enunciazione e narratologia - giovanni manetti · analessi interne • eterodiegetiche •...

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Enunciazione e narratologia

• Gérard Genette

3 sensi della parola “racconto”

1. Racconto come Contenuto narrativo(=Storia). Contenuto

2. Racconto come Discorso narrativo(=Discorso). Espressione

3. Racconto come Atto di enunciazioneovvero Narrazione

Metafora del Racconto come espansione “mostruosa” diuna forma verbale

1. TEMPO. Relazioni temporali tra storia enarrazione

2. MODO. Forme e gradi dellarappresentazione narrativa. Punto di vista

3. VOCE. Aspetti concernenti l’enunciazione.Modi in cui l’atto narrativo è implicato nelracconto

Tempo

Rapporto traTempo della storia (ordine disuccessione che hanno gliavvenimenti nella storia)

e Tempo del racconto (ordine didisposizione degli stessi

avvenimenti, come vengono datidal racconto)

I.Ordine

• Analessi (salti all’indietro, o flashback oretrospezioni)

• Prolessi (salti in avanti, flashforward oprospezioni)

II. DurataRapporto tra

Quantità di tempo che intercorre tradue momenti temporali e

Quantità di spazio (di testo) con cui sinarra/descrive quel segmento

temporale

III.Frequenza

I. Ordine

• Anacronie:

1. Prolessi (salti all’indietro, o flashback oretrospezioni)

2. Analessi (salti all’indietro, o flashback oretrospezioni)

Anacronie assunte dal racconto/Anacronie assunte da un personaggio

• Portata: Distanza dal “momentopresente”

• Ampiezza: Durata di storia compresanella anacronia.

Analessi

• Esterna: la cui ampiezza globale restaesterna a quella del racconto primo

• Interna: la cui ampiezza globale èinterna a quella del racconto primo

• Mista: in cui il punto di portata èanteriore al racconto primo e il punto diampiezza è posteriore all’inizio delracconto primo

Analessi interne• Eterodiegetiche• Omodiegetichea) Completive: segmenti retrospettivi che

colmano a posteriori una lacuna anterioredel racconto. Possono completare una ellissio una parallissi e l’ellissi può esseresingolativa o iterativa

b) Ripetitive: richiami o allusioni del racconto alproprio passato (per rendere significativoquello che non lo era o per cambiare ilsignificato).

Analessi esterne

• Parziali: che terminano in un’ellissi• Complete: che arrivano a ricongiungersi

al racconto primo

Analessi miste

• Il racconto secondo inizia prima delracconto primo, ma non terminaall’inizio del racconto primo, bensìraggiunge il punto in cui il segmento distoria in analessi inizia: l’ampiezza èrigorosamente uguale alla sua portata.

Prolessi

• Esterne: la loro funzione è di epilogo eservono a condurre varie linee d’azionefino al loro termine logico. Esse sipossono porre molto vicine al momentodella narrazione

Prolessi interne

• Eterodiegetiche• Omodiegetiche Completive: compensano future ellissi e

parallissi (possono essere iterative,come “finestra a cui poi dovevomettermi ogni mattina…”)

Ripetitive: si ritrovano solo allo stato dibrevi allusioni; preannunci (“vedremo inseguito”). Creano attesa

Esche

• Esche vere: manovre preparatorieimplicite che solo più tardi troveranno illoro significato. Rapporto con lacompetenza narrativa del lettore.

• False esche o inganni• Falsi inganni (o vere esche)

II. Durata

• Ambiguità della nozione• Tempo della storia in rapporto al tempo

che è necessario a leggere il racconto• Velocità: rapporto tra una misura

temporale e una misura spaziale.• Durata della storia in secondi, minuti,

ore, giorni, ecc. e lunghezza del testo inrighe e pagine.

Cinque rapporti fondamentali

• Pausa: TR = n TS = 0; quindi TR ∞> TS (descrizioni)• Digressioni riflessive (in NDR, p.28)• Scena: TR = TS• Sommario: TR<TS• Ellissi: TR = 0 TS = n; quindi TR <∞ TS

III. Frequenza (4 tipi)

• Raccontare una volta sola quanto èavvenuto una volta sola (r. singolativo)

• Raccontare n volte quanto è avvenuto nvolte

• Raccontare n volte quanto è avvenutouna volta sola (r. ripetitivo)

• Raccontare una volta sola quanto èavvenuto n volte (r. iterativo)

Modo

• Distanza• Prospettiva (chi vede? o chi

percepisce?)• Focalizzazioni (dov’è il focolaio di

percezione?)

Distanza

• Racconto di avvenimenti

• Racconto di parole

Racconto di parole

• Discorso narrativizzato o raccontato

• Discorso trasposto

• Discorso riferito (discorso diretto)

Discorso trasposto

• Discorso indiretto• Stile indiretto libero (non c’è il verbo

dichiarativo; il narratore assume il discorsodel personaggio o il personaggio parla con lavoce del narratore le due istanze vengonoconfuse)

• Discorso immediato o monologo interiore (ilnarratore si cancella e il personaggio sisostituisce a lui)

Il sapere nel racconto

• Tzvetan Todorov

Punto di vista (Todorov)

• Il narratore ne sa più del personaggio• Il narratore ne sa quanto il personaggio• Il narratore ne sa meno del personaggio

Punto di vista (Pouillon)• Visione dal di dietro (Prospettiva

onnisciente)• Visione con (Restrizione di campo). Il lettore

percepisce (vede, ascolta, gusta, odora, tocca) solo ciò chericade nel campo sensoriale di un personaggio, di solitoprotagonista

• Visione dal di fuori.o L’oggetto percepito è visto dall’esternoo Il racconto rinuncia a entrare nella mente dei suoi

personaggi

Focalizzazioni (Genette)

• Focalizzazione zero (Racconto non focalizzato. Narratoreonnisciente)

• Focalizzazione interna (la prospettiva è collocata all’internodella coscienza di un personaggio)

1. Fissa2. Variabile3. Multipla

• Focalizzazione esterna (omissione totale dei pensieri deipersonaggi; Il fuoco (o la prospettiva) è situato/a al di fuori diogni personaggio, in un punto dell’universo diegetico.

Focalizzazione zero

• Il racconto classico situa il suo puntofocale in un luogo tanto determinato ocosì lontano, con un campo tantopanoramico (il famoso “punto di vista diDio”) che non può coincidere connessun personaggio

Focalizzazione interna• Restrizione di campo, cioè un selezione

dell’informazione narrativa rispetto alla cosiddettaonniscienza della tradizione, termine che è ,letteralmente, ssurdo, perché l’autore non è tenuto asapere niente, poiché inventa tutto. Il focolaio èsituato. Il focolaio è situato, cioè è una specie distrozzatura d’informazione che lascia filtrare soloquel tanto autorizzato dalla situazione. IL puntofocale coincide con un personaggio che diventa ilsoggetto fittizio di tutte le percezioni., compresequelle che lo riguardano come oggetto.

Focalizzazione esterna

• Il fuoco si trova situato in un puntodell’universo diegetico sclto dalnarratore, al di fuori di qualsiasipersonaggio, escludendo con ciòqualsiasi possibilità d’informazione suipensieri di chicchessia

Alterazioni• Variazioni di punto di vista che si producono

in un racconto complessivamente coerente• Un cambiamento di focalizzazione,

soprattutto se isolato in un contestocoerente, si può analizzare comeun’infrazione momentanea al codice chedetermina tale contesto, senza mettere indiscussione l’esistenza del codice stesso(parallelo con la dissonanza in un sistematonale)

Alterazioni• Parallissi: dare meno informazione del

necessario; omissione di un’azione o pensieroimportante del protagonista focale, azione taleda non poter essere ignorata né dalprotagonista né dal narratore, ma che ilnarratore sceglie di dissimulare al lettore

• Parallessi: dare più informazione di quantonon sia autorizzato dal codice di focalizzazioneche determina l’insieme; incursione nellacoscienza di un personaggio dueante unracconto generalmente condotto infocalizzazione esterna.

Tre tipi di informazione

• Informazione del protagonista• Informazione del narratore, che ne può

sapere più del protagonista anche quando ledue figure coincidono, poiché il narratoreulteriore ha acquisito quella conoscenza cheil protagonista non aveva ancora aitempi dellastoria

• Informazione (onniscienza) del romanziere (sideve attribuire al romanziere solo quello chenon si può veramente attribuire al narratore

Voce (chi parla?)

• Situazione di scrittura. Concerne l’autore e illettore reali, esterni al testo

• Situazione narrativa. Concerne l’atto fittiziodi un narratore, interno al testo

1. Tempo della narrazione2. Livello narrativo3. Persona

I.Il tempo della narrazione(riguarda il rapporto tra il momento

fittizio della Narrazione e il momentofittizio della Storia

1. Narrazione anteriore (racconto predittivo,profetico, apocalittico, oracolare, astrologico,ecc.)

2. Narrazione simultanea (reportage radiofonicoo televisivo; monologo interiore, “NouveauRoman”)

3 Narrazione intercalata (Romanzoepistolare)

4 Narrazione ulteriore

• In prima persona --->Convergenza finale• In terza persona --->Tempo indeterminato

II. I livelli narrativi

• A = Narratore extradiegetico• B = Narratore-Personaggio intradiegetico• C = Narratore-Personaggio metadiegetico

Livelli narrativi (2)

• Extradiegetico --> Il narratore si trova fuoridiegesi

• Intradiegetico --> Il narratore si trovaall’interno del racconto

III. La Persona• Il soggetto dell’enunciazione narrativa non

può che parlare “in prima persona”. Essarimanda a due tipi di racconto:

1. Eterodiegetico. Il soggetto dell’enunciazionenarrativa non è un personaggio, non siautodesigna.

2. Omodiegetico. C’è identità tra il narratore eun personaggio

Presenza/Assenza del Narratore

• L’assenza del narratore dalla diegesi èassoluta

• La presenza è graduata:

o Narratore omodiegetico: Autodiegetico (protagonista) Allodiegetico (Osservatore testimone)

UlisseMarcel(Cesare)

Omodiegetico(parla di sestesso)

SheerazadeOmeroEterodiegetico(parla di altri)

Intradiegetico(è interno alladiegesi)

Extradiegetico(è fuori delladiegesi)

Livello

Rapporto

Percezioneesterna limitataInterna imposs.

Foyer situato:Camera

Focalizzazioneesterna

Percezioneesterna einterna limitata

Foyer situato:Personaggio

Focalizzazioneinterna

Percezioneesterna einternaillimitata

Foyer nonsituato:Narratore

Focalizzazionezero

Oggetto dellapercezione

Soggetto dellapercezione

EtrangerFameMobyDick

Omodie-getico

KillersAmbassadors

ThomJones

Eterodie-getico

Neutro(focal.esterna)

Attoriale(focal.interna)

Autoriale(focal.zero)

TipoRapporto

L’Autore• AR (AI)NeRNio(LV) LR• AR = Autore Reale (per Genette = Narratore

extradiegetico)• AI = Autore ImplicitoPer Boothsenso ideologico o morale che

permette di distinguere opere dello stessoautore

Per ChatmanPrincipio costruttivo e diorganizzazione del testo

Autore implicito (2) Per Ecoè l’”Autore modello”, interpretato

come una strategia di produzione testualeche viene ricostruita dal lettore implicito

Per Genetteimmagine dell’autore nel testointeressante solo quando è diversadall’autore reale. Tre casi marginali:

1. Apocrifo2. Ghost Writer3. Opere collettive

Il narratario

1. Il lettore reale (non interessa la narratologia,ma la sociologia)

2. Il lettore virtuale = il narratario extradiegetico(è il lettore come se lo rappresenta l’autore;è il Target in pubblicità)

3. Il narratario intradiegetico (è l’istanza internaal testo a cui il narratore intradiegeticorivolge il suo discorso)

Supportomodale

Enunciato-re

Attanteosservato-re

Centro difocalizza-zione

Soggettomodale

LocutoreLocutoreprincipale (l)secondario(L)

NarratoreNarratoreSoggettocomunicante

SoggettoParlante

Soggettoparlante

Enunciatore

Istanza discrittura

Soggettoparlante

MEUNIERDUCROTGREIMASGENETTEBALLY

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