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ANALISI DEI FENOMENI DEVIANTI
La tautologia della paura
e la costruzione dell’insicurezza.
docente Maurizio BORTOLETTI
a.a. 2012 -‐ 2013
LIBERA UNIVERSITA’ MARIA SS. ASSUNTA Dipartimento di Giurisprudenza
Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
La costruzione dell’insicurezza. I media La costruzione giornalistica dell’insicurezza:distorsioni e pratiche professionali, di Marco Bruno e Sara Ritucci
Realta e rappresentazioni mediali 1. “Non esistono faC puri, ma solo interpretazioni di faC” F. Nietzsche 2. L’idea dei media come specchio della realta sociale è un caraJerisKco Kc
di giornalisK e poliKci italiani 3. È un’idea semplicisKca ed irrealisKca, e cosKtuisce un potente
argomento di influenza dell’opinione pubblica che alla lunga finisce per opacizzare i processi sociali
4. In altri paesi prevale una leJura meno convenzionale, e sopraJuJo l’interpretazione della noKzia è un tema centrale nella formazione prevalentemente universitaria dei giornalisK (USA, GB, Spagna etc.)
5. Una paradossale deriva di questa tendenza è che gli unici “faC” che contano siano quelli raccontaK dai poliKci ai giornali mentre quelli descriC da ricercatori, staKsKci e demografi non sono solo irrilevanK, ma anche denunciaK come oggeJo di manipolazioni di caraJere ideologico
1. Lo specchio è una bella metafora. Ma falsa. Alcune ragioni per cui l’idea dei media come specchio della realta è impraKcabile:
2. Il gioco della selezione giornalisKca enfaKzza alcuni aspeC ed evenK della realta mentre tende ad occultarne altri
3. L’insieme dei criteri di selezione riguarda in parKcolare la “spendibilita” mediale degli evenK da trasformare in noKzie e la possibile convenienza poliKca a darle o a negarle. E’ cio che ormai viene abitualmente definito come “agenda seCng”.
4. Nella selezione delle noKzie, vengono privilegiaK i faC piu controversi e quelli che minacciano l’idenKta e i valori morali condivisi, prestandosi a trasformarsi in grandi narrazioni mediali
5. I media, in tempi di crisi, tendono a privilegiare storie epiche che hanno per oggeJo la minaccia all’ordine simbolico prestabilito, e quindi i rischi che per definizione minacciano la societa
La costruzione dell’insicurezza. I media La costruzione giornalistica dell’insicurezza:distorsioni e pratiche professionali, di Marco Bruno e Sara Ritucci
La funzione di controllo sociale dei media 1. L’elaborazione dei problemi relaKvi alla sicurezza puo essere descriJa
come caso parKcolare nella costruzione dei problemi sociali 2. La costruzione di un problema sociale implica un orizzonte simbolico
comune, un sistema di norme trasmesse culturalmente, e un gruppo che riconosca una data situazione come negaKva
3. La definizione e l’elaborazione dei problemi sociali (e del rischio) è quindi un processo fortemente ancorato ai sistemi valoriali, alle norme condivise e all’idenKta colleCva
4. I media assolvono ad una funzione ideologica di controllo sociale: la costruzione dei “casi” o l’uso manipolatorio delle staKsKche criminali sono determinanK nella costruzione del consenso verso misure eccezionali di contrasto alla criminalita (Hall, 1979)
5. La forza dei media risiede nella loro capacità veridiCva: “essi funzionano come potenK aJor i d i cerKficaz ione del la real ta va l ida intersoggeCvamente” (Morcellini, 1987)
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Rischio, sicurezza, benessere: viviamo nella societa probabilmente piu sicura della storia, ma gli sKli di rappresentazione del rischio aumentano a dismisura la domanda di sicurezza 1. La misura del benessere nei contemporanei è sempre piu legata alla
percezione di vivere in un mondo relaKvamente sicuro e prevedibile, in cui il rischio di essere viCme di aC criminali possa tendenzialmente ridimensionarsi
2. Decisori poliKci, organi di polizia giudiziaria e magistratura devono quoKdianamente far fronte alle aJese dei ciJadini in tema di sicurezza
3. I temi della sicurezza e della criminalita sono sempre piu centrali non solo nelle praKche discorsive degli individui, ma anche nell’agenda dei media e sopraJuJo in quella poliKca
4. Si assiste al successo delle prestazioni private di sicurezza e all’insuccesso delle manovre pubbliche
5. Le dinamiche eleJorali e amministraKve focalizzano l’importanza aJribuita dagli eleJori a quesK temi
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1. Il “perimetro difensivo” della sicurezza: nel tempo, le aJese dei ciJadini nei confronK dello Stato in materia di sicurezza sono profondamente mutate
2. Il perimetro difensivo della societa moderna è ampio e fa riferimento alla dimensione colleCva della sicurezza (difesa militare, sanità, sistemi di welfare) le isKtuzioni sono “fabbriche dell’ordine e della certezza” (Foucault, 1975)
3. Nella “societa degli individui” (Elias, 1990, Bauman, 2000) il controllo dell’incertezza si sposta entro una dimensione preJamente individualisKca dell’agire sociale (contrasto alla criminalita, decoro urbano, rischi antropici locali etc, sicurezza stradale etc)
4. La marginalizzazione del conceJo di sicurezza alla sola sfera individuale restringe il perimetro difensivo al proprio quarKere, al proprio condominio sino ad arrivare alla villeJa unifamiliare, apoteosi simbolica dell’individualizzazione della societa (gated communiKes)
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Secondo Bauman il declino della sicherheit (sicurezza) si puo osservare in relazione a tre diversi significaK: 1. fine della sicherheit come fine della sicurezza esistenziale: fine del senso
di stabilità e affidabilita del mondo sul piano delle abitudini e delle competenze acquisite
2. fine della sicherheit come fine della certezza: fine della prevedibilita raz ionale nel le scelte quoKdiane ( la rete di aspeJaKve dell’interazionismo simbolico)
3. fine della sicherheit come fine della sicurezza personale: incapacita di difendere il proprio “io esteso” inteso come corpo, famiglia e proprieta
Il senso di vuoto viene talvolta riempito dal ripiegamento idenKtario, dai “surrogaK di comunita” (es: gated communiKes), dall’idenKficazione di capri espiatori che soddisfino l’equazione “noi vs loro”
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1. La costruzione del nemico e del deviante: è il 1972 quando Stanley Cohen pubblica Folk devils and moral panic, una ricerca sulla rappresentazione mediale di due subculture giovanili, eKcheJate come devianK: Mod e Rockers
2. Talvolta, specifici evenK o gruppi di individui vengono definiK come una reale minaccia ai valori e all’idenKta colleCva: si crea una situazione di panico morale
3. Aumenta il senso di osKlita nei confronK del gruppo “osKle” che viene spesso eKcheJato (labelling) come nemico interno o esterno (folk devil), moralmente idenKficato come “caCvo”
4. I media spesso cosKtuiscono un potente volano del panico morale: il ricorso a rappresentazioni stereoKpate ed enfaKche delle reali minacce crea un clima di forte mobilitazione emoKva nell’opinione pubblica
5. I media forniscono la scena entro la quale esperK, poliKci, e altre autorita definiscono la condoJa dei “folk devils” come anKsociale, proponendo analisi e soluzioni possibili (Cohen, 1972)
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I rischi del crimine mediaKzzato 1. Crimini come eccezionalita prive di causa, manifestazioni 2. individuali di follia o malvagita indipendenK dal contesto sociale 3. Creazione di “caCvi da telefilm” in grado di incarnare gli archeKpi del
male 4. Affermazione del principio di presunzione di colpevolezza anche in
assenza di riscontri invesKgaKvi o di conferme da parte della magistratura
5. Tendenza a rafforzare le aspeJaKve nei confronK delle moderne tecniche di invesKgazione (effeJo CSI)
6. Scarsa sistemaKcita nell’aJenzione verso gli sviluppi delle aCvita invesKgaKve e pressione per l’abbreviazione dei tempi della sanzione
7. Validazione della tesi dell’impunità dei responsabili come esito scontato in caso di indagini prolungate
8. Incapacita di ricucire il tessuto sociale ormai strappato.
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La bolla comunicativa della cronaca nei TG
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2006 19,4 21,0 16,9 14,1 21,4 21,3 17,7 18,8
2007 22,9 25,4 18,6 20,9 25,7 30,2 22,0 23,7
2008 18,4 21,6 13,7 12,3 24,2 26,8 17,8 19,3
Tg1 Tg2 Tg3 Tg4 Tg5Studio Aperto
Tg La7 Media
•Nella stagione 2007-2008 la cronaca è il genere maggiormente trattato dai notiziari nazionali con il 28,60% (Fonte Auditel).•Il Tg2 registra il primato del 30,2% nell’edizione meridiana mentre Studio Aperto riporta la percentuale più alta in quella serale con il 33,9% (Fonte Auditel).
Fonte: Centro d’Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva, Maggio 2008
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Crimini, notizie e percezione
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09/05/2010A. Cerase, M. Bruno: La costruzione mediale della sicurezza
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Cronaca: quali fatti?Più risalto ai crimini, meno al processo
Fatto con migranti protagonisti
Fatto di cronaca
Fatto di cronaca
Fatto di cronaca
Fatto con migranti protagonisti
Fatto con migranti protagonisti
Fatto con migranti protagonisti
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Altri fatti
Descrizione, racconto, inchiesta ostoria (non c’è un vero evento)
Politica, dibattito pubblico, governo enorme
Calamità, incidenti, morti, malori,suicidi, Arrivi, sbarchi, respingimenti
Iter giudiziario, operazione forzedell’ordine
Atto criminoso o reato
Telegiornali
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Connessioni e spiegazioniBasta la nazionalità
Telegiornali. Totale: 235 servizi.Italiani
Italiani
Italiani
Italiani
Non italiani
Non italiani
Non italiani
Non italiani
Non italiani
Italiani
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All'immigrazione in generale
All'appartenenza ad uno statusgiuridico (regolare/irregolare, recidiva,
indulto, mancata espulsione )
All'appartenenza ad un gruppo etnico/paese
Una tendenza su fatti di cronaca nellastessa zona
Ad una tendenza su fatti di cronacasimili ("ennesimo episodio"...)
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La ricerca Criteri di selezione e tipi di notizie
• Tema sicurezza– l’articolo è concentrato sulle politiche o il dibattito politico
sulla sicurezza, ricostruisce o fa un inchiesta sulla criminalità
• Tema Immigrazione– l’articolo presenta l’immigrazione o le minoranze come
tema o è direttamente collegato ad un articolo su questi temi (anche se parla d’altro)
• Cronaca– sono illustrati uno o più specifici fatti di cronaca, si
presenta la fase giudiziaria o investigativa di un fatto di cronaca precedente
• Migranti protagonisti– un/a o più persone protagoniste sono migrante, richiedente
asilo, rifugiato/a, vittima di tratta, appartenente a minoranze (escluse minoranze religiose)
L’articolo o servizio deve soddisfare almeno uno di questi quattro requisiti
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grazie