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  • 7/26/2019 2185155 0 IA Articolo Coriando

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    Cresce linteresse

    per la coltivazionedel coriandolo

    di Diego Vagnini

    Qualit intrinseche e una se-rie di congiunture favore-voli stanno determinandouna vera e propria escala-

    tion della coltivazione del coriando-lo (Coriandrum sativum) in diverse areeagricole italiane.

    Questanno la supercie interessatada questa ombrellifera si attesta in-torno a 20.000 ha: un record nel no-stro Paese, risultato di circa ventannidi riscontri positivi.

    Originario delle coste del Mar Me-diterraneo, il coriandolo oggi cono-

    sciuto per il grande consumo di fogliefresche e di semi essiccati, utilizza-ti come spezia prevalentemente nellacucina asiatica, nord-africana e lati-no-americana.

    Lo sviluppo in Italia

    In Italia da due decenni stato in-trodotto come coltura portaseme daditte sementiere romagnole specia-lizzate che, operando a livello mon-diale, hanno scommesso sulla ripro-duzione di questa specie, incoraggia-te dalla crescente domanda estera disemente.

    ALTERNATIVA NELLE ROTAZIONI E COME TERZA COLTURA Nel 2015 il coriandolosuperer i 20.000 ha,un recordper una colturaintrodotta in Italiacome portaseme.Primi deboli segnalidi interesse anchedalle industrieagrochimiche

    I presupposti per un trend ancora increscita non mancano. Signicativo ildato di autoriproduzione familiare chein India stimato intorno al 90%. Ben-ch in Italia sia coltivato come portase-me, il coriandolo ha le caratteristichedi una coltura estensiva e si sta affer-mando come tale in diverse regioni, inmodo particolare in Emilia-Romagna,Marche, Molise e Puglia.

    Si tratta di una coltura molto rustica,con ciclo produttivo breve, che si adat-ta a tutti i tipi di terreno, pur predili-gendo quelli a medio impasto tendenti

    allargilloso. Il coriandolo preferisceun clima caldo e ventilato e proprioper questo motivo la sua diffusione partita dalla fascia adriatica.

    Agrotecnica semplicea basso impatto

    La tecnica di coltivazione partico-larmente semplice e limpatto ambien-tale minimo.

    Lepoca di semina va da gennaio adaprile, ma interessante considera-re che a parit di variet si sono re-gistrate prove positive con semina adicembre.

    La tecnica prevede unapprezzabileessibilit anche in termini di mecca-nizzazione: non si riscontrano infattidifferenze sostanziali di produzionenale tra lutilizzo delle seminatrici arighe concepite per i cereali a pagliae quelle di precisione. Nel primo caso comunque consigliabile disinserireun elemento di semina ogni due, men-tre nel secondo caso con interla di50 cm si raccomanda una distanza sul-

    la la di 2-3 cm.Linvestimento suggerito per la se-

    mina di 7-10 kg di semente e variain funzione della variet e dellepo-ca di semina. Non necessita di irri-gazione e la raccolta si effettua conqualsiasi mietitrebbia, da met luglioa met agosto.Il coriandolo non habisogno di particolari concimazioni:per un buon sviluppo della coltura preferibile una leggera concimazionefosfatica di fondo (60-70 unit) e unaazotata in copertura prima della sali-ta a seme (70-80 unit).

    Per quanto riguarda il diserbo, ge-neralmente serve un solo intervento

    Il coriandolo si caratterizzaper unintensa e prolungata fioritura

    La concimazione azotata di copertura

    garantisce una rapida chiusuradellinterfila

    REPORTAGE

    3322/2015 LInformatore Agrario

    2015 Co pyright Ed izioni L'Informatore Agra rio S .r.l.

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    in pre-emergenza. Non necessaria lasomministrazione di geodisinfestan-ti alla semina e non sono previsti altritrattamenti tosanitari nel corso del ci-clo, ma opportuno segnalare che negliultimi anni si sono registrati alcuni at-tacchi tardivi di oidio e Sistole albipennis.

    Le rese di coriandolo oscillano ge-neralmente tra 1,5 e 2,5 t/ha, in fun-zione della variet e dellandamen-to stagionale pi o meno favorevole.

    La coltura del coriandolo adattaa inserirsi senza particolari probleminelle rotazioni colturali del Centro eSud Italia, dove il grano duro lin-dubbio protagonista.

    In quanto ombrellifera, ha esigenzenutrizionali diverse e le eventuali ri-nascite sulla successiva coltivazione difrumento possono essere opportuna-mente controllate. La nuova Pac 2014-2020 ne ha in parte favorito lulteriorediffusione, in modo particolare con la

    prima pratica del greening relativa alladiversicazione, che prevede lobbligodella terza coltura per aziende con su-perci a seminativo superiori a 30 ha.Un aiuto in realt involontario quellodella Pac, che indubbiamente non hamai dimostrato grande considerazionenei confronti delle colture portaseme.Nella nuova Programmazione il corian-dolo non gode dellaiuto accoppiato ga-rantito per altre colture estensive, coscome non rientrava tra quelle migliora-trici nella misura dellavvicendamentobiennale per laccesso al premio supple-mentare di cui allarticolo 68 del rego-lamento CE n. 73/2009.

    Contratti di coltivazione

    Le ditte sementiere (principalmen-te Anseme e Suba) impegnate nellariproduzione del coriandolo operanoesclusivamente stipulando contrattidi coltivazione con gli agricoltori. Ilprezzo pressato, concordato primadella semina, garantisce una rispostacerta alle quotazioni altalenanti, elimi-nando il rischio legato allandamentodi mercato. Come accade con le altrespecie di portaseme, anche per il co-riandolo il prezzo pressato viene pa-gato sul peso netto ottenuto dopo laselezione presso gli stabilimenti delleditte sementiere.

    Vantaggi per apie ambiente

    Il coriandolo una specie mellife-ra molto apprezzata anche dagli api-coltori per la prolungata inorescen-za bianca e, come precisato preceden-temente, per lassenza di trattamentitosanitari sulla coltivazione. Semprepi frequentemente il miele di corian-dolo viene proposto sul mercato comemonoora, in ragione dellinteresse perle sue peculiarit. Un altro vantaggioambientale legato invece al positivodisinteresse che suscita nei confron-ti della fauna selvatica. Tale aspettoriveste particolare importanza e nonva assolutamente sottovalutato, par-ticolarmente nelle zone pi margina-li dellentroterra, dove i danni di cin-ghiali e altri ungulati stanno rendendoquasi proibitiva la coltivazione di spe-cie come il girasole e lorzo.

    Primi segnalidallindustria agrochimica

    Anche il disinteresse da parte delleindustrie chimiche ha rappresenta-to nora una nota dolente e un frenotuttaltro che irrilevante, ma oggi nal-mente qualcosa si sbloccato.

    I circa 20.000 ha di coriandolo rag-giunti questanno rappresentano anco-ra una produzione di nicchia per i pro-duttori di prodotti tosanitari, su cuinon conviene investire. Eppure qualco-sa si sta muovendo. Sipcam, ad esem-pio, ha scommesso sulla coltivazionedi questa ombrellifera tanto che ha re-centemente ottenuto lautorizzazionestraordinaria allimpiego (dal 9 marzoal 7 luglio 2015) per lerbicida a base dipendimetalin Most Micro alla dose di2 L/ha. Questi 120 giorni di autoriz-zazione straordinaria ovviamente

    non rappresentano uno sforzo ne ase stesso. Per la campagna in corsoSipcam ha infatti gi presentato unnuovo erbicida per il diserbo seletti-vo di pre-emergenza registrato su 16differenti colture, tra cui il coriandolo,a base di pendimetalin e clomazone(Bismark), in formulazione microin-capsulata da impiegare alla dose di1,5-2 L/ha.

    Diego Vagnini

    Lodore emanato in seguitoalleventuale rottura delle parti

    vegetative ha un effetto repellentenei confronti della fauna selvatica,cinghiali compresi

    Infiorescenza tipica della famigliadelle ombrellifere. Il coriandolo

    particolarmente apprezzato ancheper le sue potenzialit mellifere

    In base allepoca e alle caratteristiche

    del letto di semina, linvestimentopu variare da un minimodi 5-6 kg/ha a un massimo di 11-12 kg/hadi semente

    Per commenti allarticolo, chiarimenti

    o suggerimenti scrivi a:[email protected]

    REPORTAGE

    34 22/2015LInformatore Agrario

    2015 Co pyright Ed izioni L'Informatore Agra rio S .r.l.

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