agile experience design & development - iad 2012
DESCRIPTION
Presentazione tenuta da Timothy Carniato e Mauro Servienti all'Italian Agile Day 2012.TRANSCRIPT
EVERYBODY, ALL TOGETHER,FROM THE EARLY ON..Agile Experience Design & Development
CHI SONO LORO 2?
TIMOTHY CARNIATOMAURO SERVIENTI
&
CHI SONO LORO 2?
MAURO SERVIENTI
Software Architect managed/designs
@mauroservienti
milestone.topics.it
CHI SONO LORO 2?
TIMOTHY CARNIATO
Experience DesginerStraypeople
@straytim
straypeople.it
DA DOVE SIAMO PARTITIPunti di vista, abitudini, preconcetti
La mia vita da Designer qualche annetto fa..
La mia vita da Architect qualche annetto fa..
•Una routine lavorativa “accettabile” basata processo agile basato su Scrum.
•Un set di User Story troppo spesso fatte da gente ai margini del progetto
•Un set di specifiche (si fa per dire) che descrivevano gli aspetti tecnici e tecnologici del progetto
•Un po’ di jpeg, disegnini, simil-wireframe, consigli su come sarebbe dovuta venire la UI
IL PROGETTO DELLA SVOLTACosa abbiamo scoperto
attraverso un progetto reale
Head Quarter: 1 per nazione✓✓
IL CLIENTE: “ACME Cosmetics” - Big Corp.
Rete di distribuzione: 20.000 per nazione
Informare la rete in modo “semplice” e “rapido”✓
✓ Forniere ad ACME strumenti di analisi
CHI È
OBIETTIVI PRINCIPALI
Intranet/Extranet sviluppata 10 anni fa✓
IL CLIENTE E IL SUO BRIEF
È lenta, è vecchia, è brutta, non è usabile✓
✓ Progettiamone una nuova su SharePoint
COSA ABBIAMO
PERCHÈ NON FUNZIONA
Ecco il brief
SOLUZIONE
INIZIA IL PROGETTOIniziano le attività di verifica e di integrazione
delle informazioni acquisite
USABILITY TEST
INTERVIEW (user/stakeholder)
CONTEXTUAL INQUIRY
✓
✓
✓
RICERCA150
Aziende che vendono con il marchio ACME✓
✓
GLI UTENTI
Il loro contatto con ACME è il LOCAL MANGER (?)
Non utilizzano l’attuale piattaforma e non sanno come potrebbe essere uutile✓
✓ Trovano informazioni e richiedono aiuto solo ed esclusivamente al LOCAL MANAGER (?!)
CHI SONO
ASPETTATIVE E BISOGNI
LOCAL MANAGER: L’UOMO IN PIÙ
PENSIERO DEL CLIENTE
REALTÀ=
=INSUCCESSO
NUOVA VISIONE
NUOVA STRATEGIA
NUOVI REQUISITI
✓
✓
✓
VECCHIE SCELTE TECHX
LA SOLUZIONE: NUOVA VISIONE & STRATEGIA
NUOVI REQUISITI, VECCHIA SCELTA (SharePoint)
•Scambiare messaggi tra elementi della piramide;•Con il vincolo che si può comunicare solo in «verticale»;
•Mandare messaggi a «tutti» (e.g. newsletter);•Un subset di «tutti» sotto la posizione del mittente;
•Cercare e organizzare i propri messaggi;
• 20.000 utenti, circa 10 msg/gg (10k/msg)• 10x2x200x20.000 = 80.000.000 msg/anno (sono tanti)
✓
✓
✓
✓
DIFFICOLTÀ EMERSE DURANTE IL PROGETTO PER MAURO
•Scrum chiude fuori i non «dev»
• Le USER STORIES danno una visione ristretta
• Le SPECIFICHE da sole hanno poco valore
• L’ultima cosa che serve per fare la UI sono le jpeg… • «UX is the word»
✓
✓
✓
✓
DIFFICOLTÀ EMERSE DURANTE IL PROGETTO PER TIMOTHY
•Progettare senza aver consapevolezza dell’impatto delle mie scelte sulla parte di sviluppo
•Concentrazione sulle piccole scelte di design e conseguente perdita di consistenza e “BIG PICTURE” sempre più sfocata
•Necessità di collaborare sulle attività di ricerca e di design
•Perdita di grandi e piccole occasioni legate alle opportunità tecnologiche
✓
✓
✓
✓
DOVE SIAMO ARRIVATIConsapevolezze, ipotesi e nuove abitudini
SPRINT 0
STRATEGYRESEARCHCONTEXT
VISIONBRIEF IDEA
•Designer, Dev da subito insieme•Entrambi a contatto con il cliente
•Entrambi a contatto con i REALI utenti•Reale collaborazione(stesse attività)
✓
✓
✓
✓
http://www.icponline.it/imgDetail.php?id=5663552
INTRODURRE GLI SPIKE
SPRINT SPRINT
SPIKE
SPRINT SPRINT
SPIKE identifica uno o più momenti intermedi durante un progetto in cui il normale processo AGILE si interrompe per un tempo ben definito allo scopo di riverificare, coinvolgere gli utenti, affrontare temi e problemi più ampi.
INTRODURRE GLI SPIKE
Durante i consueti Sprint il team tende a soddisfare i bisogni dell’utente nell’immediato senza considerare una visione più ampia.
I designer in questo modo rischiano di focalizzarsi sui singoli problemi di design perdendo di vista la VISIONE complessiva del progetto e il reale punto di vista dell’utente.
Allo stesso modo anche i “DEV” hanno bisogno di uscire dalle singole fasi di sviluppo per riaquisire una visione d’insieme.
http://www.icponline.it/imgDetail.php?id=6735512
Quando si è troppo immersi nel progetto è difficile avere una visuale chiaradella direzione che stiamo prendendo.
http://www.icponline.it/imgDetail.php?id=5318269
Gli spike permettono di innalzarsi al di sopra dei singoli problemi per riverificare e correggere la rotta.
COSA ABBIAMO IMPARATOA livello personale l’uno dall’altro
COSA POSSO OTTENERE DAL DESIGNER?
Creare e definire la visione d’insieme
Le «personas»
L’architettura dell’informazione
Il modello mentale degli utenti
Una «jpeg» o un wireframe sono muti, quello che serve sono le «interazioni» e le variazioni degli «stati»
Tutto questo guida le scelte tecniche e tecnologiche e DDD diventa lo «strumento» perfetto
✓✓✓✓✓
✓
COSA POSSO OTTENERE DALL’ARCHITECT?
La comprensione dei rischi e delle opportunità tech
I vincoli e le loro reali motivazioni
Le occasioni da sfruttare a vantaggio del progetto
I punti che hanno impatto sulla UX e che sono stati ignorati
La qualità dei dati e dei loro modelli
Quando non conviene reinventare la ruota
✓✓✓✓
✓✓
TIMOTHY CARNIATO
@straytim
straypeople.it
GRAZIE
MAURO SERVIENTI
@mauroservienti
milestone.topics.it
&