informazione ubiqua: come è fatto un museo ubiquo?

Post on 15-Jul-2015

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Informazione Ubiqua

Salvatore Iaconesiemail: salvatore.iaconesi@artisopensource.net twitter: @xdxd_vs_xdxd

Un Bosco

si può avere esperienza del bosco così com’è, con i suoi odori, paesaggi suoni e sensazioni

ma nel bosco ci sono anche altre storie, altre narrative, altre informazioni, meno leggibili

… nello stesso bosco ci potrebbero essere dei luoghi tipici in cui trovare funghi, o cespugli di ottima salvia

qualcuno potrebbe aver fatto una ricerca scientifica su questo bosco

ci potrebbe essere un sensore da consultare, per sapere lo stato di salute del bosco

ci potrebbe essere una storia divertente collegata al fatto che una coppia, tanti anni fa, si è scambiata il primo bacio, proprio lì, davanti a noi

ci potrebbe essere, una fotografia bellissima di questo bosco, o addirittura una ripresa eseguita tramite un drone, per vedere il bosco in un modo completamente nuovo

Come fare per rendere leggibili tutte queste storie?

un primo tipo di ipotesi:

Leaf++una applicazione in realtà aumentata che trasforma le foglie in luoghi su cui è possibile pubblicare contenuti (immagini, video, documenti, link…)

un primo tipo di approccio:

“Aumentiamo” il reale

usiamo gli elementi del bosco in Realtà Aumentata per aggiungere storie, informazioni, contenuti e relazioni

in Leaf++ le forme delle “cose” (in questo caso: le foglie) vengono riconosciute da algoritmi di computer vision, che permettono

di associar loro informazioni e contenuti di ogni tipo che, quindi diventano consultabili direttamente dall’ambiente

si immagini di sostituire alle foglie: edifici; oggetti; segnali; cartelli; arredi urbani; simboli; icone od altro;

ecco che ogni oggetto o spazio nell’ambiente diventa potenzialmente un medium per accedere a storie, esperienze interattive, contenuti, informazioni

informazione ubiqua

altro approccio:

rilevare l’informazione che emerge spontaneamente dal territorio ed usarla per individuare e valorizzare la produzione creativa, culturale, storica, artistica del territorio stesso

raccogliere le espressioni dal territorio e farle germogliare, valorizzandole e curandone le relazioni e connessioni, creando nuove cartografie per “leggere” storie, esperienze, vite, azioni, situazioni, e permettendo alle persone di prendere parte a questa polifonia

i desideri del mondo

questa mappa mostra i luoghi dove le persone hanno utilizzato i social network per esprimere il desiderio di un cambiamento importante (life-changing) della propria vita.

la luminosità indica la quantità

i dati sono da “pesare”, prendendo in considerazione la diffusione di internet per luoghi, fasce d’età, culture, e i vari tipi di divide presenti

TORINO

1/2 ora di Torino sui social network

(gradiente dal verde al rosso: 10 - 250+ messaggi sui social network)

Torino in Italiano

(i luoghi di Torino in cui i social network si utilizzano quasi totalmente in Italiano)

Torino in Arabo

(i luoghi di Torino in cui ci sono le massime percentuali d’uso dei social network in arabo)

i Desideri di Torino

i luoghi in cui le persone hanno usato i social network per esprimere un cambiamento necessario per il luogo in cui si trovavano)

possiamo raccogliere le esperienze delle persone direttamente dal territorio, ed usarle e ricombinarle

per creare nuove storie, nuove opportunità relazionali, nuovo valore, nuovi tipi di esperienza

(e, nel frattempo, renderle disponibili a tutti, per auto-osservarci e per reinventarci: come operatori, turisti, creativi, artisti, scienziati, designer, architetti,

attivisti, amministratori, imprenditori…)

Love in Turin

Love in Turin

we have observed how people express different emotions in different places in the city, at what times, in which communities, in which circumstances

Emotional Landmarks: places in which certain communities systematically express specific emotions in specific contexts and situations (e.g.: an office building is an Emotional Landmark of two different kinds on Fridays at 5pm, for the people who are leaving for the week-end, and for the ones who do the cleaning.

next step: Emotional Tourism?

Riots in Rome

Riots in Rome

we can observe ordinary or exceptional events, understanding how they evolve in places, finding usable patterns.

this is the city wide riot which happened in Rome on Oct. 15th 2011. We have observed it through social networks and studied how rioters, the police and a fictional company providing real-time services for exceptional-catastropic services in the city could have used the information which was spontaneously generated by the citizens.

we can explore multiple locations at the same time, and compare them, search for common patterns, for differences, and generate knowledge from all of this

we don’t have any locations on the moon, yet.

But if we did, we could compare those, as well. ;)

we can generate dashboards, to understand emergent emotions, news, information, languages, topics, relations, and how they flow and spread from one place to the other, from one community to the other.

these are only a few seconds of the relational ecosystem in the city of Rome

we can see how relations are established among communities and groups, and how information, news, opinions, emotions and knowledge flow from one node to the other.

this is an emotion observed in real-time over the city of Rome

these are the quantities of discussions happening in real-time in the city of Rome, using social networks, and regarding the arts, theater, music, and more. It is the cultural life of the city, visualized in real time.

the large, yellow box, is centered over the MAXX Museum of Rome, as the Tech-Crunch event is in progress, and people are very active on social networks.

We have observed the transformation of the relational ecosystem of the city of Rome before, during, and after (15 days, 60 days and 120 days) the event, to understand its impacts on the city.

We have designed a method to answer the question:

“how do you make an ecosystemic event in the city?”

“how do you make an event which creates persistent relations in the city?”

this is the relational ecosystem of the innovators in Italy

it is interesting, because it highlights how it is held in place by a limited number of large operators (in the center

of the relational supernova), which hold everything together.

in other words: everyone holds relations with few large operators, but there are little-to-none peer-to-peer

relations going on

the innovation ecosystem is not really resilient, and is dominated by large operators

Come possiamo usare la metodologia degli ecosistemi umani in ambito rurale?a Castrignano de’ Greci, in Puglia, abbiamo sviluppato un metodo per ricostruire e manutenere

l’ecosistema umano, anche senza l’uso dei social network.

nella visualizzazione, un momento della costruzione, che evidenzia le relazioni di un intero paese, e i desideri, le aspirazioni, le progettualità, tra le persone, evidenziando le

opportunità per la collaborazione e la partecipazione.

Come è fatto un museo ubiquo?

a questo punto potremmo chiederci come costruire un apparato (umano, tecnologico, collaborativo…) per unire i territori in uno

stato di narrazione continua, in grado non solo di raccontare, ma anche e soprattutto di attivare tutti i soggetti coinvolti (i residenti,

gli operatori, i turisti, le amministrazioni, gli imprenditori).

alcuni esempi:

Read/Write Reality

a Cava de’ Tirreni, preparando le scene del film in Realtà Aumentata, con la collaborazione dei cittadini.

Come si crea una narrazione aumentata e partecipativa del territorio?a Cava de’ Tirreni con un Film in Realtà Aumentata, e a Macerata con la possibilità di usare i suoni per

“aumentare” l’esperienza dei luoghi.

Suoni, video, immagini ed esperienze interattive vengono “aggiunti” ai luoghi usando la Realtà Aumentata.

“Per sentire quella musica, o per vedere quella scena del film, devi andare in quel luogo”

Artisti, designer, ricercatori, operatori culturali e della comunicazione, turisti e amministrazioni diventano produttori, nel luogo, associandogli arte, esperienze, informazioni, saperi, dati, saggezze.

Ubiquitous Pompei

Gli studenti di diversi licei vengono coinvolti attivamente:

- imparano ad utilizzare le tecnologie ubique (realtà aumentata, QRCode, Internet of Things…)

- le usano per creare la loro città digitale del futuro, valorizzando il territorio

tra le cose che creano:

una applicazione in Realtà Aumentata che riconosce i graffiti negli scavi di Pompei e che permette alle persone (turisti e cittadini) di continuare le conversazioni che vi avvenivano.

il Twitter di mille anni fa, grazie alla Realtà Aumentata, permette di continuare conversazioni, avanti e indietro nel tempo.

Festa dell’Architettura di Roma

Una parete interattiva di 35 metri permette alle persone di contribuire ed osservare i desideri e le progettualità della città.

Le persone, usando lo smartphone o alcuni touch screen, possono contribuire delle idee di progettualità sulla città: semplici come un desiderio, o complicate come interi progetti architettonici.

La mappa della città si trasforma nella mappa dei desideri e delle progettualità, di cui avere esperienza tramite visualizzazioni info-estetiche, e a cui contribuire tramite le proprie emozioni, i propri pareri, o organizzandosi con organizzazioni, istituzioni, imprenditori, crowd-funding ed altro.

the Real-Time Museum of the City - Sao Paulo, Brazil

i dati sull’ecosistema relazionale della città vengono raccolti in tempo reale, e trasformati in una sorgente di Open Data, accessibile a tutta la città.

Vengono visualizzati nel Museo in Tempo-Reale della Città, in cui i cittadini possono esplorarlo, insieme alle emozioni, opinioni, desideri e progettualità della città.

Un programma educativo, dai bambini agli anziani, passando per gli artisti, i designer, gli architetti, gli urbanisti, gli imprenditori sociali, gli amministratori pubblici, ed altri, permette a tutti di imparare ad utilizzarli, per creare iniziative civiche dal basso, processi di decision-making partecipativo, nuovi modelli di business inclusivi e diffusi, nuove pratiche civiche, nuove forme d’arte.

Un esempio particolare: ad oggi, alcuni ricercatori stanno usando il museo in tempo reale della città per comprendere meglio gli effetti della gravissima crisi dell’acqua che sta colpendo, da mesi, la città di Sao Paulo.

Real-Time Cairo

una dashboard urbana, in tempo reale, per comprendere le rivolte, i desideri, i sogni e i fatti della città,

nel mezzo della Primavera Araba

raccolti dai maggiori social network, i dati sulle espressioni dei cittadini della città vengono elaborati per capire la rivoluzione, e le tante narrative urbane che la

avvolgono, i milioni di storie in cui avviene un cambiamento storico.

Il database, ad oggi contenente oltre 90 milioni di contenuti, segue le espressioni della città sui maggiori social network durante le rivolte, ed è ad oggi

utilizzabile per innumerevoli fini: dalla ricerca scientifica e sociologica, al turismo, agli studi politici e statistici, alla linguistica, alla comprensione

delle emergenze urbane, ed altro.

Emotional Compass

Una bussola emozionale, che raccoglie le emozioni della città, e permette di navigarla in modo diverso. Non tramite strade e edifici, ma tramite le emozioni dei suoi cittadini.

La bussola indica le direzioni, relative al suo utilizzatore, in cui diverse emozioni sono state espresse.

Utilizzando un semplice comando, è possibile selezionare temi, emozioni e lingue, per porre interessanti domande alla città:

esempio: “dove hanno espresso [gioia] per lo [sport] le persone di lingua [spagnola, italiana, ed inglese]?”

esempio: “dove hanno espresso [ansia] per la [possibile perdita del proprio lavoro] le persone di lingua [italiana]?”

un nuovo modo di navigare città e territori, e di por loro domande.

One Million Dreams

Un database planetario dei sogni del pianeta.

usando i social network, vengono raccolti i sogni del pianeta (sia le persone che raccontano i propri sogni in senso onirico, che quelli che raccontano i propri sogni in senso del desiderio)

I sogni vengono analizzati per tema, emozioni, immagini, simboli, interpretazioni.

Vengono affiancati alle notizie locali ed internazionali, alle crisi, ai cambiamenti climatici, e ad altri parametri.

Una esposizione continua permette di comprendere come i sogni delle persone mutano al mutare della storia, delle guerre, delle vicende finanziare, delle crisi, e altri.

Gli esempi potrebbero continuare…

guardate su artisopensource.net o human-ecosystems.com , per altre ipotesi, dalle più poetiche a quelle più pragmatiche

Come/Cosa/Quando/Perché…

rendere LEGGIBILE il territorio

rendere AGIBILE il territorio

rendere POSSIBILE la collaborazione

rendere VISIBILE e AGIBILE l’emergente

e quindi: come è fatto un museo ubiquo?

stratificazioni multiple, costituiscono l’informationallandscape del territorio

diversi soggetti contribuiscono ai layer

le applicazioni formano, nel loro insieme il museo ubiquo

ogni tipo di applicazione è ibrida, e pesca automaticamente o in maniera curata dai layer componenti l’informational landscape

i toolkits permettono a operatori, turisti, cittadini, amministrazioni ed investitori di creare nuovi livelli di servizio

i concierge usano tecniche avanzate (intelligenza artificiale, machine learning, profiling…) per aprire dialoghi performativi con le persone

focus marcato sull’interattività e sulla relazionalitàdi tutti i tipi di realizzazione

il territorio diventa una piattaforma di espressione

Human Ecosystemssalvatore iaconesi & oriana persico

human-ecosystems.com artisopensource.net

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