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1 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO XXII DISTRETTO SCOLASTICO - FIUMICINO ISTITUTO COMPRENSIVO “PORTO ROMANO” POF ANNO SCOLASTICO 2014-2015

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

XXII DISTRETTO SCOLASTICO - FIUMICINO

ISTITUTO COMPRENSIVO

“PORTO ROMANO”

POF

ANNO SCOLASTICO

2014-2015

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INDICE

1 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA .................................................................................. 4 2 ANALISI E RISORSE DEL TERRITORIO ................................................................................. 4 3 ISTITUTO COMPRENSIVO“ PORTO ROMANO” DI FIUMICINO ................................................. 7 4 FINALITA’ DELL’ISTITUTO ................................................................................................... 8 5 P.A.I. DELL’ISTITUTO ......................................................................................................... 9

5.1 PREMESSA ................................................................................................................... 9

5.2 IL TERRITORIO .......................................................................................................... 12

5.3 I PARTE – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA' ............................................. 13

GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO ................................................ Error! Bookmark not defined.

5.4 CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTERCLASSE E INTERSEZIONE ........................................... 14

5.5 COMMISSIONE G.L.I. - GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE ..................................... 15

5.6 FUNZIONE STRUMENTALE PER L'INCLUSIONE .............................................................. 17

5.7 REFERENTE SCUOLA DSA ............................................................................................ 18

5.8 REFERENTE PER GLI ALUNNI STRANIERI ..................................................................... 18

5.9 PSICOPEDAGOGISTA .................................................................................................. 19

5.10 FAMIGLIA ................................................................................................................ 20

5.11 OPERATORI SANITARI E OPERATORI SOCIALI ............................................................ 20

5.12 ASSISTENTI EDUCO-CULTURALI (A.E.C.) .................................................................. 20

5.13 ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE .......................................................................... 21

5.14 PERSONALE ATA ....................................................................................................... 21

5.15 PROGETTI IN RETE CON LE SCUOLE DEL TERRITORIO ............................................... 21

5.16 CENTRI TERRITORIALI DI SUPPORTO (C.T.S.) ............................................................. 22

5.17 ASSOCIAZIONI ......................................................................................................... 22

5.18 FORMAZIONE DEI DOCENTI ...................................................................................... 22

5.19 II PARTE – OBIETTIVI D'INCLUSIONE PROPOSTI PER L'ANNO SCOLASTICO 2014-2015 24

5.20 ATTIVITA' D'INCLUSIONE PROPOSTI PER L'ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ................. 25

5.21 RISORSE NECESSARIE PER FAVORIRE IL PROCESSO DI INCLUSIONE PER L'ANNO

SCOLASTICO 2014-2015 ................................................................................................... 27

6 SEDI DI SERVIZIO ............................................................................................................ 28 7 STRUTTURE SCOLASTICHE ............................................................................................... 29 8 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO ...................................................................................... 33 9 CRITERI DI ISCRIZIONE E CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI .................................... 35

9.1 ISCRIZIONE ............................................................................................................... 35

9.2 FORMAZIONE CLASSI ................................................................................................. 35

10 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF ................................................................................... 36 11 ORGANI COLLEGIALI - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE ........................................................ 38 12 ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ................................................................... 41 13 LA SCUOLA DELL’INFANZIA ............................................................................................. 42 14 SCUOLA PRIMARIA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTI ......................................... 46 16 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTI .......... 51

INDIRIZZO MUSICALE ...................................................................................................... 52

17 CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO ................................................................................... 54 18 ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE ...................................... 55

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19 MULTIMEDIALITA’ - LIM.................................................................................................. 56 20 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE ............................................................................. 57 21 CONTINUITA’ ................................................................................................................. 57 22 LA VALUTAZIONE ........................................................................................................... 58

22.1 CRITERI VALUTATIVI DELL’ISTITUTO ........................................................................ 58

22.2 I MOMENTI DELLA VALUTAZIONE .............................................................................. 59

22.3 AUTOVALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO ........................................................ 60

22.4 VALUTAZIONE INVALSI ............................................................................................. 60

23 CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE – E.D.A ................................................................. 60 24 PIANO PER LE EMERGENZE ............................................................................................. 62 25 CARTA DEI SERVIZI ........................................................................................................ 62 26 CARTA DELLE QUALITA’ .................................................................................................. 62 27 REGOLAMENTO D’ISTITUTO ............................................................................................ 63

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1. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il P.O.F. è il documento che contiene le nostre scelte culturali, pedagogiche e

progettuali per migliorare la collaborazione tra l’Istituto Comprensivo e

l’utenza.

Dall’anno scolastico 2013-2014 è completato dal PAI (Piano Annuale

dell’Inclusione) cui è premessa secondo la CM n° 8/03/2013.

Il POF è lo strumento attraverso il quale il nostro Istituto chiarisce i nostri

riferimenti culturali e i percorsi formativi, le scelte didattiche, le strategie di

inclusione, l’utilizzazione delle risorse interne e le potenzialità del territorio.

Comprende le Raccomandazioni del Parlamento europeo per tendere al

conseguimento dei livelli standard di istruzione e formazione.

Serve a sviluppare l’eurocittadinanza insieme agli obiettivi formativi indicati

dal curricolo nel quale si delineano i traguardi formativi della scuola di base:

infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

Per contribuire efficacemente a raggiungere l’armonico sviluppo del progetto di vita individuale e collettivo, valorizzeremo le diversità individuali, le caratteristiche personali e le potenzialità di ciascuno. Le scelte didattiche e organizzative saranno caratterizzate da una coerente

flessibilità e da una imprescindibile innovazione (multimedialità) e per questo

si articolano a seconda delle esigenze e i bisogni che gli alunni presentano.

Il POF è condiviso da tutte le componenti che operano nell’Istituto e che

collaborano con esso: Dirigente, docenti, personale ATA e famiglie.

2. ANALISI E RISORSE DEL TERRITORIO

ANALISI DEL TERRITORIO

Fiumicino, capoluogo del comune omonimo, uno dei più estesi d’Italia, è

situato sul mar Tirreno, a pochi chilometri da Roma, vicino ad un importante

aeroporto internazionale: il “Leonardo da Vinci”.

Comune dal 1992, Fiumicino si divide in due aree:

Fiumicino nord che comprende

Palidoro, Passoscuro, Aranova, Tragliata, Tragliatella, Testa di Lepre,

Torrimpietra;

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Fiumicino sud che comprende

Isola Sacra, Maccarese, Fregene, Focene, Fiumicino, Le Vignole.

CENNI STORICI SUL TERRITORIO

Fiumicino prende il nome dal toponimo “Foce micina” (piccola foce) già usato

dai Romani per indicare la fossa traiana. Il territorio affonda le sue radici

preistoriche nei ritrovamenti risalenti al neolitico e storiche nei rapporti con la

Roma imperiale, repubblicana e cristiana, come testimoniato dalla presenza di

siti e di reperti archeologici quali: la necropoli di Porto, i porti di Claudio e di

Traiano, le Basiliche paleocristiane ed i resti di S. Ippolito.

Con la bonifica degli anni ’20 e ’30 il territorio è stato luogo di insediamenti

da parte di immigrati provenienti da diverse regioni italiane, fenomeno che è

andato espandendosi negli anni ’50 e ’60 in seguito alla costruzione

dell’aeroporto intercontinentale “Leonardo da Vinci”.

Dopo gli anni ’90, Fiumicino conosce una rapida espansione demografica

legata a vari fattori che hanno influito notevolmente sul contesto territoriale,

quali:

l’attività ittica, che fa della città uno dei centri più importanti del Tirreno

per il commercio del pesce e influisce sull’attività portuale, costituita

prevalentemente dal movimento di pescherecci;

la presenza dell’aeroporto internazionale, tra i più importanti del mondo

per movimento merci e passeggeri;

l’attività turistica e la tradizione della ristorazione;

la costruzione di nuovi quartieri lungo la via Portuense limitrofi al centro

commerciale Parco Leonardo;

la presenza di grandi centri commerciali quali Commercity, Parco

Leonardo, Parco Da Vinci, la nuova Fiera di Roma.

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RISORSE DEL TERRITORIO

Nel territorio di Fiumicino sono presenti:

Luoghi di interesse archeologico-naturalistico - Porto di Claudio

- Porto di Traiano

- Necropoli di Porto

- Antica città di Portus ed Episcopio

- Museo delle navi

- Torri di avvistamento

- Oasi del WWF Macchiagrande

- Riserva naturale del litorale laziale

- Villa Guglielmi

Strutture per servizi turistici - Aeroporto intercontinentale “Leonardo da Vinci”

- Darsena

- Stabilimenti balneari

- Ristoranti, tavole calde, bar

- Alberghi e bed&breakfast

Attività industriali e commerciali - Attività aeroportuali

- Cantieri navali

- Supermercati e negozi di tutti i generi

- Centro commerciale “Parco Leonardo”

- Centro commerciale “Da Vinci”

Scuole ed Istituti

- Asili nido (comunali e privati)

- Scuole dell’infanzia (statali, comunali e private)

- Scuole primarie (statali)

- Scuole secondarie di 1° grado

- Scuole secondarie di 2° grado

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IIS Istituto “Paolo Baffi” con i seguenti corsi di studio:

1) Amministrazione Finanza e Marketing (3 indirizzi Amministrazione

Finanza e Marketing – Sistemi Informativi Aziendali – Relazioni

Internazionali per il Marketing);

2) Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiere (3 indirizzi Servizi

per l’Enogastronomia – Servizi di sala e vendita – Accoglienza turistica);

3) Servizi Commerciali (Servizi Commerciali per il turismo);

4) Corso serale Sirio.

IIS “Leonardo da Vinci” con i seguenti corsi di studio: Liceo Classico,

Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Istituto Tecnico Agrario.

IX Centro Territoriale Permanente

Strutture culturali e ricreative

- Centro Anziani presso il “Catalani”

- Biblioteca Comunale presso “Villa Guglielmi”

- Teatro Traiano

- UGC Cinecitè “Parco Leonardo”

Servizi socio-sanitari - Poliambulatorio

- Consultorio

- TSMREE

- Pronto intervento

- DSM

3. ISTITUTO COMPRENSIVO“ PORTO ROMANO” DI FIUMICINO

Il nostro Istituto Comprensivo “Porto Romano” è stato istituito il 1° settembre

2012. E’ formato dalla scuola dell’Infanzia e Primaria situate nel Plesso di Via

Coni Zugna, dalla scuola Secondaria di 1° grado e dal Centro Territoriale

Permanente C.T.P., nel Plesso di Via Bignami.

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4. FINALITA’ DELL’ISTITUTO

- Sviluppare una reale continuità didattica e culturale fra i diversi ordini di

scuola per rispondere in modo efficace alle esigenze formative degli alunni ed

evitare la dispersione scolastica. E’ indispensabile garantire un percorso

formativo organico e completo attraverso un reale e sistematico confronto tra

tutti i docenti di ogni ordine di scuola presente nell’Istituto.

- Attuare un processo di apprendimento/insegnamento che assicuri a tutti gli

alunni la formazione di base e coadiuvare gli alunni che vivono situazioni di

svantaggio personale e socioculturale con interventi individualizzati per

favorirne l’inclusione. Monitorare e prevenire il disagio (a volte causa della

dispersione scolastica). Favorire l’incontro tra le diverse etnie e le svariate

culture, per valorizzare la “diversità”.

- Sviluppare le competenze che rendano gli alunni in grado di essere co-

protagonisti nell’attività di insegnamento/apprendimento attivando: curiosità,

senso critico, competenze creative, pensiero divergente. Favorire e

consolidare l’autostima per una positiva maturazione dell’identità di ogni

singola persona.

- Attivare interventi formativi che favoriscano lo sviluppo di tutte le

dimensioni della personalità per raggiungere le competenze di: fare scelte,

assumersi impegni/responsabilità, collaborare, comprendere il punto di vista

degli altri, superare i pregiudizi, rispettare gli altri e l’ambiente, instaurare

rapporti interpersonali positivi con adulti e coetanei.

- Instaurare rapporti di continuità con le altre istituzioni formative del

territorio: gli asili nido per l’inserimento degli alunni nella scuola dell’infanzia e

con la scuola secondaria di secondo grado per la scelta degli alunni al termine

della classe terza (secondaria di primo grado), prevedendo efficaci interventi

di Orientamento.

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- Attivare interventi formativi offerti dai progetti proposti dagli insegnanti,

dagli Enti locali, dalle Università, dalle Associazioni esterne, dalle Biblioteche,

dalla partecipazione ai concorsi, dalle iniziative di solidarietà.

- Aderire alle iniziative sociali sul territorio, per un’attiva e responsabile

educazione alla cittadinanza, per crescere come cittadini del mondo.

- Partecipare a visite didattiche, spettacoli teatrali anche in lingua inglese,

campi-scuola.

- Applicare tutte le strategie didattiche offerte dalla multimedialità e

dall’utilizzo del computer e della LIM, per incrementare la motivazione e far

emergere le potenzialità degli alunni, per sviluppare le loro competenze e

consolidare gli apprendimenti disciplinari.

5. P.A.I. DELL’ISTITUTO

Il Piano Annuale per l’Inclusione è stato approvato dal Collegio Docenti del 30

settembre 2014 per l’anno scolastico 2014-2015.

5.1 PREMESSA Il Piano Annuale d’Inclusione (P.A.I.) è uno strumento programmatorio che deve essere predisposto annualmente dal G.L.I. (Gruppo di Lavoro per

l’Inclusione, che comprende al suo interno quello che era il GLH d’Istituto). Tale Piano deve annualmente individuare i punti di forza e di debolezza delle attività inclusive svolte dalla scuola e quindi deve predisporre un piano delle risorse da offrire e richiedere ai soggetti pubblici e a quelli del privato sociale per impostare per l’anno scolastico successivo una migliore accoglienza degli alunni, con particolare attenzione a quelli con Bisogni Educativi Speciali.

Il P.A.I. è così parte integrante del POF, di cui è premessa. Questa nota è importante perché approfondisce il significato di Programmazione Didattica del P.A.I.: “Il P.A.I., infatti, non va inteso come ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi, per creare un contesto

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educante dove realizzare concretamente la scuola per tutti e per ciascuno”. Con la Direttiva Ministro Profumo 27/12/2012 (strategie d’intervento) si evidenzia la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con BES, anche attraverso la redazione di un Piano

Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Le strategie possono essere anche temporanee e sono finalizzate al benessere della persona in un dato ambiente /contesto. Essendo le strategie necessarie, non discriminano la persona, ma ogni alunno può accedervi per sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Con questa direttiva, le scuole e i docenti, indistintamente tutti, sono chiamati ad un nuovo compito, o per meglio dire ad un vecchio compito, con i dovuti aggiornamenti, puntualizzazioni e approfondimenti: ossia al trattamento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Questi alunni ci sono sempre stati nelle scuole: con la legge 517 del 1977 vengono riconosciuti i diritti derivanti dalle disabilità e viene fornito alla classe che li ospita un insegnante in più, il docente di sostegno e stilato un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Con la legge 170/2010, è stato riconosciuto il Bisogno Educativo Speciale degli alunni con DSA, senza sostegno, e introdotto il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) e l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi per venire incontro alle loro necessità e consentire loro di poter perseguire il diritto allo studio al pari di tutti gli altri. Ma tutti gli altri chi? La Direttiva del

27/12/2012 introduce tutta un serie di nuove categorie e tipologie di alunni con Bisogni Educativi Speciali, che prima non si conoscevano, o di cui si vedeva o si intuiva solo che c’era un disagio. Fra questi gli alunni stranieri, sempre più numerosi nelle nostre scuole; per i quali venivano attivati, se c’erano delle risorse, corsi di italiano per stranieri, ma la lingua, si sa, veicola idee, opinioni, modi di vivere, pertanto, la necessità sarebbe non solo quella

di imparare la lingua, ma di confrontare culture per un vicendevole arricchimento. E ancora, come trattare un ragazzo che ha avuto un lutto in famiglia, o che si è trasferito da un’altra città e ha dovuto lasciare la scuola, gli amici, la casa; tutto questo sappiamo che può produrre un forte senso di perdita in un ragazzo, con reazioni a volte deleterie che possono sfociare in un profondo disamore verso lo studio e la scuola. Ricordiamoci poi che ha Bisogni

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Educativi Speciali anche l’alunno “gifted”, mai considerato nella sua specificità. Oggi queste nuove norme dovrebbero darci gli strumenti per contenere tutto questo.

Nella C.M. n.8 del 6/03/2013 sono contenute le Indicazioni operative: fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei team dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni. Ma cos’è un BES? Il BES è qualsiasi difficoltà evolutiva in ambito educativo e/o di apprendimento, che consiste in un funzionamento problematico per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di un’educazione speciale individualizzata. Quindi il BES implica: rispondere sul piano formativo all’eterogeneità con l’inclusione legata all’individualizzazione “sufficientemente buona” per “TUTTI” gli alunni qualunque sia la loro situazione di funzionamento con l’obiettivo di ottenere il massimo potenziale di apprendimento e di partecipazione. Di fronte a un alunno con BES entrano in gioco il problema “specifico” e il contesto, contesto che può diventare parte del problema, o concorrere alla sua risoluzione. Bisognerebbe sempre aver in mente che la differenza non è

un difetto, ma che la differenza arricchisce, anche per questo oggi viene richiesto alle scuole di includere, ossia, di fronte al tuo Bisogno Speciale io organizzo anticipatamente l’ambiente/contesto in modo che tu possa avere le stesse occasioni degli altri per apprendere, crescere, fare esperienza. Ancora meglio, predispongo l’ambiente senza sapere se ci sarà la presenza o meno della difficoltà. Ad esempio costruisco lo scivolo per i non deambulanti, ma

vedo che serve anche alle mamme con il passeggino, alla persona stanca, etc.; il docente fa scrivere i compiti alla lavagna mentre li detta e li scrive sul registro, venendo così incontro non solo ai bambini con BES, ma anche all’alunno distratto in quel momento o più lento e così via. Nel Contesto Inclusivo, gli interventi non sono soltanto sull’alunno “speciale”, ma sul “sistema” che non viene più pensato per i soggetti “normali” e successivamente destinato ad accogliere più o meno efficacemente i soggetti

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“altri”. Ogni variabile del sistema deve essere pensato per tutte le utenze possibili. CREARE UN AMBIENTE inclusivo vuol dire quindi mettersi dal punto di vista di tutti e usare metodologie che contemporaneamente raggiungano tutti. Ecco la sfida: inventare, imparare nuove strategie e metodologie d’insegnamento

affinché tutti siano raggiungibili e gli alunni con BES siano loro parte integrante dell’’“insieme classe” per tendere ad un più autentico “gruppo classe”. La chiave del successo potrebbe trovarsi in un’unica parola: “cooperazione”. Cooperazione tra docenti, docenti e famiglie, docenti ed alunni ed alunni tra di loro. La cooperazione potrebbe essere una buona pratica di base per ottenere quei risultati voluti e sperati per garantire a tutti il diritto allo studio secondo il proprio specifico metro. 5.2 IL TERRITORIO L’Istituto Comprensivo Porto Romano è situato a sud del territorio del Comune di Fiumicino, nella zona di Isola Sacra, area ad alta densità di popolazione caratterizzata negli ultimi 10 anni da un forte e continuo incremento demografico. Tale incremento è conseguente al massiccio sviluppo edilizio legato alle opportunità lavorative offerte dal settore terziario, dall’edilizia, dalla pesca e dall’agricoltura, dalle attività portuali ed aeroportuali, dalle attività del turismo e della ristorazione e dalla vicinanza con la città di Roma. Queste opportunità hanno favorito l’insediamento di numerosissimi nuclei familiari giovani provenienti da diverse regioni d’Italia e da paesi stranieri.

La popolazione straniera presente nel territorio ha raggiunto nel gennaio del 2009 la quota di circa 7400 immigrati provenienti principalmente dalla Romania, dalla Bulgaria, dalla Bielorussia, dall’Ucraina, dal Marocco, dall’Egitto, dall’India, dal Pakistan, dal Bangladesh. Pertanto si registra la presenza di un elevato numero di alunni stranieri, ed emerge il bisogno di una mediazione culturale-linguistica.

In generale, la componente degli alunni frequentanti l’Istituto è estremamente eterogenea sotto il profilo sociale, culturale ed economico. Varie famiglie vivono situazioni di disagio socio-culturale e abbisognano di essere supportate, ma in realtà solo alcune di esse sono seguite da ASL, associazioni psico-educative, servizi sociali, centri terapeutici e riabilitativi del territorio.

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Il nostro Istituto Comprensivo si connota nell’essere una scuola “inclusiva”, che utilizza risorse e attiva iniziative finalizzate a favorire una costruttiva convivenza tra le diverse individualità. L’offerta formativa è basata sulla diversità vissuta come elemento di ricchezza e crescita per tutti.

5.3 I PARTE – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA'

NUMERO DEGLI ALUNNI DELL’ISITITUTO

SCUOLA DELL’INFANZIA 203

SCUOLA PRIMARIA 394

SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

517

TOTALE 1.114

a. RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES PRESENTI NELLA SCUOLA:

NORMA TIP. INFANZIA PRIMARIA SEC. I GR.

TOT.

L104

a.3c.3

L104

a.3c.3

L104

a.3c.3

DISABILITA'

L. 104/92 Minorati vista 00 01 01 01 02

Minorati Udito 00 00 00 00

Psicofisici 05 03 18 09 25 07 48

TOTALI ALUNNI CON DISABILITA’ 05 19 26 50

DSA L. 170/10 Dislessia

Disgrafia Disortografia Discalculia

00 02 26 28

BES* C.M. 6/3/2013

19 15 21 55

In fase di verifica e

aggiornamento

Disagio socio-

economico

01 06 03 10

14

Disagio socio-relazionale

08 10 10 28

Stranieri non alfabetizzati

04 08 09 21

07

TOTALI 199

N.B. Nel mese di settembre* si sta procedendo ad una nuova rilevazione degli

alunni con BES b. RISORSE PROFESSIONALI ORGANICO

1 DIRIGENTE SCOLASTICO

1 DSGA INFANZIA PRIMARIA SEC. I GRADO TOT.

INSEGNANTI CURRICOLARI 12 26 56 94

INSEGNANTI DI SOSTEGNO

Min. Vista 00 1 ½ 01 + ½ 23 + 3½

Min. Udito 00 00 00

Psicofisici 03 + ½ 09 + ½ 11 + ½

A.E.C.* 01 05 03

ASS. DELLA COMUNICAZIONE** 01 (x 9 ore)

PERSONALE ATA collaboratori scolastici 18

5.4 CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTERCLASSE E INTERSEZIONE Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe, di Interclasse e di Intersezione indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente in quali casi attivare misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. E’ necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata dai Consigli di tutti i gradi scolastici dell’Istituto dando luogo al PDP debitamente firmato dai docenti di classe e dalla famiglia per l'approvazione. Ove non sia presente la certificazione clinica o la segnalazione degli operatori sociali, i Consigli di classe o il team dei docenti motiveranno con ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche le decisioni assunte

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verbalizzandole sul registro dei verbali del Consiglio di classe, interclasse o intersezione. In particolare, per tutti questi alunni il Consiglio di classe, d’Interclasse o d’Intersezione potranno:

1. acquisire informazioni sugli alunni delle classi prime nella riunione ad inizio di anno tramite:

la lettura (nel rispetto della legge sulla privacy) delle certificazioni e/o delle dichiarazioni spontanee prodotte dalle famiglie

la lettura delle schede di valutazione (nonchè della certificazione delle competenze per gli alunni delle classi quinte e della documentazione di valutazione finale per gli alunni della scuola dell’infanzia) prodotte nell’ambito della continuità dagli insegnanti del grado scolastico precedente

la valutazione dei risultati delle prove d’ingresso somministrate dagli insegnanti delle classi prime

una presentazione a cura del docente di sostegno assegnato alla classe

2. definire comportamenti e strategie da adottare nei confronti degli studenti con bisogni educativi speciali in vista dell’inclusione;

3. collaborare alla stesura del PDP e del PEI per gli alunni disabili curando, in particolare l’organizzazione oraria delle attività da svolgere in classe con le diverse figure di supporto all'alunno disabile: docente di sostegno, AEC, assistente alla comunicazione, terapista,… e programmando qualsiasi altra attività o iniziativa favorevole al processo di inclusione dell'alunno;

4. partecipare ai GLH OPERATIVI per individuare obiettivi e condividere strategie di intervento ed effettuare periodiche verifiche del PEI/PDP stilato per l'alunno

5.5 COMMISSIONE G.L.I. - GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE Per favorire un reale processo di integrazione degli alunni con Bisogni

Educativi Speciali sono stati già attivati da alcuni anni gli organi collegiali competenti ed istituite figure di riferimento per favorire una “cultura dell’inclusione”, in base a quanto disposto dai principali riferimenti normativi (Legge-quadro n. 104 del 5 febbraio 1992, D.P.R. del 24 febbraio 1994 – Legge n. 170/2010):

• GLHI (Gruppo di Lavoro per l’Handicap d’Istituto);

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• GLH Operativi; • Funzione strumentale per coordinare le attività di integrazione per gli

alunni con disabilità; • Commissione Sostegno; • Referente di Istituto per gli alunni con Disturbi Specifici di

Apprendimento Con la nuova normativa (C.M. 6/03/2013) i compiti del GLHI si estendono anche alle problematiche relative a tutti i BES presenti nella scuola e pertanto viene istituito un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.) costituito da: Dirigente scolastico, funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, docenti curricolari, AEC, assistenti alla comunicazione, genitori, psicopedagogista, operatori sanitari e sociali,….. i cui compiti sono:

• Promuovere una cultura dell’inclusione • Rilevare tutti i BES presenti nella scuola • Effettuare il monitoraggio e la valutazione del livello di inclusione nella

scuola • Raccogliere e documentare gli interventi didattico – educativi posti in

essere • Raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli GLHO sulla

base delle effettive esigenze • Elaborare e/o aggiornare il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) di tutti

gli alunni con BES entro il mese di giugno di ogni anno scolastico • Adattare il PAI sulla base delle risorse effettivamente assegnate

dall’USR e il Dirigente Scolastico dispone le assegnazioni definitive

• Proporre al Collegio Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluiscono nel PAI e nel POF

• Invia all’USR il Piano Annuale per l’Inclusione approvato dal Collegio dei Docenti

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, viene coordinato dal Dirigente Scolastico o dalla Funzione Strumentale per l'Inclusione e può avvalersi della consulenza di esperti esterni o interni. Il GLI si riunisce nel corso dell'anno e in particolare:

• Nel mese di giugno per la stesura del PAI che verrà proposto nel Collegio dei Docenti di fine anno scolastico

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• Nel mese di settembre per assegnare le risorse di sostegno effettivamente assegnate alla scuola e individuare gli obiettivi e le attività da inserire nel PAI che verrà, poi, sottoposto al Collegio dei Docenti

• Nel mese di febbraio per la rilevazione degli alunni con disabilità e la

richiesta delle risorse nell’area del sostegno • Nel mese di Giugno per verificare i risultati raggiunti.

Le sedute del GLI sono documentate da apposito verbale. 5.6 FUNZIONE STRUMENTALE PER L'INCLUSIONE Il docente funzione strumentale per l’inclusione collabora con la Dirigenza, gli insegnanti, i servizi socio-sanitari, gli enti locali e le altre strutture del territorio e si occupa di:

Coordinamento del G.L.I. e stesura del Piano Annuale di Inclusione

(P.A.I.) Partecipazione al GLH territoriale Organizzazione dei GLH d’Istituto Collaborazione con le strutture del territorio: Operatori sanitari della ASL

RM D e dei Centri riabilitativi; Operatori dei Servizi Sociali del Comune e Operatori della Cooperativa per gli AEC e gli assistenti alla comunicazione

Collaborazione con docenti delle scuole primarie e dell’infanzia per la continuità e docenti degli Istituti secondari di II grado per l’orientamento degli alunni in uscita

Organizzazione dei GLH Operativi per gli alunni con disabilità e di

incontri con esperti o tutor per gli alunni DSA e BES Coordinamento nella stesura del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e

del Piano Educativo Individualizzato (PEI) per gli alunni disabili e del Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli alunni DSA e BES

Creazione o aggiornamento del fascicolo personale degli alunni con BES Organizzazione delle attività di inizio anno per promuovere l’accoglienza

degli alunni delle classi prime Coordinamento e programmazione degli interventi di didattica inclusiva Costanti rapporti con i genitori degli alunni in entrata o già frequentanti

la scuola: verifica del percorso scolastico, chiarimenti, suggerimenti, informazioni sulle strutture sanitarie e sull’iter da seguire per la richiesta di sostegno, o per uno screening per i DSA

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Organizzazione delle Prove Invalsi per le classi prime e delle Prove Nazionali per le classi terze

Preparazione della documentazione inerente la “Rilevazione degli alunni con disabilità per l’anno scolastico successivo

Richiesta del personale AEC al Comune e degli assistenti alla

comunicazione alla Provincia Comunicazione su corsi di aggiornamento organizzati dal MIUR o da

altri enti formativi Collaborazione nella attività di formazione per i docenti Ricerca e produzione di materiali della didattica e individuazione di

adeguate strategie educative 5.7 REFERENTE SCUOLA DSA Il Referente di Istituto per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA):

• Coordina il lavoro dei docenti della scuola primaria e dei referenti DSA scelto da ogni consiglio di classe della scuola secondaria di I grado in cui è presente un alunno/a DSA

• Collabora alla elaborazione di un modello PDP della scuola • Supporta il Consiglio di classe nella stesura dei PDP • Cura i rapporti con le famiglie, gli operatori sanitari e tutor DSA per

attività di consulenza e di progettazione di interventi educativi e didattici specifici sugli alunni con DSA

• Organizza corso di autoaggiornamento su DSA per i docenti della scuola • Organizza attività di laboratorio per alunni con DSA sull’utilizzo degli

strumenti compensativi e sull’uso di alcuni software specifici (Sintesi vocale, MP3, mappe concettuali).

5.8 REFERENTE PER GLI ALUNNI STRANIERI Per poter rispondere alla crescente presenza di alunni stranieri del territorio, la scuola si attiva con modalità inclusive anche per l’insegnamento della lingua italiana. Gli alunni stranieri iscritti alla secondaria di 1° grado dell’Istituto, possono seguire corsi di italiano in orario extrascolastico divisi in due livelli. Il primo livello destinato ai ragazzi neo immigrati, che non conoscono la lingua ha come obiettivo primario quello dell’inclusione attraverso il superamento del senso di “spaesamento” liberando il ragazzo da timori e senso di inferiorità, che spesso si associano alla incapacità di comunicare.

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L’uso della multimedialità, della conversazione e della valorizzazione delle proprie origini sarà elemento motivante all’apprendimento della lingua. Il secondo livello, che prevede un approfondimento delle regole grammaticali e sintattiche e una conoscenza della cultura italiana, in genere. Il docente referente avrà cura di segnalare materiali cartacei e informatici,

organizzare eventi di scambio culturale, collaborare con i docenti di classe per tutto quello che concerne le problematiche relative all’inclusione dei ragazzi stranieri. 5.9 PSICOPEDAGOGISTA Una delle risorse professionali dell’I.C. è una docente del CTP laureata in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione e iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio n°8425. La psicologa è responsabile dall’anno scolastico 2003/04 di uno Sportello di ascolto psicologico e consulenza psicopedagogica rivolto ai docenti e alle famiglie degli alunni. Dall’anno scolastico 2009/10 grazie al progetto “Sportello di ascolto psicologico” gli alunni della scuola secondaria di 1°grado utilizzano uno spazio "personale e privato" che consente loro di esprimersi e raccontarsi, riflettere sulla propria esperienza di malessere, sulle possibili cause del vissuto di disagio. Un ascolto attento, empatico e non giudicante ha consentito l’instaurarsi di una relazione privilegiata e significativa con un interlocutore esperto, un valido aiuto per far assumere a ciascuno gradatamente la consapevolezza delle proprie risorse interiori. La psicologa nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, su segnalazione

degli insegnanti, svolge osservazioni semi-strutturate degli alunni che presentano particolari difficoltà, dopo aver concordato con i genitori un programma di intervento mirato ad attivare una sinergia educativa scuola – famiglia. Per tutti quegli alunni dell’I.C. che evidenziano problematiche di particolare rilevanza, viene attivato un invio alle strutture pubbliche specializzate del

territorio; in questi casi lo sportello rappresenta un ponte tra l’utenza scolastica e gli operatori del Azienda Sanitaria Locale U.O.T.S.- M.R.E.E. Primo distretto ASL RM/D, un sinergia già consolidata da qualche anno nel Territorio di Fiumicino.

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5.10 FAMIGLIA Da sempre questa scuola ha promosso momenti di incontro e dialogo con i genitori degli alunni con BES e un’azione di collaborazione e di corresponsabilità nell’ambito educativo e didattico. Per gli alunni in entrata è previsto un incontro di conoscenza del Dirigente

scolastico o uno dei collaboratori e della funzione strumentale con i genitori e gli alunni. Nel corso dell’anno oltre al ricevimento mensile dei docenti per i genitori viene organizzato il GLH Operativo per i disabili o degli incontri con tutor o altre figure specialistiche per condividere gli obiettivi fissati nel PDP per alunni DSA e BES. 5.11 OPERATORI SANITARI E OPERATORI SOCIALI Da alcuni anni è stato stilato e firmato un Protocollo di Intesa fra Comune di Fiumicino, Servizio T.S.R.M.E.E. ASL RM D1 e gli Istituti Scolastici del territorio. Essi

Collaborano con la scuola e la famiglia e le altre figure specialistiche alla

stesura del PDF e del PEI. Seguono gli alunni nelle terapie riabilitative. Stabiliscono con la scuola strategie di intervento

Inoltre da qualche anno si è ritenuto opportuno attivare: Un rapporto integrato di prevenzione primaria tra lo sportello di ascolto

psicologico il personale del Servizio TSMREE della ASL RM/D finalizzato anche al monitoraggio del disagio in età evolutiva.

Un intervento integrato di ascolto psicologico nell’ottica della continuità educativa con lo psicologo responsabile dello sportello di ascolto dell’I.I.S. “Paolo Baffi” di Fiumicino.

5.12 ASSISTENTI EDUCO-CULTURALI (A.E.C.) Nell’Istituto sono presenti vari AEC che collaborano con i docenti e affiancano e supportano gli alunni con gravi patologie nella varie attività educative e

didattiche, in particolare curano L’autonomia personale e scolastica dell’alunno/a La comunicazione La socializzazione nel gruppo classe. Partecipano ai GLH Operativi Collaborano nel raggiungimento degli obiettivi indicati nel PEI

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5.13 ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE Da qualche anno la scuola fa richiesta alla Provincia di Roma – Dipartimento IX – Servizio 2, anche dell’Assistente alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale:

Alunni non vedenti o ipovedenti Alunni sordi e ipoacusici

Attualmente nella scuola è presente un Assistente per la comunicazione tiflodattica con questi compiti:

Favorire la comunicazione dell’alunno/a con i docenti e i compagni Consentire all’alunno di accedere ai contenuti della didattica anche

attraverso l’uso di materiale didattico, di software e ausili specifici

Costruire materiale didattico non strutturato per facilitare l’apprendimento delle discipline

Favorire la socializzazione nel gruppo-classe Partecipare al GLH Operativo e collaborare alla stesura del PEI Trasferire al personale docente le competenze sull’uso degli ausili

tiflodidattici e tifloinformatici. 5.14 PERSONALE ATA Il personale non docente collabora con i docenti nell’ambito dell’assistenza fisica al disabile nonché alla sorveglianza degli stessi nell’ambiente scolastico. Possono essere di ausilio materiale agli studenti con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture dell’Istituto, all’interno, o all’uscita da esse. 5.15 PROGETTI IN RETE CON LE SCUOLE DEL TERRITORIO Le scuole del territorio più volte hanno stilato o partecipato ai progetti in rete promossi dal MIUR o da altra Istituzione (Comune, Provincia e Regione). Questo Istituto ha partecipato al Progetto in rete del MIUR conosciuto col

nome di “I care” il cui scopo principale era proprio quello della formazione dei docenti riguardanti le attività di integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità, e più in generale, finalizzato alla dimensione inclusiva degli

alunni nella scuola. Nell’a.s. 2011/12 è stato realizzato in rete con I.I.S “P. Baffi” un percorso progettuale finanziato dal MIUR, inserito nelle azioni di prevenzione della dispersione scolastica, mirate al recupero delle situazioni a rischio di abbandono che coinvolgevano studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e del CTP.

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5.16 CENTRI TERRITORIALI DI SUPPORTO (C.T.S.) Nel territorio è presente un Centro Territoriale di Supporto per le nuove Tecnologie e l’Handicap presso l’istituto “Paolo Baffi”. Questo C.T.S. si propone di:

Fornire consulenza attraverso l’attivazione di uno sportello per raccogliere le diverse esigenze dei docenti referenti dell’integrazione e offrire adeguate risposte

Dare informazioni su ausili e nuove tecnologie Fornire ausili in comodato d’uso Attivare dei corsi di formazione per docenti

L’istituto da alcuni anni utilizza alcune licenze per i software “Carlo Mobile 6”

e “SuperMappe” della Anastasis proprio grazie ad un progetto in rete proposto da questo CTS. Invece con il CTS dell’I.C. “A. Leonori” di Acilia il nostro istituto ha in comodato d’uso delle attrezzature per un alunno con minorazione visiva. Lo scorso anno scolatico sono stati attivati degli interventi di screening per tutti gli alunni della scuola primaria del territorio per individuare eventuali

alunni con difficoltà nella lettura, scrittura e ortografia tramite la consulenza dell'Associazione “Percorsi Evolutivi” organizzati dal C.T.S. con sede presso l'I.S. “P. Baffi” di Fiumicino. 5.17 ASSOCIAZIONI Dall’anno scorso si è attivata una fattiva collaborazione con l’Associazione “Spazio Asperger”. Sono stati realizzati:

Corsi di Formazione per il personale docente Consulenze

Inoltre l'associazione si è resa disponibile per fornire all’Istituto un software per effettuare uno Screening su tutti gli alunni della scuola per individuare quelli con Bisogni Educativi Speciali. 5.18 FORMAZIONE DEI DOCENTI Nel corso degli ultimi anni sono stati attivati dei corsi di formazione su:

“Vivere le emozioni” a cura della psicopedagogista dott.ssa Di Miscio e del dott. Spano

Corso di autoaggiornamento sui DSA

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Corso di formazione “Dislessia e screening” per docenti referenti DSA organizzato dal MIUR e dall’AID

Seminario su “I Bisogni Educativi Speciali dei bambini con Asperger” organizzato dall’Ass. Spazio Asperger

Corso di formazione “Una scuola di tutti e di ciascuno: i Disturbi

Specifici di Apprendimento” organizzato della Pearson Italia per l’uso delle LIM e dei Tablet per gli alunni DSA

Corso “Smart Training Program” per l’utilizzo della lavagna interattiva Smart Board

Corso di formazione “Autismo: chi sono gli Asperger” organizzato dall’Ass. Spazio Asperger presso la facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma e la partecipazione del dott. Tony Attwood, psicologo clinico di fama internazionale

Seminario “DSA, BES: dalla teoria alla pratica. Una didattica per tutti!” organizzato dall’Istituto “Paolo Baffi” in collaborazione con l’Associazione Percorsi Evolutivi

C. PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ L’inclusione è un processo che riscontra punti di forza e punti di criticità. Tra i punti di criticità si riscontra:

1. Difficoltà economiche nella manutenzione degli strumenti multimediali

in dotazione alla scuola 2. Elevato numero di alunni stranieri non alfabetizzati 3. Scarsa disponibilità di risorse per l’alfabetizzazione degli stranieri

4. Ridotto numero di docenti competenti nell’utilizzo di tecnologie digitali da adottare come strumenti compensativi

5. Scarsa disponibilità di fondi per l’attuazione di progetti curriculari ed extra-curricolari finalizzati all’inclusione

6. Mancanza di spazi laboratoriali per le attività artistico-espressive 7. Elevato numero di alunni con disagio socio-culturale ed ambientale 8. Ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali del Comune di

Fiumicino 9. Ridotto numero di docenti di sostegno specializzati a favore degli alunni

con disabilità certificate 10. Difficoltà nel desumere dalle documentazioni presentate

informazioni utili per accogliere alunni che presentano situazioni di forte disagio

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Tra i punti di forza si riscontra:

1. Classi dotate di strumenti didattici multimediali di supporto all’apprendimento (computer, LIM, software didattici)

2. Adattamento della didattica al “bisogno educativo speciale” 3. Personalizzazione del curricolo (obiettivi semplificati o differenziati) 4. Insegnamento basato sulla valorizzazione del gruppo classe come

risorsa (tutoring, apprendimento cooperativo, lavori di gruppo, attività laboratoriali)

5. Disponibilità di materiale didattico speciale specifico 6. Elaborazione di modelli d’Istituto per il PEI (per alunni disabili) e per il

PDP (per alunni DSA e con BES) 7. Sportello d’ascolto e consulenza psico-pedagogica 8. Laboratorio di informatica; 9. Formazione docenti; 10. Funzione strumentale per le attività di inclusione.

5.19 II PARTE – OBIETTIVI D'INCLUSIONE PROPOSTI PER L'ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Già da anni l'Istituto attua tutti gli interventi di integrazione secondo il principio della “personalizzazione formativa”: ciascuno studente viene aiutato a scoprire, valorizzare e potenziare le sue capacità fondamentali per costruire il proprio progetto di vita.

Tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno diritto a uno specifico piano educativo e didattico:

Piano Educativo Individualizzato - art. 12, comma 5 della legge 104/1992, a favore degli alunni con disabilità;

Piano Didattico Personalizzato - art. 5 del D.M. n° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle “linee guida” allegate per gli alunni con DSA o con

disturbi riconducibili - punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012;

Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati nei due punti precedenti;

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Inoltre per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali la scuola si pone come obiettivo:

L’accoglienza nella comunità scolastica nel rispetto della propria diversità

Rapporti costanti e collaborativi con servizi socio-sanitari-assistenziali; Corresponsabilità e condivisione di intenti e collaborazione con le

famiglie; Metodologie didattiche attive, centrate sull’ascolto, sul coinvolgimento,

sulla partecipazione, sul lavoro di gruppo e sulle attività laboratoriali; Utilizzo di misure dispensative e/o strumenti compensativi; Rispetto dei tempi di apprendimento; Integrazione fra attività curricolari ed extra curricolari; Riconoscimento e valorizzazione delle differenze; Attivazione di corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche

dell’inclusione scolastica. 5.20 ATTIVITA' D'INCLUSIONE PROPOSTI PER L'ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il G.L.I ha elaborato una Scheda di rilevazione degli alunni con BES per individuare quei bambini e ragazzi che necessitano di una particolare attenzione. I consigli di classe e interclasse avranno il compito, dopo aver preso contatto con i genitori, di provvedere alla stesura dei Piano Didattico Personalizzato

per tutti gli alunni con BES. Da alcuni anni la scuola secondaria di I grado ha elaborato per ogni singola disciplina uno schema con obiettivi di base per gli alunni che presentavano

dei Bisogni Educativi Speciali perciò si potrò fare riferimento a questi strumenti per individuare gli obiettivi didattici. Sulla base delle risorse disponibili saranno attivati per gli alunni stranieri dei corsi di italiano a due livelli: 1° livello - per gli alunni appena giunti in Italia che non hanno alcuna conoscenza della lingua. 2° livello – per gli alunni stranieri che possiedono una conoscenza ancora limitata della lingua

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Per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento si attiverà anche quest’anno un laboratorio per insegnare agli alunni l'utilizzo di alcuni strumenti multimediali: MP3, la sintesi vocale, software di videoscrittura e per le mappe concettuali.

Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali si vuole realizzare una biblioteca specializzata di libri digitali e software didattici multimediali e attivare un archivio informatico di materiali didattici prodotti dagli alunni e di materiali didattici per discipline prodotti dai docenti. Anche quest'anno verrà attivato lo sportello di Ascolto Psicologico e consulenza psicopedagogica per gli alunni della scuola secondaria di 1° grado per prevenire forme di disagio e abbandono scolastico. Inoltre in collaborazione con i genitori ed i docenti del consiglio di classe, l’intervento della psicologa verrà integrato nel PDP dell'alunno con Bisogni educativi speciali. Per gli bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia si prevede un intervento educativo incentrato maggiormente sulla funzione genitoriale attraverso colloqui mirati a potenziare anche il rapporto scuola-famiglia. Per quanto concerne il progetto continuità educativa e didattica tra la scuola primaria e il ciclo successivo si prevede la realizzazione di microcurriculi da svolgere con gli alunni delle classi ponte utilizzando una didattica laboratoriale.

Tutti i progetti approvati in sede di Collegio Docenti e le attività curriculari ed extracurriculari proposte dalla scuola hanno come finalità quello dell’inclusione. Per la formazione dei docenti saranno proposte nel corso dell'anno dei

momenti di autoformazione e comunicate tutte le iniziative ministeriali e non che promuovano corsi di formazione riguardanti la disabilità, i Disturbi Specifici di Apprendimento e quelli che approfondiscano le problematiche e le metodologie didattiche inclusive per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

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Infine nel corrente a.s. l’I.C. “Porto Romano” partecipa al Progetto “Non uno di meno” in rete con altre istituzioni scolastiche del territorio: il IX CTP di Fiumicino, l’I.I.S. “Leonardo da Vinci” di Maccarese e l’I.C. di Maccarese, finanziato dal MIUR per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7

febbraio 2014. Si prevede il coinvolgimento di alunni con bisogni educativi speciali in una delle azioni progettate per attivare dei Laboratori di Agricoltura presso l’Istituto Agrario di Maccarese. Inoltre la partecipazione delle famiglie in un percorso di sostegno e formazione alla genitorialità.

5.21 RISORSE NECESSARIE PER FAVORIRE IL PROCESSO DI INCLUSIONE PER L'ANNO SCOLASTICO 2014-2015

NORMA TIP. MATERNA PRIMARIA SEC. I GR.

TOT.

DISABILITA' L. 104/92 Minorati vista N. 00 N. 01 N. 01 N. 02

Minorati Udito N. 00 N. 00 N. 00 N. 00

Psicofisici N. 05 N. 19 N. 26 N. 50

DSA L. 170/10 Dislessia Disgrafia Disortografia

Discalculia

N. 00 N. 02 N. 26 N. 28

BES C.M.

6/3/2013

Di varia tipologia N. 28 N. 31 N. 34 N. 93

Stranieri non alfabetizzati

N. 04 N. 08 N. 09 N. 21

Per l'anno scolastico 2014- 2015 l'I.C. “Porto Romano” per gli alunni con disabilità si è fatto richiesta di:

n. 04 docenti di sostegno per l'infanzia n. 12 docenti di sostegno psicofisico e n. 1 per la vista per la primaria

n. 15 docenti di sostegno per la secondaria di I grado Si tenga presente che alcuni alunni sopra elencati hanno la certificazione della L. 104 art.3 comma 3 e che presentano una disabilità particolarmente grave che necessita quasi sempre di un rapporto 1:1 del docente di sostegno.

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Al Comune si è fatto richiesta di: n. 02 AEC per l'infanzia n. 07 AEC per la primaria n. 04 AEC per la secondaria di I grado

Alla Provincia si è fatto richiesta di 1 Assistente alla Comunicazione per: n. 1 bambino con minorazione visiva nella scuola primaria

Un docente di lettere specializzato nell'insegnamento della lingua italiana agli stranieri Un docente di lettere, matematica e lingue per attivare dei corsi di recupero

per gli alunni con difficoltà di apprendimento. Un tecnico di laboratorio per la manutenzione ordinaria e la gestione degli ausili didattici multimediali in dotazione della scuola proprio per facilitare il processo di inclusione degli alunni con BES.

6. SEDI DI SERVIZIO

PRESIDENZA E UFFICI

AMMINSTRATIVI

VIA Bignami, 26

TEL/FAX 066522406

e.mail [email protected]

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE VIA Coni Zugna, 161

TEL 066581067

FAX 0665024238

SCUOLA PRIMARIA STATALE VIA Coni Zugna, 161

TEL 066581067

FAX 0665024238

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

VIA Bignami, 26

TEL/FAX 066522406

e.mail [email protected]

IX CENTRO TERRITORIALE

PERMANENTE – EDUCAZIONE AGLI

ADULTI

VIA Bignami, 26

TEL/FAX 0665029125

e.mail [email protected]

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7 STRUTTURE SCOLASTICHE

L’Istituto Comprensivo “Porto Romano” è costituito da un plesso di Scuola

dell’Infanzia e Scuola Primaria e da un Plesso di scuola secondaria di primo

grado.

Entrambi i plessi sono serviti dal trasporto scolastico del Comune.

PLESSO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Via Bignami 26

La scuola si sviluppa su quattro piani che si affacciano su un’ampia area

recintata e chiusa con cancelli che si aprono sulla via. L’entrata è protetta da

una grande tettoia per la pioggia ed è presente uno scivolo a norma per

disabili.

Antistante l’edificio si apre un ampio cortile, dove gli studenti possono sostare

in sicurezza, in attesa del suono della campanella. Il cortile viene

regolarmente usato per le lezioni di Scienze Motorie all’aria aperta, quando le

condizioni atmosferiche lo permettono.

L’edificio ospita, inoltre, le numerose attività del Centro Territoriale

Permanente, un’importante risorsa che esiste da anni nell’Istituto (aperto al

territorio). Il CTP offre corsi di licenza media e corsi di formazione per

l’Educazione degli Adulti.

PIANO TERRA

3 nuove aule di cui 2 dotate di LIM

palestra con spogliatoi

servizi igienici

PIANO TERRA

reception

uffici amministrativi (Dirigenza, DSGA, Segreteria Didattica, Segreteria

del Personale, Segreteria Centro Territoriale Permanente)

aula professori

aule tutte dotate di LIM

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servizi igienici

due sottoscala/ripostigli

locale per i collaboratori scolastici

auletta destinata alle esigenze del sostegno

stanza per lo Sportello di Ascolto

ascensore

bar interno ad uso dei docenti, dei visitatori e ad uso regolamentato per

gli alunni

teatro con impianto per proiezione e impianto audio/aula magna

auletta di informatica

locale per forno da ceramisti

laboratorio musicale.

PRIMO PIANO

aule tutte dotate di LIM

servizi igienici

laboratorio di informatica

cabina di regia (per luci e proiezioni)

locale per i collaboratori scolastici

SECONDO PIANO

biblioteca/videoteca

aule tutte dotate di LIM

aula di sostegno

locale per i collaboratori scolastici

servizi igienici

TERZO PIANO

laboratorio artistico

UFFICI PRESIDENZA

Gli orari di ricevimento del Dirigente Scolastico e della Vicepreside sono

stabiliti all’inizio dell’anno scolastico:

LUNEDI’ e MERCOLEDI’ dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Per appuntamento in

tutti gli altri casi.

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UFFICI AMMINISTRATIVI

Negli uffici amministrativi funzionano la segreteria didattica e la segreteria

del personale coordinate dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

(DSGA) e da sei assistenti.

La segreteria mantiene i rapporti con il pubblico, con le famiglie e con gli

alunni secondo gli orari di ricevimento stabiliti all’inizio dell’anno scolastico

pubblicati nel Regolamento di Istituto e affissi all’albo.

SEGRETERIA AMMINISTRATIVA E DIDATTICA - ORARI DI APERTURA AL

PUBBLICO (ALUNNI – GENITORI – DOCENTI)

GIORNO ORARI DI RICEVIMENTO

LUNEDI’ 10.00 – 12.00 14.30 – 16.30

MERCOLEDI’ 10.00 – 12.00 14.30 – 16.30

VENERDI’ 10.00 – 12.00

PLESSO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

Via Coni Zugna 161

L’edificio è costituito da due piani:

un piano terra che ospita le otto aule della scuola dell’Infanzia e 4 della

scuola Primaria;

un primo piano solo con le 12 aule della scuola Primaria.

L’ascensore è utilizzato per motivi di servizio e per eventuali disabilità (anche

temporanee) degli alunni.

Il plesso è limitrofo ad un ampio parcheggio, l’entrata è dotata di copertura

per la pioggia e scivolo a norma.

L’area perimetrale è ampia e l’edificio è lontano dagli edifici circostanti per

questo le aule godono di una buona esposizione e di una favorevole

illuminazione naturale.

PIANO TERRA:

8 aule per l’infanzia di cui una dotata di scivolo a norma per l’accesso al

giardino; 5 per la primaria di cui 4 dotate di LIM

servizi igienici per gli alunni, per il personale e 1 per disabili

spazio aperto per bibliotechina dell’Infanzia

locale per forno per ceramisti

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due giardini attrezzati e con tettoia

un campo sportivo in cemento

piccola arena teatrale all’aperto

teatro

mensa con cucina interna e refettorio

spazio per pre/post scuola, attrezzato con tavoli e sedie

4 sottoscala/rispostigli con porta (uno destinato ai materiali per l’attività

motoria ed uno per la conservazione dell’argilla per laboratorio della

creta)

palestra con gradinate per spettatori, un ripostiglio e uno spogliatoio

con bagno e docce

spazio antistante la palestra delimitato con armadi destinato alle

esigenze del sostegno

spazio libero antistante la palestra, attrezzato con tavolo e panche, per

il punto di raduno degli alunni che usufruiscono del servizio trasporto

del Comune.

PRIMO PIANO:

12 aule primaria di cui 5 dotate di LIM

servizi igienici per alunni e per il personale

servizio igienico a norma per disabile, con lettino interno

piccoli spazi aperti limitrofi alle rampe di scale

laboratorio di informatica

aula blindata dotata di LIM per la Biblioteca magistrale ed alunni della

scuola Primaria

ufficio con fotocopiatrice.

33

8 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO

Lorella Iannarelli

D.S.G.A.

Rosa Natale

1° COLLABORATORE

Rossella Bizzocchi

2° COLLABORATORE

Ombretta Viori

DIPARTIMENTI R.S.P.P.

COLLEGIO DEI DOCENTI

Amministrativi

Collaboratori

Scolastici

CONSIGLIO

D’ISTITUTO

GIUNTA

ESECUTIVA

ORGANO DI

GARANZIA

A.T.A.

RESPONSABILE DI

PLESSO

Luigi Rotella

ASSEMBLEA DEI GENITORI

CONSIGLI DI CLASSE

INTERCLASSE/INTERSEZIONE

Comitato Personale A.T.A.

G.L.H.O.

G.L.H.I.

FUNZIONI

STRUMENTALI

COMITATO

VALUTAZIONE

DOCENTI

G.L.I. SICUREZZA

COMMISSIONI

ORARIO

REFERENTE

SC.INFANZIA

Francesca Pellicone

P.O.F. FORMAZIONE CLASSI ELETTORALE AUTOVALUTAZIONE VIAGGI D’ISTRUZIONE

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9 CRITERI DI ISCRIZIONE E CRITERI DI FORMAZIONE DELLE

CLASSI

9.1 ISCRIZIONE I criteri di iscrizione alle classi verranno deliberati dal Consiglio d’Istituto

prima della data che il MIUR comunicherà per l’inizio delle iscrizioni.

9.2 FORMAZIONE CLASSI La formazione delle classi è molto importante per permettere di attuare una

didattica valida ed efficace; il nostro Istituto, in base alle proposte del

Collegio dei Docenti approvate dal Consiglio d’Istituto, adotta i criteri per la

formazione delle classi. Le classi non devono superare, di norma, il numero di

alunni indicato dalle disposizioni ministeriali vigenti.

I criteri adottati hanno lo scopo di promuovere un inserimento armonico degli alunni e facilitarne l’inclusione. Le classi sono costituite in maniera omogenea, attraverso i dati forniti da un’apposita commissione (convocata dal Dirigente secondo le esigenze dell’Istituto) e dalla consultazione delle schede di

osservazione/valutazione della scuola dell’infanzia degli alunni di 5 anni (per le classi prime della scuola primaria) e dalle schede di valutazione di quinta elementare (per le classi prime della scuola secondaria di primo grado). I nuovi criteri per le Sezioni della Scuola dell’Infanzia saranno deliberati nel secondo quadrimestre, dagli organi collegiali preposti. Criteri per la scuola primaria:

richiesta da parte delle famiglie dei diversi moduli orari; alunni diversamente abili (certificati) equamente distribuiti nelle classi

meno numerose e non inserendo più alunni con disabilità nella medesima classe.

alunni stranieri equamente distribuiti con particolare attenzione all’età dell’alunno;

alunni in diverse situazioni di disagio (certificate e non) equamente distribuiti nelle classi (es. eventuali disagi segnalati dai servizi sociali);

equilibrio tra numero degli alunni di entrambi i sessi; separazione dei gemelli e dei fratelli;

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separazione degli alunni con eventuali incompatibilità segnalate in sede di Continuità con la Scuola dell’Infanzia.

l’inserimento e/o lo spostamento degli alunni provenienti da altre sezioni e/o da altre scuole è valutata di volta in volta.

Criteri per la scuola secondaria di 1° grado: richiesta da parte delle famiglie dei diversi moduli orari; elementi di conoscenza acquisiti dal servizio sanitario; principi di omogeneità (in termini di numero di alunni, livello di

competenze, casi di disagio, presenza di alunni diversamente abili, rapporto maschi/femmine, numero di alunni stranieri);

per l’accesso alla sezione ad indirizzo musicale si tiene conto dei risultati

dei “test” (prove “orientativo-attitudinali” già predisposte); alunni ripetenti inseriti nella medesima sezione di provenienza (salvo casi

particolari con decisione del Collegio dei Docenti); per gli alunni con disabilità si considerano le indicazioni fornite dalle

A.S.L., dai familiari, dalle strutture pubbliche o private che hanno seguito il bambino e dalla scuola frequentata in precedenza. Le classi

devono essere poco numerose, evitando, il più possibile, l’inserimento di più alunni con disabilità nella medesima classe.

l’inserimento degli alunni provenienti da altre classi o da altre scuole viene valutata di volta in volta.

10 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

AREA 1 DOCENTI: PELLICONE - VIORI

C

O

N

T

I

N

U

CONTINUITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

CON ASILI NIDO COMUNALI E CON LA SCUOLA PRIMARIA

GESTIONE/ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’/PROGETTI VOLTI ALLA REALIZZAZIONE

DI UN CURRICOLO VERTICALE

CONTINUITA' DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO CON LA SCUOLA PRIMARIA GESTIONE/ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’/PROGETTI VOLTI ALLA CREAZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALE GESTIONE/ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’/PROGETTI RIVOLTI AGLI ALUNNI PER

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA RACCOLTA/DISTRIBUZIONE MATERIALI

37

I

T

A’

CONTINUITA' - ORIENTAMENTO CON LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO CON LA SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO GESTIONE/ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’/PROGETTI VOLTI ALLA CREAZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALE

GESTIONE/ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITA’/PROGETTI RIVOLTI AGLI ALUNNI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA RACCOLTA/DISTRIBUZIONE MATERIALI

AREA 2 DOCENTI: ZANELLA – CARLI

A

L

U

N

N

I

ALUNNI: DIDATTICA, RECUPERO ED INTEGRAZIONE ORGANIZZAZIONE/COORDINAMENTO ATTIVITA' DIDATTICO-EDUCATIVE

FINALIZZATE: INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI, ALUNNI CON DISAGIO E/O CON SVANTAGGIO SOCIALE, ECCELLENZE

CONTATTI CON ENTI E ASSOCIAZIONI CHE OPERANO IN TAL SENSO NELLA SCUOLA E/O SUL TERRITORIO, VERIFICA E MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’

RACCOLTA/DISTRIBUZIONE MATERIALI PROVE INVALSI

ALUNNI: SOSTEGNO COORDINAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DOCENTI SOSTEGNO ORGANIZZAZIONE/COORDINAMENTO ATTIVITA' DIDATTICO-EDUCATIVE

FINALIZZATE: ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI CONTATTI CON ENTI E ASSOCIAZIONI CHE OPERANO IN TAL SENSO NELLA

SCUOLA E/O SUL TERRITORIO, VERIFICA E MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ RACCOLTA/DISTRIBUZIONE MATERIALI

AREA 3 DOCENTI: SILVESTRONI

P

O

F

GESTIONE DEL POF REVISIONE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA ANCHE IN

FUNZIONE DELL’AGGIORNAMENTO ANNUALE DEL SITO SCOLASTICO AGGIORNAMENTO/REVISIONE DEI DOCUMENTI D'ISTITUTO, DELLE

PROGRAMMAZIONI E DI TUTTA LA MODULISTICA REVISIONE E AGGIORNAMENTO DELL’OPUSCOLO DEL POF PER I GENITORI DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI V DELLA SCUOLA PRIMARIA

COORDINAMENTO,MONITORAGGIO INTERMEDIO E VALUTAZIONE FINALE DI TUTTI I PROGETTI DIFFUSIONE DEL POF

AREA 4 DOCENTI: ASIOLI T

E

C

N

O

AREA TECNOLOGICA COORDINAMENTO ATTIVITA' RELATIVE ALL'USO DELLE LIM. ORGANIZZAZIONE DI MOMENTI DI AGGIORNAMENTO DEL NUOVO PERSONALE E DEGLI ALUNNI. MONITORAGGIO/VERIFICA COSTANTE DELLO STATO DI TUTTE LE

38

L

O

G

I

C

A

APPARECCHIATURE INFORMATICHE UTILIZZATE DAGLI ALUNNI. CONTATTI CON LE DITTE RESPONSABILI DELLA MANUTENZIONE INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI ( DOCENTI-ALUNNI). AGGIORNAMENTO PERIODICO DEL SITO SCOLASTICO

Le funzioni strumentali concorrono: - ad attività di collaborazione con la Dirigenza; - alla somministrazione delle prove INVALSI; - alla ricerca di finanziamento da enti esterni anche attraverso

l’osservazione sistematica dei principali SITI INTERNET.

Nell’Istituto operano, inoltre, le seguenti Commissioni: Commissione Orario Commissione Formazione classi

Commissione G.L.I. – Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Commissione Integrazione e Sostegno Commissione Continuità Commissione POF

Commissione di Autovalutazione dell’Istituto

Commissione Elettorale

Comitato di Valutazione dei docenti

11 ORGANI COLLEGIALI - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Il D.P.R. 31 Maggio 1974 n° 416 istituisce i seguenti Organi Collegiali nella

scuola:

- Consiglio di Intersezione, Interclasse e Classe: è costituito

da un genitore per ogni sezione/classe per la scuola dell’infanzia e

per la scuola primaria, da quattro genitori per la scuola

secondaria di I grado, dai docenti di ogni sezione/classe, dal

Dirigente Scolastico o da un suo delegato. In questo ambito

vengono formulate proposte in merito ad aspetti organizzativi, si

esaminano problemi e si propongono soluzioni, si creano

occasioni di confronto costruttivo e di collaborazione tra docenti e

genitori.

39

- Collegio Docenti: è costituito da tutti i docenti dell’ Istituto ed è

presieduto dal Dirigente Scolastico. Delibera il funzionamento

didattico della scuola, le attività di sperimentazione, il piano di

aggiornamento, le scelte dei libri di testo. Valuta e approva la

realizzazione di quanto indicato nel P.O.F, elegge il Comitato di

Valutazione ed individua le Funzioni Strumentali.

- Consiglio d’Istituto: è costituito da otto genitori (di cui uno con

funzione di Presidente), da otto docenti, da due rappresentanti

del personale ATA, dal Dirigente Scolastico. Adotta il P.O.F,

delibera il programma annuale finanziario ed approva il conto

consuntivo. Predispone il regolamento d’ istituto, approva il

calendario scolastico e delibera le uscite didattiche.

- Giunta Esecutiva: è costituita dal Dirigente Scolastico che

presiede, da due rappresentanti dei genitori, da un

rappresentante dei docenti e dal Responsabile dei Servizi

Amministrativi.

L’apporto costruttivo delle famiglie degli alunni viene considerato dalla scuola

fondamentale per assicurare un servizio sempre migliore all’utenza.

Per garantire una sempre più puntuale informazione l’anno scolastico è

scandito da una serie di incontri informativi e collegiali a vari livelli,

preventivamente programmati e adeguatamente resi noti dall’Istituto all’inizio

dell’anno scolastico.

Consigli di intersezione, interclasse e classe, assemblee, ricevimenti e colloqui

individuali rappresentano occasioni privilegiate per esplicitare l’offerta

formativa.

I genitori inoltre possono partecipare alla vita scolastica:

- in qualità di rappresentanti nel Consiglio d’Istituto (su proposta della propria

candidatura e dopo regolare elezione);

- in qualità di rappresentanti nel Consiglio di Intersezione, Interclasse o di

Classe (su proposta della propria candidatura e dopo regolare elezione);

- in seno al comitato dei genitori (formato da tutti i rappresenti di classe e

intersezione);

40

- nell’ambito dell’assemblea dei genitori, qualora se ne ravvisi la necessità, i

genitori possono riunirsi in assemblea per discutere problemi della classe o

dell’Istituto, previa richiesta alla dirigenza scolastica.

I rapporti scuola-famiglia sono comunque mantenuti tramite comunicazioni

scritte e colloqui.

Il nostro Istituto ha predisposto il “PATTO EDUCATIVO DI

CORRESPONSABILITA” in cui la scuola, la famiglia e lo studente (solo per la

secondaria di primo grado) sottoscrivono i rispettivi impegni in merito a:

- relazionalità;

- interventi educativi;

- interventi didattici;

- puntualità;

- compiti;

- valutazione.

I genitori possono incontrare tutti i docenti per discutere l’andamento

didattico-disciplinare dei figli; per il corrente anno scolastico sono previsti i

seguenti incontri:

SCUOLA DELL’INFANZIA

A settembre con le famiglie dei nuovi iscritti; 1 ottobre Elezione dei rappresentanti di classe;

13 novembre Intersezione docenti/rappresentanti genitori;

9 dicembre colloqui con le famiglie;

9 aprile Intersezione docenti/rappresentanti genitori;

18 maggio colloqui con le famiglie.

colloqui individuali concordati qualora si verifichi la necessità da parte

dei docenti e/o dei genitori.

SCUOLA PRIMARIA

A settembre con le famiglie dei nuovi iscritti; 1 ottobre Elezione dei rappresentanti di classe;

13 novembre Interclasse docenti/rappresentanti genitori;

41

9 - 10 dicembre colloqui con le famiglie;

9 - 10 febbraio presa visione da parte delle famiglie del documento di

valutazione del 1° quadrimestre;

9 aprile Interclasse docenti/rappresentanti genitori;

18 – 19 maggio colloqui con le famiglie;

15 giugno consegna del documento di valutazione 2° quadrimestre alle

famiglie.

colloqui individuali concordati qualora si verifichi la necessità da parte

dei docenti e/o dei genitori.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

A settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico, incontro con le famiglie degli alunni delle classi prime, per la presentazione delle classi e dei docenti;

1 ottobre Elezione dei rappresentanti di classe;

6-7-8-9 ottobre e 3-4-5-6 novembre Consigli di Classe

docenti/rappresentanti dei genitori;

2-3-4-5 marzo e 13-14-15-16 aprile Consigli di Classe

docenti/rappresentanti dei genitori

12 – 18 dicembre e 26 – 31 marzo ricevimento generale dei genitori di

3 ore in orario pomeridiano;

ricevimento individuale dei docenti in orario antimeridiano di 1 ora una

volta al mese secondo il calendario comunicato ai genitori;

incontri individuali in orario concordato su richiesta dei genitori o dei

docenti per problemi specifici;

9 febbraio presa visione da parte dei genitori del documento di

valutazione del 1° quadrimestre ;

12 giugno consegna del documento di valutazione ai genitori delle classi

prime e seconde.

12 ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO

Come previsto dal CCNL ogni insegnante deve trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi.

42

Lo stesso CCNL prevede fino a 40 ore annue di attività funzionali all’insegnamento di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti. Per quanto attiene alle attività fino alle 40 ore, il Collegio ha deliberato: 12 ORE PER IL COLLEGIO DOCENTI PER TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° grado

8 ORE PER DIPARTIMENTI 4 ORE COORDINAMENTO DIDATTICO 4 ORE GRUPPO DI LAVORO ESAMI DI STATO CONCLUSIVI 1° CICLO

DOCENTI ITALIANO-MATEMATICA-LINGUE COMUNITARIE- SOSTEGNO-REFERENTI DSA

5 ORE CONSEGNA DOCUMENTI DI VALUTAZIONE 8 ORE ANTIMERIDIANE COLLOQUI CON LE FAMIGLIE

6 ORE POMERIDIANE COLLOQUI CON LE FAMIGLIE Il CCNL prevede fino ad altre 40 ore di consigli di intersezione/interclasse/ classe:

10 ORE PER GLI INCONTRI DI INTERCLASSI SC. PRIMARIA 6 ORE PER GLI INCONTRI DI INTERSEZIONE SC. INFANZIA 4 ORE PER I 2 INCONTRI DI INTERCLASSI PRIMARIA CON RAPPRES.

4 ORE PER I 2 INCONTRI DI INTERSEZIONE INFANZIA CON RAPPRES. 12 ORE PER I COLLOQUI CON LE FAMIGLIE E PER LA CONSEGNA

SCHEDA VALUTAZIONE Da un minimo di 16 a un massimo di 40 ORE (a seconda della disciplina) PER I CONSIGLI DI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA 1° grado. Inoltre il CCNL prevede un numero non quantificabile di ore per gli scrutini per la scuola secondaria di 1° grado.

13 LA SCUOLA DELL’INFANZIA

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

“Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza” (cfr. Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione primaria). Gli Insegnanti, in team o singolarmente:

- predispongono un contesto funzionale all’apprendimento degli alunni, che offra stimoli percettivi e motori riconducibili alle esperienze proprie

43

dei singoli campi, nell’ottica della valorizzazione del corpo come mediatore didattico;

- allestiscono nelle aule spazi specializzati per attività specifiche, libere o guidate, funzionali alle peculiari esigenze di esplorazione e socializzazione degli alunni;

- individuano, attrezzano ed utilizzano, quali ambienti in cui svolgere attività educativo – didattiche, le singole aule, gli spazi comuni antistanti le sezioni, il giardino, la biblioteca, il teatro, la palestra;

- costruiscono specifici itinerari di attività ed esperienze educative che, partendo dal vissuto dell’alunno, ne incoraggino la motivazione ad apprendere, nel rispetto dei ritmi individuali e con modalità che privilegino un tempo disteso, senza accelerazioni o rallentamenti

indotti; - impiegano materiali di tipo sia informale che strutturato, da manipolare,

esplorare ed ordinare, tali da consentire la conquista di una crescente sicurezza ed una prima organizzazione delle conoscenze.

La metodologia didattica privilegia i seguenti aspetti:

- la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme, risorsa d’eccezione per incentivare apprendimenti e relazioni;

- la promozione delle esperienze relazionali, caratterizzata dalla valorizzazione di ognuno, entro un quadro di regole di convivenza condivise, e scandita da routine.

- l’incoraggiamento all’esplorazione, che consente al bambino di interagire creativamente con la realtà in cui vive ed opera conoscendola, controllandola, modificandola e formulando ipotesi su di essa.

Mediante l’osservazione sistematica dell’agire degli alunni, in contesti sia formali che informali, i docenti valutano le loro esigenze educative e didattiche, cui corrisponde un puntuale adeguamento dei percorsi programmati in precedenza.

La documentazione, costituita dagli elaborati degli alunni e dalle schede di osservazione redatte dalle Insegnanti, permette di valutare l’andamento dell’apprendimento individuale e di gruppo.

44

In conclusione, l’ottimizzazione degli spazi e dei tempi dell’esperienza scolastica è finalizzata a mettere il bambino nella condizione di “star bene a scuola”. In fase progettuale gli Insegnanti fanno riferimento alla normativa vigente, che declina i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino in campi di esperienza:

- il sé e l’altro; - il corpo e il movimento; - immagini, suoni, colori; - i discorsi e le parole; - la conoscenza del mondo.

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Le sezioni di scuola dell’infanzia sono 8 eterogenee per età (3, 4 e 5

anni), per un totale di 203 iscritti.

Presso la sede di via Coni Zugna, l’orario si articola su cinque giorni la

settimana:

5 sezioni a tempo ridotto (25 ore)

orario: 8.15 – 13.15 dal lunedì al venerdì

3 sezioni a tempo normale con pasto a mensa (40 ore)

orario: 8.15 – 16.15 dal lunedì al venerdì

Il corpo docente è costituito da 11 Insegnanti di classe, 4 Insegnanti di

sostegno e 1 Insegnante di religione cattolica. L’orario si servizio degli

insegnanti è di 25 ore settimanali.

Le tre sezioni a 40 ore pranzano al primo turno: ore 12.15.

Alcuni alunni utilizzano il servizio del trasporto scolastico offerto dal Comune.

A causa della grande richiesta di iscrizioni, si rende necessaria la formazione

di una graduatoria, redatta sulla base dei criteri formulati dal Consiglio

d’Istituto.

Nella scuola dell’infanzia è fondamentale realizzare il massimo di integrazione

e cooperazione nello svolgimento delle diverse funzioni di sorveglianza,

45

assistenziali ed educativo-didattiche fra personale docente, personale ATA e

assistenti comunali AEC.

PROGETTI E LABORATORI DIDATTICI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Le classi della Scuola dell’Infanzia partecipano a varie iniziative e concorsi.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

CURRICOLARE

DESCRIZIONE

DOCENTI REFERENTI

CONTINUITA’ Progetti finalizzati alla continuità educativa con

la scuola dell’infanzia e la scuola primaria Incontri con i referenti della continuità; incontri

per l’accoglienza degli alunni in entrata;

presentazione delle attività della scuola.

Pellicone

NATI PER LEGGERE Attivato in collaborazione con il Comune di

Fiumicino si svolge già da numerosi anni: è volto

a stimolare “un precoce contatto positivo dei

bambini con i libri e la lingua scritta” , promuove

l’abitudine alla lettura attraverso la mediazione

dell’adulto fin dall’asilo nido proponendo attività

di lettura, ascolto, comprensione, rielaborazione

verbale e grafica*

Campanelli

ENGLISH FOR FIVE Lingua inglese per la scuola

dell’Infanzia

In continuità con gli anni passati: propone in

orario curricolare l’insegnamento della lingua

inglese in modo ludico e spontaneo ai bambini di

cinque anni come propedeutica alla scuola

dell’obbligo.

Della Ragione

PROGETTO CERAMICA

Grazie alla presenza del forno per ceramisti, il

progetto permette di portare a contatto ogni

alunno con l’attività manipolativa dell’argilla per

la produzione di manufatti in ceramica realizzati

con tecniche diverse.

Grimaldi P.

Biondini

SPORT A SCUOLA da molti anni la scuola collabora con una società sportiva che presta gratuitamente insegnanti qualificati che introducono alla pratica sportiva gli

alunni delle classi che aderiscono al progetto.

Rotella L.

PROGETTO TIRRENO IN RETE

ECO-SCHOOLS

Questo progetto è presente da moltissimi anni

nelle scuole del nostro Comune. Ha come

obiettivo quello di far conoscere a fondo il nostro

territorio, le sue caratteristiche e le sue risorse.

In questi ultimi anni ha unito le sue finalità con il

progetto internazionale per sensibilizzare gli

alunni delle classi partecipanti al rispetto, cura e

mantenimento del nostro ambiente. Propone

percorsi di raccolta e riciclo di materiali. Questo è

Della Ragione

46

un progetto verticale in quanto ad esso

aderiscono tutti i gradi scolastici presenti nel

nostro Istituto.

ORTOBELLO L’orto a

Coni Zugna

Il progetto, iniziato già dall’a.s. 2013-2014 è

sorto in collaborazione con i volontari e

Campagna Amica. Insieme alle insegnanti gli

alunni curano sia prodotti di agricoltura biologica,

in un itinerario trasversale che comprende anche

l’educazione alimentare che piante da fiore.

Il progetto è in continuità con l’OrtoRomano nel

plesso della secondaria di 1° grado.

Miracolo

ARTE E TEATRO IN

CLASSE

Il progetto consente agli alunni di tutte le età di

sperimentare le proprie potenzialità espressive e

cura in modo particolare varie forme e attività

della drammatizzazione soprattutto nelle festività

Natalizie e di fine anno con spettacoli teatrali,

recite ed allestimenti.

I docenti

delle sezioni

*Nell’a.s. 2013-2014 la scuola dell’infanzia dell’Istituto ha partecipato al concorso “Da rifiuti a

risorse” indetto dal Comune di Fiumicino per le scuole del territorio, ottenendo 3 premi dei 5 in

palio.

14 SCUOLA PRIMARIA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E PROGETTI

Nell’Istituto ci sono 17 classi (4 prime, 3 seconde, 3 terze, 4 quarte, 3 quinte)

di scuola primaria, per un totale di 394 iscritti.

Presso la sede di via Coni Zugna, l’orario si articola su cinque giorni la

settimana:

10 sezioni a 27 ore settimanali

orario: 8.15 – 13.45 dal lunedì al giovedì

orario: 8.15 – 13.15 il venerdì

7 sezioni a tempo pieno a 40 ore settimanali con pasto a mensa

orario: 8.15 – 16.15 dal lunedì al venerdì

La merenda del mattino viene fornita a tutti gli alunni del tempo pieno dalla

mensa del Comune ed offre diverse tipologie di alimenti. Gli alimenti sono di

certificazione BIO e non si utilizzano materiali plastici per le stoviglie, ma

piatti in ceramica e bicchieri in vetro. Le classi che usufruiscono del servizio

mensa pranzano al secondo turno: ore 13.15.

Molti alunni della scuola primaria utilizzano il servizio pullman del Comune.

47

Per l’accesso alla sezione a tempo pieno, si rende necessario stilare una

graduatoria a causa delle numerose richieste di iscrizione.

Già da alcuni anni nella scuola primaria si è reso necessario il lavoro svolto

dagli assistenti comunali: gli AEC. Questa figura va integrata nel lavoro

quotidiano per permettere il corretto svolgimento di tutte le attività della vita

scolastica e il sereno svolgimento di quelle funzioni assistenziali, indispensabili

per alcuni alunni. Il servizio delle figure AEC nel nostro Istituto è svolto da

una Cooperativa selezionata dal Comune.

Per l’alternanza delle insegnanti nelle classi a tempo pieno, si seguono

modelli organizzativi diversi per permettere, durante la contemporaneità, la realizzazione dei progetti curricolari e il supporto agli alunni in situazioni di svantaggio. La programmazione didattica viene svolta su base settimanale entro le 16.15

per tre settimane nel plesso e per l’ultima settimana viene svolta

unitariamente il martedì presso il teatro dell’Istituto in presenza del Preside

dalle ore 16.30 alle 18.30.

In sede di programmazione avviene il momento del confronto fra insegnanti e in sede di Consiglio d’Interclasse (per soli docenti) si favorisce l’assunzione di atteggiamenti comuni fra colleghi nella didattica, nella valutazione, nel rapporto coi ragazzi, si sviluppa così una visione complessiva dei problemi dell’intero plesso. Solamente in un’ottica generale dei problemi della scuola

possono maturare soluzioni organizzative di plesso e d’interclasse. Gli insegnanti non possono conoscere solo la realtà della propria classe, per ragionare compiutamente sulle opportunità da mettere in campo. L’autonomia sicuramente solleciterà sempre di più una capacità di saper utilizzare al meglio le risorse presenti nella scuola. ADOZIONE ALTERNATIVA LIBRI DI TESTO

Per la scuola primaria è prevista la possibilità di adottare testi alternativi a quelli ministeriali in base all’art. 5 della legge 517/77 (forniti gratuitamente), secondo le scelte metodologiche individuate nella programmazione. Tale scelta permette alla scuola primaria un arricchimento del patrimonio bibliografico al quale gli alunni possono attingere per approfondire gli argomenti di studio affrontati e acquisire una metodologia di ricerca. Inoltre

48

offre una maggiore varietà di testi narrativi e permette loro di avvicinarsi alla lettura in modo più individualizzato, rispettando la loro diversa “capacità di lettura” e i diversi interessi.

PROGETTI E LABORATORI DIDATTICI DELLA SCUOLA PRIMARIA

I progetti che seguono si attivano soltanto nelle classi a 40 ore che hanno ore

settimanali destinate ai progetti curricolari proposti e realizzati dai docenti di

classe ed approvati dal Collegio dei Docenti; sono parte integrante della

didattica settimanale e richiedono una valutazione finale.

Possono avere durata annuale o semestrale ed essere riproposti dal docente

per più anni consecutivi.

DENOMINAZIONE DEL PROGETTO

CURRICOLARE

DESCRIZIONE

DOCENTI REFERENTI

PROGETTO RECUPERO DISCIPLINARE

Potenziare l’ascolto e la comprensione in classe prima, interiorizzare le regole della classe, stimolare la discriminazione fonema-grafema per

l’apprendimento della lettura/scrittura con metodi misti

Marullo

VIAGGIO NEL MONDO DEL LIBRO

Il laboratorio avvicina gli alunni di tutte le età all’incontro con il libro, le sue parti, le immagini, i generi, per promuovere la comprensione del

significato di quanto letto, per educare al gusto della lettura ed allenare a saper riferire in modo

chiaro e corretto il contenuto del libro.

Pagliuca

StoriArte Ripercorrere attraverso il concetto di “fonte

storica” un itinerario espressivo-artistico che porti gli alunni ad osservare le opere e a realizzare attività e riproduzioni.

Grimaldi A.

LABORATORIO MUSICALE

Partecipare ad iniziative che di educazione

ambientale per accrescere il rispetto della natura, la conoscenza del territorio e le regole della cittadinanza condivisa. Attivare la raccolta

differenziata a scuola.

Silvestroni

LABORATORIO DI EDUCAZIONE MOTORIA

Propone agli alunni della classe Prima un ampliamento dell’offerta formativa di tipo motorio: il movimento nello spazio,

l’orientamento, l’equilibrio e le altre capacità motorie vengono allenate e potenziate per supportare le acquisizioni della lecto-scrittura e

della matematica.

Severoni

EDUCAZIONE AMBIENTALE

La risorsa acqua come fonte preziosa del pianeta: il progetto avvicina gli alunni all’uso consapevole e rispettoso di questo bene prezioso

Campo

49

purtroppo non inesauribile.

SPORT A SCUOLA Da molti anni la scuola collabora con società

sportive che prestano gratuitamente insegnanti qualificati che introducono alla pratica sportiva gli alunni delle classi che aderiscono al progetto.

Rotella

ECOSCHOOLS Questo progetto è presente da moltissimi anni

nelle scuole del nostro Comune. Ha come

obiettivo quello di far conoscere a fondo il nostro

territorio, le sue caratteristiche e le sue risorse.

In questi ultimi anni ha unito le sue finalità con il

Pera

ORTOBELLO L’orto a Coni Zugna

Il progetto, iniziato già dall’a.s. 2013-2014 è

sorto in collaborazione con i volontari e

Campagna Amica. Insieme alle insegnanti gli

alunni curano sia prodotti di agricoltura biologica,

in un itinerario trasversale che comprende anche

l’educazione alimentare che piante da fiore.

Il progetto è in continuità con l’OrtoRomano nel

plesso della secondaria di 1° grado.

Rotella Silvestroni

Questo progetto è attivato in tutte le classi a discrezione dei docenti ed è

realizzato in una sola parte dell’anno scolastico.

DENOMINAZIONE DEL

PROGETTO CURRICOLARE

DESCRIZIONE DOCENTI

REFERENTI

CONTINUITA’ Progetti finalizzati alla continuità educativa con la scuola secondaria di 1°

grado. Incontri con i referenti della continuità; incontri per l’accoglienza degli alunni in

entrata; presentazione delle attività della scuola.

Pellicone

CRESCERE IN MUSICA Nell’ambito della continuità

primaria/secondaria, il progetto

coinvolge gli alunni delle classi quinte

che da ottobre a dicembre sono

preparati, dai docenti di musica, per

partecipare a un saggio musicale

all’interno del tradizionale spettacolo di

Natale delle classi di strumento della

secondaria di 1° grado.

Penna

ARTE E TEATRO IN

CLASSE

Il progetto consente agli alunni di tutte

le età di sperimentare le proprie

potenzialità espressive con la

realizzazione di prodotti finalizzati alle

feste, ai mercatini della scuola e alle

I docenti delle classi

interessate

50

scenografie utilizzando materiali diversi.

Il progetto cura in modo particolare

varie le forme di drammatizzazione e di

recitazione soprattutto in occasione

delle festività Natalizie e di fine anno

con spettacoli teatrali, recite ed

allestimenti per le famiglie nel teatro del

plesso.

PROGETTO CERAMICA

Grazie alla presenza del forno per

ceramisti, il progetto permette di

portare a contatto ogni alunno con

l’attività manipolativa dell’argilla per la

produzione di manufatti in ceramica

realizzati con tecniche diverse.

Grimaldi P. Biondini

Le classi della Scuola Primaria partecipano a varie iniziative e concorsi che si

presentano nell’arco dell’anno scolastico: matematici, grafici, letterari ed

artistici.

PROGETTI E LABORATORI IN COLLABORAZIONE CON GLI ESPERTI ESTERNI

Le classi della Scuola dell’Infanzia e Primaria possono aderire (in orario

curricolare) ad un solo progetto, approvato dal Collegio dei Docenti,

realizzato con la collaborazione di esperti esterni (il progetto prevede

un contributo a carico delle famiglie). Le attività previste si svolgono sia per

l’intero anno scolastico per parzialmente. I progetti approvati sono i seguenti:

PROGETTO ESPERTI ESTERNI

DESCRIZIONE DOCENTI REFERENTI

RUGBY In meta

per crescere – il mini

rugby nella scuola

RUGBY

FIUMICINO

Infanzia L’attività da novembre a maggio offre giochi,

esercizi e percorsi propedeutici al rugby da

svolgersi in palestra, le sezioni parteciperanno

alla manifestazione sportiva di fine anno

presso il campo di rugby della Rugby

Fiumicino.

Pellicone

PROFUMO DI

TEATRO EMOZIONI IN

TEATRO

Infanzia Il laboratorio di teatro da gennaio a maggio

realizzerà un saggio finale con le classi

attraverso l’ascolto della musica, la ritmica dei

gesti e i giochi teatrali che coinvolgeranno gli

alunni in un percorso teatrale socializzante e

coinvolgente.

Miracolo

SCACCHI Un

gioco per crescere

ASSOCIAZIONE

QUATTRO TORRI

Primaria Il progetto da metà gennaio a metà maggio

svilupperà la capacità concentrazione e l’uso

della logica attraverso le regole del gioco e il

rispetto degli avversari

Perilli

51

DANZA

SPORTIVA MILLELUCI

SPORTING

CENTER

Primaria Il coordinamento motorio, l’orientamento nello

spazio e l’esperienza musicale e gestuale

servono a questa disciplina per educare ad una

corretta postura e ad un miglioramento delle

tecniche di socializzazione. Si propone anche

l’apprendimento delle tecniche di base delle

danze latino-americane. La classe partecipa a

fine anno alla manifestazione organizzata dal

territorio per questa disciplina.

Carnali

Laboratorio teatrale:

MUSICAL SARTORI

EMANUELA

Primaria Per coinvolgere gli alunni anche i più timidi e in

difficoltà per consolidare le competenze di

autodeterminazione individuale e quelle

relazionali si propongono tutte le attività di

ballo/canto/recitazione-memorizzazione

finalizzate alla realizzazione di un musical da

mettere in scena (da gennaio a maggio) in uno

spettacolo di fine anno.

Masullo

CORPO,

MOVIMENTO E

SPORT

PAGLIANTI

MASSIMO

Primaria Il progetto si propone di sviluppare la

consapevolezza del proprio corpo e delle

potenzialità fisiche con attività ludico-sportive.

Lo sport è anche il veicolo per educare al

rispetto delle regole di convivenza civile.

Colbertaldo

16 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORGANIZZAZIONE

DIDATTICA E PROGETTI

Per garantire il diritto dovere all’istruzione e formazione, l’orario annuale delle lezioni, comprensivo della quota riservata alle regioni, è suddiviso in attività obbligatorie e attività facoltative opzionali. Attività obbligatorie: l’orario base è corrispondente a 30 h settimanali. Attività facoltativo/opzionali: · studio assistito: la scuola, per ampliare l’offerta formativa, organizza attività ed insegnamenti coerenti con le scelte educative fatte per ulteriori 198 ore annue (3 ore settimanali pomeridiane durante le quali gli studenti sono

suddivisi in gruppi impegnati in attività di recupero e/o potenziamento). · sportello di ascolto: per gli alunni è attivo uno “Sportello d’Ascolto” dove gli alunni possono recarsi per essere ascoltati e aiutati a superare eventuali problematiche o difficoltà relazionali. Nell’Istituto funzionano 21 classi (7 prime, 8 seconde, 6 terze) di scuola

secondaria di 1° grado, per un totale di 479 iscritti.

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Presso la sede di via Bignami l’orario è suddiviso in tre moduli (A,B,C,) e si

articola su cinque giorni la settimana, le ore sono di 60 minuti:

modulo A

classi a 30 ore settimanali

orario: 8.00 – 14.00 dal lunedì al venerdì

modulo B

classi a 36 ore settimanali (compresa la mensa)

orario: 8.00 – 16.00 il lunedì, il mercoledì e il giovedì

8.00 – 14.00 il martedì e il venerdì

modulo B con INDIRIZZO MUSICALE

3 classi a 33 ore settimanali per un totale di 68 iscritti

orario: 8.00 – 14.00 dal lunedì al venerdì

due rientri per le lezioni pomeridiane: una collettiva per ogni gruppo classe di

strumento (flauto, chitarra, pianoforte, percussioni) della durata di un’ora e

mezzo ed una individuale di quarantacinque minuti.

Gli alunni iscritti al modulo B possono usufruire del servizio mensa, previa richiesta all’inizio dell’anno, con contributo delle famiglie. INDIRIZZO MUSICALE

L’Indirizzo Musicale nella Scuola Secondaria di Primo grado costituisce il necessario raccordo tra la formazione musicale di base e l’alta formazione musicale; infatti con esso si dà vita ad un percorso che, partendo dalla Scuola di base, potrebbe trovare la naturale conclusione nel Conservatorio di Musica. È attivo presso la sede di via Bignami dall’anno scolastico 2001/02 e prevede l’insegnamento dei seguenti strumenti: chitarra, pianoforte, percussioni e flauto traverso. Secondo il dettato del D.M. 201 del 6/8/99 gli alunni dell’Indirizzo Musicale seguono in orario pomeridiano le lezioni di uno dei quattro strumenti/insegnamenti presenti. Sono previste due lezioni settimanali: una collettiva per ogni gruppo classe di strumento della durata di un’ora e mezzo ed una individuale di quarantacinque minuti.

53

L’iscrizione alla classe prima è subordinata al superamento dell’apposita prova “orientativo-attitudinale” predisposta dalla commissione composta dagli insegnanti di strumento e dall’insegnante di musica della sezione. L’assegnazione dell’alunno ad una delle classi di strumento avviene in base all’attitudine e al punteggio raggiunto durante la prova e non è modificabile nel corso del triennio. Gli alunni sono tenuti ad avere il proprio strumento, i libri di testo e tutto l’occorrente necessario. La materia “strumento musicale” è a tutti gli effetti curricolare e l’insegnante di strumento, in sede di valutazione periodica e finale contribuisce con il suo voto alla valutazione globale dell’alunno. Infine, in sede di Esame di Stato, “viene verificata la competenza musicale raggiunta nel triennio sia sul versante della pratica esecutiva, sia su quello teorico” (art.

8).

PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

DENOMINAZIONE

DEL PROGETTO

DESCRIZIONE DOCENTI

REFERENTI

CONTINUITA’ Sc. Primaria-Secondaria1° grado

Progetti finalizzati alla continuità educativa

con la scuola primaria e secondaria di II

grado.

Incontri con i referenti della continuità;

incontri per l’accoglienza degli alunni in entrata; incontri con i dirigenti; presentazione delle attività della scuola.

Pellicone

ORIENTAMENTO Orientamento per le classi in uscita.

Organizzazione di incontri con le scuole secondarie di 2° grado del territorio per informare gli alunni delle classi terze sulle

proposte formative offerte da questi Istituto.

Viori

CAMBRIDGE Corso di preparazione alle certificazioni linguistiche rilasciate dal Cambridge Institute PET. Esami finali in sede.

Accornero

GIOCHI MATEMATICI Giochi matematici organizzati dal Centro

PRISTEM dell’Università “Bocconi” di Milano.

De Filippis

SOLIDARIETA’ Un

percorso per crescere

insieme

Mercatini, merende solidali, spettacoli teatrali, concerti, giornalino, etc. a favore

di Associazioni Onlus e per studenti in difficoltà.

Zanella

SPAZIO

ALL’INTEGRAZIONE

Elaborazione di Piani didattici personalizzati per alunni con DSA; supporto agli alunni,

ai docenti e ai genitori; laboratori operativi specifici; elaborazione e ricerca di supporti

Zanella

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REFERENTI DSA didattici specifici ed altro.

SPORTELLO D’ASCOLTO Sportello rivolto agli alunni e ai genitori che

ne fanno richiesta. Di Miscio

GIORNALINO ON-LINE

ALMACONDIVISA

Giornalino telematico.

Rubriche su iniziative scolastiche e del territorio. Approfondimenti nelle varie aree didattico-

disciplinari.

Confalone

INCONTRI Scambio tra gli alunni e le realtà dell’immigrazione. Rapporti con il Centro di Accoglienza Astalli di Roma

Vannucci

BIBLIOTECANDO Il club dei lettori: scoprire il piacere della

lettura – il libro come momento ludico, scambi culturali – il book crossing, il blog interattivo, la recensione.

Prof.ssa Carli

CENTRO SPORTIVO

SCOLASTICO

Allenamenti, tornei scolastici ed interscolastici di: pallavolo, scacchi

atletica, rugby, trekking. Corso di Vela in collaborazione con il Circolo Velico di Fiumicino.

Prof.ssa Lostia

TEATRO ECO-SCHOOLS Progetto teatrale su tematiche ambientali.

Al termine del progetto si rappresenta nel teatro dell’Istituto e in altri teatri, il prodotto realizzato.

Sferragatta

TIRRENO ECO-

SCHOOLS

Progetto per l'educazione, la gestione e la

certificazione ambientale. In collaborazione con la FEE, Foundation for Environmental

Education.*

Sferragatta

*Nell’ambito del progetto dell’a.s. 2013-2014 è iniziata una collaborazione con la scuola: Osnovna Škola

Frane Petrića, Cres (Cherso). In tale ambito sono stati scambiati lavori sulla conoscenza dei territori e sulle

tematiche ambientali cui è seguito uno scambio epistolare. Una delegazione si è recata in visita in Croazia,

ospite della scuola. Il gemellaggio continua e porterà ad aprile 2015 una delegazione Croata ad essere ospite

del nostro Istituto.

17 CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Il Centro Sportivo Scolastico nasce nell’anno scolastico 2009-2010, sulla base delle “Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado”, diramate dal MIUR il 4 agosto 2009. In tale documento si sollecita l’attenzione verso l’insegnamento delle attività motorie e sportive nelle scuole come strumento utile a supportare lo sviluppo personale di ogni allievo e contribuire ad un processo di crescita nel quale confluiscano i valori positivi dello sport e l’acquisizione di un sano stile di vita. Fra gli obiettivi primari, perciò, c’è quello della tutela della salute psicofisico dell’alunno. Uno dei punti cardine di questa innovazione è costituito dalla

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possibilità per le scuole secondarie di istituire un vero e proprio “Centro sportivo scolastico come struttura interna alla scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica”. L’Istituto già da anni promuove e sostiene una serie di iniziative e di progetti che danno particolare rilievo all’educazione motoria e sportiva dei ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale. La scuola, da anni presente sul territorio, ha cercato sempre di rispondere in modo efficace e concreto alle esigenze dei più giovani, facendosi luogo di aggregazione e di socialità, punto d’incontro anche con ragazzi provenienti da diversi paesi stranieri per promuovere una cultura dell’accoglienza, della condivisione e dell’integrazione. ATTIVITA’ PROPOSTE DAL CENTRO:

rugby scacchi

escursionismo pallavolo basket

18. ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA

RELIGIONE CATTOLICA (IRC)

L’insegnamento della Religione Cattolica nell’orario settimanale è così

distribuito:

1 ora per la scuola secondaria di 1° grado,

2 ore per la scuola primaria,

1 ora e 30 minuti per la scuola dell’infanzia.

Gli alunni che non intendono avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica, devono specificarlo nell’apposito modulo all’atto dell’iscrizione (o entro il 15 febbraio 2015 per non avvalersene nell’a.s. successivo) scegliendo, come prevede la legge, tra le seguenti opzioni:

qualora l’attività di religione coincida con le prime ore dell’orario scolastico, è possibile richiedere l’entrata posticipata (seconda/terza

ora); qualora l’attività di religione coincida con le ultime ore dell’orario

scolastico, è possibile richiedere l’uscita anticipata; negli altri casi l’alunno seguirà un’attività di didattica alternativa,

programmata all’inizio dell’anno dal Collegio dei Docenti.

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19 MULTIMEDIALITA’ - LIM

La LIM. la lavagna interattiva multimediale è uno strumento che favorisce

l’integrazione delle Tecnologie dell’Infor-mazione e della Comunicazione nei processi di apprendimento in classe.

L’integrazione tra i metodi tradizionali d’insegnamento, come la lezione frontale, e l’uso della multimedialità, consente al docente di potenziare la propria attività, facilitare la spiegazione degli argomenti, la descrizione di situazioni e ambienti, l’analisi di testi ma, soprattutto, avvicina gli argomenti proposti alla realtà dei nostri alunni permeata di contenuti digitali. La LIM è un supporto elettronico, delle dimensioni di una tradizionale lavagna didattica, sul quale è possibile disegnare usando le dita o dei pennarelli virtuali. Generalmente è collegata a un personal computer, del quale

riproduce lo schermo. Permette quindi di mantenere il classico paradigma didattico centrato sulla lavagna, estendendolo alla multimedialità, con l’accesso ad internet e la possibilità di usare software didattico in modo condiviso. La LIM può essere utilizzata come strumento di inclusione in grado di accomunare la capacità di apprendimento di tutti gli alunni, anche di ragazzi

con bisogni educativi speciali. Attraverso la proiezione alla lavagna di materiali multimediali l’alunno potrà apprendere più facilmente gli argomenti trattati e la lezione diventerà più accessibile e interattiva per tutti. La scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto è stata tra le prime scuole in Italia ad avere le aule multimediali. Tutte le aule sono dotate di lavagne interattive multimediali delle dimensioni di una normale lavagna tradizionale. La scuola Primaria è dotata di dieci lavagne multimediali molto più grandi di

una normale lavagna tradizionale. Nove sono collocate nelle singole classi ed una situata nella biblioteca del plesso. L’aula multimediale permette di far entrare in classe e immagini, video, web, risorse interattive. La classe diventa un ambiente di apprendimento e di formazione, in cui tutti possono interagire con quanto avviene sullo schermo. Le LIM di tutto l’Istituto sono a proiezione frontale collegate ad un pc

portatile, ad un videoproiettore e a casse acustiche, hanno tutte la possibilità di accesso ad Internet. Esse permettono di fruire video/filmati, musica e, tramite l’uso della sintesi vocale leggere testi scritti. Lo schermo delle LIM è touch-screen perciò si può scrivere su di esse o tramite appositi pennarelli o semplicemente con le dita.

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20 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

Per valorizzare le eccellenze la scuola secondaria di primo grado dell’Istituto

coinvolge i propri studenti in concorsi e competizioni, offrendo così occasioni per approfondire la preparazione individuale e per il confronto con altre realtà

scolastiche territoriali, nazionali ed internazionali. Il nostro Istituto partecipa a molteplici iniziative nelle seguenti aree:

- letteraria; - artistico-espressiva-teatrali; - logico-matematica; - sportiva; - musicale. Queste iniziative aggiungono valore alla qualità della nostra scuola ed

incentivano gli studenti a raggiungere risultati sempre più elevati nel contesto sociale cui appartengono.

21 CONTINUITA’

La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo

grado, ognuna con le proprie caratteristiche specifiche, operano nell’ambito di

una loro complessiva unitarietà, che si fonda sulla comune finalità della

formazione di base dell’uomo e del cittadino e, quindi, sul rispetto della

continuità dei processi formativi.

“Continuità del processo educativo non significa né uniformità né mancanza

di cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo

secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già

acquisite dall'alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa

dell'azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e

funzioni” (C.M. 339/92). Tale continuità si realizza attraverso la progettazione

e l’attuazione di forme di raccordo tra i vari ordini di scuola, con particolare

attenzione alle classi ponte, per facilitare il passaggio degli alunni.

L’Istituto, nelle persone degli insegnanti funzione strumentale per la

continuità e degli insegnanti (di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e di

scuola secondaria di primo grado) coinvolti, opera attivamente per:

promuovere una positiva accoglienza degli alunni nella fase di passaggio tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado;

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individuare strategie di raccordo metodologico curriculare attraverso apposite progettazioni e iniziative comuni;

garantire la trasmissione di dati affidabili su tutti gli allievi che passano da un grado all’altro di scuola;

contattare gli asili nido del territorio per raccogliere informazioni sui bambini che passano alla scuola dell’infanzia;

prevedere un passaggio di comunicazioni per gli alunni del terzo anno della scuola secondaria di primo grado che si iscrivono alla secondaria di secondo grado;

progettare incontri tra insegnanti per favorire scambi di osservazioni e notizie utili a rendere più fluido il passaggio da un grado all’altro d’istruzione;

incentivare le riunioni tra gli insegnanti referenti per elaborare strumenti d’indagine e progetti comuni finalizzati a favorire la

continuità tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

22 LA VALUTAZIONE

22.1 CRITERI VALUTATIVI DELL’ISTITUTO La valutazione scolastica viene intesa non più come un giudizio sanzionatorio, ma come regolatore del processo di formazione dell’allievo lungo tutto il suo percorso di apprendimento e come guida per fargli conoscere e sviluppare, nel modo migliore, le proprie potenzialità. La valutazione ha riflessi formativi sull’alunno, perché definisce i suoi progressi nella acquisizione del patrimonio delle conoscenze, del metodo di studio, dei linguaggi specifici; ha riflessi positivi sull’intero processo di formazione della personalità in quanto mira a concorrere alla costruzione di sé e, di conseguenza, a favorire un’equilibrata vita di relazione, a orientare ed a motivare verso le future scelte personali. La valutazione dovrà dunque rappresentare per l’alunno un’occasione di

gratificazione per i progressi evidenziati. Pertanto, si eviterà di far pesare gli

eventuali insuccessi e si offrirà sempre la possibilità di fare meglio. Nella

valutazione degli alunni si terrà conto, oltre che degli obiettivi cognitivi

raggiunti, anche dei non meno importanti obiettivi non cognitivi. L’alunno

sarà valutato non in rapporto al rendimento degli altri alunni ma solo e

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soltanto in rapporto a se stesso, nel quadro della sua situazione umana e

rispetto alla situazione di partenza.

Le procedure di valutazione sono di esclusiva competenza dei docenti, e

vengono effettuate sia quotidianamente che con scansione periodica

quadrimestrale. Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti. I criteri e

i tempi di valutazione delle attività del curricolo e dell’intero P.O.F. sono

stabiliti dal Collegio dei Docenti.

22.2 I MOMENTI DELLA VALUTAZIONE Una valutazione globale si articola nei seguenti momenti:

VALUTAZIONE INIZIALE O DIAGNOSTICA

Analizza la situazione iniziale di ciascun alunno attraverso la rilevazione della partecipazione alla vita della scuola (comportamento, socializzazione, abilità operative, capacità linguistico-espressive, logiche, espressivo-creative e motorie). Si avvale delle rilevazioni delle schede di osservazione/valutazione del grado scolastico precedente. Prevede la somministrazione delle prove di ingresso per tutte le classi iniziali.

VALUTAZIONE IN ITINERE O FORMATIVA

Ogni docente (di ciascun grado scolastico) nell'ambito della propria programmazione annuale, definisce percorsi di lavoro scanditi da verifiche e valutazioni/osservazioni oggettive e non. Propone prove atte a valutare il raggiungimento degli obiettivi specifici d’apprendimento dell’alunno. Per la scuola dell’infanzia la valutazione ha sempre carattere formativo e si traduce nell’osservazione sistematica dell’agire degli alunni, in situazioni formali e non, e nella rielaborazione e tabulazione dei risultati ottenuti.

VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA

Ha lo scopo di controllare (con prove, verifiche, osservazioni e rilevazioni sistematiche) i progressi conseguiti nell'ambito delle diverse competenze disciplinari e il raggiungimento degli obiettivi minimi educativi e cognitivi indicati nelle programmazioni di classe.

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nei documenti di valutazione. (Legge 30 ottobre 2008, n°169 Art.1)

60

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la scuola secondaria di primo grado, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale. (D.L., 19 febbraio 2004 n° 59 Art. 11). 22.3 AUTOVALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO

La valutazione di Istituto, riguarda gli elementi di sistema e valuta l’attuazione del POF. Essa si realizza con il monitoraggio effettuato dai referenti e dai responsabili degli aspetti organizzativi e con le relazioni finali delle figure strumentali al P.O.F. stesso. Saranno inoltre distribuiti a tutto il personale della scuola ed alle famiglie questionari di Customer Satisfaction, anonimi, ai fini di rilevare la qualità del servizio, far emergere i punti di maggiore criticità ed elaborare iniziative per migliorare l'organizzazione delle attività scolastiche.

22.4 VALUTAZIONE INVALSI Le classi coinvolte dalle prove INVALSI di Italiano e di Matematica sono:

le classi seconde e quinte della scuola primaria;

le classi terze della scuola secondaria di primo grado. Le prove sono redatte dall’INVALSI, con quesiti a scelta multipla e/o risposta aperta e somministrate secondo il calendario pubblicato dallo stesso Ente. L’INVALSI predispone annualmente i testi della prova scritta per la Prova Nazionale di Italiano e di Matematica per le CLASSI III all’interno dell’ esame del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Questa prova è a carattere nazionale, per verificare i livelli di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato. L’esito della Prova Nazionale INVALSI contribuisce al calcolo della media del

voto (espresso in decimi) della valutazione finale dell’esame.

Per gli alunni con disabilità le prove INVALSI (anche quelle della prova di esame del 3° anno di scuola secondaria di primo grado), potranno essere semplificate o differenziate, idonee a valutare il processo formativo in

rapporto alle potenzialità, ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali (vedi Legge 104/92).

23 CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE – E.D.A

Il C.T.P. è il luogo che promuove iniziative di istruzione e formazione in età

adulta (E.D.A – Educazione Degli Adulti). Rilevati i bisogni formativi che

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emergono dal territorio, il Centro coordina le offerte di istruzione e

formazione presenti nel territorio (sia quelle del sistema scolastico e che di

altre agenzie), per dare una adeguata risposta alla domanda formativa

proveniente dal singolo, dalle istituzioni e dal mondo del lavoro. E’ un’offerta

di LONG LIFE LEARNING integrata, che si rivolge ai cittadini per la formazione

di competenze di base in ambiti diversi.

Il C.T.P. opera nel 22° Distretto che comprende tutto il territorio di Fiumicino

ed attiva corsi nelle aree seguenti:

Formali alfabetizzazione

italiano per stranieri

licenza media

Non formali cultura generale

ed. fisico-motoria

ed. artistica

ed. linguistica

alfabetizzazione e approfondimento nel campo

dell’informatica

Tutte le attività formative proposte sono attivate da operatori specializzati:

docenti impegnati a tempo pieno, di ruolo titolari EDA;

docenti ed esperti impegnati a tempo parziale, con contratto d’opera.

Tutti gli operatori svolgono funzioni di programmazione e progettazione dei

corsi, docenza degli stessi, tutoraggio in itinere ed infine coordinano rapporti

con enti esterni. Molti hanno un’esperienza pluriennale nel campo della EDA e

la loro professionalità è aggiornata con costanti interventi di formazione

organizzati dalle Università e dal CSA.

Il C.T.P. promuove la crescita attraverso una formazione continua,

valorizzando i saperi già posseduti e le competenze acquisite dalla persona,

offre l’opportunità di sviluppare tutte le sue potenzialità lavorative, sociali,

cognitive, comunicative, motorie ed artistiche (nel riconoscimento delle

diversità individuali) e di attivare un recupero di quegli svantaggi dovuti a

situazioni personali e/o socioculturali.

62

24 PIANO PER LE EMERGENZE

Il Decreto Legislativo n°81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza) stabilisce, le

misure “per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro”.

Come previsto dalla legge il nostro Istituto ha definito un programma di misura di prevenzione, allo scopo di migliorare i livelli di sicurezza negli ambienti scolastici. Gli strumenti necessari per la tutela e la sicurezza sono la prevenzione, l’osservanza delle norme di sicurezza, l’utilizzo di comportamenti atti a tutelare la sicurezza individuale, nonché collettiva. La sicurezza va tutelata in ogni luogo dell’edificio scolastico, in ogni momento della giornata scolastica seguendo le indicazioni fornite nel piano di evacuazione. Le norme di sicurezza e le norme di evacuazione sono riportati

nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) redatto dal responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Il nostro Istituto si avvale della consulenza tecnica della Società Ambiente Sicurezza Qualità ASQ Srl che cura tutto ciò che concerne l’attuazione delle norme relative alla sicurezza.

25. CARTA DEI SERVIZI

La fonte di ispirazione di questo documento va ricercata negli articoli 2, 3, 33

e 34 della Costituzione Italiana e nella legge n. 241 del 1990. La Carta dei

Servizi si basa sul principio di eguaglianza di tutti gli studenti.

Per prevenire ogni discriminazione, l’Istituto, in un contesto di confronto

culturale, si impegna a promuovere, con la collaborazione della famiglia, una

aperta mentalità interculturale. Nella Carta dei servizi si esplicitano gli organi

istituzionali, il loro funzionamento ed i loro regolamenti.

E’ in questo documento che il nostro Istituto propone il Contratto Formativo

che gli studenti e le loro famiglie sottoscrivono.

26. CARTA DELLE QUALITA’

E’ il documento con cui il nostro Istituto rende note le caratteristiche di tutti i

servizi offerti agli utenti. E’ ispirata ai principi di uguaglianza efficacia e

trasparenza. La Carta delle Qualità è ispirata ai criteri di continuità,

partecipazione, dovere ed efficienza; è una dichiarazione concreta di impegno

per instaurare rapporti trasparenti in cui siano stabiliti oneri e diritti. La Carta

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è aggiornata annualmente sempre in vista del raggiungimento di uno

standard più elevato nella qualità dei servizi.

27 REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Il Regolamento è il documento che esplicita tutte le norme in vigore

all’interno dell’Istituto e ne governa la vita quotidiana in materia del trattamento delle comunicazioni sensibili delle famiglie, delle assenze, dei ritardi e uscite anticipate, della disciplina, dei comportamenti scorretti, della regolarizzazione dell’uso degli spazi e degli arredi scolastici, ed inoltre regolamenta gli orari di entrata e di uscita e le modalità relative a questi momenti particolari.

Il documento viene diffuso alle famiglie tramite il sito dell’Istituto e una copia cartacea viene consegnata ai rappresentanti di classe. Chi iscrive il/la proprio/a figlio/a presso il nostro Istituto accetta integralmente le disposizioni contenute all’Interno del Regolamento di Istituto.

Fiumicino, 30/09/2014