01 introduzione

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GENETICA

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GENETICA

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Gli stomi regolano la traspirazione delle piante

L’espressione di AtMYB60 nelle cellule guardiane precede la loro apertura

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Neandertal. Un nostro antenato?

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Caratteri tipicamente africani

Fronte verticaleRegione occipitale poco prominente

Mento

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Eppure abbiamo in comune con loro più di quanto si pensasse

Svante Pääbo

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Forse la nostra diversità genetica risente anche dell’ibridazione con altre forme umane, oggi estinte?

Stoneking & Krause (2011)

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Forse è andata diversamente

NeandertalAntenati degli eurasiaticiAntenati degli africani

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Peter J. Russell Genetica. Un approccio molecolare

Pearson € 69

Materiale di supporto: http://hpe.pearson.it.russell

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Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie [email protected]

Ricevimento: stanza 12, lunedì 14.30 – 16.00

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Capitolo 1

Introduzione alla genetica

Peter J Russell, Genetica © 2010 Pearson Italia S.p.A

http://utenti.unife.it/guido.barbujani/index.php?lng=it&p=4

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Quattro cose importanti

• Variabilità • Eredità • Il pensiero evoluzionista• La genetica

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Variabilità

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Variabilità morfologica in strawberry poison frog (Dendrobates pumilio)

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Albinismo: un carattere moderatamente patologico

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Melanomi: caratteri patologici

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Variabilità diacronica

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Homo georgicus

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Variabilità: il punto di partenza per ogni analisi genetica o

evoluzionistica è l’osservazione che un certo carattere, o

complesso di caratteri, è variabile o polimorfico nei diversi individui

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Quattro cose importanti

• Variabilità • Eredità • Il pensiero evoluzionista• La genetica

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Eredità

Genitori e figli si assomiglianoIndividui imparentati si assomiglianoIndividui di popolazioni vicine si assomiglianoIndividui di specie affini si assomigliano

Perché?

Ieri: Perché hanno in comune dei fattori ereditari (geni) che determinano l’eredità di caratteri comuni: Genetica formaleOggi: Perché hanno in comune tratti di DNA ereditati dai genitori: Genetica molecolare

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Quanto DNA in una cellula?

Nell’uomo: 6 miliardi di paia di basi nei 46 cromosomi1 base 0,8 mμ6 miliardi di basi 5 m di DNA in 5-20 μ

5-20 μ

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Quanto DNA in una cellula?

6 miliardi di paia di basi1 base 0,8 mμ6 miliardi di basi 5 m di DNA in 5-20 μ

Foglio A4, 60 battute per riga. 30 righe = 1800 basi su ogni foglio, due facciate 2000 basi

Se 100 fogli = 1 cm6 miliardi di paia di basi 15000 cm = 150 m

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Albero evolutivo del cromosoma X: Kaessmann et al. (2001).

Le differenze genetiche nella nostra specie sono le più basse di tutti i primati

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Due persone dello stesso continente possono essere geneticamente più distanti di persone di continenti diversi.

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Il DNA fa l’RNA, l’RNA fa le proteine, e mai viceversa

Più precisamente: l’informazione biologica procede, con pochissime eccezioni, dal DNA all’RNA e dall’RNA alle proteine

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Figura 1.2

Peter J Russell, Genetica © 2010 Pearson Italia S.p.A

Le tecnologie del DNA ricombinante hanno permesso di modificare geneticamente vari organismi, sviluppando molti prodotti di interesse commerciale

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Quattro cose importanti

• Variabilità • Eredità • Il pensiero evoluzionista• La genetica

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L’origine del pensiero evoluzionista

• Tutti gli esseri creati• La grande catena

degli esseri (Ray 1690)

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L’origine del pensiero evoluzionista

• Teoria uniformitaria: gli stessi processi agiscono nel presente e nel passato (Hutton 1788)

• I geologi scoprono che le rocce hanno età diverse (Buffon 1788)

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L’origine del pensiero evoluzionista

Lamarck (1809): La vita sorge spontaneamente dalla

materia inanimata. Organismi diversi discendono da

antenati comuni. L’ambiente guida il cambiamento da

forme viventi semplici a forme complesse.

L’uso e il disuso alterano la morfologia

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L’origine del pensiero evoluzionista

• Malthus (1789): Lotta per l’esistenza• Wallace (1858): Selezione naturale

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L’origine del pensiero evoluzionista

Darwin (1859): L’Origine delle specie per selezione naturale:

1. Tutti gli organismi discendono con modifiche da antenati comuni

2. Le modifiche dipendono principalmente dall’azione della selezione naturale su una variabilità preesistente.

Mortalità differenzialeFertilità differenziale

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L’evoluzione come fatto e come teoria

• Ci sono diverse teorie evoluzionistiche, che differiscono per il ruolo assegnato al caso e alla selezione naturale

• Ma che gli organismi siano discesi da antenati comuni attraverso cambiamenti evolutivi è un fatto, che le varie teorie cercano di spiegare

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Il contesto ecologico del cambiamento evolutivo

• Distribuzione spaziale delle risorse• Distribuzione degli individui• Tasso di crescita della popolazione• Rapporti fra preda e predatore• Parassitismo• Commensalismo• ecc.

Fattori abiologiciFattori biologici

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Il contesto ecologico del cambiamento evolutivo

In un certo contesto ambientale:(a) Mortalità differenziale: X vive più a lungo di Y e perciò

lascia più discendenti

(b) Fertilità differenziale: nello stesso lasso di tempo X si riproduce più efficacemente di Y e perciò lascia più discendenti

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Evoluzione darwiniana

1. Esiste una variabilità2. Questa variabilità è, almeno in parte, ereditaria3. Nel contesto ambientale in cui si trovano, individui diversi

hanno fertilità o mortalità diverse4. Le caratteristiche degli individui che lasciano più

discendenti si diffondono nella popolazione: adattamento

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Evoluzione darwiniana: lasintesi moderna

L’evoluzione è il cambiamento delle caratteristiche genetiche di una popolazione, per effetto della selezione naturale, o del caso, o di tutti e due

E allora:

Solo le popolazioni, non gli individui possono evolversi: la genetica evoluzionistica studia le popolazioni

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Quattro cose importanti

• Variabilità • Eredità • Il pensiero evoluzionista• La genetica

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Un po’ di date

• 1856-1863 Esperimenti di Mendel sui piselli• 1900 de Vries, Correns e von Tschermak riscoprono i principi dell’eredità• 1905-1909 Nascono le parole “genetica” (Bateson) e “gene” (Johannsen)• 1910-1911 Morgan scopre l’eredità legata al sesso e l’associazione dei geni sui

cromosomi• 1928 Griffith identifica un “principio trasformante”• 1941 Beadle e Tatum propongono la corrispondenza “un gene un enzima”• 1944 Avery, MacLeod e McCarthy dimostrano che il principio trasformante è il

DNA• 1953 Watson e Crick propongono il modello della doppia elica• 1966 Nirenberg e Khorana decifrano il codice genetico• 1977 Gilbert e Sanger sviluppano il metodo di sequenziamento del DNA• 1980 Chambon dimostra che i geni Eucarioti sono interrotti da introni• 1986 Mullis sviluppa la PCR, polymerase chain reaction• 2001 Viene completata la prima sequenza genomica umana• 2010 “Next generation sequencing”

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Figura 1.4 (segue)

Peter J Russell, Genetica © 2010 Pearson Italia S.p.A

Organismi modello

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Figura 1.4 (continuazione)

Peter J Russell, Genetica © 2010 Pearson Italia S.p.A

Organismi modello

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Figura 1.5

Peter J Russell, Genetica © 2010 Pearson Italia S.p.A

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Figura 1.6

Peter J Russell, Genetica © 2010 Pearson Italia S.p.A

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Aploidia, diploidia

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Come sono fatti i cromosomi

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Mitosi

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Sono i microtubuli a far migrare i cromatidi

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Meiosi

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Nella meiosi i cromosomi omologhi si scambiano tratti di DNA:crossing-over

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divisione del centromero

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Alla meiosi si formano nuove combinazioni di cromosomi

e i cromosomi nonsono più gli stessi

Ad ogni generazione compaiono delle novità: quante?

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Ogni genitore ha 2 copie dei 23 cromosomi

Ammettendo che non ci sia crossing-over, può formare 223 combinazioni di cromosomi

Sono più di 8 milioni di combinazioni

Ma se c’è in media un crossing-over per coppia (in realtà sono ben di più), questo numero diventa 423: più di 16 mila miliardi di combinazioni

Lo stesso vale per l’altro genitore

Quindi, gli zigoti diversi che ogni coppia può produrre sono 423 x 423, cioè 256 milioni di miliardi di miliardi

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Sintesi 1

• Senza variabilità non si fa genetica • La genetica studia la trasmissione ereditaria delle

caratteristiche biologiche• Cose da ricordare sulla cellula

– DNA, RNA, proteine– Cellula eucariote e procariote– Cromosomi– Mitosi e meiosi

• Niente ha senso in biologia se non viene interpretato alla luce dell’evoluzione