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Otranto 28 - 06 - 2009 Euro 2,50 6

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Euro 2,50 Otranto 28 - 06 - 2009 Il Sindaco Luciano Cariddi 1 PROGRAMMA OTRANTO AIR SHOW – 28 GIUGNO 2009 7

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Otranto28 - 06 - 2009

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La manifestazione aerea èdiventata in questi ultimianni un appuntamento tra-

dizionale per la Città di Otranto. Un appuntamento che vedecoinvolti, insieme all’Ammini-strazione Comunale, anche gliamici dell’Aero Club Vega Ulm eil 32° GRAM.

È un’iniziativa che rinsaldaulteriormente i rapporti di colla-borazione da sempre avuti tral’Amministrazione Comunalecittadina e l’Aeronau ticaMilitare di Otranto.

Ringrazio l’Aero ClubVega Ulm per l’impegnonotevole profuso in que-sta come nelle prece-denti manifestazionirealizzate, senza ilquale certamente nonsarebbe stato possibi-le ospitare a Otrantouno spettacolostraordinario comequello delle Frecce Tricolori.

Una dimostrazione acrobatica

che da un lato esercita una forteattrazione sul pubblico che restaogni volta entusiasta e divertitodalle performance dei piloti, edall’altro testimonia il livello dieccellenza raggiunto da uomini edonne delle nostre Forze Armate.E’ un piacere ed un onore per noiospitare nella nostra Città questoevento e lo facciamo anche que-st’anno nel periodo estivo perchépossano beneficiarne, oltre aiconcittadini, anche tutti quegliospiti che si trovano a Otrantoper le vacanze.

Sono certo che come nelleprecedenti edizioni lospettacolo offertosaprà creare quellasuspence e suscitarequelle emozioni in chiassisterà alle manovreaudaci degli “acrobati del-l’aria”.

Il SindacoLuciano Cariddi

SALUTO DEL SINDACO DI OTRANTO

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PROGRAMMA OTRANTO AIR SHOW – 28 GIUGNO 2009

ore 15:30 Lancio Paracadutisti

ore 15:35 Sommozzatori C.C. (AB412)

ore 15:50 Presentazione autogiro MAGNI (VDS)

ore 15:55 Presentazioni elicottero e imbarcazioni della G.d.F.

ore 16:05 Intervento Canadair Protezione Civile

ore 16:20 Presentazione velivolo PRO.MECC Sparviero

ore 16:25 Esibizione pattuglia WE-FLY

ore 16:40 Presentazione velivolo RV6

ore 16:50 Esibizione VEGA (VDS)

ore 17:10 Esibizione pattuglia WALTER’S BAD

ore 17:25 Esibizione YAK ITALIA

ore 17:45 Esibizione elicottero SAR AM

ore 18:00 Presentazione HARRIER AV8 PLUS

ore 18:10 Esibizione PAN Frecce Tricolori

Otranto, città più ad Est d’Italia, Porta d’Oriente, crogiolo di etnie, culture. Da sempre considerata una delle perle del Mediterraneo, detiene un fascinofuori dal tempo, con le sue innumerevoli bellezze storiche, artistiche e natu-ralistiche.Il visitatore curioso rimarrà affascinato nel percorrere le strette viuzze delcentro storico, camminando sulle antiche pietre del suo lastricato, ammirandole case che rimandano a stili e ad epoche differenti, intrattenendosi presso inumerosi negozietti che espongono l’artigianato e i prodotti locali.Il forestiero resterà estasiato quando, spingendosi verso i bastioni, si troveràdi fronte il mare cristallino e lo splendido paesaggio intatto. L’incanto cresce-rà ancor più allorché giungerà al Castello Aragonese, segno dell’importanzastrategica della cittadina nel passato; e poi alla Cattedrale che, con il suomosaico, realizzato dal monaco Pantaleone nel XII secolo, trasporterà chic-

chessia in epoche lontane, eppur così incredibilmente vicine, testimoni delmedesimo destino.Qualche passo più in là, nel cuore del borgo antico, il visitatore si imbatterànella piccola Basilica di San Pietro, gioiellino dell’arte bizantina.Ma Otranto è anche altro. Sole, laghi, coste incontaminate che lasciano senzafiato. E’ incontro fra due mari, l’Adriatico e lo Ionio, è tradizioni arcaiche cheancora persistono per la ferma volontà delle sue genti di non perdere la pro-pria identità.Otranto è accoglienza, disponibilità e cuore aperto. E’ musa di tanti poeti escrittori che, oggi come ieri, ne hanno carpito l’essenza per imprimerla nelleloro opere.Otranto è sogni, emozioni e magia. Una volta visitata è impossibile da dimen-ticare. Rimarrà nella memoria per sempre.

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Sono le sette di sera passate e lo stabilimento Belsito,base della manifestazione dell�International Air Show diRoma, non pullula piu` di vip e giornalisti; gli �addetti ai

lavori� stanno organizzando un rinfresco per i veri protago-nisti di questa giornata memorabile: i piloti dei vari team chehanno partecipato all�evento.Colgo l�occasione per avvicinare due componenti dellaPattuglia Acrobatica Francese: il leader, Cdt BenjaminSouberbielle Athos 1� e la futura leader Cdt Virginie GuyotAthos 4�.Solo un paio di ore prima la loro pattuglia si e` esibita piroet-tando nel cielo grigio e come preda di una metamorfosi haassunto l�aspetto di una Grande Freccia, di un Concorde,dell�Apollo… Il primo a rispondere alle mie domande e` proprio il leader CdtSouberbielle, con 2100 ore di volo all�attivo.Quali sono i compiti con cui la vostra pattuglia acrobati-ca si alza in volo?In campo internazionale ci esibiamo sicuramente con l�obiet-tivo di stupire e suscitare l�ammirazione del pubblico nellevarie manifestazioni in cui e` richiesto il nostro intervento,cosi` da mostrare e promuovere l�operato dell�Arme´e de l�Air.Dal punto di vista nazionale cerchiamo di essere un esempioper tutti gli altri piloti francesi. Come vi preparate alla stagione delle manifestazioni?Per presentarci al meglio ci alleniamo per sei mesi, compien-do due voli al giorno; in questo modo siamo pronti per meta`maggio, periodo in cui cominciano le esibizioni e dunqueinterrompiamo le prove. Pero` prima di ogni evento compia-mo un volo di �ricognizione� per rintracciare alcuni punti diriferimento e poterci orientare piu` facilmente.Qual e` la figura che piu` rappresenta il vostro gruppo?

E` difficile trovarne solo una; in realta` una di quelle cheriscuote maggior successo tra il pubblico e` il Cuore e poitutte quelle serie di esplosioni e incroci che contraddistin-guono il nostro programma acrobatico.Il nickname di ogni componente del vostro team e`�Athos�, come per le Frecce �Pony� e anche la vostramascotte si chiama cosi`; come mai?La scelta di Athos si rifa` alla storia dei moschettieri. La veri-ta` e` che inizialmente la nostra pattuglia era composta da soliquattro elementi che condividevano tutto, sia per terra cheper aria, proprio come i leggendari quattro moschettieri. Dali` e` nato il soprannome Athos, che continuiamo orgogliosa-mente ad utilizzare.Dopo Athos 1, anche la vice leader, Virginie Guyot, rispondesimpaticamente alle mie domande. Naturalmente la maggio-re curiosita` nell�incontrarla la suscita il fatto che sia la primadonna pilota impiegata in un gruppo acrobatico, percio` lechiedo se questo traguardo implichi per lei piu` responsabilita`o soddisfazione.Ho sempre cercato di scegliere da pilota e non da donna epercio` entrare in pattuglia e` la soddisfazione piu` grande cheun pilota possa provare, anche per il fatto che si e` scelti daglialtri componenti del gruppo; naturalmente questo determi-na anche una grande responsabilita`.Come si e` appassionata cosi` tanto al cielo?Da piccola i miei genitori mi portavano con i miei fratelli allamanifestazioni aeree ed e` proprio in una di queste occasioniche ho avuto modo di scoprire la Pattuglia AcrobaticaFrancese. Poi a 12 anni feci il mio primo volo su un piccoloaereo e capii che era cio` che volevo dalla mia vita. Cosi` entrainell�Arme´e de l�Air svolgendo anche delle missioni estere,come in Afghanistan. Quando sono diventata un pilota dacombattimento ho capito che finalmente avevo per le manila possibilita` concreta di entrare nella Pattuglia AcrobaticaFrancese. Ora sono orgogliosa di fare parte di questo gruppoformidabile e sono molto motivata proprio per questo, per-che´ sento di rappresentare la mia gente, la mia nazione el�Arme´e intera ad un alto livello tecnico.Come e` stato l�inserimento in questo ambiente cosi` tra-dizionalmente maschile?Gia` quando sono diventata un pilota da caccia non c�eranoaltre donne e allora mi resi conto che avrei dovuto pensareda pilota, agendo con la massima professionalita` perche´ taleera l�atteggiamento dei miei colleghi e questo era cio` che siaspettavano da me; cosi` facendo, avevo la certezza chesarebbe andato tutto per il meglio.

IN AVVICINAMENTO ALLA PATROUILLE DE FRANCE

ORGOGLIO FRANCESE

Le interviste sono state realizzate da Lodovica Palazzoli che quest’annosarà la nostra “giovane inviata speciale”.Lodovica è una simpatica e gioviale ragazza di 19 anni alle prese con l’ul-timo anno di liceo classico, con una passione irrefrenabile per il volo ela scrittura.La Palazzoli è già conosciuta al pubblico per aver scritto, alla “tenera” etàdi 15 anni, Nelle vie del cuore, un romanzo elaborato con una scritturaimmediata ma allo stesso tempo poetica, in cui si scorgono echi dell’u-niverso adolescenziale “mocciano” e dove non possono certo mancarerichiami all’altro suo “amore”: il volo. Non a caso, il cuore che spicca sullacopertina del suo libro è proprio quello disegnato nel cielo dalla PAN.

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VOLARE IN CORO

Le �Frecce Tricolori� sonoun reparto dell�Aeronauti-ca Militare. Raccolgonol�esperienza e l�addestra-mento di piu` di 80 anni diacrobazia aerea in un pro-gramma di volo che unisce,in un insuperabile compro-messo, spettacolarita` etecnica. Le Frecce Tricolorisintetizzano in 25 minuti diprogramma di volo lecapacita` e l�ingegno nonsolo di un�istituzione mili-tare ma di un intero Paese,l�Italia.

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Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico �Frecce Trico-lori�, Pattuglia Acrobatica Nazionale, e` dislocato sull�ae-roporto di Rivolto, a pochi chilometri da Codroipo

�Udine�, nel cuore del Friuli Venezia Giulia e dell�Aeronau-tica Militare sono la componente sicuramente piu` cono-sciuta e visibile. Ma le �Frecce Tricolori� rappresentano inrealta` la sintesi delle capacita` dei piloti e degli specialisti diun�intera Forza Armata. Sono quella componente che coni suoi dieci velivoli di produzione italiana � Alenia Aermac-chi MB.339PAN � costituisce la piu` numerosa compagineacrobatica al mondo che offre in circa 25 minuti di �volo incoro� uno spettacolo indimenticabile anche al piu` smali-ziato degli spettatori e una dimostrazione di capacita` ecoraggio, orgoglio di un�intera nazione.18 sono le figure che danno vita a uno spettacolo che nonda` tregua. Una delle peculiarita` infatti di questa armoniatutta tricolore e` quella di essere uno splendido continuum.Circa mezz�ora da passare in apnea alternando lo sguardotra la formazione di nove che si divide in due sezioni �5 e4�, il velivolo solista, e gli incroci, le salite, i tonneaux, levirate schneider per concludersi nel grande ed emozionan-te tricolore finale dell�Alona. E poi la Bomba, la figura che ha contribuito a renderefamose le Frecce Tricolori nel mondo, imitata molto, repli-cata mai, da tutte le formazioni acrobatiche. Chiunqueintendesse visitare il �cenacolo� dell�acrobazia collettivaitaliana, e il 1° maggio e` un�occasione �succosa�, deve pre-disporsi a subire un�emozione forte e del tutto particolare,sebbene l�atmosfera che si respira in aeroporto, a Rivolto,nella dimora dell�acrobazia con la �A� maiuscola, e` di asso-luta normalita`. Tutto si svolge con estrema naturalezza etutti hanno la convinzione di compiere nulla di ecceziona-le. Questo deriva dalla storia professionale di ciascuno deicomponenti, piloti e tecnici, di questo reparto comunquesingolare, sono tutti inquadrati nei ruoli dell�AeronauticaMilitare e il loro iter istruzionale e formativo non differi-sce da quello dei colleghi in servizio presso le altre unita`della Forza Armata; con loro esprimono quei valori e quel-le caratteristiche che sono patrimonio culturale di un inte-ro Paese, l�Italia, prima che di una Forza Armata. Ardimen-to, capacita`, disciplina, affiatamento, spirito di apparte-nenza, generosita`, sofisticata creativita`. E, soprattutto,senso dello Stato su questi pilastri poggia il lavoro quoti-diano del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico - Pattu-glia Acrobatica Nazionale, capace di stendere il tricolorepiu` lungo del mondo.

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CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI PAN - 2009

Data Evento Localita` Attivita` PAN

28 giugno Otranto Air Show Otranto �LE� Esibizione

10-12 luglio Centenary Air Days Yeovilton �GB� Esibizione

15-20 luglio The Royal International Air Tattoo Fairford �GB� Esibizione

02 agosto Senigallia Air Show Senigallia �AN� Esibizione

09 agosto W Lignano 2009 Lignano Sabbiadoro �UD� Esibizione

18-23 agosto 9° Salone Internaz. Aerospaziale 09 Mosca Esibizione

30 agosto Jesolo Air Show Jesolo �VE� Esibizione

06 settembre Montichiari Air Show Montichiari �BS� Esibizione

13 settembre Vola sugli Iblei Marina di Ragusa �RG� Esibizione

20 settembre Savona Air Show Savona Esibizione

25 settembre 50° Anniversario Costituzione AWTI Decimomannu �CA� Esibizione

04 ottobre 100° Anniversario 1° volo a Cameri Cameri �NO� Esibizione

04 novembre Festa Unita` Nazionale e delle FF.AA. Roma Sorvolo

15-19 novembre Dubai Air Show 09 Dubai Esibizione

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Da sx:Cap. Stefano Centioni - pony 9Cap. Fabio Martin - pony 8Ten. Piercarlo Ciacchi - pony 5Ten. Marco Zoppitelli - pony 6Cap. Dario Paoli - pony 3Cap. Simone Pagliani - SupervisoreAddestramentoMagg. Massimo Tammaro - ComandanteMagg. Marco Lant - CapoformazioneMagg. Simone Cavelli - SolistaCap. Fabio Capodanno - pony 4Cap. Jan Slangen - pony 7Cap. Mirco Caffelli - pony 2

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Il solista merita un discorso a parte. Nell�economia delprogramma della Pattuglia rappresenta uno spettacolonello spettacolo, e` colui che consente alle �Frecce

Tricolori� di offrire al pubblico quella armonia econtinuita` nella sequenza delle figure che e` altracaratteristica peculiare della PAN. Come per il restodella Pattuglia, il programma del numero �10� vienemesso a punto durante la fase invernale dell�adde-stramento. Si analizza quindi ogni singola figura e sidecide l�introduzione di qualche �tecnicismo� o dipiccole personalizzazioni che generalmente nonvanno a stravolgere un programma consolidatonegli anni. Durante la stagione invernale, ogni volod�addestramento del solista prevede l�esecuzione ditutto il programma della Pattuglia perche´ unabuona parte della difficolta` del volo del solista e`costituita dalla scelta dei tempi di inserimento tra le figu-re eseguite dalla formazione. Il rispetto dei tempi di ingres-so e` una responsabilita` del solista il quale deve modificarela propria esibizione per riuscire ad accordarsi al ritmo det-tato dal capoformazione, un ritmo che puo` dipendere dallacopertura nuvolosa, dal vento, dal luogo in cui si svolgel�esibizione. Il 60% della difficolta` dell�esibizione del soli-sta sta nell�esecuzione delle manovre; il restante 40% stanel rispetto della tempistica. I voli di addestramento del solista richiedono la presenzacostante presso la biga �in collegamento radio� del coman-dante, l�unico pilota titolato a commentare e a seguire gliaspetti di sicurezza del volo del �10�. Il comandante solita-mente si limita a esprimere considerazioni sulla qualita`estetica della manovra senza fornire suggerimenti tecnici:solo il solista titolare detiene il bagaglio di conoscenze tec-niche necessarie a correggere eventuali difetti di esecuzio-ne delle figure acrobatiche a suo appannaggio. Del resto, anche dal punto di vista addestrativo il solista e`abbastanza autonomo rispetto alla formazione potendopianificare, eseguire e gestire nella sua interezza il proprioallenamento.

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Il Solista

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IL PROGRAMMA ACROBATICO

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EQUIPAGGIAMENTO PER IL VOLO

A. Il casco da volo dispone di interfono e di doppia visiera, antisole oneutra. B. La maschera dispone di microfono incorporato e di uno specialesensore che ne consente lo sgancio automatico in caso di caduta inacqua. C. Il giubbotto �secumar� si gonfia automaticamente a contatto conl�acqua. D. Il colore azzurro della tuta da volo e` un ulteriore elemento distin-tivo dei piloti delle �Frecce Tricolori�.E. Al momento dell�espulsione dal velivolo, l�attivatore della radiod�emergenza aziona il dispositivo che facilita la radiolocalizzazionedel pilota da parte delle unita` di soccorso.F. Lo spinotto collega l�interfono del casco all�impianto radio del veli-volo. G. Durante le manovre a elevata accelerazione, il pantalone anti-g sigonfia e` alimentato ad aria compressa per ridurre l�afflusso disangue verso la parte bassa del corpo, prevenendo cosi` una carenzadi ossigeno al cervello che potrebbe portare alla �visione nera� e allaperdita di conoscenza. H. Indossate a mo� di giarrettiere, le cinghie sono collegate al seg-giolino eiettabile e assicurano che le gambe siano posizione correttaprima che il pilota abbandoni il velivolo.I. Calzari da volo.L. Attraverso il tubo corrugato viene erogata la miscela di aria nor-male o l�ossigeno puro che alimenta la maschera del pilota.M. Guanti da volo impermeabili.

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Nell�attivita` operativa dell�Aeronautica Militare,grande risalto hanno gli interventi a favoredella collettivita`, impieghi che vanno dal con-

corso in occasione di pubbliche calamita` �in coordina-mento con la Protezione Civile� all�intera tipologiadelle missioni SAR �Search And Rescue, ricerca e soc-corso�. L�Aeronautica assicura questi interventi tuttol�anno, ventiquattr�ore al giorno con equipaggi ed eli-cotteri pronti al decollo con brevissimo preavviso.Proprio lo scorso aprile anche questi aeromobili sonostati utilizzati in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma,soprattutto nelle fasi iniziali dei soccorsi, per traspor-tare feriti e squadre d�intervento con cani da ricerca eoperatori specializzati del club alpino italiano. Lo schieramento e le caratteristiche ognitempo deglielicotteri biturbina HH-3F e AB.212 permettono di rag-giungere qualsiasi parte del territorio nazionale o delleacque territoriali in un massimo di un�ora e mezza divolo. Insieme ai velivoli da trasporto, gli HH-3F del 15°Stormo di Pratica di Mare sono anche tra gli assetti piu`

versatili a disposizione dell�Aeronautica Militare perl�impiego in missioni �fuori area�, oltre i confini dellanostra tradizionale �area di responsabilita`�. Lo dimo-strano le migliaia di volo effettuate dagli HH-3F inIraq nell�ambito dell�operazione �Antica Babilonia�.I reparti HH-3F hanno anche sviluppato una capacita`Combat SAR, molto apprezzata in campo internaziona-le e alleato, che rende possibile condurre, anche inambiente ostile, operazioni di soccorso e di evacuazio-ne sanitaria, cosi` come missioni di trasporto o di sup-porto alle forze speciali, a cominciare dagli operatoridel Reparto Incursori e dei Fucilieri dell�Aria, unita` dinuova costituzione dell�Aeronautica Militare concepiteper operare nei moderni scenari d�intervento.Con opportuni equipaggiamenti gli HH-3F possonoessere impiegati anche nel ruolo SMI �Slow MoverInterceptor� contribuendo, nell�ambito di dispositivi diprotezione aerea, alla capacita` di contrasto di even-tuali attacchi terroristici condotti con aeromobili lentie non convenzionali.

AGUSTA-SIKORSKY HH-3F PELICANdiametro rotore 18,90 m lunghezza 22,25 m �con rotore in moto� altez-za 5,52 m peso massimo al decollo 10.000 kg - impianto propulsivo dueturbine General Electric T58-GE-5 da 1.521 sHP velocita` massima 260km/h tangenza 3.500 m - autonomia 750 km equipaggio 2 piloti, 2 spe-cialisti polivalenti, 2 aerosoccorritori armamento: 2-3 mitragliatricibrandeggiabili cal. 5,56 mm.

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II 61° Stormo, basato sull�aeroporto militare salentino�Fortunato Cesari� di Galatina, trae le sue origini dalla 371aSquadriglia Autonoma Caccia Terrestre, gia` appartenente

all�8° Gruppo Caccia Terrestre. All�atto della sua costituzione,assunse l�organico di Stormo e la denominazione di Scuola diVolo delle Puglie il cui Comando passo`, successivamente, alledirette dipendenze del costituito Ispettorato delle Scuoledell�Aeronautica Militare, con sede sull�Aeroporto di Guidonia.I suoi tre gruppi di volo, a causa di pressanti necessita` logisti-che e istruzionali, furono successivamente decentrati su altret-tante sedi, assumendo ciascuno un compito diverso: il 1°Gruppo, trasferito a Gioia del Colle, divento` Scuola Volo 1°periodo; il 2° Gruppo, trasferito a Brindisi, divento` Scuola Volo2° periodo, mentre il 3° Gruppo, dislocato a Lecce, divento`Scuola Volo 3° periodo. Con l�adozione di piu` razionali metodidi istruzione e il continuo incremento del numero degli allievi,le due scuole di volo avanzate furono trasferite a Elmas eAmendola, mentre il compito dell�addestramento basico inizia-le fu lasciato a Galatina dove nel novembre 1957 il Repartoassunse la denominazione di Scuola Volo Periodo Basico, uti-lizzando per questo compito il convenzionale T-6 Texan.

Il 15 gennaio 1962 la scuola ricevette il nuovo MB.326 perl�addestramento �jet ab initio�, assumendo la denominazione diScuola Volo Basico Iniziale Aviogetti. Nel 1982 inizio` la conver-sone sulI�MB.339A, ancora oggi in dotazione nella versioneaggiornata MLU e nella versione CD. Dal 14 settembre 1986 laScuola, punto focale nella catena di formazione professionaledei piloti dell�Aeronautica Militare, ha assunto la denominazio-ne di 61a Brigata Aerea, fino al 1° dicembre 1995, quando ilReparto e` diventato 61o Stormo.

Il 61° Stormo, per quanto concerne l�attivita` di volo, svolgecompiti addestrativi e operativi.

La sua missione primaria e` quella di provvedere alla forma-zione e all�addestramento al volo su aviogetti degli allievi pilo-

ti fino al conseguimento del Brevetto di Pilota Militare �FaseIII�, dei piloti e navigatori militari frequentatori di corsi pre-operativi �Fase IV� e istruzionali �CIV� dell�AeronauticaMilitare, nonche´ degli allievi piloti delle altre Forze Armate edei Paesi alleati e amici in tutte le fasi di volo.

Per espletare questo compito la Scuola e` articolata su treunita`: il 212° Gruppo Volo, che ha in dotazione gli MB.339CD, il213° Gruppo Volo e il 214° Gruppo Istruzione Professionale.

I compiti operativi sono invece affidati al 212° Gruppo Volo,che viene impiegato nel ruolo di �slow mover interceptor� alfine di difendere gli interessi nazionali da possibili attacchi dideterminati tipi di velivoli. Un�aliquota di istruttori in forza al61° Stormo, infatti, effettua un particolare addestramento peracquisire e mantenere le capacita` operative previste per ilruolo assegnato nella difesa aerea.

Aeroporto militare di BrindisiFu costituito il 16 ottobre 1916 quale idroscalo alle dipenden-

ze della Marina Militare e, dopo il passaggio alla RegiaAeronautica, fu in titolato a Oreste Pierozzi. Allo scoppio delsecondo conflitto Brindisi divento` base di idrovolanti CANT.Z.506. Il 30 luglio 1933 fu reso operativo anche I�aeroporto ter-restre �A. Papola�, che ospito` i reparti aerei impegnati nelleoperazioni in Grecia e in Albania. Dopo l�8 settembre 1943,l�aeroporto divenne base di reparti aerei alleati. Al terminedella guerra fu sede dell�83° Gruppo Soccorso Aereo e, comeaeroporto terrestre, del 2° Gruppo della Scuola Volo di Lecce.Dopo il trasferimento dell�83° Gruppo a Taranto e del 2°Gruppo Volo a Lecce, a Brindisi fu istituito il CAT �CentroAddestramento al Tiro�. Nel 1965 fu sede di schieramento del13° Gruppo Volo, poi transitato nel 32° Stormo ricostituito aBrindisi su G.91R e poi dotato di G.91Y. Il 1° luglio 1993 il 32°Stormo fu trasferito ad Amendola e la base divento` prima

61° STORMO “CARLO NEGRI”

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Comando Aeroporto e poi, dal 1° novembre 1999,Distaccamento Aeroportuale. Dal 1994 l�aeroporto ospita unabase logistica delle Nazioni Unite a sostegno delle operazionidi pace.

84° Centro SAR BrindisiIn virtu` del ruolo Combat SAR assegnatogli, questo reparto

dell�A.M. svolge un�importante attivita` di soccorso a favoredella popolazione civile. In questi 28 anni di base a Brindisi, gli�uomini del soccorso aereo� hanno prodotto circa 40mila oredi volo, recuperato 260 naufraghi, trasportato 220 ammalatitraumatizzati gravi, sia in Italia che all�estero, soccorso migliaiadi persone in varie emergenze nazionali �terremoti in Irpinia,Basilicata e Friuli, alluvioni in Piemonte, Calabria e Puglia,frana di Sarno, eruzioni dell�Etna e dello Stromboli�.

Tutto questo grazie alle peculiarita` operative dell�elicotteroin dotazione, il Sikorski HH-3F, e ai suoi uomini, in serviziod�allarme 365 giorni all�anno, 24 ore su 24.

Scuola Volontari Truppa Aeronautica MilitareGia` sede della SARAM �Scuola Addestramento Reclute

Aeronautica Militare�, oggi l�idroscalo �Luigi Conti� di Tarantoospita la SVTAM �Scuola Volontari Truppa AeronauticaMilitare� che provvede alla formazione dei Volontari di truppain Ferma Breve �VFB�, introdotti dopo la sospensione del ser-vizio di leva.

L�idroscalo, ubicato sul secondo seno del Mar Piccolo, fu rea-lizzato nel 1914-15 come stazione idrovolanti e sede dellaScuola di Osservazione Aerea della Regia Marina.

Assegnato nel 1923 alla Regia Aeronautica, fu base di idrovo-lanti e, in seguito, del Comando Aeronautico dello Jonio e delbasso Adriatico. Dal 1946 al �52 ha ospitato il CIRAM �CentroIstruzione Reclute A.M.�, la Scuola Specialisti dal 1954 al 1958e, ancora, dal 1967 al 1977, e dal 1° novembre 1977 la SARAM.

16° Stormo Protezione delle ForzeIl Battaglione �Fucilieri dell�aria� rappresenta la componente

operativa dello �Stormo senza ali� dell�Aeronautica Militare. Isuoi uomini svolgono compiti di difesa terrestre di obiettivisensibili, controllo del territorio e di sedimi aeroportuali, perlu-strazioni di aree e disposizione di check-point, oltre a possede-re capacita` EOR/EOD �riconoscimento e disattivazione di ordi-gni esplosivi� e capacita` anti-NBC. Una missione unica in ForzaArmata e totalmente innovativa per un reparto dell�A.M., cherichiede uno sviluppo costante di capacita` fisiche e professio-nali del personale che ne fa parte. Nonostante la sua recentecostituzione, il 16° Stormo di Martina Franca ha gia` partecipa-to attivamente a numerose missioni per il mantenimento dellapace in Afghanistan, mentre in Congo, sotto l�egida dell�UE, e`stato impegnato per consolidare il processo democratico avvia-to dopo anni di guerra civile.

Le �Volpi� del 32° GRAMII 32° Gruppo Radar A.M. di Otranto e` un�unita` della Difesa

Aerea che ha il compito di assicurare la difesa dello spazioaereo nell�area di propria competenza.

La sua attivita` si esplica attraverso l�avvistamento delle trac-ce e successiva identificazione, il riporto dei dati agli entisovraordinati e il controllo degli intercettori. Il Reparto nascenel 1954 e nel corso degli anni ha subito una progressiva evo-luzione tecnologica e ordinativa. Il suo distintivo raffiguraun�antica torre romanica e una volpe, simbolo di scaltrezza,che da` il nominativo radio al reparto.

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Derivato dal Canadair CL-215, del quale conserval�impostazione generale, il Bombardier Aerospace CL-415 e` un velivolo anfibio multimissione anche se uti-

lizzato principalmente per la lotta agli incendi boschivi.Potenzialmente e` impiegabile anche come pattugliatore marit-timo e per ricerca e soccorso �SAR, Search And Rescue�.

Del suo predecessore il CL-415 conserva la caratteristica dipoter ricaricare i serbatoi per l�acqua da scaricare sugli incendidirettamente durante il flottaggio. Per imbarcare fino a unmassimo di oltre 6 tonnellate d�acqua occorrono appena 12secondi e circa 1.300 m di flottaggio. Grazie ai nuovi motoriturboelica il CL-415 ha, rispetto al �215�, un incremento dipotenza del 15% e una maggiore velocita` di crociera.Questo anfibio nato per operare efficientemente in regionidensamente forestate, ma ricche di specchi d�acqua e` oggiampiamente diffuso in tutto il mondo. In Italia il CL-415 e`impiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, che haaffidato la gestione della propria flotta a una societa` civile. Perconseguire una maggiore flessibilita` operativa nella lotta anti-cendio, ogni estate i CL-415 della Protezione Civile vengonorischierati lungo la Penisola in modo da poter raggiungere leprevedibili situazioni di emergenza in meno di un�ora di volo.

I CL-415 sono solo alcuni degli aeromobili che compongono laflotta aerea del Dipartimento della Protezione Civile che pro-prio per una migliore gestione di questa componente dall�ot-tobre si e` dotato della Direzione �Attivita` Aeronautica�: LaDirezione che si avvale di professionalita` altamente qualifi-cate, attinte prevalentemente dell�Aeronautica Militare, maanche dalle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato halo scopo di curare le problematiche connesse con la gestionedella flotta aerea del Dipartimento �CL-415, P.180. A.109 eAW.139� mantenendone il livello operativo costantementeadeguato alle esigenze del Paese.

BOMBARDIER AEROSPACE �CANADAIR� CL-415apertura alare 28,60 m - lunghezza 19,82 m- altezza 8,98 m- superficie alare 100,33 mq - peso a vuoto 12.882 kg - pesomassimo al decollo 21.319 kg �dall�acqua�, 19.890 kg �daterra� - impianto propulsivo: 2 turboelica Pratt & WhitneyCanada PW123AF da 1.775 kW �2.380 sHP� al decollo - velo-cita` massima a 10.000 ft 375 km/h �203 kts� - corsa di decol-lo 814 m �da terra� 844 m �dall�acqua� - corsa di atterraggio664 m �da terra� 674 m �dall�acqua� - autonomia di trasferi-mento 2.427 km �1.310 mn� - equipaggio: 2 piloti, 4 speciali-sti/osservatori

Canadair CL-415

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S i chiamano genuinamente WEFLY! �Noi volia-mo!�, ma dietro queste due semplici parole c�e`molto di piu` e lo si capisce vedendo salire i com-

ponenti di questo team sui loro aeroplani, accompa-gnati dalle loro �carrozzelle�. Si`, avete capito bene, sono dei piloti disabili, anche sevedendoli volteggiare in aria non si direbbe cosi`! Laloro missione e` diffondere attraverso gli air show ilmessaggio che �volare si puo`�, un messaggio destina-to a tutte le persone siano esse disabili oppure no.Questa pattuglia rappresenta l�associazione sportivadei �Baroni Rotti� federazione italiana piloti disabili�che opera per diffondere, non solo attraverso il volo,una diversa cultura della disabilita`, non piu` pietisticae basata sull�esclusione, per una completa integrazio-ne sociale.La pattuglia opera dall�aviosuperfice di Caposile, sededel Club delle Papere Vagabonde e della scuola di voloUniversita` del VDS Volo Diporto o Sportivo�, unadelle piu` antiche in Italia anche nell�insegnamentoalle persone disabili.Il team nasce da un�idea di Erich Kustatscher, adde-stratore e guida. L�embrione della pattuglia, all�epoca

composta da soli due aerei, risale al 2005 ma la primauscita ufficiale con il nome attuale e` stata nel 2008nel Meeting di Primavera. Il WEFLY!TEAM e` l�unica pattuglia al mondo su ultra-leggeri composta interamente, o meglio per tre quar-ti, da piloti disabili.Il programma acrobatico del 2009 vede in linea divolo tre Texan che presentano un display di dieciminuti caratterizzato da manovre di Voltige, unadanza sincronizzata dei velivoli che, utilizzando unbox molto stretto, rimangono sempre nello spazioantistante il pubblicoL�aeromobile utilizzato dalla pattuglia e` un Texan TopClass, costruito dalla Fly Synthesis, storica aziendafriulana nel campo dell�aviazione ultraleggera. Si trat-ta di un biposto ad ala bassa, con carrello fisso trici-clo, realizzato interamente con materiali compositi.Il Texan e` uno dei pochi aerei al mondo a offrirel�opzione DEPIS Pack, ovvero il sistema di comandoper disabili ad arti inferiori arricchito da una serie diaccorgimenti atti a garantire alla persona una certaautonomia flap e trim elettrici sulla cloche, bagagliomaggiorato per accogliere la sedia a rotelle�.

WEFLY! TEAM

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Il team nasce nel 2003 su �istigazione� di Giuseppe�Pino� Cirimele, acrobata, progettista e costruttoredi ULM. Il nome della formazione, che letteralmente

significa �peggiori di Walter�, e` stato scelto in onore delm.llo pil. Walter Ratticchieri, perugino, pilota durante ilsecondo conflitto mondiale e, nel dopoguerra, presenta-tore ufficiale del Fiat G.46. Montato su ULM NewAvio C.205, con motore Rotax da100 HP, il team sviluppa un programma composto dafigure in formazione di tre velivoli, fila indiana e figuresolo. Questa la sequenza: � decollo in formazione o a 5�; � salita a quota di sicurezza e formazione a bastone; �formazione di tre, presentazione fronte pubblico,�cuore trafitto�, incrocio e ricongiungimento;� salita a quota di sicurezza, fronte pubblico, �venta-glio�, ricongiungimento;� salita a quota di sicurezza, paralleli pubblico, �trampo-lino�, ricongiungimento;� schneider a bastone, trasformazione ala destra, 6paralleli fronte pubblico, formazione ala destra, apertu-ra 3�, fila indiana, tonneau a sinistra, loop;� ricongiungimento, formazione in ala, apertura, atter-

raggio. Questi, invece, sono i piloti del team �Walter�sBad�: leader e solista e` Pino Cirimele, pilota acrobatico,ma anche progettista, costruttore, collaudatore e pilotadimostratore degli ULM C.26 e C.205. Gregario destro egregario sinistro, invece, sono, rispettivamente, EuroVinti e Oreste Martini, entrambi ex ufficiali pilotidell�Aeronautica Militare.

NEW AVIO C.205apertura alare 7,10 m - lunghezza 6,40 - altezza cabina 1,05 - superficiealare 8,22 m2 - peso a vuoto 282 kg - peso massimo al decollo 450 kg -fattori di carico in volo +4/-2g - impianto propulsivo: un motore Rotax912S da 100 HP con elica bipala a passo variabile - velocita` massima al100% 270 km/h - velocita` di crociera al 75% 250 km/h - velocita` di stal-lo full flap� 60 km/h - autonomia al 75% 1.100 km - equipaggio: 1-2 pilo-ti

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Periodico di aeronautica e spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa

presso il tribunale di RomaDirettore responsabile: Alessio Piano

Editore: Associazione IDEAE via Gianfilippo Usellini, 434 � 00125 Roma

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testi: Aeronautica Militare, Brochure PAN, Lodovica Palazzoli, Alessio Piano

progetto grafico ed impaginazione: Fabio Simonelli

foto: © Frecce Tricolori 2009 - Troupe Azzurra - © Luca Rocca

Anno 3° - numero 6 - 28 giugno 2009finito di stampare nel mese di giugno 2009

presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica editoriale Litograf srlZona Industriale Pian di Porto, 148/7/T/1- 06059 TODI PG�

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