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Page 1: Ambito personale Prof.Eleonora Bilotta. Processi cognitivi ed emozioni Secondo Blumenthal (1977) le esperienze emotive costituiscono un aspetto essenziale

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Processi cognitivi ed emozioniProcessi cognitivi ed emozioni

Secondo Blumenthal (1977) “le esperienze Secondo Blumenthal (1977) “le esperienze emotive costituiscono un aspetto essenziale dei emotive costituiscono un aspetto essenziale dei processi cognitivi e devono essere prese in processi cognitivi e devono essere prese in considerazione ogni qualvolta si voglia fornire considerazione ogni qualvolta si voglia fornire una descrizione adeguata dei processi cognitivi”. una descrizione adeguata dei processi cognitivi”. Blumenthal ha notato che un altro termine Blumenthal ha notato che un altro termine largamente usato per fare riferimento alle largamente usato per fare riferimento alle emozioni è emozioni è affetto,affetto, un termine che ha assunto un termine che ha assunto molteplici significati nel corso della storia della molteplici significati nel corso della storia della psicologia, ma che ora viene usato più o meno psicologia, ma che ora viene usato più o meno con lo stesso significato del termine con lo stesso significato del termine emozione.emozione.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniFreud – Freud – Secondo Freud (1900), l’organismo è come una specie di Secondo Freud (1900), l’organismo è come una specie di macchina che ha bisogno di essere mossa da qualche forza per macchina che ha bisogno di essere mossa da qualche forza per produrre un’azione. La fonte fondamentale di stimolazione per produrre un’azione. La fonte fondamentale di stimolazione per l’organismo, per Freud, è l’energia sessuale, o l’organismo, per Freud, è l’energia sessuale, o libidolibido. La . La preoccupazione primaria dell’organismo, o preoccupazione primaria dell’organismo, o processo primarioprocesso primario, è , è quella di scaricare la libido quando essa si accumula, in modo tale quella di scaricare la libido quando essa si accumula, in modo tale da essere in grado di ritornare, per quanto possibile, ad uno stato di da essere in grado di ritornare, per quanto possibile, ad uno stato di quiete. Gli oggetti che facilitano questo processo, e che quindi quiete. Gli oggetti che facilitano questo processo, e che quindi gratificano un desiderio, vengono gratificano un desiderio, vengono investiti dalla libidoinvestiti dalla libido, o , o caricaticaricati. Noi . Noi siamo attratti dagli oggetti cpaci di gratificare i nostri desideri e li siamo attratti dagli oggetti cpaci di gratificare i nostri desideri e li carichiamo. Non tutti i nostri desideri possono essere gratificati, per carichiamo. Non tutti i nostri desideri possono essere gratificati, per cui devono essere cui devono essere controcaricaticontrocaricati, ovvero , ovvero repressi. repressi. La ricerca di La ricerca di gratificazioni sostitutive a quelle che sono stae represse fa parte del gratificazioni sostitutive a quelle che sono stae represse fa parte del processo secondarioprocesso secondario del pensiero. I processi secondari sono del pensiero. I processi secondari sono costituiti da processi cognitivi rivolti verso la realtà, infatti, costituiti da processi cognitivi rivolti verso la realtà, infatti, corrispondono allo sviluppo di effettive procedure capaci di mettere corrispondono allo sviluppo di effettive procedure capaci di mettere in grado l’individuo di trovare degli oggetti reali per soddisfare i in grado l’individuo di trovare degli oggetti reali per soddisfare i propri bisogni. propri bisogni.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniBerlyneBerlyne – Berlyne (1965, 1971) ha studiato le relazioni tra i processi – Berlyne (1965, 1971) ha studiato le relazioni tra i processi cognitivi e l’cognitivi e l’aurosal, aurosal, ovvero il livello di attivazione dell’organismo. Un basso ovvero il livello di attivazione dell’organismo. Un basso livello di aurosal corrisponde ad uno stato di rilassattezza. Un livello normale livello di aurosal corrisponde ad uno stato di rilassattezza. Un livello normale di aurosal corrisponde ai livelli di attivazione che sono caratteristici dello di aurosal corrisponde ai livelli di attivazione che sono caratteristici dello stato di veglia. Un alto livello di aurosal corrisponde ad ono stato di stato di veglia. Un alto livello di aurosal corrisponde ad ono stato di eccitazione. Secondo Berlyne, l’aurosal definisce una delle dimensioni eccitazione. Secondo Berlyne, l’aurosal definisce una delle dimensioni dell’esperienza emotiva. Il livelli di aurosal è associato all’intensità con la dell’esperienza emotiva. Il livelli di aurosal è associato all’intensità con la quale un’emozione viene esperita, indipendentemente dal tipo di emozione. quale un’emozione viene esperita, indipendentemente dal tipo di emozione. La capacità di uno stimolo di accrescere l’aurosal è chiamata potenziale di La capacità di uno stimolo di accrescere l’aurosal è chiamata potenziale di aurosal dello stimolo. Secondo Berlyne alcune proprietà degli stimoli aurosal dello stimolo. Secondo Berlyne alcune proprietà degli stimoli agiscono come importanti determinanti per l’attività cognitiva. Tali proprietà agiscono come importanti determinanti per l’attività cognitiva. Tali proprietà vengono dette vengono dette collattivecollattive, ovvero attinenti al confronto. Le proprietà collattive , ovvero attinenti al confronto. Le proprietà collattive vengono definite dal confronto tra uno stimolo e altri stimoli, inoltre, possono vengono definite dal confronto tra uno stimolo e altri stimoli, inoltre, possono essere messe in relazione con essere messe in relazione con l’incertezzal’incertezza. In confronto con situazioni . In confronto con situazioni nuove e complesse porta ad un innalzamento dell’aurosal e conduce nuove e complesse porta ad un innalzamento dell’aurosal e conduce all’esperienza che Berlyne ha chiamato all’esperienza che Berlyne ha chiamato conflitto concettualeconflitto concettuale. Quando il . Quando il livello di aurosal aumenta eccessivamente a causa del conflitto concettuale livello di aurosal aumenta eccessivamente a causa del conflitto concettuale fanno ricorso all’fanno ricorso all’esplorazione specificaesplorazione specifica per ridurre l’incertezza. Mentre per ridurre l’incertezza. Mentre l’esplorazione specifica riduce l’aurosal, l’esplorazione diversiva viene l’esplorazione specifica riduce l’aurosal, l’esplorazione diversiva viene intrapresa allo scopo di aumentare l’aurosal. intrapresa allo scopo di aumentare l’aurosal.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozioni tra processi cognitivi ed emozioni La teoria di Berlyne (1971) a proposito della relazione tra La teoria di Berlyne (1971) a proposito della relazione tra le emozioni e i processi cognitivi ripropone un’idea le emozioni e i processi cognitivi ripropone un’idea originariamente avanzata da Wundt nel diciannovesimo originariamente avanzata da Wundt nel diciannovesimo secolo. Questa idea può essere espressa per mezzo secolo. Questa idea può essere espressa per mezzo della della curva di Wundt-Berlyne. curva di Wundt-Berlyne. Questa curva può essere Questa curva può essere usata per riassumere le relazioni che intercorrono tra usata per riassumere le relazioni che intercorrono tra aurosal e stato emotivo. Sull’asse verticale è aurosal e stato emotivo. Sull’asse verticale è rappresentato lo stato emotivo connesso ad una rappresentato lo stato emotivo connesso ad una particolare situazione, o particolare situazione, o valore edonicovalore edonico della situazione. della situazione. Tale valore dipende dal livelli di aurosal dell’individuo. Il Tale valore dipende dal livelli di aurosal dell’individuo. Il valore positivo o negativo delle emozioni può essere valore positivo o negativo delle emozioni può essere rappresentato da una funzione che inizialmente aumenta rappresentato da una funzione che inizialmente aumenta e poi diminuisce con l’aumentare dell’aurosal. e poi diminuisce con l’aumentare dell’aurosal.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioni

Curva di Wundt-Berlyne.Wundt-Berlyne.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniMartindaleMartindale - Martindale ha proposto una teoria - Martindale ha proposto una teoria riguardante il piacere che deriva dall’attività cognitiva. La riguardante il piacere che deriva dall’attività cognitiva. La teoria di Martindale non intende spiegare le emozioni teoria di Martindale non intende spiegare le emozioni che proviamo in corrispondenza delle grandi vicende che proviamo in corrispondenza delle grandi vicende della vita. L’originalità dell’approccio proposto da della vita. L’originalità dell’approccio proposto da Martindale, invece, sta proprio nel fatto che esso Martindale, invece, sta proprio nel fatto che esso riguarda in maniera specifica le piccole emozioni che riguarda in maniera specifica le piccole emozioni che sembrano essere strettamente collegate all’attività sembrano essere strettamente collegate all’attività cognitiva. Nel suo modello, queste emozioni non cognitiva. Nel suo modello, queste emozioni non vengono ritenute l’espressione di un sistema separato vengono ritenute l’espressione di un sistema separato ma, piuttosto, come l’espressione del livello di ma, piuttosto, come l’espressione del livello di attivazione delle unità cognitive. attivazione delle unità cognitive.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniMartindaleMartindale - Martindale ha proposto una teoria - Martindale ha proposto una teoria riguardante il piacere che deriva dall’attività cognitiva. La riguardante il piacere che deriva dall’attività cognitiva. La teoria di Martindale non intende spiegare le emozioni teoria di Martindale non intende spiegare le emozioni che proviamo in corrispondenza delle grandi vicende che proviamo in corrispondenza delle grandi vicende della vita. L’originalità dell’approccio proposto da della vita. L’originalità dell’approccio proposto da Martindale, invece, sta proprio nel fatto che esso Martindale, invece, sta proprio nel fatto che esso riguarda in maniera specifica le piccole emozioni che riguarda in maniera specifica le piccole emozioni che sembrano essere strettamente collegate all’attività sembrano essere strettamente collegate all’attività cognitiva. Nel suo modello, queste emozioni non cognitiva. Nel suo modello, queste emozioni non vengono ritenute l’espressione di un sistema separato vengono ritenute l’espressione di un sistema separato ma, piuttosto, come l’espressione del livello di ma, piuttosto, come l’espressione del livello di attivazione delle unità cognitive. attivazione delle unità cognitive.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniZajoncZajonc - Moreland e Zajonc (1977, 1979) hanno - Moreland e Zajonc (1977, 1979) hanno condotto vari esperimenti sull’condotto vari esperimenti sull’effetto della mera effetto della mera esposizione (mere exposure effect). esposizione (mere exposure effect). Gli stessi stimoli Gli stessi stimoli venivano presentati a due soggetti che dovevano venivano presentati a due soggetti che dovevano valutarli nei termini di dimensioni diverse. valutarli nei termini di dimensioni diverse. Le analisi di Moreland e Zajonc sono importanti a causa Le analisi di Moreland e Zajonc sono importanti a causa del modello in esse implicito delle relazioni che del modello in esse implicito delle relazioni che intercorrono tra emozioni e processi cognitivi. La intercorrono tra emozioni e processi cognitivi. La preferenzapreferenza costituisce una misura della reazione costituisce una misura della reazione affettiva affettiva nei confronti dello stimolo. La familiarità costituisce una nei confronti dello stimolo. La familiarità costituisce una misura della risposta cognitiva ad uno stimolo perché misura della risposta cognitiva ad uno stimolo perché dipende dalla capacità di riconoscere uno stimolo come dipende dalla capacità di riconoscere uno stimolo come qualcosa che è già stato visto in precedenza. qualcosa che è già stato visto in precedenza.

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniI risultati dello studio di Moreland e Zajonc sono I risultati dello studio di Moreland e Zajonc sono coerenti con il modello presentato nella seguente coerenti con il modello presentato nella seguente figura:figura:

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Teorie riguardanti la relazione Teorie riguardanti la relazione tra processi cognitivi ed emozionitra processi cognitivi ed emozioniIn questo modello le emozioni e i processi cognitivi sono In questo modello le emozioni e i processi cognitivi sono rappresentati come sistemi separati. La freccia tra rappresentati come sistemi separati. La freccia tra processi cognitivi e el emozioni rappresenta le interazioni processi cognitivi e el emozioni rappresenta le interazioni che sono possibili tra questi due sistemi. Gli stimoli, che sono possibili tra questi due sistemi. Gli stimoli, però, possono anche esercitare un effetto diretto sul però, possono anche esercitare un effetto diretto sul sistema emotivo senza prima passare attraverso il sistema emotivo senza prima passare attraverso il sistema cognitivo (Zajonc, 1984). Le emozioni possono sistema cognitivo (Zajonc, 1984). Le emozioni possono essere influenzate da un evento indipendentemente essere influenzate da un evento indipendentemente dall’attività cognitiva che è associata a quell’evento. dall’attività cognitiva che è associata a quell’evento. Zajonc (1980) ha osservato che questo modo di Zajonc (1980) ha osservato che questo modo di concepire la relazione tra i processi cognitivi ed emozioni concepire la relazione tra i processi cognitivi ed emozioni è simile al punto di vista freudiano. Una delle è simile al punto di vista freudiano. Una delle somiglianze concerne il fatto che i processi emotivi somiglianze concerne il fatto che i processi emotivi possono avere luogo inconsciamente, ovvero senza possono avere luogo inconsciamente, ovvero senza essere regolate dall’attività cognitiva. essere regolate dall’attività cognitiva.

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Rappresentazione concettuale Rappresentazione concettuale delle emozionidelle emozioni

Russell (1980) ha Russell (1980) ha chiesto ai soggetti chiesto ai soggetti di classificare per di classificare per mezzo di otto mezzo di otto categorie le parole categorie le parole usate per usate per descrivere le descrivere le emozioni e di emozioni e di giudicare il grado di giudicare il grado di somiglianza tra le somiglianza tra le categorie. I risultati categorie. I risultati indicano che le indicano che le parole usate per parole usate per fare riferimento alle fare riferimento alle emozioni possono emozioni possono essere ordinate essere ordinate sulla circonferenza sulla circonferenza di un cerchio (detta di un cerchio (detta circonflessocirconflesso) come ) come nella seguente nella seguente figura:figura:

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Rappresentazione concettuale Rappresentazione concettuale delle emozionidelle emozioni

Le parole in posizioni opposte del cerchio hanno Le parole in posizioni opposte del cerchio hanno significati opposti. Secondo Russell, le categorie significati opposti. Secondo Russell, le categorie usate per descrivere le emozioni posseggono usate per descrivere le emozioni posseggono una struttura soggiacente caratterizzata da due una struttura soggiacente caratterizzata da due dimensioni principali: dimensioni principali: aurosal-sonnoaurosal-sonno (dimensione (dimensione verticale) everticale) e piacere-dispiacere piacere-dispiacere (dimensione (dimensione orizzontale). Il modello concettuale che gli orizzontale). Il modello concettuale che gli individui utilizzano per rappresentare le emozioni individui utilizzano per rappresentare le emozioni ha una struttura di un circonflesso. Poiché esso ha una struttura di un circonflesso. Poiché esso rappresenta la teoria implicita delle emozioni rappresenta la teoria implicita delle emozioni posseduta dagli individui. posseduta dagli individui.

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Rappresentazione concettuale Rappresentazione concettuale delle emozionidelle emozioni

Storm e Storm (1987) hanno Storm e Storm (1987) hanno proposto un alternativo proposto un alternativo modello gerarchicomodello gerarchico per la per la rappresentazione rappresentazione concettuale delle emozioni.concettuale delle emozioni.La figura contiene due La figura contiene due categorie sovraordinate categorie sovraordinate positive, tre categorie positive, tre categorie sovraordinate negative e due sovraordinate negative e due categorie sovraordinate che categorie sovraordinate che esprimono stati emotivi esprimono stati emotivi facendo ricorso a concetti facendo ricorso a concetti che hanno a che fare con che hanno a che fare con l’aurosal.l’aurosal.

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Emozioni e memoriaEmozioni e memoria

Secondo la teoria proposta da Bower, le emozioni Secondo la teoria proposta da Bower, le emozioni corrispondono ad unità, o nodi, di una rete. Anche se le corrispondono ad unità, o nodi, di una rete. Anche se le unità che rappresentano le emozioni possono essere unità che rappresentano le emozioni possono essere interpretate come degli stati di tipo innato, nel corso del interpretate come degli stati di tipo innato, nel corso del tempo queste unità sviluppano delle connessioni con tempo queste unità sviluppano delle connessioni con altre unità che, all’interno della rete, rappresentano altre unità che, all’interno della rete, rappresentano eventi di tipo non emotivo. eventi di tipo non emotivo. Quando viene attivato, un nodo che rappresenta uno Quando viene attivato, un nodo che rappresenta uno stato emotivo è in grado di attivare altre unità della rete stato emotivo è in grado di attivare altre unità della rete in misura maggiore di un nodo che rappresenta uno in misura maggiore di un nodo che rappresenta uno stato non emotivo. L’attivazione prodotta dalle unità che stato non emotivo. L’attivazione prodotta dalle unità che rappresentano le emozioni viene distribuita in tutta la rappresentano le emozioni viene distribuita in tutta la rete e può costituire uno degli aspetti dell’esperienza che rete e può costituire uno degli aspetti dell’esperienza che vengono immagazzinate in memoria.vengono immagazzinate in memoria.

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Asch e l’unità psicologica Asch e l’unità psicologica dell’individuodell’individuo

Asch ha enfatizzato il fatto che noi tendiamo a percepire Asch ha enfatizzato il fatto che noi tendiamo a percepire gli altri individui come delle unità psicologiche. Questo gli altri individui come delle unità psicologiche. Questo significa che noi tendiamo ad avere un’impressione significa che noi tendiamo ad avere un’impressione unitaria degli altri. unitaria degli altri. Asch e Zukier hanno studiato il processo per mezzo del Asch e Zukier hanno studiato il processo per mezzo del quale noi pensiamo agli altri facendo uso di attributi quale noi pensiamo agli altri facendo uso di attributi dotati di gradi diversi di dotati di gradi diversi di appropriatezza appropriatezza (il grado in cui gli (il grado in cui gli attributi sembrano concordanti o in armonia). attributi sembrano concordanti o in armonia). Secondo Asch e Zukier noi tendiamo a pensare agli altri Secondo Asch e Zukier noi tendiamo a pensare agli altri in modo coerente. Le relazioni tra attributi vengono in modo coerente. Le relazioni tra attributi vengono comprese a partire da questa assunzione di base. Se gli comprese a partire da questa assunzione di base. Se gli individui vengono considerati come unità psicologiche, individui vengono considerati come unità psicologiche, allora le interazioni tra gli attributi devono riflettere allora le interazioni tra gli attributi devono riflettere quesat organizzazione soggiacente. quesat organizzazione soggiacente.

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Approcci prototipici ai processi Approcci prototipici ai processi cognitivi in ambito interpersonalecognitivi in ambito interpersonaleIn uno dei loro esperimenti, Cantor e Mischel (1977) hanno In uno dei loro esperimenti, Cantor e Mischel (1977) hanno esaminato la struttura dei concetti di esaminato la struttura dei concetti di introversioneintroversione e di e di estroversioneestroversione. . Nella prima parte dell’esperimento, veniva presentata ai Nella prima parte dell’esperimento, veniva presentata ai soggetti una lista di 200 aggettivi. Il compito dei soggetti soggetti una lista di 200 aggettivi. Il compito dei soggetti era quello di valutare il grado di associazione tra ciascun era quello di valutare il grado di associazione tra ciascun aggettivo e i concetti di aggettivo e i concetti di introversioneintroversione e di e di estroversioneestroversione. . Usando gli stessi aggettivi, venivano in seguito costruite Usando gli stessi aggettivi, venivano in seguito costruite quattro descrizioni di caratteri introversi ed estroversi. I quattro descrizioni di caratteri introversi ed estroversi. I soggetti erano più sicuri delle loro risposte se l’item che soggetti erano più sicuri delle loro risposte se l’item che veniva giudicato era stato effettivamente pensato in veniva giudicato era stato effettivamente pensato in precedenza. precedenza. L’interpretazione che è stata data ai dati ottenuti è che i L’interpretazione che è stata data ai dati ottenuti è che i concetti che si riferiscono alla personalità degli individui concetti che si riferiscono alla personalità degli individui posseggono una struttura prototipica. La loro posseggono una struttura prototipica. La loro organizzazione è simile a quella dei concetti che fanno organizzazione è simile a quella dei concetti che fanno riferimento a proprietà non-personali. riferimento a proprietà non-personali.

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Ricordo di persone Ricordo di persone

Da alcuni studi condotti da Hastie è emerso che il ricordo Da alcuni studi condotti da Hastie è emerso che il ricordo delle caratteristiche personali viene influenzato delle caratteristiche personali viene influenzato dall’impressione generale posseduta dal soggetto. dall’impressione generale posseduta dal soggetto. Il modello a rete proposto da Hastie e Srull assume che il Il modello a rete proposto da Hastie e Srull assume che il confronto di item da parte dei soggetti porti alla formazione confronto di item da parte dei soggetti porti alla formazione di connessioni associative. Se a un soggetto viene di connessioni associative. Se a un soggetto viene presentato un aggettivo incoerente con le aspettative presentato un aggettivo incoerente con le aspettative possedute dal soggetto nei confronti della persona possedute dal soggetto nei confronti della persona descritta, allora il soggetto tende a confrontare questo descritta, allora il soggetto tende a confrontare questo aggettivo con un numero maggiore di altri aggettivi. aggettivo con un numero maggiore di altri aggettivi. La probabilità di rievocare un aggettivo incoerente è più La probabilità di rievocare un aggettivo incoerente è più grande della probabilità di rievocare un aggettivo coerente grande della probabilità di rievocare un aggettivo coerente dato che gli aggettivi incoerenti sono dotati di un numero dato che gli aggettivi incoerenti sono dotati di un numero maggiore di connessioni associative che li collegano agli maggiore di connessioni associative che li collegano agli altri membri dell’insieme. altri membri dell’insieme.

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Concetti personali: il circonflesso Concetti personali: il circonflesso interpersonaleinterpersonale

Il circonflesso interpersonale è il risultato dell’analisi di un Il circonflesso interpersonale è il risultato dell’analisi di un ampio numero di item (Wiggins 1979). La fonte dalla quale ampio numero di item (Wiggins 1979). La fonte dalla quale sono stati derivati questi item è il linguaggio comune. Il sono stati derivati questi item è il linguaggio comune. Il circonflesso interpersonale è il prodotto di un’analisi del circonflesso interpersonale è il prodotto di un’analisi del linguaggio comune e, la sua articolazione può essere linguaggio comune e, la sua articolazione può essere considerata come l’esplicazione di ciò che è contenuto in considerata come l’esplicazione di ciò che è contenuto in maniera tacita nel linguaggio comune. maniera tacita nel linguaggio comune. Wiggins ha ottenuto informazioni a proposito della posizione Wiggins ha ottenuto informazioni a proposito della posizione di 817 parole all’interno dl circonflesso interpersonale. Ai di 817 parole all’interno dl circonflesso interpersonale. Ai soggetti veniva richiesto di valutare di valutare il grado di soggetti veniva richiesto di valutare di valutare il grado di somiglianza tra ciascuna parola e le parole prototipiche di somiglianza tra ciascuna parola e le parole prototipiche di quella categoria. quella categoria. Wiggins ha notato che i membri prototipici di una categoria Wiggins ha notato che i membri prototipici di una categoria posseggono un’alta correlazione positiva con i membri della posseggono un’alta correlazione positiva con i membri della categoria di appartenenza, un’alta correlazione negativa con i categoria di appartenenza, un’alta correlazione negativa con i membri prototipici della categoria opposta e una correlazione membri prototipici della categoria opposta e una correlazione tendente a zero con i membri delle categorie situate tendente a zero con i membri delle categorie situate ortogonalmente ad essi all’interno della rappresentazione del ortogonalmente ad essi all’interno della rappresentazione del circonflesso. circonflesso.

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Concetti personali: il circonflesso Concetti personali: il circonflesso interpersonaleinterpersonale