antisecretivi, gastroprotezione e politerapie … · utilizzo delle risorse del ssn per...
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L’introduzione nella seconda metà degli anni
settanta degli H2-antagonisti e poi degli inibitori
della pompa protonica (PPI) insieme alla
scoperta del ruolo patogenetico dell’H.P.,
ha profondamente mutato l’atteggiamento
terapeutico della malattia peptica e la sua storia
naturale.
La gestione, non più di competenza chirurgica,
rientra oggi tra i compiti specifici del MMG, che
ha un ruolo importante anche nella prevenzione
e nel follow-up.
LA MALATTIA PEPTICA
L’H.P. è responsabile di oltre 90% delle ulcere duodenali,
di oltre 75% delle ulcere gastriche e della quasi totalità
delle gastriti croniche antrali.
LA MALATTIA PEPTICA
ASA e FANS sono responsabili della quasi totalità del resto
dei casi (=25% di ulcere gastriche).
Il 40% dei soggetti che assumono FANS hanno sintomi dispeptici.
Molti altri farmaci comunemente usati e venduti liberamente al pubblico sono
potenzialmente gravati da gastrolesività.
FANS E DANNI GASTRODUODENALI
DOMANDE DA PORSI PRIMA DI PRESCRIVERE UN FANS
- E’ davvero necessario prescrivere un FANS?
- Vi sono alternative farmacologiche e non?
- L’impiego per quella indicazione è di comprovata efficacia?
- Tra i FANS in commercio, ve ne sono alcuni dotati di minore
gastrolesività?
- Il paziente presenta fattori di rischio per danno gastrico?
- Quale misura adottare per ridurne il rischio?
USO RAGIONATO DELLE RISORSE SANITARIE
GASTROPROTETTORI
1. Antiacidi e farmaci barriera: quanto proteggono dai FANS?
2. Misoprostolo: riduce le complicanze gastriche e duodenali ma è poco tollerato.
3. H2-antagonisti: non prevengono i danni gastrici.
4. PPI: riducono significativamente sia le complicanze gastriche che duodenali.
La EGDscopia non ha generalmente indicazione né prima di iniziare terapia
gastroprotettiva né durante, ma solo in presenza di sintomatologia persistente.
“…prima di prescrivere un test chiedetevi sempre se il suo risultato modificherà
le vostre decisioni successive. Se il risultato NON modificherà le vostre decisioni,
NON prescrivete l’esame!” Archie Cochrane
L’uso razionale dei farmaci è necessario per rendere disponibile ai pazienti la migliore
terapia possibile, nel rispetto di un rapporto costo-beneficio ottimale, considerando un
profilo di efficacia e sicurezza dei farmaci innovativi rispetto alle terapie già esistenti.
✵ L’invecchiamento della popolazione ed il
conseguente uso del farmaco soprattutto in
politerapia impone un’accurata conoscenza dei
vantaggi/svantaggi dell’uso anche in relazione alla
possibilità di produrre insieme agli effetti benefici
anche effetti negativi spesso dovuti ad interazione
tra due o più farmaci.
✵ La conoscenza delle interazioni tra farmaci da
parte del MMG nella pratica clinica quotidiana è
pertanto essenziale.
✵ L’uso di software che evidenzino le IF è utile.
USO RAZIONALE DEI FARMACI E SALUTE PUBBLICA
ATTESA DI VITA IN PAESI SVILUPPATI
1900 1930 1960 1990 2005 2015 2025A
NN
I0
20
40
60
80
100
120
140
PRESCRIZIONI DI ANTISECRETIVI E RAZIONALIZZAZIONE DELLA
SPESA FARMACEUTICA
I PPI rappresentano il 13% della spesa farmaceutica nazionale.
Spesa totale pro capite 1° semestre 2006: Puglia= 133.5 €, Italia 116.9 €;
In Puglia si prescrivono farmaci più costosi e tra questi i PPI:
spesa per abitante rispetto al 2005 Puglia = +33%, Italia = +24%.
Applicando la DDD (dose definita giornaliera = dose media di farmaco assunta
giornalmente da un paziente, in riferimento all’indicazione terapeutica del farmaco
stesso) di 0.871 € per i PPI si otterrebbe un risparmio di 20 milioni di € in 6 mesi.
L’uso di PPI generici porterebbero ad un risparmio =38% di spesa farmaceutica per PPI.
La prescrizione dei PPI diventa vincolata alle seguenti modalità:
1. I MMG devono effettuare prescrizioni di farmaci il cui costo per DDD riferito al prezzo al
pubblico non sia superiore al prezzo minimo di riferimento calcolato in euro 0,90;
2. Qualora il medico, per intolleranza, insufficiente risposta clinica o possibili interazioni
farmacologiche, ritenga necessario prescrivere una specialità il cui costo per DDD sia
superiore a euro 0,90 deve giustificarlo aggiornando la scheda sanitaria individuale del
paziente. In tal caso il cittadino non paga differenza di prezzo.
✵ I PPI sono tutti realmente uguali tra loro (legame recettoriale, farmacocinetica,
effetto antisecretivo)?
✵ C’è identità (composizione e bio-disponibilità) tra farmaco “di marca” ed il suo
equivalente (generico)?
✵ I generici sono uguali tra loro o differiscono tra le diverse aziende?
✵ La prescrizione del lansoprazolo generico ha fatto risparmiare?, o sono
aumentate le prescrizioni inappropriate? Ha prodotto beneficio sulla salute del
cittadino? Ha rispettato l’autonomia prescrittiva del MMG? Ha creato problemi
nei rapporti tra MMG-specialista-paziente?
✵ In quanti casi di inefficacia del generico è stata aumentare la dose e quindi la
spesa?
✵ In quanti casi si è prescritto con SSN (inappropriatamente, non aderendo alla
nota AIFA) il lansoprazolo generico solo perché ritenuto poco costoso?
VECCHI E NUOVI PPI - “GRIFFATI” E GENERICI
Da un indagine tra MMG liguri è emerso che:
8% dei pazienti è tornato al vecchio PPI per inefficacia del lansoprazolo
generico (4% per intolleranza o interferenza in politerapia).
50% dei MMG ha dichiarato di avere avuto problemi con i pazienti.
10% dei MMG hanno dovuto richiedere consulenza specialistica (costi) ed
ev. indagini (EGD-costi) per prescrivere in nota AIFA farmaci più costosi
(esomeprazolo).
Alcuni assistiti hanno dovuto pagare la differenza.
VECCHI E NUOVI PPI - “GRIFFATI” E GENERICI
La Medicina Generale e Specialistica devono concorrere ad un approccio integrato e
finalizzato ad una gestione globale della salute del cittadino, favorendo continuità e
variabilità dei bisogni del paziente.
Il MMG deve, insieme alle altre figure sanitarie, assicurare l’appropriatezza di
utilizzo delle risorse del SSN per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza,
ricercare la riduzione degli sprechi mediante principi di qualità e di EBM.
Secondo quanto stabilito (legge 8-8-1996, n.425), il medico prescrittore ha l’obbligo
del rispetto delle condizioni e limitazioni previste dalle note AIFA (hanno lo scopo di
orientare le scelte terapeutiche verso molecole più efficaci e sperimentate rispetto a
quelle definite di seconda scelta aventi un profilo di efficacia e sicurezza più incerto)
e, nel caso in cui ciò non avvenga, del rimborso del farmaco indebitamente prescritto.
LA MEDICINA GENERALE ED IL CONTROLLO DELLA SPESA
NOTA AIFA 1 (misoprostolo e PPI).
La prescrizione a carico del SSN è limitata a prevenire le complicanze gastrointestinali in
pazienti:
- in trattamento cronico con FANS non selettivi (non COXIB)
- in terapia antiaggregante con ASA a basse dosi
purché sussista una delle seguenti condizioni di rischio:
• storia di pregresse emorragie digestive o ulcera peptica non guarita con terapia eradicante
• concomitante terapia con anticoagulanti o cortisonici
• oltre 75 anni di età
NOTA AIFA 48 (Anti-H2 e PPI)
La prescrizione a carico del SSN è limitata a 4 settimane (occasionalmente 6 settimane):
- ulcera duodenale o gastrica positive per Helicobacter pilori (Hp)
- per la prima o le prime due settimane in associazione con farmaci eradicanti l’infezione
- ulcera duodenale o gastrica Hp-negativa (primo episodio)
- malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (primo episodio)
trattamento prolungato (da rivalutare dopo un anno):
- sindrome di Zollinger-Ellison
- ulcera duodenale o gastrica Hp-negativa recidivante
- malattia da reflusso gastroesofageo con o senza esofagite (recidivante)
IPERPRESCRITTORE
Prescrive farmaci a più alto costo laddove esiste equivalenza terapeutica con altri principi attivi.
Prescrive farmaci con SSN in assenza di prescrivibilità. Spesa PPI: 22.221 € per trattare 132 persone su
1.000 assistibili (= +26% della media ASL di 16.562 € per 105 assistiti).
Tende a:
• non aderire ai Patti Aziendali ed ha scarso interesse per il materiale informativo distribuito dall’ASL.
• avere un carico di assistibili mediamente più anziani rispetto agli altri medici.
• affermare di non credere nella medicina alternativa.
• non ritenere i generici equivalenti ai prodotti di marca.
• privilegiare prodotti più costosi e di ultima generazione, anche in assenza di vantaggi clinici dimostrati.
• dichiarare di avere difficoltà a rispettare le limitazioni imposte dalle note AIFA.
IPOPRESCRITTORE
Prescrive poco ma farmaci più costosi lasciando scoperti molti pazienti o prescrive farmaci a basso costo
(se generici sarebbe appropriato) (se H2-antagonisti, sarebbe inappropriato). Spesa PPI: 8.645 € per
trattare 53 persone su 1.000 assistibili (= -49% rispetto alla media ASL).
Tende a:
• aderire ai Patti Aziendali,
• prestare attenzione al materiale informativo inviato dall’ASL,
• avere mediamente una popolazione più giovane,
• non considerare i generici meno efficaci delle specialità corrispondenti,
• rispettare le note AIFA,
• fare poco ricorso a farmaci destinati al trattamento di patologie croniche.
Studio PPI: ASL - Padova
POLITERAPIA – EVENTI AVVERSI
…con alimenti ed altri farmaci:
(assorbimento intestinale e biodisponibilità)
(metabolismo microsomiale: citocromi).
Molte reazioni avverse e fallimenti
terapeutici sono strettamente legati
all’ignoranza dei suddetti punti.
PARTE 1.
INTERAZIONI METABOLICHE
PARTE 2.
IMPORTANZA CLINICA DEL POLIMORFISMO GENETICO
Tutti gli individui sono classificabili come metabolizzatori rapidi o lenti.
Quale ricaduta pratica è legata alla diversa
capacità metabolizzante nel caso dei PPI?
Esistono condizioni comportanti un differente
effetto acido soppressore nel caso dei PPI?
Quale ricaduta farmaco-economica avrebbe
la valutazione genetica pre-trattamento?
La pubblicazione di un case report invece mette maggiormente in allarme
ed aiuta i clinici nel riconoscere potenziali eventi avversi nei loro pazienti.
Spesso non esistono altri modi di scoprire eventi inusuali.
SEGNALAZIONE DI EVENTI AVVERSI
La registrazione degli eventi avversi post-marketing è molto scarsa.
83% delle segnalazioni non viene valutata dagli organi competenti.
La pubblicazione di un case report contribuisce a creare
ipotesi patogenetiche, fornisce importanti informazioni per
disegnare e condurre studi di sicurezza e non ha costo.
Piero Portincasa è professore associato di Medicina Interna all’Università
di Bari, è docente di Semeiotica Medica e Funzionale. Formatosi alla
scuola del Prof. Palasciano, ha frequentato per anni il Guy's Hospital di
Londra, l’Università di Utrecht in Olanda e quella di Harvard a Boston.
E’ noto in tutto il mondo per i suoi studi nel campo della fisiopatologia
epato-biliare e dei disordini funzionali gastrointestinali. E’ autore di oltre
100 pubblicazioni su riviste internazionali (tra cui anche The Lancet).
Coordina numerosi progetti di ricerca a Bari, in Italia ed
all’estero, collaborando con scienziati illustri e centri di caratura Nobel.
Con Piero, stiamo lavorando per creare un gruppo di studio misto
universitari-MMG che ha già prodotto un interessante lavoro sulla steatosi
epatica (Progetto Steatostop) e che auspichiamo di continuare e di
estendere ad altre condizioni associate … con la partecipazione di tutti
coloro vogliano aderirvi!