adq dicembre 2010

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Rivista di Svago, Curiosità, Pubblicità, Intrattenimento FIRENZE CITTA’ PARVA - AFFARI DI QUARTIERE ANNO I N° 4 MENSILE DICEMBRE 2010 - Iscrizione ROC e Tribunale in corso Editoriale: SPAZIO AI RACCONTI DEI NOSTRI LETTORI... Rubrica di psicologia pediatrica: “NASCITA DI UNA MADRE” Racconto a puntate: Seconda parte del “FIGLIOL PRODIGO” e prima parte del racconto “PERSI NEL TEMPO” Diventa 1 scrittore!! Questo mese la rivista vale 235 euro di sconti! La rivista fatta da e per la gente! SPECIALE NATALE!

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La fatta da e per la gente!

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Rivista di Svago, Curiosità, Pubblicità, Intrattenimento

FIRENZE CITTA’

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Editoriale: Spazio ai racconti dei noStri lettori...

Rubrica di psicologia pediatrica: “naScita di Una Madre”

Racconto a puntate:Seconda parte del “Figliol prodigo” e prima parte del racconto “perSi nel teMpo”

Diventa 1

scrittore!!

Questo mese la rivista vale 235 euro di sconti!

La rivista fatta da e per la gente!

Speciale natale!

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Affari di Quartiere 03 | Dicembre 2010

Per informazioni: Tel. 055 0194710 Fax. 055 0194709 [email protected]

VUOI PROMUOVERE LA TUA ATTIVITÀ ANCHE ON-LINE?

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DIventa 1 SCRIttoRedi Luca Mastrella

E’ con questo numero che possiamo finalmente dire di essere arrivati alla veste definitiva della nostra Rivista!La nuova impostazione prevede oltre al restyling grafico di copertina anche una impostazione interna che facilita la fruizione dei contenuti.Una serie di rubriche fisse a cui andranno via via aggiungendosene di nuove e una parte interamente dedicata alla pubblicazione di quanto ci arriverà dai nostri lettori/scrittori; pubblicheremo articoli, interviste, riflessioni, domande, racconti e tutto ciò che ci vorrete inviare!

La nostra intenzione è che Affari di Quartiere diventi una rivista scritta dai cittadini, una rivista di informazione su quanto succede intorno a noi, una rivista che sia animata dalle emozioni che viviamo quotidianamente e che tanti di noi appuntano su carta senza fino ad ora potervi dare un seguito; bene, oggi Affari di Quartiere c’è anche per questo!Ma non solo, all’interno trovate già da questo numero più di un Racconto a Puntate, pubblichiamo e pubblicheremo, in un’area dedicata della rivista i racconti che ci invierete dividendoli in più uscite così da dare spazio a più scrittori contemporaneamente;

stiamo pensando anche di istituire un concorso a premi che dovrebbe selezionare l’autore che più vi è piaciuto leggere e che riceverà al termine delle votazioni un premio consistente nella stipula di un “contratto editoriale” con la Casa Editrice Parvagroup per la pubblicazione di un proprio manoscritto. La selezione dei racconti migliori, che avverrà grazie alle espressioni di gradimento di voi lettori di Affari di Quartiere, sarà proposta e pubblicata come Raccolta all’interno del progetto “SponsorLibro”, progetto editoriale innovativo di Parvagroup nella collana “Sono Scritti vostri”.

Sostenere la Cultura per noi non è soltanto uno slogan, è una missione, un vero e proprio fuoco che ci anima e che ci ha portato ad inventarci un modo nuovo di intraprendere la “carriera” di scrittore, un avvicinarsi all’editoria non più dall’entrata secondaria, piano piano, in punta di piedi, ma dall’ingresso principale, accompagnati dallo squillo di tromba come all’ingresso dei personaggi importanti, accompagnati al successo dalla forza rivoluzionaria del progetto “SponsorLibro”. Pertanto, all’interno di questo numero troverete ampio spazio dedicato al progetto con esaustive spiegazioni.

Altro elemento fondamentale e cuore pulsante della Rivista è la raccolta pubblicitaria.Le Aziende, le Attività Commerciali, i Liberi Professionisti e chiunque partecipa alla promozione della propria attività comunicando attraverso “Affari di Quartiere”, sposa un progetto, sposa un’intenzione, si rende partecipe alla condivisione del benessere in maniera concreta; offre e riceve un beneficio tangibile. Offre un risparmio concreto sull’acquisto/fruizione dei propri prodotti/servizi e ottiene un incremento delle vendite sfruttando la crescente propensione al risparmio da parte dei consumatori.

Le inserzioni Pubblicitarie pubblicate presentano in maniera evidente all’interno della grafica quella che è l’offerta proposta sotto forma di sconto o risparmio monetario permettendone il ritaglio e la fruizione tramite la consegna del coupon al momento dell’acquisto. La parte dedicata agli Sconti in Città, con l’elenco delle categorie commerciali, la possibilità di visionare tutti gli sconti sul territorio e di autonomamente stampare il Coupon Sconto da casa, è presente sul sito di riferimento della Rivista “www.affaridiquartiere.it” alla pagina web Sconti in Città “www.affaridiquartiere.it/sconticitta”

editoriale

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www.affaridiquartiere.it

2______ L’eDItoRIaLe

Diventa 1 Scrittore

4______ RaCConto a PUntate

Il Figliol Prodigo

6______ RUBRICa “PSICoLoGIa PeDIatRICa” Nascita di una mamma

7______ aBBIamo a CUoRe IL teRRItoRIo Consorzio di bonifica - Toscana centrale

10_____ RaCConto a PUntate

Persi nel tempo

12______RUBRICa LeGaLe

Diritto al lavoro

14______La RICetta DeL meSe Conchiglie brisèe di lenticchie Spiedini di polenta lo Yogurtsu

indice

Cultura è ciò che resta nella memoria quando si è dimenticato tutto. - B. F. Skinner

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Affari di Quartiere 03 | Dicembre 2010

Diventa 1 scrittore!Fatichi a farti pubblicare

ma pensi di avere delle qualità e vuoi farti conoscere?

Invia i tuoi articoli, recensioni, racconti, poesie, …a

[email protected]

La nostra redazione siete voi!

IL FIGLIoL PRoDIGo

di Serena Penni

Serena Penni è una scrittrice fiorentina. Ha pubblicato il romanzo La stanza di ghiaccio (ETS, 2008) ed il saggio monografico “Beatrice Cenci” di Alberto Moravia (Edizioni dell’orso, 2009). E’ anche autrice di racconti e testi teatrali apparsi su riviste e antologie.

...Adesso sono all’uscita del parcheggio e consulto la mappa elettronica per vedere il punto più vicino dove poter effettuare il mio acquisto. Una freccia rossa indica che devo percorrere un corridoio, e infine girare a destra. Ma non ho ancora fatto dieci passi in quella direzione, che una ragazza orientale molto carina mi rivolge la parola:-Signore, vuole provare un massaggio thailandese?Ha una voce molto dolce, come di bambina. Non deve avere più di vent’anni. Un massaggio thailandese, questa poi. -No, grazie.-La prova è gratuita. Il nostro metodo è assolutamente innovativo…Sembra che abbia imparato la formula a memoria, mi fa un po’ pena. Chissà da dove viene.-Davvero, non mi serve, grazie lo stesso. La ragazza mi fissa con i suoi enormi occhi scuri e, in pochi secondi, mi trascina in un lago di fango denso e accogliente, nero come il suo sguardo.

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Sento che vengo attirato verso il fondo, i miei piedi sono sassi, sto per morire ma all’improvviso un turbine mi travolge e mi ritrovo su una spiaggia bianca con pochi ombrelloni.-Ma signore, lei ha bisogno di un massaggio thailandese decontratturante quanto prima, il suo collo è in pessime condizioni.Prima che la ragazza abbia il tempo di finire la frase, mi accorgo che il mio collo è irrigidito, e se provo appena a girare la testa verso destra o verso sinistra fa un male bestiale. Mi chiedo come sia possibile che non me ne sia accorto prima.-D’accordo – balbetto – forse ha ragione.Allora la ragazza inizia a massaggiarmi. Dopo quindici minuti esatti, però, appena comincio a sentire un lieve effetto benefico, mi dice che la prova gratuita è conclusa e che se voglio che continui devo pagare. Mi fa scivolare in mano un foglietto con i prezzi e le tipologie di massaggi. Io scelgo il più lungo: mi è toccato venire fin qui,

Racconto a puntate

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Per informazioni: Tel. 055 0194710 Fax. 055 0194709 [email protected]

tanto vale approfittarne già che ci sono. Dopotutto è ancora presto.Quando il massaggio è finito, mi rimetto in marcia per raggiungere il negozio che mi interessa. La grande confusione e le vetrine troppo colorate mi fanno venire il mal di testa. Non mi spiego proprio come la gente possa trovare gradevoli posti del genere. A un tratto, però, la mia attenzione viene attirata da un grande manifesto luminoso. C’è la foto di una bottiglietta trasparente con il tappo verde, e sotto c’è scritto, ancora in verde: “Deodorante Mimì, ultima generazione”, poi, in caratteri più piccoli: “Mimì arriva dove gli altri deodoranti non arrivano. Per non essere mai lasciati soli”. Che stupidaggine. Cosa c’entra la solitudine con il deodorante? Ma, chissà perché, mi torna in mente che Rossi, che lavorava nella mia stessa stanza, ha chiesto di cambiare piano. Dice che in questo periodo soffre anche lui di attacchi di panico e l’ascensore gli dà la claustrofobia. E’ proprio una

sciocchezza supporre che Rossi abbia cambiato stanza perché io puzzo, però non si sa mai per cui mi convinco, tanto per stare tranquillo, ad entrare a comprare il deodorante. Alla cassa c’è molta gente, e mentre aspetto il mio turno prendo da un raccoglitore un volantino che dice che al ristorante al piano di sopra fanno una promozione sul menu hamburger e patatine. Esaminando le fotografie dei piatti mi rendo conto di avere un leggero appetito; guardo l’orologio: già mezzogiorno, come è possibile? Decido di approfittare della promozione, tanto ormai non farei in tempo a tornare a casa entro l’ora di pranzo a causa del traffico per le strade. Mentre faccio la fila divento di minuto in minuto più impaziente, e accartoccio nervosamente il volantino nella mano libera: il leggero appetito in pochi minuti si è trasformato in una fame da lupi.Dopo aver mangiato esco dal ristorante e procedo verso il negozio dove troverò i calzini. Mi devo

sbrigare, basta con le distrazioni idiote: ho già perso sin troppo tempo in questo posto infernale. Cammino a grandi passi senza neppure guardarmi intorno, ma sono costretto a fermarmi perché un uomo sui trent’anni con tanto di giacca e cravatta mi sbarra la strada.-Signore, mi permetta di presentarmi.L’uomo ha l’aria imbecille di chi è nato e cresciuto in un centro commerciale, tuttavia non posso fare a meno di notare che il completo blu che indossa ha un taglio davvero elegante. Un tempo, anche io ne avevo uno così.-Sono Francesco Castoro. Lei è molto fortunato. La sua è la faccia più simpatica di tutte quelle che ho visto oggi. Ho deciso di offrirle un buono sconto del venti per cento su un capo a sua scelta. Prego, mi segua.Continua......

Non possiamo formare le menti dei nostri figli secondo i nostri concetti; ma li dobbiamo tenere e amare come Dio ce li ha donati. -Johann Wolfgang Göethe

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NASCITA DI UNA MADRE di Sara Ferroni

RIflESSIoNI SUl pENSIERo DI D. N. STERN “Il bebè guarda nello stesso modo in cui viene guardato dalla madre”

D. Winnicott

Diventare madri non è indubbiamente un “compito” né facile, né banale. Credo sia quanto mai giusto sottolineare questo aspetto proprio in virtù della mia qualifica professionale.Riconosco infatti un atto d’amore e di responsabilità nei confronti di sé e della propria famiglia nelle donne che decidono di consultare uno specialista che le accompagni in una particolare fase della loro vita, quella in cui si trovano a gestire una nuova “nascita”, una “ri-nascita”, quella di loro come madri. Danile N. Stern, da cui prendo spunto per intitolare e scrivere questo articolo, ci parla di un “senso dell’essere madre” come derivazione della nascita psicologica di una mamma. Ormai in parte lontani dal considerare quello che banalmente chiamiamo istinto materno come la “garanzia” unica per la buona, naturale ed immediata riuscita del ruolo materno, siamo ormai in grado di asserire che anche le madri devono “nascere” e hanno bisogno di tempo per “crescere”: “Non sarete mai più la stessa persona che eravate prima della nascita del vostro bambino e anche se questa trasformazione non va vista con timore, non deve neppure essere presa troppo alla leggera”.Condividendo le parole di Stern, andiamo allora adesso a dare una cornice teorica di riferimento a queste sue affermazioni. La gravidanza prima e la maternità nel suo complesso poi faranno emergere dallo sfondo dello psichismo della donna un inedito “assetto materno”: la nuova identità materna, il senso dell’essere madre, si costruisce infatti prima, dopo e durante la nascita fisica del bambino.Un assetto mentale quindi nuovo e sempre più

centrale per una madre alla complessa ricerca di importanti “sintonie” con il suo bambino. Questo significa che l’emergere di esperienze legate alla maternità, tanto intime quanto pregnanti per una donna, avranno la capacità di influenzare la sua vita psichica e di conseguenza i suoi agiti.Idee, pensieri, valori, emozioni, sentimenti, paure e fantasie anche sconosciuti investiranno dunque le neo-mamme, indubbiamente influenzate dai loro bambini.Se in “gergo tecnico” poteremmo ormai affermare che non esiste in realtà un assetto materno di base dato e immutabile, in parole più semplici potremmo dire che una mamma non nasce evidentemente “imparata”!La complessa esperienza della maternità, meravigliosa e difficile allo stesso tempo, spinge infatti la donna a dover affrontare tutta una serie di cambiamenti e adattamenti talvolta destabilizzanti, sia da un punto di vista psichico che materiale. Vediamo allora soltanto alcune possibili esemplificazioni delle esperienze trasformative che potrebbero investire le neo-mamme:spostare il proprio “centro di gravità identitario” dall’essere figlia a quello di essere madre; modificare il personale equilibrio tra narcisismo e altruismo; gestire il passaggio dall’essere coppia

con il proprio compagno alla triade e vedere così se stesse ed il proprio compagno anche con occhi diversi; esaminare più o meno coscientemente il ruolo della propria madre e del proprio padre attuali e passati; rivalutare l’importanza del rapporto e del bisogno di relazioni con le altre donne; confrontarsi con possibili alterazioni del desiderio

Psicologia Pediatrica

sessuale proprio e/o della coppia; gestire il senso di responsabilità derivante dal dover assicurare la sopravvivenza del bambino; coniugare i doveri materni con quelli lavorativi e con le attitudini personali precedenti; confrontarsi con tutte le aspettative che la società assegna alle madri; fare i conti con le proprie diverse rappresentazioni del bambino come “bambino immaginario”, “bambino ideale” e “bambino reale”; continuare a trovare del tempo per se stesse e per la coppia; ecc.L’elenco poterebbe essere infinito, essendo sempre l’esperienza della maternità unica e irripetibile per ogni singola donna e per la stessa donna in occasione di gravidanze diverse.

“No, si disse riunendo alcune figure che aveva ritagliato-un frigorifero, un falciatore, un uomo in frac i bambini non dimenticano mai.Per questo era tanto importante che cosa si diceva,e che cosa si faceva, e era un sollievo quando andava a letto.Perché ora non era più costrettaa pensare a nessuno.Poteva essere se stessa e starsene sola.”Woolf V., 1927

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Alla natura si comanda solo ubbidendole. -Alphonse Allais

aBBIamo a CUoRe IL teRRItoRIo di Luca Mastrella

PUBBLICATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011 E IL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE LAVORAZIONI 2011-2013 del CONSORZIO DI BONIFICA PER LA DIFESA DEL SUOLO E LA TUTELA DELL’AMBIENTE DELLA TOSCANA CENTRALE

Nei giorni in cui i consorziati sono chiamati a contribuire, il Commissario e il Direttore del Consorzio presentano l’attività di bonifica a 32 Amministrazioni comunali e invitano i cittadini a verificare come e dove viene speso il tributo.Firenze, novembre 2010 - Ci siamo. Gli avvisi di pagamento per il contributo di bonifica 2010 sono arrivati o stanno arrivando a casa dei consorziati, i proprietari di immobili dei comprensori di bonifica n. 22 (Colline del Chianti) e n. 21 (Val d’Elsa) chiamati a contribuire secondo la propria quota parte alle spese per i lavori del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale per l’anno 2010.E subito fioccano le telefonate e i contatti per richiedere informazioni sul tributo, sulle funzioni e sulle attività del Consorzio.Nei giorni scorsi sono stati presentati alle 32 amministrazioni comunali interessate il bilancio di previsione 2011 e il programma triennale 2011-2013. “È in questo modo” commenta il Commissario Straordinario Mauro Cresti “con i numeri del bilancio, i fatti del programma triennalee il coinvolgimento delle Amministrazioni locali che il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale intende rispondere ai tanti interrogativi e considerazioni che emergono in questa fase”.Il Commissario ha fatto il punto insieme al Direttore del Consorzio e ai sindaci, sui risultati della consolidata attività nelle Colline del Chianti (Pesa, Virginio, Greve, Ema, Piana di Scandicci, etc.) e sulle primarie necessità di un territorio finora scarsamente manutenuto dal punto di vista idraulico e dove il Consorzio ha iniziato ad operare solo da un paio d’anni, come la Valdelsa (Elsa, Staggia, Drove, Agliena, Foci, Orme, Piana di Empoli, etc.).L’incontro è servito ad aggiornare il programma delle operazioni ordinarie (sfalcio della vegetazione, rimozione arbusti, ramaglie ed altri materiali di rifiuto; controllo efficienza, ingrassaggio e sostituzione delle parti deteriorate di portelle, paratoie, etc.; verifica della tenuta degli argini e manutenzione delle casse di espansione) e a concordare le manutenzioni straordinarie principali organizzandole secondo diversi gradi di priorità. Il lungo elenco di lavori previsti comprende interventi per la riduzione del rischio e la riqualificazione; interventi per la gestione del reticolo; interventi strutturali del Piano

Stralcio Rischio Idraulico dell’Autorità di Bacinodel Fiume Arno; interventi di tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e ambientale e altri progetti, attivati grazie alla collaborazione con gli Enti locali.I documenti presentati alle amministrazioni comunali sono pubblicati anche sul sito internet www.cbtc.it: il principale strumento di comunicazione e segno di trasparenza del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale, che tuttavia resta a disposizione per approfondimenti e incontri diretti con i propri organi e tecnici. “Chiediamo a tutti i consorziati, alle associazioni e agli amministratori locali di sforzarsi ad entrare nel merito della nostra attività” ha concluso Cresti.“Siamo aperti alla discussione e assolutamente pronti ad accogliere segnalazioni di criticità e richieste di intervento”.

Programma Triennale dell’attività del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale,disponibile anche all’indirizzo: http://www.cbtc.it/attivita/programmate.asp

Sede: Via Verdi, 16 - 50122 - Firenze - Tel: 055 240269 - Fax: 055 241458 - Email: [email protected] - Internet: www.cbtc.itORARIO APERTURA SEDE (FI):Lunedì - Mercoledì - Venerdì: 9 - 13 /Martedì - Giovedì: 9 - 13 e 14.30 - 17/

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la nuova editoria

SPONSOR LIBRO: UN’OPPORTUNITA’ PER SCRITTORI EMERGENTI

Chi non ha mai provato a scrivere una poesia, un romanzo, una storia, senza sognare un giorno di pubblicarlo? E in quanti ci rinunciano di fronte alle roccaforti dell’attuale mercato editoriale?Il progetto Sponsor Libro, che sta prendendo corpo a Firenze in questi giorni grazie alla società ParvaGroup, nasce per scovare giovani scrittori in erba aiutandoli a emergere.

della pubblicità a quello dell’editoria per far sì che anche i nuovi scrittori possano abbattere le barriere economiche legate alla produzione libraria. Per questo Sponsor Libro sta selezionando, sull’intero territorio nazionale, i manoscritti

forme letterarie.Tra i testi che giungeranno in redazione verranno scelti quelli ritenuti più idonei. Il

in collaborazione con uno o più sponsor.

Dalla parte degli scrittori…

Lo scrittore riceverà un compenso per la sua opera e verrà garantita la stipula di un vero e proprio contratto di collaborazione

l’accesso ai principali canali distributivi nazionali a tutti coloro che non avrebbero altri mezzi per far emergere il proprio talento.

… a vantaggio degli sponsor

Gli sponsor che prenderanno parte ai singoli progetti potranno usufruire di un nuovo mezzo di comunicazione pubblicitaria, molto più duraturo nel tempo e ad alta visibilità. Il tutto contribuendo a pieno titolo a un progetto di alta promozione sociale.Per la prima volta, senza precedenti nel panorama pubblicitario, gli sponsor potranno “adottare” uno scrittore garantendo la propria visibilità sia sulla copertina che all’interno del libro stesso attraverso inserimenti di pubblicità mirata tra le pagine. La distribuzione del libro, su scala nazionale nei principali bookstore e la sua promozione attraverso una serie di eventi collegati, contribuirà a far sì che la risonanza mediatica, sia dell’autore che degli sponsor, sia notevole, facilitata anche dagli strumenti di comunicazione che la società ParvaGroup mette a disposizione.Diversamente dalle attuali forme pubblicitarie, quella della sponsorizzazione di un libro ha vita perenne: il libro è eterno, rimane in famiglia o passa di mano in mano.

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www.affaridiquartiere.it

www.sponsorlibro.it

la nuova editoria

Un motivo in più per decidere di farsi conoscere attraverso il mezzo di comunicazione più antico e solido che conosciamo.

Ulteriori informazioni sul progetto, che partirà all’inizio del prossimo anno, sulla società e i suoi prodotti, possono essere trovati sul sito www.sponsorlibro.itGli scritti, in estratto o in versione completa, possono essere inviati per mail all’indirizzo:[email protected] per posta al seguente indirizzo:Redazione di Sponsor LibroVia Bocchi 38, 50126 Firenze

Il mondo è un libro del quale ogni passo ci apre una pagina. -Alphonse De Lamartine

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Racconto a puntate

PeRSI neL temPodi Massimo Acciai

Un uomo guardava con angoscia e aria smarrita un edificio nella periferia di Firenze.Era un giovane uomo sulla trentina, dall’aspetto assolutamente normale. Indossava giacca e cravatta scuri ed aveva l’aspetto di un impiegato che torna a casa dopo il lavoro, cosa che corrispondeva in effetti a verità. Non era assolutamente preparato a ciò che aveva di fronte.L’edificio era completo solo per metà. Il cantiere era chiuso con un recinto metallico. All’ingresso un grande cartellone con i dati dell’appalto, la data di inizio dei lavori e quella presunta di termine: il 29 ottobre 1986. Una giovane donna sulla trentina aspettava l’autobus sotto la pensilina di una via periferica. Aveva iniziato da poco a piovere. La donna lanciava sguardi in tutte le direzioni, senza pace. Non sapeva dove andare. Era sconvolta.Erano le sei del pomeriggio di una giornata di giugno e lei non sapeva dove avrebbe passato la notte.L’uomo indugiò interminabili minuti davanti al cantiere, cercando una risposta all’assurdo prima ancora al da farsi. Non poteva essere, non era accettabile. I pensieri scorrevano al rallentatore. Come istupidito guardava la facciata incompleta e le impalcature di legno imbrigliate in una rete verde che sembrava tanto fragile, come un velo. Poi guardava di nuovo il cartellone e di nuovo la strada, come a cercare qualche aiuto nei passanti, qualcuno che assurdamente si fermasse e chiarisse l’enigma.Sapeva che doveva fare qualcosa, sicuramente andarsene da lì, ma non si decideva a staccarsi da quel luogo, come se fosse l’unico legame che ancora conservava con la razionalità, col suo mondo. Era tutto ciò che gli rimaneva.Il 14 arrivò dopo un’attesa che la donna non avrebbe saputo quantificare, tanto era assorta nei suo pensieri. La portiera si aprì e la gente iniziò a salire. Lei rimase incerta, poi all’ultimo, quando le porte si stavano già chiudendo con un sibilo, saltò su. L’autobus ripartì senza fretta. I tergicristalli

spazzavano via sottili gocce di pioggia che rigavano i vetri dei finestrini.Quando l’uomo si decise infine ad andarsene, cominciò a cadere la pioggia. Dapprima in grosse gocce che si spiaccicavano sull’asfalto e sui vetri delle auto parcheggiate lungo la via, poi in una spruzzata sottile e fitta. Furono quelle gocce sulle mani e sulla fronte che lo riscossero dal torpore ipnotico in cui era caduto.Cominciò a camminare nervosamente, riparandosi sotto le tettoie dei palazzi, raso ai muri.La donna si chiamava Lena, diminutivo per gli amici di Elena, ed era una pittrice. Persino in quella situazione surreale lo sguardo analizzava forme e colori di una realtà che non riusciva a trovare ancora una spiegazione capace di non farla impazzire.Ripercorse gli eventi di quella giornata, da quando si era svegliata – Alfredo dormiva ancora accanto a lei, col suo russare leggero – a quando l’incubo da sveglia era iniziato. - Su amore, svegliati.Aveva riscosso il compagno con dolcezza. Quello aveva un po’ protestato nel sonno, rigirandosi dall’altra parte.Lei aveva sorriso.- Dài, svegliati, devi andare al lavoro.

- Hmm… altri due minuti…Un raggio di sole tagliava il letto, seguendo le coperte spiegazzate. Lena sentiva una speciale allegria, come gli capitava spesso la mattina; segno sicuro che non era depressa. Di contro però la sera sentiva sempre una leggera tristezza, col tramontare del sole. Ma il sole mattutino era gioioso.- Ti preparo il caffè. Vieni tra poco.Si vestì con calma e scese in cucina. Riempì la caffettiera ed accese il fuoco; dopo pochi minuti l’aroma iniziò a diffondersi. Prese il latte dal frigo e una scatola già aperta di biscotti e dispose tutto sul tavolo, insieme ad un paio di tazze azzurrine con decorazioni floreali. Prese il barattolo dello zucchero per completare la colazione ed versò il caffè nella tazza propria e del compagno che la raggiunse, ancora assonnato, qualche attimo dopo.- Devo ricordarmi di passare dal dottore – biascicò Alfredo, soffocando uno sbadiglio – Sono finiti gli ansiolitici. Fa ambulatorio oggi, vero?- Sì, alle cinque.- Bene. – Si versò il latte in un tegamino e lo mise sul fuoco.Lena diede un’occhiata fuori, scostando un poco le tendine. La strada era quasi deserta. Era una bella giornata di sole, sperò non troppo calda. Mentre

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Alfredo usciva, dopo averla salutata con un bacio, la donna iniziò a programmarsi la giornata: la spesa, la sua serie preferita in tv, il lavoro alla sua ultima tela – un paesaggio urbano riletto in versione futuristica, con strane architetture curve e veicoli che solcavano il cielo azzurro – e naturalmente le faccende in cucina.Non sapeva, Lena, di aver salutato per l’ultima volta il suo compagno.Alfredo aveva da poco compiuto trentaquattro anni. Si riteneva abbastanza fortunato – aveva un lavoro sicuro come impiegato in una ditta di software, una casa di proprietà ed una compagna fedele ed innamorata – ma sentiva spesso come una minaccia incombente sopra di sé. Aveva paura di tutto e da alcuni mesi soffriva pure d’insonnia. Era come se qualcosa di spiacevole fosse sempre sul punto di accadere. Se parcheggiava la macchina non era poi tanto sicuro di ritrovarla. Se usciva di casa, non era poi così sicuro di aver chiuso il gas.Il suo medico aveva parlato di un leggero disturbo ossessivo compulsivo, e gli aveva prescritto dei blandi ansiolitici, soprattutto per l’insonnia, che Alfredo prendeva regolarmente prima di andare a letto.A differenza di Lena, la mattina non gli risultava gradita e svegliarsi per andare al lavoro era sempre un piccolo trauma quotidiano. Se non ci fosse lei con le sue premure ed il suo sorriso ad addolcirgli il mattino, probabilmente se ne rimarrebbe a letto a dispetto di tutto e di tutti. Sì, Alfredo si riteneva fortunato. Anche lui era molto innamorato e non riusciva ad immaginare la sua vita senza Lena. A volte si stupiva perfino che ci fosse stata una vita prima di lei, prima del loro straordinario incontro a quel concerto dei Pooh, quando erano stati presentati da amici comuni.Quanto tempo era passato da allora? Cinque anni. Cinque splendidi anni.Questo pensava vagamente Alfredo quel mattino, quando la voce della compagna lo aveva ridestato da un sogno il cui ricordo era svanito rapidamente, lasciandogli una sensazione di dolcezza che desiderava prolungare ancora un poco, ancora due minuti tra le coperte.

Il profumo del caffè arrivò poco dopo dalla cucina, invitante.La colazione lo risvegliò un poco. Era pronto per un’altra giornata di lavoro. Salutò Lena con un bacio e si avviò verso la fermata del 14. Era sereno. Le giornate di sole gli mettevano sempre un certo ottimismo addosso.Lena, rimasta sola, sciacquò le tazze, poi iniziò a fare le faccende. Verso le 10 uscì a fare la spesa. Il mercato era a pochi passi, in piazza. Passò prima dal verduraio, poi dal pescivendolo ed infine al forno dove facevano il pane buono e anche la torta di mele artigianale. Verso mezzogiorno era di nuovo in casa, ai fornelli, ascoltando la radio:“Qui da Radio Rifredi, il vostro Gianni Zerini vi dà il buongiorno. Per la puntata di oggi di Italia misteriosa abbiamo scovato per voi una storia davvero curiosa e poco nota. Credete ai viaggi nel tempo? Pensate sia possibile invertire il normale corso del tempo, dal passato al futuro, e ritrovarsi in un’altra epoca? Sapete cos’è uno “slittamento temporale”? Bene, pare che non sia materia soltanto di film o romanzi di fantascienza, ma anche di fatti di cronaca inspiegabili e presto archiviati, o fatti passare per leggende metropolitane. Lo sono davvero? Chissà. Noi vogliamo però raccontarvi di un uomo che un quarto di secolo fa affermava di venire dal futuro, di aver incontrato sé stesso da bambino e di avere ucciso il bambino in questione per impedire quell’inopportuno ‘scivolamento nel passato’; l’uom…”Lena cambiò stazione. Non amava i programmi di chiacchiere, preferiva la musica. Trovò una vecchia canzone di Renato Zero e lasciò lì, lasciandosi trasportare dalla memoria e dai ricordi.La giornata lavorativa passò veloce, forse perché era venerdì e inoltre si avvicinavano le ferie. Alfredo spense il computer e salutò i colleghi sulla porta. Penso che tra tre settimane se ne sarebbe andato con Lena a St. Moritz e avrebbe respirato a pieni polmoni l’aria fresca della montagna. Il pensiero gli diede un inatteso piacere.Guardò l’orologio: erano le 17. Sorrise di nuovo. Non era da tutti avere il lavoro così vicino a casa da poterci arrivare a piedi, in un quarto d’ora scarso.

Che strano, tutti parlano del tempo, ma nessuno fa niente per cambiarlo. -Mark Twain

Stava già incamminandosi verso casa quando si rammentò di passare dal dottoreIl sole era ancora alto. A giugno si fa sera tardi e ci sarebbero state ancora molte ore di luce. Pure qualche nube aveva fatto capolino in un cielo fino a poco prima del tutto azzurro. Lena procedeva a passo spedito verso casa. Era stato piacevole fare una passeggiata nel parco, ma ora le sarebbe seccato beccarsi uno di quegli acquazzoni estivi che capitano quando uno meno se l’aspetta. I segni c’erano tutti: si era alzato anche un forte vento e le nuvole si erano moltiplicate. Sembrava che stesse per piovere da un momento all’altro.Lena sentiva battere forte il cuore senza sapere perché. Nulla giustificava quell’irrequietezza. Forse l’elettricità nell’aria? L’eco lontana di un tuono? No, non erano queste le cause. Altre volte aveva osservato quei fenomeni, spesso con eccitazione, raramente con preoccupazione o ansia.La donna presentiva qualcosa.Lo studio medico era gremito di gente. Alfredo arrivò al bancone e domandò il numerino alla segretaria per il dottor Brischi.- Chi scusi? – domandò la segretaria, una nuova che Alfredo non aveva mai visto prima.- Il dottor Brischi, non fa ambulatorio oggi?La donna tornò a guardarlo con occhi interrogativi.- Intende forse il dottor Amorosi…Stavolta fu Alfredo a rimanere interdetto.- No, Brischi.- Guardi, qui gli unici medici sono il dottor Amorosi, la dottoressa Lemmi e la dottoressa Pozzolini. Non ci sono altri.Alfredo sentì come un senso di vertigine. Lo sguardo cercò disperatamente una sedia e il sedere seguì poco dopo.- Non si sente bene?- No, nulla… un capogiro. Non è urgente, vado a casa.Senza aspettare risposta dalla donna, si avviò alla porta. Provò una strana urgenza di tornare a casa, il problema del dottore scomparso era secondario, ci avrebbe pensato poi.Continua...

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Affari di Quartiere 03 | Dicembre 2010

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DIRItto aL LavoRo di Luca Piccini

Prosegue la nostra collaborazione con l’ avvocato civilista fiorentino Luca Piccini, il quale risponderà alle domande che vorrete inoltrare al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Questo mese la questione esaminata riguarda il diritto del lavoro.

Può essere licenziato il dipendente che lede l’immagine aziendale con pubbliche accuse infondate. Questo il principio espresso dalla Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 29008 del 10 dicembre 2008. La motivazione della decisione, è di sicuro interesse e non soltanto per gli operatori del diritto. Nella vicenda, un con-sorzio per lo smaltimento differenziato dei rifiuti veniva pubblicamente accusato da un dipendente di destinare all’incenerimento anziché al riciclaggio il materiale derivante dalla raccolta differenziata. Tali dichiarazioni, ampiamente diffuse dalla stampa locale, erano ritenute anzitutto non veritiere e comunque diffamatorie dal Consorzio in questione: il dipendente, dopo la contestazione dell’ addebito disciplinare, veniva pertanto licenziato. Ne è derivato un contenzioso: in primo grado il licenziamento veniva annullato dal competente Tribunale perché com-minato in violazione del diritto di critica del lavoratore; la Corte di Appello, in secondo grado, lo valutava invece legittimo: le prove raccolte nel processo ave-vano dimostrato che il contenuto delle frasi suddette non era affatto vero, per cui le stesse erano ingiustamente lesive della reputazione aziendale; la questione era infine sottoposta alla Corte di Cassazione e-come visto- decisa in senso favorevole al Consorzio. La Suprema Corte, ha confermato che il dipendente, con la sua condotta, aveva violato il dovere di fedeltà sancito dall’art. 2105 co-dice civile, e che il provvedimento espulsivo fosse sorretto da una giusta causa. Secondo le conclusioni della Corte di Cassazione infatti, l’obbligo di fedeltà e la fiducia che il datore di lavoro deve poter riporre nel dipendente, sono violati da parte del medesimo quando il suo diritto di critica non rispetti anzitutto la verità oggettiva dei fatti, come provato nella vicenda. Da tale lesione al decoro dell’im-presa datoriale, e conseguente caduta della immagine imprenditoriale, deriva altresì un danno economico apprezzabile in termini di perdita di commesse ed occasioni di lavoro, che deve essere assolutamente risarcito. Avv. Luca Piccini

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La perfezione della tecnologia e la confusione degli obiettivi sembrano, a mio parere, caratterizzare la nostra epoca. -Albert Einstein

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Affari di Quartiere 03 | Dicembre 2010

La ricetta del mese

SPIeDInI DI PoLenta

Ingredienti:per 8 persone: 36 gamberi rossi, 1 polipo, 200 gr. farina gialla per polenta, 1 rametto di rosmarino, 1 spicchio d’aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 carota, 1/2 cipolla, 1 costola di sedano, 2 foglie d’alloro, 1 limone, 5 cucchiai di aceto balsa-mico, 2 bicchieri di vino bianco, 1 pizzico di sale, pepe, 12 stecche per spiedini, 1 cucchiaio di sale grosso.

Istruzioni per la preparazione:Mettete il polipo a bagno nell’acqua fredda. Mondate e tagliate le carote, la cipollla e il sedano. Spremete il limone ed estraete il polipo dall’acqua. Riempite una pentola alta con 2 litri d’acqua fredda; aggiungetevi il succo del limone, le verdure tagliate, l’alloro, il polipo e cuocete per circa 30 minuti. Sgusciate i gamberi e tagliateli a toc-chetti, scolate il polipo, levategli la pelle e tagliate a tocchetti i tentacoli. Preparate la polenta: mettete a bollire 750 ml di acqua in acqua salata e versatevi la farina gialla mescolando per evitare i grumi. Cuocete per 10 minuti. Versate la polenta cotta in un contenito rettangolare,fatela raffredare e tagliatela a dadini di 2 cm. Preparate gli spiedini alternando i gamberi il polipo e la polenta. Fate rosolare in una padella, olio, aglio e rosmarino e sfumatelo con il vino bianco; ungete con il sugo gli spiedini preparati e grigliate in forno da ambo i lati. Servite.

ConChIGLIe BRISèe DI LentICChIe

Ingredienti:per 8 persone: 150 gr. di lenticchie rosse piccole, 150gr. di lenticchie rosse gran-di, 4 cucchiai di verdurine per soffritto, 3 cucchiai di olio extra vergine di olive, 1 cucchiaino di sale grosso, pepe fresco macinato, 120 gr. di burro o margarina, 300 gr. di farina 00.

Istruzioni per la preparazione:Pasta brisèe: fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente per 20 minuti. Formate con la farina una fontana su un piano e incorporatevi il burro ammor-bidito. Lavorate il composto con le dita amalgamando la farina, aggiungetevi un pizzico di sale e due cucchiai di acqua. Impastate rapidamente formando una palla con l’impasto, coprite con un telo di cotone e conservate in frigorifero per 30 minuti. Togliete la pasta dal frigorifero, stendete l’impasto su di un piano con un mattarello dello spessore di 2 cm., e ritagliate dalla pasta dei cerchi di diverso diametro che pizzicherete dando una forma un pò concava simile alle orecchiette. Infornate a 180° per 15 minuti finchè non diventeranno dorate. Preparazione delle lenticchie: in due pentole separate fate bollire entrambe le varietà di lenticchie per 30 minuti e a fine cottura aggiustate di sale e pepe. Scolatele e aggiungetevi le verdurine per il soffritto, l’olio e soffriggete per qual-che minuto. Lasciate raffreddare e riempite le conchiglie con le lenticchie nel seguente modo: le lenticchie grandi nelle conchiglie di diametro più grande e le lenticchie più piccole in quelle di diametro più piccolo. Disponete le conchiglie su di un vassoio e servite.

Lo YoGURtSU

Ingredienti:Per 4 persone: 32 biscotti (tipo pavesini), 25 gr di maizena, 2 bicchieri di latte, 2 vasetti di yogurt alla vaniglia, 2 cucchiaini di zucchero, 1 cucchiano di grappa, 1 uovo 1 bicchiere di latte,1 cucchiaino di cioccolato fondente, 1 barretta di cioccolato al latte.

Istruzioni per la preparazione:In un piccolo tegame unire un bicchiere di latte e la maizena sciolta nello stesso,lo yogurt,la grappa e il turlo dell’uovo mentre l’albume aggiungerlo a neve.Scaldare a fuoco moderato in modo tale che la maizena piano piano rapprenda lo yogurt formando una crema densa ma non troppo. Togliere dal fuoco e girare periodicamente per stemperare la crema stessa.Scaldare il bicchiere di latte rimasto e aggiungere due bicchieri di caffè, scio-gliendo nello stesso un cucchiaino di cioccolato e 2 cucchiaini di zucchero. Que-sto servira per inzuppare appena i biscotti così da comporre il tiramisù.Comporre il tiramisù alternando come segue: biscotti,crema di yogurt,granella di cioccolato grattugiata.Formare 3 strati a persona.

Una birra omaggio dopo la prima consumazione

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Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi. -James Joyce

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“Affari di Quartiere” è edito dalla Società Pubblicitaria Editoriale ParvaGroup sas con sede in Firenze.

L’azienda ha come scopo principale lo svolgimento di attività promozionali e pubblicitarie;Nell’ambito dello studio di promozione alle vendite è nata l’idea di una rivista nuova che si collocasse a metà strada tra il catalogo pubblicitario delle botteghe di zona e il giornalino di quartiere e viene così alla luce nella forma che oggi potete toccare e leggere!Naturalmente nell’era Digitale non potevamo non essere presenti su Internet, ci siamo con il sito web: www.affaridiquartiere.it, il cuore tecnologico della nostra rivista, il punto di contatto tra i cittadini e i commercianti, il punto di confronto tra necessità di quartiere, scambi di opinioni, interviste e commenti a quello che accade giornalmente tra le vie che percorriamo!