ettari.

Come vai a scuola?

Automobile

Mezzi pubblici

A piedi

Bicicletta X

COSì NON INQUINI

Impronta ecologica=

-170 quindi consumi tra i 4 ed i 6 ettari.

Page 37: Area progetto 2_c1

Cosa possiamo fare per ridurre l'inquinamento?

Fai scrupolosamente e correttamente la

raccolta differenziata;

Non comprare,o compra il meno possibile,prodotti usa e getta(tetra-pack);

Bevi acqua del rubinetto:è più controllata,è più economica e arriva senza fatica fino a casa tua;

Page 38: Area progetto 2_c1

Utilizza pile (batterie) ricaricabili; Spegni sempre la luce quando esci da una stanza,

il televisore o il computer se non lo usi; Sollecita il Comune, Provincia e Regione perchè

incentivino la riduzione, il riuso e il riciclaggio; Usa di meno l'auto o la moto: ricordati che sono i

principali responsabili dell' inquinamento atmosferico e acustico;

Preferisci i contenitori col vuoto a rendere e i prodotti sfusi.

Page 39: Area progetto 2_c1

RICORDATI SEMPRE CHE LE RISORSE DELLA NATURA SONO LIMITATE E CHE

NON SONO LE MERCI CHE CI RENDONO FELICI, MA GLI AMICI, IL TEMPO

LIBERO, FARE UNA PASSEGGIATA , TUTTE COSE CHE NON COSTANO E CHE

NON PRODUCONO RIFIUTI NÉ INQUINAMENTO.

Page 40: Area progetto 2_c1

4040

TECNICHE DI RIDUZIONE TECNICHE DI RIDUZIONE DEI RIFIUTIDEI RIFIUTI

FISICAFISICA

Page 41: Area progetto 2_c1

4141

Processi di riduzione dei Processi di riduzione dei rifiutirifiuti

E’ possibile ridurre il volume dei rifiuti E’ possibile ridurre il volume dei rifiuti tramite dei processi specificitramite dei processi specifici

che consentono la riduzione del loro che consentono la riduzione del loro volume da un terzo e fino ad un settimo volume da un terzo e fino ad un settimo del volume iniziale.del volume iniziale.

I principali processi utilizzati attualmente I principali processi utilizzati attualmente sono: la pressatura semplice sono: la pressatura semplice (compattazione) e la termoessiccazione.(compattazione) e la termoessiccazione.

Page 42: Area progetto 2_c1

42

CompattazioneLa compattazione dei rifiuti è una delle operazioni di pretrattamento a cui sono sottoposti i rifiuti prima di essere avviati al trattamento.Il materiale inizialmente in forma sciolta, viene ridotto in balle a forma di parallelepipedo attraverso presse che applicano pressioni di esercizio. La pressatura comporta la produzione di scarichi liquidi.

Page 43: Area progetto 2_c1

43

Termoessiccazione

La  termoessiccazione  è  uno dei  trattamenti  termo-chimici  dei  rifiuti  che consiste  in  un  processo  di compattazione e  simultaneo riscaldamento che converte i rifiuti  in  manufatti  di  forma prismatica.La  compattazione  è realizzata mediante presse a pistone,  dette  appunto termopresse,  dotate  di  un sistema di riscaldamento.

Page 44: Area progetto 2_c1

4444

Grandezze fisiche utilizzate nei Grandezze fisiche utilizzate nei processiprocessi

Temperatura : grandezza fondamentale e Temperatura : grandezza fondamentale e scalarescalare

Volume: grandezza derivata e scalareVolume: grandezza derivata e scalare Forza:grandezza derivata e vettoriale Forza:grandezza derivata e vettoriale Pressione:grandezza derivata e scalarePressione:grandezza derivata e scalare Densità:grandezza derivata e scalareDensità:grandezza derivata e scalare Area:grandezza derivata e scalare Area:grandezza derivata e scalare

Page 45: Area progetto 2_c1

TERRA DEI FUOCHI

BIOLOGIA

Page 46: Area progetto 2_c1

La terra dei fuochi

La Terra dei fuochi è quel territorio, compreso tra la provincia di Napoli e la provincia di Caserta, interessato da continui roghi tossici appiccati alle discariche abusive che proliferano in tutto il territorio. I rifiuti, urbani e speciali, bruciati nell'area del casertano e nella

zona settentrionale della provincia di Napoli sono la principale fonte di inquinamento della zona, una delle aree più compromesse d'Italia sotto il profilo ambientale.

Page 47: Area progetto 2_c1

Vari comitati di cittadini, formatisi nel corso del tempo, da anni denunciano i roghi tossici che continuamente vengono appiccati da diversi anni: dai pneumatici usurati all'olio esausto, dall’eternit al piombo fino all'abbigliamento e alla mobilia, ma anche veleni industriali di ogni sorta, che dopo l'incenerimento avvelenano il territorio e diventano parte del passato. Come risulta da numerosi studi epidemiologici ufficiali e autonomi, l'area del napoletano-casertano è impregnata di diossina ed altre sostanze velenose, la cui presenza massiccia è censita fin dalla fine degli anni '90.

Page 48: Area progetto 2_c1

CORRETTO STILE DI VITA

SCIENZE MOTORIE

Page 49: Area progetto 2_c1

Educazione Fisica La piramide alimentare è un

grafico concepito per invitare a seguire i consigli dietetici. Gli alimenti situati al vertice della piramide sono quelli che dovrebbero essere consumati in piccole quantità e gli alimenti posti nella parte bassa sono quelli che bisogna consumare con più frequenza e

in quantità maggiori.

Page 50: Area progetto 2_c1

IL NOSTRO PROGETTO

IL NOSTRO PROGETTO SI BASA SULL’ ECOLOGIA E SUI VARI TIPI DI INQUINAMENTO PRESENTI SULLA NOSTRA TERRA.

ABBIAMO VOLUTO COLLEGARE PER OGNI SINGOLA MATERIA UN ARGOMENTO CHE FACEVA RIFERIMENTO ALL’ ECOLOGIA AL FINE DI FAR ARRIVARE UN MESSAGGIO SIA POSITIVO CHE NEGATIVO, SENSIBILIZZANDO E ISPIRANDO TUTTI COLORO CHE AVREBBERO ASSISTITO ALLA PRESENTAZIONE A SEGUIRE UN CORRETTO STILE DI VITA ALLO SCOPO DI RIDURRE L’ INQUINAMENTO CAUSATO DALL’ UOMO E PER RENDERE IL NOSTRO TERRITORIO MIGLIORE ALLE GENERAZIONI FUTURE.