01 introduzione

35
Filosofia della cultura P. Marco Mikalonis, IVE Seminario “San Vitaliano” Montefiascone, aprile 2012

Upload: marcomikalonis

Post on 30-Dec-2015

23 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

MikalonisFilosofía de la Cultura 01Introducción

TRANSCRIPT

Page 1: 01 Introduzione

Filosofia della cultura

P. Marco Mikalonis, IVE

Seminario “San Vitaliano”

Montefiascone, aprile 2012

Page 2: 01 Introduzione

Filosofia della cultura

Per una definizione di “cultura”

Che cosa si dice sulla cultura?

Page 3: 01 Introduzione

1. Introduzione – “Documenti ecclesiali” a. Concilio Vaticano II: Gaudium et spes b. Card. Giacomo Biffi (italiano, 1928-) c. Benedetto XVI: Verbum domini d. Giovanni Paolo II: Discorso all’Unesco (1980) 2. Autori non tomisti a. George Steiner (franco-americano, 1929-) b. Thomas Stearns Eliot (anglo-americano, 1888 –1965) c. Roger Scruton (inglese, 1944-) 3. Autori tomisti a. Jacques Maritain (francese, 1982-1973) b. Joseph Pieper (tedesco, 1904-1997) c. Cornelio Fabro (italiano, 1911-1995) 4. San Tommaso d’Aquino

Page 4: 01 Introduzione

Bibliografia

(Questa bibliografia include autori che appartengono a diverse linee di pensiero, anzi, in alcuni casi a linee oposte. Il fatto che li elenchiamo qui non significa che si condividano le idee di tutti questi).

Page 5: 01 Introduzione

• J. G. ASCENCIO, Filosofia della cultura. Temi d’introduzione alla filosofia della cultura, If Press, 2011.

• G. BARZAGHI, Metafisica della cultura cristiana, Edizioni Studio Domenicano, 1996.

• Sante BABOLIN, Produzione di senso. Introduzione alla filosofia della cultura, Editrice PUG, Roma 1996.

Page 6: 01 Introduzione

• BENEDETTO XVI, Esortazione apostolica post-sinodale ‘Verbum Domini’.

• Giacomo BIFFI, Cultura cattolica per un vero umanesimo, http://www.doctrinafidei.va/ documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_card-biffi-politica_it.html

• CONCILIO VATICANO II, Gaudium et spes.

• Thomas Stearns ELIOT, Notes Towards the Definition of Culture, 1948.

Page 7: 01 Introduzione

• Cornelio FABRO, Responsabilità della cultura, "Humanitas", IV, 1949, pp. 770-777. • ------------------, Intorno al concetto di cultura cattolica, "Ragguaglio culturale dei

cattolici italiani", Palombi, Roma 1977, pp. 7-10. • ------------------, Coscienza cattolica e cultura contemporanea, "Instaurare omnia in

Cristo", XVII, 2-3, marzo-giugno 1988, pp. 4 ss. • ------------------, Del corpo e della letizia, "Humanitas", VIII, 1953, pp. 109-

112; ristampato in Momenti dello spirito, volume I, Edizioni Sala Francescana di Cultura "P. Antonio Giorgi", Assisi-S. Damiano, 1982, p. 112 ss., e ristampato col titoloFra la coscienza e il mondo, "L'Osservatore Romano", 20 settembre 1987, p. 3.

• ------------------, Il momento religioso-metafisico nella cultura dei giovani, "Docete", 3, Cenac, Torino 1953, pp. 35-47.

• ------------------, Lettera di un gruppo d'intellettuali ai cattolici impegnati nella politica e nella cultura, "Il Popolo", 22 gennaio 1967, p. 3.

• ------------------, Storicità della cultura e vita della Chiesa, "L’Osservatore della Domenica", 6 Decembre 1964, p. 4.

• ------------------, Testimonianze della cultura, "L'Osservatore Romano", 15 maggio 1958, p. 3, ristampato e ampliato in "Il Fuoco", 1958; e in "Città di Vita", XIII, 3, 1958, pp. 260-264.

• ------------------, Valori della cultura contemporanea, "Humanitas", VI, 11, 1951, pp. 1053- 1058.

• ------------------, Valori della cultura nel mondo contemporaneo, "Ricerca", VII, 18-19, 1 Ottobre 1951, p. 4.

• ------------------, La svolta antropologica di Karl Rahner (OC – 25), EDIVI, Segni 2011. • ------------------, Percezione e pensiero (OC – 6), EDIVI, Segni 2008. • ------------------, La nozione metafisica di partecipazione (OC – 3), EDIVI, Segni 2005.

Page 8: 01 Introduzione

• Maria Giovana FANTOLI, L’idea di cultura: una questione rilevante per la riflessione pedagogica in Cqia rivista, Novembre 2010.

• GIOVANNI PAOLO II, Discorso all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), Parigi, 1980.

• -----------------------, Lettera apostolica ‘Inter munera academiarum’, 1999.

• -----------------------, Discorso ai partecipanti all’VIII Congresso Tomistico Internazionale, 1980.

• René GIRARD, Evolution and Conversion: Dialogues on the Origins of Culture, Continuum, London 2008.

Page 9: 01 Introduzione

• Martin GRABMANN, La filosofia della cultura secondo Tomaso d’Aquino (traduzione dal tedesco di P. Isnardo Marega), ESD,Bologna 1931. (Esiste una traduzione allo spagnolo di Octavio DERISI: La filosofia de la cultura de Santo Tomás de Aquino, Editorial Poblet, Buenos Aires 1948).

• Hamedreza KOHZADI et Fatemeh AZIZMOHAMMADI, T.S. Eliot’s Interpretation of Culture in Journal of Basic and Applied Scientific Research, 1(12)2823-2825, 2011.

Page 10: 01 Introduzione

• Jacques MARITAIN, Religion et culture. Edition originale: premier numéro de la collection des questions disputées. Desclée de Brouwer, 1930. 2nd edition, with a preface, 1946. [Edizione italiana: Jacques MARITAIN, Religione e cultura, Guanda editore, Modena 1938. Edizione inglese: Jacques MARITAIN, Religion and Culture. London: Sheed and Ward, 1931.]

• ---------------------, Humanisme intégral: problemes temporels et spirituals d'une nouvelle chrétienté. Fernand Aubier, 1936. [Two translations: True humanism. Tr. M.R. Adamson. London: Bles, 1938; Integral Humanism: Temporal and Spiritual Problems of a New Christendom. Tr. Joseph W. Evans New York: Charles Scribner's Sons, 1968.]

• ---------------------, Christianity and Democracy, December 1949. [From a typewritten manuscript by Jacques Maritain, who gave this address at the annual meeting of the American Political Science Association in New York on the 29th of December 1949 and again at Gettysburg College under the auspices of the Adams County Round Table of the National Conference of Christians and Jews on the 19th of February 1950.]

• ---------------------, The twilight of civilization, Sheed and Ward, New York 1943.

Page 11: 01 Introduzione

• Ambrose MC NICHOLL, Structuralism, Herder (Studia universitatis S. Thomae in Urbe), Roma 1975.

• B. MONDIN, Antropologia filosofica: filosofia della cultura e dell’educazione (Manuale di filosofia sistematica – Volume 5), Edizioni Studio Domenicano, 2000.

• Josef PIEPER, Muße und Kult, Kösel, München 1948. [Edizione italiana: “Otium” e culto, Morcelliana, Brescia 1952. Edizioni inglese: Leisure, the Basis of Culture. (Introduction by T. S. Eliot), Faber and Faber, London 1952; Leisure. The Basis of Culture (Introduction by Roger Scruton), St. Augustine's Press, South Bend 1998. Quest’ultima edizione include The philosophical act.]

• Emir RODRIGUEZ MENEGAL, Eliot ofrece una definición de cultura in Marcha, Montevideo, nº 472, 01/04/1949 p. 14-15.

Page 12: 01 Introduzione

• Roger SCRUTON, Culture Counts. Faith and Feeling in a World Besieged, Encounter Books, 2008. [Edizione italiana: Roger SCRUTON, La cultura conta. Fede e sentimento in un mondo sotto assedio, Vita e Pensiero, Milano 2008.]

• -------------------, Multiculturalism, R.I.P. in The American Spectator, Dec 2010 - Jan 2011.

• --------------------, The Palgrave Macmillan Dictionary of Political Thought, Palgrave Macmillan, London 2007.

• Raimondo SPIAZZI, Cristianesimo e cultura. Dai Padri della Chiesa a S. Tommaso d’Aquino, ESD, Bologna 1990.

Page 13: 01 Introduzione

• George STEINER, In Bluebeard's Castle. Somes Notes Towards the Redefinition of Culture, Yale University Press, 1971. [Edizione italiana: George STEINER, Nel castello di Barbablù. Note per la ridefinizione della cultura, Garzanti libri, 2011.]

• SZASZKIEWICZ J., Filosofia della cultura, Editrice Pontificia Università gregoriana, 1998.

• TOMMASO D’AQUINO, Somma teologica, I-II, q. 94, a. 2.

• -----------------------, Commento alla Politica di Aristotele.

• Luigi WALT, T.S. Eliot e le radici dell’umanesimo europeo in La Società 62/6 (2004), 781-796.

• Robert M. WOODS, Taking Note of T.S. Eliot's Notes on Education and Culture in The Imaginative Conservative (on-line journal), Thursday, February 16, 2012, http://www.imaginativeconservative.org/2012/02/taking-note-of-ts-eliots-notes-on.html

Page 14: 01 Introduzione

1. Introduzione “Documenti ecclesiali”

a. Concilio Vaticano II: Gaudium et spes

PARTE II: ALCUNI PROBLEMI PIÙ URGENTI

CAPITOLO II: LA PROMOZIONE DELLA CULTURA

n. 53: Introduzione

Page 15: 01 Introduzione

È proprio della persona umana il non poter raggiungere un livello di vita veramente e pienamente umano se non mediante la cultura, coltivando cioè i beni e i valori della natura. Perciò, ogniqualvolta si tratta della vita umana, natura e cultura sono quanto mai strettamente connesse.

Page 16: 01 Introduzione

Con il termine generico di «cultura» si vogliono indicare tutti quei mezzi con i quali l'uomo affina e sviluppa le molteplici capacità della sua anima e del suo corpo; procura di ridurre in suo potere il cosmo stesso con la conoscenza e il lavoro; rende più umana la vita sociale, sia nella famiglia che in tutta la società civile, mediante il progresso del costume e delle istituzioni; infine, con l’andar del tempo, esprime, comunica e conserva nelle sue opere le grandi esperienze e aspirazioni spirituali, affinché possano servire al progresso di molti, anzi di tutto il genere umano.

Page 17: 01 Introduzione

Di conseguenza la cultura presenta necessariamente un aspetto storico e sociale e la voce «cultura» assume spesso un significato sociologico ed etnologico. In questo senso si parla di pluralità delle culture. Infatti dal diverso modo di far uso delle cose, di lavorare, di esprimersi, di praticare la religione e di formare i costumi, di fare le leggi e creare gli istituti giuridici, di sviluppare le scienze e le arti e di coltivare il bello, hanno origine i diversi stili di vita e le diverse scale di valori. Cosi dalle usanze tradizionali si forma il patrimonio proprio di ciascun gruppo umano. Così pure si costituisce l'ambiente storicamente definito in cui ogni uomo, di qualsiasi stirpe ed epoca, si inserisce, e da cui attinge i beni che gli consentono di promuovere la civiltà.

Page 18: 01 Introduzione

b. Cardinale Giacomo Biffi Cultura cattolica

per un vero umanesimo Commento del Cardinale Giacomo Biffi sulla Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica , 24 novembre 2002 (CDF).

http://www.doctrinafidei.va/documents/rc_con_cfaith_doc_20021124_card-biffi-politica_it.html

* Non vogliamo discuttere nel nostro corso il problema della possibilità di una “cultura cattolica”

Page 19: 01 Introduzione

“Cultura” nel mondo moderno è vocabolo usatissimo e quasi mitico, anche se non gli si assegna sempre e da tutti lo stesso contenuto concettuale. Sicché una previa chiarificazione - una “explicatio terminorum” - normalemente si impone.

Page 20: 01 Introduzione

A dare consistenza a queste affermazioni di principio e qualche utile articolazione al discorso, possiamo brevemente rilevare come le principali accezioni di “cultura” nell’idea di “cultura cattolica” trovino rispondenza e plausibilità. Il significato originario (ma ancor oggi vivo) proviene da un’immagine presa dal mondo agricolo: “cultura” viene a indicare la “coltivazione dell’uomo” segnatamente nella sua realtà interiore. Già Cicerone parla di un “cultus animi”. [...] In questa prospettiva si capisce come mai proprio nell’ambito del cristianesimo si sia configurato l’umanesimo più alto e meglio motivato. Già l’antichità classica era arrivata a proclamare: “Molte cose sono mirabili al mondo, ma l’uomo le supera tutte” (Sofocle, Antigone, coro del primo stasimo). Il cristianesimo accoglie e assimila l’umanesimo greco, e trasfigurandolo lo trascende sino a farne il senso, anzi la prima e immediata finalità di tutte le cose visibili, come si evince da quanto scrive sant’Ambrogio: “L’uomo è il culmine e quasi il compendio dell’universo, e la suprema bellezza dell’intera creazione” (Exameron IX, 75).

Page 21: 01 Introduzione

Lungo il secolo ventesimo si è diffusa e si è imposta un’altra e ben diversa accezione di “cultura”.

In essa “cultura” viene a indicare un sistema collettivo di valutazione delle idee, degli atti, degli accadimenti, e quindi anche un complesso di “modelli” comportamentali.

Ogni “cultura” intesa così suppone anche una “scala di valori” proposta e accettata entro un determinato raggruppamento umano.

Così si è potuto e si può parlare, per esempio, di una “cultura positivista”, di una “cultura idealista”, di una “cultura marxista”, di una “cultura radicale”.

Page 22: 01 Introduzione

C’è un terzo significato di “cultura” che, dal linguaggio delle discipline etnologiche si diffonde a partire dalla metà del secolo XIX.

“Cultura” è tutto ciò che è espresso da una determinata gente e da essa riconosciuto come proprio: la mentalità, le istituzioni, le forme di esistenza e di lavoro, le consuetudini, i prodotti dell’ingegno e dell’abilità manuale.

In questo senso si può parlare di “cultura africana”, “cultura contadina”, eccetera.

Page 23: 01 Introduzione

* * *

Tre significati di «cultura»:

- coltivazione dell’uomo (s. «originario»);

- sistema collettivo di valutazione (s. «democratico»);

- tutto ciò che è espresso da una determinata gente e da essa riconosciuto come proprio (s. «etnologico»).

* * *

Page 24: 01 Introduzione

C. Benedetto XVI: Esortazione apostolica post-sinodale ‘Verbum Domini’ sulla parola di dio nella vita e nella missione della Chiesa

Parola di Dio e culture.

n. 10: Il valore della cultura per la vita dell’uomo

Page 25: 01 Introduzione

L’annuncio giovanneo riguardante l’incarnazione del Verbo rivela il legame indissolubile che esiste tra la Parola divina e le parole umane, mediante le quali si comunica a noi. È nell’ambito di questa considerazione che il Sinodo dei Vescovi si è soffermato sul rapporto tra Parola di Dio e cultura. Infatti, Dio non si rivela all’uomo in astratto, ma assumendo linguaggi, immagini ed espressioni legati alle diverse culture. Si tratta di un rapporto fecondo, testimoniato ampiamente nella storia della Chiesa. Oggi tale rapporto entra anche in una nuova fase dovuta all’estendersi e al radicarsi dell’evangelizzazione all’interno delle diverse culture e ai più recenti sviluppi della cultura occidentale. Esso innanzitutto implica riconoscere l’importanza della cultura come tale per la vita di ogni uomo. Il fenomeno della cultura, infatti, nei suoi molteplici aspetti si presenta come un dato costitutivo dell’esperienza umana: «L’uomo vive sempre secondo una cultura che gli è propria, e che, a sua volta, crea fra gli uomini un legame che pure è loro proprio, determinando il carattere inter-umano e sociale dell’esistenza umana». [354 Giovanni Paolo II, Discorso all’UNESCO (2 giugno 1980), 6: AAS 72 (1980), 738.]

Page 26: 01 Introduzione

La Parola di Dio ha ispirato lungo i secoli le diverse culture, generando valori morali fondamentali, espressioni artistiche eccellenti e stili di vita esemplari.

Pertanto, nella prospettiva di un rinnovato incontro tra Bibbia e culture, vorrei ribadire a tutti gli operatori culturali che non hanno nulla da temere dall’aprirsi alla Parola di Dio; essa non distrugge mai la vera cultura, ma costituisce un costante stimolo per la ricerca di espressioni umane sempre più appropriate e significative.

Ogni autentica cultura per essere veramente per l’uomo deve essere aperta alla trascendenza, ultimamente a Dio.

Page 27: 01 Introduzione

d. Giovanni Paolo II: DISCORSO

ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE

PER L'EDUCAZIONE, LA SCIENZA E LA CULTURA (UNESCO)

Parigi, 1980

[Cfr. IVE, Costituzioni, n. 27 nota 44]

Page 28: 01 Introduzione

6. «Genus humanum arte et ratione vivit» (cfr. S.Thomae «In Aristotelis "Post. Analyt."», 1). Queste parole di uno dei più grandi geni del cristianesimo, che fu nello stesso tempo un continuatore fecondo del pensiero antico, portano al di là del cerchio e del significato contemporaneo della cultura occidentale sia mediterranea che atlantica. Esse hanno un significato che si applica all'insieme dell'umanità in cui si incontrano le diverse tradizioni che costituiscono la sua eredità spirituale e le diverse epoche della sua cultura. Il significato essenziale della cultura consiste, secondo queste parole di san Tommaso d'Aquino, nel fatto che essa è una caratteristica della vita umana come tale. L'uomo vive di una vita veramente umana grazie alla cultura. La vita umana è cultura nel senso anche che l'uomo si distingue e si differenzia attraverso essa da tutto ciò che esiste per altra parte nel mondo visibile: l'uomo non può essere fuori della cultura. La cultura è un modo specifico dell'«esistere» e dell'«essere» dell'uomo. L'uomo vive sempre secondo una cultura che gli è propria, e che, a sua volta, crea fra gli uomini un legame che pure è loro proprio, determinando il carattere inter-umano e sociale dell'esistenza umana. Nell'unità della cultura, come modo proprio dell'esistenza umana, si radica nello stesso tempo la pluralità delle culture in seno alle quali l'uomo vive. In questa pluralità, l'uomo si sviluppa senza perdere tuttavia il contatto essenziale con l'unità della cultura in quanto dimensione fondamentale ed essenziale della sua esistenza e del suo essere.

Page 29: 01 Introduzione

7. L'uomo che, nel mondo visibile, è l'unico soggetto ontico della cultura, è anche il suo unico oggetto e il suo termine.

La cultura è ciò per cui l'uomo in quanto uomo diventa più uomo, «è» di più, accede di più all'«essere».

E' qui anche che si fonda la distinzione capitale fra ciò che l'uomo è e ciò che egli ha, fra l'essere e l'avere.

La cultura si situa sempre in relazione essenziale e necessaria a ciò che è l'uomo, mentre la sua relazione a ciò che egli ha, al suo «avere», è non soltanto secondaria, ma del tutto relativa.

Tutto l'«avere» dell'uomo non è importante per la cultura, non è un fattore creatore della cultura se non nella misura in cui l'uomo, con la mediazione del suo «avere», può nello stesso tempo «essere» più pienamente come uomo in tutte le dimensioni della sua esistenza, in tutto ciò che caratterizza la sua umanità.

L'esperienza delle diverse epoche, senza escludere la presente, dimostra che si pensa alla cultura e che se ne parla anzitutto in relazione alla natura dell'uomo e solo in modo secondario e indiretto in relazione al mondo delle sue produzioni.

Questo non toglie nulla al fatto che noi giudichiamo il fenomeno della cultura a partire da ciò che l'uomo produce o che noi traiamo da questo nello stesso tempo delle conclusioni sull'uomo.

Tale approccio - modo tipico di processo di conoscenza «a posteriori» - contiene in sé la possibilista di risalire, in senso opposto, verso le dipendenze ontico-causali.

L'uomo, e solo l'uomo, è «autore» o «artefice» della cultura; l'uomo, e solo l'uomo, si esprime in essa ed in essa trova il suo proprio equilibrio.

Page 30: 01 Introduzione

8. Noi tutti qui presenti ci incontriamo sul terreno della cultura, realtà fondamentale che ci unisce e che è alla base dell'istituzione e delle finalità dell'Unesco. Ci incontriamo per lo stesso fatto intorno all'uomo e in un certo senso, in lui, nell'uomo. Quest'uomo che si esprime e si oggettivizza nella e mediante la cultura, è unico, completo e indivisibile. Egli è allo stesso tempo soggetto e artefice della cultura. Non lo si può quindi considerare unicamente come la risultante di tutte le condizioni concrete della sua esistenza, come la risultante - per non citare che un esempio - delle relazioni di produzione che prevalgono ad un'epoca determinata. Questo criterio delle relazioni di produzione non sarebbe allora in nessun modo una chiave per la comprensione della storicità dell'uomo, per la comprensione della sua cultura e delle molteplici forme del suo sviluppo? Certo, questo criterio costituisce bene una chiave, ed anche una chiave preziosa, ma non è la chiave fondamentale, costitutiva. Le culture umane riflettono, non c'è dubbio, i diversi sistemi delle relazioni della produzione; tuttavia non è questo o quel sistema che è all'origine della cultura, ma è l'uomo, l'uomo che vive nel sistema, che l'accetta o che cerca di cambiarlo.

Page 31: 01 Introduzione

Non si può pensare una cultura senza soggettività umana e senza causalità umana; ma nell'ambito culturale, l'uomo è sempre il fatto primario: l'uomo è il fatto primordiale e fondamentale della cultura. E questo l'uomo lo è sempre nella sua totalità: nell'insieme integrale della sua soggettività spirituale e materiale. ... Nelle opere culturali, questa duplice caratteristica sembra essere ugualmente primordiale ed ugualmente permanente. Ecco dunque, a guisa di conclusione teorica, una base sufficiente per comprendere la cultura attraverso l'uomo integrale, attraverso tutta la realtà della sua soggettività. Ecco anche - nell'ambito dell'agire - la base sufficiente per cercare sempre nella cultura l'uomo integrale, l'uomo tutto intero, in tutta la verità della sua soggettività spirituale e corporale; la base che è sufficiente per non sovrapporre alla cultura - sistema autenticamente umano, sintesi splendida dello spirito e del corpo - delle divisioni e delle opposizioni preconcette. Di fatto, che si tratti di una assolutizzazione della materia nella struttura del soggetto umano, o, inversamente, di una assolutizzazione dello spirito in questa stessa struttura, né l'una né l'altra esprimono la verità dell'uomo e non servono la sua cultura.

Page 32: 01 Introduzione

n. 10 ... Nel cuore della storia, noi siamo già stati più di una volta e siamo ancora i testimoni d'un processo, d'un fenomeno molto significativo. Là dove sono state soppresse le istituzioni religiose, dove le idee e le opere nate dall'ispirazione religiosa e, in particolare, dalla ispirazione cristiana, sono state private del loro diritto di cittadinanza, gli uomini ritrovano di nuovo questi stessi dati, fuori dalle strade istituzionali, col confronto che si opera, nella verità e nello sforzo interiore, fra ciò che costituisce la loro umanità e ciò che è contenuto nel messaggio cristiano. [More than once, over the course of history, we have witnessed - and are still witnessing - a process, a phenomenon of the greatest significance. Wherever religious institutions have been suppressed, wherever the ideas and the activities born of religious inspiration and, in particular, of Christian inspiration, have been outlawed, men discover these same elements, outside the institutional framework when, in obedience to the truth and by their inner striving, they compare what constitutes their humanity with the content of the Christian message.] Signore e signori, mi vorrete perdonare questa affermazione. Proponendola, non ho voluto offendere assolutamente nessuno. Vi prego di comprendere che, in nome di ciò che sono, non potevo astenermi di dare questa testimonianza. ...

Page 33: 01 Introduzione

17. «Genus humanum arte et ratione vivit».

Si afferma in fondo che l'uomo è se stesso mediante la verità, e diventa sempre più se stesso mediante la conoscenza sempre più perfetta della verità.

[The basic assertion is that man is man through truth, and becomes increasingly man through an ever more perfect knowledge of truth.]

.... L'uomo che «è più» grazie anche a ciò che «ha» e a ciò che «possiede», deve saper possedere, vale e dire disporre e amministrare i mezzi che possiede, per il suo bene proprio e per il bene comune.

[Man, who “is more” because, also, of what he “has”, and what he “possesses”, must know how to possess, that is to say, how to deal with and administer the resources in his possession, for his own good and for the common good.]

Page 34: 01 Introduzione

23. Mi è stato dato di realizzare oggi uno dei desideri più vivi del mio cuore. Mi è stato dato di entrare, proprio qui, all'interno dell'areopago che è quello del mondo intero. Mi è stato dato di dire a voi tutti, membri della Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, a voi che lavorate per il bene e per la riconciliazione degli uomini e dei popoli attraverso tutti gli ambiti della cultura, dell'educazione, della scienza e dell'informazione, di dirvi e di gridarvi dal fondo dell'anima: Sì! l'avvenire dell'uomo dipende dalla cultura! Sì! la pace del mondo dipende dal primato dello spirito. Sì! l'avvenire pacifico dell'umanità dipende dall'amore. Il vostro contributo personale, signore e signori, è importante, è vitale. Esso si attua nell'approccio corretto dei problemi, alla soluzione dei quali consacrate il vostro servizio. La mia parola finale è questa: Non cessate. Continuate. Continuate sempre. [Today I have accomplished one of the most ardent desires of my heart. I have been given the opportunity, here, of entering the Areopagus of the whole world. I have been given the opportunity of telling you all, members of the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, who are working for good and for the reconciliation of men and peoples through all the fields of culture, education, science and information, of crying out to you, from the depths of my soul: Yes, the future on mankind depends on culture! Yes, world peace depends on the primacy of the spirit! Yes, peace in mankind’s future depends on love! Your personal contribution, ladies and gentlemen, is important, indeed vital. It consists in adopting the correct approach to the problems with which you have to wrestle. My final word is this: Do not abandon the struggle! Continue it without ceasing!]

Page 35: 01 Introduzione

* * * GS, n. 53 • Dimensioni della cultura: personale, “cosmologica”, sociale, storica • Cultura o culture? Unità della cultura umana vs pluralità delle culture Biffi • Tre significati storici del termine “cultura”: originario-classico-cristiano

(coltivazione dell’uomo), “democratico” (consenso), “etnologico” (espressione) B XVI, Verbum Domini • L’apertura alla trascendenza come condizione per una cultura autenticamente

umana (Cfr. GS, n. 53) GP II, all’UNESCO • «Genus humanum arte et ratione vivit» (cfr. S.Thomae «In Aristotelis "Post.

Analyt."», 1). • Inscindibilità tra uomo e cultura • “La cultura è un modo specifico dell'«esistere» e dell'«essere» dell'uomo”. • “Nell'unità della cultura, come modo proprio dell'esistenza umana, si radica nello

stesso tempo la pluralità delle culture in seno alle quali l'uomo vive”. • L’uomo, soggetto e oggetto della cultura. • L’«essere» e l’«avere» in relazione alla cultura. • Visione integrale dell’uomo. • Parliamo dell’«uomo»: in astratto o in concreto? • Uomo-cultura-verità