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PAGINA 1 di Enzo Lucente Non c’è due senza tre, ma invertiamo il trend Cortona in TV a “Mezzogiorno in famiglia” Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata 4,0. PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892 Anno CXXV - N° 3 Cortona - Marcoledì 15 febbraio 2017 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80 Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236 Via Nazionale 20, Cortona (AR) T. 0575 601867 Loc. La Fratta 173, Cortona (AR) T. 0575 617441 [email protected] ENGLISH SPOKEN www.alessandrofratini.com CENTRO BENESSERE ESTETICO Via Nazionale 22, Cortona (AR) T. 0575 62158 [email protected] www.alessandrofratini.com P er la terza volta Cortona vola in televisione per affrontare in una sana competizione sportiva altre città cariche di sto- ria. La prima volta fu negli anni 1950 quando c’era la televisione in bianco e nero e la gente andava nei bar o in qualche casa privata che era provvista di un televisore. Enzo Tortora presentava una trasmissione di grosso successo dal titolo “Campanile sera”. Parteciparono tante persone culturalmente preparate, ma no- nostante il grosso impegno Cor- tona fu sconfitta sul ... filo di lana. Quell’esperienza fu molto impor- tante perché Enzo Tortora, che era un uomo intelligente e acuto, conobbe ed apprezzò il nostro Farfallino e venne a trovarlo an- che in altre occasioni. Questa conoscenza ci è gio- vata perchè, dopo la morte di Raimondo Bistacci fu proprio Enzo Tortora, che in virtù di quel- la amicizia contratta a Cortona, ci disse subito si ed assunse la di- rezione della nuova testata de L’Etruria. Un’altra occasione che abbia- mo vissuto in prima persona è stata la partecipazione della nostra città all’altra manifestazione spor- tiva che veniva trasmessa in Eu- rovisione, Giochi senza frontiere. Cortona partecipò ad una puntata a Diest in Belgio il 27 agosto 1980. Anche in quella occasione ci fu tanto impegno da parte del- l’Amministrazione Comunale che riuscì ad organizzare una squadra di giovani, uomini e donne, alla volta della città belga. Eravamo anche noi presenti ed organizzammo un giornale che riproduciamo in foto che fu stam- pato dalle rotative del quotidiano il Tirreno a Livorno. Fu una fatica improba perchè contattammo tutte le città delle varie nazioni che avremmo incon- trato; a ciascuna di esse abbiamo chiesto notizie storiche della loro realtà, abbiamo fatto tradurre tutti i testi nella loro lingua ed ab- biamo realizzato un giornale di 12 pagine che abbiamo distribuito all’ingresso dello stadio che ospi- tava i Giochi senza frontiere. Ricordiamo con dolcezza il tanto entusiasmo dei nostri gio- vani che nelle gare preliminari del giorno prima, gare che dovevano "La baia di Manhattan" Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar) Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195 E-mail: [email protected] C ortona sotto i riflettori della Rai. L’occasione è arrivata grazie alla tra- smissione del secondo canale “Mezzogiorno in Famiglia” andata in onda l’11 e il 12 febbraio scorsi. La produzione ha scelto la cit- tà per partecipare all’ormai con- solidato appuntamento con la ga- ra tra i comuni d’Italia, che mette in palio, nell'ultima puntata, uno scuolabus. Una bella vetrina che ha permesso di presentare a mi- lioni di italiani che seguono ogni settimana la trasmissione, uno spaccato delle bellezze storico- artistiche della città, oltre alle sue eccellenze enogastronomiche e le tradizioni. In una piazza della repubblica vestita a festa è stato proposto an- che uno spaccato della giostra dell’Archidado, con figuranti, mu- sici e sbandieratori del gruppo storico città di Cortona. Presente con una bella delegazione di studenti anche l’istituto agrario e alberghiero Vegni che ha prepara- to una tavolata di prodotti del ter- ritorio. La troupe ha avuto modo di filmare il Museo Maec, di raccon- tare le bellezze di Cortona e di intervistare anche alcuni artigiani locali. Grazie ad un attento e metico- loso lavoro dell’ufficio cultura del comune, è stata organizzata una squadra di giovani cortonesi che ha tenuto alto il nome della città cimentandosi in varie categorie, da quelle di abilità fisica, passan- do per esibizioni canore, di ballo e di cultura generale. Capo della squadra è stato scelto il giornalista Stefano Bertini, mentre come can- tante Giacomo Salvietti, che ha un passato come partecipante a X Fa- ctor ed esperienze in musical a fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti, Samanta Guer- rini, Margherita Migliacci, Marta e Maria Pagani, Silvia Palagi, Da- niele Piegai, Gabriele Viola, Emma Manning, Elena Persici, El Bas- sraoui Essafi, Bouzerab Abdelali, Lorenzo Dai Prà, Tommaso Faloci e Carolina Paganini. Dodici di loro hanno partecipato in diretta alla trasmissione, mentre gli altri si sono cimentati in prove di abilità direttamente a Cortona. Il giornale va in stampa prima di conoscere il risultato della gara che vede Cortona scontrarsi con il comune di Boves, in provincia di Cuneo. In caso di vittoria l’appun- tamento si ripeterà il 18 e 19 feb- braio prossimo, mentre in caso di sconfitta rimarrà comunque una bella occasione di visibilità. Laura Lucente Un defibrillatore al Santuario di S. Margherita Il Progetto Cuore collegato al 118 prevede una capillare distribuzione di defibrillatori nel territorio. In questo Progetto si è inserito il Gruppo Donatori di Sangue FRATRES di Camucia che hanno offerto un defibril- latore che sarà posizionato presso il Santuario di S. Margherita. Sarà donato in occasione della Fe- sta della Patrona, il 22 febbraio alle ore 16 e sarà benedetto dal vescovo corto- nese Italo Castellani. Tredici operatori seguiranno un corso di pronto intervento sul de- fibrillatore in modo che, in caso di necessità, ci sia qualcuno pronto ad intervenire e a salvare la vita. ambientare le varie squadre alla competizione, Cortona giunse lar- gamente prima. Fu un errore perché tutte le altre squadre nella gara ufficiale della serata successiva si coalizza- rono contro quella che aveva di- mostrato di poter vincere. E così purtroppo non siamo riusciti ad ottenere la sospirata vittoria che avevamo ottenuto nella gara non ufficiale. Ora la terza occasione che ci è offerta da una trasmissione di Rai 2 che è andata in onda l’11 e il 12 febbraio. Il nostro giornale per quei giorni è già uscito dalla tipografia per cui non siamo in grado di fare un resoconto del risultato della manifestazione. Ci auguriamo solo che si pos- sa invertire il trend che preceden- temente ci ha visto sempre soc- combere contro altre città. La Rai, mercoledì 8 febbraio era in piazza della Repubblica co- me documentano le foto che sono state pubblicate qui e sull’articolo a latere. I nostri ragazzi hanno vissuto una simpatica mattinata soprattut- to gli studenti delle scuole elemen- tari che si sono succeduti durante tutta la manifestazione. La loro gioia ha coinvolto anche i cortonesi che hanno assi- stito al di fuori delle transenne l’intera manifestazione. In bocca al lupo!

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Page 1: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web ... · fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti,

PAGINA 1

di Enzo Lucente

Non c’è due senza tre, ma invertiamo il trend Cortona in TV a “Mezzogiorno in famiglia”

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg.Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Grafiche Calosci Cortona. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - Tel. (0575) 60.32.06 - Una copia arretrata € 4,0.

PERIODICO QUINDICINALE CORTONESE FONDATO NEL 1892

Anno CXXV - N° 3 Cortona - Marcoledì 15 febbraio 2017 www.letruria.it e-mail: [email protected] Euro 1,80

Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web 12 mesi 30 euro; carta + web 12 mesi 45 euro - C/C Post. 13391529 - Banca Popolare di Cortona Iban: IT 55 L 05496 25400 000010182236

Via Nazionale 20, Cortona (AR)T. 0575 601867

Loc. La Fratta 173, Cortona (AR)T. 0575 617441

[email protected]

ENGLISH SPOKEN

www.alessandrofratini.com

CENTRO

BENESSERE

ESTETICO

Via Nazionale 22,Cortona (AR)T. 0575 62158

[email protected]

Per la terza volta Cortonavola in televisione peraffrontare in una sanacompetizione sportivaaltre città cariche di sto -

ria.La prima volta fu negli anni

1950 quando c’era la televisionein bianco e nero e la gente andavanei bar o in qualche casa privatache era provvista di un televisore.

Enzo Tortora presentava unatrasmissione di grosso successodal titolo “Campanile sera”.

Parteciparono tante personeculturalmente preparate, ma no -nostante il grosso impegno Cor -tona fu sconfitta sul ... filo di lana.Quell’esperienza fu molto impor-tante perché Enzo Tortora, cheera un uomo intelligente e acuto,conobbe ed apprezzò il nostroFarfallino e venne a trovarlo an -che in altre occasioni.

Questa conoscenza ci è gio -vata perchè, dopo la morte diRaimondo Bistacci fu proprioEnzo Tortora, che in virtù di quel -la amicizia contratta a Cor tona, cidisse subito si ed assunse la di -rezione della nuova testata deL’Etruria.

Un’altra occasione che ab bia -

mo vissuto in prima persona èstata la partecipazione della no stracittà all’altra manifestazione spor -tiva che veniva trasmessa in Eu -rovisione, Giochi senza fron tiere.

Cortona partecipò ad unapuntata a Diest in Belgio il 27ago sto 1980.

Anche in quella occasione cifu tanto impegno da parte del -l’Amministrazione Comunale cheriuscì ad organizzare una squa dradi giovani, uomini e donne, al lavolta della città belga.

Eravamo anche noi presentied organizzammo un giornale cheriproduciamo in foto che fu stam -pato dalle rotative del quotidianoil Tirreno a Livorno.

Fu una fatica improba perchècontattammo tutte le città dellevarie na zioni che a vremmo incon-trato; a ciascuna di esse ab biamochiesto notizie storiche del la lororealtà, abbiamo fatto tra durre tuttii testi nella loro lingua ed ab -biamo realizzato un giornale di 12pa gine che abbiamo distribuitoall’ingresso dello stadio che o sp i -tava i Giochi senza frontiere.

Ricordiamo con dolcezza iltanto entusiasmo dei nostri gio -vani che nelle gare preliminari delgiorno prima, gare che dovevano

"La baia di Manhattan"

Località Campaccio n.5/8 - Cortona (Ar)Tel. +39 0575/62154 Fax +39 0575/605195

E-mail: [email protected]

Cortona sotto i riflettoridel la Rai. L’occasione èarrivata grazie alla tra -smissione del secondoca nale “Mezzogiorno in

Famiglia” andata in onda l’11 e il12 febbraio scorsi.

La produzione ha scelto la cit -tà per partecipare all’ormai con -solidato appuntamento con la ga -ra tra i comuni d’Italia, che mettein palio, nell'ultima puntata, unoscuolabus. Una bella vetrina cheha permesso di presentare a mi -lioni di italiani che seguono ognisettimana la trasmissione, unospaccato delle bellezze storico-artistiche della città, oltre alle sueeccellenze enogastronomiche e letradizioni.

In una piazza della repubblicavestita a festa è stato proposto an -che uno spaccato della giostradel l’Archidado, con figuranti, mu -si ci e sbandieratori del grupposto rico città di Cortona. Presentecon una bella delegazione distudenti anche l’istituto agrario e

alberghiero Vegni che ha prepara-to una tavolata di prodotti del ter -ritorio.

La troupe ha avuto modo difilmare il Museo Maec, di raccon-tare le bellezze di Cortona e diintervistare anche alcuni artigianilocali.

Grazie ad un attento e metico-loso lavoro dell’ufficio cultura delcomune, è stata organizzata unasquadra di giovani cortonesi cheha tenuto alto il nome della città

cimentandosi in varie categorie,da quelle di abilità fisica, passan-do per esibizioni canore, di balloe di cultura generale. Capo dellasquadra è stato scelto il giornalistaStefano Bertini, mentre come can -tante Giacomo Salvietti, che ha unpassato come partecipante a X Fa -ctor ed esperienze in musical afianco di Riccardo Cocciante.

Gli altri giovani della squadrasono Nicolò Bernardini, StefanoDu ranti Poccetti, Samanta Guer -rini, Margherita Migliacci, Marta e

Ma ria Pagani, Silvia Palagi, Da -niele Piegai, Gabriele Viola, EmmaMan ning, Elena Persici, El Bas -

sraoui Essafi, Bouzerab Abdelali,Lorenzo Dai Prà, Tommaso Falocie Carolina Paganini. Dodici di lorohanno partecipato in diretta allatrasmissione, mentre gli altri sisono cimentati in prove di abilitàdirettamente a Cortona.

Il giornale va in stampa primadi conoscere il risultato della garache vede Cortona scontrarsi con il

comune di Boves, in provincia diCuneo. In caso di vittoria l’appun-tamento si ripeterà il 18 e 19 feb -braio prossimo, mentre in caso disconfitta rimarrà comunque unabella occasione di visibilità.

Laura Lucente

Un defibrillatore al Santuario di S. MargheritaIl Progetto Cuore collegato al 118

prevede una capillare distribuzione didefibrillatori nel territorio.

In questo Progetto si è inserito ilGruppo Donatori di Sangue FRATRES diCamucia che hanno offerto un defibril-latore che sarà posizionato presso ilSan tuario di S. Margherita.

Sarà donato in occasione della Fe -sta della Patrona, il 22 febbraio alle ore16 e sarà benedetto dal vescovo corto-nese Italo Castellani.

Tredici operatori seguiranno un corso di pronto intervento sul de -fibrillatore in modo che, in caso di necessità, ci sia qualcuno pronto adintervenire e a salvare la vita.

am bientare le varie squadre allacompetizione, Cortona giunse lar -gamente prima.

Fu un errore per ché tutte lealtre squadre nella gara ufficialedella serata successiva si coalizza-rono contro quella che aveva di -mostrato di poter vincere.

E così purtroppo non siamoriusciti ad ottenere la sospiratavittoria che avevamo ottenuto nellagara non ufficiale.

Ora la terza occasione che ciè offerta da una trasmissione diRai 2 che è andata in onda l’11 e il12 febbraio.

Il nostro giornale per queigiorni è già uscito dalla tipografiaper cui non siamo in grado di fareun resoconto del risultato dellama nifestazione.

Ci auguriamo solo che si pos -sa invertire il trend che preceden-temente ci ha visto sempre soc -combere contro altre città.

La Rai, mercoledì 8 febbraioera in piazza della Repubblica co -me documentano le foto che sonostate pubblicate qui e sull’articoloa la tere.

I nostri ragazzi hanno vissutouna simpatica mattinata soprattut-to gli studenti delle scuole elemen-tari che si sono succeduti durantetutta la manifestazione.

La loro gioia ha coinvoltoanche i cortonesi che hanno assi -stito al di fuori delle transennel’in tera manifestazione.

In bocca al lupo!

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L’ETRURIA N. 3 ATTUALITÀ

PAGINA 2

Carissimo prof. Caldaroneho letto da qualche parte recentemente la notizia, diffusa dall’ammini-strazione comunale, dei lavori di sistemazione dei parcheggi nella zonadello Spirito Santo, dove si parla della realizzazione di altri 150 postiauto, e poi di un’adeguata illuminazione, di collegamenti vari, diservizi igienici e della realizzazione addirittura, al posto delle scalemobili, divenute nel frattempo immobili, di un ascensore. Un annuncio dai toni trionfalistici che sicuramente non avrà seguito.Sarebbe ora di operare con più realismo e di pensare, in tempi rapidi,alla definitiva sistemazione e manutenzione di quanto già realizzatonella zona dello Spirito Santo e soprattutto alla copertura delle scalemobili per renderle finalmente agibili. Dati i tempi e le ristrettezzeeconomiche, non credo che il nuovo progetto, così come è statoannunciato, possa trovare una concreta e rapida realizzazione. Credo,invece, che la soluzione all’annoso problema dei parcheggi a Cortonapotrebbe essere trovata nella zona di Porta Colonia. Un progetto è stato già realizzato e posto all’attenzione degli ammini-stratori e sarebbe certamente funzionale sia alle esigenze degli abitantiche si trovano in zona e proprio dalla parte opposta del parcheggioricordato dello Spirito Santo, e soprattutto risulterebbe compatibile,per la sua posizione, con le esigenze ambientali e paesaggistiche,richieste dalla storia urbanistica della città di Cortona. Il progetto, a quanto mi risulta, è ben visto e sostenuto dal l’As -sociazione dei Commercianti e potrebbe essere realizzato, per l’assen-za di opere straordinarie, in tempi brevi. Certo, mentre si pensa aiparcheggi, occorrerebbe anche pensare a come riempirli nei lunghimesi invernali, soprattutto in considerazione della scarsa presenza divisitatori, registrata anche nel corso delle recenti festività natalizie, cheha costretto gli esercizi commerciali e ricettivi a chiudere bottega. Seaggiungiamo, poi, la drastica riduzione di residenti entro le mura delCentro storico e la chiusura di secolari punti di riferimento per gliabitanti, come la chiesa e il convento di San Francesco, allora le spe -ranze di un futuro luminoso per questa città si riducono tristemente. La ringrazio dell’attenzione e la saluto con molta stima e cordialità.

Un abbonato che si firma

Repetita iuvant. Neanche per idea! Le cose ripetute nongiovano. Sono anni, infatti, che, dalle pagine di questo giorna-le, si cerca di proporre, avanzare soluzioni ai problemi solle-vati dal mio interlocutore; sono anni che si cerca di offrirecollaborazione nell’interesse della nostra comunità e deglistessi amministratori, mettendo a disposizione esperienze econoscenze conquistate sul campo, ma senza alcun concretoriscontro. Anzi, a quanto pare, i consigli, i suggerimenti nonsono graditi, sono considerati una invasione di campo, comese si volesse ridurre o condizionare i loro progetti, per lo piùevanescenti e, perciò, senza alcuna concreta utilità pubblica.E vengo ai parcheggi. Suggerisco da anni la copertura delle scale mobili conmateriali compatibili con l’ambiente circostante per evitareallo sguardo del mondo, che ci visita, la ridicola presenza diuna struttura, che non riesce a rispondere alle finalità per cuiè stata costruita.Per quanto riguarda poi le novità dei 150 posti in più nell’at-tuale parcheggio dello Spirito Santo, con la realizzazione deiservizi ricordati e, con l’aggiunta di un ascensore al postodelle scale mobili, mi sembrano piuttosto il risultato didiscorsi fatti tra amici al bar, che l’indicazione di una opera-zione seria, realizzabile in tempi brevi e compatibile conquanto già realizzato. La soluzione? Il lettore, che mi legge, conosce la risposta, lastessa formulata nella lettera: Porta Colonia. C’è già unprogetto positivamente valutato da varie Associazioni e so -prattutto risulta in armonia con l’ambite circostante e che,come ricordava la lettera, oltre a rispondere alle esigenze delturismo, soddisfa i residenti nella parte occidentale dellacittà. E anche su come riempire i parcheggi, punto nodaledella questione sollevata e come movimentare il centrostorico, ho suggerito ripetutamente contatti con la ScuolaNormale Superiore di Pisa, beneficiaria della reggia rinasci-mentale del Palazzone, al fine di indirizzare, in segno digratitudine, qualche corso universitario verso Cortona e non,come avviene da qualche anno, verso Firenze. Non certo, o non solo, per riempire i parcheggi ma per av -viare quei segnali di vita e di rinnovamento che solo i giovanipossono garantire. E anche su questo fronte nessuna risposta.

15 febbraio 2017

Caro Amicoti scrivo ...

di Nicola Caldarone

Parcheggi senza fine

L’Opinione

a cura di Stefano Duranti Poccetti

L’Orologio bianco è diventato nero

Come già annunciato, ilnove gennaio hanno a -perto regolarmente glistu di medici della casadella salute di Cortona

Via Dar da no 17, distaccamentodella sede principale di Camucia.Tutto lentamente sta iniziando afunzionare a regime tenendo con -to della novità gestionale a cui tuttii medici di Cortona debbono farfron te.

Il numero di telefono delFront office (segreteria: 0575639310) è attivo della ore 09 alle12 e dalle ore 16 alle 19 e può es -sere chiamato per compilare ri -cette di farmaci, esami, visite spe -cialistiche e per tutto quello chenecessita al paziente.

Sarà la Se gretaria a predispor-re quanto ri chiesto snellendo cosìil lavoro del medico, permettendoquindi un re cupero di tempo dapoter de di care con più tranquil-lità ai pazienti.

Molto probabilmente, in ac -cordo anche con l’Ammini stra -zione Comunale, il servizio di as -sistenza sanitaria sarà svolto anchein estate nei confronti dei turisti

come guardia medica estiva; servi-zio che al momento era mancantenel territorio cortonese se nonsvolto dalla guardia medica neipropri orari di servizio.

Nello stesso palazzo ci saràmol to presto anche un ambulato-rio specialistico di alcune branchemediche che possono essere piùutili alla nostra popolazione delcentro storico e della montagnacor tonese.

Vogliamo ribadire, con unacer ta soddisfazione che tutto que -sto è stato fortemente voluto dalMa gistrato della Misericordia diCor tona che ha sempre speso lepro prie energie a favore della cit -ta dinanza specialmente verso co -lo ro che hanno più bisogno co meanziani e malati.

Naturalmente tutto è stato resopossibile con l’aiuto determinanteed il supporto dalla nostra ASL edell’Amministrazione Comunale.

Rivolgiamo un augurio di buonlavoro a tutti i medici che operanoin questa struttura

Per il MagistratoUmberto Santiccioli

Iniziative a Firenze e in città

Sabato 25 Febbraio, a par ti -re dalle ore 17:30, Cortonarivivrà la celebrazione sto -ri ca del Carnevale Me die va -le, grazie all’impegno del

Con siglio dei Terzieri e del GruppoStorico della nostra città e al pre -zioso sostegno del Comune di Cor -to na.

La prima parte dell’evento sisvolgerà in piazza Signorelli e ver -rà animata dai ragazzi del GruppoStorico. Come racconta la nostratradizione popolare, il periodo delCarnevale rappresentava il sovver-timento dell’ordine naturale e mo -rale imposto dalla religione. La fe -

sta era caratterizzata dunque daconvivialità e puro divertimento,mantenendo tuttavia nascosto ilproprio volto dietro a delle ma -sche re. Nel passato il Carnevale siconcludeva con un rito: la con -danna a morte di un fantoccio,che rappresentava in forma ap -otropaica un capro espiatorio peri “peccati” commessi. Così saràan che durante la nostra rievoca-zione storica: verrà sacrificato ilfantoccio Gugliel mino, che saràmesso al rogo, per tentare ditenere lontana la “sfortuna”.

La festa poi si sposterà pressoi locali del Seminario di Cortona(Palazzo Vagnotti), dove sarrannoserviti deliziosi cibi, accompagnatida ottime bevande, per rallegrareil corpo e lo spirito. Non man -cherà della buona musica, perballare tutti in compagnia.

Unica regola: indossare trave-stimenti medievali!

Le prenotazioni possono esse -re effettuate a Cortona presso LoScri gno, l’Antichità Castellani e Jol -ly. Dunque vi aspettiamo nume rosia questa seconda edizione delCarnevale Medievale, dopo il gran -de successo dell’anno scorso.

Chiara Camerini

Carnevale medievaleSeconda edizione

Nuova vetrina promozio-nale per il vino del ter -ritorio. Il Consorzio ViniCortona ha appena par -tecipato a Firenze al -

l’ap puntamento “Anteprime di To -scana”, il workshop B2B, organiz-zato dalla Regione Toscana perfavorire l’incontro tra i produttorivitivinicoli delle principali deno -minazioni toscane e il trade inter-nazionale.

Sabato 11 febbraio alla For -tezza da Basso è stato allestito èstato allestito un banco d’assaggioin rappresentanza delle aziendedella denominazione che hannoavuto così modo di incontrare davicino i circa 300 buyer stranieritra importatori, distributori, GDOe HoReCa, provenienti da mercatistorici, ma anche da piazze “nuo -ve” per un totale di 36 paesi rap -presentati. Dagli Stati Uniti alla Ci -na, contando sugli operatori dei

mercati storici in Europa, comeGermania e Svizzera. I vini di Cor -tona sono stati apprezzati e de gu -stati anche dai circa 150 giornali-sti della stampa di settore, anchein questo caso provenienti da tuttoil mondo.

“E’ un anno importante pernoi e ricco di novità - ha spiegatoMarco Giannoni presidente del

Consorzio Vini Cortona. Una sutut te è il restyling della denomina-zione, a partire dalla grafica dellogo, un cambiamento che staavvenendo in questi mesi, grazieanche ai contributi messi a dispo-sizione della Regione Toscanaattraverso lo strumento dei Pro -getti integrati di filiera al qualeabbiamo preso parte”.

Tra i nuovi progetti di que -st’anno anche il gemellaggio conl’evento promosso dal Consorziodel Chianti, Chianti Lovers, che hapermesso di avere un banco con -sortile “ospite” della denomina-zione.

E la promozione è arrivata an -che nel territorio.

Il 13 e il 14 feb braio oltre ven -ti operatori in rap presentanza deiprincipali Paesi del mondo, sonostati ospiti della città di Cortona

per un tour turistico tra le eccel-lenze storico-artistiche e quelleenogastronomiche. Dopo unavisita del museo, hanno degustarei prodotti tipici accompagnati daivini del territorio. Nel pomeriggiola delegazione è stata divisa inpiccoli gruppi per la visita dialcune aziende vitivinicole. Lagiornata si è conclusa con unacena tradizionale dopo la quale glioperatori hanno avuto modo disoggiornare in alcuni agriturismidel territorio, a dimostrazione cheil vino e il turismo vanno di paripasso e giocano un ruolo di in -dotto importante.

Il vino a Cortona rappresentasempre di più un importante in -dotto economico. Dalla creazionedella Cortona Doc, nell’anno2000, le aziende si sono moltipli-cate di anno in anno e il settore harichiamato numerosi investimenti.Attualmente vengono prodotte in

media circa un milione di bottiglieall’anno, con un fatturato medioche supera i 3 milioni di euro.Oltre 500 sono gli addetti ai lavoricoinvolti, senza contare l’indotto(tra turismo e aziende artigiane)che rappresenta per questo borgotoscano.

A livello di mercati nel 2016 labilancia è protesa verso l’estero

per il 70% circa. Usa, Nord Eu -ropa sono i principali mercati, masono in crescita il Canada, Brasile,Cina e Giappone. La restante fettapercentuale va in Italia, Toscana,Lombardia e Lazio in particolare.

Costituito nella primavera del2000, è il Consorzio che svolge lafunzione di controllo e tutela deivini a D.O.C. Cortona e ne diffondela conoscenza con un’efficaceattività culturale, divulgativa e pro -mozionale. Protegge l’immagineed il prestigio della denominazio-ne con continui controlli di qualitàe intraprende iniziative di carattereculturale tendenti a far conoscerenel mondo Cortona, il suo territo-rio ed i suoi vini.

Attualmente le aziende conso-ciate sono 30 e rappresentano laquasi totalità dei produttori.

L.L.

Casa della salute - Cortona

Osservando l’orologio del nostroComune, ci si rende conto che inumeri romani cominciano a farsidifficilmente leggibili, perdendosinell’oscurità e che il bianco origina-rio sta lasciando mano a mano ilposto al colore nero. Tempo fa ri -cordo di avere visto in piazza deicontrolli eseguiti proprio sul grandequadrante, che immagino siano stati

eseguiti in vista di una pulizia, cheperò non ancora avvenuta e, arrivatia questo punto, non saprei dire serientri nei futuri progetti. Ritengoche l’orologio sia sicuramente unodei simboli più importanti della cittàdi Cortona e anche uno di quellivisibili con più facilità, tanto è veroche probabilmente si tratta di unadelle prime cose che salta all’occhiodi un turista che si affacci allameravigliosa Piazza della Repub bli -ca, fulcro centrale del centro stori -co. Cortona tiene molto al lindoredelle sue vie e l’investimento fattosul la raccolta porta a porta -che stafun zionando adeguatamente - lo di -mo stra in pieno. Ora, però, a partela pulizia delle strade, è venuto an -che il tempo di pensare a quella de -gli edifici e in questo senso sicura-mente l’orologio è quello che neavrebbe urgenza e priorità.

Promozione del vino cortonese

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L’ETRURIA N. 3 CULTURA

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Difetti e difettucci della vita quotidianaProve di Galateo

In questa Rubrica si è spesso par -lato della necessità di riscoprire ilva lore sociale dell’educazione inun’epoca in cui tutto sembra re -ma re contro: le canzoni, i talkshow televisivi, la politica, il lin -guaggio degli adolescenti, quellodel popolo del web ... Insomma sisono rotti gli argini e ognuno sem -bra avere acquisito il diritto di faree di dire quello che più gli ag gra -da, nella più completa ignoranzadei doveri che, come uomo, do -vreb be esercitare nei confronti delpros simo. Di recente, in una tra -smissione televisiva, Vittorio Sgarbiha mandato con veemenza e ri pe -tu tamente a quel paese la sindacadi Roma. Questo signore non ènuovo a simili esternazioni cherivelano una fragilità psicologicaparticolarmente accentuata, chegli impedisce di riflettere, dall’altodel suo pulpito, alle conseguenzenegative che le sue inqualificabilivolgarità possono generare neitelespettatori di ogni età e di ogniestrazione sociale. C’è da dire, co -munque, che le televisioni, in se -gui to ai suoi reiterati spettacoli dipessimo gusto, potrebbero trovarela soluzione, la più ovvia e la piùin dolore: tenerlo lontano dal pic -colo schermo. E per gente sma -niosa di apparire, come Sgarbi,que sto tipo di astinenza sarebbe

una vera lezione, la più efficaceper una seria riflessione sulla suacondotta. Per non parlare dellama leducazione dei politici, del lo -ro linguaggio rozzo, confusionarioe inconcludente e, non di rado,anche volgare, che, talvolta, riescea coinvolgere anche persone con -siderate serie ed equilibrate comeRoberto Giachetti che, in un’as-semblea del suo partito, rivolto alcompagno Roberto Speranza, gliha rifilato un eloquente “hai lafaccia come il c.”. Evito le descri-zioni dei comportamenti di certiamministratori locali che denun-ciano un desolante vuoto delle piùelementari nozioni di bon ton. Ep -pure tornerebbe vantaggioso perloro farsi vedere di più per strada,salutare con cordialità e ascoltarecon attenzione tutte le persone enon solo gli amici di bottega e dimerenda, senza aspettare di es se -re ossequiosamente salutati. E di -re che dovrebbero proprio loroda re l’esempio di come si dovreb-be vivere in società e, soprattuttodi co me migliorarla attraverso unmo dello educativo trasparente,ca pace di contagiare gli altri. For -se i “lor signori” sono troppo in -daffarati per riuscire a trovare iltempo e farsi venire la voglia diprendere in considerazione Mons.Della Casa e il suo Galateo.

Nella graziosa chiesa di SanPietro a Cegliolo, è presente unavetrata messa in opera dalla DittaMel lini di Firenze. Posizionata sul -la facciata, al di sopra del mo sai -co, è anch'essa opera della dittafio rentina. Non essendo datatapos siamo solo affidarci alla me -mo ria di don Ferruccio che cidice di averla ordinata dopo il mo -saico datato 1979. Anche quest'o-pera è una donazione, stavoltadella famiglia Vespi.

Nella parte inferiore della ve -trata vediamo, impressa a fuoco,la scritta: “A RICORDO DI VESPIFRANCESCA. IL MARITO SETTI-MIO”.

Ad ispirare il parroco per il di -se gno è stato il quadro posto ac -canto all'altare raffigurante SantaMargherita, detta “della lacrimi-na”, di autore ignoto, restauratonel 2013 grazie al contributo della

co munità di San Pietro a Cegliolo,della Banca Popolare di Cortona,di Francesco Santucci e di alcunidevoti della Santa.

La vetrata, dipinta a fuoco e le -gata a piombo, mostra Santa Mar -gherita, Patrona di Cortona, ingi -noc chiata davanti al Crocifisso.

Sicuramente i Mellini hannoricevuto la foto del quadro ed han -no cercato di inserire nello spazioa mezzaluna il disegno. Le co lon -ne infatti racchiudono il Gesù cro -ci fisso, ed il paesaggio alle suespalle riprende quello del quadroe, nella parte superiore, troviamo iputtini quasi sospesi.

Un po' mo dificata rispetto allagrande tela negli elementi architet-tonici, pre senta comunque unimpatto visivo molto simile, anchese, l'adattamento alla forma edalle dimensioni, ha fatto sì chefosse aggiunta la parte alla destra etagliato l'arco nella parte superio-re. Pressoché invariati i colori chenella vetrata risultano comunquepiù brillanti.

Queste che possiamo ammira-re sono le ultime opere create nel -le nostre chiese e le ultime chehan no visto donazioni da parte dipri vati.

Oggi non solo non si creanopiù, ma nessuno è disposto aspen dere soldi per il restauro diquelle danneggiate dal tempo edall'incuria, senza contare le diffi-coltà burocratiche da dover su pe -rare nel caso qualche mecenateabbia la volontà di intervenire.

15 febbraio 2017

nostra attuale situazione po liticaarricchito da sue personali opi -nioni, Padellaro ha presentato ilsuo ultimo libro il Fatto Per so -nale, di cui il prof. Nicola Calda -

Il Galateo tra volgarità e cattivi esempi

Antonio Padellaro a Cortona tra politica e musica

Uno sguardo ai tesori della nostra terra

di Olimpia Bruni

San Pietro a Cegliolo:la vetrata della facciata

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rone, che ha condotto la serata, haletto alcuni passi che svelanocome, oltre che una puntualebiografia della sua vita giornalisti-ca e di quella del nostro Paese,Padellaro si sia divertito a togliersialcuni “sassolini dalle scarpe”.

A fare da colonna sonora all'e-vento, la ormai immancabile fisar-monica del M° Alessandro Deiche ci ha regalato, con la bravurache lo contraddistingue, tre mo -menti musicali di rara bellezza.Oblivion di Astor Piazzolla haaperto la serata; un omaggio aFellini per l'intermezzo centrale,con un medley di colonne sonorescritte da Nino Rota tratte dai suifilm più celebri, per concluderepoi con la celeberrima Libertangodi Astor Piazzolla che ha scatenatol'ap plauso del pubblico.

Antonio Aceti

Un sabato interessantequel lo svoltosi al Si gno -relli di Cortona il 28gen naio alle 17, dove laFondazione Nicodemo

Settem brini ha organizzato un in -contro con il giornalista e scrittoreAn tonio Padellaro.

Uno di quegli eventi straordi-

nari ai quali l'avvocato NicodemoSettembrini, Presidente della Fon -dazione, ci ha abituato, conducen-do nella nostra cittadina personag-gi di innegabile spessore culturaleche catturano l'attenzione di unpubblico sempre numeroso. Fon -da tore nel 2009 del giornale ilFat to quotidiano, di cui è statoanche direttore, Padellaro inizia lasua carriera nel 1968 all'Ansa,per poi passare, per quasi vent'an-ni, al Corriere della sera comenotista parlamentare.

Successivamente ricopre lacarica di vicedirettore a l'Espressoe, di seguito, quella di direttore del'Unità, dove i dissapori continui

Nel febbraio del 1989mo riva don Bruno Fre -scucci parroco di S. An -gelo e Metelliano. Sonopassati davvero molti

an ni e la realtà sociale è così mu -tata da allora che anche la me -moria fa fatica a orientarsi per ri -cordare. La nostra società scorrecosì veloce che tutto sembra giàvecchio e superato appena voltato

l’angolo mentre noi stiamo subitoallungando il collo per vederecosa viene dopo.

Alcune cose, per fortuna, re -stano. E’ stato un libro - tanto percambiare - che ha improvvisamen-te sollecitato il riavvolgimento delnastro per consentire di “rivede-re” questo non così lontano pas sa -to. Si tratta della pubblicazione didon Bruno dedicata alle chiesecortonesi, pubblicata nel 1983. Senon ci fosse questo libro che rac -chiude e descrive tutte le nostrechiese sarebbe davvero difficileaverne un quadro così completo:uno sguardo d’insieme descrittivo,

semplice ma efficace, corredatoda fotografie in bianco e nero,for se di non eccelsa qualità, maco munque in grado di restituircilo stato di conservazione.

Sono ottantatrè le chiese stu -dia te, suddivise tra quelle del cen -tro storico, quelle delle vallate equelle della montagna: particolarenon da poco, l’autore descriveanche qualche chiesetta privata.Con l’andazzo di ridurre gli edificisacri (quelli meno importanti emeno conosciuti, naturalmente)ad abitazione privata, questo tipodi radiografia a tappeto può dav -vero fare la differenza tra il ricor-dare e il dimenticare per sempre.

Per ogni chiesa vengono inol -tre indicate le opere d’arte conte-nute oppure quelle che sono an -date perdute o che sono state spo -state in altri edifici.

L’idea editoriale che soggiacea tutto l’imponente studio storico-architettonico, è quella di descri-vere degli itinerari di visita rag -

grup pati in sei percorsi e così ilseguire l’impronta religiosa dellechiese si trasforma in conoscenzadel territorio comunale nel suocomplesso: oggi si parla tanto del -la via Francigena, di quella france-scana e della via romea qualistrade spirituali da percorrere apiedi come accade da tempo peril Cammino di Santiago.

In questa semplice pubblica-zione di oltre trenta anni fa trovia-mo intatta la freschezza di un’in-tuizione analoga insieme ad unautentico patrimonio di riferimen-ti storici e bibliografici .

Isabella Bietolini

con i Democratici lo porteranno alasciare.

Fonda così una sua te sta ta che,contro tutti i pronostici e sen za un

Sabato, 25 febbraio, alle ore17, presso la Sala Con ve -gni di Sant’Agostino la Fon -dazione “Nicodemo Set -tem brini” accoglierà il

gior nalista e scrittore aretino An -drea Scanzi, volto noto anche ai

euro di finanziamento pubblico, siè conquistata un posto di tuttorispetto nel panorama italiano.

Oltre a fornire un quadro della

ricordiamo don Bruno Frescucci

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

La politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda. Paul Valery (1871-19459), scrittore, poeta e filosofo francese. Tra le sue opere, ilpoema “Il cimitero marino” del 1920 e i famosi 261 quaderni manoscritti: un vero laboratorio di riflessioni filosofiche, estetiche e antropologiche.

Quadro raffigurante Santa Mar -gherita detta “della lacrimina”

Vetrata raffigurante Santa Margherita

te lespettatori dei talk show.L’occasione dell’incontro è

data dalla presentazione del suoultimo libro “I migliori di me”,edito da Rizzoli nel mese di no -vembre 2016. Andrea Scanzi, ben -ché giovanissimo, ha una riccaesperienza giornalistica maturatasu autorevoli testate, da “Il Mani -festo” a “L’Espresso”, a “La Stam -pa”. Dal 2011 collabora a “Il fattoquotidiano”, diretto da MarcoTravaglio. Ha al suo attivo diversepubblicazioni che toccano situa-zioni e personaggi della politica,dello spettacolo e dello sport.

L’incontro sarà introdotto daNicola Caldarone.

Andrea Scanzi a Cortona

Page 4: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web ... · fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti,

luminose, in cui ciascuno può leg -gere ciò che sente.

Le opere di Antonella sonosem plicemente evocative, dannol’impressione di celare qualcosa,una specie di ricerca interioreconnaturata alla mente umana etrasformano chi le osserva in unviaggiatore nel tempo, alla ricercadi qualcosa che è poi il grandeviaggio della vita. Le sue sfumaturedi colore hanno un potere quasiipnotico,come fossero specchi incui entrare a curiosare riuscendoa trovare qualcosa di prezioso chericonosciamo come nostro.

I suoi quadri sono quelli chesi vorrebbero vedere la mattina,appena alzati, quando ci si chiede

cosa porterà il nuovo giorno, e larisposta è che ciascuno ha giàdentro di sé la risposta.

Antonella definisce la sua arte“colorismo”, perché i profili e lelinee sono definiti dai colori, a cui

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L’ETRURIA N. 3 CULTURA 15 febbraio 2017

Qualche tempo fa mi trovavonella sede dell’Accademia dellaCrusca, nella splendida Villa Me -dicea di Castello a Firenze, e men -tre una gentile ricercatrice del -l’Università fiorentina illustrava ilsignificato delle famose Pale nel -l’omonima Sala, ho visto un’anticafoto, in bella evidenza su un ta -volo, che ritraeva un giovane dalvol to conosciuto, ma non riuscivoa ricordare chi fosse.

Avvicinandomi meglio, consi-derato che anche con gli occhialinon sono più un’aquila, mi sonoaccorto che era proprio lui, il no -stro illustre e stimatissimo concit-tadino, Pietro Pancrazi. Uscen dopoi dalla Sala e guadagnandol’uscita, si attraversano altri localiin cui sono esposti alcuni ritratti difamosi accademici, tra cui anchequello del Pancrazi. Non ho potutofare a meno di provare un pr o -fondo moto di orgoglio, mistoperò alla consapevolezza della miaignoranza, per non sapere in qua -le considerazione è tenuto il lette-rato cortonese dall'istituto nazio-nale per la salvaguardia e lo studiodella lingua italiana, che custodi-sce il Fondo Pietro Pancrazi riccodi documenti, corrispondenze, te -sti di conferenze, lezioni, discorsi,appunti manoscritti per articoli eben 8158 libri della sua bibliote-ca. La stessa Cortona forse ignora,

o ha dimenticato, la grandezza delsuo ingegno, della sua profonda eraffinata cultura, perché oltre al -l’intitolazione di una scuola, peral-tro adesso in coabitazione con ilBer rettini, non è stato adeguata-mente considerato dalle istituzionilo cali, politiche e culturali, tranneche in occasione di sporadici e -ven ti.

Si deve dare atto alla Fon -dazione “Nicodemo Settem bri ni”che da qualche anno gli dedica unpremio giornalistico, per il restodei cortonesi rimane un perfettosconosciuto, tranne che per Ni -cola Caldarone, che nel 1983 per itipi di Calosci ha pubblicato“Pietro Pancrazi. Lo scrittore, ilcritico e l'uomo a serviziodell'ar te, della scuola, della so -cietà”.

Non è questa la sede perriassumere, neppure brevemente,i meriti culturali e artistici delnostro scrittore, giornalista e

critico letterario, ma nella ricor-renza del 70° anniversario dellapromulgazione della Costituzionedella Repubblicana Italiana, credosia giusto ricordare che proprioPietro Pancrazi, tra tutti i letterati eintellettuali dell’epoca, fu chiama-to dall’Assemblea Costituente peroccuparsi della revisione linguisti-ca della Carta costituzionale.

Mario Parigi

lei mescola sapientemente altrimateriali, che riflettono il legamecon la realtà.

Ha esposto ultimamente all’e-stero, poi a Cortona, e due setti-mane fa nella parte antica dellasua Perugia, con la mostra “Pae -sag gi di luce e viaggi interiori”,nel la galleria Sansalù al Borgo, unambiente da cartolina in CorsoBersaglieri.

L’esposizione ha condiviso lospazio con momenti letterari emusicali, come quello con il mae -stro Roberto Todini e il “PerugiaSaxophone Quintet”, che ha pro -posto un programma di brani erielaborazioni veramente interes-sante. E’ un modo originale di

espor re, in cui pittura, parola emusica si scambiano di ruolo, esembra che le armonie sonoreassumano i colori delle tele, in unsincretismo di rara bellezza.

MJP

Antonella Regi vive a Cor -tona, ma per anni haviag giato in Brasile, inGran Bretagna e in altriluo ghi che hanno la -

scia to dentro di lei il segno indele-

bile dei loro colori e della loromagia.

Antonella è una pittrice e ognisuo quadro si porta dentro tuttiquei paesaggi della memoria, cheassumono linee ed evanescenze

Per CarnevaleCento anni fa

In occasione del Carnevale hovia via proposto in questa rubricavecchi articoli che ci hanno ricor-dato come si divertivano i cortone-si più di un secolo fa, ma nonsempre è stato così in passato, so -prattutto durante gli anni dellaGran de Guerra. Fu un’immensatragedia, quasi per ogni famiglia,certamente per tutta la societàdell’epoca, e le feste carnevaleschenon furono felici e spensierate.Dal l’Etruria del febbraio 1916.

“Quest’anno il Carnevale sa -rà privo di maschere, perché sica pisce essere ormai parolad’or dine, passata a tutti i prefet-ti, che non le permettono. Daquesta parte si potrebbe ricorda-re il proverbio: Tutto il male nonviene per nuocere. Peccato chenon sieno proibiti anche tutti iballi, i veglioni, le rappresenta-zioni teatrali e cinematografi-che, e in genere tutti i diverti-menti, che sono un’amara i ro -nia per i soldati che si trovanoin fronte o in pericolo di esservimandati, per tante madri, spose

e figlie in lutto per la morte deifigli, degli sposi e dei padri, e ingenere per tutte le famiglie cherisentono i più gravi danni dellaguerra.

E dovrebbero essere proibitetali cose anche se date colla ma -schera della beneficenza, perchécrediamo che i piangenti per lamorte dei loro cari e i tremantiper la sorte presente e futurapre ferirebbero la miseria ad o -gni soccorso che venisse loropre stato sui denari accumulatida tante orgie”. Mario Parigi

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Antonella Regi espone a PerugiaPietro Pancrazi e la Crusca

Lions Club Valdichiana

Per chi aveva pensato chele fedi chianine, gioiellisemisconosciuti portatialla ribalta dalla Storicadell'Arte Olimpia Bruni

attraverso il suo libro “Fedi Chia -nine un dono come tradizione”pubblicato nel 2013, fossero soloanelli popolari in uso tra le fami -glie povere della Valdi chiana per -lopiù contadine, c'è una novitàche ne riscrive la storia e che con -ferisce loro un'importanza piùgrande.

Il valore di questi gioielli crea -ti dalle botteghe orafe aretine trala fine del '700 e l'inizio del '900,è confermato da una ulterioresco perta avvenuta quasi per caso aMon te San Savino quando il sin -daco Margherita Scarpellini notaun gioiello uguale a quelli conte-nuti nel libro scritto dalla Bruni, aldito del Granduca di Toscana Fer -di nando III D'Asburgo Lorena, inun quadro che lo ritrae, posto nel -la quadreria conservata nel Pa laz -zo Comunale.

Da lì nasce l'idea del la confe-renza svoltasi Sabato 4 febbraioalle 17,00 presso il Pa laz zo Di

Monte, tenuta dal Sindaco e daOlimpia Bruni, che ha svelatomolti particolari e curiosità.

L'anello posto al dito delGran duca raffigura la tipologia ti -pi ca della fede chianina, compostada otto perle più una al centro,co sì come le onorificenze chepor ta al collo, chiaro segno di unasimbologia che rappresenta l'i -den tità di un territorio.

Il pubblico, intervenuto nu me -roso, dimostra ancora una voltacome sia vivo l'interesse per questigioielli, e come gli studi di Olim -pia Bruni racchiusi nel suo libro,di cui è in lavorazione la secondaedizione, abbiano stimolato la ri -cerca di questi monili che sonodi ventati introvabili, la loro co no -

scenza e riconoscibilità. L'autrice, dopo questa nuova

scoperta, potrà arricchire lo stu -dio decennale fatto e mettere dinuovo il focus su questi tesoriaffinché chi ha la fortuna di avernenon li venda ma li conservi e li tra -mandi, come tradizione vuole,dalla suocera alla nuora.

Al termine della conferenza èstata mostrata la nutrita collezionedi fedi chianine di Olimpia Bruni ealcuni esemplari nuovi, copieperfettamente realizzate dal mae -stro orafo Fabrizio Violi di Ca mu -cia. Presenti alla serata l'avvocatoN codemo Settembrini e la consor-te signora Neda.

L'evento è stato allietato da in -termezzi musicali eseguiti alla chi -

tarra da Sofia Pericoli, allieva dellascuola di musica di Monte SanSavino U. Cappetti diretta dal M°Francesco Attesti, che ha eseguitoalcuni brani tratti da “E stu diosSencillos” di L. Brou wer, PreludioOp. 114 di F. Ca rulli e la deliziosa“Giochi Proibiti” di Anonimo,che ha strap pato un fragoroso ap -plauso da parte del pubblico.

Antonio Aceti

originale scoperta sui gioielli chianini

Fotografia di Pietro Pancrazi e -sposta nella Sala delle Pale del -l’Accademia della Cru sca.

Ritratto di Pietro Pancrazi con -servato presso l’Accademia dellaCrusca.

Il Concorso è stato indetto dal“Lions Club Valdichiana Ho -st” per le scuole medie su pe -riori di Cortona, CastiglionFio rentino, Foiano e Capez zi -

ne al fine di promuovere la co no -scenza di queste importanti pro -blematiche ambientali .

Il Cllub ha aumentato il pre -mio previsto inizialmente nelbando di EURO 500,00 a EURO1.000,00 (mille). Sono ammessi“la vori” svolti da un singolo al -lievo o da un gruppo composto daun massimo di tre studenti ap par -tenenti alla solita classe coordinatida uno o più insegnanti.

La com missione giudicatrice,com posta da soci del Lions club eda componenti esterni al Clubcompetenti in materia emetteràun giudizio insindacabile e inap -

pellabile individuando i tre (oquattro) lavori piu’ meritevoli dapremiare .

Il lavoro è libero purché atti -nente all’argomento già moltovasto e dibattuto da decenni.

E’ evidente comunque che do -vranno essere trattati argomentirelativi all’Energia, sua produzio-ne, fonti primarie e secondarie,rin novabili, utilizzo delle risorsepla netarie efficientamento e ri -sparmio energetico.

La connessione logica fraEner gia e Cam biamenti Climaticiin atto così come espresso negliincontri internazionali dalle varieCOP da Rio fino alla COP 22 diMarrakech.

Stili di vita europei e nel mon -do con le diverse politiche sociali,economiche ed energetiche conquello che si può e si deve fare permigliorare la Salute del Pianeta edil futuro dell’umanità, sono argo -menti di sicuro attinenti al temaproposto.

Saranno gradite anche consi-derazioni locali e territoriali. Illavoro deve essere presentato alClub nelle mani del Presidente opersona da lui incaricata, sia informa cartacea che digitale.

Il tema dovrà comunque es -sere allegato anche se il lavoro èdi tipo multimediale e dovrà es se -re un file PDF col titolo: 1. Concorso “Il Futuro del pianetafra energia e cambiamenti climati-ci” 2. Nome del candidato/nome deicandidati del gruppo di lavoro3. Classe e Scuola di appartenenza4. Insegnanati tutor/coordinatoricoinvolti nel lavoro

Come già indicato a completa-re il lavoro (se ritenuto opportu-no) potranno essere allegati filemutimediali, immagini o video.

Al fine di ottimizzare il lavorodella commissione giudicatrice èsta to deciso di accettare dagliIstituti/ Licei il seguente nu mero dilavori:• Istituto / Liceo di Cortona N° 3lavori• Istituto / Liceo di CastiglionFiorentino N° 3 lavori• Istituto / Liceo di Foiano N° 3lavori• Istituto / Liceo di Capezzine-Vegni N° 3 lavori

Per informazioni contatta iPre sidi Dirigenti degli Istituti o iresponsabili del ClubResponsabili Service Ambiente

Ing. Giuliano MonaldiDott. Rino Calzolari

Il presidente Lions ClubPietro Petruccioli

Attestato con merito ai partecipanti e 1000 euro ai premiatiIl futuro del pianeta fra energia e cambiamenti climatici

E’ stasto indetto dal Lions Club Valdichiana un concorso

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L’ETRURIA N. 3 TERRITORIO

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a cura di Laura Lucente

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15 febbraio 2017

Delle due l’una, o Tonio deCasele non è mai sceso aCortona, restando così e -scluso dalle feste e dai

fasti celebrati dalla Giunta Ba -sanieri, quale indice del proprioprogramma raggiunto -sic- al set -tantaquattro per cento, oppure gliassessori non hanno mai raggiun-to Casale per rimediare alle buchemenzionate dal vernacolo del col -to casalese.

Per quanto mi è dato di con -statare, essendo stato spesso a S.Biagio di Casale, posso contestarea Tonio quel primato poiché quel -le buche, complice il ruscella-mento di montagna, sono prestoa sciutte, mentre quelle della co -munale del Barattino, vaste e pro -fonde, sono sommerse ad ognipio vasco.

Così va il mondo; c’è chi conspudorato narcisismo vanta tra -guardi che non solo hanno spo -polato il centro storico di Corto -na, hanno desertificato le vie com -

3 febbraio – Cortona Già nel mese di gennaio un 44enne di Cortona, era stato raggiunto dalla misuracoercitiva di "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla personaoffesa", poiché, segnalato dai locali carabinieri quale responsabile dellecondotte persecutorie nei confronti della convivente M. L. 37enne di Firenze,che consistevano in continue ingiurie e minacce, incutendole forte stato dipaura ed ansia, fino ad arrivare a picchiarla procurandole lesioni al voltorefertate presso il pronto soccorso di Umbertide. Tuttavia il soggetto, da gennaio ad oggi, ha continuato a perseguitare la propriaconvivente fino a che, i militari della stazione Carabinieri di Mercatale lohanno arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare incarcere emesso dal tribunale di Arezzo ufficio gip su richiesta della procuradella repubblica , per il reato di "atti persecutori".

6 febbraio – Cortona Un uomo di 47 anni, residente in provincia di Pistoia, è stato denunciato dallaPolizia Stradale di Arezzo dopo aver truffato una donna di 85 anni, residentealla Fratta di Cortona. L’uomo, originario della Campania, è un truffatoreprofessionista, specializzato nel raggirare anziani. A bordo di una Ford Fiesta,si è recato al centro commerciale della Fratta vicino all’ospedale di Cortona,per individuare la vittima, che nell’occasione, si è rivelata essere un’anzianache stava parlando con il figlio al cellulare. Terminata la conversazione, iltruffatore è passato all’azione. Infatti, ha avvicinato la donna dicendole di avereun computer da consegnare al figlio, ordinato su internet per un importo di 2mila euro, con pagamento fissato alla consegna. Poiché la signora non avevacon sé il danaro, l’uomo si è offerto di accompagnarla a casa ove l’anziana èsalita nel suo appartamento, scendendo poco dopo con 500 euro e il librettodi risparmio. Successivamente si sono recati presso l’ufficio postale, ove ladonna ha prelevato altri 1.500 euro in contanti. A quel punto l’uomo, dopoaver consegnato la scatola ed aver trattenuto l’intera somma, ha riaccompagna-to la donna a casa. Dopo aver aperto il pacco l’anziana ha scoperto che all’interno c’era solo unaventola ed allarmata chiamava il figlio che le ha confermato di non avereordinato il computer. La donna sentitasi raggirata e convinta di aver perso isuoi risparmi ha denunciato quanto accaduto alla Polizia. La tempestivadenuncia dell’anziana si è rivelata decisiva poichè sulla A/1 era impiegata unapattuglia della Polizia Stradale di Arezzo, che stava attuando un mirato serviziodi controllo. Gli operatori, infatti, allertati dalla segnalazione procedevano alcontrollo di una Ford Fiesta e del relativo conducente poco dopo l’uscita A/1Valdichiana. Dopo averlo fermato e trovato in possesso di un ingente somma didenaro in contanti decidevano di compiere ulteriori accertamenti conducendo-lo presso la Sottosezione di Battifolle. La tempestiva attività investigativa haconsentito di risalire alla denuncia dell’anziana raggirata che accompagnata alComando della Polstrada ha riconosciuto il truffatore. Gli operatori dellaPolstrada, dopo la confessione dell’uomo, hanno proceduto a denunciarlo, asequestrare l’auto e a riconsegnare alla donna la somma sottratta.

8 febbraio – Cortona I carabinieri della compagnia di Cortona hanno arrestato C.V. 47 anni cittadinorumeno residente a Camucia di Cortona. L’uomo era già sottoposto agli arrestidomiciliari. Il tribunale di Arezzo lo ha condannato ad una pena di 3 anni e 9 mesi direclusione per reati di “maltrattamenti in famiglia” e “lesioni personali”. I fattirisalgono all’ottobre 2015.L’uomo è stato portato al carcere aretino di San Benedetto.

8 febbraio – Cortona Era diventato il punto di riferimento dei giovani cortonesi per la sua capacità diportare a domicilio la sostanza richiesta, il giovane originario del BangladeshC.L. le iniziali, residente ad Arezzo, arrestato questa mattina dai carabinieri diCortona, a seguito di perquisizione domiciliare, avvalendosi delle unità cinofiledi Firenze.L’uomo, che viveva con la madre in un appartamento della zona Saione, aseguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di gr.70 dimarijuana, gr. 77 di hashish e la somma in contanti di circa euro 3600,provento dell’attività di spaccio. I carabinieri sono arrivati a lui grazie alledichiarazione di alcuni assuntori di sostanze residenti a Cortona che, trovati inpossesso di sostanze stupefacenti, hanno attivamente collaborato con la p.gfacendo ricostruire le dinamiche del procacciamento e consegna a domicilioda parte dell’extracomunitario delle sostanze richieste che, nel territorio diCortona, aveva così avviato una fiorente attività di spaccio particolarmenteredditizia a giudicare dalla somma in contanti rinvenuta presso l’abitazione.L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Arezzo.

merciali di Camucia, hanno disar-ticolato i servizi nelle frazioni marendono “dozzinali” le belle piaz -ze contaminandole con posticcestrutture commerciali, così sot -traendo al turista l’autentico in -contro con la colta “seduzione dipietra”.

Eppoi quella irragionevolesbandata sull’acquisto dell’immo-bile della Scuola di Fratta, rispettoal quale in attesa che la denatalitàpresenti il saldo della utenza, ilconto gli elettori lo presenterannosoprattutto all’apposizione, sia perla confusione dei ruoli che per lamiopia amministrativa mostrata.

Mi è capitato in un domenicamattina, di accedere alla Guardia

lo maggiore Mohamed che oggilavora, con professionalità a Lu ci -gnano in una ditta di prefabbricati.Oltre che a farsi onore nel lavoro èun importante rappresentantedella comunità marocchina sulnostro paese.

La sorella Khadija è educatricein un asilo nido e la sorella Ma -riam studia a Pisa economia ecom mercio.

Ricordo bene che la suavenuta al mondo fu quasi un verso"miracolo", infatti la madre ebbeun difficile parto.

Nadia ha studiato presso l'I -stituto Professionale "G. Se ve rini"di Cortona ed è diplomata nelsettore dei Servizi Sociali.

Qualche tempo fa ho vistoquesta esile figura a Camucia nellasua bella e caratteristica divisa del -la Misericordia di Camucia-Cal -cinaio.

Mi ha subito attratto e la miacuriosità si è calmata dopo averlarivista nella sede dell'Asso ciazionedi volontariato in via Capi tini al n.8. E' stato veramente bello parlarecon lei, persona semplice ma,nello stesso tempo "speciale" , èinfatti una volontaria, che svolge isuoi turni di Servizio Ci vile alla

Misericordia di Camu cia. Nadia èstata introdotta al mondo delvolontariato attraverso la scuola,infatti è stata la scuola che nel suoprogramma di tirocinio, hacoinvolto la giovane in questo suoruolo di volontaria al quale lei si èmolto dedicata ed appassionata.

Nadia Boumariam è residentea Camucia e qui vive con la suafamiglia e si è perfettamenteinserita nel tessuto culturale esociale del nostro-suo paese.

Nel nostro breve incontro in -dossava un bel velo bianco e dique sto ne andava orgogliosa, nelnostro parlare mi è sembrata unadonna sensibile e preparata nelsuo importante impegno. Nadia èmussulmana e segue con attenzio-ne e scrupolo la legge trascritta sulCorano.

La giovane si è trovata moltobene nella grande "famiglia" dellaMisericordia di Camucia-Calcinaioe con i colleghi ha stretto una forteamicizia e trattiene con tutti unconfronto civile e rispettoso che èpienamente condiviso dai colleghi. Alla domanda conclusiva hochiesto di cogliere occasione perin via re un messaggio verso lacomunità camuciese e Nadia si èaperta in un solare sorriso ma, siè trincerata nel massimo riserbo.Dopo una breve riflessione haesordito con un bonario augurioaffinché tutti si impegnino perdare al prossimo, alle persone nelbisogno un aiuto, una mano, unsostegno.

Mi permetto di aggiungereche, molte volte, più delle parolesono i fatti che dicono e cheancora di più ... insegnano.

Queste semplici righe per diresolamente che vi sono personeche, venendo da paese lontani, sisono perfettamente inserite neltessuto del territorio, lo aiutano aprogredire, si impegno nel mondodel lavoro, nella vita associativa eculturale.

L'integrazione è una opportu-nità da valutare ed allora, qualcheposizione presa in modo affrettato,è da valutare in maniera piùapprofondita.

Siamo qui anche per ringra-ziare queste potenzialità che fannopiù grande la nostra comunità, larendono più ricca non solo intermini economici, quanto per illoro valore morale e civile.

Allora, grazie Nadia.

Ivan Landi

Sabato 4 febbraio 2017, pres -so la sede della Con fra ter -nita di Mi sericordia “S. Ma -ria delle Gra zie” Camucia -

Calcinaio in Ca mu cia si è tenuta lapresentazione del li bro: “En nea -logia del l’An tro pocene” di An -to nio Sbarra, Volontario Attivopres so la cita ta Confraternita, edi -to per i tipi della Edizioni Helicondi Arezzo - Pop pi, .

Alla presenza di un numerosoed attento pubblico, la ConduttriceGiulia Mazzotti e il Relatore Uffi -ciale Ermanno Maria Di Natalihan no collaborato con l’autore adillustrare le caratteristiche di con -tenuto, di “messaggio” e di pro -spettive socio - culturali che il te -sto vorrebbe rappresentare.

Il titolo, come illustrato conapposite slide all’uditorio, si rifà altermine “Antropocene” che ilprof. Paul Joseph Crutzen ha utiliz-zato per una sua fortunata pubbli-

cazione “Benvenuti nell’Antropo -ce ne” in cui, mutuando dal chi mi -co Eugenie Stoemer, definisce contale nome l’attuale epoca geologi-ca: il ruolo dell’uomo e della suaazione di antropolizzazione che hamodificato in modo irreversibilel’habita in cui egli vive.

L’autore ha voluto rappresen-tare nove racconti (Ennealogia) lepossibili mutazioni e trasformazio-ni che sulla storia umana possonodeterminarsi in seguito a questi

Le buche di Casale ed altro sono sfuggite alla Giunta Comunale

CAMuCIA Centro Aggregazione Sociale

Carnevale

Nadia Boumariam un esempio semplice di solidarietà

Ennealogia dell’Antropocene di Antonio Sbarra

Medica di Via Capitini. Il medicopresto disponibile con l’avvisotele fonico, mi ha visitato in un uffi -cio amministrativo. Tale era per lescrivanie densamente impegnatedalle pratiche e per le belle pianteben curate dalle “impiegate dal

pollice verde”; nulla idenfiticaval’am bulatorio medico, salvo il fo -glio appiccicato all’uscio con lascritta “Guardia Medica” ed unposticcio lettuccio nell’angolo.

Questa è la Casa della Salute?Francesco Cenci

Il 28 febbraio dalle ore 15 alle ore 18 serata in allegria con musica,maschere e maxi strufolata. Sono tutti invitati. Saranno recitati alcuni dialo-ghi dialettali da due noti artisti locali. Tutti coloro che vorranno contribuirepartecipando alla sfilata di maschere o che vorranno offrire dolci-strufolipotranno dare la loro adesione rivolgendosi alla presidenza.

Saranno graditi ospiti gli anziani della Casa Residenziale, i loro familiarie amici.

Solidarietà Auser Camuciaripropone ai propri Soci enon un soggiorno nellalocalità balneare di IgeaMarina presso l’Hotel Ce -

vo li per il periodo dal 10 al 24giugno 2017.

L’apprezzamento riportato loscorso anno per l’organizzazione,l’assistenza da parte della nostravolontaria e l’ospitalità offertacicon molto entusiasmo dal perso-nale dell’Hotel ci hanno convintoa ripetere l’iniziativa. Rimangonoinvariate le quote e tutte le iniziati-ve proposte dall’albergo.

Per informazioni e prenotazio-ni rivolgersi al Centro SolidarietàAuser Camucia in piazza De Ga -speri 15 tutti i pomeriggi dal mar -tedì al venerdì dalle ore 15 alle o -re 18 oppure telefonare ai numeri333-49.08.845 e 335-34.35.31.

Il presidenteMassimiliano Millotti

Soggiorno balneare

E' nata il 7 dicembre del 1994a Castiglion Fiorentino ma, lafamiglia è di origine marocchinama sono già ventitre anni cherisiede in Italia. Infatti la famigliadi Nadia è originaria del Maroccoe precisamente giunge da Tatapiccola località vicino ad Agadir.

La personale conoscenza dellagiovane e graziosa signorina risalea qualche tempo fa e, tra l'altro,ho potuto apprezzare la suafamiglia: il laborioso padreBouma riam Lahoucine, la solaremadre Bouchella Yamna, il fratelloMohamed e le sorelle: Khadija eMariam.

Spesso ho avuto modo di ve -de re nella nostra frazione il fratel-

“errori” che l’industrializzazione eil consumo illimitato di risorselimitate hanno scatenato.

Lo sviluppo narrativo è sì ditipo fantascientifico, ma il reale è

presente e drammaticamente in -combente.

La serata si è conclusa con unconviviale rinfresco e all’autore ilpubblico presenta ha voluto tribu-tare un applauso a rappresentarel’apprezzamento per la sua operae la sua azione culturale come tra -spare dal testo.

Il libro sarà disponibile nellelibrerie locali a breve, come puresui circuiti della Casa Editrice e informa telematica. I. Landi

Il disegno di copertina è statoideato e realizzato dai volontariattivi: Fran cesco Lombardini eGiulia Maz zotti

Page 6: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web ... · fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti,

L’ETRURIA N. 3 TERRITORIO

Senza dubbio quando la nottescende al Tuttù sale la voglia distar sene solo a cullare i ricordipiù intimi e segreti, quelli che nonpuoi raccontare a nessuno, quelliche ti fanno stare bene o male, aseconda di come ti è andata lagior nata. Quella era stata una strana notte.Al Tuttù non andava di stare dasolo, così invitò Doc per dopo ilrifornimento serale. Anche luiviveva quei momenti e quella seraun po' di buona compagnia eraquello che faceva al caso suo.La Luna sicuramente era andata acena fuori e il cielo si era vestito diun blu talmente intenso che pa re -va nero, le stelle brillavano comediamanti e una fresca brezza a c -carezzava i tettucci leggermentearrugginiti dei due amici. Per una volta tanto non si eranoaccomodati sotto il portico ma sene stavano in fondo al giardinosotto la vecchia quercia, che con isuoi rami ne copriva una buonaparte e già su di essi si vedevanorigonfiare le prime gemme. In -sieme guardavano le luci dellacittà stendersi sotto di loro. In ef -fetti si era allargata un bel po' daquando erano arrivati, la grandepiazza delle riunioni era ormaicircondata da casegarage e danegozi di tutti i tipi, e così,guardando fisso davanti a sé ilTuttù disse, “Certo che fa unbell'effetto starsene quassù,pensare a quello che era la no -stra cittadina e vedere quelloche è diventata”. Doc annuì lentamente, poi dissepiù a sé che per rispondergli,“quattro casegarage, una stazio-ne di servizio e un ambulatorio,ecco quello che era appena sonoarrivato”. Allora il Tuttù chiese aDoc, “ma allora anche tu nonsei di qua, io pensavo che cifossi nato!”. Doc scosse il tettuc-cio e gli disse “se vuoi ti raccon-to....”. Il Tuttù annuì con forza, simise in silenzio e Doc cominciò. “Devi sapere che come miopadre....”, ma un trambusto sopradi loro lo interruppe. I due alzaro-no gli occhi al cielo e videro unpiccolo aereo perdere i colpi eavanzare senza uno straccio diuna luce abbassandosi pericolosa-mente verso la casagarage delTuttù. Il cielo era troppo nero e le stellelo abbagliavano, ormai eraproprio vicino al tetto quandoAmed accese il faretto del piazzaledegli attrezzi, puntandolo versol'alto per illuminare la casa g a -rage.Il piccolo aereo si rialzò pronta-mente, ma non abbastanza. Con ilcarrello delle ruotine urtò la cimadel tetto e queste andarono in

frantumi. Riprese quota, poi simise a volteggiare sopra al piazza-le e guardando in basso urlò “gra -zie per la luce, ma ora comefaccio ad atterrare!”.Il Tuttù gli rispose, “cerca di vo -lare in circolo, la soluzione latroviamo”, il piccolo aereo disse“ok, ma fate svelti!”.Il Tuttù guardò Doc, poi disse“l'unico modo per farlo atterra-re è che io mi attacchi al carrel-lone senza sponde e lui ci si ap -pog gi piano, però ho bisogno chequalcuno mi faccia luce!”, Docgli rispose “Amed non può, tieneil faretto, io ti farò stra da”.Il Tuttù corse alla casagrage e siattaccò al carrellone, mentre Docspiegava il piano al piccolo aereo,poi si posizionarono lungo lo stra -done. Doc davanti e il Tuttù dietro,cominciarono a muoversi piano,mentre Amed illuminava il carrel-lone. Il piccolo aereo co minciò adabbassarsi, cercò di appoggiarvisisopra ma era troppo veloce, ri -prese quota in un attimo, sfioran-do il tettuccio del Tuttù, che nonfece una piega, quindi guidato dalfaro di Amed ci riprovò.Questa volta più piano, si avvicinòal carrellone in movimento, poi visi appoggiò come al rallentatore,ma pesante com'era cominciò aspingere il Tuttù con forza chesbandò pericolosamente a destrae sinistra, poi ripreso il controllocominciò a frenare e con la suaforza e le sue ruotone riuscì afermarsi prima dell'incrocio conla statale. Nell'atterraggio il piccolo aereo siera fermato con il musetto appog-giato al tettuccio del Tuttù. Si tirò indietro, poi disse sfinito,“grazie, quello che avete fatto èincredibile, grazie mille...”, poi sispen se, sfinito. Il Tuttù girò e insieme a Doc risali-rono lungo lo stradone. Rimiseroil carrellone con sopra il piccoloaereo nella grande rimessa e siavviarono verso casa. Anche loro avevano bisogno diriposo.Al mattino Pottero arrivò con tuttala sua maestà.Legò al gancio il piccolo aereoben imbracato con funi resistentima morbide, si alzò e sparì all'ori-zonte.Il Tuttù, Doc e Amed rimasero aguardarli fino a che non furonoche un puntino all'orizzonte. Siguardarono e ognuno partì per ilproprio lavoro, in fondo la cosache li accomunava veramente erala capacità di stare assieme inqualsiasi situazione, in qualsiasimomento, senza tanti applausi,senza tante parole.

Emanuele [email protected]

15 febbraio 2017

Le favole di EmanueleLa storia a puntate

Venerdì 27 gennaio, pres -so l’Oratorio di Teron -tola si è svolto un incon-tro dal titolo “Pallone ocomputer, barbie o ta b -

let: come crescono i bambinioggi?”, organizzato dal Vicariato diTerontola, Val d’Esse e Val di Pier -le, che vede come responsabilidon Alessandro Nelli e don FrancoGiusti.

L’incontro rientra nell’ambitodelle iniziative del Family Bar: so -no una serie di incontri convivialidedicati soprattutto alle famiglie,che trattano di temi d’attualità nelcampo pedagogico e della costru-zione dell’identità.

Terontola non è nuova a que -ste iniziative, che coinvolgonosempre un bel numero di genitorie insegnanti dei vari ordini discuola, legati alla vita parrocchia-le. A Terontola è vivo un tessutosociale che si ramifica nelle realtàlimitrofe di Pergo, Ossaia, Pietraiae altre piccole realtà che conver-gono a formare una cultura valo -riale condivisa, in cui confluisco-no le agenzie educative formali einformali, in cui trovano acco -glienza queste tematiche così im -portanti.

La relatrice della serata è statala dott.ssa Nicoletta Bellugi, Diri -gente dell’Istituto Comprensivo diLu cignano, presentata da donAles sandro e conosciuta a Tero n -tola per essere stata per alcunianni dirigente della Direzionedidattica, che vanta un notevolecurriculum come docente e for -matrice.

La relatrice è entrata subitonel cuore del problema: i cosid-detti “nativi digitali”, cioè i bam -bini che sin da piccoli smanettanosu ogni tipo di congegno digitale,in realtà hanno bisogno di gio -care, di stare con i coetanei, diessere guidati dalle famiglie comeè sempre stato per l’educazione ela formazione dei bambini.

Dare in mano ad un bambinodi due-tre anni un tablet, unosmartphone, un qualsiasi device èdeleterio se sono lasciati soli,come quando sono piazzati da -vanti allo schermo luminoso dellatv fino allo sfinimento.

I nativi digitali hanno un mododiverso di approcciare la realtà:sintetizzano, scorrono i testi e sibasano sulle immagini; la loro

realtà è accelerata, in quanto nonci sono più riti di passaggio ma èun presente continuo che non liresponsabilizza e li spinge ad en -trare nel mondo degli adulti senzaavere gli strumenti per compren-derlo.

I bambini oggi sono più fragili,perché non si confrontano con icoetanei, con i giochi all’aria aper -ta che imponevano la definizionee il rispetto di regole; per questonon sono abituati al confronto,mancano tutte le esperienze di -rette con la realtà che sono neces-sarie per la crescita e al giococondiviso ai giardini pubblici si èsostituito il videogame.

Il pericolo è che i bambiniconfondano realtà e finzione, chesi isolino nel mondo virtuale, chemanchino i filtri e attraverso glischermi, davanti ai loro occhiarrivi di tutto, soprattutto scene diviolenza.

I pericoli più immediati sonocomunque visibili: obesità ecampo visivo sempre più limitato,con conseguente necessità diusare gli occhiali.

La rete è un pozzo senza fondopieno di tutto, anche di malinten-zionati, come riportano le stime di

Telefono azzurro, che riporta an -che i dati del bullismo in rete.

Allora come intervenire? Ladott.ssa Bellugi indica nella fa -miglia e nella scuola le agenziepri marie, in quanto si devonorendere mediatori fra la realtàconcreta e quella virtuale: bisognaimparare a dire no, ad esserecoerenti con le proprie scelte; c’èun tempo per giocare, un tempoper stare con gli amici, un tempoper studiare, un tempo per andaresu internet e se ci si incontra acena, si chiacchiera e non si mes -saggia al cellulare!

E infine l’ancora di salvezza: lalettura! Leggere ai bambini sindalla gestazione, sin da piccolissi-mi, perché questo stimola la fanta-sia e li renderà amanti della let -tura, perché un libro è un’avventu-ra meravigliosa!

L’incontro è stato concluso dalsaluto del Parroco e da Marco Lu -carini, che ha dato l’appuntamen-to alla prossima serata del Familybar: gli incontri, tutti molto in -teressanti, sono consultabili nelsito del Vicariato.

MJP

Nell'ambito delle iniziative legate alla Giornata della Memoria 2017, ilComune di Cortona in accordo gli Istituti Comprensivi Cortona1 e Cortona2, hariproposto il "Progetto Memoria - Per non dimenticare".

Si tratta di un concorso a tema che ha coinvolto quest'anno gli studenti delleclassi terze della scuola secondaria di primo grado di Camucia, Cortona, Fratta,Mercatale, Montecchio, Terontola.Gli alunni sono stati chiamati a produrre lavori, da presentare ad una commis-sione, nel modo che ritenessero più opportuno sul tema del concorso diquest'anno che è: "Non esiste esperienza an che atroce che l'uomo non possavivere... ne porterà i segni nel corpo, le immagini negli occhi, il ricordo nellamemoria, le sofferenze nell'anima... ma solo se conserverà la sua dignità diuomo potrà scegliere il proprio destino"

Nato nel 2005, il Progetto Memoria, ha visto in tutti questi anni coinvolti glialunni delle classi terze nella loro totalità.

L'esperienza vissuta ha sempre spinto i docenti a riproporla, anche se informe diverse, considerato il fatto che gli alunni hanno approfondito e sviluppa-to in maniera più incisiva il periodo storico affrontato nel Progetto che li ha resicoscienti e personalmente coinvolti. Il progetto ha portato gli studenti a visionarepresso il teatro Signorelli di Cortona, martedì 26 gennaio il film Faithless (Senzadestino) di Lajos Koltai del 2005, da cui è tratta la frase del tema del concorso. Ilfilm è tratto dal libro Essere senza destino del Premio Nobel Imre Kertész, chene ha curato anche la sceneggiatura. Basato sul romanzo autobiografico di ImreKertész, il film racconta la prigionia dello scrittore ungherese ebreo deportato,da bambino, nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald.

Il 27 invece i ragazzi hanno lavorato agli elaborati, che ogni anno produco-no lavori imponenti e accurati, che uniscono le varie discipline e capacità (siagrafiche che manuali che di elaborazione testi).

Si sa, dopo migliaia di anni ilpotere taumaturgico deisanti si esaurisce. È giustocosì, il turnover esisteanche in paradiso: arrivano

i santi giovani e i miracoli spettanoa loro. I vecchi invece si godono ilriposo della contemplazione beati-fica ma inoperosa.

Non tema (o speri) il lettoredi trovare qui iconoclastie oparodie blasfeme perché questa èuna constatazione, circospettaeppure abbastanza verosimile. Ilsanto antico non fa più miracoliperché al suo posto li fanno idevoti.

Prendiamo come esempio ilcaso di san Biagio che fu martiriz-zato esattamente 1701 anni fa aSebaste, Armenia e che da oltre 8secoli è onorato quale patrono aMonsigliolo, Italia: il 3 febbraioscorso, sua festa liturgica, allamessa delle 19, celebrata dalparroco don Aimé, era presente lafolla più numerosa degli ultimidue decenni di festeggiamentipatronali ma pure di molte pasquefiacche e natali stanchi.

Tutti attenti, partecipi, com -presi. San Biagio non ha bisognodi fare altro perché ormai i monsi-gliolesi agiscono in suo nome, siriconoscono in questo anticovescovo che li sorveglia conocchio - per dirla proprio tutta -assai malfidato dalla pala d’altaree che pure sentono come amico efratello.

La consonanza con lui èpuntuale, da orologiaio, i monsi-gliolesi hanno poche date, fralaiche e religiose, che ricordanosenza necessità del calendario:una di queste è san Biagio, cheodora di cera di candele appog-giate in croce alla gola per tutelar-la da ogni male, di strufoli escorza d’arance grattugiata, dianici dentro manine di pane benmodellate e, da 10 anni - soltantoquando l’organizzazione comples-

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Il Tuttù senza fari e le avventure ... notturne

Vita e opere di San Biagio nel XXI secolo

Giornata della memoria 2017

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Rieducazione posturale globale individuale e di gruppo

Benedizione della gola al lume di telefonino

siva lo consente (non quest’anno)-, di ceci lessati e conditi con l’olioche sa ancora di frantoio.Tradizioni, alcune, praese altrovee incorporate alle proprie e cheormai non si pensa minimamentedi respingere. Ci sono ragazzi eragazze cresciuti con questi saporie questi riti, non sanno che, inparte, sono acquisiti da pocotempo, li hanno semplicementeassorbiti e tanto a loro basta.Prima della consacrazione èandata via la corrente elettrica inchiesa e in mezzo paese precipi-tandolo nel buio e regalando allamessa una suggestione unica especiale che l’ha fatta somigliarealle veglie degli antenati, illumina-te solo da facelle di candela che imoderni hanno sostituito con iflambeaux tecnologici deglischermi dei telefonini, in questomodo introducendo nella liturgiaun inedito connubio fra il mistici-smo del sacro e la ritualità delconcerto da stadio. A liturgia finitae manine razziate a piene mani,presso il Circolo RCS è statomesso in moto un generatore dicorrente per consentire lo svolgi-mento della cena.

Da due anni c’è una grossanovità: in un paese che non haneppure un centro si è deciso dicreare dei Rioni virtuali adottan-do, per chiamarli, dei nomi anchebucolici e di incerto conio come“Il Sorbo”, o al contrario legittimie catastali quali Combarbia,Borgo, Bivio, Circolo. Donne euomini di questi Rioni - senzapalio e senza rivalità - si sonoritrovati tutti in quello della convi-vialità pubblica, il Circolo, e hannocucinato insieme.

Se i santi si astengono, imiracoli veri li potrebbero fare gliuomini. Tutti i giorni, e a volte lifanno perfino: con la buona egenerosa volontà, e quando serveanche con un generatore.

Alvaro Ceccarelli

TEroNToLAAll’Oratorio un incontro

Le scuole protagoniste

Family bar

(Foto di Carlo Lancia)

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

15 febbraio 2017

Per l’anagrafe lei era Ma -ria A de rita, ma tranne ifa miliari, pochi altri losa pevano, tant’è che pureil manifesto della sua

scom parsa ne indicava solo il no -me di Marite, una garbata fusionedi quello vero, nel modo cometutti fin da piccola la chiamavano.Una semplificazione che ben siaddiceva al carattere spontaneo,non manierato della sua persona,altresì evidenziato da forte caricapropositiva, da solida diritturamorale e religiosa, dalla sempli-cità dello stile di vita.

La Marite, di nascita Peverini,era venuta sin da giovane età adabitare con la famiglia a Mer ca ta -le, nella piazza centrale del paese,proveniente dalla vicina località diSan Martino in Comune di Liscia -no Niccone. Il suo esuberante im -pulso a socializzare l’aveva resa inbreve tempo amica e benvoluta datutti. Con il passare degli anni lasua indole aperta, sincera e noncontaminata da quel modernismoche nel dopoguerra andava ren -dendo sempre più artificioso esuperficiale il portamento di molteragazze, fece presa sul cuore di ungiovane professore mercatalese,l’indimenticabile Aldo Giapp i chel -li, insegnante di Greco e Latino alLiceo di Cortona, che nel 1960 lacondusse felicemente a nozze.

Con il matrimonio la presenzafisica di Marite in Mercatale nonmutò: l’abitazione coniugale erasempre lì, quasi dirimpetto allasua. In quella nuova dimora, peroltre vent’ anni, visse assieme almarito Aldo i momenti sicuramen-te più belli della sua vita in unménage di reciproco affetto, con -solidato nel ’61 dalla nascita dellafiglia Mariella. Poi, nell’ottobredel l’82, ecco la prematura mortedel marito venirle a strappare lagioia di vivere, attenuata soltantodalla sua completa e tenera de -dizione alla figlia dolorosamenteprivata della saggia vicinanza pa -terna proprio ai primi passi deglistudi universitari.

Negli anni che seguirono, Ma -ri te ebbe quindi sostenuto aiutomorale dai lieti eventi connessiall’unico legame fortemente affetti-vo che le rimaneva, quello conMariella, dapprima nel vederlacon la raggiunta laurea in Mate -ma tica e Fisica (oggi docente dellesue discipline presso il liceoScientifico di Umbertide), poi nel -l’accompagnarla al matrimoniocon Marcello, e successivamentecol diventare orgogliosa nonna diCristina, Francesca ed Alessandro.In ogni circostanza lei aveva man -tenuto sempre viva la forza e lapeculiarità del suo carattere infini-tamente buono, distante consimpatica ironia dalle doppiezzesa lottiere, espressivo e calorosonelle sue manifestazioni affettuose,come severo, irrefrenabile e senzaeufemismi nel sostenere le pro -prie convinzioni avverse a certi

com portamenti e a certi costumi.La sua persona costituiva in paeseuna colorita figura tra i cari perso-naggi che hanno rappresentatoemblematicamente Mercatale,quel Mercatale inteso quale paesee comunità che piano piano va orascomparendo nei suoi aspetti piùcaratteristici e tradizionali. Paesedove Marite mai mancava, lieta didialogare, di rendersi utile allafamiglia, agli amati nipoti e achiunque altro, sempre partecipeinoltre con sentimento ed emozio-ne ad ogni lieto o triste evento. Ecompiaciuta spesso, con un po’d’innocente sussiego, del sentirsifinanche ammirata, nella stagionepropizia, per la risaputa sua abilitànell’appassionato hobby alla ricer -ca dei funghi.

Da alcuni mesi la Marite nonla vedevamo più; tutti sapevanoche la sua salute andava cedendoe che la figlia con il genero l’ave-vano amorevolmente portata consé, nella loro abitazione di Pierle,per starle vicini, per accudirla eas sisterla nell’avanzare della ma -lattia. E lì, fra suoi cari, il 29 gen -naio, a 85 anni, lei è venuta aman care. Grande l’afflizione edin colmabile il vuoto da lei lasciatia Mercatale, profondamente sen -titi da tutta la comunità della valle,che con unanime manifestazionedi cordoglio si è stretta accanto aifamiliari sia nelle visite alla salmacome all’ ultimo devoto salutonella chiesa parrocchiale e neltrasporto al cimitero locale.

Anche da noi e dalla Reda zio -ne del giornale giunga a Mariella eMar cello, ai nipoti e a tutti gli altricongiunti l’espressione di amiche-vole vicinanza e di sentite, profon-de condoglianze.

Mario Ruggiu

Piccoli danzatori cortonesicrescono inanellando ri -sul tati eccellenti. Per 16di loro si aprono addirit-tura le porte di una finale

mon diale. Il prossimo giugno vo -le ranno in Germania per parteci-pare alla finalissima del “DanceWorld Cup”, competizione mon -dia le che coinvolge oltre 12 milaconcorrenti provenienti da 38

pae si. Il 5 febbraio scorso gli al -lievi della scuola di danza FameSta re Academy di Cortona hannopar tecipato alle qualificazioni ita -liane a Roma. Il nutrito gruppo digiovani atleti ha sbaragliato laconcorrenza arrivando in tutte lediscipline proposte entro le primeposizioni.

Questi in particolare i piazza-

menti realizzati: 3°classificato Mini solo ballet-Anna Manning1° classificato Mini solo Modern-Francesco Morè1°classificato Children duo ballet-Alen Bozzini-Chiara Crivelli2°classificato Children duo ballet-Zahara Cazac-Madalaine Baines3°classificato Children duo ballet-Lisa Molesini-Anna Manning

1°classificato Children quartetmodern-Margherita Molesini-M-Sole Morè-Gabriele Migliorati-Alen Bozzini3°classificato Junior duo ModernFrancesca Pallini-Martina Cen sa -bella3°classificato Junior group Ballet -Martina Censabella-Francesca P li -ni-Chiara Alari-Irene Paci -Ca ro -line Guidi-Madaleine Baines

Una soddisfazione non di pococonto per le docenti della scuoladi danza cortonese Bianca Maz zul -lo e Sara Chimenti che non sononuove a successi in competizionidi categoria come queste, ma chequesta volta superano le miglioriprevisioni.

Adesso danzatrici e danzatoridovranno allenarsi per la finalissi-ma che si terrà dal 24 giugno al 1luglio a Offenbrug in Germania.

Laura Lucente

Sono passati diversi anni or -mai dall’ultima volta cheho varcato il cancello delleCapezzine come studente,per poi tornarvi - sempre

più sporadicamente - come ex, disolito in compagnia di qualcunocon cui condividere ricordi delconvitto o della classe. E per al -cuni anni il professor Navarra edaltri professori della classe ci han -no accompagnati, anche a distan-za, anche con la possibilità divedersi di rado, nel corso dellenostre vite che intanto avevanopreso direzioni diverse, ed eranodestinate ad incontrarsi solo nelleoccasioni programmate: soprat-tutto cene di classe, eventi e com -memorazioni scolastiche. A dir laverità, all’inizio non ci siamo vistinean che così poco spesso. Le viteda studenti universitari o da gio -vani lavoratori senza famiglia acarico hanno consentito a parec-chi della mia classe di mantenereun contatto tutto sommato assi -duo, con lui, con gli altri professo-ri e tra di noi.

A dirla tutta però, il professorNavarra ci ha lasciati davvero pre -sto. Ci ha lasciati prima che di -ventas se un gradito ma lontano ri -cordo, prima che la scuola di -ventasse per lui stesso un ricordo,prima che “accidenti, non lo ve -devo da dieci anni, ma come èsuccesso?”. Ci ha lasciati mentreancora c’era. Francesco aveva ilsuo modo di esserci che non

mancava mai di farsi sentire.Esserci non è scontato, non èbanale, di certo non è svegliarsi lamattina e trovarsi catapultato suun posto di lavoro in cui, in fondoin fondo, non vorresti trovarti. Lascuola è forse uno di quei lavoridove puoi ben raramente permet-terti un lusso del genere, se lovuoi fare bene... Anche perché iragazzi lo sanno, lo sentono! Piut -tosto, esserci è presenza attiva, co -stante, affettuosa, impegnata, co -me era lui. E’ qualcosa a cui si fapure fatica a dare un nome, vistoche, alla fin fine, a scuola ci siamostati tutti, e alle Capezzine in parti-colare ci siamo andati comunquein tanti. Lui però non si limitavamai ad andarci. C’era sempre. E’qualcosa che penso molti avverta-no ancora distintamente, è qual -cosa che anche dei ragazzi relati-vamente “incoscienti” (nel sensobuono) provavano di sicuro an -che in quegli anni, quando Ciccioindossava il camice e faceva le -zione, come di consueto, nel suola boratorio. E’ per questo se con -

do me che pensarlo ci fa ancorabene.

Magari non se n’è andato.Magari è ancora possibile farcidue chiacchiere e parlare con luidi questi strani tempi, fumandol’immancabile sigaretta o sorseg-giando un buon vino, magari unCabernet o un Syrah della scuola.Magari. O magari sì, se n’è an da -to, ma senza smettere di esserci.Giovanissima, non ancora

professoressa di ruolo inmaterie letterarie, Gio -vanna Pirrone, era giun -ta da Marsala a Cortona

nel 1953, per insegnare al ginna-sio; bella mora e di fattezze tipichemediterranee, simpatica, elegan-te, sempre sorridente ed apertasiciliana, era venuta con la ancoragiovane mamma Maria, vedova, adabitare in Via della Campana al n.7. Il babbo Filippo, di origine ca -labrese, aveva subito affiatato conle due signore che presto feceroco noscenza con la mamma An -dreina; da lì nacque un vero epro prio sodalizio fra le due fami -glie e le case, anche se separate dapochi metri, divennero un tutt’u-no. Io, svogliato studentello di pri -ma media, che amava bighellona-re e stare più fuori che dentro ca -sa, avevo trovato rifugio e prote-zione nell’abitazione della Pr o fes -soressa Giovanna e di sua madre,specie quando le minacce e lesberle della mamma si facevanopiù sentire per non aver fatto icompiti. Era un rifugio sicuro, unluogo accogliente e di immensocalore umano: potevo pranzare o

cenare e nel contempo apprende-re qualche cosa dalle lezioni cheamorevolmente mi impartiva lacara Giovanna e tornare a casatranquillo quando la bufera erapassata. E lì conobbi, a distanza dipoco tempo, il prof. Enzo Calosci;lui bravissimo insegnante di ma te -matica e fisica, instancabilmentemi diceva che io non avrei maiavuto “il bernoccolo della mate -ma tica”. Era vero, ma non ci homai sofferto! Si innamorò dellabel la mora, conosciuta per motivididattici, essendo il prof. Enzo in -se gnante di matematica e fisica alliceo di Cortona, laureatosi allaScuola Normale di Pisa con ilmas simo dei voti; in breve si spo -sa rono a Marsala il 7.1.1956 e su -bito ebbero il primo figlio, A n -tonio, un vero frugoletto, che co -minciò a frequentare la mia fami -glia con i genitori, immancabil-mente ogni giovedì sera, per ve de -re la trasmissione televisiva“ La -scia o Raddoppia”, all’epoca coin -volgente intere famiglie ed amici. Idue si erano conosciuti per motivididattici e seppure di mentalitàper l’epoca diverse, non stentaro-no ad affiatarsi: l’amore per l’inse-

gnamento, la passione per lo stu -dio, l’apertura mentale e la lorogrande preparazione li portaronoalla crescita in altri lidi. Si trasferi-rono ad Ancona e lì continuaronoad insegnare: la Prof. Giovanna alLiceo Rinaldini ed il Prof. Enzoall’I stituto Nautico. La sempre sor -ridente “Prof. Calosci, ha formatomigliaia di adolescenti e con lasua bonaria rasserenante dedizio-ne riusciva a coinvolgere anche ipiù recalcitranti svogliati studenti,ad imparare il latino e il greco.Con voce suadente sapeva conqui-stare i giovani allo studio, valoriz-zare i migliori, motivare gli svo -gliati.

Nel 2012 purtroppo Giovannaperse il caro ed amatissimo Enzoe per lei fu una vera sofferenza. Anovanta anni, si è spenta il ventiseigennaio di quest’anno, per com -plicanze di una brutta influenza,circondata dall’affetto dei figli An -tonio e Roberto di cui è sempresta ta orgogliosa e dagli adorati ni -poti Matteo, Sara, Elena e Gia -como. Nella “Babele” celeste sicu -ramente non insegnerà latino egre co ma sarà sicuramente accan -to ai “ serafini” perché lei è statasem pre serafica e mite; non po -tremmo mai immaginarla acciglia-ta ed irata. Anche se lontani nellospazio, il mio ricordo, e quello dimolti cortonesi, sarà per sempreper i cari professori, per la carissi-ma Giovanna, ancora sentimental-mente vicina con la sua voce sua -dente che ha saputo educare edinsegnare. Lascito notevole per ifigli e le generazioni presenti efuture.

Piero Borrello

MErCATALEUna perdita che dà grande vuoto al paese

Sono giovani danzatori della scuola Stare Academy

La Marite ci ha lasciato Il prof. Navarra continua ad esserciDanzatori cortonesi ai campionati del mondo

Lontani ma sempre vicini

In ricordo di Giovanna Pirrone Calosci

“Così lo ricorda un ex-alunno”

Page 8: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web ... · fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti,

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L’ETRURIA N. 3 ATTUALITÀ 15 febbraio 2017

Via Matteotti, 41-43 - CamuciaTel. e Fax 0575-62.285 - [email protected]

benessere per l’intera Comunità. Un Patriarca certamente Illuminato.Questi sono i messaggi che si perce-piscono dalle prime righe del diariodell’antenata della Gruber e tanto,tanto amore per la bellezza deiluoghi, per il Sud Tirolo che Lilliama personalmente e porta semprenel suo cuore, insieme al meletoche ha avuto in dono dalla sua fa mi -glia. Rosa conduce la sua esistenza attra-verso il lascito morale che dettapensieri, considerazioni e condizio-ni per un fine nobile: quello divivere nella limpidezza dell’OperaBuona dell’UOMO con i doni rice -vuti dal Signore.Unità e Libertà per il Tirolo questisono gli ideali Romantici della b -snonna Rosa, così potremo definirliora che apparteniamo tutti alla UEma, allora, la protagonista del libroha vissuto insieme a tutta la suacomunità di origine austriaca undram ma perché dalla caduta del -l’Impero Austroungarico, dopo ilprimo conflitto mondiale, si sonoritrovati fuori dalla loro patria perpoi essere perseguitati dal regimefascista, come ignorati da quellonazista.La Gruber, in perfetto stile giornali-stico, riporta la saga della sua fa -miglia ad esempio di un componi-mento adatto per studi liceali suidue conflitti mondiali della primametà del Ventesimo Secolo. Ricordodi non essere mai riuscita a studiarequesto periodo storico a scuola per“mancanza di tempo sul program-ma”, peccato perché la formazionesocio-politica per comprendere inostri problemi attuali ha radicicerte con gli Scontri Bellici fra gliStati di allora. I paesi di frontierasoffrono certamente come mino -ran za se la nazione non è sensibilealle loro specifiche esigenze, certa-mente l’Italia riconoscendo alla R e -gione Trentino Alto Adige lo StatutoSpeciale, consente agli abitanti digodere del meglio delle due Nazionidi Confine. L’Italia stessa del restovive e subisce le negatività per es se -re il paese più a Sud dell’Europa eper fortuna il Mediterraneo è unadeguato Stato Cuscinetto con il re -sto del mondo.Il libro riporta quello che le Per so -ne Normali subiscono dall’anda-mento della guerra dove “i militarivengono prima dei civili” sui budgetdi spesa e le Opinioni Diverse dalre gime, possono essere scontatenella migliore delle ipotesi dal con -fino dell’individuo. Quindi ottimolibro da leggere in aula con liberospirito critico e democratico perchéoffre una visione di una popolazio-ne di minoranza e, dove la storiaviene scritta dai vincitori, divieneutile per allargare i Confini del No -stro Pensiero.

Roberta Ramacciotti blogwww.cortonamore.it®

Premio Poesia in Dialetto Chianino 2016 - 3 (fine) Ereditàdi Lilli Gruber

Nell’ultimo libro della dr.ssa LilliGru ber dal titolo: “Eredità” è rac -chiu sa la Missiva più significativa delsuo lascito familiare. Consiste nelcontenuto di una lettera scritta daun suo avo alla propria figlia Rosache si sposa. E’ un saggio, brevissi-mo e privato di Buon Vivere Co mu -ne che un padre consiglia e traman-da agli sposi nel quale raccomandadi seguire uno stile di vita colto eriservato, sensibile e discreto, ri -spettoso e sereno, dedito al lavoroed al sacrificio e colmo di sentimen-ti caritatevoli nei confronti del pros -simo, quella che si definisce: No -biltà d’Animo. E’ il comportamento richiesto e t -nuto dalla sua famiglia da sempre. Ricorda ed invita Rosa, sua figlia, adosservare i sani principi di rispettoverso se stessi e gli altri, proprio edanche in considerazione delle lororesponsabilità sociali. Rosa appar-tiene ad una famiglia che possiedemolti terreni nella provincia del SudTirolo che gestisce con competenzainsieme ai loro contadini, lontanianni luce dai latifondi feudatari a -bandonati all’incuria. Rosa aspettacon determinazione la benedizionedel padre al matrimonio con il suoJakob, saranno sposi di un amorereligioso. E’ affascinante come que -sto potente Capo Famiglia d’altritempi, richiami e rimproveri conforza l’Ostentazione della ricchezzafine a se stessa e come la condanni.Da questo malcostume al giornod’oggi, derivano molti seri problemisociali. La volgarità non “conviene”e non potrà mai appartenere allafamiglia di Rosa. Infatti il benessereposseduto dal suo Parente non lorende immune dalle fatiche chedeve dedicare al lavoro per mante-nere la prosperità dei possedimentiterrieri. Ciò è Ricchezza per tutti e Serenità e

A cura di Ivo Camerini

El curèto envaledeto‘Nguanno ho ‘na spina 'ntul core'ntanto che sto a scrivé ste parole.

Chèro don Firruccio el tempo è passo anco per tee mo 'ngumincia el tribolé.

Le gambe poco te regghéno e i piei par che te s’apiccicon per terrae rischj che t'aciacchi la gunella.

Attento doarè stèpe scenne e saglì tutte quelle schèle

si in canonneca vu arrivère.Gni tanto la testa te gira e te fa barcollà

ma al posto sta perchè t'arcordi sempre quel che devi e 'n devi fa.S'è dovento come tutti i vecchi c'an diciannove mancamenti

e la goccia al naso che sòn venti.Da mo 'n là 'n chèsa al caldo doarè stè

e i bei momenti arcordè.Chjssà quante figliòli è batizzo, cresemèto, passo a la cumunione e sposèto

mà anco tanti "troppi» al cimitero è acompagnèto.La tu popolazione t'ha sempre amirèto pel tu operèto

anco vescovo t'ha nommenèto.Cerca de nòn t'abalocchère

perchè a cent’anni doarè arivèree'nsieme a tu paesèni festeggère.

Carla Severi

Segnalazioni Edizione 2016

Fuori concorso, ma segnalate dalla giuria

’Na caminèta parecchjo lóngaSbombelète tu le piazze!Sbatacchjète cémbili!Sbrombète piffìri, sonète o campène;s’aspettèa stó di da parecchje sittimène.

Dai lattarìgne e pi viòzzili del Camaroneagumincèa a caminère,‘n qua ‘n lae tra le fostàcchje,pe’ le vie de l’Arighèle.

‘Ntù le sagglite gnarpechèa cómme ‘l gliépreal vedé’ ‘na sparnecèa,quànchje frittète nion fatte!Ma sol d’óva e de sparnici.

‘Ngiùppe càlche greppo ‘gnì tanto barullèa,scansè l’uglìvi fècéle ‘nn’éra, se n’arcordèa sol quànde‘l pedóne la schjéna gn’arindoppièa,

sbrinco s’arizzèa e via ‘ntra l’uglìvie ‘n mèzzo al polvaróne alzèto da le chjacchjére,a perdifièto caminèa.

A sedé còmmodo ‘ntù l’èle d’en fagièno‘n vetta al pòggio fu portèto, có’ l’òcchji spurèti da la tramontèna per vedé’ chjèro comm’éra al pièno.

‘Ntra i campi de grènturco e ‘n mèzzo al grèno,‘nnéa fermézzaper quànchje cóse c’éron da fère,

avéa fiezzèto tra rabbia e dolóre, comm’aesse a figlière,quànde d’un tratto ‘na puisìa gne scappò fóra,cómme ‘l quagliotto quànde lascia l’óvoe subboto se mette a pidinère.

Parécchji óci han duvuto spennèrepé’ scrive le cogglionàrie,p’arcontàlle ‘n ce vu fatigabasta un péo de bigón d’úa e un fiàsco de vino. Libero Vespi

La Madonna degli AngioliQuesta 'ne 'na puesia adatta a un concorso, tanto nomineto; son solo durighe per parlavve de la nostra chiesa de la Madonna degli Angeli; e decomme el popolo l’ha sempre onoreta M'arcordo de don Aldo, e de la prucissione che facea per San Marco.Partia da San Pìetro, passea pel Borgo, atraversea el Boschetto,e se fermea a la Cappella de Tappino, per dè la Binidizione al popolo.A la comparbia de Pecieno l'omini, la sera prima, acendeono i falò, perannunciè la festa.La mattina doppo, la mi mama co le donne ,faceono l'infioreta....Un cuore rosso, che peleon tutti i malboni,la corona co' la ginestra, l'AveMaria, coi petali de rosa.La prucissione se fermea 'n momento, per un Ave Maria,e pu scendea giù,pe la Fornece,fin'a Mezzavia; al Santuario de la Madonna degli Angioli; che via onoreta cola Messa Solenne.Doppo don Aldo, venne don Firruccio,ch' ebbe la bella penseta, de fè laCresama,da la su Madunnina,La volse de sera: pe la Madonna de Settembre.E lì la prucissione 'n fu solo d'orazioni, ma de canti a fin de fieto!Ch'el fieto, se perdea davero, pe la saglita del Passaggio.Se partia sempre da San Pietro; l'omini col vistito bòno, le donne co leciabatte,che i sandili eron drent'a la borsa ...pe' 'ne sciupè i tacchi sul ghiaino.Ognuno avea 'na candilina co la carta 'ntorno, che pigliea foco, anco si n'tirea 'l vento!Quando la prucissione era dal Landi s'acendeono i barattili co la naftadrento, e i falò a ogni crocevia.La campena de Mezzavia sonea a festa, 'n quel'ora de cumbrigliume,rintocchea per tutta la valleta!Gionti verso l'asfalto, le donne s'armetteono i sandili ,'na lisciatina ai figlio-li.., e s'entrea 'n chiesa.E la MADONNA éra lì. Splendente de lumi e de fiori. Paréa dicesse : Aspetteo te.E tu; che fin'a' momento prim, avei ditto: non ciartorno! Eri ..de già sicuro d'artornacce.'N quella chiesa tante mene de popolo c' han lavoro; l'han'arfatta pietra supietra, doppo 'l fronte.Pe le mi nozze el mi babo,con tutto 'l vicineto, arfecion' l'altere, cor unpietrone de la vecchia chiesa.E a quel'altere en tanti se son fermi a preghere, gente del pòsto e furischieri,che chiedeon la chieve a la pora Franca per rentrere en chiesa.Le donne han sempre porto l'olio, pel lume de la Madonna;perchè facesse la grazia d'un figliòlo,o perchè aitasse chi già l'aspettea.Ora, sul tetto de la chiesa, c'è 'n buco; su l'altere.. ce covon le colombe.La nostra Madunnina,con tutti i su Angili ha trovo arcovoro a San Pietro.Ma no'.. s'arvole qui. Su la su' chiesa, bella e ripulita;e s'arvole la nostra campena; anche si ce svegliea presto, la mattina.Perchè ognun che passa per questa via tanto traffecheta,deve sape' che c'è qualcun che'l guarda.E si la via è stretta... pacenzia, se farà più pieno!!!!Un'altra còsa ve voglio dire,c'han mando un altro prete!Don Severe; vien da lonteno, ma sembra n' bon cristjeno!'ntanto ha ditto che, pe la Madonna, arpiglia la tradizione e dice 'na Messa ale 9 de sera.Per en guanno la fa a San Pietro, un'altr' anno chissà....comme dice la Loreta ....c'è sempre la PROVVIDENZA. E la pruvvidenza, comme sapete tutti; è arriva.Quando eo scritto 'ste quattro righe s'era ai primi de settembre;el treddiddici s'è fatto 'na festa proprio pe la Madonna.En tanti son nuti e han lascio qualcosa ;e chi 'na pututo ha mando...I lavori son partiti, han de già arfatto el tetto el campanileE chissà....forse 'n sarà Natale ma a Pasqua ce se potrebbe ardì la Messa.Questo è per dire grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo progettoe ci stanno aiutando a realizzarlo.La Madonna degli Angioli, avrà cura dei figli suoi;come recita la Laude che don Ferruccio cantava ogni domenica nel nostro Santuario della Madonna degli Angioli.

Gloria Lucioli

Rolando Bietolini, Olimpia Bruni, don Ferruccio, Carlo Roccanti e Ivo Camerini

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Continuando il calendario delle e -mis sioni filateliche per il 2017, e -lenchiamo quanto deciso dal l'Uf -ficio Filatelico della Repubblica diS. Marino:

Castelli (Europa). 30° Ann. della nascita di Marco Si -moncelli. Fatima, centenario delle apparizioni.Giochi dei piccoli Stati d'Europa aS.Marino. 50° Ann. della morte di LorenzoMi lano. Prima emissione postale di S. Ma -rino, 100° Ann. Squadra vincitrice del Campionato

nazionale di Calcio di Serie A. Serie congiunta con Italia, Va ti ca noe Smom. Lotta contro tutte le mafie. "La password sei tu": saluti tecnolo-gici. S.Natale.

SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA

Il calendario di questo Stato So vra -no ancora non è pronto.

CITTA' del VATICANO Papa Francesco - anno MMXVII- Santo Natale (emissione congiuntacon il Principato di Monaco).Pasqua di Resurrezione.

I viaggi di Papa Francesco nel mon -do -anno 2016- Europa 2017 - i Castelli-. 450° Ann. della nascita di S. Fran -cesco di Sales. 350° Ann. della morte di Ales san -dro VII e Francesco Borromini.90° genetliaco del Papa EmeritoBe nedetto XVI. 1950° Ann. del martirio di S.Pie troe S.Paolo. Centenario delle apparizioni di Fati ma. Centenario della nascita di Do me -nico Bartolucci, direttore dellaCap pella Musicale Pontificia. 50°Ann. della morte di don Lo renzoMi lani. Enciclica Populorum Progressio,

50° Anniversario. Centenario della morte di S. Fran -cesca Saveria Cabrini. Bicentenario dell'Istituto dei Fra telliMaristi delle Scuole. 5° Centeno della Riforma Prote -stan te. 600° Ann.della Diocesi di Samo -gizia (serie congiunta con la L -tuania). Cartoline postali - Aerogramma -Busta filatelica 2017. Le date di emissione delle varieserie saranno comunicate al mo -mento che i vari Stati lo decideran-no.

IL FILATELICo

L’ETRURIA N. 3 ATTUALITÀ 15 febbraio 2017

a cura di MARIO GAZZINI

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Al circolo culturale e ri -crea tivo "Burcinella" diFrat ta, il 2 febbraio l'on.Riccardo Nencini hapre sentato davanti ad un

pubblico particolarmente attento,il suo ultimo impegno letterariocon il quale ha voluto focalizzare evedere sotto una nuova luce la fi -gura della grande scrittrice OrianaFallaci.

Ha preso la parola RolandoCan geloni che ha ringraziato tuttiper la partecipazione e ha ricorda-to che il Partito Socialista Italianoha voluto, con questa iniziativa,sen sibilizzare anche il "popolodel le frazioni" a condividere scelte

che, spesso, vengono presentate,mol to spesso, nella città di Cor to -na. Il presidente del circolo FabioCarini ha portato il saluto del cir -colo ed ha subito invitato il sin -daco di Cortona dott.ssa Fran ce -sca Basanieri a portare un suoprez ioso contributo.

Il Sindaco ha evidenziato l'im -pegno del PSI verso il territorio edin questo caso ha scelto la presen-tazione di una scrittrice molto im -pegnata e di un autorevole au to redi saggi e romanzi storici. Anchel'as sessore alla cultura dottor Al -ba no Ricci, nella sua veste specifi-ca, ha tracciato un breve percorsoculturale di Oriana Fal laci. E' statala volta poi del prof. Nicola Cal da -rone che ha, in modo specifico eapprofondito, presentato primal'autorevole autore del libro e poiquello della scrittrice fiorentina.Nicola si è associato all'autore eha definito la Fallaci come la piùgrande scrittrice del ‘900.

L'analisi è stata dettagliata e lacapacità di analisi di Nicola hafatto perno sulla vicinanza ideolo-gica e morale con l'onorevole cheha dato alle stampe un impegnosolidale e del suo rapporto ami -cale con la scrittrice fiorentina

Il prof. Caldarone ha sintetiz-zato ovviamente anche la "sua"interpetrazione di Oriana Fallaciriscontrato in lei una donna dotata

di una non comune intelligenza, diun grande amore alla vita, di unadonna impegnata in varie temati-che, volitiva, essenziale

Oriana Fallaci era dotata diuna grande sensibilità, un deside-rio irrequieto di ricerca a comin-ciare dal suo "io", quindi non con -cordo assolutamente con moltigiudizi che la danno: antipatica,mordace, e soprattutto "aggressi-va". Aveva certamente un suo fortecarattere e tutto un suo modo diporsi davanti agli eventi che spes -so anticipava.

La presentazione del libro èpoi passata allo stesso autore cheha trasmesso quella carica di u -

ma nità, ricordi di amicizia specifi-ci e personali che hanno rapito leattenzioni dei tanti cittadini pre -senti. Il lavoro di Nencini è sem -bra to a tutti gradevole e cultural-mente centrato ma, bisogna an -che, onestamente, annotare chetra l'on. Nencini e la Fallaci vi erauna grande e forte amicizia, eccoil perché di un "amore" dettatodalla sintonia di vedute e soprat-tutto dalla particolare sensibilitàche i due hanno della società edella storicità.

Qualche perplessità mi è tor -nata in memoria nell'impatto chela scrittrice fiorentina aveva conl'Islam e, specificatamente, su unimminente pericolo di "colonizza-zione" del mondo occidentale. LaFallaci, ritiene che sia la Chiesa adessere il vero baluardo contro l'i -slam ed ecco che qui i giudizi sidividono da quelli dell'autore cheha una vi sio ne diversa certamentepiù laica.

Intanto bisogna dire che è ve -ro che questa "religione" delmondo islamico è abbastanzacontroversa perché c'è, nelmondo islamico, chi vede l'occi-dente co me nemico e chi inveceuna op portunità di incontro e diintegrazione.

Pertanto sarebbe opportunocoltivare questi ultimi indirizziaffinché si rafforzino e si facciano

Shakespeare in cantina, di -rezione artistica di ChiaraRen zi, è nuovo format di ru -morBianc(O) in collabora-

zione con il Comune di Cortona ela Strada dei Vini di Cortona, co -struito con la fattiva partecipazionedi Ass. culturale Gotama, CortonaPhoto Academy, Biblioteca BCAEdel Comune di Cortona, ZAK,Biblioteca Comunale di Camucia,

Vie di Camucia Cortona, Con fes -ercenti e Confcommercio.

La filosofia di rumorBianc(O)è diffondere e promuovere il lin -guaggio teatrale in spazi non con -venzionali, di avvicinare un nuovopubblico alla cultura: quella checostruisce incontri, invade il terri-torio, abita la vita quotidiana,strin ge relazioni, rende lo spazioculturale un bene comune.

Teatro nei negozi, reading neibar... È la volta delle cantine. Vinoe teatro.

Connubio arcaico e antico. Ilvino è legato fin dai suoi alborialla nascita del teatro occidentale,

Inaugurati dal Presidente dellaProvincia di Arezzo RobertoVasai, dal Vice Sindaco di Cor -tona Tania Salvi, dal dirigente

scolastico Laura Giannini e dalDirigente dell’Ufficio Scolastico diArezzo Roberto Curatolo, i la bo -ra tori del nuovo Liceo Artistico“Lu ca Signorelli” di Cortona.

I laboratori sono stati realizza-ti nell'ambito dell'intervento dimanutenzione e miglioramentodel la sicurezza del locali di Pa -lazzo Vagnotti, sede del Liceo Clas -

sico e artistico “Luca Signorelli” edell'IPSS “Gino Severini”.

L'Amministrazione provincialedi Arezzo ha finanziato l'interventocon fondi CIPE nell'ambito di unprogramma straordinario di inter-venti sul proprio patrimonio sco -la stico, finalizzati alla messa insicurezza e alla prevenzione del ri -schio, e vi sono stati investiti300.000 euro.

Nel corso della cerimonia si èsvolta anche la premiazione delconcorso “Non solo pensieri”.

Incontro il 1° febbraio alCircolo culturale Burcinellacon una piccola donna dallosguardo forte, armata da unamacchina da scrivere Olivetti

in uno zaino, genio, passionecivile e fiorentinità doc.

Una donna con “Il fuoco den -tro”, così l’ha voluta vedere e cosìè intitolato il libro di RiccardoNencini, socialista, vice Ministroalle infrastrutture, ha scritto eaccettato di presentare a Cortona.

La Donna, che lo Scrittore haconosciuto e dalla quale è diventa-to negli anni amico, è Oriana Fa la -ci, una delle più importanti figuredel nostro giornalismo (e nonsolo), probabilmente a tut t’og gi.

Le parole commosse di Ric -car do Nencini, hanno ripercorsoquello che è riportato nelle pa gi -ne, con calore, con piccole ag -giunte, con considerazioni, conpa catezza, ma senza sconti perquelli che l’hanno osteggiata senzaguardare.

E’ la storia di Oriana, vedettapartigiana nella guerra a Firenze,poi scomunicata dalla intellighen-tia ottusa della sua città, che nonha voluto capire la sua passioneper i valori della democrazia, isuoi timori per il futuro di unPaese e un Continente in crisi, ilsuo amore sviscerato per Firenze,città della bellezza e quindiesposta ad ogni rischio di degradoe rovina. Infine la rappacificazione

Nuovi laboratori per il Liceo Artistico “Signorelli”

Shakespeare in cantina

tardiva, con una battaglia mediati-co-istituzionale non priva di risvol-ti e rischi. Nencini, che è statoprotagonista all’epoca importanteper questa riabilitazione, attual-mente accettata con glorificazionie risconoscimenti postumi, hacercato una “riconciliazione” mol -to personale con la sua propriasto ria, attraverso uno scontro che“andava fatto” per la verità. Gli vadato atto e onore.

Le istituzioni hanno supportatol’incontro, presenti il sindaco diCortona Basanieri, l’assessore Ric -ci.

Il prof. N.C aldarone ha intro-dotto il libro con un documentatis-simo excursus su una precedentepiccola pubblicazione di Nenciniche costituiva in effetti già unatestimonianza sulla figura dellaFal laci e infine ha letto dal prologoda “Il fuoco dentro” una invettivadal sapore dantesco scritta da Leiche la riassumeva e, guarda caso,con un titolo (speriamo sologiornalistico): “Firenze brucia”.

Il Circolo Culturale Burcinellacon i suoi ideatori, conduttori efrequentatori attivi funziona comeuna calda luce che raccoglie eaccoglie le buone cose e le buoneproposte, onore e grazie anche aloro. Emma Ricci

“Il fuoco dentro” (oriana e Firenze) di riccardo Nencini

con i riti dionisici.Vino e teatro, due viaggi che si

accostano per condurci lontanolungo storie fatte di uomini, mani,stagioni, cura, colori, tempo esogno.

Due spettacoli, due can tine,due paesi del territorio cortonese .

Domenica 5 Febbraio que -st'avventura è decollata presso lacantina Tenimenti Luigi D’Ales -

sandro a Manzano con lo spetta-colo DIE PANNE di e con ValentinaBischi e con Francesca Sardella eAngelo Lazos.

Un successo così grande haobbligato a pensare a una replica,il 26 febbraio stesso posto stessanarrazione, per le tante personeche non hanno tro vato posto.

Domenica 19 Febbraio pres -so la cantina Az. Agricola Baldetti aPietraia andrà in scena GRISELDAdi e con Antonella Ruggiero.

Teatro e vino, vino e teatro: lavita è l'arte dell'incontro e più l'in -contro è strano... meglio è.

Albano Ricci

veri protagonisti e relegare i primiad un ruolo marginale.

La Toscana e soprattutto Fi ren -ze, in questi anni, ha notevolmentemodificato il suo impatto con lascrittrice, al tempo disconosciuta enon amata. Oggi è stata "riammes-sa" nel circolo delle figure emeritee segnalata, anche con riconosci-menti, verso tutta la comunità.

E' simpatico che un semplicecircolo culturale come quello diFratta abbia accolto un simile con -

fronto culturale che segna decisa-mente una sua presenza e qualifi-cazione sul territorio cortonese.

Nell'occasione il geometra Mi -ro Petti ha voluto rivolgere versol'on. Riccardo Nencini una perso-nale targa ricordo della serata, maanche per: significare il forte l'af -fetto che lo lega al vice-ministrodelle infrastrutture e dei trasportinel governo del Premier on. PaoloGentiloni.

Ivan Landi

una donna piccola dallo sguardo forte

Italia 2008, giochi olimpici di Pechino

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, ho un localecommerciale in un condominioe alcuni condomini parcheggia-no sistematicamente ed apposi-tamente davanti all’accesso almio locale per impedire lo sca -rico ed il carico di materiale no -nostante vi sia apposita segnale-tica stradale. La situazione èdivenuta insostenibile, possochia mare le autorità e far se -que strare i mezzi? Grazie.

(lettera firmata)

Si può procedere al sequestro pre -ventivo degli automezzi utilizzatiper arrecare reiterate molestie, in -dipendentemente dal fatto dell'usolecito dei mezzi medesimi, postoche, ciò che rileva, è la sussistenzadi un nesso di strumentalità tral'u tilizzo dei veicoli e il reato. Que -sto è quanto emerge dalla senten-za n. 1826 del 16.01.2017 (Cass.Pen. V° Sez.) relativa ad un casoche vedeva due uomini essereimputati del reato di atti persecu-tori per avere, con alcuni au to -mezzi, molestato un titolare di unesercizio commerciale, intralcian-dogli ripetutamente l'accesso allocale.Secondo i ricorrenti, nella fattispe-cie, avrebbe difettato il requisitodella pertinenzialità dei beni se -questrati con il reato di atti perse-cutori, non essendo detti veicolistrutturati e finalizzati esclusiva-mente a consentire ai medesimi diintralciare l'accesso alla vittima,potendo detto intralcio essere pro -vocato dai ricorrenti con altrimez zi. I Giudice della Suprema Corterilevano come la natura persecu-toria della condotta posta in es -sere dai ricorrenti fosse stata benevidenziata non solo dalla deposi-zione della persona offesa, maanche dalla documentazione delleriprese dell'impianto di videosor-veglianza installato dalla vittima,dalla quale emergeva l'utilizzo de -gli automezzi da parte dei ricor-renti per perpetrare le molestie in

danno della titolare dell'eserciziocommerciale, avvenute parcheg-giando gli autoveicoli nei pressidell'ingresso pedonale dei clienti,al fine di rendere più disagevolel'accesso o nei pressi della rampacarrabile in prossimità del cancel-lo di proprietà, impedendo l'ac -ces so di qualsivoglia veicolo sulretro dell'attività commerciale, oancora spostando senza alcunaapparente ragione l'automezzo dallato nord del parcheggio al latosud, così occupando lo spazio incui la persona offesa aveva dirittodi parcheggiare.I giudici di merito avevano eviden-ziato il nesso di pertinenzialitàdell'uso molesto degli automezzicon il reato di cui all'art. 612-bisc.p., con una reiterazione dellecondotte che, nel tempo, avevadeterminato nella vittima uno statodi ansia, essendo del tutto irrile-vante il fatto che detti mezzi sonofossero oggettivamente strutturatiesclusivamente ad intralciare l'ac -ces so ai locali, essendo stata evi -denziata la particolare relazione diasservimento degli automezzi alreato, l'oggettivo collegamento trai medesimi non nei termini di unrapporto di mera occasionalità madi uno stretto nesso strumentale.I giudici di legittimità ribadisconocome nel reato di atti persecutori,ai fini del sequestro degli strumen-ti utilizzati per perpetrare il reato,non sia richiesto, a differenza dialtre tipologie di reato, il nessostru mentale non occasionale estrut turale tra la res e il reato.Quel lo che rileva, nella fattispecie,al fine di ritenere il nesso di perti-nenzialità tra gli automezzi utilizza-ti dagli indagati ed il delitto di attipersecutori è il costante e reiteratoinserimento di tali veicoli nell'or-ganizzazione esecutiva del reato,essendo del tutto ininfluenti in taletipologia di delitti, le caratteristi-che strutturali degli stessi auto -mez zi.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

L’ETRURIA N. 3 ATTUALITÀ 15 febbraio 2017

Stalking mediante parcheggioselvaggio? Sì al sequestro del veicolo

Presentato il secondo appuntamento della Scuola per Genitori di Confartigianatocietà, sia un dovere di tutti, per chéè in gioco il nostro futuro di esseriumani con sapevoli e liberi, equindi po ta tori di una ricchezzaindividuale fina lizzata alla costru-zione dello svi luppo sociale ed e -conomico delle nostre comuni tà”.

“Siamo contenti di ospitarequesto appuntamento, dichiaral’as sessore alle Politiche Sociali

del Comune di Cortona AndreaBer nardini.

Da sempre il nostro comune èall’avanguardia nel settore delsostegno e della formazione per lefamiglie e credo che que stoprogetto di Confartigianato vadanella direzione giusta e sia in li neacon i percorsi sino ad oggi attivatia Cortona .”

La legge di Bilancio 2017 estende lapossibilità di usufruire del bonusmobili fino al 31 dicembre 2017,per un importo massimo di 10 milaeuro per unità immobiliare, macam biano le regole.Infatti, se prima era sufficiente chel’intervento edilizio fosse iniziato apartire dal 26 giugno 2012, con lenuo ve regole è necessario che l’in -tervento abbia inizio a partire dalpri mo gennaio 2016.Infatti, la legge di Bilancio 2017, giàpubblicata in Gazzetta, sostituisce ilcomma 2 dell’art. 16 del dl 63/2013 con il seguente:Ai contribuenti che fruiscono delladetrazione di cui al c. 1, limitata-mente agli interventi di recuperodel patrimonio edilizio iniziati a de -correre dal 1º gennaio 2016, è al -tresì riconosciuta una detrazionedall’imposta lorda, fino a concor-renza del suo ammontare, per leulteriori spese documentate soste-nute nell’anno 2017 per l’acquistodi mobili e di grandi elettrodomesti-ci di classe non inferiore ad A+,nonché A per i forni, per le ap pa -recchiature per le quali sia previstal’etichetta energetica, finalizzati al -l’arredo dell’immobile oggetto di ri -strutturazione. La detrazione di cuial presente comma, da ripartire tragli aventi diritto in 10 quote annualidi pari importo, spetta nella misuradel 50 % delle spese sostenute ed ècalcolata su un ammontare com -plessivo non superiore a 10 milaeuro, considerato, per gli interventieffettuati nell’anno 2016 ovvero perquelli iniziati nel medesimo anno eproseguiti nel 2017, al netto dellespese sostenute nell’anno 2016 perle quali si è fruito della detrazione.Ai fini della fruizione della detrazio-ne dall’imposta, le spese di cui alpre sente comma sono computateindipendentemente dall’importodel le spese sostenute per i lavori diristrutturazione che frui scono delledetrazioni di cui al c. 1.Pertanto per usufruire del bonus mo -bili 2017, i requisiti sono i se guenti:• aver iniziato un’attività ediliziasuc cessivamente al 1° gennaio2016, grazie alla quale si usufruiscedella detrazione del 50%;• acquistare mobili o elettrodome-stici di classe A+ (A per i forni…)da installare nell’immobile oggettodi intervento.Bonus mobili, quali beni sonoagevolati?La detrazione spetta per le spese so -stenute di:• mobili nuovi;• grandi elettrodomestici nuovi diclasse energetica non inferiore allaA+, (A per i forni), per le apparec-chiature per le quali sia previstal’etichetta energetica.Rientrano tra i mobili agevolabili:letti, armadi, cassettiere, librerie,scri vanie, tavoli, sedie, comodini,divani, poltrone, credenze, ma te ras -si ed apparecchi di illuminazione.Non sono agevolabili: porte, pa vi -mentazioni, tende e tendaggi e com -plementi di arredo.Rientrano fra i grandi elettrodome-stici: frigoriferi, congelatori, lavatri-ci, asciugatrici, lavastoviglie, appa -rec chi di cottura, stufe elettriche,piastre riscaldanti elettriche, forni amicroonde, apparecchi elettrici diriscaldamento, radiatori elettrici,ventilatori elettrici ed apparecchiper il condizionamento.È possibile detrarre anche le speseper trasporto e montaggio dei beniacquistati.Bonus mobili, come pagare?I pagamenti devono essere effettuaticon una delle seguenti modalità:bonifico ordinario, carte di credito

e carta di debito.Come precisato nella circolare n.7/2016 dell’Agenzia delle Entrate,se il pagamento è disposto con bo -ni fico bancario o postale, non ènecessario utilizzare quello (sogget-to a ritenuta) appositamente predi-sposto da banche e Poste S.p.a. perle spese di ristrutturazione edilizia.Quando si utilizzano carte credito ocarte di debito, la data di pagamen-to è individuata nel giorno di utiliz-zo della carta da parte del titolare,evidenziata nella ricevuta telematicadi avvenuta transazione e non nelgiorno di addebito sul conto cor -rente del titolare stesso.Non è consentito effettuare il pa ga -mento mediante assegni bancari,contanti o altri mezzi di pagamento.Bonus mobili, adempimentiSe il pagamento è effettuato con bo -nifico, occorre indicare:• il codice fiscale del beneficiariodel la detrazione;• il numero di partita Iva o il codicefiscale del soggetto a favore del qua -le il bonifico è effettuato.Come visto prima, non è necessarioutilizzare il modello predisposto perla ritenuta d’acconto da parte dellebanche o poste.I documenti da conservare sono:• l’attestazione del pagamento (r -cevuta del bonifico, ricevuta di av -venuta transazione, documentazio-ne di addebito sul conto corrente);• le fatture di acquisto dei beni, ri -portanti la natura, la qualità e laquan tità dei beni e dei servizi acqui-siti.Inventi edilizi che danno diritto albo nus mobiliIl bonus mobili è collegato ai se -guen ti interventi edilizi:• manutenzione ordinaria su particomuni di edificio residenziale;• manutenzione straordinaria supar ti comuni di edificio residenzialee su singole unità immobiliari resi -denziali;• restauro e risanamento conserva-tivo su parti comuni di edificio re -sidenziale e su singole unità im -mobiliari residenziali;• ristrutturazione edilizia su partico muni di edificio residenziale e susingole unità immobiliari residen-ziali;• ricostruzione o ripristino a se -guito di eventi calamitosi se sia statodichiarato lo stato di emergenza;• restauro e risanamento conserva-tivo e ristrutturazione edilizia ri -guar danti interi fabbricati, eseguitida imprese di costruzione o ristrut-turazione immobiliare e da coope-rative edilizie, che provvedano entro18 mesi dal termine dei lavori allasuccessiva alienazione o assegna-zione dell’immobile.

[email protected]

Si è tenuto il 10 febbraio laseconda tappa della scuolaper genitori “Insieme percrescere” di Con far ti gia na -to Imprese e Famiglie A -

rez zo.Come nel capoluogo biturgen-

se, anche a Cortona è stata prota-gonista la nota psicologa e psico-terapeuta Rosanna Schiralli, giàco nosciuta e apprezzata per gli in -teressanti appuntamenti delle pas -sate edizioni.

Il tema della serata che si èsvolto al Centro Convegni Sant'A -gostino, è stato: “COME PREPARA-RE AI FIGLI LA VALIGIA DELLA SI -CU REZZA”.

Ma cosa significa “valigia dellasicurezza”?

“Quella di oggi - spiega Schi -ralli - è una società che può crea -re molte turbolenze a bambini ea dolescenti. Ci sono i vecchi pe -ricoli e le vecchie dipendenze, mace ne sono anche nuove: interneto i social media ad esempio. Op -pure bulimia o anoressia, e moltealtre ancora.” e allora?

Per rispondere Schiralli usal'im magine di un aereo in fase diturbolenza.

“Come vi sentireste se il pilotae le hostess invece di ras sicurarvichiedessero a voi cosa fa re? Ecco,pensate che il bam bino o l'adole-scente vedono il bab bo come ilpilota e la mamma come lahostess. Lui è il passeggero, habisogno di sapere che l'ae reo è inmani sicure e che saprà affrontarela turbolenza.”

“Oggi è possibile, grazie an -che ai contributi delle neuroscien-ze e alla scoperta dei neuroni

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Confartigianato, Comune di Cortona e Banca Popolare di Cortona

Bonus mobili 2017 e detrazioni fiscali,cosa cambia rispetto al passato?

spec chio - continua Schiralli - co -no scere e utilizzare le miglioristra tegie con i bambini e gli adole-scenti, affinché crescano autono-mi e sicuri. La valigia della sicu -rezza attrezzerà i nostri figli ad af -frontare per i disagi e i malesseridel terzo millennio, con particola-re riferimento alle patologie dadipendenza (abuso di sostanze,alcool, anoressia, bulimia, dipen-denza da internet, ecc…), al bul -lismo e ad altre forme di disadat-tamento oggi così diffuse.”

“Anche questa volta - intervie-ne Erminia Romagnoli, presidentedel Gruppo Donne di Confarti -gianato - abbiamo cercato di in di -

viduare temi che potessero offrirespunti di riflessione ai genitori eagli educatori. Rapportarsi conbam bini e adolescenti e non è fa -cile, e oggi le nuove tecnologie of -frono tante opportunità, per mol tiaspetti positive, ma ci sono anchetanti rischi nuovi che è beneaffrontare con l'approccio giusto.An che stavolta - conclude Roma -gno li - siamo certi che verrannoofferti strumenti utili per affronta-re le situazioni di ogni giorno.”

“E’ con entusiasmo che la no -stra Banca ha raccolto l’invito aso stenere una così utile ed impor-tante iniziativa. Siamo convinti,dichiara Roberto Calzini, Di ret toreGenerale di Banca Po po lare diCor tona, che questa potrà rappre-sentare una risposta concreta pergenitori ed educatori in un conte-sto sociale e culturale nuovo ed incontinua e rapida evo luzione.

Cre diamo altresì, aggiungeCalzini, che investire nella Fa mi -glia, primo nucleo della nostra so -

Fiocco Azzurro

“Benvenuto Leonida Giovanni”Greta Rosi, insieme al babbo Alessio e alla mamma Alessandra Talli, annun-cia l'arrivo del fratellino Leonida Giovanni, avvenuta a Siena il 16 Gennaio2017, con tanta felicità anche per i nonni.Ai nonni, abbonati al nostro giornale da tanti anni, ai genitori e allapiccola Greta gli auguri più cari per l’arrivo festante del fratellino.

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ATTUALITÀ

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Dopo l’etimologia di portaColonia che ho affrontatonel numero del 15gennaio, i nomi di altredue porte cortonesi vor -

rei ora indagare, entrambe a le -vante, entrambe presso la chiesa disan Domenico: la prima è quella diPeccio Verardi (anche Verandi, vediG. Mancini), che non esiste piùpoiché fu abbattuta nel 1861, essaintroduceva all’arteria principaledella città che, grazie alla raggiuntaunità d’Italia, assunse la denomina-zione di via Nazionale e che peròtutti chiamano ancora con l’antico eopportuno nome di Ruga piana.L’altra è porta Berarda un po’ più sulungo via S. Margherita, all’altezzadella chiesa di S. Marco, inaccessi-bile da secoli e attualmente pro -prietà privata. È una porta famosasoprattutto perché la tradizionevuole che Margherita penitente siaentrata a Cortona, l’anno 1272, pro -prio da lì, incontrandovi le no bil -donne Marinara e Raniera de Mo -scari.

Le ho unite nel tentativo di in -terpretazione perché non solo l’ap -parenza grafica e fonetica le rendepalesemente sorelle ma anche lasostanza etimologica. Verar di/Ve -ran di e Berarda hanno una parteinziale, Ver- e Ber-, identica, stanteche V e B sono fungibili (si veda,anzi si senta: vociare e bociare, perdirne una). Ver-/Ber- potrebberoavere un antenato esatto nell’oscoveru che significa porta. Porta, népiù né meno, o nel lituano veriuche vuol dire porta, ancora porta.Ma sono coincidenze troppo coinci-denti, diciamo, stanno troppo pre -cise nei gangheri, e quindi bisognadiffidarne. In questo caso, come lofu per Colonia, il vero oggetto che siintendeva nominare non erano leporte ma il contesto in cui esse sitro vavano, che fu di orlo, di mar -gine nel caso di Colonia, e di altra,diversa natura in quello di Verardi eBerarda. O forse di nessuna naturain particolare. Ver- e Ber- sono l’e -si to di parole antiche che significa-no fortezza, fortificazione, chiusuradi mura. Attingono al greco baris:palazzo, torre, fortilizio, ancora algreco di origine trace bria: città, allatino paries: parete, muro, sbarra-mento, all’antico inglese byre: abi -tato, al tedesco Wehr: difesa, all’in-glese weir: diga, recinto, difesa; siri trovano in Perugia (Per-ugia ov -vero: For tezza, Fondazione) e allu -dono alla divisione fra lo spazio in -terno, cintato, protetto e quello e -sterno, aperto e insidioso. SecondoGiovanni Semerano questo concettoprimario di sbarramento, recinzio-ne, esclusione dell’esterno e prote-zione da esso risiede nei sinonimiaccadici barītu, berītu, bertu:parete, terra sbarrata, chiusura. Laseconda parte di Verardi e Berarda,ovvero -ardi/-arda è il prodotto digermanico hart, di gotico hardus,di antico alto tedesco harto, diinglese hard e, ancor prima, di gre -co kratos. Tutte que ste voci sonoinfatti una unica voce che significaforte e, in senso traslato, fortificazio-ne. Esse derivano da accadico qar -du: forte, potente. Dunque, anchecon i suffissi -ardi/-arda si ribadi-sce il concetto di una Cortona pro -tetta da una possente cinta di mura.Nella lezione Verandi la parte -andisarebbe ugualmente congrua allanozione di protezione e difesa inquanto generata da voci come an -tico alto germanico wantȏn: vol -tare, moderno tedesco wan deln:cam biare, trasformarsi, inglese (to)wind: cingere, attorcigliarsi. Questeparole contengono in sé l’idea im -plicita o esplicita di curva, piega-mento: le mura di una città, infatti,la circondano. Es se sono originate

L’ETRURIA N. 3 15 febbraio 2017

Gente di Cortona

di Ferrucio Fabilli

Lo sguardo di “Buio”, sovversivo campagnolo agli albori del Novecentoribattere sempre lo stesso chiodo

semantico nella nominazione deiluoghi - stavolta è stato il turno dimu ra, fortezza, protezione -, sappiache proprio questa è una dellegaranzie di autenticità dell’interpre-tazione. Bisogna dubitare delleinterpretazioni auliche, sono ilfrutto di un ideale classicista che,senza neppure rendersene conto,presuppone che in ogni avventurosocolonizzatore greco che tracciava isolchi di fondazione di una cittànuova in Calabria o in Sicilia, inogni contadino etrusco che dava ilnome al suo podere verso Creti oRonzano albergasse lo spirito ditanti Platone e Eschilo, che tuttiviag giassero con il manuale di mito -logia in mano e spargessero nomialtisonanti a destra e a manca. Chi,nel 1843 assistette alla costruzionedel Muraglione per le “Lunghe” diCortona mica lo chiamò “Molto

Utile Riparante Opera”, lo chiamòMuro, anzi Muraglione poiché eradi buon metraggio, e bastò così. Inostri antenati costruivano dellemura di difesa e le chiamavano“Mura di difesa”, le facevano soprauno sperone di roccia e chiamava-no il tutto - sperone, mura e difesa -Colonia, perché questa pluralità disensi conteneva la parola Colonianella lingua di allora. Ribadiscoanch’io: nomina sunt consequen-tia rerum.

Alvaro Ceccarelli

Ripenso alla storia singolare d’unvecchio anarchico conosciuto dabambino, che non era né aristo-cratico né intellettuale né operaioin settori industriali, bensì conta-dino e bracciante. Vissuto in zoneisolate collinari tra Valdesse e Tra -simeno: che fecero da nascondi-glio nell’agguato di Annibale airomani, durante la seconda guer -ra Punica. Il mio vicino di casa, era noto atutti come “Buio”. Altezza media,robusto, un po’curvo su spallepoderose, andamento caracollan-te, faccia scura, sopracciglia folte,sguardo triste e torvo che, incro-ciandolo, avrebbe inquietato. Unvolto allarmante da tenere a di -stanza. In realtà, ricordo d’esserstato vezzeggiato da Buio, anche sein modi poco leziosi; che, d’al -tronde, erano gli stessi usati dagliadulti verso i piccoli campagnoli.Le coccole sdolcinate odierne, ri -servate a cuccioli bipedi o quadru-pedi, era raro riceverle persinodai genitori. Nella proprietà del Sor Giovannidetto il Valecchiese, alla CasaBian ca (toponimo mappale, nien -te affatto parente con le Casa Bian -ca dei potenti), vivevano nellostesso edificio due famiglie. La mia mezzadrile, nel lato a valle,composta da una decina di per -sone, con stalla, cantina e magaz-zino; e, a monte, la famiglia brac -ciantile di Buio, composta da tre oquattro persone, senza stalla nécantina né terreni da coltivare.Nella quiete collinare immersa traulivi e boschi cedui si godeva unasplendida vista: sulla Valdesse sul -la collina di Sepoltaglia sui montidi Ginezzo fino a Cortona. Certigiorni l’armonia tra le due fa -miglie era scossa dalle stranezzedi Buio, a seguito del suo paio disbornie ordinarie giornaliere: unamattutina e l’altra serale; quest’ul-tima, turbolenta, si concludeva anotte fonda. Con gli uomini della mia famigliaalla ricerca di Buio incespicato inanfratti - di ritorno dalla bottegadel Passaggio a far provvista divino -, o impegnati con pazienza achetarlo in casa sua, soccorrendole sue donne impaurite dalleminacce del vec chio preda deifumi alcolici. Mag giore agitazioneera nelle gelide notti invernali,quando incombeva il pericolo diassideramento del l’anziano, cadu -to in forre e in capace a rialzarsi; oquando le minacce a moglie efiglie erano portate con utensilipericolosi. In quei frangenti, di norma, inter-veniva a rabbonirlo il nonnoBeppe, coetaneo del bumbazziere.Non di rado, costretto pure adandarci a letto…nudo; perchél’ubriaco temeva d’essere ammaz-zato dal nonno magari con uncoltellaccio nascosto sottopanno...ubriaco e sospettoso... Nel restodel giorno, in cui il vino nonfaceva da pa drone, Beppe e lostralunato vi ci no divagavano inchiacchiere ami chevoli, fumandoaccanitamente “Alfa” o sigarettearrangiate con tabacco ruspatonei campi. E sto rie da raccontarsi,i vecchi cono scenti, ne avevano inquantità. A quelle pause spesso assistevoanch’io, accucciato ai piedi delnonno, capendo poco o nulla deiloro colloqui. E qui finisce il racconto di cosecerte, vissute in prima persona. La parte più intrigante la raccon-

da accadico pa tālum, petēlu: gi -rare, avvolgere.

La denominazione Peccio findal periodo medioevale è affiancataa Verardi/Verandi e la loro unione,nella forma di Peccioverardi, serveancora oggi a identificare un Quin -tiere cittadino. Peccio vale di nuovochiusura e ha lo stesso etimo dipăcĕre, păcisco, pactus in latino: icontraenti infatti chiudono un pattoe congiungono i loro interessi, diavestico pas- che significa pastoiaper cavalli, impedimento, di grecopegnynai che vale fissare, renderesaldo e stabile, chiudere. L’etimo diPeccio è lo stesso di “piccia” chesignifica ciocco, agglomerato, coseunite e aggruppate, ben strette in -sieme e serrate: una piccia d’aglio,di cipolle e anche di conci, certo,per costruire un muro di difesa. Edè lo stesso di “paciùg”, termine set -tentrionale che indica la mota

appiccicosa, un intruglio di cose di -verse, un “piaccicume”, da cui ilge lato al paciugo che è una specia-lità ligure composta da un’assem-blea di gusti. Come al solito le portenon c’entrano e la causa della no -minazione sono le mura come stru -menti di difesa: i tre nomi: Peccio,Verardi/Verandi e Berarda indicanoe definiscono, partendo da basilessicali diverse eppure omogenee,la Forti ficazione, la Città Murata.

Chi si stupisse di questa an -gustia creativa, di questo monotono

terò de relato, per sentito dire; piùdi tutti, dal nonno: intimo conosci-tore di Buio, e dall’estro narrativoseducente. Unico. Senza escludere, tra i due, compli-cità e intese su vari aspetti dellavita, comprese certe idee sovversi-ve che Buio applicò con temerariacoerenza. Buio era coperto ditatuaggi di semplice fattura - d ise -gni tratteggiati da qualche galeotto-, avendo subito il carcere militare(a Gaeta?) per aver tentato diuccidere un ufficiale. Non ricordole ragioni della zuffa micidiale,mentre rammento il contesto.Chiamato in armi negli anni pocoantecedenti la guerra ‘15-18, Buiomal sopportava la vita militare,tantomeno di andare in guerra.Per giunta, tempo addietro, avevagià mostrato la feroce avversioneverso le autorità: sparando a unprete, in ossequio alla direttivaanarchica di accopparli tutti!…lui ci provò col suo. Per fortuna d’entrambi, la fucilatarisparmiò la vita al religioso.Perciò, Buio fu richiamato a casa,dal rifugio francese dov’era ripa -rato. (Agguato e fuga suscitanopiù che il sospetto sull’esistenzad’una rete organizzata). Ma tor -nia mo agli sprazzi di memoriasuperstiti: sul tentato omicidiodell’ufficiale e quel che ne seguì.Nel turbine d’una volontà decisa asottrarsi alla disciplina militare, larabbia di Buio ebbe un violentoepilogo: durante una rissa, tentòdi uccidere (non ricordo l’esito:se l’aggredito sopravvisse) quelgiovane ufficiale che, forse, gli eraparso il peggiore tra chi usavaimpartire ordini. Subito dopo,Buio si finse pazzo, con determi-nazione. E subì stoicamente l’infis-sione di spilloni nelle sopracciglia- lui diceva, “senza batter ciglio!” -volendosi mostrare davvero pazzo.(In quella occasione gli fu pratica-to l’elettrochoc?). Durante ilricovero coatto in ambienti psi -chiatrici e in galera, accentuò ilpeggio del suo carattere: scontro-so, attaccabrighe, capace di biz -zarrie improvvise (da cui discen-deva il nomignolo: Buio). Fino aescogitare l’ennesima stranezza. Quando caricò sulle spalle lapesante branda di ferro, conmaterasso, lenzuola, coperte, e ilsuo misero corredo, allontanan-dosi dalla camerata… trasportarequel peso non era da tutti. Anzi, era segno di forza bruta,rafforzata dal desiderio disperatod’esser lasciato in pace... piaillusione! in quel mondo di mattiveri e finti e galeotti turbolenti…tanto che Buio portava vistosecicatrici sulle labbra, esito d’unarissa selvaggia nella quale i con -tendenti si erano presi a morsi infaccia, come animali in combatti-mento. Trascorsi quegli anni terribili distoria patria - nei quali sul frontedi guerra morirono o furonomutilati centinaia di migliaia disoldati, in prevalenza di originicontadine - la vita di Buio, daglianni Venti del Novecento, ripreseil suo corso “normale”. Coi geni -tori, era stato contadino a Farnieto(da farnia: quercia gentile),dov’era nato negli anni Novantade ll’Ottocento. Più in alto di quel luogo remototra i boschi - all’epoca, raggiungi-bile per ripidi sentieri - c’era soloVolpaia; il cui nome dice tutto:covo di volpi! Possiamo ben immaginare disagie misere condizioni nei casolarisperduti di Farnieto e Volpaia, do -ve a fatica si rimediava di che

cibarsi. Tuttavia, le distanze dal mondo ci -vi le non impedirono a Buio d’en -trare in contatto con idee, diffusein Europa e in Italia, come quelleanarchiche, delle quali - secondoil nonno - Buio si sarebbe invaghi-to. Carattere ribelle e lucido,dimostrato raccontando le suetraversie con dovizia di dettagli,non paragonabile all’ingenuoCarrozza, suo vicino in quel diVolpaia, sul quale si tramanda unacomica storiella. Carrozza, conricetta medica, si recò in paese adacquistare un farmaco per stimo-lare le “forze” alla moglie in trava-glio. Spossato e ansioso di conclu-dere al più presto l’incombenza,salendo l’erta verso Volpaia, sidisse: “Se il farmaco è buono astimolare le “forze” al una parto-riente, può ben servire anche ame!” e, convinto di ciò, ingurgitòparte del farmaco. Che, di lì apoco, gli procurò non pochidisturbi intestinali!... Si tramandala storiella per il suo grottesco, maanche per beffare la dabbenagginedi gente vissuta in paraggi sperdu-ti. Tutt’altre avventure, invece,aveva affrontato Buio. Che, mortoil babbo, ultra trentenne si sposòin rito civile con una “minoren-ne”, coi genitori di lei consenzien-ti; all’epoca, i vent’anni eranominore età. E, abbandonato ilpodere di Farnieto, da braccianteaffittuario si accasò con mamma emoglie a Casa Bianca. Dove glinacquero tre figlie, e vi rimase fi -no alla morte, ottantenne; vivendoa fianco dei mezzadri, che neltempo si avvicendavano a condur-re il podere del Sor Giovanni.Compresa la mia famiglia, che visostò quattro anni. Benché l’affitto di Buio fossespeciale: una lira all’anno! - giànegli anni Cin quanta una lira erauno spicciolino - che il SorGiovanni riscuoteva da Buiodurante il pranzo an nuale offertodallo stesso padrone di casa!Pranzo a cui, a volte, era interve-nuto il nonno Beppe che, senzaessere cacciatore, era stato com -pagno di caccia del Sor Gio vanniin età giovanile, in quanto suomezzadro e fido guardaspalle. A commento dell’insolito affitto,sarebbe facile arguire il motivoper cui Buio non se la prese coipadroni (altra bestia nera deglianarchici), mentre si era scagliatodecisamente contro un prete e unmilitare, autorità alle quali avevadichiarato guerra a oltranza,perché da lui considerate tra i piùmalvagi burattinai manipolatorinella coscienza e nel comporta-mento dell’umanità subalterna.Coerente fino in fondo, sulla tom -ba di Buio non ci sono segni rel -giosi. Salvo due vasetti portafiori:crociati; forse perché in commer-cio non se ne trovarono altri.

www.ferrucciofabilli.it

P.S. Da principio, speravo in unaricostruzione “storica” delle vi -cende di Buio, ma nell’archiviodiocesano non c’è traccia del -l’agguato al prete. Perciò, ho rinunciato a indagarele vicende successive, come iltentato omicidio dell’ufficiale,di cui senz’altro ci sarà traccia. Ma, concludendo, penso cheBuio avrebbe apprezzato di la -sciare la sua storia nel vago…intollerante d’ogni autorità, edeluso dalle vicende umane co -me testimoniava la sua cronicaubriachezza nel lungo tramontodella vita.

F.F.

un Centro infermieristico per turistiCaro Direttore, è da tempo

che pensavo di dirTi che sarebbebene che il Comune organizzasseun centro infiermeristico, forsepiù di uno sparsi in diverse zone,che possa aiutare tutti e special-mente i TURISTI.

Un centro dunque dove gli in -fermieri (almeno uno) parlinotedesco, inglese...

Nella nostra zona, la Val diPier le e dintorni, vivono diversituristi anche l'inverno. Molti diloro, in là con gli anni, ad uncerto punto se ne vanno perchéhanno paura di ammalarsi emagari non parlando bene l'italia-no si sentono persi.

Anche in questo gli Spagnoli cisuperano. Organizzano molto peri turisti. Anche il servizio medico.Qualche volta succede che i nostrituristi, sentendosi persi, lascianol'Italia e se ne vanno in Spagna...

Nella nostra zona vivono an -che stranieri che nei loro Paesihan no conseguito il diploma da

in fermiere e parlano tedesco, in -glese, francese... Sarebbero i dea -li!!! NON SAREBBE BENE UTILIZ-ZARE QUESTE POSSIBILITÀ?

Naturalmente pagandoli e nonsempre sperare nel volontaria-to...magari a metà tempo.

Sarebbe bene una organizza-zione che fosse in contatto conogni famiglia di turisti, un contattogiornaliero (una lista di turisti conindirizzi, numeri telefonici), vis -tandoli tutti i giorni o mettendosid'accordo telefonicamente. Ac -com pagnandoli anche all'ospeda-le se ce ne fosse bisogno.

Così, in questa maniera, moltidi essi si sentirebbero più sicuri econtinuerebbero a vivere nella no -stra zona.

Anna Maria MicheliGiriamo la proposta di AnnaMaria alla Direzione Generaledella Asl. La problematica è ef -fet tivamente importante macre diamo non sia facile trovarele persone adatte allo scopo.

Berarda e Peccio Verardi: un solo nome per due porteDal Travaglio al fondo di Rugapiana ancora in cerca di antichi toponimi

Lettere a L’Etruria

Porta Berarda

Page 12: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web ... · fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti,

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L’ETRURIA N. 3 ATTUALITÀ

I pastori rispondono all’an-nuncio dell’angelo dicendo a sestessi: Andiamo dunque fino aBetlemme e vediamo questo av ve -nimento che il Signore (!) ci hafat to conoscere.

Evidenziamo la fede dei pa -stori: i pastori credono alle paroledell’angelo; credono che, tramiteil suo angelo, è il Signore che haparlato; credono che nella città diDavide è nato per loro un salvato-re; credono che è il Cristo, ilMess ia; il Signore-Dio.

Andarono in fretta tutti in -sieme; si misero in cammino sullavia di Betlemme. Con la gioia nelcuo re, nell’ansia di vedere il neo -nato Bambino. La fede è un cam -mi no; la fede è un incontro conDio. Andarono a trovare Maria eGiuseppe e il Bambino che giacevanella mangiatoia.

La mangiatoia: il segno perriconoscere il Salvatore, il Cristo, ilSignore.

Un segno più povero e piùumile non ci poteva essere; segnoche nasconde decisamente la i -den tità/divinità di questo Bambi -no.

Camminano nella notte versola Luce, che illumina ogn uomo.Vanno, accompagnati da unostuolo di angeli che cantano incoro: Gloria nei cieli, pace sullaterra, amore di Dio agli uomini.

Arrivano e trovano Gesù ada -giato nella mangiatoia, proprio co -me l’angelo gli aveva detto. Dif -ficile credere che sia il Re dei re, ilSignore dell’universo; ma portanonel cuore le parole dell’angelo; eraccontano a tutti quanto è statodetto loro.

Tutti furono pieni di stuporeper le cose che i pastori riferiro-no. Si fanno dunque anche apo -stoli ed evangelisti.

Questo incontro ha cambiatola vita: tornano ai loro greggiglorificando e lodando Dio.

Hanno manifestato la loro fedenell’incontro col Signore; la mani -festano al ritorno, raccontando legran di cose che hanno visto e udi -to.

L’incontro con il Signore, ce -lebrato con la lode degli angeli, siconclude con la lode dei pastori.

I magi sono pagani, vengonodal lontano Oriente; seguono unsegno del cielo, sollecitati da una

profezia: Sorgerà una stella dallacasa di Giacobbe.

Si mettono in cam mino; unlungo cammino se arrivano aGerusalemme dopo un anno opoco più, secondo i calcoli del reErode sulla nascita del bam binoGesù. Un lungo viaggio, non privodi peripezie, affrontato con corag-gio, perseveranza e tenacia.

Cercano il nato re dei giudei, equindi raggiungono Gerusalemmee bussano alla reggia. Restano de -lusi dal fatto che tutti ne ignorinola nascita, in compenso vengono asapere del luogo dove può essereavvenuta: Betlemme.

Rincuorati da questa notizia,sul far della sera riprendono ilcam mino; la stella riapparsa licon duce fino all’incontro.

Non entrano in una reggia, main una casuccia; non trovano unaregina ma una donna poveramen-te vestita, sposa di un operaio; nonvedono un re ma un frugoletto diBimbo, che tenta i primi passi.

Come i pastori trovano povertàe umiltà; e però, scatta tutta la lorofede: si prostrano a terra in unossequio profondo di adorazionee gli offrono i doni della loro terradi Oriente.

Credono, adorano, offrono:l’o ro che si offre ai re; l’incensoche si brucia a Dio, la mirra cheattesta la natura umana di questoBambino.

Sanno riconoscere il Re nellaferialità della vita, Dio, nella quoti-dianità. Tutto Dio e tutto uomo lochiama Santa Caterina da Siena;Dio umanato lo chiama la beataAngela da Foligno.

I magi tornano al loro paese; evivranno di questo incontro pertut ta la vita premiati dalla loro fe -de.

Raccogliamo qualche messag-gio: i magi sono i primi pellegrinidella fede, esempio di quanti simettono in cammino alla ricercadi Dio; si servono della scienza edel la rivelazione, della ragione edella fede.

I magi sono esempio di chi in -contra e riconosce Dio, velato neipic coli segni di un bambino po -vero e umile.

Sono segno e profezia di tutti ipopoli chiamati alla fede, segno eprofezia di quella salvezza univer-sale offerta a tutte le genti.

15 febbraio 2017

Riflessioni di Padre Samuele Duranti

Modelli di fedeI pastori e i magi

Contabilità, paghe, consulenze aziendali, amministrazioni condominiali, internazionalizzazioneVia A. Sandrelli, 2 - 52044 Camucia Tel. 0575 - 197.52.49

di Angori e Barboni s.n.c.Via IV Novembre, 13 Camucia di Cortona Tel. 0575/63.12.63

Come probabilmentemol ti dei gentili lettorisapranno, alla fine delrito di chiusura dell’an-no giubilare dedicato

alla Misericordia celebrato loscorso dicembre, il Ve scovo Ric -cardo Fontana ha indetto il Si -nodo diocesano, cioè, comerecita il canone 460 del Codicedi diritto canonico: “l’assembleadei sacerdoti e dei fedeli dellachiesa particolare” che nel no -stro caso è quella di Arezzo Cor -tona e Sansepolcro. Da quelmomento è iniziata la prepara-zione a tale evento che vedrà lasua completa realizzazione apartire dalla festa della Madon -na del conforto nel 2018.

Gli ultimi sinodi, quandoan cora eravamo tre diocesi di -stinte, risalgono al 1936 adArezzo, al 1937 a Cortona e al1952 a San sepolcro.

Per la nostra comunità cri -stiana questo 2017 inizia dun -que come anno di studio, diriflessione e di preghiera. La ce -lebrazione del Sinodo nella vitadi ogni Chiesa particolare costi-tuisce un avvenimento straordi-nario di Grazia. E’anche unaprovvidenziale opportunità percomprendere con discernimentocomunitario la missione che Dioaffida a tutti noi, chiamati adannunziare il Vangelo in untempo difficile come quello chestiamo vivendo. È anche ilmomento opportuno per impe -gnarci tutti a riconoscere i segnidei tempi. Come accennavo ini -zia fin da ora l’anno di prepa-razione a tale evento ecclesiale ea tal proposito sono stati no -minati dal Vescovo i Missionari

del Si no do che andranno in tuttii vicariati diocesani per incon-trare tutti, per ascoltare ciascu-no, per valorizzare tutte leesperienze umane esistenti nellenumerose parrocchie, per dire atutti che per ogni uomo esisteuna dimensione soprannaturalee spirituale.

Il Vicariato di Cortona e Valdi Loreto si sono già incontratila prima volta per una riflessio-ne su un intervento di donDario Vitali docente in Eccle -siologia alla Pontificia Univer -sità Gregoriana e riportata aipre senti dai Missionari del Sino -do che per il nostro Vica riatosono lo scrivente e la M.tra Pa -trizia Meattini. Alla presenza didon Simone Costagli parrocodella Concatteddrale di Cortonae don Severe Boukaka è seguitoun ricco e proficuo scambio diidee tra i numerosi presenti e nesono scaturiti validi suggeri-menti sui temi proposti chevertevano sul senso di apparte-nenza alla chiesa diocesana,sul la parrocchia come cellulaviva della Chiesa e infine sullafigura del Vescovo Pastore dellaDiocesi.

Ringrazio a nome del Consi -glio Diocesano e del Vicariato ilDi rettore de L’Etruria dott. Vin -cen zo Lucente per lo spazio cheha concesso e che concederà nelsuo giornale affinché possiamotenere al corrente la popolazio-ne degli ulteriori passi che du -rante l’anno faremo in questocammino che la chiesa cortone-se sta percorrendo verso il Si no -do, in comunione con la ChiesaDio cesana.

Romano Scaramucci

Gusto ieri è passato ilricordo. il giorno dellamemoria, ora per tre -centosessantaquattrogiorni siamo a posto,

ridimentichiamo tutto. Qualchemese fa' ho fatto un'esperienzamolto interessante, e suggerisco atutti coloro che si apprestano a

fare un viaggio, una vacanza inIsraele, passando a Gerusalemme,non dovrebbero fare a meno divisitare il "Museo dell'Olocausto".Forse qualcuno dirà, le soliteimmagini viste e riviste. però viassicuro che non è la stessa cosa.

Questa struttura museale, èsituata su di una collinetta, con ungiardino adiacente. "Il giardino deiGiusti", con una "Stele" forse diacciaio, detta colonna degli Eroi.Tutto intorno, ogni pianta, ogniarbusto, recano il nome dellepersone che hanno dato la vita,aiutando il popolo Ebraico: purnon appartenendo alla religioneebraica.

Un grande riconoscimento dirispetto e stima. Il Museo èformato da un lungo corridoioall'aperto, affiancato da una serie

di stanze a destra e a sinistra, inmodo che il visitatore proceda azig-zag da una stanza all'altra,attraversando ogni volta il corri-doio. Inutile dire che non si fannoriprese o foto. Il silenzio è rottodai monitor, dove si alternanoimmagini -raccapriccianti- eanziani che raccontano la lorostoria di sopravvissuti e dei proprifamiliari deportati e massacrati. Sivedono: "anche se non è unanovita'", ma è bene ribadirlo, palemeccaniche che trasportanocome ghiaia, cadaveri di solo pellee os sa, che vengono gettati dentrofosse comuni.

Poi si osservano delle teche,contenenti effetti personali, cosicome sono stati ritrovati, berretti,calzini, scarpe, miseri resti lisi econsunti, pettini tascabili conancora capelli incastrati fra queipochi denti. Alla fine, un ambientedavvero emozionante.

Si entra in una struttura, im -magino come un palazzetto a cu -pola, completamente buio, attac-cati ad un corrimano che ti portaa fare un percorso, sotto un cielo

Una storia attuale, quel -la presentata al TeatroSignorelli di Cortonamar tedì 31 gennaio: lacommedia Quei due -

Stair case (Il Sottoscala) diCharles Dyer, produzione AngeloTumminelli con Massimo Dap -porto e Tullio Solenghi, ha vistol’ottima regia di Roberto Valerio eha spinto a riflessioni profonde.Singolare la storia di due barbieriomosessuali della periferia londi-nese, Harry (Tu llio Solenghi) e

Charlie (Mas simo Dapporto), in -sieme da circa trent’anni. La loroè la vita di molte coppie, con litigie ripicche del quotidiano, purnell’assoluta consapevolezza diessere l’uno la vita dell’altro. A in -terrompere la routine della cop -pia, due eventi: la convocazione intribunale per Charlie, con l’accusadi atti osceni in luogo pubblico, el’arrivo inaspettato della figliaventenne, frutto di un "errore digioventù". Harry tenta di sdram-matizzare la situazione, anche ac -cettando battute sulla propria cal -vizie, ma l’ansia del compagno au -menta e crea piccoli - grandi colpidi scena, tra i quali un goffo tenta-

tivo di suicidio. Il giorno dell'u-dienza Charlie si dirige in tribuna-le, dapprima rifiutando la compa-gnia di Harry, poi reclamandola agran voce. I due protagonisti si ri -trovano a confessarsi e confessareil loro amore, a dispetto dellemal dicenze e meschinità deibenpensanti, forti della loro stessaforza e di un sodalizio di vita chesi pro trae da decenni.

Una commedia che induce aconsiderazioni su temi correnti euna prova di bravura dei due

interpreti maggiori, che giungedopo la versione cinematograficacon Richard Burton e Rex Har -rison e l’ottima edizione teatraleitaliana con Paolo Stoppa e RenzoRicci. Senza compromettere ladirompente e amara comicitàdella commedia, pubblicata nel1966 e rappresentata per la primavolta nello stesso anno con laregia di Peter Hall, il testo mostraun tetro spaccato della societàinglese, affrontando tematicheall’epoca della stesura scabrose eoggi ancora attualissime. In unesilarante e spietato confronto cheancora oggi coinvolge.

E. Valli

nero punteggiato da una miriadedi piccole stelle, che però nonilluminano l'ambiente.

Una voce continua e incessan-te scandisce, i nomi e cognomi e

la loro nazionalità di bambinitrucidati dai nazisti.

Credo che ogni commento siasuperfluo.

Bruno Gnerucci

Quei due - Staircase (il sottoscala)

La giornata della memoriaConsiderazioni che sono nate dopo un viaggio in Israele organizzato da Frati del Santuario di S. Margherita di CortonaIn cammino verso il Sinodo - 1

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO - S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO- S. Pietro a CEGLIOLO - S. Biagio a RONZANO - S. Bartolomeo a PERGO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA - S. Giovanni Evangelista a MONTALLA - 17,00 - S. Filippo a CORTONA - S. Maria a MER CATALE - S. Cristoforo ed Emilianoa MONTECCHIO - Eremo delle CELLE - S. Francesco a CORTONA17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA 18,00 - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Margherita a CORTONA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA - Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re aCA MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA - Sauore a TERONTOLA - S. Filippo e Giacomo aVALECCHIE8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita,47) a CORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Celestinoa FOSSA DEL LUPO (Camucia) - S. Donnino a MERCATALE9,30 - S. Maria a RICCIO 9,40 - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia)10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Rea CAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA -S. Ca te rina alla FRATTA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Leopoldo a PIETRAIA - S.Francesco a CHIANACCE - S. Giovanni Battista a MONTANARE10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Gio van ni Battista a MONTA-NARE - S. Michele Arcangelo a S. ANGELO11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - SanBartolomeo a PERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA 11,15 - S. Lorenzo a RINFRENA - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S.Maria Assunta a FARNETA - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo aTEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio15,30 - S. Pietro a POGGIONI 16,00 - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Eurosia a PIAZZANO (4 ̂domenicadel me se) - S. Martino a BOCENA16,30 - Cristo Re a CAMUCIA 17,00 - S. Maria a MERCATALE - Eremo delle CELLE17,30 - San Giovanni Evangelista a TERONTOLA18,00 - S. Domenico a CORTONA - S. Margherita a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 13 al 19 febbraio 2017Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 19 febbraio 2017Farmacia Bianchi (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 20 al 26 febbraio 2017Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 26 febbraio 2017Farmacia Ricci (Tavarnelle)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

� �

Gruppo Cortona e dintornial la Porta dei Leoni

Gerusalemme colonna deglieroi “Giardino dei giusti”

Massimo Dapporto e Tullio Solenghi al Teatro Signorelli

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L’ETRURIA N. 3 ATTUALITÀ POLITICHE 15 febbraio 2017

TARIFFE PER I NECROLOGI: 30 Euro

la questione centrale di questo ar -gomento: i servizi a Camucia an -davano potenziati e non resi menoaccessibili.

Infatti con l’entrata a regimedella nuova organizzazione degliuffici comunali rivolti al pubblico,che prevede giustamente anchel’apertura di postazioni a Te ron -tola e Mercatale, Camucia si ve -drebbe ridurre il numero degliim piegati nei giorni in cui è apertouno degli altri due uffici e questo,secondo noi, rischia di peggiorareulteriormente il servizio offerto alpubblico.

Secondo il M5S c’è la neces-sità di rivedere alcuni aspetti del -

Con il 2017 è arrivato anchelo spostamento dell’ufficio co mu -nale di Camucia da via XXV Aprilea via Capitini.

La nuova ubicazione dell’uffi-cio anagrafe di Camucia infatti èall’interno della stessa strutturache ospita la ASL e la nuova casa

della salute, confinando l’ufficio inuna piccola stanza dove al suointerno, con difficoltà, trovanospa zio gli strumenti e le attrezzatu-re necessarie.

Non sono però le dimensioni apreoccupare quanto invece comeè cambiato per il cittadino il servi-

l’organizzazione degli uffici co mu -nali in maniera da riuscire a po -tenziare il servizio a Camucia, an -che portando in determinati giornidella settimana il SUAP in quellache è la frazione più popolosa efacilmente raggiungibile dal restodel territorio comunale.

Il SUAP è un servizio rivoltoalle imprese del territorio che adog gi però possono accedervi so la -mente dagli uffici di Cortona, do -vendo affrontare tutte le scomo-dità del caso, a partire dal pa -

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Questa pagina “aperta” è dedicata

ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

cheggio che è uno dei problemipiù importanti e sentiti per la cittàdi Cortona.

Il M5S, ritenendola utile epos sibile, propone che si avvii unariflessione interna agli uffici co -munali su come poter potenziareed aumentare i servizi offerti daparte del Comune nei suoi ufficipresenti nel territorio.

Siamo per questo disponibiliad un confronto aperto e costrut-tivo su questo punto.

M5S Cortona

zio offerto.Innanzi tutto la sala d’aspetto

dell’ufficio che è in comune congli ambulatori medici, destandoqualche preoccupazione per chiha necessità di rivolgersi agli ufficicomunali che si vede costretto astazionare nel medesimo spazio dichi, incolpevole, magari può esse -re affetto da malattie infettive.

L’interno dell’ufficio per le suedi mensioni non permette la pri -vacy nel caso che entrambe le po -stazioni stiano servendo 2 utenzedistinte.

Questa nuova organizzazionedei servizi comunali a Camuciaapre quella che secondo il M5S è

Nuovo ufficio comunale a Camucia, peggiorato il servizio

del proprio personale, vive ormaida anni la cronica mancanza di a -ne stesisti, con conseguente allun-gamento delle liste di attesa eproblemi relativi allo svolgimentodel la chirurgia d’urgenza. Si vuolespostare la chirurgia d’urgenza traNottola ed Arezzo? Ok, allora dob -biamo potenziare l’équipe me -dica, in modo che sia in grado disoddisfare tutte le domande. InCasentino c’è stata poi la chiusuradel Punto Nascite, ma ad oggi siriscontrano ritardi nella creazionedella “piastra dell’emergenza”,che dovrebbe garantire h24 unfunzionamento efficiente per leemergenze, pur in assenza dellachirurgia d'urgenza.

La seconda riflessione riguar-da un elemento che spesso passain secondo piano: la viabilità. Inun progetto di integrazione sanita-ria funzionale tra le varie zone,risulta quanto meno fondamentalelavorare di pari passo nel rafforza-mento e miglioramento delle viedi comunicazione. La qualità e latempestività del servizio o vannodi pari passo, o non funzionano.Insieme al potenziamento delleequipes mediche, che garantireb-be un servizio integrato di altissi-mo livello, vanno garantite anchearterie stradali scorrevoli e strate-giche, che uniscano i vari punti diriferimento sanitari con tutta laprovincia. Oggi, una partorienteche debba partire da Bibbiena perarrivare ad Arezzo impiega un’e -ternità (i ritardi nella costruzionedella variante di Santa Mama rap -presentano un’ulteriore criticitàche non è più accettabile).

Rafforzamento delle équipemediche e della viabilità sono duenecessità fondamentali ed impro-rogabili per riuscire davvero arendere efficiente la riorganizza-zione del distretto sanitario are ti -no. Il blocco del turn over che og -gi grava sul personale sanitario, lariduzione selvaggia dei posti letto,una rete di cure intermedie disar-ticolata e il conseguente moltipli-carsi degli accessi nei Pronto Soc -corso in perenne rischio collasso,rendono facile immaginare che ilsistema si vada avviando verso unconcreto pericolo di implosione.

Dobbiamo ricordarci che lasa lute di tutti noi non ha colorepo litico. Il diritto alla salute e aduna sanità efficiente deve esseregarantito e la politica deve fare lasua parte, per una volta unita peril bene dei cittadini.

Nicola Carini

Potenziare Equipes medichee migliorare la viabilità

A Cortona il M5S propone gli eco-compattatori

Il solito cieloLuce fioca, capo chino,sempre là, ombre lunghe,ovattato un brusio di voci,stridule, acute,alle solite ore la solita gente,mai uno sguardo, là per dovere,non si racconta quello che è nascosto, ma sempre alla sua luce.

Emanuele Mearini

Ci ha lasciato un uomo di grandemoralità e umanità, sempre disponibileverso il prossimo. Ma il vuoto che halasciato tra i familiari sarà riempito daibei ricordi vissuti insieme nei momentifelici e dai suoi insegnamenti, nellaconvinzione che continui a rimanereuna guida anche nella nuova vita. Lafamiglia è stata confortata nel tristemomento dalla grande manifestazionedi affetto di parenti, amici, ex colleghi

Luigi Bassi1 febbraio 2017

NECROLOGIO

ferrovieri e conoscenti. I familiari, inoltre, ringraziano i medici e leinfermiere del territorio per l’assistenza prestata. La somma raccoltadurante le esequie è stata devoluta all’Associazione Italiana per laRicerca sul Cancro.

Da sei anni ci hai lasciato, ma il doloree il rimpianto per non averti più connoi, unito al nostro amore per te, saràper sempre.

Franca, Gioia, Paola

VI Anniversario20 febbraio 2011

MuzioChieli

Il M5S Cortona ha protocolla-to una mozione che verrà discussanel prossimo Consiglio Comunaledel 11/02/2017, per impegnarel’amministrazione comunale apro muovere, d’intesa con le azien -de del territorio, l’installazione dieco-compattatori per bottiglie inPET e lattine.

Queste iniziativa prende spun -to da molti paesi europei ma an -che da alcune località italiane do -ve già sono presenti gli eco-com -pattatori che permettono di dimi -nuire i flussi di rifiuti a carico del -la gestione pubblica offrendo in -centivi ai cittadini che decidono diu tilizzarli.

Queste apparecchiature, ovepresenti, sono solitamente instal-late da negozi, supermercati ecen tri commerciali ed in cambiodi lattine o bottiglie in PET rila -sciano dei crediti spendibili all’in-terno del negozio, fungendo quin -di, per il negozio che lo installa,da strumento per attirare clientelae permettendo allo stesso tempodi ridurre i rifiuti a carico della

collettività.Sono possibili anche usi alter-

nativi non legati ad attività com -merciali

I materiali raccolti in questomodo infatti, non entrano nellagestione dei rifiuti urbani ma ven -gono recuperati seguendo stradeparallele al di fuori della gestionepubblica.

Questa proposta è volta ad at -tuare azioni finalizzate alla ri -duzione dei rifiuti, tema che stamol to a cuore al M5S e che a no -stro avviso è stato completamentedimenticato dalle amministrazionilocali facenti parte dell’ATO To -scana Sud (chissà poi perchè) .

Speriamo che da parte dellamaggioranza e delle altre mi -noranze ci sia apertura e volontàdi confrontarsi su questo argo -mento, importantissimo per la tu -tela ambientale e che si possa ar -rivare a trovare un accordo perini ziare a mettere in pratica azioniconcrete per la riduzione dei ri -fiuti.

M5S Cortona

Due priorità per il buon funzionamento della Sanità aretina

Le recenti difficoltà riscontratedal Pronto Soccorso dell’OspedaleSan Donato di Arezzo, dovute adun ingente (ma prevedibile) af -flusso di utenti in questo periododi picco influenzale, ci porta a farealcune necessarie riflessioni sullaefficacia della tanto pubblicizzatariorganizzazione della sanità are -tina.

La prima riflessione riguardala questione annosa della carenzadel personale medico. E’ sotto glioc chi di tutti che, a causa delman cato turn over, ad oggi al SanDonato di Arezzo manchino circauna sessantina di posti, soprattuttoinfermieri. Sappiamo tutti che lanuova Asl deve rispettare il vincoloeconomico di diminuzione del co -sto del personale pari all’1,4%, ri -spetto alla spesa delle tre Asl se -parate nel 2004, ma, riteniamoche debba avere pur l’obbligo dimantenere un servizio sanitarioefficiente, che garantisca le neces-sità dei cittadini e la dignità lavora-tiva degli operatori, senza costrin-gerli a turni e ritmi stressanti, chedanneggiano la qualità del loroservizio quotidiano. Capita infattiche nei periodi di maggior richie-sta di interventi, il personale siacostretto a vivere una situazione diforte pressione, dovuta agli ecces-sivi carichi di lavoro.

Il personale del Pronto Soc -cor so del San Donato non è a pie -no regime ed anche le unità preseper turni di 4 ore non sono suffi-cienti a rendere un servizio effica-ce ed efficiente. Il turno di notte,con 2 soli medici di servizio perben 94 posti letto, continua adessere una criticità estremamentegrave, che deve essere risolta. Datialla mano, c’è stato un aumento dicirca 3000 utenti dal 2015 al2016, vale a dire una media di 10persone in più di cui il prontosoccorso deve prendersi cura. E’proprio sulla base di questi datiche l’intervento di Desideri, cheha garantito 8 porti letto e 5 infer-mieri in più, benché apprezzabileed utile nel breve periodo, cisembra però piuttosto un tentativodi tamponamento di una urgenzache oramai è diventata quotidiana.

Occorre una progettualità di -versa, che accanto agli obblighi dirisparmio delle spese, sia garantedella salute e dei bisogni dei citta-dini aretini e delle nostre vallate.Problemi che si riscontraanche inVal dichiana, dove l’Ospedale dellaFrat ta, a fronte della grande pro -fessionalità e disponibilità umana

Cittadini discriminati con strisce gialle e bluPuò mai una amministra-

zione discriminare i propri cit -tadini, utilizzando strumental-mente il codice della strada, inmo do irregolare, e vorremmodi re irrazionale, riservando spa -zi di sosta, a zone, con striscegialle o blu? Può mai una am -mi nistrazione usare due pesi edue misure nei confronti deicit tadini contribuenti? Può maiun’amministrazione seria sotto-porre ad oneri e gravami diffe-renziati i propri cittadini? A lo -gi ca dovremmo dire di no; difat to è quello che succede a Cor -tona: l’Amministrazione Co mu -nale, in barba a tutti i dettamidi buon senso e buona ammini-strazione, opera discriminazio-ni e non fa rispettare i provvedi-menti in essere.

Non ama rapportarsi con lagente; ha elevato, con il recentestatuto modificato, il numero difirme per presentare petizioni,onde evitare ogni ragionevolecontatto con le realtà della pro -pria comunità; non ama sentireragioni e non ama essere con -traddetta; si sente autosufficien-te in tutto e per tutto, ritenendogli elettori utili idioti; utili almomento del voto, stupidi edinsensati quando si permettonodi dare suggerimenti per regoledi buona, corretta, saggia ed ef -ficiente amministrazione.

Si prenda il caso di recentese gnalato su “La Nazione” di ve -nerdì 3 corrente mese “Sos par -cheggi nel centro: una pe ti zionepopolare”.

Cosa si è risposto a quegliot tanta cittadini che hanno pre -sentato una petizione per otte -nere quello che ad essi era do -vuto fin dal 2007, quando l’ordi-nanza dell’ex sindaco Vigninistabiliva di riservare spazi riser-vati gratuiti ai residenti in ViaSeverini, Via della Portaccia,Vicolo degli Orti e Vicolo Pon -telli, non possedenti rimesse obox per auto?

L’Ammini strazione è nelladi rezione verso “l’estensione alsecondo veicolo per nucleofamiliare, per i residenti delcentro storico fuori dalle areeZTL, della possibilità di sostarenei PARCHEGGI BLU previo pa -ga mento di € 30/annui di oneriamministrativi che natural-mente non garantiscono sempreun posto libero e sicuro ma age -volano notevolmente la possibi-lità di trovarlo….”.

Ha in mente un gratta evinci? Si è razionali, quando sifor mulano contraddittorie as -ser zioni? Si vuole fare cassa sen -za alcuna garanzia?

A quei cittadini richiedentisarebbe bastata la riserva ga -ran tita di un posto per ogni

nucleo familiare; non chiedonoe non chiedevano l’estensione alsecondo veicolo, consapevoliproprio delle oggettive difficoltàdell’amministrazione nel pe rio -do estivo, di poter offrire piùspazi per parcheggi ai turisti.

I cittadini chiedono il ri -spetto delle regole, il rispetto del -l’ordinanza disattesa da tantotempo: uno stallo garantito perogni nucleo residente, non inpossesso di alcun tipo di autori-messa.

Dicono di essere arrabbiatiper tante tergiversazioni, pertanti rimandi, per tanta disat-tenzione, per tanti studi incom-piuti o continue evoluzioni sen -za costrutto.

E poi si chiedono, perché inuna zona a certi cittadini si ri -serverebbero strisce blu, previopagamento, e senza garanzie diparcheggio, mentre ad altri re -sidenti, in altre zone, vengonoriservati spazi di colore giallo esenza oneri?

Due pesi e due misure, citta-dini di serie A e serie B, figli efigliastri: questo è quanto ci ri -serva questa amministrazionenarcisista che vuole evitarepetizioni, contatto con la gente,discutere dei problemi.

Eppure Cortona tutto som -mato è una piccola comunitàche potrebbe affrontare ognipro blema in piazza, come av ve -niva nella democrazia ateniese;già, quelli erano altri tempi,troppi secoli sono trascorsi, lade mocrazia si è involuta, la bar -barie ha preso il sopravvento.

Il PD, partito di sinistra chein passato ha sempre ammini-strato questa città da solo o incompagnia, alle prossime ele -zio ni, prima di riproporre inef -fabili amministratori, pensi alfu turo, pensi di rimuovere lostal lo, pensi di riproporre il vec -chio usato, rottamato ma sicu -ro; almeno quello offriva mag -giore garanzia, maggiore im -pegno, maggiore affidabilità.

La città, come pensano intanti, tornerebbe ad esserne gra -tificata.

Piero Borrello

Page 14: Abbonamento a L’Etruria: solo carta 12 mesi 35 euro; web ... · fianco di Riccardo Cocciante. Gli altri giovani della squadra sono Nicolò Bernardini, Stefano Duranti Poccetti,

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L’ETRURIA N. 3 SPORT 15 febbraio 2017

Si riprende alla grande il Cortona Camucia

Con la gara che si correràdo menica 26 febbraio2017 si è giunti alla 15ªedizione della corsa permountain bike Trofeo

città di Cortona: la gara è ancheMemorial Marco Migliacci.

L'organizzazione è curata dalCiclo Club Quota Mille in collabo-razione con la lega ciclismo UISPe con il patrocinio del Comune diCortona.

La gara vale per il trofeo Colle& Valli di mountain bike ed è laseconda prova del circuito 2017delle leghe ciclismo Uisp delleprovince di Arezzo e Siena.

E' invece la prima prova delcircuito Etrusco che prevede altrequattro gare nelle vicinanze: il 5marzo, la Bacialla Bike, il 19marzo il Trofeo Villa Romana , il 2aprile la Rampichiana e il 4 giu -gno la scalata alla Contadina.

Il percorso della gara que -st'anno è stato in gran parte rinno-vato, si partirà dalla piazza delmercato di Cortona, risalendo pervia guelfa sino al centro storico,quindi i vicoli di Cortona alta finoa Santa Margherita, da dove co -min cerà il circuito strettamentetecnico scendendo verso i montidel parterre: dopo una parte digara per le montagne Cortonesi sirisalirà verso il parterre su sentieristerrati e single track e quindi an -cora verso la città con arrivo in zo -

na giardini pubblici - San Do me ni -co.

La partenza è prevista per le9:30 dalla piazza del mercato.

Come sempre ci saranno duepercorsi quello agonistico e quelloescursionistico.

Sarà distribuito un pacco garaa tutti i partecipanti.

La gara si preannuncia spetta-colare e molto veloce e comesempre si spera nel successo dipub blico.

L'organizzazione ha curato ilpercorso molto bene scegliendoadeguatamente tutti i passaggi perrendere la gara competitiva aimas simi livelli e spettacolare per ilpubblico.

Al termine della gara, cometradizione, sarà offerto un rinfre-sco e un pasta party per tutti i par -

tecipanti. Sono previsti premi peril primo, secondo e terzo assolutoe per le prime tre squadre più nu -me rose.

Molti gli sponsor che hannoaderito all'iniziativa e che sonosempre sensibili all'organizzazioneannuale di questa gara molto sen -tita nel comune di Cortona.

Riccardo Fiorenzuoli

Via Gramsci 139/C - 52044 Cortona (Ar)

Tel. 0575/67.83.44 - Fax 0575/67.97.84

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/A52044 Cortona (Ar)Phone: +39 0575 63.02.86Web: www.tamburiniauto.it

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

Phone: +39 0575 38.08.97Web: www.tamburiniauto.it

ultime 5 squadre che lottano pernon retrocedere.

Prima i giallorossi vanno apareggiare per 0-0 con i cugini delTerontola nel campo del Farinaio,poi ottengono una grande vittoriain casa contro la vice capo classifi-ca Tressa, con un 2-0 indiscutibi-le.

Adesso i ragazzi di misterMeac ci sono attesi da un altro dif -ficile turno nel terreno di Ascianoquarto in classifica.

Come si suol dire, le partitedurano 90 minuti e tutto è possibi-le, perciò in bocca al lupo!

MontecchioIl Montecchio dopo aver perso

lo scontro diretto di Chianciano,riesce a battere nel terreno amicoun’altra squadra concorrente, valea dire i senesi del Città di Chiusi.La squadra resta sempre al penul-timo posto con 15 punti, peròriavvicina molto le 4 squadre cheattualmente lo precedono in clas -sifica.

In questo momento crucialemister Del Gobbo deve fare dinecessità virtù, ad iniziare dallaprossima partita quando i bianco-rossi dovranno affrontare la tra -sferta di Berardenga, squadra al -tolocata, praticamente senza nes -sun problema.

Dovranno riportare un puntoa casa. Sarebbe per loro orocolato, speriamo il più bene possi-bile.

MonsiglioloFacciamo ancora un elogio

particolare a tutti coloro che ope -rano e sostengono questa simpati-ca squadra, che nonostante leinsormontabili difficoltà in cui sitrovano, i giocatori la domenicascen dono sereni in campo e af -frontano gli avversari con la mas -sima volontà e tenacia. Bravi a tuttinonostante che abbiato vinto unasola partita, pareggiandone 2 eperdendone 16. Restano fedeli al -le loro maglie che a fine gara sonoma dide di sudore. Onorano al110% il proprio impegno sporti-vo. Danilo Sestini

Promozione Girone “B”Continua ancora l’altalena del -

le posizioni in classifica in questogirone di promozione.

Ogni settimana, nei primi 4/5posti della graduatoria si verifica ilcambio di squadra al vertice. Inpratica, quando siamo quasi alcompimento dei due terzi dicampionato, ancora non c’è unasquadra che la faccia da padrona.Fin dall’inizio di questo campiona-to c’è stato sempre un totale livel-lamento tra le squadre protagoni-ste, che adesso alla diciannovesi-ma giornata continuano a mante-nersi agli stessi livelli. Sta di fattoche dalla prima in classifica AstaTaverne con punti 34, alla nonaTerranuova-Traiana con punti 29,ci sono ben 9 squadre con unadifferenza di soli 5 punti. Questenuove squadre possono ancoraaspirare alla vittoria finale.

Dopo i 29 punti del Ter ra -nuova-Traiana, scendiamo a punti27 dove si trova la Chian tigiana eseguono quei sodalizi che lotte-ranno per non disputare glispareggi play out. Le altre sono,Subbiano con punti 26, Pon -tassieve 24, 21 il Pratovecchio,quindi seguono le squadre chestanno peggio di tutte, Ambra 17,Lucignano 12 e Soci Casentinocon soli 7 punti.

Le ultime tre rischiano molto,però con altre 11 giornate di cam -pionato può accadere di tutto.

Cortona CamuciaDopo una certa burrasca ab -

battutasi in casa arancione conl’inizio del girone di ritorno, oratorna il sereno per la squadradiretta dal tecnico Enrico Testini.Sono arrivati un pieno di 6 puntiin virtù di due consecutive vittorie.La prima ottenuta al Maestà delSasso contro il Subbiano per 3-1,quindi la seconda di misura 1-0in quel di Lucignano. Tutto benequel che finisce bene. Adesso ilCortona Camucia ritorna inseconda posizione in classificaappaiata con i fiorentini dell’An -tella, che ospiteranno nel prossi-mo turno la squadra del nostrocapoluogo.

Un incontro clou della ventesi-ma di campionato; naturalmenteTestini & C. affronteranno questoscontro con la massima concen-trazione.

La gara sarà molto difficile, manelle stesso tempo siamo certi chei ragazzi in maglia arancionefaranno di tutto per ottenere unrisultato positivo, anche per “Ven -dicare” quel 3-0 che su bim mo incasa quella domenica del 10 otto -bre u.s. Forza ragazzi…!Prima Categoria Girone “E”

Per quanto ci riguarda lacapolista Spoiano ha già preso ilvolo. Questo l’andazzo del suoscore: 19 partite disputate vinte13, 3 pareggiate e sole tre perse.At tualmente la rivelazione Spoianoha 42 punti in classifica, la se -conda M.C. Valdichiana segue a35, Poppi a 33 e a 32 punti cisono Bettolle e Etruria Capolona.Se guono altre squadre fino ai 23punti del Sulpizia.

Altre 4 squadre che stannolottando per non retrocedere. So -no: Arezzo F.A. punti 16, Bib -bienese 14, 10 punti L’Ol moponte,chiude la graduatoria con 9 puntiil Castiglion Fibocchi.

Come possiamo notare inquesto raggruppamento esiste giàuna squadra candidata alla vittoriafinale, quindi altre 7, o 8 per ap -prodare ai play off e infine leultime 4 a lottare per non retroce-dere.

Comunque per tutte ci sonoancora 33 punti in palio.

Fratta Santa CaterinaDopo la sconfitta incassata in

casa contro l’Alberoro per 2-0, irossoverdi di mister Santini sirifanno alla grande nel campodella ex terza classificata EtruriaCapolona con un punteggio im -pensabile. Il 3-1 finale dice tuttosul valore dell’esito finale, ma u -dite udite!

La Fratta si permette in questoincontro anche, si fa per dire, disba gliare due calci di rigore. Irossoverdi vengono a riprendersiquel decimo posto per tantotempo occupato da loro con 25punti una buona posizione chelascia con 9 punti di distacco lealtre 4 squadre pericolanti. Ora lasquadra di Santini aspetterà l’in -contro casalingo che la opporràalla squadra aretina dell’Ol mo -ponte penultima in clas sifica.

Seconda Categoria Girone “N”

Cortonesi in ripresa. Dellequattro squadre della nostra zona,

soltanto il Monsigliolo non prendepunti nelle ultime due partite.

Dall’attuale classifica già si èindividuata la squadra che conqui-sterà la promozione alla categoriasuperiore.

E’ il Tegoleto di mister Avan -tario, che conduce la fila con 45punti.

La seconda squadra Tressaappaiata con il Serre entrambeseguono con 37 punti, quin di a 36Asciano e Mon tagnano, con punti32 il Be rardenga e a 30 il SantaFirmina.

Per ora sono fortemente so -spettate nella lotta per non retro-cedere, con 19 punti il Chiusi, con17 Gieggiano, con 16 il Chian -ciano, 15 il Montecchio, chiudecon la tra dizionale maglia nera, ilMon sigliolo con appena soli 5punti.

TerontolaUltimamente il Terontola non

riesce più ad ingranare le marcepiù alte.

Nelle ultime due gare riescesolo pareggi, con un 0-0 casalingonel derby contro la Fratticciola,quindi va a prendersi l’altro puntoper 2-2 in quel di Guazzino.

La compagine di Marchini re -sta a veleggiare un po’ sopra lametà classifica con i suoi 27 punti.

Riteniamo questa posizione diclassifica molto anomala e aggiun-giamo anche deludente.

Restano 11 partite prima dellafine, altri 33 punti a disposizionecon i quali l’amico Gianpaolo te -cnico dei biancocelesti ancoramatematicamente potrebbe rifarsi.

Fin dal prossimo turno speria-mo in qualcosa di positivo fin dalprossimo turno quando al Fa ri -naio scenderanno in campo i se -nesi del Tressa secondi in classifi-ca.

Circolo FratticciolaCon i 4 punti conquistati nelle

ultime due gare, la Fratticciola siriprende una posizione diciamo,non proprio di tranquillità, peròsufficiente per adesso per mante-nersi a debita distanza da quelle

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Diciottesima e diciannovesima giornata dei nostri campionati

Due fine settimana terribiliU.P.D. Valdipierle

Incredibile domenica 29 adUm bertide contro il MonteAcuto. Dopo un primo tempogiocato alla grande e concluso

in vantaggio per 2-0, nella ripresail ritorno dei padroni di casa tantoche al 90° i biancoverdi erano invantaggio per 2-1. Il patratrac du -rante il recupero. Il Monte primapareggiava e subito dopo si por -

tava in vantaggio vincendo la garaper 3-2.

Delusione anche nella succes-siva gara casalinga contro il Mor -ra, gara equilibrata fina a metàripresa quando gli ospiti andavanoin vantaggio. Reazione dei ragazzidi mister Pescari che non portavaal pari ma al raddoppio del Morrain contropiede. L. Segantini

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

La battaglia di Hacksaw Ridge

A 10 anni da Apocalypto, Mel Gibsontorna dietro la macchina da presa perdirigere La battaglia di HacksawRidge: pellicola in corsa per 6 premiOscar (tra cui le nomination comeMiglior Film e Miglior Regia) cheracconta la storia vera di DesmondDoss, il giovane medico 23enne chedurante la Seconda Guerra Mondialesi arruolò nell’esercito rifiutandosi ditrivellare il nemico a colpi di fucile.Pur essendo disarmato, Doss riuscì asalvare la vita di 75 compagni diven-tando il primo obbiettore di coscienza insignito della medaglia d’onore: lapiù alta decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Unitid’America. A interpretare il ruolo del soldato pacifista c’è Andrew Garfieldche abbraccia, ancora una volta, la fede dopo la parte del gesuita perScorsese guadagnandosi, così, la sua prima candidatura all’Oscar comeMiglior Attore Protagonista. Garfield incarna un eroe idealista che a molti haricordato il leggendario William Wallace di Braveheart. Giudizio: Distinto

Montain Bike - Ciclo Club Quota Mille

Memorial Marco Migliacci

Torneo di tennis di 4^ categoriaGrande spettacolo al Tc Camucia per il torneo di tennis di 4^categoria

del circuito delle Vallate Aretine.Negli impianti della Rotonda del Parterre di Cortona, con il campo

numero 1 dotato di una nuova illuminazione a led, i tennisti della zona sisfidano per uno dei primi eventi dell’anno della stagione 201

7. Sono circa 80 gli atleti iscritti (maschile e femminile) provenienti dallazona aretina e senese compresi un buon numero di agonisti dell’Umbriapronti a darsi battaglia per avanzare nel torneo e conquistare i punti necessa-ri per scalare la classifica.

Il circolo guidato dal presidente Paolo Montigiani e dal maestro NicolaCarini sta in questi giorni lavorando mattina e sere per la piena riuscita di untorneo che da sempre risulta tra i preferiti degli sportivi grazie alla sua incan-tevole posizione e all’ambiente familiare che si respira al Tc Camucia.

Gli incontri stanno continuando e fino ad adesso il tasso tecnico che si èvisto in campo è sicuramente buono: dunque per tutti gli amanti del tennisc’è una buona occasione per assistere ai prossimi incontri dove tecnica,agonismo, e il famoso “cuore” da gettare su ogni pallina, faranno la differen-za. Nicola Carini

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Direttore Responsabile: Vincenzo LucenteVice direttore: Isabella BietoliniRedazione: Ivo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Laura LucenteOpinionista: Nicola CaldaroneCollaboratori: Antonio Aceti, Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta relli, Piero Borrello, Olimpia Bruni, AlvaroCeccarelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Emanuele Mearini, MartinaMaringola, Prisca Mencacci, Mario Pa ri gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rioRug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo nia Tarquini, Elena Valli, A les sandro Ven turi, Carlo Viviani, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola Caldarone - Vice Presidente: Mario ParigiConsiglieri: Piero Borrello, Ivo Camerini, Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin cen zo Lucente, UmbertoSan ticcioli

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione giovedì 9 è in tipografia venerdì 10 febbraio 2017Gli articoli sono pubblicati sotto la personale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA N. 3 SPORT 15 febbraio 2017

AbbonamentiOrdinario € 35,00 - Sostenitore € 80,00 - Benemerito € 105,00

Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00Necrologi euro 30,00Lauree euro 40,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

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La Virtus Buonconvento havinto nettamente la classi-fica a punti nel trofeo ma -ster organizzato nella pi -sci na comunale di Corto -

na. Grazie agli oltre 70 amatorigialloneri iscritti alle gare, la Virtusha collezionato oltre 70.000 punti,rinunciando però alla premiazio-ne delle squadre, in quanto so -cietà organizzatrice. Il Trofeo èandato dunque al CSI Nuoto Prato,seguito dalla Amatori Nuoto Pe ru -gia e dall’altra squadra umbra del -l’Azzurra Race Team. Le gare sonoscorse via senza intoppi e i 300atleti presenti hanno ancora una

volta apprezzato l’organizzazionedella Virtus Buonconvento e laprofessionalità dello staff giallone-ro che ha reso la manifestazionepiacevole e divertente.

Come ogni anno era presenteanche Leonardo Michelotti (classe1965) che nuota per la CanottieriBaldesio di Cremona e che ha, alsuo attivo, due partecipazioniolim piche (Seoul ’88 e Barcellona’92), oltre ad essere stato campio-ne e primatista italiano sui 100farfalla. Ma la due giorni è statauna vera e propria festa del nuoto,alla quale non sono mancati atletiparalimpici perfettamente integratinel movimento master.

In gara c’erano anche i masterdel Centro Nuoto Cortona che, an -che quest’anno, hanno avuto ilpia cere di nuotare nella piscina dica sa, raggiungendo anche unabuo na posizione in classifica ge ne -rale. Alle gare era presente ancheAndrea Bernardini, assessore allosport del Comune di Cortona, cheha nuovamente constatato la vi ta -lità della piscina comunale con lenumerose iniziative sportive du -ran te l’anno.

Anche l'evento collegato dellafesta master ha ottenuto il consue-to successo e rimane l'appunta-mento che caratterizza il TrofeoBuonconvento Master; la Virtusnuoto master si prepara ora airegionali di Livorno dove cercheràdi essere presente con tutti i suoi90 effettivi, ovvero con un dellesquadre master più numerose del -la Toscana.

Nello stesso week end eranoim pegnati anche gli atleti di ca te -goria ad Empoli e la cortonese Ca -terina Ceccarelli (classe 2004) hacentrato il secondo pass per iCampionati Italiani nei 50 stile

libero, timbrando 28"0, primocrono toscano di categoria; lagiovanissima atleta giallonera diCortona ha dunque già prenotatodue posti ai Criteria di Riccionenei 50 e 200 stile libero, in attesadi altre gare nelle prossime setti-mane.

Ad Arezzo erano invece in va-sca i giovanissimi del vivaio diCor tona che partecipano al circui-to "propaganda" FIN della provin-cia aretina; non sono mancatibuo ni spunti oltre a tanto buonumore dei piccolssimi nuotatorivirtussini.

Anche il prossimo fine setti-mana sarà intenso per la VirtusBuonconvento con la gara FISDIR(Federazione Italiana Sport Di sa -bilitá Intellettiva Relazionale) or -ganizzata a Fermo e la trasferta diuna selezione di atleti di categoriache partiranno per Viterbo, dovesi terrà il Meeting di Carnevale or -ganizzato come ogni anno dallaLa rus Nuoto; da Cortona partiran-no Caterina e Giacomo Ceccarelli,due atleti di punta della squadragiallonera.

A.Laurenzi

ASD Cortona Volley

Soddisfatto del rendimentodelle due squadre?

I risultati parlano chiaro, rispettoad anno scorso stiamo facendo uncampionato al vertice.

Con la squadra maschile siamointorno al quinto posto come purecon quella femminile: la squadrama schile ha perso durante il cam -pionato qualche punto di troppo perdei cali fisici e mentali senza i qualiavremmo certo qualche punto in più.Dopo la sosta comunque la squadraha lavorato molto bene ed ha re -cuperato, posizionandosi bene inclassifica. Si è visto un buon gioco econ esso anche i risultati.

Adesso ci aspettano due scontriimportanti contro le prime in classifi-ca, con il Valdarno (fuori casa) el'Emma Villas (in casa). Speriamo inquesti due incontri di riuscire a"tenere" il buon andamento e man -tenere l'equilibrio che la squadra haraggiunto e la qualità del gioco. Congli innesti di Cittadino e Pieroni econ i giovani che stanno crescendomolto bene e stanno dando il loroapporto e stanno confermando leloro qualità la squadra è cresciuta.

Nel femminile l'inserimento diMartina Barneschi sicuramente hadato uno sprint diverso alla squadra:sono partite benissimo poi un pic -colo calo ma si stanno riprendendo.Certo è un campionato difficile, qual -che attenzione in più non guastereb-be ma sono molto giovani e la po si -zione di classifica e'soddisfacente. Aparte Martina sono in pratica unaUnder 20 condizionata poi da moltiinfortuni ultimo quello della palleg-giatrice. Prima abbiamo giocato conuna palleggiatrice fuori ruolo anchese brava nella sostituzione adesso ab -biamo preso Mazzoli che si sta com -portando bene.

Soddisfatto di quello che stafacendo Marcello Pareti?

Marcello di certo si sta rivelandoun tecnico all'altezza: sia dal punto divista caratteriale che tecnico. Mettetanto impegno nel suo lavoro e dicerto il connubio tra veterani e gio -vani lo sta gestendo molto bene. Stagestendo molto bene anche la colla-borazione a livello giovanile con laEm ma Villas, gestendo i giovani sianell'Under 18 che in prima squadra.

Aspettiamo comunque la faseregionale di cui abbiamo avuto unassaggio, in positivo, nel torneo du -ran te le feste.

Come giudica il lavoro diCar men quest'anno?

Carmen quest'anno ha dovutogestire una situazione particolare,molti infortuni; partita con una rosamolto ampia ha dovuto puoi lavoraresu molte giovani. Ha comunque la -vorato bene nelle difficoltà e le

ragazze hanno risposto in modo sod -disfacente.

Manteniamo una posizione dirilievo in classifica tenendo conto de -gli infortuni.

Cosa l'ha sorpresa nellasquadra maschile?

Ho avuto delle conferme: ab bia -mo studiato l'ingresso nella rosa didue persone importanti come Citta -dino e Pieroni

Cittadino è stato inserito all'inter-no della squadra con più difficoltàrispetto a Martina ma con il tempo irisultati sono ottimi. Ha cambiatoruolo da centrale ad opposto ma si èadattato molto bene. Un trascinatoree una sicurezza. Pieroni ha portatoesperienza e affidabilita.

Hanno portato la squadra ad unlivello che anno scorso non riusciva-no a raggiungere. C'è ancora moltoda lavorare sia in fase difensiva chein attacco ma certo i miglioramentisono evidenti.

In quella femminile?In una squadra di giovani atlete

come quella femminile invece spera-vamo che l'ingresso di Mar tina Bar -ne schi, con la sua esperienza desseordine, che riuscisse a trascinare efosse il leader, così è stato. Le ragazzela seguono, hanno fiducia in lei , lasua precedente esperienza e la suaprofessionalità è una sicurezza.

Cosa ci può dire invece perle altre squadre giovanili?

Quest'anno nel maschile ab bia -mo dovuto riorganizzare la parte cheva dalla 16 alla 18 con due collabo-razioni con Sinalunga ed Emma Vil -las. Per adesso i risultati sono moltobuoni. Speriamo che tutte le squadreriescano ad andare nelle fasi regio-nali, siamo lavorando bene, ce lapos siamo fare.

Tra i più piccoli partono adesso icampionati dell'Under 13, le altre sistanno comportando bene. MarcelloBucci e Marcello Pareti stanno lavo -rando benissimo. Nelle altre compa-gini come l'Under 12 dovremmo tro -vare i numeri per essere più compe-titivi.

Nel femminile con le Under 12,13 e 14 stiamo lavorando bene: sottola direzione tecnica di Carmen Pi -mentel e con Verni allenatore. Ab -biamo molte ragazze su cui lavorare.Anche nel settore Cas stiamo dandocontinuità e qualità.

La Under 16 guidata da CarmenPimentel abbiamo cercato di incre-mentarla con ragazze venute da fuo -ri. Hanno lavorato molto.

La Under 18 purtroppo è stataeliminata dal Tegoleto nella fase fi na -le provinciale. Anche se si sonocomportate molto bene. Siamo im -pe gnati molto anche nei vari settorigiovanili quindi ed anche ricerchia-

mo soddisfazioni e di garantire a tuttidi poter giocare a pallavolo. Pun -tiamo molto sulla qualità del lavorosia con le ragazze che nei rapporticon le famiglie. Aggiungo, che anchequest'anno abbiamo incrementatouna collaborazione con il CAM per iragazzi diversamente abili con i qualistiamo facendo secondo me un buonla vo ro. Queste collaborazioni sonose condo me il cuore del Cortona Vol -ley, si riesce a gestire oltre che l'atti-vità agonistica anche queste altreattività sociali, molto importanti. La

parte sociale che riescono a svolgerele società in questo momento moltodifficile a favore della delle famiglie èfondamentale. Abbiamo poi attivatoanche un altro percorso con il Coniche riguarda l'inserimento di bam -bini e bambine più piccoli apparte-nenti a famiglie che in questo mo -mento hanno delle difficoltà.

Siamo impegnati maggiormentein questi settori rispetto l'annoscorso investendo più risorse, loriteniamo giusto e morale.

Riccardo Fiorenzuoli

7° Trofeo Buonconvento Master

LOC. VALLONE, 3 CAMUCIA TEL 0575-678619 E-MAIL [email protected]

Da pausa del campionatodi serie A di rugby fem -minile in occasione delmatch della nazionaleitaliana impegnata con -

tro il Galles nel “Sei nazioni”, nonè necessariamente sinonimo diriposo e tranquillità, le “DonneEtru sche”, ad esempio, ad unwee kend in completo relax pas -sato sul divano a tifare per Parissee compagni, preferiscono di granlunga una sfiancante serie di par -tite di rugby seven, tanto per nonperdere l’abitudine a fatica, soffe-renza e sudore.

Come evento collaterale allapar tita degli azzurri, in quello chenella boxe sarebbe un sottoclou dilusso, le Etrusche sono invitate apartecipare, insieme a Bologna,Cogoleto, L’Aquila e alla societàorganizzatrice “Roma seven hill”,a cui va un sentito ringraziamentoper l’opportunità concessa, a untorneo nell’affascinante e suggesti-va cornice dello “Stadio dei mar -mi” e a cimentarsi per la primavolta in questa spettacolare disci-plina divenuta olimpica a Rio2016 e che prevede partite settecontro sette da disputarsi in uncampo di dimensioni regolari.

Davanti a un numeroso pub -blico di tifosi e addetti ai lavori, esotto lo sguardo interessato di unattento chef Rubio, la competizio-

ne si dimostra di ottimo livello egli incontri avvincenti, combattutie spettacolari, la franchigia tosco-umbra esordisce con una vittoriaper 8-0 contro Bologna, graziealla meta di Bianchi e al drop diMat teo; pareggia 12-12 nel se -condo incontro con Roma (Iso la -ni, Bianchi), si impone in rimontanel terzo con L’Aquila per 14-5(Bian chi, Keller) e conclude conun successo per 7-0 contro Co go -leto grazie alla meta di Pagani.

La classifica finale vede ap -paia te a pari punti Roma e Etru -sche, e solo la differenza mete re -

gala alle capitoline la vittoria fi na -le; le atlete guidate da coach Villa -nacci si dimostrano ancora unavolta all’altezza della situazione,danno sfoggio di grandi doti tecni-che, atletiche agonistiche e diadattamento e soprattutto si re ga -lano un’esperienza e un’emozioneche difficilmente potranno dimen-ticare, poco prima della partitaItalia-Galles infatti, sono chiamatea compiere il giro d’onore allosta dio Olimpico e ad assistere al -l’esecuzione degli inni nazionale abordo campo.

DONNE ETRUSCHE: Al Majali, Bar -tolozzi, Bettarelli, Bianchi, Bra -ghelli, Di Renzo, Isolani, Keller,Matteo, Pagani, Salvatori, Roggi.Coach: Villanacci.

La soddisfazione del presidente Enrico Lombardini

Il Rugby Clanis ritrova la vitto-ria nel match casalingo ot -tenendo un risultato tantoinaspettato quanto meritato.Nello scontro testa-coda i

cortonesi rialzano la testa metten-do fine a un digiuno che durava daben sette turni e interromponol’imbattibilità del Rufus, fino a quipadrone assoluto del campionatocon un ruolino di marcia impres-sionante: 8 vittorie su 8 e altrettantibonus offensivi.

Il Clanis si mostra subito piùdeterminato e propositivo rispettoagli ospiti e dopo neanche 5 mi nu -ti trova la via della meta con Rag -get, che sfrutta un errore del trian-golo allargato del Rufus. Polvanitrasforma e fa 7-0 per i suoi. Gliospiti però non stanno a guardaree poco dopo vanno i meta coglien-do di sorpresa la difesa del Clanis.

Incassato il colpo i padroni dicasa si rifanno sotto riprendendoin mano il pallino del gioco, do mi -nando in touche e sfruttando qual -che errore avversario. Sugli svilup-pi di un calcio di punizione battutoveloce, il Clanis centra ancora ilbersaglio grosso grazie ad un’otti-ma percussione di Pacchi cheatterra in area di meta e fissa ilpunteggio sul 14-5. Prima dell’in-tervallo c’è tempo per una puni -zione di Polvani, che aumenta ul -teriormente il distacco e mandatutti a riposo sul 17 a 5.

Nella ripresa è ancora Polvani,dalla piazzola, a segnare punti e ad

aumentare ancora il parziale. Gliospiti, più agguerriti rispetto allapri ma frazione di gara, mettonosotto il Clanis e cercano la ri -monta. La formazione di San Vin -cenzo domina gran parte del se -condo tempo e accorcia le distan-ze con una meta del proprio pilo -ne sinistro. La marcatura dà fidu -cia agli ospiti che tentano il for -cing finale, ma il Clanis difendebene e con esperienza respinge itentativi di offensiva avversari. Adenti stretti i padroni di casafanno scorrere il cronometro esolo a tempo scaduto, quandoormai è troppo tardi per compro-mettere la vittoria, concedono lameta agli ospiti per il definitivo20-17. Grande risultato e boccatadi ossigeno per la squadra diMam mone che inaugura il gironedi ritorno nel migliore dei modi.Nonostante problemi di formazio-ne e una rosa dai numeri decisa-mente esigui, il Clanis ha sfoderatouna prova di compattezza e unitàsenza pari avendo la meglio su unavversario di spessore come ilRufus. Il lavoro da fare è ancoramolto, ma questa prova mostraancora una volta che, con la giustadeterminazione, non c’è partitache non sia alla portata di questoClanis. Rugby Clanis: Ragget, Roc -chi, Lucarini, Celli, Lusini, Pinceti,Pol vani, Monteleone, Menci, Ba -gherotti, Cestari, Pacchi, Gelli,Qua glia, Gambella. Coach: A.Mam mone

Cortona 21 e 22 gennaio

Rugby Club maschile e femminile

Le Donne Etrusche al “Sei Nazioni”

Maschile serie C Regionale

Ancora una giornata di grande sport e divertimento alla Piscina di Camucia

E' terminato il girone di andata ed è cominciato quello di ritorno da una giornata ed abbiamo parlato con il presidente Enrico Lombardiniper capire se gli obiettivi posti all'inizio dell'annata sono in linea con i rendimenti delle due squadre.

Riscaldamento degli atleti prima della gara