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L'ANDALUSIA è una delle diciassette comunità autonome della Spagna. È composta da otto province: Almería, Cadice, Cordova, Granada, Huelva, Jaén, Málaga e Siviglia, dove si trova il capoluogo della comunità autonoma dell'Andalusia. È la più popolata comunità autonoma della Spagna con 8 403 350 abitanti (2017) e la seconda più estesa, il che unito alla sua storia e alla sua cultura le conferiscono un peso piuttosto significativo all'interno della Spagna. Situata nel sud-ovest dell'Europa, è delimitata a ovest dalla Repubblica del Portogallo a sud dall'Oceano Atlantico, dal Mar Mediterraneo (Mare di Alborán e dal territorio d'oltremare britannico di Gibilterra), a nord dall'Estremadura e dalla Castiglia-La Mancia e a est dalla Comunità Autonoma di Murcia. Si costituì in comunità autonoma in conformità del secondo articolo della Costituzione spagnola del 1978, che riconosce e garantisce il diritto all'autonomia delle nazionalità e delle regioni della Spagna. Il processo di autonomia politica si estende attraverso la procedura restrittiva di cui all'articolo 151 della Costituzione, il che fa dell'Andalusia la sola comunità spagnola ad aver acceduto all'autonomia attraverso questa procedura.

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L'ANDALUSIA è una delle diciassette

comunità autonome della Spagna. È composta

da otto province: Almería, Cadice, Cordova,

Granada, Huelva, Jaén, Málaga e Siviglia,

dove si trova il capoluogo della comunità

autonoma dell'Andalusia.

È la più popolata comunità autonoma della

Spagna con 8 403 350 abitanti (2017) e la

seconda più estesa, il che unito alla sua storia e

alla sua cultura le conferiscono un peso

piuttosto significativo all'interno della Spagna.

Situata nel sud-ovest dell'Europa, è delimitata

a ovest dalla Repubblica del Portogallo a sud

dall'Oceano Atlantico, dal Mar Mediterraneo

(Mare di Alborán e dal territorio d'oltremare

britannico di Gibilterra), a nord dall'Estremadura

e dalla Castiglia-La Mancia e a est dalla

Comunità Autonoma di Murcia. Si costituì in

comunità autonoma in conformità del secondo

articolo della Costituzione spagnola del 1978,

che riconosce e garantisce il diritto

all'autonomia delle nazionalità e delle regioni della

Spagna. Il processo di autonomia politica si

estende attraverso la procedura restrittiva di cui

all'articolo 151 della Costituzione, il che fa

dell'Andalusia la sola comunità spagnola ad aver

acceduto all'autonomia attraverso questa

procedura.

La configurazione geografica è uno degli elementi che

conferisce unicità all'Andalusia. Dal punto di vista

geografico, si possono distinguere tre grandi aree

ambientali, formate dall'interazione di diversi fattori che

influenzano l'ambiente fisico: la Sierra Morena (che

separa l'Andalusia dalla Meseta), la Cordigliera Betica e

la Depressione Betica che distingue l'Alta Andalusia

dalla Bassa Andalusia.

La storia dell'Andalusia è il risultato di un processo

complesso che raccoglie nell'arco del tempo

popoli e culture diverse, nonché diverse realtà

socioeconomiche e politiche. A pesare sulla

contemporaneità vi è il peso lasciato sul territorio

dal passaggio di iberi, cartaginesi, romani, vandali,

visigoti, bizantini e musulmani.

Come per la storia, la cultura andalusa è il risultato

del passaggio di diversi popoli e civiltà che, nel

corso del tempo, hanno plasmato una particolare

identità culturale.

La realtà economica andalusa all'inizio del

XXI secolo risente di uno svantaggio

rispetto al panorama spagnolo ed europeo,

risultato del fallimento della rivoluzione

industriale e della posizione periferica

dell'Andalusia circa i circuiti economici

internazionali. Questa disuguaglianza è

facilmente individuabile notando il basso

peso del settore industriale nell'economia,

che è ancora fortemente basata

sull'agricoltura e sull'ipertrofia del settore

dei servizi. Nonostante ciò, per dimensioni

l'economia andalusa è la terza del paese.

Fino al 14 marzo 1995 dipendevano

amministrativamente dall'Andalusia le città di

Ceuta e Melilla, ora città autonome.

Lo spagnolo che si parla nelle Americhe discende

in larga parte dal dialetto andaluso dello spagnolo

castigliano, per effetto del ruolo che Siviglia

svolse come porta di accesso alle colonie spagnole in

America, durante il XVI e XVII secolo.

MALAGA

Malaga è un comune della Spagna di

566.913 abitanti, situato nella comunità

autonoma dell'Andalusia, nel sud della

Spagna. Capoluogo dell'omonima

provincia, è affacciata sul Mediterraneo, a

poco più di 100 km dallo stretto di

Gibilterra, nei pressi della foce di due

fiumi: il Guadalmedina, che divide il centro

storico dalla città nuova, e il Guadalhorce.

La città costituisce la capitale culturale ed

economica della Costa del Sol.

SIERRA TEJEDA

Il Parque Natural de las Sierra de Tejeda, Almijara y Alhama si estende per 40.662 ettari e si trova

sui rilievi montagnosi della sierra da cui prende il nome, tra le provincie di Málaga e Granada,

arrivando al mare nella zona delle rupi di Maro. Il paesaggio è ripido e brusco, con numerose creste

e valli profonde, come il canyon del Rio Verde. La Sierra Tejeda è la parte più alta dell’insieme

montagnoso, e arriva ai 2066 metri con la cima de

la Maroma. Geologicamente si trovano marmi

calcarei e dolomitici, oltre a scisti. La Almijara è la

sierra confinante con la di Tejeda con cui forma un

allineamento montagnoso. Il paesaggio è per lo

più brusco, scosceso, con alte montagne vicine al

mare solcati da profondi burroni sviluppati

perpendicolarmente alla linea della costa.

La Sierra di Nerja si trova nella parte orientale

della Sierra Almijara, ed ha un’estensione di 7000

ettari. Si trova nella provincia di Málaga,

confinando a nord ed est con la provincia di

Granada. La cima più alta si trova nel Navachica, di

1832mt, e ci si arriva con una salita di soli 12 km.

Altre cime che personalizzano la sierra sono: Cuesta del Cielo (1505mt), Tajo

dell’Almendrón (1514mt), Sol (583mt), Cerro Romero (616mt), Peñon de los Castillejos e Cerro

Magüeno. Nella sierra si trovano due tipi di materiali: calcare, che gli dà il caratteristico aspetto

biancastro, e sassi, che costituiscono un esteso affioramento alla base della sierra. Trovandosi la

parte di calcare sopra la capa di sassi impermeabile, l’acqua che cade sulla sierra si accumula sopra

di loro formando numerosi fonti. Da qui il nome arabe di Nerja: Narixa, che significa fonte d’acqua

abbondante. L’acqua mentre dissolve il calcare dà origine a delle formazioni spettacolari come la

famosa Cuevas de Nerja, le grotte. Gli unici due fiumi permanenti sono a ovest il Chillar, e ad est

il Río de la Miele, che formano i limiti della Sierra di Nerja. La vicinanza al mare e la protezione che

danno le montagne dal vento del nord fan sì che il clima sia mite, caldo e secco. La temperatura

media annuale è di quasi 19ºC. piove in primavera ed in autunno, non superando i 400 mm all’anno.

La presenza umana risale al paleolitico superiore, come si può osservare dai resti incontrati nelle

Cuevas de Nerja. Anche la civiltà romana e arabe lasciarono il loro segno a Nerja. Esempi ne sono

le tracce di una strada e due ponti dell’epoca romana ubicati tra la Fábrica de San Joaquín e il Río

de la Míel, oltre ad una fortezza e una masseria arabe nella valle di questo fiume. Anticamente la

Sierra è stata usata come luogo di caccia e dai suoi boschi si tagliavano legni e si prendevano le

resine, mentre che la parte inferiore era usata per l’agricoltura di piante che non hanno bisogno di

irrigazioni. Dalle terre della Sierra si estraevano piombo, fluoro, tungsteno, ferro e amianto. I marmi

continuano ad essere usati. Attualmente le coltivazioni tradizionali, come mandorli, olivi, viti, patate

dolci, patate e canna da zucchero son state sostituite in molti luoghi da coltivazioni

subtropicali come l’avocado e la chirimoya (cirimoia), e dal 1973 è diventata Riserva Nazionale di

Caccia.

ALMERIA

Almería è un comune spagnolo di 193.351

abitanti situato nella comunità autonoma

dell'Andalusia bagnato dal Mediterraneo.

Attorniata da una cerchia di sierre affacciate

sul mare è un importante porto commerciale,

uno dei principali della Spagna mediterranea

dopo Barcellona, che serve per l'esportazione

di minerali di ferro delle miniere delle Sierre e

dalle rinomate uve da tavola coltivate

nell'entroterra.

PARQUE NATURAL CABO DE GATA

Il parco naturale Cabo de Gata - Nijar è un'area

naturale protetta della Spagna situata nella

provincia di Almería, in Andalusia. Nel 1989 la parte

del parco delle Salinas del Cabo de Gata è stata

classificata come sito di importanza internazionale

in base alla convenzione di Ramsar. Nel 1997 è

designato come riserva della Biosfera

dall'UNESCO. Nel 2001 è stato incluso tra le aree

specialmente protette di interesse mediterraneo.

CIRCUITO DE ALMERIA

Il circuito di Almeria è un circuito privato di nuova costruzione

dove si svolgono numerose competizioni, tra cui il Campionato

Andaluso di Velocità. Il tracciato con un totale di 13 curve ed una

variante è molto tecnico ed impegnativo. Dossi e dislivelli

rendono ogni giro divertente e non monotono.

HOTEL HOSPEDERIA DEL DESIERTO

Hospederia del Desierto

Diseminado Oro Verde 27, 04200, Tabernas

(+34) 950369444

TABERNAS

Tabernas è un comune spagnolo situato nella

comunità autonoma dell'Andalusia. Il comune si

trova all'interno di una zona desertica, il deserto

di Tabernas, situato tra la Sierra de los Filabres

a nord e la Sierra de Alhamilla a sud-sud-est.

DESIERTO DE TABERNAS

Il deserto di Tabernas è un sito a gariga arida

localizzato nella Provincia di Almería in

Andalusia, nella Spagna, circa 30 km a nord

della città di Almería. È compreso

principalmente nel comune di Tabernas ed è

protetto come riserva naturale che copre una

superficie di 280 km². In questo luogo furono

girate alcune scene dei celebri film di Sergio

Leone come C'era una volta il West, Per un

pugno di dollari, Per qualche dollaro in più.

OASYS MINI HOLLYWOOD

ll parco Oasys - Mini Hollywood è

un parco di divertimento situato a

Tabernas, nella provincia di

Almería, in Spagna. Il parco è diviso

in due aree separate: il Mini

Hollywood e l'Oasys.

SIERRA NEVADA

La Sierra Nevada è un complesso

montuoso della Spagna

meridionale, nella regione

dell'Andalusia. Il gruppo

montuoso si estende nella parte

centrale e sud-orientale della

provincia di Granada e in parte

nella zona sud-occidentale della

provincia di Almería.

EMBALSE DE FRANCISCO ABELLAN

EMBALSE DE QUENTAR

GRANADA

È facile innamorarsi di Granada, del suo clima,

della sua gente, delle sue strade e dei suoi

monumenti. Granada è la città più importante

dell’Andalusia, non solo grazie alla sua

strategica posizione geografica, con la Sierra

Nevada alle spalle e il mare della Costa

Tropicale che la separa dall’Africa, ma anche

per tutte le sue importanti manifestazioni

culturali che si svolgono all’interno di antichi

palazzi o di strutture molto moderne.

Passeggiando per le strade di Granada vi

imbatterete nell’Alhambra, dimora dei sovrani

musulmani e monumento più significativo della città, o magari finirete nell’Albayzín, l’antico

quartiere in cui si stanziarono i Mori dopo la Reconquista. Città vivace e giovane, grazie alla

presenza di molti universitari che di giorno frequentano le lezioni e di notte si aggirano per i locali,

Granada ha la caratteristica di rimanere nel cuore di chi la conosce: c’è un detto spagnolo che dice

“chi non ha visto Granada, non ha visto nulla” e Garcia Lorca, originario di Granada, scriveva “le

emozioni della mia infanzia sono

tutte dentro di me. Io non sono mai

uscito da essa “.

L’Halambra

L'Alhambra è un complesso

palaziale andaluso a Granada.

Secondo alcune versioni il nome

veniva dal colore rosato delle mura

che circondavano l'Alhambra.

L'Alhambra è una vera città murata

(medina) che occupa la maggior

parte del colle della Sabika, mentre per parte sua Granada fruiva di un altro sistema di mura

protettive di cinta. Pertanto, l'Alhambra poteva funzionare in modo autonomo rispetto a Granada.

Nell'Alhambra vi erano tutti i servizi propri necessari agli abitanti che vi vivevano: moschee, scuole,

botteghe e altro. Nel 1238 fece il suo ingresso a Granada dalla Porta di Elvira, per occupare il

Palazzo del Gallo del Vento, Muḥammad iban Naṣr (noto anche come Naẓar), chiamato al-Ḥamar,

"Il Rosso", perché aveva la barba di colore rossiccio, fondatore della dinastia nasride del Sultanato

di Granada. Quando Muḥammad ibn Naṣr entrò trionfatore a Granada, la popolazione lo accolse al

grido di Benvenuto al vincitore per la grazia di Dio, al quale egli rispose dicendo: Non v'è altro

vincitore se non Dio. Questo è il motto dello stemma nasride ed è scritto in tutta l'Alhambra.

Muḥammad ibn Naṣr fece edificare il primo nucleo del palazzo. Suo figlio Muhammad II, che fu

amico di Alfonso X di Castiglia, lo fortificò. Nel 1492, con la conquista di Granada da parte dei Re

Cattolici, l'Alhambra passò ad essere palazzo reale dei re di Spagna e questo salvò il complesso

dalla distruzione patita invece da tanti altri monumenti islamici a seguito della Reconquista. Lo stile

granadino nell'Alhambra rappresenta il punto supremo raggiunto dall'arte andalusa, che non si

realizzò fino alla metà del secolo XIV con Yusuf I e Muhammad V nel 1333 e 1354. Il Comitato

del patrimonio mondiale dell'UNESCO ha dichiarato l'Alhambra e il Generalife di Granada

Patrimonio Culturale dell'Umanità nella sua sessione del giorno 2 novembre 1984. È stata

indicata tra i 21 candidati finalisti per essere indicata come una delle sette meraviglie del mondo

moderno. Il complesso copre più di 100.000 m² di superficie.

I giardini del Generalife

Se si decide di visitare questi bellissimi giardini, ci si

sentirà come un vero e proprio sultano che

passeggia in quello che da molti viene definito

come un paradiso. Del resto, i giochi di acqua, le

bellissime architetture che sono custodite

all’interno di questo posto, sono effettivamente

regali. Proprio per questo motivo, si consiglia

vivamente di non lasciare la città di Granada senza

prima aver visitato i giardini arabi del Generalife. Per

capire il perché siano stati realizzati in modo tale da

ricordare l’immagine che si ha del Paradiso, si deve

attingere a piene mani alla cultura musulmana, che vede il giardino come espressione

dell’immagine celestiale. Ecco, quindi, spiegata l’attenzione che si è avuta nella progettazione e

nella realizzazione di questo piccolo capolavoro non solo botanico. Chi arriva a visitare i giardini

del Generalife nota immediatamente che tutto sembra messo lì per una ragione ben precisa, che

è quella di ammaliare e deliziare tutti i sensi, dalla vista all’udito, passando per l’olfatto e il tatto. I

riflessi di luce, i giochi d’acqua, le tante varietà

di piante e alberi, il profumo dei fiori, il palazzo:

sono tutti pezzi di un paesaggio celestiale, che

riporta alla menta l’antica Al-Andalus.

L’Albayzin

Il quartiere dell’Albayzin è Patrimonio

Mondiale dell’Unesco per la sua straordinaria

unicità architettonica. Fondato dai mori prende

il nome dai bayyasīn, cioè provenienti dalla

città di Baeza. Nel suo massimo splendore ha

raggiunto 60.000 abitanti e 26 moschee. Resta

intatto l’intricato sistema di stradine, patii,

balconcini fioriti che lo rendono il luogo più caratteristico e autentico di Granada. Il monumento più

importante del quartiere è la Chiesa di San Salvador in stile mudéjar, costruita nel XVI secolo

sull’antica moschea maggiore di Albayzín. Davanti la chiesa si apre il belvedere che porta lo stesso

nome e da cui si gode una splendida vista sulla fortezza dell’Alhambra. Da non perdere anche i

Bagni romani ed un passaggio sotto l’Arco de la Pesas, piccola porta d’ingresso nelle mura

difensive del quartiere.

Palazzo Dar-al-Horra o Monastero di Santa

Isabella a Granada

Questa splendida struttura fu costruita nel XV secolo

sui resti di un palazzo distrutto del re Ziri. Questo

edificio è molto interessante perché è l’unico, fra

quelli che erano presenti nel caratteristico quartiere di

Albayzin, che è stato preservato e ha mantenuto il suo

aspetto originario. Il nome Dar – Al – Horra, Casa della

donna onesta, sembra sia ispirato alla madre del re

Boabdil, l’ultimo monarca arabo in Spagna. Dopo la

conquista di Granada nel 1492 da parte dei Re

Cattolici, gli Arabi cedettero il Palazzo al segretario

reale Hernando de Zafra. Successivamente la Regina

Isabella decise di fondare qui il Convento Reale di Santa Isabella. Il Palazzo appartenne all’ordine

religioso fino al XX secolo, fino a quando non fu acquisito dal governo: attualmente il Dar – Al –

Horra è catalogato come patrimonio di interesse culturale.

La Cattedrale di Granada

La Cattedrale di Granada è considerata la più grande

espressione di chiesa rinascimentale della Spagna. I

Re Cattolici fondarono la cattedrale nel 1492 e

volevano che fosse un’imitazione del modello gotico

della Cattedrale di Toledo. Nel 1518, Diego de Siloé

ebbe il compito di progettare la cattedrale e ideò una

nuova pianta del tempio in stile rinascimentale

spagnolo. Quasi 200 anni dopo, nel 1704, si

conclusero i lavori, ma fu costruita solo una delle due

torri di Siloé e in modo parziale: la torre doveva essere

alta 81 metri, invece fu terminata a 57 metri. La

facciata principale invece è un capolavoro dell’arte barocca ad opera di Alonso Cano nel 1667.

La Cappella Reale di Granada

In un edificio accanto alla Cattedrale c’è la Cappella

Reale, voluta da Isabella e Ferdinando. I due sovrani

decisero, di comune accordo, che dopo la morte i loro

resti dovessero essere conservati a Granada. Questa

città era per loro un simbolo importante, il luogo in cui

si era completata la Riconquista della Spagna e la

cacciata dei Mori. Come da loro volontà, qui sono

conservate le spoglie dei due sovrani e della loro

sfortunata figlia, Giovanna La Pazza e quelle del

marito Filippo il Bello. Nella Sacrestia c’è un piccolo

museo in cui si possono ammirare la spada di

Ferdinando, lo scettro di Isabella, la corona d’argento. Da non perdere una visita approfondita alla

piccola ma significativa collezione d’arte personale dei sovrani: si possono ammirare un Cristo del

Perugino, l’Orazione nell’orto di Botticelli, molti quadri fiamminghi tra cui un Memling e un incerto

Van Der Weyden.

Il Bagno Arabo di Granada

I cattolici consideravano i bagni arabi l’equivalente di

bordelli e luoghi di prostituzione, anche se non era

affatto così. Qui i mori di Granada si riunivano per

parlare di religione, curarsi con le acque, parlare,

rilassarsi, farsi fare un massaggio e tagliarsi i capelli,

con una rigida separazione tra uomo e donna.

Nonostante la pessima reputazione, i Bagni Arabi di

Granada sono sopravvissuti quasi intatti alla

meticolosa opera di distruzione dei simboli mori

messa in atto dopo la Reconquista della Spagna e la

cacciata dei musulmani. Il Bañuelo, quindi, merita una

visita perché è uno dei pochi bagni arabi sopravvissuti in Spagna. I Bagni si trovano sulle sponde

del fiume Darro, sul lato opposto a quello dell’Alhambra. Vi si accede da una piccola casa costruita

sopra i bagni dopo la Riconquista. Ci sono tre ampi spazi (sala fredda, sala centrale e sala calda), e

un cortile centrale con vasca.

GRAND HOTEL LUNA DE GRANADA

Plaza del Guitarrista Manuel Cano N. 2 18004 Granada (+34) 958282913

EMBALSE DE IZNAJAR

PARQUE NATURAL SIERRAS SUBBETICAS

Il Parco Naturale delle Sierras Subbéticas si trova nella parte meridionale della provincia di Córdoba , nel cuore dell'Andalusia. Anche le Sierras Subbéticas sono state dichiarate Sito di interesse naturale, riconosciuto dall'UNESCO come Geoparco di Spagna e incluso nella rete

europea di geoparchi con il nome di Geoparque Sierras Subbéticas. Il parco offre eccellenti servizi turistici, come il centro visitatori a Santa Rita, un ecomuseo, diverse vedette e diversi percorsi escursionistici e di montagna, ideali per contemplare la bellezza e l'unicità di questo spazio ecologico. All'interno del parco è la vetta più alta di Cordoba, La Tiñosa, dove gli appassionati di alpinismo e arrampicata possono godere di uno splendido paesaggio punteggiato da diverse popolazioni. Andando più a fondo nella terra, è possibile scoprire un'ampia varietà di cavità e grotte, tra cui la Sima de Cabra e la famosa grotta di Los Murciélagos, dichiarata Monumento Naturale.

RIO GUADALQUIVIR

Il Guadalquivir è un fiume del sud

della Spagna, che attraversa

l'Andalusia. Il nome deriva

dall'arabo wadi al-Kabir, mentre i

romani lo chiamavano fiume Baetis.

Il Guadalquivir nasce nel comune di

Quesada, nel cuore della Sierra de

Cazorla e sfocia a Sanlúcar de

Barrameda, nella provincia di

Cadice, attraversando le province di

Cordoba e Siviglia. Il fiume è lungo 657 km e i suoi affluenti sono i fiumi Genil, Guadalbullón e

Guadiana Menor.

CORDOBA

Cordoba (o Cordova) è stata la capitale dell’Impero

Musulmano in Spagna, e nonostante siano passati

tanti secoli da allora, la città conserva il fascino

incantato della città più araba dell’Andalusia. La

regione spagnola in cui si trova Cordoba, infatti,

deve il suo nome alla versione originale araba “Al-

Andalus”, sulla cui etimologia ci sono diverse

scuole di pensiero. I mori fecero di Cordoba la più

importante città del loro Impero europeo, capitale

della cultura araba nel vecchio continente. La

bellezza di Cordoba si è conservata intatta, la storia

della città riaffiora nelle case dai cortili con le belle

fontane, dagli speziatissimi cibi che offrono le

trattorie, e dai tratti somatici dei suoi abitanti, arabi

nei volti e spagnoli negli atteggiamenti.

Mezquita

La Mezquita di Cordoba è una delle moschee più

stupefacenti d’Europa, eretta sulla Chiesa di San

Vincenzo. L’immensa struttura sorge nel mezzo

della città, e le alte mura, da alcuni punti

d’osservazione, sembrano quasi toccare il cielo.

L’interno della Mezquita, complice

un’illuminazione ideata per mettere in risalto la

bellezza delle decorazioni, è il più grandioso

omaggio all’architettura gotica-rinascimentale

all’arte arabo-islamica. La Mezquita ha anche un’importante valenza storico-religiosa: dopo

l’occupazione di Cordoba da parte degli islamici, nel 711, la chiesa fu utilizzata

contemporaneamente da cristiani e musulmani.

L'Alcazar

L’Alcazar dei Re Cristiani è la struttura in cui

venivano ricevuti i sovrani fedeli alla Chiesa. Lo

stile arabo dell’edificio, circondato da giardini

immensi, abbelliti con grandi vasche in cui

abbondano getti d’acqua ballerini, vi farà chiedere

per come sia possibile che Cordoba si trovi nel

continente europeo. Il passato arabo di questo

luogo riaffiora ad ogni angolo di strada, soprattutto

nell’Alcazar De Los Reyes Cristianos, dove le

stanze conservano ancora, grazie ai mosaici e agli

ornamenti, la tipica atmosfera mediorientale.

La Medina Azahara

Medina Azahara è la cittadina che Abderraman III

fece costruire a otto chilometri da Cordoba. Per la

costruzione di Medina Azahara furono utilizzate

ben 4300 colonne, e la bellezza della città traspare

ancora oggi, nonostante restino soltanto poche

rovine. La città fu quasi completamente distrutta

dai Berberi, che attaccarono Medina Azahara

durante una sanguinosa battaglia. Pare che

Abderraman III volle costruire una città bellissima,

per poterla dedicare alla sua sposa, la tanto amata az-Zahara. Anche se non ci sono conferme di

questa versione dei fatti, resta il fascino della favola e la bellezza che ancora traspare dalle rovine.

Il Ponte Romano sul Guadalquivir

Il Guadalquivir è l’unico fiume navigabile di tutta la

Spagna e il suo nome, in lingua araba, significa

“Fiume Grande “. Al tempo dei romani, il

Guadalquivir si poteva percorrere fino a Cordoba,

dove fu eretto il ponte lungo 240 metri. La sua

costruzione fu voluta da Augusto, e faceva parte

della lunga strada che portava il suo nome. Il ponte

sul Guadalquivir è stato scenario di numerose

battaglie, durante le quali la struttura originale è

stata lentamente distrutta. Le 16 arcate che

sostenevano il ponte, però, sono presenti anche nella versione odierna. Nonostante il tempo, le

battaglie e l’antichità del progetto, il ponte resta l’unica strada percorribile per raggiungere

Cordoba.

La Sinagoga

La Sinagoga di Cordoba fu costruita all’ingresso

del quartiere ebraico intorno al XIV secolo, ed è

l’unica struttura religiosa ebraica presente in tutta

l’Andalusia. La grandiosità di questa Sinagoga si

vede nelle belle decorazioni in stile mudejar, che ha

caratteristiche cristiane unite ad elementi di

ispirazione araba, e che si trova soltanto in alcune

zone della Spagna. Con il termine mudejar, che

significa più o meno “chi ha avuto il permesso di

rimanere”, si indicavano i musulmani rimasti a vivere in Andalusia anche dopo l’avvento dei

cristiani: furono loro a dar vita al particolare stile pittorico che si vede sulle pareti della Sinagoga di

Cordoba.

La Juderia di Cordoba

L’Andalusia ha molti quartieri ebraici nelle proprie

città, ma quello di Cordoba è uno dei più importanti

di tutto il vecchio continente. La caratteristica

conformazione del quartiere richiama quelli

presenti in tutta la regione, ma a Cordoba la Juderìa

ha un fascino molto particolare. Le abitazioni

bianche, quasi tutte con un piccolo giardinetto sul

davanti, sono arroccate tra loro, e separate da

stradine molto strette, dove passeggiare

serenamente alla luce del sole, e un po’ meno a quella della luna. Nonostante il quartiere sia stato

ristrutturato nel ‘700, la struttura originale della Juderia è rimasta immutata e rappresenta uno dei

luoghi più pittoreschi dell’intera Spagna.

Palazzo de Viana a Cordoba

Famoso per i suoi 12 patii, il Palazzo de Viana nasce

come piccola casa che si allarga piano piano fino a

inglobare le abitazioni circostanti, diventando un

elemento architettonico spettacolare e unico. Nei

6.500 mq del palazzo predominano i cortili e i

giardini, le piante e le fontane, come nella migliore

tradizione araba e romana. Un modo non solo per

abbellire la propria dimora e renderla più bella delle

altre, ma un’esigenza per sfuggire ai 45 gradi di

calore che assediano Cordoba d’estate. Il risultato è

una casa abitata da nobili fino al 1900 ma profondamente tradizionale e popolare. Bellissimi gli

interni che si snodano tra arazzi, quadri (anche di Goya), mobili d’epoca, una biblioteca con 7.000

volumi e uno straordinario soffitto a cassettoni.

HOTEL CORDOVA CENTER

AVENIDA DE LA LIBERTAD

14003 CORDOBA

(+34) 957758000

EMBALSE DE PUENTE NUEVO

PARQUE NATURAL

SIERRA DE

HORNACHUELOS

Si trova nel settore

occidentale della provincia

di Cordoba e fa parte del

massiccio della Sierra

Morena. La catena

montuosa presenta rilievi

poco pronunciati e le sue

cime raggiungono

un’altezza massima di 725 metri sul livello del mare. Il Parco, con quasi 60.000 ettari, fu dichiarato

tale nel 1989 e ospita una delle zone di macchia mediterranea, costituita soprattutto da lecci e

sugheri, e di bosco fluviale meglio conservate della Sierra Morena. Insieme alla Sierra Norte de

Sevilla, la Sierra de Aracena e i Picos de Aroche, costituisce la Riserva della Biosfera Dehesas de

Sierra Morena.

EMBALSE DE

HORNACHUELOS

PARQUE NATURAL SIERRA NORTE

Questo parco naturale si trova nella parte

settentrionale della provincia di Siviglia. Il rilievo

ha forme rotondeggianti, con abbondanza di

pascoli. La Sierra Norte si distingue per la

presenza di predatori, oltre che di specie di

particolare interesse, tanto tra i vertebrati come

tra gli invertebrati. Tra queste ricordiamo la

lince, l’avvoltoio monaco, l’aquila imperiale e la cicogna nera. L'area naturale protetta è nota per la

produzione di sughero, per la destinazione a pascolo dei lecceti e per la presenza di attività

agricole.

EMBALSE DE JOSE TORAN

EMBALSE LOS MELONARES

SIVIGLIA

Siviglia è flamenco, tapas, corrida, feste, tutto ciò che incarna l’essenza della Spagna. Potrete

scoprire gli antichi quartieri con le loro stradine strette, la tranquillità dei parchi e l’allegria della

gente che si rivela soprattutto durante le feste per le quali la capitale andalusa è famosa. Siviglia

custodisce un patrimonio

architettonico di grande

valore, la Cattedrale, la

Giralda e i Reales Alcazares

ne sono un esempio, ma è

consigliabile visitare la città

nelle stagioni più miti, per

evitare di farsi soffocare dal

caldo. La vita della città,

soprattutto in estate, si

concentra intorno al fiume

Guadalquivir, attualmente

unico porto fluviale della

Spagna, che divide in due la

città; mentre d’inverno i cittadini si riuniscono nelle taverne. Insomma, in qualsiasi periodo

dell’anno, Siviglia è sempre viva. Per godersi il divertimento, senza trascurare le bellezze della città,

vi proponiamo alcune cose da non perdere durante una vacanza a Siviglia.

Reales Alcazares a Siviglia

I Reales Alcazares (Palazzi Reali) sono i

monumenti più imponenti di Siviglia.

Caratteristica di questi edifici è la mescolanza

di stili e delle decorazioni, che vanno

dall’islamico al neoclassico. L’Alcazàr, antica

fortezza araba, è un grande esempio

dell’architettura mudéjar con saloni, patii e

giardini che creano un’affascinante

combinazione di colori. Accanto all’Alcazar

sorge il Palazzo di Carlos V che custodisce

un’importante collezione di arazzi raffiguranti la

conquista di Tunisi da parte del re. Dal Palazzo

si può accedere direttamente ai Giardini dell’Alcazar in cui lo stile arabo ha unito forme

rinascimentali a forme romaniche.

La Cattedrale di Siviglia

Lo stile gotico e quello rinascimentale si

uniscono nel più imponente monumento del

mondo cristiano, dopo la Basilica di San Pietro:

la Cattedrale de Santa Maria di Siviglia. È

costituita da cinque navate interne, in stile

gotico, e da due cappelle, la Cappella Reale e

la Cappella Maggiore. La prima è sovrastata da

una cupola rinascimentale; la seconda

custodisce dipinti che ritraggono scene della

vita di Cristo e della Vergine. La Cattedrale è

sorta nel luogo in cui prima si ergeva la

Moschea Mayor, abbattuta nel XV secolo, e

dell’antica costruzione conserva solo la Giralda

e alcuni resti del Patio de los Narajos.

La Giralda di Siviglia

La Giralda, emblema della capitale andalusa, è

la torre campanaria della Cattedrale: un

monumento alto ben 96 metri che rispecchia in

pieno lo stile degli Almohadi, rigidi in materia

religiosa e nemici del lusso, nell’unire

all’imponenza monumentale una raffinata

semplicità. La Giralda deve il suo nome alla

statua della Fede (detta appunto Giraldillo) che

la sovrasta e che gira su sé stessa in base alla

direzione del vento. Dall’interno della

Cattedrale è possibile accedere ad una

piattaforma, posta in vetta alla torre, dalla quale

poter ammirare tutta la città dall’alto.

Il Quartiere di Triana a Siviglia

La riva occidentale del fiume Guadalquivir

accoglie il caratteristico quartiere di Triana, in

cui convivono la città antica e la città moderna.

In origine Triana era un quartiere di marinai,

operai, industriali e ceramisti e, ancora oggi, addentrandovi nel quartiere, potrete acquistare le

ceramiche realizzate artigianalmente nei laboratori. Il lungofiume, invece, che si estende dal

puente San Telmo al puente de Isabel II, è un concentrato di bar e ristoranti alla moda che offrono,

di sera, una buona occasione di intrattenimento. Altra

caratteristica di Triana è il mercato coperto nel quale è

possibile ammirare i resti delle civiltà araba e romana.

Il Barrio de San Bartolomè a Siviglia

Stile barocco, gotico e rinascimentale si compenetrano

negli elementi che compongono il Barrio de San

Bartolomé. Dalla Chiesa di Santa Maria la Blanca, a

Plaza de San Francisco alla Casa de Pilatos fino alla

Chiesa de Santa Magdalena, un intreccio di stili diversi

fanno il fascino di questo quartiere. San Bartolomé con

il suo labirinto di stradine strette contornate da

le vecchie case basse, è un luogo solitario e

silenzioso, ideale per lunghe e tranquille

passeggiate a piedi. Sebbene il Barrio non sia

una destinazione nota al turismo sivigliano, in

realtà conserva tutta l’autenticità della città.

Plaza de España a Siviglia

Plaza de España, all’interno del Parque de

Maria Luisa, venne costruita nel 1929 in

occasione dell’Esposizione Iberoamericana, su

progetto dell’artista sivigliano Gonzalez.

Decorata con mattoni, ceramiche e marmi

colorati, la piazza ha un suo particolare

simbolismo: la forma semicircolare richiama all’abbraccio della Spagna alle sue nuove colonie; le

58 panchine rappresentano tutte le province spagnole; il Palacio Español al suo interno,

imponente e fiero, rappresenta il prestigio della

potenza mondiale spagnola; infine, Plaza de

España guarda verso il fiume, rotta da seguire

per raggiungere l’America.

La Casa di Pilato a Siviglia

La Casa di Pilato è un capolavoro dell’arte

rinascimentale del XV secolo, voluto da Don

Fadrique e forse ispirato alla casa di Ponzio

Pilato a Gerusalemme. La leggenda vuole che

il marchese si sia accorto che la distanza tra la

sua abitazione e la chiesa più vicina era uguale

a quella tra la residenza di Ponzio Pilato e il

luogo in cui Gesù venne crocifisso. Decise

allora di far mettere lungo il percorso le 14 stazioni della via Crucis di cui la prima (processo di

Gesù) coincideva con la sua casa. Questo è il motivo per cui si è creduto che il suo palazzo fosse

anche la copia della residenza di Pilato. L’edificio del 1533 è un riuscito miscuglio di stili

rinascimentale, gotico fiammeggiante

e mudejar e ha un bellissimo patio a 24

arcate con busti dei Cesari, statue

romane o pareti decorate in stile

mudejar. Bellissimo anche il giardino.

Plaza de Toros di Siviglia

La Plaza de Toros de la Real

Maestranza de Caballería de Sevilla,

meglio nota come La Maestranza, è

una plaza de toros situata a Siviglia. È

la più antica di tutta la Spagna ed è il luogo dove si svolge annualmente la Feria de Abril, uno dei

festival di corride più famoso al mondo. Inoltre, è meta di molti turisti, essendo considerata una

delle attrazioni più piacevoli. La plaza de toros può contenere un totale di 12.000 spettatori.

Tablao Flamenco Los Gallos

Plaza de Santa Cruz n. 11

41004 Siviglia

tel. dalle 11.00 alle 24.00 (+34) 954216981

[email protected]

HOTEL NH SEVILLA PLAZA DE ARMAS

CALLE MARQUE DE PARADAS

41004 Siviglia

(+34) 954901992

CADICE

Cadice, Cadiz in spagnolo, è una graziosa

città costiera arroccata su un

promontorio sull’Oceano Atlantico che

vanta un importante porto, molti musei,

monumenti, e un centro storico

affascinante avvolto dal mare. La storia di

Cadiz inizia intorno al 1100 a.C. quando

fu fondata dai fenici con il nome di Gadir.

Dopo la scoperta dell’America Cadice ha

conosciuto un grande sviluppo,

soprattutto nel XVII secolo, quando era la

città più ricca e cosmopolita di Spagna. In

seguito alla perdita delle colonie americane la città ha avuto una fase di declino, ma le persone,

chiamate gaditanos, sono rimaste sempre ospitali, allegre e accoglienti, infatti Cadice è famosa

per i suoi bar, locali e per la buona cucina. Il centro storico si trova su una penisola ed è dominato

dall’imponente cupola della Cattedrale di Cadice. Il vecchio quartiere di Cadice è famoso per il suo

fascino pittoresco dovuto ai molti edifici nobiliari, come la Casa dell’Almirante e Casa de las

Cadenas, all’architettura moresca, e al labirinto di stradine che risalgono al Medioevo che si aprono

su piazzette punteggiate da bar e ristorantini. Alcune parti delle mura del XVIII° secolo sono ancora

in piedi come la Porta di Terraferma. Cadiz è piena di piccoli negozi dove è possibile trovare i

migliori vini andalusi, lo sherry, ceramiche, mobili e molti altri oggetti di artigianato. Alcuni dei

migliori negozi della città si trovano nei dintorni di Plaza San Juan de Dios mentre 2 grandi vie

commerciali sono Calle Ancha e Calle Columela. Imperdibile il Carnevale di Cadice, una delle più

famose feste in Spagna, che si svolge di Martedì

Grasso. Il barrio di Santa Maria è conosciuto come

la capitale del flamenco del mondo.

RIO GUADALETE

Il Guadalete è un fiume della Spagna

sudoccidentale, quasi interamente compreso

nella provincia di Cadice, ad eccezione di alcuni

tratti nelle province di Malaga e Siviglia. Nasce nel

parco naturale della Sierra de Grazalema ad

un'altitudine di circa 1000 m, e sfocia dopo 172

km nel golfo di Cadice a El Puerto de Santa María,

a nord della città di Cadice.

BAHIA DE CADIZ

PARQUE GENOVES - CADIZ

Il Parque Genoves è un parco urbano circondato

dalle mura della città vecchia che si trova vicino al

centro storico di Cadice, situato nell’angolo sud-occidentale della città. Si tratta della più

importante e popolare area verde cittadina.

Originariamente era conosciuto con il nome di

“Passeggiata del Prezzemolo” riflettendo in pieno

la modestia della sua vegetazione.

Progressivamente fu ampliato con l’aggiunta di

specie arboree esotiche, e fu rinominato “Parco

delle delizie” fino a quando, dopo profondi lavori di

ristrutturazione eseguiti alla fine del XIX secolo,

prese l’attuale denominazione dal nome del

giardiniere di Valencia Gerónimo Genovés i Puig a

cui dobbiamo la sua attuale struttura organizzativa.

All’interno del parco si possono contare più di 100

specie diverse di alberi e arbusti, la maggior parte

dei quali appartenenti a specie che non si trovano negli altri parchi e giardini della città. Uno dei

luoghi più belli da visitare è “La Gruta”, un lago con una piccola cascata dove trovano rifugio anatre

e oche.

TEATRO ROMANO - CADIZ

Il Teatro Romano di Cadice è stato costruito intorno al

70 a.C. quando il gaditano Lucio Cornelio Balbo "il

Maggiore", amico personale e consigliere di Giulio

Cesare decise, insieme al nipote Balbo "il Minore", di

espandere i limiti della città di Gades, costruendo la

Necropoli. In questo nuovo quartiere fu costruito un

anfiteatro e un teatro, quest'ultimo localizzato nel 1980

sotto l'attuale quartiere di El Pópulo. L'edificio fu

abbandonato nel III secolo d.C. e saccheggiato nel

secolo successivo, anche se fino all'epoca medievale i

resti della sua possente struttura furono utilizzati come magazzini, stalle e abitazioni. Fu utilizzato

anche come fortezza islamica, citata nelle fonti dell'epoca come "Castello del Teatro", ricostruito

in seguito da Alfonso X "il Saggio" dopo la conquista della città. Gli scavi hanno portato alla luce

una parte del teatro, che può essere considerato come il più antico e fra i più grandi della penisola

iberica. La sua struttura ha delle caratteristiche molto arcaiche, con una cavea a forma di ferro di

cavallo e le gradinate a profilo parabolico. Sotto le gradinate si sviluppa un'ampia galleria di

distribuzione, coperta da una volta anulare a botte. La cavea è stata costruita sopra un pendio del

terreno e per la costruzione della galleria fu necessario tagliare la roccia naturale, invece il muro

esterno è stato costruito utilizzando pietre perfettamente scolpite, sul quale si aprono dei vani che

comunicano con le gradinate.

La zona più monumentale della struttura, la scena e il portico, che si aprivano sulla zona posteriore,

non è stata scavata e le sue rovine sono ancora

nascoste sotto il quartiere di El Pópulo.

PARQUE NATURAL BAHIA DE CADIZ

Nel parco confluiscono ecosistemi diversi come spiaggia, dune, lagune, paludi ed estuari, che invitano ad ammirare il paesaggio, la fauna avicola e la vegetazione di grande valore. La baia si estende per circa cinque chilometri, tra Punta de San Felipe e il castello di Santa Catalina, nel Puerto di Santa María. L’insieme presenta zone dalle caratteristiche ambientali ben differenziate, e l’unione dei diversi habitat è uno degli elementi di valore a livello ecologico. La spiaggia di Levante e la zona costiera di dune che va da Cortadura alla Barrosa, così come le paludi di Sancti Petri, Trocadero e i Toruños sono tra le aree più interessanti. La zona delle saline, che occupa più di 5500 ettari, è un’altra zona di gran valore, la cui utilizzazione risale all'epoca fenicia. Nei dintorni

della baia si possono osservare boschetti di pino domestico. Nella zona di acque meno salmastre sono presenti aree di carici, tife e scirpi. Anche la vegetazione delle paludi è ricchissima e variegata. Il parco comprende le Aree Naturali dell’Isola di Trocadero (290,4 ha) e le Paludi di Sancti Petri (174,1 ha).

PARQUE NATURAL DE LOS ALCORNOCALES

EMBALSE DE BARBATE

EMBALSE DE CHARCO REDONDO

RIO DE LAS CANAS PALMONES

PARQUE NATURAL SIERRA DE LAS NIEVES

È stata scelta dalla Commissione Europea come destinazione europea d'eccellenza (EDEN), in riconoscimento del valore della sua proposta di turismo sostenibile. La Sierra de Las Nieves (Andalusia), dichiarata Parco Naturale e riconosciuta dall'Unesco come Riserva della Biosfera è un autentico paradiso verde a un passo dalla Costa del Sol, a pochi chilometri da Marbella e molto vicino a città come Malaga e Ronda. La Sierra de Las Nieves è una meta dell'entroterra, un luogo ideale per godere del contatto con la natura, con la cultura e di una vasta gamma di opportunità e attività. I protagonisti di questi paesaggi di grande bellezza sono l'abete di Spagna e lo stambecco. L'offerta turistica della zona si focalizza sull'aspetto ecologico e culturale, un elemento turistico che comprende anche prodotti più specifici, che si rivolgono a clienti di diverso tipo, tra i quali spiccano: l'ecoturismo, il turismo verde, il turismo culturale, l'agriturismo, il turismo d'avventura, il turismo ornitologico, l'etnoturismo e il turismo della salute.

RONDA

Ronda è un comune spagnolo di 36.827 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia.

È una delle più antiche e belle cittadine andaluse che, in parte, conserva la sua antica struttura

araba. È situata su un pianoro a strapiombo verso

occidente elevato a 200 metri sulla sottostante

pianura nella regione detta Serrania. Una profonda

impressionante spaccatura su una larghezza di 60-

80 metri e con uno strapiombo di 160 metri sul

torrente Guadalevín divide la città in due parti unite

dal Puente Nuevo costruito nel 1784-88. Altri due

ponti sono: uno di costruzione romana e uno di

origine araba ricostruito.

Plaza de Toros de Ronda

Vi suggerirei di iniziare il vostro viaggio a Ronda con l’Arena di Ronda, una delle arene più antiche della Spagna. Ronda è conosciuta per essere il luogo di nascita della corrida. Costruita nel 1785 dallo stesso architetto che ha costruito il Puente Nuevo, può ospitare 5,000 spettatori. Uno dei migliori toreri della Spagna ha fondato la scuola della corrida di Ronda. È possibile visitare l’arena della corrida e il museo, situato presso lo stesso luogo.

Ronda Viewpoint

Da Plaza de Toros, prendete per il Paseo Blas Infante fino al ciglio della scogliera. Iniziate dal lato destro (finendo in una strada senza uscita) e seguitelo fino alla fine, camminerete lungo il bordo della scogliera e

potrete ammirare degli splendidi panorami della valle sottostante. Quindi tornate al Punto Panoramico di Ronda. Avrete l’opportunità di rimanere impauriti sulla passerella oltre la scogliera, mentre vi rendete conto dell’eccezionale situazione di questo villaggio arroccato.

Il Puente Nuevo

Proseguite verso Plaza España e finalmente vedrete il Puente Nuevo, l’attrazione principale di Ronda nonché l’emblema della città presente su tutte le cartoline! Dovreste assolutamente attraversare il ponte e fermarvi al punto panoramico di Aldehuela. Completato nel 1793, dopo 42 anni di costruzione, il Puente Nuevo attraversa la valle e collega il centro storico della città con la parte moderna che erano precedentemente separate dalla valle di El Tajo e dal Fiume Guadalevin. Questo spettacolare ponte è alto quasi 100 metri. Per avere la visuale più bella dal ponte e scattare la foto perfetta, seguite la Calle Tenorio fino a raggiungere Plaza de Maria Auxiliadora. Un percorso vi porterà verso il primo punto panoramico. Fate attenzione, il punto panoramico non è ben assicurato, quindi fate attenzione a dove mettete i piedi e badate a non far cadere la vostra macchina fotografica! Ogni anno, centinaia di macchine fotografiche finiscono in fondo al burrone. Potrete quindi scendere verso il secondo punto panoramico che vi consentirà di vedere il ponte e la cascata e il fiume che scorre al di sotto di esso. Una seconda opportunità per scattare delle splendide foto.

Palazzo di Mondragón

Il palazzo di Mondragón, il quale mescola l’architettura moresca (il suo patio) con l’architettura Rinascimentale nelle sue ultime parti completate, fu costruito nel 1314. Veniva utilizzato dalla regina Isabella e da re Ferdinando come residenza principale quando visitavano Ronda. Oggi ospita il Museo Municipale di Ronda, che presenta una collezione permanente sulla storia del villaggio ed esempi di tombe Romane e Arabe. È inoltre possibile visitare i giardini del palazzo che offrono una splendida visuale sul centro storico.

Piazza Duchessa di Parcent

Proseguite verso Piazza Duchessa di Parcent, considerata una delle piazze più belle della città. È circondata da numerosi monumenti tra cui il municipio, ma il più notevole è senza ombra di dubbio la chiesa di Santa Maria Maggiore. La costruzione di questa chiesa ha richiesto quasi 200 anni e presenta un mix tra stile rinascimentale e gotico. Entrate pure per ammirare la sua navata e le sue colonne in stile gotico, il suo coro in stile rinascimentale su 2 piani e gli splendidi elementi barocchi.

Il Museo dei Banditi

Sì, avete letto bene, a Ronda c’è un museo dei banditi. Si trova vicino a Plaza Duquesa, a Calle Arminan. Questo museo ripercorre la storia dei fuorilegge più famosi della regione attraverso fotografie, documenti e aneddoti sulle loro vite. Impareremo che tra questi c’erano toreri, cantanti di flamenco e ovviamente contrabbandieri. Questi uomini hanno rubato ai ricchi per aiutare i più poveri, grazie al loro spirito di giustizia. Pur essendo generosi, erano comunque assassini senza pietà.

Una breve ed insolita visita che vi insegnerà molto su questo aspetto poco conosciuto di questa località.

La Puerta de Almocabar e le Mura Arabe

Proseguite per Calle Arminan e Calle Cuesta de las Imagenes fino alla Puerta de Almocabar, l’antica porta della città. Grazie alla sua posizione geografica, e grazie alle sue alte mura e alle porte costruite durante il periodo islamico, Ronda era una delle città più inespugnabili dell’Andalusia. In epoca musulmana, la Puerta de Almocabar era l’ingresso principale della città nonché la porta più grande. È circondata da due torri semicircolari costruite a scopo difensivo. Nella parte orientale della città è possibile vedere altre antiche mura, come la Porta della Cijara. Nella parte occidentale, è possibile vedere le mura di Albacara, costruite per proteggere i mulini a vento. Potrete anche vedere altre 2 porte: la porta dei mulini a vento (Puerta de los Molinos) e la porta del vento (Puerta del Viento).

I Bagni Arabi

A Ronda, tra luoghi di interesse troverete i Bagni Arabi di Ronda. Tornando a Puente Nuevo, sarà possibile fare una deviazione e dirigersi verso i bagni arabi, situati nel distretto di San Miguel. Questi sono quelli maggiormente preservati che potrete trovare in Spagna. Costruiti verso la fine del 13° secolo, questi sono strutturati come le terme romane disponendo dunque di una zona fredda, una tiepida e una calda. Sorprendentemente, il sistema idraulico è ancora quasi intatto oggi. È ancora possibile vedere la caldaia utilizzata per riscaldare l’acqua. Date un’occhiata al soffitto e noterete le prese d’aria a forma di stella direttamente ispirate all’Alhambra di Granada e ai suoi bagni.

La Casa del Rey Moro

Situata nella Calle Cuesta de Santo Domingo, questo palazzo fu costruito dai Mori nel 14° secolo, i quali installarono qui un ingegnoso sistema di pompaggio dell’acqua. L’impianto idrico della miniera scorre lungo tutta la gola fino al fiume Guadalevin. Potrete anche prendere una scala scolpita nella roccia con 236 gradini e che scende per 60 metri per raggiungere una piattaforma che vi permetterà di godere di una vista molto bella. Mentre tornate indietro, pensate agli schiavi cristiani che, ogni giorno, facevano questo viaggio per andare a prendere l’acqua. È anche possibile passeggiare tra i sontuosi giardini de La Casa del Rey Moro (La Casa del re Moro). Progettata da un architetto francese, Jean-Claude Forestier (lo stesso architetto che ha costruito il parco di Maria Luisa a Siviglia), questi giardini terrazzati con canali e fontane sono semplicemente meravigliosi.

Plaza del Socorro

Concludete il vostro viaggio a Ronda con la Plaza del Socorro, una graziosa piazzetta circondata da bar e ristoranti con terrazze. Il luogo ideale per fare una pausa rinfrescante in conclusione di questa fantastica giornata di visite. Vi potrete godere una splendida vista sulla Chiesa di Nuestra Senora del Socorro.

HOTEL EL TAJO

Calle Cruz Verde n. 7

29400 Ronda

tel (+34) 952874040

fax: (+34) 9528750 99

e-mail: [email protected]

ASCARI RACE RESORT

Il circuito Ascari (noto anche come Ascari Race Resort) è un circuito privato situato presso la città di Ronda nella provincia spagnola di Malaga. Il circuito, inaugurato nel 2003, prende il nome dal pilota automobilistico italiano Alberto Ascari. È stato realizzato dall'imprenditore olandese Klaas Zwart, fondatore della casa automobilistico Ascari Cars. Il complesso è situato all'interno di una vallata. La pista è lunga 5425 metri e presenta

13 curve a destra e 13 curve a sinistra. È largo circa 12 metri lungo tutta la sua lunghezza.

CUEVAS DEL BECERRO

Cuevas del Becerro è un comune spagnolo di 1.880 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Andalusia. Il nome proverrebbe, secondo una leggenda locale, da un vitello d'oro che fu ritrovato in una delle grotte sul versante settentrionale della collina dove sorge il villaggio. Lo stemma del municipio porta a tutt'oggi la rappresentazione di un vitello dorato.

EMBALSE DE GUADALTEBA

EMBALSE DEL GUADALHORCE

FINE TOUR……………………………………