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3° CIRCOLO DIDATTICO “De Amicis”
Via Santa Teresa a Chiaia 8 - 80121 Napoli Tel.: 081/422053 Fax 081/412617
C.F. 80060990639 Cod. Mecc.NAEE00300E
Sito web: www.deamicisnapoli.it
E-Mail : [email protected]
prot. n.5558/A.19.d
TRIENNALE
aa.ss. 2019-20/2021-22
Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla
Legge 13 luglio 2015 n. 107, art.1, comma 14;
Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;
Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca,
adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279),
in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”;
Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;
Visti i DD.LL. attuativi della L.107/2015 nn.62 e 66 del 13 aprile 2017;
Visto il documento “LE INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI a cura del Comitato Scientifico
Nazionale per le Indicazioni Nazionali del 2017;
Visti il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento; Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione del 15 ottobre 2018, prot. n.4401/A.19.h, adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata,
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dal Collegio è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Istituto il 30 novembre 2018 con delibera n.8/36.
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INDICE
PREMESSA p.3
1. SCUOLA, FAMIGLIA E CONTESTO TERRITORIALE p.3
2. LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO p.5
3. PRIORITA’ PER IL MIGLIORAMENTO E IL POTENZIAMENTO NEL TRIENNIO p.7
4. IL CURRICOLO, L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA p.9
5. L’ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO p.11
6. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO e DEGLI
APPRENDIMENTI p.12
7. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA p.13
8. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA p.14
9. FABBISOGNO DOCENTI, PERSONALE ATA E INFRASTRUTTURE p.16
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PREMESSA
Il P.O.F. (piano dell’offerta formativa), elaborato dal Collegio dei docenti e deliberato dal Consiglio
di Circolo, è, secondo il comma 14 dell’art.1 della L.107/2015 “il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’istituto. E’ “coerente con gli obiettivi generali
ed educativi” dell’indirizzo di studi e “riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico della realtà locale”. Suo scopo è quello di esplicitare “la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa” adottata dall’istituto nell’ambito dell’autonomia. E’
dunque “lo spazio progettuale nel quale le scuole definiscono la propria visione strategica” (nota
MIUR 6 ottobre 2017, prot. n. 1830).
Il Piano si fonda su un percorso unitario, basato sui seguenti principi pedagogici, condivisi dal
Collegio:
a. rispetto dell’unicità della persona: la scuola prende atto che i punti di partenza dei bambini e
ragazzi che si iscrivono sono diversi e si impegna a dare a tutti adeguate opportunità formative per
garantire il massimo livello di sviluppo possibile per ciascuno;
b. equità della proposta formativa;
c. imparzialità nell’erogazione del servizio;
d. continuità dell’azione educativa;
e. significatività degli apprendimenti;
f. qualità dell’azione didattica;
g. collegialità e condivisione di buone pratiche.
Il P.O.F. ha lo scopo condiviso di:
• rendere esplicito alle famiglie e alle istituzioni presenti sul territorio che cosa la scuola si
impegna a offrire;
• costituire un documento di lavoro ad un tempo puntuale e dinamico, in base al quale
verificare, valutare, integrare e modificare l’offerta formativa dell’Istituto, nell’ottica del
miglioramento continuo;
1. Scuola, famiglia e contesto territoriale
Il 3° C.D. “ De Amicis” di Napoli, ubicato nel centrale quartiere di Chiaia è frequentato da circa
1400 alunni dai tre agli undici anni (scuola dell’infanzia e scuola primaria). Dal 1892 la scuola si
connota come la scuola elementare /primaria di riferimento del quartiere in cui è ubicata,
frequentata da una platea costituita per la maggior parte da alunni di famiglie solide sul piano
socio-economico-culturale e per la restante parte da alunni del medesimo quartiere, residenti in
quelle “sacche” di degrado urbanistico e sociale che caratterizzano trasversalmente quasi tutti i
quartieri della città. Sono in lieve progressive aumento le iscrizioni di alunni appartenenti a
contesti socio familiari più fragili e le iscrizioni di alunni stranieri, i cui genitori per la maggior
parte, lavorano nelle vicinanze della scuola.
Di conseguenza i genitori più “avvertiti” sul piano socio-culturale hanno per i figli forti aspettative
in relazione ai risultati scolastici, nella prospettiva di un futuro inserimento di successo nel
mondo del lavoro: la scuola diffonde e difende il principio che l’equi-differenziazione
dell’istituzione scolastica pubblica possa costituire una risorsa alla formazione. Al fine di garantire,
ad un tempo, le aspettative delle famiglie, le risposte adeguate ai bisogni di ciascuno e
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soprattutto di “fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di
apprendimento per tutti” (Goal n.4 dell’Agenda ONU 2020-2030) cioè di svolgere al meglio il ruolo
istituzionale di scuola statale, il nostro Istituto ha predisposto il “PATTO DI ALLEANZA
EDUCATIVA”, “in sintonia con i principi sanciti dalla Costituzione e con le norme che regolano la
vita della comunità scolastica, per rafforzare il rapporto di fiducia nel reciproco rispetto dei ruoli”.
La scuola considera tutti i soggetti istituzionali, gli Enti Locali, le Associazioni e le agenzie culturali
e formative operanti sul territorio quali interlocutori significativi, dei quali valorizzare
proficuamente competenze e disponibilità, in un’ottica di efficace sussidiarietà. Favorisce il dialogo
scuola-famiglia e tiene conto, pur nella sua autonomia progettuale, delle esigenze manifestate . Il
3° Circolo è aperto alla collaborazione con altre istituzioni scolastiche per progettualità in Rete. La
scuola considera l’orientamento/continuità attività fondamentale per favorire e sostenere i
passaggi tra i vari ordini di scuola .
SCUOLA DELL’INFANZIA – 11 sezioni
L’orario settimanale della scuola dell’infanzia si articola su 5 giorni settimanali, nel modo seguente:
4 sezioni a tempo ridotto (1 docente per sezione) (25 ore settimanali)
-ingresso flessibile dalle ore 8.00 alle 8.30
-uscita flessibile dalle ore 12.30 alle 13.00
7 sezioni a tempo normale (2 docenti per sezione) (40 h settimanali)
-ingresso flessibile dalle ore 8.00 alle 8.30
-uscita flessibile dalle ore 15.30 alle 16.00
Tutte le sezioni sono ubicate al piano terra dell’edificio “Ravaschieri”
SCUOLA PRIMARIA -
L’orario settimanale offerto dalla scuola primaria si articola in:
classi a tempo normale 27h - classi a tempo pieno 40 h
Classi a tempo normale : 29 classi - 5 prime; 6 seconde, 5 terze; 7 quarte e 6 quinte
Ingresso 8.00
Uscita: 13.30 dal lunedì al giovedì, 13.00 il venerdì
Classi a tempo pieno : 16 classi - 4 prime; 3 seconde; 4 terze; 3 quarte e 2 quinte
Ingresso: 8.00
Uscita :16.00 dal lunedì al venerdì
Le Classi della scuola primaria sono ubicate nei due edifici adiacenti “De Amicis “ e “Ravaschieri”;
le classi a T.P. sono tutte nell’edificio De Amicis; l’ubicazione delle classi di anno in anno dipende
dall’insieme delle variabili organizzative e dai bisogni dell’utenza.
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2. Le scelte strategiche di fondo
2.a. Le finalità della scuola
In coerenza con i principi pedagogici indicati nella premessa, nel percorso di crescita dei
bambini/ragazzi, dai tre agli undici anni, la scuola si impegna a:
• assicurare cura e protezione;
• favorire l’esperienza dell’appartenenza quanto quella dell’autonomia;
• promuovere la consapevolezza di sé e le capacità di autovalutazione e di orientamento;
• sviluppare competenze emotive e sociali;
• garantire il graduale conseguimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze;
2.b. Lo sfondo integratore del nostro POF
In coerenza con i fili rossi del POF del triennio 16-17/18-19 e con le indicazioni fornite dal MIUR il
secondo triennio costituisce l’occasione per integrare il nostro piano ed aggiornarlo alla luce non
solo delle innovazioni introdotte dai decreti legislativi di cui all'art. 1, comma 181 della L.107/2015,
ma anche:
-del quadro di riferimento indicato dal Piano per l'Educazione alla Sostenibilità che recepisce i
Goals dell'Agenda 2030,
-del “Piano nazionale per l'Educazione al Rispetto, Linee Guida Nazionali (Nota MIUR 27.10.2017,
prot. n. 5515 - art. 1 comma 16 L. 107/2015), il cui impianto complessivo è ispirato ai principi
espressi nell’art. 3 della Costituzione;
-delle “Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole” (art.
4 L. 71/2017).
La scuola lavora con impegno e quotidiana costanza per la realizzazione di azioni tese a
coinvolgere studenti, docenti e genitori, al rispetto delle differenze e al superamento dei
pregiudizi. per la promozione dei valori sanciti dall'art. 3 della Costituzione.
L’offerta formativa della scuola, nel rispetto delle I.N. 2012 e del relativo aggiornamento “I nuovi
scenari” del 2016 e della L.107/2015, mira a valorizzare le forme di autonomia riconosciute per
assicurare a tutti e a ciascuno il conseguimento degli obiettivi di apprendimento dichiarativi e
procedurali e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari e trasversali/di
cittadinanza, nella consapevolezza che “ogni sviluppo veramente umano deve comportare il
potenziamento congiunto delle autonomie individuali, delle partecipazioni comunitarie e della
coscienza di appartenere alla specie umana” (definizione dell’”Etica del genere umano”, dai “Sette
pilastri dell’educazione del futuro”, di E.Morin).
Nel corso del triennio di riferimento è previsto un ulteriore costante incremento delle
azioni che la scuola già realizza -e per le quali è riconosciuta sul territorio- funzionali al
recupero delle difficoltà, al supporto nel percorso scolastico, al sostegno e
all’accompagnamento di tutti gli alunni mediante la condivisione di una coerente e strutturata
didattica accogliente e inclusiva. Ad un tempo la scuola predispone le azioni didattiche e
formative funzionali al potenziamento ed al miglioramento qualitativo e quantitativo delle
fasce di eccellenza.
Nell’ottica di rimozione degli ostacoli che impediscono ”il pieno sviluppo della persona
umana”, in linea con il “Piano nazionale di educazione al rispetto” e relative linee guida (in
attuazione dell’art.1, comma 16 della107), le “Linee di orientamento per la prevenzione e il
contrasto al cyberbullismo nelle Scuole” (art.4 L.71/2017) e gli “obiettivi e traguardi” approvati
dalle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni si collocano le attività di prevenzione di ogni forma di
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discriminazione e di violenza, di promozione del benessere, della salute della persona e dello stare
bene insieme a scuola e fuori la scuola (cfr. Curricolo di Responsabilità trasversale di Istituto
(allegato al POF): Educazione alla Legalità, alla Salute, all’Alimentazione, all’Ambiente e alla
Sicurezza).
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3. Dai risultati dell’autovalutazione alla definizione di priorità e traguardi
Esiti studenti Risultati conseguiti al termine del primo
triennio
Priorità
Traguardi
Risultati
scolastici
Punto di forza:
equilibrio tra le classi;
punto di debolezza:
poco rappresentata la
fascia media all’interno
di ciascuna classe
rendere più
omogenei i
risultati all’interno
di ciascuna
classe
Dal 1° al 3° anno:
-ridurre progressivamente
la percentuale di alunni della fascia
bassa a favore
della fascia media
-ridurre progressivamente
la percentuale di alunni della fascia
media a favore
della fascia medio-alta
Risultati nelle
prove
standardizzate
nazionali
Punti di forza:
-analisi annuale
dettagliata dei risultati
prove INVALSI classi II
e V;
-predisposizione di
segmenti di
programmazione
curricolare di interclasse
II e V funzionali al
superamento del gap evidenziato
promuovere
l’innovazione
didattica in ambito
logico-
matematico per
migliorare i
risultati delle
prove nazionali
Nel corso del triennio: migliorare
il punteggio della scuola in relazione
alle realtà con analogo valore
ESCS;
continuare a ridurre
ulteriormente la varianza tra le classi
Competenze
chiave e di
cit- tadinanza
Punti di forza: -Costituzione della
Commissione di
Responsabilità;
-stesura del Curricolo
verticale di
Responsabilità della
scuola;
-predisposizione del
Calendario di
Responsabilità;
-interventi strutturati
sui gruppi classe,
anche con l’intervento
di esperti esterni, -realizzazione di percorsi di Educazione alle Emozioni
Diffusione di
pratiche
didattiche
innovative,
rispettose ad un
tempo della sfera
relazionale e di
quella cognitive.
Autonomia –
Sviluppo
progressivo e
costante di
comportamenti
inclusivi e pro-
sociali; sviluppo
del senso di
appartenenza alla
comunità
scolastica;
Sviluppo di
comportamenti
Diminuzione delle dinamiche
relazionali conflittuali
all’interno del gruppo classe/casi di
isolamento/esclusione dal gruppo
dei pari); incremento di
comportamenti “accoglienti” e
“protettivi” nei confronti dei compagni
di scuola delle classi inferiori e dei
compagni più deboli e/o in difficoltà;
progressiva autonomia
da parte dei bambini/ragazzi
nella gestione rispettosa degli
spazi.
In relazione agli esiti degli
studenti, inoltre, lo sviluppo
delle competenze di
cittadinanza a sua volta promuove
l’inclusione e quindi la motivazione
sul piano dei risultati scolastici.
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collaborativi e
solidali (dall’”io” al
“noi”)
Esiti a distanza
Messa a punto della
procedura per la
rilevazione dei risultati
a distanza, fino al
biennio conclusivo
dell’obbligo scolastico:
-Costituzione nell’a.s. 2015-2016 della Commissione “Esiti a distanza”
-Costituzione nell’a.s.
2015-2016 di una
Rete con lescuole
secondarie di I grado
del territorio per la
predisposizione di un
piano di intervento
condiviso
- Monitoraggio e verifica
dei risultati scolastici
degli alunni, in sinergia
con gli Istituti di
istruzione superiore di
I grado del territorio
-realizzazione dal 2015-2016 di incontri periodici tra docenti dei due ordini di scuola (primaria e secondaria I grado) per la condivisione della coerenza tra gli obiettivi di apprendimento a fine scuola primaria e i prerequisiti di ingresso al I anno della scuola sec. I grado
-predisposizione
interventi
didattici
strutturati, nelle
classi IV e V, per
innalzare i livelli di
apprendimento
degli alunni della
cosiddetta “fascia
prevenire le
difficoltà di Studio
evidenziate
all’inizio del
percorso di studi
secondari. -consolidare e portare a regime il piano di intervento condiviso, garantendo continuità e sostenibilità alle procedure utilizzate
Nel corso del triennio: Consolidare il
sistema di controllo capillare delle
assenze fin dal primo anno della
scuola dell’infanzia, per sensibilizzare
le famiglie e ridurre il rischio di
successiva dispersione;
-estendere la procedura alla scuola
secondaria di II grado stipulando
analoghi protocolli di intesa con le
scuole Superiori del territorio
Si individuano i seguenti obiettivi formativi prioritari, “nel rispetto del monte orario degli
insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità,
nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività
progettuali (L.107/2015,comma 7, art.1), comprensive dell’ampia e diversificata offerta dei PON
della scuola:
• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (L1 e L2) ;
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• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
• potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicaleM ;
• potenziamento delle discipline motorie e e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di
vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisicaM;
• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica ; attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il
dialogo tra le culture;
• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, mediante percorsi trasversali e interconnessi con gli ambiti
disciplinari per l’acquisizione di competenze di cittadinanza;
• sviluppo delle competenze digitali.
4. Il curricolo - l’ampliamento dell’offerta formativa
“Un’attenzione esclusiva volta ad identificare competenze valevoli sul piano nazionale sarebbe
un’operazione vuota se non venisse accompagnata dalla contestuale attenzione al come si
apprende e ai contesti entro cui il sapere si costruisce e si alimenta” (Spinosi, Quadri di
competenze, in Voci della scuola VI, 2007, pag. 422).
La costruzione del curricolo della scuola (inteso come l'autonoma elaborazione, sulla base
delle esigenze e delle caratteristiche degli allievi, delle abilita' e conoscenze che gli studenti
debbono raggiungere nei diversi ambiti disciplinari e anni di corso, in armonia con quanto indicato
nei documenti ministeriali) e la progettazione didattica (intesa come l 'insieme delle scelte
metodologiche, pedagogiche e didattiche spettano ai docenti, collegialmente, nei dipartimenti,
nei consigli di intersezione/interclasse, nelle Commissioni ecc.).
L’intero ambito progettuale curricolare va inteso come occasione e strumento di
arricchimento coerente del PROGETTO della scuola (POF) e la realizzazione dei progetti è
condizionata dal livello di coerenza con le Linee guida del POF, l’innovatività, la sostenibilità,
l’efficacia in relazione al conseguimento del successo formativo di tutti e di ciascuno. Tutti i
progetti e le attività previsti nel Piano vengono predisposti mediante l’utilizzo di un modello
condiviso: indicano i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere
nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare
per rilevarli. Gli indicatori sono di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili,
ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni,
qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. L’organizzazione delle attività
didattiche e dell’insieme delle attività progettuali che costituiscono parte integrante del curricolo
degli alunni prevede la declinazione del gruppo classe nelle forme che si ritengono di volta in volta
opportune in relazione agli obiettivi formativi da conseguire (classi aperte parallele/verticali; per
gruppi di livello, per gruppi random, di compensazioneM).
Il vincolo alla piena realizzazione di percorsi efficaci è costituito dalla sperimentata e
permanente difficoltà ad utilizzare tutte le forme di flessibilità didattica ed organizzativa (pur
prevista ai sensi dei commi 1, 2 e 3 dell’art. 1 della L.107/2015). I percorsi di
insegnamento/apprendimento in grado di rispondere ai bisogni dell’utenza e la piena
valorizzazione delle risorse professionali della scuola sono infatti limitati dall’inadeguatezza
numerica dell’organico in dotazione della scuola, sia docente che ATA.
Il curricolo d’Istituto individua i suoi “fili rossi “ nei percorsi di :
-Responsabilità: cfr. il Curricolo verticale allegato al POF Un’attenzione particolare sarà dedicata al contrasto del bullismo e del cyberbullismo, consapevoli che una sistematica prevenzione può contribuire a costruire relazioni positive e a diminuire il rischio di comportamenti anti-sociali.
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In coerenza con la L.71/2017 la scuola parteciperà ai progetti in Rete con altre scuole e gli altri Enti che operano sul territorio, al fine di promuovere l’educazione all’uso consapevole della rete internet e l’educazione ai diritti e ai doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche. Detta educazione, trasversale alle discipline, trova nei progetti significativo sostegno e occasioni di approfondimento e arricchimento. Ancora in linea con la normativa vigente (L.71/2017 e note MIUR) la scuola ha individuato la figura del docente referente del bullismo e del cyber bullismo, al quale il MIUR garantirà percorsi formativi embedded, in modo da fornire contenuti e strumenti che il referente avrà il compito di diffondere a scuola.
-Sana alimentazione e igiene dentale per l’acquisizione di corretti stili di vita: la scuola partecipa
stabilmente ai Progetti della ASL Napoli 1 e del Comune di Napoli “Mensa(a) sana in corpore sano”
della scuola dell’infanzia e “Quadrifoglio” della scuola primaria: la sinergia con gli esperti esterni
dei diversi settori e la partecipazione del genitori ai progetti stessi conferiscono alla scuola un
ruolo di primo piano nell’ambito delle attività di prevenzione e promozione della salute. Da 4 anni a scuola si difende e si promuove l’utilizzo dell’acqua corrente, garantita
da periodici controllo dell’ABC, al fine di evitare sprechi eccessivi di plastica. E’ attivo il progetto Merenda sana in tutta la scuola dell’infanzia e si sta estendendo a tutta la scuola primaria, per dare ulteriore incisività ai percorsi di corretta alimentazione, nell’ottica della prevenzione primaria delle diverse patologia legate al cibo.
-Sicurezza: funzionale allo sviluppo della percezione dei rischi e all’acquisizione del senso del
limite. Le informazioni di base connesse alla sicurezza degli spazi scolastici ed ai comportamenti
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corretti da tenere in caso di emergenza (incendio, terremotoM) costituiscono una priorità della
scuola e la sensibilizzazione degli alunni, fin dai piccoli della scuola dell’infanzia, comincia nei
primissimi giorni di scuola di ciascun anno scolastico, mediante l’individuazione degli alunni apri e
chiudi fila per l’eventuale evacuazione.
-Continuità-Orientamento: continuità tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria del nostro C.D.
Forme stabili di continuità con le scuole secondarie di primo grado del territorio, per
accompagnare il passaggio da un ordine di scuola a quello successivo (cfr. Esiti a distanza); percorsi
di orientamento formativo per lo sviluppo di competenze autovalutative e metacognitive
-Educazione motoria: le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflettere sulle valenze che l’immagine di sè assume nel confronto con il gruppo dei pari. L’educazione motoria è quindi l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. Progetti extra-curricolari di ampliamento dell’offerta formativa:
-Coro stabile della scuola: a classi aperte verticali (II, III,IV e V) per il potenziamento delle
competenze musicali
-Progetto teatro: a classi aperte verticali (IV e V) per il potenziamento delle competenze
relazionali ed espressive
Alle classi della scuola primaria con il curricolo di 27 ore la scuola cerca di garantire, inoltre,
percorsi di ampliamento dell’O.F., mediante l’utilizzo dell’organico dell’autonomia (co-presenze):
l’insieme delle attività mira a promuovere lo sviluppo di abilità e competenze disciplinari,
trasversali, socio-relazionali.
Per tutte le sezioni e le classi la scuola predispone percorsi di approfondimento con
l’intervento di esperti esterni, che affiancano i docenti in orario curricolare.
Scuola digitale: in linea con la normativa vigente, la scuola aderisce al Piano Nazionale per
la scuola digitale e ha costituito il team digitale previsto dal PNSD. Le scelte complessive della
scuola sono già coerenti con le linee del Piano Nazionale per la scuola digitale: M”L’innovazione
digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per
creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e
realizzare “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, le tre priorità di Europa 2020. “
La scuola prevede nel triennio percorsi di formazione dei docenti per rendere
sempre più efficace l’utilizzo delle metodologie didattiche digitali.
5. L’ambiente di apprendimento: metodologie didattiche, risorse, strumenti
La scuola condivide in maniera costante e sistematica, nel reciproco rispetto di ruoli e
competenze, con le famiglie e i servizi socio sanitari pubblici e privati di riferimento, la
costruzione e la realizzazione dei percorsi di inclusione ed è attenta all’aspetto pedagogico del
percorso di apprendimento di ciascuno. Promuove e favorisce tutte le strategie e le metodologie
didattiche ed organizzative funzionali alla costruzione di percorsi inclusivi in grado di garantire la
piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti e lo sviluppo delle specifiche potenzialità.
I docenti della scuola individuano nelle metodologie accoglienti ed inclusive l’elemento
fondante di ogni intervento didattico e predispongono -a scala di intersezione/classe- percorsi di
insegnamento/apprendimento funzionali al recupero/consolidamento/potenziamento dei
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seguenti obiettivi formativi prioritari: autonomia e senso di sé; rinforzo dell’autostima; sviluppo
delle competenze in materia di cittadinanza e sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale. La scuola riconosce
all’Inclusione il suo significato di processo, che si riferisce alla globalità delle sfere educativa e
sociale: l’inclusione guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro
potenzialità, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto, trasforma la risposta specialistica in
ordinaria.
• Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli
allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze.
• Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie).
• Didattica laboratoriale (per la quale non è necessario il laboratorio come luogo fisico)
Favorisce la centralità del bambino/ragazzo. Realizza la sintesi fra sapere e fare,
sperimentando in situazione.
• Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modello fisso e dal
semplice al complesso→si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la
memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.
• Sostenere la motivazione ad apprendere.
• Lavorare perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle sue capacità
• Elaborazione del PAI annuale, inserito nel POF per condividere con tutto il personale
la promozione all’integrazione e all’inclusione
• Diffusione di materiali di studio tra i docenti, mediante il supporto dei coordinatori di
intersezione/interclasse e dei referenti dei dipartimenti
• Ulteriore valorizzazione dei GLH e GLI, nei quali sono stati definiti ruoli e competenze
• Ottimizzazione delle risorse interne per la promozione di percorsi funzionali
all’inclusione anche attraverso attività laboratoriali, attività per piccoli gruppi,
tutoring e attività individualizzate
• Individuazione di figure professionali di riferimento nella scuola: 3 docenti FF.SS. inclusione,
referenti del Dipartimento di supporto all’Inclusione per la scuola dell’infanzia e la scuola
primaria
• Prosieguo delle iniziative di Formazione docenti con incremento dei percorsi formativi on-line
• Utilizzo di modelli di procedura e format che facilitano sia le attività didattiche in genere che
la fase di valutazione e monitoraggio dei percorsi attivati.
6. Le modalità di verifica e valutazione del comportamento e degli apprendimenti
La scuola promuove le operazioni fondamentali ed irrinunciabili connesse agli atti valutativi,
quali l’autovalutazione, la metacognizione, la documentazione: si tratta di responsabilità che
attengono tutte alla funzione docente e all’autonomia didattica, insieme alla scelta delle strategie
più efficaci, degli strumenti più adeguati, delle modalità più convenienti. In quest’ottica il quadro
nazionale di obiettivi di riferimento, lungi dal creare costrizioni, supporta l’esercizio della libertà di
insegnamento e dell’autonomia.
La pianificazione curricolare è attenta alla dimensione della valutazione ed alla relativa
documentazione: il Collegio dei docenti alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento
in decimi, rispetto alla quale già condivide criteri/descrittori di livello per assicurare omogeneità,
equità e trasparenza nell’attribuzione del voto, nel rispetto del principio della libertà di
insegnamento, affianca, sperimenta e mette a punto, in sede di intersezione/interclasse e
dipartimenti, strumenti di supporto per una valutazione autentica, in situazione, osservativa e
descrittiva, nella consapevolezza che “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi
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curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regole quelle avviate, promuove il bilancio critico su
quelle condotte a termine” (I.N. 2012, p.19).
“La valutazione ha finalita' formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli
apprendimenti e al successo formativo,, documenta lo sviluppo dell'identità personale e
promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e
competenzeM. La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di
cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e
i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali”. La
valutazione del comportamento è espressa mediante un giudizio sintetico, quella degli
apprendimenti in decimi ed è “integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di
sviluppo degli apprendimenti raggiunto”. (D.L. 62/2017).
Anche mediante percorsi formativi per i docenti la scuola sostiene l’adozione consapevole del
nuovo certificato delle competenze come previsto dal modello MIUR del 2017, elaborato al
termine del triennio di sperimentazione da parte delle scuole, la promozione dell’innovazione
didattico-educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni Nazionali
per il curricolo del 2012 e ripresa nel documento “I nuovi scenari” del 2017.
7. La documentazione
In linea con la tradizione della scuola nel triennio si procede al continuo aggiornamento degli
strumenti funzionali alla documentazione, nell’ottica del miglioramento continuo, per :
• Conservare la “memoria storica” della scuola per contribuire ad
esplicitarne l’identità, anche in una proiezione verso l’esterno,
presentando ad altre scuole o agenzie educative il proprio modo di
lavorare;
• Migliorare la comunicazione: commentare adeguatamente le varie fasi del
lavoro (la mediazione tra documento e utente che riceve l’informazione
risulta infatti di primaria importanza per un proficuo utilizzo della
informazione stessa);
• Prevedere la documentazione già nel progetto di lavoro (la
documentazione deve essere un diario in itinere del lavoro svolto per
presentarsi come risorsa attiva per la programmazione del lavoro degli
insegnanti, e non come semplice archiviazione di progetti già conclusi);
• Ripercorrere il cammino di un anno scolastico rendendo leggibili tutti i
percorsi realizzati;
• Costruire la base della progettualità futura;
• Monitorare/Valutare i percorsi realizzati in special modo gli
eventuali aspetti critici del percorso (è dagli errori che si possono capire i
punti deboli e migliorare la proposta al momento in cui si ripropone il
percorso);
• Consentire ai docenti di condividere le esperienze progettuali;
• Far conoscere le attività degli alunni : mostrare “i prodotti“ del lavoro
degli alunni a cui è stato proposto il percorso;
• Coinvolgere le famiglie,
• Coinvolgere gli esterni nel lavoro della scuola;
• Motivare gli alunni alle attività;
• Pubblicizzare le attività didattiche attraverso il sito: testi, foto, filmatiM
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Per ciascun docente la documentazione rappresenta un “valore aggiunto” della sua pratica
didattica quotidiana.
Documentare i percorsi/processi significa fare in modo che ciascuno possa trovare,
nell'insieme delle informazioni quella che gli è utile, che lo indirizza, che gli consente il confronto
con quanto sta realizzando o intende realizzare, che in sostanza gli offra degli "strumenti".
Per questo è necessario che la documentazione scolastica contenga degli elementi utili non solo a
comprendere "che cosa" si fa, dal punto di vista puramente informativo, ma anche "come" si fa,
ovvero sia ricca di tracce di percorso, di indicazioni di strumenti, procedure, metodi.
Per favorire tutto questo, già dall’anno scolastico 2015-2016 è stato introdotto “diario di bordo”,
con l’intento di sostenere, in sede di programmazione e in sede di classe la pratica
dell’osservazione sistematica, del monitoraggio in itinere, della riflessione sulle azioni realizzate e
su quelle da compiere. Inoltre nel corrente anno scolastico sono state attivate “nuove “ procedure
di documentazione atte ad agevolare il lavoro del collegio e il monitoraggio della attività di
progetto:
• Scheda di presentazione dei progetti
• scheda di monitoraggio in itinere dei progetti
• scheda di verifica e valutazione finale dei progetti
• scheda per la valutazione della ricaduta della partecipazione
dell’alunno/della classe ai singoli progetti
Per il miglioramento continuo dei percorsi di insegnamento/apprendimento e per
rispondere in maniera sempre più adeguata ai bisogni formativi degli alunni, la scuola si impegna a
continuare a garantire nel corso del triennio la realizzazione delle seguenti azioni/obiettivi di
processo: incontri formalizzati e calendarizzati nel Piano Annuale delle Attività (Intersezioni,
Interclassi, Dipartimenti, Commissioni, Gruppi di lavoroM) per il confronto e l’aggiornamento delle
strategie didattiche, per adozione, per la scuola primaria, di prove iniziali, in itinere e finali
comuni per classi parallele, per discipline/ambiti disciplinari/abilità trasversali;
8. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELLA SCUOLA
Orientamento strategico e organizzazione della scuola:
Migliorare la comunicazione tra docenti della scuola dell’infanzia e docenti della scuola primaria;
migliorare le diverse forme di relazione professionale tra i docenti e tra docenti e personale ATA
(favorendo il reciproco riconoscimento e rispetto dei ruoli); promuovere spazi di confronto per
rendere sempre più coerenti ed efficaci i percorsi di insegnamento/apprendimento. Promuovere
la valorizzazione dell’autonomia organizzativa e didattica, per favorire l’assunzione e la
condivisione, da parte dei docenti, di scelte responsabili e condivise, in coerenza con le linee del
POF (gli obiettivi di processo qui descritti -in grado di innescare percorsi virtuosi “a cascata”- sono
propedeutici ai miglioramenti attinenti l’area di processo “Curricolo, progettazione e valutazione”)
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Figure di sistema funzionali all’organizzazione Gruppo di supporto agli Uffici di presidenza:
distribuzione di incarichi di responsabilità definiti
e condivisi tra un crescente numero di docenti, al
fine di favorire la costruzione di una leadership
diffusa e di diffondere la consapevolezza della
complessità organizzativa
Figure di sistema funzionali alla didattica e all’organizzazione
Gruppo GLH di Istituto
Gruppo GLI di istituto
Coordinatori di intersezione e interclasse (6 docenti)
Referenti di Dipartimento per campi di esperienza
/ambiti disciplinari (7 docenti)
NIV: i docenti FF.SS., i coordinatori di intersezione e
interclasse, i referenti di Dipartimento
Commissione Continuità e Orientamento – Esiti a
distanza (5 docenti )
Commissione di Responsabilità (per l’Educazione alla Legalità, alla Salute, alla Sicurezza e all’Ambiente (4 docenti)
Funzioni Strumentali così identificate dal Collegio
Area 1. Gestione POF
Area 2. Sostegno al lavoro dei docenti per lo sviluppo delle TIC
Area 3. 3 docenti per l’Inclusione Area 4. coordinamento e gestione uscite didattiche e manifestazioni della scuola
Il nostro Istituto promuove una rete di comunicazione interna ed esterna al fine di:
• garantire la migliore informazione possibile agli utenti;
• favorire la circolazione delle informazioni all'interno della scuola;
• documentare l'attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;
• rendere visibile all'esterno il "prodotto scolastico";
• dotarsi di strumenti per ottenere informazioni dall'esterno.
Dal momento che operare in autonomia significa gestire una maggiore complessità
organizzativa, è necessario continuare a impegnarsi nella costruzione di un’efficace rete di
comunicazione all’interno del nostro Istituto, affinché tutti gli operatori siano pienamente
consapevoli del progetto comune e lo condividano:
• documentando l’attività didattica svolta nel corso del tempo, rendendola visibile a tutti gli
operatori;
• favorendo la circolazione delle informazioni all’interno della scuola, il passaggio di
informazioni nel rispetto degli incarichi attribuiti.
Modalità per la gestione delle comunicazioni interne:
• comunicazioni a firma del ds.;
• Registro on-line: in uso dall’a.s. 2014 – 2015, con progressivo ampliamento dell’utilizzo
per tutte le attività di documentazione connesse alla funzione docente;
• Albo e sito web
Modalità per la gestione delle Comunicazione esterna scuola – famiglia- territorio:
• Condivisione a inizio di a.s. del Patto di alleanza “educativa” (allegato al POF) condiviso da
docenti, genitori, alunni, in quanto strumento di trasparenza dell’operato di ciascuna
componente.
• colloqui fra singoli genitori e team docenti (gestiti su appuntamento, secondo la procedura
indicata nel Regolamento di Istituto allegato al POF)
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• colloqui dei rappresentanti di sezione/classe con il dirigente (si parla della classe)
• colloqui individuali dei genitori con il dirigente (si parla del proprio figlio)
• 3 incontri annuali scuola – famiglia, calendarizzati nel P.A.
• Consigli di intersezione e di interclasse con la componente genitori
Hanno lo scopo fondamentale di promuovere la piena formazione degli allievi attraverso il
dialogo e l'impegno sinergico di scuola e famiglia. In questi incontri i genitori sono informati sugli
esiti di apprendimento del figlio e/o della classe. I genitori offrono il loro contributo alla
conoscenza dei propri figli, comunicando informazioni su interessi, attitudini, difficoltà anche nella
sfera comportamentale e affettiva. La conoscenza approfondita contribuisce ad indirizzare in
maniera efficace ciascun intervento educativo.
- “quaderno degli avvisi dell’alunno”: strumento utilizzato per facilitare la comunicazione scuola
famiglia
- Sito web: La scuola è presente in Internet con un sito Web (www.deamicisnapoli.gov.it) , che ne
illustra il Piano e consente alle famiglie di avere visione di tutto le offerte del territorio rivolte
alla scuola. Fornisce l’opportunità ai genitori di seguire in tempo quotidianamente la vita
scolastica. Nel sito vengono pubblicati anche materiali elaborati all’interno dei vari progetti.
-e.mail per facilitare i rapporti con i rappresentanti di classe/sezione
-registro on-line per prendere visione della valutazione quadrimestrale
9. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
In coerenza con il piano di miglioramento, le linee di indirizzo della scuola e i fili rossi del Piano, la
scuola lavora con impegno e costanza e sulla valorizzazione dell’autonomia organizzativa e
didattica: risulta implementata la condivisione di responsabilità, si stanno realizzando percorsi
strutturati di formazione di alta qualità, si sta ridefinendo lo spazio delle famiglie all’interno della
scuola, nell’ottica di un’efficace alleanza nel reciproco rispetto dei ruoli. Il circolo virtuoso che si è
innescato è in grado di incidere positivamente su tutte le aree di processo.
Formazione del personale: Legge 107, art.1, comma 124: “Nell'ambito degli adempimenti
connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e' obbligatoria,
permanente e strutturale. Le attivita' di formazione sono definite dalle singole istituzioni
scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai
piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorita' nazionali indicate
nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di
categoria “.
Per le attività cfr. il piano di Formazione allegato
La scuola promuove inoltre la partecipazione delle famiglie e del territorio a supporto della qualità
dell’O.F. e della genitorialità:
• accogliendo i genitori con specifiche competenze professionali in qualità di esperti esterni
per percorsi di approfondimento anche a carattere orientativo
• lavorando in stabile sinergia con le famiglie, altre agenzie formative, la ASL ed i centri
socio-sanitari pubblici e privati del territorio, le Educative territoriali e i Centri per i Servizi
Sociali, per la realizzazione di percorsi efficaci e inclusivi in relazione ai bisogni di ciascuno
• offrendo ai genitori e a tutto il personale della scuola uno sportello di consulenza
psicologica
• realizzando incontri mensili con psicologi, per il personale e per i genitori, sul tema della
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genitorialità e del rapporto scuola-famiglia
10. Fabbisogno
Dal 2015, anno in cui è andata in vigore la L.107, la risposta del Ministero, attraverso gli uffici
locali, regionali e provinciali, ai bisogni della scuola, esplicitati del primo POF triennale 2016-2019,
è stata inadeguata (soprattutto in relazione alla dotazione organica del personale ATA
collaboratori): le richieste della scuola sono rimaste in parte inascoltate e questo ha reso difficile
la realizzazione delle attività progettate per il triennio 2016 – 2019, dal momento che non è stato
possibile attuare quella flessibilità organizzativa prevista dalla normativa vigente.
In relazione alla quantità di alunni e di classi, le ore destinate al “potenziamento” dell’organico
(e quindi dei percorsi di insegnamento/apprendimento) non sono state infatti sufficienti neppure a
coprire le assenza brevi. A fronte dell’aumento delle classi della scuola primaria a Tempo Pieno (5
classi nel 2015-2016, 16 classi nel 2018-2019, 18 previste per l’a.s.2019-2020) risulta
assolutamente insufficiente il numero di collaboratori scolastici, che è rimasto invariato dal 2015-
2016.
a. docenti: Nella consapevolezza che l’organico di Circolo costituisce un provvedimento
amministrativo a formazione progressiva, che viene costantemente aggiornato/rivisitato in
relazione ai bisogni, la nostra scuola si augura di poter realizzare, nei fatti, una gestione integrata
dell’organico dell’autonomia (organico posti comuni + organico posti di sostegno + organico
potenziato), al fine di rispondere in maniera sempre più efficace ai bisogni diversificati dell’utenza
e di valorizzare le professionalità e le competenze degli operatori della scuola (comma 5 art.1
Legge 170/2015, Nota MIUR prot.2805 del 11/12/2015, Nota MIUR prot.2852 del 5/9/2016)
Scuola dell’Infanzia: fabbisogno previsto per il triennio:
Sezioni a tempo normale 7 -> 14 docenti
Sezioni a tempo ridotto 4 -> 4 docenti
Docenti di potenziamento dell’organico 2 docenti
Totale richieste = 20 docenti di posto comune
Scuola Primaria : fabbisogno previsto per il triennio 19/20- 21/22
Posti comuni:
a.s. 2019/2020
T.P: 18 classi -> 36 docenti
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T.N: 27 classi -> 33 docenti Totale = 69 docenti
Posti di Potenziamento:
4 docenti per la sostituzione/supplenze temporanee fino a 10 gg., in considerazione dei bisogni
accertati della scuola (infanzia e primaria) negli ultimi anni (comma 85);
6 docenti per il conseguimento degli obiettivi formativi ritenuti prioritari di cui alle lettere a, b, c,
d, e, g, h, n, p (comma 7) e per progetti e convenzioni da realizzare in base ad accordi di rete
(comma 70).
Totale organico docenti dell’autonomia: n.79 docenti
Posti di sostegno - scuola dell’infanzia e scuola primaria:
Previsione a.s 2019/2020: n. 33 docenti, sulla base degli alunni diversamente abili attualmente
iscritti. Il numero va rettificato/integrato sulla base delle prossime iscrizioni al primo anno della
scuola dell’infanzia e alla prima e alle altre classi della scuola primaria e del passaggio degli alunni
delle classi quinte alla scuola secondaria di primo grado.
D’altronde, la definizione del fabbisogno per il triennio va necessariamente definita di anno in
anno sulla base delle nuove iscrizioni e/o certificazioni, della documentazione medica di ciascun
alunno, delle eventuali sentenze del TAR.
b. personale ATA :
Al fine di gestire la complessità organizzativa (quantitativa e qualitativa), anche in relazione
agli elementi di novità introdotti dalla normativa, di garantire pulizia, sicurezza, sorveglianza e
assistenza in orario curricolare ed extracurricolare, il fabbisogno minimo indispensabile del
personale ATA è così determinato:
7 Assistenti Amministrativi
16 Collaboratori scolastici (numero minimo indispensabile per poter garantire flessibilità oraria
dalle 8.00 alle 16.00, mediante la rotazione di ciascuna unità due turni)
c. infrastrutture :
-Manutenzione della rete LAN della scuola per garantirne il funzionamento in tutti i locali di
entrambi gli edifici
- Adeguamento Hardware dei due laboratori di informatica
-Acquisizione di LIM da installare nelle aule al fine di garantire progressivamente a tutte le
sezioni/classi l’utilizzo quotidiano delle TIC, per la realizzazione di percorsi formativi inclusiva
sempre più efficaci.