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Sanna-Randaccio LEZIONE 22 : BARRIERE NON TARIFFARIE

CONTINGENTAMENTO DEF Effetti di equilibrio parziale Confronto tra Dazio e Quota (concorrenza perfetta) Confronto tra Dazio e Quota (monopolio) Tariffication nell’Uruguay Round POLITICHE COMMERCIALI STRATEGICHE

CONTINGENTAMENTO

Limitazione quantitativa imposta dallo Stato all ’ importazione di un determinato bene. Restrizione diretta sulla quantità. Normalmente avviene tramite la concessione di licenze (importatori nazionali o governi esteri) Raffronto con un dazio equivalente (dazio che limita le importazioni allo

steso livello) nel caso di paese piccolo.

Vedi Gandolfo (2014) p.

Concorrenza Perfetta

Raffronto con un dazio equivalente con concorrenza perfetta (paese piccolo)

Stesso aumento di prezzo Differenza: quelle che con un dazio sono entrate fiscali dello Stato rappresentano ora un guadagno dei detentori delle licenze di importazione. Incentivo alla corruzione. Nell ’ ipotesi che lo Stato riesca a mettere all ’ asta le licenze di importazione con un ricavo pari alle entrate fiscali del dazio le due misure protezionistiche sarebbero equivalenti. Il contingentamento dà la sicurezza della desiderata limitazione delle importazioni. Per calcolare il dazio che permette di ottenere lo stesso risultato è necessario conoscere le curve di D e S con esattezza. Tuttavia la quota rappresenta una forma di protezione molto più forte. Ad esempio se vi è un aumento della domanda gli effetti sono molto diversi. La quota completamente sostituisce il meccanismo di mercato invece che semplicemente alterarlo come nel caso del dazio.

Raffronto con un dazio equivalente con monopolio (paese piccolo)

Consideriamo il caso di un paese in cui opera un monopolista e che valuta se applicare una quota all’importazione o un dazio (equivalente). Gli effetti di dazi e quote possono essere molto diversi se non vi è concorrenza perfetta. In libero scambio: il prezzo interno non può essere superiore a . È come se il monopolista avesse di fronte una domanda perfettamente elastica definita a . Produrrà la quantità per la quale MC= Stesso risultato che si avrebbe se perfetta concorrenza. Effetto di disciplina del commercio internazionale. VEDERE Krugman, Obstfeld, Melitz 2012, Appendice 9A

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DAZIO Dato un dazio specifico pari a d il prezzo massimo che il monopolista può fissare sarà e produrrà la quantità per la quale MC = QUOTA Il monopolista continua trovarsi di fronte ad una domanda inclinata negativamente. La domanda per il monopolista diventa D-quota. L’impresa massimizza il profitto uguagliando MR e MC dove il MR è definito rispetto alla domanda residua. La quota porta ad un prezzo più alto e un volume di produzione interna minore. Conferisce all’industria nazionale una protezione di tipo assoluto: indipendentemente dal prezzo interno le importazioni non possono eccedere la quantità prefissata. Nel caso di settori in cui le aziende hanno potere di monopolio i dazi devono essere preferiti ai contingentamenti. Invece sempre più il protezionismo si sposta verso l ’ imposizione di NTBs inclusi i contingentamenti.

dpw + dpw +

POLITICHE COMMERCIALI NEI PAESI SVILUPPATI

POLITICHE COMMERCIALI NEI PAESI SVILUPPATI Le nuove teorie del commercio internazionale offrono nuovi argomenti contro il libero scambio. Laura Tyson (1992): Who is bashing whom? Analisi della competizione nei settori high tech tra Europa Stati Uniti e Giappone come ad esempio l’aerospazio (BOEING AIRBUS) e i semiconduttori. Vi è accordo tra gli economisti che l’intervento di politica industriale deve controbilanciare un preesistente fallimento del mercato. Vengono sottolineati due tipi di fallimento del mercato che sono rilevanti per la politica commerciale. TECNOLOGIA E ESTERNALITÀ CONCORRENZA IMPERFETTA E POLITICA COMMERCIALE STRATEGICA

CONCORRENZA IMPERFETTA E POLITICA COMMERCIALE STRATEGICA

Secondo Brander e Spencer (1985) la mancanza di concorrenza perfetta costituisce il fallimento del mercato che giustifica l’intervento pubblico. Nel caso di mercati oligopolistici in cui in genere le imprese hanno extra-profitti (superiori ai profitti di altri settori dell’economia in relazione a investimenti con uguali caratteristiche di rischiosità) il governo attraverso la politica commerciale è in grado di modificare la distribuzione dei profitti tra imprese estere e nazionali a favore di queste ultime. Dimostrano che un sussidio sulle esportazioni concesso alle imprese nazionali può aumentare i profitti di queste di un ammontare superiore al sussidio e che quindi si tratta di una politica che aumenta il benessere del paese. Il benessere nazionale aumenta però a spese di quello degli altri paesi.

Modello Gandolfo 2014 23.3 (da p. 513)

Abbiamo due paesi e due imprese (1 e 2) ciascuna localizzata in un paese. Oligopolio di Cournot. Le imprese producono solo per l’esportazione e competono in un mercato terzo. Il governo decide per primo fissando il livello del sussidio. Poi le imprese decidano quanto produrre. La domanda inversa nel mercato di esportazione è: Il paese I è il paese che sussidia l’impresa domestica. s variabile di politica commerciale

)(qpp = 21 qqq +=

0/' <= dqdpp

11111 )()(max1

sqqcqqpq

+−=π

)()(max 22222

qcqqpq

−=π

0'1

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1 =+−+=∂∂ scppq

0'2

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CPO

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02 <dsdq

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02 >dsdq

01 >ds

02 <ds

Brander e Spencer (1985) dimostrano che un sussidio unilaterale sulle esportazioni concesso alle imprese nazionali può aumentare i profitti di queste di un ammontare superiore al sussidio e che quindi si tratta di una politica che max il benessere del paese. dove e partendo da una situazione in cui s=0 un aumento di s porta ad un aumento del benessere del paese che sussidia le esportazioni. Il sussidio aumenta i profitti dell’impresa nazionale a discapito di quella estera (profit shifting policy)

11)( sqsG −= π

dsdqs

dsdqpq

dsdqsq

dsd

dsdG 12'

11

11 −=−−=

π

12'

11 q

dsdqpq

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2+−

BRANDER e SPENCER (1985)

Proposizione 1: Un aumento del sussidio unilaterale all’esportazione Diminuisce il prezzo del bene sul mercato mondiale Aumenta il profitto dell’impresa nazionale sussidiata, diminuisce il profitto

dell’impresa estera (profit shifting) Proposizione 2 Un paese ha un incentivo unilaterale a sussidiare le

esportazioni dell’impresa domestica Se ambedue i paesi impongono sussidi Proposizione 4 L’equilibrio di Nash del gioco non cooperativo nei

sussidi è caratterizzato da sussidi positivi in ambedue i paesi Proposizione 5 Nell’ equilibrio non cooperativo di Nash nei sussidi, il

benessere congiunto dei paesi aumenterebbe con una riduzione del livello dei sussidi. Quindi anche qui dilemma del prigioniero.

IL MODELLO: GIOCHI NON COOPERATIVI

Il gioco è risolto a ritroso (backward induction) e si ottiene un equilibrio perfetto (subgame perfect)

TRATTAMENTO DEI SUSSIDI NEGLI ACCORDI DEL WTO

SUSSIDI CONTRO I QUALI È POSSIBILE METTERE IN ATTO MISURE COMPENSATIVE Sono previste regole dettagliate su: 1)i tipi di danno che un sussidio concesso da un paese può causare alle imprese estere; 2)le procedure che un governo deve seguire per dimostrare che un prodotto estero è sussidiato 3)come dimostrare che ciò comporta danno per l’ industria nazionale 4)i possibili rimedi.

The WTO Agreement on Subsidies and Countervailing Measures disciplines the use of subsidies, and it regulates the actions countries can take to counter the effects of subsidies. Under the agreement, a country can use the WTO’s dispute-settlement procedure to seek the withdrawal of the subsidy or the removal of its adverse effects. Or the country can launch its own investigation and ultimately charge extra duty (“countervailing duty”) on subsidized imports that are found to be hurting domestic producers. Vedere: www.wto.org (Trade Topics: Subsidies and countervailing measures)

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