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L’unità culturale germanica L‟esame delle fonti (storiche, archelogiche, linguistiche indirette e dirette) relative ai popoli germanici inducono a ritenere che sia esistita una unità culturale germanica. Le fonti, cioè, forniscono una serie di dati culturali e sociali che permettono di individuare e descrivere tratti culturali e sociali individuabili in tutte le singole tradizioni germaniche antiche e, pertanto, riconducibili ad una originaria unità culturale che precede l‟epoca cui risale la documentazione diretta relativa alle singole lingue germaniche.

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  • Lunit culturale germanica

    Lesame delle fonti (storiche, archelogiche, linguistiche

    indirette e dirette) relative ai popoli germanici inducono a

    ritenere che sia esistita una unit culturale germanica. Le

    fonti, cio, forniscono una serie di dati culturali e sociali

    che permettono di individuare e descrivere tratti culturali

    e sociali individuabili in tutte le singole tradizioni

    germaniche antiche e, pertanto, riconducibili ad una

    originaria unit culturale che precede lepoca cui risale la

    documentazione diretta relativa alle singole lingue

    germaniche.

  • Fonti storiche

    La tradizione storica ed etnografica greca suddivide gli abitantidel Nord dellEuropa in due gruppi etnici: i Celti a Ovest e gliSciti a Est. Con le invasioni di Cimbri e Teutoni, sia i Greciche i Romani si interessarono maggiormenteallidentificazione delle popolazioni del Nord-Europa. IGermani, tuttavia, visti come popolazione che viveva lungo ilReno, non erano ancora ben distinti dai Celti neppure daPosidonio (90 a.C.), storico e geografo greco.

  • Fonti storiche

    Si parla dei Germani come unit etnica ben distinta inCesare (100-44 a.C.):

    Cesare, De bello gallico, 50 a.C.

    Cesare sottolinea limportanza del Reno come confineetnico e politico tra Galli e Germani (ma il Reno non eraun confine in quel periodo, poich Cesare stesso parla diGermani sulla riva occidentale del fiume); scarso interesseper usi e costumi dei Germani.

    Nel tempo crebbero le occasioni di contatto tra Germani eRomani, cos, i dati sulle popolazioni germanichecominciarono ad essere pi dettagliate.

  • Fonti storiche

    Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, I sec.d.C.: milit

    nellesercito romano e conobbe direttamente la Germania;

    Tacito, De origine et situ Germanorum, I sec.d.C. 98 d.C.: le

    popolazioni germaniche costituiscono una unit in senso etnico e

    in parte politico.

    Coalizioni germaniche di natura politica e militare per

    contrastare legemonia romana;

    individualit culturale (immagine del I sec. d.C. ma descrive una

    situazione con radici pi antiche). Le trib germaniche sono

    consapevoli delle loro affinit e dei loro legami di tipo religioso

    e culturale.

    Mancano notizie dettagliate su economia, geografia, monti,

    fiumi, citt e fortificazioni.

  • Fonti storiche

    Poi dati storici differenziati, relativi alle singole popolazionigermaniche a partire dal IV secolo; si perde il concetto digermanesimo come unit etnica e culturale; il terminegermanico cede il passo a Franchi, Alemanni, Goti e altri:

    Gregorio di Tours, Historia Francorum, dalle origini fino al 591;

    Cassiodoro (V-VI sec.), Varie (epistole scritte da lui per conto di re ostrogoti)

    Jordanes, ostrogoto vissuto nel VI sec., De origine actibusqueGetarum sive Gotorum;

    Procopio di Cesarea (VI sec.), Bellum Goticum, sulla guerra greco-gotica in Italia;

    Paolo Diacono, Historia Langobardorum, dalle origini fino al 744;

    Beda Venerabilis, Historia Ecclesiastica gentis Anglorum, fino al 731.

  • Fonti archeologiche

    Esame dei dati

    archeologici

    provenienti dallarea

    geografica identificata

    da Cesare e Tacito

    come sede delle

    popolazioni

    germaniche, la Cerchia

    Nordica

  • Fonti archeologiche

    Gustav Kossinna fine 1800

    Ricerca le origini dei Germani nella preistoria II millennio a.C.

    Identificazione arbitraria:

    popolo preistorico = popolo di cui parla Tacito (i Germani)

    Interpretazione storica dei dati archeologici condizionata dalle

    fonti storiche basata sulla concezione del Germanesimo come

    unit etnica, una concezione fondata su un principio di identit

    tra regioni culturali ben delimitate archeologicamente e precise

    unit etniche anche i dati linguistici vengono utilizzati per

    identificare unit etniche, ma in modo del tutto arbitrario, perch

    associati arbitrariamente a varie scoperte archeologiche.

  • Fonti archeologiche

    Kossinna, rifacendosi allopinione di Tacito in merito al carattere

    indigeno dei Germani (cap. II), ricerc le origini dei Germani

    nella preistoria (II millennio a.C.) attribuendo loro, gi a

    quellepoca, una collocazione ben precisa nel Nordischer Kreis,

    intorno alla penisola dello Jutland.

    Il Germanesimo (inteso come unit etnica, culturale e linguistica)

    avrebbe avuto origine dalla fusione tra i creatori della cultura

    megalitica (4000 a.C.-1500 a.C.), caratteristica gi nel neolitico

    delle zone costiere dellEuropa settentrionale, e i portatori di una

    nuova cultura fino ad allora sconosciuta al nord - inumazione in

    tombe singole a tumulo, luso dellascia da guerra e

    lornamentazione a cordicella nei manufatti in ceramica. Lunit

    culturale germanica si sarebbe mantenuta fino allet del

    ferro, quando inizia lespansione dei Germani verso Sud-Est e

    Sud-Ovest.

  • Fonti archeologiche

    Critica:commistione arbitraria di dati archeologici, storici e linguistici; ciconduce allidentificazione di singole culture con un determinatoethnos, considerato come immutato dallet del bronzo fino allaltomedioevo.

    In mancanza di dati che coprano un periodo cos lungo (dal II millennioa.C. ai primi secoli a.C.) e viste le variazioni culturali attestate dai singolipopoli germanici rispetto allipotetica e preistorica unit culturale, oggi sitende a cercare le radici dellunit culturale germanica non nella preistoriama nei primi secoli dellera volgare, in un periodo per cui si dispone didati archeologici, storici e linguistici.Si esaminano le facies archeologiche allinterno della Germania, rispettoalla cultura La Tne (et del ferro recente, fulcro nella regione gallica,dallInghilterra meridionale allItalia settentrionale e al bacino delDanubio fino allUngheria, dal IV al I sec. a.C. associata al mondolinguistico celtico).

  • Il Reno

    Fino al I sec. a.C. il Reno non costituisce un confine dal

    punto di vista archeologico. I reperti archeologici a destra e a

    sinistra del Reno si corrispondono:

    ceramiche a tornio, roccaforti ed insediamenti fortificati, conio di monete di tipo celtico.

    Tali caratteristiche scompaiono nella regione a destra del fiume

    a partire dal I sec. d.C., in favore di una facies pi povera, di

    tipo rurale, orientata verso nord.

    Solo dopo il I sec. d.C., perci, il Reno diventa un vero e

    proprio confine culturale.

  • Il Reno

    Considerazione

    Il dato archeologico coincide con il dato storico fornito da

    Tacito, per il periodo intorno al I secolo d. C.:

    possibile dire che i ritrovamenti archeologici rimandano alle

    popolazioni germaniche e che larea in esame, in quel periodo,

    era effettivamente abitata / vissuta dalle popolazioni

    germaniche (considerazione scientifica dei dati diversa dalle

    considerazioni di Kossinna).

  • Inizi dellera volgare larea che comprende la Germania sett.,

    la Danimarca, le coste della Scandinavia, fino alla Slesia e alla

    Polonia merid. appare completamente differenziata rispetto al

    tardo La Tne (I secolo a.C.; in arancione).

    In queste regioni si riconoscono tre gruppi di culture in base ad

    alcune particolarit negli usi funerari:

    1. cultura dei Germani dellElba: dallElba verso sud fino alla

    Moravia e al Danubio;

    2. cultura di Przeworsk, nelle aree dellOder e della Vistola

    (Slesia, Polonia);

    3. cultura dei Germani occidentali, tra Weser e Reno,

    identificabile fino al II secolo d.C.

    Queste aree culturali, pur essendo ben distinte luna dallaltra e

    pur non costituendo una individualit sul piano archeologico,

    rappresentano una unit culturale in senso lato per la presenza di

    alcune caratteristiche comuni assenti nei territori vicini.

  • Lesame delle epoche archeologiche mostra come la molteplicit

    rilevabile allinizio dellera volgare abbia i suoi antecedenti in

    altrettante culture differenti:

    1. cultura di Jastorf nel mezzo (rosso);

    2. cultura di Pomerania o Gesichtsurnenkultur a Est (verde oliva);

    3. cultura di Harpstedt a Ovest (giallo)

    Tali culture risalgono al I millennio a.C. e si evolvono

    contemporaneamente al La Tne. La variet culturale attestata

    allinizio dellera volgare non nasce dalla disgregazione di una unit

    precedente (non documentata ma ipotizzata da Kossinna): la

    relativa coesione osservabile nei primi secoli d.C. ha origine da un

    graduale processo di aggregazione.

    I portatori di tale cultura aggregante possono essere associati con i

    Germani di Tacito in virt di una coincidenza cronologica e

    geografica. Le cronache degli storici antichi confermano poi gli

    spostamenti, a tratti bellicosi, dei Germani

  • Fonti linguistiche

    1. Fonti linguistiche indirette:

    1a. nomi e forme isolate riportate in scritti di autori classici (greci elatini), che risalgono ai primi secoli a.C. e d.C.

    gli autori classici offrono una modesta documentazione attraversocitazioni di

    alcuni nomi comuni di animali (alces alci pl. in Cesare; cfr.ted. Elch, ingl. elk)

    oggetti (glaesum ambra in Tacito; cfr. ted. Glas, ingl. glassvetro; sapo sapone in Plinio; cfr. ted. Seife, ingl. soap) esoprattutto attraverso

    lonomastica che si riferisce alle popolazioni germaniche(nomi di persona Sigismundus, Inguiomerus in Tac.); nomi dipopolo (Ermunduri. Langobardi, Alamanni); toponimi (Silva

    Bacenis in Ces., Asciburgium in Tac.)

  • N.B. la germanicit linguistica, malgrado la terminazione latina;

    nomi giunti allautore latino o greco da fonte non germanica, e

    quindi non nella sua forma originaria, ma in quella adattata alla

    lingua dellinformatore.

    Lunico criterio per determinare il reale grado di germanicit

    lesame delle caratteristiche fonologiche:

    ad esempio la Prima mutazione consonantica: in Bcenis montagna

    dei faggi, lelemento bc- del nome gm corrispondente a lat. fgus

    (< ie. *bhgos). Chi ha riportato il nome, ha imitato la struttura

    fonologica del termine gm. senza rendersi conto della

    corrispondenza con lat. fagus: se avesse riconosciuto in bac- di

    bacenis il corrispondente germanico di lat. fag-, avrebbe

    denominato la montagna con lappellativo dei faggi, utilizzando

    un nome a base fag-, non bac- e non avrebbe fornito alcun

    elemento gm.

  • 1b. Onomastica:

    in base allonomastica, si pu affermare che dal I sec. a.C. alI sec. d.C. sembra delinearsi una progressiva diffusione ditipi lessicali e di tratti fonematici caratteristici delle linguegermaniche che diventano pi frequenti nellonomastica deisecoli successivi.

    1c. Prestiti germanici in finnico databili intorno al I sec. a./d.C.:

    finn. kuningas re< germ. *kuningaz;

    finn. rengas anello < germ. *hrengaz;

    finn. vantus guanto < germ. *wantuz.

    2. Le testimonianze dirette sono costituite dai testi scrittidirettamente nelle varie lingue germaniche.

  • Storia della Filologia Germanica

    In virt dei dati ricavati dalla storia, dallarcheologia edalla linguistica, possibile delineare le caratteristichelinguistiche, culturali e sociali del mondo germanicoantico.Grazie ai vari tipi di fonti possibile descrivere:1. La lingua dei popoli germanici (si ricostruisce il

    Germanico a partire dalle singole lingue germanichestoricamente attestate);

    2. La religione delle popolazioni germaniche (a partireda ci che riferiscono Cesare, Tacito e le fontigermaniche);

    3. La societ delle popolazioni germaniche (Tacito edaltro).

  • Storia della Filologia Germanica

    1455: riscoperta della Germania

    (De origine et situ Germanorum) di Tacito, 98 d.C. circa;

    XVI-XVII sec.: atteggiamento filologico verso gli antichi testiin lingue germaniche (frutto di ricerche antiquarie ricercasulle lingue classiche, orientali e germaniche;

    Justus Lipsius (1547-1606, Belgio fiammingo): Salmi in bassofrancone

    Franciscus Junius (1591-1677, Heidelberg, studi a Leida inOlanda): pubblicazione integrale del Codex Argenteusdella Bibbia gotica;

    in Nord-Europa lattenzione degli studiosi si rivolse allanticaletteratura nordica, alla poesia eddica e alle saghe.

  • Nel corso dellOttocento la linguistica storico-comparativa elabora il concetto di germanico:

    studi della linguistica storico-comparativa:rintracciare le parentele genetiche tra le lingue;nasce il concetto di indoeuropeo;

    Nei paesi germanici, in particolare, linteresseromantico per la ricerca delle origini diede vitaallo studio delle antichit delle varie patriegermaniche.

    Inizio: studio comparativo della lingua sanscritadegli antichi testi religiosi indiani, confrontatacon il greco e con il latino.

  • Friedrich von Schlegel (1808) e Franz Bopp (1816) inGermania a questultimo si deve limpiego del termine

    germanico in senso linguistico (la lingua ricostruita,

    madre delle moderne lingue germaniche)

    1818: il danese Rasmus Rask applic il metodo comparativo alle lingue germaniche.

    1822, seconda edizione della Deutsche Grammatik [in cui deutsch stava per germanico e non ancora per

    tedesco] di Jakob Grimm.

    Nello stesso periodo operava Karl Lachmann, fondatore della moderna critica del testo, fece edizioni critiche di

    grandi opere letterarie tedesche medievali:

    Nibelungenlied, studi di metrica e stilistica.

  • Comparazione tra singole forme germaniche e

    individuazione dei fonemi da ricostruire per il germanico

    got. isl.a. ingl.a. ata. gm.

    fadar fair fder fatar *far padre

    ftus ftr ftus fuoz *ftuz piede

    f- f- f- f- *f-

    -a- -a- -- -a- *-a-

    -- -- -- -uo- *--

    -t- -t- -t- -z *-t-

    -d- [] -- -d- -t- *--

  • Comparazione greco latino germanico

    greco: patr

    latino: pater

    gm.: *far

  • Neogrammatici fine XIX secolo

    Studio delle corrispondenze a livello fonetico

    Formulazione di Leggi fonetiche

    Legge fonetica: descrizione e formalizzazione, a

    posteriori, di una serie regolare di corrispondenze

    Protogermanico: lingua unitaria e compatta un

    modello di riferimento nellanalisi comparata delle

    lingue germaniche

  • Teoria delle onde Johann Schmidt, 1872

    Contatto linguistico

    Isoglosse: linee immaginarie che rappresentano

    confini geografico-linguistici creati dallunione

    di punti geografici in cui si osserva una

    variazione linguistica sulla base dellaccumulo

    dei punti che pu essere di natura fonetica o

    lessicale o morfologica; a livello di dialetti e

    meno a livello di lingue standard

  • Teoria delle onde

  • Esempi di Isoglosse in Germania

  • Quadro riassuntivo

    Neogrammatici: metodo comparativo; ricostruzione del germanico

    mediante il confronto tra le varie lingue germaniche; linsieme

    delle caratteristiche comuni a tutte le lingue germaniche

    costituir il germanico;

    individuazione di leggi fonetiche, che hanno il limite di essere

    troppo rigide alcuni cambiamenti fonetici possono essere

    dovuti a contatti linguistici;

    Concetto di lingua madre e lingue figlie: la Teoria dellAlbero

    Genealogico (Stammbaumtheorie August Schleicher, 1821-

    1868); rami separati;

    Johann Schmidt (1872): Teoria delle onde (Wellentheorie); le isoglosse

    per illustrare i confini e la diffusione di alcuni fenomeni

    linguistici;

    Georg Wenker (1876): geografia linguistica il caso degli esiti della

    Seconda Mutazione Consonantica nellarea corrispondente

    allattuale Germanica

  • Tale evoluzione nellapproccio allo studio delle lingue gm antiche

    risponde allesigenza di individuare i motivi dei mutamenti

    linguistici: motivazioni interne al sistema linguistico

    (semplificazione, variazioni articolatorie); motivazioni esterne ad

    esso (contatti, sostrato o prestiti)

    Considerazioni

    Gli studi della geografia linguistica hanno portato a distinguere le

    lingue germaniche in gruppi e sottogruppi e a scoprire le

    corrispondenze e le differenze tra le varie lingue germaniche in

    relazione sia alla diffusione dei fenomeni che alla loro

    cronologia.

    Il germanico pu essere suddiviso in unit in parte diverse

    rispetto a quelle suggerite dalla teoria dellalbero genealogico.

    Non si presuppone pi uno stadio comune e indifferenziato da cui

    sarebbero derivate le lingue germaniche, ma si ipotizzata

    anche per la fase pi antica una pluralit di dialetti in

    analogia con la realt linguistica che noi oggi conosciamo.

  • Considerazioni

    I fenomeni comuni fase di aggregazione in cui le

    popolazioni gm furono in stretto contatto fra di loro,

    prima di separarsi e raggiungere sedi anche lontane fra

    di loro.

    Cesare e Tacito:

    nei secoli intorno allinizio dellera volgare i

    Germani occupavano un territorio che comprendeva

    la Scandinavia meridionale, lattuale Danimarca

    (penisola dello Jutland e isole danesi) e Nord della

    Germania: la cerchia nordica - i Germani

    ebbero stretti contatti e cos si svilupparono i

    fenomeni comuni attribuiti al germanico.

  • Successivamente, nellet delle migrazioni (375-568) e

    con lestendersi del territorio occupato dalle popolazioni

    germaniche si svilupparono fenomeni caratteristici dei

    diversi gruppi e delle singole lingue germaniche.

    Proprio in base a tali fenomeni e in base alle aree

    geografiche occupate dalle singole popolazioni

    germaniche possibile dividere il gruppo germanico nei

    tre gruppi indicati nello schema dellAlbero

    genealogico.

  • Fr. Van Coetsem 1970

    per dare profondit cronologica al germanico ricostruito ha

    individuato nella storia del germanico due fasi distinte,

    caratterizzate da tratti linguistici diversi:

    protogermanico, fase che raggruppa i fenomeni checaratterizzano il gruppo delle lingue germaniche rispetto allie.(I mutazione consonantica, legge di Verner, riduzione delsistema vocalico a 8 suoni con la confluenza di e in , di e in ; e forse la strutturazione del sistema apofonico). II-Isec. a.C. (?) Secondo Fr. Van Coetsem la riduzione delsistema vocalico si collocherebbe in una fase intermedia traprotogm e gm comune che egli chiama periodo e-a,collocandolo proprio intorno al II-I sec. a.C.;

    germanico comune, fase che presenta i fenomeni comuni allelingue germaniche; si tratta della fase del germanico pi vicinaalla lingue storiche, e alla quale vengono attribuiti fenomeniquali lo stabilizzarsi dellaccento sulla sillaba radicale, lametafonia e le altre variazioni vocaliche dipendenti) iniziodellera volgare.