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27settembre2017

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27settembre2017

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

27settembre2017

Pagina I

Festival Cinematografici

27/09/2017 p. 18 Ornella muti AntonellaLeoncini

Nazione Siena 1

Segnalazioni

27/09/2017 p. 9 E domenica tutti al museo La Fondazione per i fiorentiniNazione Firenze 2

27/09/2017 p. 9 Il Maestro Zeffirelli e il suo sogno Ieri la prima visita a portechiuse

Titti Giuliani FotiNazione Firenze 3

27/09/2017 p. 23 C'era una volta una bici magica Bartali diventa cartoneanimato

Roberto DavidePapini

Nazione Firenze 5

UJJÌJLJi1Terra di Siena festival, i film e le star

ORNELLA Muti, icona del cinema esex symbol degli anni '80, domanisarà al Terra di Siena film festivalper ricevere il Premio alla carriera:riconoscimento alla professionalitàe ai suoi successi. A dare ancora piùvalore al premio la proiezione, alle20,30 al cinema Pendola, di «Maredi grano», il film in concorso al festi-val girato in provincia di Siena incui l'attrice è coprotagonista. Il pre-mio si aggiunge al David di Dona-tello, Nastro d'argento, Globod'oro, altri riconoscimenti dell'attri-ce che, fra l'altro, abbiamo visto inTutta colpa del paradiso, Il viaggiodi Capitan Fracassa, per arrivare aTo Rome with Love e, aspettandoSirene su Rai 1, ai recenti Checkma-te e Mare di Grano. Con OrnellaMuti, al Pendola, il regista Fabrizio

Guarducci e Paolo Hendel.Un viaggio in Val d'Orcia, da Radi-cofani, passando per l'Abbazia diSan Galgano, l'Eremo di Montesie-pi, Chianciano, Bagni di San Filip-po, fino a Castiglione della Pescaia:è lo scenario di «Mare di grano»,prodotto da Fair play. Il film rac-conta la storia di Adam, siriano sen-za famiglia, Arianna e Martino, sen-za dimenticare Pina la sua insepara-bile papera. Adam è scampato alnaufragio del gommone su cui siera imbarcato per fuggire dalla guer-ra. Rimasto solo, vuole raggiungereil mare sperando di ritrovare la suafamiglia; vagando, incontra Arian-na e Martino: nasce una grande ami-cizia. Gli spettatori vedono il mon-do in modo semplice e allo stessomagico. Ornella Muti è Clotilde,

OGGIall'Unistrasi

incontro con ilregista Louis

Nero; dalle16,30 le

proiezioni inconcorso al

Pendola

mamma di Martino e moglie di Dio-spero, alias Paolo Hendel, macella-io di un paese della Toscana. Ci so-no gli ingredienti per una vivacecommedia dal sapore toscano. Clo-tilde è vegetariana e, al banco, è unaminaccia per la macelleria. E' ani-malista e salva la papera Pina daDiospero che avrebbe altri progetti.Nasce una simpatica saga che arric-chisce la trama di «Mare di grano».Al Pendola sarà presentato l'eventodel primo ottobre al Museo SantaMaria della Scala organizzato conOpera Civita : nella Sala San Galga-no, sarà celebrata Chantal Aker-man, regista, artista, scomparsa nel2015, con un filmato e un'installa-zione, curatrice Giovanna Fazzuoli(www.terredisienafilmfestival.eu).

Antonella Leoncini

Festival Cinematografici Pagina 1

IL PERCORSO A INGRESSO LIBERO

E domenica tutti al museoLa Fondazione per i fiorentini

IL CENTRO internazionale del-le arti dello spettacolo Franco Zef-firelli (Cias) aprirà le porte al pub-blico con il primo Open Day do-menica prossima, 1 ottobre, dalle10 alle 18, proprio lì, nel comples-so di San Firenze, nell'omonimapiazza.Una giornata di porte aperte allacittà del Maestro per visitare unmuseo unico al mondo e poter am-mirare la sua raccolta di bozzettidi scena, figurini, disegni, fotogra-fie e tutto quel che fedelmente do-cumenta i settant'anni di attivitàdel maestro Zeffirelli.Un percorso fantastico nell'ope-ra, nel cinema, nel costumenell'ideazione e nel teatro. Comesi sa la Fondazione-Museo andràdi pari passo con molte attivitàculturali che prenderanno il via il14 novembre con la conferenza (aingresso libero) di Francesco Gur-rieri.Dunque sarà possibile visitare ilnuovo museo, nato nell'ex tribu-

nale di Firenze che domenica sa-rà più che restituito alla città,un'occasione speciale per un tuf-fo nel bello e dell'arte assoluta.Un percorso che si snoda nei duepiani, dove ci tutte le carte, gli ap-punti e i bozzetti che riguardanoil lavoro di settant'anni di carrie-ra di Zeffirelli, e fanno partedell'archivio personale del Mae-stro fatto arrivare dalla sua casa diRoma sull'Appia Antica fino a Fi-renze la sua città. Una Fondazio-ne che sarà depositaria di valoriartistici e culturali assoluti: un ve-ro patrimonio delle arti dello spet-tacolo. E un percorso musealeadatto a tutti, pensato per i più

giovani, che è la testimonianza diuna intera metodologia di lavoro.Tutta la ristrutturazione è avve-nuta in tempi record e con il mas-simo rispetto delle regole e di que-sto luogo unico al mondo, che èuno dei rari esempi di stile baroc-co nel centro di Firenze, valoriz-zato al massimo grazie all'impe-gno degli architetti scelti dal fi-glio adottivo del Maestro, PippoZeffirelli, e cioè Marco Paolieri eFabio Valelà.xxxxUNA visita rivolta alla città comeringraziamento ai fiorentini e alquel genio creativo che li ha resifamosi nel mondo, dall'ultimodei grandi fiorentini testimonidel tempo. E in arrivo ci sono cor-si di scenografia, costumi, regia,recitazione per cantanti d'opera.Nel frattempo una giornata per vi-sitare uno spazio straordinario re-stituito alla città grazie a uno deisuoi figli più illustri.

Titti GF

t _,a I lt e -

II Maestro Franco Zeffirelli davanti alla teca dei suoi premi

LE NOSTRE ECCELLENZE

11 Maestro 7efrelli e illen la prima vìsi4a a por

Segnalazioni Pagina 2

LE N OSTRE ECCELLE NZEIl Maestro Zeffireffi e il suo sognoIeri la prima visita. a porte chiuseL'emozione del grande artista: «Davvero ho fatto tutto questo ?»

di TITTI GIULIANI FOTI

LE PAROLE non servono, ades-so che tutto è compiuto. E chequesto enorme spazio di quasiquattromila metri quadrati nelcuore di Firenze è diventato lasuccursale della sua vita. Ieri perla prima volta il Maestro FrancoZeffirelli ha potuto abbracciare ilsuo sogno di veder realizzato ilmuseo che porta il suo nome.E' arrivato in incognito, una visi-ta lampo a porte chiuse, per potertoccare con mano quello che ne-gli ultimi anni è stato la sua ideafissa. Aveva voluto evitare la folladell'anteprima nazionale, l'incon-tro con personaggi spesso da luistesso resi celebri, per assaporare

L'AUSPICIO«Vorrei che questo

questo momento magico quasi dasolo. Coi suoi figli, innanzi tutto,Pippo e Luciano; coi suoi stretticollaboratori, con pochissimi am-ci di una vita.

essere stato lui a inventare costu-mi straordinari realizzati dal suoamico Piero Tosi, e di non esserelui il regista tra i più famosi delmondo per il quale gli artisti piùrichiesti facevano la fila per lavo-rare. Bisognerebbe dire grazie aZeffirelli per la sua lungimiran-za: con questa Fondazione è natoanche un nuovo asse museale. Vi-cino a San Firenze, in Piazza Si-gnoria, c'è il museo Gucci, più inlà il museo Ferragamo: cioè tuttala cultura legata all' eccellenza fio-rentina. E poco più in là PalazzoStrozzi. Un circuito nuovo inno-vativo, che nasce dall'intuito

dell'ultimo epigono dei grandidel Rinascimento. «Vorrei chequesto museo - spiega il Maestroattentissimo ai particolari, e frat-tempo fa spostare cose e raddrizza-re angoli - sia un porto di arrivodi tutte le arti, destinato a chi vuo-le andare verso la carriera artisti-ca. Quel che voglio dal profondodel mio cuore è che i giovani pas-

diventasse un portodi arrivo di tutte le arti»

L'ENORME portone dell'ex tri-bunale si è spalancato e lo ha ac-colto in una specie di abbraccio:il Maestro Franco Zeffirelli si ètrovato davanti tutto quello cheaveva pensato e per cui aveva pu-re lottato. «Ma quante cose ci so-no?», ha chiesto sorridendo. Fa-cendo quasi finta di non essere luil'autore di decine, di centinaia dibozzetti di opere celebri. Di non

sino di qui e trovino la loro stra-da». Sopraffatto dalla quantità dioggetti, ma felice, molto felice fi-nalmente. «Dopo tanti anni, rea-lizzo il sogno di affidare alla miacittà il mio patrimonio artistico -dice ancora con ritrovata energia

-. Io vedo già i futuri artisti e i fu-turi artigiani dello spettacolo».Grande è la suggestività degli alle-stimenti, che riordinano e dannoconto di quasi 70 annidi carriera;l'immenso patrimonio costituitodai suoi bozzetti, vere e proprieopere d'arte che immortalano lesue idee prima della realizzazionedi film o di messinscene teatrali eoperistiche. Anche i costumi espo-sti, immaginati da lui perfino neisontuosi ricami, sono qui. «Sonofelice», sussurra. Io riporto quelloche dice, poi lo leggo ad alta voce:davanti a lui è un esercizio appa-gante.

L'idea

Quel sostegnoper un progettoIL PROGETTO si èconcretizzato grazie allaFondazione, col Comune eun sostegno economicodell'imprenditore russoMikhail Kusnirovich.

NOMENINININMEM

Segnalazioni Pagina 3

Focus

Attività culturaliLe attività culturaliprenderanno il via martedì14 novembre (ore 18) con laconferenza a ingresso liberodi Francesco Gurrieri sullastoria artistica delcomplesso di San Firenze.

Orari & prezziIl Museo sarà poi aperto dallunedì al mercoledì e dalvenerdì alla domenica conorario 10-18; giorno dichiusura, giovedì. Il prezzodei biglietti sarà di: Euro 10(intero), Euro 7 (ridotto).

Segnalazioni Pagina 4

FILM AMBIENTATO TRA FIRENZE E GERUSALEMME

C'era una volta una bici magicaBartali diventa cartone animato

di ROBERTO DAVIDE PAPINI

UNA BICICLETTA "magica",vincente sulle strade del grande ci-clismo mondiale e su quelle delcuore, del coraggio e della solida-rietà. A raccontare la storia di que-sta bicicletta speciale, quella di Gi-no Bartali, sarà un cartone anima-to ambientato tra Firenze e Geru-salemme che parte dalla storia delgrande ciclista e dalla sua coraggio-sa impresa di solidarietà. Nel 2013Bartali fu insignito del titolo diGiusto tra le nazioni dallo Yad Va-shem (il Memoriale della Shoah diGerusalemme), assegnato ai nonebrei che, mettendo a repentagliola propria vita, hanno salvato gliebrei.Negli anni '43/'44 Bartali aderì auna rete clandestina per salvarecentinaia di persone, soprattuttodi religione ebraica, dalla barbarienazifascista, trasportando, propriocon la sua bicicletta, documenti fal-si destinati a far scappare i perse-guitati.Così "La bicicletta di Bartali", purraccontando una storia ambienta-ta ai nostri giorni, prende le mosseproprio dall'eroismo del grandecampione fiorentino.Al momento il cartoon "La bici-cletta di Bartali" è un progetto infase di sviluppo, ma il lungome-traggio già si preannuncia comeun lavoro molto interessante e i no-mi degli autori e dei produttoripromettono decisamente bene.Il progetto, ideato da Israel CesareMoscati, è coprodotto da Rai Ra-gazzi e Lynx Multimedia Factory,con soggetto e sceneggiatura dellostesso Moscati e di Marco Beretta,i disegni di Corrado Mastantuonoe la regia di Enrico Paolantonio.

Protagonista della vicenda è pro-prio la bicicletta di Bartali che ilcampione regala a un artigiano fio-rentino, uno degli ebrei salvati da"Ginettaccio", che poi emigra inIsraele.L'artigiano trasmette la passioneper il ciclismo al nipote David eproprio grazie a lui la bicicletta tor-nerà in attività in un racconto cheunirà il ragazzino ebreo e il suoamico arabo, una storia dove sporte solidarietà riescono a vincere lereciproche diffidenze delle due co-munità.Il lungometraggio dovrebbe esse-re pronto per il 2019, ma un altroappuntamento particolarmentesuggestivo potrebbe essere quellodella partenza del Giro d'Italia

2018 che prenderà il via da Gerusa-lemme proprio nel nome di GinoBartali, con tre tappe dal 4 al 6maggio. Un'anteprima o una pre-sentazione del progetto in quellaoccasione potrebbero essere davve-ro la ciliegina sulla torta delle cele-brazioni in memoria e in onoredel grande "Ginettaccio".

[email protected]

Segnalazioni Pagina 5

Un'immagine di "La bicicletta di Bartali". In alto l 'ideatore Israel Moscati, sotto tre foto di "Ginettaccio"

Segnalazioni Pagina 6