appuntamenti della settimana iv^ domenica di quaresima 31 ... · anche quest’anno ci sarà la...

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Appuntamenti della settimana Domenica 31 domenica della carità e della solidarietà, raccogliamo generi alimentari in mattinata è aperto il mercatino ore 10.00 apertura della festa di metà quaresima ( vedi programma a parte sui volantini in chiesa). Lunedì 1 ore 20.45 terzo incontro di lectio per gli adulti all’ ist. Sa- lesiano S. Marco Martedì 2 ore 15.00 incontro sul Vangelo di Luca ore 18.30 incontro genitori battezzandi Mercoledì 3 ore 20.45 corso animatori alla Gazzera Venerdì 5 in mattinata comunione ai malati Ore 15.00 via crucis Ore 19.00 via crucis diocesana dei giovani e adulti a Mestre, par- tenza dalla chiesa di S. Girolamo Sabato 6 ore 7.30 pellegrinaggio mariano a Borbiago con il Patriar- ca a seguire S. Messa Domenica 7 in mattinata “le uova dell’AIL” sul sagrato della chiesa ore 7.45 partenza dei ragazzi delle medie per la festa dei ragazzi a Iesolo ore 10.00 consegna del vangelo ai bambini di 2^ e 3^ elem. Domenica 31 Lunedì 1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica 7 ore 8.00 ore 10.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 18.30 ore 8.00 ore10.00 IV^ domenica di Quaresima ( Laetare) Def.ti Fam. Favaro e Sabbadin Def.ti Chimenton Roberto, Giuseppe e Lina; Agiollo Mario; Rumor Giovanni Anime Def.ti Fam. Favaro e Ravagnin Anime Def.ti Nino Michele e Giuseppa Anime Anime V^ domenica di Quaresima Per la comunità Def.ti Gasparello Umberto e Favaro Maria; Tan- duo Silvana e Primo Alvise; Pettenà Angela e Giuseppe Ricorrenze dal 31 Marzo al 7 aprile Letture della V^ domenica di quaresima Isaia 43, 16-21; Filippesi 3, 8-14; Giovanni 8, 1-11 IV^ domenica di quaresima “Il Padre sconvolgente nel perdono” Lc 15, 1.3.11.32 N° 1520 31 marzo 2019 La parabola di oggi ci mostra il volto del Padre carico di miseri- cordia per ciascuno dei suoi figli! Due figli talmente diversi che percorrono strade divergenti, incompatibili tra loro, ambedue alla ricerca di un qualcosa che non riescono ad ottenere, am- bedue fanno ritorno senza incontrarsi; solo il Padre è capace di ridonare a entrambi la dignità, probabilmente nemmeno compreso, allora come oggi. Il minore aveva sete di libertà, aveva l'impressione che il Pa- dre gli tarpasse le ali, allora accampa diritti e fa di tutto senza rendersi conto che la vera libertà non consiste nel fare quello che si vuole ma soltanto quello che ci permette di mantenerci liberi. Invece si soffoca la libertà proprio in nome di essa. Spe- rimenta la schiavitù e la disperazione, tocca il punto più basso della sua esistenza e decide di tornare “dal Padre”. Il primogenito, ligio al dovere, schiavo dell'obbedienza formale, era nei campi a lavorare; nel suo vocabolario non c'è la parola “padre”, neppure quella di “fratello”, piuttosto colui a cui obbe- dire e da servire; anche lui accampa diritti che trova negati senza capire che “tutto ciò che è mio è tuo”. Anche lui torna “a casa” per non entrarvi. Questi “due figli” sono il paradigma del nostro mondo, del mo- do di considerare la vita e le relazioni. Abbiamo bisogno di libertà che cerchiamo affannosamente finendo per rinchiuderci nel nostro privato dietro porte blindate e cancelli, schiavi di noi stessi. Vorremmo fare la stessa cosa con le nazioni ergendo muri e filo spinato ai confini degli stati, pensiamo di essere autosufficienti senza renderci conto che prima o poi ci trovere- mo nel bisogno e avremo necessità di relazioni positive che si costruiscono nel tempo: ma nessuno gli dava nulla. C'è chi è ligio alle regole da diventarne succube, incapace di vedere la libertà che già possiede, diffidente, facile a insospet- tirsi rispetto a chi non è dentro quel castello strutturato di dove- ri; non sa apprezzare la bellezza e la gioia delle relazioni, inca- pace di comprendere gli affetti e la libertà di esprimerli, condi- zionato da preconcetti non si rende neppure conto che “tutto” è già suo. Su tutti si erge il Padre, totalmente diverso dalle considerazioni dei figli che vedono un padre rigido, lontano dalle loro aspira- zioni tanto che uno scappa lontano, l'altro si rifugia nella sotto-

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Appuntamenti della settimana Domenica 31 domenica della carità e della solidarietà, raccogliamo generi alimentari in mattinata è aperto il mercatino ore 10.00 apertura della festa di metà quaresima ( vedi programma a parte sui volantini in chiesa). Lunedì 1 ore 20.45 terzo incontro di lectio per gli adulti all’ ist. Sa-lesiano S. Marco Martedì 2 ore 15.00 incontro sul Vangelo di Luca ore 18.30 incontro genitori battezzandi Mercoledì 3 ore 20.45 corso animatori alla Gazzera Venerdì 5 in mattinata comunione ai malati Ore 15.00 via crucis Ore 19.00 via crucis diocesana dei giovani e adulti a Mestre, par-tenza dalla chiesa di S. Girolamo Sabato 6 ore 7.30 pellegrinaggio mariano a Borbiago con il Patriar-ca a seguire S. Messa Domenica 7 in mattinata “le uova dell’AIL” sul sagrato della chiesa ore 7.45 partenza dei ragazzi delle medie per la festa dei ragazzi a Iesolo ore 10.00 consegna del vangelo ai bambini di 2^ e 3^ elem.

Domenica 31 Lunedì 1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica 7

ore 8.00 ore 10.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 8.00 ore 18.30 ore 8.00 ore10.00

IV^ domenica di Quaresima ( Laetare) Def.ti Fam. Favaro e Sabbadin Def.ti Chimenton Roberto, Giuseppe e Lina; Agiollo Mario; Rumor Giovanni Anime Def.ti Fam. Favaro e Ravagnin Anime Def.ti Nino Michele e Giuseppa Anime Anime V^ domenica di Quaresima Per la comunità Def.ti Gasparello Umberto e Favaro Maria; Tan-duo Silvana e Primo Alvise; Pettenà Angela e Giuseppe

Ricorrenze dal 31 Marzo al 7 aprile

Letture della V^ domenica di quaresima Isaia 43, 16-21; Filippesi 3, 8-14; Giovanni 8, 1-11

"Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti"

IV^ domenica di quaresima

“Il Padre sconvolgente nel perdono” Lc 15, 1.3.11.32

N° 1520

31 marzo

2019

La parabola di oggi ci mostra il volto del Padre carico di miseri-

cordia per ciascuno dei suoi figli! Due figli talmente diversi che

percorrono strade divergenti, incompatibili tra loro, ambedue

alla ricerca di un qualcosa che non riescono ad ottenere, am-

bedue fanno ritorno senza incontrarsi; solo il Padre è capace

di ridonare a entrambi la dignità, probabilmente nemmeno

compreso, allora come oggi.

Il minore aveva sete di libertà, aveva l'impressione che il Pa-

dre gli tarpasse le ali, allora accampa diritti e fa di tutto senza

rendersi conto che la vera libertà non consiste nel fare quello

che si vuole ma soltanto quello che ci permette di mantenerci

liberi. Invece si soffoca la libertà proprio in nome di essa. Spe-

rimenta la schiavitù e la disperazione, tocca il punto più basso

della sua esistenza e decide di tornare “dal Padre”.

Il primogenito, ligio al dovere, schiavo dell'obbedienza formale,

era nei campi a lavorare; nel suo vocabolario non c'è la parola

“padre”, neppure quella di “fratello”, piuttosto colui a cui obbe-

dire e da servire; anche lui accampa diritti che trova negati

senza capire che “tutto ciò che è mio è tuo”. Anche lui torna “a

casa” per non entrarvi.

Questi “due figli” sono il paradigma del nostro mondo, del mo-

do di considerare la vita e le relazioni. Abbiamo bisogno di

libertà che cerchiamo affannosamente finendo per rinchiuderci

nel nostro privato dietro porte blindate e cancelli, schiavi di noi

stessi. Vorremmo fare la stessa cosa con le nazioni ergendo

muri e filo spinato ai confini degli stati, pensiamo di essere

autosufficienti senza renderci conto che prima o poi ci trovere-

mo nel bisogno e avremo necessità di relazioni positive che si

costruiscono nel tempo: ma nessuno gli dava nulla.

C'è chi è ligio alle regole da diventarne succube, incapace di

vedere la libertà che già possiede, diffidente, facile a insospet-

tirsi rispetto a chi non è dentro quel castello strutturato di dove-

ri; non sa apprezzare la bellezza e la gioia delle relazioni, inca-

pace di comprendere gli affetti e la libertà di esprimerli, condi-

zionato da preconcetti non si rende neppure conto che “tutto”

è già suo.

Su tutti si erge il Padre, totalmente diverso dalle considerazioni

dei figli che vedono un padre rigido, lontano dalle loro aspira-

zioni tanto che uno scappa lontano, l'altro si rifugia nella sotto-

missione. È invece un Padre lontano

dai preconcetti dei figli, premuroso,

che tiene aperta la sua casa a chi tor-

na, che corre incontro, esce a suppli-

care, abbraccia, ridona dignità.

Per riconoscere l'amore del padre

occorre riconoscersi figli, riconoscere

gli altri come propri fratelli. Lasciarsi

riconciliare è lasciarsi amare, toglien-

do gli ostacoli della diffidenza e della

sfiducia.

Gesù ci racconta di un Dio sconvol-

gente, un Dio la cui paternità valica i

limiti del "buon senso" e le ragioni dei

"benpensanti"; un Padre che ha voglia

di fare festa. E tu lo riconosci? Don Marco

INCONTRI PER GLI ADULTI IN COLLABORAZIONE PAST. Lunedì 1 aprile alle 20.45 ist. S. Marco Gazzera sono proposti due in-contri . Poi la via crucis con il Patriarca a Mestre il 5 aprile alle ore 19.00 La celebrazione penitenziale comuni-taria alla Gazzera il mercoledì santo 17 aprile alle 20.45 RAMI D’ULIVO Ricordo che già da qualche anno rac-cogliamo i rami d’ulivo dietro la chie-sa. Chi ne avesse da mettere a disposi-zione li può portare dietro la chiesa, dal 1 aprile al 7 aprile e non oltre. MERCATINO DI META’ QUARESI-MA 31 MARZO

Naturalmente siete tutti invitati a visi-tare il mercatino domenica 31 marzo dalle 8,30 alle 18. Lunedì 1 ore 14.00 –16.00

FAMIGLIA, COMPITO ESSENZIALE Loreto. «La Casa di Maria è anche la casa della famiglia. Nella delicata situa-zione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali». Papa Fran-cesco, ha voluto andare al Santuario di Loreto per firmare, nella festa dell’An-nunciazione, l’Esortazione apostolica «Christus vivit», scritta dopo il Sinodo sui giovani di ottobre. Ha pregato a lun-go davanti alla Madonna Nera e cele-brato la messa - primo Papa dopo Pio IX, nel 1857 - all’altare della «Santa Casa»: tre pareti di pietra con graffiti analoghi a quelli trovati nelle abitazioni in Galilea dei primi secoli, che per la tradizione è la casa di Maria a Nazaret. Di qui il riferimento alla famiglia, «molto spesso i giovani sono ciò che una fami-glia ha dato loro». Parole che arrivano a pochi giorni dal convegno sovranista sulla famiglia di Verona, dal quale pe-raltro la Chiesa ha preso le distanze con il cardinale Parolin: d’accordo sulla «sostanza» ma non sui «modi». Fran-cesco parla in positivo, senza accenti polemici: «È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostitui-bilità a servizio della vita e della socie-tà». Anche noi abbiamo voluto mettere in chiesa un cartellone con il simbolo del le coppie che hanno battezzato i loro figli, con la speranza che diventino vere famiglie fondate sul matrimonio e non solo su convivenze più o meno duratu-re. L’incontro di domenica non ha avuto la partecipazione sperata ma guardiamo avanti I prossimi matrimoni in parrocchia ci fanno ben sperare, preghiamo per loro .

Anche quest’anno ci sarà la “Via

Crucis dei giovani” venerdì 5 apri-

le a Mestre. L’appuntamento è per

le ore 19:00 presso la chiesa di

San Girolamo. Di lì il percorso si

snoderà per alcune tappe fino al

duomo di San Lorenzo.

La Via Crucis è un appuntamento

diocesano rivolto innanzitutto ai

giovani ma – per il suo significato e

per il messaggio che vuole rivolge-

re a tutta la comunità civile – è

aperto a tutti e ciascuno deve sen-

tirsi personalmente invitato a parte-

cipare. Quest’anno, peraltro, la

presenza del Cardinale Joseph

Coutts aiuterà ancora una volta la

nostra Chiesa a fare memoria dei

cristiani perseguitati, fratelli e so-

relle nella fede che ci testimoniano

con semplicità la concretezza

dell’amore di Gesù.

WORK IN PRO-GREST

A.A.A CERCASI. Si, cercasi!!! Anche quest’anno vorremmo far partire il grest per due settimane nel mese di giugno, ma mancano animatori ed adulti che si mettano in gioco. L’idea, se ci saranno le forze, è di fare il grest dal 17 al 28 giugno dalle 8.30 alle 14.00 con le attività svolte dagli animatori ( e la vigilanza di adulti) e dalle 14.00 alle 16.00 una sorta di “ dopogrest” con un gruppo di adulti volontari che farà laboratori manuali e creativi , compiti per le vacanze, e sorveglianza nel gioco libero. Chiediamo la vostra disponibilità che sarà utilissima in uno, o più di questi ambi-ti:

partecipando alla preparazione del grest nei mesi di maggio e primi giorni di giugno

per una o più mattine, per la sorveglianza e l’accompagnamento alle uscite Partecipando al “ dopo grest” con altri genitori , garantendo una presenza

significativa dalle 14.00 alle 16.00. Attendiamo le vostre risposte entro il 7 aprile a me o a Michela Volpi. Le iscrizioni si potrebbero aprire già dal 16 aprile, dando priorità ai ragazzi della parrocchia ed eventualmente, solo se vi saranno posti disponibili, allargare an-che a chi non è di Asseggiano.