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L'ANDALUSIA è una delle diciassette
comunità autonome della Spagna. È composta
da otto province: Almería, Cadice, Cordova,
Granada, Huelva, Jaén, Málaga e Siviglia,
dove si trova il capoluogo della comunità
autonoma dell'Andalusia.
È la più popolata comunità autonoma della
Spagna con 8 403 350 abitanti (2017) e la
seconda più estesa, il che unito alla sua storia e
alla sua cultura le conferiscono un peso
piuttosto significativo all'interno della Spagna.
Situata nel sud-ovest dell'Europa, è delimitata
a ovest dalla Repubblica del Portogallo a sud
dall'Oceano Atlantico, dal Mar Mediterraneo
(Mare di Alborán e dal territorio d'oltremare
britannico di Gibilterra), a nord dall'Estremadura
e dalla Castiglia-La Mancia e a est dalla
Comunità Autonoma di Murcia. Si costituì in
comunità autonoma in conformità del secondo
articolo della Costituzione spagnola del 1978,
che riconosce e garantisce il diritto
all'autonomia delle nazionalità e delle regioni della
Spagna. Il processo di autonomia politica si
estende attraverso la procedura restrittiva di cui
all'articolo 151 della Costituzione, il che fa
dell'Andalusia la sola comunità spagnola ad aver
acceduto all'autonomia attraverso questa
procedura.
La configurazione geografica è uno degli elementi che
conferisce unicità all'Andalusia. Dal punto di vista
geografico, si possono distinguere tre grandi aree
ambientali, formate dall'interazione di diversi fattori che
influenzano l'ambiente fisico: la Sierra Morena (che
separa l'Andalusia dalla Meseta), la Cordigliera Betica e
la Depressione Betica che distingue l'Alta Andalusia
dalla Bassa Andalusia.
La storia dell'Andalusia è il risultato di un processo
complesso che raccoglie nell'arco del tempo
popoli e culture diverse, nonché diverse realtà
socioeconomiche e politiche. A pesare sulla
contemporaneità vi è il peso lasciato sul territorio
dal passaggio di iberi, cartaginesi, romani, vandali,
visigoti, bizantini e musulmani.
Come per la storia, la cultura andalusa è il risultato
del passaggio di diversi popoli e civiltà che, nel
corso del tempo, hanno plasmato una particolare
identità culturale.
La realtà economica andalusa all'inizio del
XXI secolo risente di uno svantaggio
rispetto al panorama spagnolo ed europeo,
risultato del fallimento della rivoluzione
industriale e della posizione periferica
dell'Andalusia circa i circuiti economici
internazionali. Questa disuguaglianza è
facilmente individuabile notando il basso
peso del settore industriale nell'economia,
che è ancora fortemente basata
sull'agricoltura e sull'ipertrofia del settore
dei servizi. Nonostante ciò, per dimensioni
l'economia andalusa è la terza del paese.
Fino al 14 marzo 1995 dipendevano
amministrativamente dall'Andalusia le città di
Ceuta e Melilla, ora città autonome.
Lo spagnolo che si parla nelle Americhe discende
in larga parte dal dialetto andaluso dello spagnolo
castigliano, per effetto del ruolo che Siviglia
svolse come porta di accesso alle colonie spagnole in
America, durante il XVI e XVII secolo.
MALAGA
Malaga è un comune della Spagna di
566.913 abitanti, situato nella comunità
autonoma dell'Andalusia, nel sud della
Spagna. Capoluogo dell'omonima
provincia, è affacciata sul Mediterraneo, a
poco più di 100 km dallo stretto di
Gibilterra, nei pressi della foce di due
fiumi: il Guadalmedina, che divide il centro
storico dalla città nuova, e il Guadalhorce.
La città costituisce la capitale culturale ed
economica della Costa del Sol.
SIERRA TEJEDA
Il Parque Natural de las Sierra de Tejeda, Almijara y Alhama si estende per 40.662 ettari e si trova
sui rilievi montagnosi della sierra da cui prende il nome, tra le provincie di Málaga e Granada,
arrivando al mare nella zona delle rupi di Maro. Il paesaggio è ripido e brusco, con numerose creste
e valli profonde, come il canyon del Rio Verde. La Sierra Tejeda è la parte più alta dell’insieme
montagnoso, e arriva ai 2066 metri con la cima de
la Maroma. Geologicamente si trovano marmi
calcarei e dolomitici, oltre a scisti. La Almijara è la
sierra confinante con la di Tejeda con cui forma un
allineamento montagnoso. Il paesaggio è per lo
più brusco, scosceso, con alte montagne vicine al
mare solcati da profondi burroni sviluppati
perpendicolarmente alla linea della costa.
La Sierra di Nerja si trova nella parte orientale
della Sierra Almijara, ed ha un’estensione di 7000
ettari. Si trova nella provincia di Málaga,
confinando a nord ed est con la provincia di
Granada. La cima più alta si trova nel Navachica, di
1832mt, e ci si arriva con una salita di soli 12 km.
Altre cime che personalizzano la sierra sono: Cuesta del Cielo (1505mt), Tajo
dell’Almendrón (1514mt), Sol (583mt), Cerro Romero (616mt), Peñon de los Castillejos e Cerro
Magüeno. Nella sierra si trovano due tipi di materiali: calcare, che gli dà il caratteristico aspetto
biancastro, e sassi, che costituiscono un esteso affioramento alla base della sierra. Trovandosi la
parte di calcare sopra la capa di sassi impermeabile, l’acqua che cade sulla sierra si accumula sopra
di loro formando numerosi fonti. Da qui il nome arabe di Nerja: Narixa, che significa fonte d’acqua
abbondante. L’acqua mentre dissolve il calcare dà origine a delle formazioni spettacolari come la
famosa Cuevas de Nerja, le grotte. Gli unici due fiumi permanenti sono a ovest il Chillar, e ad est
il Río de la Miele, che formano i limiti della Sierra di Nerja. La vicinanza al mare e la protezione che
danno le montagne dal vento del nord fan sì che il clima sia mite, caldo e secco. La temperatura
media annuale è di quasi 19ºC. piove in primavera ed in autunno, non superando i 400 mm all’anno.
La presenza umana risale al paleolitico superiore, come si può osservare dai resti incontrati nelle
Cuevas de Nerja. Anche la civiltà romana e arabe lasciarono il loro segno a Nerja. Esempi ne sono
le tracce di una strada e due ponti dell’epoca romana ubicati tra la Fábrica de San Joaquín e il Río
de la Míel, oltre ad una fortezza e una masseria arabe nella valle di questo fiume. Anticamente la
Sierra è stata usata come luogo di caccia e dai suoi boschi si tagliavano legni e si prendevano le
resine, mentre che la parte inferiore era usata per l’agricoltura di piante che non hanno bisogno di
irrigazioni. Dalle terre della Sierra si estraevano piombo, fluoro, tungsteno, ferro e amianto. I marmi
continuano ad essere usati. Attualmente le coltivazioni tradizionali, come mandorli, olivi, viti, patate
dolci, patate e canna da zucchero son state sostituite in molti luoghi da coltivazioni
subtropicali come l’avocado e la chirimoya (cirimoia), e dal 1973 è diventata Riserva Nazionale di
Caccia.
ALMERIA
Almería è un comune spagnolo di 193.351
abitanti situato nella comunità autonoma
dell'Andalusia bagnato dal Mediterraneo.
Attorniata da una cerchia di sierre affacciate
sul mare è un importante porto commerciale,
uno dei principali della Spagna mediterranea
dopo Barcellona, che serve per l'esportazione
di minerali di ferro delle miniere delle Sierre e
dalle rinomate uve da tavola coltivate
nell'entroterra.
PARQUE NATURAL CABO DE GATA
Il parco naturale Cabo de Gata - Nijar è un'area
naturale protetta della Spagna situata nella
provincia di Almería, in Andalusia. Nel 1989 la parte
del parco delle Salinas del Cabo de Gata è stata
classificata come sito di importanza internazionale
in base alla convenzione di Ramsar. Nel 1997 è
designato come riserva della Biosfera
dall'UNESCO. Nel 2001 è stato incluso tra le aree
specialmente protette di interesse mediterraneo.
CIRCUITO DE ALMERIA
Il circuito di Almeria è un circuito privato di nuova costruzione
dove si svolgono numerose competizioni, tra cui il Campionato
Andaluso di Velocità. Il tracciato con un totale di 13 curve ed una
variante è molto tecnico ed impegnativo. Dossi e dislivelli
rendono ogni giro divertente e non monotono.
HOTEL HOSPEDERIA DEL DESIERTO
Hospederia del Desierto
Diseminado Oro Verde 27, 04200, Tabernas
(+34) 950369444
TABERNAS
Tabernas è un comune spagnolo situato nella
comunità autonoma dell'Andalusia. Il comune si
trova all'interno di una zona desertica, il deserto
di Tabernas, situato tra la Sierra de los Filabres
a nord e la Sierra de Alhamilla a sud-sud-est.
DESIERTO DE TABERNAS
Il deserto di Tabernas è un sito a gariga arida
localizzato nella Provincia di Almería in
Andalusia, nella Spagna, circa 30 km a nord
della città di Almería. È compreso
principalmente nel comune di Tabernas ed è
protetto come riserva naturale che copre una
superficie di 280 km². In questo luogo furono
girate alcune scene dei celebri film di Sergio
Leone come C'era una volta il West, Per un
pugno di dollari, Per qualche dollaro in più.
OASYS MINI HOLLYWOOD
ll parco Oasys - Mini Hollywood è
un parco di divertimento situato a
Tabernas, nella provincia di
Almería, in Spagna. Il parco è diviso
in due aree separate: il Mini
Hollywood e l'Oasys.
SIERRA NEVADA
La Sierra Nevada è un complesso
montuoso della Spagna
meridionale, nella regione
dell'Andalusia. Il gruppo
montuoso si estende nella parte
centrale e sud-orientale della
provincia di Granada e in parte
nella zona sud-occidentale della
provincia di Almería.
EMBALSE DE FRANCISCO ABELLAN
EMBALSE DE QUENTAR
GRANADA
È facile innamorarsi di Granada, del suo clima,
della sua gente, delle sue strade e dei suoi
monumenti. Granada è la città più importante
dell’Andalusia, non solo grazie alla sua
strategica posizione geografica, con la Sierra
Nevada alle spalle e il mare della Costa
Tropicale che la separa dall’Africa, ma anche
per tutte le sue importanti manifestazioni
culturali che si svolgono all’interno di antichi
palazzi o di strutture molto moderne.
Passeggiando per le strade di Granada vi
imbatterete nell’Alhambra, dimora dei sovrani
musulmani e monumento più significativo della città, o magari finirete nell’Albayzín, l’antico
quartiere in cui si stanziarono i Mori dopo la Reconquista. Città vivace e giovane, grazie alla
presenza di molti universitari che di giorno frequentano le lezioni e di notte si aggirano per i locali,
Granada ha la caratteristica di rimanere nel cuore di chi la conosce: c’è un detto spagnolo che dice
“chi non ha visto Granada, non ha visto nulla” e Garcia Lorca, originario di Granada, scriveva “le
emozioni della mia infanzia sono
tutte dentro di me. Io non sono mai
uscito da essa “.
L’Halambra
L'Alhambra è un complesso
palaziale andaluso a Granada.
Secondo alcune versioni il nome
veniva dal colore rosato delle mura
che circondavano l'Alhambra.
L'Alhambra è una vera città murata
(medina) che occupa la maggior
parte del colle della Sabika, mentre per parte sua Granada fruiva di un altro sistema di mura
protettive di cinta. Pertanto, l'Alhambra poteva funzionare in modo autonomo rispetto a Granada.
Nell'Alhambra vi erano tutti i servizi propri necessari agli abitanti che vi vivevano: moschee, scuole,
botteghe e altro. Nel 1238 fece il suo ingresso a Granada dalla Porta di Elvira, per occupare il
Palazzo del Gallo del Vento, Muḥammad iban Naṣr (noto anche come Naẓar), chiamato al-Ḥamar,
"Il Rosso", perché aveva la barba di colore rossiccio, fondatore della dinastia nasride del Sultanato
di Granada. Quando Muḥammad ibn Naṣr entrò trionfatore a Granada, la popolazione lo accolse al
grido di Benvenuto al vincitore per la grazia di Dio, al quale egli rispose dicendo: Non v'è altro
vincitore se non Dio. Questo è il motto dello stemma nasride ed è scritto in tutta l'Alhambra.
Muḥammad ibn Naṣr fece edificare il primo nucleo del palazzo. Suo figlio Muhammad II, che fu
amico di Alfonso X di Castiglia, lo fortificò. Nel 1492, con la conquista di Granada da parte dei Re
Cattolici, l'Alhambra passò ad essere palazzo reale dei re di Spagna e questo salvò il complesso
dalla distruzione patita invece da tanti altri monumenti islamici a seguito della Reconquista. Lo stile
granadino nell'Alhambra rappresenta il punto supremo raggiunto dall'arte andalusa, che non si
realizzò fino alla metà del secolo XIV con Yusuf I e Muhammad V nel 1333 e 1354. Il Comitato
del patrimonio mondiale dell'UNESCO ha dichiarato l'Alhambra e il Generalife di Granada
Patrimonio Culturale dell'Umanità nella sua sessione del giorno 2 novembre 1984. È stata
indicata tra i 21 candidati finalisti per essere indicata come una delle sette meraviglie del mondo
moderno. Il complesso copre più di 100.000 m² di superficie.
I giardini del Generalife
Se si decide di visitare questi bellissimi giardini, ci si
sentirà come un vero e proprio sultano che
passeggia in quello che da molti viene definito
come un paradiso. Del resto, i giochi di acqua, le
bellissime architetture che sono custodite
all’interno di questo posto, sono effettivamente
regali. Proprio per questo motivo, si consiglia
vivamente di non lasciare la città di Granada senza
prima aver visitato i giardini arabi del Generalife. Per
capire il perché siano stati realizzati in modo tale da
ricordare l’immagine che si ha del Paradiso, si deve
attingere a piene mani alla cultura musulmana, che vede il giardino come espressione
dell’immagine celestiale. Ecco, quindi, spiegata l’attenzione che si è avuta nella progettazione e
nella realizzazione di questo piccolo capolavoro non solo botanico. Chi arriva a visitare i giardini
del Generalife nota immediatamente che tutto sembra messo lì per una ragione ben precisa, che
è quella di ammaliare e deliziare tutti i sensi, dalla vista all’udito, passando per l’olfatto e il tatto. I
riflessi di luce, i giochi d’acqua, le tante varietà
di piante e alberi, il profumo dei fiori, il palazzo:
sono tutti pezzi di un paesaggio celestiale, che
riporta alla menta l’antica Al-Andalus.
L’Albayzin
Il quartiere dell’Albayzin è Patrimonio
Mondiale dell’Unesco per la sua straordinaria
unicità architettonica. Fondato dai mori prende
il nome dai bayyasīn, cioè provenienti dalla
città di Baeza. Nel suo massimo splendore ha
raggiunto 60.000 abitanti e 26 moschee. Resta
intatto l’intricato sistema di stradine, patii,
balconcini fioriti che lo rendono il luogo più caratteristico e autentico di Granada. Il monumento più
importante del quartiere è la Chiesa di San Salvador in stile mudéjar, costruita nel XVI secolo
sull’antica moschea maggiore di Albayzín. Davanti la chiesa si apre il belvedere che porta lo stesso
nome e da cui si gode una splendida vista sulla fortezza dell’Alhambra. Da non perdere anche i
Bagni romani ed un passaggio sotto l’Arco de la Pesas, piccola porta d’ingresso nelle mura
difensive del quartiere.
Palazzo Dar-al-Horra o Monastero di Santa
Isabella a Granada
Questa splendida struttura fu costruita nel XV secolo
sui resti di un palazzo distrutto del re Ziri. Questo
edificio è molto interessante perché è l’unico, fra
quelli che erano presenti nel caratteristico quartiere di
Albayzin, che è stato preservato e ha mantenuto il suo
aspetto originario. Il nome Dar – Al – Horra, Casa della
donna onesta, sembra sia ispirato alla madre del re
Boabdil, l’ultimo monarca arabo in Spagna. Dopo la
conquista di Granada nel 1492 da parte dei Re
Cattolici, gli Arabi cedettero il Palazzo al segretario
reale Hernando de Zafra. Successivamente la Regina
Isabella decise di fondare qui il Convento Reale di Santa Isabella. Il Palazzo appartenne all’ordine
religioso fino al XX secolo, fino a quando non fu acquisito dal governo: attualmente il Dar – Al –
Horra è catalogato come patrimonio di interesse culturale.
La Cattedrale di Granada
La Cattedrale di Granada è considerata la più grande
espressione di chiesa rinascimentale della Spagna. I
Re Cattolici fondarono la cattedrale nel 1492 e
volevano che fosse un’imitazione del modello gotico
della Cattedrale di Toledo. Nel 1518, Diego de Siloé
ebbe il compito di progettare la cattedrale e ideò una
nuova pianta del tempio in stile rinascimentale
spagnolo. Quasi 200 anni dopo, nel 1704, si
conclusero i lavori, ma fu costruita solo una delle due
torri di Siloé e in modo parziale: la torre doveva essere
alta 81 metri, invece fu terminata a 57 metri. La
facciata principale invece è un capolavoro dell’arte barocca ad opera di Alonso Cano nel 1667.
La Cappella Reale di Granada
In un edificio accanto alla Cattedrale c’è la Cappella
Reale, voluta da Isabella e Ferdinando. I due sovrani
decisero, di comune accordo, che dopo la morte i loro
resti dovessero essere conservati a Granada. Questa
città era per loro un simbolo importante, il luogo in cui
si era completata la Riconquista della Spagna e la
cacciata dei Mori. Come da loro volontà, qui sono
conservate le spoglie dei due sovrani e della loro
sfortunata figlia, Giovanna La Pazza e quelle del
marito Filippo il Bello. Nella Sacrestia c’è un piccolo
museo in cui si possono ammirare la spada di
Ferdinando, lo scettro di Isabella, la corona d’argento. Da non perdere una visita approfondita alla
piccola ma significativa collezione d’arte personale dei sovrani: si possono ammirare un Cristo del
Perugino, l’Orazione nell’orto di Botticelli, molti quadri fiamminghi tra cui un Memling e un incerto
Van Der Weyden.
Il Bagno Arabo di Granada
I cattolici consideravano i bagni arabi l’equivalente di
bordelli e luoghi di prostituzione, anche se non era
affatto così. Qui i mori di Granada si riunivano per
parlare di religione, curarsi con le acque, parlare,
rilassarsi, farsi fare un massaggio e tagliarsi i capelli,
con una rigida separazione tra uomo e donna.
Nonostante la pessima reputazione, i Bagni Arabi di
Granada sono sopravvissuti quasi intatti alla
meticolosa opera di distruzione dei simboli mori
messa in atto dopo la Reconquista della Spagna e la
cacciata dei musulmani. Il Bañuelo, quindi, merita una
visita perché è uno dei pochi bagni arabi sopravvissuti in Spagna. I Bagni si trovano sulle sponde
del fiume Darro, sul lato opposto a quello dell’Alhambra. Vi si accede da una piccola casa costruita
sopra i bagni dopo la Riconquista. Ci sono tre ampi spazi (sala fredda, sala centrale e sala calda), e
un cortile centrale con vasca.
GRAND HOTEL LUNA DE GRANADA
Plaza del Guitarrista Manuel Cano N. 2 18004 Granada (+34) 958282913
EMBALSE DE IZNAJAR
PARQUE NATURAL SIERRAS SUBBETICAS
Il Parco Naturale delle Sierras Subbéticas si trova nella parte meridionale della provincia di Córdoba , nel cuore dell'Andalusia. Anche le Sierras Subbéticas sono state dichiarate Sito di interesse naturale, riconosciuto dall'UNESCO come Geoparco di Spagna e incluso nella rete
europea di geoparchi con il nome di Geoparque Sierras Subbéticas. Il parco offre eccellenti servizi turistici, come il centro visitatori a Santa Rita, un ecomuseo, diverse vedette e diversi percorsi escursionistici e di montagna, ideali per contemplare la bellezza e l'unicità di questo spazio ecologico. All'interno del parco è la vetta più alta di Cordoba, La Tiñosa, dove gli appassionati di alpinismo e arrampicata possono godere di uno splendido paesaggio punteggiato da diverse popolazioni. Andando più a fondo nella terra, è possibile scoprire un'ampia varietà di cavità e grotte, tra cui la Sima de Cabra e la famosa grotta di Los Murciélagos, dichiarata Monumento Naturale.
RIO GUADALQUIVIR
Il Guadalquivir è un fiume del sud
della Spagna, che attraversa
l'Andalusia. Il nome deriva
dall'arabo wadi al-Kabir, mentre i
romani lo chiamavano fiume Baetis.
Il Guadalquivir nasce nel comune di
Quesada, nel cuore della Sierra de
Cazorla e sfocia a Sanlúcar de
Barrameda, nella provincia di
Cadice, attraversando le province di
Cordoba e Siviglia. Il fiume è lungo 657 km e i suoi affluenti sono i fiumi Genil, Guadalbullón e
Guadiana Menor.
CORDOBA
Cordoba (o Cordova) è stata la capitale dell’Impero
Musulmano in Spagna, e nonostante siano passati
tanti secoli da allora, la città conserva il fascino
incantato della città più araba dell’Andalusia. La
regione spagnola in cui si trova Cordoba, infatti,
deve il suo nome alla versione originale araba “Al-
Andalus”, sulla cui etimologia ci sono diverse
scuole di pensiero. I mori fecero di Cordoba la più
importante città del loro Impero europeo, capitale
della cultura araba nel vecchio continente. La
bellezza di Cordoba si è conservata intatta, la storia
della città riaffiora nelle case dai cortili con le belle
fontane, dagli speziatissimi cibi che offrono le
trattorie, e dai tratti somatici dei suoi abitanti, arabi
nei volti e spagnoli negli atteggiamenti.
Mezquita
La Mezquita di Cordoba è una delle moschee più
stupefacenti d’Europa, eretta sulla Chiesa di San
Vincenzo. L’immensa struttura sorge nel mezzo
della città, e le alte mura, da alcuni punti
d’osservazione, sembrano quasi toccare il cielo.
L’interno della Mezquita, complice
un’illuminazione ideata per mettere in risalto la
bellezza delle decorazioni, è il più grandioso
omaggio all’architettura gotica-rinascimentale
all’arte arabo-islamica. La Mezquita ha anche un’importante valenza storico-religiosa: dopo
l’occupazione di Cordoba da parte degli islamici, nel 711, la chiesa fu utilizzata
contemporaneamente da cristiani e musulmani.
L'Alcazar
L’Alcazar dei Re Cristiani è la struttura in cui
venivano ricevuti i sovrani fedeli alla Chiesa. Lo
stile arabo dell’edificio, circondato da giardini
immensi, abbelliti con grandi vasche in cui
abbondano getti d’acqua ballerini, vi farà chiedere
per come sia possibile che Cordoba si trovi nel
continente europeo. Il passato arabo di questo
luogo riaffiora ad ogni angolo di strada, soprattutto
nell’Alcazar De Los Reyes Cristianos, dove le
stanze conservano ancora, grazie ai mosaici e agli
ornamenti, la tipica atmosfera mediorientale.
La Medina Azahara
Medina Azahara è la cittadina che Abderraman III
fece costruire a otto chilometri da Cordoba. Per la
costruzione di Medina Azahara furono utilizzate
ben 4300 colonne, e la bellezza della città traspare
ancora oggi, nonostante restino soltanto poche
rovine. La città fu quasi completamente distrutta
dai Berberi, che attaccarono Medina Azahara
durante una sanguinosa battaglia. Pare che
Abderraman III volle costruire una città bellissima,
per poterla dedicare alla sua sposa, la tanto amata az-Zahara. Anche se non ci sono conferme di
questa versione dei fatti, resta il fascino della favola e la bellezza che ancora traspare dalle rovine.
Il Ponte Romano sul Guadalquivir
Il Guadalquivir è l’unico fiume navigabile di tutta la
Spagna e il suo nome, in lingua araba, significa
“Fiume Grande “. Al tempo dei romani, il
Guadalquivir si poteva percorrere fino a Cordoba,
dove fu eretto il ponte lungo 240 metri. La sua
costruzione fu voluta da Augusto, e faceva parte
della lunga strada che portava il suo nome. Il ponte
sul Guadalquivir è stato scenario di numerose
battaglie, durante le quali la struttura originale è
stata lentamente distrutta. Le 16 arcate che
sostenevano il ponte, però, sono presenti anche nella versione odierna. Nonostante il tempo, le
battaglie e l’antichità del progetto, il ponte resta l’unica strada percorribile per raggiungere
Cordoba.
La Sinagoga
La Sinagoga di Cordoba fu costruita all’ingresso
del quartiere ebraico intorno al XIV secolo, ed è
l’unica struttura religiosa ebraica presente in tutta
l’Andalusia. La grandiosità di questa Sinagoga si
vede nelle belle decorazioni in stile mudejar, che ha
caratteristiche cristiane unite ad elementi di
ispirazione araba, e che si trova soltanto in alcune
zone della Spagna. Con il termine mudejar, che
significa più o meno “chi ha avuto il permesso di
rimanere”, si indicavano i musulmani rimasti a vivere in Andalusia anche dopo l’avvento dei
cristiani: furono loro a dar vita al particolare stile pittorico che si vede sulle pareti della Sinagoga di
Cordoba.
La Juderia di Cordoba
L’Andalusia ha molti quartieri ebraici nelle proprie
città, ma quello di Cordoba è uno dei più importanti
di tutto il vecchio continente. La caratteristica
conformazione del quartiere richiama quelli
presenti in tutta la regione, ma a Cordoba la Juderìa
ha un fascino molto particolare. Le abitazioni
bianche, quasi tutte con un piccolo giardinetto sul
davanti, sono arroccate tra loro, e separate da
stradine molto strette, dove passeggiare
serenamente alla luce del sole, e un po’ meno a quella della luna. Nonostante il quartiere sia stato
ristrutturato nel ‘700, la struttura originale della Juderia è rimasta immutata e rappresenta uno dei
luoghi più pittoreschi dell’intera Spagna.
Palazzo de Viana a Cordoba
Famoso per i suoi 12 patii, il Palazzo de Viana nasce
come piccola casa che si allarga piano piano fino a
inglobare le abitazioni circostanti, diventando un
elemento architettonico spettacolare e unico. Nei
6.500 mq del palazzo predominano i cortili e i
giardini, le piante e le fontane, come nella migliore
tradizione araba e romana. Un modo non solo per
abbellire la propria dimora e renderla più bella delle
altre, ma un’esigenza per sfuggire ai 45 gradi di
calore che assediano Cordoba d’estate. Il risultato è
una casa abitata da nobili fino al 1900 ma profondamente tradizionale e popolare. Bellissimi gli
interni che si snodano tra arazzi, quadri (anche di Goya), mobili d’epoca, una biblioteca con 7.000
volumi e uno straordinario soffitto a cassettoni.
HOTEL CORDOVA CENTER
AVENIDA DE LA LIBERTAD
14003 CORDOBA
(+34) 957758000
EMBALSE DE PUENTE NUEVO
PARQUE NATURAL
SIERRA DE
HORNACHUELOS
Si trova nel settore
occidentale della provincia
di Cordoba e fa parte del
massiccio della Sierra
Morena. La catena
montuosa presenta rilievi
poco pronunciati e le sue
cime raggiungono
un’altezza massima di 725 metri sul livello del mare. Il Parco, con quasi 60.000 ettari, fu dichiarato
tale nel 1989 e ospita una delle zone di macchia mediterranea, costituita soprattutto da lecci e
sugheri, e di bosco fluviale meglio conservate della Sierra Morena. Insieme alla Sierra Norte de
Sevilla, la Sierra de Aracena e i Picos de Aroche, costituisce la Riserva della Biosfera Dehesas de
Sierra Morena.
EMBALSE DE
HORNACHUELOS
PARQUE NATURAL SIERRA NORTE
Questo parco naturale si trova nella parte
settentrionale della provincia di Siviglia. Il rilievo
ha forme rotondeggianti, con abbondanza di
pascoli. La Sierra Norte si distingue per la
presenza di predatori, oltre che di specie di
particolare interesse, tanto tra i vertebrati come
tra gli invertebrati. Tra queste ricordiamo la
lince, l’avvoltoio monaco, l’aquila imperiale e la cicogna nera. L'area naturale protetta è nota per la
produzione di sughero, per la destinazione a pascolo dei lecceti e per la presenza di attività
agricole.
EMBALSE DE JOSE TORAN
EMBALSE LOS MELONARES
SIVIGLIA
Siviglia è flamenco, tapas, corrida, feste, tutto ciò che incarna l’essenza della Spagna. Potrete
scoprire gli antichi quartieri con le loro stradine strette, la tranquillità dei parchi e l’allegria della
gente che si rivela soprattutto durante le feste per le quali la capitale andalusa è famosa. Siviglia
custodisce un patrimonio
architettonico di grande
valore, la Cattedrale, la
Giralda e i Reales Alcazares
ne sono un esempio, ma è
consigliabile visitare la città
nelle stagioni più miti, per
evitare di farsi soffocare dal
caldo. La vita della città,
soprattutto in estate, si
concentra intorno al fiume
Guadalquivir, attualmente
unico porto fluviale della
Spagna, che divide in due la
città; mentre d’inverno i cittadini si riuniscono nelle taverne. Insomma, in qualsiasi periodo
dell’anno, Siviglia è sempre viva. Per godersi il divertimento, senza trascurare le bellezze della città,
vi proponiamo alcune cose da non perdere durante una vacanza a Siviglia.
Reales Alcazares a Siviglia
I Reales Alcazares (Palazzi Reali) sono i
monumenti più imponenti di Siviglia.
Caratteristica di questi edifici è la mescolanza
di stili e delle decorazioni, che vanno
dall’islamico al neoclassico. L’Alcazàr, antica
fortezza araba, è un grande esempio
dell’architettura mudéjar con saloni, patii e
giardini che creano un’affascinante
combinazione di colori. Accanto all’Alcazar
sorge il Palazzo di Carlos V che custodisce
un’importante collezione di arazzi raffiguranti la
conquista di Tunisi da parte del re. Dal Palazzo
si può accedere direttamente ai Giardini dell’Alcazar in cui lo stile arabo ha unito forme
rinascimentali a forme romaniche.
La Cattedrale di Siviglia
Lo stile gotico e quello rinascimentale si
uniscono nel più imponente monumento del
mondo cristiano, dopo la Basilica di San Pietro:
la Cattedrale de Santa Maria di Siviglia. È
costituita da cinque navate interne, in stile
gotico, e da due cappelle, la Cappella Reale e
la Cappella Maggiore. La prima è sovrastata da
una cupola rinascimentale; la seconda
custodisce dipinti che ritraggono scene della
vita di Cristo e della Vergine. La Cattedrale è
sorta nel luogo in cui prima si ergeva la
Moschea Mayor, abbattuta nel XV secolo, e
dell’antica costruzione conserva solo la Giralda
e alcuni resti del Patio de los Narajos.
La Giralda di Siviglia
La Giralda, emblema della capitale andalusa, è
la torre campanaria della Cattedrale: un
monumento alto ben 96 metri che rispecchia in
pieno lo stile degli Almohadi, rigidi in materia
religiosa e nemici del lusso, nell’unire
all’imponenza monumentale una raffinata
semplicità. La Giralda deve il suo nome alla
statua della Fede (detta appunto Giraldillo) che
la sovrasta e che gira su sé stessa in base alla
direzione del vento. Dall’interno della
Cattedrale è possibile accedere ad una
piattaforma, posta in vetta alla torre, dalla quale
poter ammirare tutta la città dall’alto.
Il Quartiere di Triana a Siviglia
La riva occidentale del fiume Guadalquivir
accoglie il caratteristico quartiere di Triana, in
cui convivono la città antica e la città moderna.
In origine Triana era un quartiere di marinai,
operai, industriali e ceramisti e, ancora oggi, addentrandovi nel quartiere, potrete acquistare le
ceramiche realizzate artigianalmente nei laboratori. Il lungofiume, invece, che si estende dal
puente San Telmo al puente de Isabel II, è un concentrato di bar e ristoranti alla moda che offrono,
di sera, una buona occasione di intrattenimento. Altra
caratteristica di Triana è il mercato coperto nel quale è
possibile ammirare i resti delle civiltà araba e romana.
Il Barrio de San Bartolomè a Siviglia
Stile barocco, gotico e rinascimentale si compenetrano
negli elementi che compongono il Barrio de San
Bartolomé. Dalla Chiesa di Santa Maria la Blanca, a
Plaza de San Francisco alla Casa de Pilatos fino alla
Chiesa de Santa Magdalena, un intreccio di stili diversi
fanno il fascino di questo quartiere. San Bartolomé con
il suo labirinto di stradine strette contornate da
le vecchie case basse, è un luogo solitario e
silenzioso, ideale per lunghe e tranquille
passeggiate a piedi. Sebbene il Barrio non sia
una destinazione nota al turismo sivigliano, in
realtà conserva tutta l’autenticità della città.
Plaza de España a Siviglia
Plaza de España, all’interno del Parque de
Maria Luisa, venne costruita nel 1929 in
occasione dell’Esposizione Iberoamericana, su
progetto dell’artista sivigliano Gonzalez.
Decorata con mattoni, ceramiche e marmi
colorati, la piazza ha un suo particolare
simbolismo: la forma semicircolare richiama all’abbraccio della Spagna alle sue nuove colonie; le
58 panchine rappresentano tutte le province spagnole; il Palacio Español al suo interno,
imponente e fiero, rappresenta il prestigio della
potenza mondiale spagnola; infine, Plaza de
España guarda verso il fiume, rotta da seguire
per raggiungere l’America.
La Casa di Pilato a Siviglia
La Casa di Pilato è un capolavoro dell’arte
rinascimentale del XV secolo, voluto da Don
Fadrique e forse ispirato alla casa di Ponzio
Pilato a Gerusalemme. La leggenda vuole che
il marchese si sia accorto che la distanza tra la
sua abitazione e la chiesa più vicina era uguale
a quella tra la residenza di Ponzio Pilato e il
luogo in cui Gesù venne crocifisso. Decise
allora di far mettere lungo il percorso le 14 stazioni della via Crucis di cui la prima (processo di
Gesù) coincideva con la sua casa. Questo è il motivo per cui si è creduto che il suo palazzo fosse
anche la copia della residenza di Pilato. L’edificio del 1533 è un riuscito miscuglio di stili
rinascimentale, gotico fiammeggiante
e mudejar e ha un bellissimo patio a 24
arcate con busti dei Cesari, statue
romane o pareti decorate in stile
mudejar. Bellissimo anche il giardino.
Plaza de Toros di Siviglia
La Plaza de Toros de la Real
Maestranza de Caballería de Sevilla,
meglio nota come La Maestranza, è
una plaza de toros situata a Siviglia. È
la più antica di tutta la Spagna ed è il luogo dove si svolge annualmente la Feria de Abril, uno dei
festival di corride più famoso al mondo. Inoltre, è meta di molti turisti, essendo considerata una
delle attrazioni più piacevoli. La plaza de toros può contenere un totale di 12.000 spettatori.
Tablao Flamenco Los Gallos
Plaza de Santa Cruz n. 11
41004 Siviglia
tel. dalle 11.00 alle 24.00 (+34) 954216981
HOTEL NH SEVILLA PLAZA DE ARMAS
CALLE MARQUE DE PARADAS
41004 Siviglia
(+34) 954901992
CADICE
Cadice, Cadiz in spagnolo, è una graziosa
città costiera arroccata su un
promontorio sull’Oceano Atlantico che
vanta un importante porto, molti musei,
monumenti, e un centro storico
affascinante avvolto dal mare. La storia di
Cadiz inizia intorno al 1100 a.C. quando
fu fondata dai fenici con il nome di Gadir.
Dopo la scoperta dell’America Cadice ha
conosciuto un grande sviluppo,
soprattutto nel XVII secolo, quando era la
città più ricca e cosmopolita di Spagna. In
seguito alla perdita delle colonie americane la città ha avuto una fase di declino, ma le persone,
chiamate gaditanos, sono rimaste sempre ospitali, allegre e accoglienti, infatti Cadice è famosa
per i suoi bar, locali e per la buona cucina. Il centro storico si trova su una penisola ed è dominato
dall’imponente cupola della Cattedrale di Cadice. Il vecchio quartiere di Cadice è famoso per il suo
fascino pittoresco dovuto ai molti edifici nobiliari, come la Casa dell’Almirante e Casa de las
Cadenas, all’architettura moresca, e al labirinto di stradine che risalgono al Medioevo che si aprono
su piazzette punteggiate da bar e ristorantini. Alcune parti delle mura del XVIII° secolo sono ancora
in piedi come la Porta di Terraferma. Cadiz è piena di piccoli negozi dove è possibile trovare i
migliori vini andalusi, lo sherry, ceramiche, mobili e molti altri oggetti di artigianato. Alcuni dei
migliori negozi della città si trovano nei dintorni di Plaza San Juan de Dios mentre 2 grandi vie
commerciali sono Calle Ancha e Calle Columela. Imperdibile il Carnevale di Cadice, una delle più
famose feste in Spagna, che si svolge di Martedì
Grasso. Il barrio di Santa Maria è conosciuto come
la capitale del flamenco del mondo.
RIO GUADALETE
Il Guadalete è un fiume della Spagna
sudoccidentale, quasi interamente compreso
nella provincia di Cadice, ad eccezione di alcuni
tratti nelle province di Malaga e Siviglia. Nasce nel
parco naturale della Sierra de Grazalema ad
un'altitudine di circa 1000 m, e sfocia dopo 172
km nel golfo di Cadice a El Puerto de Santa María,
a nord della città di Cadice.
BAHIA DE CADIZ
PARQUE GENOVES - CADIZ
Il Parque Genoves è un parco urbano circondato
dalle mura della città vecchia che si trova vicino al
centro storico di Cadice, situato nell’angolo sud-occidentale della città. Si tratta della più
importante e popolare area verde cittadina.
Originariamente era conosciuto con il nome di
“Passeggiata del Prezzemolo” riflettendo in pieno
la modestia della sua vegetazione.
Progressivamente fu ampliato con l’aggiunta di
specie arboree esotiche, e fu rinominato “Parco
delle delizie” fino a quando, dopo profondi lavori di
ristrutturazione eseguiti alla fine del XIX secolo,
prese l’attuale denominazione dal nome del
giardiniere di Valencia Gerónimo Genovés i Puig a
cui dobbiamo la sua attuale struttura organizzativa.
All’interno del parco si possono contare più di 100
specie diverse di alberi e arbusti, la maggior parte
dei quali appartenenti a specie che non si trovano negli altri parchi e giardini della città. Uno dei
luoghi più belli da visitare è “La Gruta”, un lago con una piccola cascata dove trovano rifugio anatre
e oche.
TEATRO ROMANO - CADIZ
Il Teatro Romano di Cadice è stato costruito intorno al
70 a.C. quando il gaditano Lucio Cornelio Balbo "il
Maggiore", amico personale e consigliere di Giulio
Cesare decise, insieme al nipote Balbo "il Minore", di
espandere i limiti della città di Gades, costruendo la
Necropoli. In questo nuovo quartiere fu costruito un
anfiteatro e un teatro, quest'ultimo localizzato nel 1980
sotto l'attuale quartiere di El Pópulo. L'edificio fu
abbandonato nel III secolo d.C. e saccheggiato nel
secolo successivo, anche se fino all'epoca medievale i
resti della sua possente struttura furono utilizzati come magazzini, stalle e abitazioni. Fu utilizzato
anche come fortezza islamica, citata nelle fonti dell'epoca come "Castello del Teatro", ricostruito
in seguito da Alfonso X "il Saggio" dopo la conquista della città. Gli scavi hanno portato alla luce
una parte del teatro, che può essere considerato come il più antico e fra i più grandi della penisola
iberica. La sua struttura ha delle caratteristiche molto arcaiche, con una cavea a forma di ferro di
cavallo e le gradinate a profilo parabolico. Sotto le gradinate si sviluppa un'ampia galleria di
distribuzione, coperta da una volta anulare a botte. La cavea è stata costruita sopra un pendio del
terreno e per la costruzione della galleria fu necessario tagliare la roccia naturale, invece il muro
esterno è stato costruito utilizzando pietre perfettamente scolpite, sul quale si aprono dei vani che
comunicano con le gradinate.
La zona più monumentale della struttura, la scena e il portico, che si aprivano sulla zona posteriore,
non è stata scavata e le sue rovine sono ancora
nascoste sotto il quartiere di El Pópulo.
PARQUE NATURAL BAHIA DE CADIZ
Nel parco confluiscono ecosistemi diversi come spiaggia, dune, lagune, paludi ed estuari, che invitano ad ammirare il paesaggio, la fauna avicola e la vegetazione di grande valore. La baia si estende per circa cinque chilometri, tra Punta de San Felipe e il castello di Santa Catalina, nel Puerto di Santa María. L’insieme presenta zone dalle caratteristiche ambientali ben differenziate, e l’unione dei diversi habitat è uno degli elementi di valore a livello ecologico. La spiaggia di Levante e la zona costiera di dune che va da Cortadura alla Barrosa, così come le paludi di Sancti Petri, Trocadero e i Toruños sono tra le aree più interessanti. La zona delle saline, che occupa più di 5500 ettari, è un’altra zona di gran valore, la cui utilizzazione risale all'epoca fenicia. Nei dintorni
della baia si possono osservare boschetti di pino domestico. Nella zona di acque meno salmastre sono presenti aree di carici, tife e scirpi. Anche la vegetazione delle paludi è ricchissima e variegata. Il parco comprende le Aree Naturali dell’Isola di Trocadero (290,4 ha) e le Paludi di Sancti Petri (174,1 ha).
PARQUE NATURAL DE LOS ALCORNOCALES
EMBALSE DE BARBATE
EMBALSE DE CHARCO REDONDO
RIO DE LAS CANAS PALMONES
PARQUE NATURAL SIERRA DE LAS NIEVES
È stata scelta dalla Commissione Europea come destinazione europea d'eccellenza (EDEN), in riconoscimento del valore della sua proposta di turismo sostenibile. La Sierra de Las Nieves (Andalusia), dichiarata Parco Naturale e riconosciuta dall'Unesco come Riserva della Biosfera è un autentico paradiso verde a un passo dalla Costa del Sol, a pochi chilometri da Marbella e molto vicino a città come Malaga e Ronda. La Sierra de Las Nieves è una meta dell'entroterra, un luogo ideale per godere del contatto con la natura, con la cultura e di una vasta gamma di opportunità e attività. I protagonisti di questi paesaggi di grande bellezza sono l'abete di Spagna e lo stambecco. L'offerta turistica della zona si focalizza sull'aspetto ecologico e culturale, un elemento turistico che comprende anche prodotti più specifici, che si rivolgono a clienti di diverso tipo, tra i quali spiccano: l'ecoturismo, il turismo verde, il turismo culturale, l'agriturismo, il turismo d'avventura, il turismo ornitologico, l'etnoturismo e il turismo della salute.
RONDA
Ronda è un comune spagnolo di 36.827 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia.
È una delle più antiche e belle cittadine andaluse che, in parte, conserva la sua antica struttura
araba. È situata su un pianoro a strapiombo verso
occidente elevato a 200 metri sulla sottostante
pianura nella regione detta Serrania. Una profonda
impressionante spaccatura su una larghezza di 60-
80 metri e con uno strapiombo di 160 metri sul
torrente Guadalevín divide la città in due parti unite
dal Puente Nuevo costruito nel 1784-88. Altri due
ponti sono: uno di costruzione romana e uno di
origine araba ricostruito.
Plaza de Toros de Ronda
Vi suggerirei di iniziare il vostro viaggio a Ronda con l’Arena di Ronda, una delle arene più antiche della Spagna. Ronda è conosciuta per essere il luogo di nascita della corrida. Costruita nel 1785 dallo stesso architetto che ha costruito il Puente Nuevo, può ospitare 5,000 spettatori. Uno dei migliori toreri della Spagna ha fondato la scuola della corrida di Ronda. È possibile visitare l’arena della corrida e il museo, situato presso lo stesso luogo.
Ronda Viewpoint
Da Plaza de Toros, prendete per il Paseo Blas Infante fino al ciglio della scogliera. Iniziate dal lato destro (finendo in una strada senza uscita) e seguitelo fino alla fine, camminerete lungo il bordo della scogliera e
potrete ammirare degli splendidi panorami della valle sottostante. Quindi tornate al Punto Panoramico di Ronda. Avrete l’opportunità di rimanere impauriti sulla passerella oltre la scogliera, mentre vi rendete conto dell’eccezionale situazione di questo villaggio arroccato.
Il Puente Nuevo
Proseguite verso Plaza España e finalmente vedrete il Puente Nuevo, l’attrazione principale di Ronda nonché l’emblema della città presente su tutte le cartoline! Dovreste assolutamente attraversare il ponte e fermarvi al punto panoramico di Aldehuela. Completato nel 1793, dopo 42 anni di costruzione, il Puente Nuevo attraversa la valle e collega il centro storico della città con la parte moderna che erano precedentemente separate dalla valle di El Tajo e dal Fiume Guadalevin. Questo spettacolare ponte è alto quasi 100 metri. Per avere la visuale più bella dal ponte e scattare la foto perfetta, seguite la Calle Tenorio fino a raggiungere Plaza de Maria Auxiliadora. Un percorso vi porterà verso il primo punto panoramico. Fate attenzione, il punto panoramico non è ben assicurato, quindi fate attenzione a dove mettete i piedi e badate a non far cadere la vostra macchina fotografica! Ogni anno, centinaia di macchine fotografiche finiscono in fondo al burrone. Potrete quindi scendere verso il secondo punto panoramico che vi consentirà di vedere il ponte e la cascata e il fiume che scorre al di sotto di esso. Una seconda opportunità per scattare delle splendide foto.
Palazzo di Mondragón
Il palazzo di Mondragón, il quale mescola l’architettura moresca (il suo patio) con l’architettura Rinascimentale nelle sue ultime parti completate, fu costruito nel 1314. Veniva utilizzato dalla regina Isabella e da re Ferdinando come residenza principale quando visitavano Ronda. Oggi ospita il Museo Municipale di Ronda, che presenta una collezione permanente sulla storia del villaggio ed esempi di tombe Romane e Arabe. È inoltre possibile visitare i giardini del palazzo che offrono una splendida visuale sul centro storico.
Piazza Duchessa di Parcent
Proseguite verso Piazza Duchessa di Parcent, considerata una delle piazze più belle della città. È circondata da numerosi monumenti tra cui il municipio, ma il più notevole è senza ombra di dubbio la chiesa di Santa Maria Maggiore. La costruzione di questa chiesa ha richiesto quasi 200 anni e presenta un mix tra stile rinascimentale e gotico. Entrate pure per ammirare la sua navata e le sue colonne in stile gotico, il suo coro in stile rinascimentale su 2 piani e gli splendidi elementi barocchi.
Il Museo dei Banditi
Sì, avete letto bene, a Ronda c’è un museo dei banditi. Si trova vicino a Plaza Duquesa, a Calle Arminan. Questo museo ripercorre la storia dei fuorilegge più famosi della regione attraverso fotografie, documenti e aneddoti sulle loro vite. Impareremo che tra questi c’erano toreri, cantanti di flamenco e ovviamente contrabbandieri. Questi uomini hanno rubato ai ricchi per aiutare i più poveri, grazie al loro spirito di giustizia. Pur essendo generosi, erano comunque assassini senza pietà.
Una breve ed insolita visita che vi insegnerà molto su questo aspetto poco conosciuto di questa località.
La Puerta de Almocabar e le Mura Arabe
Proseguite per Calle Arminan e Calle Cuesta de las Imagenes fino alla Puerta de Almocabar, l’antica porta della città. Grazie alla sua posizione geografica, e grazie alle sue alte mura e alle porte costruite durante il periodo islamico, Ronda era una delle città più inespugnabili dell’Andalusia. In epoca musulmana, la Puerta de Almocabar era l’ingresso principale della città nonché la porta più grande. È circondata da due torri semicircolari costruite a scopo difensivo. Nella parte orientale della città è possibile vedere altre antiche mura, come la Porta della Cijara. Nella parte occidentale, è possibile vedere le mura di Albacara, costruite per proteggere i mulini a vento. Potrete anche vedere altre 2 porte: la porta dei mulini a vento (Puerta de los Molinos) e la porta del vento (Puerta del Viento).
I Bagni Arabi
A Ronda, tra luoghi di interesse troverete i Bagni Arabi di Ronda. Tornando a Puente Nuevo, sarà possibile fare una deviazione e dirigersi verso i bagni arabi, situati nel distretto di San Miguel. Questi sono quelli maggiormente preservati che potrete trovare in Spagna. Costruiti verso la fine del 13° secolo, questi sono strutturati come le terme romane disponendo dunque di una zona fredda, una tiepida e una calda. Sorprendentemente, il sistema idraulico è ancora quasi intatto oggi. È ancora possibile vedere la caldaia utilizzata per riscaldare l’acqua. Date un’occhiata al soffitto e noterete le prese d’aria a forma di stella direttamente ispirate all’Alhambra di Granada e ai suoi bagni.
La Casa del Rey Moro
Situata nella Calle Cuesta de Santo Domingo, questo palazzo fu costruito dai Mori nel 14° secolo, i quali installarono qui un ingegnoso sistema di pompaggio dell’acqua. L’impianto idrico della miniera scorre lungo tutta la gola fino al fiume Guadalevin. Potrete anche prendere una scala scolpita nella roccia con 236 gradini e che scende per 60 metri per raggiungere una piattaforma che vi permetterà di godere di una vista molto bella. Mentre tornate indietro, pensate agli schiavi cristiani che, ogni giorno, facevano questo viaggio per andare a prendere l’acqua. È anche possibile passeggiare tra i sontuosi giardini de La Casa del Rey Moro (La Casa del re Moro). Progettata da un architetto francese, Jean-Claude Forestier (lo stesso architetto che ha costruito il parco di Maria Luisa a Siviglia), questi giardini terrazzati con canali e fontane sono semplicemente meravigliosi.
Plaza del Socorro
Concludete il vostro viaggio a Ronda con la Plaza del Socorro, una graziosa piazzetta circondata da bar e ristoranti con terrazze. Il luogo ideale per fare una pausa rinfrescante in conclusione di questa fantastica giornata di visite. Vi potrete godere una splendida vista sulla Chiesa di Nuestra Senora del Socorro.
HOTEL EL TAJO
Calle Cruz Verde n. 7
29400 Ronda
tel (+34) 952874040
fax: (+34) 9528750 99
e-mail: [email protected]
ASCARI RACE RESORT
Il circuito Ascari (noto anche come Ascari Race Resort) è un circuito privato situato presso la città di Ronda nella provincia spagnola di Malaga. Il circuito, inaugurato nel 2003, prende il nome dal pilota automobilistico italiano Alberto Ascari. È stato realizzato dall'imprenditore olandese Klaas Zwart, fondatore della casa automobilistico Ascari Cars. Il complesso è situato all'interno di una vallata. La pista è lunga 5425 metri e presenta
13 curve a destra e 13 curve a sinistra. È largo circa 12 metri lungo tutta la sua lunghezza.
CUEVAS DEL BECERRO
Cuevas del Becerro è un comune spagnolo di 1.880 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia. Il nome proverrebbe, secondo una leggenda locale, da un vitello d'oro che fu ritrovato in una delle grotte sul versante settentrionale della collina dove sorge il villaggio. Lo stemma del municipio porta a tutt'oggi la rappresentazione di un vitello dorato.
EMBALSE DE GUADALTEBA
EMBALSE DEL GUADALHORCE
FINE TOUR……………………………………