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PRESENTAZIONE PROGETTO
Professoressa Rosa Isabella Vocaturo
Educare a corretti stili di vita e a comportamenti idonei in caso di situazioni di
emergenza: è questo l’obiettivo che si è posto il progetto “STARE BENE A
SCUOLA: INFORMARE PER PREVENIRE E FORMARE PER UN
CORRETTO COMPORTAMENTO”, promosso dall’Istituto Comprensivo
“Virgilio” in collaborazione con il Gruppo di emergenza extraospedaliera
dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri,
AresLife - Agenzia di Ricerca ed Educazione Sanitaria e l’ Ospedale pediatrico
Bambino Gesù. A tutti va – innanzitutto - il mio personalissimo e sentito
ringraziamento per il contributo dato che ha garantito il successo di questa
importante iniziativa che ha coinvolto alunni, famiglie, docenti e personale ATA.
Nella consapevolezza che gli stili di vita sani si acquisiscono da piccoli e che la
scuola gioca un ruolo fondamentale nel sostenere e promuovere abitudini che
favoriscano il benessere, l’educazione alla salute è stato sempre – nell’istituto
comprensivo “Virgilio” - elemento centrale nel più ampio quadro
dell’educazione della persona.
Del resto, già da tempo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) parla di
«approccio scolastico globale» per migliorare l'apprendimento, aumentare il
benessere e ridurre i comportamenti a rischio per la salute.
Questo, d’altra parte, è l’ideale a cui tendere anche secondo quanto si legge nelle
“Linee guida per un corretto stile di vita” emanate dal Ministero dell’istruzione
che ritengono che la salute debba essere “concepita non più in una dimensione
di responsabilità individuale, ma come diritto-dovere che chiama in causa
l’intera collettività”, prima fra tutti la scuola, vera comunità educante che
assume con forza la responsabilità di educare le giovani generazioni e non solo
di istruirle.
Alla base degli interventi messi in campo c’è dunque l’idea che comportamenti
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corretti sotto il profilo della salute vadano promossi fin dalla più tenera età,
coinvolgendo anche le famiglie.
Il percorso progettuale ideato ha avuto anche un obiettivo specifico: accrescere
consapevolezza e conoscenza in merito a comportamenti idonei in caso di
situazioni di emergenza e/o di primo soccorso e/o di arresto cardiaco. Questo
perché la conoscenza delle manovre di primo soccorso e della corretta modalità
di eseguirle può davvero fare la differenza per salvare una vita. Infatti,
solitamente, sono le persone comuni le prime a compiere azioni di primo
soccorso e ad assistere soggetti in difficoltà in attesa dell’intervento di personale
medico.
Quando poi la persona interessata è un bambino affetto da patologie
oncoematologiche, riconoscere i sintomi di allarme, avere appreso cosa non si
deve fare e assumere comportamenti idonei diventa ancora più importante, in
quanto ci si trova ad operare in una situazione di grande “fragilità” ed esposta ad
un maggior rischio.
Portare questa conoscenza all’interno della scuola significa allora rendere
consapevoli i giovani che le proprie capacità e i propri comportamenti possono
fare la differenza. Gli alunni di oggi sono coloro che già domani potrebbero
trovarsi a essere testimoni e protagonisti di un tentativo di salvare una vita e la
scuola può fare molto affinché possano - come osservato nelle “Linee di
indirizzo per la realizzazione delle attività di formazione sulle tecniche di primo
soccorso” del Ministero dell’istruzione - diventare capaci di garantire la propria
e altrui sicurezza, anche nella convinzione che “attraverso l’educazione alle
tecniche di primo soccorso è possibile contribuire in modo rilevante a far
crescere nelle giovani generazioni la consapevolezza del quotidiano esser parte
di una comunità, dei diritti e doveri del cittadino”.
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Rosa Isabella Vocaturo
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Il progetto “Star bene a scuola” prevede la trattazione dei fattori di rischio
cardiovascolare e dei principi di base del primo soccorso, sia dal punto di vista teorico
sia pratico.
I temi affrontati con gli esperti (Dott. Roscio, Dott. ssa Muscolo, Dott. Cecchetti),
hanno permesso ai ragazzi:
- di acquisire la consapevolezza di quanto conoscere l’anatomia e la fisiologia dei
vari apparati e sistemi oltre al sapersi muovere in particolari momenti di
pericolo, sia di fondamentale importanza;
- di acquisire la consapevolezza che “IL BENESSERE E’ UNO STATO DI
EQUILIBRIO DELLA SALUTE” (Bazzano C.; Bellucci M., Edizioni Mediche
scientifiche Internazionali, Roma 2001)
- di capire quali sono i fattori di rischio per la salute
I percorsi tematici sia teorici, sia pratici trattati, hanno permesso ai ragazzi di
produrre elaborazioni personalizzate individuali e/o di gruppo, favorendo così il
consolidamento ed il potenziamento di contenuti interdisciplinari fondamentali
Obiettivi didattici interdisciplinari Conoscere, consolidare e potenziare i corretti stili di vita ambientali,
comportamentali per favorire il proprio benessere fisico.
Approfondire le conoscenze pregresse disciplinari ed interdisciplinari, biologiche
fisiologiche, motorie.
Conoscere e approfondire la struttura e le funzioni del corpo umano per analizzarne e
comprendere le relazioni vitali dalla cellula agli organi ai sistemi, agli apparati.
Conoscere le relazioni tra i vari organi, apparati e sistemi, soffermandosi in modo
particolare sul sistema cardio-respiratorio.
Conoscere e approfondire la struttura, la forma delle cellule animali, degli organuli,
delle componenti chimiche e dei processi energetici cellulari e del corpo umano. .
Molecole fondamentali: l’ATP, l’ossigeno e il Glucosio.
Conoscere e approfondire i fattori di rischio cardiovascolare
Conoscere i corretti stili di vita ed il ruolo fondamentale dell’attività fisica
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Obiettivi pratici
Conoscere le condizioni di eventuale allerta; attivare le condizioni di azione in
sicurezza e sapersi comportare correttamente secondo i principi del primo soccorso.
CHE COSA E’ IL PRIMO SOCCORSO?
Il primo soccorso consiste nel “primo aiuto che viene prestato ad una persona a
seguito di un improvviso evento dannoso per la salute, quale un malore e/o un trauma
e/o una ferita, in attesa del servizio di emergenza territoriale 112”
Compiti del primo soccorritore
1. METTERSI ED AGIRE IN UNA CONDIZIONE DI SICUREZZA
Valuta la sicurezza della scena: “Ci sono pericoli?” per se stessi, per tutti i presenti,
per il ferito
PRIMA DI AVVICINARTI AD UNA PERSONA DA SOCCORRERE
ACCERTATI CHE NON CI SIANO PERICOLI PER TE E PER LE ALTRE
PERSONE PRESENTI
2. VERIFICARE LO STATO ED IL LIVELLO DI COSCIENZA
AVPU: alert, verbal, pain, unresponsive “Parla? , Risponde? Reagisce al dolore? Non reagisce?”
CHIAMA IL 112
Luogo/tipologia e dinamica del trauma
Le condizioni del ferito rispondendo alle domande dell’operatore del 112
3. REALIZZARE UN PRIMO SOCCORSO IN ATTESA DEL 112
Risulta decisivo per il buon esito del soccorso
Il tempo di primo soccorso è fondamentale per ridurre il rischio che il trauma possa
aggravarsi e mettere in pericolo la vita dell’infortunato
QUINDI IL RUOLO DEL PRIMO SOCCORSO È FONDAMENTALE
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UNICO MODELLO ORGANIZZATIVO IN CASO DI ARRESTO
CARDIACO È LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
La debolezza di un solo anello può pregiudicare il successo del soccorso
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IL PRIMO SOCCORSO NEL TEMPO
Classe IA, IB
Forme di primo soccorso sono sempre esistite tra gli uomini, da millenni: in tutte le
civiltà del mondo in occasione di malattie e ferite si mettevano in atto quelle pratiche
curative che le conoscenze e le credenze dell’epoca permettevano.
Nella stessa Iliade (Libro XI, vv. 829-831) è descritto ciò che potremmo definire un
intervento di primo soccorso, quando Euripilo, ferito in battaglia da una freccia,
chiede a Patroclo di curargli la ferita: “Tirami fuori dalla coscia il dardo, lava il
sangue nero, spargi sopra dei farmaci lenitivi, che siano efficaci”.
Sempre Patroclo è il protagonista di un altro intervento di soccorso, quello
rappresentato nella coppa di Sosias, una kylix a figure rosse proveniente da Vulci e
risalente al 500 a.C. circa, al cui interno è raffigurato Achille intento a fasciare il
braccio di Patroclo ferito in battaglia.
Kylix di Sosias. Altes Museum, Berlino
Nel corso della storia la cura dei malati è stata spesso legata ad associazioni religiose
ed è proprio una di queste, la fiorentina Arciconfraternita della Misericordia, che nel
XIII secolo dà vita a una prima forma organizzata di soccorso. In essa collaboravano
sia religiosi che laici, gli uni accudivano gli ammalati nei luoghi di cura e gli altri ve
li trasportavano dopo averli soccorsi.
Nel 1113 il monaco benedettino Gerardo Sasso, inviato a Gerusalemme per occuparsi
della struttura religiosa e assistenziale realizzata già nel 1055 circa con l’incarico di
prestare soccorso ai feriti in battaglia e ai pellegrini bisognosi di cure, converte i
monaci ospedalieri che erano lì nell’ordine religioso e militare degli Ospitalieri di San
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Giovanni di Gerusalemme e che poi diverrà l’Ordine dei Cavalieri di Malta. I seguaci
di Gerardo indossavano una tunica nera decorata con la croce bianca amalfitana a otto
punte ed erano protetti nella loro opera da militari associati all’Ordine.
È nell’ambito militare che il primo soccorso, nella sua definizione più propria, ha
avuto il suo sviluppo.
Un chirurgo militare francese, Ambroise Parè, nel 1536, in occasione
dell’occupazione francese di Torino, pratica dei veri e propri interventi di primo
soccorso sul campo di battaglia.
Nel 1859, durante la battaglia di Solferino, lo svizzero Henry Dunant organizza e
istruisce gli abitanti di Solferino per il soccorso dei soldati feriti in battaglia. Alcuni
anni dopo, nel 1863, grazie all’esperienza fatta, lo stesso Dunant sarà tra i cinque
fondatori del Comitato internazionale della Croce Rossa.
Passi in avanti si sono avuti in occasione della Guerra civile americana, quando
l’insegnante statunitense Clarissa Harlowe Barton, impegnata nella cura dei soldati
durante il conflitto, nel 1881 fonda la Croce Rossa Americana e ne riveste il ruolo di
primo presidente.
Infine, significativi progressi nel primo soccorso ci sono stati durante i due conflitti
mondiali.
Con il tempo si è arrivati a fissare la tipologia delle manovre da eseguire in varie
situazioni di emergenza sanitaria; la conoscenza di tali procedure è fondamentale in
ogni ambito, tanto che lo Stato italiano, tramite il Testo Unico sulla salute e sicurezza
sul lavoro (Decreto legislativo n. 81/2008), ha stabilito che le scuole, gli esercizi
commerciali e le aziende devono essere dotate di infrastrutture e materiali di soccorso
idonei alle emergenze, in base alle persone addette e al tipo di lavoro o lavorazioni
svolte, e deve essere presente personale adeguatamente formato che sappia utilizzarle.
Soccorrere chi è in difficoltà non è solo una scelta di civiltà e umanità, ma è anche un
dovere del cittadino, tanto che nel nostro Codice Penale è previsto il reato di
“omissione di soccorso”, in caso di mancata prestazione di aiuto.
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Il Primo Soccorso in cinque W
Who (chi) Ogni persona di qualsiasi età e opportunamente formata
When (quando) quando ha a che fare con chiunque sia in difficoltà a causa di una emergenza relativa
a condizioni di salute
Where (dove) ovunque si trovi, purché in situazioni di sicurezza
What (cosa) presta aiuto, effettuando tutte quelle azioni tempestive necessarie
Why (perché) per mantenere le funzioni vitali presenti ed evitare che la situazione peggiori, fino
all’arrivo del personale sanitario.
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SINTESI
LAVORI E RELAZIONI ALUNNI
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SLOGAN
(classi IIA, IIB, IIC, IID)
Il cuore, motore della Vita
DALLA SCUOLA ALLA VITA, UN
VIAGGIO CHE PARLA DI SALUTE
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Per star bene con se stessi, bisogna muoversi
tutti i giorni proprio come il cuore
LA MUSICA DEL CUORE
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MODELLI E DISEGNI
(classi IA, IB, IC, ID, IIA, IID, IIC, IID)
Cellula procariote, cellula eucariote
Marzia e Valeria, IC
Respirazione cellulare, Arianna IIIA
Cellula eucariote
Sara IB
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Cuore, Costanzo IIB
Apparato respiratorio
Elisa e Vittoria IIC
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PUBBLICITÀ PROGRESSO
(Classi IC e IIC )
A metterci il cuore si
fanno miracoli
Se la musica si
spegne
Tu tieni il ritmo
Chi aiuta
Il ciel lo aiuta
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Misericordia è il nome di numerose confraternite e arciconfraternite di origine
cattolica dedite all'assistenza dei "bisognosi". Viste le origini cristiane, la
Misericordia è una congregazione di ispirazione cattolica; nonostante ciò tutti ne
possono far parte, indipendentemente dal credo religioso. Oggi, infatti, alcuni
confratelli sono atei o appartenenti ad altri culti e religioni. Diffuse in tutta Europa
e nel Mondo, è in Italia che se ne rintracciano le fonti documentali più antiche con
la fondazione nel 1244 della Misericordia di Firenze.
Fu la prima istituzione di soccorso organizzato sia da parte di personale
religioso che laico.
Nel corso delle numerose pestilenze, che dal 1325 in poi colpirono
Firenze, i Fratelli della Misericordia fornirono le più grandi prove di carità
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Fin dalle sue origini l’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze si è
adoperata per il trasporto dei malati negli ospedali e nei lazzaretti.
Il suo impegno si è profuso in una più vasta opera di soccorso preoccupandosi
anche di aiutare le fanciulle povere, liberare dalle prigioni i carcerati per debiti,
fornire sussidi ai poveri e provvedere alla loro sepoltura.
Questo servizio veniva materialmente svolto usando apposite zane, grandi ceste
dotate di cinghie dorsali ad uso di zaino, e cataletti di legno a forma di barella
sovrastati da «arcucci» coperti da teli in genere turchini o neri per proteggere il
trasportato.
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Si trattava di un servizio molto faticoso,
sia per il peso della zana o del cataletto –
sommato a quello del malato, ferito o
defunto – sia per il fatto che i fratelli, per
garantire l’anonimato, dovevano coprirsi
completamente da capo a piedi con una
lunga veste nera dotata di una apposita
«buffa», sorta di cappuccio allungato con
due fori per gli occhi, che calato copriva
tutta la faccia.
In Italia le Confraternite di Misericordia ancora attive sono oltre 700 e la loro
attività di volontariato spazia dal soccorso sanitario con ambulanze in
convenzione con i Servizi 118 - Emergenza sanitaria delle ASL al trasporto socio-
sanitario, dalla gestione di poliambulatori alle onoranze funebri (funerale e
sepoltura), dalla gestione di centri sociali e residenze per anziani alla Protezione
Civile.
Le Confraternite e le Arciconfraternite della Misericordia sono riunite, sin
dal 1899 nella Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia
Maggio 1911 si inaugura a Firenze la prima ambulanza
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L’ordine degli Ospitalieri nasce per opera di fra’ Gerardo
Sasso, reggente dell’ospedale e chiesa amalfitani nel
1099. All’inizio l’ordine si occupa di soccorrere e
curare malati e feriti che si recavano in pellegrinaggio
in Terra Santa, infatti il loro nome deriva
dallo spedale mutato successivamente in ospedale,
termine che tutti noi oggi conosciamo e che viene
collegato a luoghi in cui malati e feriti ricevono cure.
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Hanno contribuito alla realizzazione dei suddetti lavori del
progetto i docenti
D’Agostino Francesca, D’Alessandro Federica, Dolce Tania,
Macchiaroli Claudia, Pagano Andreina, Sarzi Braga Dafne
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La importancia del cuerpo humano
• El cuerpo humano es capaz de realizar muchos trabajos de importancia
vital para nosotros: se encarga de la respiración, de la digestión, de
crear la sangre y se encarga de muchísimas otras cosas... Por eso
necesita mucho cuidado para su buen funcionamiento.
Consejos para cuidar nuestro cuerpo
ALIMENTACIÓN SANA Y VARIADA EJERCICIO FÍSICO
HIGIENE PERSONAL
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PRIMEROS AUXILIOS
• Los primeros auxilios son una ayuda, ese primer encuentro que se tiene
con una persona que ha sufrido algún accidente o que está pasando por
una situación riesgosa hasta la llegada de un médico, un paramédico o
algún profesional de la salud que pueda tomar el control de la situación.
ANTE CUALQUIER SITUACIÓN RECUERDA
P.A.S.
• PROTEGE:
Protege a la víctima, a ti mismo y al resto de las personas en el lugar del accidente
• AVISA:
Pide ayuda, utiliza los números de emergencia para avisar a las autoridades
correspondientes
• SOCORRE:
Pon en práctica las medidas de auxilio necesarias para mantener con
vida a la víctima
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MANIOBRA DE HEIMLICH • La Maniobra de Heimlich puede ser útil para ayudar a algún amigo
que le falte elaire o se haya atragantado con algo.
Debes colocarte detrás del amigo, colocar los brazos en torno a su
abdomen y hacer presión hasta que expulse el objeto.
Reanimación cardiopolmunar: esta técnica se realiza cuando alguien ha dejado
de respirar o el corazón ha cesado de palpitar. Esto puede suceder después de
una descarga eléctrica, un ataque cardíaco o ahogamiento. La RCP combina
respiración boca a boca y compresiones torácicas.
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• La canción española perfecta para realizar la reanimación cardíaca es: La
macarena, cuyo rítmo indica cómo acoplar cada presión torácica con las
notas musicales.
• https://www.youtube.com/watch?v=GMIRemX2RYQ
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CONTRIBUTO ESPERTI
MALATTIE CARDIOVASCOLARI E I LORO FATTORI DI
RISCHIO
PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO A GENITORI E
DOCENTI SULLE PROBLEMATICHE LEGATE AI
TRATTAMENTI TERAPEUTICI IN ONCOEMATOLOGIA
IMPORTANZA DEL RUOLO DELL’ATTIVITA’ FISICA
MANGIAR BENE PER DIVENTARE GRANDI
CONSIGLI PER UN CORRETTO COMPORTAMENTO IN CASO PRIMO SOCCORSO
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Le malattie cardiovascolari, come dice la parole stessa, sono malattie che
colpiscono il cuore e i vasi. Questi ultimi sono un complesso sistema di tubi che
porta il sangue a tutto il nostro corpo permettendo il nutrimento e l’ossigenazione
dei vari organi. E’ costituito dalle arterie e dalle vene. Le malattie di cui ci
occuperemo colpiscono prevalentemente le arterie.
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I fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono un insieme di elementi
nocivi che predispongono o facilitano lo sviluppo delle malattie del cuore e
dei vasi.
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Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo
industrializzato e in Italia. Il numero di morti è superiore a quello provocato dai
tumori ed è circa 4 volte quello provocato dalle malattie respiratorie. Le malattie
del cuore e dei vasi rappresentano dunque un grave problema per la società
perché per contrastarle si debbono investire grandi risorse. La ricerca e i
miglioramenti in questo settore vanno avanti in tutti i sensi e ciò ha portato,
nonostante le apparenze dei grandi numeri, ad una netta diminuzione del numero
dei morti negli ultimi anni.
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Molte delle malattie cardiovascolari hanno in comune il fenomeno
dell’aterosclerosi, ossia della deposizione di grasso (prevalentemente
colesterolo) nella parete del vaso.
Questo fenomeno, con il tempo, si accentua e l’accumulo di grasso (placca di
colesterolo) tende progressivamente a restringere l’arteria rallentando sempre di
più il passaggio di sangue necessario ai vari organi per poter funzionare bene e
sopravvivere.
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Il progressivo restringimento dell’arteria porta a malfunzionamento dell’organo o
della parte dell’organo che essa irrora. Quando, infine, con il passare del tempo
l’arteria si chiude del tutto, la zona alla quale l’arteria doveva portare il sangue va
incontro a danni spesso irreversibili se non si interviene tempestivamente. Gli
organi più frequentemente colpiti sono il cuore e il cervello. Nel primo si può
realizzare l’IINFARTO MIOCARDICO e nel secondo l’ICTUS. Entrambe queste
malattie, oltre che essere invalidanti, possono mettere in pericolo di vita coloro
che ne sono colpiti.
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I fattori di rischio cardiovascolare si distinguono in NON MODIFICABILI e
MODIFICABILI. I primi sono l’età, il sesso e la predisposizione familiare
(genetica); essi sono propri di ciascun individuo e non si può fare nulla per
cambiarli. I secondi sono rappresentati dall’alto livello di grassi nel sangue
(soprattutto del colesterolo), dalla pressione alta, dall’abitudine a fumare,
dall’eccessivo aumento del peso (obesità) e dall’aumento degli zuccheri nel
sangue (diabete); su questi elementi possiamo agire e modificarli con opportuni
cambiamenti dell’alimentazione, dello stile di vita e con i farmaci.
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Ecco alcuni esempi di come possiamo cambiare o ridurre i fattori di rischio
delle malattie cardiovascolari. Tra gli elementi più importanti vediamo quello
di interrompere totalmente o non intraprendere mai l’abitudine di fumare. Ma
anche altri fattori possono aiutarci in questa lotta: fare un’attività fisica
regolare, evitare di mangiare cibi che contengono grassi animali, ridurre il sale
negli alimenti, misurare regolarmente la pressione e prendere regolarmente i
medicinali consigliatici dal nostro medico.
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Questa piramide ci indica quali cibi preferire nella nostra dieta. Alla base ci sono
quelli da consumare più frequentemente e all’apice quelli da mangiare più di
rado. Così, alla base, vediamo i vegetali, i legumi, pane e pasta con farine
integrali, mentre all’apice osserviamo i cibi ad alto contenuto di grassi animali
(come carni rosse, salumi), pane e pasta con farine molto raffinate, riso, dolciumi
e bibite edulcorate. Il pesce andrebbe consumato almeno un paio di volte a
settimana, come anche le uova; i formaggi, soprattutto quelli stagionati, vanno
assunti con moderazione.
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ONCOEMATOLOGIA
PERCORSO FORMATIVO RIVOLTO A GENITORI E DOCENTI SULLE
PROBLEMATICHE LEGATE AI TRATTAMENTI TERAPEUTICI
Valentina De Cecco, infermiere coordinatore MITA Ospedale Bambino Gesu’
Italo Ciaralli, Coordinatore infermieristico dipartimentale Oncoematologia pediatrica Ospedale
Bambino Gesù
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COMPLICANZE TARDIVE
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PROGETTO STAR BENE A SCUOLA
Prof. Attilio Parisi
Rettore
Universita’ dgli studi di Roma «Foro Italico» Componente Gruppo
Emergenza Extraospedaliera
Ordine Provinciali di Roma dei Medici-Chirurghi ed Odontoiatri
Il ruolo dell’Attività Fisica
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BENEFICI DELL’ATTIVITA’
FISICA
La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e
sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità, essa consiste in uno sforzo
continuo di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali. L’attività fisica è
in grado di promuovere gli opportuni adattamenti a carico dei vari organi ed
apparati del nostro organismo, per questo deve essere praticata ad intensità,
frequenza e durata adeguati durante l’età evolutiva.
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Does physical activity attenuate, or even eliminate, the detrimental association of sitting time with mortality?
A harmonised meta-analysis of data from more than 1 million men and women
Lancet 2016; 388: 1302–10
…..L’attività fisica praticata
Una intensità moderata (per circa 60-75 minuti al giorno) sembra
eliminare il rischio di eventi patologici associati allo stare per diverse ore
seduti per attività lavorative o di studio. Tuttavia, non elimina
l'aumentato rischio associato allo stare per molto tempo davanti alla TV.
Questi risultati forniscono ulteriori prove sui benefici indotti dalla
pratica di attività fisica, in particolare nelle società in cui un numero
sempre più crescente di persone è obbligate per motivi lavorativi o di
studio a stare per molto tempo seduti… .
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BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA
È stato infatti calcolato che basterebbe camminare un’ora al giorno per almeno
cinque giorni la settimana e aumentare l’apporto di frutta, verdura e cibi antiossidanti
nella dieta, per ottenere, nell’arco di 5-10 anni, risultati inimmaginabili in termini di
salute pubblica: il 10 per cento di malati in meno per malattie cardiovascolari.
L’attività fisica, infatti, migliora il trasporto dei grassi nel sangue limitando gli effetti
del colesterolo “cattivo”, aumenta i livelli di colesterolo “buono” (che come è noto
ha un effetto protettivo sul cuore) e il dispendio energetico (quindi favorisce il
controllo del peso corporeo)
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Perché L’Attività Fisica è importante
E’ divertimento
Permette di imparare a conoscersi
Sviluppa le capacità relazionali
Permette di imparare a lavorare in gruppo
Consente di mettersi in gioco e superare i limiti
Se svolta a livello sportivo insegna la disciplina, il rispetto per gli avversari, ad
ascoltare i comandi e a seguire le regole del gioco
Sviluppa le capacità motorie •
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•
•
•
•
•
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Benefici
- Migliora la forza muscolare e la flessibilità delle articolazioni
- Migliora la salute del cuore
- Aspetti Psicologici: sviluppa il controllo, la fiducia e l’autonomia
ma anche la socievolezza e lo spirito di squadra
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• Abitudini alimentari
• Pratica di attività fisica
G. Guidi - Società Italiana Educazione Terapeutica, 2014
Stile di vita
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• In Italia circa 2 milioni 130 mila bambini e adolescenti di
3-17 anni sono in eccesso di peso e quasi 2 milioni non
praticano sport né attività fisica.
• 5 milioni 30 mila i ragazzi di 3-17 anni che praticano nel
tempo libero uno o più sport (59,4% della popolazione di
riferimento). Il 52,5% lo fa con continuità e il 6,9%
saltuariamente.
• Il 17,1% dei ragazzi (circa un milione 450 mila), pur non
praticando uno sport, svolge un’attività fisica come
passeggiare per almeno due km, nuotare, andare in bicicletta o
altro.
Stile di vita di bambini e ragazzi
Biennio 2017-18
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• Differenze Nord-Sud: fatta eccezione per la Sardegna, nella maggior
parte delle regioni meridionali e insulari più di un ragazzo su quattro non
pratica sport né attività fisica. Le percentuali più elevate si rilevano
invece in Friuli-Venezia Giulia (73,2%), Valle d’Aosta (72,6%) e Liguria
(71,6%).
• Differenze marcate in base al titolo di studio dei genitori e alle risorse
economiche della famiglia. Status socioculturale più basso corrisponde i
livelli più elevati di sedentarietà: non pratica sport né attività fisica il
32,1% di quanti vivono in famiglie i cui genitori hanno al massimo la
scuola dell’obbligo contro il 12,9% di chi vive in famiglie in cui almeno
un genitore è laureato.
• Associazione tra l’inattività fisica dei figli e quella dei genitori. Stile di
vita sedentario nel 47,9% se entrambi genitori sono sedentari contro
9,8% se nessuno dei genitori lo è
Stile di vita di bambini e ragazzi
Biennio 2017-18
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La pratica dello sport è massima tra i ragazzi di 11-14 anni (70,3%, di
cui 61% in modo continuativo e 9,3% in modo saltuario) e tende a
decrescere con l’età.
Stile di vita di bambini e ragazzi
Biennio 2017-18
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BENEFICI DELL’ATTIVITA’ MOTORIA
APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO
1) Postura corretta
2) Tono simmetrico delle masse muscolari
3) Buona mobilità articolare
L’attività motoria consente il miglioramento delle capacità coordinative
e cognitive, migliorando di conseguenza la postura.
Uno sviluppo simmetrico delle masse muscolari, attraverso un carico
adeguato di esercizio fisico, permette di sostenere in maniera adeguata la
struttura scheletrica di un ragazzo in via di sviluppo, e di ridurre quindi
al minimo eventuali malattie dello scheletro (paramorfismi scheletrici)
tipici di una struttura fragile soggetta a modulazioni repentine.
Una buona mobilità articolare, favorendo una maggiore economia nella
ripetizione di gesti motori più o meno abituali, permette un maggiore
risparmio energetico durante le azioni di vita quotidiana.
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BENEFICI DELL’ATTIVITA’ MOTORIA
APPARATOCARDIO-RESPIRATORIO
1) Riduzione della frequenza cardiaca (Bradicardia)
2) Rapido recupero dopo lo sforzo
3) Aumenta la quantità di sangue spinta dal cuore
(gittata sistolica)
4) Migliora la Pressione arteriosa
5) Incremento dell’afflusso di sangue a muscoli e organi
(capillarizzazione)
L'inserimento di esercizi di attività sportiva prolungata nel tempo favorirà
l'instaurarsi di una migliore resistenza fisica all’esercizio.
Il programma di allenamento porterà benefici all'apparato cardio-
respiratorio (cuore e polmoni), che presenterà bradicardia e bradipnea
(riduzione della frequenza dei respiri) da esercizio.
Alla bradicardia infatti corrisponde una gittata sistolica più valida che
consente un miglior afflusso ematico fin nei distretti periferici.
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BENEFICI DELL’ATTIVITA’ MOTORIA
APPARATOCARDIO-RESPIRATORIO
1. Ritorna più sangue al cuore (ritorno venoso)
2. Incremento della potenza aerobica
3. Bradipnea (frequenza dei respiri)
4. Rapida normalizzazione dopo sforzo della
frequenza respiratoria
5. Incremento del volume di aria scambiata dai
polmoni (volumi polmonari)
• La pressione arteriosa, mantenendosi in un "intervallo" ottimale, costituirà
un indubbio beneficio per il ragazzo, e potrà esercitare una azione
preventiva nei confronti dell'ipertensione dell'età adulta.
• A livello dell’apparato respiratorio si avrà, come risposta all'esercizio fisico
regolare e continuativo, una riduzione della frequenza respiratoria e un
miglioramento della capacità respiratoria.
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BENEFICI DELL'ALLENAMENTO SPORTIVO
SISTEMA ENDOCRINO-METABOLICO
1) Aumento del metabolismo basale e del dispendio energetico
(energie consumate dal nostro corpo)
2) Rapporto tra peso e altezza favorevole
3) Aumento della massa magra attiva (muscoli) e corrispondente
riduzione della massa grassa passiva
4) Migliore controllo dell'appetito
5) Fisiologica risposta neuro-endocrina (ormoni)
• Attuando un programma di allenamento sportivo si verifica un aumentato
dispendio energetico, che rappresenta il principale fattore di prevenzione in
grado di correggere il sovrappeso corporeo nei ragazzi. Per vincere però la
difficile battaglia contro l'obesità bisogna adottare contemporaneamente un
regime alimentare rapportato alle effettive esigenze metaboliche del soggetto
ed un'educazione alimentare appropriata e rivolta anche all'ambiente
familiare.
• Ricerche recenti dimostrano che la sedentarietà altera, a
livello centrale, il senso dell'appetito e l'autocontrollo; al contrario la pratica
regolare di un allenamento sportivo ristabilisce questo equilibrio, col risultato
di riportare la sensazione di fame ad adattarsi ai dispendi energetici reali.
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BENEFICI DELL'ALLENAMENTO
SPORTIVO PERSONALITÀ E
COMPORTAMENTO
1) Buon controllo emotivo
2) Buona adattabilità
3) Buona capacità di socializzazione
4) Maggiore tolleranza alle frustrazioni
5) Valida autostima
Le infinite implicazioni psicologiche legate all'ambiente ed alle
motivazioni di una corretta pratica sportiva sono in parte rappresentate dal
confronto con i coetanei, dall'emulazione, dall'interesse per
l'apprendimento di schemi motori sempre diversi, dalla soddisfazione di
imparare esercizi a difficoltà progressivamente crescenti,
dall'approvazione e dall'elogio dell'istruttore o, al contrario, dal suo
rimprovero.
Le componenti della personalità che maggiormente risentono beneficio
dalla pratica e dall'ambiente sportivo sono il miglioramento
dell'autostima, il controllo dell'emotività, l'incremento dell'indice di
socialità e di inserimento fra i coetanei, la maggiore tolleranza alle
frustrazioni, un giusto controllo dell'ansia.
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ESERCIZIO FISICO E CAPACITÀ
COGNITIVE
La presente revisione suggerisce che vi siano associazioni positive tra AF,
fitness, capacità cognitive e risultati accademici. Tuttavia, numerosi elementi
rimangono da esplorare, come il tipo, la quantità, la frequenza di AF.
Rimangono molte domande su come integrare al meglio la AF all'interno
delle scuole, come le interruzioni attive durante le lezioni. La letteratura non
riporta alcuna correlazione negativa tra l'aumento della AF, le funzioni
cognitive o il rendimento scolastico, mentre viene sottolineato il suo ruolo
positivo per la crescita, lo sviluppo e la salute generale. Sulla base delle
prove disponibili, gli autori hanno concluso che l’AF ha un'influenza positiva
sulla struttura e sulla funzione del cervello; tuttavia, sono necessarie ulteriori
ricerche per determinare i meccanismi e l'impatto a lungo termine, nonché
le strategie per tradurre i risultati di laboratorio nell'ambiente scolastico
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STA SUCCEDENDO QUALCOSA DI TERRIBILMENTE SBAGLIATO
Dipende solo da noi invertire questo processo
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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Mangiar Bene per Diventare Grandi
La Scuola in Ospedale dell IC Virgilio, presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu`,
ha partecipato al progetto “Educazione ai corretti stili di vita” sviluppando il tema di
“Mangiare bene per Diventare Grandi.
Le finalità, gli obiettivi e le attivita` del progetto sono descritte di seguito, nelle schede
grafiche.
Come parte intgrante del progetto è stato realizzato un laboratorio di cucina che ha
riscosso un grande successo sia da un punto di vista motivazionale che da un punto di
vista didattico.
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A cura delle Insegnanti Anna Rita Orsini - Luigia Della Femina
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STAR BENE A SCUOLA
Informare per Prevenire
Formare per un corretto comportamento
al Primo Soccorso
CONSIGLI PER UN CORRETTO
COMPORTAMENTO IN CASO PRIMO SOCCORSO
a cura di
Corrado Cecchetti - Miryam Muscolo – Giancarlo Roscio
in collaborazione con
Gruppo Emergenza Extraospedaliera
Ordine Provinciale di Roma dei Medici – Chirurghi e degli Odontoiatri
Agenzia di Ricerca ed Educazione Sanitaria 2001
Dip.mento Onco-Ematologia Osp. Pediatrico Bambino Gesu’
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ANNEGAMENTO
Attento alla TUA SICUREZZA ( salvare un bambino in acqua è difficile
perché si muove in modo inconsulto ) cerca di risolvere l’insufficienza
respiratoria
COSA FARE
Estrai il bambino dall'acqua
libera le vie aeree da eventuale materiale estraneo alghe
foglie eccetera che potrebbero
causare ostruzione va aspirazione,
copri il bambino per combattere il
raffreddamento
chiamare il 118 e segui le loro indicazioni
BAMBINO COSCIENTE
tranquillizzarlo
metterlo seduto o in posizione laterale per facilitare la
respirazione.
fallo tossire per aiutarlo ad espellere il liquido presente
nelle vie aeree
BAMBINO NON E’ COSCIENTE E NON RESPIRA
INIZIA LA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE
Chiamalo ad alta voce
Scuoti lievemente la sua spalla
CHIAMA IL 112 SEGUI QUELLO CHE TI DICONO
POSIZIONA IL BAMBINO SU PIANO RIGIDO
METTI UNA O DUE MANI AL CENTRO DEL TORACE FAI 30
COMPRESSIONI ALTERNATE A 2 INSUFFLAZIONI
CONTINUA FINO AD ARRIVO DEI SOCCORSI
COSA NON FARE
NON SOMMINISTRARE BEVANDE DI ALCUN TIPO
VALUTA LA SICUREZZA DELL’AMBIENTE ( SE NON E’
SICURO , METTITI IN UN POSTO SICURO)
NON MUOVERE IL BAMBINO IN CASO DI
SOSPETTO TRAUMA CRANIO-CERVICALE
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AVVELENAMENTO
I sintomi sono vari ( dipende dalla sostanza e quantità assorbita) i più comuni
sono: nausea, vomito, diarrea, vertigini, dolori addominali, alterazioni della
coscienza fino al coma, difficoltà di respirazione, guarda attentamente se ci sono
lesioni intorno al cavo orale o in sede di puntura di animale
COSA FARE
CHIAMA IL 112 O IL CENTRO ANTIVELENI
Come si chiama la sostanza?
Quanto ne ha ingerita
Quando l’ha assunta
Quanto pesa e quanti anni ha il bambino
COSA NON FARE
Non provocare il vomito
Non somministrare liquidi che possano favorire il vomito
Non dare olio o latte perché possono aumentare
l’assorbimento di alcune sostanze tossiche
COLPO DI CALORE Nel bambino temperature elevate, forte umidità, sole diretto e scarsa
ventilazione possono provocare malesseri anche gravi caratterizzati da
crampi muscolari, debolezza e mal di testa sempre più forte, a volte brusca
riduzione della pressione sanguigna con breve perdita di coscienza.
COSA FARE
Distendere il bambino in luogo fresco Aprire i
vestiti e bagnarlo con acqua fressca Avvolgerlo
con panni imbevuti di acqua SE COSCIENTE
Bevande fresche e salate a piccoli sorsi ( NON GHIACCIATE )
In casi GRAVI chiamare 112 e segui i loro consigli
COSA NON FARE
Non dare bevande fredde
Non scuotere bruscamente il bambino
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CONVULSIONE FEBBRILE
In caso di febbre elevata si può verificare che il bambino rotea gli occhi, ha
irrigidimento degli arti, perdita di coscienza, movimenti involontari di contrazione e
rilassamento degli arti inferiori e superiori, perdita di controllo dello sfintere anale e
di quello vescicale o diventa cianotico, derivante da difficoltà respiratoria. Le
convulsioni febbrili sono movimenti muscolari involontari tra i 6 mesi e i 6aa.
COSA FARE
Distendere il bambino dove non possa farsi male Metterlo
in posizione laterale di sicurezza per evitare che aspiri muco
o saliva ( su un fianco )
Terapia medica se prescritta dal curante
SE LA CRISI DURA OLTRE 2 MINUTI
CHIAMARE 112 e segui le loro indicazioni.
COSA NON FARE
Non perdere la calma
Non scuotere o schiaffeggiare il bambino
Non cercare di bloccarlo o di impedirne i movimenti
durante la crisi
In caso di CRISI EPILETTICA : la cosa migliore da fare è mantenere la calma e
evitare interventi inappropriati.
COSA FARE
Se il bambino è caduto per la convulsione, evitare che la
nuova postura diventi pericolosa per via della crisi
(posizionare un cuscino sotto la testa o comunque evitare che
la testa batta ripetutamente sul pavimento o contro ostacoli)
Ruotare il bambino su un fianco per evitare che saliva o
muco possa essere ASPIRATO
La crisi, così come è venuta, recede spontaneamente entro 2
minuti. Se dopo qualche minuto non passa
CHIAMA 112 E SEGUI LE LORO INDICAZIONI.
COSA NON FARE
Non cercare di aprire la bocca (la lingua non viene
inghiottita!). La contrazione dei muscoli mascellari è tale da
non permettere l'apertura della bocca, ogni tentativo in questo
senso potrebbe comportare un morso al dito introdotto o la
rottura dei denti del bambino;
Non cercare di rianimare il bambino con inappropriate
respirazioni assistite o inappropriati massaggi cardiaci.
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DIARREA
Nella maggior parte dei casi, la diarrea è fastidiosa ma non costituisce particolare
pericolo. Nei bambini è dovuta ad un’infezione gastrointestinale causata da virus,
batteri o parassiti; in altri casi, anche un colpo di freddo o una manifestazione
psicosomatica può provocarla
Se prosegue per diverse settimane, può essere utile effettuare degli accertamenti per
verificare l’eventuale presenza di allergie o intolleranze alimentari.
COSA FARE
fai assumere liquidi ed adeguata alimentazione per evitare la
disidratazione.
se il bambino e’ allattato al seno proseguire con
l’allattamento
se la diarrea dura da piu’ di 24 ore con 5-6 scariche al
giorno e non assume liquidi portalo DAL PEDIATRA
se nelle feci presenza di sangue o sono di colore nero
PORTARLO AL P.S.
COSA NON
FARE
non allarmarsi se e’ un episodio occasionale
non sospendere l’alimentazione
EPISTASSI
La cosiddetta fuoriuscita di sangue dal naso
COSA FARE
Metti il bambino seduto o leggermente inclinato in
avanti per impedirgli di deglutire il sangue, fagli
sputare il
sangue che sente nella bocca.
Stringere le narici ( pollice ed indice come una pinza) per
10 minuti.
COSA NON
FARE
Non applicare panni freddi sulla fronte, sulla nuca o sotto il
labbro superiore
Non premere sulla parte ossea del naso
Non riempire le narici con ovatta o garze.
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FEBBRE
La febbre = un’innalzamento della temperatura corporea sopra i 37,5°C ; la
temperatura varia nell’arco della giornata: è più alta durante il sonno, dopo i pasti e
durante uno sforzo; misurare la temperatura del bambino utilizzando il termometro
sotto l’ascella.
COSA FARE
Bagnare il bambino con acqua a temperatura di qualche
grado inferiore alla sua febbre (non acqua fredda )
Misurare regolarmente la temperatura durante l'arco della
giornata. usare antipiretico solo se la febbre supera i 38,5° c
Assunzione di liquidi a volontà
Chiama il Pediatra se la febbre è accompagnata da altri
sintomi
Una valutazione medica in tempi brevi se il bambino ha
meno di 6 anni e presenta un pianto debole e continuo con
scarsa risposta agli stimoli
COSA NON
FARE
Non coprirlo eccessivamente per favorire la dispersione del
calore
Non forzarlo se inappetente, è normale con la febbre. Non
usare farmaci di propria iniziativa
FERITE E TAGLI
COSA FARE
PICCOLE FERITE
Bloccare fuoriuscita di sangue premendo sulla ferita
con una garza
Pulire la parte con acqua corrente per togliere terra, frammenti di
legno o vetro ed altro Lavare con disinfettante e coprire con cerotto
GRANDI FERITE
Bloccare fuoriuscita di sangue premendo sulla ferita con un
asciugamano
Mantenere la compressione fino all’arrivo dei soccorsi
Evitare movimenti bruschi
Chiamare 112 o portare il bambino in P.S.
COSA NON FARE
Non rimuovere corpi estranei di grandi dimensioni per
evitare il pericolo di aumentare l’emorragia
Non usare cotone idrofilo ( ovatta ) per disinfettare
Non usare laccio emostatico se non strettamente necessario
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FOLGORAZIONE
COSA FARE
SICUREZZA DELLO SCENARIO FONDAMENTALE
Interrompere la corrente elettrica spegnendo
l’interruttore centrale o staccando la spina.
Se impossibile interrompere la corrente, mettersi su
superficie asciutta staccando il bambino dalla fonte di
elettricità utilizzando materiale isolante ( manico di scopa,
legno,plastica, cuoi, vetro non conducono)
SE NON E’ COSCIENTE E NON RESPIRA
CHIAMARE
IL 112 E SEGUI I LORO CONSIGLI
INIZIA RIANIMAZIONE
CARDIOPOLMONARE
30 COMPRESSIONI ALTERNATE A 2
VENTILAZIONI
In caso di ferite proteggile con garze sterili
IN CONSEGUENZA DELLA PANDEMIA
NON PRATICARE VENTILAZIONI
SOLO COMPRESSIONI TORACICHE E COPRIRE
VISO DELLA VITTIMA
COSA NON FARE
NON PERDERE LA CALMA
NON ESPORTI AL PERICOLO
Non toccare il bambino direttamente se non hai
staccato la corrente
Non usare l’acqua per spegnere eventuali fiamme
Non somministrare bevande
Non somministrare farmaci di tua iniziativa o
senza precise indicazioni del 112
Non mettere pomate o unguenti
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SOFFOCAMENTO
Sintomi del soffocamento parziale : Il bambino piange, parla e respira,anche se
con difficoltà. In alcuni casi, il bambino riesce a tossire debolmente, segno che sta
tentando di espellere il corpo estraneo che ostruisce le vie aeree.
Sintomi del soffocamento completo : Il bambino non piange, non parla e non
respira. Il volto è blu (cianotico) per assenza di ossigeno.
COSA FARE
BAMBINO COSCIENTE
Tranquillizzaro
Lascialo nella posizione che preferisce
Fallo tossire
CHIAMA IL 112
Inizia le manovre di disostruzione
SE LATTANTE : 5 PACCHE DORSALI E 5
COMPRESSIONI CENTRO TORACE CON 2 DITA
SE BAMBINO :COMPRESSIONI ADDOMINALI
(MANOVRA DI HEIMLICH)
COSA NON FARE
NON DARE DA BERE
NON INIZIARE LE MANOVRE SE RIESCE
A TOSSIRE
NON TENTARE DI ELIMINARE IL CORPO
ESTRANEO METTENDO LE DITA NELLA BOCCA
DEL BAMBINO
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TRAUMA CRANICO
COSA FARE
FERITA LIEVE ALLA TESTA
DISINFETTARE
CHIAMA IL PEDIATRA TIENI IL BAMBINO IN
OSSERVAZIONE 24 ORE
ASSENZA DI FERITE
GHIACCIO SULLA PARTE DOVE HA BATTUTO ED
OSSERVAZIONE 24 ORE
PROCEDURA BASE
Valuta il comportamento per 24 ore dopo il trauma
controlla che si muova cammini e non abbia deficit nel
prendere gli oggetti
se in grado di rispondere a dire i nomi delle persone e dei
giocattoli che preferisce
durante il sonno controllare la posizione rilassata e la risposta
alla sveglia ogni 3 ore circa
se subito dopo presenta
perdita di coscienza, sanguinamento da orecchio o naso, vomito,
cefalea, irrequietezza, disturbi neurologici
PORTARLO SUBITO AL P.S. O CHIAMARE 112
se dopo 24 ore è confuso, nausea, vomito disturbi della vista e del
linguaggio debolezza muscolare, alterazioni del comportamento
PORTARLO SUBITO AL P.S. O CHIAMARE 112
COSA NON FARE
NON METTERSI IN VIAGGIO E TENERE IL
BAMBINO TRANQUILLO
NON FORZARLO A MANGIARE
NON SOMMINISTRARE ALCUN FARMACO
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USTIONE
Le Ustioni possono essere Termiche – Chimiche – Elettriche . Affronteremo
come comportarsi in caso di USTIONI TERMICHE ( le più frequenti)
COSA FARE
Uno dei pericoli più frequenti in caso di Ustione sono le
infezioni
USTIONE LIEVE
Lavare con acqua corrente per lameno 20-30 minuti
Applicare disinfettante e crema eutrofica per
rigenerare i tessuti
USTIONE PROFONDA
Lavare con acqua corrente , disinfettare e coprire con garza
sterile.Rivolgersi al Pediatra o P.S.
USTIONE GRAVE
CHIAMARE 112 o PORTARE IN P.S.
Coprire le lesioni con garze sterili o telo pulitissimo
COSA NON FARE
NON TOGLIERE I VESTITI, SE ATTACCATI NON
ROMPERE LE VESCICOLE
NON APPLICARE OLIO O BURRO
VOMITO
È un’azione forzata che coinvolge i muscoli addominali, il diaframma e lo sfintere
esofageo finalizzato ad espellere sostanze dallo stomaco.
Causato spesso da un’infezione gastrointestinale o da altre situazion ( mal d’auto
etc.) non costituisce particolare pericolo
COSA FARE
Se isolato e in assenza di altri sintomi il vomito non richiede alcun
trattamento.
Se vomito ripetuto: somministrare liquidi (acqua o soluzioni
reidratanti) a dosi molto piccole e ravvicinate (1 cucchiaino / 5 min).
In caso di vomito ripetuto (più di 5 episodi in poche ore) e incapacità di
assumere liquidi: condurre il bambino dal pediatra o in Pronto
Soccorso.
Se nel vomito si vede la presenza di sangue, verde scuro, color caffè):
condurre il bambino in Pronto Soccorso.
Controllare se il vomito si presenta associato a febbre o diarrea.
COSA NON FARE
Non impedire l’emissione del vomito.
Non far assumere al bambino pasti abbondanti e molto grassi.
95
CRUCIVERBA
96
FATTORI DI RISCHIO
97
ARRESTO CARDIACO
.
98
SOLUZIONE
RISPOSTE A.C.
99
ELABORATI MUSICALI
SALVA UNA VITA Testo : Mancini – Vocaturo – Roscio Musica : Simionato - Puglielli CENTO – CENTOVENTI AL MINUTO : Testo Vocaturo – Roscio Musica : Mobilia QUESTIONE DI CUORE : Testo e Musica : Caramazza
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SALVAVITA-RAP
(Testo: Simona Mancini – Rosa Isabella Vocaturo – Giancarlo Roscio
Musica: Laura Simionato, Nicola Puglielli)
Gennaio 2020
Tu lo sai che ce la puoi fare…
Ma tu no, no non puoi sprecare tempo se qualcuno vuoi salvare…
E’ facile imparare!
Per lui per fortuna non è finita: conosci manovre che salvan
la vita... se ha perso i sensi e la coscienza,
se del respiro si sente l'assenza… Ma tu lo sai che qualcosa
puoi fare: quella persona tu puoi salvare!
Davanti a te non c'è un manichino e ti senti solo un ragazzino.
Ma non temere di intervenire: l’esito infausto puoi
prevenire! Per non creare qualche incidente, verifica che sia
sicuro l’ambiente.
Tu lo sai che ce la puoi fare…
Ma tu no, no non puoi sprecare tempo se qualcuno vuoi salvare…
E’ facile imparare!
Tira fuori il tuo cellulare che il 112 devi chiamare.
L'uomo lì a terra non ha reazioni alla tua voce e ai tuoi
scossoni; tempo allora tu non sprecare che le manovre puoi
praticare!
Allora comincia a scoprirgli il torace… a fare il massaggio tu
sei capace!
Mani incrociate, comprimi il cuore: se non lo fai quell’uomo
muore!
120 volte al minuto continua finché non sarai
svenuto.
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A 6 centimetri in profondità fin dove risiede l'umanità
fondamentale del cuore il massaggio per evitare all’altro
mondo il passaggio…
fino all'arrivo dell'ambulanza che sta percorrendo quella
distanza.
Ora abbiniamo la respirazione su, pratichiamo
l’insufflazione!
E ogni 30 compressioni si fanno 2 ventilazioni.
Poche manovre semplici e chiare che tante vite posson
salvare!
Tu lo sai che ce la puoi fare…
Ma tu no, no non puoi sprecare tempo se qualcuno vuoi salvare…
E’ facile imparare!
Il sangue devi far circolare ed il suo corpo ossigenare…
Tenergli vivo il cuore e il cervello sai che alla fine può
essere bello! Quella persona si trova in arresto: tu devi fare
davvero presto!
E anche se non sei un dottore usa di corsa il defibrillatore;
guarda intorno chi è nella la stanza, pretendi da loro di stare
a distanza. Accendi la macchina: è molto agile! Non l'hai mai
usata? E’ davvero facile!
Tu puoi seguire istruzioni vocali per operazioni un po'
speciali.
Ci sono istruzioni per placche adesive che di per sé non sono
lesive.
Uno le piastre deve attaccare, l'altro continua a massaggiare.
Ora sei pronto, lascia il paziente o prenderai pure tu la
corrente! Scarica in corso, un po’ di timore… ma finalmente
riparte il suo cuore.
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È stata una cosa un po’ faticosa ma al cimitero lui non
riposa!
Tu lo sai che ce la puoi fare…
Ma tu no, no non puoi sprecare tempo se qualcuno vuoi salvare…
E’ facile imparare!
Non è mai il caso di restare oziosi ma guadagnare minuti
preziosi.
Per prestare i giusti soccorsi
è molto importante fare dei corsi.
Ora poi le scuole li fanno
e tante persone si salveranno.
Se le persone non sono “brave” non fare nulla è cosa grave:
se un uomo rischia di morire devi comunque intervenire…
Basta poco per imparare come una vita tu puoi salvare!
Tu lo sai che ce la puoi fare…
Ma tu no, no non puoi sprecare tempo se qualcuno vuoi salvare…
E’ facile imparare!
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Testo realizzato in Aprile 2020 adattato alle norme di biocontenimento pandemia COVID
per proteggere prioritariamente il soccorritore da eventuale contagio
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ELENCO LINK DI RIFERIMENTO PROGETTO VIRGILIO
CELLULA https://www.youtube.com/watch?v=-NNRGhJ5-ao&t=136s
VIAGGIO DELL’OSSIGENO https://www.youtube.com/watch?v=qcN39LWssmY
IL CUORE RUOLO https://www.youtube.com/watch?v=_Hq4CbmmOAE
CIRCOLAZIONE DEL SANGUE https://www.youtube.com/watch?v=Yh1ghMt4PYE&t=13s
APPARATO RESPIRATORIO https://www.youtube.com/watch?v=t-0Oc1Pui-o
SISTEMA NERVOSO CENTRALE https://www.youtube.com/watch?v=a9mGTQpqK5c
SCHELETRO https://www.youtube.com/watch?v=JRym9ejQ8kw&t=113s
MUSCOLI https://www.youtube.com/watch?v=ybCArkEvarA
PELLE https://www.youtube.com/watch?v=y5Biajc_gl0
EPISTASSI https://www.youtube.com/watch?v=Q7fh1KxtDxk
FERITE ABRASIONI https://www.youtube.com/watch?v=9I_nbev0q7o&t=1s
USTIONE https://www.youtube.com/watch?v=XngjxZlSBWs
PELLE https://www.youtube.com/watch?v=WC2vVQN2tCY
PELLE 1 https://www.youtube.com/watch?v=y5Biajc_gl0&t=102s
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
LINEE GUIDA ILCOR 2015
LINEE GUIDA A.H.A. 2015
LINEE GUIDA E.R.C. 2015
LINEE GUIDA ILCOR 2015 COVID-19
LINEE GUIDA A.H.A. 2015 COVID-19
LINEE GUIDA E.R.C. 2015 COVID-19
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