1 asse ipotalamo ipofisi ovaio 2011 2012
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ginecologia asse ipotalamo ipofisi ovaio dell'università di cagliari corso infermieristicaTRANSCRIPT
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LEZIONI INFERMIERISTICA AA 2013-2014
APPARATO ENDOCRINO ASSE HPG
Prof. Stefano Angioni
Panoramica dell’apparato endocrino
•L’apparato endocrino è costituito da diverse ghiandole endocrine e da molte cellule secretrici di ormoni, localizzate in organi che hanno anche altre funzioni.
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Panoramica dell’apparato endocrino
•Vi sono due tipi di ghiandole
•le ghiandole esocrine secernono i loro prodotti all’interno di dotti escretori che li trasportano verso una cavità corporea, nel lume di un organo oppure sulla superficie esterna del corpo;
•le ghiandole endocrine secernono i loro prodotti (detti ormoni) nel fluido interstiziale che circonda le cellule dei tessuti e che li diffonde in tutto il corpo attraverso i capillari sanguigni.
Meccanismi di comunicazione cellulare
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Il lavoro degli ormoni
•Un ormone è una sostanza prodotta e secreta in piccola quantità da parte di una ghiandola endocrina. Sebbene qualsiasi ormone possa diffondere in tutto l’organismo attraverso il sangue, ognuno di essi influisce soltanto su cellule bersaglio.
Il lavoro degli ormoni
•Gli ormoni liposolubili comprendono gli ormoni steroidei, gli ormoni tiroidei e l’ossido di azoto.
•Gli ormoni idrosolubili sono amminoacidi modificati.
•La risposta a un ormone dipende sia dalla sua natura chimica sia dalla sua cellula bersaglio.
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Il lavoro degli ormoni
•Gli ormoni idrosolubili si legano ai recettori presenti sulla membrana plasmatica delle cellule bersaglio.
•La secrezione ormonale è regolata da •segnali provenienti dal sistema nervoso; •modificazioni chimiche nel sangue; •altri ormoni. •La maggior parte dei sistemi che regolano la secrezione ormonale agisce per feedback negativo, ma alcuni possono operare secondo un meccanismo di feedback positivo.
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L’ipotalamo e l’ipofisi
•L’ipofisi, o ghiandola pituitaria, è stata da sempre considerata come la struttura endocrina primaria perché secerne diversi ormoni che controllano altre ghiandole endocrine. In realtà, essa stessa è supervisionata dall’ipotalamo, che costituisce la connessione principale fra il sistema nervoso e quello endocrino.
L’ipotalamo e l’ipofisi
•L’ipofisi ha le dimensioni di una piccola bacca ed è divisa in due lobi
•lobo anteriore o adenoipofisi;
•lobo posteriore o neuroipofisi.
•I due lobi sono entrambi adagiati nella fossa ipofisaria e attraverso l’infundibulo sono connessi all’ipotalamo.
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L’ipotalamo e l’ipofisi
L’ipotalamo e l’ipofisi
•L’adenoipofisi sintetizza e secerne ormoni che regolano un ampio spettro di attività fisiologiche, dalla crescita alla riproduzione. Tale secrezione è, a sua volta, stimolata da ormoni di rilascio e soppressa da ormoni inibitori.
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L’ipotalamo e l’ipofisi
•Gli ormoni dell’adenoipofisi che agiscono su altre ghiandole endocrine vengono definiti ormoni tropici o tropine. Essi sono:
•l’ormone della crescita (GH), che promuove la sintesi e la secrezione di fattori di crescita insulino-simili (IGFs) o somatomedine;
•l’ ormone tireotropo (TSH), che stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei;
L’ipotalamo e l’ipofisi
• l’ ormone follicolo stimolante (FSH), che stimola lo sviluppo dei follicoli ovarici;
• l’ ormone luteinizzante (LH), che induce l’ovulazione;
• la prolattina (PRL), che avvia e mantiene la produzione di latte delle ghiandole mammarie;
• l’ ormone adenocorticotropo (ACTH), che controlla produzione e secrezione degli ormoni glicocorticoidi;
• l’ ormone melanociti-stimolante (MSH).
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L’ipotalamo e l’ipofisi
•La neuroipofisi non sintetizza propri ormoni ma immagazzina e rilascia due ormoni provenienti dall’ipotalamo:
•l’ossitocina, che stimola la contrazione dell’utero durante il parto;
•l’ormone antidiuretico (ADH), che trattiene l’acqua diminuendo l’emissione di urina.
• L’ipotalamo fa parte del sistema nervoso centrale e svolge le seguenti funzioni: – Integra le informazioni
neuronali e ormonali – Rilascia neuroormoni che
regolano la funzione dell’ipofisi
• L’ipofisi è una ghiandola endocrina che si trova alla base dell’encefalo e che, sotto il controllo dell’ipotalamo secerne ormoni stimolanti le gonadi e altre ghiandole bersaglio
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• Le gonadi femminili, le ovaie, sono situate nella pelvi.
• Esse contengono le cellule germinali necessarie per la riproduzione e svolgono una funzione ormonale
Le ovaie e i testicoli
•Le gonadi sono gli organi che producono i gameti: spermatozoi nei maschi e ovociti nelle femmine.
•Le gonadi femminili, le ovaie, producono estrogeni e progesterone.
•Le gonadi maschili, i testicoli, sono ghiandole ovali poste nello scroto. Producono testosterone.
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Come funziona l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio?
• Il sistema nervoso centrale, influenzato da stimoli esterni e interni, agisce sulla secrezione ipotalamica dell’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH)
• L’ipofisi anteriore, sotto lo stimolo del GnRH, secerne gli ormoni Follicolo Stimolante (FSH) e Luteinizzante (LH)
• Nell’ovaio, sotto l’effetto delle gonadotropine FSH ed LH, avviene lo sviluppo follicolare, l’ovulazione e la secrezione degli ormoni estrogeni e progesterone
L. Savino
Il controllo neuro endocrino della riproduzione avviene attraverso un sistema di connessioni e meccanismi di autoregolazione (feedback) che mantengono un perfetto equilibrio
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Regolazione degli ormoni sessuali femminili nelle
gonadi della donna (ovaie) Le ovaie: a
seguito dell’effetto degli ormoni ipotalamo-ipofisari (GnRH, FSH, LH), esse producono e liberano nella donna cellule uovo (oogenesi) e ormoni sessuali femminili (estrogeni-estradiolo e progesterone)
Controllo neuroendocrino e variazioni ormonali
• Ognuno di questi follicoli, crescendo nel corso della fase follicolare, secerne livelli crescenti di estrogeni.
• FSH agisce sulle cellule della granulosa per promuovere la produzione di estrogeni Gli estrogeni, in risposta, aumentano i recettori per FSH sulle cellule della granulosa che, a loro volta, rispondono ai livelli maggiori di FSH
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Controllo neuroendocrino e variazioni ormonali
• Anche LH è necessario per la produzione di estrogeni da parte del follicolo. I livelli crescenti di FSH iniziano la produzione di recettori per LH sulle cellule della teca
• LH stimola le cellule della teca a produrre androgeni, androstenedione e testosterone.
Controllo neuroendocrino e variazioni ormonali
• Le cellule della granulosa, sotto l’influenza di FSH, hanno la capacità enzimatica di convertire gli androgeni in estrogeni.
• Il risultato è un drammatico aumento nella produzione di estrogeni da parte dell’apparato follicolare
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Fig. 3.10
Il picco di LH
• Dopo una sufficiente stimolazione estrogenica, viene innescato il picco di LH ipofisario attraverso un meccanismo di feed back positivo.
• Questo rappresenta l’evento causale ravvicinato dell’ovulazione che avviene 24-36 ore dopo.
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Feed back positivo • L’ipotalamo contiene cellule nervose che sono
ricche di GnRH. Il rilascio di GnRH è regolato dai livelli periferici di estrogeni. Livelli elevati di estrogeni inibiscono il suo rilascio (feed back negativo) agendo sul centro tonico ipotalamico e sulla ghiandola ipofisaria.
• Altre cellule nel CNS rilasciano GnRH solo quando i livelli di estrogeni raggiungono un livello critico. L’area dell’ipotalamo in cui avviene questa azione è chiamata centro ciclico, perché risponde ciclicamente al brusco e drammatico aumento di estrogeni a metà ciclo
Controllo neuroendocrino e variazioni ormonali
• Il picco di LH influenza grandemente la produzione steroidea ovarica
• Il picco inizia bruscamente ed ha una durata di circa 48 ore
• I livelli di progesterone iniziano ad aumentare 12 ore prima del picco. Si innalzano poi drasticamente circa 36 ore dopo il picco di LH.
• Questi eventi sono associati all’ovulazione ed iniziale formazione del corpo luteo. L’ovulazione avviene 34-35 ore dopo il picco di LH ed 1-2 ore prima del rialzo marcato del progesterone
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Alterazioni di origine corticale e ipotalamica
• L’amenorrea psicogena
• la maggior parte delle alterazioni mestruali, soprattutto le amenorree secondarie dovute a insufficiente produzione di gonadotropine, è da attribuire ad una insufficiente funzione ipotalamica
• Sono pazienti giovani, nubili, sotto peso, stressate, con una storia di irregolarità mestruali
Amenorrea psicogena
• Insufficiente rilascio di GnRH
• Ridotta funzione dell’asse ipofisi-ovaio
• Insufficienza gonadotropinica (reversibile) molto marcata
• Ampio spettro d anomalie mestruali: oligomenorrea, amenorrea, menometrorragie
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Amenorrea psicogena
• Nelle forme più gravi vi è amenorrea secondaria
• Livelli di estrogeni molto bassi= insufficiente proliferazione dell’endometrio necessaria per mestruazione spontanea o indotta da progesterone
Alterazioni di origine corticale e ipotalamica
• Amenorrea da uso di estroprogestinici • Sports a livello agonistico o diete eccessive: la
patogenesi precisa non è stata ancora chiarita ma sembra che alla base ci sia una ridotta produzione di GnRH con conseguente difettosa maturazione follicolare e quindi anovulazione, difettosa fate luteinica con oligomenorrea, menometrorragie e, nelle forme più gravi, amenorrea
La limitazione dell’esercizio fisico o l’utilizzazione di una alimentazione più adeguata consente la normalizzazione
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Alterazioni di origine corticale e ipotalamica
L’amenorrea da anoressia nervosa
• Ragazze giovani, < 25 anni, classe sociale medio-alta, buona cultura, senza disturbi psichiatrici
• Amenorrea secondaria durante o dopo la perdita di peso
• Alterazioni del comportamento (paura di perdere il controllo del propro peso, desiderio di conservare o tornare all’aspetto fisico prepuberale
Amenorrea da anoressia nervosa • Personalità di tipo ossessivo, introverso
• Ipotermia, ipotensione , bradicardia, secchezza della pelle
• Il quadro endocrino è caratterizzato da una completa disorganizzazione dell’attività ipotalamica e dalla tendenza alla regressione veso una organizzazione di tipo prepuberale dell’asse ipotalamo-ipofisi
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Alterazioni di origine corticale e ipotalamica
• Lesioni organiche
• Infiammatorie, meccaniche, traumatiche, neoplastiche, radianti, congenite
• L’anomalia mestruale consiste nell’amenorrea primitiva o secondaria (lesione congenita o acquisita)
• Quadro clinico complesso con anomalie dello sviluppo puberale e dei caratteri sessuali secondari, disturbi da compressione sulle strutture nervose vicine
Alterazioni della secrezione di ormoni ipofisari
Tumori ipofisari:
• adenomi ipofisari prolattino-secernenti
– Una alterata secrezione di prolattina si associa frequentemente ad amenorrea o ad altri disturbi mestruali
– Il 15-30% delle amenorree secondarie è dovuto ad iperprolattinemia
– Nel 30-50% dei casi l’amenorrea iperprolattinemica si accompagna a galattorea
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Incidenza Prolattinemia
Amenorrea secondaria 25% Oligomenorrea 8% Amenorrea 1% Cicli ovulatori 1% Galattorrea 50% Amenorrea-galattorrea 95%
Prolattina Maggiori variazioni durante la fase luteale
rispetto a quella follicolare Variazioni diurne con livelli più elevati nelle
prime ore dall’inizio del sonno Viene secreta in risposta al pranzo Massimi livelli al termine della gravidanza,
con ritorno ai livelli normali 2-3 settimane in assenza di allattamento
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Prolattina I livelli aumentano ad ogni suzione Stress chirurgici o psicologici sono potenti
stimoli alla produzione di prolattina La somministrazione di TRH aumenta la
prolattina
Prolattina L’iperprolattinemia interferisce con la secrezione
ipotalamica pulsatile di GnRh e con la sua abilità a stimolare la secrezione ipofisaria
E’ preceduta nel 50% dei casi da irregolarità
mestruali di vario tipo, caratterizzate da insufficienza luteale. Polimenorrea, oligomenorrea, lievi menorragie
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Prolattina L’iperprolattinemia può essere secondaria: a fattori fisiologici (gravidanza, allattamento,
sonno, esercizio fisico, stress) patologici (tumori ipofisari o ipotalamici,
ipotiroidismo, policistosi ovarica, insufficienza renale cronica, cirrosi epatica)
farmacologici (estrogeni, oppiacei, cimetidina, metoclopramide, antidepressivi)
Cause di iperprolattinemia
Cause fisiologiche
• Sonno
• Pasti
• Esercizio fisico
• Stress
• Gravidanza
• Puerperio
• Suzione del capezzolo
• Attività sessuale
Cause patologiche
• Adenomi ipofisari
• Alterazioni ipotalamiche funzionali ed organiche
• Ipotiroidismo
• Sindrome della sella vuota
• Insufficienza renale
• Cirrosi epatica
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Alterazioni della secrezione di ormoni ipofisari
Tumori ipofisari:
• adenomi secernenti altri ormoni
• Adenoma secernente GH (ormone della crescita). Si associa a bassi livelli di gonadotropine ed amenorrea per alterata pulsatilità del GNRH
• Adenomi ACTH secernenti: eccesso di cortisolo con alterazione della funzione gonadotropa
• Adenomi secernenti TSH: ipertiroidismo
Ipotiroidismo ed effetti sul ciclo
L’Ipotiroidismo è associato con irregolarità mestruali, anovulazione e sterilità
L’ipotiroidismo può interferire con la normale secrezione di gonadotropine, ma interferisce anche direttamente sulla steroidogenesi ovarica (T4 >secrezione estrogeni e Progesterone)
L’ipotiroidismo è stato inoltre associato ad iperprolattinemia
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Ipertiroidismo ed effetti sul ciclo
L’Ipertiroidismo è associato con flussi mestruali regolari nel 75% dei casi Il 25% con disturbi mestruali ha
livelli di T molto elevati L’ amenorrea non è mai stata
associata ad ipertiroidismo
Alterazioni della secrezione di ormoni ipofisari
• Necrosi ipofisaria- Sindrome di Sheehan • Infarto e successiva necrosi della ipofisi
• Quando associata ad una emorragia del post-partum si chiama sindrome di Sheehan
• Caratterizzata da una insufficienza gonadotropa e lattotropa: involuzione delle mammelle, mancanza di latte dopo il parto, mancata ricomparsa delle mestruazioni
• Livelli di FSH, LH e prolattina sono molto bassi. Si associa spesso ad insufficienza corticotropa e tireotropa
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Alterazioni della secrezione di ormoni ipofisari
• Sindrome della sella vuota
• Primitiva o secondaria a traumi chirurgici o terapia radiante
• Alla TAC presenza di aria nella sella
• Si associa ad amenorrea in 1/3 dei casi