À insieme · veglia per la pace 15 ... il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ......

21
GRIGNANO PASQUA 2015 NUMERO XVII COMUNITÀ INSIEME

Upload: hatu

Post on 20-Feb-2019

217 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

GRIGNANO

PASQUA 2015

NUMERO XVII

COMUNITÀ INSIEME

Page 2: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

COMUNITÀ INSIEMEPeriodico della comunità di Grignano

Redazione:

Don Roberto PlebaniAlbani SilvioBonetalli VeronicaCarminati GennaroCornelli EmanuelaGambirasio PetraMedici AlessandroMonzani SaraMorra MarcelloPaganelli ElenaPlati Emily

PASQUA 2015

[email protected]

In copertina: ECCE HOMO - Giacomo Manzù

Impa

gina

to e

sta

mpa

to d

a G

RAFF

IDEA

- w

ww

.gra

ffide

a.it

Via Roma - Grignano - 8.30/12.30 - 16.00/19.30Tel. 331-2514.248

CONSULENZA GRAFICA & IMMAGINECORSI E WORKSHOP GRAFICIDIGITAL PUBLISHING & WEB

STAMPA DIGITALE e OFFSET - DECO AUTO E VETRINE

MADONE - Via Mattei, 1/bT. 035 4939062 - [email protected] - www.graffidea.it

Pieffe srlVia Dell’Artigianato, 34

24042 Capriate S.G.(Bg)C.F. e P.IVA: 03016110169

Page 3: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

---------------------------

SO

MM

AR

IO • INSIEME 2

• SOMMARIO 3

• EDITORIALE 4

• SPEZZANO IL PANE 5

• EXPO2015 6

• VERBALE DEL CONSIGLIO PASTORALE VICARIALE 8

• LETTERA DI PADRE GIUSEPPE 10

• BILANCIO PARROCCHIALE 12

• BILANCIO MISSIONARIO - ANAGRAFE 14

• NON PIÙ SCHIAVI, MA FRATELLI. VEGLIA PER LA PACE 15

• ASSEMBLEA CIVICA 18

• EVENTI CULTURALI 19

• GIACOMO MANZÙ - Recensione Opera 20

• STONER - Recensione Libro 21

• INCONTRO CON L’AUTORE 21

• VACANZA IN GRECIA 22

• TORTA SBRICIOLATA ALLA NUTELLA - Ricetta 23

• CALENDARIO LITURGICO E AVVISI 24

Alessandro CarraraAllianz Bank Financial Advisors S.p.A.

T. 035 226 200Via Camozzi, 81 - 24121 Bergamo

Page 4: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

4

EDITORIALE

Secondo l’evangelista Giovanni è sul lago di Tiberiade che Gesù si manifesta per l’ultima volta ai suoi discepoli. I discepoli dopo aver abbandonato il maestro, hanno ripreso il mestiere di pescatori. Gesù come uno sconosciuto, ritorna da loro e li invita ad andare a pesca. Tornati a riva, trovano Gesù che ha preparato per loro “un fuoco di brace con del pesce sopra e del pane”. Adesso lo riconoscono perché Gesù si mostra con l’unico distintivo che lo rende riconoscibile, il servizio.

Gesù si preoccupa per i suoi amici: “Venite a mangiare”. Non è una scusa per attirare l’attenzione, per prendere la parola. È la preoccupazione per quelle persone che avevano lavorato tutto il giorno e che adesso avevano bisogno di riposarsi. Per questo non parla di cose divine, parla di cose umane.

Gesù risorto si preoccupa di dar da mangiare ai suoi amici perché il cibo è qualcosa di vitale, è come dire a qualcuno “Tu sei il compagno o la compagna della mia vita”. Gesù si preoccupa di far capire ai suoi discepoli che lui sarà sempre il compagno della loro vita e per farglielo capire, mangia con loro. Mangiare è vita, condivisione, servizio, fraternità. Avere fame è sapere che ogni cibo, anche quello acquistato, è un dono. “La benedizione ebraica a fine pasto ringrazia Dio, perché abbiamo mangiato da ciò che è suo. Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia di miglia e di anni per arrivare. Innumerevoli generazioni di contadini hanno selezionato

Avete qualcosa da mangiare?

spighe, frantumato chicchi, mescolandoli all’acqua, con lievito e fuoco di fornace per tramandarci pane. È dono di umanità a se stessa, fatto di cielo, acqua, terra e fuoco, è manna”.

Questa possibilità di mangiare e far festa, deve essere per tutti, nessuno escluso. È brutto pensare che anche oggi, dopo una giornata lavorativa, ci sia ancora gente che trova la spiaggia vuota, perché non ha amici con cui passare qualche ora, o, peggio ancora, non ha possibilità di mangiare, bere, far festa.

C’è un commento di una teologa domenica, che ci aiuta a capire come i segni del Risorto sono il dono, la condivisione, il rispetto dell’altro. “Noi abbiamo spesso ridotto la religione a un intenso ascetismo, nel quale il mangiare, il bere sono sospetti. Con queste categorie giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone gioiose. Quanto pochi sono gli accompagnamenti delle persone verso la felicità! Si preferisce accompagnare le persone verso la perfezione. Pretendere di accompagnare le persone verso la perfezione è assurdo: significa pensare alla perfezione come a qualcosa dell’individuo, mentre la perfezione può essere solo

comunitaria. E questa perfezione si può dare solo nella gioia e nel dono, proprio come ha fatto Gesù risorto”.

d. Roberto

Page 5: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

5

Narra la leggenda che, per sfuggire ai soldati del re Erode, Gesù con Maria e Giuseppe abbia trovato rifugio in un forno di Betlemme. “…aggiungi acqua e tanta farina così nasce la pagnottina…”. ripeteva il fornaio impastando le sue pagnotte, ignaro che un giorno una di queste sarebbe diventata il nascondiglio clandestino di Gesù Bambino.

Una storia che nasce da elementi semplici e poveri – farina, acqua e lievito – per parlarci di cose ricche e profonde come l’amore e lo stupore, ma anche una storia in cui impastare ha molto a che fare con povertà, affanno e tribolazione. Una storia di attenzione e solidarietà, cose che ancora oggi il pane sa raccontare.È proprio Betlemme, che in ebraico significa “Casa del Pane”, terra di guerre e separazioni, che oggi e da più di cent’anni offre in modo gratuito il pane alle famiglie più povere della città.

In mezzo a tanto pianto e sofferenza c’è il forno dei padri Salesiani, dove i fornai non smettono di credere che il pane, che Gesù ha scelto per raccontare la propria vita facendosi Egli stesso Pane di vita, deve continuare a essere segno di pace, unità e carità. Il tema della Quaresima 2015 è il Pane, cibo di ogni giorno da consumarsi in fraternità, in cui Gesù si incarna per donarsi a noi, comunicandoci tutta la sua capacità di amore, affinché quanti lo accolgono possano a loro volta farsi pane e spezzarsi per gli altri.

Il progetto si colloca nel quadro della campagna sul diritto al cibo promossa a livello internazionale grazie all’appello di papa Francesco. Mangiare è un gesto profondamente umano e indispensabile per mantenersi in vita. Il pane è l’alimento principale dell’uomo; quando qualcuno “ha da mangiare” è come dire che ha un lavoro, perché si guadagna il pane col sudore della fronte. È chiaro che il pane racchiude in sé una grande quantità di simboli, primo fra tutti quello della vita stessa.

Una tavola per Gesù.Preghiera intorno al pane

Si è proposto di rappresentare il tema quaresimale con l’esposizione degli elementi per la preparazione del pane, associandoli in questo molto ai simboli della Pasqua:

- vecchio tavolo (le ceneri)

- farina (tentazioni)

- lievito (trasfigurazione)

- sale (mercanti nel tempio)

- acqua (per il chicco di grano)

- legna (palme)

Per preparare i ragazzi alla Quaresima in gruppo abbiamo creato dei “cestini di pane”, scelti per raccogliere le loro rinunce quotidiane, da offrire ai piccoli della Sierra Leone. Inoltre abbiamo “dato vita” a un dialogo basato sull’attenzione a come vivere la propria settimana e a ciascuno è stata data una preghiera da recitare in famiglia per la benedizione della tavola.

Il tempo di rinnovamento rappresentato dalla Quaresima diventa quindi un’occasione per intraprendere un percorso che ci permette di evitare di diventare indifferenti.

Giancarla

SPEZZANO IL PANE

Page 6: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

6

EXPO2015

Dal discorso di Papa Francesco

In occasione della mia visita alla FAO ricordavo come, oltre all’interesse “per la produzione, la disponibilità di cibo e l’accesso a esso, il cambiamento climatico, il commercio agricolo” che sono questioni ispiratrici cruciali, “la prima preoccupazione dev’essere la persona stessa, quanti mancano del cibo quotidiano e hanno smesso di pensare alla vita, ai rapporti familiari e sociali, e lottano solo per la sopravvivenza” (Discorso alla FAO, 24 novembre 2014).

Oggi, infatti, nonostante il moltiplicarsi delle organizzazioni e i differenti interventi della comunità internazionale sulla nutrizione, viviamo quello che il santo Papa Giovanni Paolo II indicava come “paradosso dell’abbondanza”. Infatti, “c’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l’uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi. Questo è il paradosso! Purtroppo questo paradosso continua a essere attuale. Ci sono pochi temi sui quali si sfoderano tanti sofismi come su quello della fame; e pochi argomenti tanto suscettibili di essere manipolati dai dati, dalle statistiche, dalle esigenze di sicurezza nazionale, dalla corruzione o da un richiamo doloroso alla crisi economica” (ibid.).

Per superare la tentazione dei sofismi – quel nominalismo del pensiero che va oltre, oltre, oltre, ma non tocca mai la realtà – per superare questa tentazione, vi suggerisco tre atteggiamenti concreti.

NUTRIRE IL PIANETA NON SIA SOLO UNO SLOGAN

1) Andare dalle urgenze alle priorità

Abbiate uno sguardo e un cuore orientati non ad un pragmatismo emergenziale che si rivela come proposta sempre provvisoria, ma ad un orientamento deciso nel risolvere le cause strutturali della povertà. Ricordiamoci che la radice di tutti i mali è la inequità (Evangelii gaudium, 202). A voi desidero ripetere quanto ho scritto in Evangelii gaudium: “No, a un’economia dell’esclusione e della inequità. Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa” (ibid., 53). Questo è il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul più debole. Attenzione: qui non siamo di fronte solo alla logica dello sfruttamento, ma a quella dello scarto; infatti “gli esclusi non sono solo esclusi o sfruttati, ma rifiuti, sono avanzi” (ibid., 53).

È dunque necessario, se vogliamo realmente risolvere i problemi e non perderci nei sofismi, risolvere la radice di tutti i mali che è l’inequità. Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all’autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità.

2) Siate testimoni di carità

“La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità perché cerca il bene comune”. Dobbiamo convincerci che la carità “è il principio non solo delle micro-relazioni: rapporti amicali, familiari, di piccolo gruppo, ma anche delle macro relazioni: rapporti sociali, economici, politici” (ibid., 205).

Da dove dunque deve partire una sana politica economica? Su cosa si impegna un politico autentico? Quali i pilastri di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica? La risposta è precisa: la dignità della persona umana e il bene comune. Purtroppo, però, questi due pilastri, che dovrebbero strutturare la politica economica, spesso “sembrano appendici aggiunte dall’esterno per completare un discorso politico senza prospettive né programmi di vero sviluppo integrale” (ibid., 203). Per favore, siate coraggiosi e non abbiate timore di farvi interrogare nei progetti politici ed economici da un significato più ampio della vita perché questo vi aiuta a “servire veramente il bene comune” e vi darà forza nel “moltiplicare e rendere più accessibili per tutti i beni di questo mondo” (ibid.).

Page 7: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

7

3) Custodi e non padroni della terra

Ricordo nuovamente, come già fatto alla FAO, una frase che ho sentito da un anziano contadino, molti anni fa: “Dio perdona sempre, le offese, gli abusi; Dio sempre perdona. Gli uomini perdonano a volte. La terra non perdona mai! Custodire la sorella terra, la madre terra, affinché non risponda con la distruzione” (Discorso alla FAO, 24 nov. 2014).

Dinanzi ai beni della terra siamo chiamati a “non perdere mai di vista né l’origine, né la finalità di tali beni, in modo da realizzare un mondo equo e solidale”, così dice la dottrina sociale della Chiesa (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 174). La terra ci è stata affidata perché possa essere per noi madre, capace di dare quanto necessario a ciascuno per vivere. Una volta, ho sentito una cosa bella: la Terra non è un’eredità che noi abbiamo ricevuto dai nostri genitori, ma un prestito che fanno i nostri figli a noi, perché noi la custodiamo e la facciamo andare avanti e riportarla a loro. La terra è generosa e non fa mancare nulla a chi la custodisce. La terra, che è madre per tutti, chiede rispetto e non violenza o peggio ancora arroganza da padroni. Dobbiamo riportarla ai nostri figli migliorata, custodita, perché è stato un prestito che loro hanno fatto a noi. L’atteggiamento della custodia non è un impegno esclusivo dei cristiani, riguarda tutti. Affido a voi quanto ho detto durante la Messa d’inizio del mio ministero come Vescovo di Roma: “Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! Ma per custodire dobbiamo anche avere cura di noi stessi! [...] Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi della tenerezza”. Custodire la terra non solo con bontà, ma anche con tenerezza.

Ecco dunque tre atteggiamenti che vi offro per superare le tentazioni dei sofismi, dei nominalismi,

di quelli che cercano di fare qualcosa ma senza la concretezza della vita. Scegliere a partire dalla priorità: la dignità della persona; essere uomini e donne testimoni di carità; non aver paura di custodire la terra che è madre di tutti.

A voi tutti chiedo di pregare per me: ne ho bisogno. E su voi invoco la benedizione di Dio. Grazie.

Papa Francesco

Page 8: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

8

VERBALE DEL CONSIGLIO PASTORALE VICARIALEDopo i 3 incontri dedicati alla revisione di 3 temi del Direttorio liturgico – pastorale, la segreteria ha pensato di suggerire un cambio del percorso del Consiglio, ritenendo più opportuno tenere un breve percorso formativo sul tema della Chiesa, affidato a Enzo Pagani, secondo la seguente modalità: domanda iniziale “secca”, cui rispondere in piccoli gruppi in modo immediato; breve condivisione delle risposte; relazione; lavoro nei gruppi, che non saranno più formati secondo le unità vicariali, ma misti.

Questa la domanda iniziale: cosa hai visto cambiare nella Chiesa/parrocchia da quando eri bambino?

Queste le risposte che sono state condivise: nuove modalità di celebrazione, maggior coinvolgimento dei laici, diminuzione dei praticanti, fine divisione maschi/femmine, venir meno dell’idea dell’obbligo e del timore di Dio, catechesi modernizzata, passaggio dai riti alle persone, vicinanza del prete e rapporto più diretto con lui, perdita di valore della confessione e del significato del peccato, non è più scontato che la famiglia viva la vita della parrocchia, matrimoni non solo religiosi, proposte non solo dalla parrocchia, maggiori esigenze dei fedeli rispetto alla parrocchia.

Prende quindi la parola Enzo Pagani, che illustra i titoli delle relazioni che proporrà nei

sabato 17 gennaio 2015

prossimi 4 incontri del Consiglio: 1) introduzione sulla Chiesa; 2) le figure del laico e del prete; 3) il cambio del paradigma della fede, con un ampio riferimento alla Evangelii gaudium; 4) la parrocchia.

La relazione di oggi parte da un ampio panorama storico sulla Chiesa.

Tutto ha avuto inizio con il gruppo di discepoli che si è formato intorno a Gesù Cristo. Gli Atti degli Apostoli contengono il primo racconto di cosa fa la comunità: carità fraterna, preghiera e predicazione. Il primo cambiamento si ha con l’apertura all’Ellenismo, quando matura la convinzione che il messaggio di Gesù sia per tutti: per questo emerge la preoccupazione di conservare l’originalità di ciò che Gesù ha detto e

fatto (professioni di fede e canone delle Scritture). Con i Padri della Chiesa ha inizio la riflessione sull’essere Chiesa attraverso immagini evocative (es., popolo di Dio, casa, sposa, madre, nave, Gerusalemme celeste). Con l’Editto di Costantino il Cristianesimo diventa religione liberamente praticabile e la storia entra nella vita delle comunità (es., le celebrazioni non più nelle case, ma nelle basiliche). Con la caduta dell’Impero romano, la Chiesa rimane l’unica autorità e perciò inizia a gestire anche il potere civile, che però porta alla lotta delle investiture e a una Chiesa mondanizzata e costruita secondo una gerarchia ispirata allo schema “politico”: si

abbassa il livello dei costumi e nascono movimenti di riforma a partire da San Francesco.

Da questa panoramica si comprende come i volti della Chiesa siano tanti: essi sono stati creati dalla storia e non sono frutto di una riflessione consapevole. Per questo diventa importante la domanda: Chiesa chi sei? Qual è il “vestito” che la Chiesa è chiamata a indossare in ogni epoca storica per mantenersi fedele a Gesù Cristo? Il volto della Chiesa fino a oggi è nato con il Concilio di Trento, che è entrato nel profondo della vita della comunità, per rispondere alle riflessioni ecclesiologiche di Lutero (per il quale l’unico elemento fondativo era il Vangelo, il resto solo costruzione di cui liberarsi); la risposta di Trento arriva però troppo tardi e non

Page 9: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

9

accompagnata da una riflessione sulla Chiesa (vi sono solo alcuni trattati di contenuto prettamente giuridico); comunque vengono introdotte alcune riforme (seminari, obbligo di residenza dei Vescovi, centralità della parrocchia, catechesi, predicazione e istruzione morale); inoltre, vi è una certa insistenza sull’Eucarestia, la figura del prete e il magistero per garantire l’ortodossia contro Lutero, con un intervento però più che altro difensivo a causa della persistente povertà ecclesiologica. Nei secoli successivi la spiritualità e le attività caritative “salvano” la Chiesa fino alla nascita della modernità, quando lo sviluppo della scienza, dell’industria e della democrazia portano ad attaccare la Chiesa sulla base dell’idea che Dio non ci sia e comunque non serva: tuttavia, mancando ancora la risposta alla domanda cosa sia la Chiesa, si giunge al punto di non leggere più le Scritture, perché “distrutte” dalle nuove idee e scoperte. Il Concilio Vaticano I con il documento Pastor aeternus porta avanti il tentativo di definire la Chiesa come corpo mistico (◊ realtà storica che rimanda a qualcosa di non visibile), ma alla fine prevale la sensazione di essere una cittadella assediata, per cui la Chiesa viene definita in contrapposizione come società perfetta, vera, spirituale e soprannaturale. Continua però la ricerca di nuovi punti di riferimento (Parola, liturgia, “immagini” dei Padri della Chiesa), finché con il Concilio Vaticano II la linea della spiritualità riesce a rispondere alla domanda “cos’è la Chiesa?”.

In particolare, la costituzione Lumen gentium in una prima versione prevedeva la seguente scansione: il mistero della Chiesa, la struttura gerarchica, il popolo di Dio, la vocazione alla santità. Questo schema però non convinceva e dopo riflessioni

e discussioni venne proposto di mettere, subito dopo la Chiesa come mistero, il capitolo dedicato al popolo di Dio: in questo modo si trova finalmente un’immagine di Chiesa, la quale sarà poi oggetto della riflessione teologica; attraverso questa impostazione la qualità dell’essere Chiesa nasce dalla dignità del Battesimo e non dai ruoli; nell’incipit del documento emerge che la Chiesa non risplende di luce propria, ma di quella di Cristo, ma il suo ruolo è comunque necessario perché deve portare questa luce a tutti gli uomini; i confini della Chiesa diventano perciò cerchi concentrici (credenti, fratelli separati, credenti in Dio, uomini in ricerca, uomini non credenti, ma dalla coscienza retta), perché tutti sono nella Chiesa, anche se con diversa intensità; la salvezza non è individuale, ma è un appello a formare un popolo con a capo Cristo, la missione della Chiesa è dilatare il Regno di Dio nella storia, la santità non è un merito individuale, ma un dono ecclesiale, in quanto il santo esercita un ruolo ecclesiale, i ruoli hanno senso nella logica del servizio. I punti di riferimento ora sono la Parola, la comunità, la celebrazione e la preghiera, la missione: andrebbe però recuperata l’immagine di popolo di Dio, perché nel postconcilio è prevalsa l’idea di comunità.

A questo punto ci si divide per il lavoro nei quattro gruppi, a cui viene chiesto di lavorare almeno sulle prime due delle tre domande proposte dal relatore.

Al termine, i quattro relatori dei gruppi presentano i principali contenuti emersi nel corso del confronto che anche questa volta verranno raccolti in una sintesi unica che costituisce parte integrante del presente verbale.

Page 10: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

10

LETTERA DI PADRE GIUSEPPE

Papa Francesco ha voluto indire il 2015 come “Anno della vita consacrata” , cosí che tutti i cristiani sono chiamati ad approfondire questa vocazione che arricchisce il Popolo di Dio.

Nella Lettera apostolica per l’Anno della vita consacrata papa Francesco ha scritto ciò che si attende dalle persone consacrate: “Svegliate il mondo”, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia.

La profezia è vedere e aiutare a vedere con gli occhi di Dio. Leggere e giudicare la storia a partire dal progetto di Dio sulla storia. Far sì che la storia umana cresca fino a coincidere con la storia di Dio. Per far questo occorre conoscere la storia di Dio, conoscere Dio, esserne dentro, farne parte: è il cuore della vita consacrata: “Dio, Dio, Dio”.

Profezia è essere rivolti verso il popolo per parlare di ciò che si è contemplato nell’essere rivolti verso Dio, conoscere la storia umana, farne parte: è l’invito del Papa: vicinanza alla gente, uscire, nelle periferie, i poveri, la carne dell’altro… È il cammino percorso in ogni forma di vita consacrata, che nasce sempre dalla condivisione della “compassione” di Gesù al vedere le folle.

È quanto sottolineava ancora papa Paolo VI parlando ai religiosi:

“Siete consacrati al bene di tutta la Chiesa! Questa la vostra definizione, questo il vostro vanto, questo il vostro sacrificio quotidiano, questo il vostro traguardo, questa la vostra corona; non altro motivo vi ha tratti a donare la vostra vita a Cristo Gesù, per le mani di Maria, se non questo: servire, servire le anime, servire la Chiesa, tutta

VITA CONSACRATA

la Chiesa. […] la vostra vocazione è qui, è tutta qui, in questa oblazione totale alla Chiesa”.

Le persone consacrate possono offrire la testimonianza del primato di Dio, della sequela di Cristo, dell’essenzialità del Vangelo come regola suprema di vita, della fraternità. Possono arricchire la Chiesa locale dei più vari ministeri e offrire le competenze di servizi pastorali e caritativi specializzati. Essere disponibili per compiti difficili e ingrati. Tenere aperta la Chiesa locale sul mondo intero, dilatare la carità e l’orizzonte missionario.

A sua volta la Chiesa locale può offrire una tradizione di fede radicata sul territorio, la religiosità popolare, la concretezza del contatto con le persone. La Chiesa locale quando sente le persone consacrate non come corpo estraneo, ma come parte della propria comunità, può offrire la condivisione di gioie e difficoltà, può assumere i loro problemi, e può «collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della loro opera, che sono poi quelli dell’intera Chiesa». Di qui l’invito rivolto da papa Francesco: «Fate sentire loro l’affetto e il calore di tutto il popolo cristiano».

Questa é la vocazione in particolare dei consacrati ma é anche la vocazione di tutti i discepoli di Gesú che, per il Battesimo, partecipano della missione di Cristo “profeta”.

Ma qual è il progetto di Dio sull’umanità? L’unità.

Per noi essere profeti significa capire e condividere il sogno di Gesù, il suo testamento, la sua ultima preghiera: “Che tutti siano uno”. Vivere perché il suo desiderio penetri nella storia umana, così che la storia si incammini verso il suo compimento: Dio tutto in tutti. Aiutare la Chiesa a compiere la propria missione di sacramento universale di unità degli uomini tra di loro e con Dio.

Essere profeti significa aver compreso che l’unità è il disegno di Dio e il compimento della storia, che tutta la creazione è incamminata verso l’unità.

Essere profeti significa spendere la propria vita per questo compimento. Questa la nostra fede, il nostro Ideale, l’anelito, il perché della nostra vita.

È quanto mi anima nel lavoro qui con i giovani di vari paesi non solo dell’America Latina ma del mondo intero: costruire una umanità nuova basata sul Vangelo.

Page 11: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

11

Carissimi, ho voluto condividere con voi queste piccole riflessioni per essere riconoscenti a Dio di questo dono per la Chiesa, ma anche perché mi sento sorretto e accompagnato nella mia missione dall’“affetto e calore” (come dice il Papa) da parte della comunità di Grignano.

A tutti un grazie specialissimo che ricambio assicurando la preghiera per quanto ognuno sta vivendo.

Che la gioia di Gesù Risorto ci avvolga tutti e ci faccia “profeti”.

Buona Pasqua!

p. Giuseppe

Page 12: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

15

Venerdì 23 gennaio a Longuelo, si è tenuta la veglia “24 ore per la Pace”, nata sette anni fa da un’iniziativa della Caritas diocesana Bergamasca e dell’oratorio di Borgo Santa Caterina per sensibilizzare i giovani sul tema. 24 ore per dare modo a tutti i giovani di Bergamo di dedicarsi alla preghiera per questo tema o fermarsi a riflettere assieme ad altri giovani.

La serata di venerdì è stata dedicata all’approfondimento del tema della Pace, guidato dal messaggio di Papa Francesco per l’1 gennaio, la 48a giornata mondiale della Pace, intitolato “Non più schiavi ma fratelli” e declinato attraverso diversi linguaggi espressivi: danza, teatro, musica, parola, preghiera. I momenti artistici sono stati ispirati da concetti antitetici di Schiavitù e Fraternità, ripresi dal messaggio del Papa e applicati dai giovani come filtro di riflessione riguardo alle opere di misericordia nel nostro tempo, citate nel libro di Giorgio Cosmacini “Compassione: le opere di misericordia ieri e oggi”. Lo scopo della veglia era di aiutare i giovani nel percorrere cammini di autentica libertà: libertà dalle nuove forme di schiavitù e dalle dipendenze, libertà per nuove vie di amicizia e di fraternità umana. 

La pace non è prerogativa dei potenti del pianeta ma è costituita dagli atteggiamenti e dalle posizioni quotidiane dell’individuo, cittadino del

NON PIÙ SCHIAVI, MA FRATELLI. VEGLIA PER LA PACE

mondo, sui quali possiamo fermarci a pensare e sui quali possiamo agire in prima persona.

Petra, Miriam e Francesca

Page 13: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

16

Page 14: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

17

Page 15: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

18

ASSEMBLEA CIVICA

Venerdì 6 febbraio scorso si è tenuta presso le Scuole Elementari di Grignano un’assemblea civica in cui si sono discussi alcuni temi che riguardano da vicino i Grignanesi. Il primo tema trattato è stato il torrente Rino: l’amministrazione comunale ha esposto il progetto per far fronte ai disagi causati dalle esondazioni del torrente, problematica molto sentita dalla popolazione, infatti sono stati numerosi gli interventi da parte dell’assemblea, che ha chiesto chiarimenti, espresso i propri dubbi e proposto osservazioni e critiche costruttive.

Per approfondire tale tema rimandiamo al video dell’assemblea, disponibile al seguente indirizzo web: www.youtube.com/watch?v=Yt0latSDq4g. Nel filmato è dettagliato il piano di intervento che prevede vasca e pozzo per la raccolta delle acque.

Il secondo tema trattato, sul quale vogliamo soffermarci, è il progetto per il completamento del cimitero di Grignano. Il nostro paese conta attualmente 1.740 abitanti e statisticamente il fabbisogno di loculi è di 6 ogni anno. Poiché al momento il cimitero conta soltanto 4 loculi liberi, vi è la concreta necessità di un’opera di ampliamento.

Il progetto, che sarà gestito dalla società partecipata Linea servizi, prevede la costruzione di 120 loculi, 117 ossari e 7 cinerari, il rifacimento della pavimentazione e la creazione di spazi di raccoglimento.

Alla società Linea Servizi saranno affidati in house per 15 anni tutti i servizi di gestione, presidio e controllo dei cimiteri di Grignano e di Brembate.

NOVITÀ IN VISTA PER GRIGNANO

L’assemblea si è conclusa affrontando il tema della probabile chiusura dell’ufficio postale di Grignano.

Il Sindaco, Mario Doneda, venuto a conoscenza di tale notizia poco tempo prima dell’assemblea, ha raccolto le osservazioni dei cittadini, rimandando la trattazione della tematica in un secondo momento, in modo da poter approfondire la questione con i soggetti competenti.

Qualche giorno dopo l’assemblea civica, il Sindaco e il Presidente del Comitato “Grignano Vive”, Renato Plati, hanno avuto un incontro con il direttore delle poste di Bergamo. «Dalla riunione è emerso poco o nulla, se non che la decisione sarà presa a Roma» – ha spiegato Plati in un’intervista pubblicata sulla Gazzetta dell’Adda il 14/02/15 – «Dicono che i numeri non giustificano la presenza di un ufficio postale a Grignano e che per paesi delle dimensioni di Brembate non è previsto più di un ufficio postale… peccato che a Capriate ce ne siano due! Purtroppo Poste Italiane è una S.p.A. che punta ad entrare in borsa: quindi con meno spese ha più possibilità di avere successo e per questo si guarda a cose che vanno al di là del servizio.» Ciò che preoccupa Plati e, probabilmente, la maggior parte della nostra comunità grignanese, sono le difficoltà di raggiungere le poste di Brembate o Capriate, soprattutto per gli anziani, considerando l’assenza di percorsi sicuri, come piste ciclabili, marciapiedi e mezzi pubblici.

L’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di potenziare in paese canali alternativi alla Posta, come le tabaccherie e le banche, per garantire alcuni servizi.

Emily

Page 16: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

19

EVENTI CULTURALILA PARROCCHIA di GRIGNANO e GRIGNANO VIVE

ORGANIZZANO

Domenica 17 maggio 2015

ACCADEMIA CARRARA

Prima grande retrospettiva dedicata a Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (Serina, Bergamo 1480 circa – Venezia 1528).

Programma:

Ore 15:00 - Partenza dal piazzale della palestra

Ore 16:15 - Visita Guidata

Ore 18:00 - Rientro da Bergamo

QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 25,00: pullman A/R per Bergamo , Biglietto d’ingresso e Guida

DISPONIBILITA’ LIMITATA (26 POSTI) - TERMINE ISCRIZIONE CON VERSAMENTO QUOTA 20/04/2015

Sabato 27 giugno 2015

ARENA DI VERONA

Aida di Giuseppe Verdi

Programma:

Ore 17:00 - Partenza dal piazzale della palestra

Ore 21:00 - Inizio spettacolo

Al termine dello spettacolo cena in ristorante (Primo, secondo, contorni, dessert, vino b/r, acqua, caffè)

Ore 03:00 – Partenza per rientro a Grignano

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE DI € 70,00 comprende: Pullman A/R per Verona, Cena in ristorante post spettacolo, Biglietto d’ingresso per la GRADINATA NON NUMERATA SETTORI D e F.

TERMINE ISCRIZIONE 30 APRILE 2015 CON ANTICIPO DI € 50,00

INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI PRESSO:

GIOVANNA 035/801280 – RENATO 335/6080009

Page 17: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

20

GIACOMO MANZÙVITA

Giacomo Manzù, pseudonimo di Giacomo Manzoni, uno dei maggiori scultori del Novecento, nasce a Bergamo il 22 dicembre del 1908, dodicesimo di quattordici fratelli.

La famiglia non ha possibilità economiche, il padre calzolaio arrotonda le entrate con l’attività di sagrestano ed il piccolo Giacomo può frequentare la scuola fino alla seconda elementare.

Nella bottega degli artigiani, dove il futuro scultore impara a scolpire e dorare il legno, prende confidenza con altri materiali come la pietra e l’argilla.

Manzù frequenta la scuola serale di plastica decorativa a Bergamo e durante il servizio militare l’accademia Cignaroli a Verona.

Compiuto un breve viaggio a Parigi, nel 1929 si stabilisce a Milano, dove entra in contatto con l’avanguardia milanese e nel 1932 ottiene dall’Università Cattolica la sua prima commissione.

Vincitore nel 1950 del concorso per le tre porte bronzee di San Pietro, nel 1954 si dimitte dalla Cattedra di Brera che teneva dal 1941 e comincia ad insegnare presso l’Accademia Internazionale di Salisburgo (1954-1960), dove incontra la sua futura compagna.

Nel 1969 inaugura ad Ardea, dove abita, la raccolta AMICI DI MANZU’, donata allo Stato Italiano nel 1981. Lo scultore muore a Roma il 17/01/1991.

OPERE

Manzù è nato da una famiglia povera che viveva un cristianesimo autentico, fondato sull’amore di Dio e del prossimo.

Questo traspare in tutte le sue opere: ricordiamo le

serie delle DEPOSIZIONI e delle CROCEFISSIONI, cui fecero seguito le serie dei CARDINALI e dei VESCOVI e i numerosi ritratti pieni di toccante umanità.

Nella scultura “ECCE HOMO” Gesù è rappresentato nella sua umanità: abbiamo davanti a noi un uomo debole, legato, silenzioso, i cui lineamenti denotano insieme mitezza e forza.

In molte opere di Manzù, Gesù è rappresentato come l’emblema dell’umanità sofferente e non per niente egli stesso chiamò i suoi bassorilievi del 1940 “CRISTO NELLA NOSTRA UMANITA’”.

Impegnato in una serie di commissioni per Giovanni XXIII, tra il 1959 e il 1964 Manzù terminò la celebre Porta della Morte per la Basilica di San Pietro. Il rapporto con Roncalli fu fondamentale per Manzù, che scolpì sulla Porta la grande novità del Concilio e della “PACEM IN TERRIS”. Pianse quando papa Giovanni morì e con trepidazione prese il calco della maschera funebre e della mano che aveva scritto quella meravigliosa enciclica.

Nel 1969 completò la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di San Laurenz a Rotterdam.

Petra

Page 18: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

21

Recensione libro: STONER

INCONTRO CON L’AUTORE

John Williams

I colleghi di Stoner, che da vivo non l’avevano mai stimato gran che, oggi ne parlano raramente; per i più vecchi il suo nome è il monito che la fine li attende tutti, per i più giovani è soltanto un suono, che non evoca alcun passato o identità particolare cui associare loro stessi o le loro carriere.

Missouri, inizio del Novecento. La vita di William Stoner è terribilmente ordinaria. Da giovane, lavora sodo nella fattoria di famiglia per pagarsi gli studi di agraria, che puntualmente abbandona per la letteratura. Dopo il college, intraprende una carriera universitaria che procede senza infamia e senza lode. Infine, convola a sventurate nozze con una donna determinata a strappargli tutto ciò che lo rende anche solo lontanamente felice. Eppure, la normalità della vita di Stoner riesce a catturare il lettore con una forza sorprendente. Un libro davvero imperdibile.

Pubblicato per la prima volta nel 1965, Stoner non riscosse molto successo. Nel 2006, un editore newyorkese ha deciso di ripubblicarlo e, grazie al passaparola e ai social network, è diventato subito un bestseller.

Elena

Venerdì 27 febbraio scorso, nella sala parrocchiale si è tenuto l’incontro con l’autore Livio Gambarini, di cui abbiamo parlato nella scorsa edizione del Bollettino e la cui intervista è stata pubblicata sul sito www.grignano.bg.it . La serata, presentata dalla nostra Elena Paganelli, è stata un alternarsi di domande e curiosità sul romanzo Le colpe dei padri e di approfondimenti riguardo la vita del Medioevo a Grignano nel Trecento. Molte sono state le novità scoperte sul passato del nostro paesello: il Castello, l’origine del nome, i rapporti con Marne e i successivi risvolti tra le due Parrocchie. Oltre all’accurata presentazione del romanzo, Livio ci ha permesso di immergerci nella realtà medievale non proprio così diversa dall’oggi: non solo date ed eventi, ma soprattutto vita quotidiana, profumi e abitudini delle diverse classi sociali. L’autore attualmente, oltre ad alcuni racconti e romanzi su commissione, sta scrivendo il sequel dal titolo I segreti delle madri. Un giovane scrittore che, con molta umiltà, coraggio, sacrificio ed impegno, cerca di realizzare il suo Sogno: fare della sua passione un lavoro. L’evento, organizzato dal Comitato “Grignano Vive” in collaborazione con la Parrocchia, si è concluso con l’autografo sui libri acquistati, il timbro di una

moneta dell’epoca e il poster con la piantina del territorio bergamasco nel Trecento. In chiusura è stato offerto un piccolo rinfresco.

Emily

Page 19: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

22

VACANZA IN GRECIA

Descrizione strutturaL’albergo si trova in posizione tranquilla, su una delle più belle spiagge dell’isola, a circa 2 km dal pittoresco e vivace villaggio di Kardamena, a circa 7 km dall’aeroporto e a circa 25 km dalla capitale dell’isola, Kos. Camere 108 camere distribuite in alcuni edifici costruiti attorno alla piscina e circondati da giardini, sono tutte dotate di servizi privati, asciugacapelli, aria condizionata, TV satellitare, cassetta di sicurezza, minibar a pagamento. Ristorante a buffet, bar, bar alla piscina, connessione WIFI gratuita alla reception, mini market. Accettate le principali carte di credito. Sport Piscina attrezzata con ombrelloni e lettini gratuiti, teli mare con cauzione, scivoli d’acqua, volleyball, tennis, ping-pong, freccette, biliardo, noleggio biciclette. Spiaggia L’hotel si trova a circa 200 metri, con attraversamento di una stradina, dalla spiaggia mista di sabbia e ciottoli attrezzata con lettini e ombrelloni a pagamento, teli mare con cauzione. ******************************Quota individuale in camera doppia euro 1.040,00(minimo 16 partecipanti adulti)Quota terzo letto adulto ( oltre 12 anni compiuti) euro 910,00Quota individuale in camera singola euro 1.270,00Quota famiglia (2 adulti + 1 bimbo 2/11 anni) euro 2.380,00Quota famiglia (2 adulti + 2 bambini 2/11 anni) euro 3.250,00

La quota comprende: Volo aereo da Bergamo. Assicurazione medica/bagaglio/annullamento. Tasse aeroportuali. Trattamento All InclusiveINCLUSO: Trattamento di pensione completa buffet nel ristorante centrale. Snack dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00. Coffee break dalle 16.00 alle 17.30, bevande alcoliche e analcoliche di produzione locale servite al bicchiere dalle 10.00 alle 23.00; Volleyball. Ombrelloni e lettini in piscina. NON INCLUSO: tutte consumazioni dopo le 23.00; bevande in bottiglia ed importate; bevande in lattina, caffè espresso, succhi di frutta. Cassette di sicurezza, minibar, noleggio biciclette. Ombrelloni e lettini in spiaggia.

La quota non comprende:Extra personali. Tutto quanto non espressamente menzionato nella voce “comprende”.

ISCRIZIONI:Entro il 10 aprile

VACANZA ESTIVA PARROCCHIALE A KOSDal 18 al 25 agosto 2015Hotel Asteras Resort Paradise Friends

Page 20: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

23

Ingredienti per la frolla ( per una teglia di 28 cm)200 gr di burro freddo 500 gr di Farina 005 g di lievito chimico in polvere I semi di una bacca di vaniglia4 gr. di sale2 uova medie300 gr di zucchero a velo

Per il ripieno200 gr di Nutella600 gr di Ricotta vaccina

Per preparare la torta sbrisolona iniziate dalla frolla: ponete nel mixer la farina e il lievito setacciati, unite il burro freddo a pezzetti, aromatizzate con i semi della bacca di vaniglia, aggiungete anche il sale, azionate le lame per frullare tutto ottenendo la classica sabbiatura.

Trasferite il composto in una ciotola larga, incorporate lo zucchero a velo, le uova e mescolate velocemente con le mani sbriciolando la frolla. Dovranno formarsi delle grosse briciole, non un classico panetto. Coprite con la pellicola e ponete in frigorifero.Intanto preparate il ripieno: scolate la ricotta (almeno un paio di ore prima) e setacciatela con un colino per ottenere una crema liscia senza grumi, aggiungete la nutella mescolate con una spatola fino ad ottenere una crema omogenea.Foderate con carta da forno una tortiera tonda dal diametro di 28 cm e ponete sul fondo metà della frolla sbriciolata, schiacciate leggermente con le mani e poi spalmateci sopra il ripieno alla nutella lasciando 1 cm di bordo libero.Ricoprite con le briciole rimaste avendo cura di coprire bene il ripieno. Infornate a 180° per un 1 ora e 20 minuti (o forno ventilato a 160° per 1 ora), coprite con un foglio di alluminio se la superficie si scurisce e proseguite la cottura. Sfornate la torta sbriciolata alla nutella, fatela raffreddare e poi servitela.

TORTA SBRICIOLATA ALLA NUTELLA

Premio Sant’Anna 2015

La Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Grignano, bandisce il premio “Sant’Anna” da assegnare a una persona o a un gruppo, meritevoli per il servizio prestato alla comunità.Il riconoscimento sarà consegnato il 26 luglio, in occasione della festa di Sant’Anna.  Le segnalazioni per il Premio Sant’Anna, dovranno essere consegnate in casa parrocchiale entro il prossimo 7 giugno, oppure tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

È sufficiente un breve scritto che contenga la motivazione della candidatura proposta e tutti gli elementi utili per la valutazione da parte della Commissione che assegnerà il premio.

Si dovrà, inoltre, indicare NOME e COGNOME di chi la propone e un recapito, anche telefonico, per consentire eventuali approfondimenti.

CONCORSO FOTOGRAFICOS. ANNA 2015

Anche quest’anno, in occasione della festa di Sant’Anna, la Parrocchia di Grignano propone il concorso fotografico. Per questa edizione il tema sarà: IL PANE.Per info su regolamento e modalità di partecipazione, andate sul nostro sito o cercate la nostra locandina (dalla metà di maggio in poi). Oppure scriveteci a [email protected] .

Page 21: À INSIEME · VEGLIA PER LA PACE 15 ... Il pane fresco sulla tavola ha viaggiato migliaia ... giudichiamo anche la vita degli altri e così non siamo più persone

COMUNITÀ INSIEME

MARTEDì SANTO – 31 MARZO

ORE 15.00: Confessioni per i ragazzi

GIOVEDì SANTO – 2 aprile

ORE 20.30: “Messa nella cena del Signore”, con il rito della lavanda dei piedi.

I ragazzi portano l’impegno di carità della Quaresima.

Al termine della Messa, adorazione all’altare della reposizione.

VENERDì SANTO – 3 aprile

ORE 08.30: Ufficio delle letture e lodi.

ORE 15.00: Azione liturgica della morte di Gesù

ORE 20.30: Via crucis per le vie del paese

(Vicolo dei Mille, via Garibaldi, via Mazzini, via delle Novelle, piazzale Perrucchetti, via Alcide de Gaspari, via Piave, Vicolo Paganelli di sotto, via Roma)

La Via Crucis inizia in vicolo dei Mille e termina in Chiesa.

SABATO SANTO – 4 APRILE

ORE 08.30: Ufficio delle letture e lodi.

ORE 15.00: Confessioni per gli adulti (fino alle 18.00)

ORE 21.00: Veglia Pasquale

DOMENICA DI PASQUA – 5 APRILE ORE 08.00: S. Messa.

ORE 10.30: S. Messa.

Al termine di ogni Messa, benedizione delle uova, con l’acqua santa benedetta la notte di Pasqua. 

LUNEDì – 6 APRILE

ORE 08.30: S. Messa.

ORE 10.30: S. Messa.

DOMENICA 12 APRILE Prime confessioni

DOMENICA 10 MAGGIO

ORE 10.30: S. Messa e Prime comunioni

SABATO 23 MAGGIO

ORE 18.00: S. Messa e celebrazione della Cresima

CALENDARIO LITURGICO

Avvisi dalla ParrocchiaMESSE NEI QUARTIERI NEL MESE DI MAGGIOChi fosse interessato a ospitare la Celebrazione Eucaristica è invitato a comunicarlo a Don Roberto, entro il 26 aprile. Grazie.PELLEGRINAGGI MARIANI DEL MESE DI MAGGIO 2014• 8 Maggio: Pellegrinaggio alla Santa Maria della Visitazione di Cerro. Messa alle ore 20.30.• Per chi viene a piedi partenza dal sagrato alle ore 19.00.• 15 Maggio: Pellegrinaggio Santuario della Divina Maternità di Concesa. Messa alle ore 20.30.• Per chi viene a piedi partenza dal sagrato alle ore 19.00.• 22 Maggio: Pellegrinaggio alla Madonna delle Ghiaie. Messa alle ore 20.30.• Per chi viene a piedi partenza dal sagrato alle ore 18.00.• 29 Maggio: ore 20.30 messa all’agriturismo La Quadrifoglio. Ritrovo alle ore 20.15 in via Brugarole per

la recita del Rosario.• 1 Giugno: Pellegrinaggio diocesano alla Sindone di Torino.

INCONTRO PER GLI ANIMATORI DEL C.R.E.Lunedì 27 aprile ore 20.30 incontro per gli animatori del C.R.E. in Parrocchia.