2 3 controllo qualita e sicurezza

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UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE 2 MODULO

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  • UNIT 2.3 CONTROLLO, QUALIT

    E SICUREZZA ALIMENTARE

    2 MODULO

  • Pag. 154

    La sicurezza alimentare

    Il concetto di sicurezza alimentare cambiato nel tempo:

    in passato disponibilit materiale di approvvigionamenti alimentari

    oggi qualit igienico-sanitaria, nutrizionale e organolettica

    La produzione di cibi sicuri una questione che interessa non solo i consumatori, ma anche i produttori e lo Stato

    Affinch sia garantito un elevato livello di sicurezza alimentare necessario che in tutte le fasi del processo produttivo (filiera agroalimentare) siano rispettate e garantite le norme a riguardo

  • Pag. 155/1

    Sistemi di gestione della sicurezza

    I principali sistemi per gestire la sicurezza alimentare sono:

    le Buone Pratiche di Fabbricazione (BPF) o Good Manufacturing Practices (GMP) sono considerate un prerequisito per lapplicazione del sistema HACCP

    lHACCP reso obbligatorio dalla normativa comunitaria

    le norme ISO hanno un carattere volontario e quindi vengono applicate solo dai produttori che lo desiderano

  • Pag. 155/2

    Sistemi di gestione della sicurezza

    Le parole chiave della sicurezza alimentare sono salubrit e qualit

  • Pag. 156

    La sicurezza alimentare in Europa

    Nel 2000 lUE ha pubblicato il Libro Bianco sulla sicurezza alimentare nuovo approccio alla prevenzione e ai controlli degli alimenti che coinvolge tutti gli attori della filiera agroalimentare

    Il regolamento 178 del 2002 ha introdotto la rintracciabilit obbligatoria

    La tracciabilit la possibilit di ricostruire il percorso di un alimento e delle sue componenti in tutte le fasi di lavorazione: dalla provenienza della materia prima, fino al consumo finale

  • Pag. 157

    Il Pacchetto igiene

    Il Regolamento 852 fornisce le misure, le procedure e gli obblighi in materia di igiene dei prodotti alimentari

    Si ribadisce lobbligo di

    applicare un sistema di autocontrollo basato sui principi dellHACCP

    Insieme di regolamenti europei entrati in vigore il 1 gennaio 2006, che pongono le basi per un vero e proprio "testo unico" in materia alimentare, con particolare riferimento a produzione, trasformazione, distribuzione e al controllo ufficiale degli alimenti

  • Pag. 158

    Lautocontrollo e il sistema HACCP

    Autocontrollo insieme di procedure e verifiche attuate dal produttore, nellambito della propria azienda, finalizzate alla sicurezza alimentare

    Il controllo sulle varie tappe del processo produttivo, rispetto al controllo sul prodotto finito, presenta importanti vantaggi: pi efficienza nei controlli

    minori costi

    pi sicurezza

    Controllo sul processo produttivo + autocontrollo HACCP

  • Pag. 159

    HACCP

    HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) analisi dei rischi e controllo dei punti critici

    un sistema preventivo di controllo degli alimenti finalizzato a garantire la sicurezza igienica

    Deve essere applicato in ogni azienda ristorativa e alimentare; consente di:

    identificare i potenziali pericoli presenti nel ciclo produttivo

    identificare i punti critici del processo che possono essere posti sotto controllo per prevenire, eliminare o ridurre i rischi a livelli accettabili

  • Pag. 160

    Fasi preliminari dellHACCP

    1. Formazione dellHACCP team

    2. Descrizione del prodotto

    3. Identificazione della destinazione duso

    4. Costruzione del diagramma di flusso e dello schema

    dellimpianto

    5. Conferma sul posto del diagramma di flusso e dello schema dell'impianto

  • Pag. 161

    Principi dellHACCP

    1. Analisi e identificazione dei rischi associati a ogni fase del processo

    2. Determinazione dei Punti di Controllo Critici (CCP) ogni punto del processo dove una diminuzione del controllo pu determinare un inaccettabile rischio per la salute

    3. Determinazione dei limiti e delle tolleranze per ciascuno dei CCP individuati

    4. Determinazione delle procedure di monitoraggio dei CCP

    5. Determinazione e applicazione delle azioni correttive

    6. Determinazione delle procedure di verifica periodiche per stabilire che il sistema HACCP applicato correttamente

    7. Determinazione del sistema di gestione della documentazione

  • Pag. 162

    Il controllo ufficiale in Italia

    Le ispezioni sui prodotti alimentari vengono effettuati dalle ASL e dai NAS

    I controlli possono essere eseguiti sui locali, sui prodotti, sulligiene del personale, sulla documentazione delle aziende

    I principali organismi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari sono il Ministero della salute e le Regioni, che agiscono in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole e forestali e con il Ministero delleconomia e delle finanze

  • Pag. 163

    Le frodi alimentari

    Frodi alimentari: produzione o commercio di alimenti non conformi alle normative vigenti

    Possono essere: commerciali reati contro il patrimonio sanitarie reati contro la salute del consumatore

    Tipologie di frodi alimentari: Adulterazioni: sottrazione di alcuni componenti dellalimento, es.

    annacquamento del latte o del vino Sofisticazioni: aggiunta di sostanze estranee alla composizione dellalimento

    o non permesse dalla legge, es. aggiunta di colorante giallo alla pasta di semola per simulare la pasta alluovo

    Contraffazioni: denominazione di una merce col nome di un prodotto di qualit superiore, es. vendere un prosciutto qualsiasi come San Daniele DOP

    Anche la vendita di prodotti alterati costituisce una frode

    Alterazione: modifica delle caratteristiche chimico-fisiche e/o organolettiche di un alimento, dovuta a processi naturali

  • Pag. 164

    La qualit totale degli alimenti

    Il temine qualit abbraccia numerosi concetti

    La qualit totale linsieme di singole qualit:

    igienico sanitaria lalimento non deve contenere microrganismi patogeni, n sostanze contaminanti

    nutrizionale relativa allapporto di PN e di componenti bioattivi

    organolettica insieme di componenti in grado di esprimere complessit, equilibrio, territorialit

    tecnologica e commerciale shelf-life (stabilit) calibratura (peso e dimensioni del prodotto) rapporto qualit/prezzo (costo) comodit duso

    legale corrispondenza ai requisiti legali

  • Pag. 165

    Valutazione della qualit

    La qualit di un prodotto si valuta attraverso prove di vario tipo: microbiologiche, chimiche, reologiche e sensoriali

  • Pag. 166

    Le produzioni di qualit: produzioni

    territoriali e marchi di tutela

    Per tutelare i prodotti di qualit la CE ha emanato norme che prevedono il rispetto di un disciplinare di produzione e controlli efficaci

    Denominazione di Origine Protetta (DOP): tutte le fasi di produzione sono realizzate in unarea geografica circoscritta

    Indicazione Geografica Protetta (IGP): almeno una fase di produzione realizzata in unarea geografica circoscritta

    Specialit Tipica Garantita (STG): i prodotti sono ottenuti secondo un metodo di produzione tipico di una zona geografica

  • Pag. 167/1

    Prodotti biologici

    Sono i prodotti ottenuti mediante la produzione biologica, ossia senza ricorso: alla chimica di sintesi

    agli ogm

    Obiettivi della produzione biologica: ottenere prodotti di qualit

    non danneggiare lambiente, la salute umana, la salute dei vegetali o quella degli animali

  • Pag. 167/2

    Prodotti da agricoltura integrata

    Sono ottenuti utilizzando pratiche colturali che minimizzano i prodotti chimici di sintesi e quindi sono pi rispettose dellambiente rispetto allagricoltura convenzionale

    Lagricoltura integrata, in sostanza, situata a cavallo tra lagricoltura convenzionale e quella biologica

    Per questi prodotti non esiste una legislazione comunitaria o nazionale di riferimento, ma soltanto provvedimenti regionali