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Lunedì, 18 Settembre 2017 www.corrieredelmezzogiorno.it Motori STORIE, PROGETTI, TENDENZE P uglia crocevia di moderni- tà e tradizioni versione vin- tage. La terra laboratorio industriale di nuove auto elettriche che renderanno arcai- che l’alimentazione con derivati degli idrocarburi, è allo stesso tempo vetrina per auto d’epoca e rievocazioni dei bolidi che hanno infiammato le fantasie del nove- cento, tra le performance dei pri- mi piloti rubacuori e i versi degli artisti sedotti dalla velocità. Filippo Tommaso Marinetti de- dicò alle quattro ruote la poesia «All’automobile da corsa», tessen- do l’elogio del «Veemente dio d’una razza d’acciaio» e prose- guendo con una invettiva travol- gente: «io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente, scateno i tuoi giganteschi pneumatici, per la danza che tu sai danzare, via per le bianche strade di tutto il mondo!». La Puglia allora danza tra futu- ro e passato. E già avanguardia quando nella Fiera del Levante si presenta il modello tutto elettrico di auto proposto dalla Om Carrelli di Bari: nel quadriciclo «L7» si può saggiare la tecnologia della mobilità che verrà, senza più il cambio antico con la leva, ma con comodi pulsanti e una alimenta- zione finalmente rispettosa della salute dei cittadini. Nel capoluogo regionale è or- mai un appuntamento consolida- to dell’Old Cars Club la rievocazio- ne del «Gran Premio di Bari», te- nuto su circuito cittadino dal 1947 al 1956, e reso celebre all’epoca dalle partecipazioni di campioni del calibro di Tizio Nuvolari e Al- berto Ascari. Nella zona industria- le la sede Bosch barese, tra stabili- mento produttivo di componenti per sistemi di iniezione Diesel Common Rail e centro Ricerca e Sviluppo di progetti relativi al si- stema Common Rail, è costante- mente una delle realtà d’avan- guardia nella realizzazione e svi- luppo di componenti motoristi- che. Scendendo verso la parte meri- edizione si iscrissero addirittura tra concorrenti. Gli amanti delle due ruote non sono da meno: il Vespa Club Bari organizza l’affa- scinante giro dei Tre Mari, tra Adriatico, Tirreno e Ionio, pas- sando - rigorosamente in Vespa, Lambretta o scooter - da Bari a Na- poli, arrivando in nave a Palermo e proseguendo fino a Scalea in Ca- labria. Saperi accademici e mate- rialità si incrociano nell’officina di futuro rappresentata dalla Poliba Corse, reparto gare del Politecni- co di Bari, spazio nel quale, sulla falsariga delle competizioni tra ri- cercatori sviluppate negli Usa dal- la Società degli Ingegneri dell’Au- tomobile, si partecipa a competi- zioni continentali per testare sul campo le rivoluzionarie innova- zioni nel settore automotive. L’incontro tra suggestioni del passato automobilistico e prototi- pi della mobilità green che verrà continueranno ad essere il pre- sente della Puglia, ovvero il leit- motiv di una terra dove la creativi- tà e le scoperte si fondono con i racconti antichi di corse avventu- rose su bolidi rossi cabriolet. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il passato e l’avanguardia Sul web Questo numero di Motori è consultabile anche online sul sito www.corrierede lmezzogiorno.it di Michele De Feudis dionale della Puglia si incontra il cult della Fasano-Selva, cronosca- lata automobilistica sui tornanti della statale dei Trulli, emozio- nante sfida che è iniziata nel 1946 e continua ad coinvolgere piloti e migliaia di spettatori. La storia inizia dunque nel do- poguerra, quando gli Automobile Club di Bari e Brindisi lanciarono una gara di velocità in salita, lun- go i curvoni che dalla periferia di Fasano conducono alla Selva, luo- go di soggiorno estivo alla moda tra gli abitanti delle due città. L’idea piacque subito e alla prima Dal vintage al green La Puglia incrocia la passione per la storia e una voglia di innovare nel rispetto dell’ambiente

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Lunedì, 18Settembre2017 www.corrieredelmezzogiorno.it

MotoriSTORIE, PROGETTI, TENDENZE

P uglia crocevia di moderni-tà e tradizioni versione vin-tage. La terra laboratorioindustriale di nuove auto

elettriche che renderanno arcai-che l’alimentazione con derivatidegli idrocarburi, è allo stessotempo vetrina per auto d’epoca erievocazioni dei bolidi che hannoinfiammato le fantasie del nove-cento, tra le performance dei pri-mi piloti rubacuori e i versi degliartisti sedotti dalla velocità.Filippo Tommaso Marinetti de-

dicò alle quattro ruote la poesia«All’automobile da corsa», tessen-do l’elogio del «Veemente diod’una razza d’acciaio» e prose-guendo con una invettiva travol-gente: «io scateno il tuo cuore chetonfa diabolicamente, scateno ituoi giganteschi pneumatici, per ladanza che tu sai danzare, via per lebianche strade di tutto ilmondo!».

La Puglia allora danza tra futu-ro e passato. E già avanguardiaquando nella Fiera del Levante sipresenta il modello tutto elettricodi auto proposto dalla Om Carrellidi Bari: nel quadriciclo «L7» sipuò saggiare la tecnologia dellamobilità che verrà, senza più ilcambio antico con la leva, ma concomodi pulsanti e una alimenta-zione finalmente rispettosa dellasalute dei cittadini.Nel capoluogo regionale è or-

mai un appuntamento consolida-to dell’Old Cars Club la rievocazio-ne del «Gran Premio di Bari», te-

nuto su circuito cittadino dal 1947al 1956, e reso celebre all’epocadalle partecipazioni di campionidel calibro di Tizio Nuvolari e Al-berto Ascari. Nella zona industria-le la sede Bosch barese, tra stabili-mento produttivo di componentiper sistemi di iniezione DieselCommon Rail e centro Ricerca eSviluppo di progetti relativi al si-stema Common Rail, è costante-mente una delle realtà d’avan-guardia nella realizzazione e svi-luppo di componenti motoristi-che.Scendendo verso la parte meri-

edizione si iscrissero addiritturatra concorrenti. Gli amanti delledue ruote non sono da meno: ilVespa Club Bari organizza l’affa-scinante giro dei Tre Mari, traAdriatico, Tirreno e Ionio, pas-sando - rigorosamente in Vespa,Lambretta o scooter - da Bari a Na-poli, arrivando in nave a Palermoe proseguendo fino a Scalea in Ca-labria. Saperi accademici e mate-rialità si incrociano nell’officina difuturo rappresentata dalla PolibaCorse, reparto gare del Politecni-co di Bari, spazio nel quale, sullafalsariga delle competizioni tra ri-

cercatori sviluppate negli Usa dal-la Società degli Ingegneri dell’Au-tomobile, si partecipa a competi-zioni continentali per testare sulcampo le rivoluzionarie innova-zioni nel settore automotive.L’incontro tra suggestioni del

passato automobilistico e prototi-pi della mobilità green che verràcontinueranno ad essere il pre-sente della Puglia, ovvero il leit-motiv di una terra dove la creativi-tà e le scoperte si fondono con iracconti antichi di corse avventu-rose su bolidi rossi cabriolet.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il passato e l’avanguardia

Sul webQuesto numerodi Motori èconsultabileanche onlinesul sitowww.corrieredelmezzogiorno.it

di Michele De Feudis

dionale della Puglia si incontra ilcult della Fasano-Selva, cronosca-lata automobilistica sui tornantidella statale dei Trulli, emozio-nante sfida che è iniziata nel 1946e continua ad coinvolgere piloti emigliaia di spettatori.La storia inizia dunque nel do-

poguerra, quando gli AutomobileClub di Bari e Brindisi lanciaronouna gara di velocità in salita, lun-go i curvoni che dalla periferia diFasano conducono alla Selva, luo-go di soggiorno estivo alla modatra gli abitanti delle due città.L’idea piacque subito e alla prima

Dal vintage al greenLa Puglia incrociala passione per la storiae una voglia di innovarenel rispetto dell’ambiente

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BA2 Lunedì 18 Settembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA3

Trasporti Con un investimento di 6,2 milioni di euro, le FerrovieAppulo Lucane stanno realizzando, a Serra Rifusa,periferia di Matera, un terminal intermodale: saràpronto entro luglio 2018. Lo si è appreso nel corsodella presentazione del progetto, cui hannopartecipato il coordinatore per gli interventi di Matera2019, Salvo Nastasi, il sindaco Raffaello De Ruggieri,l'assessore regionale alle infrastrutture, NicolaBenedetto, e il presidente delle Fal, Matteo Colamussi.L'opera si sviluppa su sette ettari, nell'area del

deposito ferroviario e automobilistico delle Fal. Sistanno costruendo una fermata ferroviaria, l'area difermata dei bus, un parcheggio coperto per auto (289posti), 30 posti per la sosta lunga di bus turistici eun'area per i servizi agli utenti. L'obiettivo - è statospiegato - «è alleggerire l'area centrale di Matera diuna parte significativa del traffico, realizzando lecondizioni per promuovere l'intermodalità gomma-ferro nei collegamenti da e per il centro della città».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A MateraAppulo Lucane,nascerà un terminalintermodale

Lo studio

I datisull’incidenzadei mezzipubblicisulla mobilità eanche sui contiemergonodallo studiocondottoda TheEuropeanHouse -Ambrosettiin collaborazio-ne con FSItaliane.Lo studio èstatopresentatorecentementea Cernobbio

U sare i mezzi pubbliciconviene. Si possonorisparmiare fino a 12miliardi di euro l’anno,quasi un punto in

percentuale del Pil con tra-sporti urbani più efficienti.Sono questi gli impatti poten-ziali di un’organizzazione otti-male della mobilità nelle 14Città metropolitane italiane intermini di risparmio di tempo,decongestionamento, miglio-ramento dell’ambiente e sicu-rezza. Solo dimezzando i tem-pi di spostamento, in linea conquelli dei principali Paesi eu-ropei, gli italiani potrebberorisparmiare tra i 5,5 e i 7 mi-liardi di euro all’anno, ovverotra lo 0,34 e lo 0,44% del Pil.I dati emergono dallo studio

condotto da The EuropeanHouse - Ambrosetti in collabo-razione con FS Italiane, pre-sentato a Cernobbio dall’am-ministratore delegato e diret-tore generale del Gruppo Fer-rovie dello Stato Italiane,Renato Mazzoncini. Impattiperò «potenziali». C’è infattiancora tanto da fare per rende-re la mobilità pubblica soste-nibile e smart. Specialmentenel Mezzogiorno dove il diva-rio con l’Europa si fa più am-pio.Chi utilizza il mezzo pubbli-

co nelle quattordici aree me-tropolitane del Paese, tra cuianche le meridionali Bari, Ca-tania, Messina, Napoli, Paler-mo, e Reggio Calabria, impie-ga in media il doppio del tem-po che a Parigi, Madrid, Berli-no o Londra: in poche parole61 minuti per coprire solo 5chilometri e mezzo. Secondolo studio FS Italiane-Ambro-setti esiste però un margine dimiglioramento che può porta-re a un’inversione di tendenzanell’arco di massimo 5 annifondata su tre pilastri: la crea-zione di un solido sistema diinfrastrutture di trasporto ur-bano su rete fissa e la forte in-tegrazione modale correlata aun’efficace pianificazione ur-banistica; lo sviluppo di un

Significativo innanzitutto ildeficit infrastrutturale degliimpianti a rete fissa che vedel’Italia con 3,8 chilometri di re-te metropolitana per milionedi abitanti. Lo split modale èfortemente sbilanciato verso lamobilità individuale, autovet-ture e motocicli (con 610 auto-vetture ogni mille abitanti)con il 48,3% a Milano, il 45% aTorino, il 65,5% a Roma e il78% a Palermo contro il 41,1%di Madrid, il 39,2% di Berlino,il 33,1% di Londra e il 16,6% diParigi. Lo studio, in modo deltutto originale, elabora l’Ur-ban Mobility Index, che con-sente di comparare la mobilitàdelle 14 Città Metropolitaneitaliane, calcolando la qualitàdella mobilità urbana: ai primiposti Milano con un valore di8,07, Torino (7,12) e Venezia(6,41). SeguonoRoma con 5,60eNapoli con 5,07 per il Centro-Sud. Ancora più giù Bari con5,04. In coda alla stessa gra-duatoria si trovano Messinacon 4,28, Reggio Calabria(4,26) e Palermo (3,90).Il nostro Paese sconta inol-

tre una forte frammentazionein fatto di pianificazione ecompetenze, con una carenteintegrazione tra scelte urbani-stiche e governance della mo-bilità. Il futuro della mobilitàurbana italiana dipende dallacapacità di trovare soluzioni ditrasporto collettivo, prenden-do magari spunto dalle bestpractices europee. Un’evolu-zione in cui il Gruppo Fs Italia-ne, come anticipato a Cernob-bio vuole essere protagonista,player polivalente contandosul contributo differenziatodelle sue molte partecipate:progettando e realizzandonuove infrastrutture, parteci-pando a gare per la gestionedei servizi e, laddove possibile,acquisendo operatori strategi-ci per captare questa inversio-ne di tendenza e rendere lamobilità più smart e soprat-tutto più sostenibile.

Paola Cacace© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ancora pocoutilizzati bus emetro,soprattutto alSud. A sinistra,il sindaco diBari, AntonioDecaro, inautobus

I mezzi pubblici faranno tornare i contiUna ricerca sulla mobilità urbana in quattordici città metropolitane, possibile un risparmiofino a dodici miliardi di euro l’anno. Ancora grande il divario con gli altri Paesi europei

modello di gestione del servi-zio collettivo che sia sostenibi-le a livello ambientale ed effi-ciente in termini economici;l’aumento degli investimentiin innovazione tecnologicache, anche attraverso lo svi-luppo di piattaforme di serviziintegrati, rendano il sistemacapace di offrire una miglioreesperienza di viaggio. Da con-siderare in quest’ottica anchela variazione del tasso di mo-bilità della popolazione. In po-che parole le persone che sispostano giornalmente tra il2012 e il 2016 è cresciuto dal75,1% all’83,6% ed è aumentataanche la mobilità non «siste-mica», ossia occasionale persvago, servizi e lavoro non susedi fisse.

Dai trulli all’elettronica, la rivoluzione di AlberobelloSensori di traffico, telecamere, parcheggi online: il primo passo per diventare una Smart Mobility City

D a «capitale dei Trulli» a cittàdella smart mobility. Teleca-mere, sensori di traffico e di

monitoraggio ambientale e acusti-co. Tutto entro dicembre 2017 sututto il territorio di Alberobello.Un progetto innovativo che vedrà,ai varchi di ingresso al territoriocomunale installati cartelli segna-letici elettronici in grado di fornireinformazioni sui posti auto dispo-nibili presso i parcheggi presentiall’interno del centro abitato e nel-l’area perimetrale ad essi adiacen-te. L’assessorato ai lavori pubblicidel Comune ha infatti ottenuto unfinanziamento europeo di 700 mi-la euro per la realizzazione di unprogetto, innovativo e tecnologi-camente avanzato, legato a un si-stema di video sorveglianza fina-lizzato alla sicurezza urbana.«Con

i numeri legati ai flussi turistici diAlberobello - ha spiegato l’asses-sore Giuseppe Ricci - si è ritenutonecessario apportare una nuovomodello di gestione del flusso vei-colare che ben si conciliasse con leesigenze dei cittadini che vivonoquotidianamente la città. Saràfunzionante entro fine anno un si-stema integrato di informazioneche renderà più agevole la vita nel-la capitale dei Trulli».La città quindi è pronta a diven-

tare una vera e propria Smart Mo-bility City, ossia una città altamen-te tecnologica e i cui collegamenti,e la viabilità, siano a misura di cit-tadino.In definitiva vivere in unaAlberobello smart significherà es-sere avvisati quando un parcheg-gio si libererà nella zona in cui lostiamo cercando, o anche essere

allertati in caso di incidenti lungoil tratto che si percorre quotidia-namente per andare al lavoro etanto altro ancora.Il sistema pro-posto dalla amministrazione co-munale si configurerà come un«Sistema Dinamico Integrato diindirizzamento ai Parcheggi» percontrollare il flusso di traffico gui-dando i guidatori, in particolarmodo i visitatori, alle zone di sostae riducendo la possibilità di ingor-ghi stradali. Tutte le informazionie i dati, poi, convergeranno in unsistema informatico integrato,una piattaforma che provvederà arendere le info del caso accessibilial cittadino grazie Internet o addi-rittura con applicazioni che po-tranno essere installate sul pro-prio smartphone o tablet. Diversi ibenefici concreti che l’ammini-

strazione comunale, e di conse-guenza i cittadini, si attendono, apartire da un maggiore controllo,una maggiore sicurezza ottenutagrazie alla vigilanza; unamaggiorerazionalità dei flussi di traffico e diconseguenza una maggiore vivibi-lità per i residenti e anche per i tu-risti di passaggio; una maggiorepossibilità per le forze dell’ordinedi prevenire eventuali illeciti, ma-gari individuandone i responsabi-li attraverso il sistema di videosor-veglianza; e una riduzione dell’in-quinamento ambientale. Menotraffico, meno smog e anche me-no stress per trovare parcheggio intempo utile cosicché Alberobellosia smart e soprattutto a dimen-sione di automobilista.

P. C.© RIPRODUZIONE RISERVATAUno stupendo trullo di Alberobello

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BA4 Lunedì 18 Settembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

Trasporti

P untuali più di 90 trenisu cento, una corsacancellata ogni centoprogrammate e solo

una su mille per responsabili-tà diretta di Trenitalia.In una nota diffusa lo scorso

6 settembre, la società di tra-sporto ferroviario del gruppoFs vanta dati in crescita negliultimi due anni e almeno finoad agosto scorso sullamobilitàche gestisce in Puglia.E il miglioramento lo avreb-

bero percepito anche i passeg-geri. Secondo le ultime indagi-ni demoscopiche condotte dauna società esterna al gruppo,infatti, a luglio è stata espressasoddisfazione per il servizio e ivari momenti che lo compon-gono dall’86,1% dei clienti(+3,7% rispetto a luglio 2016) edall’82,3% tra gennaio e luglio2017 (+2,2% rispetto allo stessoperiodo del 2016). Da lugliodell’anno scorso, inoltre, mol-te voci legate alla permanenzaa bordo hanno registrato pro-gressi significativi: pulizia+6,5% (al 79,8%), informazioni+4,8% (all’84,7%), permanenza+2,5% (all’81%) e sicurezza +5%(all’84,4%).Più precisamente, riferisce

Trenitalia, nei primi otto mesidel 2017, in cui si sono effet-

tuate quasi 45 mila corse, per-corsi oltre 4 milioni di chilo-metri e trasportati più di 6,5milioni di passeggeri, il 90,2%dei treni regionali è arrivatopuntuale (entro i 5 minuti ol-tre l’orario previsto), mentrel’indice di regolarità (corse ef-fettuate rispetto alle program-mate) si è attestato al 99%.Peraltro, se si depurano i

dati da ritardi e cancellazioninon imputabili direttamente aTrenitalia, il tasso di puntuali-tà delle corse sale al 98,2% equello di regolarità al 99,9%.I miglioramenti registrati

sono stati favoriti anche dallaflessione del numero di avarie

che determinano stop tecnicialle corse, rilevate inmedia so-lo 5,7 volte per ogni milione dichilometri percorsi, dalle 36,4registrate nel 2014 a parità didistanza chilometrica.Rispetto allo stesso periodo

del 2014, dunque, la puntualitàdei treni regionali della socie-tà è cresciuta del 2,3% o del-l’1,1% se si tiene conto dei ritar-di ascrivibili solo a Trenitalia.Mentre si sono dimezzate ri-spetto al 2014 le cancellazioniper irregolarità nel servizio.E passi avanti si profilano

anche in futuro. Grazie alnuovo contratto per il servizioferroviario universale, opera-

Un piano di investimenti da 520 milioni di euro, di cui 420per il potenziamento delle infrastrutture, il resto per ilrinnovo di treni e bus, che darà i primi effetti da giugno2018. Così provano a rialzarsi le Ferrovie Sud Est,acquisite da Ferrovie dello Stato, dopo il crack dellaprecedente gestione (al 30 giugno 2017, la posizionefinanziaria netta registra un indebitamento di 88,7 milionidi euro e un patrimonio in negativo di 139,7 milioni dieuro). Si prevede l’adeguamento di binari, scambi emassicciata agli standard di interoperabilità e sostenibilità

ambientale, e l’aggiornamento tecnologico delle linee conil Sistema di controllo della marcia del treno (da quantoannunciato, attivo entro il 2018 per l’area di Bari, la piùtrafficata, e al massimo entro il 2019 per il restodell’infrastruttura), secondo le prescrizioni dell’Agenzianazionale per la sicurezza delle ferrovie. Dallo scorso 11settembre fino a conclusione dei lavori, pertanto, i trenidella linea Bari-Putignano, via Casamassima, sono staticancellati e sostituiti con bus. (g.d.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RistrutturazioneSud Est, un pianoda 520 milionidopo la crisi

Cosi abbiamo riscoperto le ferrovieI passi avanti di Trenitalia, puntuali più di novanta convogli su centoAumenta l’indice di gradimento da parte degli utenti: è all’86,1%

Indagini

Secondo leindaginicondotte dauna societàesterna algruppo, a luglioè stataespressasoddisfazioneper il serviziodall’86,1% deiclienti diTrenitalia(+3,7%rispetto a luglio2016) edall’82,3% tragennaio eluglio 2017

tivo da gennaio scorso e fir-mato il 31 luglio 2017 da Treni-talia con il Ministero Infra-strutture e Trasporti e quelloEconomia e finanze, infatti,prosegue un percorso avviatoormai damesi che prevede, fi-no al 2026, interventi per am-modernare la flotta degli In-tercity (che tocca oltre 200 cit-tà italiane, con 108 collega-menti giornalieri utilizzati daoltre 12 milioni di viaggiatoril’anno), permigliorare qualitàe comfort dei collegamenti dimedia e lunga percorrenzasottoposti a obblighi di servi-zio pubblico, consolidare l’of-ferta e attivare nuovi servizi abordo treno.Proseguono, intanto, i lavo-

ri per la nuova linea Napoli-Bari, un investimento da 6,2miliardi di euro pensato permigliorare ulteriormente laqualità del servizio. Rete ferro-viaria italiana (Rfi), lunedìscorso, ha convocato le confe-renze dei servizi per tre nuovilotti. Il commissario governa-tivo, Maurizio Gentile, infatti,ha approvato i progetti defini-tivi consegnati da Italferr, so-cietà di ingegneria del gruppoFs, per due dei tre lotti deltratto Frasso Telesino-Vitula-no (Frasso Telesino-Telese eTelese-San Lorenzo Maggio-re) e per uno dei due lotti deltratto Apice-Orsara (Apice–Hirpinia).Entro il 2019 saranno bandi-

te le gare per tutti i tratti di li-nea. Mentre la fine dei lavoriper l’intera opera è prevista nel2026.

Giuseppe Daponte© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nei primi otto mesi del 2017 i convogli di Trenitaliahanno trasportato più di 6,5 milioni di passeggeri

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA5

giore percentuale di veicoli in-testati a donne spetta alla Valled’Aosta dove quasi 6 auto su 10sono di proprietà femminile(ossia il 58,10%). A seguire sitrova l’Umbria (53,11%) cheprecede il Friuli Venezia Giulia(51,15%) ed il Lazio (51,06%). Si-tuazione di pressoché assolutaparità fra uomini e donne,perlomeno in termini di pro-prietà dell’auto, nelle Marche

(50,92% la percentuale dei vei-coli intestati ad esponenti delgentil sesso), in Toscana(50,43%) e in Emilia Romagna(50,41%).Le proporzioni si capovol-

gono e fanno diventare mino-ranza le donne a partire dal Ve-neto (48,32%), in Sici l ia(45,6%) la Basilicata (40,45%) eper arrivare addirittura sotto al40% in Campania (39,55%) esolo in Puglia (36,09%) chevince la maglia nera in quantoregione con meno donne pro-prietarie di un’automobile.Ovviamente ciò non signifi-

ca che le donne non stianodietro il volante. E che non sia-no brave a guidare. Anzi gli as-sicuratori sembra che si fidinomolto di più di loro. Infatti fi-no a non troppo tempo fa tra iparametri considerati dallecompagnie per calcolare i pre-mi dell’Rc auto rientrava an-che il sesso dell’intestatariodella polizza. E contrariamen-te a quello che i luoghi comunisu «donne e motori» potreb-bero consigliare a essere «fa-vorite» erano le donne almeno

fino ad una certa età. Questofino a quando nel dicembredel 2012 la Corte di GiustiziaEuropea non dichiarò inappli-cabile questo genere di diffe-renziazione. Ciò non toglieche le statistiche dimostranocome le neopatentate siamomolto più prudenti dei lorocolleghi uomini e, rispetto aloro, causino il 25% di inciden-ti in meno, almeno fino ai 19anni. Secondo le stime, infatti,con l’andare del tempo, però,questa differenza si riduce,passando già al 9% fra i 30 ed i33 anni della conducente e in-vertendo la proporzione unavolta che la titolare di polizzasupera i 40 anni.Dagli «anta» le donne fino

al 2012 infatti denunciavanopiù incidenti dei loro coetaneidi sesso maschile, ma spesso

in realtà spettava a loro, titola-ri del contratto di assicurazio-ne, denunciare il sinistro cau-sato dal figlio che, come avvie-ne in molte famiglie, faceva isuoi primi anni al volante gui-dando l’auto materna lascian-do quindi la responsabilità, al-meno dal punto di vista assi-curativo alle madri.Ad ogni modo proprietà a

parte pare sia il caso di smenti-re i pregiudizi sulla guida fem-minilementre i dati sul nume-ro di donne con la patente è increscita costante sin da quan-do si patentò Ernestina Prola,donna torinese che nel 1907 fula prima italiana ad aggiudi-carsi il documento che le ser-viva per lavorare come autistadi una scuola.

Paola Cacace© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sicurezza

G li uomini devono ras-segnarsi. Ormai il mo-do di dire «Donna alvolante pericolo con-

stante» va sdoganato. A dirlosono i dati. Infatti, numeri allamano, gli incidenti causatidalle automobiliste sonomoltidi meno rispetto a quelli conresponsabilità maschile. Manonostante questo, e sebbenerappresentino quasi il 51,5 percento della popolazione resi-dente in Italia, sono intestati adonne solo il 46,12% dei veicolicircolanti in Italia. Quindi «ot-time guidatrici» ma raramen-te proprietarie di un’auto. Astabilirlo è stata una elabora-zione svolta da Facile.it, il por-tale leader in Italia per il con-fronto delle assicurazioni autoche ha evidenziato anche co-me, in alcune regioni, la pre-senza di donne proprietarie diautomobili sia decisamentemaggiorema non è così in tut-to il Bel Paese, anzi proprio alSud a possedere un’auto sonopochissime donne.Fra le 20 regioni italiane il

primato di quella con la mag-

Tante novità per gli automobilisti nel ddl concorrenza,diventato da poco legge. Tra queste, l’introduzione disconti obbligatori sull’Rc auto per i conducenti virtuosiresidenti in province a maggiore sinistrosità o per chiaccetti di far ispezionare il veicolo preventivamentedall’assicurazione, o installi (a spesedell’assicurazione) scatole nere (che prestodovrebbero diventare obbligatorie) o alcolock(dispositivo che impedisce l’avvio del motore seriscontra nel guidatore tassi alcolemici superiori ai

limiti di legge). Contro la truffa dei testimoni «diprofessione», poi, si escludono quelli non identificati almomento dell’incidente o «capitati» in più di tresinistri negli ultimi 5 anni. Negato il tacito rinnovo oltreche sulla Rc anche sui rischi accessori (come incendioe furto) sottoscritti con la Rc. Infine, controlliautomatici sulla Rca: scatterà la multa per i furbi senzaassicurazione che finiscono nelle telecamere per ilcontrollo della circolazione. (g. d.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PolizzePiù sconticon alcolocke scatola nera

Pericolo costante? FalsoLe donne sono più braveRovesciato un luogo comune: al volante ci sanno fareAutomobiliste affidabili: meno incidenti degli uomini

I dati

Gli incidenticausati dalleautomobilistesono molti dimeno rispettoa quelli conresponsabilitàdegli uomini.Tutto questononostante ledonne siano inpercentuale innumeroinferiore(46,12%)comeproprietariedi autoin Italia

Secondo lestatistiche, alvolante le donnesono più affidabilidegli uomini

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BA6 Lunedì 18 Settembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

Alta quota

I n Puglia il turismo fa volarele performance di Aeropor-ti di Puglia (Adp). E vicever-sa. Tra arrivi e partenze ne-

gli scali di Bari e Brindisi, in-fatti, secondo i dati diffusi daAdp la settimana scorsa, adagosto si registra un flusso dioltre 756 mila passeggeri,+7,3% dallo stesso mese del2016 (quasi 705 mila). Unamanna per un territorio che,ad esempio, secondo il Cna, haregistrato un +23% di presenzenegli stabilimenti balneari tragiugno e agosto (miglior re-gione italiana dopo l’EmiliaRomagna).Ad agosto, l’incremento

maggiore (+13,8%) lo rilevanoil traffico di linea internazio-nale, con 315 mila passeggericontro i 277 mila dell’annoscorso, e i voli charter (+11,8%).Gli uni e gli altri, infatti, sonotra gli obiettivi più caldeggiatidai vertici di AdP, che ora lavo-rano per inaugurare entrol’estate 2018 nuovi collega-menti charter con Toronto(Canada) e per trasformare involi di linea i charter per Mo-sca (Russia) e Tel Aviv (Israe-le)». Non solo. Si raccolgonoanche i frutti di nuove rotte giàattivate tra fine marzo e iniziogiugno: con la compagniaRyanair la Bari-Liverpool e laBari-Norimberga, con il vetto-re British Airways la Brindisi-Londra Heathrow, e con lacompagnia Eurowings la Brin-disi-Vienna e la Brindisi-Mo-naco. Già operative anche laBari-Riga (tre volte a settima-na) con Wizzair, la Lugano-Brindisi con Etihad Regional ele due nuove di Volotea da Bariper la Grecia (Preveza-Lefkadae Corfù). A ottobre, poi, Ryana-ir inaugura la Bari-Siviglia(due voli a settimana), la Bari-Madrid (trisettimanale) e laBrindisi-Francoforte.Sul «Karol Wojtyla» di Bari i

passeggeri in arrivo e partenzaad agosto sono quasi 487mila,+9,2% da agosto dello scorsoanno. Di questi, 230 mila(+1,3%) per o da scali nazionalie 253 mila (+16,4%) per o dascali internazionali. Crescono

del 29% da agosto 2016 i char-ter, per oltre 21 mila passegge-ri. Tornano positivi i dati del-l’aeroporto del Salento di Brin-disi. Ad agosto quasi 270 milaarrivi e partenze, +4,1% da ago-sto 2016, di cui 183 mila di li-nea nazionale (+4,1%) e quasi80 mila su rotte internazionali(+6,9%).Progressi anche per il dato

Il turismo va, ad agosto record di passeggeriAeroporti di Puglia segna un +7,3%

Sono 756milai viaggiatoripassati dagliscali di Barie Brindisi,cresconosoprattuttole lineeinternazionali

RotteLa societàAeroportidi Puglia haraccolto ifrutti anchedopol’attivazionedi nuoverotte tramarzo el’inizio digiugno

aggregato dei due aeroportinei primi otto mesi del 2017.Nel periodo, si registrano circa4,7 milioni di passeggeri,+5,3% dallo stesso periodo del2016 (1,5 milioni di linea inter-nazionale, +14,9% su base an-nua), mentre i charter contano98mila passeggeri (+19,2%).I passeggeri transitati dal-

l’aeroporto di Bari nei primiotto mesi sono 3,1 milioni(+8,4%). Di questi, 1,8 milionidi linea nazionale (+2,2% dal-l’anno precedente) e 1,1 su col-legamenti internazionali(+18,2% dal 2016). Bene anche icharter, che rilevano 72 milapasseggeri (+40,5% rispetto aun anno fa). L’aeroporto delSalento tra gennaio e agostoscorsi conta 1,5 milioni di pas-seggeri (1,2 di linea nazionalee 348 mila sulle rotte interna-zionali), lo 0,2% in meno ri-spetto a un anno fa, a causadella netta flessione mostratadallo scalo brindisino nel pri-mo semestre.

Giuseppe Daponte© RIPRODUZIONE RISERVATA

Otto mesiI passeggeri transitatida Bari nei primi ottomesi sono 3,1 milioni,in crescita dell’8,4%

Traffico intenso? Meglio prendere l’auto volanteLe sperimentazioni delle case produttrici, dalla vettura-robot al Taxi Jet

V olanti intelligenti, auto-mobili che prenotano ilparcheggio così da nonpatire ansia e stress e ta-

xi volanti.Al Tech Fest di Londra conclu-

sosi circa una settimana fa a farescalpore è stato Sayer, il volantefuturistico di Jaguar che integratocon un assistente vocale organiz-za la giornata del guidatore calco-lando i percorsi, tenendo in con-to traffico e variabili varie, a se-conda degli impegni del guidato-re. Concept interessante chesembra anticipare quello che laJaguar ha preannunciato come ilfuturo della mobilità condivisa. Ilcar sharing del futuro, a quantopare, ci vedrà girare con il volantein borsa o nella 24 ore. Accompa-

dall’auto-robot.Intanto la Continental ha già

pronto il «Driver Analyzer», chepare sia a un passo dalla produ-zione, che permetterà il ricono-scimento facciale e in particolareilmovimento degli occhi del con-ducente anticipando i suoi pen-sieri e le sue decisioni mentre èalla guida e assecondarle di con-seguenza. E se è vero che la Conti-nental viene spesso associata aglipneumatici al salone di Franco-forte, aperto fino al 24 settembreper chi si dovesse trovare in Ger-mania in questi giorni non sonomancate le novità in questo cam-po. In particolare è stata presen-tata una «ruota ricarica» pensataad hoc per le auto elettriche, que-sto mentre tutti i più grandi pro-

duttori promettono di fare inmodo che l’auto trovi parcheggioe si parcheggi da sola, possibil-mente entro il 2020.Ma se questotipo di «veicoli» non sono abba-stanza moderni per voi c’è sem-pre il Taxi Jet che promette diportarvi a destinazione in pochiminuti e solo una manciata didollari. Si tratta del Lilium Jet,primo aeromobile elettrico a de-collo e atterraggio verticale stu-diato dagli ingegneri aerospazia-le dell’Università di Monaco e chepromette di diventare entro il2025 il primo taxi dei cieli per poiviaggiare a 300 chilometri oraricon zero emissioni e zero rumo-rosità.

P. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

gnando la nostra giornata comefosse uno smartphone sarà per-sonale e pronto a esser montatosu ogni auto condivisa così da ca-ricare in tempo reale necessità eabitudini di guida del nuovo con-ducente senza dover caricare per-corsi e simili su navigatori condi-visi. Questo mentre l’auto si fasempre più autonoma. Tanto daguidarsi da sola. In Michigan laFord ha avviato un servizio diconsegne a domicilio di pizze, incollaborazione con la catena sta-tunitense Domino’s, grazie a unaFusion Hybrid a guida completa-mente autonoma modificata peraccedere a un contenitore termi-co, posizionato sul sedili passeg-geri, dove il cliente potrà ritirarela pizza ordinata e consegnatagli

Il volantestudiatodalla Jaguarpotrà essereportato inborsa,come unosmartphone

Lilium Jet, primo aeromobile elettrico a decollo verticale

I numeri

● Rispettoall’agosto delloscorso anno, gliaeroportipugliesi hannoregistrare unflusso dipasseggeri dioltre 756 mila(+7,3%) controi precedenti705 mila.Lincrementomaggiore(+13,8%) neltraffico di lineainternazionale

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA7

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BA8 Lunedì 18 Settembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

Ecomobilità

Al settimo posto in Italia, è nel primo gruppoinsieme ad altre regioni del Centro-Nord,Toscana e Lombardia in testa. In crescita la retedi colonnine pubbliche per la ricarica

Auto elettricherecord Puglia:è leader al Sud

S econdo la classifica stilata da The Euro-pean House Ambrosetti ed Enel, la Pu-glia è l’unica eccezione positiva nell’areameridionale del Paese per incidenza sul

parco auto complessivo delle autovetture elet-triche delle Regioni italiane. Si posiziona infattial settimo posto su 20, insieme ad altre regionidel centro Nord, Toscana e Lombardia in testa.Le regioni del Centro-Sud, infatti, occupanotutte le ultime posizioni, con appena il 9% dellostock di auto elettriche in Italia al 2015.La classificazione si basa su l’Indice del tra-

sporto elettrico (Ite) che è lo strumento innova-tivo elaborato da Ambrosetti che permette dimisurare la performance in termini relativi del-le 20 regioni (Iter) e delle 14 Cittàmetropolitaneitaliane (Item) sulla mobilità elettrica. Lo stu-dio, che vuole essere uno strumento per opera-tori privati e pubbliche amministrazioni, mo-stra come la e-mobility rappresenta una grandeopportunità di crescita per il Paese e per i sin-goli territori, stimando che le 160mila aziendedel settore potranno avere un fatturato oscillan-te tra i 68 e i 303 miliardi di euro entro il 2030 e823mila occupati. Anche l’Enel ne è convinta,tanto che il Ceo Francesco Starace ha annuncia-to che la società intende investire nei prossimitre anni dai 100 a 300milioni di euro per instal-lare un numero di colonnine variabile tra 7milae 12mila unità, a seconda della penetrazione delveicolo elettrico nel mercato italiano.La Puglia parte dunque in buona posizione,

soprattutto rispetto al Meridione, con grandimargini di crescita. Bari è stata la prima cittàdel Sud a dotarsi di una rete di infrastrutturepubbliche di ricarica dedicata alla mobilitàelettrica. Già a luglio 2013 l’Enel aveva installato23 colonnine pubbliche per la ricarica dei mez-zi elettrici a emissioni zero, di cui una nei pressi

del teatro Petruzzelli. In seguito sono state col-locate altre due colonnine all’interno dell’areacommerciale di Ikea, e una all’aeroporto KarolWojtyla per un totale di 26. Dopo Bari, altre cittàhanno deciso di puntare sulla mobilità sosteni-bile per la riduzione delle emissioni inquinantinei centri abitati.I due capoluoghi salentini, Brindisi e Lecce,

hanno installato rispettivamente 8 e 5 colonni-ne. Le colonnine più recenti, già in funzione,sono state inaugurate a luglio scorso a Fasano(Brindisi) in tre strade del centro urbano e a Ru-vo di Puglia (Bari) qualche giorno prima. Si trat-ta di nuove infrastrutture realizzate da E-distri-buzione, società del gruppo Enel, nell’ambitodel progetto Puglia Active Network (Pan) cofi-nanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo delPan è una gestione innovativa della rete elettri-

ca di distribuzione pugliese, per favorire l’inte-grazione della produzione da fonti energeticherinnovabili, migliorare la qualità del servizio esupportare il crescente sviluppo della mobilitàa zero emissioni.Nell’ambito del Pan, l’Enel ha previsto la rea-

lizzazione di 74 infrastrutture di ricarica (pro-gettate con filosofia «open» e quindi interope-rabili e multivendor per accettare clienti concontratti di qualunque fornitore di energia),che saranno distribuite in circa 40 siti strategiciper massimizzare l’efficienza delle infrastruttu-re di ricarica già presenti sul territorio regiona-le (in particolare Bari, Lecce e Brindisi) e garan-tire la continuità territoriale con la Regione Ba-silicata e la città di Matera.

Laura Cocozza© RIPRODUZIONE RISERVATA

Classifica

La graduatoriacollocala Puglia tra leregioni italianepiù attentaverso lamobilitàecologica èstata stilatada TheEuropeanHouseAmbrosettied Enel. Bari èstata la primacittà del Sud adotarsi di unarete diinfrastrutturepubbliche diricaricadedicata allamobilitàelettrica.

Già a luglio 2013l’Enel avevainstallato a Bari 23colonninepubbliche per laricarica dei mezzielettrici a emissionizero, di cui una neipressi del teatroPetruzzelli

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA9

C on l’installazione dellecolonnine prevista dalprogetto Enel PugliaActive Network (Pan)

cofinanziato dall’Unione Euro-pea, sarà garantita una coper-tura regionale inmodo da per-mettere a qualunque utentedella regione di circolare libe-ramente senza incorrere nelrischio di non trovare punti diricarica. Prevede la dotazionedi due tipi di infrastrutture diricarica: una infrastruttura«Pole Station» in grado di ge-stire due ricariche contempo-raneamente e che garantisce laricarica della quasi totalità del-la batteria del veicolo in circa 2ore. E’ anche possibile effet-tuare quello che in gergo vienedefinito «biberonaggio», al fi-ne di effettuare una ricaricaparziale della batteria delmez-zo.L’altra infrastruttura detta

«Multifast recharge» è in gra-do di gestire tre ricariche con-temporaneamente e garanti-

gionali. La nuova tipologia dicolonnina presa in considera-zione per il progetto permette-rà la ricarica contemporaneadi più veicoli anziché di unosolo, aumentando in tal modoi punti di ricarica.Gli interventiprevisti sono dunque concepi-ti in relazione alle esigenze at-tuali, ma anche in vista dellefunzioni urbane nel medio elungo periodo oltre che tenen-do conto dei progetti italianied europei che si svilupperan-no sul territorio regionale inmodo da supportare una poli-tica dei trasporti regionale so-stenibile. L’infrastruttura pre-vista potrà, inoltre, favorire losviluppo di servizi ecocompa-tibili per i cittadini, da parte diAziende pubbliche e private(come ad esempio servizi didelivery a zero emissioni, carsharing, ecc) e, nel contempo,gli spostamenti lungo la Re-gione Puglia. Sottoscrivendoun contratto dedicato con unfornitore di energia elettrica,si potrà accedere, tramite unacard, all’infrastruttura di rica-rica Enel in tutta la rete cittadi-na. Pochi euro per un pieno dienergia in grado di muoveremezzi elettrici privi di qualsia-si tipo di emissione inquinan-te. Inoltre, sul sito www.enel-drive.it sarà possibile indivi-duare l’esatta posizione dellecolonnine presenti nel pro-prio comune e nelle altre cittàd’Italia. Un’apposita applica-zione per iOS o Android forni-sce la posizione e la distanzadella colonnina rispetto allaposizione del mezzo.

L. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Conil piano dell’Enelsaràsemprepossibilefare«rifornimento»Il « Pan» consentirà ricariche in 20-30 minutiColonnine per 3 auto contemporaneamente

Una colonninaEnel perricaricareauto elettricheCon EnelPuglia ActiveNetwork (Pan)la Pugliaavrà unarete piùefficiente

sce la ricarica della maggiorparte dei veicoli elettrici in cir-colazione in circa 20/30minu-ti di tempo.La significativa riduzione

dei tempi di ricarica permettedi ampliare il raggio di percor-renza dei veicoli elettrici of-frendo all’automobilista lapossibilità di poter viaggiareoltre i confini comunali e re-

Anche i duecapoluoghisalentini, Brindisie Lecce, hannoinstallato impiantiper la ricarica dellabatterie,rispettivamenteotto e cinquecolonnine

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BA10 Lunedì 18 Settembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

Ecomobilità

A lla fine, «Ambra» halasciato cadere il veloche la copriva e hamostrato le sue forme

sinuose, allontanando gli ulti-mi dubbi e timori. Parliamodella prima auto «made in Pu-glia». Ossia la prima realizzatainteramente nella zona indu-striale di Bari, dove finora ilcomparto automotive si era li-mitato a costruire componentiper auto. Per giunta, è elettri-ca, innovativa nel design, nellatecnologia e nella scelta dima-teriali ultraleggeri.Dopo una lunga gestazione,

è stata presentata ufficialmen-te durante l’inaugurazionedell’81esima Fiera del Levante,alla presenza, tra gli altri, delleistituzioni (tra cui Claudio DeVincenti, ministro per la Coe-sione territoriale, MicheleEmiliano, presidente della Re-gione, e Antonio Decaro, sin-daco di Bari) e di Giovanni Bat-tista Razelli, ad di Tua Au-toworks, la società che produ-ce il veicolo. La city car, incontinua connessione con losmartphone, straordinaria-mente leggera (600 chili) e,dunque, dai consumi moltobassi, si conferma a zero emis-sioni, con una batteria da 16kwche si ricarica in 8 ore e un’au-tonomia di 200 chilometri. Ilprezzo finale sarà di poco piùdi 10 mila euro. Farà veniremeno, dunque, uno dei motiviper cui il mercato delle autoelettriche in Italia stenta a de-

collare, ossia il costo elevatodei veicoli. Il progetto, peral-tro, dalla sua vanterebbe an-che apprezzamento e contri-buto di idee di uno che di in-novazione se ne intendeva. Èstato Steve Jobs, infatti, l’alloraCeo della «Mela», che già co-vava l’idea di realizzare unaApple Car, a contattare a mag-gio 2010 Bryan Thompson,esperto industrial designer,per vedere il V-vehicle, ossiaAmbra allo stato embrionale,che Thompson aveva realizza-to con il suo team in Califor-nia. Al volante di V-vehicle,Jobs avrebbe dato suggeri-menti a Thompson, riferitidallo stesso al Guardian: «Imateriali devono parlare one-stamente – avrebbe detto - Leparti in plastica non vanno na-scoste. Il cruscotto andrebberiprogettato come un unicoelemento, per evocare alta pre-cisione». Quindi lo avrebbe in-coraggiato ad «aggiungere li-nee muscolose, che richiami-no all’inconscio un animalepronto a saltare: infondono

È tutta made in Pugliala city car elettricasognata da Steve Jobs

Ecco «Ambra», ecologicae sempre connessaProdotta da Tua Autoworkscosterà diecimila euro

una sensazione di qualità e fi-ducia». «In 15 minuti - ha con-fessato Thompson - imparaipiù da Jobs che in anni discuole di design e nel mondodell’industria dell’auto». L’an-no dopo, Jobs si arrese allamalattia e il progetto V-vehiclesi arenò, perché dei finanzia-tori si tirarono fuori. Nel 2015,però, i suoi asset di ricerca esviluppo (89 milioni di dollariper una «famiglia di brevetti»)sono stati acquistati, con altriinvestitori, da una societàamericana di gestione fondi,Lev Capital Management

(Lcm). È quindi approdato inItalia, a Bari, mercato conside-rato perfetto per il know howliberato dalla Fiat quando haportato la produzione all’este-ro, oltre che per il contributopubblico disponibile. Infatti,Tua Autoworks, la società ita-liana creata dalla lussembur-ghese Tua Autoworks HoldingSarl, a sua volta costituita daLcm, ha beneficiato di un con-tratto di sviluppo da 48 milio-ni di euro, cofinanziato confondi Ue, statali e regionali.Mentre il Comune di Modu-gno ha dato in locazione, conpatto di futura cessione, lo sta-bilimento della ex OmCarrelli,sulle cui ceneri presto sarà av-viata la nuova produzione. Abreve le prime assunzioni (i192 ex Om). Ma a regime gliaddetti saranno circa 440. Nel2018 si sforneranno circa6mila esemplari di Ambra. Aregime, 25mila l’anno. Mentrele prime consegne si prevedo-no dalla prossima estate.

Giuseppe Daponte© RIPRODUZIONE RISERVATA

La city car«Abra»presentata allaFiera delLevante di Bari,presenti ilgovernatoreMicheleEmiliano, ilsindacoAntonio Decaroe il ministroClaudio DeVincenti

Il guru di AppleJobs suggerì una seriedi modifiche mentreimmaginava direalizzare un’Apple Car

AutonomiaLa vettura elettricasi ricarica in otto oree ha un’autonomiadi 200 chilometri

Oltre mille persone hanno partecipato la scorsasettimana a Miggiano (Lecce) al 5° Raduno Auto eMoto d’Epoca «USAlentu» organizzato dalla A.s.d.«USAlentu Historic Motor Club». L’iniziativa siinquadra nella missione del sodalizio, specificata giànel nome del Club «USAlentu»: le prime tre lettere delneologismo di origine dialettale, richiamano lapassione per le auto Usa, esposte nellamanifestazione. Il logo dell’evento è «uno scudetto alcui interno trova posto la dicitura “USAlentu Historic

Motor Club” con sullo sfondo una bandiera. Su unametà c’è la bandiera americana mentre sull’altra, suun fondo con i colori salentini giallo-rosso,campeggiano i simboli del sole del mare e del ventoaccompagnati da due auto americane “vintage”». Lanovità dell’ultima edizione è stata la partecipazioneSquadrone Aereo Eli Modellistico Salentino,l’associazione di Aeromodellisti di Galatina, che haincantato con gli aeroplani telecomandati. (m. d. f.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il radunoUSAlentu, Miggianocelebra le vetturestoriche americane

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA11

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BA12 Lunedì 18 Settembre 2017 Corriere del Mezzogiorno

Due ruote

M igliaia di chilometridi ciclovie che solca-no il paesaggio riccoe vario della Puglia,

ma anche percorsi pedonali earee attrezzate. Sono oltre2600 i punti di interesse perl’attività motoria all’aria aper-ta, in bici o a piedi, mappatidal progetto «I luoghi dellosport nell’ambiente», realizza-to dall’Agenzia regionale per lamobilità (Arem), con il Coni,l’assessorato regionale allaSport e l’agenzia regionale delturismo «Pugliapromozione».«L’iniziativa – ha detto l’as-

sessore regionale allo Sport,Raffaele Piemontese - rientrain un percorso che la Regioneha avviato da circa due anni eche punta a tenere insieme di-versi aspetti: la mobilità soste-nibile, l’attività motoria, lapromozione della salute e losport come buona vita».Il progetto ha realizzato un

sistema di georeferenziazione,ossia una banca dati associataa indicazioni di posizione geo-grafica, che armonizza nuoveinformazioni con altre già rac-colte dai progetti regionali giàlanciati per favorire la salutecon pratiche sportive e attivitàmotorie quotidiane, ossia«Sport in cammino», «Sentie-ri di Puglia» e «Puglia palestraa cielo aperto». Offrirà così unsupporto informativo più am-pio e completo, organizzato inun’unica piattaforma (in con-tinuo aggiornamento, data laricchezza inesauribile del ter-ritorio pugliese), che consen-tirà di migliorare la visibilità el’accessibilità dei luoghi.«Dal 27 novembre (data di

presentazione ufficiale delprogetto), si potranno facil-mente individuare on line i sitiper praticare sport all’ariaaperta e scegliere quelli chepiù si avvicinano alle esigenzedi ciascun utente – commentaElio Sannicandro, commissa-rio straordinario dell’Arem -Le mappe, peraltro, sarannoscaricabili già dal prossimoprimo ottobre, ad esempio dalsito di Arem».Del progetto «Sport in cam-

mino» sono stati inseriti nellapiattaforma complessivamen-te 56 itinerari, di cui tredici al-l’interno del Parco nazionaledell’Alta Murgia.«Sentieri di Puglia», invece,

ha messo a sistema la reteescursionistica del territorio,che conta 2.484 percorsi, piùquattro del Parco naturale re-gionale delle Dune costiere.Nella cartografia realizzata so-no indicate le ciclovie pugliesi.Quella Adriatica, di oltre 780chilometri, attraversa le pro-vince di Foggia, Bat, Bari, Brin-disi e Lecce. La ciclovia Borbo-ni, invece, che va da Bari a Na-poli, copre una distanza di 392chilometri, di cui 107 nel terri-torio pugliese, mentre il trattoBari-Matera è un percorso di77 chilometri, di cui 68 in Pu-

Ciclovie, c’è un’altra Puglia da scoprireIn bicicletta dal Gargano al Salento, migliaia di chilometri attraverso la naturaRegione, Arem e Coni mappano oltre 2600 «luoghi dello sport nell’ambiente»

Supplemento della testata

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Distribuito con ilDirettore responsabile: Luciano Fontana

glia.Ma anche il progetto «Pu-

glia palestra a cielo aperto»,grazie a un censimento avviatodal Coni, individua 54 struttu-re o itinerari dove praticare di-scipline sportive nei centri ur-bani e nei siti naturalistico-sportivi, dalla vela al canottag-gio, dal nuoto al ciclismo. Perquest’ultima disciplina, inparticolare, sono stati inseritiquattro percorsi, due in pro-vincia di Bari (a Monopoli eGravina in Puglia), uno a Leccee uno nel Tarantino, a Crispia-no.«Il territorio regionale – ri-

leva il presidente del Coni Pu-glia, Angelo Giliberto - si pre-sta molto alla pratica dellosport all’aperto, per il quale c’èuna richiesta crescente, prove-niente non solo dai pugliesima anche dai turisti che visita-no la regione». Sulla stessa li-nea Nica Mastronardi di Pu-gliapromozione: «L’iniziativaqualifica e diversifica l’offerta,anche in chiave di destagiona-lizzazione dei flussi turistici».

G. D.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il progetto verrà presentato il 27 novembreSannicandro (Arem): «Si potranno facilmente individuareon line i siti per praticare sport all’aria aperta e scegliere quelliche più si avvicinano alle esigenze di ciascunoLe mappe saranno scaricabili già dal prossimo primo ottobre»

Quinto a San Marino, la scalata di Michele PirroL’asso foggiano di motociclismo sempre più vicino al titolo di campione d’Italia

Q uinto - con il bagnato- nell’ultimo gran pre-mio di San Marino:inizia a prendere lapiega giusta la carrie-

ra del centauro pugliese Mi-chele Pirro che domenica haottenuto un risultato di assolu-to rilievo con la Ducati GP17 uf-ficiale, dopo esser partito dalleretrovie, addirittura dallaquarta fila. Il pilota di San Gio-vanni Rotondo ha brillato gra-zie ad una wild card, mentrenel Campionato Italiano Velo-cità (CIV), è primo in classificaa punteggio pieno, dopo ottogare (ne mancano quattro allafine della competizione). «Homantenuto nel Gp di SanMari-no il passo dei primi. Sono

tutte le gare. Questa categoria èper me un allenamento che mipermette di essere competitivonella gare della MotoGP».Intanto è anche collaudatore

Ducati e testa le nuove evolu-zioni del marchio italiano, apartire dal motore V4 che saràmontato sulla Ducati Desmo-sedici Stradale. Pirro, per defi-nire le potenzialità del nuovomotore, ha usato una metafo-ra, paragonandolo al piacere«di conoscere una uova ragaz-za» e ha specificato che questamoto farà divertire gli appas-sionati. Il 24 settembre potreb-be già diventare campioned’Italia a Misano, conferman-do la costanza di rendimento:«Voglio vincere il tricolore an-

che per ringraziare la Polizia diStato per l’affetto e il sostegnoricevuto», ha detto dopo il Gpdi San Marino. Il campionefoggiano spera ovviamente diavere una vera chance inMoto-Gp, perché solo correndo conuna propria moto un interocampionato potrà mettere allaprova il suo immenso talento.Intanto resta con i piedi perterra è fa il tifo per la sua scu-deria: «Ora c’è da rimanereconcentrati per dare unamanoad Andrea Dovizioso, impe-gnato nella lotta per il Mondia-le, anche se Marquez ha dimo-strato ancora una volta di esse-re l’uomo da battere».

Michele De Feudis© RIPRODUZIONE RISERVATA

molto contento - ha spiegatonel dopo gara - di essere col-laudatore della Ducati, oppor-tunità che cercherò di sfruttarenella maniera migliore. La miaprestazione è ancora più rile-vante perché non correvo inquesta categoria, con questecondizioni, da più di un anno emezzo. Per me è essenziale es-sere veloce e crescere con cam-pioni come Jorge Lorenzo eAndrea Dovizioso».Pirro non sottovaluta affatto

la competizione del Campio-nato italiano, nel quale il suoprimato non è in discussione:«Ho vinto tutte le gare, comel’anno scorso e due anni fa.L’obiettivo, però, non è vincer-le tutte ma è essere veloce in

Michele PioPirro è nato aSan GiovanniRotondo nel1986. È statoanche campioneeuropeo della125 GP

Il progetto

● «I luoghidello sportnell’ambiente»è un progetto,realizzatodall’Agenziaregionale per lamobilità(Arem), con ilConi,l’assessoratoregionale allaSport el’agenziaregionale delturismo«Pugliapromo-zione». Sonooltre 2600 ipunti diinteressiindividuati

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA13

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L’ imprenditoria pugliese, legata almondo della nautica, sarà tra le prota-goniste della 57° edizione del SaloneNautico di Genova. E lo farà anche

grazie alle due velerie storiche, che da anni,tagliano e cuciono vele tra Bari e Lecce.

Dal 21 al 26 settembre, il Salone Nautico diGenova, che ‘quest’anno sarà dedicato alla me-moria Carlo Riva, patron dell’omonimo cantie-re che dal 1842 produce imbarcazioni di lusso,ospiterà più di 800 marchi, in rappresentanzadi una trentina di paesi, e 1.100 barche.In questo contesto, di chiaro respiro inter-

nazionale, ci saranno anche la veleria BanksSails del plurititolato velista barese, Paolo Se-meraro, e la veleria Montefusco, degli omoni-mi fratelli leccesi Paolo e Sandro, diventata, daun paio d’anni, parte integrante del networkOneSails.Procediamo con ordine, perché le due

aziende sono diverse tra loro, e non sono perla parte produttiva, ma anche per le scelte

strategiche cha hanno messo in campo. LaBanks Sails, di Semeraro, ha sede nella zonaindustriale di Bari, e proprio dal capoluogopugliese, ha iniziato il proprio percorso diespansione verso altre zone dell’Italia e pureall’estero.«La nostra strategia aziendale, ha spiegato

Paolo Semeraro, Ceo della Banks, ci vede im-pegnati su più fronti: da un lato puntiamo sul-l’innovazione e sull’esclusività del prodotto,dall’altro sull’internazionalizzazione e sullaproduzione di vele per barche molto grandi,visto che abbiamo già invelato due 100 piedied anche un 150».

Dal 2013, Paolo Semeraro, ha lanciato la pro-pria idea di barca d’altura performante, dandovita alla Neo Yachts & Composites, società chedapprima è stata un ramo d’azienda dellaBanks Sails, ed ora invece è una realtà a sestante, dedicata alla produzione di barche.Barche che ruotano attorno alla concezione dicruiser/racer capaci di vincere regate naziona-

li ed internazionali senza rinunciare agli spazie alla funzionalità tipici degli scafi da crociera.A Genova, Semeraro porterà solo le sue ve-

le, ma sul fronte della cantieristica, ha raccon-tato che oltre al Neo 400+, naturale evoluzionedel prototipo Neo 400, è già cominciata la co-struzione di un più piccolo 35 piedi che do-vrebbe essere varato nel 2018, a cui si aggiun-gerà anche un 55.

E i fratelli Paolo e Sandro Montefusco? Nonsono certamente rimasti con le mani in mano.Sarebbe difficile credere che due campioni delgenere, abbiano deciso di mettersi a spolvera-re i trofei nazionali, internazionali e mondiali,che affollano le loro bacheche.Ma per far fron-te alle esigenze del mercato globale delle veleche, oltre alle «solite» caratteristiche di robu-stezza per il settore crociera e performancesper quello delle regate, richiede una costanteinnovazione tecnologica e un’assistenza dedi-cata in qualsiasi parte del mondo, i velai lecce-si hanno scelto di entrare a far parte del

network della OneSails, che conta 5 velerie ita-liane ed oltre 50 in ambito mondiale.Le parole d’ordine sono interscambio di

esperienze e competenze per garantire lamassima qualità nel minor tempo possibile. Eproprio nello stand marchiato OneSails, sa-ranno presenti a Genova, in qualità di referen-ti del Centro Sud Italia. Un discorso a partemerita il sito produttivo della Quantum Bari,di cui è amministratore unico Daniele De Tul-lio, cresciuto alla Banks Sails, prima di appro-dare alla North Sails.De Tullio sarà a Genova legando la propria

partecipazione a quella dello stand QuantumSails Italia, realizzato proprio per consentireagli «associati» di essere presenti al Salone. Lasede di Bari, oltre ad essere il riferimentocommerciale per il Meridione e la Sicilia, è an-che uno dei due siti produttivi in Italia, l’altroè quello di Salò.

Christiano Spagnoletti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nautica

Banks Sails, OneSails e Quantum espongono al Salone dal 21 al 26settembre. Le esperienze di Paolo Semeraro, dei fratelliPaolo e Sandro Montefusco, di Daniele De Tullio

Vele d’autoreI produttori pugliesi a Genovatra 800 marchi di tutto il mondo

L’evento

● Il Salonedella Nautica diGenova sisvolgerà dal 21al 26settembre.

● L’edizionenumero 57ospiterà più diottocentomarchi e 1100barche

La Puglia, la nautica e il mare. Uninsieme di elementi che dovrebberocreare sinergie di gruppo pervalorizzare al meglio gli oltre 800chilometri di coste bagnate dal marAdriatico e dal mar Ionio. Già, facile adirsi, meno a farsi. Perché se da unlato c’è stata una forte accelerazionesul fronte della realizzazione di portituristici, soprattutto negli ultimi anni,

dall’altro bisognerebbe «spingere»per implementare i servizi a terra,l’assistenza, e la creazione di unavera e propria cultura nautica.Cultura nautica che manca perché lavela nelle scuole, così come le altrediscipline marinare, è un po’ comeuna chimera. E poi, troppo spesso,accade che anche chi va per mare,riesce a vivere la propria passione

Gli espositoriPoche presenze,tradite le potenzialitàdella regione

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Corriere del Mezzogiorno Lunedì 18 Settembre 2017BA15

P er la Puglia, il SaloneNautico di Genova nonè solo una vetrina inter-nazionale da utilizzare

per esporre la produzione loca-le di accessori, barche,motori evele. E’ anche la giusta occasio-ne per permettere ai visitatorinostrani di vedere e provarebarche costruite da marchimolto rappresentativi dellacantieristica nazionale. Ovvio,potrebbe pensare qualcuno.Ma questi concetti diventanomeno scontati quando vienefuori che proprio uno dei can-tieri più in auge degli ultimianni, cioè Italia Yachts, vantauna presenza significativa diun socio pugliese nella struttu-ra societaria. Il socio in que-stione, la Vico srl, di proprietàdella famiglia Vitulano, detie-ne il 45% delle azioni di ItaliaYachts. Si tratta di cifre impor-tanti che però non sono legatead una forma di diversificazio-ne degli investimenti o a chis-sà quale ardita operazione fi-

nanziaria. «Abbiamo comin-ciato quest’avventura perchéamiamo la vela, ci ha racconta-to Susanna Vitulano ( foto),che oltre ad essere owner delFinancial Department di ItaliaYachts, è anche amministrato-

re delegato, della Vico srl».Provare per credere, dicevaqualcuno, perché a rinforzarequesti concetti c’è pure il lega-me coniugale con il puglieseDaniele De Tullio, ammini-stratore unico della veleria

Quantum, ex uomo della vele-ria Semeraro, poi North Sails,oltre che velista stimato.Se poi l’amore per la vela e

per ilmare coincide con il busi-ness, tanto di guadagnato. An-che perché Italia Yachts, graziea questa iniezione di euro pu-gliesi, potrà allargare i propriorizzonti sia in chiave produtti-va, con il varo di nuovi modelli,sia in ottica commerciale, at-traverso l’apertura di una nuo-va sede negli Stati Uniti e il raf-forzamento della rappresen-tanza già operativa in Australia.Ed infatti, proprio a Genova, ilcantiere di Chioggia, presente-rà i disegni di due nuovi pro-getti: un 11,98 metri della lineasport, cioè quella più perfor-mante, ed un 14,98, blu water,cioè un tipo di imbarcazionefacile da timonare e manovra-re, realizzata con finiture e ma-teriali di pregio. Obiettivo di-chiarato, raggiungere un fattu-rato di 10 milioni di euro entroqualche anno, coniugando lacura artigianale con la produ-zione industriale. E così, Su-sanna Vitulano, 44enne barese,si trova ad affrontare una nuovae stimolante esperienza im-prenditoriale, aiutata dall’espe-rienza tecnica del marito Da-niele e dalle solide basi finan-ziarie della famiglia. Una bellanovità per l’imprenditoria pu-gliese che una volta tanto, vedeemergere una donna. Capacedi farsi strada da sola, sia inambito universitario, sia nel-l’azienda familiare, senza dove-re invocare il rispetto dellequote rosa.

Ch. Sp.© RIPRODUZIONE RISERVATA

ItaliaYachtssiespandeconilsostegnodiBariEorailviaainuovimodelliIl 45% del capitale alla Vico srl della famiglia VitulanoIl cantiere di Chioggia presenta i suoi progetti

In alto la Neo400 dellaBanks SailsQui accanto,Idrusa,imbarcazionedei fratelliPaolo e SandroMontefusco

solo nella bella stagione. Certo non ècosì per tutti, anzi. Ma bisognerebbelavorare con l’obiettivo comune direalizzare una continuità annuale,indipendente dalle stagioni, daltempo, e dagli exploit legati aqualche evento importante che,spesso, resta fine a se stesso. Eccoperché, al netto del Salone di Genova,che poi non è l’unico in Europa, è

necessario agevolare e sostenere gliimprenditori locali che orientano ilproprio business su questo fronte.Ed è forse anche per questi motivi,oltre che per i costi impegnativi, chegli espositori pugliesi chepresenzieranno a Genova, sonopochi. Quest’anno, in base all’elencodiffuso dall’ufficio stampa delSalone, ci saranno la «Idea Marine»

che ha sede a Mesagne, la«Italboats» di Presicce, la«Navaltecnosud Boat» di Valenzano,la Sea Engineering di Lecce e laThermowell di Renato Napoli, consede a Surbo. Poca roba rispetto allepotenzialità della Regione, e chissàcon quali sforzi economici epersonali pur di esserci. (Ch. Sp.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SusannaVitulano,ad dellaVico srlA destra la 998del cantiereItalia Yachts

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