1.principi generali
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INTRODUZIONE ALLEMALATTIE INFETTIVE
Dipartimento di Medicina Clinica Specialistica e Sperimentale,
Sezione di Malattie Infettive, Policlinico S.Orsola,
Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”
Prof.ssa Verucchi Gabriella
Microorganismo
Macroorganismo
CONTAMINAZIONE
-assente o ridotta moltiplicazione-assenza di impianto-rapido autoesaurimento
INFEZIONE
-attiva moltiplicazione-impianto-persistenza del microorganismo
COLONIZZAZIONEAssenza di danno per
l’ospite (microorganismicommensali e simbionti)
MALATTIAPresenza di danno per
l’ospite (microorganismiparassiti)
PATOGENICITA’ DEI MICROORGANISMI
1. Saprofiti: hanno come habitat naturale l’ambiente2. Simbionti: stabiliscono con l’organismo superiore un
rapporto di reciproco vantaggio3. Commensali: non arrecano apparentemente né
vantaggio né svantaggio all’organismo superiore4. Parassiti: stabiliscono un rapporto a proprio vantaggio
arrecando un danno all’organismo superiore (causano la malattia)
INFEZIONE E MALATTIA
• Infezione abortiva: impianto dell’organismo con moltiplicazione modesta e di breve durata
• Infezione inapparente o subclinica: infezione in assenza di segni e sintomi clinici
• Infezione latente: persistenza del microorganismo in cellule o organi reservoir senza moltiplicazione o con moltiplicazione occasionale e in forma subclinica
• Malattia infettiva: attiva e persistente moltiplicazione del microorganismo accompagnata o seguita da una manifestazione clinica
DEFINIZIONE DI MALATTIA INFETTIVA
Evento morboso accompagnato da lesioni anatomo-patologiche e/o da alterazioni fisio-patologiche che può seguire l’incontro tra un microorganismo patogeno (batterio, virus, micete, protozoo) e l’ospite ad esso recettivo, e che può evolvere verso l’esito letale dell’ospite, la cronicizzazione della malattia o la sua guarigione.
Esito del contatto con un microrganismo nel soggetto
immune e nel soggetto recettivo.
Variabili relative alMICROORGANISMO
1- Patogenicità: capacità della singola specie microbica di arrecare danno ad una determinata specie di macroorganismi-Invasività: intrinseca attitudine di un microorganismo a superare i dispositivi di difesa superficiali (“barriera anatomo-funzionale”) del macroorganismo-Tossinogenesi: capacità di produrre sostanze (tossine) responsabili di lesioni locali e generali
2- Virulenza: diverso grado di patogenicità tra i ceppi di una stessa specie microbica
3- Carica infettante: minima quantità di microorganismi necessaria per dare origine all’infezione
Variabili relative alMACROORGANISMO
• Età• Sesso• Ciclo mestruale, gravidanza• Malattie croniche concomitanti• Terapie farmacologiche, radioterapia• Procedure invasive diagnostiche o terapeutiche• Alimentazione, malnutrizione• Stress• Fattori genetici• Recettività• ecc.
Fattori favorenti l’esposizione ad agenti diversi Fattori associati al verificarsi dell’infezione e influenzanti il decorso e la gravità dell’infezione
Condizioni favorenti l’esposizione ad agenti infettivi e che influenzano il verificarsi ed il decorso
Variabili relativeALL’AMBIENTE
• Ambiente fisico: - clima- inquinanti ambientali
• Ambiente sociale:- comunità- ospedale
Patogenesi generale delle malattie infettive
Soggetto immunocompetente + microorganismo patogeno
Malattia infettiva classica
Soggetto immunocompromesso + microorganismo commensale o simbionte
Malattia infettiva da microorganismia patogenicità condizionata
(patogeni opportunisti)
Infezioni endogene : microrganismi che vivono allo stato di parassitismo commensale o saprofitario per modificate condizioni dell’ospite azione patogena
Streptococcus viridans (ospite faringe bocca)Escherichia coli (ospite intestino)
Infezioni esogene: microrganismi provenienti dall’esterno
Contagiosità delle Malattie Infettive
Contagiose(con eliminazione del
microorganismonell’ambiente esterno)
Non contagiose(senza eliminazione del
microorganismonell’ambiente esterno)
Altamente diffusive
Scarsamente diffusive
Periodo di incubazione
Periodo clinicamente muto che va dal momento dell’invasione al momento della comparsa dei primi sintomi e segni clinici.
La durata dipende da:• carica infettante• velocità di moltiplicazione del germe• patogenicità del germe e produzione di sostanze tossiche
diffusibili• distanza dall’organo bersaglio• difese immunitarie dell’ospite
Invasione
Periodo di incubazione
Periodo prodromico
Periodo di stato
Periodo diconvalescenza
Fasesintomatica o clinica
Faseasintomatica o pre-clinica
GLI AGENTI EZIOLOGICI DELLE MALATTIE INFETTIVE
VIRUS RICKETTSIAE
CHLAMYDIAE BATTERI
MICETI PROTOZOI
ELMINTI
Principali batteri patogeni per l'uomo.
Batteri Gram positivi
Cocchi Stafilococchi, Streptococchi
Bacilli sporigeni Clostridium (tetano, gangrena), Bacillus
Bacilli asporigeni Listeria, Lattobacilli, Corinebatteri
Batteri Gram negativi
Cocchi Neisserie (meningococco, gonococco),
Enterobatteri
Bacilli Pseudomonas, Legionella, Brucella, Haemophilus
Vibrioni Vibrio cholerae
Spirilli Campylobacter
Spirochete Treponema (Lue), Leptospira, Borrelia
Principali virus patogeni per l'uomo e relativi quadri clinici.
Virus a DNA
Adenoviridae Mastadenovirus Faringo-tonsilliti, enteriti
Hepadnaviridae HBV Epatite virale B
Herpesviridae HSV1 Cutaneo, gengivo-stomatiti
HSV2 Genitale
VZV Varicella, Herpes Zoster
CMV Infezione neonatale, polmonite,
retinite nell’ immunodepresso
EBV Mononucleosi infettivaParvoviridae Parvovirus B19 Megaloeritema
Papovaviridae Papillomavirus Condilomi, verruche
Poliomavirus LEMP
Poxviridae Orthopoxvirus Vaiolo
Molluscipoxvirus Mollusco contagioso
Principali virus patogeni per l'uomo e relativi quadri clinici.Virus a RNA
Orthomixoviridae Influenzavirus Influenza
Paramyxoviridae Paramyxovirus Parotite
Morbillivirus Morbillo
Pneumovirus Polmoniti e bronchioliti
Picornaviridae Enterovirus - Poliovirus Poliomielite - Echovirus, Enteriti, Meningiti Coxsackie linfocitarie
- HAV Epatite virale A Rhinovirus Riniti, polmoniti
Togaviridae Flavivirus Febbre gialla Rubivirus Rosolia HCV Epatite virale C
Rhabdoviridae Lyssavirus Rabbia
Reoviridae Rotavirus Enteriti (bambini)
Retroviridae HIV AIDS
Principali funghi patogeni per l'uomo e relativi quadri clinici.
Muffe
Dermatofiti M. superficiali Cute e annessi
Aspergilli M. profonde Polmoniti, sinusiti
Lieviti
Pitrysporum Pitiriasi versic. Cute
Candida M. superficiali Cute e annessi, mucose;
M. profonde Polmoniti, esofagiti, meningiti
Criptococco M. profonde Meningiti, setticemie
Miceti dimorfi
Histoplasma Istoplasmosi Polmonite, infez. disseminata
Blastomyces Blastomicosi Cute, linfonodi, polmoniti
Coccidioides Coccidioidomicosi Polmonite, infez. disseminata
Principali protozoi patogeni per l'uomo.
Flagellati
Giardia lamblia Enterite acute e croniche
Trichomonas Vaginiti, uretriti
Tripanosomi Tripanosomiasi africana, M. di Chagas
Leishmanie Leishmaniosi cutanea e viscerale
Rizopodi
Entamoeba hisytolytica Amebiasi (intestinale, epatica)
Acanthamoeba Meningoencefaliti
Sporozoi
Plasmodi Malaria
Cryptosporidium Enteriti nell'immunodepresso
Toxoplasma gondii Linfoadeniti febbrili, patologia connatale, ascessi cerebrali nell'immunodepresso
Pneumocystis carinii Polmonite interstiziale nell'immunodepresso
EVOLUZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE
VECCHI PATOGENI RIEMERGENTIBatteri Gram-positiviMycobacterium tuberculosisPlasmodium falciparumPoliovirusCorynebacterium difteriaeVibrio choleraeYersinia pestisBacillus anthracis
"NUOVE" MALATTIE INFETTIVEAIDSLegionellosiEncefalite Spongiforme Bovina (BSE)SARS
Nuovi agenti patogeni responsabili
di “vecchie” malattie
HBV-HCV cirrosi epatica
Parvovirus B19 megaloeritema o “quinta malattia”
Herpes virus 6 esantema critico o “sesta malattia”
Herpes virus 8 sarcoma di Kaposi
Virus di Epstein-Barr mononucleosi infettiva-linfomi
Borrelia burgdorferi malattia di Lyme
Helycobacter pylori ulcera peptica (?)
Vecchi agenti patogeni responsabili
di “nuove” malattie
Chlamydia spp. aterosclerosi/infarto miocardico
Streptococchi fascite necrotizzante
Coronavirus SARS
MECCANISMI DI DIFESA DELL’ORGANISMO
Prima linea di difesa
ASPECIFICI SPECIFICI
Barriera anatomo-funzionale IgAMicroflora endogena
Seconda linea di difesa
Lisozima, lattoferrina,spermina, 1-antitripsina,proteine fase acuta, IFN
UMORALI
Monociti/macrofagi,granulociti neutrofili,granulociti eosinofili, NK
CELLULARI
Immunoglobuline
Linfociti T,linfociti B,APC
MECCANISMI DI DIFESA CONTROLA PENETRAZIONE DI MICRORGANISMI
Aspecifici : barriera anatomofunzionale – Cute, mucose, secreti -- immunità naturale
Strato corneo dell’epidermide – rivestimenti mucomembranosiSostanze acide, enzimi (lisozima Interagisce con cell-wall batteri gram neg)Tosse, acidità gastrica…Batteri saprofiti (antagonismo microbico)Proteine fase acuta, complemento, interferone
Destino di tutte le sostanze estranee------- ingestione e distruzione daparte di cellule Fagocitarie : Leucociti neutrofili
Polimorfonucleati Monociti (sangue) e macrofagi (tessuti)
Specifici: Risposta umorale (anticorpi) Risposta cellulo mediata
BARRIERA ANATOMO-FUNZIONALE
• Cute• Mucose• Lacrime, saliva, urina• Apparato muco-ciliare• Acidità ambiente gastrico• Acidità ambiente vaginale
RISPOSTA IMMUNITARIA CONTRO I BATTERI
Meccanismi umorali : presenza di anticorpi---------aumenta rapidità di eliminazione batteri fagocitosi + Complemento (aumenta) Immunità cellulo mediata: alcuni batteri (M tubercolosis, brucelle, listeriosi) si dividono e sopravvivono all’interno dei macrofagi dopo fagocitosi. Linfociti T attivati-----liberano linfochine-- suscitano valida risposta macrofagica-distruzione cellula
RISPOSTA IMMUNITARIA CONTRO I VIRUS
Virus dipendono in modo assoluto dalle cellule organismo ospite(replicazione intracellulare)
anticorpi (non possono penetrare nelle cellule) immunità da loro mediata siesprime solo quando i virus presenti all’esterno delle cellule
Anticorpi proteggono contro infezioni virali.
IgA presenti sulle mucose: possono agglutinare i virus o impedire penetrazione nelle cellule (attivo solo nelle reinfezioni)
Anticorpo distrugge virus mediante attivazione complemento
Cellule infettate presentano antigeni virali sulle loro membrane
Riconoscimento da parte dei Linfociti T-citotossici, NK (limitano replicazionevirale)
Distruzione cellula infettata
DIAGNOSI DI MALATTIA INFETTIVA
Esami di laboratorio orientativi
Modificazioni dei leucociti (leucociti rappresentano componente cellulare delle risposte infiammatoria e immunitria)
Marcate leucocitosi neutrofile in corso di infezioni da Gram pos., soprattutto se localizzate (ascessi…)
Leucocitosi neutrofile più modeste con infezioni da Gram neg, rickettsie, protozoi
Neutropenia in corso di Salmonellosi, tifo addominale, brucellosi, infezioni virali
Monociti aumentano in corso di tubercolosi, brucellosi, sifilide, MNI, HIV
Eosinofili aumentano in corso di infezioni parassitarie
Linfociti aumentano in corso di pertosse, brucellosi, tubercolosi, MNI, CMV
DIAGNOSI DI MALATTIA INFETTIVA
Esami di laboratorio orientativi
Modifica della serie eritroide:
tipiche di infezioni croniche o forme acute pseudoglobulia dovuta adispissatio sanguinis per disidratazione, anemia per f.emolitici (malaria,mononucleosi…)
Modificazioni dei fattori della coagulazione e delle piastrine:
Piastrinosi in corso di infezioni acute
Piastrinopenia in corso di infezioni virali o protozoarie (leishmaniosi..)
CID sepsi meningococcica
Velocità di eritrosedimentazione (VES) e proteina C reattiva :
tests aspecifici (aumento causato da incremento nel plasma di fibrinogeno,gammaglobulina, C3, alfa1 antitripsina..)
DIAGNOSI DI LABORATORIODELLE MALATTIE INFETTIVE
DIAGNOSI DIRETTA• Isolamento dell’agente infettivo nei terreni di coltura
(esami colturali)• Dimostrazione della presenza dell’agente infettivo o di suoi
componenti nel sito di infezione (esami microscopici, immunoenzimatici, di biologia molecolare, ecc.)
DIAGNOSI INDIRETTA• Valutazione della risposta immunitaria specifica
(esami sierologici)
Diagnosi delle Malattie InfettiveDIAGNOSI DIRETTA
• Esame microscopico (a fresco, dopo fissazione, dopo colorazione)
• Immunofluorescenza diretta
• Reazioni immunoenzimatiche
• Reazioni immunoistochimiche
• Biologia molecolare (ibridizzazione con acidi nucleici, reazione polimerasica a catena o PCR)
• Esame colturale
• Antibiogramma
Diagnosi delle Malattie InfettiveCAMPIONI BIOLOGICI
• DIAGNOSI DIRETTAsangue, urine, feci, espettorato, BAL, liquor, liquido ascitico-pleurico-articolare, raccolte purulente, prelievi bioptici, tamponi cutaneo-faringeo-nasale-vaginale-uretrale, ecc.
• DIAGNOSI INDIRETTAsangue, liquor
Principali sedi per prelievi
sangue
MODALITA’ DI TRASMISSIONEDEGLI AGENTI INFETTIVI
• Per contatto diretto con liquidi biologici
• Inalatoria
• Oro-fecale
• Parenterale e tramite vettori
• Sessuale
• Verticale o materno-fetale
Schema della catena del contagio
Possibili sorgenti di infezione
Principi di Terapia Antibiotica
• 1942 scoperta della penicillina (Fleming)• Primi antibiotici: Composti ad azione antibatterica
ottenuti in modo naturale da vari microrganismi• Successivamente commercializzati numerosi
farmaci antibatterici sintetizzati in laboratorio• Oggi si intendono Antibiotici tutti i farmaci ad
azione antibatterica nel loro insieme, sia naturali sia di sinetsi o semi sintetici
Classificazione Antibiotici in base alla loro azione antibatterica
Antibiotici batteriostatici Antibiotici Battericidi
Macrolidi Β-lattamici (penicilline,cefalosporine,monobattamici,carbapenemi)
Streptogramine Aminoglicosidi
Cloramfenicolo Chinoloni
Lincosamidi Cotromoxazolo
Sulfamidici Fosfomicina
Trimetroprim Glicopeptidi
Tetracicline Metronidazolo
Oxazolidoni Polimixine
Rifamicine
Classificazione Antibiotici in base al loro meccanismo d’azione
1- Agiscono inibendo la sintesi della parete batterica: β-lattamici, glicopeptidi, fosfomicina
2- Inibiscono i ribosomi batterici e la sintesi proteica: Aminoglicosidi, macrolidi, cloramfenicolo,tetracicline, oxazolidinoni
3- Interferiscono con la sintesi del DNA batterico: Sulfamidici,trimetroprim,rifampicine,chinoloni
Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
Fattori da considerare per la terapia antibiotica
• Selezione dei pazienti (Def.di Infez.)Selezione dei pazienti (Def.di Infez.)
• Luogo di curaLuogo di cura
• Via di somministrazioneVia di somministrazione
• Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
• Monoterapia o terapia d’associazioneMonoterapia o terapia d’associazione
• Presenza di malattie concomitantiPresenza di malattie concomitanti
• DosaggioDosaggio
• Numero di somministrazioniNumero di somministrazioni
• DurataDurata
• CostoCosto
Selezione del paziente
• Le infezioni a diversa localizzazione possono Le infezioni a diversa localizzazione possono essere ad eziologia batterica o viraleessere ad eziologia batterica o virale
• Spesso tali infezioni sono indistinguibili dal Spesso tali infezioni sono indistinguibili dal punto di vista clinicopunto di vista clinico
Alcuni esempi ...Alcuni esempi ...
Eziologia della faringo-tonsillite acutaEziologia della faringo-tonsillite acuta
BambiniBambini- Batteri- Batteri 50%50% - Virus 50%- Virus 50%
S. pyogenesS. pyogenes 95% 95% M. pneumoniaeM. pneumoniae 5-10% 5-10% C. pneumoniae C. pneumoniae 5-10% 5-10% AltriAltri 5% 5%
AdultiAdulti- Batteri- Batteri 15%15% - Virus 85%- Virus 85%
• Selezione dei pazientiSelezione dei pazienti• Infez. Nosocomiale/comunitariaInfez. Nosocomiale/comunitaria• Via di somministrazioneVia di somministrazione• Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico• Monoterapia o terapia d’associazioneMonoterapia o terapia d’associazione• Presenza di malattie concomitantiPresenza di malattie concomitanti• DosaggioDosaggio• Numero di somministrazioniNumero di somministrazioni• DurataDurata• CostoCosto
Fattori da considerare per la terapia antibiotica
Terapia empiricaTerapia empirica
La terapia empirica si rende in genere indispensabile sia per la necessità di un trattamento tempestivo che per l’indisponibilità di un risultato microbiologico:– non disponibilità del campione da esaminare– difficoltà ad ottenere un campione idoneo– difficoltà ad interpretare il ruolo patogeno del
microrganismo isolato– difficoltà di interpretazione del test di sensibilità in vitro
Alcuni esempi …Alcuni esempi …
Sito di infezione•Flora microbiologica•Gravità dell’infezione
Fattori legati all’ospiteFattori legati all’ospite•Età, sessoEtà, sesso•Peso corporeoPeso corporeo•Condizioni immunitarieCondizioni immunitarie•Malattie concomitantiMalattie concomitanti•Allergia a farmaciAllergia a farmaci
Dati di laboratorioDati di laboratorioe strumentalie strumentali•Esami ematochimiciEsami ematochimici•Esami radiologiciEsami radiologici•Esami microbiologiciEsami microbiologici (antibiogramma)(antibiogramma)
Fattori legati al farmacoFattori legati al farmaco•Spettro e meccanismo d’azioneSpettro e meccanismo d’azione•SinergiaSinergia•InterazioniInterazioni•FarmacocineticaFarmacocinetica•Tossicità Tossicità
Scelta dell’antibiotico:Scelta dell’antibiotico:terapia ragionataterapia ragionata
La diagnosi eziologica è spesso La diagnosi eziologica è spesso ipotizzata in base a:ipotizzata in base a:
Età del pazienteEtà del paziente Presentazione clinica (gravità)Presentazione clinica (gravità) Patologie concomitantiPatologie concomitanti Patologie preesistentiPatologie preesistenti Fattori ambientaliFattori ambientali Dati di laboratorioDati di laboratorio
Alcuni esempi …Alcuni esempi …
Polmonite comunitaria: Polmonite comunitaria: correlazione tra agente patogeno ed etàcorrelazione tra agente patogeno ed età
PatogeniPatogeni NeonatiNeonati LattantiLattanti BambiniBambini GiovaniGiovani AnzianiAnziani
C. pneumoniaeC. pneumoniae + + ++ + +
VirusVirus + + ++ + + + ++ + + + + + + +
S. pneumoniaeS. pneumoniae + ++ + + ++ + ++ + + + + + +
H. influenzaeH. influenzae + ++ + + ++ + + + + + + +
M. pneumoniaeM. pneumoniae + + ++ + + + + + + + +
LegionellaLegionella + + + + + +
Gram-negativiGram-negativi + + + +
StafilococchiStafilococchi ++ ++ + + + +
Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
Attività in vitroAttività in vitro FarmacocineticaFarmacocinetica Interazioni farmacologicheInterazioni farmacologiche Penetrazione intracellularePenetrazione intracellulare Efficacia clinicaEfficacia clinica TossicitàTossicità CostoCosto
Sito di infezioneSito di infezione•Focolaio da drenareFocolaio da drenare•Bassa diffusioneBassa diffusione
Fattori legati all’ospiteFattori legati all’ospite•ComplianceCompliance•Scarso assorbimentoScarso assorbimento•Fattori immunologiciFattori immunologici•Sovrinfezione Sovrinfezione
Dati di laboratorioDati di laboratorioe strumentalie strumentali•Antibiogramma erratoAntibiogramma errato•Livelli plasmatici inadeguatiLivelli plasmatici inadeguati•ResistenzaResistenza
Fattori legati al farmacoFattori legati al farmaco•Dose o via inadeguataDose o via inadeguata•IncompatibilitàIncompatibilità•Meccanismo d’azioneMeccanismo d’azione
Scelta dell’antibiotico:Scelta dell’antibiotico:cause di insuccessocause di insuccesso
• Selezione dei pazientiSelezione dei pazienti
• Luogo di cura Luogo di cura
• Via di somministrazioneVia di somministrazione
• Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
• Monoterapia o terapia d’associazioneMonoterapia o terapia d’associazione
• Presenza di malattie concomitantiPresenza di malattie concomitanti
• Dosaggio e numero di somministrazioniDosaggio e numero di somministrazioni
• Numero di somministrazioniNumero di somministrazioni
• DurataDurata
• CostoCosto
Fattori da considerare per la terapia Fattori da considerare per la terapia antibioticaantibiotica
Associazione di antibiotici: perchèAssociazione di antibiotici: perchè
• per ottenere un effetto sinergico
• per aumentare lo spettro antibatterico
• per diminuire il rischio di insorgenza di ceppi mutanti resistenti
• per migliorare alcuni parametri farmacocinetici
• per ridurre la durata della terapia
• per diminuire la posologia
Associazioni antibatteriche per Associazioni antibatteriche per ampliare lo spettro: quandoampliare lo spettro: quando
• gravi infezioni polimicrobiche o plurifocaligravi infezioni polimicrobiche o plurifocali
• gravi infezioni ad eziologia non accertatagravi infezioni ad eziologia non accertata
• in caso di mancata guarigione per patogenicità in caso di mancata guarigione per patogenicità indiretta (faringotonsillite, infezioni respiratorie da H. indiretta (faringotonsillite, infezioni respiratorie da H. influenzae o M. catarrhalis)influenzae o M. catarrhalis)
• nelle infezioni ginecologiche spesso ad eziologia mista nelle infezioni ginecologiche spesso ad eziologia mista (clamidia, gonococco(clamidia, gonococco))
Fattori da considerare per la terapia Fattori da considerare per la terapia antibioticaantibiotica
• Selezione dei pazientiSelezione dei pazienti
• Luogo di cura Luogo di cura
• Via di somministrazioneVia di somministrazione
• Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
• Monoterapia o terapia d’associazioneMonoterapia o terapia d’associazione
• Presenza di malattie concomitantiPresenza di malattie concomitanti
• Dosaggio e numero di somministrazioniDosaggio e numero di somministrazioni
• Numero di somministrazioniNumero di somministrazioni
• DurataDurata
• CostoCosto
Malattie concomitantiMalattie concomitanti
La presenza di talune malattie,La presenza di talune malattie,in particolare l’insufficienza epatica e in particolare l’insufficienza epatica e l’insufficienza renale, possono l’insufficienza renale, possono condizionare la scelta della terapia condizionare la scelta della terapia antibiotica o modificarne lo schema antibiotica o modificarne lo schema posologicoposologico
Fattori da considerare per la terapia Fattori da considerare per la terapia antibioticaantibiotica
• Selezione dei pazientiSelezione dei pazienti
• Luogo di cura Luogo di cura
• Via di somministrazioneVia di somministrazione
• Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
• Monoterapia o terapia d’associazioneMonoterapia o terapia d’associazione
• Presenza di malattie concomitantiPresenza di malattie concomitanti
• Dosaggio eDosaggio e
• Numero di somministrazioniNumero di somministrazioni
• DurataDurata
• CostoCosto
Dosaggio e numero di somministrazioniDosaggio e numero di somministrazioni
Alcuni esempi di “errori” comuni:Alcuni esempi di “errori” comuni:
Sottodosaggio (teicoplanina e beta-lattamici nelle Sottodosaggio (teicoplanina e beta-lattamici nelle infezioni gravi)infezioni gravi)
Mancato utilizzo della “loading dose” Mancato utilizzo della “loading dose” (teicoplanina)(teicoplanina)
Numero di somministrazioni inferiori al necessario Numero di somministrazioni inferiori al necessario per alcuni beta-lattamici (antibiotici tempo-per alcuni beta-lattamici (antibiotici tempo-dipendenti)dipendenti)
Numero di somministrazioni/die superiori al Numero di somministrazioni/die superiori al necessario per farmaci potenzialmente tossici necessario per farmaci potenzialmente tossici (aminoglicosidi(aminoglicosidi))
Fattori da considerare per la terapia Fattori da considerare per la terapia antibioticaantibiotica
• Selezione dei pazientiSelezione dei pazienti
• Luogo di cura Luogo di cura
• Via di somministrazioneVia di somministrazione
• Scelta dell’antibioticoScelta dell’antibiotico
• Monoterapia o terapia d’associazioneMonoterapia o terapia d’associazione
• Presenza di malattie concomitantiPresenza di malattie concomitanti
• Dosaggio e numero di somministrazioniDosaggio e numero di somministrazioni
• Numero di somministrazioniNumero di somministrazioni
• DurataDurata
• CostoCosto
Durata della terapia antibioticaDurata della terapia antibiotica
• La durata ottimale di una terapia antibiotica è La durata ottimale di una terapia antibiotica è quella più breve in grado di portare alla risoluzione quella più breve in grado di portare alla risoluzione completa del processo infettivo e prevenire eventuali completa del processo infettivo e prevenire eventuali recidive.recidive.
• Pur essendo disponibili in letteratura suggerimenti Pur essendo disponibili in letteratura suggerimenti sulla durata delle terapie delle principali infezioni sulla durata delle terapie delle principali infezioni ad eziologia batterica, il momento di interrompere ad eziologia batterica, il momento di interrompere una terapia antibiotica resta una decisione una terapia antibiotica resta una decisione individuale basata principalmente su criteri cliniciindividuale basata principalmente su criteri clinici
Terapia antibiotica inadeguata Terapia antibiotica inadeguata (1)(1)
Diagnosi microbiologica di una infezione non trattata Diagnosi microbiologica di una infezione non trattata con antibiotico efficace al momento della con antibiotico efficace al momento della identificazioneidentificazione
Somministrazione di antibiotici verso i quali i Somministrazione di antibiotici verso i quali i microrganismi responsabili dell’infezione sono microrganismi responsabili dell’infezione sono resistentiresistenti
Mancata somministrazione di antibiotici per una Mancata somministrazione di antibiotici per una infezione che risulta ad eziologia batterica infezione che risulta ad eziologia batterica
Dosaggio non appropriatoDosaggio non appropriato
Intervallo tra le dosi non appropriatoIntervallo tra le dosi non appropriato
Mancato monitoraggio delle concentrazioni Mancato monitoraggio delle concentrazioni (quando richieste)(quando richieste)
Associazioni di antibiotici o con farmaci che Associazioni di antibiotici o con farmaci che interferiscono tra lorointerferiscono tra loro
Terapia antibiotica inadeguata Terapia antibiotica inadeguata (2)(2)
Immunoprofilassi Passiva ed Attiva
• Immunoprofilassi passsivaImmunoprofilassi passsiva: somministrazione di sieri iperimmuni o Immunoobuline e conferisce protezione pressochè immediata ma durata limitata nel tempo (3-4 sett)
• Immunoprofilassi attiva: Immunoprofilassi attiva: vaccinazione vaccinazione Si ha periodo di latenza (circa 1-2sett) tra vaccino Si ha periodo di latenza (circa 1-2sett) tra vaccino e risposta immune, ma protezione duraturae risposta immune, ma protezione duratura
Vacccini vivi attenuati Vacccini vivi attenuati Vaccini inattivati Vaccini inattivatiMorbillo-rosolia-parotite TetanoVaricella DifteritePoliomielite (Sabin) Poliomielite (Salk)Febbre tifoide Epatite B, ATubercolosi (BCG) Hemophilus influenzaeFebbre gialla Meningococco Febbre Tifoide Influenza Colera