la donna perfetta È una...

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LA DONNA PERFETTA

È UNA STRONZA

ANNE-SOPhiE GiRARD & MARiE-ALDiNE GiRARD

LA DONNA PERFETTA

È UNA STRONZA

Traduzione diPaola lanterna

Titolo originale: La femme parfaite est une connasse! © Editions J’ai lu, 2013

La versione originale del libro è stata adattata al pubblico italiano per ren-dere comprensibili espressioni e riferimenti a personaggi o situazioni pret-tamente “francesi”.

Realizzazione editoriale: Conedit Libri Srl – Cormano (MI)

iSBN 978-88-566-3872-1

i Edizione 2014

© 2014 - EDiZiONi PiEMME Spa, Milano www.edizpiemme.it

Anno 2014-2015-2016 - Edizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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PREFAZiONE

Buongiorno,sarò diretta: non sapete quanto siete state fortu-

nate ad aver trovato questo libro, esattamente co-me io sono stata fortunata la sera in cui ho incon-trato le sorelle Girard.

Era al Pranzo, un posto dove può accadere di tutto. La prova è che avevano messo gli abba.

Quella fatidica sera in cui me ne stavo lì tutta sola soletta, qualcuno mi porse una mano: quella mano apparteneva ad Anne-Sophie che mi disse, con lo stesso entusiasmo di un’adolescente in cri-si: «Vieni! Balliamo!». Non conoscevo quella ra-gazza, né la sua gemella Marie-Aldine, che avrei incontrato subito dopo ma, da allora, non ci sia-mo più lasciate.

È innegabile che con questo libro le sorelle Gi-rard apporteranno un significativo contributo alla società, poiché sotto l’apparente leggerezza degli argomenti trattati, qui si arriva all’essenziale! Ac-cettarsi imperfette, infatti, significa avvicinarsi alla pienezza.

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Significa ringraziare tutte le donne che hanno lottato per i nostri diritti, portando avanti la loro opera con audacia e sincerità. È ammettere che talvolta c’è tanta posta in gioco nella stesura di un sms quanto in quello di un messaggio di pace al mondo. Credetemi, questo libro è un primo passo verso una vita migliore.

Forse vi starete domandando chi sono. Nessu-no in particolare, sono solo un’amica di Marie-Aldine e di Anne-Sophie. Mi hanno proposto di firmare la prefazione perché mi rodeva di non avere pensato io per prima a scrivere questo libro. Però io posso dirvi una cosa che qui dentro non c’è: ho una formula magica per voi.

Se siete giù, se la vostra vita è allegra come Brest in una giornata di pioggia, guardatevi allo spec-chio, tendetevi la mano e dite: «Vieni! Balliamo!». Funziona. Promesso.

Christine Berrou

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Introduzione

Questo libro è un manuale per la donna imperfetta.La donna che tutte noi siamo.Una donna normale, con difetti, bizzarrie e ne-

vrosi (sì, sì... avete afferrato alla perfezione! Ne-vrosi!).

in effetti, abbiamo passato la vita a voler asso-migliare alle donne delle riviste, della tv, delle commedie romantiche, o più semplicemente alle donne che incrociamo ogni giorno e che ci tra-smettono la sensazione di riuscire in tutto meglio di noi, facendoci sentire delle nullità...

Eppure, facciamo tanti sforzi!Tanti sacrifici! intere ore passate a tentare di

essere migliori... Ed è proprio questo l’errore, il voler essere “perfette” a ogni costo!

Perché è ora che lo sappiate, la donna Perfet-ta è una Stronza.

Lo scopo di questo libro è di liberarvi dal senso di colpa!

Qui troverete alcuni spunti per perfezionare la vostra imperfezione.

(E se questo potesse anche aiutare gli uomini a comprenderci meglio, be’... sarebbe ora!)

Non è detto che vi riconoscerete in tutti i capi-toli...

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Ma fidatevi che vi riconoscerete! Eccome!Non saremo mai la donna perfetta. Meglio per

noi!

Regola

1« Smettiamola di mostrareal nostro parrucchiere la foto di una modella bionda e boccolosa se noi siamo castane e lisce.»

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La teoria del «tanto ormai...»

Come ogni lunedì, il proposito è: «Okay, questa settimana sto attenta!».

E poi, la mattina al lavoro, ecco che delle brio-che al cioccolato ci fanno l’occhiolino. E lì succe-de la tragedia!

Voi direte: «Che sarà mai una brioche al ciocco-lato? Mica è una catastrofe». Vero.

il fatto è che, nella nostra mente malata, scatta automatica la teoria del «tanto ormai...»:

«Quasi quasi mi sparo un’altra brioche al ciocco-lato, tanto ormai...»

«Posso finire le tue patatine fritte?! Cosa dici? La dieta? Ma sì, tanto ormai...»

«Accidenti, ho zuccherato il caffè! Be’, a questo punto mi ordino una Banana Split*. Tanto ormai...»

Ripetetevi che la teoria del «tanto ormai» non vi è nemica! Al contrario, vi aiuterà a vacillare di tanto in tanto senza aizzare il vostro senso di colpa. E non è forse questo che conta?

* Vedi il capitolo Siamo tutte bulimiche, pag. 34.

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La teoria del «tanto ormai»può essere usata come vi pare

«Arriverò al lavoro con un’ora di ritardo... mi prendo una giornata di fe-rie.»

«Non sono andata in palestra questa settima-na...

per quest’anno non ci andrò più.»

«ho comperato un vestito anche se sono al ver-de...

tanto vale che comperi anche le scarpe e la borsa da abbinarci.»

«ho sbirciato sul telefono del mio ragazzo mentre lui non c’era, per sapere di chi era la chiamata...

già che ci sono, leggo anche tutti i suoi sms.»

«Mi sono rotta un’unghia...

mi rosicchierò anche tutte le al-tre.»

«ho baciato un ragazzo...

tanto vale che ci vada a letto.»

Tanto ormai

Tanto ormai

Tanto ormai

Tanto ormai

Tanto ormai

Tanto ormai

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«ho fatto un tiro di sigaretta...

quasi quasi mi finisco il pacchet-to.»

«ho mandato un sms da stalker a quel tipo, mi prenderà per una psicopatica...

gli lascio anche un messaggio sulla segreteria e un post-it sulla porta di casa sua.»

Tanto ormai

Tanto ormai

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Il «caso frangia»

La vita di una donna è ritmata da differenti tap-pe e il passaggio all’età adulta è il risultato di mol-teplici riti iniziatici.

il più celebre è conosciuto con il nome di:

«rito della frangia»

scoprireinunarivistacheKateMosssièfattalafran-gia.

munirsidiforbiciedirigersiconvinteversoilbagno.

tagliarsilafrangia.

piangeredisperatamentedopoaverscopertoilrisul-tato.

prendersela con il fidanzato/la sorella/la miglioreamica:«Comeavetepotutolasciarmelofare!».

postareunostatosuFacebook.

Nota delle autrici: un’emergenza chioma è classificata come«Emergenzadicategoria1».

Tappa1Tappa2Tappa3Tappa4Tappa5Tappa6

Regola

2« Non faremo piùfinta di essere incinte per ottenere un posto sull’autobus.»

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Lista delle canzoni imbarazzanti, ma che ci piacciono lo stesso*!

• Wannabe, Spice Girls• E mi manchi tanto, Alunni del sole• Resta con noi Signore la sera, imparata all’orato-

rio• Ti amo, Umberto Tozzi• Fame, irene Cara• Portami con te, Gigi D’Alessio• Vivimi, Laura Pausini• Baby one more time, Britney Spears• Piccola Katy, Pooh• Cervo a primavera, Riccardo Cocciante• The time of my life, Dirty Dancing• Occhi neri, Mal• Pour que tu m’aime encore, Céline Dion• Su di noi, Pupo• Tell me more, Grease

e la più celebre:

• Se mi lasci non vale, Julio iglesias

* Lista non esaustiva che ha scatenato una polemica animata tra le au-trici. Ai posteri l’ardua sentenza...

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Regole da seguire quando si ascolta una di queste canzoni

• Urlare: «Adoro questa canzone!».• Alzare le braccia gridando: «Woww!!».• Salire su una sedia/tavolo/palco.• Chiamare l’amica del cuore per fargliela ascoltare

dicendole: «Haaaaaa!!! La riconosci*??!...».• Tenersi per mano saltando freneticamente.• Cantare a squarciagola solo la fine delle parole.• Postare su Facebook: «ho appena sentito (tito-

lo della canzone). incredibile!!!».• Lanciarsi in un playback davanti allo specchio.• Andare dal dJ per dirgli che è trooooppo for-

te!!!• Saltare tra le braccia dell’amica del cuore, com-

mossa perché è «la nostra canzone».• Attaccare con «la nostra famosa coreografia»

(provata nel salone di un’amica, con tanto di spaccata, e/o ogni forma di volteggio).

* Uno studio i cui risultati sono rimasti confidenziali rivela che «nessu-no ha mai riconosciuto quella canzone!».

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Il regalo di addio di Michel

Tutti hanno un collega, che qui chiameremo Michel (classico nome da collega).

Ebbene, per il nostro caro Michel è giunto il momento della sospirata pensione...

Trucchi e astuzie per il regalo di addio:• offrirsi di raccogliere la colletta, così nessuno

saprà che non avete partecipato;• prendere i 30 euro di Sandrine, aggiungerne 5 e

dare i 35 euro dicendo: «Da parte mia e di San-drine».

Con la stessa disposizione d’animo:• pensate di fare dei regali di compleanno unica-

mente alle persone che ricambiano.• Al momento del conto al ristorante, prendete

l’iniziativa di raccogliere i soldi degli altri per-ché, se avete fortuna, con le mance e quelli che arrotondano, potreste ritrovarvi con la vostra parte pagata!

Ma state all’occhio! Se qualcuno dimentica di pagare il vino e i caffè rischiate di ritrovarvi sul groppone un conto più salato del previsto.

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