5 giugno 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Nicola Cavaliere consigliere regionale del Pdl. Nel suo ultimo intervento ha sottolineato la negatività politica di arri- vare al quinto assessore da parte di Frattura per correggere l'errore fatto di non avere inserito in Giunta l'esponente patricielliano. Perchè, oggi, bisogna ri- correre ad uno stratagemma per favo- rire un partito? E perchè il peso econo- mico della scelta dovrà gravare sul bilancio regionale? Un interrogativo aperto che attende una risposta aperta da parte della maggioranza di centrosi- nistra. Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosario De Matteis presidente della Provincia di Campobasso. L'attività dell'ente è ferma da tempo e non si riesce a com- prenderne il perchè. Non sappiamo se anche in questo caso si tratti di una mancanza di soldi così come accade al Comune di Campobasso. Se, cioè, anche in questo caso non ci sono soldi nem- meno per un gelato. Sta di fatto che l'at- tività langue e lo stesso Consiglio pro- vinciale non ha più argomenti sui quali discutere. Si resta in attesa di cosa? L’Oscar del giorno a Nicola Cavaliere Il Tapiro del giorno a Rosario De Matteis GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 5 - MERCOLEDÌ 05 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Il Campobasso nelle mani di Di Palma Alle 20 di ieri sera, dopo una lunga seduta davanti al notaio Giordano, è stato trovato l’ac- cordo tra Capone e Di Palma, per la cessione del 51 per cento delle quote societarie. Il mo- lisano che vive a Vicenza ha rilevato la maggioranza del Campobasso calcio: a Capone resta il 49 per cento del club che dovrebbe pian piano finire nelle mani del nuovo socio di riferi- mento. La trattativa è stata laboriosa: più volte si era temuto che potesse naufragare. Ci sono voluti i salutari interventi dei commercialisti e dei legali per ricomporre i pezzi. Un ruolo predominante è stato assunto dal notaio Giordano che ha dimostrato con i fatti di essere a buon diritto uno dei primi tifosi della squadra rossoblu, benchè lui venga da Salerno e da sempre tiene per i colori granata. Subito dopo viene il Campobasso che segue con passione da anni. Questa mattina, alle ore 10,30 conferenza stampa del nuovo padrone del lupo. Giulio Di Palma

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Il commissario sono io (ma non lo avevi voluto tu?)

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aNicola Cavaliere consigliere regionaledel Pdl. Nel suo ultimo intervento hasottolineato la negatività politica di arri-vare al quinto assessore da parte diFrattura per correggere l'errore fatto dinon avere inserito in Giunta l'esponentepatricielliano. Perchè, oggi, bisogna ri-correre ad uno stratagemma per favo-rire un partito? E perchè il peso econo-mico della scelta dovrà gravare sulbilancio regionale? Un interrogativoaperto che attende una risposta apertada parte della maggioranza di centrosi-nistra.

Il Tapiro del giorno lo diamo a RosarioDe Matteis presidente della Provinciadi Campobasso. L'attività dell'ente èferma da tempo e non si riesce a com-prenderne il perchè. Non sappiamo seanche in questo caso si tratti di unamancanza di soldi così come accade alComune di Campobasso. Se, cioè, anchein questo caso non ci sono soldi nem-meno per un gelato. Sta di fatto che l'at-tività langue e lo stesso Consiglio pro-vinciale non ha più argomenti sui qualidiscutere. Si resta in attesa di cosa?

L’Oscar del giornoa Nicola Cavaliere

Il Tapiro del giornoa Rosario De Matteis

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 5 - MERCOLEDÌ 05 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Il Campobasso nelle mani di Di PalmaAlle 20 di ieri sera, dopo una lunga seduta davanti al notaio Giordano, è stato trovato l’ac-

cordo tra Capone e Di Palma, per la cessione del 51 per cento delle quote societarie. Il mo-lisano che vive a Vicenza ha rilevato la maggioranza del Campobasso calcio: a Capone restail 49 per cento del club che dovrebbe pian piano finire nelle mani del nuovo socio di riferi-mento. La trattativa è stata laboriosa: più volte si era temuto che potesse naufragare. Ci sonovoluti i salutari interventi dei commercialisti e dei legali per ricomporre i pezzi. Un ruolopredominante è stato assunto dal notaio Giordano che ha dimostrato con i fatti di essere abuon diritto uno dei primi tifosi della squadra rossoblu, benchè lui venga da Salerno e dasempre tiene per i colori granata. Subito dopo viene il Campobasso che segue con passioneda anni. Questa mattina, alle ore 10,30 conferenza stampa del nuovo padrone del lupo.

Giulio Di Palma

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Vice presidente o presidente della giunta regionale? L’interrogativo su Michele Petraroia si convalida di giornoin giorno sull’abbrivo delle iniziative che l’assessore prende e porta avanti, delle dichiarazioni che rilascia, delleteorie programmatiche che annuncia. Ne ha dette e fatte più lui di cose che il povero Frattura il quale - dicono coloroche gli stanno intorno - di politica ne mastica poco, tanto da essere letteralmente frastornato, quantunque telegui-dato (dicono) dal senatore Roberto Ruta.

Sta di fatto che Petraroia s’è ormai appaltato la comunicazione istituzionale, indifferente ad ogni forma di con-tenimento, spesso prevaricando ruoli (altri) e responsabilità (altre). Un attivismo frenetico, alimentato da unasorta di furia iconoclasta verso chi ha governato del centrodestra, e da una forma di ascetismo ideologico da gurudi sinistra.

Insomma, impazza a trecentosessanta gradi, investendo autorità, personaggi, istituzioni e rappresentanze lo-cali, regionali e nazionali.

Quest’ultime in bella fila, di recente, per essere edotte del fatto che il Molise boccheggia, la disoccupazionelievita a dismisura, la povertà bussa ad una infinità di porte. Sarebbe spettato di diritto, e per dovere, alpresidente della giunta assumere una iniziativa del genere e rappresentarla ai massimi livelli governa-tivi. Ma tant’è. L’interrogativo su chi sia davvero il presidente della giunta regionale si radica e si con-ferma giorno dietro giorno. Non spetta certo ad un assessore regionale, se non appositamentedelegato, sollecitare il confronto presso la Presidenza del Consiglio con i Ministeri del Lavoro, delloSviluppo Economico, dell’Economia e dell’Agricoltura su temi specifici di matrice assessorile madi portata programmatica. Soprattutto se, come sembra, leggendo l’elenco degli argomenti propostida Pietraroia da discutere a Roma, troviamo che il governo dovrebbe, secondo l’assessore, asse-gnare allo stabilimento Fiat di Termoli la produzione del nuovo motore. Una castroneria. Il go-verno sulla Fiat e sui programmi dell’industria automobilistica non mette lingua.

Un merito, però, tra le non poche sfasature procedurali, comunque, l’assessore ce l’ha. L’aver predisposto schede riassuntive, di carattere analitico e statistico, sull’economia molisana,

sul numero e la qualità dei disoccupati, sui cassaintegrati, dal chiaro sapore vincolante per chiun-que chiamato a valutarle. In aggiunta a questo comparto che gli appartiene, per essere assessore allepolitiche per l’occupazione, sul tavolo presidenziale e su quelli ministeriali, a Roma sono finiti la richiestadello sblocco delle risorse per la ricostruzione post-sisma; lo sblocco dei fondi per la sanità prevedendo la stabi-lizzazione dei precari e superando il blocco del turn-over, e le vertenze Solagrital-Arena, dell’It Holding – Ittierre,dello Zuccherificio del Molise e del settore edilizio. Roba già posta in bella vista e discussa dal governo Iorio ai livellipossibili però aspramente criticata dall’allora Petraroia all’opposizione. Roba cui ora viene dato il crisma della no-vità, dell’impegno totalitario, e della originalità. Misteri della politica?

No, capacità della mistificazione. Dardo

205 giugno 2013

TAaglio

lto

Esterna e si muove come fosse lui il presidente dell’esecutivo

L’assessore regionale allo sviluppoeconomico, Massimiliano Scarabeo, si èapertamente compiaciuto della possibi-lità che tra il Molise e la Cina si possanocreare canali di scambio intorno alla“green economy” (economia verde).Possibilità creata dal progetto “Cigex”sostenuto dal ministero per lo sviluppoeconomico, e dall’Agenzia per la pro-mozione all’estero e per la internazio-nalizzazione delle imprese italiane. Unprogetto ampio, in cui vengono affron-tati in ottica bipolare (Cina-Italia) que-stioni che riguardano le fonti di energiarinnovabile, l’uso efficiente dell’energia,la mobilità sostenibile, la gestione e il

riciclo dei rifiuti, la gestione delle acque,le bonifiche ambientali, la bioedilizia,l’agroindustria biologica: un ventagliodi interessi in cui tra le due nazioni sivuole trovare un punto d’incontro di re-ciproca utilità sul piano della ricerca edello sviluppo.

In questo quadro di partner-ship sonocoinvolti soprattutto gli imprenditori e icentri di ricerca che, come sottolineal’assessore Scarabeo, possono avvalersidello scambio di conoscenze, di espe-rienze e di ricerche, nonché di comunipercorsi di formazione. Sono circa cin-quanta le imprese e le strutture di ri-cerca italiane coinvolte, che stanno spe-

rimentando l’efficacia e l’efficienza delprogetto”Cigex” e – incredibile dictu –tra queste – come fa sapere con unapunta d’orgoglio l’assessore Scarabeo –alcune molisane. Motivo per il quale haesternato la sua soddisfazione e ha datorisalto al progetto.

Peccato, però, che ci abbia tolto il pia-cere e la soddisfazione di conoscere ilnome e l’attività delle imprese molisanecoinvolte nel “Cigex” e negli scambi conla Cina.

Più che la sua soddisfazione perso-nale, all’opinione pubblica interessanogli operatori economici e la loro capa-cità di competere.

L’attivismo di Petraroia ha apertoun fronte inatteso all’interno della giunta regionale

Quando la comunicazione istituzionale fa cilecca

Scarabeo si compiace dello scambio in atto con la Cina ma dimentica di indicare le impresemolisane che lo stanno attuando

L’interrogativo su chi sia davvero il presidente della giunta regionale si radica e si conferma ogni giorno di più

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La sanità molisana è finita a bordello e chi ne hapreso le redini, dopo anni di critiche e attacchi a tuttele forme di gestione (dirette e commissariali) del set-tore, è in chiara difficoltà nell’affermare il proprio ruoloe le proprie responsabilità di commissario ad acta inca-ricato di adottare i programmi operativi per gli anni2012 e 2013. L’attacco di Frattura al sub-commissarioRosato (scaduto dal 31 dicembre 2012 ma straordinaria-

mente attivo) in termini perentori (a tratti violenti),non è un’azione di forza ma una larga ammissione diimpotenza e di scarsa autorevolezza qui nel Molisee, soprattutto, a Roma, ai livelli governativi.

Quando ha protestato Michele Iorio in qualità dipresidente della giunta regionale e di commissarioad acta contro i soprusi e i diktat che venivano pre-disposti e fatti attuare dal governo dai propri pre-

toriani in veste di sub-commissari,molti (compreso Frattura) lo hannodelegittimato e deriso.

Caso vuole che adesso sia Fratturaa doversi difendere e difendere iprocessi amministrativi ed or-ganizzativi che devono portareal ripianamento del buco finan-ziario e ad un’agibilità del servi-zio sanitario corrispondente aibisogni della collettività locale.

Purtroppo per lui e per noi moli-sani, come accenniamo, dal 21 marzo(data della nomina di commissario adacta) lo va facendo nella maniera menoincisiva possibile nei confronti di Ro-sato, senza alcuna chiamata in causa delgoverno (che pure gli è amico), e con l’ag-gravante di restare ancora vincolato alla ge-nerica formula accusatoria nei confronti dichi c’era prima.

Un modo bamboccesco di fare che non loaiuta ad accumulare prestigio né a dimo-strare che sia in grado di svolgere proficua-mente il compito cui è stato chiamato e peril quale viene retribuito.

Dopo aver menato fendenti a Rosato e re-clamato “A che titolo l’intera struttura com-missariale (ovvero lui, Frattura- ndr) do-vrebbe interloquire con un sub-commissario,non più tale dal 31 dicembre scorso?”, nonha trovato di meglio che riservarsi di indi-viduare le responsabilità dei singoli(tranne le sue naturalmente –ndr) adogni livello (ve lo immaginate duellarecon Letta e la Lorenzin - ndr), per evi-tare che ancora una volta le conse-guenze negative di attività svolte daaltri ricadano sugli incolpevoli cit-tadini molisani (meno male che cisiano degli incolpevoli in questobailamme! – ndr). Detto questo,restiamo tutti in attesa delle suetaumaturgiche virtù commis-sariali, non appena avrà ri-solto le questioni che lo assil-lano e lo rendono nervoso.

TAaglio

lto3

05 giugno 2013

Abbiamo letto con curiosità e sorpresa le ester-nazioni del Presidente Frattura in merito alla que-stione commissariamento sanità.

La quale, qualora non se ne fosse accorto nes-suno, è quanto mai disastrata e in preda alle pro-celle. Una situazione che dopo le dichiarazioni delnumero uno della regione fa pensare seriamenteche ci troviamo nuovamente dinanzi ad una “sca-rade” di difficile soluzione che contrappone, tantoper cambiare, le forze politiche di una certa colo-razione che, prima hanno brigato affinché arri-vasse in Molise il cosiddetto “tagliatore di teste” o“castigamatti” e poi non hanno esitato a rinne-garne la paternità, giocando con i destini dei mo-lisani, sempre più sconcertati, sempre più diso-rientati.

Una situazione che in queste ore è lievitata a di-smisura e che fa sospettare che chi rivendica laprimo genitura ossia investitura a sub-commissa-rio arrivata direttamente dalla Presidenza del Con-siglio dei ministri, si sia accorto che forse il prece-dente Piano Sanitario Regionale non era poi tantoerrato. Un Piano, quello riveduto e scorretto, con-sentiteci questa battuta, che contiene delle “sma-gliature” che hanno fatto sì che si scatenasse unavera e propria “faida” interna nei palazzi del po-tere. Faida fatta passare come lettura chiarifica-trice delle esigenze del territorio, senza sapere che“la correzione è peggiore della stampa”. Per nonapparire i “grilli parlanti” della situazione, la cosache ci lascia dubbiosi è che come mai dopo il pu-tiferio quando era in carica il Presidente Iorio, oraregna il silenzio assoluto?

Come mai nessuno, ripetiamo nessuno ha “bat-tuto il ferro caldo” anche se sono state liberate ri-sorse a favore della regione? Come mai ora ci ac-canisce su altri campi? Leggasi: Molise acque.Protezione civile, conti e bilanci degli anni prece-denti. Domande che da uomini della strada checercano risposte difficilmente avremo, perchésiamo arrivati al punto del non ritorno. Un non ri-torno che mette in imbarazzo tantissime “anime”che, forse, si rendono conto solo ora della portatadella questione.

Una questione che va ben oltre le scaramuccepolitiche e le chiacchiere da bar dello sport. Unaquestione che interessa l’intera collettività regio-nale che invece è costretta a leggere degli straliche arrivano dai Piani alti del Palazzo. Strali e ri-vendicazioni con toni forti e decisi che, sempre anostro modesto giudizio, non vorremo che masche-rino altri problemi.

I quali, visto la portata della questione che, èmolto più grave di quanto s’immagina, continua atenere aperta la piaga chiamata sanità regionale.

Massimo Dalla Torre

Nel bordello della sanità molisanalite aperta tra Frattura e Rosato

Il caso.

Sanità regionale: una ‘scarade’ di difficile soluzione

La questione. Il Governatore ritiene superato il commissariamentoma dimentica il passato

Il 27 marzo 2013 il presidente della Regione Molise nonchécommissario per la Sanità, Paolo di Laura Frattura ricevettenella sede di via Genova il commissario ad acta per l’attuazionedel Piano di rientro, Filippo Basso, e il subcommissario, NicolaRosato. "Si è trattato del primo incontro istituzionale - si leg-geva nella nota dell'ufficio stampa - durante il quale è stato de-lineato un piano di lavoro che la struttura commissariale e laRegione intendono portare avanti assieme in uno spirito di col-laborazione e condivisione". E ora questa condivisione che fineha fatto? Ma a marzo 2013, Rosato non era già fuori tempo se-condo quanto oggi scrive Frattura? Misteri della politica regio-nale.

Ma due mesi fa il presidente non si era accorto che Rosato

era già scaduto?

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405 giugno 2013

TAaglio

lto

La Cgil accusa la Giunta regionaleper la mancata convocazione

CAMPOBASSO. Nei giorni scorsi è arrivato nelle scuoleil calendario scolastico, approvato dalla giunta regionaledel Molise, che fissa in 213 i giorni di lezione per il pros-simo anno scolastico. Siamo la regione che apre le scuoleprima di tutte le altre: il 9 settembre. Quella che interrompeper meno tempo durante le vacanze di Natale: si rientra il3 gennaio. Una delle poche che non aggancia l’interruzionedi Pasqua con il 25 aprile e che continua a considerare lascuola dell’infanzia una sorta di badante e la si tiene apertafino al 28 giugno.

"Stupisce, inoltre, che nel documento istruttorio si dicache sono stati convocati i sindacati della scuola. La FLCCGIL Molise non ha ricevuto alcuna comunicazione inmerito", è la denuncia del sindacato. "Se fossimo stati chia-mati avremmo detto: il calendario scolastico condiziona ilpiano dei trasporti pubblici. Non si possono lasciare 13giorni alle scuole per prevedere altre chiusure. In questomodo si mette in difficoltà il sistema dei trasporti pubblici.Le amministrazioni comunali non potranno far altro che

determinare disservizi in quanto le singole istituzioniavranno calendari difformi in maniera significativa. Di-latare il calendario scolastico quando ci sono normeche prevedono aperture per 200 giorni, determineràadattamenti variegati da parte delle singole scuole, conricadute organizzative per i genitori e per il personaledella scuola. Il rientro il 3 gennaio dalla sospensioneper il Natale è contrario a qualsiasi logica, trattandosidi un venerdì prossimo all’Epifania. Insistere nel dif-ferenziare la scuola dell’infanzia rispetto agli altri ordinie gradi non ci trova d’accordo perché essa merita iden-tico trattamento e tale decisione genera anche problemiorganizzativi e gestionali, considerato il personale inservizio ed il numero dei bambini frequentanti.

Il Molise ha bisogno di una buona scuola pubblica diqualità. Non è il calendario scolastico dilatato che la ga-rantisce. Anzi, vista la situazione, tale decisione determi-nerà ulteriori problemi organizzativi e gestionali coninevitabili ricadute sulla didattica".

Caro Direttore,l’Italia, ormai purtroppo ci siamo abituati, è uno

strano paese.Se una regione, un comune, hanno l’esigenza di ri-

qualificare le aree verdi urbane, e ne affidano la ge-stione a chi all’ambiente ha dedicato la propria “mis-sion”, come ad esempio il WWF, cosa succede? Succedeche ne nasce un progetto, finanziato dall’ente pubblico(regione e comune, appunto), con fondi pubblici (cioènostri), gestito da un soggetto privato (il WWF, ap-punto), e tutti plaudono a questa finalmente intelli-gente sinergia di pubblico e privato, a tutto vantaggiodella qualità e di soldi finalmente ben spesi. Stiamoparlando, ad esempio, per non andare troppo lontanoda noi, del progetto “Naturalmente in città”, finanziatodalla regione Molise, dai comuni di Campobasso e Ter-moli e gestito dal WWF . Ed in effetti, come non plau-dire ad un’iniziativa del genere? In primo luogo, sitratta di un’evidente ed intelligente applicazione del“principio di sussidiarietà”, quel principio, lo ricor-diamo, in base al quale se un ente più vicino ai cittadiniè in grado di realizzare un’iniziativa rivolta a tutti,l’ente “superiore” deve non solo lasciarlo fare, ma so-stenerlo finanziariamente e giuridicamente, eviden-temente, s’intende, a condizione di controllare che ilservizio venga effettivamente svolto secondo i parame-tri convenuti. In secondo luogo, la qualità del servizioha in sé una garanzia in più, data dalla motivazioneideale positiva che muove il soggetto che si è assuntoil servizio stesso: fatti salvi tutti i controlli del caso, chimeglio del WWF ci può garantire che l’ambiente saràveramente curato e non sarà un pretesto per incassaresoldi pubblici?

Dove sta, allora, la stranezza italiana?Sta nel fatto, assolutamente sconcertante se lo guar-

diamo da questo punto di vista, che quando invece uncomune che spende ogni anno 6.900 euro per ognialunno delle scuole dell’infanzia comunali decide dicontinuare ad assegnare un finanziamento a soggettinon statali per erogare lo stesso servizio a un costoenormemente inferiore per il comune (600 euro annuia bambino), a parità di standard qualitativi e sotto ilcontinuo controllo del comune stesso, cosa succede?Succede che viene indetto addirittura un referendumcittadino per cercare di bloccare questa iniziativa vir-

tuosa del comune, rialzando steccati ideologici chesono l’ultima cosa di cui l’Italia oggi ha bisogno. Stiamoparlando, come forse avrete capito, del recente referen-dum tenutosi a Bologna a proposito di un contributo diun milione di euro (sui circa 38 milioni spesi dal Co-mune di Bologna ogni anno per la scuola d’infanzia)che - in un sistema integrato di pubblico e privato invigore ormai da 18 anni, che ha portato la città di Bo-logna ai vertici europei per la qualità e l’estensione delservizio - il Comune assegna alle scuole dell’infanziaparitarie, e che alcuni solerti “pseudodifensori” dellaCostituzione hanno pensato bene di mettere in di-scussione. Ora, a parte il già di per sé significativo ri-sultato del referendum – che ha visto partecipare alvoto un misero 28% degli aventi diritto, dei quali il 59%si è pronunciato contro il contributo alle scuole pari-tarie (il che vuol dire che solo il 16,8% dei bolognesi ècontro il mantenimento del contributo) – alcune rifles-sioni sono necessarie: innanzitutto, come fa ben notarel’ex Ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, membroautorevole del PD se su scala nazionale si abolisse ilcontributo alle scuole paritarie nel solo settore dellascuola dell’infanzia, si avrebbe un “risparmio” di circa350 milioni annui. Peccato che poi lo Stato dovrebbespendere 7 miliardi – sì, avete capito bene! – 7 miliardiall’anno per garantire la scuola dell’infanzia a tuttiquei bambini che non potrebbero più frequentare lescuole dell’infanzia paritarie; un bel risparmio per noicontribuenti, non c’è che dire!!!! Ciò significa, eviden-temente, che chi, nel caso del referendum di Bolognacome in tanti casi simili, parla di “risparmio per loStato in caso di eliminazione del contributo alle scuoleparitarie” o non sa cosa sta dicendo, oppure mente sa-pendo di mentire (o ci è o ci fa, per dirla in modo un po’più diretto), e tra le due ipotesi, francamente, non èsemplice valutare quale sarebbe la più preoccupante.

Fortunatamente, però – e quest’ultima considera-zione fa ben sperare per il futuro della scuola in Italia– il referendum di Bologna ha rappresentato anchel’occasione per un dialogo sincero e pieno di buonsenso tra autorevoli esponenti del mondo della scuolaitaliana, in cui varie voci di diversi schieramenti politicihanno provato a fare un po’ di chiarezza sulla situa-zione, mostrando come il sistema integrato tra scuolepubbliche e paritarie rappresenti una risorsa insosti-

tuibile per la scuola italiana: cito solo, perché mi sem-brano particolarmente significative in questo caso, levoci che si sono levate all’interno delle forze politichedi sinistra, quali l’attuale Ministro dell’Istruzione Car-rozza, l’ex Ministro dell’Istruzione Berlinguer, lo stessosindaco di Bologna Merola e persino l’Assessore alWelfare e alle politiche sociali del Comune di BolognaAmelia Frascaroli, appoggiata alle ultime amministra-tive da Sel (formazione politica che pure si era schie-rata a favore del referendum), che ha parlato di un re-ferendum “del tutto illogico e sbagliato”.

Forse è il caso di dire – e di concludere – che in que-sto come in tanti altri casi, oltre ad una onestà intellet-tuale niente affatto scontata, per giudicare occorre in-nanzitutto conoscere, ed è significativo che chi è acontatto con la realtà della scuola e con i problemidelle famiglie nell’educazione dei figli non abbia alcundubbio sulla validità di questo sistema integrato trapubblico e paritario. E - tornando nel Molise da doveeravamo partiti - se è vero che per giudicare bisognaconoscere, e se è vero che non saranno certo gli steccatiideologici, ma l’incontro leale tra persone che hannorealmente a cuore il futuro delle giovani generazioniche potrà promuovere il bene della scuola italiana – equindi quello dei nostri figli e della nostra società – mipermetto di segnalarvi un’occasione di conoscenza re-ciproca semplice e vicina a noi: si tratta del recital daltitolo “Madre Teresa di Calcutta - Una matita nellemani di Dio”, che si terrà giovedì 6 giugno presso l’Au-ditorium “Giovanni Paolo II” della Parrocchia di SantaMaria degli Angeli, contrada Difesa Grande – Termoli,recital con cui la scuola primaria Campolieti di Termoli,una delle realtà più significative tra le scuole paritariedella nostra regione, chiude il suo anno scolastico epresenta il proprio progetto di sperimentazione musi-cale.

Sarà l’occasione per toccare con mano come unapassione ideale per il proprio compito educativo, daqualsiasi origine provenga, non può non dar vita afrutti di cui tutti possono godere, nel senso più auten-tico di quel “servizio pubblico” che tante volte pur-troppo nell’accezione comune non evoca nulla di po-sitivo.

Mario MascilongoDocente di scuola superiore Statale

"Scuola, calendario dannoso"

Evitiamo gli steccati ideologici

Page 5: 5 giugno 2013

Volendo, la nuova giunta re-gionale e il nuovo assessore re-gionale al turismo, hanno mate-riale su cui lavorare e su cuisviluppare una strate-gia che, una volta pertutte, metta il turismoal centro della crescitaeconomica del Molisein sinergia con le ri-sorse ambientali, pae-saggistiche, culturali,tradizionali ed eno-ga-stromiche: validi ingre-dienti per una ragione-vole e ragionatapolitica turistica.

Ciò di cui la nuova giunta e ilnuovo assessore al turismo pos-sono disporre, sono i dati stati-stici, le analisi comparative, i ri-lievi, gli elementi e le notizieraccolti dall’Ente provincialeper il turismo di Campobassosu impulso del commissariostraordinario, Nicola Magri.Essi dicono che il Molise deveripartire dal basso, lentamente,con pazienza, con giudizio, econ applicazione, massimiz-zando le strutture ricettive esi-stenti (alberghiere ed extralber-ghiere, gli impianti ludici esportivi), creandone altre piùmoderne, e valorizzando le ri-sorse naturali che tutt’ora per-mettono di sostenere l’assunto"Molise, scrigno di bellezze ine-dite".

A questo progetto non devonomancare i soggetti istituzionalie territoriali, le componenti as-sociative di categoria (operativee gestionali) con un solo obiet-tivo, però: puntare sulla origi-nalità e sulla qualità dell'offertaturistica per competere in unmercato selettivo in cui soprav-vivono ed hanno prospettive dicrescita unicamente le realtà diassoluta peculiarità, con strut-ture e servizi di prim’ordine.

Il Molise non è lontano dauna rappresentazione di talfatta.

L’Ept è riuscito ad allestireuna mappa degli impianti turi-stici ( alberghieri ed extra - al-berghieri), delle associazioni edelle organizzazioni locali chesi occupano di turismo, degliimpianti e dei servizi balneari,delle valenze storiche, archeo-logiche, paesaggistiche, natu-rali, ambientali e culturali cheintessono il territorio da Nord aSud, da Ovest ad Est: mare espiagge; lago e collina; oasi na-turali e riserve di caccia; ar-cheologia e castelli; fitness e sa-lute; storia e culto e così via.Una realtà descritta in dettaglio,valutata nelle potenzialità, sop-pesata nella sostanzialità, ana-lizzata nella qualità, affermatanella originalità. Volendo, lanuova giunta regionale e ilnuovo assessore regionale al tu-rismo hanno , quindi, materialesu cui lavorare e sviluppare unastrategia turistica liberata fi-nalmente dal pressappochismo,dal dilettantismo, e dalla limita-tezza culturale di quanti hannotrattato finora la materia, fal-lendo. Solo avendo coscienza econoscenza delle strutture di

cui il turismo molisano disponee di come le utilizza, di ciò cheancora manca, del grado di pro-fessionalità espresso dai ge-stori, dell’analisi economicadelle gestioni resa in terministatistici, sarà possibile impian-tare una strategia turistica cheabbia un senso pratico e una fi-nalità certa.

Diciamo questo per ribadireche non saranno, come non losono stati per il passato, i wor-kshop a determinare ciò chedavvero occorre al turismo peruscire dallo stato confusionale edi precarietà in cui attualmentesi trova. I workshop sono stati esarebbero di nuovo la dimostra-zione di quanto sia stato inutilee sarebbe inutile perdersi nelmare delle chiacchiere degli im-bonitori. Partire dalle certezze,anche se poche.

Partire,quindi, dalla dotazionedell’Ept di Campobasso con lagiusta volontà di affrontare e ri-solvere i problemi. Ultima nota-zione: fintanto la qualità, cui bi-sognerà tendere con tutte leforze, non sarà compagna delbello, il turismo molisano conti-nuerà ad essere il cane che simorde la coda.

Dardo

CAMPOBASSO. Nell’agosto del 1982 l’Assem-blea Generale delle Nazioni Unite, “sconvoltadal grande numero di bambini palestinesi e li-banesi innocenti vittime degli atti di aggres-sione”, assume la decisione di commemorare il4 giugno di ogni anno la Giornata internazionaledell’infanzia vittima di violenza (RisoluzioneES-7/8). L’allora Segretario Generale delle Na-zioni Unite, Javier Perez de Cuellar, a confermadi quanto fissato nel 1982, andrà ad evidenziare,durante l’esercizio del proprio mandato rap-presentativo, la necessità di assicurare -cosìcome sancito nella Dichiarazione delle NazioniUnite sui Diritti dei Bambini- a tutti i bambini,in ogni parte del Globo e senza alcuna distin-zione, particolare protezione. "Da allora questagiornata è l’occasione per riconoscere in tutto il

mondo le sofferenze indotte ai bambini vittimedi violenze psichiche, fisiche, sessuali e di ognialtro tipo", scrive il consigliere Nunzia Lattanzio.

"La Regione Molise in linea con l’indirizzodelle Convenzioni internazionali in materia ditutela dei minori di età, con delibera n. 189 del3 maggio 2013, ha recepito la bozza di protocollod’intesa, formulata dalla Procura della Repub-blica presso il Tribunale per i Minorenni diCampobasso, ‘Per la realizzazione di interventidestinati allo sviluppo ed alla diffusione dellacultura della legalità finalizzata alla protezionedei minori attraverso una più efficace ed effi-ciente collaborazione tra gli operatori della giu-stizia minorile e le professionalità di raccordocon la società civile’. Tra le finalità del progettoè prevista la individuazione di linguaggi, stru-

menti di consultazione e di comunicazione tele-matici che possano avvicinare il minore di etàalle istituzioni, ivi inclusa quella Giudiziaria, ciòanche allo scopo di semplificare e di rendere piùefficaci le iniziative a sostegno delle richieste diaiuto avanzate dallo stesso minore. Comme-morare la Giornata mondiale in favore dei mi-nori vittime di violenza è utile per ricordare almondo adulto, ed in particolare a chi esercitafunzioni politiche, i danni enormi causati aibambini ed agli adolescenti attraverso la perpe-trazione di forme varie di violenza. Sia no-stro l’impegno - chiude Lattanzio - di infonderecon determinazione una diversa cultura dei di-ritti dei minori di età, ricordando incessante-mente quel mondo meraviglioso e ricco di emo-zioni spesso dimenticato e finanche violato".

TAaglio

lto5

05 giugno 2013

Sul turismomettiamo

un punto fermo:vale o non vale?

Se vale, bastacon le chiacchiere.

E sotto con laprogrammazione.

CAMPOBASSO. La UILTUCS Molise, nella persona del Segre-tario Generale Pasquale Guarracino, è costretta a prendere attodi una delibera della Giunta regionale, la n. 224 del 25 maggio2013, con la quale il Governo regionale, del tutto inaspettata-mente, unilateralmente e senza consultare la parti sociali, sop-prime il servizio di vigilanza armata presso molti uffici regionalie ne riduce le ore presso le sedi di Isernia. Una scelta inaccetta-bile in un momento di tale crisi per il mondo del lavoro, che deveessere contestata e contrastata, perchè come ovvia conseguenzaha la perdita dell'occupazione delle guardie giurate ivi impiegate,e ciò per mano di coloro che il lavoro devono promuoverlo o,quanto meno, conservarlo. La UILTuCS Molise, allarmata da talepresa di posizione, ha già provveduto a chiedere un incontro aifirmatari della delibera ed in particolare al Presidente Paolo diLaura Frattura ed agli Assessori Michele Petraroia e Massimi-liano Scarabeo, oltre che al Presidente del Consiglio Regionale,Vincenzo Niro, ed attende una risposta in tempi brevissimi, au-spicando che, nel frattempo, la delibera non venga messa inesecuzione, perchè ciò significherebbe che è proprio la RegioneMolise a creare una perdita dell'occupazione nel suo territorio.Del resto, sostiene il sindacato, la delibera non è stata concordatanemmeno con le organizzazioni dei lavoratori e mette a repen-taglio il lavoro soprattutto delle guardie giurate più giovani.

Nuova giunta regionalee vecchi problemi

La UILTuCS Molise allarmata per la soppressione dei servizi di vigilanzaarmata presso molti uffici regionali.

“Dieci metronottea rischio lavoro”

“Una diversa cultura per i minori”Il consigliere regionale Nunzia Lattanzio sulla giornata mondiale dei più piccoli.

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605 giugno 2013

Prende il via domenica 9 giugno l’orario estivo diTrenitalia. Resterà in vigore fino al prossimo 14 di-cembre 2013.

Il nuovo orario vede confermati i 24 Freccia-bianca quotidiani in servizio sulla direttrice adria-tica: tutti i 18 che transitano in Molise fermerannonella stazione di Termoli.

La nuova programmazione vedrà arricchirsi ilnetwork delle Frecce con oltre 100 nuove fermate ealtre stazioni servite da Frecciarossa, Frecciargentoe Frecciabianca. Al via anche il servizio viaggiatorinella nuova stazione AV sotterranea di Bologna e inquella di Reggio Emilia AV.

Gli orari e le fermate dei treni che compongonola nuova offerta Trenitalia sono consultabili su tre-nitalia.com.

A disposizione dei clienti, ogni mese, oltre un mi-lione di biglietti economy e supereconomy conprezzi a partire da 9, 19 e 29 euro.

Sul fronte del trasporto regionale, l’orario in vi-gore da domenica 9 giugno conferma nella sostanzail volume di treni locali attualmente in circolazione.In questo caso la programmazione dell’offerta e ladeterminazione delle tariffe non competono a Tre-nitalia, come accade invece per i cosiddetti “treni amercato”, ossia per tutte le Frecce, ma spettano in-

vece, per legge, alla Regione, nella sua veste di com-mittente dei servizi regionali su ferro.

La principale novità riguarda l’istituzione di 4nuovi treni sulla Campobasso – Isernia – Venafro- Caserta (in partenza dal capoluogo molisano alle7,50 e alle 15,23 e da Caserta alle 8,11 e alle 13,32),che vanno ad integrare le 4 coppie di collegamentigià attivi tra Molise e Campania.

Confermato anche l’incremento dei posti offertinei periodi a maggior domanda (fine settimana eprincipali festività) sui treni della Campobasso –Roma, servita da 12 convogli al giorno.

Come ogni anno, anche questa estate Rete Ferro-viaria Italiana – la società dell’infrastruttura delGruppo FS Italiane - effettuerà interventi di manu-tenzione e potenziamento tecnologico all’infrastrut-tura. La scelta del periodo di apertura dei cantieriè legata al sensibile calo del pendolarismo, e con-sente di concentrare i lavori evitando ripetute inter-ruzioni nel corso dell’anno.

In Molise, cantieri aperti sulla Campobasso – Ter-moli dal 9 giugno al 6 ottobre.

Gli interventi di potenziamento tecnologico per-metteranno di migliorare la regolarità della circo-lazione. Durante l’esecuzione dei lavori tutti i trenisaranno sostituiti con autobus.

“Al tuo arrivo ti aspetterò al terminal di Campo-basso”...anzi no, credo sia meglio di no! Indubbia-mente giungere a Campobasso approdando al termi-nal non è proprio una bella idea e soprattutto unbelvedere sia per la città che per i cittadini.

Agli albori della sua costruzione, quando si iniziavaa parlare di “terminal”, i campobassani sembravanoaddirittura orgogliosi del fatto che anche loro, come legrandi città, avevano un luogo, un posto riservato soloall’arrivo e alla partenza degli autobus di città e di li-nea. Sembrava una parola quasi di elitè, come dire“metropolitana di Campobasso”, ma ve la immaginate?Noi che i pullman li abbiamo sempre visti in fila in-diana all’ex stadio Romagnoli o lungo Corso Bucci.

Le foto e le aspettative che l’impianto di Via GianBattista Vico avevano prospettato, rendevano i campo-bassani orgogliosi: finalmente una biglietteria, un bar,servizi igienici, sale d’attesa, scale mobili e una galle-ria di negozi.

Sembrava essere tutto perfetto e non poter chiederedi più... ma le cose non sono andate proprio così ecome dopo un bel sogno, all’improvviso ci siamo sve-gliati ed ecco dinanzi a noi una non proprio bella re-altà.L’intera struttura non è stata mai aperta al pub-blico e ciò che ne è rimasto è solo la biglietteria checerca di offrire il meglio dei servizi, pur essendo co-stretta ad operare in spazi ridotti.Eppure il terminalresta un luogo frequentato ogni giorno, da tantissimiviaggiatori provenienti da ogni parte della regioneche si recano in città per motivi diversi: scuola, lavoro,necessità personali. E cosa dire delle attese al freddoe alle intemperie soprattutto dei mesi invernali che sisa a Campobasso iniziano a settembre e terminano amaggio?

Non poter contare su servizi igienici o su una salad’attesa al caldo.Guardare il terminal è come guardareun mucchio di banconote che a poco a poco prendonofuoco lasciando a terra solo cenere e degrado.

Ovunque c’è cattivo odore e la notte, di frequente, lastruttura diviene un luogo di incontro per barboni esenzatetto che con qualche straccio vecchio e qualchecartone, trovano un posto dove poter dormire.

Ma una città come la nostra non può assistere atutto questo!

E pensare che qualche tempo fa il problema termi-nal è di nuovo rimbalzato tra i “cervelloni” di PalazzoSan Giorgio, ma questa volta non per discutere sul-l’adeguamento della struttura, ma per parlare di mu-rales, di quell’arte che ha ricoperto gran parte dellemura che circoscrivono l’impianto...ma forse una cosanon è chiara: i cittadini e non solo quelli campobas-sani, ma i molisani in generale, meritano una strutturaadeguata che possa rispondere alle loro necessità.

Un impianto che esiste, per il quale tutti abbiamocreduto e dobbiamo continuare a fare, nella speranzache l’anno nuovo possa aprire gli occhi a quanti finorali hanno tenuti chiusi, ignorando i bisogni di tanti! Ungruppo di cittadini

Sulla questione Terminal

autobus, ci è giunta

una lettera in redazione

Campobasso

I 18 Frecciabianca in transito in Molise

fermeranno tutti a TermoliFino al 6 ottobre sulla

Campobasso – Termoli lavori di potenziamento,

treni sostituiti da bus

Al via al 9 giugno l’orario estivo di Trenitalia

Egregia Signora Direttrice del Carcere ed EgregioSignor Prefetto di Campobasso,

Con molto rammarico misto a rabbia segnaliamolo stato di completo abbandono in cui versa l'areaormai adibita a parcheggio per i dipendenti dellacasa circondariale, ossia quella in cui ci sono le pen-siline per la fermata degli autobus in via Cavour.

Non si sa con quale autorità, è stato concesso ai di-pendenti del carcere di togliere senza troppi pro-blemi i blocchi di marmo per fare posto alle loromacchine, lasciando una voragine, ormai divenuta"centro di raccolta" per acqua e pattume, oltre cheun serio pericolo per il cittadino. Il tutto perdura damesi, sotto lo sguardo indifferente di Lei, Signora Di-rettrice, dei suoi collaboratori, e naturalmente anchedi cittadini ed amministrazione comunale.

L'intera area va totalmente ripensata e rimessa anuovo, ma quella da noi segnalata è la zona che piùsimbolizza lo stato di degrado. Se poi a questouniamo le pensiline da terzo mondo, abbiamo fattobingo.

Si invoca spesso la mancanza di fondi per giusti-ficare l'assenza di interventi dovuti, però noi rite-niamo -anche perché alcuni di noi hanno avutoesperienza di amministratori di beni pubblici- chetutto stia nella capacità gestionale di chi siede sulgradino più alto, che quindi diventa non solo o nontanto motivo di vanto se non di ostentazione, ma so-prattutto di responsabilità. In altre parole:

motivo di onere e non di onore."Si deve fare la voce grossa per farsi ascoltare", di-

ceva uno dei nostri nonni: ebbene, la faccia ancheLei presso il Ministero di Grazia e Giustizia, Signora

Direttrice, perché lo spettacolo che dà la Casa che èchiamata a dirigere non è assolutamente bello, nédecoroso, né a misura di cittadino!

Se poi aggiungiamo il fatto che il campobassanodeve sopportare la presenza di un carcere in pienocentro, con tutto ciò che ne comporta, tiri un po' lesomme...

Visto che stiamo parlando di degrado, aggiun-giamo naturalmente lo stato in cui versano le infer-riate che circondano la casa e quello del marciapiededi Via Gazzani, che definire sconnesso è un'offesaall'aggettivo stesso, e che spesso maleodora perchéi soliti sfaccendati hanno pensato bene di utilizzarlocome una latrina. Non è solo all'interno che il car-cere deve funzionare, è anche all'esterno, a maggiorragione perché si inserisce in un contesto cittadinoe non nelle solite periferie rurali, dove ormai si tendea situare le case circondariali.

Chissà se questa nostra missiva arriverà nelle Suemani, e chissà se qualcuno farà qualcosa... Ci risulta,per esempio, che delle numerose interpellanze alComune sul tema del parcheggio selvaggio dei di-pendenti del carcere, e il conseguente spazio sacri-ficato al pedone, che deve fare lo slalom per passare,nessuna sia stata ascoltata. Ci auguriamo che Leinon sia sorda, anche perché per rivestire il Suo ruolobisogna avere una certa sensibilità ai temi legati albene di tutti. Ci corregga se sbagliamo...

Grazie per la cortese attenzione.Distinti saluti

Luisella e Mario Di GirolamoDonatella e Dario Autieri

Arianna e Marcello Di Biase

Il carcere di Campobasso e il suo degrado

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CAMPOBASSO. Strade dissestate con bu-che che mettono a rischio la circolazionedei mezzi. Che siano nuove o datate, im-

porta poco: sono tante, troppe, aumentanodi giorno in giorno e nonostante

qualche intervento effettuato inemergenza e a macchia di leo-

pardo, la situazione rimane sem-pre sul filo della voragine, o dentro

o fuori. Buche e strade, un binomiopurtroppo inscindibile. Il maltempo dei

giorni scorsi ha peggiorato le condizionidel manto stradale di molte arterie comu-

nali. Da troppi anni, infatti, si procede con rat-

toppi precari; ora è venuto il momento cheun’amministrazione efficiente decida di de-dicare maggiori risorse alla manutenzione

straordinaria stradale al fine di una solu-zione definitiva e globale delle molte criti-cità oggi esistenti e costantemente peggio-rate al primo maltempo.

E' necessaria una riflessione sulla neces-sità di aumentare le risorse stanziate per leasfaltature straordinarie annuali. Inutile ri-cordare che una sola buca della strada, oltread un senso di inciviltà che trasmette, èessa stessa fonte inesauribile di incidenti enon soltanto per pedoni e motociclisti maanche per automobilisti spesso costretti avere e proprie gesta eroiche per evitarlacon la conseguenza di generare, sovente aseguito di una sola manovra, tutte le pre-messe per un incidente stradale. Al contra-rio, lo stato di pressapochismo da parte ditroppe Amministrazioni, che si sono succe-

dute, impegnate a “tappare” qua e là la diso-mogeneità del manto stradale o le buchevere e proprie con interventi tampone nonha risolto nulla se non la pura e vera emer-genza e che palesa molto spesso la sua fra-gilità.

Sulle stesse, è pur vero, sono manifestigli effetti, distruttivi, dei lavori privati ese-guiti su arterie di proprietà comunale.

In quest’ottica sarebbe davvero utile va-rare una bozza di protocollo, da sottoscri-vere congiuntamente tra comune, associa-zioni di categoria, sindacati, enti privati perprevedere un copione ben preciso da se-guire, dal primo colpo di trapano all’ultimagittata di bitume, per evitare che territoriostradale, pubblico, paghi costi fin troppo altiper interventi altrui.

705 giugno 2013

Il caso. Le arterie cittadine presentano vistose crepe con gravi rischi per la sicurezza

Una serata piena di gaiezza. Senza riserve. Ce l’haregalata Leo Quartieri, musicista con i fiocchi dellanostra città che possiede talenti e a volte neppure sene accorge.

Prendete lo spettacolo che va sotto il nome di “LaDanza dei Misteri”: una gemma in musica, in ballo,in recita. Per palati fini, ma anche per gusti un po’più grossolani.

Doveva andare in scena, per strada, in via Milano,location assolutamente nuova per uno spettacoloall’aperto. Il freddo e la minaccia di un acquazzonel’hanno fatto trasferire al chiuso del Palaunimol. Edè stato un bene: la gente non solo è stata comoda-mente seduta, ma ha potuto godersi al meglio tuttoil buono che l’autore e gli esecutori ci hanno messodentro.

Il factotum è stato, appunto, Leo Quartieri. Unmusicista raffinato che suona, scrive e fa orpelli conil suo fedele contrabbasso. In occasione del concertoteatro-danza dedicato alla sua città l’artista ha of-ferto il meglio: ha scritto musiche bellissime. Ese-guite da un’orchestra coi fiocchi che ha privilegiatoi fiati. Certo, sarebbe stato meglio che ad aver fruitodel colto spettacolo fosse stato un pubblico più allar-gato, ma l’emergenza ha imposto il cambio di sede.E il mal tempo ha tenuto a casa tanta gente che, in-vece, avrebbe preferito esserci. Per gustarsi il belloe il buono di un’ora di musica e di recita di altoprofilo. Di cui Campobasso deve sentirsi fiera.

Se una volta per tutte si smettesse di fare gli este-rofili si potrebbe privilegiare la produzione locale,mettendo insieme artisti di tutte le branche. Anchei pittori che nello spettacolo di Quartieri non sareb-bero stati fuori posto. Visto che l’autore ha pensatoalla musica, alla danza e al teatro non sarebbe uscitodai margini se avesse impreziosito la scena conqualche quadro di autore locale.

(Pipò)

Buche in centro e in periferiaStrade come gruviera

A fil di voce 5

Il talento di Leo Quartieri

Campobasso

La radioterapia rappresenta un’economica e sicuramodalità per il trattamento dei tumori. Ha un ruolo cu-rativo, spesso in associazione ad altre metodiche (chi-rurgia, chemioterapia), ed un ruolo palliativo neipazienti con malattia avanzata.

Uno dei più recenti sviluppi nei trattamenti tecnolo-gicamente avanzati è rappresentato dalla tecnica VMAT,che consente di ottenere un’estrema precisione nell’in-dirizzare lradiazioni sul tumore in tempi molto conte-nuti ciò favorisce sia il confort per il paziente sia laprecisione del trattamento.

Parallelamente la radioterapia è stata sempre più fre-quentemente impiegata con uno scopo innovativo: la ra-diochirurgia, intesa come la totale distruzione di untumore o di una metastasi con una sola massiccia ap-plicazione di radiazioni. L’argomento è stato affrontatonel corso del meeting “La Radiochirurgia” organizzatodalla Fondazione “Giovanni Paolo II” martedì 4 giugno2013.

L’Unita di Radioterapia della Fondazione “GiovanniPaolo II” di Campobasso, diretta dal professor AlessioMorganti, è stato il primo centro italiano ad utilizzare latecnica VMAT, dopo un lungo periodo di implementa-zione e una serie di simulazioni curate dal fisico dottorSavino Cilla.

Dal 2010 sono stati trattati con questa metodica oltre200 pazienti; a differenza di quanto avvenuto altrovedove l’utilizzo di VMAT è limitato a singole patologie, aCampobasso la VMAT è stata utilizzata in diverse situa-zioni cliniche: tumori della prostata, del distretto testa-collo, tumori ginecologici e cerebrali, e tumori del retto

e del pancreas.L’aspetto forse più innovativo dell’esperienza della

Fondazione è rappresentato dall’uso di VMAT nella ra-diochirurgia. La tecnica VMAT si è rivelata ideale perquesto tipo di trattamento perché consente di sommini-strare dosi molto elevate di radiazioni con grande pre-cisione in pochissimo tempo. Ad oggi, sono stati trattaticirca 60 pazienti, affetti nella maggior parte dei casi datumori del polmone, del pancreas e della prostata.

Non risultano nella letteratura scientifica mondialealtre esperienze di questo tipo, quindi, ad oggi, la Fonda-zione risulta il primo centro al mondo ad aver praticatoquesta innovativa metodica.

I primi risultati dello studio scientifico, approvato dalComitato Etico dell’Università Cattolica del S. Cuore ecoordinato dal Dottor Francesco Deodato, sono statipubblicati sulla rivista internazionale ONCOLOGYLETTERS. In particolare, la sperimentazione ha coin-volto 20 pazienti sottoposti a questo tipo di trattamento.In nessun caso sono stati osservati effetti collaterali ri-levanti e si è assistito alla scomparsa del tumore nel 90% dei casi alla valutazione mediante PET dopo terapia.

La radiochirurgia mediante VMAT apre nuovi scenarinella cura dei tumori. Particolarmente interessante è lapossibilità di distruggere le metastasi in diverse sedi. Incaso di metastasi, infatti, la terapia si è tradizionalmenterivolta esclusivamente al prolungamento della soprav-vivenza ed al controllo dei sintomi. La possibilità di di-struggere in breve tempo diverse metastasi in sedidifferenti potrebbe invece permettere un trattamentofinalizzato alla guarigione.

La Fondazione “Giovanni Paolo II”:primo centro ad utilizzare la Radiochirurgia con tecnica VMAT

Al momento non esistono in letteratura scientifica mondiale altre segnalazioni sull’utilizzo terapeutico di questa innovativa metodica

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aGiovanni Muccio guida del movimento IlGuerriero Sannita. Dopo avere abbrac-ciato la coalizione di centrosinistra si èvisto messo da parte dal neo sindacoBrasiello e dai partiti della stessa pro-prio nel momento in cui bisognava fareil punto sui nomi da indicare in Giunta.Come dire, è meglio che facciamo tuttoda noi. E così Giovanni Muccio ha presocarta e penna e non ha mancato di de-nunciare la sua estromissione dall'in-contro sottolineando lo scarso garbo isti-tuzionale mostrato nei suoi confronti.

Il Tapiro del giorno lo diamo a DaniloLeva segretario del Pd. Ora anche a Iser-nia il Partito democratico ce la sta met-tendo tutta per avere il maggior numerodi posti in Giunta. Così come ha fatto, delresto in Regione. Ancora una volta il Pdintende avere il massimo per cercare diavere il sopravvento sulle altre forze po-litiche che, pure, hanno sostenuto lacorsa del sindaco Brasiello. Anche se sipotrebbe avere la stessa situazione chesi sta riscontrando in Regione. Con lasperanza che non si debba scomodare ilParlamento per avere un posto in più inGiunta.

L’Oscar del giornoa Giovanni Muccio

Il Tapiro del giornoa Danilo Leva

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 5 - MERCOLEDÌ 05 GIUGNO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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1105 giugno 2013

Il fatto.Brasiello non potrà

varare l'esecutivosenza le donne

ISERNIA. Quote rosa obbliga-torie sia per la nuova giunta co-munale di Isernia, che perquella di Venafro.

Lo hanno sancito le ex com-missarie prefettizie dei due co-muni, Filippi e Ferri, entrambecon apposite variazioni delloStatuto comunale.

Quindi non sarà più possibilevarare esecutivi di genere solomaschile. Ma, ad onor del vero,sia Luigi Brasiello, che AntonioSorbo, avevano già manifestatola loro intenzione di fare spazioalle donne nelle loro rispettivegiunte. Addirittura Brasiello, inquella che probabilmente re-sterà solo un’intenzione, auspi-

cava un esecutivo tutto al fem-minile.

Per Venafro, invece, stabilitoche gli assessori saranno cinque,sono in corsa Alfredo Ricci, An-gelamaria Tommasone, MarcoValvona, Maria Cifelli, Carlo Po-tena, Dario Ottaviano e JessicaIannacone. Quattro uomini e tredonne. Cinque di loro sarannoassessori, uno presidente delconsiglio. Per Isernia, al contra-rio, si va verso una giunta a scar-tamento ridotto e al massimo ri-sparmio. Ovvero, Brasiello ha giàannunciato che non intende ar-rivare al numero massimo di as-sessori, nove, stabilito per legge.Si fermerà a cinque, massimo

sei, imponendo anche riduzionialle indennità previste.

Per la presidenza del consigliopossibile ogni sorpresa, comequella di una donna o, addirit-tura, l’offerta dello scranno piùalto di Palazzo San Francesco aGiacomo D’Apollonio, avversariodi Brasiello alle ultime elezioni.

Quella del neo sindaco sa-rebbe un’apertura alle opposi-zioni, nel segno della massimacollaborazione possibile per farripartire Isernia. Ma, sulle inten-zioni di Brasiello, c’è la spada diDamocle dei partiti che potreb-bero imporre un candidato dibandiera, come Sposato o laD’Achille.

Alle nuovegenerazioni globalizzate non basta népuò bastare esprimersi soltanto attra-verso i nuovi network sociali più usati ininternet come gli “e-book” oppure i“blog” personalizzati o come “facebook”,“twitter”, “youtube”, ecc. Anche per loroil fascino del libro di carta stampata re-sta ancora e sempre inalterato, nono-stante la comunicazione multipla mapressoché “volatile” delle onde magneti-che e del mondo virtuale. Così, semprepiù giovani ricorrono alla scrittura piùtradizionale del mondo, quella cartaceavisibile, tattile ed odorosa delle pagineda sfogliare, gustare e rigustare senzaaltre mediazioni e ovunque se ne abbiavoglia. Pure Noemi Pallotto di Agnonedel Molise (22 anni appena compiuti,studentessa di lettere e filosofia in Peru-gia, aspirante giornalista), ha scelto il li-bro “in carta e ossa” (potremmo dire) peresprimere il proprio esordio letterariocon “Respirazione bocca a bocca” unaraccolta di quattro racconti legati tra di

loro da un nesso emozionale e filo-sofico che si muove tra amore dicoppia e troppe domande esisten-ziali che il titolo stesso riporta alla“sopravvivenza” individuale e col-lettiva, quasi ad un tentativo di sal-vataggio estremo proprio “bocca abocca”. Edito dal Gruppo Albatros Ilfilo di Roma nello scorso mese diaprile 2013, nella collana “Strade –Nuove voci”, il libro della Pallotto, inpratica, sciorina in 210 pagine il fiorfiore delle scoperte e delle riflessioni

di una giovanissima donna che si aprealla vita e alla società complessa, storicae globale. Lo fa con molta grazia e pro-fondità attraverso personaggi solo for-malmente di fantasia ma, si capisce, re-almente esistenti nei labirinti sociali diuna umanità sempre alle prese con unagrande ed irrinunciabile brama di verità,seppur tra sogno e realtà. L’Universitàdelle Generazioni di Agnone saluta en-tusiasticamente il “battesimo letterario”di Noemi Pallotto, che ha dedicato la suabrillante “opera prima” ai genitori Pietroe Filomena ed al fratello Matteo, come siconviene ad una ragazza di buona fami-glia, mentre lo zio Angelo Pallotto (tito-lare di una fornitissima edicola vicinol’ospedale di Agnone) la festeggia comu-nicando questa “nascita letteraria” atutte le persone più sensibili ai temiumanistici e sociali. E, in effetti, ci sonotanti motivi per esultare alla nascita diun libro, specialmente se di ottima fat-tura e di belle speranze.

Domenico Lanciano

In Giunta le quote rosa

Giovanissimi agnonesi che si fanno e ci fanno onore.

Isernia

L’otto per mille nella nostraDiocesi di Trivento funziona ecome – di questo avviso è lacuria trignina, che così ha ri-portato sul proprio sito – isuoi frutti ricadono copiosi intutte le Diocesi italiane e lanostra li utilizza lodevol-mente per strutture necessa-rie e operative nel campodella socializzazione e dellasistemazione dei parroci chepossano risiedere stabil-mente nella propria parroc-chia.

Eccone un esempio: lanuova casa canonica in Civi-tanova del Sannio, bella, ac-cogliente, spaziosa e funzio-nale. In pochissimi anni si èpassati dalla progettazione,alla realizzazione e all’inau-gurazione che è avvenuta adopera del Vescovo diocesanomons. Domenico Scotti il 19maggio scorso, che nell’esor-tazione iniziale ha invitato afirmare per l’otto per mille infavore della Chiesa cattolica

in quanto la Cei è particolar-mente attenta e sensibile aibisogni delle comunità peri-feriche, emarginate dai re-sponsabili della politica na-zionale e regionale, masempre nel cuore dei nostriamati pastori.

Anche la stessa ubicazionenei pressi dei campetti comu-nali indica un’attenzione par-ticolare finalizzata all’aggre-gazione dei ragazzi e deigiovani. Un grazie di cuore alnostro caro Vescovo, ai re-sponsabili dell’Ufficio nazio-nale della Cei dell’ufficio no-stro diocesano, al progettistae direttore dei lavori ing. Ser-gio Berardinelli, alla dittaGiacomo e Donato Scarano diTrivento, alle maestranze e atutti coloro che vi hanno la-vorato è stato rivolto al mo-mento della apertura uffi-ciale, con grandesoddisfazione e giusto ap-prezzamento da parte dei fe-deli di Civitanova”.

A Civitanovala nuovacasa canonicaUna struttura non soloper il parroco ma anche per i ragazzi

Antonio SorboLuigi Brasiello

Civitanova del Sannio

“Respirazionebocca a bocca” il suo primolibro di narrativa

Battesimo letterarioper Noemi Pallotto

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1205 giugno 2013

LITORALE - Ammonterebbe a circa 400mila euro,secondo le stime effettuate, il bottino della rapinacompiuta lunedì pomeriggio nella gioielleria "Follied’oro", nel centro commerciale Sannicola. I Carabi-nieri della Compagnia di Termoli, coordinati dal ca-pitano Paolo Nichilo, proseguono nelle indagini, dopoaver ascoltato i testimoni che in quel momento sitrovavano nel centro commerciale. Il “colpo” è statomesso a segno da tre uomini armati e con il volto co-perto da maschere di Carnevale da Gorilla, i qualihanno fatto irruzione nel locale puntando una pistolacontro la commessa e costringendo i due clienti pre-senti a stendersi sul pavimento. Dopo aver prelevatoi preziosi, i malviventi si sono dileguati senza lasciaretracce: si pensa che all’esterno si trovasse un com-plice ad attenderli con una autovettura. I militaridell’arma ora stanno visionando i filmati delle tele-camere a circuito chiuso posizionate all’esterno e in-terno del negozio.

TERMOLI - Si chiuderanno venerdì 7 giugno leiscrizioni al “Corso operatore per disabili videolesi eaudiolesi”. Il Corso dal programma interdisciplinare,organizzato dall'associazione “Liberamente” presso laConfesercenti di Termoli, mira a fornire ai partecipantile competenze necessarie per il sostegno, l’integra-zione scolastica e il raggiungimento dell’autonomia delvideoleso e dell’audioleso. E' rivolto a tutti coloro chesi occupano di sociale e/o che semplicemente ne sonointeressati e approfondirà in particolar modo la comu-nicazione nel mondo della cecità e della sordità. Ilprogramma prevede un'ampio spazio dedicato al lin-guaggio Braille e alla LIS. Per informazioni ed iscri-zioni: 0875702547 – 3775495497 - 3291052970

URURI – Non si è fatta attenderela risposta del sindaco, Luigi Plesia,alla richiesta avanzata dal presi-dente del Comitato Provinciale diCampobasso della Croce Rossa Ita-liana, Giuseppe Alabastro, di met-tere a disposizione dei volontaricrocerossini ururesi una sede ap-propriata. Plescia ha assicurato chel’Amministrazione comunale è allavoro per reperire una idoneasede alla Croce Rossa. Il primo cit-tadino rivolge la massima stima ai

volontari che, oltre alle emergenze,si adoperano in molteplici serviziper la cittadinanza: assistenza aglianziani, acquisto spesa e medici-nali, sono presenti nelle varie ini-ziative a scopo benefico, senza tra-lasciare gli interventi in casi dicalamità naturali come supportotecnico e assistenza a chi ne avessebisogno. Dunque Plesia e l’ammi-nistrazione tutta sono al lavoro perrisolvere la richiesta avanzata nelpiù breve tempo possibile.

ROMA - “Il compromesso politico raggiunto sullariforma della Politica comune della pesca (Pcp), èun punto di equilibrio accettabile tra le esigenzedella pesca nazionale e i diktat comunitari” com-menta così Massimo Coccia, presidente Federcoo-pesca- Confcooperative il via libera al testo che ri-formerà la futura politica comune della pesca, dopoun lungo confronto tra Consiglio, Commissione eParlamento europeo. “Una riforma che era partitasotto i peggiori auspici viste le premesse di un testotutto sbilanciato verso la tutela delle risorse e pocoin sintonia con le modalità della pesca professio-nale, soprattutto quella del Mediterraneo - prose-gue Coccia nell'evidenziare come ora invece - al-cuni dei temi cari a chi opera nel Mediterraneo

siano stati recepiti”. La Federcoopesca sottolineal’importanza di aver ottenuto un approccio più gra-duale sul divieto dei rigetti e sull’introduzione delprincipio di rendimento massimo sostenibile. Beneanche l’apertura verso il fermo biologico di pesca,considerato a tutti gli effetti una misura di gestionedella risorsa. “Auspichiamo che le linee di indirizzotracciate dal testo della riforma si rispecchino nelnuovo fondo europeo per il settore (Feamp) che do-vrà sostenere adeguatamente i cambiamenti impo-sti dalla nuova Pcp. Rilanciamo inoltre, ancora unavolta – conclude Coccia - l’indifferibile esigenza diun’efficiente macchina amministrativa che sappiafar fronte alle nuove ed impegnative sfide impostedal mutato quadro di riferimento".

Rapina alla gioielleria “Follie d’oro”,bottino da 400mila euro

Al via corso di operatoreper disabili videolesied audiolesi

LITORALE - La scuola oggi rappresenta una delleagenzie educative più in crisi insieme alla famiglia. IlCentro di Aiuto alla Famiglia (C.d.A.F) organismodella Diocesi di Termoli-Larino, propone un percorsoformativo da offrire alla scuola di ogni ordine e gradodel territorio diocesano. Il percorso formativo è indi-cato per coppie e persone che lavorano nell'ambitodelle relazioni familiari, nel sociale e nell'ambito sco-lastico e si terrà nella Cittadella della Carità in piazzaBisceglie. Relatore e coordinatore del percorso il pro-fessor Ezio Aceti, Spicoterapeuta dell’età evoluta. Perinformazioni si può telefonare ai numeri 0875751376Cell. 3338034888.

Centro di aiutoalla famiglia, tre giorni di incontri

Termoli

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L’amministrazione comunaletroverà una sede alla Croce Rossa

Riforma Politica comune della pesca: raggiunto un punto di equilibrio accettabile

Luigi Plesciasindaco di Ururi

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1305 giugno 2013

TERMOLI – La Giunta comu-nale ha approvato l’incremento,per il solo periodo estivo, della fre-quenza di raccolta per la frazione“plastica” e “secco residuo” dei Ri-fiuti Solidi Urbani. Per quantoconcerne la frazione “plastica”,l’intensificazione della raccolta ri-guarderà le utenze domestiche enon domestiche dei lungomarinord e sud, nonché della ZonaCentro, per le sole domeniche diAgosto, aumentando così i pas-saggi da una a due volte la setti-mana, ferma restando la regolareprestazione degli altri servizi daparte del Gestore del servizio diigiene urbana. Per quanto ri-guarda invece la frazione “seccoresiduo”, il potenziamento dellaraccolta riguarderà le utenze nondomestiche del lungomare nord;in particolare la frequenza pas-serà da due a quattro volte la set-timana nel periodo dal 15 giugnoal 31 luglio, e a sette volte la set-timana dall’1 al 31 agosto, fermarestando la regolare prestazionedegli altri servizi da parte del Ge-store. L’importo complessivo im-

pegnato dal Comune per l’esple-tamento dei passaggi aggiuntivi,ammonta a circa 30.000 euro.“L’iniziativa – ha commentato ilsindaco Di Brino – è stata assunta,coerentemente con le disponibi-lità di bilancio, nella consapevo-lezza di dover dare un serviziosupplementare nel periodo piùcritico dell’anno per la raccolta deirifiuti solidi urbani. E’ noto infatticome i due tratti di lungomare,

nord e sud, oltre alla zona centro,siano caratterizzati da una note-vole produzione di rifiuti che com-porta disagio sia alle utenze com-merciali che ai turisti che affollanoqueste zone. Questo impegno –conclude Di Brino – fa seguito aquello già predisposto per l’au-mento della raccolta dell’umidoper le utenze domestiche da due aquattro volte la settimana, nel pe-riodo 15 giugno 15 settembre”.

Luigi Zappoine*

LITORALE - Non inizia benela stagione balneare, con il mal-tempo che continua ad insisteresu tutta la penisola ed anche sullacosta molisana. Già nel mese dimaggio, ma ora anche a giugno, ilsettore del turismo soprattuttoquello balneare non è stato col-pito meno di altri settori dallacrisi; una situazione complessache si va ad aggiungere alla "crisieconomica" più in generale. Ilmancato avvio della stagione neitempi normali, potrebbe metterein seria difficoltà gli operatori delsettore, anche. per questo, siamodell'avviso che potrebbe rendersinecessario un intervento tempe-stivo della Regione Molise, perdare ossigeno agli "operatoridella balneazione" molisana. Unintervento veloce ed efficientedella giunta regionale a sostegnodei titolari degli stabilimenti bal-neari per a fronte ai danni deri-vanti dai mancati introiti nel pe-riodo di "maltempo fuori tempo".Sicuramente ci saranno anchecontratti stagionali ridotti, con ag-gravamento della crisi occupazio-nale, e probabilmente, anche al-cuni danni strutturali. Di sicuro viè che il maltempo sta danneg-giando la stagione degli stabili-menti balneari. E' un massacroanche perché ciò ha portato unproblema occupazione non indif-ferente. D'altra parte, sappiamoche gli operatori degli stabili-menti balneari sono imprenditoriseri e non si arrenderanno di

fronte alle avversità atmosferichee, se il sole arriverà ,e gli stabili-menti saranno pronti ad acco-gliere i clienti.

E' evidente che se dovesse "sal-tare" – sempre causa maltempo –anche tutto il mese di giugno, sipotrà rendere necessario un in-tervento concreto della RegioneMolise, prevedendosi un' azionedi "risarcimento reale", magari at-tingendo le risorse direttamentedai fondi dell'imposta regionaleche grava sugli stabilimenti bal-neari come una percentuale delcanone demaniale marittimo.Questa è una delle strade chepossono essere percorse e chenoi ci sentiamo di poter proporre:il risarcimento, che, natural-mente, dovrà essere adeguata-

mente documentato e provato.Noi siamo convinti della sensibi-lità del Governo regionale chevorrà guardare anche a questospecifico settore del sistema pro-duttivo locale e, ribadiamo, nelcaso dovesse rendersi necessario,la Giunta valuterà e finanzierà un"Programma” straordinario di in-terventi economici strategici, peril riequilibrio dei bilanci degli sta-bilimenti balneari.

Noi, per l'assolvimento del no-stro ruolo, potremo farci portatoridei bisogni e delle necessità che inostri associati ci rappresente-ranno, assicurando l'attività di tu-tela e salvaguardia degli interessidella categoria.

*Presidente di ConfimpresaMolise

TERMOLI – Il presidente del Consiglio comunale Al-berto Montano informa che è stata protocollata, daparte dell’assessore all’Ambiente e al Decoro urbanodel Comune di Termoli, una proposta di delibera con-cernente la modifica dello Statuto comunale con laprevisione della categoria giuridica del bene comuneacqua fra i “principi generali” dello Statuto stesso.Montano ha trasmesso la proposta di delibera in PrimaCommissione per le opportune valutazioni e al terminedei lavori di approfondimento da parte della Commis-sione, la proposta di delibera sarà inserita all’ordinedel giorno del Consiglio comunale.

Raccolta differenziata: deciso l’incrementodei passaggi per il ritiro di plastica e secco residuo

Acqua bene comune:proposta di delibera in prima commissione

TERMOLI - Domani alle ore 10 presso l’Auditoriumdella Scuola “M.Brigida” di Termoli si terrà il convegnoregionale sulla corruzione in Molise, organizzato dallacommissione regionale anticorruzione. InterverrannoLudovico Vaccaro, procuratore capo del tribunale diLarino, Vincenzo Musacchio, presidente della commis-sione regionale anticorruzione, il capitano della Guar-dia di Finanza Carmela Rinaldi, le psicologhe MariaFelicia Vizzarri e Maria Bizzarro. Saranno affrontatitemi della corruzione in Molise, dei problemi e delleproposte di riforma, della difficoltà nelle indagini sullalotta alla corruzione, e i profili psicologici del dannoalle vittime della corruzione. Nel corso dell’incontroavverrà la premiazione del vincitore del premio "San-dro Pertini" "La corruzione è nemica della Repubblica".

Nella scuola Brigida il convegnosulla corruzione in Molise

TERMOLI – Al fine di evitare disguidi nella compi-lazione del questionario allegato alle cedole di paga-mento della Tares, l’Amministrazione comunale in-forma la cittadinanza che è sufficiente comunicare idati catastali desumibili dalla visura – foglio, particella,ecc. – precisando sin d’ora che nessuna sanzione saràapplicata in caso di omessa comunicazione. L’UfficioTributi del Comune di Termoli resta comunque a di-sposizione dell’utenza per qualsiasi altro chiarimento.

Compilazione questionarioTares: é sufficientela comunicazionedei dati catastali

Termoli

TERMOLI - La Giunta comu-nale ha approvato il progettopreliminare dei lavori di ade-guamento funzionale e messa anorma dei due palazzetti dellosport di Termoli, nello specificoil “Pala Sabetta” in ContradaMucchietti e il “Pala Airino” inPiazza Giovanni Paolo II, pro-getto predisposto dal settoreLavori Pubblici del Comuneper un importo complessivo di100.000 euro.

La Giunta ha inoltre predi-sposto l’invio della documenta-zione tecnico - amministrativaalla Presidenza del Consigliodei Ministri – Dipartimento pergli Affari Regionali, il Turismoe lo Sport, per l’ottenimentodel finanziamento della sommaindividuata per gli interventiprevisti. L’iniziativa, infatti,prende spunto dalle risorsemesse a disposizione delFondo per lo sviluppo e la ca-

pillare diffusione della praticasportiva, destinato al finanzia-mento in conto capitale di pro-getti per la realizzazione dinuovi impianti sportivi, ovveroper la ristrutturazione, l’ade-guamento funzionale e lamessa a norma di impianti giàin essere.

“Gli interventi previsti per ilPala Sabetta ed il Pala Airino –afferma l’assessore ai LavoriPubblici Vincenzo Sabella –

mirano ad un adeguamentofunzionale complessivo delledue strutture, attraverso la ri-qualificazione di alcune pavi-mentazioni in gomma, di bagnie docce per gli atleti, e di altrisignificativi interventi. Speroche l’obiettivo del finanzia-mento sia raggiunto in tempirapidi, in modo da poter pro-grammare i lavori in un pe-riodo di tempo ragionevol-mente breve”.

Stabilimenri balneari, sononecessari interventi di sostegno

Approvato progetto dei lavori di messa a norma palazzettidello sport in contrada Mucchietti e piazza del Papai

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1405 giugno 2013

Questione di crisi. Nera comela notte. Ecco perché gli sponsorprivati sono sempre più lontanidallo sport. Anche il settore pub-blico s’è squagliato. Per le stesseragioni. Impensabile poter fo-raggiare questo o quella disci-plina, questo o quel club in unmomento in cui si perdono postidi lavoro e chi ce l’ha il lavoro,tante volte viene sottopagato oretribuito con imperdonabile ri-tardo. Così appaiono lontanis-simi i giorni spensierati quandoil Campobasso poteva fregiarsidelle magliette con la scritta LaMolisana. E che dire del basketche ha avuto lo stesso privilegio,dopo aver viaggiato grazie alledazioni di danaro da parte diFornaro di Foreste Molisane.

Sono stati munifici anche ivenditori di auto. E’ il caso di ri-cordare ciò che ha fatto Moli-naro per sostenere il Campo-basso di Berardo. E via via altriindustriali sono stati chiamati ingioco, dal settore del caffè aquello dei gelati. Persino agenzie

di viaggio, tipografie e altre atti-vità minori non si sono tirate in-dietro. Oggi è tutto diverso. Lepoche aziende ancora vivehanno il braccino corto. E non sipuò dare neppure torto. Per leragioni che abbiamo appena ri-portato.

L’ultimo munifico sponsorsportivo che ci viene in mente èstato Marco Pulitano che solo unpaio di stagioni fa ha finanziatocon i suoi assegni il Campobassodi Capone con circa 100 milaeuro. Somma rispettabilissima.Che però non è stata reinvestita.

Anche perché pure le aziendedelle energie alternative, dopomomenti fulminanti, si sono tro-vare improvvisamente in diffi-coltà. Colpa del cambio dellalegge (vedi Monti) e delle auto-rità che si sono poste di traversoper la realizzazione di parchi eo-lici. Sui quali nel recente passatole società hanno tratto ragguar-devoli profitti. Al punto da po-tersi spingere, come nel caso diPulitano, nel mondo dello sport.

Michele Scorrano, uomo tosto ecapitano coraggioso del Campo-basso più grande di sempre, sonoquattro anni che ci ha lasciati.All’improvviso il suo cuore hafatto il matto e lo ha mollato.Proprio di domenica, il giorno alui più caro. Era andato a giocarea calcetto, sul campetto di Pro-gna, a Ripalimosani. Si è sentitomale e dopo poco è morto. Tra lacosternazione dei familiari e deitanti che gli hanno voluto bene.Perché Michele si è fatto vera-mente volere bene. Malgrado ilcarattere un po’ peloso Michelepiaceva a quelli che sono capaci

di apprezzare gli uomini, distin-guendoli in due categorie: gli uo-mini veri e i quaquaraquà. EScorrano, state pur certi, ha fatto

parte del primo gruppo. Moltopiù snello del secondo, massicciocome l’elenco telefonico di Lon-dra.

La morte di Michele, non certoper un modo di dire, ci ha lasciatiun po’ più soli. Quando si perdeun amico non è cosa da poco. EMichele è stato un vero amico,non solo di sport, ma anche divita.

Sulla scia emotiva della tristenotizia ci fu chi non si fece scap-pare l’occasione per proporre diintitolare lo stadio di Selva Pianaal nostro ex terzino. La notiziache verosimilmente partì dallelabbra di Franco Mancini fecepresto a fare il giro di tutte le sa-crestie. E non ci mise molto a ri-cevere le dovute benedizioni. Mané a piedi né con l’ascensore èriuscita a penetrare nei piani altidel Palazzo. Dove, chissà perché,l’hanno ritenuta persino urti-cante.

Così non sono servite le 2.500firme raccolte da Raffaele Di Ri-

sio, tra i tifosi del capoluogo, néquelle ancora più numerose chesono arrivate da ogni centro delnostro Molise, in cui indistinta-mente, tutte le società che prati-cano calcio giovanile hanno fir-mato una lettera con la quale sirichiedeva di ricordare Scorranocon l’intitolazione dello stadio.

Dopo aver parlato e riparlatodella cosa l’argomento è andatosgonfiandosi e al Comune hannolasciato le cose come stavano. Perrispetto alla famiglia Romagnoli,verso la quale i raccoglitori difirme e gli stessi firmatari nonintendevano minimante mancaredi rispetto.

Per ricordare il grande capi-tano è successo di ritrovarsi conun memorial ad Agnone, orga-nizzato tra l’altro benissimo e unaltro che andrà in scena dome-nica a Ururi, luogo natale dellosfortunato difensore rossoblu. ACampobasso nessuno si è mosso,forse anche per una questione dicoerenza. Che vuol dire avercela

con gli attuali amministratori chesi sono fatti passare addosso lacosa, senza degnarsi di dare unarisposta a Di Risio, l’interfacciadel popolo sportivo.

Anche a Ururi è stato RoccoSabelli, vecchio amico di Scor-rano, a organizzare il memorial.Sempre fiancheggiato dalla Figcregionale che con Di Cristinzi siè mostrata particolarmente sen-sibile.

Per l’occasione scenderanno incampo, tra gli altri, gli ex rosso-blu degli anni Ottanta, esatta-mente quelli dell’83, con Ciappiin porta e via via gli altri vecchi ecari compagni del capitano. Sitratta di ex, con la carta d’iden-tità molto pesante, rimasti co-munque nel giro, come allenatoridi vario livello. Alcuni sono moli-sani come Maestripieri, Parpi-glia, d’Ottavio, Pivotto, Caruso eDi Lena. Altri verranno da fuori.E sarà bello rivederli, essendostati parte di noi. Nei migliorianni della nostra vita. (Pipò)

Quando lo sport si alimentavacon gli sponsor

E’ stato appena presentato il 2° Memorial per il vecchio e caro capitano rossoblu.

La pesante crisi economica ha allontanato i grandi finanziatori.

Sport

Scomparsi anche gli Entiche ormai non danno piùneppure le coppe

Il Campobasso di Molinari presenta lo sponsor ufficiale “La Molisana” con l’industriale Lillino Carlone

Scorrano verrà ricordato a UruriL’organizzazione cade sulle spalle della Figc, dell’Agnone e di Raffaele Di RisioDimenticata volutamente Campobasso che non ha onoratola sua memoria con la intitolazione dello stadio di Selva Piana,come era stato richiesto dai tifosi di tutto il Molise

Michele Scorrano in un contrastocon il milanista Incocciati

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1505 giugno 2013Spettacolo

MILANO - Sistiana Lombardi, cantautrice, vlogger e blogger molisana, trapiantata per la-voro tra Milano e New York, ha pubblicato il suo nuovo singolo “Change”, visibile da qual-che giorno nella rete. La vena compostiva di Sistiana, molto intimista sino ad ora, vira versoun pop brioso e allegro, molto radiofonico e facilmente assimilabile. “Change” è accompa-gnato da un video che la vede protagonista in abito da sposa. Molto attiva in internet, Si-stiana ha un canale YouTube dal quale interagisce con i suoi fan, circa 50mila, è testimonialdel brand Debby e il suo fido Moky è diventato la sua mascotte. La potete ascoltare anchesu Radio MaliBoomBoom attraverso www.makiburum.it. Di lei vanno ricordate altre com-posizioni quali “One day”, “The storyteller” e “Love”, tutte quasi da ‘crooner’ d’altri tempicon la voce di Sistiana che si insinua delicatamente senza fragore. I suoi lavori sono tuttidi respiro internazionale, la sua attività oltre che in America e a Madrid, la porta certa-mente ad avere una vena creativa che si discosta dall’appiattimento di cantatutori asservitia chart per canzoni chewingum.

Sistiana pubblica “Change”, il nuovo singolo

Musica. Concerto di fine annoCAMPOBASSO - Tra le re-

altà scolastiche musicali, la“Thelonious Monk” ha un po-sto di rilievo nel panorama re-gionale. Attiva da anni nelcampo propedeutico e d’inse-gnamento, la Monk ha attivicorsi annuali per tutti gli stru-menti. Oggi, a partire dalle16.30, nel giardino dell’exOnmi, si terrà la festa chechiude l’anno accademico. Sa-ranno presenti tutti gli allievie gli insegnanti della scuola.

CAMPOBASSO - L’associa-zione culturale Incas, trovanuovi spazi per produrre cul-tura, a Sepino, al teatro SantoStefano. La Incas, al momento,è forse il gruppo teatrale chesfrutta più di tutti, le risorseattoriali del territorio, senza‘importare’ professionalità madando valore al lavoro di chi, inMolise, senza sosta, studia percrescere artisticamente. Neparliamo con il presidente, Ro-berto Faccenda.

Parliamo di nuovi spazi, laIncas si è cimentata in alle-stimenti oltre che al Savoia,al teatro Santo Stefano di Se-pino, mi sembra un tra-guardo vista la poca disponi-biltà di altri luoghi deputatialla cultura.

“La politica e la cultura nonvanno quasi mai insieme inuna direzione e purtroppo, perfare degli spettacoli degni dinota, devi contestualizzarli inspazi ben precisi come peresempio il teatro Savoia, il no-stro gioiello. Purtroppo perfare uno spettacolo, devi averein termini economici le spallegosse, altrimenti ci rimetti. Noicredo, siamo una delle pocherealtà locali che ha avuto il co-raggio di prendere quattrovolte il teatro Savoia in ununica stagione e, nonostante inostri spettacoli siano andatimolto bene in termini di af-fluenza, ci siamo andati sem-pre sotto. E ribadisco un con-cetto: noi non abbiamo preso 1

solo euro di contributo pub-blico, ma solo l’aiuto di qualchesponsor”.

In sintesi dunque, oltre alvostro sacrificio in nomedella cultura, la richiesta sa-rebbe quantomeno di averespazi a disposizione?

“Quello che si dovrebbe fareè sdoganare spazi accessibilirendendoli fruibili alle tanterealtà locali che ne hanno bi-sogno, come l'auditorium delliceo Classico, quello dell'exGil, che possono essere tran-quillamente sfruttati”.

Secondo te quale potrebbeessere il centro logisticodella cultura in Molise?

“Il teatro Savoia dovrebbeessere il centro strategico dellacultura molisana, un luogo diincontri, di formazione di spet-tacoli. Dovrebbe essere di mat-tina per i laboratori e la seraper gli spettacoli, ma questodeve essere la routine e noncom'è gestito adesso aperto10/15 volte in un intera sta-gione”.

A cosa ha portato il labora-torio tenuto a Sepino con An-gelo Pisani?

“Il laboratorio è stato forte-mente voluto a Sepino proprioperchè a Campobasso non esi-ste uno spazio del genere perlaboratori di questo tipo, poi ilfrutto di questo laboratorio èstato lo spettacolo Favelas, cheabbiamo fatto al teatro Savoia,perchè volevamo dimostrareche solo con le nostre forze si

riesce a riempire la sala (duesere, più di 800 persone)”.

Volete decentrare la for-mazione a Sepino perchè aCampobasso non c'è spazio?

“Assolutamente si non c'èspazio per fare questo tipo diattività o c'è ma ha dei costiimproponibili. Noi stiamo cer-cando di spostare tutto il set-tore formazione a Sepino per-chè il comune ci ha messo adisposizione una struttura perorganizzare queste iniziative”.

A cosa state lavorando ora?“Stiamo tentando di portare

Favelas sul litorale que-st'estate, a Termoli e a Vasto,una piccola rassegna estiva aSepino e ad Altilia, e abbiamoappena aperto una società chesi occuperà essenzialmente diproduzioni cinematografiche.Stiamo già lavorando ad unlungometraggio interamentegirato in Molise che sarà lacontinuazione del corto Il viag-gio, è una produzione nostra,una sitcom nei comuni del Mo-lise dal titolo Il gusto perduto,con Daniela Terreri, MarcoCaldoro, Teresa Musacchio eFrancesco Vitale”.

Ritenete di essere ilgruppo artistico che final-mente, esalta le potenzialitàartitiche del territorio, senzaimportare professionalità?

“E’ uno dei nostri obiettivi,esaltare le eccellenze molisane,senza ‘comprare’ al di fuoridella nostra regione. Per noisarà sempre così”.

Decentrare la culturaLa Incas produzioni, intende spostare tuttala formazione al teatro Santo Stefano di Sepino

AGNONE - L’autore molisano (Agnone, 1970) ha pubbilcato (15maggio) il libro “Minore di diesis”, nuova raccolta di poesie. Questaterza silloge, è la settima pubblicazione di Cacciavillani, dopo “Sognia bassa risoluzione” del 2011. Nel suo curriculum, un passato daspeaker su radio Kiss Kiss, e autore di testi per la band Tabula Osca.Mercoledì 12 giugno alle 19.00 a Nola, presso il Salone dei Meda-glioni, Palazzo Vescovile, in via S. Felice, 29, presenterà la pubblica-zione alla stampa.

La terza silloge di Andrea Cacciavillani

Sabato la Vertical session dj in piazza Prefettura CAMPOBASSO - Il primo esperimento regionale di una vertical ses-

sion con dj, si terrà sabato in piazza Prefettura a partire dalle 21.30.L’evento sarà costituito da 6 set con altrettanti dj i quali, alternandosiogni mezz’ora, proporranno musica dai balconi dell’ex hotel San Gior-gio (lato cattedrale) in un gioco di luci che esalterà tutta la session.

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