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Pardo Live 4 | 8 | 2012 Ornella Muti Pardo Live Partner

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Giorno 4: Cinque domande a una delle icone del cinema italiano: Ornella Muti, un ricordo di Marilyn Monroe legato a doppio filo alla retrospettiva dedicata ad Otto Preminger e l'approfondimento sulla sezione Appellations Suisse.

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Ornella Muti

Pardo Live Partner

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Microcosmos | Winner of the Prix du Public UBS in 1996 | Marie Pérennou and Claude Nuridsany, directors

You are the Jury. Award the prize, win a prize in the Piazza Grande.www.pardo.ch/ubs

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Twenty years ago Serge Daney died of AIDS. Several tributes have marked the anniversary of his death, including one at the Cinémathèque française. Les

éditions P.O.L. are publishing volume 3 of his complete works La maison cinéma et le monde (Home and the World) a collection of Home and the World) a collection of Home and the Worldthe numerous articles he wrote, mainly for “Les Cahiers du cinéma” and “Libération” . This third volume, a brown brick of a book, almost 900 pages long, includes articles written for the French daily between 1986 and 1991, before he founded the magazine “Trafi c” a few months before his death. Serge Daney was a regular visitor to the Festival under the artistic direction of David Streiff and Marco Müller. He went in for “slowness competitions” in the Grand Hôtel’s swimming pool with his friend the actor Melvil Poupaud. Melvil is also a friend of mine, and was a jury member

Kylie Minogue e due cinguettii nel sounddel Festival. Twittati con foto annesse. Il primo, la constatazione di un “Leopard Everywhere” e la sua immagine a braccia alzate. Il secondo, un commento lusinghiero per Locarno, defi nita con l’aggettivo slang rad che restituisce rad che restituisce radl’atmosfera di un posto come Piazza Grande, cool e popolare allo stesso tempo. cool e popolare allo stesso tempo. coolUno spartito musicale che non perderà il ritmo nemmeno stasera. Sul palco, infatti a contornare la presenza di Ornella Muti, arriva anche un altro cantante amato e di peso come Gianni Morandi. Lì, a capitanare la tribù italiana a seguito del fi lm Padroni di Casa (in Concorso internazionale) con Elio Germano, Valerio Mastandrea e Valeria Bruni Tedeschi. Ma lì, anche per accarezzare il popolo del Festival con qualche brivido canoro a sorpresa. D’altra parte, quest’anno il magnete che unisce cinema e musica fa parte di quel Locarno’s touch che fa vibrare la 65esima edizione. E che avrà altre puntate. Giusto per dire, oggi è approdato in città Harry Belafonte…(Lorenzo Buccella)

When Polish director Kryzystof Zanussi’s third feature, Iluminacja, is included in Locarno’s Histoire(s) du cinéma, it is to mark 40 years of the Ecumenical Jury at the festival. True, in 1973 the portrait of the young student looking for the meaning of life was awarded Locarno’s ecumenical trophy, adding the Pardo d’oro and the international critics’ FIPRESCI prize.Head of Poland’s TOR Film Studio, Zanussi, who is a professor at the Silesian University in Katowice (Poland) as well as professor of European Film at the European Graduate School in Saas-Fee (Switzerland), is in Locarno for the screening and to lecture at the Festival’s Summer Academy, this year attended by 80 students and young fi lm professionals.(Jørn Rossing Jensen(Jørn Rossing Jensen( )

Twitter, musica e Gianni Morandi

Return of a Winner

Home and the World

News

Photo of the day

Editorial | Day four News

for the Festival in 2010. It was he who told me about this aquatic game and I think je also mentioned it in his superb autobiographical essay Quel est Mon noM ? But for Daney, going to the cinema was the main thing. Seeing, writing and talking about fi lms was his passion in life. On page 187 one can read or re-read the account he wrote of the 1987 edition of Locarno, entitled “La griffe du leopard”. As usual, he had totally understood what the festival was about. A fi lm festival such as Locarno, to paraphrase the title Jean-Claude Biette gave to Daney’s complete works, inspired by Satyajit Ray fi lm, is both home and the world. (Olivier Père)

In treno all’evento e prevendita alla stazione FFS.

The arrivals of the day, thanks to SWISS

Harry Belafonte, singer, actorBertrand Bonello, director, Stéphane Brizé, directorAntoine Barraud, directorEdoardo Gabbriellini, directorElio Germano, actor

Luca Guadagnino, directorFritz Ofner, directorPhilipp Hochmair, actorEric Judor, actorValerio Mastandrea, actorGianni Morandi, singer, actor

Il regista François Pirot e l’attore Arthur Dupont

Clarifi cation for The End of Time in the Festival’s catalogue: the director Peter Mettler was also responsible for cinematography and editing.

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Vogliamo tutto il meglio del cinema.

Tom, Anna, Roger: appassionati di cinema

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È stato un periodo, come il neorealismo, che di sicuro ha lasciato una grande impronta non soltanto nel cinema italiano ma in quello di tutto il mondo. Un momento di grandeur per l’Italia grandeur per l’Italia grandeure per tutti gli attori che ne hanno fatto parte. Anche se poi i tempi cambiano e anche questo è un bene perché ci costringe a rinnovarci e a evolvere.

Il cliché vuole che la bellezza per un’attrice possa sempre trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Lei come ha convissuto con la sua bellezza? È un bel dono che mi è stato fatto! Ma io sono la donna che conoscete, una donna che lavora e che si occupa della sua famiglia. Riuscire a mostrare che esiste qualcosa oltre la mia bellezza è stato fondamentale per me. Ho lavorato tanto per risultare credibile agli occhi di tutto quel pubblico che mi ha sempre sostenuto. Quest’anno Locarno rende omaggio a lei, ma al tempo stesso anche alla sua fi lmografi a, visto che molti suoi fi lm si legano a doppio fi lo ad altri tributi in programma in quest’edizione. Marco Ferreri, Dino Risi, Ben Gazzara, Giuseppe Bertolucci, assieme ai presenti Alain Delon e Renato Pozzetto… Mi fa realmente tanto piacere, sono piacevolmente imbarazzata per l’onore che mi fate. E sono anche contenta di rivedere persone come Delon, Pozzetto e tanti altri che magari non incontro spesso a causa degli impegni. Quale migliore occasione per farlo qui al Festival del fi lm Locarno.(Lorenzo Buccella)

Lei è un’icona del cinema italiano il cui volto ha attraversato da protagonista sia la grande stagione dei fi lm d’autore sia quella - ora sempre più rivalutata - del cinema dal carattere più popolare… Cinema popolare oppure d’autore, non ho mai fatto le mie scelte in funzione di un’etichetta! Amo il mio lavoro e quando un personaggio mi piace o mi diverte,

Ornella Muti5 questions toOrnella Muti5 questions toOrnella Muti

To demonstrate that there is something beyond my beauty was foundamental

I had the luck to work with Ferreri, Risi, Gazzara, G. Bertolucci, and live Italian cinema’s moments of grandeur

lo faccio, sia che mi venga proposto da un grande nome o da un regista al debutto. Non mi piace fossilizzarmi in un ruolo. Sono un’attrice che ama le sfi de e come tale ho la fortuna di potere essere qualcuno di diverso in ogni personaggio che devo interpretare.Il suo è stato un percorso da attrice che sembra predestinato, visto che con La moglie più bella ha debuttato a 14 anni grazie a un regista come Damiano Damiani, inaugurando fi n da subito il suo nome d’arte... È stato qualcosa di speciale. Ero ancora una bambina e il personaggio era duro, diffi cile e faticoso. Per di più era un periodo in cui si dava ancora molta importanza a quanto potessero dire e pensare gli altri. Non è stato facile, ma oggi ringrazio ancora Damiano Damiani per la possibilità che mi ha dato, affi dandomi quel ruolo che apprezzo e comprendo adesso più che quando avevo 14 anni. Tra i lavori che le hanno fatto acquisire fi n da subito una grande visibilità c’è Romanzo popolare, con un grande genio della commedia all’italiana come Mario Monicelli…

Una delle donne più belle apparse sullo schermo cinematografi co. Un’icona per tanti registi omaggiati proprio qui a Locarno 65

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Notte di pianti e curve The Road Trip Begins HerePiazza Grande Il regista

E, per una sera, anche in Piazza Grande irrompe il pianto disturbante di un bebé. Quel lamento a singhiozzo e continuo che, se si protrae per tutta la notte, fi nisce per incendiare i nervi dei neo-genitori, estenuandoli fi no all’esaurimento. E se un rimedio c’è, uscire di casa in auto perché il rumore del motore sembra l’unico calmante agli strilli del piccolo, come in Nachtlärm, nuovo fi lm del regista zurighese Christoph Schaub, la scorribanda notturna non è senza conseguenze. Anzi, trascina tutti i protagonisti della storia nello scacchiere di un’avventura in pieno stile “fuori orario”. Già, perché Schaub – dopo aver orchestrato la sparizione di una donna nel suo precedente Giulias Verschwinden con cui nel 2009 si era accaparrato il Prix du Public UBS – questa volta mette in moto una vicenda thrilling, lasciandola sgommare su strade e autostrade in un reticolo di inseguimenti e fortuite coincidenze. Architettata – ancora una volta - a livello di sceneggiatura dalla penna di Martin Suter, la vicenda stringe l’inquadratura di partenza sulla coppia Livia (Alexandra Maria Lara) e Marco (Sebastian Blomberg) che per non far svegliare il piccolo Tim guardano la televisione, ognuno isolato con un paio di cuffi e sulle orecchie. Giovani e belli, avrebbero tutto per essere soddisfatti, a parte la tranquillità che come ogni notte viene infranta dall’inconsolabile pianto di quel bimbo che i due avevano voluto per rilanciare la loro unione, ma che adesso sembra tenerli ostaggi di una vita senza sonno. La vecchia Golf con cui partono per ninnare Tim diventa così un abitacolo gonfi o di sbadigli, occhiaie e recriminazioni. Almeno fi no a quando la situazione non peggiora ancora di più, nella piazzola di un autogrill, con un’altra coppia di piccoli criminali che, complice una distrazione, ruba l’auto con pargolo incorporato. Ed è allora che la notte si trasforma in un circuito di cacce all’uomo, scherzi del destino e incroci con un sottobosco pericoloso di gente che sembra darsi appuntamento lì, tra urla, curve e frenate. Oscillando tra dramma e giallo e intervallando il tutto con siparietti grotteschi, il fi lm fi nisce per girare sulle ruote di un’avventura la cui escalation troverà il suo sbocco conclusivo solo alle prime luci dell’alba. (Lorenzo Buccella)

The Piazza Grande is not an unknown territory for Christoph Schaub. The Zurich-born director received high acclaim in Locarno three years ago with his previous work, Giulias Verschwinden, starring Corinna Harfouch and Bruno Ganz.His latest fi lm, Nachtlärm, also based like Giulias on a script by Martin Suter, and developed by the same producer, Marcel Hoehn, seems to be aiming at a larger audience, and using Locarno as a launch platform for a much longer journey.“This was not made just for Switzerland” says Hoehn “but for a more international scope. The subject called for a more spectacular, international palette.”The fi lm, with European star Alexandra Maria Lara (Control, Youth Without Youth, Der Untergang) in the lead role, indeed doesn’t come up with the most stereotypical imagery of Swiss society. “It is more universal” says Schaub. “Usually Switzerland is portrayed as a very calm and peaceful place. But this doesn’t mean that there might not be confl icts in a family’s bedroom. Our plot takes its protagonists to extreme situations, so there are more emotions emerging, not specifi cally linked to Swiss behaviour.”“I think we should simply stop making fi lms about a territory, but more about our ideas” Schaub continues “therefore our stories would have a bigger impact.”Is the fi lm too cartoonish to be deemed realistic?“It’s pure fi ction, but at the same time, fi ction is born out of reality, there has always been a connection between the two. And there are always cases where reality is more extreme than fi ction itself. Making fi lms and watching fi lms gives us the pleasure of fi ction.”Starting August 23rd, Nachtlärm will be released in Germany, then on consecutive weeks in the German-part of Switzerland and Austria. A dubbed version will circulate in the Francophone part of Switzerland. Rest of Europe might follow soon.Concludes Hoehn, acknowledging the length of driving scenes in the fi lm: “It will do well in countries where they ride on the right side of the road.”(Massimo Benvegnù)

Nachtlärm Piazza Grande, il 4 | 8 | 2012, ore 21.30

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Guerrilla Cinema 50 anni senza MarilynPiazza Grande Retrospettiva Otto Preminger

Wrong is Quentin Dupieux’s third feature, following Steak in 2007 (a weird and absurdist farce featuring the comic duo Éric and Ramzy), and Rubber in 2010, a surrealistic road movie shot in the Californian desert, screened on the Piazza Grande. A fi lm in transition, an English-language French production made in Los Angeles (Dupieux is currently preparing to direct a new fi lm in France, Réalité), Réalité), Réalité Wrong has the same characteristics as the director’s previous two fi lms: an offbeat humour, subtly shifting between dream and reality, its characters inhabiting the in-between of both worlds. The guiding principle in all of Dupieux’s fi lms is disruption: here it is an ordinary, solitary offi ce worker who becomes desperate when his dog goes missing. He will do anything to fi nd it, even in his dreams, and in his search he comes across a guru, brilliantly portrayed by William Fichtner, an actor more accustomed to major blockbusters than experimental comedies, and Éric Judor (without Ramzy) who plays a poetic gardener, and is astonishing in this, his fi rst performance in English.Quentin Dupieux blows apart the costly plaything that cinema can be, practicing a genuine kind of guerrilla cinema, of which he is totally in control. Dupieux manages to dramatise strangeness without falling back on weird framing or crazy camera moves. It is the beauty of his shots, their apparent stillness, and his very slow zoom-ins that create this sense of unease. Dupieux has learned from the great masters of comic cinema. He favours long, static takes that record the actors’ physical and verbal performances. Quentin Dupieux claims to want “to continue to make free, and more or less funny fi lms with naive, amateur-like scripts, and describe worlds that run parallel to ours, but are just as stupid”. (Olivier Père)

A 50 anni dalla sua scomparsa, la sua icona è più viva che mai. Tra le immagini di Marilyn consegnate alla storia c’è Kay di River of No Return. Fin dalla sua apparizione, un saloon, una voce e il movimento di macchina che fi nisce per svelare la sua seducente silhouette. Si racconta che sul set i rapporti tra attrice e regista non siano stati semplici, tuttavia – ci ricorda Miguel Marías, uno degli studiosi convenuti a Locarno per la retrospettiva – Preminger le ha concesso alcune tra le scene più belle. “Per Marilyn era diffi cile confrontarsi con inquadrature molto più lunghe del solito e con un personaggio che metteva in evidenza la sua fragilità. Anche per questo, River of No Return è un fi lm che amo particolarmente, qui lo stile di Preminger si esprime con grande chiarezza. Durante gli anni Quaranta, nonostante diverse belle riuscite, è come se avesse sperimentato soluzioni che trovano la loro compiutezza nei fi lm successivi. In questo percorso, la presenza di set naturali e del cinemascope offrono una nuova libertà espressiva.” River of No Return è un western atipico che riduce al minimo gli elementi e l’azione: un uomo, suo fi glio, una donna e dall’altra parte il fi ume. “Il fi lm però ha un soggetto tipicamente premingeriano. Ogni personaggio è al contempo vittima e colpevole. Ciò che lo caratterizza è il rapporto tra la serenità di Mitchum e l’instabilità di Marylin, forse non una grande attrice ma capace di consegnare alla macchina la sua vulnerabilità. Per una volta lo stile molto calcolato di Preminger è sceso a fare i conti con una materia inattesa in un fi lm, alla fi ne, molto personale. Insieme a Gli spostati e a Gli spostati e a Gli spostati Gli uomini preferiscono le bionde la migliore interpretazione di Marilyn.”(Carlo Chatrian)

Wrong Piazza Grande, il 4 | 8 | 2012, ore 23.15

River of No Return Cinema Ex*Rex, il 5 | 8 | 2012, ore 16.30

The winner is:Chevailler Andre, CH – 1007 Lausanne

Pick up your prize at the UBS branch, Largo Zorzi, Locarno.

La retrospettiva Otto Preminger è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Cineteca Svizzera e la Cinémathèque française e al partenariato con TCM (Turner Classic Movies). All’evento è legato il nuovo volume Otto Preminger, edito da Capricci. La retrospettiva verrà Otto Preminger, edito da Capricci. La retrospettiva verrà Otto Premingerripresa da Filmpodium di Zurigo nel 2013.

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Ogni anno ad agosto, Locarno si trasforma in un Eldorado per gli appassionati di cinema di tutto il mondo. Per la 16a volta Swisscom sostiene il Festival del film in veste di sponsor principale. Quest’anno l’happy end è dedicato al regista Leos Carax: gli verrà infatti assegnato il Pardo d’onore Swisscom, quale premio alla carriera.

www.swisscom.ch/locarno

Grandi emozioni in Piazza Grande.Con Swisscom al Festival del film Locarno.

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Ogni anno ad agosto, Locarno si trasforma in un Eldorado per gli appassionati di cinema di tutto il mondo. Per la 16a volta Swisscom sostiene il Festival del film in veste di sponsor principale. Quest’anno l’happy end è dedicato al regista Leos Carax: gli verrà infatti assegnato il Pardo d’onore Swisscom, quale premio alla carriera.

www.swisscom.ch/locarno

Grandi emozioni in Piazza Grande.Con Swisscom al Festival del film Locarno.

Concorso internazionale

Concorso internazionale

Se è vera l’affermazione di Cesare Pavese secondo cui «un paese vuol dire non essere soli», è anche vero l’esatto contrario per chi invece, in un paesino remoto dell’appennino tosco-emiliano, ci approda per un lavoro temporaneo e nel giro di pochi giorni si trova sbattuto

Questo non è un paese per tutti

A Meditation on Time

contro l’ostilità di un’intera comunità. È quel che succede al tandem di fratelli imprenditori edili (Valerio Mastandrea, Elio Germano), velleitariamente votati alle bio-costruzioni, quando non appena valicati boschi e zone naturali protette fanno sostare il proprio furgoncino nella villa dell’unico possidente dell’area: l’amato-odiato guardiano del posto, Fausto Mieli (Gianni Morandi), un tempo cantante da grandi folle, da dieci anni autoesiliatosi dalle scene per accudire la moglie malata e in sedia a rotelle (Valeria Bruni Tedeschi). Padroni di Casa è il titolo che segna il ritorno alla regia di Edoardo Gabbriellini (dopo l’esordio nel 2003 con B.B. e il cormorano), ma è anche l’insegna simbolica che perimetra lo spazio di una comunità sempre più rinserrata su se stessa, all’interno della quale i due giovani romani, nelle pause del lavoro di ristrutturazione

per cui sono stati chiamati, iniziano a insidiare alcune fra le ragazze più belle del paese, come Adriana, che da tempo cerca il minimo appiglio per fuggire da lì. Siamo in terre dure di montagna, ma è come se tutti si trovassero su delle sabbie mobili, situazione di stallo a cui non sfugge nemmeno il cantante che proprio in quei giorni muove i suoi passi più disinvolti per un ritorno sul palco, progettato e ora perseguito all’ombra di un cinismo a lungo trattenuto. Ed è proprio nel racconto di questi personaggi compressi che il fi lm trova la polvere da sparo tragica con cui non si concede tregua o perdono a chi è o si sente straniero.(Lorenzo Buccella)(Lorenzo Buccella)(

Swiss-Canadian fi lmmaker Peter Mettler takes his sweet time making fi lms. In the years since the transcendental epic Gambling, Gods and LSD (2002), Mettler again has traveled the world amassing mind-blowing images and sensations, and returns to Locarno with a meditation on a subject we experience daily but rarely take the time to ponder: time itself. His leapfrogging across space takes him from the now-famous particle accelerator in CERN to the ruins of Detroit to the lava fl ow of Big Island of Hawaii and to a Hindu death rite in India. Within each sub-adventure, experts and regular people provide their opinions on the meaning and uses of time, often in voiceover. Mettler proceeds instinctively; each unpredictable edit builds up an opus linked by the ephemeral presence of billowing clouds. And there is clearly a presence behind these images. Mettler’s highly

personal approach to a vast subject that is essentially unfi lmable is not philosophical, rather perceptual (and ultimately environmental). Seemingly random – as random, say, as the weather –Mettler’s trippy fi lms work as perceptual experiences, and The End of Time makes viewers conscious of cinematic time, and of their own sense of time as they are watching the fi lm. What does it mean

Padroni di Casa Auditorium fevi, il 5 | 8 | 2012, ore 16.15

The End of Time Auditorium fevi, il 5 | 8 | 2012, ore 14.00

to be a viewer, sitting in a theatre watching a fi lm about a fi lm about time? Like the scientists in CERN, Mettler is exploring for the sake of knowing –free your mind, and the rest will follow. (Mark Peranson)

Fondazione Bally per la Cultura ricerca ogni anno un artista ticinese attivo nel campo delle arti figurative (pittura, scultura, fotografia e grafica) che avrà l’opportunità di essere sostenuto e supportato a livello internazionale da uno dei Brand più famosi nel settore del lusso. Inviate la vostra candidatura a:

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portrait of the U.S.-Mexico boundary surveys this wide swath of land’s physical qualities and metaphysical quandaries with an artist’s gaze. The structure of Tectonics is dictated by the border itself, as Rappmund incrementally moves from the Gulf of Mexico bordering Texas, to the Pacifi c Ocean and California, capturing wide vistas of the American West, the Rio Grande, the monuments and memorials to (personal) histories, and, naturally, the fences and walls that have been escalating since the Bush Presidency. (The actual border appears in 95% of the shots.) Rappmund’s unique process involves shooting photos with a DSLR camera, usually one frame per second, then animating the images in post-production. This method yields jaw-dropping, high-resolution time-lapse photography, described

A refreshing antidote to the burgeoning genre of fi lms that focus on illegal immigration and cross-border violence, Peter Bo Rappmund’s experimental

The Portrait of a BorderConcorso Cineasti del presente

Tectonics La Sala, il 5 | 8 | 2012, ore 11.00

Les Gouffres La Sala, il 5 | 8 | 2012, ore 18.30

L’incipit ha il sigillo di una scoperta scientifi ca che spalanca una nuova mappa geografi ca delle profondità. Dall’altro capo del mondo, incistate su un remoto altopiano sudamericano, sono state rinvenute le bocche di cinque nuove voragini. Proprio in questa landa di natura, tanto isolata e segregata agli sguardi altrui che anche le immagini sembrano lottare per arrivare a defi nirsi nei contorni, giunge una squadra di ricercatori europei. A guidare l’avventura di una discesa negli abissi in stile Jules Verne, il professor Georges Lebrun (Mathieu Amalric), che nel viaggio d’avvicinamento ai crateri porta con sé anche la moglie (Nathalie Boutefeu), donna fragile e perturbata che ben presto si fa contagiare dalle suggestioni prossime al vuoto.

L’horror vacui di un mondo sottosoprahorror vacui di un mondo sottosoprahorror vacuiÈ su di lei, infatti, che lentamente stringe la sua lente focale Les Gouffres, opera seconda del regista francese Antoine Barraud. Ospite di una casa sinistra, dagli echi horror, fatti di scale di legno e specchi screpolati, l’attesa della moglie per il ritorno in superfi cie del professore diventa uno stillicidio di ansie, riempito da telefonate inquiete, incontri bislacchi

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by Thom Andersen as “electronic Rothko.” (Rappmund shot Andersen’s Reconversão, showing later in the festival). At times, Tectonics resembles surveillance photography, and what’s present is just as important as what’s absent: the world’s most traversed border is also surely the most observed, with visible and hidden cameras, armed patrols, aerial surveillance, motion sensors, etc. Over his voiceover-less images, Rappmund lays a soundtrack that fi lls in the missing human presence, and deconstructs the sociopsychological image of the border in American society: though everyone has a view of the border, its reality remains unseen. (Mark Peranson)

ed esercizi di canto in playback. Da lì, il passaggio dagli abissi della natura ai baratri psicologici diventa un tutt’uno, complici le continue e improvvise scosse di terremoto così come una botola notturna che scoperchia immaginari sul mondo sotterraneo. È la discesa thriller in una voragine mentale che nel fi lm scompiglia i margini della realtà e sembra funzionare come la ghiera della messa a fuoco di una macchina fotografi ca, sopraffatta dalle risonanze del paesaggio che passa dalle opacità movimentate del buio al nitore impassibile della luce esterna e diurna. (Lorenzo Buccella)

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11.00 11.00 PalaVideo

Concorso internazionale

Compliance Dir.: Craig ZobelUSA · 2012 · DCP · Color · 90’ · o.v. English · Subt. French

11.00 11.00 La Sala

Concorso Cineasti del presente

& 6, 7 | 8 | 2012 Tectonics Dir.: Peter Bo RappmundUSA · 2012 · DCP · Color · 60’ · no dialogue

11.00 11.00 L’altra Sala

Pardi di domani

& 6 | 8 | 2012 Concorso internazionale 2

Last Remarks Dir.: Umar RiazPakistan/USA · 2012 · DCP · Color · 17’ · o.v. Urdu/English · Subt. English, French

Rivers Return Dir.: Joe VanhoutteghemBelgium/Slovenia · 2011 · DCP · Color · 12’ · no dialogue

Roubama Dir.: Rakan MayasiLebanon/Palestine · 2012 · DCP · Color · 15’ · no dialogue

Meaning of Robots Dir.: Matt LenskiUSA · 2011 · DCP · Color · 4’ · o.v. English · Subt. French, Italian

Je sens le beat qui monte en moi Dir.: Yann Le QuellecFrance/Belgium · 2012 · DCP · Color · 32’ · o.v. French · Subt. English, Italian

11.00 11.00 Teatro Kursaal

Semaine de la critique

& 6 | 8 | 2012 Vergiss mein nicht Dir.: David SievekingGermany · 2012 · DCP · Color · 88’ · o.v. German · Subt. English

11.00 11.00 Auditorium fevi

Appellations Suisse

& 6 | 8 | 2012 Os Vivos Tambem Choram Dir.: Basil Da CunhaSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 35’ · o.v. Portuguese · Subt. French

Dur d’être Dieu Dir.: Antoine Cattin, Pavel KostomarovSwitzerland · 2012 · Beta digital · Color and Black and White · 66’ · o.v. Russian · Subt. English

14.00 14.00 Auditorium fevi

Concorso internazionale

& 6, 7 | 8 | 2012 The End of Time Dir.: Peter MettlerSwitzerland/Canada · 2012 · DCP · Color · 109’ · o.v. English · Subt. French, German

14.00 14.00 PalaVideo

Fuori concorso

& 6 | 8 | 2012 Perret in Frankreich und Algerien Dir.: Heinz EmigholzGermany · 2012 · DCP · Color · 110’ · no dialogue · Intertitles English, German

14.00 14.00 La Sala

Pardi di domani

& 6, 7 | 8 | 2012 USA · 2012 · DCP · Color · 60’ · no dialogue & 6, 7 | 8 | 2012 USA · 2012 · DCP · Color · 60’ · no dialogueConcorso internazionale 3

solo

Dir.: Mina YonezawaJapan · 2012 · DCP · Color · 11’ · no dialogue

O Que Arde Cura (As the Flames Rose)Dir.: João Rui Guerra da MataPortugal · 2012 · DCP · Color · 27’ · o.v. Portuguese · Subt. English, French

Birlikte (Together)Dir.: Bariş ÇorakTurkey · 2012 · DCP · Color · 15’ · o.v. Turkish · Subt. English, French

Homma aailiyya (Familial Fever)Dir.: Amr AbdelhadiJordan · 2012 · DCP · Color · 13’ · o.v. Arabic · Subt. English, French

Los retratos Dir.: Iván D. GaonaColombia · 2012 · 35 mm · Color · 14’ · o.v. Spanish · Subt. English, French

14.00 14.00 Cinema Ex*Rex Switzerland · 2012 · DCP · Color · 35’ · Cinema Ex*Rex Switzerland · 2012 · DCP · Color · 35’ ·

Retrospettiva Otto Preminger

& 9 | 8 | 2012 Advise & Consent Dir.: Otto PremingerUSA · 1962 · 35 mm · Black and White · 139’ · o.v. English · Subt. French

14.00 14.00 L’altra Sala

Open Doors Screenings

Bamako Dir.: Abderrahmane SissakoMali · 2006 · 35 mm · Color · 117’ · o.v. French/Bambara · Subt. French, German

Cinema Rialto 1 & 9 | 8 | 2012

Auditorium & 6, 7 | 8 | 2012

La Sala & 6 | 8 | 2012

L’altra Sala & 6 | 8 | 2012

Cinema Ex*Rex & 8 | 8 | 2012

PalaVideo

PalaVideo

La Sala & 6, 7 | 8 | 2012

Cinema Rialto 1

Events

10.30 10.30 Spazio Cinema

Forum

Conversation with Roger AvaryHosted by Olivier Père and Manlio Gomarasca

13.00 13.00 Spazio Cinema

Forum

Conversation with Ornella MutiHosted by Olivier Père and Manlio Gomarasca

Films

09.00 09.00 PalaVideo

Concorso internazionale

& 6 | 8 | 2012 Berberian Sound Studio Dir.: Peter StricklandUnited Kingdom/Germany/Australia · 2012 · DCP · Color · 89’ · o.v. Italian/English · Subt. English

09.00 09.00 Auditorium fevi

Concorso internazionale

& 6 | 8 | 2012 Mobile Home Dir.: François PirotFirst featureBelgium/Luxembourg/France · 2012 · DCP · Color · 95’ · o.v. French · Subt. English, Italian

09.00 09.00 La Sala

Concorso Cineasti del presente

& 6 | 8 | 2012 Arraianos Dir.: Eloy EncisoSpain · 2012 · DCP · Color · 70’ · o.v. Galician/Portuguese · Subt. English, French

09.00 09.00 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

Exodus Dir.: Otto PremingerUSA · 1960 · 35 mm · Color · 208’ · o.v. English · Subt. French, German & 6, 7 | 8 | 2012 o.v. English · Subt. French, German & 6, 7 | 8 | 2012

Page 13: 04 Pardo Live 4 | 8 | 2012

13

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Cinema Rialto 1 & 9 | 8 | 2012

Auditorium & 6, 7 | 8 | 2012

La Sala & 6 | 8 | 2012

L’altra Sala & 6 | 8 | 2012

Cinema Ex*Rex & 8 | 8 | 2012

PalaVideo

PalaVideo

La Sala & 6, 7 | 8 | 2012

Cinema Rialto 1

16.00 16.00 Cinema Rialto 1

Histoire(s) du cinéma

& 9 | 8 | 2012 Kern Dir.: Severin Fiala, Veronika FranzFirst featureAustria · 2012 · DCP · Color · 98’ · o.v. German · Subt. English

16.15 16.15 Auditorium fevi

Concorso internazionale

& 6, 7 | 8 | 2012 Padroni di Casa Dir.: Edoardo GabbrielliniItaly · 2012 · 35 mm · Color · 90’ · o.v. Italian · Subt. English, French

16.15 16.15 La Sala

Fuori concorso

& 6 | 8 | 2012 La Richesse du loup Dir.: Damien OdoulFrance · 2012 · DCP · Color · 86’ · o.v. French · Subt. English

16.30 16.30 L’altra Sala

Concorso Cineasti del presente

& 6 | 8 | 2012 Inori Dir.: Pedro González-RubioJapan · 2012 · DCP · Color · 72’ · o.v. Japanese · Subt. English, French

16.30 16.30 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

& 8 | 8 | 2012 River of No Return Dir.: Otto PremingerUSA · 1954 · 35 mm · Color · 91’ · o.v. English · Subt. French

17.00 17.00 PalaVideo

Pardi di domani: Corti d’autore

La madre Dir.: Jean-Marie StraubSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 60’ · o.v. Italian · Subt. English, French, German

18.30 18.30 PalaVideo

Concorso internazionale

Image Problem Dir.: Simon Baumann, Andreas Pfi ffnerFirst featureSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 92’ · o.v. Swiss German · Subt. English, French

18.30 18.30 La Sala

Concorso Cineasti del presente

& 6, 7 | 8 | 2012 Les Gouffres Dir.: Antoine BarraudFrance · 2012 · DCP · Color · 65’ · o.v. French/Spanish · Subt. English, French

18.30 18.30 Cinema Rialto 1

I film delle giurie: Pardi di domani – Mark Peploe

The Passenger (Professione: reporter)Dir.: Michelangelo AntonioniItaly/Spain/France · 1975 · 35 mm · Color · 126’ · o.v. English · Subt. Spanish

18.30 18.30 L’altra Sala

Semaine de la critique

SAGRADA – el misteri de la creació Dir.: Stefan HauptSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 90’ · o.v. Catalan/German/Spanish/English/French · Subt. English

19.00 19.00 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

Centennial Summer Dir.: Otto PremingerUSA · 1946 · 35 mm · Color · 102’ · o.v. English

20.30 20.30 La Sala

Premi speciali: Leos Carax

Tokyo! Dir.: Leos Carax, Joon-ho Bong, Michel GondryFrance/Japan/South Korea/Germany · 2008 · 35 mm · Color · 112’ · o.v. Japanese/French/English · Subt. French, German

21.00 21.00 PalaVideo o.v. Japanese · Subt. English, French PalaVideo o.v. Japanese · Subt. English, French

Fuori concorso

Far from Afghanistan Dir.: John Gianvito, Jon Jost, Minda Martin, Soon-Mi Yoo, Travis WilkersonUSA/Afghanistan · 2012 · DCP · Color and Black and White · 129’ · o.v. English/Pashto/Dari · Subt. English

21.00 21.00 L’altra Sala

Pardi di domani

Concorso nazionale 1

L’Amour bègue Dir.: Jan CzarlewskiSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 20’ · o.v. French · Subt. English, Italian

Le Jour viendra Dir.: Cicero EgliSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 28’ · o.v. French/Kurdish · Subt. English, French, Italian

o.v. Swiss German · Subt. English, French o.v. Swiss German · Subt. English, French Letzte Runde Dir.: Kerstin PolteSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 22’ · o.v. German · Subt. English, French, Italian

Homo Sapiens Cyborg Dir.: Stefano MosimannSwitzerland · 2012 · DCP · Color · 17’ · o.v. Italian · Subt. English, French

21.15 21.15 Cinema Ex*Rex

I film delle giurie: Concorso internazionale – Roger Avary

The Rules of Attraction Dir.: Roger AvaryUSA/Germany · 2002 · 35 mm · Color · 110’ · o.v. English · Subt. French

21.30 21.30 Piazza Grande Piazza Grande Piazza Grande

Quelques heures de printemps Dir.: Stéphane BrizéFrance · 2012 · DCP · Color · 108’ · o.v. French · Subt. English, German

Sightseers Dir.: Ben WheatleyUnited Kingdom · 2012 · DCP · Color · 89’ · o.v. English · Subt. French

21.30 21.30 Cinema Rialto 3

Concorso Cineasti del presente

Orleans Dir.: Virgil VernierFirst featureFrance · 2012 · DCP · Color · 60’ · o.v. French · Subt. English

21.30 21.30 Cinema Rialto 2 France/Japan/South Korea/Germany · Cinema Rialto 2 France/Japan/South Korea/Germany ·

Histoire(s) du cinéma: Ornella Muti

2008 · 35 mm · Color · 112’ · o.v. Japanese/ 2008 · 35 mm · Color · 112’ · o.v. Japanese/Il futuro è donna Dir.: Marco FerreriItaly/France/Germany · 1984 · 35 mm · Color · 99’ · o.v. Italian · Subt. French, German

21.30 21.30 Cinema Rialto 1

Appellations Suisse

Gypaetus Helveticus Dir.: Marcel BarelliSwitzerland · 2011 · Beta digital · Color and Black and White · 7’ · o.v. French · Subt. English

Opération Libertad Dir.: Nicolas WadimoffSwitzerland · 2011 · DCP · Color · 94’ · o.v. French/German/Portuguese · Subt. English, French

23.00 23.00 La Sala

Concorso internazionale

& 6 | 8 | 2012 Une estonienne à Paris Dir.: Ilmar RaagFrance/Estonia/Belgium · 2011 · DCP · Color · 94’ · o.v. French/Estonian · Subt. English, French

23.30 23.30 Cinema Rialto 2

Concorso Cineasti del presente

Switzerland · 2012 · DCP · Color · 22’ · Switzerland · 2012 · DCP · Color · 22’ · Vakansi yang janggal dan penyakit lainnya (Peculiar Vacation and Other Illnesses)Dir.: Yosep Anggi NoenFirst featureIndonesia · 2012 · DCP · Color · 90’ · o.v. Javanese/Bahasa Indonesia · Subt. English

23.30 23.30 Cinema Ex*Rex

Retrospettiva Otto Preminger

& 8 | 8 | 2012 A Royal Scandal Dir.: Otto Preminger, Ernst LubitschUSA · 1945 · 35 mm · Black and White · 94’ · o.v. English

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14

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PARTENAIRES D’ ÉMOTIONS

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15Pardo Live 4 | 8 | 2012

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MESURE ET DÉMESURE

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PARTENAIRES D’ ÉMOTIONS

Bar Magnolia @ Spazio RSIBistrot Teatro ParaventoFashion 2ShéLa Rinascente LoftLa Rotonda del FestivalCinebar SwisscomOasi CasablancaMax WayLido Patriziale di AsconaTeatro La CambusaRivellino GardenClub Seventy7

InfoFrom coffee, reading the newspaper to “aperitivo” and on to cocktails in the wee small hours of the morning – all in all there are twelve places where you can wine and dine or just go out on the town; they are all linked together for the eleven days of the Festival under the name Pardo Way, catering to all tastes almost around the clock.

Fashion 2ShéAperò & after movie

Cocktail

Cinebar SwisscomShort Film Lounge

Bistrot Teatro ParaventoMagico giardino

con concerti

La Rotonda del Festival

Bar Magnolia @ Spazio RSI

Music bar

La Rinascente LoftFestival Garden

& Lounge

Lido Patriziale di Ascona

Club Seventy7The place to pleasure

your night

Max WayCosmopolitan,

colazione e aperitivo

Rivellino GardenCafé littéraire

Oasi CasablancaAbsolute Lounge

Teatro La Cambusacambusindiemusic festival

Locarno’s window for new talent 20 Little Films from the Viennale Annually Pardi di domani –

Locarno’s section for new discoveries and fi lms under 40 minutes - receives 2,000 submissions, 90% from abroad, but head of the programme Alessandro Marcionni is also doing his own scouting.

“We try to keep track of international production through our contacts with fi lm institutes, promotional agencies and fi lm schools all over the world – we try to identify the young auteurs with a potential to be followed by other parts of the Festival,” said Marcionni, who has been in charge of the selection for the last fi ve years.One tent-pole of Pardi di domani is Concorso internazionale, the international competition, this year featuring 28 entries from around the world; the other is Concorso nazionale, the national competition, with nine participants. “Since the competitions are primarily for young talent, you cannot join if you have already made a feature; since we also defend the short as an original form, we instigated Corti d’autore for more renowned auteurs, this year with six fi lms. Corti d’artista, with 12 entries, was started to cover the more radical and experimental fi lmmaking.”One of the 2012 special programmes, La Faute à Rousseau, features seven out of 55 short fi lms produced to celebrate the 300-anniversary of French philosopher Jean-Jacques by Rita Productions and the Haute école d’art et de design (HEAD) – Geneva.(Jørn Rossing Jensen(Jørn Rossing Jensen( )

Pardi di domani Pardi di domani

One of Pardi di domani’s special programmes this year, a tribute to the Viennale celebrating the festival’s 50th

anniversary, contains a short by French director Chris Marker, who died earlier this week, aged 91.Credited for inventing the essay fi lm, Marker was one of the fi lmmakers the Viennale has asked to contribute a one-minute fi lm to announce the event. Marker’s “cinematic moment of its own, for nothing else and no one else” will have its world premiere in Locarno.20 Little Films – Viennale Trailers 1995­2012 also includes fi lms by Locarno’s chairman of the international jury, Apichatpong Weerasethakul, Leos Carax – who last nights received Locarno’s Pardo d’onore Swisscom - David Lynch, Jean-Luc Godard, Agnès Varda and Jonas Mekas.(J. R. J.(J. R. J.( )

Sano kiitos ja tanssi

Meaning of Robots

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17Pardo Live 4 | 8 | 2012

Heinz Emigholz’s groundbreaking and spellbinding architectural fi lms are cinematographic re-enactments of the immediate experience of spaces. With an often canted-angle camera, he dissects the interior and exterior of a building, allowing the viewer to experience being there, and, by studying a career of an architect, construct a biography solely based on the works, without any commentary. The last fi lm in Emigholz’s Architecture as Autobiography series and the second in his series the Decampment of Modernism is the fi rst fi lm ever made on French brothers Auguste and Gustave Perret, presenting 30 of their projects in chronological order. And it may be perfect. Like Emigholz’s other subjects – Goff, Maillart, Loos, Kiesler, Schindler, Sullivan – Auguste Perret was an Architect’s Architect, whose sublime structures, ranging from stunning churches, private

Damien Odoul, franco tiratore del cinema francese, continua ad assecondare la vena poetica evidente fi n dai suoi primi superbi cortometraggi fi rmati in gioventú. La Richesse du loup assume come postulato la morte di un cineasta che lascia alla compagna una scatola contenente centinaia d’ore di fi lmati girati durante gli ultimi nove anni della sua vita e un quaderno con appunti e poesie. Immagini di corpi umani di natura, con uno stupefacente bestiario di insetti e mammiferi. Il lupo del titolo si riferisce alla solitudine dell’artista e a alla sua ontologica asocialità. La sua paradossale ricchezza – lui mira a un distacco puro, zen – è costituita dai suoi ricordi, dalle sue esperienze, dalle sue vite precedenti. I ricordi dolorosi, le esperienze represse

La consueta calligrafi a ruvida e mai pacifi cata, sempre pronta

a frantumare lo specchio illusorio dell’immagine. E come sempre, un solido referente letterario a far da fondale recitativo a tutto il cortometraggio. Anche quest’anno, Locarno riannoda il suo rapporto privilegiato con uno degli autori più eterodossi della cinematografi a d’autore europea come Jean-Marie Straub. Ispirato a un breve racconto contenuto nei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, La madre scandaglia il cuore di un rapporto di vita e di morte che incombe tra un fi glio e quella mamma da cui è impossibile arrivare alla cesura di un vero distacco. Un trittico di diverse riprese dello stesso testo, per riverberare alla maniera di una “ripetizione differente” le questioni esistenziali di sempre, messe a contatto con la vita quotidiana.(Lorenzo Buccella)

“When I yell at you, please do not be immediately hurt. If I insult you, take it as proof of love. Remember, I’m Austrian, insane, hysterical, hypocritical and undemocratic,” said Austrian controversial actor-writer-director-producer Peter Kern. Two Austrian directors, Severin Fiala and Veronika Franz, who made the documentary Kern about him, soon realised he cannot be squeezed into the classical format. The fi lm is screening in Locarno’s Histoire(s) du cinéma.(Jørn Rossing Jensen(Jørn Rossing Jensen( )

Spellbinding Architecture

Odoul, onnisciente e ovunque Variazioni Straub

Kern on Kern

Fuori concorso

Fuori concorso

Histoire(s) du cinéma

homes, and public commissions, achieved sensational results with an unusual connection of stylistic elements from Art Nouveau and neoclassicism with externalized construction frames and bold experiments with concrete – especially in stairwells. As in Emigholz’s Parabeton, which presented works from Italian Pier Luigi Nervi alongside Roman ruins, Perret presents a delicious juxtaposition Perret presents a delicious juxtaposition Perret– between projects in France (up to the post-war reconstruction of Le Havre) and public buildings built under colonialism in Algeria. Emigholz places the buildings, from 1904-1954, in their contemporary social conditions; the result is a portrait of France and Algeria in the year 2011. (Mark Peranson)

dalla memoria tornano in superfi cie, in particolare la storia di un padre designato come “genitore” e i fantasmi della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra in Algeria, un insieme di violenza, vergogna, cose non dette che eventi come questi inevitabilmente si portano dietro. L’idea guida del fi lm risiede nel confi dare la propria vita ad un altro e di chiedergli di fare su essa un’operazione di ricerca, identifi cazione ed interpretazione. La Richesse du loup è anche un fi lm progettato contro una certa idea di diario fi lmato, in cui il cineasta si confi da alla macchina da presa e non nasconde nulla della sua intimità e dei suoi pensieri, dentro a una sorta di psico-show esibizionista. Odoul si immagina piuttosto come un grande organizzatore onnisciente, superautore di una messa in scena della sua stessa fi ne. Odoul se n’è andato, ma è ancora ovunque. (Olivier Père)

Perret in Frankreich und Algerien PalaVideo, il 5 | 8 | 2012, ore 14.00

La Richesse du loup La Sala, il 5 | 8 | 2012, ore 16.15

Kern Cinema Rialto 1, il 5 | 8 | 2012, ore 16.00

La madre PalaVideo, il 5 | 8 | 2012, ore 17.00

Pardi di domani

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18

Afterhours

h 21.133 | 8, Il Pardo sorveglia il tappeto rosso

h 21.433 | 8, Leos Carax

guarda sornione il suo Pardo d’onore Swisscom

Chili @ChiliTv In Migliaia in Piazza Grande per vedere INSIEME un fi lm. A #Locarno65torna, ogni anno, la speranza per il futuro del cinema #PardoLive

h 01.044 | 8, L’Industry Party

al Lido di Ascona

h 19.183 | 8, Semplicemente,

Kylie Minogue.

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19Pardo Live 4 | 8 | 2012

h 11.364 | 8, Toby Jones, protagonista di Berberian Sound Studio (Concorso internazionale)

kylie minogue @kylieminogue Thank you @LocarnoFilmFest #locarno65 instagr.am/p/N5wP9WgfyN/

Malena Machado @craigzobel I was deeply touched and distressed by Compliace. Great movie, at Locarno Film Festival#iPardo #PardoLive

h 12.074 | 8, Lo splendido sorriso di Alexandra Maria Lara, star di Nachtlärm (Piazza Grande)

h 10.384 | 8, Il regista e presidente di giuria Apichatpong Weerasethakul al Forum

h 10.504 | 8, Arthur Dupont, attore di Mobile Home (Concorso internazionale)

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Energia ticineseper il Festival

[email protected]

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21Pardo Live 4 | 8 | 2012

Effi cienza energetica e silenziosità: sono queste le caratteristiche che accomunano i mezzi di trasporto utilizzati dal Festival del fi lm Locarno per gli spostamenti da un luogo all’altro della kermesse. La fl otta composta dalle automobili uffi ciali del Pardo, ad esempio, quest’anno è stata ulteriormente potenziata con l’incremento di veicoli a propulsione ibrida. Grazie alla collaborazione con Toyota, l’80% del parco veicoli sfrutta ora questo genere di tecnologia con una spinta garantita inizialmente da un motore elettrico che,

Passo felpato a due e a quattro ruotesuperata una data velocità, dà spazio al motore a scoppio.Sempre in nome della sostenibilità ambientale e territoriale, il Festival promuove la mobilità lenta e incoraggia il pubblico a variare il modo in cui si muove a Locarno. In tale ottica gli organizzatori mettono a disposizione gratuitamente degli accreditati cento biciclette elettriche, in collaborazione con Flyer Biketec. Un contingente prezioso non solo per i ciclisti che possono così farsi aiutare nella pedalata dal motore elettrico montato sul telaio, ma soprattutto per l’ambiente dato che questi mezzi convincono molti a lasciare a casa l’automobile o la moto.L’ambiente è una nostra priorità.(M. B.)

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Il futuro comincia qui.

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The Swiss cinema excellence in its best form: this is the intimate soul of Appellations Suisse, a Festival section born in 2000 with the objective to show to the audience Swiss-made movies, but with international ambitions. The 14 works selected this year face several themes, such as the importance of choices. Choices against the tide in Virgin Tales where seven brothers live in chastity and wait to give their fi rst kiss at the altar. Capital choices in Die Wiesenberger, a group of Die Wiesenberger, a group of Die Wiesenbergersinging mountaineers which struggles between tradition and commercial success. Life choices in Die Kinder vom Napf in which fi fty children learn the ropes of mountain farming. Some space is also dedicated to the portraits of strong characters: Capitaine Thomas Sankara,president of Burkina Faso in the Eighties, the authoritary Russian director Alexei Guerman in Dur d’être Dieu and Carole Roussopoulos, une femme à la caméra,

Swiss-made Movies with International Ambitions

Swiss-born fi lmmaker who is put on the wrong side of the camera. 12-years-old children are the main characters in Giochi d’estate and L’Enfant d’en haut, living an instantaneous growth. Zurich is the fulcrum point for Mary & Johnny and Opération Libertad: the fi rst one tells the story of a boy and a girl who constantly miss each other. The second one, set in 1978, is about the attack of a revolutionary group in a bank. A last cornerstone is represented by journeys: the port of Lisbon is the background of Os Vivos Tambem Choram while other European ports represent a dreamed destination for the emigrants of Bon Voyage. Hiver nomade tells about the winter transhumance of a couple with three donkeys, four dogs and 800 sheeps and Gypaetus Helveticus takes a satiric approach to the journey of another animal, the bearded vulture, towards the disapprearance from the Swiss Alps.(Mattia Bertoldi) Mattia Bertoldi) Mattia Bertoldi

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Belli e possibiliNewsNews

Se a Locarno esistessero i Pardi per i migliori costumi e il miglior trucco, verrebbero certamente assegnati a loro. Stiamo parlando delle persone che ogni giorno lavorano dietro le quinte per rendere i protagonisti del Festival del fi lm Locarno belli e possibili, in nome di quella commistione tra eccellenza e popolarità che da sempre contraddistingue Piazza Grande. Un plauso quindi ai parrucchieri di razza del Salone Rosi (Minusio) che emergono da nuvole di lacca come artisti tra le nebbie, agli esperti del make up di MAC che sanno come truccare senza ingannare e agli abiti della boutique Borgonovo ad Ascona, Locarno e Muralto.(Mattia Bertoldi)Mattia Bertoldi)Mattia Bertoldi

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UBS Chair. Join the Festival del fi lm Locarno Community.

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We will not rest

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Share your impressions today next to the Piazza Grande.Share your impressions today next to the Piazza Grande.

È sempre importante, all’interno del Festival, il coinvolgimento degli studenti e docenti della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), una delle nove scuole universitarie professionali riconosciute dalla Confederazione Svizzera. La SUPSI svolge i propri mandati istituzionali con l’obiettivo di valorizzare l’offerta universitaria professionale quale fattore di crescita economica, sociale e culturale del proprio territorio di riferimento, e offre oggi più di 20 corsi di laurea per il conseguimento di titoli Bachelor e Master, conformi al sistema universitario europeo, e che permettono ai diplomati sia l’inserimento immediato nel mondo del lavoro, sia la mobilità accademica, dimostrandosi quindi leader in Ticino nel campo della formazione continua universitaria.(Massimo Benvegnù)

La SUPSI sempre col Festival

ASCONA LOCARNO MURALTO

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Photo Story – Naomi Kawase

Photo by Chiara Mirelli

Head of editorial teamLorenzo Buccella

Graphic designSimon SmeraldiAlessandra AngelucciLuca Spinosa

WritersBoris SollazzoMassimo BenvegnùJørn Rossing JensenMattia BertoldiMark PeransonManlio GomarascaCristian Gomez

Guest photographersXavier Lambours (cover)Fabrizio Capeder (assistant)Chiara MirelliMarta Ferranti (assistant)

PhotographersReto Albertalli (phovea)Gabriele Putzu (TiPress) Carlo Reguzzi (TiPress)Ivana De Maria-Timbal(Marco Abram, Massimo Pedrazzini, Sailas Vanetti)

Editorial assistantSara Groisman

AdvertisingArianna CattaneoPublicitas

PrintSalvioni Arti Grafi che, Bellinzona

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Nomi o riferimenti a terze persone appaiono in questa pubblicità stampata dietro loro espressa autorizzazione. © UBS 2012. Tutti i diritti riservati.

Non ci fermeremo

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Finché il Festival del film Locarno non sarà diventato l’evento più importante per scoprire e promuovere i film d’autore emergenti, il Direttore artistico Olivier Père non si fermerà.

Competenza. È questa la caratteristica che ci unisce al Direttore artistico del Festival del film Locarno.

Il Festival del film Locarno è un appuntamento unico, perché propone il film come forma

d’arte all’interno di una cornice magica.

Olivier Père garantisce un futuro alla storia brillante del Festival – con passione per il grande cinema,

esperienza e mano sicura nella scelta del programma.

Competenza, impegno e concentrazione sui valori fondamentali contraddistinguono anche il nostro lavoro.

Non a caso, da oltre 30 anni, UBS sostiene il Festival del film Locarno in qualità di partner.

Finché non sarete convinti della validità del nostro impegno, di una cosa potete essere certi: