1 levoluzione della domanda abitativa in italia : dalledilizia popolare alledilizia sociale di...
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L’evoluzione della domanda abitativa in Italia:dall’edilizia popolare all’edilizia sociale
di Roberto Mostacci
Bologna, 14 maggio 2010
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I promotori dell’iniziativa
immobiliare
Fonte: CRESME/SI
Il disimpegno pubblico in Italia
Negli ultimi anni in Italia si è registrata una forte crescita dei promotori immobiliari e una riduzione del ruolo delle cooperative di abitazione e soprattutto del settore pubblico. Nel 1984 la spesa pubblica finanziava la realizzazione di 34.000 abitazioni in edilizia sovvenzionata, nel 2004 le abitazioni ultimate in tutta Italia sono state solo 1.900, nel 2005 1.450Nel 1984 si realizzavano 56.000 abitazioni in regime di edilizia agevolata o convenzionata, nel 2004 solo 11.000.
Abitazioni costruite con contributi pubblici
88
4545
3232
1515
22
5555
3232
1111
11
4242
5050
77
0
25
50
75
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1984 1994 2004
CooperativeCooperative
ImpreseImprese
PrivatoPrivato
PubblicoPubblico
N. Abitazioni (‘000)
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Interamente pubblico 1
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31
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Contributo pubblico34.000
1.450
56.000
11.000
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Ma la crisi degli alloggi esaspera gruppi sempre più vasti di famiglie e aggredisce anche le fasce medie.
Le risorse pubbliche scarseggiano.Si studiano nuovi modelli: dal mercato puro al
mercato strozzato; scenari estremi.1. Difendere unicamente i valori immobiliari
2. Risolvere con rapidità e forza i disagi abitativi
Servono nuovi modelli d’intervento
1. Poche case popolari assegnate a pochi derelitti fuori dal mercato, nessuna mobilità nel patrimonio pubblico, alloggi privati in affitto scarsi e a canoni elevati, spinta all’acquisto, prezzi in crescita, investimenti in migliorie edilizie, valori patrimoniali rassicuranti, ma ….
2. Affitti bassi, obbligo all’affitto, molti nuovi alloggi pubblici, con effetti di contrazione del mercato della compravendita, prezzi e valori in calo, depressione dell’economia, degrado …., effetto “bronx”.
I due estremi delle linee politicheI due estremi delle linee politiche
• Il primo modello ha contrassegnato la politica della casa, dell’edilizia (che spesso sono state coincidenti) e dell’economia degli ultimi 15 anni, e ha portato a punte record della produzione e dei prezzi negli anni 2006-2007.
Verso quale modello si è operato negli ultimi 15 anni
Investimenti in costruzioni
Fonte: Cresme/Si
35.000
40.000
45.000
50.000
55.000
60.000
65.000
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prev. ottobre '08 nuovo rinnovo
Prezzi costanti 1995 – milioni di euro (eurolire fino al 1999)
La dinamica dei prezzi – Aree geograficheNumeri indice: 1992=100 - Calcolati su valori costanti
Fonte: Cresme/Si
La crisi, per effetto di cause interne ed esterne al settore e al Paese, è di estrema gravità.
Alcuni dati possono rappresentarla:
• Gli investimenti nella nuova edilizia sono crollati, dal 2006 ad oggi, del 35%.
• Quelli nella nuova produzione di abitazioni, del 47,3%: pressoché dimezzata, pertanto, l’attività delle imprese che agivano in questo importante comparto dell’economia.
• Nel solo 2010, è prevista una diminuzione del 14,1% nella nuova edilizia residenziale e del 14,4% nella nuova edilizia non residenziale.
• La produzione di laterizi, di cemento, di piastrelle in ceramica, nel 2009 è calata di oltre il 30% rispetto all’anno precedente.
• Le dimensioni di tale crisi generalizzata stanno riflettendosi, esaurito il supporto della cassa integrazione, sull’occupazione con effetti drammatici a livello nazionale e sulle singole realtà locali.
La crisi degli anni successivi
La crisi ha spinto ad innovare e a confrontarsi con modelli di intervento magari meno “opulenti”, ma praticabili.
Certamente non così vicini all’estremo inferiore, che potremmo chiamare NPH (no profit housing), che avrebbe comportato una forte carica imprenditoriale e un minimo di coraggio economico-finanziario delle strutture pubbliche (sic!), ma un modello intermedio: LPH (limited profit housing), basato su nuovi temi chiave.
Dal maxi al limited profit
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SCHEMA DI GOVERNANCE
Costruzione Immobili
STATO
FINANZIATORI ISTITUZIONALI
REGIONI
S.P.A. di PROGETTO
Capitale Privato
19% Capitale
Pubblico33%
48% MUTUO
Lungo Termine
Alienazione al terminedei 30 anni
Valore stimatoCapitalizzatoal 2% annuo
T.I .R. 6%dell’investimento
pari a:63%
valore finale immobili
T.I .R. 7% Lordodell’investimento pari a:
- flussi annuali pari al 4% del investimento
- Restituzione capitale con il 37% del valore
finale immobili
COMUNI
FONDO N.P.H.
Concessione in Locazione
COOPERATIVA
SociTerzo settore
SociPersoneFisiche
SCHEMA DI GOVERNANCE
Costruzione Immobili
STATO
FINANZIATORI ISTITUZIONALI
REGIONI
S.P.A. di PROGETTO
Capitale Privato
19% Capitale
Pubblico33%
48% MUTUO
Lungo Termine
Alienazione al terminedei 30 anni
Valore stimatoCapitalizzatoal 2% annuo
T.I .R. 6%dell’investimento
pari a:63%
valore finale immobili
T.I .R. 7% Lordodell’investimento pari a:
- flussi annuali pari al 4% del investimento
- Restituzione capitale con il 37% del valore
finale immobili
COMUNI
FONDO N.P.H.
Concessione in Locazione
COOPERATIVA
SociTerzo settore
SociPersoneFisiche
NPH - Schema di governance
AcquistoAcquisto
DisagioDisagio
Libero mercatoLibero mercato
Mercatoregolamentato
Mercatoregolamentato
Intervento pubblico diretto
Intervento pubblico diretto
AffittoAffitto Limited ProfitLimited ProfitHousingHousing
Limited ProfitLimited ProfitHousingHousing
Verso una figura intermedia
QUALITA’QUALITA’
PREZZOPREZZO
DI VEN
DITA
DI VEN
DITACO
STI D
I C
OST
RUZI
ON
ECO
STI D
I C
OST
RUZI
ON
E
COSTODELLE AREE
ONERI URBANISTICI ONERI URBANISTICI EE
CONCESSORICONCESSORI
ONERI URBANISTICI ONERI URBANISTICI EE
CONCESSORICONCESSORI
Comporre i fattori
– L’art. 11 del DL 112 del 2008, con gli aggiustamenti della sua trasformazione in legge (133/2008), ha recepito la logica del modello e ne ha definito il meccanismo normativo.
– Le parole chiave:IntegrazioneBisogni realiDiritti edificatoriAgevolazioni fiscali localiTrasparenzaFondi immobiliari
Le parole chiave del nuovo modello
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• Il promotore integrato: associazioni dei costruttori privati e delle cooperative (di produzione e d’abitazione), consorzi artigiani.
• Investitori integrati: CDP, Fondazioni bancarie locali, Comuni, altri anche privati (equity)
• Finanziatori integrati: banche (quota di indebitamento).
• Offerte di alloggi diversificate e integrate
La chiave principale: l’integrazione
La conoscenza della situazione abitativa locale, attuale e prospettica, è indispensabile. Occorre infatti pianificare l’intervento sulla base di:
• conoscenze (informazioni, proposte, progetti) per l‘Amministrazione, a supporto del proprio ruolo;
• modelli interpretativi delle trasformazioni e delle dinamiche del mercato abitativo;
• strategie a breve e medio termine;• un Osservatorio permanente sulla condizione
abitativa.
Analisi dei bisogni reali
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10%
de
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Fondo Residenza SostenibileCommitment iniziale € 1,0 mld
CDPISGR
90% delle risorse del Fondo impiegate in sottoscrizione di quote
Gestione
SGR di mercato
SGR X SGR Y
Progetti immobiliari
Intervento 1
Intervento 2
Intervento n
Gestione
Sottoscrizione di quote
Fondazioni di origine bancaria
AmministrazioniLocali
Investitori dei fondi locali
“Aziende Casa”Operatori privati /
Cooperative
Min 60% dell’equity delle iniziativelocali
Fondi / Iniziative locali
Fondo Locale 1
Fondo Locale 2
Fondo Locale 3
Max 40% dell’equity delle iniziative locali
Investitori del Fondo
CDPInvestitori
privatiInvestitoripubblici
Azionisti SGR
CDP70%
ACRI15%
ABI15%
Probabile struttura SIF
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L’iter previsto non è ancora completato: il SIF incastrato dalla programmazione regionale per l’approvazione dei programmi d’intervento.Ma i programmi d’intervento hanno una genesi complessa:
1.Individuazione delle aree pubbliche2.Definizione della potenzialità edificatoria3.Bando per l’individuazione del promotore4.Elaborazione del progetto di fattibilità5. Accordo e modello operativo6.Elaborazione piano industriale e individuazione SGR
La genesi dei programmi
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Il programma è definito, ma le singole iniziative locali non possono aspettare i tempi della programmazione nazionale per conoscere la disponibilità dei fondi SIF, per puntualizzare il proprio piano finanziario.
Occorre aspettare tempi lunghi e indefinibili?Nella filosofia del piano, alcune iniziative locali
sono comunque partite. L’SGR del SIF vorrebbe operare sostenendo le
iniziative più valide e avanzate
Il programma è pronto, ma sulla carta
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• In molti comuni gli operatori stanno studiando• Il livello di maturazione è molto vario• Non c’è un sistema standardizzato• Le soluzioni ipotizzate, nella filosofia del
modello, sono diverse• Le esperienze più avanzate sono: Cuneo, Firenze,
….. ma soprattutto Parma.
Le iniziative pilota
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Sostegno pubblico per contenimento costi:• Area a prezzo agricolo;• Alloggi in affitto esenti ICI;• Sconti su oneri secondari;• Coinvestimento a tassi simbolici;• Contributi a fondo perduto.
Sostegno privato:• Contenimento profitti e partecipazione fondo
Dove nasce il contenimento dei prezzi degli alloggi
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Dalla crisi all’affermazione dell’housing sociale.Il “blocco edilizio” si spacca e si ricompone in
gerarchie e pesi diversi.La finanza si integra e assume il proprio rischio.I Piani d’intervento si studiano, si valutano i rischi e i
profitti, i conti chiari e trasparenti.
Ma siamo solo all’inizio di un nuovo scenario
Conclusioni